Terapie medicamentose dei tumori - Chemioterapie e altri farmaci antitumorali Una guida della Lega contro il cancro per malati e familiari ...

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Terapie medicamentose dei tumori - Chemioterapie e altri farmaci antitumorali Una guida della Lega contro il cancro per malati e familiari ...
Terapie medicamentose
              dei tumori
     Chemioterapie e altri
      farmaci antitumorali

           Una guida della Lega contro il cancro
                           per malati e familiari

                      Terapie medicamentose dei tumori   1
Terapie medicamentose dei tumori - Chemioterapie e altri farmaci antitumorali Una guida della Lega contro il cancro per malati e familiari ...
Le Leghe contro il cancro in Svizzera:
prossimità, confidenzialità, professionalità
Offriamo consulenza e sostegno di prossimità ai pazienti oncologici, ai
loro familiari e amici. Nelle 60 sedi delle Leghe contro il cancro operano
un centinaio di professionisti ai quali si può far capo gratuitamente
durante tutte le fasi della malattia.
Le Leghe cantonali organizzano campagne di sensibilizzazione e pre-
venzione delle malattie tumorali presso la popolazione, con l’obiettivo
di promuovere stili di vita salutari e quindi ridurre il rischio individuale
di ammalarsi di cancro.

Impressum

Editrice                                          Traduzione
Lega svizzera contro il cancro                    Cornelia Orelli, Lega svizzera contro il cancro,
Effingerstrasse 40, Casella postale, 3001 Berna   Berna
Tel. 031 389 91 00, Fax 031 389 91 60
                                                  Lettorato
info@legacancro.ch, www.legacancro.ch
                                                  Francesca Pedrocchi, Solduno
Direzione del progetto – 3a edizione in tedesco   Paolo Valenti, Zurigo
Regula Schär, specialista pubblicazioni;
                                                  Illustrazioni
Lega svizzera contro il cancro, Berna
                                                  p. 7: Frank Geisler, illustratore scientifico,
Consulenza specialistica/testo                    Berlino
Cornelia Kern Fürer, infermiera esperta in        p. 24: Krebsinformationsdienst, Deutsches
oncologia ed ematologia, ospedale cantonale       Krebsforschungszentrum, Germania
dei Grigioni, Chur;                               pp. 35, 36: Daniel Haldemann, grafico, Wil SG
Dr. med. Aurelius Omlin, clinica di ematologia/
                                                  Immagini
oncologia dell’ospedale cantonale di San Gallo;
                                                  Immagine di copertina: ImagePoint AG, Zurigo
PD Dr. med. Ulf Petrausch, oncologia medica,
                                                  p. 4, 56: Fotolia
immunologia clinica e allergologia,
                                                  p. 46: Shutterstock
OnkoZentrum, Zurigo
                                                  pp. 38, 66: ImagePoint AG, Zurigo
Dr. med., Dr. phil. Martin Zweifel, capoclinica
della divisione di oncologia medica dell’ospe-    Design
dale universitario di Berna (Inselspital);        Wassmer Graphic Design, Zäziwil
Équipe infermieristica della divisione di onco-
                                                  Druck
logia dell’ospedale cantonale dei Grigioni,
                                                  Merkur Druck AG, Langenthal
Coira.

Collaboratori della Lega svizzera contro
il cancro
Lorenzo Terzi, collaboratore pubblicazioni

Questo opuscolo è disponibile anche in lingua tedesca e francese.

© 2018, 2009, 2003, Lega svizzera contro il cancro, Berna | 3 a edizione rivista

LSC | 9.2018 | 2000 I | 031101012111
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Indice

• Il presente opuscolo è piuttosto esaustivo. L’équipe curante può indicarle i capitoli che La
  riguardano. Evidenziandoli nell’indice, li ritroverà con facilità quando vorrà leggerli in un
  momento di calma.

Editoriale                                  5     Possibili effetti indesiderati             39
                                                  • Informazioni generali                    39
Che cos’è il cancro?                        6     • Alterazione dei valori
                                                     del sangue                              42
Considerazioni generali                           •  Stanchezza                              47
sulla terapia                             11      •  «Cervello da chemio»                    48
Pianificazione della terapia              11      •  Nausea e vomito                         52
Intenti terapeutici                       12      •  Stitichezza                             54
Medicina complementare                    16      •  Diarrea                                 54
Studi clinici                             16      •  Inappetenza                             55
                                                  •  Infiammazioni in bocca
Terapie medicamentose                                e in gola                               58
contro i tumori                           18      • Caduta dei capelli                       60
• Chemioterapie                           18      • Alterazioni della pelle
• Terapie antiormonali                    22         e delle unghie                          62
• Terapie mirate                          23      • Disturbi della sensibilità               65
• Immunoterapie                           27      • Sistema ormonale,
                                                     fertilità, sessualità                   67
Modalità di somministrazione                      • Osteoporosi                              70
delle terapie medicamentose               31      Diario dei trattamenti                     71
• Infusioni                               32
• Port-a-cath o accesso                           Dopo le terapie                            74
   venoso centrale
   permanente                             34      Consulenza e informazione                  76
• PICC o catetere venoso
   centrale a inserzione
   periferica                             36
• Terapie intratecali                     36
• Terapie orali contro
   i tumori                               37

                                                      Terapie medicamentose dei tumori            3
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Cara lettrice, caro lettore

        Quando nel      Verosimilmente ha ricevuto una          Non esiti a chiedere consiglio e so-
   testo è utilizzata
 soltanto la forma
                        diagnosi di cancro e la terapia pre-    stegno all’équipe curante. Parli dei
maschile o femmi-       vista per Lei comprende anche la        Suoi problemi e delle Sue preoc-
nile, questa si rife-   somministrazione di farmaci anti-       cupazioni. Se necessario, si rivolga
 risce a entrambe.
                        tumorali.                               anche ad altri servizi di consulenza
                                                                (vedi p. 76) e chieda aiuto a chi La
                        Forse ha già appreso svariate co-       circonda.
                        se sulla cosiddetta «chemiotera-
                        pia» che, in parte, Le fanno paura.     Troverà utili informazioni e sugge-
                                                                rimenti anche negli altri svariati
                        Questo opuscolo tratta delle tera-      opuscoli della Lega contro il can-
                        pie medicamentose più comuni e          cro. I collaboratori e le collabora-
                        spiega perché sono attuate e come       trici delle Leghe cantonali e regio-
                        agiscono.                               nali contro il cancro sono al Suo
                                                                servizio per rispondere a qualsiasi
                        Negli ultimi anni, grazie ai pro-       Sua esigenza legata alla malattia.
                        gressi conseguiti in campo medi-        I recapiti sono indicati a pagina 82.
                        co, l’efficacia dei trattamenti onco-
                        logici è aumentata e il loro impatto          La Sua Lega contro il cancro
                        è meno pesante di un tempo. Cio-
                        nonostante comportano tuttora
                        degli effetti secondari. Perciò in
                        questo opuscolo sono menzionati
                        gli effetti secondari più frequenti
                        dei farmaci antitumorali. Di seguito
                        sono descritte anche le misure che
                        si possono mettere in atto per con-
                        trastarli.

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Che cos’è il cancro?

