Net SPECIALE OLIMPIADI - Judo LIBERTAS Nazionale
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
SOMMARIO 2 Editoriale pre-olimpico di Domenico Falcone 4 La FIJLKAM alle Olimpiadi: 24 presenze, 48 medaglie SPECIALE di Livio Toschi OLIMPIADI INTERVISTE 16 Franco Capelletti: “Siamo italiani, diamo il meglio quando tutto sembra crollarci addosso!” di Enzo De Denaro 18 Caudullo: Cinquant’anni di Lotta per arrivare a Rio di Vanni Lòriga 20 La partecipazione ai Giochi: il ricostituente del Karate di Daniele Poto SCHEDE ATLETI 23 Atleti qualificati Lotta Daigoro Timoncini Frank Chamizo Marquez 26 Atleti qualificati Judo EdwigeGwend Odette Giuffrida Valentina Moscatt Matteo Marconcini Fabio Basile Elios Manzi REGOLAMENTI 33 Guida al torneo olimpico di Judo a cura di Giovanna Grasso 39 Guida al torneo olimpico di Lotta a cura di Giovanna Grasso CALENDARIO 44 Calendario competizioni ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 1
OLIMPIADI rio 2016 Editoriale pre-olimpico di Domenico Falcone Mancano meno di due mesi alle anzi, ne potenzia l’entusiasmo e la possibile fino ad un anno fa. La loro Olimpiadi di Rio de Janeiro e ci stia- motivazione. Voglio aggiungere an- qualificazione assieme alle solide mo disponendo all’imminente ap- che il mio ringraziamento a tutte le prestazioni di Odette Giuffrida ed puntamento con grande positività Società Sportive, ai Gruppi Sportivi Edwige Gwend, crea una condizio- ed entusiasmo. Aver qualificato sette Militari ed ai Corpi dello Stato che ne positiva nella squadra del Judo, Atleti è un risultato notevole, l’impe- hanno contribuito a questo succes- di entusiasmo e di motivazione. Gli gno con il quale abbiamo affrontato so ed a tutti quei ragazzi che si sono stessi presupposti con i quali la “pic- il cammino di qualificazione è stato messi a disposizione per fare da part- cola” squadra della Lotta si trova ad totale e nessuno si è risparmiato o ner in questo viaggio. affrontare l’appuntamento olimpico: ha fatto meno del massimo di quel Abbiamo un gruppo di Atleti ed Daigoro Timoncini è alla sua terza che poteva. Anzi, spesso anche di Atlete per la maggior parte mol- qualificazione, ottenuta grazie al suo più. Per questo innanzitutto voglio to giovane, che ben rappresenta il temperamento tenace e determina- rivolgere un sentito ringraziamento cambiamento anche generazionale to, Frank Chamizo è il volto nuovo a tutti quelli che non ce l’hanno fat- che sta vivendo la nostra Federazio- dello stile libero e indubbiamente ta. Atlete ed Atleti che si sono impe- ne: siamo in una fase che definirei di l’uomo di punta della disciplina. Il gnati duramente in questi anni e che “passaggio di consegne” e trovo che suo percorso con la maglia azzurra è hanno fatto il possibile per ottenere c’è un’immagine che ben rappresen- stato più che cristallino e di grande un risultato che, purtroppo, non è ta questo periodo della nostra storia. successo, ma questo non deve offu- arrivato. A loro va ugualmente la mia Parlo del gesto di Elio Verde nei con- scare la realtà della disciplina, ossia gratitudine. Penso in particolare a fronti di Fabio Basile al Grand Prix di il divario che ancora ci separa dal chi, come Andrea Regis e Walter Fa- Almaty, quel saluto accompagnato livello internazionale, soprattutto cente nel Judo e Dalma Caneva nella da una stretta di mano e da un since- dell’Europa dell’est. La squadra fem- Lotta è stato condizionato in maniera ro abbraccio al termine di un match minile non ha raggiunto l’obiettivo decisiva dagli infortuni; penso ad As- emotivamente molto coinvolgente. della qualificazione, ma abbiamo sunta Galeone che ha pagato caro un In questo caso, ma anche per quan- un gruppo estremamente giovane, altro tipo di infortunio, che definirei to riguarda Elios Manzi e Matteo quasi esclusivamente juniores, il cui di eccessiva ingenuità di comporta- Marconcini, che ha superato solo in target è più ragionevolmente Tokyo. mento. E’ oggettivamente un decre- extremis nella ranking il “capitano” Gli Atleti qualificati sono attualmente mento rispetto ai nostri standard, ma Antonio Ciano, è accaduto quello a disposizione delle Direzioni Tecni- nulla toglie alla qualità della Squadra che nessuno avrebbe immaginato che Nazionali che li accompagnano ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 2
OLIMPIADI rio 2016 in un programma suddiviso fra trai- ne sono certo, importanti risultati in semestre del calendario agonistico di ning camps all’estero, allenamenti termini di rendimento. Voglio anche questo impegnativo anno olimpico: collegiali presso il Centro Olimpico rimarcare che abbiamo voluto rico- la concentrazione di tutti i campiona- “Matteo Pellicone” di Ostia e brevi pe- noscere un contributo per l’attività ti italiani di classe delle tre discipline, riodi di recupero. Vogliamo ampliare il internazionale giovanile delle disci- oramai giunto alla sua fase conclusi- concetto di “Squadra”, ma anche raf- pline olimpiche, premiando gli Atleti va, ha comportato un grande sforzo forzare in loro la fiducia nel percorso che hanno ottenuto risultati di rilievo organizzativo. Sono più che soddi- scelto con l’obiettivo di arrivare a Rio nelle gare all’estero nel 2015. Si tratta sfatto per l’elevato livello di organiz- de Janeiro nelle migliori condizioni di un gesto che vuole esprimere rico- zazione mostrata nel realizzare un fisiche e mentali. Si tratta di una fase noscenza e apprezzamento per chi così alto numero di eventi sportivi, conclusiva ed estremamente delicata, investe su se stesso - e sono davvero ma vogliamo porci un nuovo gran- dove nulla verrà lasciato al caso. Nel in tanti a farlo - e nel contempo vuole de obiettivo che è quello di rendere Judo, così come avvenuto anche per essere uno stimolo per tutti affinché il profilo organizzativo sempre più le precedenti Olimpiadi, continuerà ognuno dia sempre il meglio di sé. efficiente e adeguato alle nuove tec- ad essere fondamentale l’esperien- In conclusione, se mi si chiede qua- nologie, con riferimento ai parame- za ed il supporto del Vicepresidente li siano le aspettative rispondo una tri-guida internazionali. Dobbiamo Franco Capelletti, per coadiuvare lo sola cosa: mi aspetto che tutti e tutte avere sempre presente che l’atleta è Staff Tecnico e gli Atleti che hanno ot- diano il massimo. e rimane il protagonista della scena. tenuto il Pass Olimpico e condividere Per rendere esaustiva la panoramica In questo senso stiamo raccoglien- la programmazione con le Società di olimpica non posso non evidenzia- do risultati positivi sia per l’impegno appartenenza. Nella Lotta si è scelto di re le aspettative sull’inclusione del degli organizzatori, a cui va ancora proseguire il “percorso differenziato” Karate nel programma dei Giochi di una volta il ringraziamento della Fe- per rispondere al meglio alle diverse Tokyo 2020. Agosto sarà un mese im- derazione, sia per quell’apertura di esigenze dei due stili, greco romana portante anche per questo aspetto: il dialogo attivata ormai da qualche e libera; questo ha comportato un Congresso del