Centro culturale chiasso cinema teatro programma stagione 2021 2022 - Genesi
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centro culturale chiasso cinema teatro programma stagione 2021 –2022 Genesi Dicastero Attività culturali Comune di Chiasso
Comune di Chiasso Cinema Teatro Chiasso La stagione 2021–2022 Sindaco Direttore del Cinema Teatro Bruno Arrigoni Armando Calvia è realizzata in collaborazione e con il contributo di: Vicesindaco Assistente Direzione Capo Dicastero Attività Anna Martano Grigorov culturali Davide Dosi Responsabile Amministrativa Cristina Moro Direzione Tecnica Davide Onesti Custode Simone Giannini Grafica SUPSI Corso di laurea in Comunicazione visiva e Laboratorio cultura visiva Ufficio stampa Laila Meroni Petrantoni media partner: Tipografia Progetto Stampa Biglietteria Viktorija Anastasova Cristian Bizzotto Fotografie Davide Onesti Simone Mengani Lorenzo Mussi Si ringraziano i tecnici e gli operai dell’Ufficio Tecnico del Comune di Chiasso e il personale di sala, il cui prezioso lavoro è indispensabile per l’organizzazione e la realizzazione degli eventi in teatro.
2001 – 2021 Il 2021 è un anno speciale per il Cinema Teatro di Chiasso in quanto si 20 anni dalla festeggiano i 25 anni del passaggio al Comune del pacchetto azionario riapertura del di maggioranza dell’allora Cinema Teatro SA e i 20 anni della ripresa Cinema Teatro delle attività, sotto l’egida comunale, dopo il restauro iniziato nel 1999. di Chiasso 20 anni fa il nostro Cinema Teatro venne restituito alla cittadinanza in tutto il suo splendore e oggi, quasi in analogia, la struttura torna ad aprire le porte dopo un periodo particolarmente difficile, quasi a rendere omaggio alle persone che allora lo salvarono da una ignobile fine. Iniziata nel 1935, la storia del Cinema Teatro è contraddistinta da cadute, rinascite, periodi di splendore e di bruttura. Una storia che, come detto, ha rischiato seriamente di essere definitivamente interrotta una ventina di anni fa, ma che invece continua grazie all’impegno, al coraggio e alla visione dell’Associazione Amici del Cinema Teatro, che seppe convincere la popolazione dell’importanza di una struttura come il teatro e della sua ristrutturazione. Eredi e depositari di un patrimonio culturale di grande valore, che si arricchi- sce di giorno in giorno grazie alla presenza di artiste e artisti provenienti da tutto il mondo e dà lustro alla nostra cittadina ben al di fuori dei suoi confini, abbiamo oggi la responsabilità di avere cura di quanto messo a nostra disposizione e svilupparlo affinché questa esperienza, per certi versi unica, possa accompagnare anche le generazioni future. Il Cinema Teatro, in effetti, con la sua vitalità ha permesso di coltivare e far crescere importanti manifestazioni, fonte di ricchezza sociale e culturale, prima ancora che economica; assieme al m.a.x. museo, allo Spazio Officina e alla Biblioteca comunale, costituisce dal 2010 il Centro Culturale Chiasso, un’aggregazione forte di realtà culturali diverse che ha caratterizzato la visione strategica del Comune, proiettandola su un territorio ben più ampio rispetto al passato. Questo lungo e virtuoso percorso è stato possibile grazie al lavoro, alla competenza e alla passione di collaboratrici e collaboratori che hanno investito loro stesse nella missione di fare del Cinema Teatro un luogo speciale, un’isola di speranza e di vita nel nostro Comune: a loro tutte e tutti, indistintamente, vada il più sentito ringraziamento del Municipio e mio personale. Tanti auguri Cinema Teatro, e 100 di questi anni! Davide Dosi Vicesindaco Capo Dicastero Attività culturali
È con particolare piacere che presentiamo quest’anno il programma annuale del Centro Culturale Chiasso 2021-2022, al termine di un periodo molto complesso dovuto alla pandemia, che ha comportato inevitabili ripensamenti e riprogrammazioni. Al fine di offrire la possibilità alle diverse strutture del Centro Culturale Chiasso di comunicare le proprie attività nell’articolazione delle varie presentazioni pubbliche in osservanza delle norme covid vigenti, abbiamo deciso che il programma completo del CCC si componga di tre libretti pubblicati scaglionati, che si presentano poi in maniera unitaria al fruitore con tutte le proposte delle quattro strutture: Cinema Teatro, m.a.x. museo, Spazio Officina e Biblioteca. In primo luogo, mi unisco alle parole del Vicesindaco e Capodicastero Attività culturali, Davide Dosi, nel celebrare con encomio i venti anni di attività del Cinema Teatro 2001-2021, dopo la riapertura voluta dal Municipio di Chiasso che ha restituito l’edificio alla funzione per il quale era sorto. Gioiello della tipologia di “cinema atmosferico” all’interno del panorama europeo, il Cinema Teatro di Chiasso ha ospitato fin dal suo esordio compagnie di giro di grande caratura grazie alla sua posizione strategica collocata lungo l’asse Milano-Zurigo. Tale struttura è capace di adempiere ancor oggi un’attività articolata in spettacoli teatrali, concerti, balletti classici e moderni, proiezioni filmiche, conferenze e dibattiti con attori e registi che fanno capo alle due città metropolitane. Si è trattato di una vera e propria rinascita, quella attuata nel 2001 che oggi viene celebrata simbolicamente in una genesi, ossia una rinascita a nuova vita. Il tema guida, attorno al quale si sviluppa l’attività teatrale, espositiva ed artistica del Centro Culturale Chiasso di quest’anno è infatti genesi a sottolineare come il “racconto delle origini” possa essere uno strumento per fronteggiare le difficoltà del presente, ricostruire l’immagine del mondo affrontando consapevolmente il futuro. Il racconto delle origini risulta fondamentale per il progresso della vita. Il grande studioso e scienziato Guido Tonelli afferma nel suo ultimo libro - intitolato appunto “Genesi”- che “nessuna civiltà, grande o piccola che sia, può reggersi senza il grande racconto delle origini”. Il concetto di genesi viene quindi proposto nelle sue molteplici sfaccettature e potenzialità coinvolgendo tutte le arti, quale stimolo per ampliare gli orizzonti mentali di ciascuno di noi e far intravvedere l’esistenza di nuovi linguaggi e nuove forme. In questo senso, nella stagione entrante, sarà dedicata molta attenzione alla creatività vitale e allo sviluppo di contesti fertili per l’innovazione al servizio dei giovani artisti e designer. Genesi è infine anche un omaggio alla città di Chiasso, cerniera fra territori diversi, luogo di connessione fra Svizzera e Italia. Da sempre aperta a innovazioni e sperimentazioni, Chiasso oggi più che mai può ospitare iniziative all’avanguardia, in grado di valorizzare il territorio e la sua popolazione, anche grazie al contributo del Centro Culturale Chiasso, il quale si impegna a proporre un programma ricco e variegato, articolato in momenti di piacevole riflessione e divertimento. Nicoletta Ossanna Cavadini Responsabile Centro Culturale Chiasso 7
