Terapie medicamentose dei tumori - Chemioterapie e altri farmaci antitumorali Una guida della Lega contro il cancro per malati e familiari ...
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Terapie medicamentose dei tumori Chemioterapie e altri farmaci antitumorali Una guida della Lega contro il cancro per malati e familiari Terapie medicamentose dei tumori 1
Le Leghe contro il cancro in Svizzera: prossimità, confidenzialità, professionalità Offriamo consulenza e sostegno di prossimità ai pazienti oncologici, ai loro familiari e amici. Nelle 60 sedi delle Leghe contro il cancro operano un centinaio di professionisti ai quali si può far capo gratuitamente durante tutte le fasi della malattia. Le Leghe cantonali organizzano campagne di sensibilizzazione e pre- venzione delle malattie tumorali presso la popolazione, con l’obiettivo di promuovere stili di vita salutari e quindi ridurre il rischio individuale di ammalarsi di cancro. Impressum Editrice Traduzione Lega svizzera contro il cancro Cornelia Orelli, Lega svizzera contro il cancro, Effingerstrasse 40, Casella postale, 3001 Berna Berna Tel. 031 389 91 00, Fax 031 389 91 60 Lettorato info@legacancro.ch, www.legacancro.ch Francesca Pedrocchi, Solduno Direzione del progetto – 3a edizione in tedesco Paolo Valenti, Zurigo Regula Schär, specialista pubblicazioni; Illustrazioni Lega svizzera contro il cancro, Berna p. 7: Frank Geisler, illustratore scientifico, Consulenza specialistica/testo Berlino Cornelia Kern Fürer, infermiera esperta in p. 24: Krebsinformationsdienst, Deutsches oncologia ed ematologia, ospedale cantonale Krebsforschungszentrum, Germania dei Grigioni, Chur; pp. 35, 36: Daniel Haldemann, grafico, Wil SG Dr. med. Aurelius Omlin, clinica di ematologia/ Immagini oncologia dell’ospedale cantonale di San Gallo; Immagine di copertina: ImagePoint AG, Zurigo PD Dr. med. Ulf Petrausch, oncologia medica, p. 4, 56: Fotolia immunologia clinica e allergologia, p. 46: Shutterstock OnkoZentrum, Zurigo pp. 38, 66: ImagePoint AG, Zurigo Dr. med., Dr. phil. Martin Zweifel, capoclinica della divisione di oncologia medica dell’ospe- Design dale universitario di Berna (Inselspital); Wassmer Graphic Design, Zäziwil Équipe infermieristica della divisione di onco- Druck logia dell’ospedale cantonale dei Grigioni, Merkur Druck AG, Langenthal Coira. Collaboratori della Lega svizzera contro il cancro Lorenzo Terzi, collaboratore pubblicazioni Questo opuscolo è disponibile anche in lingua tedesca e francese. © 2018, 2009, 2003, Lega svizzera contro il cancro, Berna | 3 a edizione rivista LSC | 9.2018 | 2000 I | 031101012111
Indice • Il presente opuscolo è piuttosto esaustivo. L’équipe curante può indicarle i capitoli che La riguardano. Evidenziandoli nell’indice, li ritroverà con facilità quando vorrà leggerli in un momento di calma. Editoriale 5 Possibili effetti indesiderati 39 • Informazioni generali 39 Che cos’è il cancro? 6 • Alterazione dei valori del sangue 42 Considerazioni generali • Stanchezza 47 sulla terapia 11 • «Cervello da chemio» 48 Pianificazione della terapia 11 • Nausea e vomito 52 Intenti terapeutici 12 • Stitichezza 54 Medicina complementare 16 • Diarrea 54 Studi clinici 16 • Inappetenza 55 • Infiammazioni in bocca Terapie medicamentose e in gola 58 contro i tumori 18 • Caduta dei capelli 60 • Chemioterapie 18 • Alterazioni della pelle • Terapie antiormonali 22 e delle unghie 62 • Terapie mirate 23 • Disturbi della sensibilità 65 • Immunoterapie 27 • Sistema ormonale, fertilità, sessualità 67 Modalità di somministrazione • Osteoporosi 70 delle terapie medicamentose 31 Diario dei trattamenti 71 • Infusioni 32 • Port-a-cath o accesso Dopo le terapie 74 venoso centrale permanente 34 Consulenza e informazione 76 • PICC o catetere venoso centrale a inserzione periferica 36 • Terapie intratecali 36 • Terapie orali contro i tumori 37 Terapie medicamentose dei tumori 3
Cara lettrice, caro lettore Quando nel Verosimilmente ha ricevuto una Non esiti a chiedere consiglio e so- testo è utilizzata soltanto la forma diagnosi di cancro e la terapia pre- stegno all’équipe curante. Parli dei maschile o femmi- vista per Lei comprende anche la Suoi problemi e delle Sue preoc- nile, questa si rife- somministrazione di farmaci anti- cupazioni. Se necessario, si rivolga risce a entrambe. tumorali. anche ad altri servizi di consulenza (vedi p. 76) e chieda aiuto a chi La Forse ha già appreso svariate co- circonda. se sulla cosiddetta «chemiotera- pia» che, in parte, Le fanno paura. Troverà utili informazioni e sugge- rimenti anche negli altri svariati Questo opuscolo tratta delle tera- opuscoli della Lega contro il can- pie medicamentose più comuni e cro. I collaboratori e le collabora- spiega perché sono attuate e come trici delle Leghe cantonali e regio- agiscono. nali contro il cancro sono al Suo servizio per rispondere a qualsiasi Negli ultimi anni, grazie ai pro- Sua esigenza legata alla malattia. gressi conseguiti in campo medi- I recapiti sono indicati a pagina 82. co, l’efficacia dei trattamenti onco- logici è aumentata e il loro impatto La Sua Lega contro il cancro è meno pesante di un tempo. Cio- nonostante comportano tuttora degli effetti secondari. Perciò in questo opuscolo sono menzionati gli effetti secondari più frequenti dei farmaci antitumorali. Di seguito sono descritte anche le misure che si possono mettere in atto per con- trastarli. Terapie medicamentose dei tumori 5
Che cos’è il cancro? Il termine «cancro» denota un in- starsi, per esempio, attraverso un sieme di malattie diverse che pre- ingrossamento dei linfonodi op- sentano caratteristiche comuni: pure con alterazioni del quadro • cellule che, in origine, erano ematologico. normali incominciano a pro- liferare in modo incontrollato, I tumori maligni solidi che origi- trasformandosi così in cellule nano dai tessuti di rivestimento, cancerose; come la pelle e le mucose, o dai • le cellule cancerose s’infiltrano tessuti ghiandolari sono chiamati nel tessuto circostante distrug- «carcinomi» (per es. il cancro del- gendolo e invadendolo; la prostata) La maggior parte dei • le cellule cancerose hanno la tumori maligni è costituita da car- capacità di staccarsi dal loro cinomi. luogo d’insorgenza per formare nuovi focolai di malattia in altre Sono definiti «sarcomi» i tumori parti del corpo (metastasi). maligni solidi che originano da tessuti connettivi, adiposi, cartila- Quando si parla di «cancro», s’in- ginei, muscolari e ossei o da vasi. tende una crescita incontrollata e maligna di cellule corporee. Spes- Benigno o maligno? so il cancro è chiamato anche «tu- I tumori benigni, crescendo, com- more». Un tumore è un accumulo primono i tessuti sani, ma non li patologico di cellule che può