Il termine «cancro» denota un in-       starsi, per esempio, attraverso un
sieme di malattie diverse che pre-      ingrossamento dei linfonodi op-
sentano caratteristiche comuni:         pure con alterazioni del quadro
• cellule che, in origine, erano        ematologico.
   normali incominciano a pro-
   liferare in modo incontrollato,      I tumori maligni solidi che origi-
   trasformandosi così in cellule       nano dai tessuti di rivestimento,
   cancerose;                           come la pelle e le mucose, o dai
• le cellule cancerose s’infiltrano     tessuti ghiandolari sono chiamati
   nel tessuto circostante distrug-     «carcinomi» (per es. il cancro del-
   gendolo e invadendolo;               la prostata) La maggior parte dei
• le cellule cancerose hanno la         tumori maligni è costituita da car-
   capacità di staccarsi dal loro       cinomi.
   luogo d’insorgenza per formare
   nuovi focolai di malattia in altre   Sono definiti «sarcomi» i tumori
   parti del corpo (metastasi).         maligni solidi che originano da
                                        tessuti connettivi, adiposi, cartila-
Quando si parla di «cancro», s’in-      ginei, muscolari e ossei o da vasi.
tende una crescita incontrollata e
maligna di cellule corporee. Spes-      Benigno o maligno?
so il cancro è chiamato anche «tu-      I tumori benigni, crescendo, com-
more». Un tumore è un accumulo          primono i tessuti sani, ma non li
patologico di cellule che può es-       infiltrano. Inoltre, i tumori benigni
sere di natura benigna o maligna.       non formano metastasi. Secondo
I tumori maligni sono spesso de-        la loro localizzazione, anche i tumo-
signati anche con il termine di         ri benigni possono tuttavia provo-
«neoplasie». Una neoplasia è una        care seri disturbi dovuti alla com-
massa di nuova formazione, una          pressione di tessuti sani (per es.
neoformazione (dal greco neos =         nervi) o a stenosi di orifizi o con-
nuovo).                                 dotti anatomici (per es. vasi san-
                                        guigni).
Vi sono oltre duecento tipi diversi
di cancro. Si opera una distinzione     Vi sono tumori benigni che, con
tra «tumori solidi», che originano      il tempo, possono evolvere in tu-
dalle cellule di un organo e che        mori maligni. I polipi intestinali
formano una massa di cellule ov-        ne sono un esempio. Si tratta di
vero un nodulo (per es. cancro          escrescenze sulla superficie della
del seno), e «malattie del sistema      mucosa intestinale che possono
sanguigno e linfatico» (per es. leu-    precedere la comparsa di un can-
cemie). Una leucemia può manife-        cro dell’intestino.

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Come si forma un tumore
Esempio: carcinoma, tumore maligno che trae origine da tessuti epite-
liali di rivestimento

 Il tumore incomincia a svilupparsi nel tessuto sano.

 Tumore maligno                                               Tessuto sano

 Il tumore si infiltra nei tessuti adiacenti. Attraverso i vasi sanguigni
 (in rosso/blu) e linfatici (in verde), le cellule tumorali si diffondono
 in altri organi dove formano metastasi.

 Cellule tumorali
                                                            Vasi sanguigni
 Vasi linfatici
                                                     Cellule tumorali

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I tumori maligni, invece, s’infiltra-   cadere che tali meccanismi falli-
no nei tessuti adiacenti, danneg-       scano e che le cellule danneggiate
giandoli. Inoltre, essi formano         (mutate) riescano a moltiplicarsi
nuovi vasi sanguigni per approv-        liberamente. Tali cellule prolifera-
vigionarsi di sostanze nutritive.       no in modo incontrollato e si accu-
                                        mulano fino a formare un nodulo,
Le cellule cancerose possono rag-       un tumore.
giungere i linfonodi e altri organi
attraverso i vasi linfatici e sangui-   Dimensioni inimmaginabili
gni, e formarvi metastasi. Di solito,   Un tumore con un diametro di un
è possibile stabilire da quale orga-    centimetro è costituito da milioni
no e da quale tipo di cellula deri-     di cellule. Gli sono occorsi presu-
vano le metastasi.                      mibilmente diversi anni per rag-
                                        giungere tale grandezza. In altre
Tutto ha inizio nella cellula           parole: un tumore non insorge dal-
I tessuti e gli organi che formano il   l’oggi al domani. La sua velocità di
nostro corpo sono costituiti da mi-     crescita può variare secondo il tipo
lioni di cellule. Il nucleo cellulare   di cancro.
racchiude il piano di costruzione
dell’essere vivente: il patrimonio      Cause
genetico (genoma) con i suoi cro-       Le malattie oncologiche sono da
mosomi e geni; esso è composto          ricondurre a mutazioni del patri-
dal DNA (acido desossiribonuclei-       monio genetico delle cellule. Al-
co), il materiale portatore del mes-    cuni dei fattori che favoriscono tali
saggio genetico.                        mutazioni e che giocano un ruolo
                                        nell’insorgenza del cancro sono:
La divisione cellulare dà origine a     • il naturale processo d’invec-
nuove cellule, assicurando così il         chiamento;
ricambio cellulare. Il patrimonio       • lo stile di vita (alimentazione
genetico può subire dei danni se,          poco equilibrata, attività fisica
durante il processo di divisione           insufficiente, fumo, alcol,
cellulare, si verificano degli errori      ecc.);
oppure per tante altre cause. Nor-      • influssi esterni (per es. virus,
malmente le cellule sono in gra-           sostanze nocive, fumo, raggi
do di riconoscere e riparare i dan-        UV);
ni subiti oppure di programmare         • fattori ereditari e genetici.
la propria morte. Tuttavia, può ac-

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Vi sono fattori di rischio influenza-    quindi il rischio di ammalarsi di
bili e fattori di rischio non influen-   cancro. Poiché nella nostra società
zabili. Si stima che all’incirca un      l’aspettativa media di vita è in au-
terzo delle malattie oncologiche         mento, si assiste a un incremento
potrebbero essere evitate elimi-         dei casi di cancro.
nando fattori di rischio come il ta-
bacco e l’alcol. Le altre malattie       Stile di vita
oncologiche sono da ricondurre a         Lo stile di vita è modificabile. In
fattori di rischio non modificabili o    altre parole, è possibile modifica-
sconosciuti.                             re le proprie abitudini in fatto di
                                         fumo, alcol, alimentazione e mo-
In generale, sono molteplici i fat-      vimento. Vivendo in modo sano,
tori che concorrono all’insorgenza       si può quindi ridurre il proprio ri-
del cancro. Nel caso singolo, in-        schio di ammalarsi di alcuni tipi di
vece, spesso non è possibile indi-       cancro.
viduare con esattezza i fattori che
hanno causato la malattia.               Influssi esterni
                                         A taluni influssi esterni, come per
Invecchiamento                           esempio le polveri sottili, siamo
Il naturale processo d’invecchia-        esposti involontariamente. Le no-
mento favorisce l’insorgenza di          stre possibilità di mettercene al
malattie oncologiche. La maggior         riparo sono assai limitate. Da tal
parte dei tipi di cancro sono tanto      altri influssi esterni, invece, pos-
più frequenti quanto più avanza-         siamo salvaguardarci, per esem-
ta è l’età. Suppergiù il 90 percento     pio, attraverso la protezione solare
delle malattie oncologiche insor-        contro i raggi UV o le vaccinazioni
gono in persone che hanno supe-          contro i virus che favoriscono l’in-
rato i 50 anni di età.                   sorgenza del cancro.

