Unione Territoriale Intercomunale Canale del Ferro - Val Canale
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Unione Territoriale Intercomunale
Canale del Ferro - Val Canale
Piano dell’Unione Territoriale Intercomunale
Canal del Ferro - Val Canale 2018-2020
Articolo 17 della legge regionale 12 dicembre 2014 n. 26.
Approvato con deliberazione dell’Assemblea dei Sindaci n. 36 del 27/12/2017.
Pontebba, 27/12/2017
Presidente
Ivan Buzzi
Comune di Comune di Comune di Comune di
Dogna Malborghetto Valbruna Pontebba Resiutta
1Sommario
1. Il territorio e gli Enti interessati ...................................................................................................... 4
2. Analisi del contesto territoriale ....................................................................................................... 9
2.2. Analisi SWOT .......................................................................................................................... 29
2.3. I fabbisogni e le sfide del territorio dell’UTI ........................................................................... 34
3. Obiettivi strategici ......................................................................................................................... 35
3.1. Obiettivi di sviluppo di area vasta. ........................................................................................... 35
3.1.1. Obiettivo strategico 1: “Rendere il territorio più sicuro e attrattivo”. ............................ 35
3.1.2. Obiettivo strategico 2: “Dare impulso al sistema dell’economia e del lavoro”. ............. 35
3.1.3. Obiettivo strategico 3: “Rafforzare il settore turistico”. ................................................. 36
3.1.4. Obiettivo strategico 4: “Migliorare l’efficienza energetica”. ......................................... 37
3.1.5. Obiettivo strategico 5: “Sostenere la cultura”................................................................. 38
3.1.6. Obiettivo strategico 6: “Sviluppare i servizi alla persona”. ............................................ 38
3.1.7. Obiettivo strategico 7: “Migliorare la mobilità di persone”. .......................................... 39
4. Azioni per lo sviluppo, obiettivi operativi e linee di intervento ................................................... 40
4.1. Azioni per lo sviluppo di area vasta ......................................................................................... 40
4.1.1. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 1 “Rendere il territorio più
sicuro e attrattivo”. ........................................................................................................................ 40
Azione di sviluppo 1.1.1. - Piano pluriennale per il mantenimento della sicurezza e la qualità
territoriale. ..................................................................................................................................... 40
Azione di sviluppo 1.2.1. - Piano pluriennale di mantenimento della qualità urbana. ................. 41
4.1.2. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 2 “Dare impulso al sistema
dell’economia e del lavoro”. ......................................................................................................... 42
Azione di sviluppo 2.1.1. - Corsi di riqualificazione professionale.............................................. 42
Azione di sviluppo 2.2.1. - Realizzazione o completamento di capannoni artigianali. ................ 43
Azione di sviluppo 2.2.2. - Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su proprietà
pubbliche e per la realizzazione di opere pubbliche finalizzare al miglioramento delle
condizioni operative di aziende produttive. .................................................................................. 43
Azione di sviluppo 2.3.1. - Piano per il recupero fondiario dei terreni incolti. ............................ 44
Azione di sviluppo 2.3.2. - Progetto per il recupero dell’agrobiodiversità alpina. ....................... 45
Azione di sviluppo 2.4.1. - Intervento di riatto del macello comprensoriale................................ 45
Azione di sviluppo 2.5.1. - Piano per la sistemazione delle strade forestali................................. 46
Azione di sviluppo 2.5.2. - Realizzazione di reti elettriche per il trasporto di energia nelle
malghe prive di corrente elettrica. ................................................................................................ 46
Azione di sviluppo 2.5.3. - Interventi a sostegno delle aziende agricole e forestali professionali
mediante abbattimento parziale delle spese di gestione. .............................................................. 47
4.1.3. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 3 “Sostenere il turismo”. ..... 48
Azione di sviluppo 3.1.1. - Intervento di superamento delle criticità presenti sul tratto della
ciclovia Alpe Adria nel Comune di Pontebba............................................................................... 48
Azione di sviluppo 3.1.2. - Realizzazione di un percorso ciclabile nella Val Dogna e
collegamento con la pista ciclabile Alpe Adria. ........................................................................... 49
Azione di sviluppo 3.1.3. - Programma di interventi e di completamento della pista ciclabile
Alpe Adria. .................................................................................................................................... 49
Azione di sviluppo 3.2.1. - Programma di interventi destinati alla realizzazione di una rete di
sentieri di fondovalle di rilevo turistico. ....................................................................................... 50
Azione di sviluppo 3.2.2. - Realizzazione di una rete di info point. ............................................. 50
Azione di sviluppo 3.2.3. - Recupero degli affreschi e messa in sicurezza dell’ingresso
principale del Museo etnografico di Palazzo Veneziano. ............................................................. 51
Azione di sviluppo 3.2.4. - Alta Via delle Alpi Giulie tra Italia e Slovenia e sua integrazione
con i fondovalle............................................................................................................................. 52
2Azione di sviluppo 3.3.1. - Recupero di fabbricati o aree dismesse da destinare ad iniziative di
ricettività. ...................................................................................................................................... 52
4.1.4. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 4 “Sviluppare l’efficienza
energetica”. ................................................................................................................................... 54
Azione di sviluppo 4.1.1. - Intervento di riqualificazione energetica del Museo etnografico di
Palazzo Veneziano. ....................................................................................................................... 54
Azione di sviluppo 4.1.2. - Interventi di riqualificazione energetica dei fabbricati scolastici
comunali. ....................................................................................................................................... 55
Azione di sviluppo 4.1.3. - Progetto per la realizzazione di un impianto di teleriscaldamento per
gli edifici pubblici comunali di Pontebba. .................................................................................... 55
Azione di sviluppo 4.2.1. - Realizzazione di centrali idroelettriche. ............................................ 56
4.1.5. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 5 “Sostenere la cultura”. ..... 57
Azione di sviluppo 5.1.1. - Celebrazione dei cinquecento anni del Flugelaltar di Pontebba. ...... 57
Azione di sviluppo 5.1.2. - Progetto per la creazione presso il Museo etnografico di Palazzo
Veneziano di una sezione destinata a raccontare la storia contemporanea del territorio. ............. 58
Azione di sviluppo 5.1.3. - Promozione dei percorsi sentieristici a tema storico e religioso. ...... 58
Azione di sviluppo 5.1.4. - Campagna fotografica di alta qualità per raccontare il territorio. ..... 59
Azione di sviluppo 5.1.5. - Realizzazione di un geoparco transfrontaliero. ................................. 59
4.1.6. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 6 “Sviluppare i servizi alla
persona”. ....................................................................................................................................... 61
Azione di sviluppo 6.1.1. - Progetto di digitalizzazione e messa in rete delle scuole elementari
presenti nei Comuni dell’UTI. ...................................................................................................... 61
Azione di sviluppo 6.2.1. - Realizzazione studio di fattibilità concernente l’individuazione e la
ristrutturazione di fabbricato esistente comunale da adibire a centro per anziani non
autosufficienti nell’area a nord dell’Unione. ................................................................................ 62
Azione di sviluppo 6.2.2. - Realizzazione di una palestra di fisioterapia e attività motoria......... 62
Azione di sviluppo 6.3.1. - Riconversione di edifici pubblici dismessi ad abitazioni sociali. ..... 63
Azione di sviluppo 6.4.1. - Adeguamento e completamento delle strutture sportive pubbliche. . 63
Azione di sviluppo 6.4.2. - Realizzazione di aree gioco comunali. .............................................. 64
4.1.7. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 7 “Migliorare la mobilità di
persone”. ....................................................................................................................................... 64
Azione di sviluppo 7.1.1. - Realizzazione del nuovo Centro Intermodale Passeggeri dell’Unione
Territoriale Intercomunale Canal del Ferro - Val Canale. ............................................................ 64
5. Piano finanziario ........................................................................................................................... 66
6. Cronoprogramma .......................................................................................................................... 66
7. Comunicazione ............................................................................................................................. 67
8. Monitoraggio, valutazione e controllo gestione............................................................................ 69
9. Riepilogo delle azioni di sviluppo secondo l’ordine di priorità attribuito .................................... 72
10. Allegati: Riepilogo degli interventi chiesti a contributo tramite Intesa 2018 ............................... 75
31. Il territorio e gli Enti interessati
L’Unione Territoriale del Canal del Ferro- Val Canale è situata nella parte nord-orientale della
Regione Friuli Venezia Giulia. Il comprensorio confina a nord con l’Austria (Land Carinzia), ad
ovest con i comuni dell’Unione Territoriale Intercomunale della Carnia, ad est con la Slovenia e a
sud con l’Unione Territoriale Intercomunale del Gemonese.
