Centrale di KršKo e terremoti il piano dell'ipocrisia pendolari: un futuro peggiore vivere a lungo e meglio? gli appuntamenti di maggio - il ...

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Centrale di KršKo e terremoti il piano dell'ipocrisia pendolari: un futuro peggiore vivere a lungo e meglio? gli appuntamenti di maggio - il ...
il mensile del vivere naturale n.166 maggio 2011 distribuzione gratuita

centrale di Krško e terremoti
il piano dell'ipocrisia
pendolari: un futuro peggiore
vivere a lungo e meglio?
gli appuntamenti di maggio
Centrale di KršKo e terremoti il piano dell'ipocrisia pendolari: un futuro peggiore vivere a lungo e meglio? gli appuntamenti di maggio - il ...
presenta

        “Gervasoni Lounge”
               13 14 15 maggio 2011
                  Terrazza coperta
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              Piazza Unità d’Italia, Trieste

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   Trieste, via Corti 2 (vicino a Piazza Venezia)
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       info@natdesign.it - www.natdesign.it
Centrale di KršKo e terremoti il piano dell'ipocrisia pendolari: un futuro peggiore vivere a lungo e meglio? gli appuntamenti di maggio - il ...
3 Konrad maggio 2011

     lettere redazione@konradnews.it

     La cricca che seppellisce Trieste
        Vi scrivo dopo aver letto sul Piccolo di oggi,         persino oggetto di vostre precise denunce, e           provveduto a votare disciplinatamente tutta
        21 aprile, la vibrata denuncia di Paolo Rumiz          di ciò vi va dato atto. La vostra linea editoriale,    la gragnola di provvedimenti ad personam,
        circa la “cricca” che con ogni evidenza sta            comunque, ha sempre opportunamente                     incluso quello che affermava con serietà
        finendo di seppellire questa città, per manifesta      evitato di fornire riferimenti politici indicando      che il premier era proprio convinto che una
        incompetenza, ma anche per la deliberata               esplicitamente una forza politica o una                minorenne più volte ospitata nella sua villa
        volontà di mantenersi e consolidarsi come              coalizione piuttosto che un’altra, esprimendo          fosse nipote di un capo di stato estero.
        gruppo di potere estendendo ad ogni ambito             non richieste indicazioni di voto ai vostri lettori.   Allora, ferma restando l’opportunità di non
        della società triestina la sua asfissiante             Ottima cosa, concordo. Tuttavia la situazione          appiattire Konrad su una specifica posizione
        onnipresenza. Come afferma Rumiz: “Una                 attuale è giunta a un punto assai prossimo             politica, mi chiedo se non sia possibile per voi
        banda pronta a tutto, pur di impedire che altri        a quello di non ritorno, anche perché le               ospitare questa lettera, non fosse altro che per
        mangino la torta”.                                     vicende del nostro microcosmo provinciale si           ricordare ai lettori che tra i candidati al prossimo
        Nel tratteggiare la sua impietosa analisi,             raccordano a un quadro nazionale ugualmente            Consiglio comunale è presente uno di voi,
        l’editorialista ci interroga sul perché noi,           e più deteriorato. In esso, un’altra casta appare      che è stato anche direttore del vostro mensile
        ciascuno di noi, assiste silenzioso e impotente        preoccupata soltanto di assicurare impunità agli       contribuendo a far crescere la qualità del vostro
        alla rovina, ed è una domanda che brucia. O che        inquisiti, ad uno specialmente, per consentirsi        prodotto editoriale. Parlo di Luciano Comida
        dovrebbe bruciare come uno schiaffo.                   un’autoconservazione in tutto analoga a quella         che, sebbene impegnato in questi giorni ad
        Il vostro giornale, per l’infinitesima parte che gli   indicata da Rumiz per la nostra realtà territoriale.   affrontare in un letto d’ospedale la prova
        compete, può vantare di doversi vergognare             Non è un caso che Roberto Antonione,                   più difficile della sua vita, non ha esitato ad
        meno di altri di fronte alle domande di Rumiz:         candidato alla guida del Comune di Trieste, sia        accettare la candidatura che gli è stata offerta
        alcuni degli esempi che lui cita sono stati            anche parlamentare, e che in tale veste abbia          da Sinistra Ecologia Libertà, dimostrando con
                                                                                                                      ciò di non essere nel novero di quanti devono
                                                                                                                      sentirsi responsabili dell’inerzia denunciata da
                                                                                                                      Paolo Rumiz.
                                                                                                                                                              Giulia Amstici

                                                                                                                              Perché mai Konrad, “per l’infinitesima parte
                                                                                                                        che gli compete” dovrebbe vergognarsi, sia pure
                                                                                                                              “meno di altri”, di fronte alle domande poste
                                                                                                                          nell’articolo di Paolo Rumiz citato dalla lettrice?
                                                                                                                       Con i limiti di un mensile e delle forze di una reda-
                                                                                                                       zione fatta esclusivamente da volontari, abbiamo
                                                                                                                         infatti sempre scritto quello che pensavamo, de-
                                                                                                                       nunciando i fatti e facendo i nomi dei potenti (veri
                                                                                                                       o presunti tali) responsabili di errori, inerzie, scelte
                                                                                                                      errate e veri e propri scempi. Mi piace qui ricordare,
                                                                                                                          ad esempio, i due inserti sul rigassificatore, pub-
                                                                                                                          blicati nel settembre 2009 e nel giugno 2010. Né
                                                                                                                        ci siamo limitati alla sola Trieste (del resto questa
                                                                                                                       città fa parte del Friuli Venezia Giulia e sempre più
                                                                                                                        cerchiamo di gettare lo sguardo anche su ciò che
spazio a cura dell'inserzionista

                                                                                                                         avviene al di là della piccola provincia giuliana).
                                                                                                                               Senza alcuna pretesa di infallibilità da parte
                                                                                                                          nostra, ovviamente, ma ricordando sempre che
                                                                                                                         l’incancrenirsi di situazioni come quella triestina
                                                                                                                             (e nazionale), non si può attribuire soltanto ai
                                                                                                                      maneggi di una “cricca” perversa e votata al male,
                                                                                                                       bensì dipende anche dagli errori, dagli opportuni-
                                                                                                                      smi e dagli intrallazzi di chi – se non altro per ruolo
                                                                                                                            istituzionale e mandato elettorale – alla cricca
                                                                                                                         avrebbe dovuto opporsi e non lo ha fatto o lo ha
                                                                                                                         fatto male. O addirittura con essa si è accordato.
                                                                                                                      Non per nulla anche Rumiz, nel suo articolo accen-
                                                                                                                          na (sia pure senza fare nomi) ad una “macchina
                                                                                                                         ramificata di connivenze” che ingloba elementi
                                                                                                                                        trasversali agli schieramenti politici.
                                                                                                                            Le accennate vicende del rigassificatore, come
                                                                                                                       quelle del piano regolatore e varie altre, a Trieste e
                                                                                                                             altrove, credo lo dimostrino ad abundantiam.
                                                                                                                           Quanto a Luciano Comida, ben prima che ce lo
                                                                                                                         chiedesse la lettrice, avevamo deciso di dedicare
                                                                                                                       alla sua candidatura tutto il sostegno di cui siamo
                                                                                                                                                         capaci (v. qui a lato).

