Centrale di KršKo e terremoti il piano dell'ipocrisia pendolari: un futuro peggiore vivere a lungo e meglio? gli appuntamenti di maggio - il ...
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il mensile del vivere naturale n.166 maggio 2011 distribuzione gratuita centrale di Krško e terremoti il piano dell'ipocrisia pendolari: un futuro peggiore vivere a lungo e meglio? gli appuntamenti di maggio
presenta “Gervasoni Lounge” 13 14 15 maggio 2011 Terrazza coperta HARRY’S GRILL DEL GRAND HOTEL DUCHI D’AOSTA Piazza Unità d’Italia, Trieste nat_spaziocorti Trieste, via Corti 2 (vicino a Piazza Venezia) tel. 040 9990006 orario: da martedì a sabato 10-13 e 15.30-19.30 info@natdesign.it - www.natdesign.it
3 Konrad maggio 2011 lettere redazione@konradnews.it La cricca che seppellisce Trieste Vi scrivo dopo aver letto sul Piccolo di oggi, persino oggetto di vostre precise denunce, e provveduto a votare disciplinatamente tutta 21 aprile, la vibrata denuncia di Paolo Rumiz di ciò vi va dato atto. La vostra linea editoriale, la gragnola di provvedimenti ad personam, circa la “cricca” che con ogni evidenza sta comunque, ha sempre opportunamente incluso quello che affermava con serietà finendo di seppellire questa città, per manifesta evitato di fornire riferimenti politici indicando che il premier era proprio convinto che una incompetenza, ma anche per la deliberata esplicitamente una forza politica o una minorenne più volte ospitata nella sua villa volontà di mantenersi e consolidarsi come coalizione piuttosto che un’altra, esprimendo fosse nipote di un capo di stato estero. gruppo di potere estendendo ad ogni ambito non richieste indicazioni di voto ai vostri lettori. Allora, ferma restando l’opportunità di non della società triestina la sua asfissiante Ottima cosa, concordo. Tuttavia la situazione appiattire Konrad su una specifica posizione onnipresenza. Come afferma Rumiz: “Una attuale è giunta a un punto assai prossimo politica, mi chiedo se non sia possibile per voi banda pronta a tutto, pur di impedire che altri a quello di non ritorno, anche perché le ospitare questa lettera, non fosse altro che per mangino la torta”. vicende del nostro microcosmo provinciale si ricordare ai lettori che tra i candidati al prossimo Nel tratteggiare la sua impietosa analisi, raccordano a un quadro nazionale ugualmente Consiglio comunale è presente uno di voi, l’editorialista ci interroga sul perché noi, e più deteriorato. In esso, un’altra casta appare che è stato anche direttore del vostro mensile ciascuno di noi, assiste silenzioso e impotente preoccupata soltanto di assicurare impunità agli contribuendo a far crescere la qualità del vostro alla rovina, ed è una domanda che brucia. O che inquisiti, ad uno specialmente, per consentirsi prodotto editoriale. Parlo di Luciano Comida dovrebbe bruciare come uno schiaffo. un’autoconservazione in tutto analoga a quella che, sebbene impegnato in questi giorni ad Il vostro giornale, per l’infinitesima parte che gli indicata da Rumiz per la nostra realtà territoriale. affrontare in un letto d’ospedale la prova compete, può vantare di doversi vergognare Non è un caso che Roberto Antonione, più difficile della sua vita, non ha esitato ad meno di altri di fronte alle domande di Rumiz: candidato alla guida del Comune di Trieste, sia accettare la candidatura che gli è stata offerta alcuni degli esempi che lui cita sono stati anche parlamentare, e che in tale veste abbia da Sinistra Ecologia Libertà, dimostrando con ciò di non essere nel novero di quanti devono sentirsi responsabili dell’inerzia denunciata da Paolo Rumiz. Giulia Amstici Perché mai Konrad, “per l’infinitesima parte che gli compete” dovrebbe vergognarsi, sia pure “meno di altri”, di fronte alle domande poste nell’articolo di Paolo Rumiz citato dalla lettrice? Con i limiti di un mensile e delle forze di una reda- zione fatta esclusivamente da volontari, abbiamo infatti sempre scritto quello che pensavamo, de- nunciando i fatti e facendo i nomi dei potenti (veri o presunti tali) responsabili di errori, inerzie, scelte errate e veri e propri scempi. Mi piace qui ricordare, ad esempio, i due inserti sul rigassificatore, pub- blicati nel settembre 2009 e nel giugno 2010. Né ci siamo limitati alla sola Trieste (del resto questa città fa parte del Friuli Venezia Giulia e sempre più cerchiamo di gettare lo sguardo anche su ciò che spazio a cura dell'inserzionista avviene al di là della piccola provincia giuliana). Senza alcuna pretesa di infallibilità da parte nostra, ovviamente, ma ricordando sempre che l’incancrenirsi di situazioni come quella triestina (e nazionale), non si può attribuire soltanto ai maneggi di una “cricca” perversa e votata al male, bensì dipende anche dagli errori, dagli opportuni- smi e dagli intrallazzi di chi – se non altro per ruolo istituzionale e mandato elettorale – alla cricca avrebbe dovuto opporsi e non lo ha fatto o lo ha fatto male. O addirittura con essa si è accordato. Non per nulla anche Rumiz, nel suo articolo accen- na (sia pure senza fare nomi) ad una “macchina ramificata di connivenze” che ingloba elementi trasversali agli schieramenti politici. Le accennate vicende del rigassificatore, come quelle del piano regolatore e varie altre, a Trieste e altrove, credo lo dimostrino ad abundantiam. Quanto a Luciano Comida, ben prima che ce lo chiedesse la lettrice, avevamo deciso di dedicare alla sua candidatura tutto il sostegno di cui siamo capaci (v. qui a lato). Dario Predonzan Direttore di Konrad
4 Konrad maggio 2011 lettere redazione@konradnews.it Ancora qualche parola sui porti Gentile Redazione di Konrad, dell'Autorità "aveva costi eccessivi" ed i portuali delle Compagnie vi scrivo dopo aver letto l'articolo "Qualche parola sui porti"; mi chiamo "avevano buoni guadagni"? Perché armatori ed imprenditori dovevano Ceschia Flavio, ho lavorato per trent'anni come portuale -socio della pagare tutte le voci previste nella tariffa, voci che permettevano Compagnia Portuale di Trieste. ai lavoratori un salario proporzionato al lavoro che svolgevano e le Sono figlio e nipote di portuali, la mia famiglia è presente nel Porto di coperture sociali, conquista di ogni nazione che si ritenga civile. Trieste dal 1913, anno in cui mio nonno materno - classe 1899 - all'età E comunque, il lavoro dei portuali è sempre andato principalmente a di 14 anni cominciava a lavorare come bracciante. Nell'articolo, la vantaggio degli armatori / imprenditori. I lavoratori delle Compagnie valutazione degli spazi e delle aree portuali e delle necessità logistiche si potevano rifiutare di effettuare