es- infiltrano. Inoltre, i tumori benigni sere di natura benigna o maligna. non formano metastasi. Secondo I tumori maligni sono spesso de- la loro localizzazione, anche i tumo- signati anche con il termine di ri benigni possono tuttavia provo- «neoplasie». Una neoplasia è una care seri disturbi dovuti alla com- massa di nuova formazione, una pressione di tessuti sani (per es. neoformazione (dal greco neos = nervi) o a stenosi di orifizi o con- nuovo). dotti anatomici (per es. vasi san- guigni). Vi sono oltre duecento tipi diversi di cancro. Si opera una distinzione Vi sono tumori benigni che, con tra «tumori solidi», che originano il tempo, possono evolvere in tu- dalle cellule di un organo e che mori maligni. I polipi intestinali formano una massa di cellule ov- ne sono un esempio. Si tratta di vero un nodulo (per es. cancro escrescenze sulla superficie della del seno), e «malattie del sistema mucosa intestinale che possono sanguigno e linfatico» (per es. leu- precedere la comparsa di un can- cemie). Una leucemia può manife- cro dell’intestino. 6
Come si forma un tumore Esempio: carcinoma, tumore maligno che trae origine da tessuti epite- liali di rivestimento Il tumore incomincia a svilupparsi nel tessuto sano. Tumore maligno Tessuto sano Il tumore si infiltra nei tessuti adiacenti. Attraverso i vasi sanguigni (in rosso/blu) e linfatici (in verde), le cellule tumorali si diffondono in altri organi dove formano metastasi. Cellule tumorali Vasi sanguigni Vasi linfatici Cellule tumorali Terapie medicamentose dei tumori 7
I tumori maligni, invece, s’infiltra- cadere che tali meccanismi falli- no nei tessuti adiacenti, danneg- scano e che le cellule danneggiate giandoli. Inoltre, essi formano (mutate) riescano a moltiplicarsi nuovi vasi sanguigni per approv- liberamente. Tali cellule prolifera- vigionarsi di sostanze nutritive. no in modo incontrollato e si accu- mulano fino a formare un nodulo, Le cellule cancerose possono rag- un tumore. giungere i linfonodi e altri organi attraverso i vasi linfatici e sangui- Dimensioni inimmaginabili gni, e formarvi metastasi. Di solito, Un tumore con un diametro di un è possibile stabilire da quale orga- centimetro è costituito da milioni no e da quale tipo di cellula deri- di cellule. Gli sono occorsi presu- vano le metastasi. mibilmente diversi anni per rag- giungere tale grandezza. In altre Tutto ha inizio nella cellula parole: un tumore non insorge dal- I tessuti e gli organi che formano il l’oggi al domani. La sua velocità di nostro corpo sono costituiti da mi- crescita può variare secondo il tipo lioni di cellule. Il nucleo cellulare di cancro. racchiude il piano di costruzione dell’essere vivente: il patrimonio Cause genetico (genoma) con i suoi cro- Le malattie oncologiche sono da mosomi e geni; esso è composto ricondurre a mutazioni del patri- dal DNA (acido desossiribonuclei- monio genetico delle cellule. Al- co), il materiale portatore del mes- cuni dei fattori che favoriscono tali saggio genetico. mutazioni e che giocano un ruolo nell’insorgenza del cancro sono: La divisione cellulare dà origine a • il naturale processo d’invec- nuove cellule, assicurando così il chiamento; ricambio cellulare. Il patrimonio • lo stile di vita (alimentazione genetico può subire dei danni se, poco equilibrata, attività fisica durante il processo di divisione insufficiente, fumo, alcol, cellulare, si verificano degli errori ecc.); oppure per tante altre cause. Nor- • influssi esterni (per es. virus, malmente le cellule sono in gra- sostanze nocive, fumo, raggi do di riconoscere e riparare i dan- UV); ni subiti oppure di programmare • fattori ereditari e genetici. la propria morte. Tuttavia, può ac- 8
Vi sono fattori di rischio influenza- quindi il rischio di ammalarsi di bili e fattori di rischio non influen- cancro. Poiché nella nostra società zabili. Si stima che all’incirca un l’aspettativa media di vita è in au- terzo delle malattie oncologiche mento, si assiste a un incremento potrebbero essere evitate elimi- dei casi di cancro. nando fattori di rischio come il ta- bacco e l’alcol. Le altre malattie Stile di vita oncologiche sono da ricondurre a Lo stile di vita è modificabile. In fattori di rischio non modificabili o altre parole, è possibile modifica- sconosciuti. re le proprie abitudini in fatto di fumo, alcol, alimentazione e mo- In generale, sono molteplici i fat- vimento. Vivendo in modo sano, tori che concorrono all’insorgenza si può quindi ridurre il proprio ri- del cancro. Nel caso singolo, in- schio di ammalarsi di alcuni tipi di vece, spesso non è possibile indi- cancro. viduare con esattezza i fattori che hanno causato la malattia. Influssi esterni A taluni influssi esterni, come per Invecchiamento esempio le polveri sottili, siamo Il naturale processo d’invecchia- esposti involontariamente. Le no- mento favorisce l’insorgenza di stre possibilità di mettercene al malattie oncologiche. La maggior riparo sono assai limitate. Da tal parte dei tipi di cancro sono tanto altri influssi esterni, invece, pos- più frequenti quanto più avanza- siamo salvaguardarci, per esem- ta è l’età. Suppergiù il 90 percento pio, attraverso la protezione solare delle malattie oncologiche insor- contro i raggi UV o le vaccinazioni gono in persone che hanno supe- contro i virus che favoriscono l’in- rato i 50 anni di età. sorgenza del cancro. Di norma, la divisione cellulare e i Fattori genetici meccanismi di riparazione si svol- Si stima che da cinque a dieci pa- gono correttamente. Ciononostan- zienti oncologici su cento presen- te, con il tempo e l’avanzare del- tano un’alterazione del patrimonio l’età, si accumulano gli errori nel genetico che accresce il rischio di patrimonio genetico che potreb- contrarre il cancro e la cui natura bero dare origine a una malat- ereditaria può essere accertata. tia oncologica. Con l’età aumenta Terapie medicamentose dei tumori 9
In tali casi si parla di «tumori ere- Nessuno può mettersi completa- ditari». Le persone con una pre- mente al riparo dal cancro. Posso- sunta o accertata predisposizione no ammalarsi di cancro sia le per- al cancro dovrebbero poter bene- sone che conducono una vita sana ficiare di una consulenza gene- sia le persone con comportamen- tica. Non è possibile influire sulla ti a rischio. Inoltre, di cancro ci si predisposizione stessa, ma alcu- può ammalare a qualsiasi età. Che ni tipi di cancro possono essere una persona si ammali di cancro diagnosticati precocemente oppu- oppure no, in parte, è anche una re prevenuti con misure profilat- questione di casualità o di destino. tiche. In ogni caso, una diagnosi di can- cro comporta indiscutibilmente un Perché io? carico emotivo importante. È possibile che si stia chiedendo perché il cancro abbia colpito pro- L’opuscolo intitolato «Quando an- prio Lei. Forse si domanda fra l’al- che l’anima soffre» (vedi p. 79) del- tro: «Che cosa ho sbagliato?». È la Lega contro il cancro si sofferma più che normale porsi tali inter- sugli aspetti psicologici della ma- rogativi ed essere colti dallo sgo- lattia, suggerendo possibili moda- mento o dalla rabbia. Le cause che lità di gestione degli stati d’animo portano all’insorgenza di una ma- a essa legati. lattia oncologica sono molto com- plesse e difficili da capire anche per gli specialisti. 10
