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Il Ventennale del Campus Treviso – Università Cà Foscari Presentato un nuovo modello di rating Intervista a Guido Max Mantovani Camera di Commercio: le filiere produttive trevigiane nella lunga crisi
Sommario Rubriche P.18 Osservatorio Treviso 1 - Giovani designer Le filiere produttive trevigiane 2 - Speciale Mediazione P.23 CCIAA e il Campus Treviso 3 - Gli Uffici Camerali Il ventennale del Campus Treviso 4 - Racconti di stage presso la CCIAA P.26 Il Nuovo Modello di Rating 5 - CSR e Ambiente Intervista a Guido Max Mantovani 6 - Giovani Veneti all’estero P.31 Centenario dalla morte di PIO X Lavoro, imprese testimonianze e progetti 7 - Le partecipate della CCIAA P.42 Treviso Glocal 8 - Aziende di successo Italo Bosa confermato presidente 9 - Monitor Economia P.50 Le aziende di successo che sfidano la crisi 10 - Report Brevetti Intervista a Marco Varisco 11- Report Prezzi all’Ingrosso L'ECONOMIA DELLA MARCA TREVIGIANA Bimestrale della Camera di Commercio di Treviso Aut. Tribunale Treviso n° 9 del 21.09.1948 Redazione e amministrazione Cam era di Com m ercio Industria Artigianato A gric oltura Tel 0422 5951 - Fax 0422 595462 emt@t2i.it - www.tv.camcom.gov.it DIRETTORE RESPONSABILE MARCO D'EREDITA’ In redazione Silvia Trevisan
Editoriale 3 Gentili lettori, vi presentiamo un bimestre caratterizzato da eventi significativi per la vita economica di Treviso. Abbiamo i dati dell’Osservatorio Treviso sulle filiere produttive trevigiane. Una preziosa ricerca che ci ha offerto la lettura dei dati, ma ci ha permesso anche di intercettare le storie di successo di aziende, enti ed associazioni consentendoci uno sguardo prospettico rivolto a cogliere l’innovazione di successo. Il presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Economico Treviso è Federico Callegari responsabile dell’Ufficio studi e statistica della Camera di Commercio di Treviso.Il Presidente dell’osservatorio Domenico dal Bò ha richiamato l’attenzione e la necessità del sostegno alle persone che stanno dietro la crisi. Passiamo poi all’innovazione del fare impresa con il web ed i social network. La Camera di Commercio ha orga- nizzato , con il proprio ufficio Nuova Imprenditoria, delle giornate di formazione gratuite sulla Digital Strategy . Sono certo , grazie ai feedback ricevuti, che abbiamo saputo rispondere alle esigenze di conoscenza delle im- prese. Il numero dei partecipanti è stato rilevante con una media di 70 persone a corso per i sei corsi dalle tematiche differenti. Un evento importante per Treviso e che consolida la realtà universitaria nella nostra storia economica, è stata la celebrazione del Ventennale del Campus Treviso .Un’ottima regia per l’organizzazione e per la location presso il teatro Mario del Monaco concesso dal Presidente Fondazione Cassamarca Dino de Poli presente alla celebrazio- ne. Il Rettore Carlo Carraro ha condotto la serata scandendo le scelte strategiche della storia del Campus trevigiano, ha introdotto gli attori che hanno avuto il geniale intuito di aprire questa prestigiosa sede a Treviso rendendo la città più forte nell’affrontare la crisi con la cultura, la formazione di tanti laureati che lavorano con nuovi s kill qualificati nelle nostre imprese . La cerimonia è stata operativa, come confà a Treviso, con gli interventi dei docenti Leonardo Buzzavo e Virginia Busato che hanno illustrato le nuove esigenze dei mercati , indicando ai nostri imprenditori alcune soluzioni per aggiornarsi con successo. Così gli interventi degli Alumni con il presidente Andrea Tomat e la tavola rotonda che ha visto partecipare Elisabetta Olivi della Rappresentanza in I talia della Commissione Europea, Responsabile per il semestre italiano di Presidenza dell’UE, Nicola Tognana, Presidente Camera di Commercio Treviso, Francesco Giacomin,Presidente Fondazione la Fornace dell’Innovazione ,Pierpaolo Baretta,Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle finanze , Alberto Baban,Presidente Piccola Industria. In questa occasione, il presidente CCIAA Nicola Tognana ha presentato al pubblico il nuovo modello di rating integrato, progetto di ricerca condotta dalla Camera di Commercio e dall’Università Cà Foscari Campus di Treviso con il prof. Guido Max Mantovani. Una best practice che vede collaborare il mondo imprenditoriale con l’università. Il tema lo abbiamo voluto approfondire con uno dei massimi esponenti del progetto del Rating Integrato per spiegarci che cos’è , quali obiettivi si propone e come se ne potranno avvantaggiare le imprese trevigiane. Ma per questo progetto non si parla solo di Italia in quanto,informa Tognana, ha ricevuto il Best Paper Award alla conferenza primaverile della Academy of Business Research, tenutasi dal 26 al 28 marzo a New Orleans - Stati Uniti. Inoltre, sono stati presentati dei paper illustrati in tre conferenze internazionali e vagliate da un comitato scientifico. Nel 2014 si sono tenute 10 conferenze internazionali. Il mese di Marzo ha visto un’importante celebrazione per il centenario dalla morte di S.PIO X con l’organizzazione di vari eventi. La Camera di Commercio ha ospi- tato il convegno “Lavoro e imprese testimonianze e prospettive” a cui è intervenuto il Presidente della Camera di Commercio di Treviso Nicola Tognana, il Cardi- nale Gianfranco Agostino e il presidente di Unindustria Alessandro Vardanega. Il prof. Frediano Bof ha esposto la relazione su “Pio X e il movimento coope- rativo e sindacale nel Veneto”. La Camera di Commercio è stata sede della presentazione alla stampa, da parte del Consorzio di tutela del Prosecco Superiore con il presidente Nardi e il direttore Vettorello, dell’adozione del protocollo v itivinicolo Conegliano- Valdobbiadene , un importante passo che vede coinvolti molti attori istituzionali che stanno lavorando per l’eccellenza di un vino e, di un territorio candidato ad essere patrimonio dell’Unesco. Si parla di ambiente ed in specifico, della nuova edizione di corsi dedicati al risparmio energetico in azienda organizzati dal nostro sportello CSR e ambiente il cui responsabile è Antonio Biasi. Scorrendo le pagine seguiamo le attività delle nostre partecipate con focus su t2i con i progetti innovativi finanziati con i contributi europei, l’aeroporto “A.Canova” con i dati di traffico e Treviso Glocal con la riconferma a presidente di Italo Bosa. In quest’articolo troverete le parole del presidente Tognana che saluta con favore l’azione di integrazione delle attività di Marketing territoriale che erano proprie di Promotreviso chiusa nel 2013 per l’ottimizzazione della strut- tura camerale. La sezione Monitor Economia, a cura del nostro Ufficio Studi e statistica, ci permette di considerare la nostra realtà economica attraverso i dati che sono una pre- ziosa risorsa per tutte le scelte strategiche. Diamo il benvenuto all’imprenditore Marco Varisco che ci racconta come la sua impresa ha affrontato la crisi con l’arte. Lo ringraziamo per la cortese testimo- nianza e gli rivolgiamo i nostri apprezzamenti per i suoi pezzi d’arte conosciuti e stimati in tutto il mondo. Per la rubrica “Giovani veneti all’estero” facciamo un salto a Londra dove abbiamo intervistato Marco Bertoldo che ha studiato all’università IUA V di Treviso ed ora lavora come designer presso un’importante azienda . I marchi e brevetti sono una fotografia dell’attività di innovazione del nostro territorio attraverso l’ingegno delle persone e delle imprese coadiuvati per la presen- tazione di marchi brevetti, invenzioni e modelli di utilità dal nostro ufficio Marchi e Brevetti e dal PatLib di t2i. Marco D’Eredità Segretario Ge nerale della Camera di Com mercio
