Net SPECIALE OLIMPIADI - Judo LIBERTAS Nazionale

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periodico online della FIJLKAM - anno 8°

                                           SPECIALE
                                           OLIMPIADI
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SOMMARIO

            2      Editoriale pre-olimpico
            di Domenico Falcone

            4         La FIJLKAM alle Olimpiadi: 24 presenze, 48 medaglie

SPECIALE
            di Livio Toschi

OLIMPIADI   INTERVISTE

            16       Franco Capelletti: “Siamo italiani, diamo il meglio quando
                     tutto sembra crollarci addosso!”
            di Enzo De Denaro

            18       Caudullo: Cinquant’anni di Lotta per arrivare a Rio
            di Vanni Lòriga

            20       La partecipazione ai Giochi: il ricostituente del Karate
            di Daniele Poto

            SCHEDE ATLETI

            23        Atleti qualificati Lotta
                      Daigoro Timoncini
                      Frank Chamizo Marquez

            26        Atleti qualificati Judo
                      EdwigeGwend
                      Odette Giuffrida
                      Valentina Moscatt
                      Matteo Marconcini
                      Fabio Basile
                      Elios Manzi

            REGOLAMENTI

            33       Guida al torneo olimpico di Judo
            a cura di Giovanna Grasso

            39       Guida al torneo olimpico di Lotta
            a cura di Giovanna Grasso

            CALENDARIO

            44        Calendario competizioni

                                       ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 1
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OLIMPIADI rio 2016

Editoriale pre-olimpico
di Domenico Falcone

Mancano meno di due mesi alle             anzi, ne potenzia l’entusiasmo e la         possibile fino ad un anno fa. La loro
Olimpiadi di Rio de Janeiro e ci stia-    motivazione. Voglio aggiungere an-          qualificazione assieme alle solide
mo disponendo all’imminente ap-           che il mio ringraziamento a tutte le        prestazioni di Odette Giuffrida ed
puntamento con grande positività          Società Sportive, ai Gruppi Sportivi        Edwige Gwend, crea una condizio-
ed entusiasmo. Aver qualificato sette     Militari ed ai Corpi dello Stato che        ne positiva nella squadra del Judo,
Atleti è un risultato notevole, l’impe-   hanno contribuito a questo succes-          di entusiasmo e di motivazione. Gli
gno con il quale abbiamo affrontato       so ed a tutti quei ragazzi che si sono      stessi presupposti con i quali la “pic-
il cammino di qualificazione è stato      messi a disposizione per fare da part-      cola” squadra della Lotta si trova ad
totale e nessuno si è risparmiato o       ner in questo viaggio.                      affrontare l’appuntamento olimpico:
ha fatto meno del massimo di quel         Abbiamo un gruppo di Atleti ed              Daigoro Timoncini è alla sua terza
che poteva. Anzi, spesso anche di         Atlete per la maggior parte mol-            qualificazione, ottenuta grazie al suo
più. Per questo innanzitutto voglio       to giovane, che ben rappresenta il          temperamento tenace e determina-
rivolgere un sentito ringraziamento       cambiamento anche generazionale             to, Frank Chamizo è il volto nuovo
a tutti quelli che non ce l’hanno fat-    che sta vivendo la nostra Federazio-        dello stile libero e indubbiamente
ta. Atlete ed Atleti che si sono impe-    ne: siamo in una fase che definirei di      l’uomo di punta della disciplina. Il
gnati duramente in questi anni e che      “passaggio di consegne” e trovo che         suo percorso con la maglia azzurra è
hanno fatto il possibile per ottenere     c’è un’immagine che ben rappresen-          stato più che cristallino e di grande
un risultato che, purtroppo, non è        ta questo periodo della nostra storia.      successo, ma questo non deve offu-
arrivato. A loro va ugualmente la mia     Parlo del gesto di Elio Verde nei con-      scare la realtà della disciplina, ossia
gratitudine. Penso in particolare a       fronti di Fabio Basile al Grand Prix di     il divario che ancora ci separa dal
chi, come Andrea Regis e Walter Fa-       Almaty, quel saluto accompagnato            livello internazionale, soprattutto
cente nel Judo e Dalma Caneva nella       da una stretta di mano e da un since-       dell’Europa dell’est. La squadra fem-
Lotta è stato condizionato in maniera     ro abbraccio al termine di un match         minile non ha raggiunto l’obiettivo
decisiva dagli infortuni; penso ad As-    emotivamente molto coinvolgente.            della qualificazione, ma abbiamo
sunta Galeone che ha pagato caro un       In questo caso, ma anche per quan-          un gruppo estremamente giovane,
altro tipo di infortunio, che definirei   to riguarda Elios Manzi e Matteo            quasi esclusivamente juniores, il cui
di eccessiva ingenuità di comporta-       Marconcini, che ha superato solo in         target è più ragionevolmente Tokyo.
mento. E’ oggettivamente un decre-        extremis nella ranking il “capitano”        Gli Atleti qualificati sono attualmente
mento rispetto ai nostri standard, ma     Antonio Ciano, è accaduto quello            a disposizione delle Direzioni Tecni-
nulla toglie alla qualità della Squadra   che nessuno avrebbe immaginato              che Nazionali che li accompagnano

                                                                                    ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 2
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OLIMPIADI rio 2016

in un programma suddiviso fra trai-        ne sono certo, importanti risultati in       semestre del calendario agonistico di
ning camps all’estero, allenamenti         termini di rendimento. Voglio anche          questo impegnativo anno olimpico:
collegiali presso il Centro Olimpico       rimarcare che abbiamo voluto rico-           la concentrazione di tutti i campiona-
“Matteo Pellicone” di Ostia e brevi pe-    noscere un contributo per l’attività         ti italiani di classe delle tre discipline,
riodi di recupero. Vogliamo ampliare il    internazionale giovanile delle disci-        oramai giunto alla sua fase conclusi-
concetto di “Squadra”, ma anche raf-       pline olimpiche, premiando gli Atleti        va, ha comportato un grande sforzo
forzare in loro la fiducia nel percorso    che hanno ottenuto risultati di rilievo      organizzativo. Sono più che soddi-
scelto con l’obiettivo di arrivare a Rio   nelle gare all’estero nel 2015. Si tratta    sfatto per l’elevato livello di organiz-
de Janeiro nelle migliori condizioni       di un gesto che vuole esprimere rico-        zazione mostrata nel realizzare un
fisiche e mentali. Si tratta di una fase   noscenza e apprezzamento per chi             così alto numero di eventi sportivi,
conclusiva ed estremamente delicata,       investe su se stesso - e sono davvero        ma vogliamo porci un nuovo gran-
dove nulla verrà lasciato al caso. Nel     in tanti a farlo - e nel contempo vuole      de obiettivo che è quello di rendere
Judo, così come avvenuto anche per         essere uno stimolo per tutti affinché        il profilo organizzativo sempre più
le precedenti Olimpiadi, continuerà        ognuno dia sempre il meglio di sé.           efficiente e adeguato alle nuove tec-
ad essere fondamentale l’esperien-         In conclusione, se mi si chiede qua-         nologie, con riferimento ai parame-
za ed il supporto del Vicepresidente       li siano le aspettative rispondo una         tri-guida internazionali. Dobbiamo
Franco Capelletti, per coadiuvare lo       sola cosa: mi aspetto che tutti e tutte      avere sempre presente che l’atleta è
Staff Tecnico e gli Atleti che hanno ot-   diano il massimo.                            e rimane il protagonista della scena.
tenuto il Pass Olimpico e condividere      Per rendere esaustiva la panoramica          In questo senso stiamo raccoglien-
la programmazione con le Società di        olimpica non posso non evidenzia-            do risultati positivi sia per l’impegno
appartenenza. Nella Lotta si è scelto di   re le aspettative sull’inclusione del        degli organizzatori, a cui va ancora
proseguire il “percorso differenziato”     Karate nel programma dei Giochi di           una volta il ringraziamento della Fe-
per rispondere al meglio alle diverse      Tokyo 2020. Agosto sarà un mese im-          derazione, sia per quell’apertura di
esigenze dei due stili, greco romana       portante anche per questo aspetto: il        dialogo attivata ormai da qualche
e libera; questo ha comportato un          Congresso del CIO valuterà la propo-         tempo fra gli Insegnanti Tecnici e gli
particolare impegno per la Direzione       sta del Comitato Organizzatore che           Ufficiali di Gara. Il concetto di base
Tecnica, che ha saputo brillantemente      include tra i cinque sport aggiuntivi        di questo confronto deve fondarsi
superare momenti difficili ottenendo       dell’edizione giapponese anche il            sull’accettazione civile dell’errore:
risultati più che positivi.                Karate ed in favore del quale si è già       dobbiamo superare l’atteggiamento
Sul fronte importantissimo dell’at-        espresso il Comitato Esecutivo del           recriminatorio e le polemiche sterili
tività giovanile abbiamo avuto, in         CIO. Abbiamo, come mi ha conferma-           per costruire una strada che riduca
entrambe le discipline, un grande          to il Presidente Mondiale Espinòs, ot-       al massimo l’incidenza degli errori in
ed emozionante anno sportivo e             time aspettative in tal senso; questo        gara. Possiamo fare ciò se valorizzia-
per questo il mio plauso e ringrazia-      si traduce per la Squadra azzurra in         mo il dialogo e il confronto, all’inter-
mento va sia agli Atleti ed alle Atlete    un’opportunità decisamente rilevan-          no di un ambito di regole coerenti in
che alle Commissioni Nazionali ed i        te dato il nostro costante posiziona-        un sistema organizzato, che tutte le
Tecnici Sociali. Nonostante l’onere        mento nel medagliere internaziona-           parti in causa possono riconoscere,
di scelte spesso non facili, abbiamo       le. In tal senso i prossimi Campionati       accettare e condividere.
avuto continui riscontri ed è un fatto     Mondiali di Linz saranno il nostro “bi-      Mettere in gioco il massimo impegno
che ci rende orgogliosi e ci confor-       glietto da visita” anche nei confronti       in questa direzione, tutti insieme,
ta. Innanzitutto perché conferisce         del CONI il quale ha ben compreso il         con fermezza e determinazione, ma
ulteriore credibilità ai progetti che      potenziale della nazionale Azzurra.          anche con coerenza ed educazione, è
abbiamo allestito in passato, come         Questo significa per noi l’impegno           la strategia per ottenere un risultato
quello per Rio de Janeiro promosso         per raggiungere il 100% delle nostre         che sarà certamente positivo.
nel 2012, poi perché rafforza i più re-    possibilità a livello internazionale,        Continueremo a muoverci in questa
centi, come il Progetto Tokyo 2020.        considerata la totale fiducia nel la-        direzione perché, voglio sottolinear-
Un indice significativo è la fruttuosa     voro dei nostri uomini e delle nostre        lo una volta di più, la collaborazione
connessione tra nazionale giovanile        donne del Karate.                            e l’unione fra le nostre diverse anime
e prima squadra che si è concretizza-      A livello nazionale voglio sottolinea-       sono alla base della nostra grande
ta proprio in questi mesi e che darà,      re il grande lavoro svolto nel primo         Famiglia Federale.