Il territorio dell’Unione è composto, dal punto
di vista amministrativo, da quattro Comuni
situati nel vertice nord-orientale della regione
del Friuli Venezia Giulia. Essi sono: Dogna,
Malborghetto-Valbruna, Pontebba e Resiutta.
Tuttavia, l’area del Canal del Ferro e della Val
Canale ricomprende anche altri quattro Comuni
che non hanno aderito all’Unione: Chiusaforte,
Moggio Udinese, Resia e Tarvisio.
Il territorio può essere suddiviso in due aree,
con caratteristiche specifiche:
- il Canal del Ferro: l'area comprende i Comuni
di Moggio Udinese, Resia, Resiutta,
Chiusaforte, Dogna e parte del Comune di
Pontebba. L’aspetto morfologico è
caratterizzato da rilievi piuttosto elevati e
vallate strette, incise e quasi prive di
fondovalle aperto. La vallata principale è
percorsa dal fiume Fella.
- la Val Canale: l'area comprende parte del Comune di Pontebba, il Comune di Malborghetto-
Valbruna e il Comune di Tarvisio. È disposta in senso Ovest-Est ed è chiusa a nord dalle Alpi
Carniche mentre a sud è delimitata dalle più alte Alpi Giulie.
Il clima è fortemente influenzato dall’altitudine, dall’esposizione, dall’orientamento delle catene
delle Alpi Giulie e Alpi Carniche, dall’appartenenza ai bacini fluviali e dalla conformazione delle
valli. In generale, procedendo verso nord e addentrandosi nelle valli si ritrovano maggiori
escursioni termiche annuali e diurne e le temperature medie diminuiscono.
L'area presenta fondamentalmente un clima di tipo più continentale, con inverni rigidi ed estati
calde. Nella stagione invernale si registrano temperature particolarmente basse nella Val Fella –
Località di Fusine. Per quanto riguarda le precipitazioni, queste risultano notevolmente più
abbondanti nelle aree a sud, in prossimità delle Prealpi Carniche e Giulie, dove la piovosità media
annua supera i 2200 mm/anno, decrescendo intorno ai 1400 mm/anno nelle zone ai confini nord-
orientali dell’area.
Il territorio evidenzia una forte acclività: complessivamente l’area si estende su 1.140,21 kmq, con
una superficie montana pari a 1.121,60 kmq (Regione Autonoma F.V.G., dati Istat).
La Val Canale è chiusa a nord dalle Alpi Carniche, con cime che non raggiungono i 2000 m., ad
eccezione del M.te Ojsternik (m. 2052), mentre a sud è delimitata dalle più alte Alpi Giulie, tra cui
spicca il M.te Mangart (m. 2677) e il gruppo delle Ponze, che segnano il confine con la Slovenia. La
Val Canale è costituita da un territorio aperto con ampie zone a prato, foreste e centri abitati sul
fondovalle; zona prettamente alpina, ha le sue massime espressioni naturalistiche nelle valli laterali
(Saisera, Bartolo, Rauna) e nel laghi del Predil e di Fusine.
Il Canal del Ferro ha un aspetto morfologico caratterizzato da rilievi piuttosto elevati e vallate
strette, incise, e quasi prive di fondovalle aperto. Le vette più importanti delle Alpi Giulie sono lo
4Jof di Montasio (m. 2753), il M.te Canin (m. 2587) ed il M.te Cimone (m. 2379); per quanto
riguarda le Alpi Carniche si possono ricordare lo Zuc del Bor (m. 2195) e la Creta Grauzaria (m.
2065), la Creta di Aip (m. 2279) e il M.te Cavallo (m. 2339).
L’aspetto attuale dell’Unione deriva del modellamento dei ghiacciai che, ad intervalli, ricoprirono
gran parte dell’Europa durante il periodo Quaternario fino a circa 10.000 anni fa. Sono presenti
depositi carbonati del Permiano superiore e del Triassico inferiore. Nelle catene montuose più
settentrionali dell'area sono dominanti le rigide rocce calcaree e dolomitiche mentre il settore
meridionale è il dominio di marne ed arenarie (flysch) che occupano la massima parte della
superficie delle Prealpi Giulie. Ricordiamo sul territorio la presenza di alcune aree estrattive, in
particolare la cava di Raibl, a Cave del Predil, oggi inattiva, dove un tempo si estraevano piombo e
zinco.
Il corso d’acqua principale è il fiume Fella, che sfocia nel Tagliamento presso Chiavris. I suoi
principali affluenti sono: Pleccia, Marborghetto, Pontebbana, Rio Alba, Aupa, Glagnò, Saisera,
Dogna, Raccolana, Resia. Sono tutti corsi d’acqua naturali a scorrimento superficiale. I laghi
principali sono il Lago del Predil e i Laghi di Fusine. Infine, nel territorio del Canal del Ferro, sono
presenti sette ghiacciai di modeste dimensioni ed attualmente in fase di arretramento.
La forte acclività, il clima (caratterizzato da notevoli escursioni termiche) ed i forti dislivelli
influenzano in modo decisivo la distribuzione della vegetazione. Come nella vicina Carnia, si rileva
il limite della vegetazione arborea più basso di tutta la catena alpina (1500-1700 metri).
La vegetazione si può classificare in quattro fasce: “zona submontana” dove sono presenti latifoglie
e roveri; la zona montana, la fascia più estesa, dove sono presenti pinete, abetaie e faggete; la zona
subalpina, dove troviamo raramente specie arboree che sono invece sostituite da arbusti, quali ad
esempio i salici nani, pini mughi ed ontani alpestri; la zona alpina dove troviamo erbe perenni o
piccoli arbusti striscianti.
