Unione Territoriale Intercomunale Canale del Ferro - Val Canale
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Unione Territoriale Intercomunale Canale del Ferro - Val Canale Piano dell’Unione Territoriale Intercomunale Canal del Ferro - Val Canale 2018-2020 Articolo 17 della legge regionale 12 dicembre 2014 n. 26. Approvato con deliberazione dell’Assemblea dei Sindaci n. 36 del 27/12/2017. Pontebba, 27/12/2017 Presidente Ivan Buzzi Comune di Comune di Comune di Comune di Dogna Malborghetto Valbruna Pontebba Resiutta 1
Sommario 1. Il territorio e gli Enti interessati ...................................................................................................... 4 2. Analisi del contesto territoriale ....................................................................................................... 9 2.2. Analisi SWOT .......................................................................................................................... 29 2.3. I fabbisogni e le sfide del territorio dell’UTI ........................................................................... 34 3. Obiettivi strategici ......................................................................................................................... 35 3.1. Obiettivi di sviluppo di area vasta. ........................................................................................... 35 3.1.1. Obiettivo strategico 1: “Rendere il territorio più sicuro e attrattivo”. ............................ 35 3.1.2. Obiettivo strategico 2: “Dare impulso al sistema dell’economia e del lavoro”. ............. 35 3.1.3. Obiettivo strategico 3: “Rafforzare il settore turistico”. ................................................. 36 3.1.4. Obiettivo strategico 4: “Migliorare l’efficienza energetica”. ......................................... 37 3.1.5. Obiettivo strategico 5: “Sostenere la cultura”................................................................. 38 3.1.6. Obiettivo strategico 6: “Sviluppare i servizi alla persona”. ............................................ 38 3.1.7. Obiettivo strategico 7: “Migliorare la mobilità di persone”. .......................................... 39 4. Azioni per lo sviluppo, obiettivi operativi e linee di intervento ................................................... 40 4.1. Azioni per lo sviluppo di area vasta ......................................................................................... 40 4.1.1. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 1 “Rendere il territorio più sicuro e attrattivo”. ........................................................................................................................ 40 Azione di sviluppo 1.1.1. - Piano pluriennale per il mantenimento della sicurezza e la qualità territoriale. ..................................................................................................................................... 40 Azione di sviluppo 1.2.1. - Piano pluriennale di mantenimento della qualità urbana. ................. 41 4.1.2. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 2 “Dare impulso al sistema dell’economia e del lavoro”. ......................................................................................................... 42 Azione di sviluppo 2.1.1. - Corsi di riqualificazione professionale.............................................. 42 Azione di sviluppo 2.2.1. - Realizzazione o completamento di capannoni artigianali. ................ 43 Azione di sviluppo 2.2.2. - Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su proprietà pubbliche e per la realizzazione di opere pubbliche finalizzare al miglioramento delle condizioni operative di aziende produttive. .................................................................................. 43 Azione di sviluppo 2.3.1. - Piano per il recupero fondiario dei terreni incolti. ............................ 44 Azione di sviluppo 2.3.2. - Progetto per il recupero dell’agrobiodiversità alpina. ....................... 45 Azione di sviluppo 2.4.1. - Intervento di riatto del macello comprensoriale................................ 45 Azione di sviluppo 2.5.1. - Piano per la sistemazione delle strade forestali................................. 46 Azione di sviluppo 2.5.2. - Realizzazione di reti elettriche per il trasporto di energia nelle malghe prive di corrente elettrica. ................................................................................................ 46 Azione di sviluppo 2.5.3. - Interventi a sostegno delle aziende agricole e forestali professionali mediante abbattimento parziale delle spese di gestione. .............................................................. 47 4.1.3. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 3 “Sostenere il turismo”. ..... 48 Azione di sviluppo 3.1.1. - Intervento di superamento delle criticità presenti sul tratto della ciclovia Alpe Adria nel Comune di Pontebba............................................................................... 48 Azione di sviluppo 3.1.2. - Realizzazione di un percorso ciclabile nella Val Dogna e collegamento con la pista ciclabile Alpe Adria. ........................................................................... 49 Azione di sviluppo 3.1.3. - Programma di interventi e di completamento della pista ciclabile Alpe Adria. .................................................................................................................................... 49 Azione di sviluppo 3.2.1. - Programma di interventi destinati alla realizzazione di una rete di sentieri di fondovalle di rilevo turistico. ....................................................................................... 50 Azione di sviluppo 3.2.2. - Realizzazione di una rete di info point. ............................................. 50 Azione di sviluppo 3.2.3. - Recupero degli affreschi e messa in sicurezza dell’ingresso principale del Museo etnografico di Palazzo Veneziano. ............................................................. 51 Azione di sviluppo 3.2.4. - Alta Via delle Alpi Giulie tra Italia e Slovenia e sua integrazione con i fondovalle............................................................................................................................. 52 2