operazioni pericolose o che non conseguenti ai traffici odierni, segue un ragionamento logico e erano di loro competenza: la legge dello Stato li tutelava. Tutelava cioè ineluttabile. Ma dobbiamo tener presente che si sta parlando del Porto 4.000 - 4.500 famiglie della città di Trieste: non era cosa da poco! Ma Vecchio di Trieste, una delle strutture portuali più antiche ed oramai soprattutto avevano ottenuto finalmente una dignità di lavoratori liberi; vetuste del panorama portuale italiano, costruito in funzione di altri liberi da pressioni che oggi, purtroppo, si rivedono, in modo eclatante parametri ed altre necessità logistico/operative. nel panorama nazionale del mondo del lavoro italiano...nel mondo Gli operatori privati del "libero mercato", nel mondo del "mercato globale e del vento L'armatore approda in un porto in base ad alcune scelte e considerazioni liberista" citato dall'articolista. Altre realtà operative nel porto sono di carattere unicamente economiche, vale a dire se tale porto lo farà state - e lo sono tuttora- meno fortunate: i lavoratori delle Cooperative guadagnare. Sarà determinante la garanzia di una resa di lavoro di facchinaggio, costrette da sempre, per acquisire un lavoro, ad una soddisfacente: la resa è la mole di lavoro effettuata dalla squadra che gara al ribasso. Con la discrezionalità, da parte del terminalista o opera. Se non ci sarà questa garanzia, il traffico (marittimo o terrestre) dell'imprenditore, di rifiutare "chi non va bene" o chi protesta. approderà in altri lidi. Il Porto di Trieste era conosciuto in tutto il bacino Le mie precisazioni non sono l'apologia nostalgica di una "passata del Mediterraneo per la particolare professionalità e accuratezza nello grandeur" ma vogliono spiegare, in parte, come funzionavano le realtà stivaggio delle merci a bordo nave. del nostro scalo. Realtà vista e vissuta da chi ci lavorava. Il Consorzio Commessi e Sopraccarichi - tecnici addetti alla Ceschia Flavio predisposizione del piano di imbarco delle navi- lavorava con grande professionalità e serietà. Ci sono state molteplici attestazioni alla L’intervento del signor Ceschia a proposito del mio articolo sul professionalità dei Tecnici in questione, da parte di operatori portuali ed porto (Konrad n. 163 - febbraio) ha descritto una realtà che non armatori soddisfatti dal lavoro svolto nel nostro porto. esiste più, da quando si è verificata nel mondo la rivoluzione Le Autorità Portuali dei containers, a partire dalla fine degli anni ’60. Il trasporto Istituite, per gestire il patrimonio del demanio marittimo ed il lavoro nei Punti Franchi; controllavano inoltre gli avviamenti al lavoro effettuati multimodale, evitando le c.d. “rotture di carico”, ha fatto diminuire dalle Compagnie Portuali. Secondo l'articolo "hanno sempre avuto costi il fabbisogno di manodopera in tutti i porti. Di conseguenza, con eccessivi, con personale abbondantemente in eccesso". Il personale la fine del traffico di merci in colli, è profondamente mutata la dell'Autorità Portuale gestiva in prima persona e con proprio personale realtà portuale. Attualmente i porti hanno bisogno di abbondanti specializzato la manutenzione del patrimonio immobiliare, parco spazi e di collegamenti veloci, stradali e ferroviari. E di un ridotto mezzi e gru, garantendo l'operatività di tutto il porto di Trieste. C'erano personale specializzato. Quanto alle Autorità portuali,si assiste al il reparto Edile, l'officina Elettrica, l'officina riparazione gru, l'officina tentativo di aumentarne l’autonomia finanziaria e la funzione di meccanica che svolgeva la manutenzione e riparazione dei mezzi stimolo ai traffici. Ma permangono le pesantezze burocratiche e meccanici, la falegnameria, il reparto autisti, il reparto gruisti, il reparto le ingerenze politiche di sempre, malgrado la buona volontà dei pesatori, la ragioneria, la contabilità, il Demanio Marittimo, l'Ufficio del Lavoro portuale,...una piccola città di lavoratori nella città. loro responsabili. Delle difficoltà del porto di Trieste si è parlato sin Quando, per scelte ministeriali (lo Stato), alle Autorità vennero tolte troppo e si è operato troppo poco. Tutto qui. quasi tutte le mansioni e date, con gara d'appalto a ditte esterne, gli Sergio Franco operativi dei reparti soppressi si trovarono a migrare nei pochi servizi ancora funzionanti dell'Autorità. Era l'inizio della deregulation nei porti: gli armatori e gli imprenditori privati avevano ottenuto quel che da decenni cercavano di riavere: libertà d'azione nel porto. Le Compagnie Portuali Fatte nascere nel "passato ventennio" allo scopo di metter fine al vergognoso mercato delle braccia che si svolgeva nel porto, dove giornalmente "caporali" degli armatori e imprenditori, in base a scelte puramente personali e di comodo reclutavano le persone che quel giorno avrebbero avuto la fortuna di lavorare. C'erano le "ganghe" (gruppi di braccianti ) che in banchina si contendevano il lavoro portato dalla nave, arrivando spesso allo scontro fisico. L'istituzione delle Compagnie dava finalmente una dignità umana a chi svolgeva un Cerchi informazioni lavoro duro e pericoloso. Con la messa in vigore, da parte dell'Autorità Portuale, del "Tariffario Generale del porto di Trieste" veniva data sul risparmio energetico? vieni all’ECOSPORTELLO! finalmente una remunerazione adeguata ai lavoratori del porto. E così il "caporale" non poteva più dare ai lavoratori un salario "ad personam", trattenendo inoltre per sé una parte del guadagno altrui. Le Compagnie non "erano imprese concessionarie di servizio pubblico Punto informativo gratuito della Provincia di Trieste di trasporto"- termine questo mai sentito...- ma lavoravano sotto la diretta vigilanza dei 2 "controllori statali" del porto: Autorità Portuale progettato e realizzato da LEGAMBIENTE e Capitaneria di Porto. In caso di infrazione disciplinare, a seconda della gravità, il portuale veniva deferito al Consiglio disciplinare della Compagnia Portuale, oppure all'"Ufficio del lavoro portuale" ed in ultima a MUGGIA in via ROMA battuta, veniva giudicato dalla Capitaneria del Porto. Perché il personale orario: ogni giovedì dalle 17.00 alle 19.00
