Cipro: Nuova legislazione sui Investimento

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Cipro: Nuova legislazione sui Investimento
Cipro: Nuova legislazione sui
Fondi     di    Investimento
alternativi

Il 10 luglio 2018, il Parlamento di Cipro ha approvato la
nuova Legislazione sui Fondi di Investimento alternativi, la
quale sostituirà la Legislazione esistente e la quale
consentirà, per la prima volta in assoluto a Cipro,
l’istituzione del Registro dei Fondi di Investimento
alternativi. Questo è il più grande progresso nel settore, in
quanto ridurrà significativamente tempi e costi per stabilire
un Fondo di Investimento alternativo a Cipro.

I dettagli del nuovo regolamento saranno disponibili non
appena la nuova Legge verrà pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale del Governo, stesso momento in cui entrerà in
vigore. Dalle informazioni al momento disponibili ci si
aspettano i seguenti criteri e caratteristiche relativamente
al Registro dei Fondi di Investimento alternativi:

     Non verrà regolato dalla Commissione di Sicurezza&Cambio
     di Cirpo. La supervisione sarà a livello del gestore del
     Fondo registrato
     Nomina di un depositario locale
     Nessuna richiesta di capitale minimo
     Può essere sia aperto che chiuso
     Contiene l’opzione per una struttura a ombrello
     Indirizzato   a   professionisti   e/o   investitori   ben
     informati
     Può essere strutturato come un fondo comune, una società
Cipro: Nuova legislazione sui Investimento
di investimento (a capitale variabile o fisso), o una
     partnership limitata
     La Commisione di Sicurezza&Cambio registra tutti i Fondi
     di Investimento alternativi nel relativo Registro
     Entro un mese dalla recezione di tutti i documenti
     richiesti in accordo con la direttiva, la Commisione di
     Sicurezza&Cambio deve informare il richiedente della sua
     decisione di accettare o respingere la domanda

In aggiunta all’istituzione del Registro dei Fondi di
Investimento, le sottostanti nuove disposizioni nella
legislazione fiscale di Cipro in relazione ai Fondi di
Investimento.

  1. Non vengono considerate stabili organizzazioni quegli
     investimenti in Fondi fiscalmente trasparenti a Cipro da
     parte di investitori non residenti e/o nel caso della
     loro gestione da parte di Fondi di Investimento non
     ciproti. Come risultato, i redditi guadagnati su tali
     investimenti saranno tassati nel paese di residenza
     dell’investitore.
  2. Introduzione di uno speciale regime di tassazione
     dell’8% ed una imposta annuale minima da versare di €
     10.000 (soggetto a requisiti specifici) per alcuni
     dipendenti e dirigenti di società di Fondi di
     Investimento. Questo nuovo regime di tassazione sarà
     disponibile per un periodo totale di 10 anni.
  3. Coloro che siano sia fiscalmente residenti e domiciliati
     a Cipro saranno soggetti a un contributo speciale di
     difesa a un tasso del 17% (al posto del 3% che era
     applicabile fino ad oggi) sugli utili ricevuti dai Fondi
     di Investimento ciproti.
Cipro: Nuova legislazione sui Investimento
L’inversione dell’onere degli
adempimenti VAT: variazione
norme VAT nel settore Edile

Nell’Ottobre 2019 si assisterà ad un significativo scossone
delle norme VAT (IVA) nel settore delle costruzioni.

Nuove regole entreranno in vigore in quella data che, in molti
casi, richiederà al destinatario della fornitura di servizi di
costruzione, piuttosto che al fornitore, di contabilizzare
l’IVA sulla fornitura stessa.

Le piccole e grandi imprese che effettuano forniture di
servizi in campo edile e che fatturano con VAT al tasso
standard (20%) o ridotto (5%) saranno colpite da questa
riforma.

Le implicazioni di tale manovra si ripercuoteranno sicuramente
sul cash flow (liquidità) aziendale.

Attualmente, il fornitore di servizi che opera nel campo delle
costruzioni versa ad HMRC l’IVA sulle sue forniture. Il
cliente paga quindi al fornitore il prezzo più IVA.

Le nuove regole mirano a prevenire la situazione in cui
l’appaltatore paga al subappaltatore il prezzo più IVA per i
servizi, ma il subappaltatore omette di versare l’IVA ad HMRC.

A partire dal primo Ottobre 2019 sarà il cliente a versare
all’HMRC l’Iva sulle prestazioni in campo edile ricevute.
Cipro: Nuova legislazione sui Investimento
La nuova regola non si applicherà nei seguenti casi:

     Il soggetto destinatario dei servizi di costruzione è un
     utente finale; ad esempio, un proprietario o un
     inquilino;
     È un inquilino che fornisce i servizi di costruzione al
     proprietario;
     È un proprietario che fornisce i servizi di costruzione
     al suo inquilino.

