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CAMBIAMENTO CLIMATICO, OLTRE IL CONTRASTO L’ADATTAMENTO Dalla strategia europea al piano nazionale, necessaria più partecipazione D opo gli accordi cambiamento del clima in atto, nel internazionali scaturiti 2015 anche l’Italia – nel quadro dalle 21 Conferenze della strategia europea – si è Onu sul clima (Cop), la nuova dotata della Strategia nazionale di ondata capitanata dal presidente adattamento ai cambiamenti climatici. Trump – che tende a minimizzare Il prossimo passo è l’adozione del il cambiamento climatico in atto Piano nazionale di adattamento, e i suoi effetti – non può fermare in fase di elaborazione da parte del una sensibilità sempre più diffusa ministero dell’Ambiente. su questi temi. L’Enciclica Laudato La finalità principale del Piano si’ di papa Francesco è un ulteriore è contenere la vulnerabilità agli stimolo per le coscienze e per impatti dei cambiamenti climatici, l’assunzione di responsabilità. incrementando l’adattabilità e la resilienza nelle diverse macroregioni Sono molti i soggetti (istituzioni, climatiche e aree climatiche enti, comunità locali, imprese e individuate nel Piano attraverso set associazioni) che hanno intrapreso di indicatori specifici. percorsi più virtuosi in termini di riduzione delle emissioni inquinanti Per un piano più efficace sull’intero e di risparmio delle risorse. Anche territorio nazionale occorre un nel mondo della finanza, che maggiore coinvolgimento degli gioca un ruolo fondamentale nel enti e dei territori, che detengono condizionare il mercato delle fonti un patrimonio consistente di energetiche e delle materie prime, conoscenza e di azioni già avviate. ci sono sempre più investimenti Il Sistema nazionale di protezione sostenibili e disinvestimenti da asset ambientale, costituito da Ispra e ad alta intensità di carbonio. dalle Agenzie ambientali, è pronto a dare il proprio contributo continuo In coerenza con le evidenze e strutturato al miglioramento del scientifiche che indicano un Piano. (DR)
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2017 LA SCIENZA E LE POLITICHE CLIMATE CHANGE E ADATTAMENTO DEL NEGAZIONISMO LA NUOVA ONDATA DI DUBBIO SPALLEGGIATA DAL PRESIDENTE TRUMP, FACILE AD ATTECCHIRE NELL’ERA DELLE FAKE NEWS E DELLA POST-VERITÀ NON PUÒ CHE RENDERE PIÙ DIFFICILE IL RAGGIUNGIMENTO DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE GLOBALE. IL PUNTO SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO ALLA LUCE DEL RAPPORTO IPCC E LE TENTAZIONI DEL NEGAZIONISMO. P rimo pomeriggio del 3 novembre che i rapporti globali sul clima sono una di uscire dall’accordo di Parigi, sembra di 2014 nell’austero edificio delle più straordinarie avventure cognitive essere tornati indietro di vent’anni, quando neobarocco dell’Università di dell’Umanità, citerà il poeta persiano sufi George Bush rescisse il protocollo di Berna: è un tempio della conoscenza che del XIII secolo Jalaladdin Rumi: “La verità Kyoto. L’ex presidente Obama, intervenuto incute soggezione dove non mi aspetto è uno specchio caduto dalle mani di Dio e a Milano il 9 maggio 2017 a un’iniziativa che si vengano a raccontare frottole. C’è andato in frantumi. Ognuno ne raccoglie un sul cibo, attenua le boutade trumpiane, grande attesa per la presentazione della pezzetto e sostiene che lì è racchiusa tutta la fiducioso nell’avvio della transizione sintesi del Quinto rapporto Ipcc sul verità. Ecco, l’Ipcc ha il compito di rimettere energetica rinnovabile intrapresa da clima globale. È un momento solenne, insieme tutti i frammenti”. Stocker dirà molti settori economici e da stati come la nel foyer dell’Hauptgebäude ci sono ancora, con voce commossa, fuori dalle California. ricercatori, politici, giornalisti, si respira presentazioni istituzionali “per favore, Ma certo la nuova ondata di dubbio una viva tensione quando tutti entrano ascoltate la scienza”. spalleggiata dall’uomo più potente del nell’Auditorium Maximum e ascoltano mondo, facile ad attecchire nell’era delle Thomas Stocker, vicepresidente Ipcc, Eppure tutto questo sforzo non sembra fake news e della post-verità non può che prendere la parola. ancora bastare. È vero che nel dicembre rendere più viscoso il raggiungimento “L’influenza umana sul sistema climatico del 2015 si arriverà alla firma dell’Accordo della sostenibilità ambientale globale. è chiara” è la prima cosa che dice, e poco di Parigi, ma il messaggio sull’urgenza Perderemo altro tempo a litigare sul nulla, dopo, Doris Leuthard – ministra elvetica della lotta al riscaldamento globale mentre la già stretta finestra di mitigazione dell’Ambiente, trasporti, energia e è tutt’ora largamente sottovalutato. del danno climatico si va chiudendo di comunicazioni – ribadirà, con un discorso Dopo Cop21 ho tenuto circa duecento giorno in giorno sotto l’incalzare della limpido e pieno di saggezza, la necessità di conferenze sul clima e sempre ho chiesto crisi climatica: il 2016 anno più caldo ridurre le emissioni in vista della Cop21 a all’uditorio “Quanti tra voi conoscono dall’inizio delle misure globali, l’inverno Parigi l’anno successivo. l’accordo di Parigi?”, ricevendo ritorni 2017 con la minor estensione di ghiaccio Rajendra Pachauri, presidente Ipcc positivi dell’ordine del 5% su un pubblico di banchisa, maggio 2017 per la prima illustrerà il rapporto, affermando che peraltro già interessato ai problemi volta da tre milioni di anni con biossido di “più destabilizziamo il clima, più rischiamo ambientali. Là fuori nessuno ne sa nulla! carbonio atmosferico a quota 410 parti per impatti severi, pervasivi e irreversibili”, Ora che alla guida degli Stati Uniti vi è un milione. Ma cosa stiamo aspettando? ma pure che “abbiamo i mezzi per limitare presidente fiero di ritenere i contenuti del il cambiamento climatico e costruire un rapporto Ipcc un cumulo di stupidaggini Luca Mercalli futuro più prospero e sostenibile”. A fine (bullshit è il termine esatto...) e sostenere Società meteorologica italiana pomeriggio José Romero, dell’Ufficio che il riscaldamento globale è una “bufala federale elvetico per l’ambiente, ricordando inventata dai cinesi”, con tanto di minaccia 52
