Catalogo 2021 SCONTO 50% - Banca di Piacenza
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SCON TO 50% Catalogo 2021 Strada di Cortemaggiore, 50 29122 PIACENZA tel. 0523504918 - fax 0523516045 email: edizioni@tepartigrafiche.it internet: www.tepartigrafiche.it
Presentazione L’ affermazione dell’arcivescovo del romanzo di Victor Hugo (Notre Dame de Paris), “que- sto ucciderà quello”, indicava nel Libro, o meglio I l catalogo della casa editrice Tep potrebbe essere inti- tolato la “storia della città di Piacenza e del suo territorio” per l’attenzione prestata a queste due entità nella stampa, il carnefice dell’Architettura: era la inscindibili attraverso un approccio interdisciplinare. presa di coscienza dell’inevitabile passaggio di conse- Il limitare l’attenzione al territorio della provincia però gne tra due diversi strumenti di comunicazione. non deve essere inteso nell’accezione negativa di “pro- Nel Medioevo l’Architettura costituisce la summa vincialismo”, bensì come specializzazione di chi cono- del sapere enciclopedico del tempo; una sorta di Bi- sce ed ama la sua terra ed è quindi in grado di porta- blia pauperum che, non sarà più comprensibile re un contributo alla ricerca in analoghi campi sul pia- quando, con l’utilizzo dei caratteri mobili per la no nazionale. stampa, si attua il superamento del carattere elitario Si è ormai superata una logica di monografie per adot- del testo scritto e inizia una sorta di democratizzazio- tare invece quella delle storie che diventano metodi di ne della cultura. conoscenza. Non si potrebbe comprendere infatti la Il libro diviene, proprio perchè destinato ad ampia “macchina città-territorio” nel suo complesso, se diffusione, non solo l’erede della funzione di tramite non si fosse chiarito il ruolo svolto dalla nobiltà locale di messaggi affidato prima all’architettura e al ricco che si esprime nella costruzione dei sistemi architetto- patrimonio iconografico che lo completava, ma an- nici costituiti da castelli, ville, chiese e palazzi. Ele- che il mezzo per poter conservare l’architettura stes- mento unificante a livello urbano è poi il sistema delle sa spiegando il linguaggio della pietra a chi non lo po- piazze intese come proiezioni sul tessuto costruito dei teva più comprendere. gruppi sociali che coordinano l’intera macchina terri- Il libro quindi svolge un fondamentale ruolo in am- toriale. La piazza quindi vista come luogo di riunione bito culturale modificando i suoi compiti per rispon- per le funzioni politiche e commerciali evidenziando il dere alle esigenze della società. ruolo del mercato come strumento di interconnessione E’ quindi al libro che si chiede di testimoniare i mu- città-territorio. tamenti avvenuti a livello storiografico registrando il Scorrendo il catalogo si trovano opere che affrontano superamento della logica rigidamente monumentale, l’indagine sul lungo periodo mediante l’approccio in- caratterizzata da monografie delle “emergenze”, a terdisciplinare, ma anche preziosi strumenti documen- vantaggio invece di un metodo interdisciplinare che tari resi consultabili al pubblico con la consapevolezza amplia la scala di indagine a tutto il contesto sia co- della necessità, a volte, di lasciar parlare al tempo la struito che naturale. sua lingua come è evidente in Viaggio ai monti. -2-
Presentazione S e meritoria è da considerare la pubblicazione di manoscritti, che vengono inseriti per la prima vol- ta nel circuito di consultazione destinato al grande pub- L’ ampliamento dei confini della cultura e soprat- tutto l’inevitabile necessità di assumersi il com- pito di conservazione della conoscenza da parte del blico, non meno importante è sicuramente il rimettere libro, porta ad addentrarsi nel complesso campo del- in circolazione opere che hanno già conosciuto l’onore le tradizioni popolari e delle fonti specifiche della di- delle stampe. Il contributo di un’opera alla storiografia sciplina (Tradizioni popolari piacentine e Studi è infatti legata alla pubblicazione, ma anche alla circo- sulla comunicazione orale). lazione non limitata alla sede della biblioteca. Risulta Non è solo la storia del passato ad essere indagata, quindi di grande importanza il contributo fornito dalla ma anche quella più recente per la quale si pongono casa editrice Tep agli studiosi locali, con l’inaugurazio- problemi di metodologia di approccio (si pensi per es. ne della collana dedicata alle ristampe anastatiche ini- all’opera Legati ad un granello di sabbia). Si trat- ziata con le guide dello Scarabelli (1841) e del But- ta di far emergere la cultura dell’immagine che viene tafuoco (1842) nella speranza che siano questi i primi sostenuta da uno studio sulle sue stesse origini stori- titoli di una lunga e fortunata serie. che (Fotografi a Piacenza). Alcune opere rimarranno nella storiografia per il loro Ogni pubblicazione è da considerarsi quindi come un contributo scientifico volto a stimolare ulteriori ricer- contributo, anche se prodotto secondo ottiche non che; allo stesso tempo emerge la consapevolezza che sempre confrontabili, alla storia locale ritenendo che non si possa trascurare l’aspetto divulgativo in parti- proprio la diversità possa permettere l’ampliamento colare volendo rivolgersi al pubblico costituito dai ra- degli orizzonti di ricerca. gazzi (Ti racconto Piacenza...). Non poteva man- care un’opera che, pur nell’apparenza di una mono- VALERIA POLI grafia dedicata alla cattedrale, si configura come uno strumento di trasmissione di quel messaggio antica- mente affidato al “testo in pietra”. E’ necessario tra- mandare non solo i messaggi del passato, ma anche gli oggetti che nel loro mutuo rapporto evidenziano la funzione di testimonianza di usi e costumi: in questo contesto non si possono dimenticare i veri e propri ca- taloghi come quello dedicato all’intera collezione del Museo della Collegiata di Castell’Arquato. -3-
Indice Collana Poggiali Collana Fotografia & Arte Le antiche famiglie di Piacenza e i loro stemmi Il barocco del Mochi nei cavalli farnesiani G. Fiori, G. di Gropello, C. E. Manfredi, G. Pantaleoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 M. de Meo, G. Mischi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Nei laboratori dell’Arte - vol. I e II La nobiltà in Piacenza C. Francou . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 C. E. Manfredi, G. di Gropello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Sul tempo Le vie di Piacenza C. Francou, S. Fugazza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 E. F. Fiorentini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Bruno Sichel 1915-1985 S. Fugazza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Collana Studi Storici I Bot della collezione Spreti F. Arisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Bernardo Barbiellini Amidei F. Molinari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Fotografi a Piacenza (1857-1900) G.Bertuzzi, M. Di Stefano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Ecce Homo di Antonello da Messina Collana Storia per Ragazzi A. Malinverni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Ti racconto Piacenza M. Favari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Collana Fotografia & Storia Locale Valtrebbia e Valnure Collana Architettura A. Grassi, F. Saltarelli, V. Ferrari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 Ville piacentine La Valdarda nelle sue stagioni A. M. Matteucci, C. E. Manfredi, A. C. Mastroviti . . . . . . . . 