Azione di sviluppo 3.3.1. - Recupero di fabbricati o aree dismesse da destinare ad iniziative di ricettività. ...................................................................................................................................... 52 4.1.4. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 4 “Sviluppare l’efficienza energetica”. ................................................................................................................................... 54 Azione di sviluppo 4.1.1. - Intervento di riqualificazione energetica del Museo etnografico di Palazzo Veneziano. ....................................................................................................................... 54 Azione di sviluppo 4.1.2. - Interventi di riqualificazione energetica dei fabbricati scolastici comunali. ....................................................................................................................................... 55 Azione di sviluppo 4.1.3. - Progetto per la realizzazione di un impianto di teleriscaldamento per gli edifici pubblici comunali di Pontebba. .................................................................................... 55 Azione di sviluppo 4.2.1. - Realizzazione di centrali idroelettriche. ............................................ 56 4.1.5. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 5 “Sostenere la cultura”. ..... 57 Azione di sviluppo 5.1.1. - Celebrazione dei cinquecento anni del Flugelaltar di Pontebba. ...... 57 Azione di sviluppo 5.1.2. - Progetto per la creazione presso il Museo etnografico di Palazzo Veneziano di una sezione destinata a raccontare la storia contemporanea del territorio. ............. 58 Azione di sviluppo 5.1.3. - Promozione dei percorsi sentieristici a tema storico e religioso. ...... 58 Azione di sviluppo 5.1.4. - Campagna fotografica di alta qualità per raccontare il territorio. ..... 59 Azione di sviluppo 5.1.5. - Realizzazione di un geoparco transfrontaliero. ................................. 59 4.1.6. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 6 “Sviluppare i servizi alla persona”. ....................................................................................................................................... 61 Azione di sviluppo 6.1.1. - Progetto di digitalizzazione e messa in rete delle scuole elementari presenti nei Comuni dell’UTI. ...................................................................................................... 61 Azione di sviluppo 6.2.1. - Realizzazione studio di fattibilità concernente l’individuazione e la ristrutturazione di fabbricato esistente comunale da adibire a centro per anziani non autosufficienti nell’area a nord dell’Unione. ................................................................................ 62 Azione di sviluppo 6.2.2. - Realizzazione di una palestra di fisioterapia e attività motoria......... 62 Azione di sviluppo 6.3.1. - Riconversione di edifici pubblici dismessi ad abitazioni sociali. ..... 63 Azione di sviluppo 6.4.1. - Adeguamento e completamento delle strutture sportive pubbliche. . 63 Azione di sviluppo 6.4.2. - Realizzazione di aree gioco comunali. .............................................. 64 4.1.7. Azioni di sviluppo di area vasta per l’obiettivo strategico 7 “Migliorare la mobilità di persone”. ....................................................................................................................................... 64 Azione di sviluppo 7.1.1. - Realizzazione del nuovo Centro Intermodale Passeggeri dell’Unione Territoriale Intercomunale Canal del Ferro - Val Canale. ............................................................ 64 5. Piano finanziario ........................................................................................................................... 66 6. Cronoprogramma .......................................................................................................................... 66 7. Comunicazione ............................................................................................................................. 67 8. Monitoraggio, valutazione e controllo gestione............................................................................ 69 9. Riepilogo delle azioni di sviluppo secondo l’ordine di priorità attribuito .................................... 72 10. Allegati: Riepilogo degli interventi chiesti a contributo tramite Intesa 2018 ............................... 75 3
1. Il territorio e gli Enti interessati L’Unione Territoriale del Canal del Ferro- Val Canale è situata nella parte nord-orientale della Regione Friuli Venezia Giulia. Il comprensorio confina a nord con l’Austria (Land Carinzia), ad ovest con i comuni dell’Unione Territoriale Intercomunale della Carnia, ad est con la Slovenia e a sud con l’Unione Territoriale Intercomunale del Gemonese. Il territorio dell’Unione è composto, dal punto di vista amministrativo, da quattro Comuni situati nel vertice nord-orientale della regione del Friuli Venezia Giulia. Essi sono: Dogna, Malborghetto-Valbruna, Pontebba e Resiutta. Tuttavia, l’area del Canal del Ferro e della Val Canale ricomprende anche altri quattro Comuni che non hanno aderito all’Unione: Chiusaforte, Moggio Udinese, Resia e Tarvisio. Il territorio può essere suddiviso in due aree, con caratteristiche specifiche: - il Canal del Ferro: l'area comprende i Comuni di Moggio Udinese, Resia, Resiutta, Chiusaforte, Dogna e parte del Comune di Pontebba. L’aspetto morfologico è caratterizzato da rilievi piuttosto elevati e vallate strette, incise e quasi prive di fondovalle aperto. La vallata principale è percorsa dal fiume Fella. - la Val Canale: l'area comprende parte del Comune di Pontebba, il Comune di Malborghetto- Valbruna e il Comune di Tarvisio. È disposta in senso Ovest-Est ed è chiusa a nord dalle Alpi Carniche mentre a sud è delimitata dalle più alte Alpi Giulie. Il clima è fortemente influenzato dall’altitudine, dall’esposizione, dall’orientamento delle catene delle Alpi Giulie e Alpi Carniche, dall’appartenenza ai bacini fluviali e dalla conformazione delle valli. In generale, procedendo verso nord e addentrandosi nelle valli si ritrovano maggiori escursioni termiche annuali e diurne e le temperature medie diminuiscono. L'area presenta fondamentalmente un clima di tipo più continentale, con inverni rigidi ed estati calde. Nella stagione invernale si registrano temperature particolarmente basse nella Val Fella – Località di Fusine. Per quanto riguarda le precipitazioni, queste risultano notevolmente più abbondanti nelle aree a sud, in prossimità delle Prealpi Carniche e Giulie, dove la piovosità media annua supera i 2200 mm/anno, decrescendo intorno ai 1400 mm/anno nelle zone ai confini nord- orientali dell’area. Il territorio evidenzia una forte acclività: complessivamente l’area si estende su 1.140,21 kmq, con una superficie montana pari a 1.121,60 kmq (Regione Autonoma F.V.G., dati Istat). La Val Canale è chiusa a nord dalle Alpi Carniche, con cime che non raggiungono i 2000 m., ad eccezione del M.te Ojsternik (m. 2052), mentre a sud è delimitata dalle più alte Alpi Giulie, tra cui spicca il M.te Mangart (m. 2677) e il gruppo delle Ponze, che segnano il confine con la Slovenia. La Val Canale è costituita da un territorio aperto con ampie zone a prato, foreste e centri abitati sul fondovalle; zona prettamente alpina, ha le sue massime espressioni naturalistiche nelle valli laterali (Saisera, Bartolo, Rauna) e nel laghi del Predil e di Fusine. Il Canal del Ferro ha un aspetto morfologico caratterizzato da rilievi piuttosto elevati e vallate strette, incise, e quasi prive di fondovalle aperto. Le vette più importanti delle Alpi Giulie sono lo 4