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2017 CLIMATE CHANGE E SISTEMA FINANZIARIO IL SISTEMA FINANZIARIO SI CONFRONTA CON UN MONDO IN PROFONDO E RAPIDO CAMBIAMENTO. IL CLIMATE CHANGE È UN MEGATREND GLOBALE RISPETTO AL QUALE SI STANNO SVILUPPANDO MODELLI DI ANALISI E DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO NON FINANZIARIO. LE IMPRESE HANNO INIZIATO UN PERCORSO VIRTUOSO DAL QUALE NON SI TORNA INDIETRO. D opo la sottoscrizione di Cop21 - il processo di decarbonizzazione del e la relativa adozione degli portafoglio impegni da parte dei diversi - gli investimenti in Real Assets con paesi, si è assistito a una fase in cui finalità green. la consapevolezza dei cambiamenti Per decarbonizzazione dei portafogli si climatici ha raggiunto l’opinione pubblica intende proprio la graduale riduzione e ha soprattutto attivato meccanismi della produzione di emissioni d’innovazione strategica da parte del climalteranti da parte delle imprese mondo imprenditoriale rispetto ai quali o dei paesi in cui si investe. Il Global il riduzionismo di ritorno promosso Climate Index 2017, elaborato da Asset dall’“approccio Trump” al tema ha un Owners Disclosure Project, valuta rilevanza impatto residuale. della green economy nelle strategie Infatti gran parte del mondo d’investimento, capacità di gestire i imprenditoriale americano, comprese le rischi ambientali, chiarezza e trasparenza grandi società petrolifere, ritiene che uscire delle informazioni, nei 500 maggiori da Cop21 rischi di indebolire la posizione asset owner mondiali. Dall’indagine Usa in diplomazia internazionale e di emerge che il 60% dei fondi valutati Ancora più specifico è l’investimento in avere impatti economici negativi (quale si sta impegnando a valutare i rischi Real Assets Green. Coniugando le finalità l’adozione di una carbon tax sui beni climatici nella suddivisione dei portafogli di responsabilità sociale e ambientale, d’importazione dagli Stati Uniti in azionari e obbligazionari, il 42% ha l’investimento in Real Assets, il cui Europa, che potrebbe essere emulata incorporato il cambiamento climatico sottostante è costituito da asset fisici e anche da Cina e altri grandi paesi che nella pianificazione delle sue attività, tangibili, offre spunti interessanti. hanno adottato impegni di riduzione delle il 13% calcola le emissioni di CO2 del A proposito di energie pulite si possono emissioni), la riduzione degli investimenti portafoglio gestito. La stessa tendenza annoverare investimenti in eolico, in innovazione energetica ecc. Per questo è riscontrata anche in analoga classifica fotovoltaico, biomasse ed energia è molto probabile che gli Stati Uniti non sugli asset manager. idroelettrica, nonché a processi di usciranno da Cop21, ma dagli impegni Si sono sviluppate a questo proposito efficientamento energetico, esplicitato di riduzione di Obama adottando uno diverse iniziative tra gli attori della attraverso la sostituzione completa schema meno stringente. finanza vocate a supportare l’assunzione delle vecchie lampadine incandescenti di impegni e lo sviluppo di strumenti con quelle a Led (per grandi aziende e Il sistema finanziario è sempre più alle d’implementazione tra gli operatori. Comuni), impianti di teleriscaldamento prese con un mondo in profondo e rapido Una di queste è il Montreal carbon pledge, i e impianti di co-generazione o tri- cambiamento – i cosiddetti megatrend cui aderenti (tra gli altri Aviva, Axa, BNP generazione. Questo tipo di investimenti di cui il cambiamento climatico fa parte Paribas) si impegnano a rendicontare è oggi interessante proprio perché, – rispetto al quale si stanno sviluppando l’impronta di carbonio del portafoglio. oltre alla tutela dell’ambiente, sono modelli di analisi e valutazione del La Decarbonization Coalition, costituita caratterizzati da profili di rischio/ rischio non finanziario, che hanno da Unep FI con il Carbon Disclosure rendimento interessanti. però una significativa componente Project, registra al momento 27 aderenti, economica, sia come rischio reale (perdita impegnati a: Come anticipato si tratta quindi di di competitività e oneri normativi), che - coinvolgere le imprese in cui investono un movimento di consapevolezza e prospettica ( contrazione del mercato). affinchè riducano le loro emissioni e pressione avviato che sta influenzando Questo fenomeno sta portando alla rafforzino la rendicontazione direttamente anche la predisposizione diffusione e crescita sempre maggiore - formare i gestori dei Piani industriali delle Utility e la degli investimenti “SRI”, ossia connotati - privilegiare gli investimenti in diversificazione delle imprese Oil & Gas, da elementi di responsabilità sociale. tecnologie ambientali ed energia pulita indipendentemente dall’altalenanza dei I dati rilevati per il 2015 da Eurosif per - escludere dagli investimenti i vincoli normativi. l’Europa confermano infatti una crescita combustibili fossili del 25% in due anni. - supportare lo sviluppo dei green jobs Due sono gli approcci dominanti da - svolgere un ruolo attivo nel dibattito Marisa Parmigiani questo punto di vista: pubblico. Responsabile Sostenibilità, Gruppo Unipol 53
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2017 LA FINANZA SOSTENIBILE E LA SFIDA CLIMATICA CLIMATE CHANGE E ADATTAMENTO ATTRAVERSO INVESTIMENTI SOSTENIBILI E RESPONSABILI E DISINVESTIMENTI DAGLI ASSET A PIÙ ALTA INTENSITÀ DI CARBONIO, CHE POSSONO ESSERE SOSTITUITI DA ALTRI A MINOR IMPATTO AMBIENTALE, LA FINANZA GIOCA UN RUOLO IMPORTANTE NELLA LOTTA AL SURRISCALDAMENTO GLOBALE. GRANDE IMPORTANZA HA AVUTO L’ENCICLICA LAUDATO SI’. F inanza sostenibile: un mercato propria esposizione. Accanto ad azioni in ascesa. Il settore della finanza di esclusione, tuttavia, è necessario un Sri (acronimo dall’inglese approccio pro-attivo da parte degli Sustainable and Responsible Investment, investitori: in seguito a dismissioni, investimento sostenibile e responsabile) per esempio, gli investitori possono si sta affermando come una realtà sempre intraprendere azioni di riallocazione, più significativa nel panorama dell’asset volte a sostituire i titoli ad alta management: gli asset allocati a livello intensità di carbonio con altri a minor globale secondo strategie Sri a inizio impatto ambientale. Le strategie del 2016 valevano complessivamente 23 mila disinvestimento e dell’engagement, miliardi di dollari, una cifra che sta a inoltre, possono essere adottate indicare che ben il 26%, praticamente un contemporaneamente: l’investitore può quarto, del totale delle masse investite a infatti vendere gli asset a più alta intensità livello professionale nel mondo è allocato di carbonio e, in seguito, avviare iniziative in base a criteri di sostenibilità1. di dialogo con la società in questione. Per quanto riguarda le strategie d’investimento adottate, a livello globale Il disinvestimento consente di perseguire utilizzare a tale scopo il diritto di voto in l’esclusione – ossia l’eliminazione esplicita un duplice obiettivo: da un lato quello di sede assembleare. di singoli emittenti o settori o paesi ridurre rapidamente il livello di emissioni In un report commissionato dalla dall’universo investibile, sulla base di di CO2 dal portafoglio dell’investitore, Independent Petroleum Association of determinati principi e valori2 – continua a dall’altro quello di lanciare un messaggio America, l’associazione di categoria dei rappresentare l’approccio più diffuso, con chiaro alle imprese, che potrebbero essere produttori di petrolio e gas naturale, oltre 15 mila miliardi di dollari di asset. È spinte a rivedere le proprie politiche Hendrik Bessembinder della Arizona all’interno di questa strategia che si colloca ambientali per evitare di