5 Konrad maggio 2011 konrad 166 - maggio 2011 Questo numero di Konrad è dedicato alla Costituzione della Repubblica italiana. Con l’augurio che resista ai continui tentativi di stravolgerne il dettato ed i principi, di svuotarne i contenuti e negare i diritti (ed i corrispondenti doveri) in essa sanciti. Come accade, per esempio, in questi giorni in materia di referendum. Operazione immonda, in cui si distinguono in particolare il presidente del Consiglio e le forze politiche che lo sostengono, e alle quali si oppongono spesso troppo debolmente le forze della cosiddetta opposizione. La difesa della Costituzione è affidata quindi soprattutto ai cittadini, organizzati in movimenti ed associazioni indipendenti dal ceto politico, e ai mezzi d’informazione che ne sono l’espressione. SOMMARIO 16 Percorsi d'arte I colori del suo mondo Konrad Mensile di informazione 6 Editoriale di Naturalcubo s.n.c. Tentato scippo in due tempi Redatto dall’Associazione Konrad via Corti 2a - 34123 Trieste 7 Centrale di Krško e terremoti Fax 1782090961 8 Il piano dell'ipocrisia info@konradnews.it www.konradnews.it Aut. Trib. di Udine n. 485 del 5/9/80 Aut. fil. di Trieste Direttore editoriale: Scultura in musica Roberto Valerio 17 Signori si parte Direttore responsabile: Dario Predonzan 18 Cinema 19 Teatri di confine Pubblicità: Alex Cibin 20 Alimentazione cell. 340 4000934 Vivere a lungo e meglio? advertising@konradnews.it 21 Il metodo agricolo Copertina: Agricoltura biologica, Foto di Tiziana Gramaglia questa sconosciuta 9 Un'idea di città Hanno collaborato: 23 Ecco la Bielorussia di 10 Libri - Emilio Salgari Lukascenko! Beatrice Achille, Francesco Breda, Nadia e Giacomo Bo, Luciano 24 Slow Tourism: Comida, Stefano Crisafulli, Adriana la lentezza in valigia De Caro, Elena Del Maschio, Giorgio Dendi, Sergio Franco, Graziano Ganzit, Alessandro Giadrossi, Francesco Gizdic, Giada Haipel, Marta Mancin, Luisella Pacco, Giuliano Prandini, Riccardo Redivo, Stefano Rongione, Marco Segina, Livio Sirovich, Gianni Ursini Grafica e stampa: Tip. Villaggio del Fanciullo - Opicina Trieste - maeba@tipografiavdf.it 11 Libri - Anghiari. 29 giugno 1440 Ragazzi nel paese delle 25 Bioest Konrad non è responsabile della meraviglie Piantato un liriodendro mancata pubblicazione degli annunci o 12 Robin Hood di eventuali inesattezze. 26 Colonna vertebrale Konrad inoltre non si assume la 13 Non credere alle favole responsabilità dei contenuti degli 28 Arriva maggio annunci e degli spazi pubblicitari. Il 29 Gli ultimi giorni rinvenimento del giornale in luoghi che decidono una stagione non autorizzati non è di responsabilità dell’editore. è vietata la riproduzione e l’utilizzazione esterna del materiale qui pubblicato, salvo espressa autorizzazione scritta dell’Editore. Informativa sulla legge che tutela la privacy. In conformità della legge 675/96 sarà nostra cura inserire nell’archivio informatico della redazione i dati personali forniti, garantendone la massima riservatezza e utilizzandoli unicamente per l’invio del giornale. Ai 14 Pendolari: un futuro peggiore sensi dell’art. 13 della legge 675/96 i dati potranno essere cancellati dietro Siamo tutti intelligenti semplice richiesta da inviare alla 31 Gli appuntamenti di maggio redazione.
6 Konrad maggio 2011 EDITORIALE redazione@konradnews.it Tentato scippo in due tempi Primo tempo. Si prevede di farlo entro dodici mesi adottando una “Strategia Il 16 marzo, la Camera dei Deputati ha votato su alcune mozioni, energetica nazionale”, per la quale furbescamente non si nomina, ma che chiedevano l’”election day”, cioè l’abbinamento dei referendum neppure si esclude, il ricorso al nucleare. abrogativi (sulla privatizzazione dell’acqua, la localizzazione delle Insomma, l’obiettivo è quello di scippare ai cittadini il diritto – sancito centrali nucleari e il legittimo impedimento) ed il primo turno delle dalla Costituzione - di decidere sul destino delle leggi, riservandosi elezioni amministrative, già fissato per domenica 15 e lunedì 16 di tornare a legiferare pro-atomo quando l’attenzione sul tema sarà maggio. calata. Il Senato ha approvato l’emendamento-scippo il 20 aprile* Si sarebbero risparmiati così circa 300 milioni di Euro (c’è chi dice (favorevoli PDL e Lega Nord, contrari tutti gli altri), ma perché anche 400). diventi legge dovrà essere votato anche dalla Camera. Poi dovrà La Camera ha però respinto le mozioni, per un solo voto di differenza pronunciarsi la Corte di Cassazione, alla quale spetta decidere (276 contrari e 275 favorevoli), grazie anche ad un deputato radicale se il quesito referendario si possa considerare effettivamente eletto con il PD e all’assenza di vari deputati dell’opposizione (PD superato dall’emendamento oppure no. e IDV).Compatti, contro l’election day, il Governo ed i partiti di Un’operazione analoga è in atto (ma al momento in cui scriviamo maggioranza (PDL e Lega Nord). né la Camera, né il Senato, si sono ancora espressi) anche sui due Come hanno votato, nell’occasione, i deputati eletti nella referendum in materia di privatizzazione dell’acqua. Circoscrizione del Friuli Venezia Giulia? Si veda la tabella qui sotto (i Bisognerà attendere la fine di maggio(!), per sapere se il 12 e 13 dati sono tratti dal sito ufficiale della Camera) giugno si voterà, oppure se lo scippo sarà andato a buon fine. Perché il Governo, e i partiti che lo sostengono, temano tanto i Nome deputato Partito Voto su election day referendum è chiaro. Antonione Roberto PDL Contrario Uno dei quesiti referendari, com’è noto, riguarda il “legittimo Compagnon Angelo UDC Favorevole impedimento”, cioè la scappatoia inventata dagli azzeccagarbugli di Contento Manlio PDL Contrario Berlusconi, per permettergli di evitare di partecipare ai tanti processi in cui è imputato. Un quesito forse meno sentito dai cittadini, ma certo Farina Coscioni Maria Antonietta PD Favorevole fondamentale per il premier e i suoi cortigiani. Fedriga Massimiliano Lega Nord Contrario L’abbinamento di questo referendum con quelli sull’acqua ed Follegot Fulvio Lega Nord Contrario il nucleare avrebbe rischiato di trasformarsi in una clamorosa Frattini Franco PDL Contrario sconfessione, per l’uomo che dichiara di avere con sé la maggioranza Gottardo Isidoro PDL Contrario degli italiani. Ancor peggio per lui, ovviamente, se referendum ed Maran Alessandro PD Favorevole elezioni amministrative fossero coincisi nell’election day. Menia Roberto FLI Favorevole è verosimile che i sondaggi d’opinione (Berlusconi vive di sondaggi) Monai Carlo IDV Favorevole abbiano dimostrato che sul tema del nucleare – specie dopo Rosato Ettore PD Favorevole Fukushima – la maggioranza degli italiani è orientata a votare “Sì” Strizzolo Ivano PD Favorevole all’abrogazione delle norme vigenti, “trascinando” anche gli altri quesiti. Rischiava perciò il fallimento la consueta strategia del silenzio, è interessante ricordarlo, anche perché due di questi personaggi - volta a disincentivare la partecipazione al voto per non raggiungere Antonione e Fedriga - si candidano pure a fare il sindaco di Trieste e, il “quorum” (50% degli elettori più uno), che rende valido il risultato per male che gli vada, faranno i consiglieri comunali. del referendum. Un quorum che, merita ricordarlo, esiste solo per i Del resto, anche la legge 99 del 2009, in cui sono contenute le referendum ma non per le elezioni. Infatti si può diventare sindaco norme per il rilancio del nucleare che si vorrebbero abrogare con il – e presidente della Provincia, o della Regione - anche se a votare referendum, era stata approvata più o meno dallo stesso schieramento va soltanto il 30% degli elettori (è già successo in molti casi), o (allora però l’UDC, nuclearista da sempre, votò a favore della legge, anche meno. Vari ministri tentano ora di buttare fumo negli occhi mentre FLI non esisteva ancora e i suoi attuali esponenti erano nel dell’opinione pubblica, promettendo (verba volant) attenzione per PDL). I referendum sono stati perciò fissati al 12 e 13 giugno. le energie rinnovabili, il risparmio energetico, ecc. e cercando di dare Secondo tempo. l’impressione che il nucleare sia stato accantonato, per poi riprenderlo L’affossamento dell’”election day” serviva anche a guadagnare tempo. al momento propizio. Il 18 aprile, infatti, il Governo presenta di soppiatto un emendamento Infatti la RAI, che per legge dovrebbe riservare spazi adeguati alle - scritto evidentemente dall’ENEL - e lo infila nel decreto-legge informazioni sui referendum, si guarda bene dal farlo. Proprio come le “omnibus” (un guazzabuglio che contiene modifiche a varie leggi reti Mediaset, ovviamente. sulle materie più disparate) in discussione al Senato. L’emendamento Come detto, la partita non è ancora chiusa ed il verdetto finale spetta prevede l’abrogazione delle norme della legge 99 e di altre connesse alla Corte di Cassazione. Non è affatto escluso, quindi, che si voti con queste, ma con la premessa che si tratta in realtà solo di una ugualmente il 12 e 13 giugno. L’impegno della miriade di associazioni, “pausa di riflessione” “al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche movimenti, comitati, ecc. promotori dei referendum, è perciò quello di mediante il supporto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili continuare la campagna per il “Sì”, e di contrastare la disinformazione relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in atto da parte del Governo e dei suoi alleati. in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione Anche Konrad darà il proprio contributo in questo senso, con un Europea”. inserto speciale per il “Sì” ai referendum che pubblicheremo nel prossimo numero. D.P. La storica erboristeria di via Rittmeyer * Il sito del Senato non riporta, a differenza di quello della Camera, le a Trieste si è trasferita nella informazioni sui voti espressi da ogni senatore (evviva la trasparenza!): è nuova sede di via Udine 1/d ragionevole però supporre che questi abbiano votato secondo le indicazioni Venite a trovarci! dei rispettivi partiti. I senatori eletti in Friuli Venezia Giulia sono: Tamara Blazina, servizio di consulenza Carlo Pegorer e Flavio Pertoldi del PD, Giulio Camber, Vanni Lenna e Ferruccio dott. Marinella Starace Saro del PDL e Mario Pittoni della Lega Nord. farmacista - erborista diplomata Per informazioni e materiale sui referendum: tel. 040 363772 www.fermiamoilnucleare.it - www.referendumacqua.it
7 Konrad maggio 2011 CENTRALE DI KRŠKO E TERREMOTI Saltano i reattori di Fukushima (poco protetti dai maremoti, terribile errore/imbroglio di progettazione) ed Il Piccolo il 19 e 20 marzo chiede a quattro presunti esperti se la centrale di Krško sia sicura nei confronti dei terremoti (scrivo ‘presunti’ perché ci sono di mezzo anch’io). L’esperto austriaco avrebbe risposto: Krško è pericolosa perché «possono esserci scosse con un’accelerazione di 0,31 g. La centrale può sopportare 0,30 g» (traduco: 31 contro 30 centesimi dell’accelerazione di gravità, chiamata “g”). Messa così, questo geologo austriaco avrebbe detto una sciocchezza, perché non sono calcoli significativi al centesimo. (Ovviamente, dobbiamo stare alle risposte ogni 500 anni in media (come si fa per da NW a SE, cioè “dinarica”), il sito di Krško pubblicate, che non è detto rispecchino il l’edilizia abitativa) non è sufficiente, che (la croce nera) risentirebbe certamente di pensiero degli intervistati) occorre proteggersi da eventi ben più forti valori ben più elevati di 0,20 g (non è l’unico Il secondo esperto, sloveno, ne ha (avrebbe) e rari (con cadenza di decine o centinaia di parametro che si considera, ma stiamo sparata una davvero grossa: «Penso che migliaia di anni), e che converrebbe arrivare semplificando). Krško possa resistere fino al 9° Richter, come ad una valutazione condivisa Italia-Slovenia. Se l’uso dei terremoti abbastanza ben Fukushima». Tanto per capirci: 8 mila volte Perché? Guardate la figura accanto. Le zone conosciuti degli ultimi 500 anni dà luogo alle il terremoto del Friuli, a 100 km di distanza, colorate indicano le accelerazioni per la differenze che abbiamo visto, immaginate le accelerazioni anche doppie della gravità. progettazione della normale edilizia abitativa incertezze nel valutare eventi per i quali non Mentre la centrale di Krško NON fu certo in Italia e rispettivamente in Slovenia. Le esistono testimonianze scritte, ma solo indizi progettata per sollecitazioni così alte. Detto differenze sul confine non sono grandi (meno geologici (basati sull’osservazione delle faglie, per inciso, a proposito del valore di progetto del 20%). Guardate piuttosto l’andamento su datazioni con gli isotopi, studio dei pollini di 0,30, il professor Fajfar dell’università nettamente a fasce in Italia ed invece a etc.). Le incertezze aumentano di molto e, di Lubiana nel 1997 sulla rivista “Nuclear macchie in Slovenia, dove i due massimi con esse, lo spazio per scelte soggettive Engineering and Design” ha mostrato che tendono a coincidere con le due città più e rischi “imprevisti”. Ecco perché nella mia esso è stato superato dalla registrazione di grandi (rosso su Lubiana =0,25 g e arancione imbarazzata risposta scritta ho predicato una semplice scossa di magnitudo circa 4 verso Zagabria =0,225 g). prudenza e invitato i colleghi all’umiltà. avvenuta vicinissimo alla centrale (dunque, Fasce e macchie riflettono solo in parte Da cittadino invece non posso tacere che Krško è in zona attiva). L’attuale ministro le diverse distribuzioni geografiche dei da noi (in Slovenia non so) oggi i controlli dell’ambiente sloveno è un ingegnere terremoti negli ultimi secoli; sono