Presentazione della rubrica Giovani designer 4 Nicola Tognana Presidente CCIAA E’ con vivo piacere che presento assieme ai direttori Maria Luisa Frisa e Laura Badalucco le creazioni dei giovani laureati dei corsi universitari di design della moda e di design del prodotto . Selezionati dalla professionalità dei direttori diam o spazio nella rivista camerale ad un m ond o di idee, ma soprattutto di soluzioni per il mond o dell’imprenditoria. La volontà è proprio quella di far conoscere questi creativi con le immagini delle proprie produzioni. Sono certo che questi giovani saranno di sicuro interesse per le nostre imprese tanto più perché selezionati tra i migliori dalla severa valutazione dei direttori Maria Luisa Frisa e Laura Badalucco che ringrazio fin d’ora per la loro preziosa collaborazione sempre attenta al contesto trevigiano in cui operano. I nostri giovani sono da anni ospitati in stage dalle nostre azien- de che invitiam o a mettersi in contatto con l’università per ospitare e condividere nuove idee. Laura Badalucco Direttore Cladis Il Corso di laurea in disegno industriale è impegnato da molti anni nella formazione continua di giova ni professionisti che, una volta usciti dall’università, siano preparati a comprendere il sofisticato sistema-design per inserirsi al me glio nel campo del lavoro e affrontare le sfide di un mon- do sempre più internazionale e competitivo. I progetti che presenteremo in questa rubrica sono selezionati tra le miglio- ri tesi di laurea del triennio: i temi affrontati dai ragazzi, tutti ne o-laureati nel 201 2, riguardano sia che il prodotto che la com unicazione visiva, rispec- chiando quel dualismo che caratterizza il programma didattico del corso di laurea. Si tratta ovviamente di concept molto diversi tra loro, ma l’approccio di questi studenti dimostra come ormai la definizione “design” non sia più Maria Luisa Frisa Direttore Cladem necessariame nte legata solo all’arredamento o all’imma gine coordinata, Dal 2005, il corso di laurea in Design della moda dell’Università Iuav di ma possa esprimersi anche in altri ambiti che molto hanno a che fare con Ve nezia punta all’eccellenza forma ndo designer in grado di affrontare le l’innovazione tecnologica, la valorizzazione dei conte nuti, la coscienza di sfide del sistema della m oda, e tracciando una strada originale per la defi- nuove esigenze e comp ortame nti sociali. nizione di una scuola italiana di moda: dove comprendere le qualità e le specialità di una situazione italiana da mettere in relazione attiva con il fashion system globale, dove coltivare un progetto formativo in grado di competere con l’eccellenza delle grandi scuole di moda del mondo. Gli stude nti affrontano un percorso di studi universitario che forma fashion designer in grado di ideare, progettare e realizzare una collezione, utilizza- re criticame nte strume nti e linguaggi diversi e riflettere sulla moda com e sistema culturale. Dal 2010 è attivo anche il corso di laurea magistrale in Design e teorie della moda, che completa il percorso di studi in moda dello Iuav afferman- do la centralità dell’approccio progettuale attraverso il ruolo dei “laboratori avanzati di design della moda” nei quali si sviluppa una didatti- ca fortemente sperimentale che si confronta con i problemi più urge nti e complessi della contemporaneità. Abbiamo scelto di presentare degli esempi eccellenti di tesi per restituire nel modo più completo possibile il complesso lavoro didattico e di ricerca che stiam o portando avanti.
IUAV: CORSO DI LAUREA DESIGN DELLA MODA E ARTI MULTIMEDIALI Giovani designer: Giula Geromel 5 “ Quel che manca collezione composta da otto outfit maschili dove ciò che manca è proprio parte del corpo. Se il punto d' inizio è il corpo mutilato,il focus principale è proprio lì,in quei punti che creano disarmonia e scompenso: il fine ulti- mo,perciò,diventa l' intento di ricreare quei volumi capendo come ricostruirli per dare nuova forza all'immagine stessa. Potenzia- re,attraverso l' uso di forme che fluttuano nell'aria,creando un'atmosfera di sospensione dove non si è più qui, ma in un immaginario del tutto surreale, sconnesso, onirico. Otto uomini che per un attimo sembrano essersi trasformati in principi, con abiti che profuma- no di divise,circondati e protetti da ovatta che li gonfia, come se indossassero delle armature. Una forte dialettica tra il meno e il più, tra menomato e potenziato, fenomeni agli oppo- sti, veste questi otto uomini-eroi, trasforman- dosi in un terreno comune capace di racchiu- derli entrambi. Giulia Geromel L'approccio con il quale di volta in volta mi dedi- co ad una nuova idea è molto influenzato dai miei studi psicologici: una serie di nozioni e concetti che plasmati,sono ora basi essenziali con le quali affrontare ogni mio nuovo progetto. Il percorso di tre anni allo IUAV ha saputo poi insegnarmi a fare tutto ciò,crescendo e comple- tando la mia visione,arricchendomi continua- mente. L'ossessione è il corpo,legato imprescindibilmen- te alla mente,a ciò che si pensa,vuole,desidera e si è. Creare una collezione significa esplorare ciò che sono gli intimi segreti del nostro Io,le pau- re,gli scheletri, le maschere che nascondiamo esaltandoli e portandoli alla luce. Lavorazione di nuove textures,volumi ampi,colori pacati sono i mezzi con i quali mostrare tutto ciò. giulia.geromel@gmail.com