Genesi "E andare un passo più avanti, essere sempre vero Spiegare cos'è il colore a chi vede bianco e nero" Vent’anni Måneskin Cari abbonati e spettatori Ci accingiamo a festeggiare una ricorrenza importante. Vent’anni. …”Aiuto, vent’anni “ si recitava nel Romeo e Giulietta di Shakespeare, ma anche si intona oggi in una recente canzone dei Maneskin. Due decenni che segnano la rinascita di un simbolo culturale della nostra cittadina, di un’istituzione che ha rischiato di scomparire e che invece ha riacceso le luci del suo palcoscenico, grazie al lavoro di tante persone che a vario titolo in questo ventennio, con passione ed entusiasmo, hanno speso parte della loro vita per ricondurci festosamente dentro le trame sinuose e magiche dello spazio dove trovano espressione emotiva la parola, il suono e il gesto. Una struttura ormai destinata alla distruzione o all’oblio è rinata metafo- ricamente dalle proprie ceneri, e dopo un accurato restauro, si è aperta nel 2001 non solo alla propria comunità, ma anche a tutto il Canton Ticino e al vasto territorio di confine . Nella sala del Cinema Teatro, nel corso di questi vent’anni, hanno riflettuto, riso, pianto, si sono emozionate intere generazioni di spettatori, dai bambini dell’asilo, con spettacoli ideati ad hoc per i più piccini, al nostro pubblico adulto, che ha sempre trovato nella nostra programma- zione qualcosa capace di interessarlo, divertirlo e farlo crescere. Guardandoci indietro, non possiamo che sentirci orgogliosi del nuovo ruolo conquistato, dell’affetto assiduo di centinaia di spettatori sempre pronti a lasciarsi coinvolgere nelle iniziative da noi proposte, dell’interesse sempre vivo della popolazione locale, e non solo, nei confronti della nostra programmazione. Desideriamo quindi celebrare il primo ventennio di attività nella nuova veste con un evento unico ed in prima assoluta in Svizzera: il concerto From Gershwin to Bollani che avrà quale protagonista principale il grande pianista jazz Stefano Bollani, con un programma dedicato alla commistione tra musica classica e quella afroamericana accompagnato oltre che dai suoi fidati colleghi Gabriele Evangelista al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria, anche dalla United Soloist Orchestra, compagine sinfonica composta da giovani talentuosi solisti svizzeri diretta dal Maestro Arseniy Shkaptsov.
L’anno 2021 segna anche un’altra ricorrenza importantissima: quella dei cento anni dalla nascita di un mostro sacro del teatro: il 14 agosto del 1921 nasceva Giorgio Strehler. A lui il Cinema Teatro dedica indirettamente un omaggio con lo spettacolo di apertura della stagione di prosa, l’11 novembre 2021: Arsenico e vecchi merletti, liberamente ispirato alla regia di Mario Monicelli, nei cui ruoli chiave appaiono Giulia Lazzarini, la musa di Strehler, e Anna Maria Guarnieri, straordinaria interprete drammatica. Alcuni ricorderanno il film del 1944 diretto da Frank Capra basato sull'omo- nima commedia di Joseph Kesselring, per tutti, assistere all’interpretazione magistrale di due signore del palcoscenico in una commedia brillante sarà motivo di buonumore e di allegria. Dramma e ironia, seriosità e divertimento si alterneranno nell’articolato progetto di questa nuova stagione teatrale. Spettacoli di prosa, comme- dia e cabaret interpretati da straordinarie attrici e attori: oltre alle già citate Giulia Lazzarini e Anna Maria Guarnieri, troviamo Ottavia Piccolo, Amanda Sandrelli, Natalino Balasso, Carolina Rosi, Gianfelice Imparato, Claudio Bisio, Gabriele Pignotta e Vanessa Incontrada e non da ultima Gardi Hutter. Eventi di alto profilo costituiscono anche i programmi dell’ambito musicale e della danza: spiccano i nomi di stelle della musica come il violinista russo Vadim Repin, i pianisti Fazil Say e Nikolai Lugansky, i magnifici The Harlem Gospel Choir di New York, e nella danza i principal dancers Susanna Elviretti e Mattia Tortora, insieme a Sasha Riva e Simone Repele (danzatori e coreografi, già del Grand Théâtre de Genève), interpreti della Soirée russe, omaggio ai Balletti russi di Sergej Diaghilev in programma nel mese di gennaio. Gli eventi del cartellone, che potrete scoprire in dettaglio all’interno di questo programma o visionando i trailer che troverete sul nostro sito web, hanno nelle loro linee drammaturgiche, strutturali e formali, contenuti, soggetti e tematiche sulle quali ognuno di noi potrà trovare spunti di rifles- sione e ricaricare la propria anima, allontanandoci cosi per qualche ora dalle viziose artificialità della contemporaneità. E allora cari spettatori, come recitava il grande attore Gigi Proietti : ”Benvenuti a teatro, dove tutto é finto, ma nulla è falso”. Armando Calvia Direttore Cinema Teatro 9
Calendario Cinema Teatro 16.10.21 FROM GERSHWIN TO BOLLANI musica 12 11.11.21 ARSENICO E VECCHI MERLETTI teatro 13 di Joseph Kesselring con Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini 27.11.21 MORRICONE STORIES musica 14 con Stefano di Battista 03.12.21 GAIA GAUDI teatro 15 con Gardi Hutter 09.12.21 SCUSA SONO IN RIUNIONE... teatro 16 TI POSSO RICHIAMARE? con Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta 15.12.21 THE HARLEM GOSPEL CHOIR musica 17 08.01.22 MASSIMO LOPEZ teatro 18 & TULLIO SOLENGHI SHOW 14.01.22 BALASSO FA RUZANTE teatro 19 con Natalino Balasso 18.01.22 Recital del violinista VADIM REPIN musica 20 20.01.22 LISISTRATA di Aristofane teatro 21 con Amanda Sandrelli 29.01.22 SOIRÉE RUSSE danza 22 a cura di Daniele Cipriani 05/06.02.22 LA MIA VITA RACCONTATA MALE teatro 23 con Claudio Bisio 08.02.22 STORIA D’AMORE E ALBERI teatro ragazzi 24 di Francesco Niccolini 19.02.22 DITEGLI SEMPRE DI SÌ teatro 25 di Eduardo De Filippo 22.02.22 STRANIERO DUE VOLTE teatro ragazzi 26 di Renata Coluccini 24.02.22 MATTIA E IL NONNO teatro ragazzi 27 di Roberto Piumini 18.03.22 TUTTO TEO teatro 29 con Teo Teocoli 24.03.22 EICHMANN. DOVE INIZIA LA NOTTE teatro 30 di Stefano Massini 29.03.22 SEMINO teatro ragazzi 31 31.03.22 Recital del pianista FAZIL SAY musica 32 07.04.22 LA CITTÀ teatro 33 25.04.22 LA CENERENTOLA. opera domani 34 GRAND HOTEL DEI SOGNI 06.05.22 ANIMA MUNDI teatro 35 di e con Lucilla Giagnoni 21.05.22 8 Steps: Cie La Ronde danza 36