CIO valuterà la propo- tempo fra gli Insegnanti Tecnici e gli particolare impegno per la Direzione sta del Comitato Organizzatore che Ufficiali di Gara. Il concetto di base Tecnica, che ha saputo brillantemente include tra i cinque sport aggiuntivi di questo confronto deve fondarsi superare momenti difficili ottenendo dell’edizione giapponese anche il sull’accettazione civile dell’errore: risultati più che positivi. Karate ed in favore del quale si è già dobbiamo superare l’atteggiamento Sul fronte importantissimo dell’at- espresso il Comitato Esecutivo del recriminatorio e le polemiche sterili tività giovanile abbiamo avuto, in CIO. Abbiamo, come mi ha conferma- per costruire una strada che riduca entrambe le discipline, un grande to il Presidente Mondiale Espinòs, ot- al massimo l’incidenza degli errori in ed emozionante anno sportivo e time aspettative in tal senso; questo gara. Possiamo fare ciò se valorizzia- per questo il mio plauso e ringrazia- si traduce per la Squadra azzurra in mo il dialogo e il confronto, all’inter- mento va sia agli Atleti ed alle Atlete un’opportunità decisamente rilevan- no di un ambito di regole coerenti in che alle Commissioni Nazionali ed i te dato il nostro costante posiziona- un sistema organizzato, che tutte le Tecnici Sociali. Nonostante l’onere mento nel medagliere internaziona- parti in causa possono riconoscere, di scelte spesso non facili, abbiamo le. In tal senso i prossimi Campionati accettare e condividere. avuto continui riscontri ed è un fatto Mondiali di Linz saranno il nostro “bi- Mettere in gioco il massimo impegno che ci rende orgogliosi e ci confor- glietto da visita” anche nei confronti in questa direzione, tutti insieme, ta. Innanzitutto perché conferisce del CONI il quale ha ben compreso il con fermezza e determinazione, ma ulteriore credibilità ai progetti che potenziale della nazionale Azzurra. anche con coerenza ed educazione, è abbiamo allestito in passato, come Questo significa per noi l’impegno la strategia per ottenere un risultato quello per Rio de Janeiro promosso per raggiungere il 100% delle nostre che sarà certamente positivo. nel 2012, poi perché rafforza i più re- possibilità a livello internazionale, Continueremo a muoverci in questa centi, come il Progetto Tokyo 2020. considerata la totale fiducia nel la- direzione perché, voglio sottolinear- Un indice significativo è la fruttuosa voro dei nostri uomini e delle nostre lo una volta di più, la collaborazione connessione tra nazionale giovanile donne del Karate. e l’unione fra le nostre diverse anime e prima squadra che si è concretizza- A livello nazionale voglio sottolinea- sono alla base della nostra grande ta proprio in questi mesi e che darà, re il grande lavoro svolto nel primo Famiglia Federale. ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 3
OLIMPIADI rio 2016 La FIJLKAM alle Olimpiadi: 24 presenze, 48 medaglie di Livio Toschi La FIJLKAM, fondata nel 1902, parte- va di schivare la lotta. Dopo il tempo cipa alle Olimpiadi dal 1908 e nelle regolamentare si rese necessario un sue 24 presenze ha conquistato 48 prolungamento di 10’, ma alla fine l’i- medaglie. In prossimità dei Giochi taliano si aggiudicò ai punti la prima di Rio ricordiamo una per una le no- frazione. Vincendo ai punti anche la stre partecipazioni, evidenziando le seconda frazione di 20’ (quindi com- discipline in cui i nostri atleti hanno batté per 50’ complessivi), Enrico gareggiato (Lotta GR e SL, Lotta fem- Porro conquistò la meritata meda- minile, Pesistica, Judo) e le meda- glia d’oro: era il 25 luglio 1908. Al ri- glie vinte (oro, argento, bronzo). Per torno in Italia fu accolto con tutti gli quanto riguarda le varie sigle che onori: anche il re volle conoscerlo, e citeremo, si precisa che dal 1902 al quando se lo trovò davanti pare che 1933 la Federazione si chiamò FAI, abbia sorriso sotto i baffi vedendo fino al 1974 FIAP, fino al 1994 FILPJ, che quell’imbattibile campione era Enrico Porro, oro nel 1908 fino al 2000 FILPJK. un piccoletto come lui. IV Olimpiade, Londra 1908 V Olimpiade, Stoccolma 1912 (GR / 1 O) (GR) Nel programma figuravano sia la lot- Il programma includeva la lotta gre- ta greco-romana (4 categorie) che la co-romana (5 categorie, una in più libera (5 categorie), che si disputa- rispetto a Londra), ma non la libera rono allo stadio White City nel quar- né il sollevamento pesi. tiere Shepherd’s Bush. Nella lotta GR I nostri 6 lottatori furono scelti attra- la FAI iscrisse solo il milanese Enrico verso delle eliminatorie, ma Porro, Porro, atleta della Pro Italia di Spezia, campione olimpico nel 1908, s’in- all’epoca arruolato in Marina. Nei leg- fortunò a un braccio – si trattava di geri (147 pounds, cioè 66,67 kg) ga- una bruciatura – e non poté partire. reggiarono 25 concorrenti. Passato il La squadra inviata in Svezia dalla FAI primo turno senza combattere, Porro non ottenne medaglie, ma Gargano affrontò e sconfisse uno dietro l’al- (75 kg), Arpe e Gardini (82,5 kg) ri- tro l’ungherese Teger (ai punti) e gli portarono due vittorie ciascuno. svedesi Gustaf Malmström (ai punti) Una curiosità sulle gare di lotta, di- e Gunnar Persson (per atterramento sputate nello Stadio Olimpico: poi- in 2’05”). Così giunse alla finale con ché se non si aveva un vincitore e il russo Nikolai Orlov, che pure ave- neppure una prevalenza di attacchi va saltato il primo turno e pesava 7 da parte di un concorrente durante chili più di lui. Per gareggiare dovette la prima mezz’ora l’arbitro doveva farsi prestare la maglietta da un fin- far proseguire per altri 30 minuti e landese perché la sua si era strappa- così via, gli incontri potevano diven- ta durante il primo incontro e quella tare interminabili. A Stoccolma, ap- prestatagli dall’amico Emilio Lunghi punto, il combattimento per la vitto- aveva subito la stessa sorte nelle ria nei medio-massimi tra lo svedese successive lotte. Il combattimento Anders Ahlgren e il finlandese Ivar con Orlov fu serrato: Porro attaccò in Filippo Bottino, oro nel 1920, Böhling durò 9 ore prima che l’ar- continuazione, mentre il russo cerca- con il labaro federale bitro dichiarasse la parità, classi- ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 4