Di norma, la divisione cellulare e i     Fattori genetici
meccanismi di riparazione si svol-       Si stima che da cinque a dieci pa-
gono correttamente. Ciononostan-         zienti oncologici su cento presen-
te, con il tempo e l’avanzare del-       tano un’alterazione del patrimonio
l’età, si accumulano gli errori nel      genetico che accresce il rischio di
patrimonio genetico che potreb-          contrarre il cancro e la cui natura
bero dare origine a una malat-           ereditaria può essere accertata.
tia oncologica. Con l’età aumenta

                                          Terapie medicamentose dei tumori   9
In tali casi si parla di «tumori ere-   Nessuno può mettersi completa-
ditari». Le persone con una pre-        mente al riparo dal cancro. Posso-
sunta o accertata predisposizione       no ammalarsi di cancro sia le per-
al cancro dovrebbero poter bene-        sone che conducono una vita sana
ficiare di una consulenza gene-         sia le persone con comportamen-
tica. Non è possibile influire sulla    ti a rischio. Inoltre, di cancro ci si
predisposizione stessa, ma alcu-        può ammalare a qualsiasi età. Che
ni tipi di cancro possono essere        una persona si ammali di cancro
diagnosticati precocemente oppu-        oppure no, in parte, è anche una
re prevenuti con misure profilat-       questione di casualità o di destino.
tiche.                                  In ogni caso, una diagnosi di can-
                                        cro comporta indiscutibilmente un
Perché io?                              carico emotivo importante.
È possibile che si stia chiedendo
perché il cancro abbia colpito pro-     L’opuscolo intitolato «Quando an-
prio Lei. Forse si domanda fra l’al-    che l’anima soffre» (vedi p. 79) del-
tro: «Che cosa ho sbagliato?». È        la Lega contro il cancro si sofferma
più che normale porsi tali inter-       sugli aspetti psicologici della ma-
rogativi ed essere colti dallo sgo-     lattia, suggerendo possibili moda-
mento o dalla rabbia. Le cause che      lità di gestione degli stati d’animo
portano all’insorgenza di una ma-       a essa legati.
lattia oncologica sono molto com-
plesse e difficili da capire anche
per gli specialisti.

10
Considerazioni generali sulla terapia

La stessa malattia può avere un         Il presente opuscolo tratta delle
decorso diverso da una persona          principali forme di terapia farma-
all’altra. Per questo motivo, ogni      cologica. Contrariamente alla chi-
paziente segue un proprio itinera-      rurgia e alla radioterapia, le tera-
rio terapeutico. In altre parole, per   pie medicamentose non agiscono
ogni paziente si elabora un piano       localmente, bensì a livello siste-
di trattamento personalizzato.          mico, ossia possono raggiungere
                                        per via sanguigna e linfatica cellu-
La scelta terapeutica è determina-      le tumorali disseminate nel corpo
ta soprattutto dal tipo di tumore,      per danneggiarle.
dalla sua localizzazione e dalla sua
estensione. Per questo è utile por-     I lettori che desiderano saperne
si alcune domande, come:                di più sulle tecniche chirurgiche e
• quale organo è interessato            radioterapiche sono invitati a con-
   e quale parte dell’organo è          sultare gli opuscoli sui vari tipi di
   interessata dalla malattia?          cancro e gli opuscoli intitolati «La
• I linfonodi sono contaminati?         chirurgia dei tumori», «La radiote-
   Il tumore ha formato metastasi       rapia» (vedi p. 79).
   in altri organi?
• Il tumore è operabile?
• Quali sono le caratteristiche         Pianificazione della
   del tessuto tumorale (per es.        terapia
   tipo di cellule che lo compon-
   gono) prelevato tramite biopsia      La pianificazione e il monitorag-
   o asportato chirurgicamente?         gio della terapia sono interdisci-
                                        plinari. In altre parole: specialisti
Inoltre, nel pianificare la terapia,    di diverse branche della medicina
va tenuto conto dello stato gene-       si riuniscono in cosiddetti «tumor
rale di salute e dell’età del pazien-   boards» per valutare la Sua situa-
te nonché del suo concetto di qua-      zione e formulare la proposta tera-
lità di vita.                           peutica che ritengono più adatta
                                        per Lei.
Opzioni terapeutiche
Le principali modalità terapeutiche     Le terapie medicamentose contro
sono:                                   il cancro sono pianificate e moni-
• chirurgia;                            torate da medici specialisti in on-
• terapie medicamentose;                cologia medica, medicina interna
• radioterapia.                         o ematologia-oncologia.

                                          Terapie medicamentose dei tumori   11
Vi sono farmaci per la cura del          In linea generale, l’intento è cura-
cancro con diversi meccanismi            tivo quando il tumore può essere
d’azione. Ne fanno parte:                asportato completamente e non vi
• le chemioterapie;                      sono metastasi.
• le terapie antiormonali;
• le terapie «mirate» o                  Tuttavia, non sempre l’asportazione
  «a bersaglio molecolare»               totale del tessuto canceroso è suf-
  (in ingl. targeted therapies);         ficiente se l’obiettivo della terapia
• le immunoterapie.                      è una remissione completa e dura-
                                         tura. Permane il rischio che i segni
Le summenzionate terapie medi-           e i sintomi della malattia ricom-
camentose sono descritte più in          paiano (recidiva). Per ridurre ulte-
dettaglio a partire da pagina 18.        riormente il rischio di ripresa della
                                         malattia, l’intervento chirurgico è
Non tutte le cellule cancerose ri-       quindi spesso preceduto o seguito
spondono altrettanto bene a uno          da una terapia farmacologica e/o
stesso farmaco. Vi possono es-           dalla radioterapia.
sere cellule cancerose che sono
o diventano resistenti a un certo        Terapia che allevia i sintomi,
farmaco. Significa che l’effetto         a scopo palliativo
terapeutico desiderato può non           (dal lat. palliare = avvolgere in un
verificarsi o può diminuire con il       mantello, proteggere)
tempo.
                                         Se una remissione duratura è con-
Per questi e altri motivi (per es. ef-   siderata improbabile, l’obiettivo
fetti secondari), a volte, è necessa-    della terapia è di impedire alla ma-
rio cambiare la terapia.                 lattia di progredire. A volte si rie-
                                         sce a stabilizzare la malattia per
                                         molto tempo.
Intenti terapeutici
                                         La qualità di vita è prioritaria: gli
Il tipo di tumore e lo stadio della      interventi di medici, infermieri,
malattia determinano lo scopo che        psico-oncologi, assistenti spirituali
si persegue con la terapia.              e altre figure professionali mirano
                                         ad alleviare i sintomi e le seque-
Terapia a scopo curativo                 le della malattia come, per esem-
(dal lat. curare = guarire, curare)      pio, i dolori, l’ansia, la stanchez-
L’obiettivo che ci si prefigge con la    za, le difficoltà di alimentazione,
terapia è di curare la malattia.         ecc.

12
Se si trovasse in questa situazio-      Scopi della terapia
ne, potrebbe essere utile doman-        Prima dell’inizio delle terapie parli
darsi, eventualmente con l’aiuto        insieme al suo medico per vedere
di una psico-oncologa, che cosa         insieme quale obiettivo viene per-
significhi per Lei qualità di vita e    seguito attraverso i trattamenti. Si
comunicare le Sue riflessioni alla      tratta di una terapia a scopo cura-
Sua équipe curante. Ciò consen-         tivo o palliativo?
te d’impostare la terapia di conse-
guenza.                                 Durante il trattamento, gli obiet-
                                        tivi terapeutici vengono costante-
Terapia neoadiuvante/                   mente verificati e adattati in base
preoperatoria                           allo stato di salute del paziente e al
(dal gr. neos = nuovo e dal lat.        successo terapeutico.
adiuvare = sostenere, aiutare)
La terapia (chemioterapia, radiote-     Si faccia accompagnare e
rapia) è chiamata «neoadiuvante»        consigliare
allorché è effettuata prima dell’in-    Si prenda il tempo sufficiente du-
tervento chirurgico allo scopo di       rante il colloquio con l’équipe cu-
rimpicciolire il tumore. La terapia     rante e per le domande che even-
neoadiuvante rende il tumore ope-       tualmente Le possono sorgere.
rabile o, nei casi più favorevoli, ne
consente l’asportazione chirurgica      Colloqui con l’équipe medica
completa.                               curante
                                        Consideri la Sua équipe curante
Terapia adiuvante                       come un partner fidato. Il parere
(dal lat. adiuvare = sostenere, aiu-    di uno specialista è molto impor-
tare)                                   tante per il trattamento, ma anche
La terapia è chiamata «adiuvante»       per il Suo stesso benessere prima
allorché è effettuata dopo l’inter-     e dopo la terapia. Parli con i medi-
vento chirurgico al fine di elimina-    ci e con il personale curante e dica
re eventuali cellule tumorali resi-     loro di che cosa ha bisogno.
due.
                                        Comunicare è molto importante:
Essa mira alla distruzione anche        alcuni consigli
delle metastasi più piccole (micro-     • Da persone colpite ci si sente
metastasi) per ridurre il rischio di      spesso irrequieti prima di
recidiva, ossia per impedire alla         affrontare il colloquio con il
malattia di ripresentarsi o di pro-       medico. Pertanto, prima del
gredire.                                  colloquio, Si annoti le domande