Jof di Montasio (m. 2753), il M.te Canin (m. 2587) ed il M.te Cimone (m. 2379); per quanto riguarda le Alpi Carniche si possono ricordare lo Zuc del Bor (m. 2195) e la Creta Grauzaria (m. 2065), la Creta di Aip (m. 2279) e il M.te Cavallo (m. 2339). L’aspetto attuale dell’Unione deriva del modellamento dei ghiacciai che, ad intervalli, ricoprirono gran parte dell’Europa durante il periodo Quaternario fino a circa 10.000 anni fa. Sono presenti depositi carbonati del Permiano superiore e del Triassico inferiore. Nelle catene montuose più settentrionali dell'area sono dominanti le rigide rocce calcaree e dolomitiche mentre il settore meridionale è il dominio di marne ed arenarie (flysch) che occupano la massima parte della superficie delle Prealpi Giulie. Ricordiamo sul territorio la presenza di alcune aree estrattive, in particolare la cava di Raibl, a Cave del Predil, oggi inattiva, dove un tempo si estraevano piombo e zinco. Il corso d’acqua principale è il fiume Fella, che sfocia nel Tagliamento presso Chiavris. I suoi principali affluenti sono: Pleccia, Marborghetto, Pontebbana, Rio Alba, Aupa, Glagnò, Saisera, Dogna, Raccolana, Resia. Sono tutti corsi d’acqua naturali a scorrimento superficiale. I laghi principali sono il Lago del Predil e i Laghi di Fusine. Infine, nel territorio del Canal del Ferro, sono presenti sette ghiacciai di modeste dimensioni ed attualmente in fase di arretramento. La forte acclività, il clima (caratterizzato da notevoli escursioni termiche) ed i forti dislivelli influenzano in modo decisivo la distribuzione della vegetazione. Come nella vicina Carnia, si rileva il limite della vegetazione arborea più basso di tutta la catena alpina (1500-1700 metri). La vegetazione si può classificare in quattro fasce: “zona submontana” dove sono presenti latifoglie e roveri; la zona montana, la fascia più estesa, dove sono presenti pinete, abetaie e faggete; la zona subalpina, dove troviamo raramente specie arboree che sono invece sostituite da arbusti, quali ad esempio i salici nani, pini mughi ed ontani alpestri; la zona alpina dove troviamo erbe perenni o piccoli arbusti striscianti. Per quanto riguarda l'area Alpina e Prealpina, si evidenzia la presenza di alcune specie di grandi carnivori, l'Orso bruno e la Lince in particolare, che hanno cominciato a ricolonizzare la regione a partire da est e da nord, cioè dalle vicine Slovenia ed Austria. Interessante è anche la presenza del Gatto selvatico e di un numero rilevante di grandi uccelli rapaci. Fra i carnivori più piccoli citiamo l' Ermellino e la Martora, mentre tra i roditori la Marmotta. Fra i grandi ungulati tipici delle più mature foreste alpine e prealpine occorre certamente ricordare il Cervo che negli ultimi anni è parso espandersi di pari passo all'allargamento delle grandi superfici forestali in montagna ed il Cinghiale, che a partire dalle aree collinari, alpine e prealpine, negli ultimi anni, ha incominciato ad affacciarsi persino in pianura. All'opposto, nelle aree montane, l'avanzare del bosco, che ovunque ha accompagnato l'abbandono di malghe e pascoli da parte dell'uomo, sta creando alcuni problemi ad altre specie simbolo delle aree alpine e prealpine. Si tratta di quelle legate soprattutto alle schiarite, alle radure, ai pascoli e alle cenge. Fra di esse occorre ricordare il Fagiano di monte, la Pernice bianca e la Lepre variabile. Specie tipicamente alpine sono il Camoscio e lo Stambecco, anche se la presenza di quest'ultimo è stata ottenuta grazie alle recenti reintroduzioni lungo l'arco alpino orientale. Innumerevoli le specie di uccelli alpini (ne sono state censite 100, di cui 89 sono risultate certamente nidificanti e 11 con nidificazione probabile): tra le più emblematiche occorre ricordare il Gracchio alpino, tipico delle alte vette montane, ed il Corvo imperiale. Inoltre sono frequenti diversi rapaci (gufo reale, allocco, civetta capogrosso, aquila reale, astore, poiana, grifoni), tutti i tetraonidi dell’arco alpino (gallo cedrone, gallo forcello, pernice bianca, francolino di monte) e diverse specie di corvidi, picidi e passeriformi. La coturnice, simbolo del Parco naturale delle Prealpi Giulie è ben distribuita, favorita dai numerosi ambienti adatti che si trovano sui versanti meridionali dei rilievi. 5
Infine fra gli anfibi e i rettili più rappresentativi bisogna ricordare il Tritone alpino, la Salamandra alpina e la Vipera dal corno. Tra i pesci ricordiamo nel basso corso del fiume Fella la presenza del Gambero di fiume (Astacus fluvialis). La Regione Friuli Venezia Giulia nel suo “Piano Territoriale Regionale” del 2007 (PTR), suddivide il territorio regionale in grandi unità paesaggistiche, denominate “Tipi di Paesaggio” (TP). Il territorio del Canal del Ferro - Val Canale ricade nel “Paesaggio Prealpino” e nel “Paesaggio Alpino”. A sua volta ciascun paesaggio del PTR è suddiviso in “Ambiti Paesaggistici” (AP), individuati considerando sia aspetti morfologico-litologici e di copertura del suolo, sia elementi di ordine storico, economico e sociale. La seguente carta, elaborata nell’ambito del progetto “Susplan” rappresenta, a livello ambientale- naturalistico, le aree di interesse del comprensorio. In particolare sono evidenziate: le aree tutelate, distinte in aree naturali protette (costituite ai sensi della Legge Regionale 42 del 1996) e in siti appartenenti alla rete Natura 2000 (definiti dalla Direttiva 92/43/CEE relativa alla Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche -Direttiva Habitat- e dalla Direttiva79/409/CEE -Direttiva Uccelli-); i biotipi ed, infine, le aree per cui è prevista la realizzazione dei Piani di Gestione (quali i siti di interesse comunitario, “SIC” e le zone “ZPS”). Sistema della Natura - Aree di Pregio Riconosciute (Fonte: CMC - Progetto “Susplan”, 2011) I parchi naturali sono un sistema territoriale di particolare interesse per valori naturali, scientifici, storico-culturali e paesaggistici. Sono organizzati in modo unitario con finalità di conservare, tutelare, restaurare, ripristinare e migliorare l'ambiente naturale e le sue risorse, perseguire uno sviluppo sociale, economico e culturale, promuovere la qualificazione delle condizioni di vita e di lavoro delle comunità residenti attraverso attività produttive compatibili con quelle naturali. Tra le finalità dei parchi vi è anche quella di favorire la riconversione e la valorizzazione delle attività tradizionali esistenti, proponendo modelli di sviluppo alternativo in aree marginali, nonché 6
