Casanova e l'Albertolli Palazzo dei Congressi, Lugano Giovedì 28 novembre 2019 20:30

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Casanova e l'Albertolli Palazzo dei Congressi, Lugano Giovedì 28 novembre 2019 20:30
Casanova
    e l’Albertolli
    Palazzo dei Congressi, Lugano
    Giovedì 28 novembre 2019
    20:30

 Associazione per l’Orchestra barocca
         della Svizzera italiana
e il Coro della Radiotelevisione svizzera
Casanova e l'Albertolli Palazzo dei Congressi, Lugano Giovedì 28 novembre 2019 20:30
Carlo Allemano (L’Albertolli, artista ticinese)
    tenore

    Lavinia Bini (Lucia Morosini, bella ragazza di Lugano)
    soprano

    Mattia Olivieri (Giacomo Casanova, Cavaliere di Seingalt)
    baritono

    Marco Bussi (Vittor Giuseppe von Roll, Landfogto di Lugano)
    baritono

    Lucia Cirillo (Maria Anna Ludovica von Roll, sua moglie)
    contralto

    Luigi De Donato (Pietro Taglioretti, padrone dell’Albergo Svizzero)
    basso buffo

    Federico Benetti (Il Dottor Agnelli, teologo e stampatore)
    baritono

    Emanuele D’Aguanno (Il Bargello)
    tenore

    L’attore Mario Cei nel ruolo de “Il Trovatore”.

    Riccardo Pisani (Il conte Carlo Riva) tenore
    Matteo Bellotto (Il capo dei sindacatori, Bernese) baritono
    Laura Antonaz (La Marcolfa di Cioccaro) soprano
    Alessio Tosi (Un pastore) tenore

    Orchestra della Svizzera italiana
    Coro della RSI
    Diego Fasolis
    Maestro concertatore e Direttore d’orchestra

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Casanova e l'Albertolli Palazzo dei Congressi, Lugano Giovedì 28 novembre 2019 20:30
Casanova e l’Albertolli
                                                                                                Commedia lirica in due atti (1938)

                                                                                                Atto I                                              di scongiurare l’amata di non accettare
                                                                                                Come ogni anno al 10 febbraio                       la gita in barca ma, quando crede di aver
                                                                                                1769 Lugano festeggia il suo santo                  dimostrato l’incostanza del cavaliere
                                                                                                patrono protettore San Lorenzo. La                  vedendolo comparire con la Marcolfa
                                                                                                festa è preparata all’Albergo Svizzero              mascherata e additandoli a Lucia, essa
                                                                                                dall’albergatore Pietro Taglioretti e               crede di riconoscere in ciò un suo intrigo.
                                                                                                dall’artista Albertolli, scultore legato a Lucia,   Lucia lo respinge e, sentendosi assillata,
                                                                                                sua nipote. Da qualche tempo nell’albergo           cerca protezione presso Casanova, il quale
                                                                                                si trattiene il famoso Casanova, venuto a           nel frattempo ha riconosciuto l’inganno.
                                                                                                Lugano per pubblicare uno dei suoi scritti.         Nella sua pena l’Albertolli cerca di chiarire
                                                                                                Il suo corteggiamento nei confronti di Lucia        il suo progetto di vita: nella fede rivolta
                                                                                                sembra lusingare la sua vanità, mentre il           all’arte cercherà consolazione.
                                                                                                geloso Albertolli nutre dubbi sulla fedeltà
                                                                                                dell’amata in esternazioni che feriscono            Atto II
                                                                                                l’orgoglio di Lucia. Arrivano gli ospiti: il        Il 7 ottobre 1769 in Piazza Castello davanti
                                                                                                Landfogto di Lugano, Viktor von Roll con            alla sede del Landfogto si svolge la fiera
                                                                                                la consorte Maria Ludovica e i sindacatori          d’autunno che accoglie i pastori scesi dalle
                                                                                                dei cantori svizzeri con esponenti locali.          Alpi e gli artigiani locali pronti a partire
                                                                                                Casanova dispensa galanterie innalzando             verso il settentrione in cerca di fortuna.
                                                                                                una lode alla bellezza delle donne luganesi,        Questi raccontano le loro esperienze e
                                                                                                che lascia Lucia molto turbata. Infine il           Lucia li invita alla danza sotto i platani.
                                                                                                Landfogto apre le danze che concludono              Ancora una volta Casanova vorrebbe con
                                                                                                la festa. Dopo che la maggior parte degli           lei danzare, ma essa ricusa rendendosi
                                                                                                ospiti si è allontanata, qualcuno rimane            ora conto dell’infingimento contenuto
                                                                                                sulla piazza di fronte all’albergo illuminata       nelle sue parole. Ora prega la Madonna
                                                                                                dal chiaro di luna. Rapito dalla bellezza           chiedendo perdono per la sua stoltezza,
                                                                                                di Lucia, il cavaliere la invita a una gita in      ravvedendosi anche grazie ai canti dei
                                                                                                barca per cantarle una serenata veneziana,          contadini, alle nenie delle mamme, alle
                                                                                                chiedendole di aspettarlo al lago quando            melodie dei pescatori e alla voce delle
                                                                                                si presenterà in costume di domino. Dopo            campane che risvegliano nella ragazza
                                                                                                qualche esitazione Lucia acconsente.                i valori autentici. Casanova non desiste
                                                                                                Testimone di questa conversazione è                 e torna insistentemente ad assediarla.
                                                                                                la von Roll che in quel di Soletta (sede            Interviene allora l’Albertolli che sfida il rivale
                                                                                                degli ambasciatori francesi) aveva                  a duello. Prima che ciò avvenga compare il
                                                                                                fatto esperienza dell’arte seduttiva del            Bargello, capo delle guardie, che arresta il
                                                                                                Casanova, per cui astutamente architetta            cavaliere per portarlo davanti al Landfogto.
                                                                                                un tranello guadagnandosi con cinque                Lucia e l’Albertolli si riconciliano; poi si
Fotografia della prima rappresentazione nel 1938 tolte dall’album personale di Richard Flury.   talleri la collaborazione della Marcolfa, la        saprà che Casanova avrà lasciato la città
                                                                                                più brutta donna di Lugano, inducendola             senza saldare il conto dell’albergo. L’opera
                                                                                                a presentarsi a Casanova mascherata al              termina con un inno alla “Sacra terra del
                                                                                                posto di Lucia. Invano l’Albertolli cerca           Ticino”.