10 C. Corvi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Castelli piacentini Castell’Arquato C. Artocchini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 M. Le Cannu . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Le chiese di Piacenza Il Museo della Collegiata di Castell’Arquato E. F. Fiorentini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 P. Ceschi Lavagetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Vigoleno Collana Arte & Architettura G. Eremo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 Piacenza la città e le piazze Carpaneto e la val Chero A. Còccioli Mastroviti, F. Corso, M. Pigozzi, L. Montanari - P. Freghieri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 S. Quagliaroli, M. Spigaroli, A. Zaninoni . . . . . . . . . . . . . . . 14 FIORENZUOLA storia, Il centro storico di Piacenza architettura, territorio da scoprire G. Fiori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 P. F. Orsi, V. Poli, A. Setti, G. Testa . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 Val Luretta G. Eremo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 Val Tidone - Nibbiano G. Eremo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 -4-
Indice Collana Storia & Folklore Collana Guide Artistiche Tradizioni popolari piacentine - Volumi I - II - III - IV Santa Maria del Carmine C. Artocchini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 Il Tempio delle memorie dimenticate A cura di Elena Gardi - Testi di Elena Gardi e Giorgia Rossi . . . . 36 Studi sulla comunicazione orale piacentina E. Tammi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 Il Duomo di Piacenza D. Ponzini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 I tormenti della carne C. Zilocchi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 La Collegiata di San Giovanni Battista J. Nani e gli studenti del Liceo “A. Volta” . . . . . . . . . . . . . . . 37 Legati a un granello di sabbia P. Baldini, M. Molinaroli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 Collana Ristampe Anastatiche Collana Narrativa Viaggio ai monti di Piacenza (1805) A. Boccia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 Gente di Stra’ Levata M. Favari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Guida ai monumenti storici ed artistici della città di Piacenza C’eravamo tanto amati L. Scarabelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 M. Molinaroli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Nuovissima guida della città di Piacenza Verdi Piacentino G. Buttafuoco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 M. Molinaroli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Castel San Giovanni città F. Bottarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Scienze Naturali Giorni di Giappone L’Erbario dipinto di fra Zaccaria C. Francou . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 S. Fugazza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Nel Piccolo Tibet Hortus siccus A cura di A. Marocco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 C. Francou . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Piacenza2 G. Dadati - S. Fugazza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Cucina Negli Urali della nuova Russia Piacenza il territorio e la cucina contemporanea C. Francou . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Ettore e Stefano Ferri, Georges Cogny, Stefano Quagliaroli . . . . . 41 Semplicemente buono: è di PIACENZA F. Fornari, G. Lambri - ricette di E. e S. Ferri . . . . . . . . . . . . 42 Non solo Gutturnio G. Lambri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 -5-
Collana Poggiali Le antiche famiglie La nobiltà di Piacenza in Piacenza e i loro stemmi Lo scopo della pubblicazione è quello di fornire un inquadramento storico alle varie centinaia di schede - dedicate alle singole famiglie nobili piacentine - nel- le quali, per forza di cose, la genealogia prevale sulla parte narrativa. Non si è qui inteso fare un lavoro erudi- to, ma unicamente offrire un panorama delle vicende storiche locali, collegando ad esse l’evolversi della nobiltà nel cor- so del tempo ed illustrando particolari aspetti economico-sociali e culturali di questo ceto. Si è pertanto ampiamente utilizzata l’ab- bondante pubblicistica, anche non loca- le, sull’argomento; l’apparato di note è stato però volutamente limitato, onde non appesantire la trattazione e offrire, contemporaneamente, delle piste di ri- cerca a coloro che desiderassero appro- fondire un particolare tema. Per rendere più agevole la consultazione CARLO EMANUELE MANFREDI si è ritenuto utile pubblicare a parte il GUSTAVO DI GROPELLO GIORGIO FIORI profilo storico, che costituisce del prece- GUSTAVO DI GROPELLO dente testo la prefazione assumendo così CARLO EMANUELE MANFREDI dignità di studio autonomo. Il volume è MAURIZIO DE MEO la storia delle famiglie nobili di una cit- GIUSEPPE MISCHI tà italiana e fornisce un rapido inqua- dramento storico del fenomeno nobilia- re nell’Europa occidentale durante l’ul- timo millennio, con riferimento alla storia politica della città. Pagine : 616 Formato: 24 x 33 cm Pagine : 216 Cartonato con custodia Formato: 15 x 21 cm - Brossura Prezzo : h 200 Prezzo : h 20 -6-
Collana Poggiali Le vie di Piacenza Il testo nasce dal desiderio dell’autore Secondo l’ordine alfabetico vengono di fornire un supporto alla conoscen- registrate le attuali denominazioni ri- za della storia attraverso l’intitolazio- portando anche le precedenti e indi- ne delle strade. L’iniziativa aveva pre- cando gli edifici di particolare rile- so l’avvio sulle colonne del quotidia- vanza storica e artistica. no Libertà con appuntamenti a ca- Da segnalare che il testo privilegia so- denza settimanale protraendosi per lo la componente piacentina non ri- quasi un decennio. tenendo necessario ripetere informa- L’opera è costituita quindi dalla rac- zioni di interesse nazionale. colta dell’ingente patrimonio prodot- Uno strumento quindi di consultazio- to per metterlo a disposizione degli ne che può essere considerato un ma- studiosi. nuale di storia, ma anche una sorta di Limitatissimi i riferimenti bibliografi- dizionario biografico. ci a disposizione dell’autore per un ar- gomento di interesse relativamente ERSILIO FAUSTO FIORENTINI - Inse- recente. gnante di italiano e storia dell’Istituto Si ricorda infatti che la toponomasti- per geometri Tramello di Piacenza. Da ca e la numerazione civica nascono tempo coltiva la passione per il giornali- agli inizi del XIX secolo per volere smo e per la storia piacentina, passione dell’amministrazione napoleonica e che spesso si intreccia con la didattica che, allora, si contavano solo 180 da lui seguita nel preparare i propri stu- strade contro le 780 attuali. denti all’esame di maturità. Ha firmato diverse pubblicazioni tra cui “Le Chiese ERSILIO FAUSTO FIORENTINI di Piacenza”, opera che ha raggiunto con successo la seconda edizione. Pagine : 520 + 120 aggiornato 12/98 + 136 aggiornato 09/2011 Formato: 17 x 24 cm - Brossura Prezzo : n. 3 volumi h 80 -7-