sabato 16.10.21 2001 – 2021 musica Serata speciale in occasione ore dei 20 anni dalla riapertura del 20:30 Cinema Teatro di Chiasso From Gershwin To Bollani pianoforte Stefano Bollani contrabbasso Gabriele Evangelista batteria Bernardo Guerra United Soloists Orchestra direttore Arseniy Shkaptsov musiche G. Gershwin, S. Bollani © Valentina Cenni Un programma coinvolgente dedicato alla commistione tra musica colta (classica) e musica jazz, dal primo compositore che fuse le tipiche melodie del “nuovo” continente con la tradizionale orchestrazione sinfonica europea, George Gershwin, a Stefano Bollani con il suo Concerto Verde per pianoforte e orchestra (2019); una serata di grande musica, in compagnia di uno dei nomi più popolari del repertorio contemporaneo. Stefano Bollani è considerato dalla critica internazionale come uno dei grandi maestri del jazz, e nel corso delle sua carriere ha collaborato con numerosissimi grandi musicisti e vere leggende della musica afroamericana quali Chick Corea, Herbie Hancok, Gato Barbieri, Pat Metheny, Richard Galliano, Phil Woods, Lee Konitz ecc... La sua eclettica personalità gli permette di esprimersi ai massimi livelli in generi e stili musicali differenti come dimostrano le recenti apparizioni in qualità di solista con l‘Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestre National de Paris, la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, sotto la direzione di direttori quali Riccardo Chailly, Daniel Harding, Kristjan Järvi, Antonio Pappano, Alan Gilbert e Zubin Mehta. 12
giovedì 11.11.21 teatro ore 20:30 Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini in Arsenico e vecchi merletti di Joseph Kesselring traduzione Masolino D’Amico regia Geppy Gleijeses con Maria Alberta Navello, Mimmo Mignemi, Paolo Romano, Luigi Tabita, Tarcisio Branca, Bruno Crucitti, Francesco Guzzo, Daniele Biagini, Lorenzo Venturini scene e costumi Franco Velchi e Chiara Donato musiche Matteo D’Amico artigiano della luce Luigi Ascione produzione GITIESSE Artisti Riuniti Geppy Gleijeses dirige due signore del teatro italiano, Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini. Il titolo è universalmente noto, soprattutto grazie al film di Frank Capra, interpretato da Cary Grant, adattamento, a sua volta, di un grande successo teatrale di Broadway di Joseph Kesselring. Il New York Times giudicò la commedia “così divertente che nessuno la dimenticherà mai”. La vicenda ha come protagonista Mortimer Brewster, severo critico teatrale, che deve vedersela con la sua famiglia di pazzi assassini: due amabili, anziane zie zitelle, che uccidono i coinquilini con un vino di sambuco corretto con arsenico, un vecchio zio, convinto di essere Theodore Roosevelt, che cerca di scavare il Canale di Panama in cantina (dove, tra l'altro, sono sepolte le vittime delle sorelle), un fratello assassino, che a sua volta ha in carico un cadavere da nascondere... Lo spettacolo è liberamente ispirato alla regia di Mario Monicelli. 13
sabato 27.11.21 una collaborazione spettacolo fuori musica Centro Culturale Chiasso, abbonamento ore Cinema Teatro - RSI Rete Due 20:30 Diretta radiofonica Stefano Di Battista “Morricone Stories” sax alto e soprano Stefano Di Battista piano Fred Nardin contrabbasso Daniele Sorrentino batteria André Ceccarelli © Pascale Cholette Stefano Di Battista torna alla ribalta con il suo nuovo progetto dal titolo Morricone Stories. Le musiche da cinema di Ennio Morricone sono una miniera inesauribile, un tesoro di fantasie del pensiero associate a immagini di ogni genere, e sono anche oltremodo versatili, disponibili a essere trattate, ritrattate, riscoperte. Potremmo ascoltarle fatte da un coro bulgaro o da un quintetto di ocarine, sarebbero comunque godibili e perfettamente riconoscibili. Ma quando c’è di mezzo il jazz… beh, quella è un’altra storia, sembra davvero un matrimonio perfetto, naturale, diciamo pure inevitabile. Anche grazie a un’analogia straordinaria. La musica di Morricone significa esaltazione di tracce melodiche spesso fortemente emozionali, in una trama di armonie intelligenti, ed è esattamente quello che fa il jazz, e ancora di più quello che fa uno come Stefano Di Battista, che con i temi del Maestro gioca come se fossero materia magica, sostanza di quella speciale e misteriosa zona della musica che ci riempie quasi inspiegabilmente l’anima. 14
venerdì 03.12.21 in collaborazione con ACP spettacolo fuori teatro (Associazione Cultura abbonamento ore Popolare Balerna) 20:30 Gardi Hutter in Gaia Gaudi di e con Gardi Hutter, Neda Cainero, Beatriz Navarro, Juri Cainero regia/coautore Michael Vogel (Direttore artistico: Famiglia Floez) composizioni Juri Cainero, Neda Cainero coreografia Beatriz Navarro assistenza alla regia Heleen Klooker Gardi Hutter, la clown più celebre della Svizzera, appare in scena insieme a tre giovani artisti per creare uno spettacolo “intergenerazionale”. In Gaia Gaudi Hanna è morta dall’inizio. Il pubblico lo capisce subito, lei no. E non si lascia certo sopraffare da una cosa di così poca importanza. Si dice che l’anima di un morto rimanga nello spazio ancora un po’. L’anima di Hanna si agita così allegramente che il corpo si innervosisce: allora prende questa “cosa svolazzante” e la trascina al di là. Lui sente il rumoreggiare forte dalla nuova generazione dietro la porta, che pretende spazio. La morte, così come qualunque fine, è sempre anche un inizio, una nascita, e, in questo senso, è solo un passaggio: per i credenti verso un altro mondo, per gli scienziati verso un altro stato e per gli artisti verso un’altra fantasia. La storia è raccontata da una clown, una cantante, una ballerina e un per- cussionista. Naturalmente le sorprese sono inevitabili, così come nella vita reale. 15
giovedì 09.12.21 teatro ore 20:30 Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta in Scusa sono in riunione… ti posso richiamare? una commedia scritta e diretta da Gabriele Pignotta con Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari, Nick Nicolosi scene Matteo Soltanto costumi Valter Azzini luci Piero Sperduti musiche Stefano Switala produzione a.ArtistiAssociati Già il titolo racconta molto di questa commedia, una frase che si trasforma in tormentone per una generazione, quella dei quarantenni di oggi, abbastanza cresciuta da poter vivere inseguendo il successo e la carriera ma non abbastanza adulta da poter smettere di ridere ed ironizzare su sé stessa. Ex ragazze ed ex ragazzi che senza accorgersene sono diventati donne e uomini con l'animo diviso tra le ambizioni ed i propri bisogni di affetto, ma anche in fondo persone portatrici sane di un fallimento sentimentale vissuto sui ritmi frenetici di un'esistenza ormai dipendente dalla tecnologia che non lascia spazio ad un normale e sano vivere i rapporti interpersonali. Ma cosa succederebbe se queste stesse persone per uno strano scherzo di uno di loro si ritrovassero protagoniste di un reality show televisivo? La risposta rimane di proprietà di un pubblico che dopo avere riso di sé si interrogherà a lungo sul senso di molti aspetti della sua vita. 16