Considerazioni generali sulla terapia La stessa malattia può avere un Il presente opuscolo tratta delle decorso diverso da una persona principali forme di terapia farma- all’altra. Per questo motivo, ogni cologica. Contrariamente alla chi- paziente segue un proprio itinera- rurgia e alla radioterapia, le tera- rio terapeutico. In altre parole, per pie medicamentose non agiscono ogni paziente si elabora un piano localmente, bensì a livello siste- di trattamento personalizzato. mico, ossia possono raggiungere per via sanguigna e linfatica cellu- La scelta terapeutica è determina- le tumorali disseminate nel corpo ta soprattutto dal tipo di tumore, per danneggiarle. dalla sua localizzazione e dalla sua estensione. Per questo è utile por- I lettori che desiderano saperne si alcune domande, come: di più sulle tecniche chirurgiche e • quale organo è interessato radioterapiche sono invitati a con- e quale parte dell’organo è sultare gli opuscoli sui vari tipi di interessata dalla malattia? cancro e gli opuscoli intitolati «La • I linfonodi sono contaminati? chirurgia dei tumori», «La radiote- Il tumore ha formato metastasi rapia» (vedi p. 79). in altri organi? • Il tumore è operabile? • Quali sono le caratteristiche Pianificazione della del tessuto tumorale (per es. terapia tipo di cellule che lo compon- gono) prelevato tramite biopsia La pianificazione e il monitorag- o asportato chirurgicamente? gio della terapia sono interdisci- plinari. In altre parole: specialisti Inoltre, nel pianificare la terapia, di diverse branche della medicina va tenuto conto dello stato gene- si riuniscono in cosiddetti «tumor rale di salute e dell’età del pazien- boards» per valutare la Sua situa- te nonché del suo concetto di qua- zione e formulare la proposta tera- lità di vita. peutica che ritengono più adatta per Lei. Opzioni terapeutiche Le principali modalità terapeutiche Le terapie medicamentose contro sono: il cancro sono pianificate e moni- • chirurgia; torate da medici specialisti in on- • terapie medicamentose; cologia medica, medicina interna • radioterapia. o ematologia-oncologia. Terapie medicamentose dei tumori 11
Vi sono farmaci per la cura del In linea generale, l’intento è cura- cancro con diversi meccanismi tivo quando il tumore può essere d’azione. Ne fanno parte: asportato completamente e non vi • le chemioterapie; sono metastasi. • le terapie antiormonali; • le terapie «mirate» o Tuttavia, non sempre l’asportazione «a bersaglio molecolare» totale del tessuto canceroso è suf- (in ingl. targeted therapies); ficiente se l’obiettivo della terapia • le immunoterapie. è una remissione completa e dura- tura. Permane il rischio che i segni Le summenzionate terapie medi- e i sintomi della malattia ricom- camentose sono descritte più in paiano (recidiva). Per ridurre ulte- dettaglio a partire da pagina 18. riormente il rischio di ripresa della malattia, l’intervento chirurgico è Non tutte le cellule cancerose ri- quindi spesso preceduto o seguito spondono altrettanto bene a uno da una terapia farmacologica e/o stesso farmaco. Vi possono es- dalla radioterapia. sere cellule cancerose che sono o diventano resistenti a un certo Terapia che allevia i sintomi, farmaco. Significa che l’effetto a scopo palliativo terapeutico desiderato può non (dal lat. palliare = avvolgere in un verificarsi o può diminuire con il mantello, proteggere) tempo. Se una remissione duratura è con- Per questi e altri motivi (per es. ef- siderata improbabile, l’obiettivo fetti secondari), a volte, è necessa- della terapia è di impedire alla ma- rio cambiare la terapia. lattia di progredire. A volte si rie- sce a stabilizzare la malattia per molto tempo. Intenti terapeutici La qualità di vita è prioritaria: gli Il tipo di tumore e lo stadio della interventi di medici, infermieri, malattia determinano lo scopo che psico-oncologi, assistenti spirituali si persegue con la terapia. e altre figure professionali mirano ad alleviare i sintomi e le seque- Terapia a scopo curativo le della malattia come, per esem- (dal lat. curare = guarire, curare) pio, i dolori, l’ansia, la stanchez- L’obiettivo che ci si prefigge con la za, le difficoltà di alimentazione, terapia è di curare la malattia. ecc. 12
Se si trovasse in questa situazio- Scopi della terapia ne, potrebbe essere utile doman- Prima dell’inizio delle terapie parli darsi, eventualmente con l’aiuto insieme al suo medico per vedere di una psico-oncologa, che cosa insieme quale obiettivo viene per- significhi per Lei qualità di vita e seguito attraverso i trattamenti. Si comunicare le Sue riflessioni alla tratta di una terapia a scopo cura- Sua équipe curante. Ciò consen- tivo o palliativo? te d’impostare la terapia di conse- guenza. Durante il trattamento, gli obiet- tivi terapeutici vengono costante- Terapia neoadiuvante/ mente verificati e adattati in base preoperatoria allo stato di salute del paziente e al (dal gr. neos = nuovo e dal lat. successo terapeutico. adiuvare = sostenere, aiutare) La terapia (chemioterapia, radiote- Si faccia accompagnare e rapia) è chiamata «neoadiuvante» consigliare allorché è effettuata prima dell’in- Si prenda il tempo sufficiente du- tervento chirurgico allo scopo di rante il colloquio con l’équipe cu- rimpicciolire il tumore. La terapia rante e per le domande che even- neoadiuvante rende il tumore ope- tualmente Le possono sorgere. rabile o, nei casi più favorevoli, ne consente l’asportazione chirurgica Colloqui con l’équipe medica completa. curante Consideri la Sua équipe curante Terapia adiuvante come un partner fidato. Il parere (dal lat. adiuvare = sostenere, aiu- di uno specialista è molto impor- tare) tante per il trattamento, ma anche La terapia è chiamata «adiuvante» per il Suo stesso benessere prima allorché è effettuata dopo l’inter- e dopo la terapia. Parli con i medi- vento chirurgico al fine di elimina- ci e con il personale curante e dica re eventuali cellule tumorali resi- loro di che cosa ha bisogno. due. Comunicare è molto importante: Essa mira alla distruzione anche alcuni consigli delle metastasi più piccole (micro- • Da persone colpite ci si sente metastasi) per ridurre il rischio di spesso irrequieti prima di recidiva, ossia per impedire alla affrontare il colloquio con il malattia di ripresentarsi o di pro- medico. Pertanto, prima del gredire. colloquio, Si annoti le domande Terapie medicamentose dei tumori 13