                                          Terapie medicamentose dei tumori   13
che ritiene importanti. In questo     lenza, si affrontano aspetti
     modo si è sicuri di non dimen-        che vanno oltre le domande
     ticarsene a causa dell’agita-         di carattere medico, come per
     zione.                                esempio le paure, i problemi
•    Prenda con sé materiale per           di carattere sociale, ecc. (vedi
     scrivere, in modo da annotare         p. 76).
     le informazioni durante il
     colloquio.                          Spetta a Lei decidere
•    Si lasci accompagnare da una        È consigliabile discutere delle te-
     persona a Lei vicina. Quattro       rapie che Le sono state raccoman-
     orecchie sentono meglio             date con i rispettivi medici specia-
     di due.                             listi.Taluni ospedali o centri di cura
•    Chieda se non dovesse capire        dispongono di una figura profes-
     qualcosa. Si lasci spiegare le      sionale preposta al coordinamen-
     parole difficili.                   to dei consulti specialistici.
•    Si prenda il tempo necessario
     per riflettere, soprattutto prima   Può porre domande in qualsiasi
     di prendere decisioni. Può          momento, rimettere in discussione
     sempre rivolgersi al medico         una decisione presa in preceden-
     di base o chiedere un secondo       za o chiedere tempo per riflettere.
     parere specialistico. Il Suo        L’importante è che non acconsenta
     medico curante o chi ha effet-      a una misura terapeutica prima di
     tuato gli esami non giudicherà      essere stato informato in modo
     il Suo atteggiamento come           esaustivo e comprensibile sul suo
     segno di sfiducia, quanto piut-     svolgimento, sulle sue possibili
     tosto come un Suo diritto.          conseguenze e sui suoi potenziali
•    Informi la Sua équipe curante       effetti secondari.
     qualora avesse dei dubbi su un
     tipo di trattamento o volesse       Ha il diritto di respingere una pro-
     rifiutarlo.                         posta terapeutica, ma, prima di
•    Chieda che cosa Lei può fare        farlo, si faccia spiegare come po-
     durante il trattamento per          trebbe evolvere la malattia senza
     contribuire al Suo stesso           la terapia che Le è stata proposta.
     benessere.
•    Comunichi non solo il proprio       Se preferisce, può dire ai medici
     stato di salute corporeo,           che non vuole essere coinvolto
     ma anche quello psichico.           nella scelta terapeutica. Tuttavia,
     Può anche essere che Lei senta      per interventi chirurgici e altre te-
     la necessità di assistenza psico-   rapie, è indispensabile il Suo con-
     oncologica. Durante tale consu-     senso.

14
Non esiti a porre domande

• Mi sarà somministrata una chemioterapia, una terapia mirata,
  una terapia antiormonale o un’immunoterapia? Perché?

• Quali esperienze si sono fatte con questo tipo di terapia?

• Quanta esperienza ha il mio medico nella cura di questo tipo di
  cancro?

• Che cosa è lecito che io mi attenda dalla terapia che mi è stata
  proposta? Quali vantaggi e svantaggi comporterà? Migliorerà la
  mia qualità di vita?

• Qual è la durata del trattamento?

• La terapia si svolgerà in regime ambulatoriale o in degenza?

• Posso interrompere la terapia se la tollero male?

• Come faccio a sapere se sto rispondendo alla terapia?

• Quali effetti secondari devo mettere in conto? Sono temporanei
  o permanenti? Come è possibile contrastarli? Che cosa posso fare
  io stesso per lenirli?

• In quale misura la malattia e la terapia farmacologica incideranno
  sulla mia vita di tutti i giorni, sulla mia vita sociale e professionale,
  sulle mie condizioni psicofisiche generali?

• Potrò lavorare durante la terapia od otterrò un certificato d’ina-
  bilità lavorativa?

• Come si ripercuoterebbe un mio rifiuto di sottopormi alla terapia
  sulla prognosi e sulla qualità di vita?

• A chi posso rivolgermi se, per esempio, dovessi dimenticare di
  prendere una pastiglia oppure se mi sentissi male?

• La terapia è rimborsata dalla cassa malati?

                                         Terapie medicamentose dei tumori   15
Medicina                                 compatibili con la terapia oncolo-
complementare                            gica convenzionale.

Non pochi pazienti oncologici si         Non assuma rimedi cosiddetti
affidano a metodi di medicina            «naturali» all’insaputa del Suo me-
complementare, in concomitan-            dico. Anche prodotti di medicina
za con le terapie convenzionali.         complementare in apparenza in-
Come lo dice la parola stessa, la        nocui possono interferire con le
medicina complementare o non             terapie oncologiche e pertanto es-
convenzionale integra la medi-           sere controindicati.
cina convenzionale, non la sosti-
tuisce.
                                         Studi clinici
I metodi di medicina complemen-
tare possono influire positivamen-       La ricerca terapeutica continua.
te sulle condizioni generali e sulla     Alla fase preclinica, che si svolge
qualità di vita dei pazienti durante     in laboratorio, segue la fase clini-
e dopo le terapie; possono rinvi-        ca, che avviene presso i pazienti.
gorire l’organismo e rendere me-         Nell’ambito di studi clinici si ve-
glio sopportabili gli effetti collate-   rifica se le terapie sperimentali
rali delle terapie convenzionali. In     si dimostrano più efficaci e sono
generale, non sono però efficaci         meglio tollerate delle terapie stan-
contro il tumore.                        dard. L’obiettivo che si persegue
                                         con le terapie sperimentali è che i
Vi sono invece pazienti oncologi-        pazienti ne traggano beneficio, per
ci che rifiutano di sottoporsi a una     esempio, in termini di sopravvi-
terapia convenzionale e optano,          venza, di velocità di progressione
in sostituzione, per una terapia al-     della malattia e di qualità di vita.
ternativa. La Lega contro il cancro
sconsiglia una tale scelta. Legga        È di esclusiva competenza del Suo
a questo proposito l’opuscolo in-        medico curante informarla sui
titolato «Alternativi? Complemen-        vantaggi e sugli svantaggi che po-
tari?» (vedi p. 79).                     trebbe comportare per Lei la par-
                                         tecipazione a uno specifico studio
Informi il Suo medico circa la Sua       clinico. Vi sono pazienti che deci-
intenzione di ricorrere alla medi-       dono di partecipare a uno studio
cina complementare. Lo metta al          clinico nella speranza che anche
corrente anche di eventuali rimedi       altri malati di cancro possano un
che prende già o di terapie che sta      giorno beneficiare delle nuove
seguendo per accertarsi che siano        possibilità terapeutiche.