                                                                                       ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 3
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OLIMPIADI rio 2016

La FIJLKAM alle Olimpiadi:
24 presenze, 48 medaglie
di Livio Toschi

La FIJLKAM, fondata nel 1902, parte-        va di schivare la lotta. Dopo il tempo
cipa alle Olimpiadi dal 1908 e nelle        regolamentare si rese necessario un
sue 24 presenze ha conquistato 48           prolungamento di 10’, ma alla fine l’i-
medaglie. In prossimità dei Giochi          taliano si aggiudicò ai punti la prima
di Rio ricordiamo una per una le no-        frazione. Vincendo ai punti anche la
stre partecipazioni, evidenziando le        seconda frazione di 20’ (quindi com-
discipline in cui i nostri atleti hanno     batté per 50’ complessivi), Enrico
gareggiato (Lotta GR e SL, Lotta fem-       Porro conquistò la meritata meda-
minile, Pesistica, Judo) e le meda-         glia d’oro: era il 25 luglio 1908. Al ri-
glie vinte (oro, argento, bronzo). Per      torno in Italia fu accolto con tutti gli
quanto riguarda le varie sigle che          onori: anche il re volle conoscerlo, e
citeremo, si precisa che dal 1902 al        quando se lo trovò davanti pare che
1933 la Federazione si chiamò FAI,          abbia sorriso sotto i baffi vedendo
fino al 1974 FIAP, fino al 1994 FILPJ,      che quell’imbattibile campione era                Enrico Porro, oro nel 1908
fino al 2000 FILPJK.                        un piccoletto come lui.

IV Olimpiade, Londra 1908                                                                 V Olimpiade, Stoccolma 1912
(GR / 1 O)                                                                                (GR)
Nel programma figuravano sia la lot-                                                      Il programma includeva la lotta gre-
ta greco-romana (4 categorie) che la                                                      co-romana (5 categorie, una in più
libera (5 categorie), che si disputa-                                                     rispetto a Londra), ma non la libera
rono allo stadio White City nel quar-                                                     né il sollevamento pesi.
tiere Shepherd’s Bush. Nella lotta GR                                                     I nostri 6 lottatori furono scelti attra-
la FAI iscrisse solo il milanese Enrico                                                   verso delle eliminatorie, ma Porro,
Porro, atleta della Pro Italia di Spezia,                                                 campione olimpico nel 1908, s’in-
all’epoca arruolato in Marina. Nei leg-                                                   fortunò a un braccio – si trattava di
geri (147 pounds, cioè 66,67 kg) ga-                                                      una bruciatura – e non poté partire.
reggiarono 25 concorrenti. Passato il                                                     La squadra inviata in Svezia dalla FAI
primo turno senza combattere, Porro                                                       non ottenne medaglie, ma Gargano
affrontò e sconfisse uno dietro l’al-                                                     (75 kg), Arpe e Gardini (82,5 kg) ri-
tro l’ungherese Teger (ai punti) e gli                                                    portarono due vittorie ciascuno.
svedesi Gustaf Malmström (ai punti)                                                       Una curiosità sulle gare di lotta, di-
e Gunnar Persson (per atterramento                                                        sputate nello Stadio Olimpico: poi-
in 2’05”). Così giunse alla finale con                                                    ché se non si aveva un vincitore e
il russo Nikolai Orlov, che pure ave-                                                     neppure una prevalenza di attacchi
va saltato il primo turno e pesava 7                                                      da parte di un concorrente durante
chili più di lui. Per gareggiare dovette                                                  la prima mezz’ora l’arbitro doveva
farsi prestare la maglietta da un fin-                                                    far proseguire per altri 30 minuti e
landese perché la sua si era strappa-                                                     così via, gli incontri potevano diven-
ta durante il primo incontro e quella                                                     tare interminabili. A Stoccolma, ap-
prestatagli dall’amico Emilio Lunghi                                                      punto, il combattimento per la vitto-
aveva subito la stessa sorte nelle                                                        ria nei medio-massimi tra lo svedese
successive lotte. Il combattimento                                                        Anders Ahlgren e il finlandese Ivar
con Orlov fu serrato: Porro attaccò in      Filippo Bottino, oro nel 1920,                Böhling durò 9 ore prima che l’ar-
continuazione, mentre il russo cerca-       con il labaro federale                        bitro dichiarasse la parità, classi-

                                                                                        ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 4
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                                            fortuna, mentre i pesisti colsero un          comprendevano tre esercizi: strappo
                                            insperato successo: il genovese Fi-           e slancio con un braccio, slancio con
                                            lippo Bottino vinse l’oro nei pesi            due braccia.
                                            massimi, Pietro Bianchi l’argento
                                            nei medi, Luigi Gatti (piuma) e Giulio        VIII Olimpiade, Parigi 1924
                                            Monti (leggeri) si piazzarono al 4° po-       (GR, SL, P / 3 O)
                                            sto, Gino Mattiello (medio-massimi)           Al Vélodrome d’Hiver la FAI schierò
                                            al 5°. Bianchi e lo svedese Albert Pet-       ben 32 atleti, partecipando per la
                                            tersson sollevarono entrambi 237,5            prima volta alla lotta libera. Come ad
                                            kg. Disputarono quindi una gara di            Anversa, anche a Parigi i nostri lotta-
                                            spareggio per assegnare il secondo            tori (12 in GR e 5 in SL) non ottennero
                                            e il terzo posto, «ma siccome anche
                                            l’esito di questa fu un risultato di pari-
                                            tà, ci si affidò alla sorte – caso rimasto         Le 3 medaglie d’oro di Parigi
                                            unico nella storia delle Olimpiadi. L’i-         1924: Piero Gabetti, Carlo Ga-
                                            taliano Bianchi fu il più fortunato» (E.         limberti e Giuseppe Tonani con
                                            KAMPER e H. SOUCEK, 1992). Le gare                     l’allenatore Enrico Taliani

Carlo Galimberti, oro nel 1924,
2 argenti nel 1928 e 1932. Alfie-
re dell’Italia nel 1928

ficandoli entrambi al 2° posto. Ma
l’incontro più lungo della storia dei
Giochi fu quello tra il finlandese Al-
fred Asikainen e l’estone Martin Klein
(che gareggiava per la Russia), pesi
medi, che lottarono per 11 ore! Alla
fine vinse l’estone, che dovette però
rinunciare a battersi per la medaglia
d’oro con lo svedese Claes Johansson
perché troppo spossato...