Per quanto riguarda l'area Alpina e Prealpina, si evidenzia la presenza di alcune specie di grandi
carnivori, l'Orso bruno e la Lince in particolare, che hanno cominciato a ricolonizzare la regione a
partire da est e da nord, cioè dalle vicine Slovenia ed Austria. Interessante è anche la presenza del
Gatto selvatico e di un numero rilevante di grandi uccelli rapaci.
Fra i carnivori più piccoli citiamo l' Ermellino e la Martora, mentre tra i roditori la Marmotta.
Fra i grandi ungulati tipici delle più mature foreste alpine e prealpine occorre certamente ricordare il
Cervo che negli ultimi anni è parso espandersi di pari passo all'allargamento delle grandi superfici
forestali in montagna ed il Cinghiale, che a partire dalle aree collinari, alpine e prealpine, negli
ultimi anni, ha incominciato ad affacciarsi persino in pianura.
All'opposto, nelle aree montane, l'avanzare del bosco, che ovunque ha accompagnato l'abbandono
di malghe e pascoli da parte dell'uomo, sta creando alcuni problemi ad altre specie simbolo delle
aree alpine e prealpine. Si tratta di quelle legate soprattutto alle schiarite, alle radure, ai pascoli e
alle cenge. Fra di esse occorre ricordare il Fagiano di monte, la Pernice bianca e la Lepre variabile.
Specie tipicamente alpine sono il Camoscio e lo Stambecco, anche se la presenza di quest'ultimo è
stata ottenuta grazie alle recenti reintroduzioni lungo l'arco alpino orientale.
Innumerevoli le specie di uccelli alpini (ne sono state censite 100, di cui 89 sono risultate
certamente nidificanti e 11 con nidificazione probabile): tra le più emblematiche occorre ricordare il
Gracchio alpino, tipico delle alte vette montane, ed il Corvo imperiale. Inoltre sono frequenti diversi
rapaci (gufo reale, allocco, civetta capogrosso, aquila reale, astore, poiana, grifoni), tutti i tetraonidi
dell’arco alpino (gallo cedrone, gallo forcello, pernice bianca, francolino di monte) e diverse specie
di corvidi, picidi e passeriformi. La coturnice, simbolo del Parco naturale delle Prealpi Giulie è ben
distribuita, favorita dai numerosi ambienti adatti che si trovano sui versanti meridionali dei rilievi.
5Infine fra gli anfibi e i rettili più rappresentativi bisogna ricordare il Tritone alpino, la Salamandra
alpina e la Vipera dal corno. Tra i pesci ricordiamo nel basso corso del fiume Fella la presenza del
Gambero di fiume (Astacus fluvialis).
La Regione Friuli Venezia Giulia nel suo “Piano Territoriale Regionale” del 2007 (PTR), suddivide
il territorio regionale in grandi unità paesaggistiche, denominate “Tipi di Paesaggio” (TP). Il
territorio del Canal del Ferro - Val Canale ricade nel “Paesaggio Prealpino” e nel “Paesaggio
Alpino”. A sua volta ciascun paesaggio del PTR è suddiviso in “Ambiti Paesaggistici” (AP),
individuati considerando sia aspetti morfologico-litologici e di copertura del suolo, sia elementi di
ordine storico, economico e sociale.
La seguente carta, elaborata nell’ambito del progetto “Susplan” rappresenta, a livello ambientale-
naturalistico, le aree di interesse del comprensorio. In particolare sono evidenziate: le aree tutelate,
distinte in aree naturali protette (costituite ai sensi della Legge Regionale 42 del 1996) e in siti
appartenenti alla rete Natura 2000 (definiti dalla Direttiva 92/43/CEE relativa alla Conservazione
degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche -Direttiva Habitat- e dalla
Direttiva79/409/CEE -Direttiva Uccelli-); i biotipi ed, infine, le aree per cui è prevista la
realizzazione dei Piani di Gestione (quali i siti di interesse comunitario, “SIC” e le zone “ZPS”).
Sistema della Natura - Aree di Pregio Riconosciute (Fonte: CMC - Progetto “Susplan”, 2011)
I parchi naturali sono un sistema territoriale di particolare interesse per valori naturali, scientifici,
storico-culturali e paesaggistici. Sono organizzati in modo unitario con finalità di conservare,
tutelare, restaurare, ripristinare e migliorare l'ambiente naturale e le sue risorse, perseguire uno
sviluppo sociale, economico e culturale, promuovere la qualificazione delle condizioni di vita e di
lavoro delle comunità residenti attraverso attività produttive compatibili con quelle naturali. Tra le
finalità dei parchi vi è anche quella di favorire la riconversione e la valorizzazione delle attività
tradizionali esistenti, proponendo modelli di sviluppo alternativo in aree marginali, nonché
6promuovere l'incremento della cultura naturalistica mediante lo sviluppo di attività educative,
informative, divulgative, di formazione e di ricerca scientifica.
Poco lontano dal confine sloveno, in un ambiente incontaminato, sorge il Parco naturale delle
Prealpi Giulie, la seconda area protetta per estensione del Friuli-Venezia Giulia (quasi 9.400 ettari).
Interessa sei Comuni: Chiusaforte, Lusevera, Moggio Udinese, Resia, Resiutta e Venzone.
I monti della catena alpina (Canin, m. 2587 s.l.m.) e delle Prealpi Giulie (M. Plauris, Lavara,
Guarda, Musi) fanno da cornice a splendidi paesaggi caratterizzati da prati di fondovalle, limpidi
corsi d’acqua, boschi di faggio e pino nero e praterie d’alta quota.
Il paesaggio molto vario è caratterizzato da rilievi montuosi con forme aspre e strette incisioni
vallive, torrenti impetuosi e cascate. Particolari sono anche i fenomeni di carsismo sull'altopiano del
Canin, che si ricorda tra l'altro perché sul versante nord ospita i resti dell'unico ghiacciaio
permanente della Regione. La disposizione est-ovest della catena montuosa dei Musi, con versanti
quindi esposti a nord e a sud, determina una situazione climatica e vegetazionale molto
diversificata, e di conseguenza molto ricca, anche per quanto riguarda la fauna. La severità del
paesaggio e l'isolamento territoriale fra le vallate, non facilmente comunicanti, hanno mantenuto in
Val Resia una comunità che a tutt'oggi conserva inalterati nel tempo costumi, lingua e cultura
caratteristici.
Le riserve naturali rappresentano un territorio più piccolo rispetto ai parchi, caratterizzato da elevati
contenuti naturali, in cui le finalità di conservazione sono prevalenti rispetto al perseguimento dello
sviluppo sociale, economico e culturale. Anche le riserve naturali promuovono lo sviluppo delle
attività educative, informative, divulgative, di formazione e di ricerca al fine di incrementare la
cultura naturalistica.