La situazione si complica un po’ quando la vendita di servizi
in campo edile si associa alla vendita di immobili: gli
appaltatori dovranno considerare attentamente il caso in cui
vi sia un contratto di costruzione associato ad un contratto
di compravendita.

Il confine tra ciò che è e ciò che non è servizio in campo
edile, nel contesto del progetto di legge, non è chiaro.

Supponiamo che un appaltatore principale (A) accetti di
costruire un edificio per un proprietario terriero (B) e B
accetti di vendere l’edificio completato a C.

B avrà l’obbligo di versare la Vat per l’HMRC per conto di A
che gli ha fornito servizi in campo edile; al contrario tra B
e C si realizza, invece, una compravendita immobiliare alla
quale non si applica tale normativa.

E’ fondamentale, inoltre, valutare se vi sia o meno materiale
da costruzione coinvolto nella fornitura del servizio.

I servizi di costruzione sono ampiamente definiti e
comprendono riparazioni, demolizioni e decorazioni. Talvolta
possono includere anche beni (vale a dire i materiali)
utilizzati al fine della fornitura del servizio.

Tale situazione solleva la questione di valutare se tali
materiali rientrino all’interno della fornitura del servizio
edile, e quindi soggetti alla nuova normativa, o, al
Cipro: Nuova legislazione sui Investimento
contrario, vadano separati ai fini IVA.

I contratti relativi alle forniture di servizi di costruzione
dovranno essere redatti per garantire che:

     I destinatari delle forniture che rientrano nel nuovo
     regime paghino solo la quota al netto dell’IVA alla
     persona che effettua le forniture;
     Dal contratto si evinca se si applicano le nuove regole

Mentre si avvicina la data di inizio del nuovo regime, le
parti legate da contratti di servizi nel settore edile,
dovrebbero rivedere e, se il caso, modificare i loro sistemi
di pagamento al fine di garantire l’applicazione corretta
dell’inversione dell’onere dell’assolvimento Iva.

Tale norma non si applica ai contratti di fornitura di servizi
edili stipulati prima del 1 ° ottobre 2019, ma solo ai
contratti attualmente in fase di stesura e che prevedono la
fornitura di tali servizi a partire dal 1 ° ottobre 2019.

Regno Unito: variazione norme
VAT nel settore Edile

Nell’Ottobre 2019 si assisterà ad un significativo scossone
delle norme VAT (IVA) nel settore delle costruzioni.

Nuove regole entreranno in vigore in quella data che, in molti
Cipro: Nuova legislazione sui Investimento
casi, richiederà al destinatario della fornitura di servizi di
costruzione, piuttosto che al fornitore, di contabilizzare
l’IVA sulla fornitura stessa.

Le piccole e grandi imprese che effettuano forniture di
servizi in campo edile e che fatturano con VAT al tasso
standard (20%) o ridotto (5%) saranno colpite da questa
riforma.

Le implicazioni di tale manovra si ripercuoteranno sicuramente
sul cash flow (liquidità) aziendale.

Attualmente, il fornitore di servizi che opera nel campo delle
costruzioni versa ad HMRC l’IVA sulle sue forniture. Il
cliente paga quindi al fornitore il prezzo più IVA.

Le nuove regole mirano a prevenire la situazione in cui
l’appaltatore paga al subappaltatore il prezzo più IVA per i
servizi, ma il subappaltatore omette di versare l’IVA ad HMRC.

A partire dal primo Ottobre 2019 sarà il cliente a versare
all’HMRC l’Iva sulle prestazioni in campo edile ricevute.

La nuova regola non si applicherà nei seguenti casi:

     Il soggetto destinatario dei servizi di costruzione è un
     utente finale;     ad   esempio,   un   proprietario   o   un
     inquilino;
     È un inquilino che fornisce i servizi di costruzione al
     proprietario;
     È un proprietario che fornisce i servizi di costruzione
     al suo inquilino.

La situazione si complica un po’ quando la vendita di servizi
in campo edile si associa alla vendita di immobili: gli
appaltatori dovranno considerare attentamente il caso in cui
vi sia un contratto di costruzione associato ad un contratto
di compravendita.

Il confine tra ciò che è e ciò che non è servizio in campo
Cipro: Nuova legislazione sui Investimento
edile, nel contesto del progetto di legge, non è chiaro.

Supponiamo che un appaltatore principale (A) accetti di
costruire un edificio per un proprietario terriero (B) e B
accetti di vendere l’edificio completato a C.

B avrà l’obbligo di versare la Vat per l’HMRC per conto di A
che gli ha fornito servizi in campo edile; al contrario tra B
e C si realizza, invece, una compravendita immobiliare alla
quale non si applica tale normativa.

E’ fondamentale, inoltre, valutare se vi sia o meno materiale
da costruzione coinvolto nella fornitura del servizio.