16
È possibile che anche a Lei si pro-    Un Suo eventuale rifiuto di parteci-
ponga di partecipare a uno studio      pare a uno studio clinico non ha al-
clinico. Oppure può informarsi Lei     cuna ripercussione negativa sulla
stesso sugli studi clinici in corso    Sua terapia: beneficerà in ogni ca-
per la Sua patologia, per esempio      so della migliore terapia possibile
consultando il sito www.kofam.ch.      in conformità allo stato dell’arte
                                       nella cura dei tumori maligni.
Naturalmente, però, è libero di
accettare di partecipare oppure        L’opuscolo intitolato «Terapia on-
di rifiutare una tale proposta te-     cologica nell’ambito di uno studio
rapeutica. Anzi, anche una volta       clinico» (vedi p. 80) spiega in che
che ha accettato di aderire a uno      cosa consiste uno studio clinico e
studio clinico, ha la possibilità di   che cosa potrebbe implicare per
uscirne in qualsiasi momento.          Lei la partecipazione a uno studio
                                       clinico in generale.

                                        Terapie medicamentose dei tumori   17
Terapie medicamentose contro i tumori

Chemioterapie                            ne debba necessariamente sof-
                                         frire o che essi si manifestino in
Nell’uso comune, il termine gene-        ogni paziente con la stessa gravità.
rico «chemioterapia» designa qual-       Il tipo di citostatico o la combina-
siasi farmaco usato nella cura del       zione di citostatici somministrati e
cancro.                                  la predisposizione individuale de-
                                         terminano quali effetti collaterali
In oncologia, ossia nel ramo della       la terapia comporta per il singolo
medicina che studia i tumori, per        paziente, quando e con quale in-
«chemioterapia» s’intende una            tensità essi insorgono.
terapia che prevede l’impiego di
citostatici (dal greco kytos = cel-      Possibili effetti secondari
lula e statikos = atto a fermare).       La maggior parte degli effetti se-
Esistono oltre un centinaio di cito-     condari sono dovuti al danno che i
statici per i vari tipi di cancro e i    citostatici arrecano anche alle cel-
diversi stadi di malattia.               lule sane che si riproducono rapi-
                                         damente come:
Le cellule umane si riproducono
dividendosi in due cellule figlie        • le cellule staminali ematopoie-
uguali. Il processo di divisione cel-      tiche presenti nel midollo osseo
lulare si sviluppa attraverso la suc-      che danno origine alle piastrine
cessione di diverse fasi ordinate.         (trombociti), ai globuli bianchi
I citostatici bloccano una o più           (leucociti) e ai globuli rossi
fasi della divisione cellulare. In         (eritrociti). Ciò accresce il
questo modo impediscono al tu-             rischio di emorragie, infezioni,
more di crescere.                          spossatezza.

I citostatici danneggiano anche le       • Le cellule dell’epitelio, ossia
cellule sane. Il danno che i citosta-      del tessuto che riveste le
tici arrecano alle cellule sane pro-       superfici corporee interne
duce molti degli effetti secondari         ed esterne della bocca, dello
della chemioterapia. Gli effetti se-       stomaco, dell’intestino e degli
condari regrediscono, una volta            organi genitali. La secchezza
conclusa la terapia, a mano a ma-          delle mucose che ne conse-
no che gli organi si riprendono.           gue può causare alterazioni
                                           del gusto, dolori alla deglu-
Ogni citostatico è associato a carat-      tizione, infezioni, micosi,
teristici effetti collaterali. Ciò non     diarrea, dolore durante l’atto
significa, però, che ogni paziente         sessuale.

18
• Le cellule cutanee e pilifere.      • Le cellule nervose (neuropatia
  Ciò può provocare la caduta           periferica). Ciò può condurre a
  dei capelli e alterazioni della       un’alterata percezione del tatto,
  pelle.                                del dolore e della temperatura a
                                        mani e piedi, a carattere tempo-
• Le cellule femminili e maschili       raneo o permanente.
  destinate alla riproduzione.
  Ciò ha ripercussioni tempora-
  nee o permanenti sulla fertilità.

• Le cellule dei polmoni e del
  cuore. Ciò può comportare una
  riduzione temporanea o perma-
  nente della capacità respiratoria
  o della funzionalità cardiaca.

 I citostatici sono somministrati:

 … periodicamente, in cicli di terapia;

 … spesso in combinazione tra loro (polichemioterapia);

 … raramente da soli (monoterapia);

 … spesso in concomitanza con una radioterapia che ne rafforza
   l’efficacia (radiochemioterapia);

 … in specifici casi, assieme ai farmaci di altro tipo come, per
   esempio, i farmaci antiormonali (vedi pp. 22 sg.);

 … in preparazione a un trapianto di cellule staminali
   (vedi «Chemioterapia ad alto dosaggio», pp. 20 sg.).

                                          Terapie medicamentose dei tumori   19
Chemioterapia ad alto dosaggio          tipo di cancro che interessa il
La chemioterapia ad alto dosaggio       midollo osseo).
è una forma di terapia che prevede
la somministrazione di farmaci in     Possibili effetti secondari
dosi molto più elevate rispetto a     Gli effetti secondari di una chemio-
quelle consuete per preparare il      terapia ad alto dosaggio possono
midollo osseo al trapianto di cel-    essere proporzionalmente più pe-
lule staminali ematopoietiche:        santi rispetto agli effetti indeside-
                                      rati di una chemioterapia normale.
• al fine di migliorare le probabi-   La terapia colpisce soprattutto le
  lità di remissione completa         cellule staminali ematopoietiche
  di alcuni tipi di cancro (per es.   (vedi p. 18) presenti nel midollo
  linfomi Hodgkin e non Hodgkin,      osseo, distruggendole. Dopo la
  leucemie);                          chemioterapia ad alto dosaggio, il
                                      midollo osseo dovrà essere rico-
• al fine di prevenire una recidiva   stituito con un trapianto di cellule
  (ricaduta), per esempio, in pre-    staminali.
  senza di un cancro del testicolo,
  o per impedire alla malattia di     Trapianto di cellule staminali
  progredire o per rallentarne la     Prima della chemioterapia ad alto
  progressione (per es. in presenza   dosaggio, cellule staminali sane
  di un mieloma multiplo, un          sono prelevate dal sangue, dal mi-

 Controlli del sangue
 I citostatici inibiscono l’ematopoiesi, ossia la formazione delle
 cellule sanguigne nel midollo osseo. Di conseguenza, vi è un calo
 temporaneo del numero di trombociti nonché di globuli rossi e
 bianchi.

 La chemioterapia può essere somministrata solo a condizione che
 il numero di trombociti nonché di globuli rossi e bianchi nel sangue
 superi un preciso valore limite, al di sotto del quale il successivo
 ciclo di terapia dev’essere posticipato.

 Per questo motivo, sono previsti controlli periodici dei valori ematici
 con prelievi del sangue che, in accordo con l’oncologo, possono
 essere effettuati anche presso il medico di base oppure da servizi di
 assistenza e cure a domicilio o Spitex.

20
dollo osseo o dal sangue del cor-       Trapianto autologo
done ombelicale, trattate e crio-       Al paziente sono reinfuse le cellu-
conservate.                             le staminali ematopoietiche che,
                                        prima della chemioterapia ad alto
Dopo la chemioterapia ad alto do-       dosaggio erano state prelevate dal
saggio, le cellule staminali sane       suo stesso sangue o midollo osseo.
sono nuovamente infuse al pa-
ziente per via venosa. Dal sangue       Centri specializzati
le cellule trapiantate migrano nel      Le chemioterapie ad alto dosaggio
midollo osseo dove, nei casi favo-      e i trapianti di cellule staminali ema-
revoli, s’insediano per generare,       topoietiche si svolgono in degenza
più tardi, cellule sanguigne sane.      ospedaliera, in centri specializza-
                                        ti, dove i pazienti e i loro familiari
Si distingue tra trapianti allogenici   ottengono tutte le informazioni
e trapianti autologhi.                  necessarie sui possibili benefici
                                        e sui rischi della terapia, sui suoi
Trapianto allogenico                    potenziali effetti secondari e sulle
Il paziente riceve cellule stamina-     misure di supporto.
li ematopoietiche da un donatore
compatibile familiare (sorella, fra-
tello) o non familiare.

