CLICKMOBILITY Rassegna Stampa del 16/02/2012

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   Rassegna Stampa del 16/02/2012

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INDICE

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  16/02/2012 La Sicilia - Nazionale                                                   6
  «Spa Amt sana, ma esiste un problema di fiducia 20 bus fermi perché non ci fanno
  credito sulle gomme»

  16/02/2012 QN - La Nazione - Massa Carrara                                          7
  Bus, no al piano di Firenze «Troppe le linee soppresse»

  16/02/2012 Giornale di Sicilia - Siracusa                                           8
  Disagi ai pendolari, è scontro Ast-Comune

  16/02/2012 QN - Il Resto del Carlino - Reggio Emilia                                9
  Avete vissuto in prima persona i disagi del traspo...

  16/02/2012 Corriere Adriatico - PESARO                                              10
  "Pochi autobus e niente informazioni"

  16/02/2012 Il Centro - Teramo                                                       11
  Le spine del trasporto pubblico, sabato il convegno

  16/02/2012 Il Centro - Teramo                                                       12
  Bloccati quattro bus con 200 passeggeri

  16/02/2012 QN - Il Resto del Carlino - Bologna                                      13
  Città ecologiche: secondo posto per Bologna

  16/02/2012 Unione Sarda                                                             14
  Sosta a pagamento, scontro in Consiglio sul rialzo delle tariffe

  16/02/2012 Il Mattino - salerno                                                     15
  Carmen Ielpo La nuova programmazione in vista dei ...

  16/02/2012 QN - Il Giorno - Sesto                                                   16
  «Lunga vita al vecchio tram» E l'ipotesi bus è più lontana

  16/02/2012 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale                                    17
  ANCONA UNA SITUAZIONE a dir poco disastrosa. Il riferimento è al trasporto
  ferrovia...

  16/02/2012 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale                                    18
  E' la distanza che, secondo l'accordo tra Regione e Trenitalia, i convogli deveno
  percorre...
16/02/2012 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale                                        19
Vagoni e locomotive obsoleti Ecco gli accordi non rispettati

16/02/2012 Il Centro - Pescara                                                          20
Ruffini: soldi sprecati alla Gtm

16/02/2012 La Stampa - AOSTA                                                            21
Il People mover? "Non serve più"

16/02/2012 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale                                        22
ANCONA «IL PIANO Neve di Trenitalia è l'ennesima strategia per il ridimen...

16/02/2012 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale                                        23
Sono circa 600 i treni cancellati nelle Marche, stando ai dati trasmessi alla Regione
Marche sulla s...

16/02/2012 QN - Il Giorno - Lodi                                                        24
Trenord snobba Regione e pendolari

16/02/2012 La Stampa - IMPERIA                                                          25
Riunione in Provincia sul futuro della Rt

16/02/2012 Corriere Adriatico - NAZIONALE                                               26
La Regione mette Trenitalia sotto accusa

16/02/2012 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale                                        28
«Nelle Marche garantito il 90% del servizio»

16/02/2012 Corriere della Sera - MILANO                                                 29
«Area C», si paga anche con il Telepass «Tolte» 700 mila auto

16/02/2012 QN - Il Giorno - Sud Milano                                                  31
Se i trasporti pubblici non sono efficienti l'auto diventa una scelta obbligata...

16/02/2012 Giornale di Sicilia - Agrigento                                              32
Campobello, niente fondi per il trasporto anziani

16/02/2012 Il Gazzettino - PORDENONE                                                    33
Autobus, aumentano i passeggeri Boom di abbonamenti scolastici

16/02/2012 QN - Il Giorno - Sud Milano                                                  34
Mobilità sostenibile e risparmio energetico: via al piano di Assago

16/02/2012 QN - Il Giorno - Lecco                                                       35
La società LineeLecco è in deficit Previsti drastici tagli al personale

16/02/2012 La Stampa - ALESSANDRIA                                                      36
"Guerra" in giunta sui pendolari
16/02/2012 Corriere Adriatico - MACERATA                                               37
Trenitalia cancella altre sei corse

16/02/2012 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Foggia                                        38
Entro fine dicembre 4 bus per i disabili

16/02/2012 QN - La Nazione - Firenze                                                   39
Trasporto locale Il Comune ha detto sì ai rimborsi

16/02/2012 QN - Il Resto del Carlino - Ravenna                                         40
Trenitalia: «Carrozze rotte, ancora qualche giorno per tornare alla normalità»

16/02/2012 Il Messaggero - Nazionale                                                   41
La famiglia punta a mantenere il controllo e ad allungare l'accordo con gli istituti

16/02/2012 QN - La Nazione - Viareggio                                                 42
«Vertice versiliese per i trasporti»

16/02/2012 La Repubblica - Firenze                                                     43
Rossi striglia le Ferrovie

16/02/2012 QN - Il Resto del Carlino - Imola                                           44
In stazione va in scena l'assalto al treno ma i pendolari non riescono a salire

16/02/2012 QN - Il Giorno - Brianza                                                    45
I biglietti? Sul treno

15/02/2012 Quotidiano del Molise                                                       46
Trasporti, torna la normalità in tutte le tratte molisane
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39 articoli
16/02/2012                              La Sicilia - Ed. nazionale                                         Pag. 35
                                          (diffusione:64550, tiratura:80914)

                                                                                                                         La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 «Spa Amt sana, ma esiste un problema di fiducia 20 bus fermi perché non
 ci fanno credito sulle gomme»