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Casanova e l'Albertolli Palazzo dei Congressi, Lugano Giovedì 28 novembre 2019 20:30
Un ambizioso esperimento nazionale
di Carlo Piccardi

Genere tipicamente svizzero di spettacolo         acquisirono un significativo grado di
di popolo per il popolo, prefigurato da           organicità che ne fece un momento
Rousseau, il Festspiel assunse importanza         originale di spiccata espressione artistica,
dalla metà dell’Ottocento in poi come             distintivo della condizione particolare
strumento formativo della coscienza               della minoranza di lingua e cultura italiane
nazionale elvetica. Declinato nella Svizzera      nel contesto svizzero, sorprendente nella
alemannica intorno alle celebrazioni              capacità di dare vita a un’esperienza
delle battaglie fondative, sostenute dai          che nei suoi vari intrecci costituisce
Confederati contro l’impero e contro Carlo        una fondamentale testimonianza di
il Temerario, e nella Fête des vignerons          coinvolgimento collettivo, anche grazie agli
della Svizzera francese come idealizzazione       eccellenti risultati performativi raggiunti. I
della vita agreste risalente addirittura a        primi spettacoli - Vigilia di sagra (1933) di
origini pagane, nella Svizzera italiana tal       Alina Borioli con musica di Arnaldo Filipello,   Foto della prima rappresentazione nel 1938.
genere fece la sua comparsa nel ‘900,             Al canvetto (1935) di Giovanni Anastasi
dopo la prima guerra mondiale. Dagli              con musica di Arnaldo Filipello, Il cantico
allestimenti della Festa delle camelie a          del Ticino (1935) poema coreografico di          Era una chiara presa di distanza, a dire         una precisa logica legava il Festspiel, in
Locarno a partire dal 1924, dallo spettacolo      Armando Maria Bossi con musica di Enrico         il vero isolata; che comunque qualcosa           quanto spettacolo concepito su misura
del Tiro federale di Bellinzona (1929), alle      Dassetto, Danze illustrative di canzonette       seminò quando la fiera luganese, che nel         per la massa, e il nuovo (allora) mezzo di
rappresentazioni musicali e coreografiche         ticinesi (1936) coreografate da Ada              1937 aveva rinunciato allo spettacolo            comunicazione pure agente al livello del
della Fiera Svizzera di Lugano negli anni         Franellich - furono chiaramente esemplati        tradizionale preferendo allestire alcune         pubblico indifferenziato.
Trenta, anche in Ticino il Festspiel si           sul modello romando della caratterizzazione      opere liriche italiane, subì la critica della    La novità maggiore era però costituita
impose come specchio del paese che                della realtà rurale della regione, letta nei     “Neue Zürcher Zeitung” (8 ottobre 1937):         dal carattere nazionale che si intendeva
mette in scena se stesso, inalberando i           termini ricreativi del “popolo allegro”,         “Quando si manifesterà a Lugano il poeta,        attribuire all’operazione. In un certo senso
valori della civile convivenza con i caratteri    concetto che più tardi (negli anni ‘80)          il musicista e il regista che regalerà ai        il progetto si collocava nella prospettiva
della propria identità, spesso formalizzati       sarebbe stato coniato da Virgilio Gilardoni      suoi compatrioti un autentico Festspiel          dibattuta in quegli anni (invero utopica)
nell’orgoglio di una tradizione mitizzata e       a denunciare l’assecondamento dei ticinesi       ticinese, come per esempio quello offerto        di un teatro nazionale, non solo quello
risolti nell’estetizzazione dei propri costumi,   nell’interpretazione del proprio paese           a suo tempo alla Festa federale di tiro a        propugnato da Max Eduard Liehburg
ad uso patriottico ma anche turistico e           messo in vetrina in artificiosa foggia per       Bellinzona?”. Con uno scatto d’orgoglio,         attraverso i “Luzerner Spiele”, ma anche
ricreativo.                                       diletto della clientela turistica.               unendo le forze (cioè coinvolgendo la Radio      quello concepito da Oskar Eberle nel 1936
La sua stagione più fertile è concentrata         In verità già nel 1933, in una “fantasia         della Svizzera italiana) si reagì pervenendo     con la proposta di mantenere i teatri stabili
tra il 1933 e il 1944 nel contesto della Fiera    letteraria” apparsa l’11 dicembre nel            a una proposta originale il cui fulcro fu        solo a Basilea, Berna e Zurigo, e, per gli altri
Svizzera di Lugano, sull’arco degli anni più      quotidiano “Avanguardia”, Guido Calgari          assunto proprio da Guido Calgari, allora         centri, di organizzare due teatri itineranti,
critici nei rapporti tra la Confederazione        innalzò la sua voce a deridere il modo in cui    impegnato a sviluppare le modalità della         uno per il teatro recitato (con sede a San
e i paesi vicini, segnati dalla difficoltà di     aveva preso piede tal genere di spettacolo,      drammaturgia radiofonica a partire da            Gallo) e uno per il teatro musicale (con
garantirsi il riconoscimento della propria        immaginando un lavoro teatrale inteso            un concetto letterario del teatro. Il fatto      sede a Lucerna). Nel caso specifico il
autonomia politica e culturale. Per il Ticino     come “una protesta contro il cliché di certe     che abbia denominato “commedia lirica”           senso era quello di realizzare una sintesi
fu il periodo di più attiva dimostrazione         feste, in cui compare perfino quel piccolo       il nuovo Festspiel intitolato Casanova e         tra il patrimonio di italianità specifico del
di appartenenza alla realtà nazionale,            portiere d’albergo che tutti conoscono, a        l’Albertolli lo testimonia, così come il fatto   cantone subalpino e la sua vocazione ad
ricambiato da altrettanto intensa attenzione      condurre il suo ciuco, dietro cui c’è quello     di parlarne più tardi come dell’“esperienza      essere riconosciuto come parte integrante
e partecipazione di pubblico confederato          che deve fingersi ubriaco, e barellare per la    di una commedia a trama, concepita               della Confederazione.
agli spettacoli luganesi. Tali spettacoli         strada, cantando il mazzolin di fiori”.          e musicata con criteri d’arte”. In verità