piuttosto istituzionali spesso non sono credibili. Mi sismico, che ha svolto il dottorato proprio il risultato dei due approcci di calcolo della sono formato all’università anche studiando con Fajfar, sarà certo in grado di prendere le pericolosità adottati dai due Paesi: calcoli “alla la vergogna del Vajont, e potendone misure del secondo esperto intervistato, che Cornell” in Italia, invece tipo “sismicità lisciata” discutere con i due geologi che all’epoca vi straparla di magnitudo 9. (Per nostra fortuna, in Slovenia. A sinistra in figura, i valori sono avevano lavorato seriamente: Semenza jr. né in Italia né in Slovenia ci sono faglie in fortemente condizionati dall’interpretazione ed il mio amico Luciano Broili, con Müller. grado di produrre un 9, e neanche un 8). geologica delle faglie attive; a destra, in (il geologo Dal Piaz, “Barone” dell’Università Il terzo, un (bravo) professore italo-sloveno Slovenia, dai punti in cui sono stati ubicati i di Padova, spero invece sia finito all’inferno; «chiarisce» - scrive il giornalista - «un terremoti antichi; con la complicazione che di calcoli di frane non capiva nulla, ma gli punto chiave: La centrale è stata progettata è facile sbagliare ubicazione andando dietro faceva comodo fare il grande consulente e si per resistere a una forza pari a 0,30 g. alle notizie (che provengono da monasteri e adattò ai desideri del committente, che stava Recentemente è stato rivisto il progetto e la città importanti). Personalmente, preferisco giocando sulla vita di migliaia di persone per stima è stata portata a 0,60 g». Messa così, l’approccio alla Cornell, ma ritengo che le poter vendere all’Enel un impianto collaudato la dichiarazione è incomprensibile: è stata ipotesi italiane siano migliorabili. Fra l’altro, alla massima capienza d’acqua del bacino). rinforzata la struttura? O, al contrario, si nuovi calcoli “alla Cornell” eseguiti da OGS L’iter del rigassificatore di Trieste sta lì a sarebbe dimostrato che l’accelerazione danno valori superiori a quelli visibili in indicare che la lezione del Vajont (e di Stava, supera del doppio quella assunta nei figura. Anche la “sismicità lisciata” slovena Seveso, Viareggio) non è servita, né allo Stato, calcoli degli anni ’70? «Dal mio punto di lascia spazio a decisioni soggettive sul come né agli organi tecnico-scientifici di controllo vista» - avrebbe concluso l’intervistato - «la effettuare i calcoli; per non dire appunto che e nemmeno ai giornali; con l’eccezione centrale è abbastanza sicura». Cosa vorrà dire le due macchie a Lubiana e verso Zagabria del Comune di Muggia e di Konrad. Magre «abbastanza»? potrebbero essere l’effetto spurio della consolazioni. Quando la domanda è stata rivolta a chi conoscenza insufficiente della storia sismica Chi andrà all’inferno la prossima volta? scrive, ho chiesto tempo ed ho risposto per slovena. Qualche idea ce l’avrei. iscritto. Troppe complicazioni, preoccupazioni Se venissero presi in considerazione anche del pubblico, interessi economici, tensioni i terremoti che si ripresentano (a seconda Livio Sirovich anche nazionalistiche, e poca informazione, delle normative adottate) ogni 10 mila od coordinatore di un Gruppo di ricerca in Sismologia e comunque i calcoli sismici hanno elevate Ingegneristica e Tecniche Applicate al Rischio ogni milione di anni, e/o se si valutasse il di un istituto nazionale di ricerca. incertezze. Ho scritto che dimensionare una potenziale sismico delle faglie fra Slovenia e centrale per terremoti che si ripresentano Croazia (che hanno orientazione prevalente
8 Konrad maggio 2011 Il piano delle ipocrisie Verso una conclusione ingloriosa la vicenda del piano regolatore di Trieste Il piano regolatore è senz’altro lo strumento di maggiore rilevanza ambientale, per un Comune. è dai suoi contenuti che si valuta la sensibilità (o la mancanza di sensibilità) di un sindaco e di un’amministrazione comunale sui temi dell’ambiente. Le vicende del piano regolatore di Trieste, più volte tratte su Konrad, sono emblematiche a tale proposito. Innanzitutto un breve pro- memoria storico. Il piano Illy-Cervesi A metà degli anni ‘90 il sindaco di centro-sinistra (?) Riccardo Illy impose l’approvazione di un piano (la variante n. 66) – approvato nel 1997 - dichiaratamente pensato per il “rilancio dell’edilizia”. Detto e fatto, grazie anche alla presenza in Giunta come assessore all’urbanistica di un rappresentante autorevole del mondo dei costruttori, l’ing. Giovanni Cervesi. I risultati si videro negli anni successivi, con la “villettizzazione“ spinta “Colata di ville” a Barcola-Cedassammare. sulla fascia costiera e sull’altopiano carsico (il piano prevedeva 58 zone Una delle eredità del piano regolatore Illy-Cervesi (approvata anche da Dipiazza) di espansione residenziale!), la distruzione del poco verde residuo in città e con la crescita di mostri edilizi in aree periferiche di pregio adottato il 6 agosto 2009 dopo una lunga fase di elaborazione ambientale, prive di decenti accessi viari e talvolta anche di fognature. tenuta rigorosamente segreta. Impossibile, quindi, per i cittadini, Una progressiva cementificazione che continua tuttora. contribuire alla stesura del piano, benché la Direttiva europea sulla Inutili furono gli allarmi e le contestazioni degli ambientalisti, ignorati VAS (valutazione ambientale strategica) lo prescriva. dal ceto politico locale e “oscurati” dai principali mezzi d’informazione. Era perciò inevitabile che abbondassero le contraddizioni. Poi, mano a mano che gli scempi crescevano (insieme alle proteste Per limitarsi alle questioni di maggior rilievo, da un lato venivano dei cittadini), una qualche consapevolezza del disastro cominciava a eliminate le assurde zone artigianali, commerciali e turistiche previste diffondersi, anche all’interno del mondo politico locale e perfino nelle dal piano del ’97 in zone carsiche di grande pregio ambientale, e si forze politiche che avevano sostenuto il piano Illy-Cervesi. riduceva l’edificabilità in molte aree dell’altopiano e della costiera, Il sindaco Dipiazza, eletto nel 2001, non perdeva occasione per per un totale di circa 1 milione 600 mila metri cubi. Dall’altro lato, scagliarsi contro il predecessore, di cui però faceva approvare uno però, rimanevano 18 zone di espansione residenziale (riduzione più dopo l’altro i piani attuativi “figli” di quello del ’97. apparente che reale, poiché nel frattempo molte di quelle del piano A nulla servirono i reiterati appelli degli ambientalisti, affinché Illy-Cervesi erano state edificate), si creavano una zona turistica e un quest’ultimo venisse