Collana Studi Storici Bernardo Barbiellini Amidei Nato a Roma il 24 gennaio 1896, Ber- nardo Barbiellini Amidei, trascorre l’infanzia e la giovinezza a Piacenza do- ve la nonna materna Rosa Gattorno, rimasta vedova, ha creato la Congrega- zione delle figlie di S. Anna con finali- tà assistenziali ed è morta nel 1900 in odore di santità. Interrompe gli studi universitari del Politecnico e si lascia coinvolgere nella spirale dell’entusia- smo nazionalistico prima e fascista poi. Pur non potendosi definire in senso proprio il fondatore del fascismo pia- centino, ne diventa nel bene e nel ma- le il leader carismatico, dagli inizi del 1921 al 19 giugno 1929, quando una durissima lettera di Augusto Turati lo sospende da ogni attività e successiva- mente gli toglie la tessera (ma anche negli anni precedenti egli aveva avuto FRANCO MOLINARI - Nato a Piacenza, sa- un rapporto di amore-odio con il parti- cerdote, ha associato all’attività accademi- to dominante: s’era dimesso nel 1923. ca una vivace produzione di larga risonan- Le radici del suo dissenso e dell’ostilità, za. Dalla sua vocazione divulgativa sono con cui viene ricambiato, sono varie: nate opere assai note: I nuovi tabù della sto- FRANCO MOLINARI egli viene sarcasticamente definito dai ria della Chiesa moderna (4ª ed.); Olio santo suoi camerati come «un socialista in e olio di ricino, Comunisti e Cattolici; Masso- camicia nera» per le sue aperture verso neria cattedrale laica della fraternità. le classi subalterne; la sua fedeltà alla La sua ricerca scientifica fa capo a quattro La presente monografia, costruita sulla Chiesa è bollata come mania religiosa centri d’interesse: le due Riforme (prote- base di una colossale documentazione dai gerarchi ghibellini. Il volume esa- stante e cattolica), il Risorgimento, il Mo- edita e inedita, si colloca nella stagione mina i rapporti del protagonista con le dernismo, il Fascismo. Ha sfornato un’ot- storiografica che sta indagando i ras fa- violenze fasciste e la sua parte del delit- tantina di contributi scientifico-eruditi fra i scisti (Bottai, Starace, Giuriati, Arpi- to Lertua, la fugace esperienza massoni- quali, Il cardinale teatino Beato Buvali e la ri- nati, Ciano, Turati), ed illustra un caso ca, il suo impegno per l’ecumenismo forma tridentina di Piacenza (1957); S. Car- del tutto singolare ed atipico. cattolico-musulmano. Muore eroica- lo Borromeo e il beato Paolo Burali (1977); Le mente il 7 novembre 1940 sui monti conferenze di S. Vincenzo in Italia nel sec. dell’Albania, meritandosi la medaglia XIX (1967); Modernismo e antimodernismo Pagine : 356 d’oro. Da quel momento il fascismo lo in una città di provincia (1981); Il moderni- Formato: 15 x 23 cm - Brossura confisca, proclamandolo «eroe purissi- smo a Piacenza (in coll. con L. Mezzadri); mo», dopo averlo perseguitato. È la se- Tre vescovi piacentini (1977); «Il Nuovo Prezzo : h 20 conda morte. Giornale» e il fascismo (1979). -8-
Collana Storia per Ragazzi Ti racconto Piacenza Questo del maestro Mario Favari, che si presenta come un album illustrato, è in realtà un vero e proprio libro che, con un taglio ed un tono tutto suo ed originale, presenta la storia della città ai ragazzi. E la cosa che subito salta agli occhi, scorrendo il testo intervallato da mol- te illustrazioni e disegni, è che il rac- conto non indulge mai a facili e stuc- chevoli panegirici del “natio loco”, non ha niente di dolciastramente deamicisiano, ma conserva sempre una asciuttezza, una concretezza, una capacità di presa che dovrebbe risul- tare per i ragazzi d’oggi quanto mai accattivante. Non si tratta di storia rimasticata, ma di storia ripensata originalmente, del cui rigore scientifico testimonia e fa da avallo, la prefazione di uno storico cattedratico come Franco Molinari, il quale riconosce al racconto di essere sempre verificato “da costante anche se implicito, richiamo alla letteratura più MARIO FAVARI aggiornata”. Pagine : 128 Formato: 21,5 x 31 cm - Cartonato Prezzo : h 30 -9-
Collana Architettura Ville piacentine Il volume “Ville piacentine” complesso creava un paesaggio artificiale, che, a gui- lavoro d’équipe (per la parte storica: sa di un fondale scenografico, faceva risal- Carlo Emanuele Manfredi e Giorgio tare la villa». Fiori), non si sarebbe potuto realizzare Nell’ampio saggio sulle residenze di cam- senza l’intervento di enti pubblici, a pagna, il corpo centrale, cuore e cervello cominciare dalla Regione, che nel pro- dell’opera, la Matteucci mette in eviden- gramma di studi e ricerche sulla cultura za (e sono i titoli dei singoli paragrafi) la e vita civile del Settecento in Emilia «fedeltà al castello» con una eccezionale Romagna già nel 1979 aveva erogato documentazione, non solo d’immagini fondi al Comune di Piacenza per la rea- fotografiche, ma anche mediante il con- lizzazione di un primo censimento del- fronto delle antiche carte d’archivio con le ville e per quella campagna fotogra- le vedute aeree che a colpo d’occhio mo- fica in bianco e nero, ad opera del strano le trasformazioni delle dimore. Monti, che è stata qui ampiamente uti- Nel secolo XVIII si tende a «dimentica- lizzata. re il castello» per sostituirlo con «nuove Le schede, 164, sono in gran parte di costruzioni». Vengono prodotti capola- Anna Còccioli Mastroviti, giustamente vori come il «Casino Scribani» a S. An- considerata coautrice insieme alla Mat- tonio Trebbia, dell’architetto piacentino teucci e a Manfredi, anche per la sua as- Giuseppe Cozzi. sidua opera di coordinamento. Contemporaneamente c’è ancora chi Il capitolo di introduzione di Carlo Ema- vuole «travestire» il castello, con solu- nuele Manfredi, rende conto dei luoghi e zioni geniali come quella adottata da della committenza, con opportune con- Ferdinando Bibiena per la villa Paveri siderazioni storico-sociali che aiutano a Fontana, a Caramello; o quella studia- capire il rapporto dell’aristocrazia e della ta da Luigi Vanvitelli per il palazzo di borghesia con il fondo agricolo dal quale ANNA MARIA MATTEUCCI derivano i beni; e per questo (anche nel- CARLO EMANUELE MANFREDI le immagini) l’attenzione va spesso alla ANNA CÒCCIOLI MASTROVITI «corte», sviluppata nei pressi o intorno alla casa padronale. “Si costruiva la villa al centro della propria tenuta, anche se questa si trovava nella piatta e afosa pianura anziché su panorami- ci declivi montani. Uno dei mezzi più utiliz- zati a questo fine era l’apertura di viali albe- Pagine : 600 rati, che fungendo da cannocchiali visivi in- quadravano prospetticamente la dimora. Formato: 24 x 33,5 cm Anche il giardino intorno alla villa consenti- Cartonato con custodia va di cambiare parzialmente il paesaggio… Prezzo : h 200 Nelle dimore particolarmente fastose il parco si estendeva per qualche ettaro e ri- - 10 -