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Casanova e l'Albertolli Palazzo dei Congressi, Lugano Giovedì 28 novembre 2019 20:30
La vicenda è basata sulla presenza               descrizione del suo soggiorno presso
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                                                                                                 il luglio e il dicembre 1769 a Lugano,           al Calgari per situarlo credibilmente in
                                                                                                 giuntovi da Torino con l’intenzione di           relazione alle figure rappresentative della
                                                                                                 stamparvi la Confutazione della storia del       cittadina di allora: l’albergatore Taglioretti,
                                                                                                 governo veneto d’Amelot de la Houssaye,          gli stampatori milanesi Agnelli, presenti
                                                                                                 scrittore seicentesco che aveva diffamato        dal 1746 con una succursale che si fece
                                                                                                 la Serenissima Repubblica di San Marco,          un merito grazie all’assenza di censura
                                                                                                 con l’intenzione di riacquisire qualche          distribuendo in Italia e oltre pubblicazioni
                                                                                                 benemerenza di fronte alle autorità              che diffondevano le nuove idee
                                                                                                 veneziane in modo che gli consentissero          illuministiche, il landvogto solettese von
                                                                                                 di rientrare in patria dopo la nota evasione     Roll e la di lui moglie, con la quale Casanova
                                                                                                 dai Piombi. Nell’Histoire de ma vie il celebre   anni prima aveva effettivamente avuto
                                          Richard Flury, compositore (1896-1967).                personaggio si è diffuso a sufficienza nella     un’avventura galante.

La scelta del compositore Richard Flury          locale, “un ticinese serio e d’ingegno, come
(1896-1967) fu quindi programmatica              non sono purtroppo coloro che, in ogni
riguardando un artista “che, se è di nome        occasione, rappresentano il Ticino quale
e di sangue non ticinese, vive però molta        una repubblica di sbraitanti ‘canvettieri’”,
parte dell’anno in Ticino e ama questa           elevando l’azione a un livello degno della
nostra terra con l’affetto riverente di un       memoria storica, non di gente umile bensì
figlio” (come riferiva il “Radioprogramma”,      di illustri personaggi, ciò che ha indotto
13 agosto 1938). In verità il compositore        l’autore a competere con le manifestazioni
solettese, la cui prima moglie dopo la           meglio predisposte ad accogliere tale
separazione si era trasferita con tre figli in   materia drammaturgica, vale a dire quelle
Ticino, trascorreva regolarmente le proprie      del dramma musicale, dell’opera. Non
vacanze nel Luganese, venendo in contatto        per niente la definizione di Festspiel alla
con Leopoldo Casella, direttore della            fine scomparve per essere sostituita da
Radiorchestra che aveva eseguito alla RSI la     “commedia lirica in due atti”, la cui trama
sua Tessiner Sinfonie in cui erano elaborati     configura una situazione di chiaro stampo
quattro canti popolari ticinesi, diffusa         operistico. Benché nell’avvertenza al
il 1° agosto 1936 sulla rete radiofonica         libretto leggiamo che “l’Albertolli non
nazionale. Compositore d’altra parte assai       è necessariamente Giocondo” (il noto
richiesto, impegnato contemporaneamente          architetto, scultore, pittore, decoratore,
nella realizzazione di due Festspiele nella      nato a Bedano nel 1743 e morto a Milano
Svizzera tedesca, per l’orchestrazione di        nel 1839, dove fu professore all’Accademia
Casanova e l’Albertolli il Flury si avvalse      di Brera), ma è “un simbolo, più che un
della collaborazione di Edouard Favre            personaggio reale, che riassume in sé il
(1872-1946).                                     meglio della serietà e della bravura, della
L’operazione era dunque ideologica               modestia e dell’alacrità di nostra gente”, lo
e assai pretenziosa per i vari gradi di          spartito per voce e pianoforte ne riporta
innovazione che intendeva fronteggiare.          quel nome storico.
Lo rivela l’“avvertenza” al libretto stampato
in cui è dichiarata la pretesa di dar vita
al personaggio dell’“Albertolli”, l’artista

