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Guida alla scelta dei materiali in cucina LACCATI Flux by Scavolini I laccati Le tipologie di laccati Le prestazioni L’odore di nuovo Rivestimenti cementizi
Guida alla scelta dei materiali LACCATI Introduzione In questo terzo appuntamento di approfondimento sui materiali si parla di su- perfici laccate, ampiamente utilizzate per i frontali delle cucine, e di rivestimenti cementizi, assimilabili alla laccature, ma sostanzialmente differenti nell’aspetto Testo di Franco Bulian - vice direttore Catas* Schemi e informazioni sui prodotti a cura di Paola Leone Il focus sui materiali è, in questa pun- renti, mentre quelle verniciate con tata, dedicato alle vernici o, meglio, prodotti coprenti - che “maschera- delle superfici che sono state rive- no” totalmente il supporto, vengono stite con trattamenti di verniciatura, comunemente dette “laccate”. Ed è completando di fatto il quadro de- proprio alle superfici laccate che de- lineato nella “puntata precedente”, dichiamo questo approfondimento. che trattava di carte e di laminati. Le laccature sono molto apprezzate Facciamo subito chiarezza: per “su- soprattutto per la qualità estetica che perfici verniciate” si intendono solo conferiscono a una cucina e, pertan- quelle trattate con prodotti traspa- to, il primo “esame” di una superfi- Il modello Flux Swing, di Scavolini, creato da Giugiaro Design, è proposto in vari materiali tra cui laccato, lucido e opaco. Nel dettaglio, le speciali basi con ante curve sono in Laccato Opaco Ghiaccio così come il pensile, mentre i vani a giorno sono in Laccato Blu Aviazione e Azzurro Laguna. Dona ulteriore carattere al modello la presa ricavata nel frontale LACCATI 2
Guida alla scelta dei materiali cie trattata in questo modo non può come le cucine, soggetti a usura o che partire dall’osservazione visiva. comunque a una pulizia frequente. Un’importante caratteristica, perce- Per le superfici lucide il problema pibile visivamente, riguarda il modo può invece essere il cosiddetto ef- con cui la luce viene riflessa da una fetto “buccia d’arancia”, che potreb- superficie laccata: se la superficie be apparire nel tempo, un fenomeno riflette la luce in modo nitido, come legato alla perdita di planarità del- uno specchio, la stessa appare luci- la vernice che – gradualmente – non da; se, invece, la riflessione avviene appare più perfettamente liscia, as- in modo diffuso, arrivando perfino sumendo invece un aspetto “rugo- a impedire di percepire i contorni so”, simile, appunto, a quello della dell’immagine riflessa, la superficie buccia di un’arancia. appare opaca. Tanto più curata è la verniciatura tan- La misura della riflessione della luce, to meno appariscente e soprattutto che si effettua con opportuni stru- veloce sarà l’insorgere di questo fe- menti, è espressa in unità di “gloss”: nomeno. Un suggerimento: se vi tro- maggiore è il valore di gloss, più vate in uno show room o da un pro- “brillante” risulta la superficie (una duttore osservate la cucina in laccato superficie con brillantezza maggio- che ha richiamato la vostra attenzio- re di 60 gloss è considerata lucida, ne, ponendovi a qualche metro di mentre sotto ai 30 gloss è classifica- distanza e muovendo leggermente ta come satinata o opaca). la testa di lato, così da cogliere ogni Ci sono due aspetti pratici decisa- eventuale distorsione delle immagi- mente importanti e che devono es- ni riflesse. sere considerati con la dovuta atten- zione. Ci riferiamo al fatto che una * Il CATAS, il maggiore istituto di ricerca eu- ropeo nel settore legno-arredo, esegue oltre superficie possa essere molto opa- 2.000 prove all’anno per il controllo dell’emis- ca o molto lucida: nel primo caso è sione di formaldeide da pannelli e da prodotti bene ricordare che l’opacità viene finiti. I tecnici del CATAS eseguono inoltre più normalmente ottenuta con silicati o di 100 ispezioni all’anno nelle aziende che con cere che, mescolate alla vernice, producono pannelli al fine di accertarne l’ade- creano una sorta di micro-rugosità guatezza del sistema produttivo e dei controlli superficiale che “diffonde” in più di- interni agli standard internazionali. Per ciò che riguarda le prestazioni delle superfi- rezioni i raggi della luce che la colpi- ci dei mobili, il CATAS esegue oltre 12.000 veri- scono. Se la superficie opaca viene fiche all’anno per controllare che i piani di lavo- però frequentemente pulita, soprat- ro delle cucine o le altre superfici di un mobile tutto in modo energico, o se la stessa resistano al possibile degrado provocato dal è comunque soggetta allo “strofina- contatto con i detergenti, dagli urti, dai graffi, mento” con altri oggetti o materiali, dalla luce e da tutte le altre sollecitazioni che la micro-rugosità tenderà ad appiat- possono derivare dalla vicinanza di un mobile con un forno o con una lavastoviglie (acqua, tirsi e con il passare del tempo sulla vapore e calore). superficie appariranno zone più luci- de. Attenzione, quindi, alla scelta di superfici molto opache in ambienti, www.catas.com LACCATI 3