subire azioni di State University ha sottolineato i costi la pratica del divestment, o disinvestimento, divestment da parte di altri investitori. Al di transazione legati alla vendita degli portato oggi alla ribalta mondiale tempo stesso, le risorse liberate possono asset in questione, nonché la perdita nell’ambito della lotta alle esternalità essere reinvestite per finanziare la dei benefici legati alla diversificazione5. negative del cambiamento climatico. transizione energetica verso un modello Diversi importanti attori finanziari attivi di sviluppo low carbon, per esempio in ambito Sri, tuttavia, hanno saputo raggiungere rendimenti in linea o superiori Il disinvestimento come approccio sostenendo lo sviluppo delle energie a quelli di mercato anche adottando delle rinnovabili. contro il surriscaldamento globale Una recente analisi condotta dall’asset politiche stringenti di esclusione. In generale, con il termine di manager Impax Asset Management, inoltre, disinvestimento ci si riferisce alla vendita ha richiamato l’attenzione sui rischi Divestment: un movimento globale di determinati titoli legata a ragioni di connessi al possesso di titoli di società carattere finanziario, politico o etico- esposte agli effetti del cambiamento La promozione del disinvestimento religioso. Negli ultimi anni il divestment climatico, evidenziando, in particolare, come strategia di lotta agli effetti del è impiegato principalmente come arma i possibili impatti negativi legati cambiamento climatico si configura oggi per la lotta al surriscaldamento globale e, all’introduzione di tasse governative sul come un vero e proprio fenomeno su più in generale, agli effetti negativi legati carbone come risposta al climate change 4. scala mondiale, che vede come capostipite al cambiamento climatico. Declinata L’efficacia del disinvestimento, tuttavia, e principale portavoce il movimento in quest’ottica, la strategia implica la non è esente da posizioni critiche: i titoli Fossil Free – Divest from fossil fuel 6. La riduzione dell’impatto ambientale di venduti, infatti, restano sul mercato e campagna è nata nel 2011 negli Stati un portafoglio attraverso la vendita dei possono essere acquistati da investitori Uniti su iniziativa di un gruppo di titoli delle società attive nel settore delle meno attenti alle problematiche studenti universitari animati dall’obiettivo energie fossili (carbone, petrolio e gas)3. ambientali. Inoltre, il disinvestimento di spingere gli atenei a disinvestire dalle Le azioni di dismissione possono totale di fatto preclude all’investitore società implicate nell’estrazione e nella essere totali oppure parziali: in questo la possibilità di avviare iniziative di vendita di combustibili fossili. secondo caso, l’investitore conserva il engagement con la società in tema di Il movimento ha gradualmente catturato titolo in portafoglio, limitando però la cambiamento climatico, nonché di l’attenzione dei principali attori finanziari 54
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2017 mettendo in luce, in particolare, la Significativo è anche il crescente peso del NOTE questione degli stranded asset. Come mondo cattolico: sull’onda dell’enciclica 1 Global Sustainable Investment Review 2016, rilevato dal think-tank britannico Carbon Laudato si’ pubblicata da Papa Francesco Global Sustainable Investment Alliance. Il Tracker Initiative 7, il raggiungimento nel maggio del 2015, il Vaticano ha report è disponibile al seguente link: http:// dell’obiettivo concordato a livello www.gsi-alliance.org/members-resources/ promosso una riflessione sul tema della trends-report-2016/. internazionale di contenere l’aumento lotta al cambiamento climatico in un 2 Definizione tratta dal sito www. medio delle temperature a 2°C implica convegno internazionale tenuto presso investiresponsabilmente.it curato dal Forum che l’80% delle riserve accertate di la Pontificia Università Lateranense per la finanza sostenibile. energie fossili non potrà essere sfruttato: lo scorso gennaio. Un numero sempre 3 Il tema è stato ampiamente trattato di conseguenza, i titoli delle società maggiore di istituzioni cattoliche, nell’ambito del Gruppo di lavoro Finanza attive in questo business sono destinati a inoltre, sta annunciando la decisione sostenibile e cambiamento climatico perdere valore. di disinvestire i propri portafogli dalle promosso nel 2016 dal Forum per la finanza I dati sull’adesione al movimento sono più industrie di petrolio, carbone e gas: sostenibile. I risultati dei lavori sono stati che incoraggianti. A oggi hanno aderito raccolti nell’omonimo manuale disponibile l’ultima, importante, dichiarazione sul sito ufficiale del Forum al seguente link: oltre 700 istituzioni – tra cui, in particolare, è giunta proprio pochi giorni fa da http://finanzasostenibile.it/wp-content/ organizzazioni religiose, fondazioni parte di nove diocesi e congregazioni uploads/2016/09/Clima-web.pdf . filantropiche, governi, istituti scolastici, internazionali in pieno svolgimento 4 Climate change investment risk: update on the fondi pensione e Ong – per un totale di della Global Divestment Mobilisation, una “smart carbon” methodology, april 2017, Impax oltre 5 miliardi di dollari in gestione. dieci giorni di eventi organizzati in tutto Asset Management. Il report è disponibile al il mondo per sensibilizzare l’opinione seguente link: https://www.impaxam.com/ Per quanto riguarda l’Italia, la coalizione pubblica sul divestment 9, e in vista media-centre/white-papers/climate-change- che nel 2015 ha dato vita alla campagna investment-risk-update-smart-carbon- dell’imminente G7 Ambiente di Bologna. methodology-april-2017. Divest Italy8 a giugno 2016 ha partecipato Si tratta di segnali indubbiamente alla prima fase di consultazione pubblica 5 Fossil fuel divestment and its potential importanti che, tuttavia, solo se associati impacts on students, faculty and other lanciata dal ministero dell’Economia e ad azioni propositive quali la riallocazione university and pension stakeholders, Hendrik delle finanze per il recepimento della e l’engagement possono dispiegare Bessembinder. Il paper è disponibile al direttiva Ue sulla rendicontazione non pienamente i loro effetti positivi, seguente link: http://divestmentfacts.com/ finanziaria, diventata legge all’inizio di testimoniando come i principi e gli attori wp-content/uploads/2017/04/Bessembinder- quest’anno. È altrettanto importante Report_Costs-for-Students-Faculty-and- della finanza possono contribuire in Stakeholders_4_29.pdf sottolineare, inoltre, come nel nostro maniera massiccia e incisiva a cambiare il paese sia aumentato il numero di attori 6 www.gofossilfree.org mondo. In meglio. finanziari che si sono impegnati a 7 www.carbontracker.org orientare le proprie scelte di investimento 8 www.divestitaly.org secondo strategie Esg (environmental, Francesco Bicciato 9 https://globaldivestmentmobilisation.org/ social and governance) e, in