                                                                                                                                                          Dario Predonzan
                                                                                                                                                          Direttore di Konrad
Centrale di KršKo e terremoti il piano dell'ipocrisia pendolari: un futuro peggiore vivere a lungo e meglio? gli appuntamenti di maggio - il ...
4 Konrad maggio 2011

lettere redazione@konradnews.it

Ancora qualche parola sui porti
Gentile Redazione di Konrad,                                                     dell'Autorità "aveva costi eccessivi" ed i portuali delle Compagnie
vi scrivo dopo aver letto l'articolo "Qualche parola sui porti"; mi chiamo       "avevano buoni guadagni"? Perché armatori ed imprenditori dovevano
Ceschia Flavio, ho lavorato per trent'anni come portuale -socio della            pagare tutte le voci previste nella tariffa, voci che permettevano
Compagnia Portuale di Trieste.                                                   ai lavoratori un salario proporzionato al lavoro che svolgevano e le
Sono figlio e nipote di portuali, la mia famiglia è presente nel Porto di        coperture sociali, conquista di ogni nazione che si ritenga civile.
Trieste dal 1913, anno in cui mio nonno materno - classe 1899 - all'età          E comunque, il lavoro dei portuali è sempre andato principalmente a
di 14 anni cominciava a lavorare come bracciante. Nell'articolo, la              vantaggio degli armatori / imprenditori. I lavoratori delle Compagnie
valutazione degli spazi e delle aree portuali e delle necessità logistiche       si potevano rifiutare di effettuare operazioni pericolose o che non
conseguenti ai traffici odierni, segue un ragionamento logico e                  erano di loro competenza: la legge dello Stato li tutelava. Tutelava cioè
ineluttabile. Ma dobbiamo tener presente che si sta parlando del Porto           4.000 - 4.500 famiglie della città di Trieste: non era cosa da poco! Ma
Vecchio di Trieste, una delle strutture portuali più antiche ed oramai           soprattutto avevano ottenuto finalmente una dignità di lavoratori liberi;
vetuste del panorama portuale italiano, costruito in funzione di altri           liberi da pressioni che oggi, purtroppo, si rivedono, in modo eclatante
parametri ed altre necessità logistico/operative.                                nel panorama nazionale del mondo del lavoro italiano...nel mondo
Gli operatori privati                                                            del "libero mercato", nel mondo del "mercato globale   e del vento
L'armatore approda in un porto in base ad alcune scelte e considerazioni         liberista" citato dall'articolista. Altre realtà operative nel porto sono
di carattere unicamente economiche, vale a dire se tale porto lo farà            state - e lo sono tuttora- meno fortunate: i lavoratori delle Cooperative
guadagnare. Sarà determinante la garanzia di una resa di lavoro                  di facchinaggio, costrette da sempre, per acquisire un lavoro, ad una
soddisfacente: la resa è la mole di lavoro effettuata dalla squadra che          gara al ribasso. Con la discrezionalità, da parte del terminalista o
opera. Se non ci sarà questa garanzia, il traffico (marittimo o terrestre)       dell'imprenditore, di rifiutare "chi non va bene" o chi protesta.
approderà in altri lidi. Il Porto di Trieste era conosciuto in tutto il bacino   Le mie precisazioni non sono l'apologia nostalgica di una "passata
del Mediterraneo per la particolare professionalità e accuratezza nello          grandeur" ma vogliono spiegare, in parte, come funzionavano le realtà
stivaggio delle merci a bordo nave.                                              del nostro scalo. Realtà vista e vissuta da chi ci lavorava.
Il Consorzio Commessi e Sopraccarichi - tecnici addetti alla                                                                                     Ceschia Flavio
predisposizione del piano di imbarco delle navi- lavorava con grande
professionalità e serietà. Ci sono state molteplici attestazioni alla            L’intervento del signor Ceschia a proposito del mio articolo sul
professionalità dei Tecnici in questione, da parte di operatori portuali ed      porto (Konrad n. 163 - febbraio) ha descritto una realtà che non
armatori soddisfatti dal lavoro svolto nel nostro porto.                         esiste più, da quando si è verificata nel mondo la rivoluzione
Le Autorità Portuali
                                                                                 dei containers, a partire dalla fine degli anni ’60. Il trasporto
Istituite, per gestire il patrimonio del demanio marittimo ed il lavoro nei
Punti Franchi; controllavano inoltre gli avviamenti al lavoro effettuati
                                                                                 multimodale, evitando le c.d. “rotture di carico”, ha fatto diminuire
dalle Compagnie Portuali. Secondo l'articolo "hanno sempre avuto costi           il fabbisogno di manodopera in tutti i porti. Di conseguenza, con
eccessivi, con personale abbondantemente in eccesso". Il personale               la fine del traffico di merci in colli, è profondamente mutata la
dell'Autorità Portuale gestiva in prima persona e con proprio personale          realtà portuale. Attualmente i porti hanno bisogno di abbondanti
specializzato la manutenzione del patrimonio immobiliare, parco                  spazi e di collegamenti veloci, stradali e ferroviari. E di un ridotto
mezzi e gru, garantendo l'operatività di tutto il porto di Trieste. C'erano      personale specializzato. Quanto alle Autorità portuali,si assiste al
il reparto Edile, l'officina Elettrica, l'officina riparazione gru, l'officina   tentativo di aumentarne l’autonomia finanziaria e la funzione di
meccanica che svolgeva la manutenzione e riparazione dei mezzi                   stimolo ai traffici. Ma permangono le pesantezze burocratiche e
meccanici, la falegnameria, il reparto autisti, il reparto gruisti, il reparto
                                                                                 le ingerenze politiche di sempre, malgrado la buona volontà dei
pesatori, la ragioneria, la contabilità, il Demanio Marittimo, l'Ufficio del
Lavoro portuale,...una piccola città di lavoratori nella città.
                                                                                 loro responsabili. Delle difficoltà del porto di Trieste si è parlato sin
Quando, per scelte ministeriali (lo Stato), alle Autorità vennero tolte          troppo e si è operato troppo poco. Tutto qui.
quasi tutte le mansioni e date, con gara d'appalto a ditte esterne, gli                                                                    Sergio Franco
operativi dei reparti soppressi si trovarono a migrare nei pochi servizi
ancora funzionanti dell'Autorità. Era l'inizio della deregulation nei porti:
gli armatori e gli imprenditori privati avevano ottenuto quel che da
decenni cercavano di riavere: libertà d'azione nel porto.
Le Compagnie Portuali
Fatte nascere nel "passato ventennio" allo scopo di metter fine al
vergognoso mercato delle braccia che si svolgeva nel porto, dove
giornalmente "caporali" degli armatori e imprenditori, in base a scelte
puramente personali e di comodo reclutavano le persone che quel
giorno avrebbero avuto la fortuna di lavorare. C'erano le "ganghe"
(gruppi di braccianti ) che in banchina si contendevano il lavoro portato
dalla nave, arrivando spesso allo scontro fisico. L'istituzione delle
Compagnie dava finalmente una dignità umana a chi svolgeva un                                      Cerchi informazioni
lavoro duro e pericoloso. Con la messa in vigore, da parte dell'Autorità
Portuale, del "Tariffario Generale del porto di Trieste" veniva data                            sul risparmio energetico?
                                                                                        vieni all’ECOSPORTELLO!
finalmente una remunerazione adeguata ai lavoratori del porto.
E così il "caporale" non poteva più dare ai lavoratori un salario "ad
personam", trattenendo inoltre per sé una parte del guadagno altrui.
Le Compagnie non "erano imprese concessionarie di servizio pubblico                   Punto informativo gratuito della Provincia di Trieste
di trasporto"- termine questo mai sentito...- ma lavoravano sotto la
diretta vigilanza dei 2 "controllori statali" del porto: Autorità Portuale                 progettato e realizzato da LEGAMBIENTE
e Capitaneria di Porto. In caso di infrazione disciplinare, a seconda
della gravità, il portuale veniva deferito al Consiglio disciplinare della
Compagnia Portuale, oppure all'"Ufficio del lavoro portuale" ed in ultima
                                                                                            a MUGGIA in via ROMA
battuta, veniva giudicato dalla Capitaneria del Porto. Perché il personale
                                                                                             orario: ogni giovedì dalle 17.00 alle 19.00
Centrale di KršKo e terremoti il piano dell'ipocrisia pendolari: un futuro peggiore vivere a lungo e meglio? gli appuntamenti di maggio - il ...
5 Konrad maggio 2011

konrad 166 - maggio 2011

                Questo numero di Konrad è dedicato alla Costituzione della Repubblica italiana.
                Con l’augurio che resista ai continui tentativi di stravolgerne il dettato ed i principi,
                di svuotarne i contenuti e negare i diritti (ed i corrispondenti doveri) in essa sanciti.
                Come accade, per esempio, in questi giorni in materia di referendum. Operazione
                immonda, in cui si distinguono in particolare il presidente del Consiglio e le forze
                politiche che lo sostengono, e alle quali si oppongono spesso troppo debolmente
                le forze della cosiddetta opposizione. La difesa della Costituzione è affidata quindi
                soprattutto ai cittadini, organizzati in movimenti ed associazioni indipendenti dal
                ceto politico, e ai mezzi d’informazione che ne sono l’espressione.