Guida alla scelta dei materiali LE TIPOLOGIE DI LACCATI Ritornando alle vernici o, meglio, alle laccature, bisogna ricordare che ne esi- stono di molte tipologie, anche se possono essere schematicamente suddivise in tre categorie generali ovvero: a solvente, all’acqua e fotoreticolabili, meglio conosciute come UV. Le laccature più “tradizionali” sono si determinano nel corso dei proces- quelle a solvente e ancora oggi rap- si produttivi realizzati con i prodotti presentano la quota maggiore del tradizionali. Qui, però, è doveroso un mercato della verniciatura del mo- importante chiarimento: le due tipo- bile, al punto da poter essere con- logie di vernici – a solvente e all’ac- siderate come un riferimento ben qua – sono prodotte con le stesse re- consolidato, grazie a molti anni di sine o, comunque, con resine molto esperienza. Le vernici all’acqua sono simili (generalmente resine acriliche invece più recenti, essendo state o poliuretaniche). Quello che cam- messe a punto soprattutto per ovvia- bia è il “mezzo” liquido che serve ad re alle forti emissioni di solventi che applicarle sulle superfici: miscele di Una delle nuove versioni di Contempora (design Lorenzo Granocchia), modello di punta della gamma Aster, è qui proposta con basi in laccato lucido bianco e pensili in laccato lucido nero. A contrasto, le superfici materiche dello schienale in palissandro rigato e dello snack in acciaio brunito sul retro della penisola LACCATI 4
Guida alla scelta dei materiali solventi organici in un caso, l’acqua ci è quella conosciuta come UV. In nell’altro. L’essiccazione, che segue questo caso i prodotti applicati sono sempre l’applicazione, provoca l’eva- induriti grazie all’irraggiamento ef- porazione delle sostanze liquide e il fettuato da speciali lampade che conseguente indurimento delle resi- emettono luce ad alta energia nel ne. Per l’utente finale non c’è pertanto campo dell’ultravioletto. Questi si- molta differenza: quello che acquista stemi consentono un indurimento è, in ogni caso, un mobile rivestito assai rapido ed efficace delle resine, da una resina; l’acqua o i solventi che normalmente producono dei non ci sono più. Un mobile vernicia- film assai duri e resistenti. to all’acqua può dunque essere più “virtuoso” nei confronti dell’ambien- LE TIPOLOGIE IN SINTESI te in termini generali, ma la sua sicu- rezza per l’utente finale non cambia • Laccatura a solvente di molto rispetto allo stesso mobile • Laccatura con vernici all’acqua verniciato con prodotti a solvente. • Laccatura fotoreticolabili o UV La terza e ultima tipologia di verni- LE PRESTAZIONI In generale il punto di forza dei laccati di un mobile per cucina. è rappresentato dalla qualità estetica A tal proposito è utile segnalare che di questo tipo di finiture: la variabili- esiste una norma italiana, la UNI tà di colori, di brillantezze e di effet- 11216, che specifica quali sono i re- ti particolari – come, ad esempio, il quisiti minimi delle superfici verni- “metallizzato” – sono unici e danno la ciate dei mobili domestici, compre- possibilità di rivestire in modo con- si quelli delle cucine. La resistenza tinuo e omogeneo qualsiasi tipo di al graffio, allo sporco, ai liquidi e ad superficie, comprese quelle profilate altri fattori di degrado sono dunque o con effetti di tridimensionalità. ben codificati in questa norma che I punti di debolezza derivano invece può certamente rappresentare un dalle caratteristiche di resistenza chi- utile punto di riferimento anche nella mico-fisica di questi prodotti che non scelta di una cucina. La variabilità di possono evidentemente competere tipologie di laccature esistenti è mol- con materiali più “robusti” e resisten- to ampia e, dunque, anche le presta- ti come, ad esempio, i laminati. zioni offerte in termini di resistenza Per ciò che riguarda le caratteristiche agli agenti che ne possono provoca- è bene rammentare che le presta- re il degrado è assai variabile. zioni delle superfici laccate non pos- Tra le prestazioni di una superficie sono raggiungere quelle di altri ma- laccata vale la pena di porre partico- teriali, soprattutto se paragonate ai lare attenzione a due possibili pro- laminati; se ben formulate possono blemi che riguardano soprattutto le tuttavia soddisfare anche le esigenze superfici di colore chiaro e le bianche LACCATI 5