IUAV:CORSO DI LAUREA DESIGN DELLA MODA E ARTI MULTIMEDIALI Giovani designer: Giulia D’Aquino 8 BE-TWEEN racchiude il concetto espresso nella capsule collection. Si sviluppa partendo dal significato di adolescenza e a-sex. Ho analizzato quello che per me il termine adolescenza poteva esprimere, tramite l’analisi della fotografia di Juergen Teller e tramite il lavoro di Doro- thea Lange, fotografa documentarista statunitense dei primi decenni del ‘900. Il colletto di una camicia, un pantalone, un grembiule, un reggiseno e un costume intero sono gli elementi principali. Giulia D’Aquino 2009-2013 Laureata del Corso di Laurea in Design della Moda, facoltà di Design e Arti, Università IUAV Venezia. 2009 Diploma scuola superiore in Ragioneria, Istituto “G.Parini” di Mestre (VE) ESPERIENZE LAVORATIVE 2014 aprile BENETTON. Stylist still life per e-coomerce F/W 2014-2015. 2014 marzo IL GUFO. Stylist still life per e-commerce F/W 2014-2015. 2014 gennaio SUN 68. Stylist still life per e- commerce F/W 2014-2015. 2013 dicembre BARENA. Stylist indossato e stylist set catalogo F/W 2014-2015. 2013 settembre IL GUFO. Stylist still life per e- commerce S/S 2014. 2013 maggio SUGARKANE PRODUCTION. Assistente stylist per video musicale di Lorenzo Jov anotti. 2012-2013 SUGA RKA NE PRODUCTION. Stage curriculare da novembre a febbraio come assistente stylist 2009 PLAYLIFE. Assistente stylist per shooting S/S 2009/10. Nizza, Francia 2008 JUST CAVALLI. Addetta alla vendita punto vendita di Venezia COMPETENZE INFORMATICHE Sistema operativo: Microsoft Windows, MacOs Programmi: Microsoft Word, Power Point, Exel, InDe- sign, Photoshop COMPETENZE TECNICHE Modellistica taglio e cucito di abiti e accessori Progettazione di silhouette Conoscenza di tessuti e la loro corrispondenza per il design d’abbigliamento Abilità dell’abbinare colori, forme, volumi, abiti, acces- sori, per creare diversi styling Utilizzo della macchina fotografica digitale (autodidatta) COMPETENZE LINGUISTICHE I nglese Buono daquino.giulia@gmail.com
IUAV: CORSO DI LAUREA DESIGN DELLA MODA E ARTI MULTIMEDIALI Project work di Giulia D’Aquino 10 BE-TWEEN L’idea si è sviluppata creando una nuova “BASE” dalla quale partire, la forma è quella di un body o di un costume intero con vari tipi di scollatura e una lun- ghezza che permette di appiattire le curve sui fianchi, il tessuto scelto non è la lycra (utilizzata per i costumi da bagno) o il cotone (utilizzato per i body) ma un tessuto elasticizzato dalla trama molto fitta che consente una maggiore aderenza al corpo limitando al minimo le sporgenze. Altro punto caratterizzante è il pantalone con un taglio maschile, la vita bassa, non aderente ed elegante. Il metodo di progettazione è stato utilizzare cartamo- delli da uomo taglia 48 per la creazione di capi femmi- nili. Fondamentale e importantissimo lo styling perché è stato il metodo utilizzato per la creazione di ogni outfit. I capi infatti sono stati creati e successivamente composti. L’orientamento della collezione è volto verso un prêt-à -porter sofisticato con dettagli dati dalla vestibilità, dalle proporzioni e da una scelta di tessuti non conven- zionale. Una collezione versatile e adatta a qualsiasi momento, dalla mattina alla sera.
IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E M ULTIMEDIA Giovani designer: Michelangelo Nalon 11 gavetta da campeggio free nichel Michelangelo Nalon Nasce a Camposampiero nel 1991 e fin da picco- lo dimostra la sua passione nel costruire e speri- MATRIOSKA posate. La struttura è in acciaio, rivestita ester- mentare qualunque oggetto gli passi sotto gavetta da campeggio free nichel namente con smalto porcellanato (base vetrosa, mano. La strada non era comunque ben chiara di origine naturale) e internamente con cerami- all’inizio, infatti frequenta prima una scuola di ca. Tutti gli utensili sono in tecnopolimero LCP, musica per poi indirizzarsi, e diplomarsi, Il nichel è un elemento presente in natura in vari un (materiale plastico atossico che può raggiun- all’istituto d’arte “De Fabris” di Nove (VI). minerali da cui viene estratto e l'esposizione a gere temperature superiori ai 400°C), mentre lo Si iscrive all’Università Iuav di Venezia al Corso questa sostanza può scatenare, in soggetti sensi- scolapasta è in silicone. di laurea in disegno industriale, dove si laurea bili, reazioni allergiche anche di rilevante entità; Il set completo è poi richiudibile in un astuccio di nel novembre 2013. è ampiamente accertata infatti come la principa- poliammide che ne agevola il trasporto proteg- Durante gli studi ha la possibilità di collaborare le causa d’ipersensibilità allergica da contatto in gendolo sia da graffi e urti sia dallo sporco. con lo studio Wagner Associati di Castelfranco tutto il mondo. Veneto, seguendo la progettazione di stand Nasce così l’idea di un set di pentole/stoviglie fieristici (ad esempio per il Pitti Immagine) e di facilmente trasportabile e dotato di piccoli accor- negozi in Italia e all’estero. Si appassiona così al gimenti che permettano la cottura dei cibi senza mondo dell’exhibition e del retail design. rischi per l’utente. Matrioska, che sfrutta il metodo della cottura a michelangelo.nalon@ hotmail.it castello, è composto da tegami, scolapasta e una coppia completa di stoviglie – piatte, bicchieri,
IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E M ULTIMEDIA MATRIOSKA Project work di Michelangelo Nalon
IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E M ULTIMEDIA Project work di Michelangelo Nalon 13 MATRIOSKA gavetta da campeggio free nichel IUAV DI VENEZIA CORSO DI LAUREA IN DISEGNO INDUSTRIALE - TREVISO
IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E M ULTIMEDIA Giovani designer: Vita Tae Zorat 14 Vita Tae Zorat Di origini italo-giapponesi, nasce a Londra nel 1990, ma la famiglia si trasferisce subito nelle terre friulane per crescere i figli a contatto con la natura. LOCALMENTE Diplomata presso il Liceo Scientifico di Pordeno- applicazione per dispositivi mobili ne, intraprende un viaggio di un anno nella terra natia per fare bagaglio di nuove esperienze. Si La tematica affronta è quella del consumo critico, solidali, sostenibili a livello ambientale e che iscrive poi al Corso di laurea in disegno Industria- ovvero una modalità di acquisto informata e rispettino e tutelino la vita degli animali. le dell'Università Iuav di Venezia, dove si laurea indirizzata verso prodotti con precise caratteristi- L’acquirente viene così condotto a percorrere un con lode nel marzo 2014. che qualitative. Il progetto si articola quindi in tragitto dove sono stati mappati diversi punti Durante gli anni di studio si appassiona alla un’applicazione per dispositivi mobili che aiuti vendita a pochi chilometri di distanza (per incen- grafica in mov imento, alla musica indipendente l’utente a compiere scelte corrette, fornendo un tivare l’economia locale), aziende agricole ed e alla videoarte sperimentale fondando, insieme supporto per trovare in modo rapido e veloce i allevamenti biologici, mercati, distributori e ad alcuni soci, un'etichetta discografica e una dati riguardanti ambiti specifici (come prodotti negozi di prodotti sfusi ed equosolidali. casa di produzione dedita all'esplorazione della km zero, impatto ambientale dei trasporti, indu- Per sensibilizzare l’utenza verso questi temi sono visual art. Attualmente è impegnata in progetti strializzazione del processo alimentare di prodotti stati inoltre raccolti dati e statistiche in un sito legati al filmaking indipendente. animali…) e suggerendo una serie di piccoli web correlato. Tutte le informazioni sono rappre- accorgimenti che possono fare una grande diffe- sentate attraverso immagini ed infografiche taevita@gmail.com renza. definite da un linguaggio contemporaneo ed L’obiettivo è infatti quello di incentivare una intuitivo evidenziando le informazioni chiave ed i spesa mirata a prodotti il più possibile locali, punti focali.
IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E M ULTIMEDIA LOCALMENTE Project work: di Vita Tae Zorat
IUAV: DISEGNO INDUSTRIALE E M ULTIMEDIA Project work : di Vita Tae Zorat 16 LOCALMENTE applicazione per dispositivi mobili
Le filiere produttive trevigiane nella lunga crisi 18 OSSERVATORIO ECONOMICO TREVISO . VISTA DAI NUMERI E RACCONTATA DAL TERRITORIO. LA LUNGA CRISI E LE SFIDE APERTE Abbiamo seguito in Camera di Commercio di ma che la giornata si è prefigurata uno sguar- richiamato l'importanza del sostegno e Treviso la presentazione del quaderno di do prospettico con la testimonianza delle dell'assistenza alle persone che stanno dietro ricerca a cura dell'Osservatorio Economico imprese. la crisi di cui non ci si può dimenticare. Anche e sociale di Treviso "Le filiere produttive il Presidente ha salutato con favore la presen- trevigiane nella lunga crisi. Imprese,lavoro Il presidente della Provincia di Trevi- za degli imprenditori e la testimonianza delle export tra criticità e trasformazioni". so Leonardo Muraro, nel suo intervento, ha imprese quali scenari del futuro. sottolineato la situazione del nuovo assetto istituzionale. Ha richiamato l'importanza Federico Callegari Presidente del Comitato E’ possibile consultare il quaderno di ricerca Le fondamentale della ricerca dell'Osservatorio Tecnico e Scientifico dell'Osservatorio Econo- filiere produttive trevigiane nella lunga Economico Sociale di Treviso perché ogni mico Treviso ha moderato gli interventi of- crisi sul sito economico trevisosystem.com azione politica deve partire da un'analisi dei frendo preziose sintesi ai numerosi parteci- http://bit.ly/1kGlxF2 dati. panti al convegno. Ha inoltre presentato i Do m enico D al Bo ’, P res ide nte capitoli del quaderno di ricerca illustrando le Con l'hasthag #osservtv abbiamo postato i dell’Osservatorio Treviso ha richiamato il ruolo modalità di rilevazione dei dati. vari interventi dei relatori e le interessanti dell'osservatorio per la realtà trevigiana e ha testimonianze delle aziende di successo che hanno affrontato la crisi facendo innovazione, cambiando così i destini delle loro aziende o creando nuove realtà imprenditoriali con prodotti di successo. Ha aperto i lavori dell’evento il Segretario Generale della Camera di Commercio Marco D'eredita. Ha sottolineato che la ricerca è uno sguardo alla situazione con lettura dei dati economici,
Le filiere produttive trevigiane nella lunga crisi 19 INTERVENTO DEL PRESIDENTE DOMENICO DAL BO Già dal titolo è chia ro che parleremo di crisi: cerche- remo di dare una lettura su quanto è accaduto in questi ultimi e difficili cinque anni, quasi sei. Una fotografia ancora parziale e soprattutto provvi- soria perché nessuno è in grado di dire quanto ancora durerà questo periodo di difficoltà per le imprese e le ricadute che questo avrà sul fronte dell’occupazione. Naturalmente, tutti ci auguriamo che l’uscita da questa situazione sia il più vicino possibile! Oggi inizieremo con il raccontare il territorio dal punto di vista numerico. L’Osservatorio è sempre partito dall’assunto che non sia possibile program- mare, pensare percorsi per il futuro senza conoscere esattamente la portata e le caratteristiche di quanto sta succedendo oggi o è già successo. I numeri ci aiutano a capire, sono indispensabili per inquadrare i fenomeni e prendere, di conseguenza, le decisioni migliori. Abbiamo chiaro come la provin cia di Treviso, dal 2008, abbia perso 24.0 00 posizioni di lavoro dipen- dente, 1.4 00 imprese nell’edilizia, 1.200 nel mani- fatturiero. Il primo passo che tutti i soggetti impe- gnati sul territorio stanno cercando di fare è quello di garantire sostegno e assistenza alle imprese e ai lavoratori che stanno dietro a questi numeri e che non possiamo dimenticare. Allo stesso tempo, però, in situazioni così complesse come quella in cui ci troviamo, dobbiamo fare un passo in più. Oltre ai numeri, questa mattina lasce- remo molto spazio al racconto di alcune esperienze realizzate da imprese ed associazioni per agganciare una possibile ripartenza, per identificare i cambia- menti in atto, per immaginare quelli che potrebbero essere gli scenari del prossimo futuro. […] Ben prima del 2008, il tessuto economico locale si caratterizzava per una profonda trasformazione che ne stava modificando marcatamente le caratteristi- che. L’apertura ai nuovi mercati, la tecnologia etc. avevano imposto alle aziende e ai lavoratori la necessità di trovare nuovi modi per leggere e reagire a quanto stava arrivando. La crisi sopraggiunta nel frattempo si è intrecciata con questi cambiamenti che di fatto, al 2008, erano ancora incompiuti. In questi anni il territorio ha dovuto quindi lavorare su almeno due fronti: da un lato, interventi mirati e rapidi per dare respiro alle situazioni più difficili; dall’altro, piccole o grandi innovazioni per catturare nuovi modi di fare impresa, di lavorare, di gestire, di governare. Oltre ai pochi segnali congiunturali positivi, interpreto con ottimismo queste piccole o grandi innovazioni su cui si sta investendo da più parti, nella consapevolezza che, su mille idee o progetti messi in campo, non tutti saranno efficaci e solo alcuni si tradurranno in riscontri anche sul piano economico. […]Un seminario, non un conve- gno, perché più di sempre voglia mo che questo incontro sia un’occasione per confrontarci insieme. Un’occasione attraverso cui, a partire da alcune esperienze che abbiamo avuto l’occasione di cono- scere e che abbiamo il piacere di ospitare, provare a mettere in comune e diffondere iniziative che funga- no da stimolo per altre di nuove.