promuovere l'incremento della cultura naturalistica mediante lo sviluppo di attività educative, informative, divulgative, di formazione e di ricerca scientifica. Poco lontano dal confine sloveno, in un ambiente incontaminato, sorge il Parco naturale delle Prealpi Giulie, la seconda area protetta per estensione del Friuli-Venezia Giulia (quasi 9.400 ettari). Interessa sei Comuni: Chiusaforte, Lusevera, Moggio Udinese, Resia, Resiutta e Venzone. I monti della catena alpina (Canin, m. 2587 s.l.m.) e delle Prealpi Giulie (M. Plauris, Lavara, Guarda, Musi) fanno da cornice a splendidi paesaggi caratterizzati da prati di fondovalle, limpidi corsi d’acqua, boschi di faggio e pino nero e praterie d’alta quota. Il paesaggio molto vario è caratterizzato da rilievi montuosi con forme aspre e strette incisioni vallive, torrenti impetuosi e cascate. Particolari sono anche i fenomeni di carsismo sull'altopiano del Canin, che si ricorda tra l'altro perché sul versante nord ospita i resti dell'unico ghiacciaio permanente della Regione. La disposizione est-ovest della catena montuosa dei Musi, con versanti quindi esposti a nord e a sud, determina una situazione climatica e vegetazionale molto diversificata, e di conseguenza molto ricca, anche per quanto riguarda la fauna. La severità del paesaggio e l'isolamento territoriale fra le vallate, non facilmente comunicanti, hanno mantenuto in Val Resia una comunità che a tutt'oggi conserva inalterati nel tempo costumi, lingua e cultura caratteristici. Le riserve naturali rappresentano un territorio più piccolo rispetto ai parchi, caratterizzato da elevati contenuti naturali, in cui le finalità di conservazione sono prevalenti rispetto al perseguimento dello sviluppo sociale, economico e culturale. Anche le riserve naturali promuovono lo sviluppo delle attività educative, informative, divulgative, di formazione e di ricerca al fine di incrementare la cultura naturalistica. Riserva naturale Statale del Rio Bianco: è situata tra le quote 700 e 1900 metri per una superficie di 378 ha. Si estende nel vallone omonimo a monte dell'abitato di Santa Caterina (Malborghetto) tra le impervie pendici dei Monti Pin e Ghisniz sul versante orografico destro, sul M.Cucco (sent. 502) ed Alpe Piccola (sent. 502a) a sinistra del rio. L'aspetto aspro di pareti rocciose strapiombanti se assai suggestivo dal punto di vista paesaggistico dall'altro non permette che l'insediamento di modesti boschi a carattere pionieristico. Infatti solo dove per orografia è possibile il formarsi di un suolo si insediano boschi misti di resinose (abete rosso, pino nero, pino silvestre, larice) generalmente di modesti accrescimenti, soggetti rastremati, basse densità e, spesso, con un fitto tappeto arbustivo a pino mugo ed ericacee varie (rododendro, erica...). Solo nelle conche più protette si instaurano formazioni continue di faggio e abete rosso. Riserva naturale Statale del Monte Cucco: è estesa su 21 ha, ad una quota di 800 metri, nel tratto in prossimità dell'abitato di Malborghetto, nella pendice detritica del Monte Alpe Piccola. La sua peculiarità è data dalla presenza di un popolamento puro di pino nero austriaco di provenienza illirica, di buona vitalità, inquadrabile nell'associazione dell'Orno - Pinetum nigrae. Riserva naturale del lago di Cornino: si situa in un’area di grande valenza paesaggistica, al contatto tra la pianura e le aspre pareti rocciose che si ergono sul Tagliamento, al limite sud-orientale delle Prealpi Carniche tra i comuni di Forgaria nel Friuli e Trasaghis. Essa comprende il lago di Cornino, caratteristico per l’intenso colore verde-azzurro delle sue acque, originatosi da un’antica grande frana ai piedi del Monte Prat. Riserva naturale Regionale della Val d'Alba: notevole esempio di ambiente alpino pressoché incontaminato, collocato nel settore orientale delle Alpi Carniche meridionali a contatto con Alpi e Prealpi Giulie. La Riserva si estende per quasi 3000 ettari nel territorio del Comune di Moggio. Si tratta di una Riserva che si snoda all’interno del bacino idrografico solcato dal rio Alba e dal rio Simon con presenza di spettacolari creste rocciose, salti d'acqua e torrenti cristallini, boschi selvaggi ma anche numerose tracce della presenza umana, testimonianza di un epoca in cui l'uomo viveva ancora in equilibrato rapporto con la natura. Interessanti sono anche i relitti di opere militari realizzate negli anni a ridosso del primo conflitto mondiale. 7
I biotopi naturali sono aree di limitata estensione territoriale, individuati in aree esterne ai parchi e alle riserve, caratterizzate da emergenze naturalistiche di grande interesse, che corrono il rischio di distruzione e scomparsa. In Friuli Venezia Giulia sono stati istituiti 30 biotopi, di questi 2 si trovano nella Val Canale: la Torbiera di Passo Pramollo (Pontebba) e la Torbiera di Scichizza (Tarvisio). La Foresta di Tarvisio è la più grande foresta demaniale d'Italia, parchi esclusi: 24.000 ettari di comprensorio alpino di cui 15.000 ricoperti di boschi produttivi. Attraversata dal fiume Fella, si estende sino al confine con l'Austria e la Slovenia, lungo tutta la Val Canale e la valle dello Slizza interessando i comuni di Pontebba, Malborghetto-Valbruna e Tarvisio. Comprende numerose valli a sud e a nord del corso d'acqua citato, come i valloni di Rio Bianco e di Malborghetto, di Ugovizza, Valbruna, canale del Bartolo e val Rio del Lago. Rappresenta una delle aree naturalistiche più preziose d'Italia e uno dei sistemi faunistici più completi delle Alpi. Oggi la Foresta di Tarvisio è di proprietà del Fondo Edifici di Culto, Ente del Ministero dell'Interno, istituito con la Legge del 22 maggio1985 n. 222, mentre la sua gestione è affidata al Corpo forestale dello Stato sin dall'anno 1932. 8
2. Analisi del contesto territoriale DEMOGRAFIA Popolazione totale e densità Al 31/12/2014 la popolazione residente nei comuni aderenti all’Unione territoriale intercomunale Canal del Ferro - Val Canale ammonta a 2.907 unità con una densità demografica pari a 9,48 abitanti per kmq, notevolmente inferiore alla media regionale (156,15 ab./km2). Questo valore è spiegato dal fatto che l’area geografica interessata ha caratteristiche di montane e quindi poco adatte ad una antropizzazione spinta. La maggior parte della popolazione si concentra, quindi, nei fondovalle, che offrono condizioni di vita più agevoli. Popolazione residente (maschi, femmine e totale e densità abitativa per comune) - 2014 Residenti Residenti Superficie Densità Residenti Maschi Femmine territoriale Demografica [2014] [2014] [2014] [2014] [2014] Dogna 96 85 181 69,18 2,62 Malborghetto Valbruna 477 479 956 119,90 7,97 Pontebba 725 734 1.459 97,67 14,94 Resiutta 149 162 311 19,96 15,58 D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 1.447 1.460 2.907 306,71 9,48 D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val 5.520 5.294 10.814 875,48 12,35 Canale Regione FVG 594.007 633.115 1.227.122 7.858,47 156,15 • Residenti [n.] Numero di abitanti che ha dimora abituale nell'unità amministrativa • Superficie territoriale [Kmq] Superficie territoriale espressa in Kmq • Densità Demografica [ab/kmq] Rapporto tra residenti e superficie dell'unità amministrativa Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS Densità demografica 2014 9