VII Olimpiade, Anversa 1920
(GR, P / 1 O, 1 A)
Nel programma figuravano tanto i
due stili di lotta (5 categorie ciascu-
no) che il sollevamento pesi (5 cate-
gorie), ospitati nel Salone delle Feste
della Società Reale di Zoologia. La
squadra della FAI comprendeva 8
greco-romanisti e 5 pesisti. I lottatori,
tra i quali era Porro (primo italiano a
collezionare due presenze olimpiche
nell’atletica pesante), non ebbero

                                                                                         ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 5
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successi: il migliore risultò Giuseppe     ca leggera, 2 per il ciclismo, una per il     XI Olimpiade, Berlino 1936
Gorletti, 4° nei medi in GR. Nel solle-    canottaggio e l’equitazione.                  (GR, SL, P)
vamento pesi, invece, fu un trionfo: 3                                                   La Deutschlandhalle ospitò le gare
medaglie d’oro con Pierino Gabet-          IX Olimpiade, Amsterdam 1928                  di lotta, pesistica e pugilato. La FIAP,
ti nei piuma, Carlo Galimberti nei         (GR, P / 2 A, 2 B)                            che schierava 15 atleti, non vinse me-
medi e Giuseppe Tonani nei massi-          Le gare di lotta greco-romana (6 ca-          daglie e il nostro magro bottino fu di
mi, che sollevò 517,5 kg stabilendo        tegorie), di stile libero (7 categorie)       3 quinti posti (Molfino, Tozzi e Silve-
anche il primato mondiale nelle cin-       e di pesi (5 categorie) si disputarono        stri in greco-romana) e di 5 sesti po-
que alzate: strappo e slancio con un       tutte al padiglione provvisorio pres-         sti. Il lottatore Aleardo Donati e i pesi-
                                           so lo Stadio Olimpico, il Krachtsport-        sti Galimberti e Pierini parteciparono
                                           gebauw.                                       a Berlino alla loro quarta Olimpiade.
                                           Andammo in Olanda con 5 greco-                Alla vigilia della seconda guerra
                                           romanisti e 6 pesisti, cogliendo 2 me-        mondiale, con 7 presenze alle Olim-
                                           daglie d’argento con Pierino Gabet-           piadi, la FIAP vantava 6 medaglie d’o-
                                           ti e Carlo Galimberti nei pesi e 2 di         ro, 5 d’argento e 5 di bronzo.
                                           bronzo con Giovanni Gozzi e Gero-
                                           lamo Quaglia nella lotta. Galimberti
                                           (secondo dietro il francese François
                                           per soli 2,5 kg dopo tre esercizi), in-
                                           dubbiamente il più grande pesista
                                           italiano di tutti i tempi, fu il portaban-
                                           diera della squadra azzurra. Gli eser-
                                           cizi di sollevamento vennero limitati
                                           a quelli con due braccia: distensione,
                                           strappo e slancio, rimanendo inva-
                                           riati fino al 1972, quando fu abolita
                                           la distensione. Galimberti nei medi,
                                           con 105 kg, e Giuseppe Conca nei
                                           piuma (a pari merito con il tedesco
  Giovanni Gozzi, oro nel 1932,            Hans Wölpert), con 92,5 kg, stabiliro-
        bronzo nel 1928                    no i primati mondiali di distensione.

braccio, distensione, strappo e slan-      X Olimpiade, Los Angeles 1932
cio con due braccia. Il grande Galim-      (GR, P / 1 O, 2 A, 3 B)
berti s’impose grazie alla sua classe      L’Olympic Auditorium vide le gesta
cristallina, staccando di ben 37,5 kg      dei nostri 6 greco-romanisti e 4 pe-
il secondo classificato e miglioran-       sisti, che ottennero una medaglia
do i primati mondiali di distensione       d’oro con Giovanni Gozzi, due d’ar-
(97,5 kg) e di slancio con due braccia     gento (Carlo Galimberti e Marcello                Ercole Gallegati, 2 bronzi nel
(127,5 kg), il primo a pari merito con     Nizzola) e tre di bronzo (Ercole Gal-                              1932 e 1948
l’egiziano Ahmed Samy, il secondo          legati, Mario Gruppioni e Gastone
con l’estone Jaan Kikkas.                  Pierini). Quelle Olimpiadi furono un          XIV Olimpiade, Londra 1948
Tra i 15 pesisti azzurri citiamo anche     successo per tutta la squadra italia-         (GR, SL, P / 1 O, 2 B)
Mario Giambelli, 6° nei medio-massi-       na (la più numerosa, con 101 atleti,          Le gare di lotta e sollevamento pesi si
mi, e Filippo Bottino (medaglia d’oro      dopo quella statunitense), che vinse          disputarono alla Empress Hall, Earl’s
nel 1920), 6° nei massimi.                 12 medaglie d’oro, 12 d’argento e 12          Court. La FIAP, scesa in campo con
Dopo i Giochi del 1924 la FAI poteva       di bronzo (oltre a 12 quarti posti), se-      12 atleti (un solo pesista), conquistò
vantare 5 medaglie d’oro (4 nella pe-      conda solo agli USA. Va sottolineato          nella GR una medaglia d’oro con il
sistica e una nella lotta GR) delle 26     che tra gli allenatori dei nostri atleti      barese Pietro Lombardi nei mosca
vinte complessivamente dall’Italia.        figuravano nientemeno che Alber-              e due medaglie di bronzo con Ercole
Questa speciale classifica per disci-      to Braglia (ginnastica), Nedo Nadi            Gallegati (37 anni) nei medi e Guido
pline vedeva 7 successi a testa per la     (scherma) e Giovanni Raicevich (lot-          Fantoni nei massimi.
ginnastica e la scherma, 3 per l’atleti-   ta), nomi leggendari.                         Artefici del “miracolo” Lombardi fu-

                                                                                        ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 6
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                                                                                          plina – con il ventunenne Garibaldo
                                                                                          Nizzola (4 vittorie e una sconfitta
                                                                                          contro l’imbattibile turco Atik) e un
                                                                                          quinto posto nella greco-romana con
                                                                                          lo sfortunato Luigi Campanella (4
                                                                                          vittorie e una sconfitta contro il for-
                                                                                          tissimo svedese Anderberg). Non fu
                                                                                          baciato dalla sorte neppure Umberto
                                                                                          Silvestri, tra i favoriti nella categoria
                                                                                          medio-massimi, messo fuori gara
                                                                                          dalla frattura di una costola durante
                                                                                          il secondo incontro.
                                                                                          Nella classifica per nazioni nella GR
                                                                                          l’Italia si classificò terza dopo la Sve-
                                                                                          zia e la Turchia. Bruno Roghi, all’epo-
                                                                                          ca direttore del Corriere dello Sport,
                                                                                          esaltò giustamente «la luminosa af-
                                                                                          fermazione collettiva». E pensare che
                                                                                          c’era stato molto scetticismo intorno
                                                                                          alla nostra squadra, tanto che qual-
                                                                                          cuno aveva persino affermato: «Che
                                                                                          cosa andiamo a fare a Londra?».
                                                                                          Così scrisse di Lombardi il segretario
                                                                                          federale, Alfonso Castelli, sulla rivista
                                                                                          “Lotta e Pesi” del 1° settembre 1948:

Pietro Lombardi, oro nel 1948

rono il commissario tecnico Luigi           lotta dopo Porro e Gozzi. Con la vitto-
Cardinale, l’allenatore federale Ge-        ria – che gli valse il titolo di Cavaliere
rolamo Quaglia (bronzo nei piuma            della Repubblica – il disoccupato Pie-
ad Amsterdam) e il suo vice Mario           tro trovò anche un lavoro.
Golinelli. Cardinale aveva subito in-       La sua brillante prestazione non ri-
tuito nell’atleta dell’Angiulli la classe   mase isolata. Il faentino Gallegati
internazionale e a lui si dedicò con        ottenne il secondo bronzo – 16 anni
passione e tenacia commoventi. Ma           dopo quello di Los Angeles – grazie
un avversario pericolosissimo era in        ai successi contro l’argentino Bolzi,
agguato: il peso. Come mosca il bare-       l’austriaco Vogel e il norvegese Lar-
se aveva una forza ineguagliabile, ma       sen, nonostante la sconfitta con l’un-
come gallo avrebbe trovato avversa-         gherese Nemeti (da lui schienato in
ri di pari potenza. Bisognava quindi        soli 20” durante Italia-Ungheria del 4
che gareggiasse nei mosca. Fu perciò        dicembre 1947). “Ercolino”, incurante
sottoposto a un rigorosissimo regime        dell’inesorabile trascorrere degli anni,
dietetico e i suoi allenamenti venne-       era per tutti «un esempio luminoso di
ro opportunamente graduati. Rien-           passione, di volontà, di costanza e di
trato nella categoria in maniera quasi      classe». Il bolognese Fantoni superò
prodigiosa dopo aver perso 10 chili,        il finlandese Kangasniemi e l’unghe-
Lombardi ottenne quattro successi           rese Taranyi, ma perse con lo svedese
(contro il danese Thomsen, l’egiziano       Nilsson e il turco Kirecci, che lo prece-
El Ward, il finlandese Kangasmäki e lo      dettero in classifica.
svedese Möller) prima di sconfiggere        Conquistammo inoltre un quarto po-
il turco Kenan Olcay nella finale: era      sto nello stile libero – allora il nostro           Ignazio Fabra, 2 argenti nel
la terza medaglia d’oro italiana nella      miglior risultato olimpico nella disci-                            1952 e 1956