mercoledì 15.12.21 musica ore 20:30 The Harlem Gospel Choir Originario di New York, l’Harlem Gospel Choir è il coro gospel più famoso d’America e uno dei più celebri in tutto il mondo. Fondato nel ‘86 da Allen Bailey per le celebrazioni in onore di M. L. King, il coro è composto dalle più raffinate voci e dai migliori musicisti delle Chiese Nere di New York. È l’unico coro gospel al mondo ad essersi esibito per importanti personalità come Mandela, Paul McCartney, Elton John e in uno dei comizi elettorali di Barack Obama. L’Harlem Gospel Choir, attraverso la propria musica, ha condiviso il messaggio di amore, pace e armonia con migliaia di persone di nazioni e culture diverse. Il Coro cerca di rendere il mondo un posto migliore, pieno di amore e di pace, e lo fa attraverso la sua musica e le sue dinamiche e coinvolgenti performance, in cui la cultura africana della Black Church si fonde a quella americana del gospel, dimostrando come questo possa essere auspicabile anche nella realtà. Le canzoni dell’Harlem Gospel Choir arrivano sin nel profondo dell’anima di chi le ascolta, diffondendo un messaggio di gioia e speranza, messaggio ancora più sentito durante il clima natalizio. 17
sabato 08.01.22 in collaborazione con teatro Associazione Amici del Cinema Teatro ore 20:30 Massimo Lopez e Tullio Solenghi in Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show scritto da Massimo Lopez e Tullio Solenghi con la JAZZ COMPANY diretta da Gabriele Comeglio Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che esegue dal vivo la partitura musicale. Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra Papa Bergoglio (Massimo) e Papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica, e poi i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello recente di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show”. In quasi due ore di spetta- colo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”. 18
venerdì 14.01.22 teatro ore 20:30 Natalino Balasso in Balasso fa Ruzante Amori disperati in tempo di guerre di Natalino Balasso regia Marta Dalla Via con Andrea Collavino, Marta Cortellazzo Wiel scene Giuseppe Di Fresco costumi Sonia Marianni luci Luca de Martini di Valle Aperta produzione Teatro Stabile di Bolzano Natalino Balasso riscrive l’opera di Angelo Beolco detto il Ruzante e interpreta questo nuovo testo teatrale, nato da una raffinata e profonda ricerca linguistica, assieme ad Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel. Marta Dalla Via, raffinata caratterista e profonda conoscitrice delle corde espressive di Balasso/ Ruzante, dirige questo ensemble affiatato, tesse i fili e i toni di questa commedia e calibra la vis comica con quella drammatica.«Balasso è riuscito a intrecciare una compilation di testi tratti dall’opera di Beolco re-inventando un gergo che mantenesse senso e suono dell’originale» scrive la regista. «Una drammaturgia fatta di scelte lessicali che sono, in pieno stile Ruzantiano, scelte politiche e polemiche. Un neo-dialetto obliquo, abbondante e spassoso, che rende concrete tre figure toccanti: l’amico rivale Menato, Gnua donna sottoposta eppure dominante e lo stesso Ruzante. Un uomo contemporaneamente furbo e credulone, pavido eppure capace di uccidere, un eroe comico dentro il quale scorre qualcosa di primitivo che lo rende immortale». 19
martedì 18.01.22 musica ore 20:30 Recital del violinista Vadim Repin pianista Nikolay Lugansky musiche B.Bartok , J.Brahms, M.Ravel, S.Prokofiev Nato in Siberia nel 1971, Repin ha vinto tutte le categorie del concorso Wienawski all'età di undici anni. Immediatamente dopo, ha debuttato a Mosca e San Pietroburgo; a 14 anni a Tokyo, Monaco, Berlino ed Helsinki e un anno dopo alla Carnegie Hall di New York. A 17 anni è stato il più giovane vincitore di sempre del Concorso Reine Elisabeth di Bruxelles. Da allora si è esibito con le orchestre e i direttori più importanti del mondo e in tutti i maggiori centri musicali. Vadim Repin ha registrato i grandi concerti russi per violino di Shostakovich, Prokofiev e Tchaikovsky per Warner Classics. Per Deutsche Grammophon ha registrato il Concerto per violino di Beethoven e la Sonata Kreutzer con Martha Argerich con la Filarmonica di Vienna e Riccardo Muti, e il Concerto per violino e il Doppio Concerto di Brahms (con Truls Mørk, al violoncello) con la Gewandhaus Orchestra e Riccardo Chailly. Nel 2010 ha ricevuto la più alta distinzione francese, la Victoire d'Honneur e il titolo di Chevalier de l'Ordre des Arts et Lettres per i suoi servizi alla musica. Vadim Repin suona il violino 'Rode' di Antonio Stradivari del 1733. 20
giovedì 20.01.22 teatro ore 20:30 Amanda Sandrelli in Lisistrata di Aristofane adattamento e regia Ugo Chiti con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Lucianna De Falco, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti scene Sergio Mariotti musiche Vanni Cassori produzione Arca Azzurra Lisistrata ci guarda dal lontano 411 a.c., anno del suo debutto nel teatro di Dioniso ai piedi dell’Acropoli di Atene e scuote la testa sconsolata di fronte alle tragedie, alle miserie, ai disastri provocati da quella stupidità, arroganza, vanità, superficialità, che sono tutti sostantivi femminili, come la guerra che da questi viene immancabilmente generata, ma che sono immancabilmente attributi maschili. Lo fa attraverso un meccanismo teatrale modernissimo, una specie di farsa dove molto si ride, ma che in maniera paradossale e insieme umanissima ci fa scoprire senza falso pudore, tra sghignazzi e continui doppi sensi saporo- sissimi i meccanismi perversi dell’irragionevolezza umana. Lo fa additando senza ipocrisia, con un linguaggio diretto e divertentissimo, i vizi, le perversione, il malcostume, la corruzione, le debolezze che ci portano da millenni a ritenere la violenza l’unico mezzo per risolvere i conflitti, per appianare le liti. Lo fa mettendo bene in chiaro che questo meccanismo opera sempre e a qualsiasi livello: che sia quello politico e territoriale, sia su ogni altro ambito della vita degli esseri umani, con l’unica conseguenza della sottomissione del più debole. Debole ovviamente solo in termini di forza fisica di risorse materiali da mettere in campo, e non certo di intelligenza, di cultura, di sensibilità. 21