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Casanova e l'Albertolli Palazzo dei Congressi, Lugano Giovedì 28 novembre 2019 20:30
Guido Calgari, librettista                                                                        sotto l’insegna di un caldo spirito svizzero       prodotto spirituale”. L’attenzione della
            (1905-1969).                                                                            e di un profondo attaccamento a quella             stampa confederata era essenzialmente
                                                                                                    terra ticinese, la cui suggestione spiega          concentrata sulla musica, nella misura
                                                                                                    prima di ogni altro fattore lo scioglimento        in cui, rispetto ai modelli conosciuti di
                                                                                                    dell’azione scenica”. Superando il                 Festspiel, era nella novità del rapporto con
                                                                                                    pregiudizio verso una scelta compositiva           la lingua italiana che interessava verificare
                                                                                                    estranea ai canoni della tradizione italiana,      la capacità del compositore alemannico. La
                                                                                                    il giornale perciò si schierava con la critica     questione più intrigante era quindi quella
                                                                                                    svizzero-tedesca che aveva già salutato            dello stile che non tradisse il compito
                                                                                                    l’opera come “un’opera svizzera nel miglior        di riferirsi al pubblico svizzero-italiano,
                                                                                                    senso della parola”, riconoscendo in Flury         contribuendo semmai a correggere quegli
                                                                                                    il compositore “che ha dato al pubblico            eccessi che avevano preso il sopravvento
                                                                                                    svizzero un lavoro che ha le sue peculiarità       nella costituenda tradizione del Festspiel
                                                                                                    nella schiettezza dell’ispirazione, nella          ticinese in termini di concessione ai facili
                                                                                                    dignità stilistica, nell’adesione non esteriore    rimandi ai temi delle canzoni popolari.
                                                                                                    ma intima allo spirito della terra in cui si       Il carattere di esperimento legato alla sintesi
                                                                                                    svolge l’azione”. A dire il vero tutto era stato   tra i due mondi culturali intrigava e andava
                                                                                                    predisposto fin dalla pubblicazione dello          verificato. Dopo avere rilevato come Flury
                                                                                                    spartito per canto e pianoforte dell’opera         “non si sia lasciato sfuggire alcuna delle
                                                                                                    nella primavera da parte di Hug & Co. a            possibilità offerte da questa commedia
                                                                                                    Zurigo, per cui una serie di giudizi in merito     musicale”, dimostrando la capacità di
                                                                                                    raccolti nel supplemento della “Solothurner        essere “melodioso senza diventare banale,
                                                                                                    Zeitung”, il giornale della città del              ricco di sentimento, ma rimanendo entro
                                                                                                    compositore, precedettero di alcuni mesi           le nobili linee maestre”, il cronista della
                                                                                                    la rappresentazione vera e propria. Gustav         basilese “National-Zeitung” manifestava
                                                                                                    Renker, caporedattore dell’ “Emmenthaler           qualche dubbio circa il risultato raggiunto:
                                                                                                    Blatt” e autorevole critico musicale in quel       “In merito alla piacevolezza della sua
Nel secondo atto del lavoro Calgari si           ... / Fra le vallate l’eco ne rimbalza / grida e
                                                                                                    di Berna, ne indicava l’originalità nel fatto di   musica, egli rifiuta quasi in modo timoroso
è premurato di sottolineare il valore            canzoni. / Oh là lì, oh là là”) non
                                                                                                    dover risalire a Mozart per confrontarsi con       tutti gli effetti a buon mercato e rinuncia
storico della fiera di Lugano, importante        solo introduce lo jodel nel coro, ma è
                                                                                                    un compositore di area tedesca impegnato           anche, forse con dispiacere del pubblico
appuntamento annuale. Nell’intenzione            disposto dal compositore a mo’ di Ländler
                                                                                                    a dar forma a un’opera in lingua italiana,         luganese, al bel canto”.
dello scrittore questo è il momento              nel calcato e rozzo accento contadino.
                                                                                                    possibile solo nella trilingue Svizzera e          La questione rimaneva aperta, in ambito
simbolico che testimonia l’incontro di due
                                                                                                    nella familiarità degli svizzeri tedeschi          ticinese soprattutto relativamente alla
mondi culturali, delle genti provenienti dal     Come fu accolta tale originale operazione
                                                                                                    con “il nostro bel Ticino”, sottolineando          “popolarità” della musica, comunque in
nord che portano i capi di bestiame da           artistica? Più che convinte adesioni si
                                                                                                    “come il lento solettese si sia abilmente          relazione allo sforzo messo in atto dalla
vendere e da scambiare con quelli portati        registrarono le attestazioni di stima. Anni
                                                                                                    districato nella grazia della lingua italiana      Radio della Svizzera italiana nella sua
dai lombardi, “intrecciando la canzone al        dopo lo stesso Calgari, pur notando come
                                                                                                    al punto da ricavarne motivo d’attrazione          responsabilità di ente nazionale, la quale
jodel” che Flury si è incaricato di realizzare   tale “commedia lirica [fosse da ritenere]
                                                                                                    attraverso il valore della musica”. Da             “ha dotato il proprio repertorio di un’opera
musicalmente nell’“Introduzione pastorale”,      ancor oggi degna di considerazione,
                                                                                                    parte sua il musicologo zurighese Eugen            contrassegnata da un suggello di rara
vagamente modellata sui moduli coloristici       soprattutto per la probità della musica”,
                                                                                                    Koller elogiava il significativo passo in          nobiltà artistica, come è apparso a non
alpini della sinfonia del Guillaume Tell         giunse ad ammettere che “tale musica non
                                                                                                    avanti dei “cari confederati ticinesi” per il      pochi radioascoltatori”. L’estensore del
rossiniano, nei salti intervallari dello jodel   mi pare intonarsi allo spirito italiano del
                                                                                                    fatto di lasciarsi alle spalle nell’occasione      bilancio dell’operazione, pubblicato sul
che a un certo punto si svela nella curvatura    libretto – non riuscì a far presa sul pubblico”.
                                                                                                    fieristica le abituali rappresentazioni di         “Radioprogramma”, prendendo atto delle
del tema di Ora valmagina, in un originale       La voce più favorevole venne da “Gazzetta
                                                                                                    opere italiane, osando proporre “un’opera          riserve con cui il lavoro di Calgari e Flury era
rapporto sincretistico. Il successivo            Ticinese” nel sottolineare la collaborazione
                                                                                                    svizzera, scritta e composta da due                stato accolto ma ricordando che “bisogna
“Canto dei pastori” (“Su con le mandre per       tra lo scrittore svizzero italiano e il
                                                                                                    svizzeri, messa in mostra come un proprio          diffidare dai successi senza contrasti”,
l’impervie balze / dei grandi gioghi alpini      compositore svizzero tedesco, “avvenuta