                                                                                         ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 7
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                                             XVI Olimpiade, Melbourne 1956                  XVIII Olimpiade, Tokyo 1964
                                             (GR, SL, P / 1 A, 3 B)                         (GR, SL, P, J)
                                             Nella lontana Australia, presenti con          Gli incontri di lotta si disputarono
                                             9 atleti, nell’Exhibition Building con-        nel Komazawa Gymnasium, quelli di
                                             quistammo una medaglia d’argento               pesi nella Shibuya Public Hall, quelli
                                             con Ignazio Fabra (mosca) e una di             di judo, inserito per la prima volta nel
                                             bronzo con Adelmo Bulgarelli (mas-             programma, nella Nippon Budokan
                                             simi) nella lotta greco-romana, due            Hall. La FIAP inviò 8 atleti (il judoka
                                             di bronzo con Ermanno Pignatti                 Carmeni si trovava già in Giappone
                                             (medi) e Alberto Pigaiani (massimi)            e fu aggregato alla squadra) ma non
                                             nei pesi. Lo sfortunato Mannironi do-          ottenne nessuna medaglia, come nel
                                             vette purtroppo abbandonare la gara            lontano 1936. I migliori risultati furo-
                                             per infortunio mentre era secondo.             no nella greco-romana il 4° posto di
                                             Considerando il quinto posto di Niz-           Fabra (52 kg), alla sua quarta Olim-
                                             zola nello stile libero e il sesto di Trip-    piade, e nei pesi il 5° di Mannironi (60
                                             pa nella greco-romana, quella spedi-           kg), che migliorò i primati italiani di
                                             zione meritò i complimenti di Onesti.          distensione e totale nei 3 esercizi.
                                             Il presidente del CONI volle sottoline-
                                             are lo «spirito agonistico eccellente»         XIX Olimpiade, Città del Messico
                                             e il «comportamento di responsabile            1968 (GR, SL, P)
                                             disciplina» della squadra, segnalatasi         La FIAP inviò 8 atleti, che non otten-
                                             «all’ammirazione e alla simpatia di            nero alcuna medaglia (ma Grassi si
                                             tutti», dichiarandosi altresì convinto         classificò 5° nella lotta stile libero). Le
Ezio Gamba, oro nel 1980,                    «che quando si può contare su atleti           gare di lotta si disputarono al Palazzo
argento nel 1984                             così capaci e dirigenti tecnici così in-
                                             telligenti, una Federazione sportiva
«Le privazioni e il digiuno non han-         può tranquillamente aspirare a suc-
no diminuito di un soffio la potenza         cessi ancora più grandi».
fisica del valoroso atleta perché egli
ha sopperito a tutto con una volontà         XVII Olimpiade, Roma 1960
ed un cuore veramente d’acciaio. La          (GR, SL, P / 1 B)
sua lotta era sempre uno spettacolo          La FIAP partecipò all’Olimpiade ro-
di aggressività e di forza, contro cui       mana con 23 atleti, uno per ogni
l’alta classe degli avversari nulla po-      categoria di peso nelle tre discipli-
teva. Si dice che non è possibile vin-       ne. Le gare di sollevamento pesi si
cere un’Olimpiade senza l’aiuto della        disputarono dal 7 al 10 settembre
fortuna: Lombardi ha dimostrato che          al Palazzetto dello Sport in viale Ti-
non è vero».                                 ziano, quelle di lotta dal 26 agosto
                                             al 6 settembre alla Basilica di Mas-
XV Olimpiade, Helsinki 1952                  senzio: per la prima volta all’aperto
(GR, SL, P / 1 A)                            in un torneo olimpico dopo il 1912,
La FIAP mandò in Finlandia 20 atleti,        con un effetto davvero suggestivo.
tra cui Ignazio Fabra, palermitano           Il bottino, però, fu misero: una sola
sordomuto, vincitore dei Giochi del          medaglia di bronzo grazie all’inossi-
Mediterraneo 1951. Nella Sala Mes-           dabile Sebastiano Mannironi nella
suhalli I il 22enne peso mosca ci diede      pesistica. Salvammo l’onore nella
il secondo posto nella lotta greco-ro-       greco-romana con il 4° posto di Trip-
mana (52 kg), perdendo la finale con-        pa e il 5° di Fabra, mentre nello stile
tro il sovietico Boris Gurevich per aver     libero Marascalchi si classificò 4°, De
male interpretato i gesti dei suoi alle-     Vescovi 5° e Nizzola 6°.
natori. Ma fu lusinghiero il rendimen-                                                                 Claudio Pollio, oro nel 1980
to di tutta la squadra di GR, con 6 atleti
su 8 classificati entro il sesto posto.

                                                                                           ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 8
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del Ghiaccio de los Insurgentes, quel-
le di pesi al Teatro de los Insurgentes.
Da notare che il judo non figurava
più nel programma, ma vi sarebbe
rientrato definitivamente nel 1972.

XX Olimpiade, Monaco di Baviera
1972 (GR, SL, P, J / 3 B)
La FIAP scese in campo con 15 atle-
ti e, dopo un digiuno di 12 anni (3°
posto di Mannironi a Roma), con-
quistò tre medaglie di bronzo con
Anselmo Silvino (75 kg) nella pesi-
stica, Giuseppe Bognanni (52 kg)
e Gian Matteo Ranzi (68 kg) nella
lotta greco-romana. Le gare si di-
sputarono nella Ringer-Judo Halle e
nella Gewichtheben Halle. Poiché dal
1964 la FIHC aveva deciso di far vale-
re le Olimpiadi come campionati del
mondo, vincemmo anche tre bronzi
mondiali nel sollevamento pesi: due
con Silvino (totale e slancio), uno con
Vezzani nei 110 kg (distensione).
Ranzi e Bognanni riportarono il pri-
mo una ferita al viso e il secondo uno
strappo muscolare, tanto che seppe
di aver vinto il bronzo mentre veniva                                                            Vincenzo Maenza,
condotto in infermeria. Una citazione                                       2 ori nel 1984 e 1988, argento nel 1992
particolare va al liberista napoletano
Vincenzo Grassi, che nel primo vitto-      nei pesi leggeri, in un girone di ferro.    nelle Forze Armate. La FILPJ schierò 6
rioso incontro si procurò distorsioni a    Battuto dal coreano Chang nell’in-          lottatori (3 nella GR e altrettanti nello
un pollice e a un ginocchio, ma non        contro per accedere alla finale, Felice     SL), 3 pesisti, un judoka.
volle ritirarsi e vinse altri due com-     si riscattava contro l’austriaco Pointer    Il carabiniere Gamba chiese il conge-
battimenti nonostante fosse al limi-       e guadagnava il meritato bronzo. Un         do e partì per Mosca accompagnato
te della sopportazione. Durante la         altro italiano metteva in luce grandi       dal suo maestro, Franco Capelletti,
gara con il campione europeo Arsen         possibilità, arrendendosi solo alla         direttore tecnico della Nazionale.
Alakverdiev all’improvviso crollò sul      parzialità degli arbitri: Ezio Gamba. Il    Superando difficoltà di allenamen-
tappeto, stroncato dal dolore: la sua      direttore tecnico Addamiani scrisse         to e problemi logistici, nel Luzhniki
avventura olimpica fu una vera “sto-       profeticamente: «A Mosca di Gam-            Palace of Sports batté nell’ordine
ria di sport”.                             ba si parlerà molto» (“Judo italiano”,      Al-Fahrhan (Kuwait), Dyot (Francia),
Da quest’anno fino a Londra 2012           luglio-agosto 1976).                        Kim (Corea), Davaadalai (Mongo-
almeno un nostro atleta è salito sul                                                   lia). Giunse così alla finale dei 71 kg
podio in ciascuna Olimpiade.               XXII Olimpiade, Mosca 1980                  contro il fortissimo britannico Neil
                                           (GR, SL, P, J / 2 O)                        Adams, sconfiggendolo dopo una
XXI Olimpiade, Montreal 1976               Va ricordato il boicottaggio attuato        gara intensa.
(GR, SL, P, J / 1 B)                       dagli USA e da molti altri paesi a cau-     Al successo di Ezio Gamba nel judo
La FILPJ portò in Canada 8 lottatori,      sa dell’invasione sovietica dell’Afgha-     si aggiunse quello di Claudio Pollio
3 judoka e un pesista, il trentatreen-     nistan. Il governo italiano si pronun-      nella lotta stile libero: erano le prime
ne Peppino Tanti, l’unico ad aver su-      ciò contro la nostra partecipazione, il     medaglie d’oro conquistate dall’Italia
perato i minimi di qualificazione. La      CONI a favore con larghissima mag-          nelle due specialità (quella di Pollio
nostra sola medaglia e la prima nel        gioranza (29 sì, 3 no, 2 astensioni). Il    è tuttora la nostra unica medaglia
judo fu conquistata al Velodromo           governo, allora, decise d’impedire la       nello SL). Ottimamente preparato
Olimpico da Felice Mariani, terzo          trasferta a tutti gli atleti inquadrati     dal commissario tecnico Vittoriano