SOMMARIO                                       16 Percorsi d'arte
                                                  I colori del suo mondo
                                                                                               Konrad
                                                                                               Mensile di informazione
  6 Editoriale                                                                                 di Naturalcubo s.n.c.
    Tentato scippo in due tempi                                                                Redatto dall’Associazione Konrad
                                                                                               via Corti 2a - 34123 Trieste
  7 Centrale di Krško e terremoti                                                              Fax 1782090961
  8 Il piano dell'ipocrisia                                                                    info@konradnews.it
                                                                                               www.konradnews.it
                                                                                               Aut. Trib. di Udine n. 485
                                                                                               del 5/9/80 Aut. fil. di Trieste

                                                                                               Direttore editoriale:
                                             		     Scultura in musica                         Roberto Valerio

                                              17    Signori si parte                           Direttore responsabile:
                                                                                               Dario Predonzan
                                              18    Cinema
                                              19    Teatri di confine                          Pubblicità:
                                                                                               Alex Cibin
                                              20    Alimentazione                              cell. 340 4000934
                                                    Vivere a lungo e meglio?                   advertising@konradnews.it
                                              21    Il metodo agricolo
                                                                                               Copertina:
                                             		     Agricoltura biologica,                     Foto di Tiziana Gramaglia
                                                    questa sconosciuta
  9 Un'idea di città                                                                           Hanno collaborato:
                                               23   Ecco la Bielorussia di
 10 Libri - Emilio Salgari                          Lukascenko!                                Beatrice Achille, Francesco Breda,
                                                                                               Nadia e Giacomo Bo, Luciano
                                               24   Slow Tourism:                              Comida, Stefano Crisafulli, Adriana
                                                    la lentezza in valigia                     De Caro, Elena Del Maschio,
                                                                                               Giorgio Dendi, Sergio Franco,
                                                                                               Graziano Ganzit, Alessandro
                                                                                               Giadrossi, Francesco Gizdic, Giada
                                                                                               Haipel, Marta Mancin, Luisella
                                                                                               Pacco, Giuliano Prandini, Riccardo
                                                                                               Redivo, Stefano Rongione, Marco
                                                                                               Segina, Livio Sirovich, Gianni Ursini

                                                                                               Grafica e stampa:
                                                                                               Tip. Villaggio del Fanciullo - Opicina
                                                                                               Trieste - maeba@tipografiavdf.it
 11 Libri - Anghiari. 29 giugno 1440
		 Ragazzi nel paese delle                    25    Bioest                                     Konrad non è responsabile della
    meraviglie
                                             		     Piantato un liriodendro                    mancata pubblicazione degli annunci o
 12 Robin Hood                                                                                 di eventuali inesattezze.
                                              26    Colonna vertebrale                         Konrad inoltre non si assume la
 13 Non credere alle favole                                                                    responsabilità dei contenuti degli
                                              28    Arriva maggio                              annunci e degli spazi pubblicitari. Il
                                              29    Gli ultimi giorni                          rinvenimento del giornale in luoghi
                                                    che decidono una stagione                  non autorizzati non è di responsabilità
                                                                                               dell’editore.
                                                                                               è vietata la riproduzione e l’utilizzazione
                                                                                               esterna del materiale qui pubblicato,
                                                                                               salvo espressa autorizzazione scritta
                                                                                               dell’Editore.
                                                                                               Informativa sulla legge che tutela la
                                                                                               privacy. In conformità della legge 675/96
                                                                                               sarà nostra cura inserire nell’archivio
                                                                                               informatico della redazione i dati
                                                                                               personali forniti, garantendone la
                                                                                               massima riservatezza e utilizzandoli
                                                                                               unicamente per l’invio del giornale. Ai
 14 Pendolari: un futuro peggiore                                                              sensi dell’art. 13 della legge 675/96 i
                                                                                               dati potranno essere cancellati dietro
		 Siamo tutti intelligenti                                                                    semplice richiesta da inviare alla
                                               31 Gli appuntamenti di maggio                   redazione.
Centrale di KršKo e terremoti il piano dell'ipocrisia pendolari: un futuro peggiore vivere a lungo e meglio? gli appuntamenti di maggio - il ...
6 Konrad maggio 2011