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Casanova e l'Albertolli Palazzo dei Congressi, Lugano Giovedì 28 novembre 2019 20:30
concludeva: “Vi è troppa poderosa vitalità        È chiaro invece che, pur nella sua              Non v’è chi non vi veda il preannuncio del
in questi due atti perché sull’incartamento       problematicità, se Casanova e l’Albertolli      Festspiel più popolare e rappresentativo
(per rimanere nell’immagine burocratica)          può considerarsi un lavoro più che              tramandato nella Svizzera italiana, Sacra
possa accumularsi la polvere”. Con questa         dignitoso, per Calgari non fu un approdo,       terra del Ticino appunto, presentato a
conclusione ci sentiamo di concordare,            bensì un passaggio. Lo lascia presagire già     Zurigo nel maggio 1939 durante le giornate
benché, al di là dell’apparizione di singoli      la china del finale che si apre all’ “allegra   ticinesi all’Esposizione nazionale con la
brani in forma concertistica, le circostanze      musica villereccia” della festa conclusiva,     musica di Gian Battista Mantegazzi, l’unica
non riservarono all’opera in questione lo         che dovrebbe essere “una villotta [che] fa      rimasta nella memoria dei ticinesi per aver
sbocco che avrebbe meritato sulle scene.          volteggiare le coppie nel suo facile ritmo      interpretato con aderenza all’umiltà della
In ogni caso l’allestimento luganese fu           paesano”, in cui si innesta il coro             condizione rurale tramandata attraverso
assicurato con tutto il prestigio necessario,                                                     i tempi il sentimento di attaccamento alla
a partire dalla scelta degli interpreti con       Sacra terra del Ticino,                         realtà comunitaria del villaggio. Questa
in capo il baritono Afro Poli nel ruolo di        operosa, ardente e schietta,                    volta lontano dall’ambizione di affermare
Casanova, il quale fu per un decennio             ti protegga un pio destino                      un’identità nobile, facendovi sentire
legato al Teatro alla Scala, il tenore Michele    e infuturi il tuo lavor.                        attraverso il lieve palpito di un tessuto
Barrosa (l’Albertolli), il basso Eraldo Coda                                                      musicale di leggerezza trasfigurata la virtù
(Taglioretti), il soprano Dolores Ottani                                                          di un popolo che il Calgari avrebbe additato
(Lucia), il baritono Renato Guerra (von Roll),    Ne’ tuoi figli è la fierezza                    in termini “di bontà, di bellezza, / di cose
il contralto Jole Jacchia (Anna Lodovica          Che ogni mamma inorgoglisce,                    schiette, semplici eppur care, / domestica
von Roll), il tenore Arsenio Giunta(l’Abate       nella pace è la certezza                        ricchezza / di sentimenti, pur ne la modesta
Giampietro Riva) e un giovane baritono            d’un più fulgido avvenir.                       / fatica di ogni giorno”, richiamando “il
locale nel ruolo dello stampatore Agnelli,                                                        nido di sacri affetti, le liete culle amate”
Ezio Greppi di Caslano, il quale qualche          Terra nostra, madre eletta,                     (Avemmaria triste), i “duri arnesi” della
mese prima era stato chiamato a                   sii tu sempre benedetta.                        terra, il sorriso “stanco, e troppe rughe”
partecipare al concerto che al Teatro Apollo                                                      (Canto delle mamme contadine), “la nostra
ospitò Beniamino Gigli, esibendosi in duo                                                         gente sobria ed alacre e prudente” (Grido
con il grande tenore. La corale Giuseppe                                                          dei magnani), la “materna melodia” (Le
Verdi era diretta da Arnaldo Filipello mentre                                                     campane del Ticino), le “nostre donne
la concertazione fu affidata a Otmar Nussio,                                                      gentili dai miti profili”, dall’alacri mani
maestro stabile dell’Orchestra della Radio                                                        febrili” (Ghirlanda), il “pio lavoro” (Noi siamo
della Svizzera italiana, di fresca nomina e già                                                   ticinesi).
attivo anche come compositore.

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Casanova e l'Albertolli Palazzo dei Congressi, Lugano Giovedì 28 novembre 2019 20:30
Carlo Allemano
Nato a Torino, ha studiato con Elio             della Valle d’Itria di Martina Franca, sotto
Battaglia. Nel 1989 ha vinto il Concorso        la direzione di: Christophe Rousset, René
Toti dal Monte di Treviso e nel 1990            Jacobs, Wolfgang Sawallisch, Claudio
il primo premio al concorso Mozart              Abbado, Riccardo Muti, Zubin Mehta,
dello Wiener Staatsoper. Ha cantato in          Leopold Hager, Gianandrea Gavazzeni,
teatri e festival tra cui: Teatro alla Scala,   Fabio Biondi. Tra i progetti recenti e futuri:
Wiener Staatsoper, Volksoper Wien,              La Clemenza di Tito a Valencia, Didone
Bayerische Staatsoper (Monaco), La              Abbandonata (Jarba) a Innsbruck, La
Monnaie (Bruxelles), Opéra national du          Divisione del Mondo (Giove) a Strasburgo,
Rhin (Strasburgo), Maggio Musicale              Nancy, Versailles, La Dorilla in Tempe
Fiorentino, Barbican Theatre (Londra),          di Vivaldi (Admeto) al Wexford Festival
Glyndebourne Festival, Salzburger               Opera.
Festspiele, Ravenna Festival, Festival

                                                                                                 Lavinia Bini
                                                                                                 Nata ad Empoli, nel 2009 si è diplomata           Cagliari, al Teatro Colón di Buenos Aires,
                                                                                                 in Canto sotto la guida di Benedetta              al Salzburger Landestheater, al Teatro di
                                                                                                 Pecchioli al Conservatorio Luigi                  Liegi, e sotto la direzione di Riccardo Muti,
                                                                                                 Cherubini di Firenze, laureandosi                 Daniele Rustioni, Daniele Callegari, Ottavio
                                                                                                 contemporaneamente in Scienze                     Dantone, Andrea Battistoni, Rinaldo
                                                                                                 Giuridiche all’Università degli studi di          Alessandrini,
                                                                                                 Pisa. Ha recentemente vinto il secondo            Tra i prossimi impegni sono da segnalare
                                                                                                 premio ed il premio del pubblico nel              la partecipazione nel ruolo di Zerlina nel
                                                                                                 Concorso Internazionale Tebaldi a                 Don Giovanni a Bologna, a L’Elisir d’amore
                                                                                                 San Marino per la sezione Barocco.                a Torino e alla prima mondiale di 7 Minuti
                                                                                                 Ha cantato all’Eurofestival di Roma, al           di Giorgio Battistelli a Nancy.
                                                                                                 Teatro Comunale di Bologna, al Festival
                                                                                                 della Valle d’Itria di Martina Franca, al
                                                                                                 Festival Pergolesi-Spontini di Jesi, al
                                                                                                 Teatro Comunale di Firenze, nei teatri
                                                                                                 di Ravenna, Ferrara e Reggio Emilia, al
                                                                                                 Teatro Petruzzelli di Bari, al Teatro Lirico di