che ritiene importanti. In questo lenza, si affrontano aspetti modo si è sicuri di non dimen- che vanno oltre le domande ticarsene a causa dell’agita- di carattere medico, come per zione. esempio le paure, i problemi • Prenda con sé materiale per di carattere sociale, ecc. (vedi scrivere, in modo da annotare p. 76). le informazioni durante il colloquio. Spetta a Lei decidere • Si lasci accompagnare da una È consigliabile discutere delle te- persona a Lei vicina. Quattro rapie che Le sono state raccoman- orecchie sentono meglio date con i rispettivi medici specia- di due. listi.Taluni ospedali o centri di cura • Chieda se non dovesse capire dispongono di una figura profes- qualcosa. Si lasci spiegare le sionale preposta al coordinamen- parole difficili. to dei consulti specialistici. • Si prenda il tempo necessario per riflettere, soprattutto prima Può porre domande in qualsiasi di prendere decisioni. Può momento, rimettere in discussione sempre rivolgersi al medico una decisione presa in preceden- di base o chiedere un secondo za o chiedere tempo per riflettere. parere specialistico. Il Suo L’importante è che non acconsenta medico curante o chi ha effet- a una misura terapeutica prima di tuato gli esami non giudicherà essere stato informato in modo il Suo atteggiamento come esaustivo e comprensibile sul suo segno di sfiducia, quanto piut- svolgimento, sulle sue possibili tosto come un Suo diritto. conseguenze e sui suoi potenziali • Informi la Sua équipe curante effetti secondari. qualora avesse dei dubbi su un tipo di trattamento o volesse Ha il diritto di respingere una pro- rifiutarlo. posta terapeutica, ma, prima di • Chieda che cosa Lei può fare farlo, si faccia spiegare come po- durante il trattamento per trebbe evolvere la malattia senza contribuire al Suo stesso la terapia che Le è stata proposta. benessere. • Comunichi non solo il proprio Se preferisce, può dire ai medici stato di salute corporeo, che non vuole essere coinvolto ma anche quello psichico. nella scelta terapeutica. Tuttavia, Può anche essere che Lei senta per interventi chirurgici e altre te- la necessità di assistenza psico- rapie, è indispensabile il Suo con- oncologica. Durante tale consu- senso. 14
Non esiti a porre domande • Mi sarà somministrata una chemioterapia, una terapia mirata, una terapia antiormonale o un’immunoterapia? Perché? • Quali esperienze si sono fatte con questo tipo di terapia? • Quanta esperienza ha il mio medico nella cura di questo tipo di cancro? • Che cosa è lecito che io mi attenda dalla terapia che mi è stata proposta? Quali vantaggi e svantaggi comporterà? Migliorerà la mia qualità di vita? • Qual è la durata del trattamento? • La terapia si svolgerà in regime ambulatoriale o in degenza? • Posso interrompere la terapia se la tollero male? • Come faccio a sapere se sto rispondendo alla terapia? • Quali effetti secondari devo mettere in conto? Sono temporanei o permanenti? Come è possibile contrastarli? Che cosa posso fare io stesso per lenirli? • In quale misura la malattia e la terapia farmacologica incideranno sulla mia vita di tutti i giorni, sulla mia vita sociale e professionale, sulle mie condizioni psicofisiche generali? • Potrò lavorare durante la terapia od otterrò un certificato d’ina- bilità lavorativa? • Come si ripercuoterebbe un mio rifiuto di sottopormi alla terapia sulla prognosi e sulla qualità di vita? • A chi posso rivolgermi se, per esempio, dovessi dimenticare di prendere una pastiglia oppure se mi sentissi male? • La terapia è rimborsata dalla cassa malati? Terapie medicamentose dei tumori 15
Medicina compatibili con la terapia oncolo- complementare gica convenzionale. Non pochi pazienti oncologici si Non assuma rimedi cosiddetti affidano a metodi di medicina «naturali» all’insaputa del Suo me- complementare, in concomitan- dico. Anche prodotti di medicina za con le terapie convenzionali. complementare in apparenza in- Come lo dice la parola stessa, la nocui possono interferire con le medicina complementare o non terapie oncologiche e pertanto es- convenzionale integra la medi- sere controindicati. cina convenzionale, non la sosti- tuisce. Studi clinici I metodi di medicina complemen- tare possono influire positivamen- La ricerca terapeutica continua. te sulle condizioni generali e sulla Alla fase preclinica, che si svolge qualità di vita dei pazienti durante in laboratorio, segue la fase clini- e dopo le terapie; possono rinvi- ca, che avviene presso i pazienti. gorire l’organismo e rendere me- Nell’ambito di studi clinici si ve- glio sopportabili gli effetti collate- rifica se le terapie sperimentali rali delle terapie convenzionali. In si dimostrano più efficaci e sono generale, non sono però efficaci meglio tollerate delle terapie stan- contro il tumore. dard. L’obiettivo che si persegue con le terapie sperimentali è che i Vi sono invece pazienti oncologi- pazienti ne traggano beneficio, per ci che rifiutano di sottoporsi a una esempio, in termini di sopravvi- terapia convenzionale e optano, venza, di velocità di progressione in sostituzione, per una terapia al- della malattia e di qualità di vita. ternativa. La Lega contro il cancro sconsiglia una tale scelta. Legga È di esclusiva competenza del Suo a questo proposito l’opuscolo in- medico curante informarla sui titolato «Alternativi? Complemen- vantaggi e sugli svantaggi che po- tari?» (vedi p. 79). trebbe comportare per Lei la par- tecipazione a uno specifico studio Informi il Suo medico circa la Sua clinico. Vi sono pazienti che deci- intenzione di ricorrere alla medi- dono di partecipare a uno studio cina complementare. Lo metta al clinico nella speranza che anche corrente anche di eventuali rimedi altri malati di cancro possano un che prende già o di terapie che sta giorno beneficiare delle nuove seguendo per accertarsi che siano possibilità terapeutiche. 16
È possibile che anche a Lei si pro- Un Suo eventuale rifiuto di parteci- ponga di partecipare a uno studio pare a uno studio clinico non ha al- clinico. Oppure può informarsi Lei cuna ripercussione negativa sulla stesso sugli studi clinici in corso Sua terapia: beneficerà in ogni ca- per la Sua patologia, per esempio so della migliore terapia possibile consultando il sito www.kofam.ch. in conformità allo stato dell’arte nella cura dei tumori maligni. Naturalmente, però, è libero di accettare di partecipare oppure L’opuscolo intitolato «Terapia on- di rifiutare una tale proposta te- cologica nell’ambito di uno studio rapeutica. Anzi, anche una volta clinico» (vedi p. 80) spiega in che che ha accettato di aderire a uno cosa consiste uno studio clinico e studio clinico, ha la possibilità di che cosa potrebbe implicare per uscirne in qualsiasi momento. Lei la partecipazione a uno studio clinico in generale. Terapie medicamentose dei tumori 17