OLIMPIADI rio 2016 fortuna, mentre i pesisti colsero un comprendevano tre esercizi: strappo insperato successo: il genovese Fi- e slancio con un braccio, slancio con lippo Bottino vinse l’oro nei pesi due braccia. massimi, Pietro Bianchi l’argento nei medi, Luigi Gatti (piuma) e Giulio VIII Olimpiade, Parigi 1924 Monti (leggeri) si piazzarono al 4° po- (GR, SL, P / 3 O) sto, Gino Mattiello (medio-massimi) Al Vélodrome d’Hiver la FAI schierò al 5°. Bianchi e lo svedese Albert Pet- ben 32 atleti, partecipando per la tersson sollevarono entrambi 237,5 prima volta alla lotta libera. Come ad kg. Disputarono quindi una gara di Anversa, anche a Parigi i nostri lotta- spareggio per assegnare il secondo tori (12 in GR e 5 in SL) non ottennero e il terzo posto, «ma siccome anche l’esito di questa fu un risultato di pari- tà, ci si affidò alla sorte – caso rimasto Le 3 medaglie d’oro di Parigi unico nella storia delle Olimpiadi. L’i- 1924: Piero Gabetti, Carlo Ga- taliano Bianchi fu il più fortunato» (E. limberti e Giuseppe Tonani con KAMPER e H. SOUCEK, 1992). Le gare l’allenatore Enrico Taliani Carlo Galimberti, oro nel 1924, 2 argenti nel 1928 e 1932. Alfie- re dell’Italia nel 1928 ficandoli entrambi al 2° posto. Ma l’incontro più lungo della storia dei Giochi fu quello tra il finlandese Al- fred Asikainen e l’estone Martin Klein (che gareggiava per la Russia), pesi medi, che lottarono per 11 ore! Alla fine vinse l’estone, che dovette però rinunciare a battersi per la medaglia d’oro con lo svedese Claes Johansson perché troppo spossato... VII Olimpiade, Anversa 1920 (GR, P / 1 O, 1 A) Nel programma figuravano tanto i due stili di lotta (5 categorie ciascu- no) che il sollevamento pesi (5 cate- gorie), ospitati nel Salone delle Feste della Società Reale di Zoologia. La squadra della FAI comprendeva 8 greco-romanisti e 5 pesisti. I lottatori, tra i quali era Porro (primo italiano a collezionare due presenze olimpiche nell’atletica pesante), non ebbero ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 5
OLIMPIADI rio 2016 successi: il migliore risultò Giuseppe ca leggera, 2 per il ciclismo, una per il XI Olimpiade, Berlino 1936 Gorletti, 4° nei medi in GR. Nel solle- canottaggio e l’equitazione. (GR, SL, P) vamento pesi, invece, fu un trionfo: 3 La Deutschlandhalle ospitò le gare medaglie d’oro con Pierino Gabet- IX Olimpiade, Amsterdam 1928 di lotta, pesistica e pugilato. La FIAP, ti nei piuma, Carlo Galimberti nei (GR, P / 2 A, 2 B) che schierava 15 atleti, non vinse me- medi e Giuseppe Tonani nei massi- Le gare di lotta greco-romana (6 ca- daglie e il nostro magro bottino fu di mi, che sollevò 517,5 kg stabilendo tegorie), di stile libero (7 categorie) 3 quinti posti (Molfino, Tozzi e Silve- anche il primato mondiale nelle cin- e di pesi (5 categorie) si disputarono stri in greco-romana) e di 5 sesti po- que alzate: strappo e slancio con un tutte al padiglione provvisorio pres- sti. Il lottatore Aleardo Donati e i pesi- so lo Stadio Olimpico, il Krachtsport- sti Galimberti e Pierini parteciparono gebauw. a Berlino alla loro quarta Olimpiade. Andammo in Olanda con 5 greco- Alla vigilia della seconda guerra romanisti e 6 pesisti, cogliendo 2 me- mondiale, con 7 presenze alle Olim- daglie d’argento con Pierino Gabet- piadi, la FIAP vantava 6 medaglie d’o- ti e Carlo Galimberti nei pesi e 2 di ro, 5 d’argento e 5 di bronzo. bronzo con Giovanni Gozzi e Gero- lamo Quaglia nella lotta. Galimberti (secondo dietro il francese François per soli 2,5 kg dopo tre esercizi), in- dubbiamente il più grande pesista italiano di tutti i tempi, fu il portaban- diera della squadra azzurra. Gli eser- cizi di sollevamento vennero limitati a quelli con due braccia: distensione, strappo e slancio, rimanendo inva- riati fino al 1972, quando fu abolita la distensione. Galimberti nei medi, con 105 kg, e Giuseppe Conca nei piuma (a pari merito con il tedesco Giovanni Gozzi, oro nel 1932, Hans Wölpert), con 92,5 kg, stabiliro- bronzo nel 1928 no i primati mondiali di distensione. braccio, distensione, strappo e slan- X Olimpiade, Los Angeles 1932 cio con due braccia. Il grande Galim- (GR, P / 1 O, 2 A, 3 B) berti s’impose grazie alla sua classe L’Olympic Auditorium vide le gesta cristallina, staccando di ben 37,5 kg dei nostri 6 greco-romanisti e 4 pe- il secondo classificato e miglioran- sisti, che ottennero una medaglia do i primati mondiali di distensione d’oro con Giovanni Gozzi, due d’ar- (97,5 kg) e di slancio con due braccia gento (Carlo Galimberti e Marcello Ercole Gallegati, 2 bronzi nel (127,5 kg), il primo a pari merito con Nizzola) e tre di bronzo (Ercole Gal- 1932 e 1948 l’egiziano Ahmed Samy, il secondo legati, Mario Gruppioni e Gastone con l’estone Jaan Kikkas. Pierini). Quelle Olimpiadi furono un XIV Olimpiade, Londra 1948 Tra i 15 pesisti azzurri citiamo anche successo per tutta la squadra italia- (GR, SL, P / 1 O, 2 B) Mario Giambelli, 6° nei medio-massi- na (la più numerosa, con 101 atleti, Le gare di lotta e sollevamento pesi si mi, e Filippo Bottino (medaglia d’oro dopo quella statunitense), che vinse disputarono alla Empress Hall, Earl’s nel 1920), 6° nei massimi. 12 medaglie d’oro, 12 d’argento e 12 Court. La FIAP, scesa in campo con Dopo i Giochi del 1924 la FAI poteva di bronzo (oltre a 12 quarti posti), se- 12 atleti (un solo pesista), conquistò vantare 5 medaglie d’oro (4 nella pe- conda solo agli USA. Va sottolineato nella GR una medaglia d’oro con il sistica e una nella lotta GR) delle 26 che tra gli allenatori dei nostri atleti barese Pietro Lombardi nei mosca vinte complessivamente dall’Italia. figuravano nientemeno che Alber- e due medaglie di bronzo con Ercole Questa speciale classifica per disci- to Braglia (ginnastica), Nedo Nadi Gallegati (37 anni) nei medi e Guido pline vedeva 7 successi a testa per la (scherma) e Giovanni Raicevich (lot- Fantoni nei massimi. ginnastica e la scherma, 3 per l’atleti- ta), nomi leggendari. Artefici del “miracolo” Lombardi fu- ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 6
OLIMPIADI rio 2016 plina – con il ventunenne Garibaldo Nizzola (4 vittorie e una sconfitta contro l’imbattibile turco Atik) e un quinto posto nella greco-romana con lo sfortunato Luigi Campanella (4 vittorie e una sconfitta contro il for- tissimo svedese Anderberg). Non fu baciato dalla sorte neppure Umberto Silvestri, tra i favoriti nella categoria medio-massimi, messo fuori gara dalla frattura di una costola durante il secondo incontro. Nella classifica per nazioni nella GR l’Italia si classificò terza dopo la Sve- zia e la Turchia. Bruno Roghi, all’epo- ca direttore del Corriere dello Sport, esaltò giustamente «la luminosa af- fermazione collettiva». E pensare che c’era stato molto scetticismo intorno alla nostra squadra, tanto che qual- cuno aveva persino affermato: «Che cosa andiamo a fare a Londra?». Così scrisse di Lombardi il segretario federale, Alfonso Castelli, sulla rivista “Lotta e Pesi” del 1° settembre 1948: Pietro Lombardi, oro nel 1948 rono il commissario tecnico Luigi lotta dopo Porro e Gozzi. Con la vitto- Cardinale, l’allenatore federale Ge- ria – che gli valse il titolo di Cavaliere rolamo Quaglia (bronzo nei piuma della Repubblica – il disoccupato Pie- ad Amsterdam) e il suo vice Mario tro trovò anche un lavoro. Golinelli. Cardinale aveva subito in- La sua brillante prestazione non ri- tuito nell’atleta dell’Angiulli la classe mase isolata. Il faentino Gallegati internazionale e a lui si dedicò con ottenne il secondo bronzo – 16 anni passione e tenacia commoventi. Ma dopo quello di Los Angeles – grazie un avversario pericolosissimo era in ai successi contro l’argentino Bolzi, agguato: il peso. Come mosca il bare- l’austriaco Vogel e il norvegese Lar- se aveva una forza ineguagliabile, ma sen, nonostante la sconfitta con l’un- come gallo avrebbe trovato avversa- gherese Nemeti (da lui schienato in ri di pari