sabato 29.01.22 danza ore 20:30 Soirée russe Omaggio ai “Balletti russi” di Sergei Diaghilev Spettacolo di danza con musica dal vivo a cura di Daniele Cipriani con Sasha Riva, Simone Repele, Susanna Elviretti, Mattia Tortora coreografie M. Goecke, U.Scholz – ricostruita da G. di Palma, A. Amodio pianoforte Marcos Madrigal e Alessandro Stella flauto Massimo Mercelli violino Lissy Abreu musiche Igor Stravinskij, Claude Debussy produzione Daniele Cipriani Entertainment evento collaterale alla mostra Treni fra arte, grafica e design in corso al m.a.x.museo dal 10.10.2021– 24.04.2022 Si celebra la grande danza con Soirée russe, omaggio ai leggendari Balletti Russi: una serata con musica dal vivo e interpreti di fama internazionale per ricordare una delle pagine più significative della storia della danza e gli autori di un’espressione artistica rivoluzionaria che ha ispirato, nel mondo, coreografi, registi, intellettuali e interpreti. Soirée russe, a cura di Daniele Cipriani, ripercorre le tappe di questa ‘rivoluzione’, lasciando che storia e presente si incontrino nel segno di un’arte in continua trasformazione. In scena, i solisti della Compagnia Daniele Cipriani (riconosciuta dal Ministero della Cultura), Susanna Elviretti e Mattia Tortora, con ospiti straordinari Sasha Riva e Simone Repele (danzatori e coreografi, già interpreti per il Grand Théâtre de Genève), in un inedito programma dedicato ad uno dei periodi più intensi della storia della cultura e del teatro. Oltre la storia, oltre la leggenda, il passato si ricongiunge al pensiero contempo- raneo, rivelando l’eredità e l’evoluzione dell’opera di geniali autori: in program- ma, quattro titoli di capolavori creati per i Balletti russi tra il 1910 e il 1920, qui riscritti e reinterpretati nelle recenti e originali versioni di alcuni dei più importanti coreografi della scena contemporanea italiana e internazionale. 22
sabato 05.02.22 domenica 06.02.22 teatro ore ore 20:30 17:00 Claudio Bisio in La mia vita raccontata male testi Francesco Piccolo con Claudio Bisio e i musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino regia Giorgio Gallione scene Guido Fiorato musiche Paolo Silvestri luci Aldo Mantovano produzione Teatro Nazionale di Genova Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell'allegria del vivere, La mia vita raccontata male ci segnala che se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all'indietro la strada è ben segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali. Attingendo dall'enorme e variegato patrimonio letterario di Francesco Piccolo, lo spettacolo si dipana in una eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e giocosamente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti. Dalla prima fidanzata alle gemelle Kessler, dai mondiali di calcio all'impegno politico, dall'educazione sentimentale alla famiglia o alla paternità, dall'Italia spensierata di ieri a quella sbalestrata di oggi, fino alle scelte professionali e artistiche che inciampano in Bertolt Brecht o si intrecciano con Mara Venier, lo spettacolo, montato in un continuo perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, racconta "male", in musica e parole, tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo. 23
martedì 08.02.22 Senza Confini, teatro ragazzi grandi e piccini ore insieme a teatro 14:00 28 a edizione INTI Storia d'amore e alberi molto liberamente ispirato a L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono di Francesco Niccolini con Simona Gambaro regia Francesco Niccolini e Luigi D'Elia scene Luigi D’Elia produzione INTI dai 6 agli 8 anni, su prenotazione per le scuole Un piccolo uomo dal passo da pinguino ed elmetto rosso entra in sala, si aggira nello spazio vuoto, senza sapere perché è lì e cosa deve fare. È molto confuso e stracarico di oggetti che porta attaccati e dentro a uno zaino più grande di lui, tenuto insieme da legacci e ricordi. Ma chi è? Con la sua strana andatura va verso il proscenio. È evidentemente emozionato: si ingarbuglia nei suoi ragionamenti, dialoga un po’ con i bambini e un po’ con un interlocutore immaginario, eppure – quando parla – sa essere molto tenero, e ti vien voglia di ascoltarlo, tanto sembra indifeso e bisognoso di aiuto. Finalmente trova il coraggio di confessare le sue disavventure e come un fiume in piena racconta, di nuvole perdute, cieli e montagne, circhi, canarini, leoni e clown, ma soprattutto di un grande uomo, piccolo giardiniere di Dio, della sua poetica resistenza e della sua ostinata generosità: racconta di un uomo che piantava gli alberi. E dopo di lui, di una donna che indossava delle scarpe rosse molto belle ma troppo, troppo strette… Storia d’amore e alberi è liberamente ispirata al romanzo di Jean Giono, L’uomo che piantava gli alberi, un piccolo libro del 1980 diventato nel tempo un racconto simbolo per la difesa della natura e l’impegno civile. 24
sabato 19.02.22 teatro ore 20:30 Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo con in ordine di locandina: Carolina Rosi, Gianfelice Imparato, Edoardo Sorgente, Massimo De Matteo, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Nicola Di Pinto, Paola Fulciniti, Viola Forestiero, Vincenzo D'Amato, Gianni Cannavacciuolo, Boris De Paola regia Roberto Andò scene e luci Gianni Carluccio costumi Francesca Livia Sartori produzione Elledieffe - La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, Fondazione Teatro della Toscana foto Lia Pasqualino Ditegli sempre di sì è una commedia in bilico tra la pochade e un vago pirandelli- smo, un congegno bizzarro in cui Eduardo si applica a variare il tema della normalità e della follia, consegnando al personaggio di Michele Murri, il protago- nista, i tratti araldici della sua magistrale leggerezza. L’intreccio è di una semplicità disarmante e si direbbe che l’autore si sia programmaticamente nascosto dietro la sua evanescenza per dissimulare l’inquietudine, e la profondità, che vi stava insinuando. Come se ne avesse pudore, o paura. Il luogo dove siamo convocati è il tipico interno piccolo-bor- ghese di Eduardo, il salottino, e subito diviene lo specchio scheggiato della follia del protagonista, l’antro in cui la sua mente può elaborare, manipolare, e distorcere, i ragionamenti e i sofismi di chi gli viene a tiro, scardinandone la fragilità e la vanità. Via via che si avvicina al finale, il fantasma delle apparenze assume in Ditegli sempre di sì un andamento beffardo, sino a sfiorare, nel brio del suo ambiguo e iperbolico disincanto, una forma spiazzante, la stessa che, anni dopo, il genio di Thomas Bernhard riassumerà in una scarna, e micidiale, domanda: “È una commedia? È una tragedia?” Roberto Andò 25