 «L´Amt è una società sana che però dipende dai contributi del Comune». Lo ha detto Roberto ... Giuseppe
 Bonaccorsi Finalmente ieri all'Amt hanno pagato gli stipendi di gennaio agli 830 dipendenti. Sul futuro
 dell'azienda e sulle preoccupazioni dei sindacati, espresse una settimana fa al sindaco durante un sit-in
 davanti al Comune, abbiamo sentito il presidente della società, Roberto Sanfilippo. Presidente, quali sono le
 garanzie per i prossimi stipendi? «I dipendenti Amt verranno pagati contemporaneamente ai dipendenti
 comunali. Attendiamo a giorni la risposta del Consiglio dei ministri alla lettera appello del sindaco sulle
 finanze. Tutto dipenderà dall'arrivo dei fondi arretrati che il Comune aspetta. Quindi non è una questione che
 riguarda soltanto l'Amt. Se il Comune attraversa uno stato di crisi anche l'Amt può crollare». Ma un giorno la
 nuova Spa sarà in grado di non dipendere solo dal Comune? «L'Amt non ha autonomia finanziaria. Dai
 biglietti incassiamo circa il 20 per cento del fatturato generale. Il resto proviene dai contributi comunali e da
 quelli regionali». Contributo regionale che i sindacati temono venga ridotto di sei milioni. E' così? «No, la
 Regione ci ha rassicurato che il taglio non riguarderà il trasporto locale, ma le linee extraurbane». Ma l'Amt-
 spa è sana oppure ci sono dei problemi? E se ci sono quali sono? «La spa è sana. E dico di più: quando mi
 insediai alla presidenza, nel luglio 2009, l'azienda doveva all'Inps milioni di euro di contributi non versati.
 Oggi, al contrario, siamo in regola con i pagamenti sino a gennaio. A breve attendiamo anche il parere dei
 Revisori dei conti del Comune per portare in Consiglio comunale il contratto di servizio che disciplina i
 rapporti tra noi, il Comune e la Regione». Lei, quindi, sostiene che la società è sana. Eppure i sindacati
 sostengono che i commercianti non forniscono i ricambi per debiti e mancanza di liquidità e molti mezzi
 restano in autofficina... «Su questo punto è bene fare chiarezza. Abbiamo chiuso molte passività. Non è più
 come prima. Purtroppo, però, devo ammettere che esiste ancora un problema di affidabilità: molti fornitori non
 si fidano dell'Amt e forniscono i ricambi solo dietro pagamento in contanti. Questo problema lo abbiamo
 principalmente con la ditta che ci dà i pneumatici. E per questo abbiamo fermi in autorimessa una ventina di
 autobus che non possono uscire per questioni di sicurezza. Certo se potessimo pagare a 60 giorni il
 problema sarebbe risolto...». Ma se non le fanno credito non può cercare un altro fornitore? «Non è possibile
 perché il fornitore di pneumatici ha vinto una regolare gara d'appalto». Attualmente quanti mezzi giornalieri
 escono dall'autorimessa? «Ieri ne sono usciti 120 sui 160 previsti. 40 erano fermi: 20 per le gomme e altri 20
 per guasti meccanici». Risolvendo il problema del rifornimento di gomme quando pensa che l'Amt potrà offrire
 un servizio efficiente? «Quando riusciremo ad acquistare i nuovi 80 mezzi previsti. Il Comune ha già
 presentato richiesta di finanziamento alla Regione, ma i nuovi bus non arriveranno prima del 2013». Alla luce
 dei dati forniti si sente di rassicurare i suoi dipendenti per il futuro? «Ribadisco che l'azienda è sana. I
 sindacati, invece, stanno combattendo una battaglia, hanno tensioni al loro interno. Ma questo scenario
 rischia di ritorcersi sui lavoratori. Quindi litighino quanto vogliono, ma senza coinvolgere l'Amt. Se pensano di
 strumentalizzare i problemi per le loro beghe interne sappiano che io non ci sto». 16/02/2012

CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 16/02/2012                                                                           6
16/02/2012                          QN - La Nazione - Massa carrara                                           Pag. 9
                                           (diffusione:136993, tiratura:176177)

                                                                                                                           La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 Bus , no al piano di Firenze «Troppe le linee soppresse»
 Il presidente Angeli boccia la proposta della Regione

 - AVENZA - NO allo smantellamento del servizio di trasporto pubblico locale, sì alla riattribuzione al Comune
 della competenza su alcune linee strategiche. Non è una bocciatura ufficiale, ma poco ci manca. Il presidente
 della Provincia, Osvaldo Angeli, bolla come «impraticabili» le ipotesi di rete del trasporto pubblico locale da
 inserire nel lotto unico regionale avanzate da Firenze. Nel mirino del numero uno di palazzo ducale finiscono
 così la progressiva diminuzione dei chilometri coperti ogni anno e la volontà delle Regione di concentrarsi
 unicamente sulle corse «forti» a scapito di quelle meno remunerative. PER QUESTO motivo Angeli ha scritto
 all'assessore regionale alla Mobilità, Luca Ceccobao, chiedendo, come emerso dalla conferenza dei servizi,
 una modifica alla ristrutturazione messa in campo da Firenze. «La proposta regionale - spiega Angeli -
 individua per la nostra provincia un ridimensionamento nell'ordine di un milione di chilometri annui. Si tratta di
 una ipotesi impercorribile, che porterebbe a una riduzione di ben l'80 per cento rispetto al servizio attuale e
 tutto questo a fronte di una riduzione complessiva di risorse di solo un quarto. Per questo - aggiunge - nella
 nuova proposta chiediamo di inserire nel lotto unico regionale un volume di servizi pari al 61 per cento dei
 chilometri annui del 2010. Per il restante 39 per cento, inoltre, auspichiamo sia ammessa a finanziamento un
 euro a chilometro». Angeli, infine, ha sollecitato la Regione a prestare attenzione alle richieste avanzate dal
 Comune rispetto alla necessità di procedere ad una riattribuzione in loco delle competenze amministrative
 sulle linee provinciali 52 e 54, e alla salvaguardia di alcune linee extraurbane 39 e 93. LA MANUTENZIONE e
 lo stato dei mezzi dell'Atn continua intanto ad essere nel mirino del consigliere della destra, Gianni Musetti.
 «L'Atn - spiega - è costretta a comprare otto autobus usati dalla provincia di Trieste, mentre nel proprio parco
 mezzi ci sono autobus vecchi anche di 26 anni e con quasi tre milioni di chilometri. Complessivamente l'Atn
 oggi ha solo 8 mezzi con un'età inferiore ai tre anni, 42 hanno tra i tre e gli otto anni, 65 tra gli otto e i 15 e
 ben 19 più di 15». Image: 20120216/foto/5540.jpg

CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 16/02/2012                                                                             7
16/02/2012                            Giornale di Sicilia - Siracusa                                      Pag. 17

                                                                                                                        La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 Disagi ai pendolari, è scontro Ast-Comune

 «Pronti a rescindere il contratto di trasporto svolto dall'Ast addebitandone i danni all'azienda per i continui
 disservizi causati agli studenti pendolari di Melilli, Villasmundo e Città Giardino». L'iniziativa è stata
 annunciata dal sindaco di Melilli, Pippo Sorbello che ha convocato per il 25 febbraio una riunione nell'aula
 consiliare. Un incontro che è aperto ai cittadini per indicare le vie da seguire e mettere di fronte al fatto
 compiuto l'azienda che eroga così come stabilito dal contratto di servizio l'attività di trasporto urbano ed
 extraurbano degli studenti negli istituti scolastici di Siracusa ed Augusta. Un servizio carente, secondo quanto
 ha segnalato il sindaco di Melilli, che ha causato finora troppi disagi agli studenti e continue proteste dei
 genitori. Da parte dell'amministrazione comunale è stata anche inviata nei mesi scorsi una nota all'azienda
 siciliana trasporti ed all'assessorato regionale ai Trasporti in cui si indicava "la necessità di garantire ai
 giovani pendolari il diritto costituzionale allo studio", invitando la Regione ad intervenire "per vigilare sul
 corretto adempimento della prestazione contrattuale dell'Ast ed in caso di ulteriori disservizi, di provvedere
 allo svincolo della tratta Melilli-Siracusa e viceversa". «In assenza di riscontro ha ribadito il sindaco - ci
 vedremo costretti a rescindere il contratto di servizio ed addebitare all'Ast i danni emergenti e
 consequenziali».

CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 16/02/2012                                                                          8
16/02/2012                   QN - Il Resto del Carlino - Reggio emilia                        Pag. 3
                                        (diffusione:165207, tiratura:206221)

                                                                                                       La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 DITE LA VOSTRA
 Avete vissuto in prima persona i disagi del traspo...

 Avete vissuto in prima persona i disagi del trasporto pubblico? Raccontate cosa è successo

CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 16/02/2012                                                         9
16/02/2012                                Corriere Adriatico - Pesaro                                        Pag. 6
                                              (diffusione:18490, tiratura:24149)

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 Cittadini arrabbiati ma il pericolo riguarda tetti e cornicioni
 "Pochi autobus e niente informazioni"
 Alessandro berluti

 Ancora un bollettino di guerra quello che viene da Mondolfo, dove l'Amministrazione comunale non riesce a
 riportare alla normalità la situazione. "Da oggi a Marotta è perfettamente agibile Via Ariosto; abbiamo
 sollecitato pertanto le ferrovie a ripristinare l'apertura del passaggio a livello, per superare quella cesura
 attualmente presente con la zona a mare, e grave detrimento specie per le attività commerciali", così il
 vicesindaco Alvise Carloni. "Debbo ringraziare tutti i cittadini che ci hanno dato una fattiva mano per
 recuperare la situazione, così come le squadre comunali, ampiamente potenziate, che lavorano a ritmi
 incessanti". I disagi però sono tanti, specie nel centro storico di Mondolfo. Molti cittadini lamentano l'assenza
 delle corse dei bus di linea, che fino a ieri (con scarsissima informazione) arrivavano solo sino a Centocroci a
 due chilometri dal capolinea. "Abbiamo sollecitato il gestore ad un rapido ritorno alla normalità ed a fornire sul
 sito tutte le indicazioni del caso; intanto da oggi [giovedì 16 febbraio] i bus arriveranno sino al parcheggio
 dello stadio in Viale dell'Industria (zona Tecsol), per lasciare meno isolato il centro di Mondolfo". Grande
 ancora il pericolo per il ghiaccio e gli accumuli di neve sui cornicioni, "L'Asur ha rimosso ogni pericolo
 dall'ingresso del Bartolini; intanto prosegue anche per oggi il servizio bus navetta gratuito (ore 7-11,30) che
 dal parcheggio dello stadio conduce sino in centro, sia per ovviare al problema dei parcheggi che alla fermata
 dei bus".
 Foto:Ancora al lavoro per liberare i tetti dalla neve ghiacciata

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16/02/2012                                      Il Centro - Teramo                                            Pag. 1
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 Le spine del trasporto pubblico, sabato il convegno
 Diffusi i dati di un sondaggio in città: i teramani preferiscono il centro storico vietato alle auto
 EMANUELA MICHINI

 TERAMO. I teramani preferiscono il centro cittadino chiuso al traffico e le rotonde ai semafori, hanno a che
 ridire sulle tariffe dei parcheggi e sul numero di posti auto in centro, ma non conoscono ancora il car-pooling.
  Questi alcuni dei risultati emersi da un sondaggio sottoposto dall'associazione L'Abruzzo al Centro a un
 campione di 211 cittadini. L'obiettivo del questionario era di testare il pensiero degli abitanti sul tema della
 mobilità teramana in vista del convegno di sabato, "Operazione traffico zero", che vedrà la presenza di
 amministratori locali e regionali.
  IL QUESTIONARIO. «Il questionario non è rappresentativo, non abbiamo questa pretesa», ha esordito
 Francesco Di Giacomo, presidente dell'associazione, «tuttavia crediamo in un suo valore statistico per
 composizione degli intervistati e numero dei questionari raccolti». La maggior parte degli abitanti, pur
 apprezzando il Lotto zero e confidando nell'apertura del Secondo lotto per risolvere i problemi di circolazione,
 non ne ha riscontrato tuttavia benefici sul piano dell'inquinamento. I cittadini considerano il costo delle strisce
 blu «non accessibile» e il numero dei posti auto per i residenti insufficiente.
  Vorrebbero il centro chiuso al traffico, il controllo dell'accesso dei veicoli con telecamere e l'incremento della
 mobilità in bicicletta. A questo proposito apprezzano la costruzione di piste ciclopedonali ma conoscono ben
 poco il car pooling, cioè l'auto condivisa.
  IL CONVEGNO. I risultati del sondaggio saranno affrontati sabato alle 9.30 nel convegno che si terrà nella
 sala polifunzionale della Provincia. Interverranno gli amministratori locali e, dalla Regione, il presidente
 Gianni Chiodi e gli assessori Mauro Di Dalmazio e Giandonato Morra. Verranno illustrate le opere di
 prossima realizzazione per rendere Teramo una città a traffico zero.
 MOBILITA' CITTADINA. Durante la conferenza stampa è intervenuto anche l'assessore al traffico Giorgio
 Di Giovangiacomo che ha ribadito l'importanza delle infrastrutture come soluzione al traffico, lanciando una
 stilettata al suo predecessore per la scelta di risolvere il problema con le inversioni dei sensi unici.
 L'assessore ha quindi elencato i lavori in corso e quelli di prossimo avvio, «che si concluderanno tutti entro il
 2013» e resi possibili dai finanziamenti per lo più regionali. Ha aggiunto: «Mancano i soldi per Cartecchio
 dove abbiamo pensato di realizzare un sottopasso all'altezza del cimitero». L'opera dal costo di 2,5 milioni di
 euro sarà finanziata per metà dalle Ferrovie e per il resto verrà chiesto un fondo alla Regione.
  Il trasporto pubblico è quello che pone maggiori difficoltà. «La finanziaria», ha spiegato l'assessore, «ha
 disposto un taglio del 10% dei chilometri del Comune e abbiamo anche sovrapposizione di corse». La
 soluzione, discussa sabato, starebbe nel gestore unico dei trasporti e nei fondi Fas che permetterebbero di
 aumentare i chilometri cittadini ripristinando il 10% tagliato.
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16/02/2012                                    Il Centro - Teramo                                              Pag. 3
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 Effetti del maltempo. Gravi disagi per neve e ghiaccio in tutta la provincia. Il Comune di Pineto fa i conti: spesi
 300mila euro
 Bloccati quattro bus con 200 passeggeri
 Bisenti, i mezzi liberati da una fresa. A Mosciano salvate tre famiglie ancora isolate