urgentemente modificato. Era più facile e nuovo grande canile in aree di grande pregio naturalistico sul Carso. comodo, evidentemente, gestirlo recitando la parte di chi lo fa contro Non solo: si inventavano una dozzina di zone “miste strategiche” (ex- voglia. Si poteva così avere il consenso sia di costruttori e speculatori, caserma di Banne, aree del “Burlo”, del mercato ortofrutticolo, della sia dei cittadini ingenui che si accontentano delle sparate. Infatti fiera, ecc.), di proprietà pubblica ma con la previsione di piani attuativi Dipiazza fu rieletto nel 2006. di iniziativa privata, con un’incredibile congerie di destinazioni d’uso Solo nel luglio 2007 - per rispondere in qualche modo alle pressioni di ed elevate volumetrie edificabili: un invito a nozze per la grande ambientalisti e comitati – il Consiglio comunale approvava finalmente speculazione immobiliare. le direttive per un nuovo piano regolatore. Direttive assai generiche Dulcis in fundo, una norma del nuovo piano manteneva in vita e deboli, però, perché votate sotto il peso di furibonde pressioni tutti i piani attuativi di quello precedente, anche sulla costiera, del mondo dell’edilizia (costruttori, ma anche ordini professionali: purché avessero almeno un parere favorevole della Commissione architetti, ingegneri, periti, geometri, ecc.). paesaggistica comunale (controllata dai rappresentanti degli ordini professionali legati all’edilizia). Il piano Dipiazza Il nuovo piano rappresentava quindi un passo in avanti solo parziale, Ne derivò un nuovo piano regolatore (la variante n. 118), rispetto al precedente. Era però pur sempre possibile migliorarlo, prima dell’approvazione definitiva. A ciò miravano infatti le osservazioni presentate nel dicembre 2009 dalle associazioni ambientaliste (WWF, Italia Nostra, Legambiente e Triestebella), da molti cittadini e dalla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici. Sarebbero occorsi però un’apertura da parte del sindaco - che era anche assessore all’urbanistica - e della sua la vignetta di Colucci maggioranza, insieme ad un’incisiva azione politica dell’opposizione. Soprattutto sarebbe stata necessaria una disponibilità all’ascolto e al confronto con la cittadinanza. Invece, sindaco e maggioranza si trinceravano dietro il segreto, anche nell’esame delle 1.141 osservazioni ed opposizioni, mentre in consiglio comunale era sempre guerra aperta tra i due schieramenti, senza alcun serio confronto o tentativo di dialogo. Tutti consideravano il piano regolatore una faccenda “privata” del ceto politico, da usare come arma polemica contro gli avversari e con i cittadini ridotti a spettatori, anche un po’ molesti se cercavano di dire la loro. L’epilogo In una seduta della Commissione urbanistica comunale alla fine di
9 Konrad maggio 2011 marzo, alla quale poteva assistere anche il pubblico, il presidente Cosolini, candidato sindaco del centro-sinistra, sembra crederci, ma è della Commissione, Roberto Sasco, ed il sindaco Dipiazza chiarivano difficile condividere la sua fiducia. definitivamente la decisione politica di non accogliere nessuna delle Sembra più verosimile che il piano Dipiazza non verrà approvato e modifiche migliorative proposte da ambientalisti e Soprintendenza. tanto meno migliorato, facendo così tornare in vigore quello di Illy e Il piano andava approvato così com’era, prendere o lasciare. Neppure Cervesi. Con grande gioia degli speculatori di ogni risma, ma anche la maggioranza aveva però voglia di votarlo e infatti poco dopo il di gran parte del ceto politico: Dipiazza potrà sempre dire di averci Consiglio comunale decideva – con il voto del centro-sinistra, più i provato e che “gli altri” lo hanno bloccato, il centro-sinistra e i “Bandelli “Bandelli boys”, e con l’astensione del PDL - di rinviare la discussione boys” potranno dire invece che Dipiazza ed i suoi hanno fatto solo e l’eventuale approvazione a dopo le elezioni, passando la “patata” al finta. Mentre la polemica andrà avanti, il cemento continuerà a colare nuovo sindaco e relativo Consiglio. su boschi, pastini e prati. Sennonché a quel punto (sindaco e Giunta si insedieranno nella prima quindicina di giugno) mancheranno meno di due mesi alla scadenza Dario Predonzan del termine utile per l’approvazione del piano: la salvaguardia istituita all’atto dell’adozione, scade infatti il 6 agosto 2011. è arduo credere ampia documentazione sulle vicende recenti del piano regolatore che sindaco e Giunta, nonché Consiglio, verosimilmente in gran di Trieste è disponibile nel sito: www.wwf.it/friuliveneziagiulia parte “nuovi”, possano concludere positivamente, migliorandolo, uno nella sezione (“documenti”, sottosezione “urbanistica e territorio”) strumento tanto complesso e tormentato. Un’ Idea dI cITTà Giuseppe Longhi (1943), professore di Urbanistica allo IUAV di Venezia, promotore del programma “Qualità Italia” promosso da Ministero per i Beni Culturali e Ministero dell’Economia e finanze, esperto del CESE – Comitato economico sociale dell’UE per la Trieste è una Un’idea città di città priva, è anche dalla fine degli un blog: I programmi di chi vuole ora amministrare riqualificazione urbana sessanta,www.unideadicitta.it di linee guida e chiari indirizzi di Trieste non possono ridursi alla promessa Trieste, mercoledì di 4 maggio 2011 Leonardo Ciacci (1952), professore di segui gli aggiornamenti ed invia il tuo via Filzi 14 - ore 17.00 disegno urbano. commento.Eppure lo scenario nel quale mettere due o tre pezze al piano regolatore Sala F1 della SLMMIT Università di Trieste Urbanistica e Teorie dell’Urbanistica allo si colloca, le tecniche di pianificazione, gli per accontentare gli uni o gli altri, i costruttori IUAV di Venezia la cui attività di ricerca obblighi internazionali alla sostenibilità e al o gli ambientalisti. C’è il rischio solamente è rivolta in particolare alla elaborazione, decoro urbano, la sensibilità dell’opinione di incidere, senza una logica che sia rappresentazione e comunicazione filmata pubblica rispetto ai temi della tutela ancorata alla tutela dell’interesse pubblico, del progetto urbanistico. Ha partecipato alla ambientale e paesaggistica, sono nel sulle rendite fondiarie in un clima che redazione nel 2007 del Piano territoriale di frattempo radicalmente mutati. irrimediabilmente nuoce sia agli operatori Coordinamento della Provinciale di Venezia I prezzi di questo listino sono validi fino al 30/08/2011 Sono anche rimasti irrisolti gran parte dei suoi economici sia ai cittadini. Modererà il prof. Stefano Fantoni della SISSA nodi principali: il riuso del Porto Vecchio, la