EDITORIALE redazione@konradnews.it

Tentato scippo in due tempi
Primo tempo.                                                                   Si prevede di farlo entro dodici mesi adottando una “Strategia
Il 16 marzo, la Camera dei Deputati ha votato su alcune mozioni,               energetica nazionale”, per la quale furbescamente non si nomina, ma
che chiedevano l’”election day”, cioè l’abbinamento dei referendum             neppure si esclude, il ricorso al nucleare.
abrogativi (sulla privatizzazione dell’acqua, la localizzazione delle          Insomma, l’obiettivo è quello di scippare ai cittadini il diritto – sancito
centrali nucleari e il legittimo impedimento) ed il primo turno delle          dalla Costituzione - di decidere sul destino delle leggi, riservandosi
elezioni amministrative, già fissato per domenica 15 e lunedì 16               di tornare a legiferare pro-atomo quando l’attenzione sul tema sarà
maggio.                                                                        calata. Il Senato ha approvato l’emendamento-scippo il 20 aprile*
Si sarebbero risparmiati così circa 300 milioni di Euro (c’è chi dice          (favorevoli PDL e Lega Nord, contrari tutti gli altri), ma perché
anche 400).                                                                    diventi legge dovrà essere votato anche dalla Camera. Poi dovrà
La Camera ha però respinto le mozioni, per un solo voto di differenza          pronunciarsi la Corte di Cassazione, alla quale spetta decidere
(276 contrari e 275 favorevoli), grazie anche ad un deputato radicale          se il quesito referendario si possa considerare effettivamente
eletto con il PD e all’assenza di vari deputati dell’opposizione (PD           superato dall’emendamento oppure no.
e IDV).Compatti, contro l’election day, il Governo ed i partiti di             Un’operazione analoga è in atto (ma al momento in cui scriviamo
maggioranza (PDL e Lega Nord).                                                 né la Camera, né il Senato, si sono ancora espressi) anche sui due
Come hanno votato, nell’occasione, i deputati eletti nella                     referendum in materia di privatizzazione dell’acqua.
Circoscrizione del Friuli Venezia Giulia? Si veda la tabella qui sotto (i      Bisognerà attendere la fine di maggio(!), per sapere se il 12 e 13
dati sono tratti dal sito ufficiale della Camera)                              giugno si voterà, oppure se lo scippo sarà andato a buon fine.
                                                                               Perché il Governo, e i partiti che lo sostengono, temano tanto i
Nome deputato                          Partito      Voto su election day       referendum è chiaro.
Antonione Roberto                      PDL          Contrario                  Uno dei quesiti referendari, com’è noto, riguarda il “legittimo
Compagnon Angelo                       UDC          Favorevole                 impedimento”, cioè la scappatoia inventata dagli azzeccagarbugli di
Contento Manlio                        PDL          Contrario                  Berlusconi, per permettergli di evitare di partecipare ai tanti processi
                                                                               in cui è imputato. Un quesito forse meno sentito dai cittadini, ma certo
Farina Coscioni Maria Antonietta       PD           Favorevole
                                                                               fondamentale per il premier e i suoi cortigiani.
Fedriga Massimiliano                   Lega Nord    Contrario
                                                                               L’abbinamento di questo referendum con quelli sull’acqua ed
Follegot Fulvio                        Lega Nord    Contrario
                                                                               il nucleare avrebbe rischiato di trasformarsi in una clamorosa
Frattini Franco                        PDL          Contrario
                                                                               sconfessione, per l’uomo che dichiara di avere con sé la maggioranza
Gottardo Isidoro                       PDL          Contrario                  degli italiani. Ancor peggio per lui, ovviamente, se referendum ed
Maran Alessandro                       PD           Favorevole                 elezioni amministrative fossero coincisi nell’election day.
Menia Roberto                          FLI          Favorevole                 è verosimile che i sondaggi d’opinione (Berlusconi vive di sondaggi)
Monai Carlo                            IDV          Favorevole                 abbiano dimostrato che sul tema del nucleare – specie dopo
Rosato Ettore                          PD           Favorevole                 Fukushima – la maggioranza degli italiani è orientata a votare “Sì”
Strizzolo Ivano                        PD           Favorevole                 all’abrogazione delle norme vigenti, “trascinando” anche gli altri
                                                                               quesiti. Rischiava perciò il fallimento la consueta strategia del silenzio,
è interessante ricordarlo, anche perché due di questi personaggi -             volta a disincentivare la partecipazione al voto per non raggiungere
Antonione e Fedriga - si candidano pure a fare il sindaco di Trieste e,        il “quorum” (50% degli elettori più uno), che rende valido il risultato
per male che gli vada, faranno i consiglieri comunali.                         del referendum. Un quorum che, merita ricordarlo, esiste solo per i
Del resto, anche la legge 99 del 2009, in cui sono contenute le                referendum ma non per le elezioni. Infatti si può diventare sindaco
norme per il rilancio del nucleare che si vorrebbero abrogare con il           – e presidente della Provincia, o della Regione - anche se a votare
referendum, era stata approvata più o meno dallo stesso schieramento           va soltanto il 30% degli elettori (è già successo in molti casi), o
(allora però l’UDC, nuclearista da sempre, votò a favore della legge,          anche meno. Vari ministri tentano ora di buttare fumo negli occhi
mentre FLI non esisteva ancora e i suoi attuali esponenti erano nel            dell’opinione pubblica, promettendo (verba volant) attenzione per
PDL). I referendum sono stati perciò fissati al 12 e 13 giugno.                le energie rinnovabili, il risparmio energetico, ecc. e cercando di dare
Secondo tempo.                                                                 l’impressione che il nucleare sia stato accantonato, per poi riprenderlo
L’affossamento dell’”election day” serviva anche a guadagnare tempo.           al momento propizio.
Il 18 aprile, infatti, il Governo presenta di soppiatto un emendamento         Infatti la RAI, che per legge dovrebbe riservare spazi adeguati alle
- scritto evidentemente dall’ENEL - e lo infila nel decreto-legge              informazioni sui referendum, si guarda bene dal farlo. Proprio come le
“omnibus” (un guazzabuglio che contiene modifiche a varie leggi                reti Mediaset, ovviamente.
sulle materie più disparate) in discussione al Senato. L’emendamento           Come detto, la partita non è ancora chiusa ed il verdetto finale spetta
prevede l’abrogazione delle norme della legge 99 e di altre connesse           alla Corte di Cassazione. Non è affatto escluso, quindi, che si voti
con queste, ma con la premessa che si tratta in realtà solo di una             ugualmente il 12 e 13 giugno. L’impegno della miriade di associazioni,
“pausa di riflessione” “al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche   movimenti, comitati, ecc. promotori dei referendum, è perciò quello di
mediante il supporto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili       continuare la campagna per il “Sì”, e di contrastare la disinformazione
relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico     in atto da parte del Governo e dei suoi alleati.
in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione      Anche Konrad darà il proprio contributo in questo senso, con un
Europea”.                                                                      inserto speciale per il “Sì” ai referendum che pubblicheremo nel
                                                                               prossimo numero.
                                                                                                                                                       D.P.
                        La storica erboristeria di via Rittmeyer
                                                                                           * Il sito del Senato non riporta, a differenza di quello della Camera, le
                             a Trieste si è trasferita nella
                                                                                       informazioni sui voti espressi da ogni senatore (evviva la trasparenza!): è
                           nuova sede di via Udine 1/d                            ragionevole però supporre che questi abbiano votato secondo le indicazioni
                               Venite a trovarci!                              dei rispettivi partiti. I senatori eletti in Friuli Venezia Giulia sono: Tamara Blazina,
                                servizio di consulenza                           Carlo Pegorer e Flavio Pertoldi del PD, Giulio Camber, Vanni Lenna e Ferruccio
                                dott. Marinella Starace                                                                Saro del PDL e Mario Pittoni della Lega Nord.
                            farmacista - erborista diplomata
                                                                                                             Per informazioni e materiale sui referendum:
                                    tel. 040 363772                                                  www.fermiamoilnucleare.it - www.referendumacqua.it
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7 Konrad maggio 2011