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Casanova e l'Albertolli Palazzo dei Congressi, Lugano Giovedì 28 novembre 2019 20:30
Marco Bussi
                                                                                                Ha avuto modo di esibirsi in alcune fra         alla Cité de la Musique di Parigi, a
                                                                                                le più importanti istituzioni operistiche       Stoccarda, Boston, Los Angeles, Nagoya
                                                                                                in Italia e all’estero (Teatro del Maggio       e altrove. Brillante interprete delle opere
                                                                                                Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di         di Rossini, Donizetti e Mozart, è a suo agio
                                                                                                Bologna, Teatro Carlo Felice di Genova,         anche nel repertorio barocco col quale si
                                                                                                Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Petruzzelli   è esibito in importanti festival (Ambronay,
                                                                                                di Bari, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro     La Chaise Dieu, Royaumont, Utrecht,
                                                                                                Sociale di Como, Teatro Ponchielli di           Bucarest, La Valletta, Bruxelles). Ha
                                                                                                Cremona, Teatro Donizetti di Bergamo,           collaborato con direttori d’orchestra quali
                                                                                                Teatro Comunale di Ferrara, Teatro              Zubin Mehta, Antonino Fogliani, Claudio
                                                                                                Comunale di Bolzano, Festival MiTo),            Scimone, Daniel Kawka, Christopher
                                                                                                nonché all’estero presso il Wexford Opera       Franklin.
                                                                                                Festival, al Concertgebouw di Amsterdam,

Mattia Olivieri
Con le sue doti naturali, la straordinaria   NNTT di Tokyo, Dandini al Teatro alla
capacità attoriale e l’inappuntabile         Scala, Conte nelle Nozze di Figaro a
preparazione musicale si sta                 Firenze, quello tedesco alla Bayerische
consolidando come uno dei baritoni di        Staatsoper con Ping e Belcore, Silvio nella
riferimento nel panorama internazionale.     produzione inaugurale dei Pagliacci ad
Presente nei cartelloni scaligeri dal 2015   Amsterdam, Mercutio in Romeo et Juliette
con una o più produzioni per stagione,       e Prosdocimo nel Turco in Italia alla Scala,
ha iniziato una felice collaborazione        alla Monnaie con Carmina Burana e Ford,
anche con il Maggio Musicale Fiorentino      nonché presenze alla ROH Covent Garden,
debuttando come Alphonse ne La               alla Houston Grand Opera negli Stati
favorite, ruolo che ha interpretato anche    Uniti, e i ritorni alla Scala, Firenze, Venezia,
al Liceu di Barcellona e a Palermo. Fra      Tokyo, Amsterdam, al Glyndebourne
gli impegni recenti e futuri una serie di    Festival e alla Bayerische Staatsoper.
debutti: quello verdiano come Ford al

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Casanova e l'Albertolli Palazzo dei Congressi, Lugano Giovedì 28 novembre 2019 20:30
Lucia Cirillo
Dopo aver vinto il Concorso “As.Li.Co” e il      Lucia Cirillo collabora con direttori di
Concorso Internazionale “Toti Dal Monte”,        fama internazionale quali F. Biondi, S.
inizia una brillante carriera che la porta ad    Cambreling, O. Dantone, D. Fasolis, D.
esibirsi nelle più importanti sale e festivals   Gatti, V. Jurowski, e registi quali R. Carsen,
europei (Concertgebouw Amsterdam,                G. Déflo, Sir P. Hall, D. Livermore e P. Pizzi.
Deutsche Oper Berlin, Festival Chopin            Si esibisce abitualmente con le più
di Varsavia, Festival di Glyndebourne, La        importanti orchestre barocche europee,
Corunha, Festival di Salisburgo, La Fenice       da “Europa Galante” ad “Accademia
di Venezia, La Scala di Milano, l’ Opera         Bizantina”, da “Il Giardino Armonico” a “I
di Parigi , il Teatro Comunale di Bologna,       Barocchisti”.
il Teatro Comunale di Torino, il Teatro          Ha al suo attivo importanti produzioni
Massimo di Palermo, il Teatro Real di            video e discografiche per Decca,
Madrid).                                         Deutsche Grammophone, Dynamic,
Il suo vasto repertorio spazia dal Barocco       FraBernardo, Glossa, OpusArte,
al Belcanto, fino a compositori quali            Passacaille, TDK, Vivaldi Edition-Naïve.
Musorgskij, Prokofiev e Strauss.

                                                                                                   Luigi De Donato
                                                                                                   Nato a Cosenza, ha compiuto gli studi          Alessandrini e la regia di Bob Wilson.
                                                                                                   presso il Conservatorio di musica              Ha collaborato con direttori d’orchestra
                                                                                                   Stanislao Giacomantonio. Il suo repertorio     quali Diego Fasolis, William Christie,
                                                                                                   spazia da Cavalli (Il Novello Giasone), a      Christophe Rousset, Alan Curtis, Fabio
                                                                                                   Mozart (Nozze di Figaro), al bel canto         Biondi, Paul McCreesh. Si è esibito in
                                                                                                   italiano (Cenerentola, La cambiale di          importanti teatri tra cui il Maggio Musicale
                                                                                                   matrimonio, Barbiere di Siviglia, Il viaggio   Fiorentino, La Fenice, il Rossini Opera
                                                                                                   a Reims, La sonnambula, Elisir d’amore,        Festival, l’Opéra Royal di Versailles, il
                                                                                                   Linda di Chamounix) con incursioni in          Capitole di Tolosa, il Theater an der
                                                                                                   opere di Verdi, Bizet, Smetana, Puccini e      Wien, Il Teatro Real di Madrid, il Barbican
                                                                                                   nel repertorio del Novecento. Di recente       Center di Londra, il Théâtre du Châtelet
                                                                                                   ha cantato ne L’incoronazione di Poppea,       di Parigi, il Concertgebouw di Amsterdam
                                                                                                   l’Orfeo e Il ritorno di Ulisse in Patria       e in festival quali Aix-en-Provence e
                                                                                                   alla Scala con la direzione di Rinaldo         Salzburger Festspiele.