I   servizi   di   costruzione   sono   ampiamente   definiti   e
comprendono riparazioni, demolizioni e decorazioni. Talvolta
possono includere anche beni (vale a dire i materiali)
utilizzati al fine della fornitura del servizio.

Tale situazione solleva la questione di valutare se tali
materiali rientrino all’interno della fornitura del servizio
edile, e quindi soggetti alla nuova normativa, o, al
contrario, vadano separati ai fini IVA.

I contratti relativi alle forniture di servizi di costruzione
dovranno essere redatti per garantire che:

      I destinatari delle forniture che rientrano nel nuovo
      regime paghino solo la quota al netto dell’IVA alla
      persona che effettua le forniture;
      Dal contratto si evinca se si applicano le nuove regole

Mentre si avvicina la data di inizio del nuovo regime, le
parti legate da contratti di servizi nel settore edile,
dovrebbero rivedere e, se il caso, modificare i loro sistemi
di pagamento al fine di garantire l’applicazione corretta
dell’inversione dell’onere dell’assolvimento Iva.

Tale norma non si applica ai contratti di fornitura di servizi
edili stipulati prima del 1 ° ottobre 2019, ma solo ai
contratti attualmente in fase di stesura e che prevedono la
fornitura di tali servizi a partire dal 1 ° ottobre 2019.

Portogallo:             firme
elettroniche obbligatorie per
le aziende sui dispositivi
mobili

Dal 1 aprile 2018 gli amministratori, i dirigenti, i membri
del consiglio di amministrazione delle società portoghesi ed i
soggetti delegati possono firmare ed autenticarsi
elettronicamente, convalidare le proprie capacità e i propri
poteri vincolanti utilizzando il cosiddetto Sistema di
Certificazione delle Qualità Professionali.

La firma elettronica qualificata mediante chiave digitale

L’articolo 1, lettera b), della Legge n. 37/2014 del 26 giugno
ha introdotto la creazione di una chiave mobile digitale come
mezzo complementare e volontario per la firma elettronica
qualificata in accordo con il Regolamento (UE) n. 910/2017 del
Parlamento europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014 relativo
all’identificazione elettronica ed ai servizi fiduciari per le
transazioni elettroniche nel mercato interno.

La chiave digitale era in origine un mezzo alternativo di
autenticazione e di accesso ai servizi nei portali e nei siti
Internet di enti pubblici e privati ​​che utilizzano il
cellulare o l’email. E` possibile unirsi a questo sistema
online autenticandosi e richiedendo la chiave digitale tramite
il portale web del sistema o facendone richiesta al Citizen’s
Bureau associandola alla carta d’identità portoghese.

La certificazione delle qualità professionali

Ora, con l’entrata in vigore del decreto n. 73/2018 del 12
marzo il 1 aprile e sulla base di quanto stabilito
nell’articolo 546, n. 1 del Codice delle Società Commerciali
Portoghesi , i membri del Consiglio di amministrazione, i
dirigenti o gli amministratori ed i delegati possono
convalidare le proprie capacità e i propri poteri vincolanti
utilizzando una firma elettronica qualificata con i loro
telefoni cellulari.

Questo nuovo sistema, che è noto come Sistema di
Certificazione delle Qualità Professionali, abilita il legame
della firma elettronica qualificata di un individuo con la
certificazione delle sue capacità e dei suoi poteri
vincolanti. Questa associazione può essere certificata
utilizzando una chiave digitale su dispositivi mobili (Chave
Móvel Digital), in modo tale da consentire la firma dei
sottostanti contratti a distanza con una firma elettronica:

   1. Contratti con fornitori di energia elettrica, acqua, gas
      e telecomunicazioni;
   2. Contratti con altri fornitori, entro il limite definito
      dagli organi societari;
   3. Contratti di lavoro;
   4. Formazione ed esecuzione di contratti pubblici,
      nell’ambito degli appalti pubblici;
   5. P r e s e n t a z i o n e e d e s e c u z i o n e d e l l e d o m a n d e d i
      finanziamento, entro il limite definito dagli organi
      societari;
   6. P r e s e n t a z i o n e e d e s e c u z i o n e d i r i c h i e s t e d i
finanziamento nazionale o europeo;
   7. Apertura e transazioni di conti bancari;
   8. Verbali e delibere sociali;
   9. Ricezione e raccolta di corrispondenza.

Queste caratteristiche possono essere associate alla Citizen
Card o alla chiave digitale mobile (Chave Movel Digital)
direttamente dalla parte interessata o attraverso un servizio
clienti digitale come definito dal Decreto Legge n. 74/2014
del 13 maggio. L’associazione può essere costituita da
avvocati, solicitors e notai, una volta che le rispettive
associazioni professionali hanno aderito al sistema attraverso
un protocollo con AMA – l’Agenzia per la Modernizzazione
Amministrativa.