Collana Architettura Castelnuovo Fogliani; architetti fore- ANNA MARIA MATTEUCCI - Ordinaria stieri che trovarono emuli, poco dopo, di Storia dell’Arte Medievale e Moderna in Lotario e Antonio Tomba e in Paolo all’Università di Bologna, ha insegnato Gazzola. anche Storia dell’Architettura presso Costituiscono sezioni particolari, nello l’Ateneo bolognese. Dei numerosi inter- stesso capitolo, quelle dedicate alla de- venti prodotti nel settore dell’Architet- corazione parietale degli interni (opere tura e della decorazione pittorica dal ba- di Bartolomeo Rusca, di Giuseppe Nata- rocco al neoclassicismo, campo specifico li, di Paolo Borroni, di Felice Biella, di della sua ricerca, si ricordano quelli ap- Filippo Comerio, di Giovanni Battista parsi nei cataloghi delle mostre Società e Ercole e di Francesco Ghittoni) o quella cultura nella Piacenza del Settecento (Pia- dedicata alla progettazione neogotica cenza 1979) e L’Arte del Settecento emilia- degli architetti Guidotti e Colla utilizza- no. Architettura, Scenografia, Pittura di ta nei restauri dei castelli di Rezzanello, paesaggio (Bologna 1980). di Gropparello, di Altoè e di Riva, o al- la creazione ex-novo per iniziativa del MILENA BARBIERI - Nata e residente a duca Giuseppe Visconti di Modrone, di Piacenza, si è laureata a Bologna nel Grazzano Visconti. Alcune schede sono 1978 con una tesi sui palazzi di Piacen- vere e proprie «monografie brevi»; quella, za nel XVII secolo. Ha collaborato al ad esempio, relativa al Casino Nicoli Scri- volume di A. M. Matteucci Palazzi di bani, a Sant’Antonio a Trebbia, conside- Piacenza dal Barocco al Neoclassico rato dalla Matteucci «non solo il capola- (1979) ed è autrice di altre pubblicazio- voro dell’architettura settecentesca piacenti- ni sull’architettura piacentina del Set- na ma, in tema di ville, una delle più signi- tecento. È titolare della cattedra di Sto- ficative realizzazioni d’ambito padano». ria dell’Arte presso il Liceo Classico di Piacenza. ANNA CÒCCIOLI MASTROVITI - Si è STEFANIA CATTADORI - Nata e residen- laureata a Bologna nel 1983 con una te- te a Piacenza si è laureata nel 1978 a si sull’architetto Paolo Gazzola (1787- Bologna con una tesi sul patrimonio 1857). I suoi interessi sono principal- culturale piacentino. Ha collaborato al mente volti all’architettura ed alla deco- volume di A. M. Matteucci Palazzi di razione dall’età barocca al neoclassici- Piacenza dal Barocco la Neoclassico smo. Ha conseguito il diploma di perfe- (1979). Dal 1981 è docente di Storia zionamento in Storia dell’Arte Medie- dell’Arte. vale e Moderna presso l’Università di Bologna (a.a. 87-88), con uno studio monografico sull’opera di Giovan Batti- sta Zaist (1700-1757) architetto e quadra- turista cremonese. - 11 -
Collana Architettura Castelli piacentini In occasione del 2.200 anniversario della fondazione di Piacenza, e anche in seguito alle continue richieste avute, la TEP Edi- zioni d’arte ha ritenuto utile riproporre all’attenzione dei piacentini una pubblica- zione sui castelli e fortificazioni della no- stra città e provincia. La nuova opera, che si rifà al volume “I castelli del piacentino nella storia e nella leggenda” di S. Maggi e C. Artocchini, edito nel 1967 dalla UTEP, è stata predisposta da C. Artocchi- ni che ha ricontrollato il materiale, ap- portando le opportune correzioni e ag- giunto le notizie emerse in questi anni nel corso di ricerche d’archivio e da testi fon- damentali e studi apparsi su riviste specia- CARMEN ARTOCCHINI - Nata a Piacen- lizzate. Sono stati presi in considerazione za, si è laureata a Torino e ha insegnato solo i castelli e le rocche della nostra pro- lettere italiane e storia all’Istituto Tec- vincia, essendo nel frattempo uscite le nico Commerciale “G.D. Romagnosi” fondamentali opere dell’arch. prof. Carlo della nostra città. Perogalli sulla Bassa Lombarda, del gior- È stata assistente di paleografia presso nalista Mario Merlo sul Pavese e del prof. l’Università di Parma. G. Capacchi sul Parmense, i quali tratta- Da tempo si è specializzata nello studio no pure dei territori ex piacentini. L’ope- della storia, delle tradizioni popolari e CARMEN ARTOCCHINI ra - corredata da oltre 700 illustrazioni - dell’agricoltura, relativi all’area cultura- prende in considerazione un lungo elenco le piacentina. di rocche, castelli, torri, che ebbero una È autrice di alcune opere di rilevante in- parte notevole nella storia e nell’arte del- teresse, spesso fondamentali per la cultura la nostra terra. Da questi singolari e vetu- piacentina: “Il folklore piacentino” (1971), sti edifici fortificati - attualmente in otti- “L’uomo cammina” (1973), “Le padrone di mo stato di conservazione o fatiscenti, Parma e Piacenza” (1975), “400 ricette trasformati in rovina, o addirittura scom- della cucina piacentina” (1979). parsi, deriva una lettura differenziata e critica del ruolo che essi ebbero nelle vi- cende delle vallate piacentine. La parte storica, qui privilegiata, si avvale di noti- zie e dati emersi nel corso di ricerche svol- Pagine : 432 te su fonti edite e inedite e da studi speci- Formato: 23,5 x 32 cm fici effettuati da qualificati studiosi in pas- sato e in epoca più recente come risulta Prezzo : h 80 dalla copiosa bibliografia in appendice. - 12 -
Collana Architettura Le chiese di Piacenza Il testo esce in versione aggiornata per rispondere all’esigenza di colmare alcu- ne lacune, ma soprattutto per proporsi come uno strumento al passo con i tem- pi. L’intero patrimonio edilizio religioso, compresi gli edifici chiusi al culto, viene indagato ampliando i confini cronologi- ci per comprendere anche le più recenti realizzazioni. L’aggiornamento è stato reso necessario soprattutto dai recenti interventi di re- stauro che hanno interessato in partico- lar modo gli affreschi delle cupole di Santa Maria di Campagna e della Catte- drale. A questi due cicli pittorici vengo- no dedicate alcune pagine a colori in- trodotte da una presentazione della dott.ssa Paola Ceschi Lavagetto della Soprintendenza ai beni artistici e storici di Parma e Piacenza. L’opera, arricchita ERSILIO FAUSTO FIORENTINI - Inse- dalla presentazione del prof. Ferdinando gnante di italiano e storia dell’Istituto Arisi, si avvale della collaborazione di per geometri Tramello di Piacenza. Da Alessandro Agnellini, giovane cultore tempo coltiva la passione per il giornali- della storia dell’arte piacentina, che ha smo e per la storia piacentina, passione ERSILIO FAUSTO FIORENTINI curato le schede artistiche compilate per che spesso si intreccia con la didattica le maggiori chiese della città. Il testo si da lui seguita nel preparare i propri stu- propone quindi come uno scrupoloso denti all’esame di maturità. Ha firmato censimento del patrimonio ecclesiastico diverse pubblicazioni tra cui “Le vie di destinato non solo agli specialisti. Piacenza”. Pagine : 272 Formato: 23,5 x 32 cm - Cartonato Prezzo : h 50 - 13 -