 TERAMO. Neve e ghiaccio: la situazione sta tornando alla normalità. Ma ci sono ancora disagi. Come
 quelli vissuti da 200 passeggeri di quattro autobus, bloccati ieri alle 14,30 nella neve vicino Bisenti,
 sulla Sp 365, tra Villa Turchi e Saputelli.
  Tre pullman che tornavano da Teramo carichi di studenti si sono incrociati, alle 14,30, con un altro che da
 Bisenti viaggiava in direzione opposta, ma la carreggiata, ristretta per la neve, era troppo piccola. Gli autisti
 hanno chiamato il 113 che ha poi informato la Provincia. E' così arrivata una fresa, che ha creato una
 piazzola per far passare l'autobus. La situazione si è risolta intorno alle 16. Ma poi uno dei bus, vicino al bivio
 per Castel Castagna, è scivolato. , racconta l'autista. L'autobus partito da Bisenti alle 14,30 è arrivato a
 Teramo alle 18. L'assessore provinciale alla viabilità Elicio Romandini informa che oggi i mezzi si
 dedicheranno ad allargare la carreggiata della 365. FAMIGLIE LIBERATE. Sono state liberate solo ieri alle
 17 tre famiglie rimaste isolate da venerdì scorso sulla strada vicinale via Fonte Luca: si tratta di un'azienda
 agricola, di una vicina azienda agrituristica e un'altra abitazione. Il titolare dell'azienda agricola parla di
 ripetute telefonate alla Protezione civile di Mosciano, senza alcun risultato. La situazione è sembrata non
 sbloccarsi, nemmeno quando ieri ha chiesto delle medicine per il padre. Poi sono arrivati i soccorsi con i
 trattori che hanno aperto un varco.
 I BILANCI. L'amministrazione di Pineto fa i conti dei danni: alberi e rami caduti, oltre 30 automezzi impegnati
 24 ore su 24, danni al patrimonio viario e infrastrutturale. Finora sono stati spesi 300mila euro e il sindaco
 Luciano Monticelli ritiene che sarà necessario rivedere bilancio di previsione e programma delle opere
 pubbliche. .
  Anche Giulianova sta tornando alla normalità. Da ieri è entrato in azione uno speciale mezzo meccanico,
 necessario per evitare danni alla basolatura, per liberare completamente corso Garibaldi e quindi le vie
 laterali del centro storico, anche con il supporto degli operai comunali e del personale della "Giulianova
 Patrimonio". Continua anche lo spargimento del sale e la rimozione del ghiaccio.
  Bilanci anche a Tortoreto, ma sui soccorsi. Il corpo volontari "Matteo Vannucci" della Protezione civile è stato
 impegnato, con il Comune, con oltre 30 volontari rispondendo a più di 200 chiamate di soccorso grazie anche
 all'associazione Aer Picena. I volontari sottolineano che si dibattono con una carenza di mezzi, e lanciano un
 appello alle istituzioni.

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16/02/2012                        QN - Il Resto del Carlino - Bologna                                        Pag. 16
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 LEGAMBIENTE
 Città ecologiche: secondo posto per Bologna

 LE CITTÀ per funzionare consumano energia e risorse e, quindi, inquinano. Ma non è necessario inquinare e
 consumare in maniera indiscriminata. Le città possono diventare ecologiche, consumando meno energia,
 riducendo le emissioni di gas serra, aumentando le aree destinate al verde. Per favorire lo sviluppo
 sostenibile, 180 Stati si sono impegnati nell'ambizioso 'programma di azione' Agenda 21 e molte città
 europee e comuni italiani hanno confermato il loro impegno a livello locale (Carta di Aalborg 1994-2004).
 Bologna in questi ultimi anni ha compiuto un notevole sforzo in questa direzione, tanto che tra le grandi città è
 collocata al secondo posto nella classifica 'Ecosistema urbano 2011' di Legambiente e Ambiente Italia.
 Provvedimenti per la qualità dell'aria (giovedì senz'auto, accesso con limiti, 'T-days', 'C'entro in bici'), per
 l'incentivazione del trasporto pubblico (l'abbonamento bus gratuito per bambini), la gestione dei rifiuti,
 l'incremento delle aree verdi (progetto Gaia), l'installazione di pannelli fotovoltaici, nonché proposte didattiche
 per orientare anche i giovani al risparmio energetico (show-room 'Energia e ambiente', 'A casa di EnRi') sono
 alcune delle iniziative bolognesi a sfondo ecologico. E' solo un inizio, tanto ancora da fare. Ma il primo
 rinnovamento ecologico deve essere quello dell'uomo: per questo noi dobbiamo diventare 'cittadini
 sostenibili'. Classe III C

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16/02/2012                                     Unione Sarda                                              Pag. Cag19
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 Sosta a pagamento, scontro in Consiglio sul rialzo delle tariffe

 Vedi la foto Tariffe più alte per le strisce blu: la novità, annunciata tempo fa dalla Giunta comunale, è stata
 discussa in Consiglio. Tanti interventi, da cui è emersa una netta diversità di opinioni tra maggioranza e
 opposizione. Il dibattito sulla mozione proposta dal capogruppo Pdl Giuseppe Farris ha occupato gran parte
 della seduta. «Vogliamo impegnare sindaco e esecutivo non aumentare i prezzi in tempi di crisi economica»,
 ha detto Farris. La risposta è arrivata da Guido Portoghese, presidente della commissione Traffico: «Le
 strisce blu sono concepite per la sosta breve. I parcheggi sono circa 2500: l'attuale tariffa è ferma al 1991».
 Per Anselmo Piras (Pdl) l'importante «è che vengano costruiti nuovi parcheggi. L'assessore al Traffico Mauro
 Coni ha ricordato: «Cagliari è tra le città dove la sosta si paga meno in Italia». Nel piano dei parcheggi in
 vigore le tariffe sono «circa il doppio di quelle tracciate attualmente». L'eventuale aumento «è uno strumento
 per governare la mobilità». La mozione è stata bocciata, al contrario dell'ordine del giorno della maggioranza
 sul potenziamento del trasporto pubblico e sulla riorganizzazione degli spazi per la sosta. Ma la seduta di ieri,
 iniziata con la protesta dei nonni tutori del verde sotto il Municipio, si è aperta con l'interrogazione di Stefano
 Schirru (Pdl) sull'incendio che ha distrutto il chiosco del parco dell'ex Vetreria a Pirri e con quella di
 Piergiorgio Meloni (Pd) sui continui furti nel cimitero di San Michele: «Qualche giorno fa sono scomparsi
 decespugliatori e computer». Polemica anche sul contributo di 25 mila euro ricevuto dall'associazione
 Chourmo per l'organizzazione di Marina cafè noir. Paolo Carta (Udc) ha però ricordato che «i contributi non
 possono superare i 10 mila euro nell'anno solare». L'assessore alla Cultura Enrica Puggioni ha confermato la
 circostanza, spiegando però che Chourmo avrebbe ricevuto comunque il finanziamento «per non
 interrompere la manifestazione, arrivata alla nona edizione». Via libera anche all'ordine del giorno di
 Ferdinando Secchi (Idv) per ricordare con uno striscione appeso in Municipio il rapimento della cooperante di
 Samugheo Rossella Urru. I familiari della ragazza potrebbero anche incontrare il presidente della repubblica
 Napolitano durante la sua prossima visita in Sardegna. ( m.r. )

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16/02/2012                                     Il Mattino - Salerno                                                Pag. 8
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 Carmen Ielpo La nuova programmazione in vista dei ...