Brexit:        implicazioni
dell’accordo di transizione
per le imprese

L’accordo sul periodo di transizione è stato concordato in
linea di principio da David Davis e Michel Bamieron il 19
marzo 2018, in seguito alla richiesta di certezze da parte
delle imprese inglesi. Le aziende del Regno Unito attendevano
particolari specifici per poter pianificare delle operazioni
post – Brexit.
L’accordo colma il divario tra l’attuale appartenenza del
Regno Unito all’Unione Europea e la sua eventuale uscita
dall’Europa a lungo termine.

Il periodo di transizione durerà fino alla fine del 2020. Nel
frattempo, le imprese inglesi potranno continuare a fare
business con l’Unione Europea senza essere soggette ad alcun
dazio.

Cosa bisogna sapere riguardo al “transition deal”?

     In primo luogo, non è scolpito nella pietra – si tratta
     di un accordo politico che richiede un chiarimento dei
     termini dell’accordo di recesso. L’ accordo è destinato
     ad essere approvato ad ottobre, il che significa che nei
     prossimi 4 mesi vi saranno intensi negoziati.
     Le imprese non dovrebbero dimenticare che l’accordo di
     recesso è esso stesso soggetto alla risoluzione di
     alcune questioni chiave come ad esempio il futuro
     accordo commerciale tra il Regno Unito e l’Unione
     Europea e la questione sul confine Irlandese. Nonostante
     le tensioni stiano aumentando, siamo ancora lontani
     dalle possibili soluzioni.
     Per le imprese il periodo di transizione ha avuto un
     effetto positivo, fornendo alcune certezze riguardo a
     cosa succederà dopo la Brexit; riteniamo che il
     sentimento sia diventato più positivo. Sebbene la
     maggiore fiducia delle imprese sarà vantaggiosa per
     l’economia del Regno Unito, quest’ultime dovrebbero
     tenere a mente il quadro generale. L’accordo è solo un
     rinvio – il Regno Unito sarà al di fuori di tutti gli
     accordi dell’Unione Europea nel 2021 e probabilmente non
     ci sarà alcuna estensione. Molti ritengono che questo
     rappresenti ancora un calendario molto serrato per
     concludere un accordo commerciale.
     Inoltre, non è ancora chiaro se dopo marzo 2019 le
     imprese britanniche potranno ancora trarre vantaggio
     dagli accordi commerciali dell’Unione Europea con i
Paesi terzi, senza ulteriore conferma da parte di
     quest’ultimi. Terremo un occhio di riguardo su ciò che è
     stato concordato in merito.

Il processo sulla Brexit sta entrando in una fase cruciale, ci
sono ancora molte questioni da risolvere: la valutazione dei
rischi è ancora all’ordine del giorno.

Nuovo    regolamento   delle
banche    specializzate   in
Lituania

Un nuovo concetto di “banca specializzata” è stato introdotto
nella legislazione lituana il 1 gennaio 2017. Sebbene
inizialmente designato per attuare la riforma nel settore del
credito, in pratica questo regolamento serve come base per lo
sviluppo di un contesto regolamentare più favorevole per le
aziende locali e straniere del settore finanziario non
bancario che cercano di estendere la portata della loro
attività.

Sulla base di tale premessa, dobbiamo focalizzarci sulle
recenti tendenze nonché le questioni normative relative al
regolamento delle banche specializzate in Lituania.
Le caratteristiche chiave di una banca specializzata

Capitale: è previsto il requisito patrimoniale minimo di 1
milione di Euro rispetto ai 5 milioni di Euro per una banca
“tradizionale”. Tuttavia, una banca specializzata è soggetta
ai medesimi rapporti ed i requisiti prudenziali (ad esempio,
fondi propri e di liquidità, la massima esposizione ad un
singolo mutuatario) e cade sotto i principi del SSM allo
stesso modo di una banca “tradizionale”.

Ambito di servizi: una banca specializzata può ricevere
depositi, prestare e trasferire fondi, fornire altri servizi
standard bancari ma – rispetto ad una banca “tradizionale” – è
limitata in termini di investimento ed altri servizi
finanziari di natura simile.

Area di attività: la licenza di una banca specializzata è
valida in tutto l’EEA consentendo così di accedere al mercato
dei servizi finanziari dell’EEA.

Staff: le esigenze di personale sono principalmente guidate
dalla complessità del modello di business e la grandezza della
banca. Il numero minimo di personale durante l’applicazione
per una licenza può essere anche di soli 9 – 10 individui.
Tuttavia ciò non elimina l’obbligo di creare e mantenere una
struttura appropriata – una governance aziendale,
un’organizzazione interna (gestione del rischio, conformità e
audit) – per garantire attività prudenti, conformarsi alla
adeguatezza patrimoniale e i requisiti regolamentari e di
condurre verifiche interne ed esterne.