Terapie medicamentose contro i tumori Chemioterapie ne debba necessariamente sof- frire o che essi si manifestino in Nell’uso comune, il termine gene- ogni paziente con la stessa gravità. rico «chemioterapia» designa qual- Il tipo di citostatico o la combina- siasi farmaco usato nella cura del zione di citostatici somministrati e cancro. la predisposizione individuale de- terminano quali effetti collaterali In oncologia, ossia nel ramo della la terapia comporta per il singolo medicina che studia i tumori, per paziente, quando e con quale in- «chemioterapia» s’intende una tensità essi insorgono. terapia che prevede l’impiego di citostatici (dal greco kytos = cel- Possibili effetti secondari lula e statikos = atto a fermare). La maggior parte degli effetti se- Esistono oltre un centinaio di cito- condari sono dovuti al danno che i statici per i vari tipi di cancro e i citostatici arrecano anche alle cel- diversi stadi di malattia. lule sane che si riproducono rapi- damente come: Le cellule umane si riproducono dividendosi in due cellule figlie • le cellule staminali ematopoie- uguali. Il processo di divisione cel- tiche presenti nel midollo osseo lulare si sviluppa attraverso la suc- che danno origine alle piastrine cessione di diverse fasi ordinate. (trombociti), ai globuli bianchi I citostatici bloccano una o più (leucociti) e ai globuli rossi fasi della divisione cellulare. In (eritrociti). Ciò accresce il questo modo impediscono al tu- rischio di emorragie, infezioni, more di crescere. spossatezza. I citostatici danneggiano anche le • Le cellule dell’epitelio, ossia cellule sane. Il danno che i citosta- del tessuto che riveste le tici arrecano alle cellule sane pro- superfici corporee interne duce molti degli effetti secondari ed esterne della bocca, dello della chemioterapia. Gli effetti se- stomaco, dell’intestino e degli condari regrediscono, una volta organi genitali. La secchezza conclusa la terapia, a mano a ma- delle mucose che ne conse- no che gli organi si riprendono. gue può causare alterazioni del gusto, dolori alla deglu- Ogni citostatico è associato a carat- tizione, infezioni, micosi, teristici effetti collaterali. Ciò non diarrea, dolore durante l’atto significa, però, che ogni paziente sessuale. 18
• Le cellule cutanee e pilifere. • Le cellule nervose (neuropatia Ciò può provocare la caduta periferica). Ciò può condurre a dei capelli e alterazioni della un’alterata percezione del tatto, pelle. del dolore e della temperatura a mani e piedi, a carattere tempo- • Le cellule femminili e maschili raneo o permanente. destinate alla riproduzione. Ciò ha ripercussioni tempora- nee o permanenti sulla fertilità. • Le cellule dei polmoni e del cuore. Ciò può comportare una riduzione temporanea o perma- nente della capacità respiratoria o della funzionalità cardiaca. I citostatici sono somministrati: … periodicamente, in cicli di terapia; … spesso in combinazione tra loro (polichemioterapia); … raramente da soli (monoterapia); … spesso in concomitanza con una radioterapia che ne rafforza l’efficacia (radiochemioterapia); … in specifici casi, assieme ai farmaci di altro tipo come, per esempio, i farmaci antiormonali (vedi pp. 22 sg.); … in preparazione a un trapianto di cellule staminali (vedi «Chemioterapia ad alto dosaggio», pp. 20 sg.). Terapie medicamentose dei tumori 19
Chemioterapia ad alto dosaggio tipo di cancro che interessa il La chemioterapia ad alto dosaggio midollo osseo). è una forma di terapia che prevede la somministrazione di farmaci in Possibili effetti secondari dosi molto più elevate rispetto a Gli effetti secondari di una chemio- quelle consuete per preparare il terapia ad alto dosaggio possono midollo osseo al trapianto di cel- essere proporzionalmente più pe- lule staminali ematopoietiche: santi rispetto agli effetti indeside- rati di una chemioterapia normale. • al fine di migliorare le probabi- La terapia colpisce soprattutto le lità di remissione completa cellule staminali ematopoietiche di alcuni tipi di cancro (per es. (vedi p. 18) presenti nel midollo linfomi Hodgkin e non Hodgkin, osseo, distruggendole. Dopo la leucemie); chemioterapia ad alto dosaggio, il midollo osseo dovrà essere rico- • al fine di prevenire una recidiva stituito con un trapianto di cellule (ricaduta), per esempio, in pre- staminali. senza di un cancro del testicolo, o per impedire alla malattia di Trapianto di cellule staminali progredire o per rallentarne la Prima della chemioterapia ad alto progressione (per es. in presenza dosaggio, cellule staminali sane di un mieloma multiplo, un sono prelevate dal sangue, dal mi- Controlli del sangue I citostatici inibiscono l’ematopoiesi, ossia la formazione delle cellule sanguigne nel midollo osseo. Di conseguenza, vi è un calo temporaneo del numero di trombociti nonché di globuli rossi e bianchi. La chemioterapia può essere somministrata solo a condizione che il numero di trombociti nonché di globuli rossi e bianchi nel sangue superi un preciso valore limite, al di sotto del quale il successivo ciclo di terapia dev’essere posticipato. Per questo motivo, sono previsti controlli periodici dei valori ematici con prelievi del sangue che, in accordo con l’oncologo, possono essere effettuati anche presso il medico di base oppure da servizi di assistenza e cure a domicilio o Spitex. 20
dollo osseo o dal sangue del cor- Trapianto autologo done ombelicale, trattate e crio- Al paziente sono reinfuse le cellu- conservate. le staminali ematopoietiche che, prima della chemioterapia ad alto Dopo la chemioterapia ad alto do- dosaggio erano state prelevate dal saggio, le cellule staminali sane suo stesso sangue o midollo osseo. sono nuovamente infuse al pa- ziente per via venosa. Dal sangue Centri specializzati le cellule trapiantate migrano nel Le chemioterapie ad alto dosaggio midollo osseo dove, nei casi favo- e i trapianti di cellule staminali ema- revoli, s’insediano per generare, topoietiche si svolgono in degenza più tardi, cellule sanguigne sane. ospedaliera, in centri specializza- ti, dove i pazienti e i loro familiari Si distingue tra trapianti allogenici ottengono tutte le informazioni e trapianti autologhi. necessarie sui possibili benefici e sui rischi della terapia, sui suoi Trapianto allogenico potenziali effetti secondari e sulle Il paziente riceve cellule stamina- misure di supporto. li ematopoietiche da un donatore compatibile familiare (sorella, fra- tello) o non familiare. I miei appunti Terapie medicamentose dei tumori 21