CENTRALE DI KRŠKO E TERREMOTI
Saltano i reattori di Fukushima
(poco protetti dai maremoti,
terribile errore/imbroglio di
progettazione) ed Il Piccolo il
19 e 20 marzo chiede a quattro
presunti esperti se la centrale
di Krško sia sicura nei confronti
dei terremoti (scrivo ‘presunti’
perché ci sono di mezzo anch’io).
L’esperto austriaco avrebbe
risposto: Krško è pericolosa
perché «possono esserci scosse
con un’accelerazione di 0,31 g. La
centrale può sopportare 0,30 g»
(traduco: 31 contro 30 centesimi
dell’accelerazione di gravità,
chiamata “g”). Messa così, questo
geologo austriaco avrebbe
detto una sciocchezza, perché
non sono calcoli significativi
al centesimo. (Ovviamente,
dobbiamo stare alle risposte                     ogni 500 anni in media (come si fa per                 da NW a SE, cioè “dinarica”), il sito di Krško
pubblicate, che non è detto rispecchino il       l’edilizia abitativa) non è sufficiente, che           (la croce nera) risentirebbe certamente di
pensiero degli intervistati)                     occorre proteggersi da eventi ben più forti            valori ben più elevati di 0,20 g (non è l’unico
Il secondo esperto, sloveno, ne ha (avrebbe)     e rari (con cadenza di decine o centinaia di           parametro che si considera, ma stiamo
sparata una davvero grossa: «Penso che           migliaia di anni), e che converrebbe arrivare          semplificando).
Krško possa resistere fino al 9° Richter, come   ad una valutazione condivisa Italia-Slovenia.          Se l’uso dei terremoti abbastanza ben
Fukushima». Tanto per capirci: 8 mila volte      Perché? Guardate la figura accanto. Le zone            conosciuti degli ultimi 500 anni dà luogo alle
il terremoto del Friuli, a 100 km di distanza,   colorate indicano le accelerazioni per la              differenze che abbiamo visto, immaginate le
accelerazioni anche doppie della gravità.        progettazione della normale edilizia abitativa         incertezze nel valutare eventi per i quali non
Mentre la centrale di Krško NON fu certo         in Italia e rispettivamente in Slovenia. Le            esistono testimonianze scritte, ma solo indizi
progettata per sollecitazioni così alte. Detto   differenze sul confine non sono grandi (meno           geologici (basati sull’osservazione delle faglie,
per inciso, a proposito del valore di progetto   del 20%). Guardate piuttosto l’andamento               su datazioni con gli isotopi, studio dei pollini
di 0,30, il professor Fajfar dell’università     nettamente a fasce in Italia ed invece a               etc.). Le incertezze aumentano di molto e,
di Lubiana nel 1997 sulla rivista “Nuclear       macchie in Slovenia, dove i due massimi                con esse, lo spazio per scelte soggettive
Engineering and Design” ha mostrato che          tendono a coincidere con le due città più              e rischi “imprevisti”. Ecco perché nella mia
esso è stato superato dalla registrazione di     grandi (rosso su Lubiana =0,25 g e arancione           imbarazzata risposta scritta ho predicato
una semplice scossa di magnitudo circa 4         verso Zagabria =0,225 g).                              prudenza e invitato i colleghi all’umiltà.
avvenuta vicinissimo alla centrale (dunque,      Fasce e macchie riflettono solo in parte               Da cittadino invece non posso tacere che
Krško è in zona attiva). L’attuale ministro      le diverse distribuzioni geografiche dei               da noi (in Slovenia non so) oggi i controlli
dell’ambiente sloveno è un ingegnere             terremoti negli ultimi secoli; sono piuttosto          istituzionali spesso non sono credibili. Mi
sismico, che ha svolto il dottorato proprio      il risultato dei due approcci di calcolo della         sono formato all’università anche studiando
con Fajfar, sarà certo in grado di prendere le   pericolosità adottati dai due Paesi: calcoli “alla     la vergogna del Vajont, e potendone
misure del secondo esperto intervistato, che     Cornell” in Italia, invece tipo “sismicità lisciata”   discutere con i due geologi che all’epoca vi
straparla di magnitudo 9. (Per nostra fortuna,   in Slovenia. A sinistra in figura, i valori sono       avevano lavorato seriamente: Semenza jr.
né in Italia né in Slovenia ci sono faglie in    fortemente condizionati dall’interpretazione           ed il mio amico Luciano Broili, con Müller.
grado di produrre un 9, e neanche un 8).         geologica delle faglie attive; a destra, in            (il geologo Dal Piaz, “Barone” dell’Università
Il terzo, un (bravo) professore italo-sloveno    Slovenia, dai punti in cui sono stati ubicati i        di Padova, spero invece sia finito all’inferno;
«chiarisce» - scrive il giornalista - «un        terremoti antichi; con la complicazione che            di calcoli di frane non capiva nulla, ma gli
punto chiave: La centrale è stata progettata     è facile sbagliare ubicazione andando dietro           faceva comodo fare il grande consulente e si
per resistere a una forza pari a 0,30 g.         alle notizie (che provengono da monasteri e            adattò ai desideri del committente, che stava
Recentemente è stato rivisto il progetto e la    città importanti). Personalmente, preferisco           giocando sulla vita di migliaia di persone per
stima è stata portata a 0,60 g». Messa così,     l’approccio alla Cornell, ma ritengo che le            poter vendere all’Enel un impianto collaudato
la dichiarazione è incomprensibile: è stata      ipotesi italiane siano migliorabili. Fra l’altro,      alla massima capienza d’acqua del bacino).
rinforzata la struttura? O, al contrario, si     nuovi calcoli “alla Cornell” eseguiti da OGS           L’iter del rigassificatore di Trieste sta lì a
sarebbe dimostrato che l’accelerazione           danno valori superiori a quelli visibili in            indicare che la lezione del Vajont (e di Stava,
supera del doppio quella assunta nei             figura. Anche la “sismicità lisciata” slovena          Seveso, Viareggio) non è servita, né allo Stato,
calcoli degli anni ’70? «Dal mio punto di        lascia spazio a decisioni soggettive sul come          né agli organi tecnico-scientifici di controllo
vista» - avrebbe concluso l’intervistato - «la   effettuare i calcoli; per non dire appunto che         e nemmeno ai giornali; con l’eccezione
centrale è abbastanza sicura». Cosa vorrà dire   le due macchie a Lubiana e verso Zagabria              del Comune di Muggia e di Konrad. Magre
«abbastanza»?                                    potrebbero essere l’effetto spurio della               consolazioni.
Quando la domanda è stata rivolta a chi          conoscenza insufficiente della storia sismica          Chi andrà all’inferno la prossima volta?
scrive, ho chiesto tempo ed ho risposto per      slovena.                                               Qualche idea ce l’avrei.
iscritto. Troppe complicazioni, preoccupazioni   Se venissero presi in considerazione anche
del pubblico, interessi economici, tensioni      i terremoti che si ripresentano (a seconda                                                      Livio Sirovich
anche nazionalistiche, e poca informazione,      delle normative adottate) ogni 10 mila od                       coordinatore di un Gruppo di ricerca in Sismologia
e comunque i calcoli sismici hanno elevate                                                                            Ingegneristica e Tecniche Applicate al Rischio
                                                 ogni milione di anni, e/o se si valutasse il                                     di un istituto nazionale di ricerca.
incertezze. Ho scritto che dimensionare una      potenziale sismico delle faglie fra Slovenia e
centrale per terremoti che si ripresentano       Croazia (che hanno orientazione prevalente
Centrale di KršKo e terremoti il piano dell'ipocrisia pendolari: un futuro peggiore vivere a lungo e meglio? gli appuntamenti di maggio - il ...
8 Konrad maggio 2011

Il piano delle ipocrisie
Verso una conclusione ingloriosa la
vicenda del piano regolatore di Trieste
Il piano regolatore è senz’altro lo strumento di maggiore rilevanza
ambientale, per un Comune.
è dai suoi contenuti che si valuta la sensibilità (o la mancanza di
sensibilità) di un sindaco e di un’amministrazione comunale sui temi
dell’ambiente.
Le vicende del piano regolatore di Trieste, più volte tratte su Konrad,
sono emblematiche a tale proposito. Innanzitutto un breve pro-
memoria storico.

Il piano Illy-Cervesi
A metà degli anni ‘90 il sindaco di centro-sinistra (?) Riccardo Illy
impose l’approvazione di un piano (la variante n. 66) – approvato
nel 1997 - dichiaratamente pensato per il “rilancio dell’edilizia”.
Detto e fatto, grazie anche alla presenza in Giunta come assessore
all’urbanistica di un rappresentante autorevole del mondo dei
costruttori, l’ing. Giovanni Cervesi.
I risultati si videro negli anni successivi, con la “villettizzazione“ spinta
                                                                                                                                      “Colata di ville” a Barcola-Cedassammare.
sulla fascia costiera e sull’altopiano carsico (il piano prevedeva 58 zone                    Una delle eredità del piano regolatore Illy-Cervesi (approvata anche da Dipiazza)
di espansione residenziale!), la distruzione del poco verde residuo
in città e con la crescita di mostri edilizi in aree periferiche di pregio
                                                                                adottato il 6 agosto 2009 dopo una lunga fase di elaborazione
ambientale, prive di decenti accessi viari e talvolta anche di fognature.
                                                                                tenuta rigorosamente segreta. Impossibile, quindi, per i cittadini,
Una progressiva cementificazione che continua tuttora.
                                                                                contribuire alla stesura del piano, benché la Direttiva europea sulla
Inutili furono gli allarmi e le contestazioni degli ambientalisti, ignorati
                                                                                VAS (valutazione ambientale strategica) lo prescriva.
dal ceto politico locale e “oscurati” dai principali mezzi d’informazione.
                                                                                Era perciò inevitabile che abbondassero le contraddizioni.
Poi, mano a mano che gli scempi crescevano (insieme alle proteste
                                                                                Per limitarsi alle questioni di maggior rilievo, da un lato venivano
dei cittadini), una qualche consapevolezza del disastro cominciava a
                                                                                eliminate le assurde zone artigianali, commerciali e turistiche previste
diffondersi, anche all’interno del mondo politico locale e perfino nelle
                                                                                dal piano del ’97 in zone carsiche di grande pregio ambientale, e si
forze politiche che avevano sostenuto il piano Illy-Cervesi.
                                                                                riduceva l’edificabilità in molte aree dell’altopiano e della costiera,
Il sindaco Dipiazza, eletto nel 2001, non perdeva occasione per
                                                                                per un totale di circa 1 milione 600 mila metri cubi. Dall’altro lato,
scagliarsi contro il predecessore, di cui però faceva approvare uno
                                                                                però, rimanevano 18 zone di espansione residenziale (riduzione più
dopo l’altro i piani attuativi “figli” di quello del ’97.
                                                                                apparente che reale, poiché nel frattempo molte di quelle del piano
A nulla servirono i reiterati appelli degli ambientalisti, affinché
                                                                                Illy-Cervesi erano state edificate), si creavano una zona turistica e un
quest’ultimo venisse urgentemente modificato. Era più facile e
                                                                                nuovo grande canile in aree di grande pregio naturalistico sul Carso.
comodo, evidentemente, gestirlo recitando la parte di chi lo fa contro
                                                                                Non solo: si inventavano una dozzina di zone “miste strategiche” (ex-
voglia. Si poteva così avere il consenso sia di costruttori e speculatori,
                                                                                caserma di Banne, aree del “Burlo”, del mercato ortofrutticolo, della
sia dei cittadini ingenui che si accontentano delle sparate. Infatti
                                                                                fiera, ecc.), di proprietà pubblica ma con la previsione di piani attuativi
Dipiazza fu rieletto nel 2006.
                                                                                di iniziativa privata, con un’incredibile congerie di destinazioni d’uso
Solo nel luglio 2007 - per rispondere in qualche modo alle pressioni di
                                                                                ed elevate volumetrie edificabili: un invito a nozze per la grande
ambientalisti e comitati – il Consiglio comunale approvava finalmente
                                                                                speculazione immobiliare.
le direttive per un nuovo piano regolatore. Direttive assai generiche
                                                                                Dulcis in fundo, una norma del nuovo piano manteneva in vita
e deboli, però, perché votate sotto il peso di furibonde pressioni
                                                                                tutti i piani attuativi di quello precedente, anche sulla costiera,
del mondo dell’edilizia (costruttori, ma anche ordini professionali:
                                                                                purché avessero almeno un parere favorevole della Commissione
architetti, ingegneri, periti, geometri, ecc.).
                                                                                paesaggistica comunale (controllata dai rappresentanti degli ordini
                                                                                professionali legati all’edilizia).
Il piano Dipiazza
                                                                                Il nuovo piano rappresentava quindi un passo in avanti solo parziale,
Ne derivò un nuovo piano regolatore (la variante n. 118),
                                                                                rispetto al precedente. Era però pur sempre possibile migliorarlo,
                                                                                prima dell’approvazione definitiva.
                                                                                A ciò miravano infatti le osservazioni presentate nel dicembre 2009
                                                                                dalle associazioni ambientaliste (WWF, Italia Nostra, Legambiente
                                                                                e Triestebella), da molti cittadini e dalla Soprintendenza ai beni
                                                                                architettonici e paesaggistici. Sarebbero occorsi però un’apertura da
                                                                                parte del sindaco - che era anche assessore all’urbanistica - e della sua
  la vignetta di Colucci