Tempistica: la gestione delle richieste per l’ottenimento
delle licenze richiede circa 9 mesi dalla domanda iniziale. A
seconda della complessità del modello di business e la
grandezza della banca, la tempistica può variare dai 6 ai 12
mesi.

Assicurazione dei depositi: i depositi di qualsiasi individuo
fino a 100.000 Euro sono assicurati sotto il regime
assicurativo dei depositi.

I vantaggi di una licenza da una banca specializzata

Vantaggi competitivi: la licenza di una banca specializzata
consente di accedere ai mercati finanziari in Lituania e agli
altri membri dell’EEA riducendo significativamente i costi
d’incorporazione e operativi.

Diversificazione delle fonti di finanziamento e di riduzione
dei costi: l’accettazione dei depositi e degli altri fondi
rimborsabili da parte di clienti comporta l’ottenimento di una
licenza come istituto di credito. Gli istituti finanziari non
bancari sono spesso finanziati dai loro azionistici. L’
accesso ai risparmiatori retail o agli investitori è molto
limitata a queste società. La possibilità di accettare
depositi da clientela retail aiuta a diversificare le fonti di
finanziamento e la riduzione dei costi.

Espansione delle attività di business: la licenza
specializzata può servire come uno strumento interessante per
lo sviluppo organico di un pagamento o delle attività
aziendali di un istituto di moneta elettronica se esso mira ad
estendere la portata della sua attività ai servizi di
prestito.

La rapida elaborazione: la licenza di una banca specializzata
può essere ottenuta entro 9 mesi. Questo è significativamente
più breve rispetto alla tempistica per l’ottenimento della
licenza di una banca in altre giurisdizioni.

La fiducia del cliente: siccome la maggior parte delle banche
tradizionali sono associate con la fiducia e la sicurezza, una
licenza specializzata potrebbe essere più attraente per la
costruzione di relazioni a lungo termine con la clientela
della banca.

Banca digitale: dato che si può effettuare anche una verifica
remota dei clienti, una banca specializzata è vista come
un’opzione per la creazione di una banca digitale.

Le specifiche del mercato

Diventare una banca specializzata ha senso solo se il
richiedente intende impegnarsi in attività tipicamente
bancarie, comprese le attività di prestito e di deposito.

Una banca specializzata deve avere un interesse genuino nel
mercato lituano, ad esempio “venue shopping” non è tollerata
dalla FSA lituana.

La Banca Centrale della Lituania si è impegnata a sostenere i
nuovi arrivati e a non applicare ammende o altre misure
restrittive per infrazioni durante le operazioni del primo
anno.

La Banca di Lituania opera una “programma del nuovo arrivato”.
Si tratta di un “one-stop shop” per riunioni e consultazioni
con i potenziali partecipanti del mercato finanziario.

Lituania: nuovo regolamento
delle banche specializzate

Un nuovo concetto di “banca specializzata” è stato introdotto
nella legislazione lituana il 1 gennaio 2017. Sebbene
inizialmente designato per attuare la riforma nel settore del
credito, in pratica questo regolamento serve come base per lo
sviluppo di un contesto regolamentare più favorevole per le
aziende locali e straniere del settore finanziario non
bancario che cercano di estendere la portata della loro
attività.

Sulla base di tale premessa, dobbiamo focalizzarci sulle
recenti tendenze nonché le questioni normative relative al
regolamento delle banche specializzate in Lituania.

Le caratteristiche chiave di una banca specializzata

Capitale: è previsto il requisito patrimoniale minimo di 1
milione di Euro rispetto ai 5 milioni di Euro per una banca
“tradizionale”. Tuttavia, una banca specializzata è soggetta
ai medesimi rapporti ed i requisiti prudenziali (ad esempio,
fondi propri e di liquidità, la massima esposizione ad un
singolo mutuatario) e cade sotto i principi del SSM allo
stesso modo di una banca “tradizionale”.

Ambito di servizi: una banca specializzata può ricevere
depositi, prestare e trasferire fondi, fornire altri servizi
standard bancari ma – rispetto ad una banca “tradizionale” – è
limitata in termini di investimento        ed   altri   servizi
finanziari di natura simile.

Area di attività: la licenza di una banca specializzata è
valida in tutto l’EEA consentendo così di accedere al mercato
dei servizi finanziari dell’EEA.

Staff: le esigenze di personale sono principalmente guidate
dalla complessità del modello di business e la grandezza della
banca. Il numero minimo di personale durante l’applicazione
per una licenza può essere anche di soli 9 – 10 individui.
Tuttavia ciò non elimina l’obbligo di creare e mantenere una
struttura appropriata – una governance aziendale,
un’organizzazione interna (gestione del rischio, conformità e
audit) – per garantire attività prudenti, conformarsi alla
adeguatezza patrimoniale e i requisiti regolamentari e di
condurre verifiche interne ed esterne.