Riserva naturale Statale del Rio Bianco: è situata tra le quote 700 e 1900 metri per una superficie di
378 ha. Si estende nel vallone omonimo a monte dell'abitato di Santa Caterina (Malborghetto) tra le
impervie pendici dei Monti Pin e Ghisniz sul versante orografico destro, sul M.Cucco (sent. 502) ed
Alpe Piccola (sent. 502a) a sinistra del rio. L'aspetto aspro di pareti rocciose strapiombanti se assai
suggestivo dal punto di vista paesaggistico dall'altro non permette che l'insediamento di modesti
boschi a carattere pionieristico. Infatti solo dove per orografia è possibile il formarsi di un suolo si
insediano boschi misti di resinose (abete rosso, pino nero, pino silvestre, larice) generalmente di
modesti accrescimenti, soggetti rastremati, basse densità e, spesso, con un fitto tappeto arbustivo a
pino mugo ed ericacee varie (rododendro, erica...). Solo nelle conche più protette si instaurano
formazioni continue di faggio e abete rosso.
Riserva naturale Statale del Monte Cucco: è estesa su 21 ha, ad una quota di 800 metri, nel tratto in
prossimità dell'abitato di Malborghetto, nella pendice detritica del Monte Alpe Piccola. La sua
peculiarità è data dalla presenza di un popolamento puro di pino nero austriaco di provenienza
illirica, di buona vitalità, inquadrabile nell'associazione dell'Orno - Pinetum nigrae.
Riserva naturale del lago di Cornino: si situa in un’area di grande valenza paesaggistica, al contatto
tra la pianura e le aspre pareti rocciose che si ergono sul Tagliamento, al limite sud-orientale delle
Prealpi Carniche tra i comuni di Forgaria nel Friuli e Trasaghis. Essa comprende il lago di Cornino,
caratteristico per l’intenso colore verde-azzurro delle sue acque, originatosi da un’antica grande
frana ai piedi del Monte Prat.
Riserva naturale Regionale della Val d'Alba: notevole esempio di ambiente alpino pressoché
incontaminato, collocato nel settore orientale delle Alpi Carniche meridionali a contatto con Alpi e
Prealpi Giulie. La Riserva si estende per quasi 3000 ettari nel territorio del Comune di Moggio. Si
tratta di una Riserva che si snoda all’interno del bacino idrografico solcato dal rio Alba e dal rio
Simon con presenza di spettacolari creste rocciose, salti d'acqua e torrenti cristallini, boschi selvaggi
ma anche numerose tracce della presenza umana, testimonianza di un epoca in cui l'uomo viveva
ancora in equilibrato rapporto con la natura. Interessanti sono anche i relitti di opere militari
realizzate negli anni a ridosso del primo conflitto mondiale.
7I biotopi naturali sono aree di limitata estensione territoriale, individuati in aree esterne ai parchi e
alle riserve, caratterizzate da emergenze naturalistiche di grande interesse, che corrono il rischio di
distruzione e scomparsa. In Friuli Venezia Giulia sono stati istituiti 30 biotopi, di questi 2 si trovano
nella Val Canale: la Torbiera di Passo Pramollo (Pontebba) e la Torbiera di Scichizza (Tarvisio).
La Foresta di Tarvisio è la più grande foresta demaniale d'Italia, parchi esclusi: 24.000 ettari di
comprensorio alpino di cui 15.000 ricoperti di boschi produttivi. Attraversata dal fiume Fella, si
estende sino al confine con l'Austria e la Slovenia, lungo tutta la Val Canale e la valle dello Slizza
interessando i comuni di Pontebba, Malborghetto-Valbruna e Tarvisio. Comprende numerose valli a
sud e a nord del corso d'acqua citato, come i valloni di Rio Bianco e di Malborghetto, di Ugovizza,
Valbruna, canale del Bartolo e val Rio del Lago. Rappresenta una delle aree naturalistiche più
preziose d'Italia e uno dei sistemi faunistici più completi delle Alpi.
Oggi la Foresta di Tarvisio è di proprietà del Fondo Edifici di Culto, Ente del Ministero dell'Interno,
istituito con la Legge del 22 maggio1985 n. 222, mentre la sua gestione è affidata al Corpo forestale
dello Stato sin dall'anno 1932.
82. Analisi del contesto territoriale
DEMOGRAFIA
Popolazione totale e densità
Al 31/12/2014 la popolazione residente nei comuni aderenti all’Unione territoriale intercomunale
Canal del Ferro - Val Canale ammonta a 2.907 unità con una densità demografica pari a 9,48
abitanti per kmq, notevolmente inferiore alla media regionale (156,15 ab./km2). Questo valore è
spiegato dal fatto che l’area geografica interessata ha caratteristiche di montane e quindi poco adatte
ad una antropizzazione spinta. La maggior parte della popolazione si concentra, quindi, nei
fondovalle, che offrono condizioni di vita più agevoli.
Popolazione residente (maschi, femmine e totale e densità abitativa per comune) - 2014
Residenti Residenti Superficie Densità
Residenti
Maschi Femmine territoriale Demografica
[2014] [2014] [2014] [2014] [2014]
Dogna 96 85 181 69,18 2,62
Malborghetto Valbruna 477 479 956 119,90 7,97
Pontebba 725 734 1.459 97,67 14,94
Resiutta 149 162 311 19,96 15,58
D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 1.447 1.460 2.907 306,71 9,48
D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val
5.520 5.294 10.814 875,48 12,35
Canale
Regione FVG 594.007 633.115 1.227.122 7.858,47 156,15
• Residenti [n.]
Numero di abitanti che ha dimora abituale nell'unità amministrativa
• Superficie territoriale [Kmq]
Superficie territoriale espressa in Kmq
• Densità Demografica [ab/kmq]
Rapporto tra residenti e superficie dell'unità amministrativa
Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS
Densità demografica 2014
9Andamento demografico
Nel periodo 2005-2014 la popolazione residente nei comuni dell’ambito distrettuale è diminuita del
10,77%, in opposizione a quanto avvenuto a livello regionale (+1,53%). La popolazione è diminuita
in tutti i Comuni, in particolare a Pontebba (207 unità pari al 12,42%) e a Dogna (50 unità, pari al
21,64%).
Popolazione totale 2005-2014
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Dogna 231 225 219 216 211 200 190 193 187 181
Malborghetto Valbruna 1.032 1.018 1.007 992 984 965 962 963 958 956
Pontebba 1.666 1.635 1.607 1.582 1.565 1.535 1.497 1.490 1.481 1.459
Resiutta 329 329 327 323 332 320 313 311 306 311
D - Unione del Canal del
3.258 3.207 3.160 3.113 3.092 3.020 2.962 2.957 2.932 2.907
Ferro-Val Canale
D (Piano) - Unione del
Canal del Ferro-Val 12.239 12.116 11.937 11.799 11.582 11.351 11.107 11.045 10.951 10.814
Canale
Regione FVG 1.208.278 1.212.602 1.222.061 1.230.936 1.234.079 1.235.808 1.217.780 1.221.860 1.229.363 1.227.122
Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS
Popolazione totale 2005-2014 (2005 = 100)
Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS
105,00
Dogna
100,00
Malborghetto Valbruna
95,00
Pontebba
90,00 Resiutta
85,00 D - Unione del Canal del Ferro-Val
Canale
D (Piano) - Unione del Canal del
80,00 Ferro-Val Canale
Regione FVG
75,00
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Il grafico evidenzia in modo chiaro l’andamento della popolazione dei Comuni del Canal del Ferro-
Val Canale. Essa è in drastica diminuzione. Il trend è comunque in continuità con il periodo
antecedente all’anno 2005.