                                                                                maggioranza, insieme ad un’incisiva azione politica dell’opposizione.
                                                                                Soprattutto sarebbe stata necessaria una disponibilità all’ascolto
                                                                                e al confronto con la cittadinanza. Invece, sindaco e maggioranza
                                                                                si trinceravano dietro il segreto, anche nell’esame delle 1.141
                                                                                osservazioni ed opposizioni, mentre in consiglio comunale era sempre
                                                                                guerra aperta tra i due schieramenti, senza alcun serio confronto
                                                                                o tentativo di dialogo. Tutti consideravano il piano regolatore una
                                                                                faccenda “privata” del ceto politico, da usare come arma polemica
                                                                                contro gli avversari e con i cittadini ridotti a spettatori, anche un po’
                                                                                molesti se cercavano di dire la loro.

                                                                                L’epilogo
                                                                                In una seduta della Commissione urbanistica comunale alla fine di
Centrale di KršKo e terremoti il piano dell'ipocrisia pendolari: un futuro peggiore vivere a lungo e meglio? gli appuntamenti di maggio - il ...
9 Konrad maggio 2011

     marzo, alla quale poteva assistere anche il pubblico, il presidente                        Cosolini, candidato sindaco del centro-sinistra, sembra crederci, ma è
     della Commissione, Roberto Sasco, ed il sindaco Dipiazza chiarivano                        difficile condividere la sua fiducia.
     definitivamente la decisione politica di non accogliere nessuna delle                      Sembra più verosimile che il piano Dipiazza non verrà approvato e
     modifiche migliorative proposte da ambientalisti e Soprintendenza.                         tanto meno migliorato, facendo così tornare in vigore quello di Illy e
     Il piano andava approvato così com’era, prendere o lasciare. Neppure                       Cervesi. Con grande gioia degli speculatori di ogni risma, ma anche
     la maggioranza aveva però voglia di votarlo e infatti poco dopo il                         di gran parte del ceto politico: Dipiazza potrà sempre dire di averci
     Consiglio comunale decideva – con il voto del centro-sinistra, più i                       provato e che “gli altri” lo hanno bloccato, il centro-sinistra e i “Bandelli
     “Bandelli boys”, e con l’astensione del PDL - di rinviare la discussione                   boys” potranno dire invece che Dipiazza ed i suoi hanno fatto solo
     e l’eventuale approvazione a dopo le elezioni, passando la “patata” al                     finta. Mentre la polemica andrà avanti, il cemento continuerà a colare
     nuovo sindaco e relativo Consiglio.                                                        su boschi, pastini e prati.
     Sennonché a quel punto (sindaco e Giunta si insedieranno nella prima
     quindicina di giugno) mancheranno meno di due mesi alla scadenza                                                                                                                                       Dario Predonzan
     del termine utile per l’approvazione del piano: la salvaguardia istituita
     all’atto dell’adozione, scade infatti il 6 agosto 2011. è arduo credere                              ampia documentazione sulle vicende recenti del piano regolatore
     che sindaco e Giunta, nonché Consiglio, verosimilmente in gran                                           di Trieste è disponibile nel sito: www.wwf.it/friuliveneziagiulia
     parte “nuovi”, possano concludere positivamente, migliorandolo, uno                                  nella sezione (“documenti”, sottosezione “urbanistica e territorio”)
     strumento tanto complesso e tormentato.

                                                                                                 Un’
                                                                                                Idea
                                                                                                  dI
                                                                                               cITTà
                                                                                                                               Giuseppe Longhi (1943), professore di
                                                                                                                               Urbanistica allo IUAV di Venezia, promotore
                                                                                                                               del programma “Qualità Italia” promosso
                                                                                                                               da Ministero per i Beni Culturali e Ministero
                                                                                                                               dell’Economia e finanze, esperto del CESE –
                                                                                                                               Comitato economico sociale dell’UE per la
     Trieste   è una
           Un’idea       città
                     di città    priva,
                              è anche     dalla fine degli
                                      un blog:                 I programmi di chi vuole ora amministrare                       riqualificazione urbana
     sessanta,www.unideadicitta.it
                    di linee guida e chiari indirizzi di       Trieste non possono ridursi        alla promessa
                                                                                         Trieste, mercoledì             di
                                                                                                              4 maggio 2011    Leonardo Ciacci (1952), professore di
         segui gli aggiornamenti ed invia il tuo                                                    via Filzi 14 - ore 17.00
     disegno urbano.   commento.Eppure lo scenario nel quale   mettere due o tre   pezze     al piano    regolatore
                                                                                Sala F1 della SLMMIT Università di Trieste     Urbanistica e Teorie dell’Urbanistica allo
     si colloca, le tecniche di pianificazione, gli            per accontentare gli uni o gli altri, i costruttori             IUAV di Venezia la cui attività di ricerca
     obblighi internazionali alla sostenibilità e al           o gli ambientalisti. C’è il rischio solamente                   è rivolta in particolare alla elaborazione,
     decoro urbano, la sensibilità dell’opinione               di incidere, senza una logica che sia                           rappresentazione e comunicazione filmata
     pubblica rispetto ai temi della tutela                    ancorata alla tutela dell’interesse pubblico,                   del progetto urbanistico. Ha partecipato alla
     ambientale e paesaggistica, sono nel                      sulle rendite fondiarie in un clima che                         redazione nel 2007 del Piano territoriale di
     frattempo radicalmente mutati.                            irrimediabilmente nuoce sia agli operatori                      Coordinamento della Provinciale di Venezia
                                                                                                                                                I prezzi di questo listino sono validi fino al 30/08/2011