L’Università con il WWF Trieste e il suo Gruppo di Trieste. localizzazione e riconversione con bonifica studentesco, unitamente alla Domus Agenzia delle aree industriali, l’individuazione di Immobiliare e alla FIAIP Federazione Agenti Il Convegno si terrà mercoledì 4 maggio strumenti di tutela del patrimonio costruito Immobiliari Professionali, quale contributo 2011 ore 17:00 nell’Aula F1 della SSLMIT e dei valori naturalistici quali la Costiera ad una riflessione su Un’idea di Città, hanno Università di Trieste via Filzi 14. e l’Altopiano carsico, la progettazione di chiamato due esperti che con la loro cultura, Sono previsti gli interventi di Giancarlo infrastrutture di trasporto sugli assi di scevra da ogni condizionamento locale, Fontanone (Domus Agenzia Immobiliare), ingresso nella città, la mobilità urbana. sappiano innescare un dibattito che si Antonio De Paolo (Presidente regionale Fare una città non può prescindere da un’idea vuole prosegua nei mesi successivi al voto, FIAIP), Alessandro Giadrossi (Università Trieste na di convivenza civile e dalla consapevolezza con l’abbandono definitivo di argomenti e e Presidente WWF Trieste), Andrea Benedetti che ogni scelta sugli assetti fisici e la questioni legate a favorire modesti interessi (IUAV di Venezia, Università di Trieste). dislocazione delle attività umane può personali, corporativi o di settore. favorirla o osteggiarla. A parlarne sono stati invitati ESERCIZIO FARMACEUTICO L’unico negozio a Trieste specializzato in tè dott. ilMajaron Leonarda Trieste - via Fabio Severo 140 Riceviamo susali, spezie, dott. Marcoappuntamento, conper pepe, accessori Esposito orario il tè continuato: tempio aperto no-stop dal lunedì al sabato 9-20 Bilanciamento craniosacrale del benessere - Cromopuntura tel. 040 5199715 dal lunedì al sabato e tanto altro dalle 9.00 alle 20.00 FARMACI SENZA OBBLIGO DI RICETTA Test intolleranze alimentari - Fiori di Bach ashram.iltempiodelbenessere@yahoo.it OMEOPATIA - ERBORISTERIA - ARTICOLI SANITARI Dieta Psicosomatica www.centroesteticoashram.com Misurazionevia della pressione, del Monte 1glicemia Triestee colesterolo. 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10 Konrad maggio 2011 Libri Emilio Salgari “Io, giovanotto sconosciuto a Milano, ma di qualche nome a Verona, antico cadetto della Marina Mercantile, le mando questo mio scritto onde avesse, trovandolo degno, a pubblicarlo nel suo giornale. Trattasi di un naufragio sulle coste della Nuova Guinea....”. Vita meravigliosa, l’enciclopedia in cui tuffavo il naso da piccola (e che ancora possiedo per- ché mi lego ad ogni cosa) lo presentava così, spiegando che, con questa lettera al giornale milanese “La Valigia”, il ventunenne Emilio Salgari tentava per la prima volta l’avventura dello scrivere. In questi giorni, a cent’anni dalla morte, si parla molto di lui, e ancora se ne parlerà, fino all’agosto 2012 quando ricorreranno i centocinquant’anni dalla nascita. Un biennio speciale, di studi salgariani e di omaggi alla sua memoria. A me, molto semplicemente, per ricordarlo è venuto naturale riaprire quelle pagine, dall’età, un anno di più, un anno di meno, tavolo per molte ore al giorno ed alcune della quell’enciclopedia per ragazzi dai testi un po’ poteva fare la differenza) che quella magnifica notte, e quando riposo sono in biblioteca per sentimentali, gli aggettivi ampollosi, le verità storia d’avventura e d’amore era tratta da un documentarmi”. ammorbidite. Niente fotografie, solo “illustra- romanzo di un certo Emilio Salgari – e smessi I nervi sono allo stremo, e la miseria lo at- zioni”. i falsi gioielli, chiedevamo di leggere altre sue tanaglia. Quando la moglie Ida inizia a dare Per qualsiasi altro argomento, avrei cercato storie, e di conoscere informazioni su di lui. segni di disturbi mentali, Salgari contrae altri nell’infinita miniera del web. Ma Salgari vuol Aprire l’enciplopedia su questa pagina e sco- debiti per poter pagare le cure. Ma la salute dire infanzia. E capitombolarsi all’indietro, è un prire che aveva avuto una vita grama, difficile, della donna peggiora così tanto che nel 1910 attimo. senza viaggi e senza avventure, era doloroso. deve essere internata in manicomio. Disperato Come dimostra il bel saggio di Giuseppe Turca- Dava sì, la misura di quanto fosse potente perché non ha i mezzi per consentirle una de- to, Viva Salgari! (ed. Aliberti) - che ha raccolto il solo strumento dell’immaginazione, ma genza migliore in una clinica, Salgari si uccide le testimonianze di numerosi intellettuali su mostrava anche quanto la vita reale potesse il 25 aprile 1911. come e quando avessero cominciato a leggere essere diversa, misera, desolante. Lo fa in modo orrendo, squarciandosi la gola Salgari e come questo li avesse influenzati - Sì, Salgari conosce pubblicazione e straordina- e, alla maniera del harakiri, il ventre. Un gesto ciascuno si è avvicinato a Salgari a suo modo. rio continuo successo. “Nell’Italia fin de siècle, estremo, teatrale, degno di un pirata. Ma A me, e a tutte quelle che sono state bambine ancora in gran parte contadina, afflitta da un’al- l’arma che stringe non è un prezioso pugnale, negli anni ‘70, Salgari venne portato in dono tissima percentuale di analfabetismo [...], le oltre come forse lui stesso vorrebbe. È soltanto un dallo sceneggiato di Sergio Sollima. Ancora ottantamila copie del Corsaro Nero vendute in banale rasoio da barbiere, a simboleggiare oggi, la sigla di Sandokan è perfettamente breve termine dalla sua uscita, costituirono un che a ucciderlo è stata proprio la mediocrità, impressa nella memoria. Ancora oggi, a ripen- evento editoriale d’eccezione” (Bruno Traverset- lo squallore di una vita reale così crudelmente sarci, viene una fitta di nostalgia per quelle ti, Introduzione a Salgari, ed. Laterza). differente da quella agognata. serate davanti ad una tv bella, che ci riuniva Ma è un ingenuo e le condizioni contrattuali Lascia un biglietto alla famiglia e uno, sprez- gioiosamente tutti. sono una trappola: sono solo gli editori a zante e stanco, agli editori che l’avevano L’infanzia è fatta di tante cose. Di libri che non beneficiare del suo lavoro, mentre lui conti- sfruttato: abbiamo più riaperto. Di sogni che abbiamo nua a lottare con le ristrettezze economiche, “A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle, man- sognato, di giochi a cui abbiamo giocato, con i drammi familiari, le paure (come quella tenendo me e la mia famiglia in una continua di nomi di amici inesistenti a cui abbiamo di diventare cieco, o di perdere d’un tratto la semi-miseria od anche di più, chiedo solo