Terapie antiormonali Dopo un certo tempo, però, alcune cellule tumorali sviluppano la ca- Nel nostro corpo vi sono ghiando- pacità di dividersi e di crescere no- le che producono ormoni che sti- nostante la terapia antiormonale. molano la crescita cellulare. Diversi tipi di farmaci Sulla loro superficie, le cellule pre- antiormonali sentano dei contrassegni biologi- Vi sono diversi tipi di farmaci an- ci, i cosiddetti «recettori». Quando tiormonali. Ognuno di essi ha un gli ormoni corrispondenti si legano meccanismo d’azione diverso. a uno di questi recettori, possono Mentre taluni farmaci ormonali penetrare nella cellula e indurla a occupano i recettori per gli ormoni dividersi. delle cellule tumorali, tal altri bloc- cano processi necessari alla pro- Tumori sensibili agli ormoni duzione di ormoni. Anche la crescita di particolari tu- mori può essere sensibile agli or- Antiestrogeni o antiandrogeni moni (endocrino-dipendente). In Gli antiestrogeni e gli antiandro- questi casi, una parte delle cellule geni bloccano i recettori per gli tumorali sono positive agli ormo- ormoni delle cellule tumorali af- ni, ossia presentano un recettore finché gli ormoni (estrogeni ed an- al quale possono legarsi ormoni drogeni) non possano più legarsi che stimolano la crescita cellulare. ai corrispettivi recettori. In questo modo, tali farmaci antiormonali Per esempio, gli ormoni femminili, frenano, per esempio, la divisione gli estrogeni, possono stimolare delle cellule di particolari tipi di la crescita del cancro del seno o tumore mammario o prostatico. dell’utero, per esempio, mentre l’ormone maschile testosterone Inibitori GnRH o LHRH analoghi può stimolare la crescita del can- L’ipofisi, la principale ghiandola cro della prostata. endocrina dell’organismo, control- la la produzione ormonale nei te- I campioni di tessuto tumorale so- sticoli e nelle ovaie. no esaminati per verificare se le cel- lule cancerose hanno sviluppato Gli inibitori GnRH o LHRH analo- recettori per questi ormoni. In caso ghi occupano recettori ipofisari. affermativo, possono essere som- In questo modo, tali farmaci an- ministrati farmaci antiormonali tiormonali impediscono all’ipofisi che impediscono agli ormoni di d’inviare segnali destinati ad atti- stimolare la crescita delle cellule. vare la produzione ormonale. 22
Inibitori dell‘aromatasi La terapia antiormonale può Dopo la menopausa, le ovaie non comportare un calo del desiderio producono più l’ormone sessuale sessuale e disfunzioni erettili nel- femminile chiamato «estrogeno». l’uomo. Nelle donne in età pre- menopausale (prima della meno- Nel tessuto muscolare e adiposo pausa) possono cessare le me- sono ancora presenti, però, forme struazioni. Ciò ne compromette primordiali dell’ormone che l’en- temporaneamente o in modo per- zima naturale aromatasi trasforma manente la fertilità. (Per saperne in estrogeni. di più sulle ripercussioni del can- cro sulla sfera sessuale, vedi gli Gli inibitori dell’aromatasi bloccano opuscoli della Lega contro il can- l’enzima aromatasi, impedendo cro, p. 79). in questo modo la formazione di estrogeni nel tessuto muscolare e La Sua équipe curante La informa adiposo. e consiglia in modo più approfon- dito sull’argomento. Possibili effetti indesiderati Gli effetti secondari della terapia antiormonale coincidono, in par- Terapie mirate te, con i disturbi tipici della meno- pausa e possono manifestarsi an- Sulla sua superficie o al suo inter- che negli uomini: no, ogni cellula presenta numerosi • vampate; contrassegni biologici di vario tipo • improvvisi episodi di sudo- (recettori) ai quali si possono legare razione abbondante; precise molecole (messaggeri), • pelle secca; innescando una serie di reazioni, • mucose secche; chiamate «cascate di trasduzione • stanchezza e svogliatezza. del segnale». Essi sono fondamen- tali per la divisione e la morte cel- Inoltre aumenta il rischio di svilup- lulare (vedi grafico p. 24). pare edemi, ossia raccolte di liquido interstiziale nei tessuti, trombosi Se le cascate di trasduzione del (coaguli di sangue che ostruiscono segnale sono disturbate, le cellule i vasi sanguigni) e l’osteoporosi possono degenerare e può insor- (indebolimento osseo). gere il cancro. Può accadere, per esempio, che una cellula continui a ricevere il segnale di dividersi, senza mai ricevere nessun segna- le che ne provochi la morte. Terapie medicamentose dei tumori 23
Le sostanze attive dei farmaci a alla formazione di nuovi vasi san- bersaglio molecolare (in ingl. tar- guigni (angiogenesi) attraverso i geted therapies) riconoscono i quali il tumore si approvvigiona di contrassegni biologici sulla super- sangue. Tal altri farmaci mirati in- ficie delle cellule tumorali e li bloc- terferiscono con l’azione di fattori cano in modo mirato, al fine di im- di crescita o bloccano recettori im- pedire l’attivazione di cascate di plicati nella divisione cellulare. In trasduzione del segnale. questo modo è possibile frenare la crescita di un tumore o alterare Taluni farmaci mirati inibiscono, il metabolismo delle cellule tumo- per esempio, le cascate di trasdu- rali, temporaneamente o in modo zione del segnale che conducono permanente. Medicamenti mirati Bersaglio dei principi attivi delle terapie mirate Messaggero Via del segnale/ «Antenne» delle cellule cascata di (recettori, contrassegni, ecc.) trasduzione del segnale Nucleo Cellula tumorale cellulare 24
Rispetto ai citostatici (vedi p. 18), i bire, per esempio, sia la formazione farmaci mirati sono in grado di di- di nuovi vasi sanguigni (angioge- stinguere meglio le cellule malate nesi), sia la divisione cellulare. da quelle sane. Per questa loro peculiarità lasciano sperare, da un Gli inibitori della trasmissione del lato, in una maggiore efficacia tera- segnale intracellulare sono impie- peutica e, dall’altro lato, in minori gati, per esempio, nella cura di al- effetti secondari. cuni tipi di leucemie, del cancro del polmone, del seno, dell’intesti- Finora sono stati sviluppati diversi no, del rene, del melanoma, di ta- farmaci che impediscono ai tumori lune forme di cancro della tiroide, di crescere, prolungano la soprav- del fegato e di rari tumori stromali vivenza al cancro o migliorano la gastrointestinali (GIST). qualità di vita di chi ne è affetto. Anticorpi monoclonali Le terapie mirate sono chiamate Il sistema immunitario umano anche «terapie a bersaglio moleco- produce anticorpi per combattere lare», «terapie biologiche» o «tera- in modo mirato gli agenti patogeni pie intelligenti» poiché influiscono (virus, batteri, ecc.). Alcuni farma- sui processi di crescita, di divisio- ci antitumorali agiscono secondo ne e metabolici legati alla prolife- lo stesso principio degli anticorpi