 Carmen Ielpo La nuova programmazione in vista dei prossimi tagli regionali è stata al centro di un incontro tra
 il Cstp e le rappresentanze aziendali sindacali. Sul tavolo turni e corse da tagliare, ma la situazione appare
 meno drammatica di quanto si potesse pensare. I due enti che maggiormente usufruiscono del Cstp per
 effettuare il servizio di trasporto pubblico, il Comune e la Provincia di Salerno, non apporteranno modifiche
 sostanziali al programma di esercizio già predisposto nel 2011. Palazzo di Città è pronto a confermare i
 servizi dell'anno scorso, così come saranno spendibili per servizi aggiuntivi, 600mila euro ulteriori. La
 Provincia, invece, effettuerà un taglio pari a circa 100mila chilometri in servizi aggiuntivi. Un ritocco più che un
 taglio vero e proprio. E così per una volta gli utenti non dovrebbero essere penalizzati in maniera pesante.
 Prima intesa sul taglio di turni definiti "improduttivi" e non di guida. Ma fino a quando gli utenti potranno
 sperare di ritrovare le stesse corse di sempre alla fermata? Il quadro della situazione non sarà definitivo fin
 quando dalla Regione non arriverà l'esatta quantificazione del taglio previsto per l'intero settore. Si parla da
 tempo di un 10% orientativo, in cui è però compresa una percentuale che andrebbe redistribuita tra le
 province campane. Insomma, è troppo presto per cantare vittoria e non è detto che la buona volontà degli
 enti salernitani, non venga vanificata dalle politiche imposte dall'alto. Sul fronte degli esuberi in casa Cstp, c'è
 grossa attesa per la prossima convocazione dell'esame congiunto tra azienda e sindacati. Il sindacato
 attende il piano di rientro predisposto dall'azienda al fine di ridurre al minino le unità da tagliare, in vista della
 stipula dei contratti di solidarietà. E ieri si è svolto il confronto tra l'Anav, associazione delle aziende private e i
 sindacati per la stipula di un accordo di valore regionale che faccia da apripista all'accesso al Fondo per la
 crisi di settore istituito a Napoli. Dopo i primi segnali di apertura da parte delle imprese, il calendario delle
 prossime tappe è già fissato: il 21 l'Anav presenterà nel dettaglio il suo piano; un giorno di riflessione per i
 sindacati, poi un nuovo incontro il 23. Se si dovesse giungere alla firma dell'accordo, l'Anav chiederà
 ufficialmente alla Regione di rientrare al tavolo della redistribuzione del Fondo dal quale è stata
 momentaneamente esclusa, previsto per il 24 febbraio. Alla firma dell'accordo è strettamente legato il
 reintegro della contrattazione di secondo livello per i dipendenti delle private, con i 140 euro detratti dallo
 stipendio di gennaio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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 PADERNO SOPRALLUOGO SUI BINARI DELLA MILANO-LIMBIATE
 «Lunga vita al vecchio tram » E l'ipotesi bus è più lontana
 Comune e Provincia cercano di convincere il Ministero
 SIMONA BALLATORE

 di SIMONA BALLATORE - PADERNO DUGNANO - SI ALLONTANA l'incubo degli autobus sostitutivi per i
 pendolari della linea Milano-Limbiate. Ma manca ancora la parola fine che solo l'Ustif, l'Ufficio servizio
 trasporti ad impianti fissi del Ministero, può pronunciare. Ieri pomeriggio il primo sopralluogo dei tecnici
 romani e milanesi lungo i binari del tram. Sul tavolo una proposta, condivisa dal Comune di Milano e da
 Palazzo Isimbardi: iniziare a tamponare la situazione con i primi interventi di manutenzione straordinaria
 senza sospendere le corse del tram e, nel frattempo, sviluppare il progetto di trasformazione in metrotranvia.
 Un piano per il quale il Ministero ha già stanziato 60 milioni dei 100 necessari: la rimanente quota dovrà
 essere spartita tra gli enti locali, alcuni dei quali però - Paderno in primis - storcono il naso. «L'Ustif ha
 ascoltato la proposta ritenendola sostenibile e percorribile - spiega l'assessore provinciale ai Trasporti
 Giovanni De Nicola -. Lunedì mattina ci sarà un altro sopralluogo sulla linea al quale parteciperemo perché
 teniamo alla sua messa in sicurezza. Ribadiamo che per noi il punto di arrivo è la riqualificazione e la
 trasformazione in metrotranvia della Milano-Limbiate. Chiediamo quindi che il tram sia bloccato solo quando
 partiranno i cantieri o, qualora mancasse l'impegno degli altri enti locali, che il Comune di Milano si faccia
 carico della risistemazione totale della tratta. Una cosa è certa: il tram non deve essere toccato, altrimenti ci
 incateneremo ai binari». E LA PROVINCIA di Milano annuncia anche che già nel prossimo bilancio stanzierà
 la sua parte - circa 7 milioni - per il progetto di potenziamento. «Stiamo lavorando con l'Ustif per capire se con
 interventi rapidi possiamo prolungare la vita del tram, per dare tempo ai Comuni di decidere sulla
 riqualificazione della linea - commenta anche l'assessore milanese Pierfrancesco Maran al termine
 dell'incontro -. Noi la nostra parte l'abbiamo fatta e continueremo a farla: per noi la Milano-Limbiate è
 un'opera strategica. Aspettiamo solo l'ultima parola del Ministero. Sicuramente non basta intervenire con
 toppe qua e là. L'unica via per salvare la metrotranvia è investire nel progetto di riqualificazione. È l'obiettivo
 del Comune a cui stiamo lavorando febbrilmente». simona.ballatore@ilgiorno.net Image:
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 ANCONA UNA SITUAZIONE a dir poco disastrosa. Il riferimento è al
 trasporto ferrovia...