che per consegnato il cuore, di oggetti minimi e senza fantasia). compenso dei guadagni che vi ho dati pensiate valore: cose che, pure, hanno inciso più del È costretto a scrivere tre libri l’anno. Per mante- ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna”. diamante il vetro attraverso cui guardiamo il nere questi ritmi, deve scrivere tre pagine al Quanto tempo è passato da quella prima lette- mondo. È fatta anche del velo colorato che giorno. Nessuna domenica, nessuna vacanza, ra indirizzata al giornale “La Valigia”. mettevamo sul capo, di una collana nei capelli nessuna pausa gli sono consentite. A quel giovanotto di Verona, sconosciuto ed col pendente sulla fronte, e di ridicoli bracciali All’amico Giuseppe Gamba, pittore (il più entusiasta, è scivolata via la vita, e la speranza. a ornare i piccoli polsi: perché quel pome- famoso dei suoi illustratori) nel 1909, rivelando riggio si giocava a Lady Marianna, la Perla di l’amarezza, scrive: “La professione dello scrittore Luisella Pacco Labuan... dovrebbe essere piena di soddisfazioni morali Forse sapevamo vagamente (dipendeva e materiali. Io invece sono inchiodato al mio dott. Majaron Leonarda ESERCIZIO FARMACEUTICO Bilanciamento craniosacrale - Cromopuntura dott. Marco Esposito Test intolleranze alimentari - Fiori di Bach FARMACI SENZA OBBLIGO DI RICETTA Dieta Psicosomatica OMEOPATIA - ERBORISTERIA - ARTICOLI SANITARI Misurazione della pressione, glicemia e colesterolo. 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11 Konrad maggio 2011 Libri Anghiari. 29 giugno 1440 Anghiari. 29 giugno Chi volesse sapere quali fossero le cause e più consistente del libro, ma sembra rivolgersi 1440 - La battaglia, l’iconografia, le le conseguenze della battaglia di Anghiari agli appassionati dell’argomento o ai molto compagnie di e volesse averne una visione generale, non curiosi. La ricerca però ci informa anche di altre ventura, l’araldica legga il libro di Massimo Predonzani, ma cose, alcune delle quali preziose, che hanno Massimo Predonzani, Il Cerchio, novembre prenda un’enciclopedia, consulti Wikipedia o dei risvolti, non dichiarati dall’autore, sull’at- 2010, legga il buon lavoro di Capponi, uscito due tualità: Predonzani mostra come la battaglia di pp.217, euro 22,00 mesi dopo il suo (La Battaglia di Anghiari, il Anghiari sia entrata non solo nella coscienza o Saggiatore, pp.234, gennaio 2011). Chi però conoscenza collettiva di allora (tramite scritti e volesse scendere in quegli eserciti, guardarli, affreschi, fra cui quello perduto di Leonardo), distinguerne i miliziani durante la battaglia, e ma anche nelle case (tramite dipinti su cassoni, volesse conoscere la storia delle persone che probabili regali nuziali). Oggi, la rappresen- sionato non troppo allenato alla scrittura ma vi parteciparono, lo legga. tazione artistica della guerra nel mondo è fluida, abbastanza chiara e non interferita Il saggio in questione, che si avvale anche dei occidentale ha cambiato sede e modalità e dalla confidenza accademica delle note, che contributi di Battarra, Carloni e Mancini, si apre le guerre che si combattono non toccano più servono a riprova delle sue tesi. con la rassegna dei personaggi più importanti l’area privata (non si lotta più sotto casa). Nella L’importanza che la battaglia investì sul che presero parte alla battaglia, trattando poi, battaglia di Anghiari, come millenni fa e, per Rinascimento è nota (il sottotitolo del libro di meticolosamente e, pare, col massimo grado l’Europa, fino allo scorso secolo, la guerra era Capponi recita pomposamente: Il giorno che delle fonti a disposizione, tutti i particolari più raggiungibile, più accessibile, più vicina a salvò il Rinascimento): meno noto è che in essa possibili di questa cruciale battaglia. Con tutti, e si portava dietro “gente inutile” (p.97), “a vi fossero anche combattenti slavi e istriani questo libro siamo dentro lo scontro, abbiamo fare scorta” (p.98), cioè schiavi, donne, bambi- (soprattutto di Capodistria), fatto che cade a non pochi nomi, conosciamo le dinamiche e ni, prostitute, parenti, come se fosse (e lo era) fagiolo per Trieste, città che da poco tempo ha l’organizzazione militare. un lavoro e loro seguissero i congiunti; mentre iniziato a riscoprire il proprio Rinascimento (mi Anghiari si differenzia dai “soliti” libri storici oggi si sta a casa e si possono sentire i parenti riferisco alle scoperte del triestino Antenore non solo per la visione mirata e dettaglia- soldato col telefono, seduti sul divano, mentre Schiavon). ta, ma anche per lo studio araldico che vi è là la questione era proprio diversa. Riccardo Redivo intrapreso, scrupoloso ed esaustivo: è la parte La lingua di Predonzani è quella di un appas- Ragazzi nel paese è soltanto una festa o un'uscita con gli amici, ma assume il ruolo di una prassi che distoglie i pensieri dallo stress di tutti i giorni. delle meraviglie Le feste, il semplice andare e venire per locali è diventata una routine, ma per i genitori può anche essere un incubo, all'oscuro di dove i figli possano essere. Spesso, piuttosto di pensare che gli stessi bambini che hanno visto crescere tra le loro braccia potrebbero essere a ubriacarsi in un pub sporco e pieno di gente, li immaginano nel paese delle meraviglie, ancora piccoli, ancora innocenti, Quando i genitori chiedono a noi figli dove un mondo parallelo dove inseguire un che sperano di tornare a casa invece di eravamo il sabato sera, per un qualche oscuro coniglio comporta una marea di avventure. starsene fuori di notte ed evitare il dialogo motivo, perdiamo ogni voglia di chiacchierare Il nostro di mondo è costruito su piccole vie con i genitori. e la risposta è sempre una sola: "Mah, in giro.". o la piazza principale, su quartieri desertici o Poi tra qualche anno, quando il bere con gli In giro. Una città intera fatta per "girovagare". locali frequentatissimi. Il dove è un qualcosa amici non sarà più vietato, quando fumare Il nostro mondo nascosto, nelle fantasie dei di superficiale, l'importante è il vero e una sigaretta non sarà più un gioco proibito, genitori, può trasformarsi da un semplice bar proprio loisir, svago, che a volte è costruito sembrerà tutto così stupido, tutto così al paese delle meraviglie. sull'esagerazione e la trasgressione di noi banale e non si avrà più paura di parlare con Il segreto che si nasconde dietro al nostro "in giovani, ma è anche l'unica cosa che ci distrae i genitori. giro" però non è, purtroppo, o per fortuna, dai nostri doveri quotidiani. Il sabato sera non Beatrice Achille
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