Andamento demografico Nel periodo 2005-2014 la popolazione residente nei comuni dell’ambito distrettuale è diminuita del 10,77%, in opposizione a quanto avvenuto a livello regionale (+1,53%). La popolazione è diminuita in tutti i Comuni, in particolare a Pontebba (207 unità pari al 12,42%) e a Dogna (50 unità, pari al 21,64%). Popolazione totale 2005-2014 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Dogna 231 225 219 216 211 200 190 193 187 181 Malborghetto Valbruna 1.032 1.018 1.007 992 984 965 962 963 958 956 Pontebba 1.666 1.635 1.607 1.582 1.565 1.535 1.497 1.490 1.481 1.459 Resiutta 329 329 327 323 332 320 313 311 306 311 D - Unione del Canal del 3.258 3.207 3.160 3.113 3.092 3.020 2.962 2.957 2.932 2.907 Ferro-Val Canale D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val 12.239 12.116 11.937 11.799 11.582 11.351 11.107 11.045 10.951 10.814 Canale Regione FVG 1.208.278 1.212.602 1.222.061 1.230.936 1.234.079 1.235.808 1.217.780 1.221.860 1.229.363 1.227.122 Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS Popolazione totale 2005-2014 (2005 = 100) Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS 105,00 Dogna 100,00 Malborghetto Valbruna 95,00 Pontebba 90,00 Resiutta 85,00 D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale D (Piano) - Unione del Canal del 80,00 Ferro-Val Canale Regione FVG 75,00 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Il grafico evidenzia in modo chiaro l’andamento della popolazione dei Comuni del Canal del Ferro- Val Canale. Essa è in drastica diminuzione. Il trend è comunque in continuità con il periodo antecedente all’anno 2005. 10
Saldi demografici e flussi migratori Nel 2014 si registra una contrazione della popolazione (25 unità), risultato di un saldo naturale negativo di 19 unità e di un flusso migratorio anch’esso negativo di 6 unità. Saldo naturale, migratorio e totale - 2014 A livello comunale la tendenza è simile con l’eccezione del saldo migratorio positivo di Resiutta. Totale saldo naturale e Saldo naturale Saldo migratorio saldo migratorio [2014] [2014] [2014] Dogna -2 -4 -6 Malborghetto Valbruna -2 0 -2 Pontebba -12 -10 -22 Resiutta -3 8 5 D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale -19 -6 -25 D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val Canale -81 -56 -137 Regione FVG -4.587 2.346 -2.241 • Saldo naturale [n.] Differenza tra il numero dei nati vivi e quello dei morti in un anno • Saldo migratorio [n.] Differenza tra il numero iscrizioni e quello delle cancellazioni • Totale saldo naturale e saldo migratorio [n.] Somma saldo naturale e saldo migratorio Fonte: Regione FVG - Risorsa: Bilanci Demografici Nell’ambito dei fenomeni migratori determinati da conflitti politici, va evidenziato che il Comune di Pontebba ha previsto di dare ospitalità ad una trentina di richiedenti asilo politico. A tal fine è stata individuata e rinnovata una struttura per la loro accoglienza. 11
Popolazione straniera residente (maschi, femmine e totale) - 2014 Popolazione straniera residente (maschi, femmine e totale e Incidenza) - 2014 Popolazione Straniera Popolazione Straniera Incidenza Popolazione Straniera residente al 31 dicembre - residente al 31 dicembre - popolazione residente al 31 dicembre Maschi Femmine straniera [2014] [2014] [2014] [2014] Dogna 0 1 1 0,55 Malborghetto Valbruna 14 19 33 3,45 Pontebba 40 39 79 5,41 Resiutta 6 14 20 6,43 D - Unione del Canal del 60 73 133 4,58 Ferro-Val Canale D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val 220 275 495 4,58 Canale Regione FVG 50.945 56.614 107.559 8,77 • Popolazione Straniera residente [n.] Popolazione Straniera residente al 31 dicembre - Dati bilanci demografici ISTAT • Incidenza popolazione straniera [%] Rapporto percentuale tra popolazione straniera e popolazione totale residente Fonte: Regione FVG - Risorsa: Bilanci Demografici I residenti stranieri al 31/12/2014 sono complessivamente 133, pari al 4,58% della popolazione, incidenza più bassa rispetto a quella regionale dell’8,77%. La maggioranza delle presenze si registra a Pontebba, con una percentuale del 60%. Il trend dei residenti non italiani è in costante diminuzione. 12
Incidenza della popolazione straniera residente - 2014 Variazione popolazione straniera residente 2005-2014 Principali comunità immigrate per paese di provenienza - 2014 13
Popolazione per classe d'età La piramide demografica evidenzia la netta riduzione della componente della popolazione più giovane, in particolare delle classi con meno di 40 anni. Quasi un terzo dei residenti ha più di 65 anni d’età e quasi la metà è costituita dagli over 75 o “grandi anziani”. In queste classi estreme, netta è la prevalenza della componente femminile. Piramide della popolazione residente. Maschi e femmine per quintile - 2014 La componente adulta dai 18 ai 65 anni rappresenta il 60% della popolazione, ma la sua parte più giovane, tra i 18 e i 34 anni è meno della metà di quella più matura. Popolazione residente per classi d'età - 2014 Mas. e fem. Mas. e fem. Mas. e fem. Mas. e fem. Mas. e fem. 0-14 15-34 35-64 65-74 75+ [2014] [2014] [2014] [2014] [2014] Dogna 14 23 76 32 36 Malborghetto Valbruna 113 177 438 127 101 Pontebba 140 232 642 221 224 Resiutta 30 51 134 46 50 D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 297 483 1.290 426 411 D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 1.015 1.946 4.993 1.525 1.335 Regione FVG 154.161 225.980 538.965 153.433 154.583 Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS 14
Popolazione residente per classi d'età - 2014 Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS L’indice di vecchiaia, rapporto percentuale tra popolazione di 65 anni e più e popolazione di età 0- 14 anni, conferma il difficile ricambio generazionale, in particolare nel comune di Dogna. Popolazione anziana e indice di vecchiaia - 2014 Mas. e fem. 65-74 Mas. e fem. 75+ Indice di vecchiaia [2014] [2014] [2014] Dogna 32 36 485,71 Malborghetto Valbruna 127 101 201,77 Pontebba 221 224 317,86 Resiutta 46 50 320,00 D - Unione del Canal del Ferro-Val 426 411 281,82 Canale D (Piano) - Unione del Canal del Ferro- 1.525 1.335 281,77 Val Canale Regione FVG 153.433 154.583 199,80 • Indice di vecchiaia [%] rapporto percentuale tra popolazione di 65 anni e più e popolazione di età 0-14 anni. Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS Indice di vecchiaia – 2014 15