Le filiere produttive trevigiane nella lunga crisi 20 Maurizio Gambuzza di Veneto Lavoro ha presentato “La grande crisi raccontata dai numeri”. Slide dell’intervento di Maurizio Gambuzza consultabili su trevisosystem.com all’indirizzo http://bit.ly/Rrhrtb Pettenon BNP srl Castelfranco Veneto (Tv). piattaforma, conoscere lo stato del proprio La mattinata è continuata con le testimonian- Flavio Sgambaro, del pastificio Jolly Sgam- ordine. ze di innovazione da parte delle imprese e baro spa, ha raccontato l'innovazione apporta- delle associazioni di categoria. IMPRESE Ennio Bianco, di Sogea spa, ha raccontato il progetto “Zero Gravity”, basato su tecnolo- gie robotiche per la produttività e l’inclusività sociale. Ennio Bianco ha sottolineato che il principio ispiratore dell'innovazione per loro è stata la forte attenzione alle persone che lavorano e che devono spostare pesi .Ora possono farlo ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA con zero gravità. Ha spiegato che vi è un brac- cio di reazione articolato che riduce il contrap- ta alla sua azienda attraverso il presidio di Mirco Casteller di Confartigianato della peso sugli arti superiori. La macchina deve tutta la filiera assieme alla competenza delle sapere chi la sta utilizzando e perciò è dotata di persone con cui collabora. Il controllo della un sensore - racconta - c'è dialogo in touch filiera significa l'approvvigionamento del screen con immagini e brevi filmati, il monitor è grano di qualità, la scelta di fonti di energia collegato alla work station. Il progetto presen- sostenibile, l'attenzione all'impatto ambienta- tato alla fiera di Stoccarda ha avuto un grande le con la linea della pasta a km 0. successo. Nella foto Ennio Bianco è con Carlo Roberto Zuccaro di Connection srl (quadri elettrici) ha sottolineato che l'innovazione della propria azienda è stata un'innovazione di processo. Sono riusciti così ad abbattere i tempi di lavorazione ed i costi andando incon- tro alle esigenze del cliente con un prodotto "customizzato" consegnato in soli 6 giorni. Inoltre tutto il flusso di dati è stato informatiz- zato - racconta - e ciò permette al cliente di interagire con il personale e, attraverso la
Le filiere produttive trevigiane nella lunga crisi 21 Marca Trevigiana ha presentato il progetto innovazione promosse nel terziario, introdu- “Casa low cost”, come risposta innovativa cendo però il concetto di cambiamento di alla situazione di crisi del mercato immobilia- mentalità nei processi innovativi. Il concetto di re. Significa costruire un prototipo abitativo terziario è ora più che mai rivolto al dialogo e replicabile in sostenibilità economica conte- all'ascolto delle richieste delle persone. nendo i costi a 1000€ a metro quadro, in Tutto quello che il cliente chiede, per noi - dice - classe A, con edilizia classica rispettando il è un input per erogare in modo nuovo il servizio. concetto di sostenibilità sociale, costruire su L' interazione continua con i clienti e con il misura bifamiliare di 140 mq. Il prototipo mercato che diventa dunque lo strumento di abitativo ha uno stile innovativo. Il margine di innovazione. Si innova per sopravvivere, per guadagno per i costruttori è stimabile tra il 10 riposizionarci per trovare una nuova via di e il 15%. uscita, una futura crescita. Nei servizi è un' Gli attori coinvolti sono gli artigiani impiantisti innovazione incrementale intesa come nuovo ed edili in crisi. I nostri presidenti hanno deciso modello organizzativo o nuova strategia di Presidente dell’Osservatorio Economico Trevi- di contenere i costi, hanno steso un protocollo, marketing trainata dalle persone. E' fondamen- so che ha ripreso le note degli interventi e le firmato un capitolato. E' una scelta artigianale tale innovare facendo squadra - afferma. analisi dei dati, richiamando l'importanza di a km0 dal momento che i costruttori ed i forni- fare rete. tori dei servizi di impiantistica sono del territo- rio . Abbiamo fatto formazione - dice - studiato i modelli costruttivi per contenere i costi di cantiere, accordi con i comuni per contenere i costi di urbanizzazione. Oggi - informa -viene presentata "Rete di Marca" la rete d'impresa tra 23 imprese artigiane. Oltre al progetto in sé, Casteller ha raccontato anche il contesto dell'associazione, degli step per introdurre questo progetto innovativo che ha scardinato le solite modalità del fare associazione intro- ducendo così l'innovazione anche nel supporto agli associati nel settore in crisi dell'edilizia. Valentina Cremona illustra il progetto Fabio De Martin di Artigianato Trevigia- "Manager in impresa" attivato da Ascom - no - Casartigiani Confcommercio Treviso, con la Business school CMFT nata per iniziativa di Confcommercio e Abbiamo creato una società di e-commerce di manager Italia che mette a disposizione "NOI 95 " pe r da r e la pos s ib i li tà degli imprenditori che lo richiedono, dei ai nostri consociati di essere all'interno di u- manager inseriti in impresa al massimo sei na rete di vendita per proporre il made in Vene- mesi, per migliorare alcune competenze e per to. 95 sta per il numero dei comuni del trevigia- definire le criticità e trovare delle soluzioni no. Abbiamo anche fondato - continua De concrete. Le nostre imprese così piccole - evi- Martin - il consorzio"Conegliano di Marca" denzia Valentina Cremona - non potrebbero associazione di impres e che si propone di da- permettersi un manager qualificato. re un servizio in contract al consumatore fina- L'altro progetto è "Le bussole" promossa da le. Con la rotazione le 50 aziende lavorano alle Confcommercio per aiutare i neo imprenditori varie richieste, dalla progettazione alla costru- del terziario, per sostenere le start-up o ripen- zione sino alla consegna degli elettrodomestici. sare in maniera più competitiva l'attività. Con questo consorzio - dice - le piccole imprese ora possono partecipare ai grandi appalti. Il Bruno Carrera di UNINT - Consorzio per le consorzio paga subito i consorziati, se ci sono integrazioni tra imprese – Unindustria Trevi- ritardi sarà il consorzio a negoziare con il com- so, Confindustria Padova e Confindustria mittente. Belluno., ha presentato UNINT che è un sog- Ci hanno dato una grande mano per il cambia- getto istituzionale che affianca le imprese mento - conclude - i giovani imprenditori. nella definizione e nello sviluppo di collabora- Difficoltà di far cambiare idea a chi è radicato zioni strategiche e aggregazioni. Ha riportato nel solito modo di fare associazione. esempi di aggregazione di rete tra imprese in tutti i settori industriali. Valentina Cremona di Unascom Confcom- mercio Treviso ha esposto vari esempi di Ha chiuso i lavori Franco Lorenzon, Vice