10Saldi demografici e flussi migratori
Nel 2014 si registra una contrazione della popolazione (25 unità), risultato di un saldo naturale
negativo di 19 unità e di un flusso migratorio anch’esso negativo di 6 unità.
Saldo naturale, migratorio e totale - 2014
A livello comunale la tendenza è simile con l’eccezione del saldo migratorio positivo di Resiutta.
Totale saldo naturale e
Saldo naturale Saldo migratorio
saldo migratorio
[2014] [2014] [2014]
Dogna -2 -4 -6
Malborghetto Valbruna -2 0 -2
Pontebba -12 -10 -22
Resiutta -3 8 5
D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale -19 -6 -25
D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val Canale -81 -56 -137
Regione FVG -4.587 2.346 -2.241
• Saldo naturale [n.]
Differenza tra il numero dei nati vivi e quello dei morti in un anno
• Saldo migratorio [n.]
Differenza tra il numero iscrizioni e quello delle cancellazioni
• Totale saldo naturale e saldo migratorio [n.]
Somma saldo naturale e saldo migratorio
Fonte: Regione FVG - Risorsa: Bilanci Demografici
Nell’ambito dei fenomeni migratori determinati da conflitti politici, va evidenziato che il Comune
di Pontebba ha previsto di dare ospitalità ad una trentina di richiedenti asilo politico. A tal fine è
stata individuata e rinnovata una struttura per la loro accoglienza.
11Popolazione straniera residente (maschi, femmine e totale) - 2014
Popolazione straniera residente (maschi, femmine e totale e Incidenza) - 2014
Popolazione Straniera Popolazione Straniera Incidenza
Popolazione Straniera
residente al 31 dicembre - residente al 31 dicembre - popolazione
residente al 31 dicembre
Maschi Femmine straniera
[2014] [2014] [2014] [2014]
Dogna 0 1 1 0,55
Malborghetto Valbruna 14 19 33 3,45
Pontebba 40 39 79 5,41
Resiutta 6 14 20 6,43
D - Unione del Canal del
60 73 133 4,58
Ferro-Val Canale
D (Piano) - Unione del
Canal del Ferro-Val 220 275 495 4,58
Canale
Regione FVG 50.945 56.614 107.559 8,77
• Popolazione Straniera residente [n.]
Popolazione Straniera residente al 31 dicembre - Dati bilanci demografici ISTAT
• Incidenza popolazione straniera [%]
Rapporto percentuale tra popolazione straniera e popolazione totale residente
Fonte: Regione FVG - Risorsa: Bilanci Demografici
I residenti stranieri al 31/12/2014 sono complessivamente 133, pari al 4,58% della popolazione,
incidenza più bassa rispetto a quella regionale dell’8,77%. La maggioranza delle presenze si registra
a Pontebba, con una percentuale del 60%. Il trend dei residenti non italiani è in costante
diminuzione.
12Incidenza della popolazione straniera residente - 2014
Variazione popolazione straniera residente 2005-2014
Principali comunità immigrate per paese di provenienza - 2014
13Popolazione per classe d'età
La piramide demografica evidenzia la netta riduzione della componente della popolazione più
giovane, in particolare delle classi con meno di 40 anni. Quasi un terzo dei residenti ha più di 65
anni d’età e quasi la metà è costituita dagli over 75 o “grandi anziani”. In queste classi estreme,
netta è la prevalenza della componente femminile.
Piramide della popolazione residente. Maschi e femmine per quintile - 2014
La componente adulta dai 18 ai 65 anni rappresenta il 60% della popolazione, ma la sua parte più
giovane, tra i 18 e i 34 anni è meno della metà di quella più matura.
Popolazione residente per classi d'età - 2014
Mas. e fem. Mas. e fem. Mas. e fem. Mas. e fem. Mas. e fem.
0-14 15-34 35-64 65-74 75+
[2014] [2014] [2014] [2014] [2014]
Dogna 14 23 76 32 36
Malborghetto Valbruna 113 177 438 127 101
Pontebba 140 232 642 221 224
Resiutta 30 51 134 46 50
D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 297 483 1.290 426 411
D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 1.015 1.946 4.993 1.525 1.335
Regione FVG 154.161 225.980 538.965 153.433 154.583
Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS
14Popolazione residente per classi d'età - 2014
Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS
L’indice di vecchiaia, rapporto percentuale tra popolazione di 65 anni e più e popolazione di età 0-
14 anni, conferma il difficile ricambio generazionale, in particolare nel comune di Dogna.
Popolazione anziana e indice di vecchiaia - 2014
Mas. e fem. 65-74 Mas. e fem. 75+ Indice di vecchiaia
[2014] [2014] [2014]
Dogna 32 36 485,71
Malborghetto Valbruna 127 101 201,77
Pontebba 221 224 317,86
Resiutta 46 50 320,00
D - Unione del Canal del Ferro-Val
426 411 281,82
Canale
D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-
1.525 1.335 281,77
Val Canale
Regione FVG 153.433 154.583 199,80
• Indice di vecchiaia [%]
rapporto percentuale tra popolazione di 65 anni e più e popolazione di età 0-14 anni.
Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS
Indice di vecchiaia – 2014
15Presenza di comunità linguistiche
In tutti i comuni è diffuso l’uso della lingua friulana, mentre nel comune di Malborghetto Valbruna
sono presenti tutte e tre le minoranze linguistiche.
Presenza comunità linguistiche
Presenza comunità linguistica Presenza comunità linguistica Presenza comunità linguistica
slovena tedesca friulana
[2015] [2015] [2015]
Dogna NO NO SI
Malborghetto
SI SI SI
Valbruna
Pontebba NO SI SI
Resiutta NO NO SI
• Presenza comunità linguistica [SI/NO]
Presenza comunità linguistica secondo normativa
Fonte: Regione FVG
ECONOMIA LOCALE E LAVORO
Condizione professionale
Le forze di lavoro sono pari a 1.231 unità (Istat, Censimento della Popolazione, 2011) e
rappresentano il 46,16% della popolazione di 15 anni o più dell’Unione. La parte non attiva sul
mercato del lavoro è formata in gran parte da persone che godono di un trasferimento previdenziale
o di un reddito da capitali (31,83%), ma piuttosto elevata è anche la percentuale di persone che
dichiarano di svolgere attività domestiche (9,19%).