 ANCONA UNA SITUAZIONE a dir poco disastrosa. Il riferimento è al trasporto ferroviario regionale che ha
 evidenziato ancor di più con la criticità della grande nevicata la sua debolezza. Corse cancellate, treni
 soppressi, ritardi di ore, convogli bloccati sotto la neve con gli utenti congelati. E dire che Trenitalia
 percepisce dalla Regione Marche, ogni anno, ben 42 milioni di euro per garantire il servizio sulle 'rotaie' del
 territorio per un totale di 4 milioni e 200mila chilometri ogni 12 mesi. E' quanto prevede il Contratto di servizio
 stipulato nel 2009 e valido fino al 2014. Ovviamente nel documento è previsto che il servizio deve essere
 effettuato garantendo agli utenti condizioni accettabili dei convogli, comfort, una comunicazione efficace, il
 rispetto degli orari. Garanzie spesso inevase da Trenitalia a tal punto che solo lo scorso anno la Regione ha
 proceduto a elevare sanzioni a Trenitalia per 550mila euro proprio per il mancato rispetto di una serie di
 clausole del contratto di servizio. Ma in quanto a mancato rispetto degli accordi c'è anche da ricordare
 l'investimento di 100 milioni di euro che Trenitalia doveva sostenere per le ferrovie marchigiane. Si trattava di
 rinnovare il cosiddetto materiale rotabile, le locomotive, le carrozze, di ammodernare vagoni ormai fatiscenti.
 Di tutto questo poco è stato fatto. E forse è proprio qui che si deve andare a ricercare il mal funzionamento
 dei treni durante la grande nevicata di questi giorni. Materiale vecchio e 'stanco' di percorrere chilometri che
 ha bisogno di essere revisionato o cambiato e che a un certo punto crolla davanti alle criticità. E davanti alle
 critiche e alle proteste la Regione ha deciso di convocare Trenitalia. Lunedì si riunirà il Comitato tecnico di
 gestione dove gli uffici regionali chiederanno conto ai responsabili dell'azienda delle forti criticità riscontrate
 nel piano di comunicazione messo in atto per segnalare i servizi e le cancellazioni. Considerata, infine,
 l'incidenza determinante delle rotture dei mezzi sul regolare svolgimento dell'attività degli ultimi giorni, sarà
 preso in esame anche il problema della mancata o ritardata consegna alle Marche dei nuovi materiali rotabili.
 «Faremo il punto della situazione e richiameremo l'azienda alle proprie responsabilità - dice l'assessore ai
 Trasporti Luigi Viventi -. Gli eventi meteo possono giustificare i ritardi e le soppressioni nei singoli giorni. Per il
 resto, però, non possiamo scontare carenze strutturali e mancati investimenti con danni evidenti alla
 comunità». Alfredo Quarta

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 E' la distanza che, secondo l'accordo tra Regione e Trenitalia , i convogli
 deveno percorre...

 E' la distanza che, secondo l'accordo tra Regione e Trenitalia, i convogli deveno percorrere sulle sole rotaie
 marchigiane

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 ORA L'INCONTRO IN REGIONE
 Vagoni e locomotive obsoleti Ecco gli accordi non rispettati

 Alessandra Pascucci ANCONA DOPO OLTRE 10 GIORNI di forti disagi e circa 600 treni cancellati, stando ai
 dati trasmessi alla Regione Marche sulla situazione dei servizi regionali, Trenitalia esce allo scoperto tramite
 l'ingegner Danilo Antolini, direttore della direzione regionale Marche. Il direttore Antolini prova a dare una
 spiegazione su ciò che è successo sugli 8mila chilometri di binari che attraversano la nostra regione,
 coinvolgendo migliaia di pendolari che si sono trovati al freddo per ore, con il naso all'insù e gli occhi puntati
 sui tabelloni per capire quali treni sarebbero riusciti a partire. Una settimana di passione: le cancellazioni dei
 servizi non sono state limitate ai giorni di vera e propria emergenza neve, ma si sono protratte nei giorni
 successivi. LE PROTESTE non sono arrivate solo dai passeggeri: nei giorni scorsi anche Fabrizio Fabietti di
 Filt Cgil e Giorgio Andreani di Uiltrasporti che in una nota si dicevano «esterrefatti dalla risposta da parte di
 una grande azienda di servizi come Trenitalia rispetto all'emergenza neve», sia perché «gli utenti sono stati
 abbandonati a loro stessi», sia perché «troppe sono state le soppressioni di treni senza motivo». DA
 TRENITALIA spiegano che è stato necessario ripristinare la rete ferroviaria, compromessa anche dalle
 operazioni di pulizia delle strade avviate dalle amministrazioni locali: ad esempio la neve accumulata dagli
 spazzaneve all'altezza dei passaggi a livello ha imposto un rallentamento dei servizi, dato che i treni hanno
 l'obbligo di procedere a velocità minima. Anche la necessità di inviare all'inizio della giornata un 'treno civetta'
 per saggiare la transitabilità di alcune linee ha comportato la soppressione dei primi collegamenti della
 giornata. Ingegnere Antolini, come mai i treni continuano ad essere annullati anche se non nevica più? «La
 cosiddetta 'emergenza neve' su tutto il territorio regionale, e per tutte le attività produttive/sociali, non è
 terminata con lo smettere di cadere dei fiocchi. In buona parte della regione oggi 15 febbraio le scuole sono
 ancora chiuse. I nostri servizi oggi stanno viaggiando al 90% del programmato in un giorno qualsiasi». Si è
 parlato di danneggiamenti al 'materiale', però servizi come il Freccia Rossa hanno garantito un
 funzionamento molto più regolare, come mai? Il Freccia Rossa non subisce danni? «Più che danni parlerei di
 guasti causati non direttamente dalla neve ma dalle bassissime temperature raggiunte. La minor offerta è
 dovuta alle importanti attività di manutenzione straordinaria necessarie per il ripristino dell'elevato numero di
 locomotive e treni danneggiati dai cumuli di ghiaccio sulle rotaie e dalla neve e per la necessità di
 riposizionare i treni sul territorio, secondo la normale programmazione. Anche il servizio della Media e lunga
 percorrenza ha pagato dazio per il maltempo oggi 15 febbraio l'offerta dei treni di media-lunga percorrenza è
 stata del 95% per cento rispetto a quello previsto, così come i servizi regionali. Il freccia rossa non fa servizio,
 come tutti sanno, sulla linea Adriatica». Vi rendete conto dei disagi arrecati agli utenti, che proprio in questi
 momenti guardano al servizio pubblico? «Sì». La Regione Marche sarà rimborsata per i treni regionali
 soppressi? «Dal lunedì inizia l'attività del Comitato di Gestione del Contratto di Servizio che è lo strumento
 economico/amministrativo che ci lega alla Regione Marche. In quella sede saranno definiti i livelli di servizi
 che la regione Marche non sarà chiamata a pagare a Trenitalia. E' una prassi prevista nel Contratto e non
 certo attivata solo in simili frangenti». A livello nazionale si parla di un calo delle ore di manutenzione, quanto
 ha inciso a livello regionale? «Non c'è nessun calo della attività di manutenzione. Nel nostro caso la
 riparazione dei guasti porterà all'aumento delle stesse ore». Nella foto in alto l'ingegnere Danilo Antolini
 responsabile per le Marche di Trenitalia