 I miei appunti

                                          Terapie medicamentose dei tumori   21
Terapie antiormonali                     Dopo un certo tempo, però, alcune
                                         cellule tumorali sviluppano la ca-
Nel nostro corpo vi sono ghiando-        pacità di dividersi e di crescere no-
le che producono ormoni che sti-         nostante la terapia antiormonale.
molano la crescita cellulare.
                                         Diversi tipi di farmaci
Sulla loro superficie, le cellule pre-   antiormonali
sentano dei contrassegni biologi-        Vi sono diversi tipi di farmaci an-
ci, i cosiddetti «recettori». Quando     tiormonali. Ognuno di essi ha un
gli ormoni corrispondenti si legano      meccanismo d’azione diverso.
a uno di questi recettori, possono       Mentre taluni farmaci ormonali
penetrare nella cellula e indurla a      occupano i recettori per gli ormoni
dividersi.                               delle cellule tumorali, tal altri bloc-
                                         cano processi necessari alla pro-
Tumori sensibili agli ormoni             duzione di ormoni.
Anche la crescita di particolari tu-
mori può essere sensibile agli or-       Antiestrogeni o antiandrogeni
moni (endocrino-dipendente). In          Gli antiestrogeni e gli antiandro-
questi casi, una parte delle cellule     geni bloccano i recettori per gli
tumorali sono positive agli ormo-        ormoni delle cellule tumorali af-
ni, ossia presentano un recettore        finché gli ormoni (estrogeni ed an-
al quale possono legarsi ormoni          drogeni) non possano più legarsi
che stimolano la crescita cellulare.     ai corrispettivi recettori. In questo
                                         modo, tali farmaci antiormonali
Per esempio, gli ormoni femminili,       frenano, per esempio, la divisione
gli estrogeni, possono stimolare         delle cellule di particolari tipi di
la crescita del cancro del seno o        tumore mammario o prostatico.
dell’utero, per esempio, mentre
l’ormone maschile testosterone           Inibitori GnRH o LHRH analoghi
può stimolare la crescita del can-       L’ipofisi, la principale ghiandola
cro della prostata.                      endocrina dell’organismo, control-
                                         la la produzione ormonale nei te-
I campioni di tessuto tumorale so-       sticoli e nelle ovaie.
no esaminati per verificare se le cel-
lule cancerose hanno sviluppato          Gli inibitori GnRH o LHRH analo-
recettori per questi ormoni. In caso     ghi occupano recettori ipofisari.
affermativo, possono essere som-         In questo modo, tali farmaci an-
ministrati farmaci antiormonali          tiormonali impediscono all’ipofisi
che impediscono agli ormoni di           d’inviare segnali destinati ad atti-
stimolare la crescita delle cellule.     vare la produzione ormonale.

22
Inibitori dell‘aromatasi                La terapia antiormonale può
Dopo la menopausa, le ovaie non         comportare un calo del desiderio
producono più l’ormone sessuale         sessuale e disfunzioni erettili nel-
femminile chiamato «estrogeno».         l’uomo. Nelle donne in età pre-
                                        menopausale (prima della meno-
Nel tessuto muscolare e adiposo         pausa) possono cessare le me-
sono ancora presenti, però, forme       struazioni. Ciò ne compromette
primordiali dell’ormone che l’en-       temporaneamente o in modo per-
zima naturale aromatasi trasforma       manente la fertilità. (Per saperne
in estrogeni.                           di più sulle ripercussioni del can-
                                        cro sulla sfera sessuale, vedi gli
Gli inibitori dell’aromatasi bloccano   opuscoli della Lega contro il can-
l’enzima aromatasi, impedendo           cro, p. 79).
in questo modo la formazione di
estrogeni nel tessuto muscolare e       La Sua équipe curante La informa
adiposo.                                e consiglia in modo più approfon-
                                        dito sull’argomento.
Possibili effetti indesiderati
Gli effetti secondari della terapia
antiormonale coincidono, in par-        Terapie mirate
te, con i disturbi tipici della meno-
pausa e possono manifestarsi an-        Sulla sua superficie o al suo inter-
che negli uomini:                       no, ogni cellula presenta numerosi
• vampate;                              contrassegni biologici di vario tipo
• improvvisi episodi di sudo-           (recettori) ai quali si possono legare
  razione abbondante;                   precise molecole (messaggeri),
• pelle secca;                          innescando una serie di reazioni,
• mucose secche;                        chiamate «cascate di trasduzione
• stanchezza e svogliatezza.            del segnale». Essi sono fondamen-
                                        tali per la divisione e la morte cel-
Inoltre aumenta il rischio di svilup-   lulare (vedi grafico p. 24).
pare edemi, ossia raccolte di liquido
interstiziale nei tessuti, trombosi     Se le cascate di trasduzione del
(coaguli di sangue che ostruiscono      segnale sono disturbate, le cellule
i vasi sanguigni) e l’osteoporosi       possono degenerare e può insor-
(indebolimento osseo).                  gere il cancro. Può accadere, per
                                        esempio, che una cellula continui
                                        a ricevere il segnale di dividersi,
                                        senza mai ricevere nessun segna-
                                        le che ne provochi la morte.

                                          Terapie medicamentose dei tumori   23
Le sostanze attive dei farmaci a          alla formazione di nuovi vasi san-
bersaglio molecolare (in ingl. tar-       guigni (angiogenesi) attraverso i
geted therapies) riconoscono i            quali il tumore si approvvigiona di
contrassegni biologici sulla super-       sangue. Tal altri farmaci mirati in-
ficie delle cellule tumorali e li bloc-   terferiscono con l’azione di fattori
cano in modo mirato, al fine di im-       di crescita o bloccano recettori im-
pedire l’attivazione di cascate di        plicati nella divisione cellulare. In
trasduzione del segnale.                  questo modo è possibile frenare
                                          la crescita di un tumore o alterare
Taluni farmaci mirati inibiscono,         il metabolismo delle cellule tumo-
per esempio, le cascate di trasdu-        rali, temporaneamente o in modo
zione del segnale che conducono           permanente.

Medicamenti mirati

                        Bersaglio dei principi attivi
                        delle terapie mirate

                                                   Messaggero

                                                                 Via del
                                                                 segnale/
 «Antenne» delle cellule                                         cascata di
 (recettori, contrassegni, ecc.)                                 trasduzione
                                                                 del segnale

                                                                    Nucleo
                                Cellula tumorale                    cellulare