Collana Arte & Architettura Piacenza la città e le piazze L’opera, che si avvale di una nutrita equi- pe di studiosi, si propone come una lettu- ra dell’organismo urbano tramite l’indagi- ne sul sistema delle piazze. Adottando un criterio cronologico, vengono distinti i di- versi capitoli preceduti da saggi di inqua- dramento. Il testo prende le mosse dal sistema urba- no romano sulla base della ricostruzione ipotetica della consistenza del foro. Pro- segue poi affrontando l’evoluzione urba- na dal IX al XIV secolo che vede l’artico- lazione del tessuto costruito nei quartieri controllati dai consorzi gentilizi ghibelli- ni (Landi e Anguissola) e guelfi (Scotti e parire tipico della cultura barocca. La Fontana). La città medioevale risulta co- piazza diviene il luogo di incontro delle me una proiezione dei poteri dominanti direttrici di interesse, una sorta di teatro che, nel passaggio dal governo comunale per l’esaltazione dell’effimero che tra- a quello signorile, si esprimono in manie- sforma la città in senso unitario. ra molto evidente nell’articolazione del Nell’età contemporanea invece le trasfor- sistema delle piazze. Basti pensare al pas- mazioni sono ben più traumatiche, per ri- A cura di MARCELLO SPIGAROLI saggio dalla piazza mercantile “autogene- spondere alle esigenze della borghesia tica” (piazza Borgo) a quella pianificata industrializzata, testimoniate dall’analisi Saggi di: come espressione del nuovo ruolo politi- dei resoconti dei viaggiatori tra XVIII e ANNA CÒCCIOLI MASTROVITI co della borghesia emergente (l’attuale XIX secolo. FEDERICA CORSO piazza Cavalli). Fra le fonti documentarie Le nuove funzioni urbane (stazione fer- MARINELLA PIGOZZI sono state considerate, oltre alle crona- roviaria, quartieri scolastici...) e la rilet- STEFANO QUAGLIAROLI che del tempo, soprattutto gli atti ammi- tura dei “monumenti” oggetto di inter- MARCELLO SPIGAROLI nistrativi e la legislazione statutaria. venti di restauro (i maggiori edifici me- ANNA ZANINONI La città moderna è ricostruibile attra- dioevali: il Gotico, la cattedrale, S. An- verso l’intensa attività di coordinamen- tonino...) comportano l’adozione della Appendici di: to degli interventi nell’ambito della logica degli sventramenti e degli isola- STEFANO FUGAZZA Commissione di politica et ornamento: ci si menti permettendo di leggere interes- EMILIO MALCHIODI avvale dell’iniziativa privata per la crea- santi esempi di progettazione eclettica o zione della nuova forma urbis dove la di presunti ripristini dell’originario strada diviene luogo privilegiato di let- splendore. Il testo è corredato da un ric- Pagine : 380 tura di una città che si vuole trasforma- co repertorio iconografico (sia docu- Formato: 24 x 28 cm re anche in senso tipologico. L’edilizia mentario che fotografico) che permette Cartonato con custodia civile, in questo contesto, diviene spec- di ricostruire anche l’importante aspetto Prezzo : h 100 chio dello status sociale del committen- del mutamento nell’uso degli spazi urba- te e testimonianza della logica dell’ap- ni da parte dei cittadini. - 14 -
Collana Arte & Architettura Il medioevo Dall’unità d’Italia al 1940 Dalla platea isidoriana alla platea burgen- Città, architettura, piazza nei decenni sis; tramonto dell’antico forum. post-unitari e nel ventennio fascista - Sviluppo della forma urbana dal V - La fabbrica delle differenze all’XI secolo - Piazza Cavalli tra restauri e - Valenze istituzionali delle plateae alto- nuove funzioni medievali - La storia selezionata: le piazze di prima - Le piazze dell’antica e della nuova cat- categoria tedrale - La storia rifiutata: le piazze di seconda - Il campo di S. Sisto, le aree di S. Lo- categoria renzo e S. Brigida - Le magnifiche sorti e progressive: la - Trasformazioni della forma urbana dal piazza-giardino della città borghese XII al XV secolo - La città nel Ventennio: tra piano re- - Valenze istituzionali e commerciali golatore e piccone demolitore delle piazze comunali Le piazze di Piacenza nel Rinascimento - Le piazze nel piano definitivo del 1933 - Piazza del Duomo - Le piazze sognate di Arnaldo Nicelli - Piazza del Borgo Piazza come spazio architettonico nella città monocentrica - Piazza Cavalli. I “lotti”. - La nuova Piazza Maggiore e Le Piazze del Rinascimento Piazza Plebiscito degli ordini mendicanti - Piazza Casali - La piazza tra forum e curtis - La militarizzazione della piazza Maggiore e nella trattatistica - Dalle vecchie barriere il sistema fortificatorio visconteo - La piazza e l’utopia ai nuovi piazzali - Piazza Grande. Dalla fortilicia plateae Communis a piazza dei Cavalli - Piazza Duomo - Platea sive platea Piazze e architetture a Piacenza dal Barocco all’età dell’antico regime Città, architettura, piazza nell’universo policentrico - L’età dei Farnese e dei Borbone - Architettura e città - La piazza in età Barocca ed Illumini- sta: la trattatistica - Le piazze a Piacenza dal Barocco al Neoclassico - Assetto urbano ed edilizia abitativa a Piacenza in età Illuminista - 15 -
Collana Arte & Architettura Il centro storico di Piacenza PIANO DELL’OPERA I QUATTRO QUARTIERI DI PIACENZA (F.to cm 25 x 28 - Cartonato) TOMO I - Pagg. 308 - Storia urbana e criteri generali illu- strativi dell’opera. Prezzo : h 80 TOMO II - Pagg. 624 (Anastatica) - Indice delle parroc- chie e delle case di Piacenza nel 1737. Prezzo : h 80 GIORGIO FIORI L’opera può considerarsi come il risul- stematico degli atti amministrativi pro- tato delle decennali ricerche condotte dotti nell’ambito della commissione di dall’autore in campo documentario politica et ornamento che testimonia l’o- volte alla ricostruzione di numerosi pera di coordinamento delle iniziative aspetti della storia della nostra città. private da parte del pubblico in consi- L’articolazione in sei distinti volumi ri- derazione del ruolo svolto nella costru- sponde alla logica con la divisione in zione della forma urbis. Questi dati, che TOMO III - Pagg. 232 - 500 foto - 1° quattro quartieri a partire dal periodo si concretizzano in vere e proprie licen- medioevale. Per ogni zona viene indi- ze edilizie, documentano in particolare Quartiere di Piacenza degli Scotti o di viduata inoltre la suddivisione in base occupazioni di suolo pubblico, rifaci- San Giovanni in canale. Prezzo: h 100 alle vicinie ossia le parrocchie che costi- menti di facciate, di finestre e di muri tuiscono anche la cellula base delle di- di cinta di giardini. E’ stata quindi ne- TOMO IV - Pagg. 256 - 1000 foto - 2° chiarazioni dell’estimo rivolte al prelie- cessaria l’integrazione con un’altra fon- Quartiere di Piacenza degli Anguissola vo fiscale a partire dal 1558. Lo studio o di Sant’Antonino. Prezzo: h 100 si propone di ampliare la limitata sche- datura dei palazzi dal Barocco al Neo- TOMO V - Pagg. 352 - 1250 foto - 3° classico, curata dalla prof. Anna Maria Matteucci, che constava di sole 105 Quartiere di Piacenza dei Fontana o di schede (delle quali 40 considerate Sant’Eufemia. Prezzo: h 120 “maggiori”). Sulla base di un accurato studio e soprattutto conoscenza della TOMO VI - Pagg. 368 - 1300 foto - 4° città, è stato possibile all’autore rico- Quartiere di Piacenza dei Landi o di struire le vicende storiche e artistiche San Lorenzo. Prezzo: h 120 di ben 3400 edifici. La ricerca docu- mentaria si è avvalsa di uno spoglio si- - 16 -