Presenza di comunità linguistiche In tutti i comuni è diffuso l’uso della lingua friulana, mentre nel comune di Malborghetto Valbruna sono presenti tutte e tre le minoranze linguistiche. Presenza comunità linguistiche Presenza comunità linguistica Presenza comunità linguistica Presenza comunità linguistica slovena tedesca friulana [2015] [2015] [2015] Dogna NO NO SI Malborghetto SI SI SI Valbruna Pontebba NO SI SI Resiutta NO NO SI • Presenza comunità linguistica [SI/NO] Presenza comunità linguistica secondo normativa Fonte: Regione FVG ECONOMIA LOCALE E LAVORO Condizione professionale Le forze di lavoro sono pari a 1.231 unità (Istat, Censimento della Popolazione, 2011) e rappresentano il 46,16% della popolazione di 15 anni o più dell’Unione. La parte non attiva sul mercato del lavoro è formata in gran parte da persone che godono di un trasferimento previdenziale o di un reddito da capitali (31,83%), ma piuttosto elevata è anche la percentuale di persone che dichiarano di svolgere attività domestiche (9,19%). Condizione professionale o non professionale della popolazione residente (15 anni o più) – 2011 Categoria: Condizione lavorativa >= 15 [per tipologia] Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento della Popolazione Condizione professionale o non professionale della popolazione residente (15 anni o più) - 2011 16
Condizione Condizione Condizione Condizione Condizione Condizione Condizione lavorativa 2011 - lavorativa lavorativa lavorativa lavorativa lavorativa 2011 - lavorativa In cerca di 2011 - 2011 - 2011 - In altra 2011 - Percettore/rice di 2011 - prima Casalinghe Disoccupati condizione (età Occupati (età una o più pensioni Studenti (età occupazione (età (età >= 15) (età >= 15) >= 15) >= 15) (età >= 15) >= 15) >= 15) [2011] [2011] [2011] [2011] [2011] [2011] [2011] Dogna 23 2 13 ND 62 70 7 Malborghetto 54 25 38 1 447 230 60 Valbruna Pontebba 145 32 74 4 598 441 61 Resiutta 23 8 6 4 124 108 7 D - Unione del Canal del 245 67 131 9 1.231 849 135 Ferro-Val Canale D (Piano) - Unione del Canal del 826 298 529 44 4.831 2.974 552 Ferro-Val Canale Regione FVG 89.337 33.359 42.474 8.162 517.368 308.569 65.773 • Condizione lavorativa 2011 (età >= 15) [n.] Condizione lavorativa (età >= 15) - dati censimento popolazione 2011 Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento della Popolazione Situazione occupazionale La maggioranza delle persone in età lavorativa (68,59% della fascia d’età tra i 15 e il 64 anni) è occupata con punte del 71,81% a Malborghetto Valbruna, mentre il tasso di disoccupazione, calcolato rispetto alla sola forza lavoro è del 5,96% (2011). Tasso di occupazione e di disoccupazione - 2011 Tasso di Tasso di OCCUPATI 15-64 DISOCCUPATI 15-64 occupazione 15-64 disoccupazione 15-64 [2011] [2011] [2011] [2011] Dogna 60 2 59,41 3,23 Malborghetto Valbruna 433 26 71,81 5,66 Pontebba 584 36 67,36 5,81 Resiutta 122 12 68,93 8,96 D - Unione del Canal del Ferro-Val 1.199 76 68,59 5,96 Canale D (Piano) - Unione del Canal del 4.718 339 69,54 6,70 Ferro-Val Canale Regione FVG 504.944 41.333 69,84 7,57 • Tasso di occupazione 15-64 [%] Rapporto percentuale tra popolazione che ha un'occupazione e totale della popolazione • Tasso di disoccupazione 15-64 [%] Rapporto percentuale tra le persone in cerca di occupazione in età 15-64 anni e le forze di lavoro (occupati e persone in cerca di occupazione) della corrispondente classe di età. Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA Movimenti di assunzioni e di cessazioni e saldo per i domiciliati - 2009-2015 17
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 N° Cessazioni 466 506 554 488 466 465 468 N° Avviamenti 467 480 534 470 450 433 483 Saldo (N°) 1 -26 -20 -18 -16 -32 15 Fonte: Regione FVG - Risorsa: Servizio politiche del lavoro Analizzando le dinamiche più recenti, si osserva come negli ultimi cinque anni le cessazioni dei rapporti di lavoro abbiano sempre superato le assunzioni, anche se nell’ultimo anno (2015) la tendenza è risultata invertita. Il dato indica che i tassi registrati nel 2011 dal Censimento Istat sono andati peggiorando negli anni più recenti. Movimenti di assunzioni e di cessazioni e saldo per i domiciliati - 2009-2015 Attività produttive Escludendo il settore primario, nel territorio dell’Unione operano 213 unità locali (2013). La maggioranza (50,23%) opera nel settore terziario, il 24,41% nel commercio, il 12,68% nelle costruzioni e il 12,68% nell’industria. Quasi la metà delle unità locali (46,95%) ha sede nel comune più popoloso: Pontebba. Unità locali per tipologia - 2013 unità locali - unità locali - unità locali - unità locali - INDUSTRIA COMMERCIO COSTRUZIONI SERVIZI [2013] [2013] [2013] [2013] Dogna 4 3 0 2 Malborghetto Valbruna 7 17 9 45 Pontebba 14 25 16 45 Resiutta 2 7 2 15 D - Unione del Canal del Ferro-Val 27 52 27 107 Canale D (Piano) - Unione del Canal del 69 317 101 439 Ferro-Val Canale Regione FVG 9.786 26.075 11.710 46.076 Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA 18
Unità locali per tipologia - 2013 Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA Addetti industria e servizi Rispetto al territorio dell’Unione, gli addetti dell’area produttiva, con esclusione del settore primario, ammontano a 627 unità (anno 2013). Percentualmente sono ripartite per il 46,84% nei servizi, per il 33,70 nel commercio, per il 12,52% nell’industria e per il 6,93% nelle costruzioni. Quasi l’ottanta per cento (79,59%) degli addetti lavora in imprese localizzate nei due Comuni maggiori (Pontebba e Malborghetto Valbruna). Numero addetti per macro-settore - 2013 numero addetti numero addetti numero addetti numero addetti INDUSTRIA COMMERCIO COSTRUZIONI SERVIZI [2013] [2013] [2013] [2013] Dogna 6 3 0 3 Malborghetto Valbruna 16 72 12 105 Pontebba 44 118 27 105 Resiutta 13 18 4 81 D - Unione del Canal del Ferro-Val 79 211 43 294 Canale D (Piano) - Unione del Canal del 486 878 202 1.136 Ferro-Val Canale Regione FVG 111.641 88.967 31.038 138.892 Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA Numero addetti per macro-settore - 2013 Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA 19