potenza. Bisognava quindi soli 20” durante Italia-Ungheria del 4 che gareggiasse nei mosca. Fu perciò dicembre 1947). “Ercolino”, incurante sottoposto a un rigorosissimo regime dell’inesorabile trascorrere degli anni, dietetico e i suoi allenamenti venne- era per tutti «un esempio luminoso di ro opportunamente graduati. Rien- passione, di volontà, di costanza e di trato nella categoria in maniera quasi classe». Il bolognese Fantoni superò prodigiosa dopo aver perso 10 chili, il finlandese Kangasniemi e l’unghe- Lombardi ottenne quattro successi rese Taranyi, ma perse con lo svedese (contro il danese Thomsen, l’egiziano Nilsson e il turco Kirecci, che lo prece- El Ward, il finlandese Kangasmäki e lo dettero in classifica. svedese Möller) prima di sconfiggere Conquistammo inoltre un quarto po- il turco Kenan Olcay nella finale: era sto nello stile libero – allora il nostro Ignazio Fabra, 2 argenti nel la terza medaglia d’oro italiana nella miglior risultato olimpico nella disci- 1952 e 1956 ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 7
OLIMPIADI rio 2016 XVI Olimpiade, Melbourne 1956 XVIII Olimpiade, Tokyo 1964 (GR, SL, P / 1 A, 3 B) (GR, SL, P, J) Nella lontana Australia, presenti con Gli incontri di lotta si disputarono 9 atleti, nell’Exhibition Building con- nel Komazawa Gymnasium, quelli di quistammo una medaglia d’argento pesi nella Shibuya Public Hall, quelli con Ignazio Fabra (mosca) e una di di judo, inserito per la prima volta nel bronzo con Adelmo Bulgarelli (mas- programma, nella Nippon Budokan simi) nella lotta greco-romana, due Hall. La FIAP inviò 8 atleti (il judoka di bronzo con Ermanno Pignatti Carmeni si trovava già in Giappone (medi) e Alberto Pigaiani (massimi) e fu aggregato alla squadra) ma non nei pesi. Lo sfortunato Mannironi do- ottenne nessuna medaglia, come nel vette purtroppo abbandonare la gara lontano 1936. I migliori risultati furo- per infortunio mentre era secondo. no nella greco-romana il 4° posto di Considerando il quinto posto di Niz- Fabra (52 kg), alla sua quarta Olim- zola nello stile libero e il sesto di Trip- piade, e nei pesi il 5° di Mannironi (60 pa nella greco-romana, quella spedi- kg), che migliorò i primati italiani di zione meritò i complimenti di Onesti. distensione e totale nei 3 esercizi. Il presidente del CONI volle sottoline- are lo «spirito agonistico eccellente» XIX Olimpiade, Città del Messico e il «comportamento di responsabile 1968 (GR, SL, P) disciplina» della squadra, segnalatasi La FIAP inviò 8 atleti, che non otten- «all’ammirazione e alla simpatia di nero alcuna medaglia (ma Grassi si tutti», dichiarandosi altresì convinto classificò 5° nella lotta stile libero). Le Ezio Gamba, oro nel 1980, «che quando si può contare su atleti gare di lotta si disputarono al Palazzo argento nel 1984 così capaci e dirigenti tecnici così in- telligenti, una Federazione sportiva «Le privazioni e il digiuno non han- può tranquillamente aspirare a suc- no diminuito di un soffio la potenza cessi ancora più grandi». fisica del valoroso atleta perché egli ha sopperito a tutto con una volontà XVII Olimpiade, Roma 1960 ed un cuore veramente d’acciaio. La (GR, SL, P / 1 B) sua lotta era sempre uno spettacolo La FIAP partecipò all’Olimpiade ro- di aggressività e di forza, contro cui mana con 23 atleti, uno per ogni l’alta classe degli avversari nulla po- categoria di peso nelle tre discipli- teva. Si dice che non è possibile vin- ne. Le gare di sollevamento pesi si cere un’Olimpiade senza l’aiuto della disputarono dal 7 al 10 settembre fortuna: Lombardi ha dimostrato che al Palazzetto dello Sport in viale Ti- non è vero». ziano, quelle di lotta dal 26 agosto al 6 settembre alla Basilica di Mas- XV Olimpiade, Helsinki 1952 senzio: per la prima volta all’aperto (GR, SL, P / 1 A) in un torneo olimpico dopo il 1912, La FIAP mandò in Finlandia 20 atleti, con un effetto davvero suggestivo. tra cui Ignazio Fabra, palermitano Il bottino, però, fu misero: una sola sordomuto, vincitore dei Giochi del medaglia di bronzo grazie all’inossi- Mediterraneo 1951. Nella Sala Mes- dabile Sebastiano Mannironi nella suhalli I il 22enne peso mosca ci diede pesistica. Salvammo l’onore nella il secondo posto nella lotta greco-ro- greco-romana con il 4° posto di Trip- mana (52 kg), perdendo la finale con- pa e il 5° di Fabra, mentre nello stile tro il sovietico Boris Gurevich per aver libero Marascalchi si classificò 4°, De male interpretato i gesti dei suoi alle- Vescovi 5° e Nizzola 6°. natori. Ma fu lusinghiero il rendimen- Claudio Pollio, oro nel 1980 to di tutta la squadra di GR, con 6 atleti su 8 classificati entro il sesto posto. ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 8
OLIMPIADI rio 2016 del Ghiaccio de los Insurgentes, quel- le di pesi al Teatro de los Insurgentes. Da notare che il judo non figurava più nel programma, ma vi sarebbe rientrato definitivamente nel 1972. XX Olimpiade, Monaco di Baviera 1972 (GR, SL, P, J / 3 B) La FIAP scese in campo con 15 atle- ti e, dopo un digiuno di 12 anni (3° posto di Mannironi a Roma), con- quistò tre medaglie di bronzo con Anselmo Silvino (75 kg) nella pesi- stica, Giuseppe Bognanni (52 kg) e Gian Matteo Ranzi (68 kg) nella lotta greco-romana. Le gare si di- sputarono nella Ringer-Judo Halle e nella Gewichtheben Halle. Poiché dal 1964 la FIHC aveva deciso di far vale- re le Olimpiadi come campionati del mondo, vincemmo anche tre bronzi mondiali nel sollevamento pesi: due con Silvino (totale e slancio), uno con Vezzani nei 110 kg (distensione). Ranzi e Bognanni riportarono il pri- mo una ferita al viso e il secondo uno strappo muscolare, tanto che seppe di aver vinto il bronzo mentre veniva Vincenzo Maenza, condotto in infermeria. Una citazione 2 ori nel 1984 e 1988, argento nel 1992 particolare va al liberista napoletano Vincenzo Grassi, che nel primo vitto- nei pesi leggeri, in un girone di ferro. nelle Forze Armate. La FILPJ schierò 6 rioso incontro si procurò distorsioni a Battuto dal coreano Chang nell’in- lottatori (3 nella GR e altrettanti nello un pollice e a un ginocchio, ma non contro per accedere alla finale, Felice SL), 3 pesisti, un judoka. volle ritirarsi e vinse altri due com- si riscattava contro l’austriaco Pointer Il carabiniere Gamba chiese il conge- battimenti nonostante fosse al limi- e guadagnava il meritato bronzo. Un do e partì per Mosca accompagnato te della sopportazione. Durante la altro italiano metteva in luce grandi dal suo maestro, Franco Capelletti, gara con il campione europeo Arsen possibilità, arrendendosi solo alla direttore tecnico della Nazionale. Alakverdiev all’improvviso crollò sul parzialità degli arbitri: Ezio Gamba. Il Superando difficoltà di allenamen- tappeto, stroncato dal dolore: la sua direttore tecnico Addamiani scrisse to e problemi logistici, nel Luzhniki avventura olimpica fu una vera “sto- profeticamente: «A Mosca di Gam- Palace of Sports batté nell’ordine ria di sport”. ba si parlerà molto» (“Judo italiano”, Al-Fahrhan (Kuwait), Dyot (Francia), Da quest’anno fino a Londra 2012 luglio-agosto 