La formazione web 2.0 della Camera di Commercio 22 I CORSI GRATUITI DI DIGITAL STRATEGY RISPONDONO ALLE NUOVE ESIGENZE DELLE IMPRESE CHE VOGLIONO INNOVARE ANCHE ATTRAVERSO IL WEB,L’E-COMMERCE ED I SOCIAL NETWORK. Si sono tenuti,nel mese di Marzo ed Aprile, i coinvolgimento degli utenti, il dialogo su Il numero di partecipanti nei diversi seminari: seminari gratuiti di digital strategy che Facebook e la pubblicità su Facebook, in parti- hanno registrato un tutto esaurito con una colare come impostare e gestire una campa- La visibilità locale in rete: come farsi media di 70 partecipanti. Organizzati gna, l'integrazione dell'attività su Facebook trovare sul web dall’ufficio Servizi per l’impresa della con il sito web e l'attiv ità in punto vendita. Numero di partecipanti 85 Camera di Commercio di Treviso, i corsi Come portare gli utenti da Facebook al punto Sito web aziendale: come farlo(o rifarlo), sono stati pensati per le imprese ed i privati vendita e viceversa. Sono state illustrate le analizzarlo e renderlo performante cittadini che vogliono gestire la propria pre- opportunità sugli altri social network. Numero di partecipanti 87 senza su Facebook, gestire il proprio sito Facebook marketing:dai fan ai clienti web e che hanno deciso di vendere on line I seminari “Vendere on line su e-commerce Numero di partecipanti 144 su e-commerce e multichannel, omnichannel e marketplace” hanno permesso ai parteci- La visibilità sui motori di ricer- e in-store in e-commerce. panti di imparare a costruire e gestire il pro- ca:posizionamento e pubblicità. prio sito. Di apprendere la vendita on line su e- Numero di partecipanti 74 I posti disponibili sono stati esauriti in pochi commerce e marketplace. Vendere on line su e-commerce e giorni ed i seminari sono stati frequentati con Come l'e-commerce aiuta le vendite e come marketplace particolare interesse. Il docenti hanno saputo legare le vendite offline e le vendite online. Numero di partecipanti 66 interagire con gli imprenditori così da creare Come scegliere gli strumenti per vendere Vendite multichannel, omnichannel e in- delle lezioni interattive capaci di rispondere online. Come costruire un modello di business store in e-commerce alle richieste delle imprese. che funzioni. Come scegliere le piattaforme Numero di partecipanti 65 più adatte. I Fondamenti di Marketing genera- Il seminario “La visibilità locale in rete: le e Web Marketing. Come costruire un piano Camera di Commercio di Treviso come farsi trovare sul web” ha illustrato i di marketing adatto allo scopo. Come portare Servizi per l'impresa principali canali di visibilità in rete a livello clienti nel negozio fisico grazie all'e- Piazza Borsa, 3/b - 31100 Treviso commerce, ed infine come integrare online ed Tel. +39.0422.595319-269 locale per fornire una guida pratica su come Fax +39.0422595673 implementarli e valutarli, i contenuti e il offline con gli strumenti digitali. servizi.impresa@tv.camcom.it www.tv.camcom.gov.it
SPECIALE VENTENNALE CAMPUS TREVISO 23 CAMPUS DI TREVISO . GLI INTERVENTI AL V ENTENNALE DELL'UNIVERSITÀ CA' FOSCARI A TREVISO. IL PRESIDENTE NICOLA TOGNANA ANNUNCIA IL NUOVO MODELLO DI RATING La celebrazione al teatro Mario del Monaco a riflessioni per le imprese relativamente ad una Hanno dunque conversato su come essere Treviso del Ventennale del Campus Universita- chiara analisi sulla situazione economica , sui imprenditori in questo momento, dati i repen- rio Cà Foscari è stato un evento che ha saputo progetti in atto e sulla visione di come affron- tini cambiamenti del mercato globale. raccontare gli step del percorso seguito ascol- tare il futuro da parte dell'università unita- - L'idea che la Cina ha dell'Italia è di creatività - tando il territorio locale e la globalizzazione in mente alle rappresentanze istituzionali ed dice Virginia Busato. atto guardando alle future evoluzioni . imprenditoriali Vogliono cose innovative e non al 100% cinesi o al 100% italiane. I Cinesi studiano ed ins eguono Tenendo sempre presenti questi punti fissi Decisamente avv incente l'interv ento i propri sogni. La Cina è in un momento di ride- l’università ha lavorato con i propri saperi di Virginia Busato, Cross-cultural expert in finizione, noi imprese - dice la Busato - accanto alle imprese e allo sviluppo del terri- Chinese culture, e Leonardo Buzzavo, do- dobbiamo metterci in discussione con assoluta torio. Il presidente di Cassamarca Dino De cente di Imprenditorialità e Strategie flessibilità. Poli ha ben spiegato la geniale intuizione che d’Impresa. Hanno argomentato relativamente ha mosso questo grande ed ambizioso proget- alla strategia da scegliere per le imprese inter- Buzzavo riprende il tema della flessibilità e to . nazionali e per le filiere internazionali che sottolinea l'importanza del bello e del ben E' stato dunque un evento ricco di spunti e di guardano ad Oriente fatto.
SPECIALE VENTENNALE CAMPUS TREVISO 24 IL PRESIDENTE N ICOLA TOGNANA ANNUNCIA IL NUOVO MODELLO DI RATING Abbiamo agganciato il futuro dice. La s lide che si illumina mostra come la Casa Bianca sia sfacciatamente ispirata all'architettura Palla- diana. Ricorda che è nato in Veneto Federico Fag- gin l'inventore del primo microprocessore e dei dispositivi Touchpad e Touchscreen. Buzzavo parla di Cogenerazione. L'impresa deve fare upgrade sullo sviluppo di nuovi prodotti, attraverso il dialogo con i clienti. Questa è l'Economia della conoscenza. Sono fondamentali - sottolinea - le intelligenze delle imprese per il governo del proprio mestie- re: Intelligenza organizzativa (assetto) - strategica (arena competitiva) - artigiana mestie- re,qualità) - narrativa (story - telling) - relazio- nale (risorse umane,filiera,territorio) - creativa (ricombinazione dinamica). La nostra intuizione - racconta l' on Dino De Poli - ci è venuta dal momento che il territorio era caratterizzato dalla presenza di imprendito- ri che si muovevano in tutto il mondo. Abbiamo s celto l' indirizzo C ommercio Es te- ro perché significava saper comunicare nel mondo l'economia. Così i nostri corsi di lingue orientali per aiutare i nostri imprenditori. Non era chiaro che la Cina divenisse così impor- tante. Ora ci sono decine e decine di imprendito- ri con storie d' affari già presenti in Cina. E’ importante questa occasione del ventennale e noi diamo oggi l'uso del teatro comunale per E' necessario esorta - essere attivi nei processi Treviso - ha detto -si è sempre caratterizzata l'influenza che l'università dà a Treviso. Speria- d'innovazione aziendale. per l'ottimo placement. Ottima opportunità per mo di esservi utili ancora perché il futuro non Ciò significa un'innovazione aperta, strategica i giovani di fare stage all'estero. Le Camere di deve sfuggirci di mano. che è la combinazione ed il superamento dell'in- Commercio italiane all'estero hanno accolto i novazione di prodotto e di processo. nostri studenti. Sono stati svolti a tutt'oggi più Il sindaco di Treviso Giovanni Manildo inter- di 2000 stage all' estero. viene dicendo:-mi auguro che il rapporto con Il Rettore Carlo Carraro ha aperto i lavori l'Università Ca' Foscari sia destinato a crescere scandendo le scelte strategiche della storia del E’ stato riconosciuto l'importante ruolo di pianificando traguardi ancor più entusiasman- Campus trevigiano. Ha introdotto le persone ti. Stiamo già lavorando alla smart community. Lucy Kuzminova all'interno dell'università che hanno avuto il geniale intuito di aprire per la gestione degli stage. La redazione di questa sede a Treviso per rispondere - dice - Trevisosystem e di Economia della Marca Monica Billio, Direttore della Scuola in Eco- alle esigenze di un territorio. trevigiana si unisce al riconoscimento congra- nomia, Lingue e Imprenditorialità per gli Apprezzo la pres enza dell’on D e Poli presidente tulandosi con Lucy perché ha avuto il piacere Scambi Internazionali è intervenuta descri- di Cassamarca - dice - che da sempre ha fer- di lavorare insieme per gli stage di tre studenti vendo i corsi di laurea, le esperienze degli mamente voluto e finanziato l’università. italiani e stranieri. studenti.