                                                                                      ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 9
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Romanacci, sul tappeto del CSKA
Sports Complex nella prima giornata
Claudio batté nettamente il polacco
Falandys, 3° al campionato mondiale
1979 e 2° all’europeo. La vittoria lo
galvanizzò spingendolo al succes-
so contro il mongolo Khishigbaatar.
Sempre nello stesso giorno strapazzò
il coreano Jang. Pollio era ormai pro-
iettato verso una medaglia. Non gli
restava che affrontare il sovietico Ser-
gei Kornilaev, logicamente favorito
sia perché era campione del mondo
in carica, sia perché giocava in casa.
Nei tre incontri precedenti con Korni-
laev il nostro Pollio era sempre stato
battuto e anche questa volta perse
(3 a 1), ma attese con fiducia l’esito
dell’incontro tra il sovietico e il core-
ano Se-Hong Jang, perché quest’ulti-
mo aveva già in tasca la medaglia di
bronzo e battendo Kornilaev avrebbe
guadagnato l’argento. La lotta si basa
su particolari sistemi di punteggio e
gli atleti devono saper fare bene i
conti. Claudio li fece benissimo: Jang
sconfisse il sovietico e consegnò la
medaglia d’oro all’Azzurro.
Nella greco-romana l’intramontabile
Caltabiano (maltrattato dagli arbitri)
fu 5° nei gallo e il giovanissimo Ma-
enza 7° nei minimosca.
                                                                                                     Norberto Oberburger,
XXIII Olimpiade, Los Angeles 1984                                                                             oro nel 1984
(GR, SL, P, J / 2 O, 1 A)
L’Anaheim Convention Center ospitò          Fazi nel judo, e il 6° posto di La Bruna     la di Los Angeles l’ultima Olimpiade
le gare di lotta, l’Albert Gersten Pavi-    nello stile libero. Felice Mariani chiu-     valida quale campionato mondiale,
lion della Loyola Marymount Univer-         se a Los Angeles la sua luminosa car-        Oberburger conquistò altre tre me-
sity quelle di pesistica, l’Eagle’s Nest    riera agonistica.                            daglie d’oro (totale, strappo e slan-
Arena della California State Universi-      Una mezza delusione procurò l’ar-            cio) e Giuseppe Lagrotteria un argen-
ty quelle di judo.                          gento di Gamba, giunto alla finale           to nello strappo.
La FILPJ, presente con 7 lottatori, 5       dei 71 kg con lo sconosciuto corea-          Maenza, infine, nella finale dei 48
pesisti e 5 judoka, conquistò l’oro         no Byung-Keun Ahn dopo quattro               kg sconfisse il tedesco Markus Sche-
nella lotta greco-romana con Vin-           successi ottenuti in appena 4 minuti         rer, medaglia d’argento al mondia-
cenzo Maenza (ultimo successo nel           complessivi, che forse gli fecero cre-       le 1983, in meno di due minuti per
1948), l’oro nella pesistica con Nor-       dere di avere già la vittoria in tasca.      «grande superiorità». Vincenzino era
berto Oberburger (ultimo successo           Una piacevole sorpresa fu, invece,           il primo lottatore a conquistare il tito-
addirittura nel 1924), l’argento nel        il successo nei 110 kg di Oberbur-           lo olimpico senza aver perso un solo
judo con Ezio Gamba. Solo 60 anni           ger, così descritto da Gianni Brera:         punto, e nel 1985 dimostrò che il suo
prima, a Parigi, si era fatto meglio,       «Splendido e imponente. Lui e non            trionfo non era dovuto al boicottag-
ma cogliendo tre affermazioni in una        altri immagino che avrebbe voluto a          gio dei paesi dell’Est: a Tokyo, infatti,
sola disciplina. Alle medaglie vanno        modello il celebre Fidia per scolpire        vinse il supercampionato del mondo
aggiunti alcuni ottimi piazzamenti,         le esagerose fattezze di Ercole» (“Ath-      battendo il bulgaro Bratan Tzenov,
come il 5° posto di Mariani, Rosati e       lon”, settembre 1984). Essendo quel-         campione europeo e mondiale 1983.

                                                                                       ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 10
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Va detto che anche                                                                                    sovietico Oleg Kuche-
Gamba si prese una                                                                                    renko (lo stesso che lo
bella rivincita, scon-                                                                                aveva battuto al mon-
figgendo Ahn e por-                                                                                   diale disputato al Palaz-
tando alla vittoria la                                                                                zetto di Ostia nel 1990)
squadra europea nella                                                                                 gli negava la grande
prima Coppa del Mon-                                                                                  soddisfazione. Nono-
do di judo, disputata                                                                                 stante l’amarezza per la
al Palais Omnisport di                                                                                sconfitta e, soprattutto,
Paris-Bercy il 24 feb-                                                                                per il modo in cui era
braio 1985. «L’azzurro                                                                                maturata,      Vincenzo
è stato premiato quale                                                                                Maenza si confermò
miglior judoka della                                                                                  il più grande lottato-
formazione europea                                                                                    re italiano. Emanuela
da una giuria inter-                                                                                  Pierantozzi, superata
nazionale» (“Athlon”,                                                                                 nei 66 kg dalla cubana
aprile 1985).                                                                                         Odalis Reve (seconda
                                                                                                      al mondiale del 1991
XXIV Olimpiade, Seul                                                                                  dietro la nostra atleta),
1988                                                                                                  vinse l’altra medaglia
(GR, SL, P, J / 1 O, 1 B)                                                                             d’argento. Niente da
Il Sangmu Gymna-                                                                                      fare, purtroppo, per la
sium ospitò le gare di                                                                                Giungi, campionessa
lotta, il Weightlifting                                                                               mondiale, e per Schilla-
Gymnasium quelle di                                                                                   ci, campione europeo e
pesistica, il Jangchung                                                                               vicecampione del mon-
Gymnasium quelle di                                                                                   do, mentre Oberburger,
judo. Le categorie era-                                                                               alla sua quarta Olimpia-
no ancora 10 nella lotta e nella pesi-      Emanuela Pierantozzi, argento                de, ottenne il 10° posto a conclusio-
stica, mentre nel judo – con l’abolizio-     nel 1992, bronzo nel 2000                   ne di una carriera che ha dato all’Ita-
ne dell’open – si ridussero a 7.                                                         lia numerose soddisfazioni.
La FILPJ scese in campo con 16 atle-
ti, comprese la Giungi e la Motta, le      gi (52 kg). La Giungi, già 3a al mon-         XXVI Olimpiade, Atlanta 1996
prime donne che partecipavano a            diale di Essen e all’europeo di Parigi        (GR, SL, P, J / 1 A, 1 B)
un’Olimpiade nelle nostre discipline.      nel 1987, in maggio aveva vinto l’oro         Quindici atleti della FILPJK (nel 1994
Vincemmo una medaglia d’oro nella          all’europeo di Pamplona.                      anche il karate era divenuto setto-
lotta greco-romana con Vincenzo                                                          re federale) ottennero il passaporto
Maenza, che in finale sconfisse il po-     XXV Olimpiade, Barcellona 1992                per Atlanta: 4 lottatori, 2 pesisti e 9
lacco Andrzey Glab, confermandosi          (GR, SL, P, J / 2 A)                          judoka. Le nostre gare ebbero luogo
nei 48 kg dopo il successo di Los An-      Il Pavelló dell’INEFC (Istituto Naziona-      al Georgia World Congress Center,
geles: era il primo atleta della FILPJ a   le di Educazione Fisica della Catalo-         un gigantesco complesso situato nel
vincere due medaglie d’oro olimpi-         gna) ospitò le gare di lotta, il Pavelló      Parco Olimpico, accanto al Georgia
che. «Una volontà di ferro in un omi-      de l’Espanya Industrial quelle di pesi-       Dome (72.000 posti), il più grande
no di ferro. Un piccolo, grande eroe       stica, il Palau Blaugrana quelle di judo.     stadio coperto del mondo. Vincem-
moderno» (così lo ha definito Ludovi-      Due medaglie d’argento per la                 mo due medaglie nel judo: d’argento
co Perricone), che ha battuto soprat-      FILPJ, presente con 17 atleti, grazie         con Girolamo Giovinazzo (60 kg),
tutto quanti ritenevano la vittoria di     a Maenza e alla Pierantozzi, 2 volte          campione europeo nel 1994, di bron-
quattro anni prima non “vera”, anzi        campionessa mondiale ed europea.              zo con la ventunenne Ylenia Scapin
addirittura “illegittima”, dovuta cioè     Vincenzo, alla sua quarta partecipa-          (72 kg), una bella sorpresa.
solo all’assenza dei lottatori dell’Est.   zione, sfiorò due record: con un po’
Quali sport dimostrativi figuravano il     di fortuna sarebbe stato il primo lot-
taekwondo e il judo femminile, che ci      tatore a vincere tre Olimpiadi conse-
diede il bronzo di Alessandra Giun-        cutive e nella stessa categoria, ma il