1976). Kim (Corea), Davaadalai (Mongo- almeno un nostro atleta è salito sul lia). Giunse così alla finale dei 71 kg podio in ciascuna Olimpiade. XXII Olimpiade, Mosca 1980 contro il fortissimo britannico Neil (GR, SL, P, J / 2 O) Adams, sconfiggendolo dopo una XXI Olimpiade, Montreal 1976 Va ricordato il boicottaggio attuato gara intensa. (GR, SL, P, J / 1 B) dagli USA e da molti altri paesi a cau- Al successo di Ezio Gamba nel judo La FILPJ portò in Canada 8 lottatori, sa dell’invasione sovietica dell’Afgha- si aggiunse quello di Claudio Pollio 3 judoka e un pesista, il trentatreen- nistan. Il governo italiano si pronun- nella lotta stile libero: erano le prime ne Peppino Tanti, l’unico ad aver su- ciò contro la nostra partecipazione, il medaglie d’oro conquistate dall’Italia perato i minimi di qualificazione. La CONI a favore con larghissima mag- nelle due specialità (quella di Pollio nostra sola medaglia e la prima nel gioranza (29 sì, 3 no, 2 astensioni). Il è tuttora la nostra unica medaglia judo fu conquistata al Velodromo governo, allora, decise d’impedire la nello SL). Ottimamente preparato Olimpico da Felice Mariani, terzo trasferta a tutti gli atleti inquadrati dal commissario tecnico Vittoriano ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 9
OLIMPIADI rio 2016 Romanacci, sul tappeto del CSKA Sports Complex nella prima giornata Claudio batté nettamente il polacco Falandys, 3° al campionato mondiale 1979 e 2° all’europeo. La vittoria lo galvanizzò spingendolo al succes- so contro il mongolo Khishigbaatar. Sempre nello stesso giorno strapazzò il coreano Jang. Pollio era ormai pro- iettato verso una medaglia. Non gli restava che affrontare il sovietico Ser- gei Kornilaev, logicamente favorito sia perché era campione del mondo in carica, sia perché giocava in casa. Nei tre incontri precedenti con Korni- laev il nostro Pollio era sempre stato battuto e anche questa volta perse (3 a 1), ma attese con fiducia l’esito dell’incontro tra il sovietico e il core- ano Se-Hong Jang, perché quest’ulti- mo aveva già in tasca la medaglia di bronzo e battendo Kornilaev avrebbe guadagnato l’argento. La lotta si basa su particolari sistemi di punteggio e gli atleti devono saper fare bene i conti. Claudio li fece benissimo: Jang sconfisse il sovietico e consegnò la medaglia d’oro all’Azzurro. Nella greco-romana l’intramontabile Caltabiano (maltrattato dagli arbitri) fu 5° nei gallo e il giovanissimo Ma- enza 7° nei minimosca. Norberto Oberburger, XXIII Olimpiade, Los Angeles 1984 oro nel 1984 (GR, SL, P, J / 2 O, 1 A) L’Anaheim Convention Center ospitò Fazi nel judo, e il 6° posto di La Bruna la di Los Angeles l’ultima Olimpiade le gare di lotta, l’Albert Gersten Pavi- nello stile libero. Felice Mariani chiu- valida quale campionato mondiale, lion della Loyola Marymount Univer- se a Los Angeles la sua luminosa car- Oberburger conquistò altre tre me- sity quelle di pesistica, l’Eagle’s Nest riera agonistica. daglie d’oro (totale, strappo e slan- Arena della California State Universi- Una mezza delusione procurò l’ar- cio) e Giuseppe Lagrotteria un argen- ty quelle di judo. gento di Gamba, giunto alla finale to nello strappo. La FILPJ, presente con 7 lottatori, 5 dei 71 kg con lo sconosciuto corea- Maenza, infine, nella finale dei 48 pesisti e 5 judoka, conquistò l’oro no Byung-Keun Ahn dopo quattro kg sconfisse il tedesco Markus Sche- nella lotta greco-romana con Vin- successi ottenuti in appena 4 minuti rer, medaglia d’argento al mondia- cenzo Maenza (ultimo successo nel complessivi, che forse gli fecero cre- le 1983, in meno di due minuti per 1948), l’oro nella pesistica con Nor- dere di avere già la vittoria in tasca. «grande superiorità». Vincenzino era berto Oberburger (ultimo successo Una piacevole sorpresa fu, invece, il primo lottatore a conquistare il tito- addirittura nel 1924), l’argento nel il successo nei 110 kg di Oberbur- lo olimpico senza aver perso un solo judo con Ezio Gamba. Solo 60 anni ger, così descritto da Gianni Brera: punto, e nel 1985 dimostrò che il suo prima, a Parigi, si era fatto meglio, «Splendido e imponente. Lui e non trionfo non era dovuto al boicottag- ma cogliendo tre affermazioni in una altri immagino che avrebbe voluto a gio dei paesi dell’Est: a Tokyo, infatti, sola disciplina. Alle medaglie vanno modello il celebre Fidia per scolpire vinse il supercampionato del mondo aggiunti alcuni ottimi piazzamenti, le esagerose fattezze di Ercole» (“Ath- battendo il bulgaro Bratan Tzenov, come il 5° posto di Mariani, Rosati e lon”, settembre 1984). Essendo quel- campione europeo e mondiale 1983. ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 10
OLIMPIADI rio 2016 Va detto che anche sovietico Oleg Kuche- Gamba si prese una renko (lo stesso che lo bella rivincita, scon- aveva battuto al mon- figgendo Ahn e por- diale disputato al Palaz- tando alla vittoria la zetto di Ostia nel 1990) squadra europea nella gli negava la grande prima Coppa del Mon- soddisfazione. Nono- do di judo, disputata stante l’amarezza per la al Palais Omnisport di sconfitta e, soprattutto, Paris-Bercy il 24 feb- per il modo in cui era braio 1985. «L’azzurro maturata, Vincenzo è stato premiato quale Maenza si confermò miglior judoka della il più grande lottato- formazione europea re italiano. Emanuela da una giuria inter- Pierantozzi, superata nazionale» (“Athlon”, nei 66 kg dalla cubana aprile 1985). Odalis Reve (seconda al mondiale del 1991 XXIV Olimpiade, Seul dietro la nostra atleta), 1988 vinse l’altra medaglia (GR, SL, P, J / 1 O, 1 B) d’argento. Niente da Il Sangmu Gymna- fare, purtroppo, per la sium ospitò le gare di Giungi, campionessa lotta, il Weightlifting mondiale, e per Schilla- Gymnasium quelle di ci, campione europeo e pesistica, il Jangchung vicecampione del mon- Gymnasium quelle di do, mentre Oberburger, judo. Le categorie era- alla sua quarta Olimpia- no ancora 10 nella lotta e nella pesi- Emanuela Pierantozzi, argento de, ottenne il 10° posto a conclusio- stica, mentre nel judo – con l’abolizio- nel 1992, bronzo nel 2000 ne di una carriera che ha dato all’Ita- ne dell’open – si ridussero a 7. lia numerose soddisfazioni. La FILPJ scese in campo con 16 atle- ti, comprese la Giungi e la Motta, le gi (52 kg). La Giungi, già 3a al mon- XXVI Olimpiade, Atlanta 1996 prime donne che partecipavano a diale di Essen e all’europeo di Parigi (GR, SL, P, J / 1 A, 1 B) un’Olimpiade nelle nostre discipline. nel 1987, in maggio aveva vinto l’oro Quindici atleti della FILPJK (nel 1994 Vincemmo una medaglia d’oro nella all’europeo di Pamplona. anche il karate era divenuto setto- lotta greco-romana con Vincenzo re federale) ottennero il passaporto Maenza, che in finale sconfisse il po- XXV Olimpiade, Barcellona 1992 per Atlanta: 4 lottatori, 2 pesisti e 9 lacco Andrzey Glab, confermandosi (GR, SL, P, J / 2 A) judoka. Le nostre gare ebbero luogo nei 48 kg dopo il successo di Los An- Il Pavelló dell’INEFC (Istituto Naziona- al Georgia World Congress Center, geles: era il primo atleta della FILPJ a le di Educazione