Collana Arte & Architettura OPERA COMPLETA 6 VOLUMI h 600 con 2 confanetti omaggio te documentaria: gli atti notarili. Gli tratta cioè di scendere dalla scala urba- il suo valore scientifico. Il testo inoltre atti notarili, non sempre conservati nei na a quella del singolo edificio permet- è corredato da una imponente campa- fondi privati familiari, permettono di tendo l’attribuzione delle parti che lo gna di rilevamento fotografico che si ricostruire i rapporti intercorsi tra i compongono anche per quanto riguar- configura come la testimonianza di committenti e gli artisti sia ideatori da i cicli decorativi. Emerge quindi tut- quanto si è conservato di tale ingente che materiali esecutori delle opere. Si ta la storia della costruzione della città patrimonio artistico. che vede nell’abitazione lo specchio dello status sociale del committente. Promozione sociale e mutamento di gusto rendono necessari periodici in- terventi di ridefinizione della propria dimora. Vengono seguite quindi le te- stimonianze della trasformazione che ha spesso portato alla scarsa leggibilità della logica di impianto originario. Si pensi per esempio all’eliminazione di alcuni saloni d’onore a doppia altezza, attraverso tramezzature, per destinare tali spazi alla residenza o alla sistemati- ca erosione degli spazi ortivi o a giardi- no a vantaggio della selvaggia edifica- zione di immobili condominiali. Il ric- co repertorio bibliografico e delle fonti documentarie consultate rende tale studio di fondamentale importanza per - 17 -
Collana Fotografia & Arte Il barocco del Mochi nei cavalli farnesiani Questa iniziativa editoriale raccoglie in quei contributi selezionasse, raccoglies- un «corpus» organico e sistematico il se, unificasse con criteri di scelta cultu- materiale concernente i due ecceziona- ralmente qualificata al precipuo fine di li gruppi farnesiani, meglio ancora rag- mettere a disposizione sia del grande gruppa in una densa, succosa sintesi ri- pubblico che degli studiosi, locali e fore- cognitiva tutto, o quasi tutto, ciò che è stieri, un valido, efficace strumento di stato scritto di più qualificante sul Mo- guida, consultazione, aggiornamento chi, con speciale attinenza alla sua lun- anche sul piano analitico dell’attività ga attività piacentina, è stata da me piacentina dell’insigne maestro toscano, realizzata con appassionato entusiasmo, cui i nostri progenitori conferirono, con avendovi ravvisato due aspetti di pre- orgogliosa ammirazione, la cittadinanza minente interesse ed utilità: culturale e civica. civico. Francesco Mochi: «grande dimenticato» È notorio, de resto, che i contributi de- la cui fortuna critica e storica va sempre scrittivi, esegetici, divulgativi dal Sei- più risalendo l’onda di controcorrente che cento ad oggi apportati ai due gruppi per secoli lo ha respinto nelle brume di un farnesiani ai fini di un’approfondita co- iniquo oblio, ma che oggi la storiografia noscenza e presa di coscienza estetica più dotata e penetrante sta finalmente re- dei medesimi, risultavano tutto somma- cuperando al rango magistrale che gli spet- to alquanto scarsi, incompleti, se non ta, quello della sua autonoma genialità frammentari, dispersi in svariate sedi creatrice legata al periodo più originale pubblicistiche e saggistiche. della fioritura del linguaggio plastico ba- Mancava dunque una monografia che rocco. GAETANO PANTALEONI Pagine : 160 Formato: 24 x 31 cm - Brossura Prezzo : h 30 - 18 -
Collana Fotografia & Arte Nei laboratori dell’Arte Incontri con gli artisti piacentini CARLO FRANCOU - VOLUME 1 e 2 Un esempio della ricchezza di sensibilità dendoli accessibili ai lettori, facendone e di pensieri che si nasconde dietro le te- una preziosa galleria di ritratti. ste a volte arruffate degli artisti ci viene Ne esce un panorama ricco e variegato ora da questo libro, in cui sono raccolti dell’arte piacentina oggi. Va da sé che si gli incontri che Carlo Francou ha avuto tratta di una ricognizione parziale, limi- con un consistente gruppo di pittori e di tata a una tranche della situazione arti- scultori piacentini (o a Piacenza attivi). stica attuale in una città particolarmen- Francou non è uno storico dell’arte che te attiva sul piano delle arti figurative. Il si deve preoccupare di incasellare e sta- quadro potrà essere completato nel pros- bilire gerarchie e tener conto di filiazio- simo futuro da altri incontri, non limita- ni più o meno ripudiate eccetera. È inve- ti solamente ai giovani, agli emergenti ce uno spirito libero, un curioso nel sen- che di questi tempi si vanno muovendo, so che gli antichi davano a questa paro- tra mille difficoltà, in questo difficile la, un umanista (cosa forse singolare per campo: ci sono difatti artisti non più una persona di formazione scientifica) giovani e ben degni di attenzione che capace di ascoltare le persone che incon- non sono stati compresi in questo primo tra, sforzandosi di capirne le ragioni sul- giro dell’arte piacentina. Il quale giro la base di una visione che si affida a cer- non vuole essere esaustivo, né ha alcuna ti valori, a determinate certezze sottraen- pretesa di sistematicità, oltretutto in VOL. 1 dosi tuttavia a qualsiasi forma di fanati- un’epoca, quale è la nostra, di scarse cer- smo o anche solo di preconcetto. È un tezze e di continue trasformazioni. interlocutore ideale per gli artisti che di- In ogni caso, questo viaggio attraverso fatti lo hanno accolto volentieri, asse- l’arte piacentina consente di apprezzare condandone il tentativo di capire, a vol- la vitalità di un ambiente che si caratte- te quasi travolgendolo con una sovrab- rizza per la serietà delle ricerche e per la bondanza di ragionamenti, di riferimen- qualità dei risultati. ti, di ricordi e di analisi. Le pagine di Francou conviene leggerle Carlo Francou è così entrato negli studi, perché ci permettono di entrare, per si è guardato attorno con pazienza, ha quanto è possibile, nei pensieri dei no- parlato a lungo con gli artisti, ricavan- stri artisti e anche negli ingranaggi da done poi quei “pezzi” giornalistici per loro messi in moto per arrivare alle ope- “Libertà” e “Panorama Piacentino”, qui re; non ha senso leggerle per dire chi è riproposti, che condensano in un breve più bravo, per stabilire chi davvero avrà spazio discorsi altrimenti elaborati, ren- fama imperitura e così via. Pagine : 180 - vol. 1 Pagine : 200 - vol. 2 Formato: 23 x 30 cm - Cartonato Formato: 23 x 30 cm - Cartonato VOL. 2 Prezzo : h 30 Prezzo : h 30 - 19 -