Condizione professionale o non professionale della popolazione residente (15 anni o più) – 2011
Categoria: Condizione lavorativa >= 15 [per tipologia]
Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento della Popolazione
Condizione professionale o non professionale della popolazione residente (15 anni o più) - 2011
16Condizione
Condizione Condizione Condizione Condizione Condizione Condizione
lavorativa 2011 -
lavorativa lavorativa lavorativa lavorativa lavorativa 2011 - lavorativa
In cerca di
2011 - 2011 - 2011 - In altra 2011 - Percettore/rice di 2011 -
prima
Casalinghe Disoccupati condizione (età Occupati (età una o più pensioni Studenti (età
occupazione (età
(età >= 15) (età >= 15) >= 15) >= 15) (età >= 15) >= 15)
>= 15)
[2011] [2011] [2011] [2011] [2011] [2011] [2011]
Dogna 23 2 13 ND 62 70 7
Malborghetto
54 25 38 1 447 230 60
Valbruna
Pontebba 145 32 74 4 598 441 61
Resiutta 23 8 6 4 124 108 7
D - Unione del
Canal del
245 67 131 9 1.231 849 135
Ferro-Val
Canale
D (Piano) -
Unione del
Canal del 826 298 529 44 4.831 2.974 552
Ferro-Val
Canale
Regione FVG 89.337 33.359 42.474 8.162 517.368 308.569 65.773
• Condizione lavorativa 2011 (età >= 15) [n.]
Condizione lavorativa (età >= 15) - dati censimento popolazione 2011
Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento della Popolazione
Situazione occupazionale
La maggioranza delle persone in età lavorativa (68,59% della fascia d’età tra i 15 e il 64 anni) è
occupata con punte del 71,81% a Malborghetto Valbruna, mentre il tasso di disoccupazione,
calcolato rispetto alla sola forza lavoro è del 5,96% (2011).
Tasso di occupazione e di disoccupazione - 2011
Tasso di Tasso di
OCCUPATI 15-64 DISOCCUPATI 15-64
occupazione 15-64 disoccupazione 15-64
[2011] [2011] [2011] [2011]
Dogna 60 2 59,41 3,23
Malborghetto Valbruna 433 26 71,81 5,66
Pontebba 584 36 67,36 5,81
Resiutta 122 12 68,93 8,96
D - Unione del Canal del Ferro-Val
1.199 76 68,59 5,96
Canale
D (Piano) - Unione del Canal del
4.718 339 69,54 6,70
Ferro-Val Canale
Regione FVG 504.944 41.333 69,84 7,57
• Tasso di occupazione 15-64 [%]
Rapporto percentuale tra popolazione che ha un'occupazione e totale della popolazione
• Tasso di disoccupazione 15-64 [%]
Rapporto percentuale tra le persone in cerca di occupazione in età 15-64 anni e le forze di lavoro (occupati e persone
in cerca di occupazione) della corrispondente classe di età.
Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA
Movimenti di assunzioni e di cessazioni e saldo per i domiciliati - 2009-2015
172009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
N° Cessazioni 466 506 554 488 466 465 468
N° Avviamenti 467 480 534 470 450 433 483
Saldo (N°) 1 -26 -20 -18 -16 -32 15
Fonte: Regione FVG - Risorsa: Servizio politiche del lavoro
Analizzando le dinamiche più recenti, si osserva come negli ultimi cinque anni le cessazioni dei
rapporti di lavoro abbiano sempre superato le assunzioni, anche se nell’ultimo anno (2015) la
tendenza è risultata invertita. Il dato indica che i tassi registrati nel 2011 dal Censimento Istat sono
andati peggiorando negli anni più recenti.
Movimenti di assunzioni e di cessazioni e saldo per i domiciliati - 2009-2015
Attività produttive
Escludendo il settore primario, nel territorio dell’Unione operano 213 unità locali (2013). La
maggioranza (50,23%) opera nel settore terziario, il 24,41% nel commercio, il 12,68% nelle
costruzioni e il 12,68% nell’industria. Quasi la metà delle unità locali (46,95%) ha sede nel comune
più popoloso: Pontebba.
Unità locali per tipologia - 2013
unità locali - unità locali - unità locali - unità locali -
INDUSTRIA COMMERCIO COSTRUZIONI SERVIZI
[2013] [2013] [2013] [2013]
Dogna 4 3 0 2
Malborghetto Valbruna 7 17 9 45
Pontebba 14 25 16 45
Resiutta 2 7 2 15
D - Unione del Canal del Ferro-Val
27 52 27 107
Canale
D (Piano) - Unione del Canal del
69 317 101 439
Ferro-Val Canale
Regione FVG 9.786 26.075 11.710 46.076
Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA
18Unità locali per tipologia - 2013
Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA
Addetti industria e servizi
Rispetto al territorio dell’Unione, gli addetti dell’area produttiva, con esclusione del settore
primario, ammontano a 627 unità (anno 2013). Percentualmente sono ripartite per il 46,84% nei
servizi, per il 33,70 nel commercio, per il 12,52% nell’industria e per il 6,93% nelle costruzioni.
Quasi l’ottanta per cento (79,59%) degli addetti lavora in imprese localizzate nei due Comuni
maggiori (Pontebba e Malborghetto Valbruna).
Numero addetti per macro-settore - 2013
numero addetti numero addetti numero addetti numero addetti
INDUSTRIA COMMERCIO COSTRUZIONI SERVIZI
[2013] [2013] [2013] [2013]
Dogna 6 3 0 3
Malborghetto Valbruna 16 72 12 105
Pontebba 44 118 27 105
Resiutta 13 18 4 81
D - Unione del Canal del Ferro-Val
79 211 43 294
Canale
D (Piano) - Unione del Canal del
486 878 202 1.136
Ferro-Val Canale
Regione FVG 111.641 88.967 31.038 138.892
Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA
Numero addetti per macro-settore - 2013
Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA
19Numero addetti per macro-settore - serie storica 2004-2013
Agricoltura: caratteristiche strutturali delle aziende agricole
Nell’ambito del territorio dell’Unione, nel 2010 operavano 64 aziende agricole, di cui 42 con allevamenti. Il
65,63% delle aziende ha sede nel Comune di Malborghetto Valbruna. Il livello di utilizzazione della superficie
agricola, rispetto a quella complessivamente utilizzabile, si attesta al 64,05%.
Aziende Agricole, superficie agricola totale e utilizzata, aziende con allevamenti - 2010
N. Aziende SAT Totale SAU Totale N. aziende agricole
agricole Ha Ha con allevamenti
[2010] [2010] [2010] [2010]
Dogna 2 29,41 5,63 1
Malborghetto Valbruna 42 854,63 539,90 24
Pontebba 18 312,27 219,63 15
Resiutta 2 7,77 6,08 2
D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 64 1.204,08 771,24 42
D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 128 2.169,48 1.270,23 89
Regione FVG 22.410 276.397,19 218.459,09 3.343
Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento dell'Agricoltura
Utilizzazione della superficie agricola
La superficie agricola utilizzata è impiegata
I dati indicano che il 63,36% della superficie agricola è utilizzata per prati permanenti, mentre il
28,65% è destinata a bosco. Solo 4 ettari del totale sono utilizzati dalle aziende agricole per i
seminativi. Va precisato, però, che un’ampia parte del territorio destinata a bosco e a prato è di
proprietà pubblica.
20Superficie agricola per le principali categorie di utilizzazione - 2010
Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento dell'Agricoltura
Superficie agricola in ettari per le principali categorie di utilizzazione - 2010
TOTALE
TOTALE TOTALE TOTALE SUP.