particolare, ad Segretario generale Forum finanza approcci di tipo positivo. sostenibile CHIESA ITALIANA E SOSTENIBILITÀ IL MONDO ECCLESIALE UNITO PER LA CUSTODIA DEL CREATO L’importanza della problematica ambientale già presente Molte sono poi le iniziative che a livello locale segnalano un in numerosi documenti del magistero di Giovanni Paolo II e impegno crescente per una gestione sostenibile dell’energia, di Benedetto XVI ha assunto una dimensione centrale nel dei rifiuti, delle aree verdi, degli acquisti sostenibili. A questa pontificato di papa Francesco. Dalle sue parole pronunciate crescita ha certamente contribuito la Conferenza episcopale nella prima omelia il 19 marzo 2013 alla pubblicazione italiana, prima attraverso la creazione di un gruppo di studio dell’enciclica Laudato si’ del giugno 2015, non si è mai attenuata nazionale per la Custodia del creato, poi con l’istituzione della la denuncia della “cultura dello scarto” e la preoccupazione nei Giornata per la custodia del Creato, giunta quest’anno alla confronti del degrado e dello sfruttamento delle risorse naturali sua 12° edizione. La giornata nazionale, poi trasformata in Un e della loro correlazione con la condizione delle persone più tempo per il creato dal 1 settembre al 4 ottobre, promuove vulnerabili. È alla luce di questo rinnovato impegno di chi è in a livello diocesano momenti di incontro e confronto sulle ascolto del “grido della terra” e del “grido dei poveri” che a due tematiche della cura della casa comune: dalle escursioni nella anni dalla pubblicazione dell’enciclica si registra un crescente natura a momenti di animazione e festa con le comunità, interesse e una crescente responsabilità del mondo cattolico da seminari e convegni a incontri di formazione, dalle per la cura della casa comune. celebrazioni eucaristiche agli incontri di preghiera ecumenici Attorno all’azione strategica nei confronti della lotta al e interreligiosi. In questa direzione un contributo importante è cambiamento climatico si è andato rafforzando l’impegno svolto anche dalla Rete dei nuovi stili di vita, alla quale hanno delle organizzazioni cattoliche come dimostra The Global aderito 83 diocesi. Catholic Climate Movement (Gccm). Il Movimento con oltre La ricchezza, la varietà, la continuità di queste iniziative 200 organizzazioni partner, per l’Italia la Focsiv, rappresenta rappresentano un importante contributo con cui la Chiesa la prima alleanza internazionale di fede cattolica impegnata italiana è impegnata a far crescere una cultura della cura nei a rispondere alla sfida del cambiamento climatico. Alla confronti del creato e un maggior impegno per la definizione e campagna per il disinvestimento hanno aderito numerose l’attuazione di nuovi stili di vita orientati alla sostenibilità e alla istituzioni, enti, ordini religiosi, nel nostro paese è di questi giustizia sociale a tutti i livelli dell’agire umano. giorni l’adesione dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne, della Comunità Monastica di Siloe (Grosseto), della Provincia d’Italia Matteo Mascia, Fondazione Lanza della Compagnia di Gesù. 55
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2017 ADATTAMENTO: STRATEGIE EUROPEE E PIANI NAZIONALI CLIMATE CHANGE E ADATTAMENTO LA STRATEGIA EUROPEA DI ADATTAMENTO È IL QUADRO DI RIFERIMENTO ANCHE FINANZIARIO PER SVILUPPARE STRATEGIE E PIANI DI AZIONE NAZIONALI E LOCALI. DOPO L’ADOZIONE DELLA STRATEGIA NAZIONALE (2015), L’ITALIA STA ELABORANDO IL PROPRIO PIANO. INTERVISTA A SERGIO CASTELLARI ESPERTO NAZIONALE DISTACCATO ALL’AGENZIA AMBIENTALE EUROPEA. L’ esistenza e il peso, anche FOTO: A. SAMARITANI, REGIONE EMILIA-ROMAGNA economico, dei cambiamenti climatici è innegabile. Mentre il contrasto alle emissioni dei gas climalteranti si gioca a livello globale e sconta le difficoltà derivanti dalla nuova situazione politica internazionale, l’Europa ha lavorato con determinazione sulle necessarie strategie di adattamento. La strategia europea adottata nel 2013 è tuttora attuale? La Strategia europea di adattamento ai cambiamenti climatici è uno strumento Quali strumenti intende mettere in campo negli ultimi anni nel contesto dello fondamentale della politica europea. l’Europa per sostenere la strategia? sviluppo delle loro strategie e piani In questo periodo la Commissione nazionali di adattamento. europea sta preparando il reporting/review L’Ue mette a disposizione per le azioni di della Strategia al fine di stimare quanto adattamento dei paesi membri i seguenti è stato fatto negli ultimi anni dagli Stati strumenti finanziari: A quanto ammonterebbe il costo membri Ue in questo campo. - i fondi strutturali e d’investimento (il del “non agire”? Fondo di coesione, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale I cambiamenti climatici in Europa Ci vuole illustrare i principali obiettivi europeo, il Fondo agricolo europeo per lo causeranno sicuramente dei costi che si pone? sviluppo rurale e il Fondo europeo per gli economici. Vari studi recenti hanno affari marittimi e la pesca) cercato di stimare il costo del “non agire” La strategia introduce un quadro - i fondi Life (2013-2020). a livello europeo valutando gli impatti normativo e meccanismi per rendere l’Ue Inoltre l’Ue ha allocato un’importante secondo vari scenari climatici in alcuni più preparata ad affrontare gli impatti parte del proprio budget totale per il settori (e.g. i progetti Mpact2C, Peseta II attuali e futuri dei cambiamenti climatici. finanziamento della ricerca climatica e ClimateCost). Sono stime parziali e che Gli obiettivi sono: tramite il programma Horizon 2020. non coprono tutti i settori vulnerabili ai - promuovere le azioni degli Stati cambiamenti climatici in Europa e non membri in termini di adattamento considerano gli aspetti intersettoriali. climatico incoraggiandoli ad adottare Si sa che le azioni da adottare rappresentano Ad esempio i danni provocati dalle strategie di adattamento nazionali, un costo notevole, a quanto si stima inondazioni fluviali in Europa sono regionali e locali e sostenendoli con i complessivamente? stimati crescere da 4-5 miliardi euro/ fondi Life (2013-2020) anno a 32 miliardi euro/anno verso la - migliorare le competenze in materia Valutare i costi dell’adattamento metà di questo secolo senza altre azioni di adattamento nei processi decisionali climatico è più utile a livello nazionale specifiche di adattamento. mediante un ulteriore sviluppo della e locale che europeo, tenendo conto che Inoltre il progetto Circe ha fornito stime piattaforma europea dell’adattamento gli impatti dei cambiamenti climatici di costi economici degli impatti dei Climate-Adapt si manifestano diversamente nelle varie cambiamenti climatici a livello dell’area - promuovere l’adattamento nei settori aree dell’Europa e che l’attuazione delle mediterranea: ad esempio tutti i paesi vulnerabili agli impatti dei cambiamenti politiche specifiche per l’adattamento che si affacciano sul bacino mediterraneo climatici in Europa favorendo ad esempio avviene a livello di paese o di regione potrebbero subire una perdita media di una politica agricola comune (Pac), una o di municipalità. Alcuni paesi come circa 1,2% del Pil nel 2050 applicando politica di coesione e una politica comune i Paesi Bassi, il Regno unito, la Svezia uno scenario intermedio. I settori più della pesca (Pcp), cercando di rendere le e la Germania, hanno già condotto danneggiati potranno essere le zone infrastrutture più resilienti e favorendo degli studi nazionali per stimare i costi costiere e il turismo. l’uso di prodotti assicurativi e altri dell’adattamento in alcuni specifici settori Un recente rapporto dell’Agenzia prodotti finanziari per gestire i rischi al fine di pianificare le loro politiche. ambientale europea (Eea, 2017), legati ai cambiamenti climatici. Altri paesi, come l’Italia, hanno iniziato pubblicato agli inizi di quest’anno, ha 56