Guida alla scelta dei materiali La cucina Class, di Febal Casa, disegnata da Alfredo Zengiaro, propone Metal Skin, ventaglio di nuovi laccati metallizzati tra cui il peltro-stagno qui proposto in modo specifico. Il primo possibi- sgraditi, specie per quelle di colore le tallone d’Achille è rappresentato bianco. Anche in questo caso un im- dalla resistenza alle macchie, soprat- portante riferimento è rappresentato tutto di caffè e di altri liquidi forte- dalla norma UNI 11216 che contiene mente colorati. I coloranti naturali o un requisito specifico per la resisten- artificiali contenuti in questi prodotti za alla luce, ma la raccomandazione possono a volte “migrare” profon- è comunque quella di evitare il più damente all’interno della laccatura, possibile l’esposizione prolungata andando a formare una macchia o di una superficie laccata alla luce un alone indelebili. Oltre a verificare del sole, anche se filtrata dal vetro la conformità alla già ricordata nor- di una finestra. Delle semplici tende ma UNI, il suggerimento è comun- rappresentano un sistema molto ef- que quello di pulire rapidamente ficacie per evitare o comunque per le superfici laccate, se questi liquidi rallentare di molto l’insorgenza di vanno accidentalmente a contatto questi fenomeni. con esse, utilizzando solo dei panni morbidi leggermente inumiditi con PUNTI DI FORZA acqua. A proposito di pulizia: evitate l’impiego di solventi, alcool compre- • qualità estetica so, per tutte le tipologie di laccature. • variabilità di colori e di brillantezze Il secondo aspetto da approfondi- • effetti e texture particolari re, riguarda la resistenza alla luce, PUNTI DI DEBOLEZZA agente esterno potenzialmente pe- ricoloso per le laccature chiare. Vale • perdita di planarità della vernice ed effetto la pena di ricordare che la luce è una “buccia d’arancia” forma di energia che può indurre an- • resistenza alla macchie di liquidi che a trasformazioni chimiche delle • resistenza alla luce e ingiallimenti (per superfici colpite, producendo so- laccati chiari) prattutto degli ingiallimenti alquanto • resistenza al contatto con oggetti caldi LACCATI 6
Guida alla scelta dei materiali L’ODORE DI NUOVO LACCATI: MANUTENZIONE ORDINARIA La normale manutenzione delle ante in lac- cato richiede poche, ma importanti atten- Abbiamo accennato al fatto che l’es- zioni. siccazione delle vernici, durante la Ecco alcune regole generali consigliate dai produzione dei mobili, determina l’e- maggiori produttori: vaporazione dell’acqua, se presente, • Utilizzare sempre un panno umido e soffi- e di tutti i solventi che servono a man- ce o in microfibra. tenerle liquide durante l’applicazione • Per rimuovere le tracce di detergente, ri- sui supporti. sciacquare ed asciugare con cura. • Solo sul laccato lucido, per macchie persi- In realtà non proprio tutti i solventi stenti, utilizzare un panno a cui è stato ag- evaporano in questa fase: una picco- giunto un prodotto per la pulizia dei vetri lissima parte di essi rimane intrappo- oppure un sapone neutro. lata nei film di vernice, venendo poi • Si consiglia di provare sempre qualsiasi lentamente rilasciata negli ambienti prodotto sulla parte interna dell’anta - in in cui i mobili sono istallati. Questi sol- un angolo - prima di utilizzarlo sulla parte venti residui – presenti in quasi tutte esterna. • Pulire le ante sempre a macchia fresca e le laccature, comprese quelle all’ac- asciugare immediatamente eventuali goc- qua – sono i principali responsabili ce d’acqua. del cosiddetto “odore di nuovo” che • E’ bene evitare l’esposizione della cucina percepiamo nelle nostre case dopo ai raggi diretti del sole, per ritardare il pro- aver acquistato un nuovo arredo. cesso di variazioni di colore che il laccato Normalmente queste emissioni non può subire nel corso del tempo. sono pericolose, anche perché i LACCATI: MANUTENZIONE quantitativi di sostanze che vengono STRAORDINARIA liberate negli ambienti interni sono veramente bassissimi. A oggi – a parte In caso di scalfitture della vernice utilizzare il tema della formaldeide, già trattato la “boccetta ritocco” fornita in dotazione al nel primo approfondimento di que- momento della consegna della cucina, ap- sta serie – non esistono limitazioni plicando correttamente sull’anta una giusta di legge su questo tipo di emissioni quantità di vernice. Un’ulteriore “boccetta ritocco” può anche essere richiesta diretta- ma, considerata la crescente sensibili- mente al vostro rivenditore. tà verso i temi legati alla sicurezza per Da evitare gli utenti finali, alcuni produttori di Assolutamente l’uso di acetone, ammonia- vernici e di cucine si sono attivati per ca, alcool o prodotti a base alcolica; l’uso di verificare i loro prodotti anche sotto creme e spugne abrasive o pagliette in ac- questo aspetto, arrivando anche a ot- ciaio che righerebbero irrimediabilmente le tenere specifiche certificazioni. ante. E’ Inoltre da evitare l’esposizione della cucina ai raggi diretti del sole, per ritardare il processo di variazioni di colore che il lac- cato può subire nel corso del tempo. (I consigli sono tratti dal sito di Ernestomeda) LACCATI 7
Guida alla scelta dei materiali RIVESTIMENTI CEMENTIZI Un tipo di finitura particolare, assimilabile alle laccature, è quello dei rivestimenti cementizi. Si tratta di prodotti applicati: non sono però vere vernici, ma rivesti- menti particolari che assomigliano al cemento, anche nell’aspetto. La caratteristica principale dei rive- RIVESTIMENTO CEMENTIZIO: stimenti cementizi è proprio la resa MANUTENZIONE estetica, poiché, pur venendo appli- Il rivestimento cementizio non necessita di cati nello spessore di pochi millime- una manutenzione particolare. tri sulla superficie di un pannello, Tuttavia, va tenuto conto che la naturalità del prodotto necessita di: simulano l’effetto “ponderoso” di una • l’utilizzo di un panno morbido per la puli- costruzione piuttosto che quello più zia, a cui è stato aggiunto acqua e sapone “leggero” di un mobile. Da eviden- neutro (50/50) ziare anche la particolare superficie • rimuovere subito eventuali macchie d’o- grigia e porosa, gradita dai designer lio, caffè, vino e sostanze di origine acida, soprattutto per gli ambienti con parti- quali aceto, frutta, verdura e prodotti per colari vocazioni architettoniche. la pulizia (disincrostanti, anticalcare ecc.), evitando di lasciarle depositare a lungo. Ha una buona tenuta al calore. Sebbene ci sia stata una certa evolu- Da evitare zione nelle caratteristiche dei rivesti- • il diretto contatto oggetti in grado di rila- menti cementizi destinati ai mobili, è sciare molto calore quali pentole, caffet- opportuno raccomandare di accer- tiere, ferri da stiro, ecc. tarsi bene delle prestazioni di que- • l’utilizzo di spugne abrasive / pagliette sto particolare tipo di finiture in un metalliche o di prodotti contenenti creme abrasive o detersivi in polvereche potreb- ambiente “severo” come una cucina: bero compromettere la peculiarità della superficie e dei bordi • l’utilizzo di acetone, disincrostanti e anti- calcare • i depositi di acqua, vino, caffè, olio e altri liquidi asciugandoli immediatamente con un panno morbido o carta assorbente. (I consigli sono tratti dal sito di Doimo Cucine) Per l’isola di Filo33 Antis la finitura cementizia in ecomalta riveste sia i frontali sia il piano di lavoro LACCATI 8
Guida alla scelta dei materiali le sostanze minerali presenti nell’im- blema sia per la possibile penetra- pasto che le costituisce possono es- zione di “sporco”, sia per l’eventuale sere infatti sensibili soprattutto alle assorbimento di liquidi contenenti sostanze acide, che in cucina di certo coloranti naturali (tè, caffè, vino,..) o non mancano (basti pensare all’aceto artificiali (bibite, prodotti di pulizia…). o al semplice succo di limone…). Sebbene apparentemente robusti, è opportuno anche sincerarsi della loro Anche la porosità, caratteristica di resistenza al calore prima di appog- questi materiali che abbiamo già ri- giarvi sopra una pentola calda o la cordato, può rappresentare un pro- caffettiera appena tolta dai fornelli. Bibliografia Per maggiori informazioni sugli argomenti trattati in questo focus riguardante le laccature è possibile consultare il libro scritto da Franco Bulian: “Verniciare il legno”, Hoepli, Milano, 2008 Il design essenziale del sistema cucina XP (design Stefano Cavazzana), di Zampieri, si sposa alla finitura neutra di pensili, cappa e colonne finite Ecomalta® Terre color polvere, che dona alle superfici un effetto soft. LACCATI 9
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