TOTALE COLTIVAZIONE TOTALE ORTI TOTALE PRATI
TOTALE VITE ARBORICOLTULA BOSCHI NON UTILIZZATA
SEMINATIVI LEGNOSE FAMILIARI PERMANENTI per
per ubicazione DA LEGNO per per E ALTRA SUP. per
per ubicazione AGRARIE per per ubicazione ubicazione
ubicazione ubicazione ubicazione
ubicazione
[2010] [2010] [2010] [2010] [2010] [2010] [2010] [2010]
Dogna 2 1 0 25 0 0 53 0
Malborghetto
2 0 0 305 2 0 507 18
Valbruna
Pontebba 0 0 0 91 0 0 366 92
Resiutta 0 0 0 2 0 0 8 0
D - Unione del
Canal del
4 1 0 422 2 1 933 110
Ferro-Val
Canale
D (Piano) -
Unione del
Canal del 8 1 0 5.009 2 2 2.454 1.191
Ferro-Val
Canale
Regione FVG 162.292 19.604 4.487 36.344 6.165 485 30.517 18.109
Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento dell'Agricoltura
Allevamenti
Secondo il censimento agricoltura 2010, le aziende agricole del territorio dell’Unione che possiedono un
allevamento sono 42, equivalenti all’1,26% del totale della Regione. L’allevamento riguarda prevalentemente
bovini e bufalini (643 capi), localizzati quasi esclusivamente nei comuni di Pontebba e Malborghetto Valbruna.
Capi presenti in azienda per le principali specie allevate - 2010
Totale Bovini e Bufalini Totale Avicoli per Totale Suini per Totale Ovi-Caprini
per ubicazione ubicazione ubicazione per ubicazione
[2010] [2010] [2010] [2010]
Dogna 10 29 0 0
Malborghetto Valbruna 275 12 0 65
Pontebba 354 103 12 5
Resiutta 8 0 0 0
D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 647 144 12 70
D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 1.237 284 34 286
Regione FVG 90.642 6.273.322 214.354 14.169
Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento dell'Agricoltura
21Turismo: capacità ricettiva
I dati relativi alla capacità ricettiva, riferiti all’anno 2014, indicano la presenza nel territorio dell’Unione di 1.177
posti letto complessivi. Di questi, 476 sono di natura alberghiera e 701 di natura extra alberghiera, equivalenti
all’1,14% del dato complessivo regionale. I posti letto sono concentrati prevalentemente nei Comuni di
Malborghetto Valbruna (61,17%) e di Pontebba (32,63%).
Esercizi ricettivi e numero di posti letto per categoria
Esercizi extra-
Esercizi alberghieri - Esercizi alberghieri - Esercizi extra-alberghieri -
alberghieri - numero al
numero al 31/12 numero letti al 31/12 numero letti al 31/12
31/12
[2014] [2014] [2014] [2014]
Dogna 0 0 2 23
Malborghetto Valbruna 9 253 40 467
Pontebba 5 173 29 211
Resiutta 2 50 0 0
D - Unione del Canal del
16 476 71 701
Ferro-Val Canale
D (Piano) - Unione del Canal
45 2.049 221 2.983
del Ferro-Val Canale
Regione FVG 757 41.665 5.221 106.440
Fonte: Regione FVG - Risorsa: Webtur
Numero posti letto per Comune
Fonte: Regione FVG - Risorsa: Webtur
Presenze e tasso di turisticità
Nel 2014 nel territorio dell’Unione si sono registrate 40.751 presenze turistiche, prevalentemente
localizzate nei Comuni di Malborghetto Valbruna (69,92%) e Pontebba (27,61%), non a caso nei
due Comuni che detengono il 93,80% dei posti letto. Il tasso di turisticità (numero di presenze
turistiche ogni 100 abitanti) risulta particolarmente (1.395,63) alto se confrontato con quello
regionale (621,73).
22Presenze e tasso di turisticità - 2014
Presenze turistiche Tasso di turisticità
[2014] [2014]
Dogna 8 4,42
Malborghetto Valbruna 28.369 2.967,47
Pontebba 11.201 767,72
Resiutta 993 319,29
D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 40.571 1.395,63
D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 225.274 2.083,17
Regione FVG 7.605.514 621,73
• Presenze turistiche [n.]
Notti trascorse nella destinazione dal turista
• Tasso di turisticità [n/ab]
Misura del livello di "affollamento" turistico. Numero di
presenze turistiche ogni 100 residenti
Fonte: Regione FVG - Risorsa: Webtur
AMBIENTE E TERRITORIO
Uso del suolo
23Superficie per categorie d’uso del suolo (Ha)* – 2007
Centri
Prati, abitati e
pascoli, Aree aree Parchi Rupi e
Comune Acque Boschi brughiere coltivate produttive urbani Cave ghiaioni Ghiacciai Paludi Totale
DOGNA 119,7 4.032,0 1.838,6 - 13,3 - - 914,3 - - 6.918,0
MALBORGHETTO
VALBRUNA 218,7 8.755,8 2.218,7 - 156,3 - - 1.116,2 7,5 - 12.473,1
PONTEBBA 187,0 6.524,5 2.124,7 - 123,1 3,0 - 782,9 - 6,4 9.751,6
RESIUTTA 133,3 1.128,4 340,3 20,2 57,5 - 15,6 289,9 - - 1.985,3
Totale Uti 658,7 20.440,8 6.522,3 20,2 350,2 3,0 15,6 3.103,3 7,5 6,4 31.128,0
Totale Uti - P. di
riordino 1.497,1 59.885,0 18.318,5 44,7 940,4 13,9 15,6 7.426,8 126,0 17,3 88.285,1
Fonte: Elaborazioni su dati Carta Natura - Regione Friuli Venezia Giulia, 2009
* Le differenze tra il totale e la superficie amministrativa dei Comuni è dovuta alla tecnica di rilevazione e di stima
adottate per la redazione della Carta Natura.
La superficie totale dell’Unione è di circa 31,12 km2 e la tipologia di superficie prevalente è quella
boschiva, pari al 65,67% del totale. Segue, col 20,95% del totale, l’area con destinazione a prato,
pascolo e brughiera.
Aree a tutela ambientale
Superficie aree protette (Ha)*
Comune BIOTOPI PARCHI REGIONALI RISERVE REGIONALI SIC ZPS
DOGNA 1.320,2 1.320,2
MALBORGHETTO VALBRUNA 6.326,3 1.658,7
PONTEBBA 4,2 1.148,0 1.639,3
RESIUTTA 1.024,1 926,0 926,0
Totale Uti 4,2 1.024,1 - 9.720,4 5.544,1
Totale Uti - P. di riordino 14,2 6.728,4 2.884,4 26.178,3 17.897,6
Fonte: Elaborazione su basedati Irdat – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
* Alcune superfici rientrano in più tipologie di protezione
Il territorio dell’Unione presenta un’ambiente naturale di grande valore. Questa affermazione è
confermata dalla presenza di numerose aree protette come indicato nella tabella sopra riportata.