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2017 evidenziato che i costi dei danni provocati - Elementi per una Strategia Nazionale allocare sicure risorse finanziarie per dai cambiamenti climatici sono previsti di Adattamento ai Cambiamenti climatici l’adattamento per essere già spese nel essere più alti per i paesi del Sud Europa. (Castellari et al., 2014c) prossimo anno. Il Mattm sulla base di questi rapporti Infine mi preme ricordare il grande Quanti paesi dell’Unione hanno già ha finalizzato la Strategia nazionale di lavoro svolto negli ultimi anni nel nostro adottato la strategia nazionale? adattamento ai cambiamenti climatici, paese nella gestione e prevenzione del che ha ricevuto il parere positivo del rischio idrogeologico. La Struttura di Secondo i dati aggiornati dall’agenzia Comitato unificato Stato-Regioni ed è missione contro il dissesto idrogeologico Ambientale Europea nella piattaforma infine stata adottata il 16 giugno 2015. e per lo sviluppo delle infrastrutture Climate-Adapt (http://climate-adapt. Il decreto di adozione del Mattm idriche (“Italia Sicura”), creata pochi eea.europa.eu/) sono 23 i paesi membri traccia anche gli elementi chiave per anni fa sotto la Presidenza del Consiglio, Ue che hanno già adottato una strategia la costruzione di un Piano nazionale di coordina e attua il monitoraggio nazionale di adattamento. Questi adattamento e istituisce due iniziative: dell’impegno di varie risorse finanziare, paesi sono: Austria, Belgio, Bulgaria, - un Forum permanente che promuove anche quelle non spese negli ultimi Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, l’informazione, la formazione e la decenni, per la riduzione degli stati di Germania, Grecia, Irlanda, Italia, capacità decisionale dei cittadini e dei emergenza territoriali. L’istituzione Lituania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, portatori di interesse; di Italia Sicura e la nomina di tutti Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, - un Osservatorio nazionale che include Presidenti di Regione a Commissari Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e i rappresentanti delle Regioni e delle Governativi per gli interventi di Regno Unito. Municipalità al fine di individuare mitigazione del rischio idrogeologico le priorità territoriali e settoriali per ha portato finalmente ad accelerare gli l’adattamento e per il monitoraggio interventi per il dissesto idrogeologico Come giudica l’attività del nostro paese dell’efficacia delle misure attuate. e le infrastrutture idriche necessari per intorno alla definizione della strategia e del Nell’ultimo anno il Cmcc ha coordinato mettere in sicurezza il nostro territorio conseguente piano di adattamento? e contribuito all’elaborazione del ottimizzando la spesa pubblica. Mi Piano nazionale di adattamento ai auguro che queste azioni nel campo della Il nostro paese ha iniziato negli ultimi cambiamenti climatici. Questo Piano, prevenzione dei disastri possa coordinarsi anni ad affrontare in maniera coordinata non ancora reso pubblico, ha aggiornato in futuro con l’attuazione del Piano il tema dell’adattamento climatico e sta la base conoscitiva della Strategia Nazionale di Adattamento. recuperando il tempo perduto. e ha fornito una stima delle risorse Nel periodo 2012-2014 il Centro euro- umane e finanziarie per attuare azioni Intervista a Sergio Castellari1 a cura di mediterraneo sui cambiamenti climatici di adattamento nel nostro paese e ha Giancarlo Naldi, direttore responsabile rivista (Cmcc) ha coordinato e contribuito al infine analizzato e proposto possibili Ecoscienza Arpae Emilia-Romagna progetto nazionale Snac (Elementi per strumenti partecipativi e gli indicatori l’elaborazione della Strategia nazionale di per il monitoraggio e la valutazione 1 Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia adattamento ai cambiamenti climatici), dell’efficacia delle azioni di adattamento. (Ingv), Centro euro-mediterraneo sui finanziato dal ministero dell’Ambiente Quando il Piano sarò adottato, spero cambiamenti climatici (Cmcc), attualmente e della tutela del territorio e del mare possa fornire una base di lavoro a livello esperto nazionale distaccato all’Agenzia (Mattm) volto a definire i documenti ministeriale e parlamentare per poter ambientale europea. tecnico-scientifici alla base della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. BIBLIOGRAFIA Le analisi si sono concentrate sui 18 microsettori nazionali individuati come Castellari et al. (2014): Castellari S., Venturini S., Ballarin Denti A., Bigano A., Bindi M., Bosello F., Carrera L., Chiriacò M.V., Danovaro R., Desiato F., Filpa A., Gatto M., settori vulnerabili agli attuali e attesi Gaudioso D., Giovanardi O., Giupponi C., Gualdi S., Guzzetti F., Lapi M., Luise A., impatti dei cambiamenti climatici. Marino G., Mysiak J., Montanari A., Ricchiuti A., Rudari R., Sabbioni C., Sciortino Questo progetto ha coinvolto la comunità M., Sinisi L., Valentini R., Viaroli P., Vurro M., Zavatarelli M. (a cura di.) (2014a). scientifica (un centinaio di scienziati da Rapporto sullo stato delle conoscenze scientifiche su impatti, vulnerabilità ed adattamento ai cambiamenti climatici in Italia. Ministero dell’Ambiente e della enti di ricerca, università e fondazioni) Tutela del Territorio e del Mare, Roma. che lavora sui vari aspetti della scienza Castellari et al. (2014b): Castellari, S., Venturini, S., Pozzo, B., Tellarini, G., Giordano, climatica. Sono stati prodotti tre F. (2014). Analisi della normativa comunitaria e nazionale rilevante per gli impatti, rapporti specifici che coprono gli aspetti la vulnerabilità e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Ministero dell’Ambiente e tecnico/scientifici, legali e decisionali della Tutela del Territorio e del Mare, Roma. dell’adattamento climatico (questi Castellari et al., (2014c): Castellari S., Venturini S., Giordano F., Ballarin Denti A., rapporti sono disponibili online: Bigano A., Bindi M., Bosello F., Carrera L., Chiriacò M.V., Danovaro R., Desiato http://www.minambiente.it): F., Filpa A., Fusani S., Gatto M., Gaudioso D., Giovanardi O., Giupponi C., Gualdi S., Guzzetti F., Lapi M., Luise A., Marino G., Mysiak J., Montanari A., Pasella D., - Rapporto sullo stato delle conoscenze Pierantonelli L., Ricchiuti A., Rudari R., Sabbioni C., Sciortino M., Sinisi L., Valentini scientifiche su impatti, vulnerabilità ed R., Viaroli P., Vurro M., Zavatarelli M. (2014). Elementi per una Strategia nazionale adattamento ai cambiamenti climatici in di adattamento ai cambiamenti climatici. Ministero dell’Ambiente e della tutela del Italia” (Castellari et al., 2014a) territorio e del mare, Roma. - Analisi della normativa comunitaria EEA, 2017: EEA (2017). Climate Change, impacts and vulnerability in Europe 2016. e nazionale rilevante per gli impatti, la An indicator-based report. EEA Report No 1/2017, European Environment Agency, vulnerabilità e l’adattamento ai cambiamenti Copenhagen. climatici (Castellari et al., 2014b) 57