Tempistica: la gestione delle richieste per l’ottenimento
delle licenze richiede circa 9 mesi dalla domanda iniziale. A
seconda della complessità del modello di business e la
grandezza della banca, la tempistica può variare dai 6 ai 12
mesi.

Assicurazione dei depositi: i depositi di qualsiasi individuo
fino a 100.000 Euro sono assicurati sotto il regime
assicurativo dei depositi.

I vantaggi di una licenza da una banca specializzata

Vantaggi competitivi: la licenza di una banca specializzata
consente di accedere ai mercati finanziari in Lituania e agli
altri membri dell’EEA riducendo significativamente i costi
d’incorporazione e operativi.

Diversificazione delle fonti di finanziamento e di riduzione
dei costi: l’accettazione dei depositi e degli altri fondi
rimborsabili da parte di clienti comporta l’ottenimento di una
licenza come istituto di credito. Gli istituti finanziari non
bancari sono spesso finanziati dai loro azionistici. L’
accesso ai risparmiatori retail o agli investitori è molto
limitata a queste società. La possibilità di accettare
depositi da clientela retail aiuta a diversificare le fonti di
finanziamento e la riduzione dei costi.

Espansione delle attività di business: la licenza
specializzata può servire come uno strumento interessante per
lo sviluppo organico di un pagamento o delle attività
aziendali di un istituto di moneta elettronica se esso mira ad
estendere la portata della sua attività ai servizi di
prestito.

La rapida elaborazione: la licenza di una banca specializzata
può essere ottenuta entro 9 mesi. Questo è significativamente
più breve rispetto alla tempistica per l’ottenimento della
licenza di una banca in altre giurisdizioni.

La fiducia del cliente: siccome la maggior parte delle banche
tradizionali sono associate con la fiducia e la sicurezza, una
licenza specializzata potrebbe essere più attraente per la
costruzione di relazioni a lungo termine con la clientela
della banca.

Banca digitale: dato che si può effettuare anche una verifica
remota dei clienti, una banca specializzata è vista come
un’opzione per la creazione di una banca digitale.

Le specifiche del mercato

Diventare una banca specializzata ha senso solo se il
richiedente intende impegnarsi in attività tipicamente
bancarie, comprese le attività di prestito e di deposito.

Una banca specializzata deve avere un interesse genuino nel
mercato lituano, ad esempio “venue shopping” non è tollerata
dalla FSA lituana.

La Banca Centrale della Lituania si è impegnata a sostenere i
nuovi arrivati e a non applicare ammende o altre misure
restrittive per infrazioni durante le operazioni del primo
anno.

La Banca di Lituania opera una “programma del nuovo arrivato”.
Si tratta di un “one-stop shop” per riunioni e consultazioni
con i potenziali partecipanti del mercato finanziario.

Regno Unito: minori puniti
dalla                                      politica
sull’immigrazione

Non capita spesso osservare il verificarsi di eventi in giro
per il mondo relativi alla questione sull’immigrazione,
specialmente dopo due recenti eventi verificatisi, i quali
fanno riflettere su come il Regno Unito abbia agito nel modo
giusto.

Prima, la terribile, ma fortunatamente di breve durata, nuova
politica americana che prevedeva la separazione dei bambini
(inclusi alcuni al di sotto dei 5 anni) dai loro genitori,
 trattenendoli da soli dopo che avevano attraversato il
confine messicano per entrare negli USA insieme alle proprie
famiglie. La notevole indignazione nazionale ed internazionale
espressa, quando questo venne alla luce, ha provocato
un’inversione di politica di Donald Trump. Ci sono ancora
alcuni bambini che devono essere riuniti alle proprie famiglie
ma auspicabilmente questo terribile processo sarà presto un
evento del passato.

Nel Regno Unito le famiglie possono essere trattenute
(insieme) immediatamente prima della loro espulsione dal Regno
Unito, in speciali strutture di detenzione alle quali è stato
dato il nuovo nome di “strutture di pre-espulsione”. Le
famiglie con i loro bambini normalmente possono essere
trattenute solo per 72 ore, sebbene possa estendersi fino a 7
giorni in circostanze eccezionali. L’Immigration Act 2014 ha
vietato la detenzione di minori non accompagnati per un
periodo superiore alle 24 ore e possono essere trattenuti solo
in strutture di detenzione di breve termine. Le linee guida
dell’Home Office stabiliscono che i minori non accompagnati,
non possono essere trattenuti se non in circostanze del tutto
eccezionali, per il minor tempo possibile e con le dovute
cure.