                                                                                       ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 11
OLIMPIADI rio 2016

                                                                                       con la venezuelana Keivi Pinto; ha
                                                                                       dominato la pur temibile brasilia-
                                                                                       na Edinanci Silva, bronzo mondiale
                                                                                       2003, e poi, nella finale per il podio,
                                                                                       il capolavoro contro l’ucraina Ana-
                                                                                       stasia Matrosova». Le gare di lotta,
                                                                                       disputate anch’esse nell’Olympic Hall
                                                                                       dal 22 al 29 agosto, non ci riservaro-
                                                                                       no particolari emozioni e il miglior
                                                                                       risultato fu il 7° posto di Salvatore Ri-
                                                                                       nella nello SL.

                                                                                       XXIX Olimpiade, Pechino 2008
                                                                                       (GR, J / 2 O)
                                                                                       La FIJLKAM schierò 2 lottatori (Min-
                                                                                       guzzi e Timoncini) e 8 judoisti (Quin-
                                                                                       tavalle, Scapin, Morico, Torrenti, Casa-
                                                                                       le, Maddaloni, Meloni e Bianchessi),
                                                                                       guidati dai direttori tecnici Carlo Ma-
                                                                                       rini e Felice Mariani. Medaglie d’oro
                                                                                       per Andrea Minguzzi nella lotta GR
                                                                                       (84 kg), disputata nel China Agricul-
                                                                                       tural University Gymnasium, e per
                                                                                       Giulia Quintavalle (57 kg) nel judo,
Ylenia Scapin, 2 bronzi nel 1996 e 2000 (con Maddaloni, Pierantoz-                     disputato nell’University of Science
zi e Giovinazzo)                                                                       and Technology Beijing Gymnasium.
                                                                                       Minguzzi arrivò alla finale con l’un-
XXVII Olimpiade, Sydney 2000               ta e nel sollevamento pesi sono stati
(GR, P, J / 1 O, 3 B)                      quelli di Giuseppe Giunta, 7° nei 130          Girolamo Giovinazzo, argento
La FIJLKAM fu presente con 15 atleti:      kg, e di Eva Giganti, 7a nei 48 kg.               nel 1996, bronzo nel 2000
9 nel judo (Cavazzuti, Gal, Pierantoz-
zi, Scapin, Giovinazzo, Guido, Lepre,      XXVIII Olimpiade, Atene 2004
Maddaloni e Monti), 2 nella lotta          (GR, SL, LF, J / 1 B)
greco-romana (Giunta e Magni), 4 nei       Anche ad Atene inviammo 15 atleti: 9
pesi (Giganti, Boer, Ficco e Mannironi)    judoisti (Macrì, Cavazzuti, Scapin, Mo-
prima della definitiva separazione da-     rico, Andolina, Meloni, Lepre, Monti e
gli sport di combattimento. Le nostre      Bianchessi) e 6 lottatori (Giampicco-
gare si disputarono tutte al Sydney        lo, Juszczak, Fucile, Minguzzi, Rinella
Convention and Exhibition Centre           e Miano Petta). Va ricordato che la
a Darling Harbour. Grande successo         lotta femminile entrava per la prima
per il judo italiano: Giorgio Sozzi in-    volta nel programma dei Giochi con
titolò Mai così in alto il resoconto su    4 categorie (GR e SL passarono però
“Athlon”. Giuseppe Maddaloni (73           da 10 a 7 categorie ciascuna).
kg), campione europeo nel 1998 e           Nelle gare di judo, disputate nell’Ano
1999, vinse la medaglia d’oro: 20 anni     Liosia Olympic Hall dal 14 al 20 ago-
dopo Gamba un altro Azzurro saliva         sto, Lucia Morico (campionessa eu-
sul gradino più alto del podio. Giro-      ropea 2003) vinse il bronzo nei 78 kg
lamo Giovinazzo (66 kg), Emanuela          e Paolo Bianchessi fu 5° nei +100 kg.
Pierantozzi (78 kg) e Ylenia Scapin        Così Giorgio Sozzi commentò la gara
(70 kg) conquistarono tre medaglie di      della Morico: «Ha fatto polpette della
bronzo; Cinzia Cavazzuti, Jenny Gal e      canadese Amy Cotton; ha ceduto di
Luigi Guido tre quinti posti.              misura a Noriko Anno, campionessa
I nostri migliori piazzamenti nella lot-   del mondo in carica; ha passeggiato

                                                                                     ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 12
OLIMPIADI rio 2016

gherese Zoltan Fodor superando il
francese Melonin Noumonvi, il russo
Alexei Mishin, campione olimpico
uscente, e lo svedese Ara Abraha-
mian, secondo classificato ad Ate-
ne. La Quintavalle – scrisse Riccardo
Bufalino su “Athlon” – ha battuto «la
campionessa olimpica in carica, la
tedesca Boenisch, tramortita da uno
yuko da manuale; l’ostica mongola
Khis-Ngabat Eo, superata di misura
con un koka; la veterana Harel, fran-
cese di grande sostanza. La semifina-           Giuseppe Maddaloni,
le l’ha opposta all’australiana Pekli e         oro nel 2000
ad una dolorosa distorsione al gomi-
to: vittoria con il minimo scarto e bi-
glietto per la finale contro l’olandese
Gravensijn, atterrata con un osoto-
gari di rara bellezza ed efficacia».
A Pechino si è conclusa la brillan-            Andrea Minguzzi, oro nel 2008
te carriera di tre grandi campioni di
judo: Pino Maddaloni, Ylenia Scapin e
Lucia Morico.

XXX Olimpiade, Londra 2012
(GR, J / 1 B)
Londra ha ospitato per la terza vol-
ta i Giochi. Nella capitale britannica
abbiamo portato 9 judoisti (Moretti,
Forciniti, Quintavalle, Gwend, Barbie-
ri, Verde, Faraldo, Ciano, Meloni) e un
greco-romanista (Timoncini). Le gare
di judo si sono disputate dal 28 luglio
al 3 agosto, quelle di lotta dal 5 al 12
agosto e tutte – con pesistica, pugila-
to, scherma, taekwondo e tennis da
tavolo – nell’Exhibition Centre Lon-
don, il più grande impianto dei Gio-
chi 2012. Nel judo Rosalba Forciniti,
campionessa europea a squadre nel
2010 e 2a nella classifica individuale,
ha vinto il bronzo nei 52 kg, mentre
Giulia Quintavalle ed Elio Verde hanno
ottenuto un onorevole quinto posto.

Ora ci aspetta Rio de Janeiro: in boc-
ca al lupo, ragazzi!