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2017 PER UN FUTURO SOSTENIBILE, AGIRE ORA PER IL CLIMA CLIMATE CHANGE E ADATTAMENTO ENTRO IL 2018 SONO ATTESE LE LINEE GUIDA PER RENDERE OPERATIVO L’ACCORDO DI PARIGI DEL 2015. LA REALIZZAZIONE DELL’IMPEGNO AL CONTENIMENTO ENTRO I 2°C DELL’AUMENTO DELLA TEMPERATURA GLOBALE COMPORTA COSTI E INVESTIMENTI NEL COMPLESSO ACCESSIBILI, SPECIE SE SI CONSIDERA IL POTENZIALE SVILUPPO ECONOMICO DELLA DECARBONIZZAZIONE. C on l’Accordo di Parigi, adottato alla Cop21 nel 2015, la strategia globale per affrontare i cambiamenti climatici ha segnato un netto cambio di rotta. L’Accordo, infatti, è stato concepito come un sistema flessibile e “ibrido”, che garantisce la partecipazione sulla base di contributi formulati dagli stessi stati (NDCs, Nationally Determined Contributions) e non imposti dall’alto, inseriti in un quadro normativo internazionale che ne garantisca il rispetto, la verifica e un TAB. 1 progressivo incremento. La capacità del EMISSIONI IEA UNEP CLIMATE nuovo corso di assicurare una maggiore INTERACTIVE partecipazione alla lotta ai cambiamenti Stima della differenza Differenza emissioni al 2030 climatici è già stata confermata dai fatti. tra le emissioni al 2030 rispetto a obiettivo 2°C (media) N/A 13 Gt CO2 eq 14 Gt CO2 eq A Parigi tutti i paesi del mondo (con e quelle consistenti pochissime eccezioni) si sono impegnati con l’obiettivo 2°C e Aumento temperatura globale relativo incremento della 2,7°C 3,2°C 3,5°C a contenere l’aumento della temperatura al 2100 temperatura. globale entro i 2°C rispetto ai livelli preindustriali, incrementare le capacità di per monitorare i progressi e assicurare Nello specifico, le stime variano da un adattamento e allineare i flussi finanziari adeguato sostegno, non solo finanziario, aumento di 2,7°C a fine secolo, come alle esigenze di una crescita economica a ai paesi più poveri. calcolato dall’Agenzia internazionale basse emissioni e resiliente. A Parigi gli Stati più industrializzati dell’energia (Iea), a un più preoccupante A oggi, l’Accordo di Parigi è stato hanno, infatti, confermato l’impegno di incremento di 3,5°C stimato da Climate ratificato da oltre 140 Stati membri destinare 100 miliardi di dollari all’anno Interactive. dell’Unfccc (United Nations Framework per la finanza climatica entro il 2020, ma Ovviamente la differenza nella Convention on Climate Change, 197 l’entità delle risorse necessarie a coprire valutazione dipende molto dalle membri) ed è entrato in vigore nel gli impegni annunciati è ben maggiore. assunzioni sull’azione collettiva dopo il novembre 2016, meno di un anno dopo L’ampia eterogeneità dei contributi 2030. Quelle più ottimistiche auspicano la sua adozione. Anche un eventuale proposti complica inoltre la loro che un simile livello di impegno venga disimpegno degli Stati Uniti, in via di valutazione in termini aggregati. Secondo mantenuto anche dopo il 2030, mentre definizione sotto la nuova presidenza le stime ufficiali Unfccc, le misure di quelle più pessimistiche non prendono Trump, pur rappresentando un arduo mitigazione annunciate negli NDCs in considerazione ulteriori misure ostacolo, difficilmente potrà provocare rallenterebbero la crescita delle emissioni di mitigazione. Per questa ragione, una completa inversione da una rotta che di circa un terzo nel ventennio 2010- una ciclica revisione e una crescente ha un così ampio sostegno, soprattutto da 2030 rispetto al periodo 1990–2010, ambizione dei contributi proposti dai parte del gigante economico cinese. rimanendo comunque di circa il 34-55% paesi è di cruciale importanza per il superiori ai livelli del 1990. A confronto raggiungimento degli obiettivi. con una traiettoria in linea con i 2°C, gli impegni attuali corrisponderebbero a Le misure di mitigazione un livello di emissioni più alto di circa il e il loro impatto potenziale 36%. Altri studi hanno cercato di stimare Il costo dell’impegno l’impatto degli NDCs sulla temperatura Dall’altra parte, le garanzie che il globale a fine secolo e confermano che, Ma quanto costa realizzare le misure sistema funzioni sono ancora in fase di in generale, gli attuali impegni devono finora annunciate? E quanto costerebbe definizione. Entro il 2018 sono attese essere visti come un primo, certamente rispettare la soglia dei 2°C? Gli impegni le linee guida per rendere l’Accordo importante, passo a cui dare seguito con presi a Parigi sono stati valutati sia operativo, con criteri e procedure comuni azioni ancora più ambiziose. in termini di impatto sulla crescita 58
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2017 economica globale che in termini di 0,8% nel 2050 comparato con lo scenario il pericoloso accumularsi di gas serra investimenti necessari al raggiungimento di riferimento (NDCs). nell’atmosfera, ma anche supportare la dei target di mitigazione. In generale, Queste stime vanno ovviamente prese crescita e lo sviluppo economico. implementare gli NDCs comporterebbe con una certa cautela, date le incertezze un impatto piuttosto contenuto sul Pil esistenti nelle valutazioni economiche Aurora D’Aprile1, Marinella Davide1, globale, pari a una perdita di circa 0,42% delle politiche climatiche. Ciononostante, Ramiro Parrado1,2 nel 2030. L’eterogeneità degli NDCs esse rappresentano un’indicazione rivela da un lato che i costi maggiori importante del fatto che i costi della 1. Fondazione Eni Enrico Mattei in termini di Pil saranno nell’ordine decarbonizzazione siano nel complesso 2. Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici di meno dell’1% per i paesi che hanno accessibili, e che le azioni globali di in piano riduzioni considerevoli delle mitigazione possano non solo ridurre emissioni, mentre quelli con obiettivi meno stringenti avranno un impatto minore o addirittura un beneficio. Raggiungere, invece, l’obiettivo dei 2°C comporterebbe una contrazione maggiore dei livelli mondiali di produzione, nella misura dello 0,72%, che per alcuni paesi potrebbe arrivare a costare il 3% del Pil. Gli investimenti necessari FIG. 1 ENERGIA La trasformazione del settore energetico è fondamentale non solo per raggiungere Investimenti globali nel settore energetico gli obiettivi dell’Accordo di Parigi nel 2015. ma anche per sostenere uno sviluppo sostenibile nel lungo termine. Nel 2015 Fonte: IEA/IRENA gli investimenti globali nel settore dell’energia sono stati circa 1800 miliardi FIG. 2 di dollari. RINNOVABILI In questo contesto, le Agenzie Offerta globale di energia primaria globale, internazionali dell’energia e dell’energia 2015-2050. Con lo scenario rinnovabile (Iea e Irena) hanno REmap (Irena’s Roadmap pubblicato uno studio congiunto che for a Renewable Energy analizza le trasformazioni in atto e Future) la rinnovabile sarebbe la maggiore lo sforzo addizionale (gap) fra gli fonte di energia (2/3 NDCs e uno scenario di 2°C alla del mix). Ciò richiede un fine del secolo, estendendo l’analisi incremento della quota al 2050. Nello scenario 2°C dell’Iea, di rinnovabili dell’1,2% che prevede la decarbonizzazione del all’anno, un’accelerazione di sette volte rispetto agli settore energetico considerando tutte le anni recenti. opzioni tecnologiche a basse emissioni, Fonte: “Perscpectives gli investimenti totali ammontano a for the energy transition”, circa 120 mila miliardi di dollari nel Iea e Irena, 2017. periodo 2016-2050, equamente divisi tra investimenti per l’offerta di energia RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI e misure legate alla domanda e all’uso efficiente dell’energia e dei materiali. Climate Interactive (2015), Climate Scoreboard, www.climateinteractive.org/tools/ Nello scenario basato solo sugli NDCs, il scoreboard/ totale si abbassa a 99 mila miliardi. IEA (2015), Energy and Climate Change: World Energy Outlook Special Report, OECD/IEA, Paris. L’analisi dell’Irena, invece, evidenzia il OECD/IEA and IRENA (2017), Perspectives for the energy transition – investment potenziale dell’efficienza energetica e needs for a low-carbon energy system. delle fonti rinnovabili. In questo caso UNEP (2016), The Emissions Gap Report 2016 – A UNEP Synthesis Report. gli investimenti necessari per lo scenario Novembre 2016 2°C raggiungono 145 mila miliardi di UNFCCC (2016), Synthesis report on the aggregate effect of the intended dollari per lo stesso periodo (2016-2050), nationally determined contributions: an update - Synthesis report by the da confrontare con i 116 mila miliardi secretariat. per lo scenario basato sulla realizzazione Vandyck, T., Keramidas, K., Saveyn, B., Kitous, A., Vrontisi, Z., (2016), A global degli NDCs e relativo al 2050. Per stocktake of the Paris pledges: Implications for energy systems and economy, quanto riguarda gli impatti sull’economia, Global Environmental Change, Volume 41, novembre 2016, pp. 46-63, ISSN 0959- l’analisi dell’Irena prevede impatti positivi 3780, https://doi.org/10.1016/j.gloenvcha.2016.08.006. sulla crescita globale dell’1,1% nel 2030 e 59
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2017 VERSO IL PIANO NAZIONALE DI ADATTAMENTO CLIMATE CHANGE E ADATTAMENTO L’ITALIA STA ELABORANDO IL PIANO NAZIONALE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI (PNACC) CON MODALITÀ PARTECIPATIVE ANALOGHE A QUELLE UTILIZZATE PER COSTRUIRE LA STRATEGIA EUROPEA. LA FINALITÀ PRINCIPALE, È DI CONTENERE LA VULNERABILITÀ AGLI IMPATTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI, INCREMENTANDO ADATTABILITÀ E RESILIENZA. N ell’ultimo ventennio si è eventuali opportunità. Il Piano favorisce progressivamente consolidata il coordinamento delle azioni ai diversi l’attenzione in ambito livelli di governo e si configura come un istituzionale, politico e scientifico e documento operativo che individua: sono state intensificate le iniziative – criteri per la costruzione di scenari per affrontare le criticità legate al climatici di riferimento alla scala cambiamento climatico. distrettuale/regionale In particolare, alla necessità di – opzioni di adattamento preferibili trovare soluzioni per la mitigazione valorizzando opportunità e sinergie e l’abbattimento delle emissioni – ruoli per l’attuazione delle azioni e delle climalteranti che ha caratterizzato la misure di adattamento nonché strumenti prima fase degli studi in questo campo, di coordinamento tra i diversi livelli di si è andata affiancando la consapevolezza governo del territorio In particolare il Piano costruisce il quadro che occorre una pianificazione in termini – stima delle risorse umane e finanziarie aggiornato delle tendenze climatiche di adattamento alle diverse scale per necessarie in atto a livello nazionale e gli scenari contenere gli impatti e incrementare la – indicatori di efficacia delle misure di climatici futuri; analizza gli impatti e le resilienza dei territori. adattamento vulnerabilità territoriali, evidenziando le Nell’aprile 2013, l’Unione europea ha – modalità di monitoraggio e valutazione aree e i settori maggiormente vulnerabili formalmente adottato la Strategia di degli effetti delle azioni di adattamento. sul territorio italiano. Attraverso un adattamento ai cambiamenti climatici, set di indicatori, sono definite macro- che ha definito principi, linee-guida È un documento strategico, che sarà regioni climatiche e aree climatiche e obiettivi della politica comunitaria perfezionato con Accordo in sede di omogenee, le prime aventi condizioni in materia. L’obiettivo principale è di Conferenza Stato-Regioni e che non storico climatiche simili, le seconde promuovere visioni nazionali coordinate vuole avere alcun carattere prescrittivo. caratterizzate da uguale condizione e coerenti con i piani nazionali per la L’obiettivo e la finalità non è di climatica attuale e stessa proiezione gestione dei rischi naturali e antropici. pianificare attività ma di essere uno climatica di anomalia futura. Per ognuno In linea con quanto avvenuto a livello strumento di supporto alle istituzioni di questi ambiti sono proposte azioni europeo, nel giugno 2015 l’Italia ha nazionali, regionali e locali per integrate di adattamento di tipo green, adottato la Strategia nazionale di l’individuazione e la scelta delle azioni adattamento ai cambiamenti climatici grey e soft; sono indicate le relative più efficaci nel contesto delle diverse aree modalità di attuazione e ne è definita la (Snac) all’esito di un percorso condiviso climatiche e in relazione alle criticità e partecipato con la comunità scientifica qualità sulla base di criteri di efficacia, che le connotano sotto tale profilo, e per efficienza economica, effetti di secondo nazionale, le istituzioni centrali l’integrazione di criteri di adattamento e regionali, anche attraverso una ordine no-regret e win-win, performance ai cambiamenti climatici nelle procedure in presenza di incertezza, fattibilità consultazione pubblica. e negli strumenti già