24
Rispetto ai citostatici (vedi p. 18), i   bire, per esempio, sia la formazione
farmaci mirati sono in grado di di-       di nuovi vasi sanguigni (angioge-
stinguere meglio le cellule malate        nesi), sia la divisione cellulare.
da quelle sane. Per questa loro
peculiarità lasciano sperare, da un       Gli inibitori della trasmissione del
lato, in una maggiore efficacia tera-     segnale intracellulare sono impie-
peutica e, dall’altro lato, in minori     gati, per esempio, nella cura di al-
effetti secondari.                        cuni tipi di leucemie, del cancro
                                          del polmone, del seno, dell’intesti-
Finora sono stati sviluppati diversi      no, del rene, del melanoma, di ta-
farmaci che impediscono ai tumori         lune forme di cancro della tiroide,
di crescere, prolungano la soprav-        del fegato e di rari tumori stromali
vivenza al cancro o migliorano la         gastrointestinali (GIST).
qualità di vita di chi ne è affetto.
                                          Anticorpi monoclonali
Le terapie mirate sono chiamate           Il sistema immunitario umano
anche «terapie a bersaglio moleco-        produce anticorpi per combattere
lare», «terapie biologiche» o «tera-      in modo mirato gli agenti patogeni
pie intelligenti» poiché influiscono      (virus, batteri, ecc.). Alcuni farma-
sui processi di crescita, di divisio-     ci antitumorali agiscono secondo
ne e metabolici legati alla prolife-      lo stesso principio degli anticorpi
razione delle cellule tumorali.           umani. Sono prodotti con la tec-
                                          nologia genetica e identici tra loro
Inibitori della trasmissione del          (cloni). Ecco perché sono chiamati
segnale intracellulare (inibitori         «anticorpi monoclonali».
della tirosin-chinasi)
Gli inibitori della tirosin-chinasi       Gli anticorpi monoclonali sono in
bloccano le cascate di trasduzione        grado di riconoscere un contras-
del segnale nella cellula tumorale        segno biologico specifico sulla su-
e disturbano in questo modo la            perficie di una cellula tumorale.
crescita di tumori.                       Affinché questa loro capacità ab-
                                          bia un’utilità terapeutica, il contras-
Tali farmaci sono chiamati «inibi-        segno biologico deve essere rile-
tori di multiple chinasi» allorché        vante per la crescita tumorale non-
agiscono su diverse cascate di            ché ricorrere spesso sulle cellule
trasduzione del segnale implicate         tumorali ed essere presente in mi-
nella crescita tumorale. Gli inibito-     sura nettamente minore, invece,
ri di multiple chinasi possono ini-       sulle cellule sane.

                                            Terapie medicamentose dei tumori   25
Le cellule tumorali hanno contras-        Anticorpi e chemioterapia
segni biologici diversi, secondo il       Per una più efficace salvaguardia
tipo e sottotipo di cancro al quale       delle cellule sane, gli anticorpi pos-
appartengono. Di conseguenza, oc-         sono essere combinati con un ci-
corre sviluppare anticorpi mono-          tostatico (vedi p. 18), affinché tra-
clonali diversi.                          sportino i farmaci in modo mirato
                                          alle cellule cancerose.
Taluni anticorpi monoclonali …
… adiuvano il sistema immuni-             Radioimmunoterapia con
tario naturale tracciando un con-         anticorpi
trassegno biologico specifico sulla       Gli anticorpi possono essere co-
superficie della cellula tumorale.        niugati con particelle radioattive
Grazie all’anticorpo «legato», il si-     affinché le «trasportino» alle cellu-
stema immunitario riconosce le            le tumorali (radioimmunoterapia).
cellule tumorali e può combatterle.
                                          In questo modo il tumore può es-
Di solito, gli specialisti considera-     sere irradiato da molto vicino e il
no tali terapie con anticorpi mono-       danno ai tessuti sani è contenuto.
clonali delle immunoterapie (vedi         Questo tipo di terapia è usata, per
p. 27). Sono somministrate in pre-        esempio, nella cura di linfomi non
senza di linfomi e di alcuni tipi di      Hodgkin.
leucemie.
                                          Effetti indesiderati delle terapie
Tal altri anticorpi monoclonali           mirate
…bloccano segnali che assicurano          In generale, le terapie mirate com-
l’approvvigionamento di sangue            portano effetti indesiderati diversi
dei tumori o stimolano la crescita        da quelli causati dalle terapie con
delle cellule cancerose (per es. i        citostatici. Di solito, gli effetti col-
cosiddetti «inibitori dell’angioge-       laterali delle terapie mirate sono
nesi», «inibitori EGFR» o «HER2»).        meno forti di quelli delle chemio-
Tali terapie sono somministrate           terapie.
in presenza di tumori intestinali,
mammari, polmonari e, in parte,           Gli effetti secondari delle terapie
di tumori del distretto testa-collo,      mirate possono essere diversi se:
cerebrali, gastrici, ovarici e di altri   • inibiscono i fattori di crescita;
tipi di tumore.                           • impediscono la formazione di
                                            vasi sanguigni (angiogenesi)
                                            per l’approvvigionamento del
                                            tumore;

26
• rafforzano o sopprimono la           Immunoterapia attiva e passiva
  naturale reazione immunitaria.       Vi sono due forme d’immunotera-
                                       pia: quella attiva e quella passiva.
L’équipe medica e infermieristica
La informeranno in merito. Molti       • L’immunoterapia attiva stimola
effetti secondari sono curabili o si     il sistema immunitario in modo
risolvono nel corso della terapia        da rafforzare la reazione immu-
o una volta sospesi i farmaci. L’es-     nitaria naturale contro le cellule
senziale è che Lei segnali tempe-        tumorali.
stivamente eventuali effetti col-      • L’immunoterapia passiva for-
laterali al Suo medico o alla Sua        nisce al corpo delle sostanze
infermiera di riferimento.               attive che entrano a far parte
                                         del sistema immunitario e
Immunoterapie                            combattono le cellule tumorali
                                         (per es. anticorpi monoclonali).
Il sistema immunitario umano è
complesso. Diversi tipi di globuli     Immunomodulatori e citochine
bianchi (leucociti) combattono e       Gli immunomodulatori sono dei
annientano agenti patogeni come        segnali chimici di comunicazione
i batteri, i virus o i funghi.         fra le cellule che, in un organismo
                                       sano, stimolano (immunostimola-
Inoltre, un sistema immunitario        zione) o inibiscono (immunosop-
efficiente riconosce, almeno in        pressione) il sistema immunitario
parte, le cellule tumorali e le dan-   naturale.
neggia affinché non insorga una
malattia oncologica.                   Interferone e interleuchina
                                       Le citochine sono proteine umane
Tuttavia, poiché le cellule tumorali   che fungono da immunomodula-
assomigliano molto a quelle sane,      tori. Le citochine possono essere
non sempre il sistema immunitario      prodotte anche in laboratorio.
le riconosce come estranee e le        L’interferone e l’interleuchina sono
combatte (vedi «Che cos’è il can-      citochine sintetiche usate in onco-
cro», pp. 6 sgg.).                     logia.

Le immunoterapie fanno sì che il       L’interferone e l’interleuchina da
sistema immunitario umano com-         un lato inibiscono la divisione del-
batta le cellule tumorali.             le cellule tumorali, dall’altro atti-
                                       vano il sistema immunitario per
                                       rafforzare la risposta immunitaria
                                       alla presenza di cellule tumorali.

                                         Terapie medicamentose dei tumori   27
Gli immunomodulatori sono usati            stimolano i checkpoint delle cellule
nella cura di taluni tipi di leucemia      T, impedendo così la difesa immu-
e di linfomi, del mieloma multiplo,        nitaria. I principi attivi dei farmaci
del cancro del rene e del melanoma,        inibitori dei checkpoint immunita-
nell’ambito di studi clinici (vedi         ri disattivano la barriera costituita
pp. 16 sg.) e in combinazione con          dai checkpoint, consentendo alle
altri farmaci.                             cellule T di riconoscere e annien-
                                           tare le cellule cancerose.
I possibili effetti secondari delle
citochine sono …                           Finora in Svizzera sono stati omo-
… sintomi simili all’influenza             logati inibitori dei checkpoint im-
   come febbre, brividi, mal di            munitari per il trattamento del
   testa, dolori articolari, stan-         melanoma e di alcune forme di
   chezza, spossatezza;                    tumore del polmone. Si prevede
… disturbi gastrointestinali,              che nei prossimi anni saranno in-
   inappetenza;                            trodotti altri farmaci di questo tipo
… pressione sanguigna bassa,               per trattare ulteriori tumori mali-
   capogiri.                               gni. Attualmente sono sommini-
                                           strati nell’ambito di studi clinici
La terapia dei checkpoint                  (vedi pp. 16 sg.) per ultimarne lo
immunitari                                 sviluppo.
Il sistema immunitario possiede di-
versi tipi di cellule, tra cui le cosid-   Somministrazione
dette «celluleT». Queste annientano        Gli inibitori dei checkpoint immu-
gli agenti patogeni estranei, tra cui      nitari vengono somministrati per
i virus. Per evitare che le cellule T      infusione a scadenze di due-quat-
aggrediscano le cellule dell’orga-         tro settimane e hanno un effetto
nismo, sulla superficie cellulare          di lunga durata. Dopo un tratta-
presentano dei segni caratteristici,       mento con questi farmaci, le cel-
i cosiddetti «checkpoint». Quando i        lule T sono in grado di riconoscere
checkpoint vengono attivati da al-         e combattere le cellule cancerose
tre cellule, per le cellule T è il se-     per mesi o anni.
gnale che non devono intrapren-
dere alcuna difesa di carattere            In alcune forme di cancro, la tera-
immunitario.                               pia dei checkpoint immunitari può
                                           essere combinata con una terapia
Le cellule cancerose sono anch’esse        con anticorpi, una radioterapia o
cellule dell’organismo e anch’esse         una chemioterapia.