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Emanuele D’Aguanno
                                                                                             Nato a Roma,ha studiato al conservatorio       (Belfiore) a Magdeburg; La Clemenza
                                                                                             di Vicenza e successivamente con               di Tito a Linz e Glyndebourne; La pietra
                                                                                             W.Matteuzzi e H. Tanaka. La sua recente        del paragone (Giocondo) a Cagliari. Tra
                                                                                             attività lo ha visto protagonista in: Don      i tanti titoli anche: Falstaff (Fenton) a
                                                                                             Pasquale (Ernesto) allo Staatstheater          Pavia, Cremona, Como, Brescia e al teatro
                                                                                             Augsburg; Il sogno di Scipione (Publio) alla   Colon a Buenos Aires; Der Rosenkavalier
                                                                                             Fenice; Traviata (Alfredo) a Glyndebourne,     (Sangern) e Medea in Corinto (Egeo) a
                                                                                             Cagliari e Shanghai; Don Giovanni              Monaco di Baviera; Il ritorno di Ulisse
                                                                                             (Ottavio) a Glyndebourne, Dubai e alla         in patria (Giove/Anfinomo) al Teatro alla
                                                                                             Royal Opera House a Londra; Die Lustige        Scala; Pagliacci (Beppe) a Bari; Otello
                                                                                             Witwe (Camille de Rossillion) al Bellini di    (Cassio) a Toronto; Rigoletto (Duca
                                                                                             Catania e al NCPA di Pechino; Piramo e         di Mantova) a Tokyo; L’elisir d’amore
                                                                                             Tisbe al Theater an der Wien, Salisburgo,      (Nemorino) a Firenze e a Tokyo. Ha inciso
                                                                                             Budapest e Valencia; La Straniera (Arturo)     per varie etichette: Capriccio, Sony,
                                                                                             al Bellini di Catania; La finta giardiniera    Dynamic, Opus Arte, Unitel Classic.

Federico Benetti
Ha debuttato nel 2007 iniziando                 nel Barbiere di Siviglia a Clermont-
un’intensa attività concertistica e             Ferrand e Vichy, Commendatore in Don
operistica che lo ha portato nei principali     Giovanni a Treviso e Ferrara, Angelotti in
teatri italiani ed europei, tra cui il Teatro   Tosca a Tolone, dove in seguito è stato
dell’Opera di Roma, il Maggio Musicale          impegnato nel Ballo in Maschera (Samuel),
Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il       Traviata e Rigoletto. Nel repertorio
Teatro Verdi di Trieste, il Teatro Regio        barocco ha debuttato in Orfeo (Plutone)
di Torino, i teatri del circuito As.Li.Co.,     al Monteverdi Festival di Cremona nel
il Festival Puccini a Torre del Lago, il        2017, e successivamente nel Rinaldo di
Festival Verdi di Parma. A partire dal          Haendel (Mago Cristiano). Recentemente
2013 ha debuttato nel ruolo di Enrico VIII      ha cantato come basso solista nella
in Anna Bolena diretto da Fabio Biondi,         Johannes Passion di Bach a Roma e
è stato Sarastro nel Flauto Magico,             Perugia, diretto da Fabio Maestri.
Sparafucile in Rigoletto, poi Don Basilio

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Mario Cei
Nato a Vicenza da famiglia toscana, figlio     di versi poetici, realizza con Alessandro
d’arte studia fin da bambino recitazione       Quasimodo letture dedicate a poeti di
e pianoforte, si diploma all’Accademia         tutti i tempi, anche con tournée in Europa,
dei Filodrammatici di Milano nel 1980          Asia e Nord America. Collabora con la
sotto la guida di Ernesto Calindri. In         RAI, ma soprattutto con la Rete 2 della RSI
Teatro affronta, in ruoli di primo piano,      Radiotelevisione Svizzera come interprete
testi classici e contemporanei, da             di radiodrammi, commedie, fiction, e
Hofmannsthal (Elettra) a Sofocle (Elettra)     curando programmi di prosa o poesia. Dai
e Euripide, da Shakespeare (Racconto           primi anni 2000, si dedica con passione
d’inverno) ad Alfieri (Oreste) e D’Annunzio    alla canzone francese d’autore. Scrive e
(La città morta), da Luzi (Ipazia) a Testori   interpreta “Boum! Je chante Trenet!” e
(Il dio di Roserio) e Cerami (Socrate).        “Prévert mon ami”, in cui, accompagnato
Lavora con il Piccolo Teatro di Milano, lo     da pianisti e diretto da F. Crivelli, alterna
Stabile di Genova, l’Olimpico di Vicenza,      testi poetici a canzoni cantate in lingua
il Teatro greco di Siracusa, diretto da        originale. Nel 2015 ha rappresentato in
registi come S. Sequi, L. Puggelli, G.         prima nazionale italiana Crime passionnel,
Proietti, G. De Monticelli, L. Ronconi, F.     opera in francese per uomo solo con
Crivelli e in cinema da Loy (Testa o croce)    musica di Astor Piazzolla.
e Fellini (L’intervista). Esperto dicitore

                                                                                               Diego Fasolis, Maestro concertatore
                                                                                               e Direttore d’orchestra

                                                                                               Maestri collaboratori:
                                                                                               Gabriele Cerilli, Sofia Molinari,
                                                                                               Michele Patuzzi, Paolo Raffo
22                                                                                                                                   23
Orchestra della Svizzera italiana                                                               Musicisti
(OSI)