     Sono anche rimasti irrisolti gran parte dei suoi          economici sia ai cittadini.                                     Modererà il prof. Stefano Fantoni della SISSA
     nodi principali: il riuso del Porto Vecchio, la           L’Università con il WWF Trieste e il suo Gruppo                 di Trieste.
     localizzazione e riconversione con bonifica               studentesco, unitamente alla Domus Agenzia
     delle aree industriali, l’individuazione di               Immobiliare e alla FIAIP Federazione Agenti                     Il Convegno si terrà mercoledì 4 maggio
     strumenti di tutela del patrimonio costruito              Immobiliari Professionali, quale contributo                     2011 ore 17:00 nell’Aula F1 della SSLMIT
     e dei valori naturalistici quali la Costiera              ad una riflessione su Un’idea di Città, hanno                   Università di Trieste via Filzi 14.
     e l’Altopiano carsico, la progettazione di                chiamato due esperti che con la loro cultura,                   Sono previsti gli interventi di Giancarlo
     infrastrutture di trasporto sugli assi di                 scevra da ogni condizionamento locale,                          Fontanone (Domus Agenzia Immobiliare),
     ingresso nella città, la mobilità urbana.                 sappiano innescare un dibattito che si                          Antonio De Paolo (Presidente regionale
     Fare una città non può prescindere da un’idea             vuole prosegua nei mesi successivi al voto,                     FIAIP), Alessandro Giadrossi (Università Trieste
na   di convivenza civile e dalla consapevolezza               con l’abbandono definitivo di argomenti e                       e Presidente WWF Trieste), Andrea Benedetti
     che ogni scelta sugli assetti fisici e la                 questioni legate a favorire modesti interessi                   (IUAV di Venezia, Università di Trieste).
     dislocazione delle attività umane può                     personali, corporativi o di settore.
     favorirla o osteggiarla.                                  A parlarne sono stati invitati

                      ESERCIZIO   FARMACEUTICO
                             L’unico negozio a Trieste specializzato in tè                                           dott. ilMajaron     Leonarda
                                                                                                                                    Trieste - via Fabio Severo 140
                             Riceviamo   susali,
                                   spezie,
                                  dott. Marcoappuntamento,   conper
                                                 pepe, accessori
                                               Esposito           orario
                                                                     il tè continuato:                                       tempio aperto no-stop dal lunedì al sabato 9-20
                                                                                                         Bilanciamento   craniosacrale
                                                                                                                   del benessere            - Cromopuntura
                                                                                                                                 tel. 040 5199715
                             dal lunedì  al sabato
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                           Gli appuntamenti
                         Convenzionato         nonalimenti
                                        A.S.S. per disdettiper
                                                            con  un preavviso
                                                               celiaci                                   - consulenza
                                                                                                      Associazione      naturopatica ed iridologia
                                                                                                                    Regionale                          energetica
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Centrale di KršKo e terremoti il piano dell'ipocrisia pendolari: un futuro peggiore vivere a lungo e meglio? gli appuntamenti di maggio - il ...
10 Konrad maggio 2011

Libri

Emilio Salgari
“Io, giovanotto sconosciuto a Milano, ma di
qualche nome a Verona, antico cadetto della
Marina Mercantile, le mando questo mio scritto
onde avesse, trovandolo degno, a pubblicarlo nel
suo giornale. Trattasi di un naufragio sulle coste
della Nuova Guinea....”.
Vita meravigliosa, l’enciclopedia in cui tuffavo
il naso da piccola (e che ancora possiedo per-
ché mi lego ad ogni cosa) lo presentava così,
spiegando che, con questa lettera al giornale
milanese “La Valigia”, il ventunenne Emilio
Salgari tentava per la prima volta l’avventura
dello scrivere.
In questi giorni, a cent’anni dalla morte, si
parla molto di lui, e ancora se ne parlerà,
fino all’agosto 2012 quando ricorreranno i
centocinquant’anni dalla nascita. Un biennio
speciale, di studi salgariani e di omaggi alla
sua memoria.
A me, molto semplicemente, per ricordarlo
è venuto naturale riaprire quelle pagine,            dall’età, un anno di più, un anno di meno,             tavolo per molte ore al giorno ed alcune della
quell’enciclopedia per ragazzi dai testi un po’      poteva fare la differenza) che quella magnifica        notte, e quando riposo sono in biblioteca per
sentimentali, gli aggettivi ampollosi, le verità     storia d’avventura e d’amore era tratta da un          documentarmi”.
ammorbidite. Niente fotografie, solo “illustra-      romanzo di un certo Emilio Salgari – e smessi          I nervi sono allo stremo, e la miseria lo at-
zioni”.                                              i falsi gioielli, chiedevamo di leggere altre sue      tanaglia. Quando la moglie Ida inizia a dare
Per qualsiasi altro argomento, avrei cercato         storie, e di conoscere informazioni su di lui.         segni di disturbi mentali, Salgari contrae altri
nell’infinita miniera del web. Ma Salgari vuol       Aprire l’enciplopedia su questa pagina e sco-          debiti per poter pagare le cure. Ma la salute
dire infanzia. E capitombolarsi all’indietro, è un   prire che aveva avuto una vita grama, difficile,       della donna peggiora così tanto che nel 1910
attimo.                                              senza viaggi e senza avventure, era doloroso.          deve essere internata in manicomio. Disperato
Come dimostra il bel saggio di Giuseppe Turca-       Dava sì, la misura di quanto fosse potente             perché non ha i mezzi per consentirle una de-
to, Viva Salgari! (ed. Aliberti) - che ha raccolto   il solo strumento dell’immaginazione, ma               genza migliore in una clinica, Salgari si uccide
le testimonianze di numerosi intellettuali su        mostrava anche quanto la vita reale potesse            il 25 aprile 1911.
come e quando avessero cominciato a leggere          essere diversa, misera, desolante.                     Lo fa in modo orrendo, squarciandosi la gola
Salgari e come questo li avesse influenzati -        Sì, Salgari conosce pubblicazione e straordina-        e, alla maniera del harakiri, il ventre. Un gesto
ciascuno si è avvicinato a Salgari a suo modo.       rio continuo successo. “Nell’Italia fin de siècle,     estremo, teatrale, degno di un pirata. Ma
A me, e a tutte quelle che sono state bambine        ancora in gran parte contadina, afflitta da un’al-     l’arma che stringe non è un prezioso pugnale,
negli anni ‘70, Salgari venne portato in dono        tissima percentuale di analfabetismo [...], le oltre   come forse lui stesso vorrebbe. È soltanto un
dallo sceneggiato di Sergio Sollima. Ancora          ottantamila copie del Corsaro Nero vendute in          banale rasoio da barbiere, a simboleggiare
oggi, la sigla di Sandokan è perfettamente           breve termine dalla sua uscita, costituirono un        che a ucciderlo è stata proprio la mediocrità,
impressa nella memoria. Ancora oggi, a ripen-        evento editoriale d’eccezione” (Bruno Traverset-       lo squallore di una vita reale così crudelmente
sarci, viene una fitta di nostalgia per quelle       ti, Introduzione a Salgari, ed. Laterza).              differente da quella agognata.
serate davanti ad una tv bella, che ci riuniva       Ma è un ingenuo e le condizioni contrattuali           Lascia un biglietto alla famiglia e uno, sprez-
gioiosamente tutti.                                  sono una trappola: sono solo gli editori a             zante e stanco, agli editori che l’avevano
L’infanzia è fatta di tante cose. Di libri che non   beneficiare del suo lavoro, mentre lui conti-          sfruttato:
abbiamo più riaperto. Di sogni che abbiamo           nua a lottare con le ristrettezze economiche,          “A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle, man-
sognato, di giochi a cui abbiamo giocato,            con i drammi familiari, le paure (come quella          tenendo me e la mia famiglia in una continua
di nomi di amici inesistenti a cui abbiamo           di diventare cieco, o di perdere d’un tratto la        semi-miseria od anche di più, chiedo solo che per
consegnato il cuore, di oggetti minimi e senza       fantasia).                                             compenso dei guadagni che vi ho dati pensiate
valore: cose che, pure, hanno inciso più del         È costretto a scrivere tre libri l’anno. Per mante-    ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna”.
diamante il vetro attraverso cui guardiamo il        nere questi ritmi, deve scrivere tre pagine al         Quanto tempo è passato da quella prima lette-
mondo. È fatta anche del velo colorato che           giorno. Nessuna domenica, nessuna vacanza,             ra indirizzata al giornale “La Valigia”.
mettevamo sul capo, di una collana nei capelli       nessuna pausa gli sono consentite.                     A quel giovanotto di Verona, sconosciuto ed
col pendente sulla fronte, e di ridicoli bracciali   All’amico Giuseppe Gamba, pittore (il più              entusiasta, è scivolata via la vita, e la speranza.
a ornare i piccoli polsi: perché quel pome-          famoso dei suoi illustratori) nel 1909, rivelando
riggio si giocava a Lady Marianna, la Perla di       l’amarezza, scrive: “La professione dello scrittore                                        Luisella Pacco
Labuan...                                            dovrebbe essere piena di soddisfazioni morali
Forse sapevamo vagamente (dipendeva                  e materiali. Io invece sono inchiodato al mio