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 Trasporti . L'assessore Morra risponde: innesti necessari per l'ordinaria gestione
 Ruffini: soldi sprecati alla Gtm
 Il consigliere Pd: assunzioni incompatibili con i piani di fusione
 LORIS ZAMPARELLI

  PESCARA. Sulla vicenda delle due assunzioni alla Gtm, la società che gestisce il trasporto pubblico
 in città, è scontro tra Claudio Ruffini del Pd e l'assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra.
   Il consigliere Ruffini ha proposto una serie di interrogativi durante l'ultimo consiglio regionale, per
 comprendere se la decisione della Gtm di procedere a nuove assunzioni, fosse compatibile con l'iter, ormai
 avviato, di fusione delle tre aziende di trasporto pubblico locale (Arpa, Gtm e Sangritana), che mira alla
 riduzione dei costi.
  Nello specifico, nell'interrogazione veniva chiesto «se le assunzioni fatte dalla Gtm e in particolare quella di
 un impiegato che costerà alla collettività 50mila euro, sapendo che tra sei mesi dovrebbe configurarsi uno
 scenario completamente diverso, è in linea con il progetto di razionalizzazione della riforma dei trasporti; se il
 presidente Chiodi e l'assessore Morra fossero stati portati a conoscenza di queste nuove assunzioni e se ne
 condividano l'operato». Ruffini inoltre ha chiesto se corrispondesse al vero la notizia che un dipendente sia
 stato incentivato economicamente all'esodo lavorativo oltre al normale trattamento di fine rapporto -
 liquidazione, circostanza che secondo il consigliere Pd rappresenterebbe un danno erariale a Gtm e alla
 Regione Abruzzo.
   «Questo assessorato», ha dichiarato Morra, «ha immediatamente e formalmente invitato le tre società
 pubbliche di trasporto a porre in essere una gestione societaria quanto più possibile prudente, e se del caso
 limitata all'ordinaria amministrazione, soprattutto per quanto riguarda le materie attinenti al personale, i beni
 mobili e immobili». Nello specifico delle assunzioni alla Gtm, l'assessore ai Trasporti così ha risposto: «La
 Gtm interpellata dall'assessorato, ha precisato che talune azioni e interventi vadano comunque portati avanti
 per poter garantire la normale gestione aziendale e la corretta manutenzione ordinaria e straordinaria». Per
 quanto riguarda l'assunzione di un ingegnere meccanico per un anno, Morra ha spiegato che la Gtm ha avuto
 due pensionamenti negli ultimi diciotto mesi e che non c'era più in organico alcuna figura di questo tipo. «In
 quanto a presunte "promozioni senza alcun concorso", così come definite dallo stesso interrogante», ha
 concluso Morra, «la Gtm ha precisato che in realtà si tratta dell'attribuzione temporanea di mansioni superiori
 a due dipendenti, per circa un anno, in sostituzione di altri due di grado superiore assenti per aspettativa e
 quindi con diritto alla conservazione del posto».
  Spiegazioni che non hanno convinto però Ruffini, secondo il quale «l'assessore non ha risposto a nessuna
 delle domande riguardanti la Gtm, cercando di sviare molto diplomaticamente sull'argomento e senza mai
 dire che quelle assunzioni potevano essere evitate».
  «Tale operazione», conclude Ruffini, «rappresenta un evidente sperpero di denaro pubblico nel bel mezzo di
 un processo di riordino e di fusione delle aziende di trasporto regionali e tra l'altro questi sprechi sono
 inconciliabili con le note carenze di risorse disponibili per il settore».
  Caustico Morra: «Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire».
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 Il People mover? "Non serve più"

 Opinione Il sindaco di Aosta Bruno Giordano ha partecipato alla riunione tra i sindaci e l'assessore
 Marguerettaz «Poi ci sono quelli che sanno sempre tutto e ti dicono: perché non prendete i soldi del People
 mover e non li investite sull'Aosta-Pré-Saint-Didier? Semplice: perché sul People mover abbiamo messo zero
 e spostiamo zero». È lo sfogo dell'assessore regionale ai Trasporti Aurelio Marguerettaz durante l'incontro
 con i sindaci per l'Aosta-PréSaint-Didier. Alle parole dell'assessore al Turismo si sono aggiunte quelle del
 sindaco di Aosta, Bruno Giordano, anche lui presente alla riunione di ieri. Ha detto il sindaco: «Sono un
 ciclista medio, ormai anche sotto la media, ma per andare da Aosta a Pré-Saint-Didier con la bici ci metto 50
 minuti, proprio come con il treno». Ma Giordano oltre a ricordare le sue doti sulle due ruote ha messo in luce
 un altro aspetto: con la riconversione della tratta si può dire addio al progetto del metrò. «Secondo me -
 ancora il sindaco - sarebbe molto interessante far cadere il vincolo ferroviario: in questo modo i rapporti e le
 responsabilità sarebbero tra i Comuni, e si eviterebbero quelli con Trenitalia. Ma è ovvio - ha aggiunto - che
 se cade il vincolo ferroviario cade pure il progetto del People mover, non ce ne sarebbe più bisogno.
 Saremmo molto più liberi e potremmo prendere altre decisioni, anche più velocemente». L'idea di
 riconversione che piace a Marguerettaz e Rollandin è quella di trasformare la ferrovia in una pista ciclabile e
 per bus: il vincolo ferroviario sparirebbe e con lui morirebbe anche uno dei «cavalli di battaglia» della
 coalizione tra forze autonomiste e Pdl nelle ultime Comunali di Aosta. Secondo i promotori, uno dei vantaggi
 della metropolitana (o People mover) sarebbe stato quello di collegare la zona del parcheggio della cabinovia
 per Pila al resto della città. Se sparisse la ferrovia (da Aosta verso l'Alta Valle) non ci sarebbe più questa
 divisione. Il People mover avrebbe utilizzato gli scavi per il teleriscaldamento, il costo stimato era di almeno
 50 milioni di euro. Il sindaco ha sottolineato che in questo modo si troverebbero altre soluzioni per la viabilità,
 più veloci, perché non ci sarebbe Trenitalia di mezzo: «Io come Comune ho un problema da 15 anni con il
 sottopasso, non ho ancora avuto nessun tipo di risposta».