esistenti. Infatti, e urgenza. Un insieme di indicatori propone le azioni che possono essere permette inoltre di valutare l’efficacia più efficaci in materia di adattamento, delle azioni di adattamento proposte. Il Piano nazionale di adattamento da indicazioni sulle tempistiche di ai cambiamenti climatici (Pnacc) attuazione e sugli enti e gli organismi di riferimento per la loro implementazione, Attualmente è in corso l’elaborazione con l’obiettivo di fornire ai decisori Uno strumento aperto, del Piano nazionale di adattamento elementi utili e scientificamente elaborati in continuo aggiornamento ai cambiamenti climatici (Pnacc) con per le relative scelte. analoghe modalità partecipative. La La metodologia adottata nell’elaborazione Il Piano così strutturato non è un finalità principale del Piano, ormai in del Piano, ripropone l’organizzazione per documento statico e cristallizzato, ma via di stesura definitiva, è di contenere la i settori socio-economici e ambientali piuttosto uno strumento aperto a un vulnerabilità agli impatti dei cambiamenti presenti nella Strategia nazionale. Tuttavia continuo aggiornamento alle nuove climatici, incrementando l’adattabilità e compie importanti passi in avanti nella conoscenze e alle esperienze maturate la resilienza dei sistemi naturali, sociali ed caratterizzazione degli impatti e dei rischi con la sua stessa applicazione; in tale economici, anche per trarre vantaggio da legati ai cambiamenti climatici. prospettiva si inquadrano le specifiche 60
ECOSCIENZA Numero 3 • Anno 2017 misure organizzative previste per garantire la necessaria trasparenza, CAMBIAMENTO CLIMATICO E ADATTAMENTO l’informazione e la partecipazione degli stakeholder istituzionali e non. Le differenze tra Strategia nazionale di adattamento (Sna) A questo fine il piano individua anche un e Piano nazionale di adattamento (Pna) percorso atto a garantire la partecipazione Talvolta nella letteratura scientifica e nel linguaggio comunemente utilizzato dai dei soggetti interessati in tutte le sue fasi, decisori politici i due termini Strategia nazionale e Piano nazionale sono utilizzati dalla definizione all’attuazione; per la indistintamente. Le esperienze maturate nei Paesi che hanno adottato una Sna sua natura trasversale e interdisciplinare, e stanno dando attuazione a un Pna nonché la recente Strategia europea di che coinvolge risorse e settori nazionali adattamento ai cambiamenti climatici mostrano che si tratta di “oggetti” diversi. Mentre una Sna è tipicamente una “visione” strategica dell’adattamento a livello di anche molto diversi tra loro, è un paese, un Pna è la modalità con cui la si persegue. documento che richiede una necessaria In particolare una Sna deve prevedere i seguenti elementi: consultazione sulla metodologia, sulle • coinvolgimento di decisori politici a livello istituzionale priorità e sui contenuti. Con l’accordo • sensibilizzazione e coinvolgimento diretto di portatori di interesse ed esperti in Conferenza sarà disciplinata pertanto • definizione dei principi e degli obiettivi generali per l’adattamento • analisi e valutazione del rischio e vulnerabilità ai cambiamenti climatici a livello l’istituzione di un Forum permanente per nazionale per settori rilevanti la promozione dell’informazione, della • sviluppo di un approccio per affrontare le lacune cognitive e per gestire le formazione e della capacità decisionale eventuali incertezze dei cittadini e dei portatori d’interesse • individuare le opzioni di adattamento per i vari settori ed esplorare le eventuali buone pratiche e misure esistenti e di un Osservatorio nazionale composto • fornire un set di azioni e indirizzi per costruire capacità adattiva in maniera dai rappresentanti delle Regioni e delle efficiente dal punto di vista economico nei vari settori a scala nazionale rappresentanze locali, per l’individuazione • revisione periodica dei contenuti della Strategia e periodica consultazione dei delle priorità territoriali e settoriali, portatori di interesse. nonché per il successivo monitoraggio Invece un Pna deve prevedere i seguenti elementi: dell’efficacia delle azioni di adattamento • individuazione degli attori principali a seconda della governance strutturale del nell’ottica del miglioramento continuo paese della formulazione e attuazione del Piano • pianificazione e allocazione delle risorse economiche necessarie alle previsioni nazionale. di attuazione della Sna o parte di essa a seconda delle priorità individuate dalle istituzioni • piano di monitoraggio e valutazione del processo di attuazione mediante indicatori di performance Maurizio Pernice Direttore generale Clima ed energia Fonte: Elementi per una Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Ministero Ministero dell’ambiente e della tutela del dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare territorio e del mare (Mattm) I DATI EUROSTAT NEL 2016 DIMINUISCONO NELL’UNIONE EUROPEA LE EMISSIONI DI CO2 DEL SETTORE ENERGETICO Eurostat stima che nel 2016 le emissioni di anidride carbonica 10% (CO2) da combustione di fonti fossili nell’Unione europea siano diminuite dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Le emissioni di CO2, influenzate da fattori come condizioni 5% climatiche, crescita economica, dimensione della popolazione, trasporti e attività industriali, rappresentano circa l’80% di tutte le emissioni di gas a effetto serra dell’Ue. Diverse 0% iniziative dell’Unione europea sull’efficienza energetica mirano EU=-0,4 a ridurre le emissioni di CO2 e altri gas serra. Va inoltre evidenziato che le importazioni ed esportazioni di -5% prodotti energetici hanno un impatto sulle emissioni di CO2 nel paese in cui le fonti fossili vengono bruciati: per esempio, se viene importato carbone, questo porta a un incremento delle emissioni, mentre se viene importata elettricità, questo non -10% ha un effetto diretto sulle emissioni del paese importatore, in quanto esse vengono conteggiate nel paese esportatore in cui l’elettricità è prodotta. -15% Secondo le stime Eurostat, nella maggior parte degli stati membri Ue le emissioni di CO2 sono aumentate, compensate -20% Malta Bulgaria Portogallo Regno Unito Lussemburgo Grecia Italia Romania Estonia Repubblica Ceca Belgio Paesi Bassi Germania Francia Polonia Irlanda Spagna Slovacchia Svezia Austria Ungheria Lettonia Lituania Croazia Danimarca Slovenia Cipro Finlandia però da diminuzioni in alcuni degli stati con i livelli più elevati di emissioni, come Regno Unito (-4,8%) e Italia (-2,9%). Gli incrementi maggiori si sono registrati in Finlandia (+8,5%), a Cipro (+7%), in Slovenia (+5,8%) e in Danimarca (+5,7%). Le maggiori diminuzioni di emissioni si sono invece registrate a FIG. 1 - VARIAZIONE DI EMISSIONI Malta (-18,2%), in Bulgaria (-7%) e in Portogallo (-5,7%). Differenza delle emissioni di CO2 nel settore energetico tra il 2016 e il 2015 (stima). Fonte: Eurostat. 61
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