Collana Fotografia & Arte Sul tempo Bruno Sichel 1915-1985 Da alcuni anni Giancarlo Francesco Ghittoni ebbe l’idea Braghieri ha rivolto il suo di raccontare se stesso; iniziò a interesse artistico verso la scrivere “Ricordi della vita di rappresentazione idealizzata studente” ma si fermò alle del tempo. Ed è proprio “sul prime pagine. Bruno Sichel, tempo”, che, complici i dise- invece, festeggiò i settant’anni gni dello stesso Braghieri, gli con “La favola della mia vita”, autori hanno inteso divagare ancora manoscritta. in due brevi scritti. A distanza di diversi anni esce Il primo - “Chronos e Kairos” questo libro, affidato alle cure - ricostruisce un ipotetico di Stefano Fugazza, che rie- incontro del primo secolo piloga e chiosa quella “favola”, della nostra era, il secondo - evidenziando anche i suoi “Berenclavius” - si interroga “propositi”, affidati nel 1938 disegni di sulla difficoltà di decifrare il all’amico Cattani, che, scrupo- passato. Ma i racconti non loso notaio, li tirò fuori quan- Giancarlo Braghieri sono che pretesti per scrutare do, nel 1995, parlò di Sichel CARLO FRANCOU un poco in noi stessi alla STEFANO FUGAZZA nel salone della Galleria Ricci STEFANO FUGAZZA ricerca di quel sottile filo di Oddi, nel decimo anniversario Arianna che lega le nostre Contributi di della morte. Nota biografica di esistenze a quelle di coloro FERRUCCIO CATTANI “Come sento l’Arte” è il titolo PIER LUIGI PECCORINI MAGGI che ci hanno preceduto o che ENNIO CONCAROTTI dato da Sichel a quella “memo- ci sono oggi compagni nel ELISABETTA NICOLI ria”, a quei “propositi”; un pro- cammino della vita. gramma che Fugazza ebbe I disegni hanno un’origine Prefazione di davanti agli occhi nell’esporre e diversificata: alcuni sono nati FERDINANDO ARISI commentare l’attività dell’arti- indipendentemente dai brevi sta. La relazione di Cattani, si testi che li accompagnano, conclude con una bella poesia altri in stretto rapporto con dedicata da Sichel alla sua essi (e lo si vede); in ogni sposa nel giorno delle nozze, caso vivono in autonomia e, aggiungendo così ricordi perso- naturalmente, sono affatto nali, memoria nella memoria. privi di finalità illustrative. Segue un’intervista di Ennio Concarotti, del 1977 ed infine una attentissima bibliografia curata da Elisabetta Nicoli; un archivio prezioso a disposizione Pagine : 116 Pagine : 180 di chi vorrà indagare su aspetti Formato: 24 x 28 cm Formato: 17 x 24 cm particolari della sua non breve e intensa vicenda umana. Prezzo : h 20 Prezzo : h 20 Ferdinando Arisi - 20 -
Collana Fotografia & Arte I BOT Fotografi a Piacenza della collezione Spreti (1857-1900) dedicato numerosi e meritati riconosci- menti. Tra i più rilevanti la rassegna del 1995 - nel centenario della nascita del- l’artista - e “I BOT della collezione Spreti”, mostra promossa e realizzata dalla Banca di Piacenza a Palazzo Galli, dal 10 dicembre 2006 al 28 gennaio 2007. Si è trattato di un evento d’arte molto particolare: l’esposizione delle opere dell’artista piacentino appartenute al marchese Vittorio Spreti; un materiale - totalmente inedito - di grandissimo interesse che, a quasi mezzo secolo dalla scomparsa del suo geniale autore, nep- pure si sapeva che esistesse. Il merito G. BERTUZZI della scoperta, e - soprattutto - di aver- M. DI STEFANO ne appieno compreso tutto il significato, è del prof. Ferdinando Arisi, il maggior F.Arisi storico piacentino dell’arte (e non solo del Novecento), che con giovanile Il volume è il frutto di una prima rico- BOT - Barbieri Osvaldo Terribile - non entusiasmo ha anche lanciato l’idea gnizione organica sul patrimonio foto- ebbe praticamente maestri, anche se fre- della Mostra a Palazzo Galli, realizzata grafico storico presente nel territorio quentò per qualche tempo l’Accademia con allestimento di Carlo Ponzini, lega- piacentino promossa dall’Assessorato Linguistica di Genova. Le sue prime to ad Arisi da vincoli di collaudata e per la Cultura dell’Amministrazione prove nel campo dell’arte furono pole- apprezzata collaborazione. Provinciale di Piacenza, ed effettuata miche. Aderì al movimento futurista, Con Vittorio Spreti si conobbero proba- dal Centro Etnografico Provinciale. alla seconda ondata, quando ormai il bilmente a Milano, dove Bot bazzicava La ricerca non avrebbe potuto essere movimento era in crisi. Ebbe però il sul finire degli anni venti. Vi aveva realizzata senza la cortese disponibilità merito di svecchiare la cultura artistica anche studiato, a sentire lui, poco dopo dell’Amministrazione comunale di Ca- nella sua città; una funzione salutare di la Guerra Mondiale; all’Umanitaria (di stelsangiovanni, dell’Archivio di Stato, rottura che fece di lui, nel suo ambien- questo però Arisi nutre dubbi). della Biblioteca Comunale Passerini te, un personaggio, un simbolo. Intelligente e ambizioso, BOT sperava Landi, dell’Ufficio Anagrafe e della Ca- A BOT - nome di battaglia: B(arbieri) di sfondare nel campo delle arti. Già nel mera di Commercio di Piacenza. O(svaldo) T(erribile) - Piacenza ha ‘21, in Val Tidone, aveva sognato un mondo romantico che raffigurò per immagini disegnate a penna su otto Pagine : 200 (64 a colori) minuscoli cartoncini comprati sopra Pagine : 180 Formato: 24 x 28 cm - Brossura una bancarella. Nel rovescio, di suo Formato: 23,5 x 21,5 cm - Brossura pugno, scrisse “Val Tidone 1921 “, e li Prezzo : h 20 firmò tutti. Prezzo : h 30 - 21 -
Collana Fotografia & Arte ECCE HOMO Il 14 febbraio 1479, nella contrada dei Si- è portato al limite estremo: la corona di cofanti di Messina, in punto di morte An- spine, la corda al collo e la colonna se- tonello fa redigere al notaio Antonio Man- gnano iconograficamente un dipinto che gianti il proprio testamento. Chiede di es- sintetizza tutto il percorso precedente in sere sepolto presso il convento di Santa un’acme di emozione espressiva, di verità Maria del Gesù con l’abito dell’Osser- patetica che le gocce di sangue e le stille vanza, precisando che a celebrare il suo fu- delle lacrime muovono a un esito di au- nerale siano soltanto i frati minori, esclu- tentico pathos. E di cui si ammira poi l’ot- dendo il clero della cattedrale e ogni al- tica lucente, l’estrema cura nel dipinge- tro religioso. È questa una preziosa testi- re ogni pelo della barba, l’esecuzione dei monianza del coinvolgimento del pitto- capelli, infine quell’implorare a fior di lab- re con quella regola che predicava il ri- bra che lascia senza parole. torno a una dedizione al Vangelo in ob- Gli Ecce Homo di Antonello sono come bedienza, povertà e castità recuperando i singoli fotogrammi di un medesimo film, principi dell’Osservanza francescana. Una variando solo l’attimo in cui è colto