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 ANCONA «IL PIANO Neve di Trenitalia è l'ennesima strategia per il
 ridimen...

 ANCONA «IL PIANO Neve di Trenitalia è l'ennesima strategia per il ridimensionamento del servizio nella
 nostra regione, che la società ferroviaria attua indipendentemente dal tempo». Dure le parole di Silvana
 Santinelli, segretario regionale di Adiconsum Marche, che annuncia un'azione collettiva dei consumatori
 contro le soppressioni dei servizi e chiede l'intervento degli organi inquirenti «per valutare eventuali estremi di
 sospensione del servizio pubblico». Santinelli sottolinea che, mentre le istituzioni hanno cercato al meglio di
 far fronte all'emergenza, Trenitalia continua ad operare una soppressione dei treni «in barba al contratto di
 servizio con la Regione Marche», mentre i pendolari restano «per ore nelle stazioni, a controllare con il naso
 in su i treni soppressi e che non corrispondono a quelli pubblicati nel sito. Le stazioni sono in uno stato
 pietoso, per non parlare di coloro che sono rimasti, a causa di motrici non funzionanti, lungo le tratte
 ferroviarie locali e nazionali, senza informazione e tantomeno assistenza». SILVANA Santinelli ricorda che
 Trenitalia ha affermato di applicare il Piano Neve per garantire «la mobilità dei viaggiatori grazie ad un
 alleggerimento nella programmazione dei treni che rende più fluido il traffico». Ma la 'pianificata riduzione
 dell'offerta' non è nemmeno accessibile al cittadino: «Invitano ad utilizzare i numeri predisposti, anche a
 pagamento - continua il segretario regionale di Adiconsum -: attese lunghissime e non è detto che la risposta
 ricevuta corrisponda poi alla realtà. Ma quando finirà l'emergenza neve per Trenitalia? O forse l'emergenza
 mette in luce, ancora una volta, tutte le criticità di un sistema ferroviario lasciato a se stesso, senza
 investimenti e senza manutenzione». A RIPROVA di quanto affermato dall'associazione dei consumatori, in
 redazione è arrivata ieri la testimonianza di Cristina Magagnini di Senigallia, che oltre a lamentare i tagli alle
 corse della linea Bucci Senigallia-Ancona, con orari che penalizzano fortemente i pendolari, riserva una
 critica ancora più aspra al trasporto ferroviario, le cui mancanze «avrebbero bisogno di un capitolo a parte per
 evidenziare i disservizi di questo periodo. Assolutamente fuorvianti i siti www.viaggiatreno.it e
 www.fsitaliane.it. Sarebbe meglio non dare notizie anziché darle completamente inattendibili, in particolare
 per le partenze da Ancona Marittima». al. pa.

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 Sono circa 600 i treni cancellati nelle Marche, stando ai dati trasmessi alla
 Regione Marche sulla s...

 Sono circa 600 i treni cancellati nelle Marche, stando ai dati trasmessi alla Regione Marche sulla situazione
 dei servizi regionali. Una vera e propria debacle dell'intero trasporto ferroviario in regione

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 IL CASO PATTI NON RISPETTATI: GIORNATA INFERNALE FRA RITARDI E SOVRAFFOLLAMENTO
 Trenord snobba Regione e pendolari
 In vista la protesta dei viaggiatori: sciopero bianco o corteo di auto
 MARIO BORRA

 di MARIO BORRA - CASALPUSTERLENGO - MOSTRARE l'abbonamento ferroviario in ritardo in misura
 uguale a quello del treno, oppure addirittura organizzare un maxi corteo di auto formate da pendolari
 arrivando direttamente sotto la sede della Regione Lombardia. Ormai i viaggiatori della Bassa sono
 esasperati: ieri, dopo il blocco del treno 20412 avvenuto martedì mattina attorno alle 7.30 (carrozze
 insufficienti, gelide e buie), si sono ripetuti i soliti disagi, come se nulla fosse avvenuto. «Io sono arrivato in
 stazione per prendere il treno 2912 delle ore 7.49 e c'era gente che non era riuscita a salire sul treno 20412
 delle 7.29, in pratica quello che il giorno prima era arrivato con quattro carrozze e che era stato oggetto della
 protesta - ha spiegato ieri Francesco Andena, referente del Comitato Pendolari di Casale - Il convoglio delle
 7.49 si è presentato con le prime tre carrozze chiuse. Io sono salito a metà ed ho fatto il viaggio
 completamente in piedi, e con me parecchie altre persone. Il ritardo di 15 minuti invece ormai non fa più
 neppure notizia». I pendolari sono talmente esasperati per una situazione che non sembra avere vie d'uscita,
 che stanno pensando a diverse forme di mobilitazione: qualcuno sottolinea che si potrebbero interessare gli
 enti a cui compete garantire la sicurezza, come l'Asl per fermare i treni super affollati, senza riscaldamento e
 sporchi e che dunque non rispondono ad un livello minimo di decenza. MA C'È pure chi caldeggia
 l'organizzazione di una manifestazione a livello regionale arrivando a Milano un giorno tutti in auto,
 ovviamente una sola persona per auto, con l'obiettivo di bloccare di fatto il traffico. Altrimenti puntare sulle
 forme di protesta come quella di non mostrare l'abbonamento, oppure esibirlo in ritardo calcolando però
 l'effettivo disagio subìto. Intanto ieri l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia
 Raffaele Cattaneo ha chiesto un resoconto sui fatti che hanno interessato lo scalo di Casale durante la
 mattinata di martedì «per evitare il ripetersi di situazioni di questo tipo, ho chiesto all'azienda di assicurare
 l'agibilità di tutte le carrozze del treno 20412 e di quello a seguire 2912 in arrivo a Casalpusterlengo alle ore
 7.50, ma questa mattina (ieri ndr) il treno 2912, proveniente da Piacenza e diretto a Milano, presentava 3
 carrozze inagibili su 11», ha spiegato Cattaneo. E L'ASSESSORE è andato su tutte le furie. «L'azienda
 questa mattina (ieri per chi legge, ndr) non ha garantito quanto si era impegnata a fare. È un fatto grave:
 Trenord si è scusata per l'accaduto e ci ha assicurato di intervenire prontamente già da oggi. È prioritario che
 Trenord garantisca nel modo più assoluto le composizioni previste. Ho chiesto anche a Trenitalia di fare la
 sua parte. Le performance di Trenitalia, fanno sapere dalla Regione, sono state infatti peggiori rispetto a
 quelle di Trenord: 49 treni su 89 gestiti da Trenitalia sulla linea Milano-Piacenza-Bologna sono stati soppressi
 nella giornata di ieri». mario.borra@ilgiorno.net Image: 20120216/foto/3808.jpg

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