Un’ altra storia arriva dall’Australia; a una madre e’ stato
richiesto di lasciare il paese e ritornare nelle Filippine,
terra d’origine, dopo averci vissuto per oltre un decennio
costringendola a lasciare il suo bambino di 8 anni a vivere in
Australia a causa della custodia condivisa con il padre, il
che significa che il bambino doveva rimanere in Australia.
Pare che il ragazzo piangesse durante la notte e soffrisse di
incubi, dovuti alla paura della separazione. Secondo un
articolo del Guardian, il caso è stato attentamente valutato
dalle autorità ma le custodie dei figli erano “oltre la
portata” del dipartimento degli affari interni australiani. È
un sollievo sapere che alla madre è stata data una tregua
dell’ultimo minuto ma sicuramente non si sarebbe mai dovuti
arrivare a quel punto.

Il Regno Unito ha regole sull’immigrazione che riguardano lo
status di immigrati dei genitori e stabilizzano i figli (il
che significa che il figlio ha un permesso indefinito e quindi
nessun vincolo temporale alla propria permanenza) quando le
loro relazioni terminano. Le domande devono rispettare diversi
requisiti di idoneità (principalmente relativi alle condanne
penali), il requisito della lingua inglese ed un requisito
finanziario nel quale i genitori devono dimostrare che possono
mantenere la propria famiglia senza ricorrere ai fondi
pubblici. Normalmente il diritto a rimanere sarà concesso se
un genitore ha la sola responsabilita’ di un cittadino inglese
o di un minore stabilizzato, o se il minore normalmente vive
con lui e non con l’altro genitore (che è inglese o ha un
permesso indefinito) o in alternativa se il minore vive con
l’altro genitore ma ha contatti regolari con il genitore con
un permesso limitato. È necessario fornire la prova che stanno
assumendo ed intendono continuare a svolgere un ruolo attivo
nell’educazione del bambino.

Questo evidenzia come è generalmente nel miglior interesse del
minore continuare ad avere una relazione significativa con
entrambi i genitori se i due si separano. Può essere applicato
anche quando i genitori hanno un irregolare permesso di
soggiorno se il loro figlio è cittadino inglese o ha vissuto
nel Regno Unito per almeno 7 anni precedentemente alla domanda
e, preso primariamente in considerazione il miglior interesse
del bambino, non sarebbe ragionevole aspettarsi che il bambino
lasci il Regno Unito. Se il minore è in contatto con l’altro
genitore nel Regno Unito e più probabile che non sia
ragionevole per il bambino lasciare il Regno Unito. In queste
circostanze i requisiti finanziari e di lingua inglese non
sono necessari ma occorre più tempo per qualificarsi per un
permesso a rimanere a tempo indeterminato.  C’è anche la
possibilità per i genitori che vivono all’estero di fare
domanda per la Visa sotto le medesime condizioni, nel caso in
cui hanno esclusiva responsabilità genitoriale per un minore
inglese o stabilito, oppure dove hanno contatti con il minore
che vive con l’altro genitore (britannico o stabilito).

Regno Unito: minori puniti
dalla             politica
sull’immigrazione
Non capita spesso di osservare il verificarsi di eventi in
giro per il mondo relativi alla questione sull’immigrazione,
specialmente dopo due recenti eventi verificatisi, i quali
fanno riflettere su come il Regno Unito abbia agito nel modo
giusto.

Prima, la terribile, ma fortunatamente di breve durata, nuova
politica americana che prevedeva la separazione dei bambini
(inclusi alcuni al di sotto dei 5 anni) dai loro genitori,
 trattenendoli da soli dopo che avevano attraversato il
confine messicano per entrare negli USA insieme alle proprie
famiglie. La notevole indignazione nazionale ed internazionale
espressa, quando questo venne alla luce, ha provocato
un’inversione di politica di Donald Trump. Ci sono ancora
alcuni bambini che devono essere riuniti alle proprie famiglie
ma auspicabilmente questo terribile processo sarà presto un
evento del passato.

Nel Regno Unito le famiglie possono essere trattenute
(insieme) immediatamente prima della loro espulsione dal Regno
Unito, in speciali strutture di detenzione alle quali è stato
dato il nuovo nome di “strutture di pre-espulsione”. Le
famiglie con i loro bambini normalmente possono essere
trattenute solo per 72 ore, sebbene possa estendersi fino a 7
giorni in circostanze eccezionali. L’Immigration Act 2014 ha
vietato la detenzione di minori non accompagnati per un
periodo superiore alle 24 ore e possono essere trattenuti solo
in strutture di detenzione di breve termine. Le linee guida
dell’Home Office stabiliscono che i minori non accompagnati,
non possono essere trattenuti se non in circostanze del tutto
eccezionali, per il minor tempo possibile e con le dovute
cure.