               dott. Majaron Leonarda                                                               ESERCIZIO FARMACEUTICO
      Bilanciamento craniosacrale - Cromopuntura                                                              dott. Marco Esposito
       Test intolleranze alimentari - Fiori di Bach                                                       FARMACI SENZA OBBLIGO DI RICETTA
                   Dieta Psicosomatica                                                              OMEOPATIA - ERBORISTERIA - ARTICOLI SANITARI
                                                                                                    Misurazione della pressione, glicemia e colesterolo.
   Associazione Regionale            Via San Lazzaro, 7 - Trieste                                      Convenzionato A.S.S. per alimenti per celiaci
   Biodinamica Cranio Sacrale    347 6910549 www.bcstrieste.it                                          www.parafarmaciaesposito.wpeople.it
   Centro Trattamento e Formazione            info@bcstrieste.it                            Trieste - via Giulia, 61/a - tel 040 5708329
11 Konrad maggio 2011

Libri

Anghiari. 29 giugno 1440
                                                                                                                                           Anghiari. 29 giugno
Chi volesse sapere quali fossero le cause e          più consistente del libro, ma sembra rivolgersi                                       1440 - La battaglia,
                                                                                                                                           l’iconografia, le
le conseguenze della battaglia di Anghiari           agli appassionati dell’argomento o ai molto                                           compagnie di
e volesse averne una visione generale, non           curiosi. La ricerca però ci informa anche di altre                                    ventura, l’araldica
legga il libro di Massimo Predonzani, ma             cose, alcune delle quali preziose, che hanno                                          Massimo Predonzani,
                                                                                                                                           Il Cerchio, novembre
prenda un’enciclopedia, consulti Wikipedia o         dei risvolti, non dichiarati dall’autore, sull’at-                                    2010,
legga il buon lavoro di Capponi, uscito due          tualità: Predonzani mostra come la battaglia di                                       pp.217, euro 22,00
mesi dopo il suo (La Battaglia di Anghiari, il       Anghiari sia entrata non solo nella coscienza o
Saggiatore, pp.234, gennaio 2011). Chi però          conoscenza collettiva di allora (tramite scritti e
volesse scendere in quegli eserciti, guardarli,      affreschi, fra cui quello perduto di Leonardo),
distinguerne i miliziani durante la battaglia, e     ma anche nelle case (tramite dipinti su cassoni,
volesse conoscere la storia delle persone che        probabili regali nuziali). Oggi, la rappresen-          sionato non troppo allenato alla scrittura ma
vi parteciparono, lo legga.                          tazione artistica della guerra nel mondo                è fluida, abbastanza chiara e non interferita
Il saggio in questione, che si avvale anche dei      occidentale ha cambiato sede e modalità e               dalla confidenza accademica delle note, che
contributi di Battarra, Carloni e Mancini, si apre   le guerre che si combattono non toccano più             servono a riprova delle sue tesi.
con la rassegna dei personaggi più importanti        l’area privata (non si lotta più sotto casa). Nella     L’importanza che la battaglia investì sul
che presero parte alla battaglia, trattando poi,     battaglia di Anghiari, come millenni fa e, per          Rinascimento è nota (il sottotitolo del libro di
meticolosamente e, pare, col massimo grado           l’Europa, fino allo scorso secolo, la guerra era        Capponi recita pomposamente: Il giorno che
delle fonti a disposizione, tutti i particolari      più raggiungibile, più accessibile, più vicina a        salvò il Rinascimento): meno noto è che in essa
possibili di questa cruciale battaglia. Con          tutti, e si portava dietro “gente inutile” (p.97), “a   vi fossero anche combattenti slavi e istriani
questo libro siamo dentro lo scontro, abbiamo        fare scorta” (p.98), cioè schiavi, donne, bambi-        (soprattutto di Capodistria), fatto che cade a
non pochi nomi, conosciamo le dinamiche e            ni, prostitute, parenti, come se fosse (e lo era)       fagiolo per Trieste, città che da poco tempo ha
l’organizzazione militare.                           un lavoro e loro seguissero i congiunti; mentre         iniziato a riscoprire il proprio Rinascimento (mi
Anghiari si differenzia dai “soliti” libri storici   oggi si sta a casa e si possono sentire i parenti       riferisco alle scoperte del triestino Antenore
non solo per la visione mirata e dettaglia-          soldato col telefono, seduti sul divano, mentre         Schiavon).
ta, ma anche per lo studio araldico che vi è         là la questione era proprio diversa.                                                     Riccardo Redivo
intrapreso, scrupoloso ed esaustivo: è la parte      La lingua di Predonzani è quella di un appas-

                             Ragazzi nel paese                                                               è soltanto una festa o un'uscita con gli amici,
                                                                                                             ma assume il ruolo di una prassi che distoglie
                                                                                                             i pensieri dallo stress di tutti i giorni.

                              delle meraviglie                                                               Le feste, il semplice andare e venire per locali
                                                                                                             è diventata una routine, ma per i genitori
                                                                                                             può anche essere un incubo, all'oscuro di
                                                                                                             dove i figli possano essere. Spesso, piuttosto
                                                                                                             di pensare che gli stessi bambini che hanno
                                                                                                             visto crescere tra le loro braccia potrebbero
                                                                                                             essere a ubriacarsi in un pub sporco e pieno
                                                                                                             di gente, li immaginano nel paese delle
                                                                                                             meraviglie, ancora piccoli, ancora innocenti,
Quando i genitori chiedono a noi figli dove          un mondo parallelo dove inseguire un                    che sperano di tornare a casa invece di
eravamo il sabato sera, per un qualche oscuro        coniglio comporta una marea di avventure.               starsene fuori di notte ed evitare il dialogo
motivo, perdiamo ogni voglia di chiacchierare        Il nostro di mondo è costruito su piccole vie           con i genitori.
e la risposta è sempre una sola: "Mah, in giro.".    o la piazza principale, su quartieri desertici o        Poi tra qualche anno, quando il bere con gli
In giro. Una città intera fatta per "girovagare".    locali frequentatissimi. Il dove è un qualcosa          amici non sarà più vietato, quando fumare
Il nostro mondo nascosto, nelle fantasie dei         di superficiale, l'importante è il vero e               una sigaretta non sarà più un gioco proibito,
genitori, può trasformarsi da un semplice bar        proprio loisir, svago, che a volte è costruito          sembrerà tutto così stupido, tutto così
al paese delle meraviglie.                           sull'esagerazione e la trasgressione di noi             banale e non si avrà più paura di parlare con
Il segreto che si nasconde dietro al nostro "in      giovani, ma è anche l'unica cosa che ci distrae         i genitori.
giro" però non è, purtroppo, o per fortuna,          dai nostri doveri quotidiani. Il sabato sera non                                           Beatrice Achille
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