                                           ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 13
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Medagliere della FIJLKAM (1908-2012)

                                  O          A        B

Lotta GR                           6         4        9
Lotta SL                           1         0        0
Pesistica                          5         4        5
Judo                               3         3        8*

TOTALE                            15         11       22

* Compreso il bronzo della Giungi nel
1988, quando il judo era sport dimostra-
tivo

Atleti della FIJLKAM plurimedagliati alle Olimpiadi                  Giulia Quintavalle, oro nel 2008 (con An-
                                                                      drea Minguzzi e il presidente Pellicone)
                                       O          A         B

VINCENZO MAENZA (Lotta GR)             2          1         0
CARLO GALIMBERTI (Pesistica)           1          2         0
PIERO GABETTI (Pesistica)              1          1         0
EZIO GAMBA (Judo)                      1          1         0
GIOVANNI GOZZI (Lotta GR)              1          0         1
IGNAZIO FABRA (Lotta GR)               0          2         0
GIROLAMO GIOVINAZZO (Judo)             0          1         1
EMANUELA PIERANTOZZI (Judo)            0          1         1
ERCOLE GALLEGATI (Lotta GR)            0          0         2
YLENIA SCAPIN (Judo)                   0          0         2

Atleti della FIJLKAM con 4 presenze alle Olimpiadi

ALEARDO DONATI (Lotta GR)                   1924, 1928, 1932, 1936
CARLO GALIMBERTI (Pesistica)                1924, 1928, 1932, 1936
GASTONE PIERINI (Pesistica)                 1924, 1928, 1932, 1936
ERCOLE GALLEGATI (Lotta GR)                 1932, 1936, 1948, 1952
GARIBALDO NIZZOLA (Lotta SL)                1948, 1952, 1956, 1960
IGNAZIO FABRA (Lotta GR)                    1952, 1956, 1960, 1964
EZIO GAMBA (Judo)                           1976, 1980, 1984, 1988
VINCENZO MAENZA (Lotta GR)                  1980, 1984, 1988, 1992
NORBERTO OBERBURGER (Pesistica)             1980, 1984, 1988, 1992
YLENIA SCAPIN (Judo)                        1996, 2000, 2004, 2008

                                                                          ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 14
INTERVISTE
OLIMPIADI rio 2016

Franco Capelletti: “Siamo italiani, diamo il meglio
quando tutto sembra crollarci addosso!”
di Enzo De Denaro

Meriti e responsabilità viaggiano         lificazione a sorpresa?                     di uno sforzo da parte di tutta l’Italia.
sempre sullo stesso treno che, in         - I maschi, e parlo ovviamente di Fabio     Questi ragazzi adesso non apparten-
questo caso, arriverà fra qualche set-    Basile, Elios Manzi e Matteo Marcon-        gono più ai gruppi o alle società spor-
timana a destinazione. La stazione è      cini, hanno centrato la qualificazione      tive, ma rappresentano la nazionale,
quella di Rio de Janeiro. Per tracciare   con tre tornei, che è un fatto straor-      la federazione, rappresentano tutti
un bilancio complessivo di questa         dinario per com’è stato realizzato e        noi ed è nell’interesse di ognuno che
prima ed ampia parte del viaggio, in      per quello che questa qualificazione-       le cose vadano per il meglio, perché
attesa che lo stesso si concluda con      lampo ha dimostrato. Inoltre, un altro      com’è già accaduto in passato i suc-
tutto il sostegno possibile per i sei     aspetto particolarmente importante          cessi sono stati sempre accompagna-
alfieri che nel judo si batteranno per    è che tre di questi sei atleti che ga-      ti da ricadute positive di entusiasmo,
il titolo olimpico, abbiamo parlato       reggeranno a Rio sono giovani e rap-        promozione, incremento di praticanti
con Franco Capelletti, figura di rife-    presentano anche numerosi coetanei          nelle palestre d’Italia. Può cambiare la
rimento per il movimento judoistico       che stanno dimostrando di valere            percezione di fiducia in tutto il paese.
nazionale ed internazionale, ma in        e meritano l’opportunità per espri-
particolare, in questo tratto finale di   mersi in contesti superiori. È chiaro       Partendo da Montreal 1976 ed ar-
qualificazione olimpica, l’anello di      che, se siamo arrivati a questo punto,      rivando a Rio 2016 si attraversa un
congiunzione fra società sportive e       ora dobbiamo essere capaci di dare          percorso di vita e di esperienze lungo
direzione tecnica nazionale. Maestro      quanto di meglio siamo in grado di          40 anni ed undici edizioni dei Giochi
Capelletti, quale è la lettura corretta   dare per cogliere al massimo l’oppor-       Olimpici. In ciascuna di queste è stata
che è opportuno dare a questa qua-        tunità e per fare questo c’è bisogno        scritta una storia fatta di scelte e di

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opportunità che il tempo ed il caso       tato, sono fiducioso. Queste ragazze       sorprese. Ma non è stato un caso iso-
hanno sempre e comunque messo a           e questi ragazzi sono consapevoli del      lato, perché rileggendo la storia di
disposizione. L’insieme di queste sto-    loro valore, così come hanno piena         tutte le Olimpiadi che ho avuto il pri-
rie fa parte della memoria collettiva,    consapevolezza che staff, tecnici e        vilegio di vivere in questi quarant’an-
ma per Franco Capelletti è un libro dei   chiunque in questo paese è pronto a        ni, la forza di reazione che abbiamo
ricordi e di vita vissuta intensamente.   sostenerli, se già non lo sta facendo.     saputo esprimere, in tutti i casi, si è
Alla vigilia di quest’undicesima Olim-    Ma guardando al passato la cosa più        sempre dimostrata decisiva. L’ultima
piade, facendo i conti con questa         evidente che abbiamo sempre dimo-          in ordine di tempo è stata Rosalba
storia incredibile, quali sono state le   strato, è stata la capacità di reagire     Forciniti a Londra, qualificata in quota
scelte più importanti che hanno ac-       quando tutto sembrava ci dovesse           continentale in seguito ad una rinun-
compagnato il percorso verso Rio e        crollare addosso. La cito sempre, ma       cia, ma che ha poi saputo calzare alla
quali le opportunità che il team Italia   l’avventura di Mosca 1980 è un esem-       perfezione i panni della protagonista.
potrebbe cogliere in questa straordi-     pio straordinario in questo senso, la      Per tutti noi, il periodo seguito alla re-
naria occasione?                          storia ormai la conoscono tutti, ma        pentina scomparsa di Matteo Pellico-
- La cosa più importante è arrivare       mai come in quell’occasione tutto          ne, è stato tremendo, ma ora è il mo-
alla gara con la mentalità giusta ed      sembrava esserci crollato addosso          mento di essere italiani e dare quanto
anche se nulla si può dare per scon-      eppure abbiamo avuto delle belle           di meglio possiamo. Tutti assieme.

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Caudullo: Cinquant’anni di Lotta per arrivare a Rio

di Vanni Lòriga

Volete sapere tutto sulla Lotta, olim-    DT Franco Marziani. Parte con il pie-        Polizia di Stato e Vice Presidente fe-
pica o no, degli ultimi cinquant’an-      de giusto: l’Italia dopo 16 anni torna       derale).
ni? Parlatene con Antonino, Raffae-       sul podio con Giuseppe Bognanni e            Nel 1964 è ad un bivio: ha la possi-
le, Francesco, Emilio Caudullo.           GianMatteo Ranzi.                            bilità di frequentare sia la Scuola
Si tratta, ovviamente, di Nino Cau-       Il suo percorso nel mondo della lotta        per Ufficiali di Polizia che quella del
dullo, il DT azzurro di lotta greco-ro-   s’inizia nel 1959 quando, martellista        CONI. Opta per questa è si diploma
mana, stile libero e femminile e che,     sulle pedane dello stadio Cibali di          Maestro dello Sport. Viene asse-
in tale veste, seguirà Daigoro Timon-     Catania, viene adocchiato dal Ma-            gnato al Centro Olimpico di Savona
cini e Frank Chamizo ai Giochi di Rio.    estro Toto Strano, che lo induce a           dove affianca, come già accennato,
Lo incontriamo alla vigilia della sua     dedicarsi alla greco-romana presso           Franco Marziani. Nel 1974 assume
partenza per Cuba, ultima tappa           i Vigili del Fuoco “Carlo Russo”. Un         l’incarico di DT della greco-romana,
della preparazione per i Giochi che       anno dopo vince il titolo italiano           in un periodo in cui si distingue An-
viene perfezionata presso la “Escue-      universitario (frequenta giurispru-          tonino Catalbiano (bronzo mondiale
la superior de formacion de atleta de     denza dopo il liceo classico Cutulli)        nel 1991).
alto nivel” (ESPA) di Cerro Pelado.       e sale sul podio dei tricolori juniores.     È poi responsabile dei CAS nazionali
“Nino” Caudullo non è certo alla pri-     Si trasferisce a Roma per assolvere          e lavora soprattutto a Catania. Fra i
ma esperienza olimpica. Il suo de-        gli obblighi di leva presso le Fiamme        suoi allievi un giovanissimo Vincen-
butto ai Giochi risale al 1972 quando     Ore. Alla Caserma Guido Reni si al-          zo Maenza.
a Monaco di Baviera affianca, come        lena con Ermanno Pignatti (pesista,          Nel 1981 gli viene affidato il delica-
preparatore atletico, l’indimenticato     bronzo olimpico, poi Generale della          to incarico di Segretario della Com-