SPECIALE VENTENNALE CAMPUS TREVISO 25 IL PRESIDENTE N ICOLA TOGNANA ANNUNCIA IL NUOVO MODELLO DI RATING Il Presidente Alumni Andrea Tomat ha premia- to gli AMICI DI CA’ FOSCARI Alberto Baban- Presidente Piccola Industria Confindustria , Sabi- ne Menu - Direttrice del Master in I nternational and European Business, EM Strasbourg Business School.Per affrontare il tema: Internazionalizza- zione,Imprenditorialità, Piccole e Medie Imprese, Start-up e Innovazione, sono intervenu- ti: Elisabetta Olivi Rappresentanza in Italia della Commissione Europea - Responsabile per il semestre italiano di Presidenza dell’UE. 20.000 le impres e analizzate. certo che è nostra ferma intenzione, della Ca- Nicola Tognana - Presidente Camera di Com- E’notizia di una settimana fa: il paper che illu- mera, dell’Università, come del mondo impren- mercio Treviso. stra l’intera metodologia di Rating Integrato ha ditoriale, dare al progetto un’evoluzione appli- Francesco Giacomin - Presidente Fondazione la ricevuto il Best Paper Award alla conferenza cativa, che abbia come obiettivi finali: Fornace dell’Innovazione. primaverile della Academy of Business Rese- l’accreditamento del sistema presso la Banca Pierpaolo Baretta - Sottosegretario al Ministe- arch, tenutasi dal 26 al 28 marzo a New Orle- d’Italia; la diffusione e l’utilizzo di questo siste- ro dell’Economia e delle finanze. ans - Stati Uniti. Ricordo anche che il progetto ma da parte delle imprese e delle banche, per le Alberto Baban - Presidente Piccola Industria. viene svolto in partenariato con importanti loro attività di analis i e valutazione, a più livelli A proposito di come le istituzioni possono essere stakeholder istituzionali: Fondazione BCC di (settoriale, micro-aziendale). Aggiungo che un vicine alle imprese il presidente della Camera di Treviso (che ha co-finanziato un assegno di importante sviluppo del modello riguarderà la ricerca, in aggiunta alle risorse impegnate possibilità di valutare come gli assetti di gover- Commercio Nicola Tognana ha condiviso un nuovo studio realizzato . dall’Ente Camerale) e naturalmente le nostre nance aziendale possano incidere sulle scelte Abbiamo creato un nuovo modello di accesso al associazioni di categoria territoriali che parteci- aziendali e sulla gestione del rischio. Tema che pano al Comitato di Coordinamento del s’intreccia con i profondi cambiamenti in atto credito - dice - un nuovo modello di rating per supportare in modo innovativo sia le banche (nella progetto, facente capo al nostro Ufficio studi nel nostro tessuto produttivo, a livello di pro- loro attività di valutazione del merito creditizio) sia camerale. Il lavoro del Comitato è stato prezioso prietà, aggregazioni, filiere e reti d’impresa. le impres e (nella loro attività di rappresentazione tanto in fase di scelte assunte in corso d’opera, Non c’è dubbio che ci ritroveremo presto a quanto di confronto e validazione dei risultati. parlare ancora di questo progetto, a condivider- anche contabile del loro valore, attuale e futuro). Il progetto, inoltre, gode dell’interessamento da ne i benefici che esso potrà portare, anche nel Il prototipo di rating che è stato sviluppato dal parte della Commissione Europea (Vice- quadro non irrilevante di una ritrovata atten- team di ricerca, sotto la direzione scientifica Presidenza per il programma Entrepreneurship zione dell’Europa per la crescita e per l’industria del prof. Guido Mantovani docente 2020) e della Banca Centrale Europea capace di generare valore. dell’Università Cà Foscari - Campus Treviso integra gli approcci di valutazione finanziaria con (Divis ione PMI) che, ricorderete, abbiamo invi- quelli di analis i aziendale, focalizzando l’analis i tato lo scorso anno, alla G iornata Per quanto riguarda le start-up invece To- dell’Economia. Con questi primi risultati, stia- gnana dice che si aspettava di più. Conferma sulla capacità delle imprese di generare reddito, mo ora approntando il piano di attività per che le cose funzionano ad H-farm. Ci sono gestire rischi e sfruttare le competenze imprendito- il prossimo biennio che porteremo proprio molte possibilità, ma non emergono. Bisogna riali. Abbiamo analizzato per il Rating e Scaffolding/ all’approvazione della Giunta camerale nel unire le forze - dice -perché quello che può fare mese di aprile. Non anticipo i dettagli. Ma è la Camera di Commercio da sola è minimo. filiere 5.000 imprese; per il solo rating sono invece
SPECIALE NUOVO MODELLO DI RATING INTEGRATO 26 INTERVISTA A GUIDO MAX MANTOVANI SUL NUOVO MODELLO DI RATING UNIVERSITÀ E CAMERA DI COMMERCIO INSIEME PER FAVORIRE IL CREDITO ALLE IMPRESE Abbiamo il piacere di approfondire il progetto è emerso, con la crisi,il problema dei v incoli al parte di chi prende il credito. Ed è per questo anticipato dal Presidente della Camera di Com- credito erogato alle imprese, di piccole dimen- che con il nuovo modello di rating si è voluto mercio Nicola Tognana, in occasione del sioni, ma non solo. E’ nata pertanto l’idea di studiare un sistema che non fosse in mano ad Ventennale del Campus Treviso, sul nuovo far partire un progetto che, forte di quello che una sola delle parti, cioè di quella che gestisce Modello di Rating e lo facciamo intervistando il avevamo già fatto, potesse sviluppare un il credito o di quella che lo prende. Se faccia- principale ideatore il prof. Guido Max Manto- modello di rating innovativo. mo decidere i rischi solo a chi fa credito o solo vani, Docente e Ricercatore di Finanza Azienda- Oggi esistono due problemi per quanto riguar- a chi lo prende il sistema sarà sempre sbilan- le dell’Università Ca' Foscari di Venezia e presso da il credito alle imprese: ciato: perché i contratti si fanno in due. Da lì è l’Ecole de Management de Strasbourg Il primo è legato alla crisi economica che nato il progetto rating integrato per orga- Lo incontriamo nella sede della Camera di abbiamo vissuto negli anni scorsi. E’ stata una nizzare un sistema che permettesse di avere Commercio di Treviso . Il prof Mantovani saluta crisi lunga , dolorosa con caratteristiche che una maggiore oggettività e trasparenza per il Dott. Federico Callegari dell’ufficio Studi non sempre hanno potuto essere riscontrate un’effettiva valutazione dei rischi legati al della Camera di Commercio con cui collabora storicamente. Una serie di peculiarità che credito. ormai da dieci anni . comprensibilmente ha messo in difficoltà il Abbiamo messo assieme una mole impressio- modo di fare credito. La crisi è stata all’origine nante di competenze grazie alla Camera di Gentile prof. Mantovani ci può spiegare di questa difficoltà delle imprese nel racco- Commercio che detiene la conoscenza del com’è nato il progetto? gliere credito. Ma c’è stato anche un altro territorio e che rappresenta buona parte del problema, legato alla regolamentazione del tessuto economico. A questa conoscenza Nasce da una collaborazione tra il Campus di credito, che invece di permettere di dare abbiamo unito le competenze scientifiche Treviso e la Camera di Commercio che, per credito alle imprese migliori, cioè quelle con dell’università e a queste due competenze di quanto riguarda la mia esperienza, festeggia un buon rapporto fra utili e rischi con cui li base abbiamo aggregato quelle del mondo quest’anno 10 anni di collaborazione molto producono,ha costretto le banche a ridurre i bancario. C’è stato un interesse all’iniziativa e stretta. Iniziammo nel 2004 con il monitorag- rischi...e basta! E il miglior modo per ridurre i un interesse fattivo del Credito Cooperativo gio della performance delle imprese trevigiane rischi è stato quello di non prenderli, cioè non della provincia di Treviso grazie in particolare che abbiamo svolto, a più riprese, con gruppi dare il credito necessario. al Presidente della Fondazione che li riunisce, di lavoro variamente composti. Nel 2004 il Dunque è questa la motivazione profonda del dott. Cenedese, che ha messo a disposizione Campus di Treviso era diretto da Ferruccio credito carente:la crisi ed il sistema regola- una delle risorse umane coinvolte. Le due Bresolin, io venni chiamato per una collabora- mentare. Accanto a questi due punti generali competenze chiave comunque sono quelle zione sull’analisi dei rischi delle imprese. Il oggettivi, ci sono poi stati comportamenti della Camera di Commercio e dell’Università progetto è andato avanti dal 2006 al 2008, poi opportunistici sia da parte delle banche sia da Cà Foscari di Venezia che sono stati gli ideato-