Fisica della Catalo- un gigantesco complesso situato nel vincere due medaglie d’oro olimpi- gna) ospitò le gare di lotta, il Pavelló Parco Olimpico, accanto al Georgia che. «Una volontà di ferro in un omi- de l’Espanya Industrial quelle di pesi- Dome (72.000 posti), il più grande no di ferro. Un piccolo, grande eroe stica, il Palau Blaugrana quelle di judo. stadio coperto del mondo. Vincem- moderno» (così lo ha definito Ludovi- Due medaglie d’argento per la mo due medaglie nel judo: d’argento co Perricone), che ha battuto soprat- FILPJ, presente con 17 atleti, grazie con Girolamo Giovinazzo (60 kg), tutto quanti ritenevano la vittoria di a Maenza e alla Pierantozzi, 2 volte campione europeo nel 1994, di bron- quattro anni prima non “vera”, anzi campionessa mondiale ed europea. zo con la ventunenne Ylenia Scapin addirittura “illegittima”, dovuta cioè Vincenzo, alla sua quarta partecipa- (72 kg), una bella sorpresa. solo all’assenza dei lottatori dell’Est. zione, sfiorò due record: con un po’ Quali sport dimostrativi figuravano il di fortuna sarebbe stato il primo lot- taekwondo e il judo femminile, che ci tatore a vincere tre Olimpiadi conse- diede il bronzo di Alessandra Giun- cutive e nella stessa categoria, ma il ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 11
OLIMPIADI rio 2016 con la venezuelana Keivi Pinto; ha dominato la pur temibile brasilia- na Edinanci Silva, bronzo mondiale 2003, e poi, nella finale per il podio, il capolavoro contro l’ucraina Ana- stasia Matrosova». Le gare di lotta, disputate anch’esse nell’Olympic Hall dal 22 al 29 agosto, non ci riservaro- no particolari emozioni e il miglior risultato fu il 7° posto di Salvatore Ri- nella nello SL. XXIX Olimpiade, Pechino 2008 (GR, J / 2 O) La FIJLKAM schierò 2 lottatori (Min- guzzi e Timoncini) e 8 judoisti (Quin- tavalle, Scapin, Morico, Torrenti, Casa- le, Maddaloni, Meloni e Bianchessi), guidati dai direttori tecnici Carlo Ma- rini e Felice Mariani. Medaglie d’oro per Andrea Minguzzi nella lotta GR (84 kg), disputata nel China Agricul- tural University Gymnasium, e per Giulia Quintavalle (57 kg) nel judo, Ylenia Scapin, 2 bronzi nel 1996 e 2000 (con Maddaloni, Pierantoz- disputato nell’University of Science zi e Giovinazzo) and Technology Beijing Gymnasium. Minguzzi arrivò alla finale con l’un- XXVII Olimpiade, Sydney 2000 ta e nel sollevamento pesi sono stati (GR, P, J / 1 O, 3 B) quelli di Giuseppe Giunta, 7° nei 130 Girolamo Giovinazzo, argento La FIJLKAM fu presente con 15 atleti: kg, e di Eva Giganti, 7a nei 48 kg. nel 1996, bronzo nel 2000 9 nel judo (Cavazzuti, Gal, Pierantoz- zi, Scapin, Giovinazzo, Guido, Lepre, XXVIII Olimpiade, Atene 2004 Maddaloni e Monti), 2 nella lotta (GR, SL, LF, J / 1 B) greco-romana (Giunta e Magni), 4 nei Anche ad Atene inviammo 15 atleti: 9 pesi (Giganti, Boer, Ficco e Mannironi) judoisti (Macrì, Cavazzuti, Scapin, Mo- prima della definitiva separazione da- rico, Andolina, Meloni, Lepre, Monti e gli sport di combattimento. Le nostre Bianchessi) e 6 lottatori (Giampicco- gare si disputarono tutte al Sydney lo, Juszczak, Fucile, Minguzzi, Rinella Convention and Exhibition Centre e Miano Petta). Va ricordato che la a Darling Harbour. Grande successo lotta femminile entrava per la prima per il judo italiano: Giorgio Sozzi in- volta nel programma dei Giochi con titolò Mai così in alto il resoconto su 4 categorie (GR e SL passarono però “Athlon”. Giuseppe Maddaloni (73 da 10 a 7 categorie ciascuna). kg), campione europeo nel 1998 e Nelle gare di judo, disputate nell’Ano 1999, vinse la medaglia d’oro: 20 anni Liosia Olympic Hall dal 14 al 20 ago- dopo Gamba un altro Azzurro saliva sto, Lucia Morico (campionessa eu- sul gradino più alto del podio. Giro- ropea 2003) vinse il bronzo nei 78 kg lamo Giovinazzo (66 kg), Emanuela e Paolo Bianchessi fu 5° nei +100 kg. Pierantozzi (78 kg) e Ylenia Scapin Così Giorgio Sozzi commentò la gara (70 kg) conquistarono tre medaglie di della Morico: «Ha fatto polpette della bronzo; Cinzia Cavazzuti, Jenny Gal e canadese Amy Cotton; ha ceduto di Luigi Guido tre quinti posti. misura a Noriko Anno, campionessa I nostri migliori piazzamenti nella lot- del mondo in carica; ha passeggiato ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 12
OLIMPIADI rio 2016 gherese Zoltan Fodor superando il francese Melonin Noumonvi, il russo Alexei Mishin, campione olimpico uscente, e lo svedese Ara Abraha- mian, secondo classificato ad Ate- ne. La Quintavalle – scrisse Riccardo Bufalino su “Athlon” – ha battuto «la campionessa olimpica in carica, la tedesca Boenisch, tramortita da uno yuko da manuale; l’ostica mongola Khis-Ngabat Eo, superata di misura con un koka; la veterana Harel, fran- cese di grande sostanza. La semifina- Giuseppe Maddaloni, le l’ha opposta all’australiana Pekli e oro nel 2000 ad una dolorosa distorsione al gomi- to: vittoria con il minimo scarto e bi- glietto per la finale contro l’olandese Gravensijn, atterrata con un osoto- gari di rara bellezza ed efficacia». A Pechino si è conclusa la brillan- Andrea Minguzzi, oro nel 2008 te carriera di tre grandi campioni di judo: Pino Maddaloni, Ylenia Scapin e Lucia Morico. XXX Olimpiade, Londra 2012 (GR, J / 1 B) Londra ha ospitato per la terza vol- ta i Giochi. Nella capitale britannica abbiamo portato 9 judoisti (Moretti, Forciniti, Quintavalle, Gwend, Barbie- ri, Verde, Faraldo, Ciano, Meloni) e un greco-romanista (Timoncini). Le gare di judo si sono disputate dal 28 luglio al 3 agosto, quelle di lotta dal 5 al 12 agosto e tutte – con pesistica, pugila- to, scherma, taekwondo e tennis da tavolo – nell’Exhibition Centre Lon- don, il più grande impianto dei Gio- chi 2012. Nel judo Rosalba Forciniti, campionessa europea a squadre nel 2010 e 2a nella classifica individuale, ha vinto il bronzo nei 52 kg, mentre Giulia Quintavalle ed Elio Verde hanno ottenuto un onorevole quinto posto. Ora ci aspetta Rio de Janeiro: in boc- ca al lupo, ragazzi! ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 13
OLIMPIADI rio 2016 Medagliere della FIJLKAM (1908-2012) O A B Lotta GR 6 4 9 Lotta SL 1 0 0 Pesistica 5 4 5 Judo 3 3 8* TOTALE 15 11 22 * Compreso il bronzo della Giungi nel 1988, quando il judo era sport dimostra- tivo Atleti della FIJLKAM plurimedagliati alle Olimpiadi Giulia Quintavalle, oro nel 2008 (con An- drea Minguzzi e il presidente Pellicone) O A B VINCENZO MAENZA (Lotta GR) 2 1 0 CARLO GALIMBERTI (Pesistica) 1 2 0 PIERO GABETTI (Pesistica) 1 1 0 EZIO GAMBA (Judo) 1 1 0 GIOVANNI GOZZI (Lotta GR) 1 0 1 IGNAZIO FABRA (Lotta GR) 0 2 0 GIROLAMO GIOVINAZZO (Judo) 0 1 1 EMANUELA PIERANTOZZI (Judo) 0 1 1 ERCOLE GALLEGATI (Lotta GR) 0 0 2 YLENIA SCAPIN (Judo) 0 0 2 Atleti della FIJLKAM con 4 presenze alle Olimpiadi ALEARDO DONATI (Lotta GR) 1924, 1928, 1932, 1936 CARLO GALIMBERTI (Pesistica) 1924, 1928, 1932, 1936 GASTONE PIERINI (Pesistica) 1924, 1928, 1932, 1936 ERCOLE GALLEGATI (Lotta GR) 1932, 1936, 1948, 1952 GARIBALDO NIZZOLA (Lotta SL) 1948, 1952, 1956, 1960 IGNAZIO FABRA (Lotta GR) 1952, 1956, 1960, 1964 EZIO GAMBA (Judo) 1976, 1980, 1984, 1988 VINCENZO MAENZA (Lotta GR) 1980, 1984, 1988, 1992 NORBERTO OBERBURGER (Pesistica) 1980, 1984, 1988, 1992 YLENIA SCAPIN (Judo) 1996, 2000, 2004, 2008 ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 14