Orchestra in costante evoluzione artistica,      Sono inoltre di rilievo le coproduzioni        Violini Walter Zagato Sostituto spalla, Robert Kowalski Konzertmeister, Tamàs Major
è la principale realtà musicale della            operistiche e di danza con le maggiori         Konzertmeister, Andreas Laake Prima parte, Hans Liviabella Prima parte, Barbara Cianna-
Svizzera italiana. Con Markus Poschner,          istituzioni musicali della Svizzera italiana   mea-Monté Rizzi Sostituto prima parte, Chun He Gao, Irina Roukavitsina-Bellisario, Duilio
direttore principale dal 2015, si distingue      e con partner internazionali, così come        Galfetti, Fabio Arnaboldi, Katie Vitalie, Denis Monighetti, Piotr Nikiforoff
                                                                                                Viole Monica Benda Prima parte, Ivan Vukčević Prima parte, Jan Snakowski Sostituto
sulla scena europea con interpretazioni          l’attività in tournée e la presenza a
                                                                                                prima parte, Aurélie Adolphe, Andriy Burko
innovative e convincenti e con produzioni        festival europei che negli ultimi anni si è
                                                                                                Violoncelli Luca Magariello Prima parte, Johann Sebastian Paetsch Prima parte,
discografiche pluripremiate: l’integrale         intensificata. Straordinario l’impegno per     Felix Vogelsang Sostituto prima parte, Beat Helfenberger
delle Sinfonie di Brahms, premio                 i più piccoli: oltre 11’000 bambini ogni       Contrabbassi Enrico Fagone Prima parte, Jonas Villegas Sostituto prima parte
discografico internazionale ICMA                 anno seguono i concerti-spettacolo ideati      Flauti Bruno Grossi Prima parte, Alessandra Russo Prima parte
2018, i CD dedicati a Richard Strauss,           per loro. Nella formazione musicale dei        Oboi Marco Schiavon Prima parte, Federico Cicoria Prima parte
figura a cui l’Orchestra è storicamente          giovani l’OSI si qualifica con una stretta     Clarinetti Corrado Giuffredi Prima parte, Paolo Beltramini Prima parte
legata, e l’attuale progetto triennale con       collaborazione a più livelli con la Scuola     Fagotti Mathieu Brunet Prima parte, Alberto Biano Prima parte
registrazioni di inediti rossiniani.             universitaria di Musica del Conservatorio      Corni Vittorio Ferrari Prima parte, Zora Slokar Prima parte, Georges Alvarez Prima parte
                                                 della Svizzera italiana. Open air, cine-       Trombe Sébastien Galley Prima parte, Serena Basandella Prima parte
L’Orchestra produce ogni anno una                concerti e festival estivi completano          Timpani Louis Sauvêtre
propria stagione concertistica con artisti di    la programmazione coinvolgendo un
rinomanza internazionale. Due le rassegne        pubblico allargato.
principali, che si distinguono per scelte
di programmi ed interpreti: la prima si          Da quasi 20 anni l’OSI gode di un rapporto
svolge nella Sala Teatro LAC Lugano Arte         privilegiato con Martha Argerich, che in
e Cultura, di cui l’OSI è orchestra residente;   passato ha scelto Lugano come sede del
la seconda all’Auditorio Stelio Molo RSI di      suo Progetto.
Lugano.

                                                 Informazioni:    osi.swiss
                                                                                                Sostituti e aggiunti

                                                                                                Violini Fiorenza De Donatis, Hana Kotkova, Mirela Lico, Andrea Mascetti
                                                                                                Viole Gustavo Fioravanti Contrabbassi Giovanni Chiaramonte Clarinetti Ivan Villar Sanz,
                                                                                                Trombe Marco Bellini, Flavio Bergamasco Tromboni Eugenio Abbiatici, Fabio Costa,
                                                                                                Stephen Menotti Percussioni Danilo Grassi, Paolo Arpa Maria Gamboz

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Coro della Radiotelevisione svizzera                                                         Cantanti

Fondato nel 1936 da Edwin Loehrer,             Il Coro si esibisce regolarmente nei grandi   Soprani
ha raggiunto rinomanza mondiale con            Festival da Bruges a Salisburgo, da New       Laura Antonaz, Rossana Bertini, Lorenza Donadini Camarca, Iris Douma, Roberta Giua,
registrazioni radiofoniche e discografiche     York a Roma. Da qualche anno partecipa        Silvia Piccollo, Nadia Ragni, Alessandra Rampoldi, Anna Simboli, Doris Steffan-Wagner
relative al repertorio italiano tra Cinque e   a produzioni operistiche (Salisburgo,
                                                                                             Contralti
Ottocento. Dopo Edwin Loehrer, Francis         Monaco, Parigi, Baden-Baden, Edimburgo)
                                                                                             Maddalena Altieri, Anna Bessi, Elena Carolina Biscuola, Elisa Bonazzi, Annemieke Cantor,
Travis e André Ducret, nel 1993 il Coro        mostrando flessibilità e abilità scenica.
                                                                                             Elena Carzaniga, Marta Fumagalli, Isabella Hess Pagani, Brigitte Ravenel
è stato affidato a Diego Fasolis che ha        Il repertorio spazia dal Rinascimento alla
sviluppato una ricca attività concertistica    Musica contemporanea con particolare          Tenori
e discografica e lo ha portato ad essere       impegno per la Musica Sacra italiana, a       Massimo Altieri, Maurizio Matteo Dalena, Vincenzo Di Donato, Giuseppe Maletto,
riconosciuto come uno dei migliori             Bach e include il monumentale progetto        Massimiliano Pascucci, Riccardo Pisani, Martin Steffan, Alessio Tosi
complessi vocali da camera europei.            di esecuzione Integrale delle opere
Grand Prix du Disque, Diapason d’Or, Disco     di Palestrina. Dal 2018 la gestione è         Bassi
d’Oro, Stella di Fonoforum, Nomination         affidata, sempre sotto la direzione di        Matteo Bellotto, Claudio Pistolato, Marco Radaelli, Pino Raduazzo, Marco Saccardin,
Grammy Award, Echo Classic, ICMA, sono         Fasolis all’Associazione “I Barocchisti”.     Marco Scavazza, Achim Schwesig, Yiannis Vassilakis
alcuni dei riconoscimenti assegnati al         La lunghissima collaborazione con l’OSI
                                                                                             Maestro del coro, Michele Patuzzi
Coro dalla stampa specializzata per le         prosegue regolarmente con il tradizionale
produzioni pubblicate con le case Arts,        Concerto Spirituale del Venerdì Santo e
Chandos, Decca, Deutsche Grammophon,           con nuovi progetti dedicati a Rossini.
EMI, Naxos, Warner Classics.
Claudio Abbado, Michel Corboz, Ton
Koopman, Gustav Leonhardt, Michael
Radulescu sono tra i direttori che hanno
lodato le qualità musicali del Coro.

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Con il sostegno di

  Flury Stiftung

                              Fondazione
                        Ing. Pasquale Lucchini

In collaborazione con LAC Lugano Arte e Cultura e con la Divisone Eventi e Congressi della Città di Lugano.
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