l’a- spiritualità che Antonello esprime nel- nimo di Cristo nel momento della fla- l’indagare, per molti anni e in una preci- gellazione. Una mirabile serie in cui è suf- sa ottica di fede, il tema devozionale del ficiente il brillio di una lacrima su di una Christus patiens ed Ecce Homo sul recto gota, la bocca aperta in un sospiro, a com- F.Arisi di una pace o in piccole tavole da ingi- muovere al massimo grado, con una for- nocchiatoio, la cui funzione era quella di za di coinvolgimento emotivo mai prima accompagnare, insieme alla preghiera, sperimentata dal fedele quattrocentesco. la visualizzazione del sacrificio di Cristo per É, se si vuole, la scoperta di un solo sen- ALESSANDRO MALINVERNI noi. Con i particolari iconografici – la- timento elementare, ma in anticipo no- crime e stille di sangue – che rimandano tevole sulle sperimentazioni della pittura alle pagine dei testi sulla Passione ove ri- veneta e sui tentativi di un Leonardo, nei “… e consegnò Gesù”. troviamo anche l’invenzione di quel cap- decenni successivi. Antonello e Piacenza, un’indagine pio al collo di Cristo che il maestro sici- Nel tema del Cristo che si è fatto uomo, sull’Ecce Homo liano ripete compulsivamente, ad accen- Antonello è il sublime interprete di una tuare il dolore di un sacrificio. La pittura resa del dato psicologico fino ad allora ine- evocando le Meditationes dello pseudo dito e che resterà nei secoli il tratto più Bonaventura, tanto conosciute in ambi- soggettivo e alto di un pittore che inda- to francescano, invita il devoto a guardare ga l’anima come non potrebbe un poeta. Cristo e il “lazo che ha al collo a modo de Quel pittore che il figlio Jacobello volle un ladrone”. ricordare nella sua unica opera firmata a Nel 1735 il cardinale Giulio Alberoni re- noi pervenuta, siglandola “filius non dige l’inventario dei beni nel suo palazzo: umani pictoris”. Un pittore “non umano”. Pagine : 80 al numero 260 compare quel Cristo alla Divino Antonello. Formato: 14,8 x 10,8 cm - Brossura colonna che è ora gemma tra le più pre- ziose dell’Opera Pia Collegio Alberoni... GIOVANNI CARLO FEDERICO VILLA Prezzo : h 15 ...Un Cristo alla colonna il cui patetismo Università degli Studi di Bergamo - 22 -
Collana Fotografia & Storia Locale Valtrebbia e Valnure La Valtrebbia e la Valnure presentano ALBERTO GRASSI - Nato il 14 agosto montagne bellissime e paesaggi appennini- 1935. Si è laureato, a ventidue anni, in ci davvero pregevoli, tali da suscitare inte- giurisprudenza all’Università degli studi di resse turistico e da aprire la prospettiva, con Parma. Procuratore legale a ventiquattro riferimento alle terre alte, dell’istituzione di anni, a ventisei è entrato in magistratura. un parco regionale o interregionale che In passato pretore a Piacenza, Bettola e preserverebbe un ambiente naturale e sug- Bobbio, giudice del Tribunale di Piacenza gestivo da far conoscere ad un più ampio e del Tribunale di Parma, dal 1991 al 1998 pubblico, nazionale ed estero. Purtroppo procuratore della Repubblica presso il Tri- negli ultimi decenni la nostra montagna ha bunale di Piacenza. Insignito delle com- subito un decremento demografico preoc- mende dell’Ordine dei Santi Maurizio e cupante a causa della carenza di possibilità Lazzaro e dell’Ordine equestre del Santo occupazionali che induce i giovani ad al- Sepolcro di Gerusalemme, ha vinto, nel lontanarsi dai luoghi natii. Bisogna inverti- 1993, la XXIII edizione del concorso in- re la tendenza, riscoprire Valtrebbia e Val- ternazionale di poesia della Cassa di Ri- nure, facendone mete turistiche appetibili sparmio di Parma e Piacenza. È consiglie- ed evitando il degrado dell’ambiente. Le re a vita dell’Ordine Costantiniano di San due valli hanno avuto un prestigioso passa- Giorgio di Parma e cittadino onorario di to. Basti ricordare in proposito la grande Bettola. Nel 1994 la società accademica funzione di Bobbio nel Medioevo, lo svi- Arts-Sciences et Lettres di Parigi gli ha luppo dei castelli dei Malaspina e la magni- conferito il diploma di medaglia di bronzo. fica comunità della Valnure. Sembra, inol- ALBERTO GRASSI tre, che gli antenati di Cristoforo Colombo FLAVIO SALTARELLI - Nato il 12 marzo FLAVIO SALTARELLI fossero originari di Pradello. Non a caso, 1963. Avvocato, giornalista free-lance, si VINCENZO FERRARI dunque, il grande navigatore avrebbe radi- è laureato in giurisprudenza a Parma nel Prefazione di LUIGI BACIALLI ci in una valle d’accesso al mare, quasi co- 1988. Profondo conoscitore della storia me vi fosse un destino genetico ispiratore dell’alpinismo, tecnico del Corpo Nazio- Contributi di CARLO FRANCOU alla base della geniale impresa che portò al- nale del Soccorso Alpino, ha partecipato VALENTINA ALBERICI la scoperta del Nuovo Mondo. Va, infine, a numerosi trek in alta quota ed in am- GIORGIO EREMO ricordato il passaggio di Annibale e la gran- bienti ostili. È coautore di diverse pubbli- CORPO NAZIONALE DEL de battaglia della Trebbia a testimonianza cazioni edite dall’Istituto per la Storia del SOCCORSO ALPINO del rilievo viario e strategico del luogo. Risorgimento Italiano. VINCENZO FERRARI - Nato il 21 dicem- bre 1959. Documentarista, si è laureato in agraria a Piacenza nel 1985. Alpinista, ca- Pagine : 184 noista, velista e subacqueo, ha compiuto viaggi avventurosi in diversi continenti. Formato: 24 x 28 cm - Cartonato Prezzo : h 50 - 23 -
Collana Fotografia & Storia Locale La Valdarda nelle sue stagioni Il testo si propone di illustrare la Valdarda nelle diverse stagioni e secondo itinerari tali da coprire tutta la valle fino al confine con la provin- cia di Parma. Inizia con l’estate in Al- ta Valdarda: Lugagnano, Vernasca, Bore, Casali, Teruzzi, Morfasso, Santa Franca, Monastero, Par- CISCO CORVI - Nato a Lodi (Mi) nel co provinciale per giun- 1922. Dai primi anni di Liceo si è dedi- gere di nuovo a Luga- cato alla fotografia per passare poi, gnano. all’inizio degli anni 50, ad interessarsi di CISCO CORVI Per l’autunno, seguendo i tragitti deter- cinematografia. minati dai vari corsi d’acqua, si percor- Dal 1956 al 1970 è stato operatore cine- Testi di G. F. SCOGNAMIGLIO rono gli itinerari lungo il Riglio, il Vez- matografico alla Rai TV di Milano per i Presentazione di G. CATTIVELLI zeno, il Chero, il Chiavenna, l’Arda, servizi giornalistici del telegiornale. l’Ongina e lo Stirone (con una puntata Negli ultimi anni era tornato al «primo a Castelletto, Vezzolacca e Settesorelle). amore»: la fotografia, per rendere un af- Per l’inverno e la primavera illustra il fettuoso omaggio alla nostra terra, e, do- trascorrere delle stagioni al di fuori di po una pubblicazione sulla Valtrebbia, è percorsi prestabiliti, ultimando il lavoro nato questo volume dedicato ad un’altra con gli omaggi a Vigoleno, a Castellar- suggestiva vallata degli Appennini: la quato e a Vigolo Marchese. Valdarda. Pagine : 192 Formato: 32,5 x 23,5 cm - Cartonato Prezzo : h 50 - 24 -
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