razione delle cellule tumorali. umani. Sono prodotti con la tec- nologia genetica e identici tra loro Inibitori della trasmissione del (cloni). Ecco perché sono chiamati segnale intracellulare (inibitori «anticorpi monoclonali». della tirosin-chinasi) Gli inibitori della tirosin-chinasi Gli anticorpi monoclonali sono in bloccano le cascate di trasduzione grado di riconoscere un contras- del segnale nella cellula tumorale segno biologico specifico sulla su- e disturbano in questo modo la perficie di una cellula tumorale. crescita di tumori. Affinché questa loro capacità ab- bia un’utilità terapeutica, il contras- Tali farmaci sono chiamati «inibi- segno biologico deve essere rile- tori di multiple chinasi» allorché vante per la crescita tumorale non- agiscono su diverse cascate di ché ricorrere spesso sulle cellule trasduzione del segnale implicate tumorali ed essere presente in mi- nella crescita tumorale. Gli inibito- sura nettamente minore, invece, ri di multiple chinasi possono ini- sulle cellule sane. Terapie medicamentose dei tumori 25
Le cellule tumorali hanno contras- Anticorpi e chemioterapia segni biologici diversi, secondo il Per una più efficace salvaguardia tipo e sottotipo di cancro al quale delle cellule sane, gli anticorpi pos- appartengono. Di conseguenza, oc- sono essere combinati con un ci- corre sviluppare anticorpi mono- tostatico (vedi p. 18), affinché tra- clonali diversi. sportino i farmaci in modo mirato alle cellule cancerose. Taluni anticorpi monoclonali … … adiuvano il sistema immuni- Radioimmunoterapia con tario naturale tracciando un con- anticorpi trassegno biologico specifico sulla Gli anticorpi possono essere co- superficie della cellula tumorale. niugati con particelle radioattive Grazie all’anticorpo «legato», il si- affinché le «trasportino» alle cellu- stema immunitario riconosce le le tumorali (radioimmunoterapia). cellule tumorali e può combatterle. In questo modo il tumore può es- Di solito, gli specialisti considera- sere irradiato da molto vicino e il no tali terapie con anticorpi mono- danno ai tessuti sani è contenuto. clonali delle immunoterapie (vedi Questo tipo di terapia è usata, per p. 27). Sono somministrate in pre- esempio, nella cura di linfomi non senza di linfomi e di alcuni tipi di Hodgkin. leucemie. Effetti indesiderati delle terapie Tal altri anticorpi monoclonali mirate …bloccano segnali che assicurano In generale, le terapie mirate com- l’approvvigionamento di sangue portano effetti indesiderati diversi dei tumori o stimolano la crescita da quelli causati dalle terapie con delle cellule cancerose (per es. i citostatici. Di solito, gli effetti col- cosiddetti «inibitori dell’angioge- laterali delle terapie mirate sono nesi», «inibitori EGFR» o «HER2»). meno forti di quelli delle chemio- Tali terapie sono somministrate terapie. in presenza di tumori intestinali, mammari, polmonari e, in parte, Gli effetti secondari delle terapie di tumori del distretto testa-collo, mirate possono essere diversi se: cerebrali, gastrici, ovarici e di altri • inibiscono i fattori di crescita; tipi di tumore. • impediscono la formazione di vasi sanguigni (angiogenesi) per l’approvvigionamento del tumore; 26
• rafforzano o sopprimono la Immunoterapia attiva e passiva naturale reazione immunitaria. Vi sono due forme d’immunotera- pia: quella attiva e quella passiva. L’équipe medica e infermieristica La informeranno in merito. Molti • L’immunoterapia attiva stimola effetti secondari sono curabili o si il sistema immunitario in modo risolvono nel corso della terapia da rafforzare la reazione immu- o una volta sospesi i farmaci. L’es- nitaria naturale contro le cellule senziale è che Lei segnali tempe- tumorali. stivamente eventuali effetti col- • L’immunoterapia passiva for- laterali al Suo medico o alla Sua nisce al corpo delle sostanze infermiera di riferimento. attive che entrano a far parte del sistema immunitario e Immunoterapie combattono le cellule tumorali (per es. anticorpi monoclonali). Il sistema immunitario umano è complesso. Diversi tipi di globuli Immunomodulatori e citochine bianchi (leucociti) combattono e Gli immunomodulatori sono dei annientano agenti patogeni come segnali chimici di comunicazione i batteri, i virus o i funghi. fra le cellule che, in un organismo sano, stimolano (immunostimola- Inoltre, un sistema immunitario zione) o inibiscono (immunosop- efficiente riconosce, almeno in pressione) il sistema immunitario parte, le cellule tumorali e le dan- naturale. neggia affinché non insorga una malattia oncologica. Interferone e interleuchina Le citochine sono proteine umane Tuttavia, poiché le cellule tumorali che fungono da immunomodula- assomigliano molto a quelle sane, tori. Le citochine possono essere non sempre il sistema immunitario prodotte anche in laboratorio. le riconosce come estranee e le L’interferone e l’interleuchina sono combatte (vedi «Che cos’è il can- citochine sintetiche usate in onco- cro», pp. 6 sgg.). logia. Le immunoterapie fanno sì che il L’interferone e l’interleuchina da sistema immunitario umano com- un lato inibiscono la divisione del- batta le cellule tumorali. le cellule tumorali, dall’altro atti- vano il sistema immunitario per rafforzare la risposta immunitaria alla presenza di cellule tumorali. Terapie medicamentose dei tumori 27
Gli immunomodulatori sono usati stimolano i checkpoint delle cellule nella cura di taluni tipi di leucemia T, impedendo così la difesa immu- e di linfomi, del mieloma multiplo, nitaria. I principi attivi dei farmaci del cancro del rene e del melanoma, inibitori dei checkpoint immunita- nell’ambito di studi clinici (vedi ri disattivano la barriera costituita pp. 16 sg.) e in combinazione con dai checkpoint, consentendo alle altri farmaci. cellule T di riconoscere e annien- tare le cellule cancerose. I possibili effetti secondari delle citochine sono … Finora in Svizzera sono stati omo- … sintomi simili all’influenza logati inibitori dei checkpoint im- come febbre, brividi, mal di munitari per il trattamento del testa, dolori articolari, stan- melanoma e di alcune forme di chezza, spossatezza; tumore del polmone. Si prevede … disturbi gastrointestinali, che nei prossimi anni saranno in- inappetenza; trodotti altri farmaci di questo tipo … pressione sanguigna bassa, per trattare ulteriori tumori mali- capogiri. gni. Attualmente sono sommini- strati nell’ambito di studi clinici La terapia dei checkpoint (vedi pp. 16 sg.) per ultimarne lo immunitari sviluppo. Il sistema immunitario possiede di- versi tipi di cellule, tra cui le cosid- Somministrazione dette «celluleT». Queste annientano Gli inibitori dei checkpoint immu- gli agenti patogeni estranei, tra cui nitari vengono somministrati per i virus. Per evitare che le cellule T infusione a scadenze di due-quat- aggrediscano le cellule dell’orga- tro settimane e hanno un effetto nismo, sulla superficie cellulare di lunga durata. Dopo un tratta- presentano dei segni caratteristici, mento con questi farmaci, le cel- i cosiddetti «checkpoint». Quando i lule T sono in grado di riconoscere checkpoint vengono attivati da al- e combattere le cellule cancerose tre cellule, per le cellule T è il se- per mesi o anni. gnale che non devono intrapren- dere alcuna difesa di carattere In alcune forme di cancro, la tera- immunitario. pia dei checkpoint immunitari può essere combinata con una terapia Le cellule cancerose sono anch’esse con anticorpi, una radioterapia o cellule dell’organismo e anch’esse una chemioterapia. 28