24Aree a rischio idrogeologico
Aree a pericolosità geologica
Aree a pericolosità geologica (Ha)
Comune P1 P2 P3 P4 Totale
DOGNA 0,3 11,8 30,9 270,4 313,4
MALBORGHETTO VALBRUNA 1,9 37,5 789,1 822,3 1.650,9
PONTEBBA 182,5 59,5 432,9 875,1 1.549,9
RESIUTTA 92,9 283,8 376,8
Totale Uti 184,7 108,7 1.345,9 2.251,7 3.891,0
Totale Uti - P. di riordino 248,0 128,0 1.602,8 3.736,2 5.715,0
Fonte: Elaborazione su basedati Irdat – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Aree a pericolosità idraulica
2526
Aree a pericolosità idraulica (Ha)
Comune FIUME P1 P2 P3 Totale
DOGNA 65,7 5,8 10,4 22,6 104,6
MALBORGHETTO VALBRUNA 135,2 323,1 148,6 131,1 738,0
PONTEBBA 156,9 146,1 80,8 71,0 454,9
RESIUTTA 125,6 42,9 34,6 16,3 219,4
Totale Uti 483,5 517,9 274,4 241,0 1.516,9
Totale Uti - P. di riordino 1.147,6 639,5 396,3 475,8 2.659,3
Fonte: Elaborazione su basedati Irdat – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Rete stradale
Il territorio dell’Unione è segnato da una rete di viabilità (autostradale, statale, regionale,
provinciale e comunale) he complessivamente raggiunge il valore di 243 chilometri. L’arteria
principale è senz’altro l’autostrada A23 Udine-Tarvisio. La rete stradale principale lungo la
direttiva sud nord è completata dalla strada statale 13 Pontebbana (SS13). La rete di strade comunali
dell’Unione raggiunge il valore di 131,4 chilometri complessivi.
Lunghezza della rete strade per categoria (km)
comune AUTOSTRADA COMUNALE PROVINCIALE REGIONALE STATALE Totale
DOGNA 7,2 29,1 5,0 41,3
MALBORGHETTO VALBRUNA 20,6 47,8 10,8 79,2
PONTEBBA 17,8 50,7 20,7 9,0 98,2
RESIUTTA 11,0 3,9 4,1 5,4 24,4
Totale Uti 56,6 131,4 24,8 - 30,2 243,0
Totale Uti - P. di riordino 105,5 346,8 75,6 8,7 82,2 618,8
Fonte: SimFVG
27Rifiuti solidi urbani
La produzione annua di rifiuti solidi urbani riferita all’anno 2014 nel territorio dell’Unione è stata di circa 1.240
tonnellate, equivalente a 426,45 kg per abitante. Il dato pro capite risulta inferire a quello regionale per quanto
riguarda la produzione (426,5 kg/ab. contro 464,65), mentre per quanto riguarda la raccolta differenziata, il dato
regionale è migliore: la percentuale dei rifiuti urbani raccolti in maniera differenziata a livello regionale raggiunge
il 62,95% contro il 55,67% dell’Unione.
Rifiuti solidi urbani prodotti pro capite, totali e percentuale di raccolta differenziata – 2014
Percentuale di rifiuti urbani raccolti
Totale Rifiuti Urbani
Rifiuti Urbani pro capite in maniera differenziata (rispetto a
(RU = RI + RD)
RU) - RD%
[2014] [2014] [2014]
Dogna 424,14 76.770 52,27
Malborghetto Valbruna 517,51 494.738 53,72
Pontebba 349,33 509.676 57,11
Resiutta 509,66 158.504 58,79
D - Unione del Canal del
426,45 1.239.688 55,67
Ferro-Val Canale
D (Piano) - Unione del Canal
487,82 5.275.265 56,60
del Ferro-Val Canale
Regione FVG 464,65 570.176.807 62,95
• Rifiuti Urbani pro capite [Kg/ab]
Indica la produzione procapite annua di rifiuti urbani (reciclabile e non reciclabile)
nel territorio di riferimento
• Totale Rifiuti Urbani (RU = RI + RD) [Kg]
Indica la quantità complessiva (espressa in chilogrammi) di rifiuti
prodotti in un anno
• Percentuale di rifiuti urbani raccolti in maniera differenziata (rispetto a RU) -
RD% [%]
Indica la percentuale annua di raccolta differenziata nel territorio di riferimento
Fonte: Regione FVG - Risorsa: DM SIRR
Percentuale di rifiuti raccolti in maniera differenziata - 2005-2014
282.2. Analisi SWOT
Il Piano dell’Unione include una matrice SWOT (Strength, Weaknesses, Opportunities and Threats)
riferita al sistema sociale, economico e territoriale dell’Unione come parte integrante dell’analisi del
contesto territoriale e base di supporto ai processi decisonali.
I punti di forza (strengths), ovvero i fattori interni positivi, consistono nelle caratteristiche proprie
del sistema sociale, economico e territoriale che facilitano il raggiungimento degli obiettivi.
Il punto di forza principale del sistema è un ambiente naturale di grande pregio e attrattivo. Le Alpi
Giulie, in particolare, sono un capitale di ricchezze culturali e naturali, sono un ambiente di vita e di
lavoro e un’importante destinazione turistica. Questo patrimonio deve essere tutelato e valorizzato
anche grazie al coinvolgimento attivo delle comunità locali, per un presente e un futuro sostenibile
delle terre alte. La presenza di una infrastruttura turistica come la Ciclovia Alpe Adria è un
elemento determinante per lo sviluppo turistico con presenze in costante crescita.
I punti di debolezza (weaknesses) rappresentano l’insieme dei fattori interni che rendono più
difficoltoso il raggiungimento degli obiettivi. Riconoscere le proprie debolezze permette all’Unione
di pianificare azioni di miglioramento mirate e, nel caso gli orizzonti temporali delle azioni di
miglioramento e degli obiettivi strategici non siano compatibili, cercare di minimizzare l’impatto
delle debolezze sulle azioni intraprese per il raggiungimento degli obiettivi stessi.
Tra questi lo spopolamento e una scarsa propensione imprenditoriale del tessuto sociale rendono
difficile prevedere iniziative di ripresa del sistema economico nel breve periodo.
I fattori esterni sono quelli relativi al contesto in cui l’Unione opera, contesto fisico (posizione
geografica), economico (livello di sviluppo economico dell’area di riferimento) e sociale
(caratteristiche della popolazione presente sul territorio). Il contesto fornisce sia fattori positivi,
opportunità da sfruttare, che fattori negativi, minacce il cui impatto va minimizzato.
Tra le opportunità di cui tenere conto in sede di formazione del presente piano vi sono le risorse
finanziarie legate ai diversi programmi che insistono su quest’area (fondi comunitari 2014-2020,
aree interne, CLLD transfrontaliero, ecc.).
Tra le minacce, va tenuto conto dei cambiamenti climatici, che rendono sempre meno attrattiva la
stagione invernale, così come la crescente fragilità idrogeologica e ambientale, che rendono sempre
più pericoloso il vivere in area montana.
L’analisi SWOT tiene conto sia delle indicazioni emerse dall’elaborazione dei dati statistici presenti
nella piattaforma Asset sia delle osservazioni svolte dai portatori di interesse locali intervenuti nei
workshop organizzati nell’ambito del progetto Interreg Italia Austria (programmazione 2007-2013)
Smartborders 2020 di cui la Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, a cui
l’Unione è subentrata, è stata partner.
29Puoi anche leggere