INTERVISTE
OLIMPIADI rio 2016 Franco Capelletti: “Siamo italiani, diamo il meglio quando tutto sembra crollarci addosso!” di Enzo De Denaro Meriti e responsabilità viaggiano lificazione a sorpresa? di uno sforzo da parte di tutta l’Italia. sempre sullo stesso treno che, in - I maschi, e parlo ovviamente di Fabio Questi ragazzi adesso non apparten- questo caso, arriverà fra qualche set- Basile, Elios Manzi e Matteo Marcon- gono più ai gruppi o alle società spor- timana a destinazione. La stazione è cini, hanno centrato la qualificazione tive, ma rappresentano la nazionale, quella di Rio de Janeiro. Per tracciare con tre tornei, che è un fatto straor- la federazione, rappresentano tutti un bilancio complessivo di questa dinario per com’è stato realizzato e noi ed è nell’interesse di ognuno che prima ed ampia parte del viaggio, in per quello che questa qualificazione- le cose vadano per il meglio, perché attesa che lo stesso si concluda con lampo ha dimostrato. Inoltre, un altro com’è già accaduto in passato i suc- tutto il sostegno possibile per i sei aspetto particolarmente importante cessi sono stati sempre accompagna- alfieri che nel judo si batteranno per è che tre di questi sei atleti che ga- ti da ricadute positive di entusiasmo, il titolo olimpico, abbiamo parlato reggeranno a Rio sono giovani e rap- promozione, incremento di praticanti con Franco Capelletti, figura di rife- presentano anche numerosi coetanei nelle palestre d’Italia. Può cambiare la rimento per il movimento judoistico che stanno dimostrando di valere percezione di fiducia in tutto il paese. nazionale ed internazionale, ma in e meritano l’opportunità per espri- particolare, in questo tratto finale di mersi in contesti superiori. È chiaro Partendo da Montreal 1976 ed ar- qualificazione olimpica, l’anello di che, se siamo arrivati a questo punto, rivando a Rio 2016 si attraversa un congiunzione fra società sportive e ora dobbiamo essere capaci di dare percorso di vita e di esperienze lungo direzione tecnica nazionale. Maestro quanto di meglio siamo in grado di 40 anni ed undici edizioni dei Giochi Capelletti, quale è la lettura corretta dare per cogliere al massimo l’oppor- Olimpici. In ciascuna di queste è stata che è opportuno dare a questa qua- tunità e per fare questo c’è bisogno scritta una storia fatta di scelte e di ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 16
OLIMPIADI rio 2016 opportunità che il tempo ed il caso tato, sono fiducioso. Queste ragazze sorprese. Ma non è stato un caso iso- hanno sempre e comunque messo a e questi ragazzi sono consapevoli del lato, perché rileggendo la storia di disposizione. L’insieme di queste sto- loro valore, così come hanno piena tutte le Olimpiadi che ho avuto il pri- rie fa parte della memoria collettiva, consapevolezza che staff, tecnici e vilegio di vivere in questi quarant’an- ma per Franco Capelletti è un libro dei chiunque in questo paese è pronto a ni, la forza di reazione che abbiamo ricordi e di vita vissuta intensamente. sostenerli, se già non lo sta facendo. saputo esprimere, in tutti i casi, si è Alla vigilia di quest’undicesima Olim- Ma guardando al passato la cosa più sempre dimostrata decisiva. L’ultima piade, facendo i conti con questa evidente che abbiamo sempre dimo- in ordine di tempo è stata Rosalba storia incredibile, quali sono state le strato, è stata la capacità di reagire Forciniti a Londra, qualificata in quota scelte più importanti che hanno ac- quando tutto sembrava ci dovesse continentale in seguito ad una rinun- compagnato il percorso verso Rio e crollare addosso. La cito sempre, ma cia, ma che ha poi saputo calzare alla quali le opportunità che il team Italia l’avventura di Mosca 1980 è un esem- perfezione i panni della protagonista. potrebbe cogliere in questa straordi- pio straordinario in questo senso, la Per tutti noi, il periodo seguito alla re- naria occasione? storia ormai la conoscono tutti, ma pentina scomparsa di Matteo Pellico- - La cosa più importante è arrivare mai come in quell’occasione tutto ne, è stato tremendo, ma ora è il mo- alla gara con la mentalità giusta ed sembrava esserci crollato addosso mento di essere italiani e dare quanto anche se nulla si può dare per scon- eppure abbiamo avuto delle belle di meglio possiamo. Tutti assieme. ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 17
OLIMPIADI rio 2016 Caudullo: Cinquant’anni di Lotta per arrivare a Rio di Vanni Lòriga Volete sapere tutto sulla Lotta, olim- DT Franco Marziani. Parte con il pie- Polizia di Stato e Vice Presidente fe- pica o no, degli ultimi cinquant’an- de giusto: l’Italia dopo 16 anni torna derale). ni? Parlatene con Antonino, Raffae- sul podio con Giuseppe Bognanni e Nel 1964 è ad un bivio: ha la possi- le, Francesco, Emilio Caudullo. GianMatteo Ranzi. bilità di frequentare sia la Scuola Si tratta, ovviamente, di Nino Cau- Il suo percorso nel mondo della lotta per Ufficiali di Polizia che quella del dullo, il DT azzurro di lotta greco-ro- s’inizia nel 1959 quando, martellista CONI. Opta per questa è si diploma mana, stile libero e femminile e che, sulle pedane dello stadio Cibali di Maestro dello Sport. Viene asse- in tale veste, seguirà Daigoro Timon- Catania, viene adocchiato dal Ma- gnato al Centro Olimpico di Savona cini e Frank Chamizo ai Giochi di Rio. estro Toto Strano, che lo induce a dove affianca, come già accennato, Lo incontriamo alla vigilia della sua dedicarsi alla greco-romana presso Franco Marziani. Nel 1974 assume partenza per Cuba, ultima tappa i Vigili del Fuoco “Carlo Russo”. Un l’incarico di DT della greco-romana, della preparazione per i Giochi che anno dopo vince il titolo italiano in un periodo in cui si distingue An- viene perfezionata presso la “Escue- universitario (frequenta giurispru- tonino Catalbiano (bronzo mondiale la superior de formacion de atleta de denza dopo il liceo classico Cutulli) nel 1991). alto nivel” (ESPA) di Cerro Pelado. e sale sul podio dei tricolori juniores. È poi responsabile dei CAS nazionali “Nino” Caudullo non è certo alla pri- Si trasferisce a Roma per assolvere e lavora soprattutto a Catania. Fra i ma esperienza olimpica. Il suo de- gli obblighi di leva presso le Fiamme suoi allievi un giovanissimo Vincen- butto ai Giochi risale al 1972 quando Ore. Alla Caserma Guido Reni si al- zo Maenza. a Monaco di Baviera affianca, come lena con Ermanno Pignatti (pesista, Nel 1981 gli viene affidato il delica- preparatore atletico, l’indimenticato bronzo olimpico, poi Generale della to incarico di Segretario della Com- ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 18