martedì 22.02.22 Senza Confini, teatro ragazzi grandi e piccini ore insieme a teatro 14:00 28 a edizione Teatro del Buratto Straniero due volte testo e regia Renata Coluccini in scena Gabriele Bajo, Marta Mungo, Andrea Panigatti disegno sonoro e musiche originali Gianluca Agostini idea scenografica Anna Cingi disegno luci Marco Zennaro direttore di produzione Franco Spadavecchia foto di scena Roberto Finizio dai 12 anni, su prenotazione per le scuole Sentirsi “strano” rimanda ad una condizione interiore e profonda, mentre sentirsi “straniero” non è riferito tanto ad una provenienza geografica quanto piuttosto ad una condizione umana e sociale. Quando poi si è ragazzi di seconda generazione e adolescenti insieme è facile sentirsi Straniero due volte. Lo spettacolo narra le vicende di tre ragazzi che in maniera diversa si sentono stranieri: Alessio si sente straniero (incompreso e incapace di comprendere) alla sua stessa famiglia, sua sorella Ludovica si sente straniera a sé stessa non avendo ancora maturato la propria indipendenza emotiva e cercando di compiacere con menzogne il mondo esterno (famiglia, amici). Infine il ragazzo curdo, il vero straniero chiamato da tutti “il crudo”, che vive la conflittuale condizione di avere il Kurdistan e i precetti dell’Islam dentro le mura di casa e tutto l’occidente fuori. Tre ragazzi, tre adolescenti, tre amici. L’occasione di incontro è il Teatro a scuola, una messa in scena dell’amore tra Piramo e Tisbe: i protagonisti, il cui amore è contrastato dalle famiglie rivali, vengono rinchiusi in due stanze di due case confinanti. Il muro che li divide ha una crepa e attraverso quello spiraglio i due giovani parleranno del loro amore che diviene miccia per una serie di situazioni e di riflessioni. 26
giovedì 24.02.22 Senza Confini, teatro ragazzi grandi e piccini ore insieme a teatro 14:00 28 a edizione Factory Compagnia Transadriatica Mattia e il nonno di Roberto Piumini dal romanzo omonimo pubblicato da Einaudi Ragazzi con Ippolito Chiarello adattamento e regia Tonio De Nitto musiche originali Paolo Coletta costumi Lapi Lou luci e tecnico Davide Arsenio e Matteo Santese organizzazione Francesca D’Ippolito coproduzione Factory Compagnia Transadriatica - Fondazione Sipario Toscana in collaborazione con Nasca Teatri di Terra dagli 8 agli 11 anni, su prenotazione per le scuole Mattia e il nonno è un piccolo capolavoro scritto da Roberto Piumini, uno degli autori italiani più apprezzati della letteratura per l’infanzia. In una lunga e inaspettata passeggiata, che ha la dimensione forse di un sogno, nonno e nipote si preparano al distacco, a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi agli occhi di un bambino, costellati di incontri magici e piccole avventure pescate tra i ricordi per scoprire, alla fine, che non basta desiderare per ottenere qualcosa, ma bisogna provare e soprattutto non smettere mai di cercare. In questo delicato passaggio di consegne il nonno insegna a Mattia, giocando con lui, a capire le regole che governano l’animo umano e come si può fare a rimanere vivi nel cuore di chi si ama. Una tenerezza infinita è alla base di questo straordinario racconto scritto con dolcezza e grande onirismo. Un lavoro che ci insegna con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita. È un farmaco questo racconto, uno di quelli che noi adulti avremmo dovuto avere la fortuna di conoscere da piccoli per imparare a recepire la sepa- razione come questo cammino tra nonno e nipote che somiglia a un viaggio che non fa più paura. 27
gio/ve/sa 10/11/12.03.22 con il sostegno di musica ore 21:00 XXIII Festival di Cultura e Musica Jazz di Chiasso © Eddi Canonico La stagione del Cinema Teatro vedrà di nuovo il Festival Jazz, per la gioia di tutti gli appassionati ed estimatori del nostro appuntamento annuale, dopo due anni di forzata assenza dalle scene. Fra tutte le serate in cartellone al Cinema Teatro, che toccano repertori diversi e contribuiscono a fare cultura in senso lato, addentrandosi in proposte di teatro, prosa, musica, danza in ogni loro manifestazione, siamo lieti di annunciare il ritorno della nostra rassegna incentrata su un genere musicale “patrimonio dell’umanità”, festeggiato dall’Unesco ogni anno, il 30 aprile, con la Giornata internazionale del jazz. Un programma variegato e sempre di sicuro interesse; nomi famosi affiancati da giovani talenti; conferme, scoperte, emozioni. Ecco cosa ci aspetta dal 10 al 12 marzo. 28
venerdì 18.03.22 teatro ore 20:30 Teo Teocoli in Tutto Teo accompagnato dalla Doctor beat band Durante lo show Teo Teocoli ripercorre tutte le tappe fondamentali della sua lunghissima carriera attraverso un viaggio nella sua vita da showman, tra cabaret e musica. L’eclettico artista dà vita a tutti i personaggi che lo hanno reso noto: dagli esilaranti protagonisti di “Mai dire gol”, come Felice Caccamo e Peo Pericoli, alle riuscitissime imitazioni di José Feliciano e Ray Charles, fino ad arrivare ai più noti Cesare Maldini e Adriano Celentano. Lo spettacolo è un viaggio in cui lo spettatore viene trascinato dal mattatore attraverso i più divertenti aneddoti della sua vita e gli incredibili personaggi che interpreta in uno show di musica e cabaret per una serata di puro divertimento. Sul palco l’artista è accompagnato dalla band Doctor beat, composta da cinque musicisti ed una corista. 29
giovedì 24.03.22 teatro ore 20:30 Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon in Eichmann. Dove inizia la notte di Stefano Massini regia Mauro Avogadro scene Marco Rossi costumi Giovanna Buzzi musiche Gioacchino Balistreri luci Michelangelo Vitullo produzione Teatro Stabile di Bolzano / Teatro Stabile del Veneto Debutto in prima italiana: Milano, Piccolo Teatro- Teatro d’Europa, 24 febbraio 2022 Il nuovo atto unico di Stefano Massini porta in scena lo scontro immaginario tra Hannah Arendt e Adolf Eichmann. “Eichmann. Dove inizia la notte” è un dialogo teatrale di inaudita potenza in cui Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon, rispettiva- mente nei ruoli della filosofa ebrea Hannah Arendt e del gerarca nazista Adolf Eichmann, ripercorrono la tragedia dell’Olocausto. Chi fu realmente Adolf Eichmann? Che tipo di personalità si nascondeva dietro la divisa nazista di colui che ideò la soluzione finale e organizzò nei dettagli il massacro di sei milioni di ebrei? Prova a dare una risposta Massini, nella drammaturgia che ha realizzato a partire dagli scritti della filosofa ebrea Hannah Arendt, dai verbali degli interrogatori a Gerusalemme – dove Eichmann fu processato dopo l’arresto avvenuto nel 1960 in Argentina – e dagli atti del processo. Diretti da Mauro Avogadro, Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon, nei ruoli della Arendt e di Eichmann, ricostruiscono passo dopo passo carriera e ascesa del gerarca, delineando il ritratto di un uomo mediocre, arrivista e opportunista, e aprendo così il varco a una prospettiva spiazzante: Eichmann non è un mostro, bensì un uomo spaventosamente normale capace di stupire più per la bassezza che per il genio. 30