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Effetti indesiderati                    Il virus di Epstein Barr accresce
I principi attivi delle terapie dei     il rischio di sviluppare particolari
checkpoint immunitari possono           tipi di linfoma. Non esiste ancora,
danneggiare anche cellule sane.         però, un vaccino contro tale virus.
Principalmente per questo motivo
possono insorgere i seguenti effet-     Le vaccinazioni preventive consi-
ti collaterali:                         stono nell’iniezione di agenti pato-
• eruzioni cutanee;                     geni prodotti in laboratorio e atte-
• diarrea;                              nuati, con lo scopo di provocare
• tosse secca;                          una reazione di difesa del sistema
• ittero (epatite).                     immunitario naturale. Le cellule
                                        immunitarie sono così sensibiliz-
Qualora comparissero questi o al-       zate all’agente patogeno. Da que-
tri disturbi, informi subito il Suo     sto momento in poi, le cosiddette
medico in modo da modificare            «cellule memoria» (un tipo di lin-
la terapia e consentire alla pelle,     fociti) sono in grado di riconoscere
all’intestino, ai polmoni e al fegato   l’agente patogeno per anni e atti-
di riprendersi nuovamente.              vare la reazione immunitaria.

Terapie con vaccini                     Vaccinazione antitumorale
A tutt’oggi non è stato sviluppato      specifica
un vaccino contro il cancro.            Le vaccinazioni specifiche sono di-
                                        rette contro le cellule tumorali e
Vaccinazioni preventive                 contro le loro caratteristiche bio-
Per ora è possibile vaccinarsi solo     logiche (per es. la presentazione
in via preventiva (precauzionale)       di antigeni). Tali vaccinazioni spe-
contro virus che aumentano il ri-       cifiche sono già oggetto di speri-
schio di contrarre il cancro. Le vac-   mentazioni cliniche, per esempio,
cinazioni preventive più note sono      nella terapia di linfomi e leucemie,
quelle contro:                          del melanoma, del cancro del pol-
• i virus dell’epatite B che rappre-    mone, del seno, della prostata,
  sentano un fattore di rischio per     dell’ovaio, del rene e di altri tipi di
  il cancro del fegato;                 cancro. In Svizzera, per ora, non è
• i virus HPV (papillomavirus           ancora stato omologato alcun vac-
  umano) che costituiscono un           cino specifico.
  fattore di rischio per il cancro
  del collo dell’utero.

                                          Terapie medicamentose dei tumori   29
Medicina personalizzata
 La medicina personalizzata prevede la pianificazione della terapia
 in funzione di determinanti genetici associati alla patologia. Il primo
 passo verso un trattamento personalizzato è quello di rilevare tali
 caratteristiche come cambiamenti genetici nelle cellule tumorali o
 nei recettori delle cellule.

 La scelta della terapia farmacologica non si basa sulla localizzazione
 del tumore, bensì sulle mutazioni genetiche nelle cellule tumorali o
 sui recettori presenti sulle cellule tumorali.

 Si tratta di medicina personalizzata, per esempio:
 • quando le cellule tumorali presentano mutazioni genetiche. Con
   terapie mirate è possibile frenare o rallentare la progressione della
   malattia. Anche l’utilizzo delle chemioterapie può variare a seconda
   della presenza di mutazioni genetiche.
 • Quando le cellule tumorali sono analizzate per verificare se pre-
   sentano recettori (vedi p. 23) sulla loro superficie. In caso affer-
   mativo, è possibile bloccare in modo mirato tali recettori mediante
   una terapia con anticorpi. In questo modo, si può frenare o rallen-
   tare la progressione della malattia.
 • Quando la crescita del tumore dipende dagli ormoni. In questi casi
   possono essere somministrati farmaci antiormonali (vedi p. 22).
   Un esempio: una terapia antiormonale viene somministrata alle
   pazienti con un cancro al seno, solo dopo che sulle cellule cance-
   rose sono stati verificati i recettori ormonali.

 Nella pratica clinica, la medicina personalizzata non può ancora
 essere presa in considerazione nella pianificazione di tutte le terapie
 perché non ci sono ancora farmaci appropriati per tutti i tipi di
 cancro.

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Modalità di somministrazione delle
terapie medicamentose

Il Suo oncologo Le spiegherà in        • sotto forma di unguenti e gel
che cosa consiste la terapia farma-      (per via transcutanea, ossia
cologica consigliata nel Suo caso        attraverso la pelle).
e discuterà con Lei delle sue im-
plicazioni. Spesso ciò avviene in      Dose
accordo con altri medici coinvolti     La dose di terapia è calcolata indi-
nella Sua presa a carico.              vidualmente.

Cicli di terapia                       In ospedale o in ambulatorio?
Una terapia farmacologica antitu-      La maggior parte delle terapie on-
morale può protrarsi per più setti-    cologiche sono somministrate in
mane, mesi o anni e/o consistere       appositi ambulatori ospedalieri, in
di più cicli di terapia, a dipenden-   studi medici o al domicilio del pa-
za dei farmaci usati. La durata del    ziente, da personale infermieristi-
periodo di somministrazione della      co specializzato.
terapia e dell‘intervallo di pausa
prima del ciclo successivo variano     Vi sono farmaci tumorali che si as-
secondo il tipo di cancro, lo sche-    sumono oralmente, a casa, sotto
ma di terapia e i farmaci.             forma di compresse. Per saperne
                                       di più, legga l’opuscolo della Lega
Vie di somministrazione                contro il cancro sulle terapie orali
I farmaci antitumorali possono es-     in oncologia (vedi p. 79).
sere somministrati:
• in infusione                         In altri casi, può essere necessa-
   – endovenosa = per via venosa       ria una degenza ospedaliera, per
   – endoarteriosa = per via arte-     esempio:
     riosa (più raro);                 • se la terapia farmacologica
• per iniezione (con siringa)             è somministrata per la prima
   – sottocutanea = nel tessuto           volta;
     sottocutaneo                      • per terapie infusionali di più
   – endovenosa = in una vena             giorni associate a probabili
   – intramuscolare = nel tessuto         effetti indesiderati;
     muscolare                         • se sono necessarie infusioni
   – intratecale = nel liquido            aggiuntive prima e dopo la
     cerebrospinale contenuto             chemioterapia, per esempio per
     nell’area circostante il             stimolare la funzionalità renale
     midollo spinale;                     e favorire così l’eliminazione
• sotto forma di compresse,               dei prodotti di scarto dei
   capsule o sospensioni (per via         farmaci;
   orale, ossia per bocca);

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