OLIMPIADI rio 2016 missione Tecnica della Federazione Alberto Di Mario. Ha superato dei mo- così Frank, il primo italiano a vince- Internazionale (FILA) e successiva- menti molto difficili, accusando anche re il titolo iridato nello stile libero, si mente un compito di eccezionale im- la rottura del capo lungo del bicipite, presenta all’appuntamento olimpico pegno. Nell’ambito della Solidarietà ma è in netta ripresa, come ha dimo- in testa al ranking mondiale dei 65 Olimpica del CIO per un decennio si strato qualificandosi prepontemente chilogrammi. reca ne Paesi dell’Africa del nord e di nel torneo di Istanbul”. “Questa classifica – interviene Nino quella “nera”, delle Americhe centra- “Per il suo recupero vanno ringraziati Caudullo – rispecchia i valori in cam- le e meridionale, della Polinesia. Ha anche il professor Giuseppe Porcellini, po. Ma bisogna ricordare che gli av- il compito di “convertire” i praticanti il traumatologo che lo ha operato ed versari del nostro campione sono di al- delle lotte tradizionali, che esistono il dottor Fabio Fanton con il suo staff”. tissimo livello e talvolta lo hanno ben in tutto il mondo, alle specialità olim- Come sempre contiamo su Daigoroi e su contrastato. A favore di Frank giocano piche. chi lo segue, egregiamente, da vicino”.. comunque alcuni fattori. Alla sua ecce- Il suo peregrinare viene interrotto da “Con Chamizo ed il suo allenatore Fi- zionale attitudine alla lotta, un dono una intossicazione alimentare con- liberto Delgado trascorriamo l’ultimo della natura, unisce tecnica sopraffina, tratta a Samoa, ultima tappa della mese di preparazione nello stimolante rapidità nelle azioni di forza e, soprat- sua cattedra itinerante, e produttivo ambiente della lotta cu- tutto, assoluta imprevedibilità tattica. Torna in Italia e dal 1989 assume bana, in cui Frank e nato e si è formato”. Andiamo a Cuba per allenarci dura- gli incarichi di Direttore della Scuo- “Dobbiamo dire che Frank Chamizo è mente con avversari impegnativi. Fa- la Centrale della FILA e del Centro stato per la nostra lotta un regalo ina- remo insieme tutto il possibile per non Olimpico federale di Ostia, che la spettato. Molto del merito va dato alla deludere noi stessi e tutti coloro che ci ospita. Del complesso creato dal ge- famiglia Caneva, da Lucio a Dalma. sono stati sempre vicini”. nio operativo di Matteo Pellicone è Lo hanno conosciuto ed apprezzato Ed arrivato a questo punto il DT Cau- responsabile sino al 2006, quando durante un periodo di allenamento a dullo ci tiene a ricordare i grossi meri- raggiunge l’età del pensionamento. Cuba. Poi la storia è nota. Frank è di- ti del CS Esercito, del suo comandan- In questi lunghi anni della lotta ha ventato italiano per matrimonio pro- te colonnello Remo Del Favero e del praticamente imparato tutto. prio con Dalma; da noi ha ritrovato il Tenente Colonnello Giuseppe Minis- Non si ferma, ovviamente: dopo i gusto della lotta, ottimamente seguito sale, responsabile del III Dipartimen- Giochi di Pechino è DT della greco- da Delgado”. to che comprende anche gli sport di romana e dal 2012 anche dello stile Su Delgado basterà ricordare che combattimento. libero e della femminile. una cinquantina di suoi allievi ha vin- Restando nell’ambito del Centro Il suo campo di conoscenza e di to medaglie ai Campionati Mondiali Sportivo ci piace ricordare che fra esperienza è praticamente senza assoluti e giovanili. gli altri a suo tempo vi prestò ser- confini spaziali e temporali. Su Frank Chamizo Marquez piace in- vizio anche il bersagliere Vincenzo E con lui si parla quindi a ragion ve- vece rammentare che presentò il suo Maenza, che nelle sue partecipazio- duta degli imminenti Giochi di Rio. biglietto da visita a livello assoluto a ni olimpiche si fece esemplarmente “Sulle materassine della Portuguese Baku, nella prima edizione dei Gio- onore… Arena Carioca 2, nel quartiere di Barra, chi Europei (giugno 2015). Argento, Il Caporal Maggiore Frank Chamizo la lotta italiana presenta due lottato- superato dall’idolo di casa, il cam- infine non dovrà fare i conti con un ri: Daigoro Timoncini nei 96 chili della pione olimpico di Londra nei 60 kg suo superiore in grado. Si tratta del greco-romana e Frank Chamizo nei 65 Toghrul Asgarov: ma con lui si rifà al Capitano dell’esercito giapponese dello stile libero”. Campionato Mondiale di Las Vegas Tatsuhiro Yonemitsu, che ai Giochi di “ Timoncini, qualificato ai Giochi per la (settembre 2015), eliminandolo ne- Londra si affermò proprio nella ca- terza volta, prosegue la preparazione gli quarti di finale con un secco 10- tegoria dei 66 chilogrammi. Ora si è nella sua Faenza, seguito da Beniami- 0. Ulteriore conferma al campionato dedicato all’insegnamento e, sporti- no Scibilia e dal preparatore atletico europeo di Riga nel marzo scorso. E vamente, gli auguriamo buon lavoro. ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 19
OLIMPIADI rio 2016 Parla il direttore tecnico Aschieri “La partecipazione ai Giochi: il ricostituente del Karate” di Daniele Poto Era un sogno, era un miraggio ma salto di qualità, atteso da un’infinità zia nel 1982, un anno d’oro per lo ora che siamo nell’imminenza della di anni. E’ per sondare questa fibril- sport italiano. Ai mondiali del 1980 decisione finale sembra una splendi- lazione e questo fantastico probabi- eravamo tutti insieme perché c’era da possibilità. Il faticoso approdo del lissimo punto d’arrivo che abbiamo un’unica organizzazione mondia- karate alla sponda olimpica dovreb- voluto intervistare il direttore tecni- le e, tra l’altro, quell’edizione, fu un be concretizzarsi a tavolino in zona- co Pierluigi Aschieri, l’antenna più grande successo. Dal 1982 in avanti Rio. Dunque si profila un meraviglio- sensibile rispetto al cambiamento. le situazioni sono molto complica- so punto d’arrivo per chi da sempre Aschieri, è finalmente il caso di sfo- te. Improvvisamente è nato il kara- si batte per la materializzazione di derare un po’ di sano ottimismo ri- te tradizionale. Poi il karate inteso questo traguardo. Il capolinea sot- spetto a quello che succederà? come kata e il karate come kumite. tintende un cambiamento epocale “Direi che l’ottimismo è una paro- La forma del combattimento. Dal per la disciplina con ovvi chiari rife- la da non utilizzare, piuttosto direi 1982 sono proliferati regolamenti rimenti all’attualità visto che un’inte- ragionevole realismo. E da questo che servivano a scavare un fossato ra generazione (juniores compresi) punto di vista ci sono tutte le carte divisorio mentre la pratica era sem- guarda a questa possibilità come a in regola. Dovrebbe essere accettata pre quello. Dico che è stato prete- un interessante svolta, forse anche una richiesta del governo giappone- stuoso stilare regolamenti diversi e professionale. Il karate è da tempo se, avanzata dopo molte riflessioni, non ha fatto bene alla nostra causa sotto l’egida CONI ma con la salva- anche dal punto di vista interno. Le complessiva. Per moltissimi anni si è guardia del CIO e il riconoscimento divisioni del nostro mondo sono dovuto fare i conti con queste pro- olimpico adirebbe a quell’atteso note. L’operazione-Olimpiade ini- blema in un profluvio di osservazio- ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 20
Puoi anche leggere