Numero addetti per macro-settore - serie storica 2004-2013 Agricoltura: caratteristiche strutturali delle aziende agricole Nell’ambito del territorio dell’Unione, nel 2010 operavano 64 aziende agricole, di cui 42 con allevamenti. Il 65,63% delle aziende ha sede nel Comune di Malborghetto Valbruna. Il livello di utilizzazione della superficie agricola, rispetto a quella complessivamente utilizzabile, si attesta al 64,05%. Aziende Agricole, superficie agricola totale e utilizzata, aziende con allevamenti - 2010 N. Aziende SAT Totale SAU Totale N. aziende agricole agricole Ha Ha con allevamenti [2010] [2010] [2010] [2010] Dogna 2 29,41 5,63 1 Malborghetto Valbruna 42 854,63 539,90 24 Pontebba 18 312,27 219,63 15 Resiutta 2 7,77 6,08 2 D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 64 1.204,08 771,24 42 D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 128 2.169,48 1.270,23 89 Regione FVG 22.410 276.397,19 218.459,09 3.343 Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento dell'Agricoltura Utilizzazione della superficie agricola La superficie agricola utilizzata è impiegata I dati indicano che il 63,36% della superficie agricola è utilizzata per prati permanenti, mentre il 28,65% è destinata a bosco. Solo 4 ettari del totale sono utilizzati dalle aziende agricole per i seminativi. Va precisato, però, che un’ampia parte del territorio destinata a bosco e a prato è di proprietà pubblica. 20
Superficie agricola per le principali categorie di utilizzazione - 2010 Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento dell'Agricoltura Superficie agricola in ettari per le principali categorie di utilizzazione - 2010 TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE SUP. TOTALE COLTIVAZIONE TOTALE ORTI TOTALE PRATI TOTALE VITE ARBORICOLTULA BOSCHI NON UTILIZZATA SEMINATIVI LEGNOSE FAMILIARI PERMANENTI per per ubicazione DA LEGNO per per E ALTRA SUP. per per ubicazione AGRARIE per per ubicazione ubicazione ubicazione ubicazione ubicazione ubicazione [2010] [2010] [2010] [2010] [2010] [2010] [2010] [2010] Dogna 2 1 0 25 0 0 53 0 Malborghetto 2 0 0 305 2 0 507 18 Valbruna Pontebba 0 0 0 91 0 0 366 92 Resiutta 0 0 0 2 0 0 8 0 D - Unione del Canal del 4 1 0 422 2 1 933 110 Ferro-Val Canale D (Piano) - Unione del Canal del 8 1 0 5.009 2 2 2.454 1.191 Ferro-Val Canale Regione FVG 162.292 19.604 4.487 36.344 6.165 485 30.517 18.109 Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento dell'Agricoltura Allevamenti Secondo il censimento agricoltura 2010, le aziende agricole del territorio dell’Unione che possiedono un allevamento sono 42, equivalenti all’1,26% del totale della Regione. L’allevamento riguarda prevalentemente bovini e bufalini (643 capi), localizzati quasi esclusivamente nei comuni di Pontebba e Malborghetto Valbruna. Capi presenti in azienda per le principali specie allevate - 2010 Totale Bovini e Bufalini Totale Avicoli per Totale Suini per Totale Ovi-Caprini per ubicazione ubicazione ubicazione per ubicazione [2010] [2010] [2010] [2010] Dogna 10 29 0 0 Malborghetto Valbruna 275 12 0 65 Pontebba 354 103 12 5 Resiutta 8 0 0 0 D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 647 144 12 70 D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 1.237 284 34 286 Regione FVG 90.642 6.273.322 214.354 14.169 Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento dell'Agricoltura 21
Turismo: capacità ricettiva I dati relativi alla capacità ricettiva, riferiti all’anno 2014, indicano la presenza nel territorio dell’Unione di 1.177 posti letto complessivi. Di questi, 476 sono di natura alberghiera e 701 di natura extra alberghiera, equivalenti all’1,14% del dato complessivo regionale. I posti letto sono concentrati prevalentemente nei Comuni di Malborghetto Valbruna (61,17%) e di Pontebba (32,63%). Esercizi ricettivi e numero di posti letto per categoria Esercizi extra- Esercizi alberghieri - Esercizi alberghieri - Esercizi extra-alberghieri - alberghieri - numero al numero al 31/12 numero letti al 31/12 numero letti al 31/12 31/12 [2014] [2014] [2014] [2014] Dogna 0 0 2 23 Malborghetto Valbruna 9 253 40 467 Pontebba 5 173 29 211 Resiutta 2 50 0 0 D - Unione del Canal del 16 476 71 701 Ferro-Val Canale D (Piano) - Unione del Canal 45 2.049 221 2.983 del Ferro-Val Canale Regione FVG 757 41.665 5.221 106.440 Fonte: Regione FVG - Risorsa: Webtur Numero posti letto per Comune Fonte: Regione FVG - Risorsa: Webtur Presenze e tasso di turisticità Nel 2014 nel territorio dell’Unione si sono registrate 40.751 presenze turistiche, prevalentemente localizzate nei Comuni di Malborghetto Valbruna (69,92%) e Pontebba (27,61%), non a caso nei due Comuni che detengono il 93,80% dei posti letto. Il tasso di turisticità (numero di presenze turistiche ogni 100 abitanti) risulta particolarmente (1.395,63) alto se confrontato con quello regionale (621,73). 22
Presenze e tasso di turisticità - 2014 Presenze turistiche Tasso di turisticità [2014] [2014] Dogna 8 4,42 Malborghetto Valbruna 28.369 2.967,47 Pontebba 11.201 767,72 Resiutta 993 319,29 D - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 40.571 1.395,63 D (Piano) - Unione del Canal del Ferro-Val Canale 225.274 2.083,17 Regione FVG 7.605.514 621,73 • Presenze turistiche [n.] Notti trascorse nella destinazione dal turista • Tasso di turisticità [n/ab] Misura del livello di "affollamento" turistico. Numero di presenze turistiche ogni 100 residenti Fonte: Regione FVG - Risorsa: Webtur AMBIENTE E TERRITORIO Uso del suolo 23
Superficie per categorie d’uso del suolo (Ha)* – 2007 Centri Prati, abitati e pascoli, Aree aree Parchi Rupi e Comune Acque Boschi brughiere coltivate produttive urbani Cave ghiaioni Ghiacciai Paludi Totale DOGNA 119,7 4.032,0 1.838,6 - 13,3 - - 914,3 - - 6.918,0 MALBORGHETTO VALBRUNA 218,7 8.755,8 2.218,7 - 156,3 - - 1.116,2 7,5 - 12.473,1 PONTEBBA 187,0 6.524,5 2.124,7 - 123,1 3,0 - 782,9 - 6,4 9.751,6 RESIUTTA 133,3 1.128,4 340,3 20,2 57,5 - 15,6 289,9 - - 1.985,3 Totale Uti 658,7 20.440,8 6.522,3 20,2 350,2 3,0 15,6 3.103,3 7,5 6,4 31.128,0 Totale Uti - P. di riordino 1.497,1 59.885,0 18.318,5 44,7 940,4 13,9 15,6 7.426,8 126,0 17,3 88.285,1 Fonte: Elaborazioni su dati Carta Natura - Regione Friuli Venezia Giulia, 2009 * Le differenze tra il totale e la superficie amministrativa dei Comuni è dovuta alla tecnica di rilevazione e di stima adottate per la redazione della Carta Natura. La superficie totale dell’Unione è di circa 31,12 km2 e la tipologia di superficie prevalente è quella boschiva, pari al 65,67% del totale. Segue, col 20,95% del totale, l’area con destinazione a prato, pascolo e brughiera. Aree a tutela ambientale Superficie aree protette (Ha)* Comune BIOTOPI PARCHI REGIONALI RISERVE REGIONALI SIC ZPS DOGNA 1.320,2 1.320,2 MALBORGHETTO VALBRUNA 6.326,3 1.658,7 PONTEBBA 4,2 1.148,0 1.639,3 RESIUTTA 1.024,1 926,0 926,0 Totale Uti 4,2 1.024,1 - 9.720,4 5.544,1 Totale Uti - P. di riordino 14,2 6.728,4 2.884,4 26.178,3 17.897,6 Fonte: Elaborazione su basedati Irdat – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia * Alcune superfici rientrano in più tipologie di protezione Il territorio dell’Unione presenta un’ambiente naturale di grande valore. Questa affermazione è confermata dalla presenza di numerose aree protette come indicato nella tabella sopra riportata. 24