Un’ altra storia arriva dall’Australia; a una madre e’ stato
richiesto di lasciare il paese e ritornare nelle Filippine,
terra d’origine, dopo averci vissuto per oltre un decennio
costringendola a lasciare il suo bambino di 8 anni a vivere in
Australia a causa della custodia condivisa con il padre, il
che significa che il bambino doveva rimanere in Australia.
Pare che il ragazzo piangesse durante la notte e soffrisse di
incubi, dovuti alla paura della separazione. Secondo un
articolo del Guardian, il caso è stato attentamente valutato
dalle autorità ma le custodie dei figli erano “oltre la
portata” del dipartimento degli affari interni australiani. È
un sollievo sapere che alla madre è stata data una tregua
dell’ultimo minuto ma sicuramente non si sarebbe mai dovuti
arrivare a quel punto.

Il Regno Unito ha regole sull’immigrazione che riguardano lo
status di immigrati dei genitori e stabilizzano i figli (il
che significa che il figlio ha un permesso indefinito e quindi
nessun vincolo temporale alla propria permanenza) quando le
loro relazioni terminano. Le domande devono rispettare diversi
requisiti di idoneità (principalmente relativi alle condanne
penali), il requisito della lingua inglese ed un requisito
finanziario nel quale i genitori devono dimostrare che possono
mantenere la propria famiglia senza ricorrere ai fondi
pubblici. Normalmente il diritto a rimanere sarà concesso se
un genitore ha la sola responsabilita’ di un cittadino inglese
o di un minore stabilizzato, o se il minore normalmente vive
con lui e non con l’altro genitore (che è inglese o ha un
permesso indefinito) o in alternativa se il minore vive con
l’altro genitore ma ha contatti regolari con il genitore con
un permesso limitato. È necessario fornire la prova che stanno
assumendo ed intendono continuare a svolgere un ruolo attivo
nell’educazione del bambino.

Questo evidenzia come è generalmente nel miglior interesse del
minore continuare ad avere una relazione significativa con
entrambi i genitori se i due si separano. Può essere applicato
anche quando i genitori hanno un irregolare permesso di
soggiorno se il loro figlio è cittadino inglese o ha vissuto
nel Regno Unito per almeno 7 anni precedentemente alla domanda
e, preso primariamente in considerazione il miglior interesse
del bambino, non sarebbe ragionevole aspettarsi che il bambino
lasci il Regno Unito. Se il minore è in contatto con l’altro
genitore nel Regno Unito e più probabile che non sia
ragionevole per il bambino lasciare il Regno Unito. In queste
circostanze i requisiti finanziari e di lingua inglese non
sono necessari ma occorre più tempo per qualificarsi per un
permesso a rimanere a tempo indeterminato.       C’è anche la
possibilità per i genitori che vivono all’estero di fare
domanda per la Visa sotto le medesime condizioni, nel caso in
cui hanno esclusiva responsabilità genitoriale per un minore
inglese o stabilito, oppure dove hanno contatti con il minore
che vive con l’altro genitore (britannico o stabilito).

Ungheria:       introduzione
dell’amministratore delegato
senza       diritti       di
rappresentanza

La Legislazione ungherese ha sempre consentito agli azionisti
di una società di limitare il potere degli amministratori
delegati e, di conseguenza, ha permesso di nominare un
amministratore delegato senza alcun potere di rappresentanza
della societá.

Tuttavia, finora, la limitazione dei diritti di rappresentanza
di un amministratore delegato non poteva essere registrata nel
registro delle imprese (a parte il potere di firma individuale
o congiunta) e, pertanto, non poteva essere considerata
un’informazione pubblicamente disponibile. Di conseguenza, la
limitazione non era valida nei confronti dei terzi.

Per effetto dell’ultima modifica della Legge in materia,
entrata in vigore il 1 luglio 2018, al Registro delle imprese
è stata aggiunta una nuova sezione per la registrazione degli
amministratori delegati senza diritti di rappresentanza. Per
effetto di questo cambiamento, tre tipi di diritti di
rappresentanza sono disponibili nel Registro delle Imprese:

     Potere individuale di rappresentanza;
     Potere congiunto di rappresentanza; e
     Completa mancanza di diritti di rappresentanza.

Il cambiamento è positivo poiché consente al Registro delle
imprese di riflettere adeguatamente quella che è già stata la
pratica, in particolare le grandi società (ad esempio le
private companies limited by shares e le public limited
companies), dove i membri del consiglio di amministrazione
sono stati spesso nominati senza poteri di rappresentanza e,
unicamente a fini di gestione durante il processo decisionale
interno della società.

Al fine di introdurre effettivamente un amministratore
delegato senza poteri di firma in una società, gli azionisti
devono deliberare eventuali modifiche dello statuto sociale (o
dell’atto di fondazione). La modifica deve poi essere
depositata e registrata dal tribunale aziendale competente.
Tutti questi passaggi richiedono l’assistenza di un avvocato
autorizzato ungherese.
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