I NTERVISTA A GUIDO MAX MANTOVANI SPECIALE NUOVO MODELLO DI RATING INTEGRATO 27 ri. Elemento indispensabile, quello delle com- assunte dall’imprenditore, dati i rischi integrato, con i suoi 24 indicatori, cerca di petenze. Perché c’è una regola base della esogeni. Se decido di caricare più costi fissi capire se c’è proporzionalità tra la dinamica finanza, purtroppo poco conosciuta, che dice a parità del fatto che il petrolio salga o degli utili e la dinamica dei rischi nel lungo che il denaro è fungibile, le persone no. Il meno, se investo in formazione per la quali- termine e riesce così a dividere gli imprendito- denaro è tutto uguale sia che venga dalle ficazione professionale del personale,se ri virtuosi, cioè quelli capaci di far migliorare banche che da altre parti, sempre soldi sono, decido di internazionalizzare, ecc. i rischi gli utili più che proporzionalmente rispetto ai ma le competenze prese dalla persona A non risulteranno influenzati anche da queste rischi, dagli imprenditori meno virtuosi. Ma sono uguali alle competenze della persona B. mie scelte. Sono questi i rischi che studiano dietro questo risultato confezionato e gli aziendalisti. “banalizzato” ci sono sei mesi di lavori impres- sionanti, di prove ed errori. In questi mesi, ci Operativamente come si è svolto il pro- Il problema dei professori di finanza aziendale siamo ritrovati più volte a dirci che non ne getto di ricerca? è che stanno nel mezzo degli studiosi delle saremmo usciti; ed, invece, abbiamo analizza- due categorie. Questo fa sì che spesso sappia- to 120.000 bilanci esaminandoli più volte ed, Questo progetto di ricerca ha una specificità no misurare bene i rischi esogeni ma non alla fine, scovare i 24 indicatori soddisfacenti. che non sempre c’è nei progetti universitari. quelli endogeni. Che, spesso, sono addirittura Essendo un’iniziativa in cui si uniscono compe- trascurati, prova ne sia che sono pochi a scri- tenze differenti tra Camera di Commercio, vere sulla gestione dei rischi endogeni delle Quale metodologia è stata adottata? mondo universitario e sistema bancario ha imprese e delle decisioni da assumere da permesso di avere una gestione imprendito- parte degli imprenditori. La metodologia è basata su due approcci riale. La forte gestione imprenditoriale del Abbiamo messo un set di 24 indicatori teorici: progetto è merito del presidente della Camera capaci di rappresentare abbastanz a bene · Il primo è l’approccio per la stima dei valori di Commercio Nicola Tognana che ha richiesto il mix di rischi endogeni ed esogeni. delle competenze imprenditoriali. Che che il progetto avesse degli step di valutazione Ci sono parecchi colleghi che di questi temi se sin dal 2004 stiamo seguendo con la Camera e che solo attraverso i risultati dei vari step si ne sono già occupati, ma quasi sempre dalla di Commercio e, soprattutto,con la Fonda- potesse proseguire. Il primo obiettivo era di prospettiva degli economisti finanziari. Di zione Teofilo Intato, che proprio questo arrivare ad un prototipo che fosse applicabile conseguenza, in base alle indagini empiriche anno compie i 10 anni di vita alle imprese e non solo a girandole di supposi- sulle evidenze dei soli rischi esogeni, dicono zioni statistiche. Questo prototipo lo abbiamo che non ci sono relazioni statisticamente Il Metodo è statisticamente abbastanza com- raggiunto dopo sei mesi di lavoro analizzando rilevanti. Noi pensiamo, invece, che queste plesso: ci sono almeno cinque, sei scritti che oltre 20.000 società e 120.000 bilanci azienda- relazioni ci siano, se si guarda anche ai rischi abbiamo pubblicato di una trentina di pagine li. Questa immensa mole di lavoro è stata endogeni. Ed, infatti,le abbiamo trovate: forse ciascuno per spiegare il metodo stesso. Il svolta da un gruppo di coordinamento e con perché più fortunati, forse perché abbiamo metodo sta nel saper valutare quel asset che l’aiuto di due ricercatori più giovani: i dott. saputo cercare meglio, forse perché abbiamo molte imprese hanno e che è legato non tanto Basilico (più esperta, che abbiamo fatto rien- adottato degli indicatori migliori, probabil- agli impianti, attrezzature, macchinari , ma trare da Denver e S t. Gallen) e Mestroni mente perché abbiamo avuto il coraggio di sulla capacità di far lavorare gli impianti, le (giovanissimo fresco di laurea del Campus di operare da economisti d’azienda attrezzature i macchinari e che si chiama Treviso). Su queste 20.000 aziende analizzate Quindi: 24 indicatori che sono risultati miglio- valore delle competenze imprenditoriali. abbiamo cercato di studiare quali elementi ri,rispetto ad altri,per misurare i rischi generavano i rischi, da un lato, e gli utili, (endogeni ed esogeni) e gli utili. Questa ricer- · Il secondo approccio è l’applicazione di un dall’altro. Da questo lavoro di base abbiamo ca conferma che rischi e utili sono due facce vecchissimo teorema della finanza (1965, lo cominciato a capire quali fossero le determi- della stessa medaglia: perché, paradossal- stesso anno in cui sono nato), noto come nanti degli utili sui rischi. Abbiamo capito mente, il rischio è un fattore della produzione teorema di Lintner che identificò un siste- quali fossero le caratteristiche delle imprese (come vado dicendo dall’ormai lontano 1998). ma di ricerca degli equilibri finanziari di che mantenevano utili soddisfacenti con rischi Se io pretendo di guadagnare di più, a lungo sistema alternativo a quello normalmente minori, anche durante la crisi termine, senza rischiare di più, non ho possibi- adottato e noto come “sistema degli lità di successo perché su quella stessa oppor- equivalenti certi”. L’idea è che i rischi delle imprese tunità i miei concorrenti arriveranno sempre (diversamente da quelli dei mercati finanziari) prima di me, dato che non sono degli stupidi. Il teorema può essere raccontato pressappoco derivano principalmente da due fonti: Se voglio guadagnare di più a lungo termine così: c’è un’impresa che produce un utile devo avere il coraggio e la capacità di rischiare rischioso di 100 ed un investitore che le ri- 1. Rischi esogeni, per esempio fatti catastrofici di più. Il problema imprenditoriale è quindi la chiede un rendimento del 10% perché o di ordinaria amministrazione, aumento proporzionalità fra utili e rischi. Cioè se io l’investimento è più rischioso di un BTP che del prezzo del petrolio. Per questi non c’è voglio raddoppiare i miei guadagni ma tripli- rende, ipotizziamo, solo il 4% perché senza capacità di cont rol lo da parte co i miei rischi aziendali allora non c’è propor- rischio.. Quanto vale l’ impresa che guadagna dell’imprenditore. Solo ragionevoli aspetta- zionalità e beneficio aziendale. E’ bravo, inve- 100 e dovrebbe ottenere un rendimento del tive... e basta. Questi rischi sono studiati ce, l’imprenditore che raddoppia i guadagni 10%?. Dovrebbe valere 1000 perché 1000 è solitamente dagli economisti finanziari. portando a solo +1,8 volte il rischio aziendale, quel capitale che ho investito al 10% e dà 100 2. Rischi endogeni, che nascono dalle scelte cioè a meno di due volte. Il sistema di rating di rendimento, dato che si tratta di un investi-
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