martedì 29.03.22 Senza Confini, teatro ragazzi grandi e piccini ore insieme a teatro 14:00 28 a edizione Compagnia La luna nel letto / Ass. Cult. Tra il dire e il fare SeMino Teatri Abitati - Residenza di Ruvo di Puglia in collaborazione con la Scuola di Danza Artinscena regia Michelangelo Campanale soggetto e testi Katia Scarimbolo con Annarita De Michele, Domenico Piscopo voce narrante Lena Ravaioli costumi Maria Pascale, Filomena De Leo animazione video Ines Cattabriga tecnico Michelangelo Volpe disegni, scene e luci Michelangelo Campanale dai 3 ai 5 anni, su prenotazione per le scuole Mino ha una tana in giardino. Ogni giorno Mino esce dalla tana per raccogliere foglie secche da conservare. Non si sa mai, potrebbero sempre servire! Ma un bel giorno in quel giardino a Mino capiterà di non raccogliere più soltanto foglie secche, ma anche un seme, lasciato lì, forse non per caso, da una curiosa signora, che scandirà il passaggio delle stagioni e si prenderà cura di quell’incontro. E quel seme porterà con sé altro da scoprire, osservare e raccogliere. Per dirla in breve, un'occasione. SeMino è un progetto che nasce dalla ricerca di forme alternative di educazione ambientale che ci piace chiamare forme di educazione sentimentale. Solo la capacità di sentire la natura come parte di sé è il presupposto per maturare una vera e propria affettività verso l’ambiente naturale: non è possibile comprendere la singola parte fino a quando non si è compreso come tutto è collegato, l’uomo stesso è visto come parte della natura e non in contrapposizione ad essa. 31
giovedì 31.03.22 musica ore 20:30 Recital del pianista Fazil Say musiche F. Schubert Con il suo straordinario talento, da più di 25 anni Say cattura l’attenzione di critica e pubblico. I concerti di questo artista sono qualcosa di diverso dal solito: più diretti, più aperti, più eccitanti, in breve arrivano direttamente al cuore. E queste caratteristiche di Say colpirono il compositore Aribert Reimann, in visita ad Ankara nel 1986 e lo indussero a chiedere al celebre pianista e pedagogo David Levine di prendersi cura della formazione del giovane artista. Say ha studiato con Mithat Fenmen, poi si è perfezionato con David Levine, prima a Düsseldorf e poi a Berlino, costruendo così le basi di una solida formazione classica che gli ha visto assegnare nel 1994 il Primo Premio al Concorso Internazionale Young Concert Artists. Da allora Say suona in tutto il mondo, con le più importanti orchestre e direttori e nelle più famose sale da concerto, non trascurando la musica da Camera: ha collaborato, tra gli altri, con P. Kopatchinskaia, M. Vengerov, N. Altstaedt e il Quartetto Borusan. È stato artista in residence alla Konzerthaus di Dortmund e di Berlino, al Festival dello Schleswig Holstein, poi ancora a Parigi, Tokyo, Merano, Amburgo, Istanbul, al Festival di Rheingau. Ha suonato alla Carnegie Hall di New York con la Orpheus Chamber Orchestra con la quale ha poi fatto una lunga tournée europea. 32
giovedì 07.04.22 in collaborazione con spettacolo fuori teatro musicale Ass.ne Musica nel Mendrisiotto abbonamento ore 20:30 La città Spettacolo musico-teatrale di Gianluca Grossi attori Anahì Traversi, Gianluca Grossi, Massimiliano Zampetti violino Anton Jablokov violoncello Claude Hauri fisarmonica Danilo Boggini testo Gianluca Grossi scelte musicali Danilo Boggini e Claude Hauri arrangiamenti Danilo Boggini Gli abitanti della Città vivono insieme, convinti che tutto resterà così per sempre. Un giorno, ecco una cosa (come chiamarla diversamente?), si direbbe giunta di notte, un'ombra, che nessuno ha visto o sentito arrivare. La Città precipita nel caos. Non ci vorrà molto, tuttavia, perché la gente si abitui alla nuova realtà e la consideri normale. Max decide di abbandonare il suo lavoro di impiegato d'ufficio per cambiare vita, mentre Tea si accorge di avere ormai un solo obiettivo: conservare la sua. Fra i due prende forma un dialogo a distanza: intimo, spietato, ironico e a tratti assurdo. Un duello dall'esito imprevedibile che affronta e rispecchia i grandi temi della nostra esistenza contemporanea: la libertà e il coraggio, la violenza e la giustizia, la vita e la morte, la guerra e la pace, l'amore. Come raccontare oggi il nostro stare al mondo senza privarlo della sua complessità? È la domanda che si pone il Narratore, terzo personaggio della pièce. La risposta? C’è anche quella. 33
lunedì 25.04.22 In collaborazione con Spettacolo per alunni opera domani Teatro Sociale As.Li.Co. delle scuole elementari ore Como e medie. 09:00/11:00 Riservato ai partecipanti al progetto. La Cenerentola Grand Hotel dei sogni in collaborazione con la Scuola di Danza Artinscena musica Gioachino Rossini libretto Jacopo Ferretti adattamento musicale e drammaturgico AsLiCo direttore Enrico Lombardi Orchestra 1813, nuovo allestimento produzione AsLiCo coproduzione Théâtre des Champs-Elysées Opéra de Rouen regia Daniele Menghini scene e costumi Davide Signorini e Nika Campisi Daniele Menghini, vincitore del concorso per il progetto di regia, porterà in tutti i teatri italiani ed europei collegati al circuito di Opera domani, una delle fiabe più famose e amate dal pubblico. Nella versione di Rossini, sorprenden- temente, non ci troviamo di fronte ad una vera e propria fiaba, poiché il compositore ed il suo librettista Ferretti depurano la storia da tutti gli elementi magici e fiabeschi: non ci sono topi che si trasformano in cocchieri, nessuna zucca che si trasforma in una carrozza, non c’è la fata madrina e non c’è nemmeno la scarpetta di cristallo. La nostra storia prende vita in un Grand Hotel: un melting pot di culture e classi sociali differenti, una dimensione che fa dello scambio e dell’incontro una ricchezza, un luogo speciale in cui un ospite illustre come un principe può incontrare e innamorarsi proprio di una cameriera, riconoscendo la vera bellezza che si nasconde dietro un grembiule sporco. 34