Effetti indesiderati Il virus di Epstein Barr accresce I principi attivi delle terapie dei il rischio di sviluppare particolari checkpoint immunitari possono tipi di linfoma. Non esiste ancora, danneggiare anche cellule sane. però, un vaccino contro tale virus. Principalmente per questo motivo possono insorgere i seguenti effet- Le vaccinazioni preventive consi- ti collaterali: stono nell’iniezione di agenti pato- • eruzioni cutanee; geni prodotti in laboratorio e atte- • diarrea; nuati, con lo scopo di provocare • tosse secca; una reazione di difesa del sistema • ittero (epatite). immunitario naturale. Le cellule immunitarie sono così sensibiliz- Qualora comparissero questi o al- zate all’agente patogeno. Da que- tri disturbi, informi subito il Suo sto momento in poi, le cosiddette medico in modo da modificare «cellule memoria» (un tipo di lin- la terapia e consentire alla pelle, fociti) sono in grado di riconoscere all’intestino, ai polmoni e al fegato l’agente patogeno per anni e atti- di riprendersi nuovamente. vare la reazione immunitaria. Terapie con vaccini Vaccinazione antitumorale A tutt’oggi non è stato sviluppato specifica un vaccino contro il cancro. Le vaccinazioni specifiche sono di- rette contro le cellule tumorali e Vaccinazioni preventive contro le loro caratteristiche bio- Per ora è possibile vaccinarsi solo logiche (per es. la presentazione in via preventiva (precauzionale) di antigeni). Tali vaccinazioni spe- contro virus che aumentano il ri- cifiche sono già oggetto di speri- schio di contrarre il cancro. Le vac- mentazioni cliniche, per esempio, cinazioni preventive più note sono nella terapia di linfomi e leucemie, quelle contro: del melanoma, del cancro del pol- • i virus dell’epatite B che rappre- mone, del seno, della prostata, sentano un fattore di rischio per dell’ovaio, del rene e di altri tipi di il cancro del fegato; cancro. In Svizzera, per ora, non è • i virus HPV (papillomavirus ancora stato omologato alcun vac- umano) che costituiscono un cino specifico. fattore di rischio per il cancro del collo dell’utero. Terapie medicamentose dei tumori 29
Medicina personalizzata La medicina personalizzata prevede la pianificazione della terapia in funzione di determinanti genetici associati alla patologia. Il primo passo verso un trattamento personalizzato è quello di rilevare tali caratteristiche come cambiamenti genetici nelle cellule tumorali o nei recettori delle cellule. La scelta della terapia farmacologica non si basa sulla localizzazione del tumore, bensì sulle mutazioni genetiche nelle cellule tumorali o sui recettori presenti sulle cellule tumorali. Si tratta di medicina personalizzata, per esempio: • quando le cellule tumorali presentano mutazioni genetiche. Con terapie mirate è possibile frenare o rallentare la progressione della malattia. Anche l’utilizzo delle chemioterapie può variare a seconda della presenza di mutazioni genetiche. • Quando le cellule tumorali sono analizzate per verificare se pre- sentano recettori (vedi p. 23) sulla loro superficie. In caso affer- mativo, è possibile bloccare in modo mirato tali recettori mediante una terapia con anticorpi. In questo modo, si può frenare o rallen- tare la progressione della malattia. • Quando la crescita del tumore dipende dagli ormoni. In questi casi possono essere somministrati farmaci antiormonali (vedi p. 22). Un esempio: una terapia antiormonale viene somministrata alle pazienti con un cancro al seno, solo dopo che sulle cellule cance- rose sono stati verificati i recettori ormonali. Nella pratica clinica, la medicina personalizzata non può ancora essere presa in considerazione nella pianificazione di tutte le terapie perché non ci sono ancora farmaci appropriati per tutti i tipi di cancro. 30
Modalità di somministrazione delle terapie medicamentose Il Suo oncologo Le spiegherà in • sotto forma di unguenti e gel che cosa consiste la terapia farma- (per via transcutanea, ossia cologica consigliata nel Suo caso attraverso la pelle). e discuterà con Lei delle sue im- plicazioni. Spesso ciò avviene in Dose accordo con altri medici coinvolti La dose di terapia è calcolata indi- nella Sua presa a carico. vidualmente. Cicli di terapia In ospedale o in ambulatorio? Una terapia farmacologica antitu- La maggior parte delle terapie on- morale può protrarsi per più setti- cologiche sono somministrate in mane, mesi o anni e/o consistere appositi ambulatori ospedalieri, in di più cicli di terapia, a dipenden- studi medici o al domicilio del pa- za dei farmaci usati. La durata del ziente, da personale infermieristi- periodo di somministrazione della co specializzato. terapia e dell‘intervallo di pausa prima del ciclo successivo variano Vi sono farmaci tumorali che si as- secondo il tipo di cancro, lo sche- sumono oralmente, a casa, sotto ma di terapia e i farmaci. forma di compresse. Per saperne di più, legga l’opuscolo della Lega Vie di somministrazione contro il cancro sulle terapie orali I farmaci antitumorali possono es- in oncologia (vedi p. 79). sere somministrati: • in infusione In altri casi, può essere necessa- – endovenosa = per via venosa ria una degenza ospedaliera, per – endoarteriosa = per via arte- esempio: riosa (più raro); • se la terapia farmacologica • per iniezione (con siringa) è somministrata per la prima – sottocutanea = nel tessuto volta; sottocutaneo • per terapie infusionali di più – endovenosa = in una vena giorni associate a probabili – intramuscolare = nel tessuto effetti indesiderati; muscolare • se sono necessarie infusioni – intratecale = nel liquido aggiuntive prima e dopo la cerebrospinale contenuto chemioterapia, per esempio per nell’area circostante il stimolare la funzionalità renale midollo spinale; e favorire così l’eliminazione • sotto forma di compresse, dei prodotti di scarto dei capsule o sospensioni (per via farmaci; orale, ossia per bocca); Terapie medicamentose dei tumori 31
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