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missione Tecnica della Federazione          Alberto Di Mario. Ha superato dei mo-          così Frank, il primo italiano a vince-
Internazionale (FILA) e successiva-         menti molto difficili, accusando anche         re il titolo iridato nello stile libero, si
mente un compito di eccezionale im-         la rottura del capo lungo del bicipite,        presenta all’appuntamento olimpico
pegno. Nell’ambito della Solidarietà        ma è in netta ripresa, come ha dimo-           in testa al ranking mondiale dei 65
Olimpica del CIO per un decennio si         strato qualificandosi prepontemente            chilogrammi.
reca ne Paesi dell’Africa del nord e di     nel torneo di Istanbul”.                       “Questa classifica – interviene Nino
quella “nera”, delle Americhe centra-       “Per il suo recupero vanno ringraziati         Caudullo – rispecchia i valori in cam-
le e meridionale, della Polinesia. Ha       anche il professor Giuseppe Porcellini,        po. Ma bisogna ricordare che gli av-
il compito di “convertire” i praticanti     il traumatologo che lo ha operato ed           versari del nostro campione sono di al-
delle lotte tradizionali, che esistono      il dottor Fabio Fanton con il suo staff”.      tissimo livello e talvolta lo hanno ben
in tutto il mondo, alle specialità olim-    Come sempre contiamo su Daigoroi e su          contrastato. A favore di Frank giocano
piche.                                      chi lo segue, egregiamente, da vicino”..       comunque alcuni fattori. Alla sua ecce-
Il suo peregrinare viene interrotto da      “Con Chamizo ed il suo allenatore Fi-          zionale attitudine alla lotta, un dono
una intossicazione alimentare con-          liberto Delgado trascorriamo l’ultimo          della natura, unisce tecnica sopraffina,
tratta a Samoa, ultima tappa della          mese di preparazione nello stimolante          rapidità nelle azioni di forza e, soprat-
sua cattedra itinerante,                    e produttivo ambiente della lotta cu-          tutto, assoluta imprevedibilità tattica.
Torna in Italia e dal 1989 assume           bana, in cui Frank e nato e si è formato”.     Andiamo a Cuba per allenarci dura-
gli incarichi di Direttore della Scuo-      “Dobbiamo dire che Frank Chamizo è             mente con avversari impegnativi. Fa-
la Centrale della FILA e del Centro         stato per la nostra lotta un regalo ina-       remo insieme tutto il possibile per non
Olimpico federale di Ostia, che la          spettato. Molto del merito va dato alla        deludere noi stessi e tutti coloro che ci
ospita. Del complesso creato dal ge-        famiglia Caneva, da Lucio a Dalma.             sono stati sempre vicini”.
nio operativo di Matteo Pellicone è         Lo hanno conosciuto ed apprezzato              Ed arrivato a questo punto il DT Cau-
responsabile sino al 2006, quando           durante un periodo di allenamento a            dullo ci tiene a ricordare i grossi meri-
raggiunge l’età del pensionamento.          Cuba. Poi la storia è nota. Frank è di-        ti del CS Esercito, del suo comandan-
In questi lunghi anni della lotta ha        ventato italiano per matrimonio pro-           te colonnello Remo Del Favero e del
praticamente imparato tutto.                prio con Dalma; da noi ha ritrovato il         Tenente Colonnello Giuseppe Minis-
Non si ferma, ovviamente: dopo i            gusto della lotta, ottimamente seguito         sale, responsabile del III Dipartimen-
Giochi di Pechino è DT della greco-         da Delgado”.                                   to che comprende anche gli sport di
romana e dal 2012 anche dello stile         Su Delgado basterà ricordare che               combattimento.
libero e della femminile.                   una cinquantina di suoi allievi ha vin-        Restando nell’ambito del Centro
Il suo campo di conoscenza e di             to medaglie ai Campionati Mondiali             Sportivo ci piace ricordare che fra
esperienza è praticamente senza             assoluti e giovanili.                          gli altri a suo tempo vi prestò ser-
confini spaziali e temporali.               Su Frank Chamizo Marquez piace in-             vizio anche il bersagliere Vincenzo
E con lui si parla quindi a ragion ve-      vece rammentare che presentò il suo            Maenza, che nelle sue partecipazio-
duta degli imminenti Giochi di Rio.         biglietto da visita a livello assoluto a       ni olimpiche si fece esemplarmente
“Sulle materassine della Portuguese         Baku, nella prima edizione dei Gio-            onore…
Arena Carioca 2, nel quartiere di Barra,    chi Europei (giugno 2015). Argento,            Il Caporal Maggiore Frank Chamizo
la lotta italiana presenta due lottato-     superato dall’idolo di casa, il cam-           infine non dovrà fare i conti con un
ri: Daigoro Timoncini nei 96 chili della    pione olimpico di Londra nei 60 kg             suo superiore in grado. Si tratta del
greco-romana e Frank Chamizo nei 65         Toghrul Asgarov: ma con lui si rifà al         Capitano dell’esercito giapponese
dello stile libero”.                        Campionato Mondiale di Las Vegas               Tatsuhiro Yonemitsu, che ai Giochi di
“ Timoncini, qualificato ai Giochi per la   (settembre 2015), eliminandolo ne-             Londra si affermò proprio nella ca-
terza volta, prosegue la preparazione       gli quarti di finale con un secco 10-          tegoria dei 66 chilogrammi. Ora si è
nella sua Faenza, seguito da Beniami-       0. Ulteriore conferma al campionato            dedicato all’insegnamento e, sporti-
no Scibilia e dal preparatore atletico      europeo di Riga nel marzo scorso. E            vamente, gli auguriamo buon lavoro.

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Parla il direttore tecnico Aschieri
“La partecipazione ai Giochi: il ricostituente del Karate”
di Daniele Poto

Era un sogno, era un miraggio ma           salto di qualità, atteso da un’infinità     zia nel 1982, un anno d’oro per lo
ora che siamo nell’imminenza della         di anni. E’ per sondare questa fibril-      sport italiano. Ai mondiali del 1980
decisione finale sembra una splendi-       lazione e questo fantastico probabi-        eravamo tutti insieme perché c’era
da possibilità. Il faticoso approdo del    lissimo punto d’arrivo che abbiamo          un’unica organizzazione mondia-
karate alla sponda olimpica dovreb-        voluto intervistare il direttore tecni-     le e, tra l’altro, quell’edizione, fu un
be concretizzarsi a tavolino in zona-      co Pierluigi Aschieri, l’antenna più        grande successo. Dal 1982 in avanti
Rio. Dunque si profila un meraviglio-      sensibile rispetto al cambiamento.          le situazioni sono molto complica-
so punto d’arrivo per chi da sempre        Aschieri, è finalmente il caso di sfo-      te. Improvvisamente è nato il kara-
si batte per la materializzazione di       derare un po’ di sano ottimismo ri-         te tradizionale. Poi il karate inteso
questo traguardo. Il capolinea sot-        spetto a quello che succederà?              come kata e il karate come kumite.
tintende un cambiamento epocale            “Direi che l’ottimismo è una paro-          La forma del combattimento. Dal
per la disciplina con ovvi chiari rife-    la da non utilizzare, piuttosto direi       1982 sono proliferati regolamenti
rimenti all’attualità visto che un’inte-   ragionevole realismo. E da questo           che servivano a scavare un fossato
ra generazione (juniores compresi)         punto di vista ci sono tutte le carte       divisorio mentre la pratica era sem-
guarda a questa possibilità come a         in regola. Dovrebbe essere accettata        pre quello. Dico che è stato prete-
un interessante svolta, forse anche        una richiesta del governo giappone-         stuoso stilare regolamenti diversi e
professionale. Il karate è da tempo        se, avanzata dopo molte riflessioni,        non ha fatto bene alla nostra causa
sotto l’egida CONI ma con la salva-        anche dal punto di vista interno. Le        complessiva. Per moltissimi anni si è
guardia del CIO e il riconoscimento        divisioni del nostro mondo sono             dovuto fare i conti con queste pro-
olimpico adirebbe a quell’atteso           note. L’operazione-Olimpiade ini-           blema in un profluvio di osservazio-

                                                                                     ATHLON.NET SPECIALE OLIMPIADI | PAGINA 20
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