venerdì 06.05.22 teatro ore 20:30 Lucilla Giagnoni in Anima Mundi di Lucilla Giagnoni collaborazione ai testi Maria Rosa Pantè musiche Paolo Pizzimenti luci e video Massimo Violato produzione Centro Teatrale Bresciano Ormai è certo che ogni evento mette in moto una catena di reazioni e risonanze, che coinvolgono tutto il mondo. Si sapeva da tempo che se una farfalla batte le ali a Pechino, scoppia un uragano in California. Si sapeva ma nessuno l’aveva ancora veramente sperimentato. Ora lo sappiamo, perché l’abbiamo vissuto. Non c’è più tempo da perdere: il mondo è soggetto di un’immensa sofferenza, e mostra sintomi acuti e clamorosi con i quali si difende dal collasso. Siccome ne siamo in gran misura responsabili, dobbiamo darci da fare per rimetterci in equilibrio col meccanismo che nutre la Vita. Servono grandi azioni politiche, ma soprattutto piccoli atti quotidiani. Sogno da sempre una scuola che per prima cosa educhi alla Poesia: Poesia dal greco Poieo che significa Fare, Produrre, Generare. Educare alla capacità di Incanto e di Trasformazione. Insegnare a fare l’orto e a diventare giardino. Leopardi poco prima di morire vede il Vesuvio eruttare ma la sua attenzione va su un fiore e la poesia parla di una ginestra, anzi con una ginestra. La piccola pianta gli indica con estrema semplicità, cosa si può davvero fare. Anima Mundi apre la Trilogia della Generatività, l’ultima di Lucilla Giagnoni. 35
sabato 21.05.22 in collaborazione con danza ore 20:30 Steps: Cie La Ronde in 8 gestione del progetto Cathy Marston, Ihsan Rustem coreografia Cathy Marston, Ihsan Rustem, Caroline Finn, Luca Signoretti musica Grande Garbo - Diego Baldenweg con Nora Baldenweg e Lionel Baldenweg scenografia Jann Messerli costumi Catherine Voeffray luci Laurent Junod evento collaterale alla mostra Vito Noto, Quarant'anni di grafica e design. Il senso delle idee in corso al m.a.x. museo dal 08.05.2022– 25.09.2022 Otto storie raccontate da quattro diverse firme coreografiche. Insieme formano un tutt’uno, ispirato a La Ronde di Arthur Schnitzler. Scritta prima del 1900, questa commedia ha lasciato il segno con le sue provocazioni ed è considerata ancora oggi il capolavoro dello scrittore viennese. Schnitzler sfida la morale sessuale e l'ideologia di classe del suo tempo descrivendo gli incontri successivi di diverse coppie fluttuanti. I suoi personaggi non appartengono a un solo strato sociale, sono consape- volmente mescolati, a dimostrazione che la sessualità non si cura dei confini di classe. La prima integrale dell'opera nel 1920 causò uno dei più grandi scandali della letteratura tedesca del ventesimo secolo. Il desiderio e la concupiscenza fanno parte della natura umana. Come gestire queste pulsioni? Le domande esistenziali rimangono: chi attiro io? Chi mi trova attraente? È accettabile? A chi sono fedele? Monogamia o poligamia? In 8, i membri della Cie. La Ronde non si limitano a dare uno sguardo moderno all'opera di Schnitzler, ma ne adattano anche la drammaturgia specifica in una serata che si compone di 8 duetti, legati tra loro in forma di "ronde". 36
ve/sa 17/18.06.22 in collaborazione musica e con il sostegno di ore 21:00 Festate Festival di Culture e Musiche del Mondo Chiasso – Piazza del Municipio XXX Edizione Buona la terza! La trentesima edizione della kermesse musicale chiassese per ben due volte è stata annullata, ma non è venuta meno la nostra voglia di organizzare questo omaggio alla World Music. E così siamo di nuovo pronti a sottoporre progetti musicali che attingono a tradizioni culturali diverse, a creare spazi di condivisione e di aggregazione, in cui si faccia cultura, in cui la gente possa divertirsi, socializzare, scoprire e imparare. Artisti provenienti da luoghi diversi si esibiscono esercitando un vasto influsso interculturale in un’atmosfera festosa e informale, condita da un’offerta gastronomica varia e stuzzicante. Per vivere, nelle strade di Chiasso, un assaggio delle culture del mondo e comprendere il valore di parole come integrazione, apertura, inclusione. 37
19.01.22 cinema – 23.02.22 Rassegna cinema Ciak, si parte! evento collaterale Molti sono i punti di contatto tra cinema e treni, le cui invenzioni sono quasi alla mostra coeve. Con l’introduzione del movimento nell’arte da parte del cinema, luoghi Treni fra arte, che prima erano difficilmente raggiungibili diventano accessibili, così come grafica e design la velocità del treno accorcia le distanze tra le località riducendo i tempi in corso al di percorrenza. In un certo senso, il cinema può essere considerato un mezzo m.a.x.museo di trasporto, la cui storia nasce dalla volontà dell’uomo di vedere ciò che è dal 10.10.2021– altrove, pur rimanendo sul posto. Quella dell’immagine in movimento è una 24.04.2022 magnifica illusione, che dalla fine dell’800 emoziona e fa sognare milioni di persone. Talvolta, letteralmente, le travolge: si pensi alla proiezione a pagamento, il 6 gennaio 1896, di uno dei più famosi cortometraggi dei fratelli Auguste e Louis Lumière, L’arrivée d’un train en gare de La Ciotat, della durata di ben 45 secondi, la quale impressionò gli spettatori al punto che alcuni di essi, secondo la leggenda, scapparono per paura di essere investiti. Se le storie del cinema degli esordi sono spesso disorganizzate, più incentrate sul movimento e sugli effetti speciali che sulla narrazione, dal 1917 in poi si impone il cinema narrativo e il film si trasforma in un racconto, una sorta di romanzo visivo: lo spettatore viene portato al centro del film, vi partecipa, è trasportato altrove, in altre epoche, vivendo vicende altrui in ambienti e contesti diversi dal proprio. E a questo punto il treno diventa uno scenario privilegiato in cui possono aver luogo le storie più disparate. In ciascuno dei film che presentiamo nella rassegna Ciak, si parte, succedono cose diverse. Si va alla scoperta di qualcosa (Il treno di notte per Lisbona), ci si incontra, ci si parla, ci si innamora (Prima dell’alba), il treno può essere l’oggetto di un attentato (Source Code), un’allegoria della ricerca di sé stessi (Il treno per il Darjeeling) oppure può portare a smarrirsi (Lion. La strada verso casa). Buona visione! Entrata gratuita per gli abbonati della stagione teatrale 2021-2022 del Cinema Teatro Chiasso, per i membri dell'Associazione Amici del Cinema Teatro e dell'Associazione Amici del m.a.x.museo. 39
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