Aree a rischio idrogeologico Aree a pericolosità geologica Aree a pericolosità geologica (Ha) Comune P1 P2 P3 P4 Totale DOGNA 0,3 11,8 30,9 270,4 313,4 MALBORGHETTO VALBRUNA 1,9 37,5 789,1 822,3 1.650,9 PONTEBBA 182,5 59,5 432,9 875,1 1.549,9 RESIUTTA 92,9 283,8 376,8 Totale Uti 184,7 108,7 1.345,9 2.251,7 3.891,0 Totale Uti - P. di riordino 248,0 128,0 1.602,8 3.736,2 5.715,0 Fonte: Elaborazione su basedati Irdat – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Aree a pericolosità idraulica 25
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Aree a pericolosità idraulica (Ha) Comune FIUME P1 P2 P3 Totale DOGNA 65,7 5,8 10,4 22,6 104,6 MALBORGHETTO VALBRUNA 135,2 323,1 148,6 131,1 738,0 PONTEBBA 156,9 146,1 80,8 71,0 454,9 RESIUTTA 125,6 42,9 34,6 16,3 219,4 Totale Uti 483,5 517,9 274,4 241,0 1.516,9 Totale Uti - P. di riordino 1.147,6 639,5 396,3 475,8 2.659,3 Fonte: Elaborazione su basedati Irdat – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Rete stradale Il territorio dell’Unione è segnato da una rete di viabilità (autostradale, statale, regionale, provinciale e comunale) he complessivamente raggiunge il valore di 243 chilometri. L’arteria principale è senz’altro l’autostrada A23 Udine-Tarvisio. La rete stradale principale lungo la direttiva sud nord è completata dalla strada statale 13 Pontebbana (SS13). La rete di strade comunali dell’Unione raggiunge il valore di 131,4 chilometri complessivi. Lunghezza della rete strade per categoria (km) comune AUTOSTRADA COMUNALE PROVINCIALE REGIONALE STATALE Totale DOGNA 7,2 29,1 5,0 41,3 MALBORGHETTO VALBRUNA 20,6 47,8 10,8 79,2 PONTEBBA 17,8 50,7 20,7 9,0 98,2 RESIUTTA 11,0 3,9 4,1 5,4 24,4 Totale Uti 56,6 131,4 24,8 - 30,2 243,0 Totale Uti - P. di riordino 105,5 346,8 75,6 8,7 82,2 618,8 Fonte: SimFVG 27
Rifiuti solidi urbani La produzione annua di rifiuti solidi urbani riferita all’anno 2014 nel territorio dell’Unione è stata di circa 1.240 tonnellate, equivalente a 426,45 kg per abitante. Il dato pro capite risulta inferire a quello regionale per quanto riguarda la produzione (426,5 kg/ab. contro 464,65), mentre per quanto riguarda la raccolta differenziata, il dato regionale è migliore: la percentuale dei rifiuti urbani raccolti in maniera differenziata a livello regionale raggiunge il 62,95% contro il 55,67% dell’Unione. Rifiuti solidi urbani prodotti pro capite, totali e percentuale di raccolta differenziata – 2014 Percentuale di rifiuti urbani raccolti Totale Rifiuti Urbani Rifiuti Urbani pro capite in maniera differenziata (rispetto a (RU = RI + RD) RU) - RD% [2014] [2014] [2014] Dogna 424,14 76.770 52,27 Malborghetto Valbruna 517,51 494.738 53,72 Pontebba 349,33 509.676 57,11 Resiutta 509,66 158.504 58,79 D - Unione del Canal del 426,45 1.239.688 55,67 Ferro-Val Canale D (Piano) - Unione del Canal 487,82 5.275.265 56,60 del Ferro-Val Canale Regione FVG 464,65 570.176.807 62,95 • Rifiuti Urbani pro capite [Kg/ab] Indica la produzione procapite annua di rifiuti urbani (reciclabile e non reciclabile) nel territorio di riferimento • Totale Rifiuti Urbani (RU = RI + RD) [Kg] Indica la quantità complessiva (espressa in chilogrammi) di rifiuti prodotti in un anno • Percentuale di rifiuti urbani raccolti in maniera differenziata (rispetto a RU) - RD% [%] Indica la percentuale annua di raccolta differenziata nel territorio di riferimento Fonte: Regione FVG - Risorsa: DM SIRR Percentuale di rifiuti raccolti in maniera differenziata - 2005-2014 28
2.2. Analisi SWOT Il Piano dell’Unione include una matrice SWOT (Strength, Weaknesses, Opportunities and Threats) riferita al sistema sociale, economico e territoriale dell’Unione come parte integrante dell’analisi del contesto territoriale e base di supporto ai processi decisonali. I punti di forza (strengths), ovvero i fattori interni positivi, consistono nelle caratteristiche proprie del sistema sociale, economico e territoriale che facilitano il raggiungimento degli obiettivi. Il punto di forza principale del sistema è un ambiente naturale di grande pregio e attrattivo. Le Alpi Giulie, in particolare, sono un capitale di ricchezze culturali e naturali, sono un ambiente di vita e di lavoro e un’importante destinazione turistica. Questo patrimonio deve essere tutelato e valorizzato anche grazie al coinvolgimento attivo delle comunità locali, per un presente e un futuro sostenibile delle terre alte. La presenza di una infrastruttura turistica come la Ciclovia Alpe Adria è un elemento determinante per lo sviluppo turistico con presenze in costante crescita. I punti di debolezza (weaknesses) rappresentano l’insieme dei fattori interni che rendono più difficoltoso il raggiungimento degli obiettivi. Riconoscere le proprie debolezze permette all’Unione di pianificare azioni di miglioramento mirate e, nel caso gli orizzonti temporali delle azioni di miglioramento e degli obiettivi strategici non siano compatibili, cercare di minimizzare l’impatto delle debolezze sulle azioni intraprese per il raggiungimento degli obiettivi stessi. Tra questi lo spopolamento e una scarsa propensione imprenditoriale del tessuto sociale rendono difficile prevedere iniziative di ripresa del sistema economico nel breve periodo. I fattori esterni sono quelli relativi al contesto in cui l’Unione opera, contesto fisico (posizione geografica), economico (livello di sviluppo economico dell’area di riferimento) e sociale (caratteristiche della popolazione presente sul territorio). Il contesto fornisce sia fattori positivi, opportunità da sfruttare, che fattori negativi, minacce il cui impatto va minimizzato. Tra le opportunità di cui tenere conto in sede di formazione del presente piano vi sono le risorse finanziarie legate ai diversi programmi che insistono su quest’area (fondi comunitari 2014-2020, aree interne, CLLD transfrontaliero, ecc.). Tra le minacce, va tenuto conto dei cambiamenti climatici, che rendono sempre meno attrattiva la stagione invernale, così come la crescente fragilità idrogeologica e ambientale, che rendono sempre più pericoloso il vivere in area montana. L’analisi SWOT tiene conto sia delle indicazioni emerse dall’elaborazione dei dati statistici presenti nella piattaforma Asset sia delle osservazioni svolte dai portatori di interesse locali intervenuti nei workshop organizzati nell’ambito del progetto Interreg Italia Austria (programmazione 2007-2013) Smartborders 2020 di cui la Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, a cui l’Unione è subentrata, è stata partner. 29
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