Calcio Fosfosforo Vitamina D Vitamina K Osso - Biochimica della Nutrizione Università di Roma Tor Vergata - Scienze della Nutrizione Umana
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Università di Roma Tor Vergata - Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione Prof.ssa Luciana Avigliano 2011 Calcio Fosfosforo Vitamina D Vitamina K Osso
CALCIO: Metallo divalente appartenente al gruppo IIA della tavola periodica Calcio corporeo (1200 g) Extraosseo (1%) ossa, denti (99%) Fosfato, carbonato di Ca intracellulare (mitocondri, R.E.) Ca + P = 65% (w/w ) dell’osso Ca citosolico 0,1uM Idrossiapatite Ca10(PO4)6(OH)2 plasmatico Livello sierico = 90-110 mg/L (2.4 mM) 50% ione non complessato - fisiologicamente attivo 40% legato a proteine (albumina) 10% sale fosfato, citrato, bicarbonato
[M+] x [A-] M+ + A- MA Keq= MA minerale insolubile,[MA] = costante [MA] dipende da: pH Kps = [M+] x [A-] prodotto di solubilità temperatura presenza di altri ioni Ca3(PO4)2 3Ca2+ + 2PO43- Kps =[Ca2+]3 x [PO43-]2 CaHPO4 Ca2+ + HPO42- Kps =[Ca2+] x [HPO42-] Ca2+ e HPO42- nel plasma presenti ad una concentrazione vicina al prodotto di solubilità Quando forma complessi con albumina, [Ca2+] diminuisce e la precipitazione del sale di calcio è inibita regolazione ormonale combinata di Ca e P apporto alimentare di Ca e P ≈ 1:1
FUNZIONI DEL CALCIO Struttura (osso e denti) Coagulazione del sangue Contrazione muscolare (troponina) Attivazione di enzimi idrolitici α-amilasi pancreatica fosfolipasi A2 pancreatica tripsinogeno fosfolipasi C protein chinasi C fosfofruttochinasi Apertura di canali per il potassio Rilascio di ormoni e neurotrasmettitori Regolazione dell'espressione genica Regolazione pompa Na/K Sistema tampone intracellulare funzioni regolatorie prevalgono su funzioni scheletriche perturbazioni nell’omeostasi sono tamponate da tessuto osseo
FONTI ALIMENTARI DI CALCIO LARN: mg/die età 800 1-5 anni 1000 6-10 anni 1300 11-24 anni 1000 adulto (25-65 anni uomo; 25-50 anni donna) 1500 gravidanza, allattamento, donna > 50 anni, uomo > 65 anni Latte, yogurt ( 300 mg 240 gr - assorbibile per il 30%) (per paragone spinaci 115 mg /85 gr ma 5% biodisponibile) formaggi, molluschi, crostacei, legumi e frutta secca, Acqua bicarbonato calcica (senza calorie)
FATTORI CHE FAVORISCONO L’ASSORBIMENTO • proteine, fosfopeptidi, caseina • lattosio • rapporto Ca/P lattante 1,5:1 - infanzia 1:1 adulto rapporto più ampio 2:1 -1:2 additivi, bibite, integratori sono sbilanciati (Ca:P = 1:4) • vitamina D FATTORI CHE DIMINUISCONO L’ASSORBIMENTO • fitati, ossalati, acidi uronici, fosfati (chelanti complessi insolubili) • eccesso di grassi (saponi insolubili) • alterazioni mucosa intestinale (malassorbimento) • danni epatici (carenza sali biliari) • danni renali (diminuita sintesi vitamina 1,25 (OH)2D3 diidrossi colecalciferolo o calcitriolo) • età (anziano più difficoltà ad assorbire Ca derivante da diminuita sintesi di 1,25 (OH)2D3 e dei recettori, diminuita esposizione alla luce)
CALCIO e PROTEINE interazione complessa Alimenti ricchi in proteine sono anche ricchi in calcio e ne facilitano l’assorbimento Bassi livelli di assunzione possono riflettere una dieta povera in generale Bassi livelli di assunzione portano a diminuita sintesi di proteine fra cui fattori di crescita Proteine producono acidi: catabolismo di metionina e cisteina → solfato ed H+ studi su anziani, giovani donnne: effetto positivo prevale sull’effetto negativo Alimenti di origine animale contengono Proteine, fosfolipidi, nucleoproteine → acido solforico, fosforico, urico Frutta e vegetali (effetto alcalino) in genere contengono - Ioni positivi Ca, Mg, Na, K, che bilanciano gli acidi prodotti dagli alimenti di origine animale, risparmiando l’osso quale fonte di basi - Gli acidi presenti nella frutta - citrico, malico, tartarico, lattico- sono ossidati ed eliminati come CO 2
ASSORBIMENTO DEL CALCIO A livello del duodeno, digiuno, ileo, (colon 4%) Assorbito il 20-30% - nei bambini fino al 70% ATTIVO transcellulare, saturabile (sotto il controllo di 1,25(OH)2D3) trasporto dal lume intestinale. mediato da trasportatore secondo un gradiente elettrochimico (TRPV6/CaT1) • transito ( è la tappa limitante). tramite Calcium Binding Protein (CBP) • estrusione dalla cellula intestinale tramite Ca ATPasi e scambio Ca/Na PASSIVO paracellulare, non saturabile - Diffusione attraverso le giunzioni intercellulari degli enterociti Ad alte concentrazioni di calcio (mM)
ELIMINAZIONE DEL CALCIO Feci (Ca non assorbito: ≈ 640 mg/die) Sudore (≈ 15 mg/die) Urine (≈ 160-200 mg mg/die) corrispondente alla percentuale assorbita buona parte del Ca legata all’albumina per cui non entra nel filtrato renale, la parte filtrabile riassorbita tramite trasporto attivo mediato da TRPV5.e calbindina (meccanismo simile all’assorbimento intestinale). Latte materno
Ipocalcemia (6 mg/100ml, 1.5 mM) - Ipereccitabilità del sistema nervoso - Tetano dei muscoli scheletrici CAUSE • patologie renali portano a iperfosfatemia; come conseguenza precipita Ca3(PO4)2 nei tessuti molli e calcificazioni • ipomagnesemia rende osteoclasti più resistenti a PTH • deficienza di vit D
UL: 2500 mg/die (corrispondono a 6250 mg di carbonato di calcio) Alte dosi di Ca interferiscono con l’asssorbimento di Zn e Fe In eccesso per 4-5 giorni si ha: Ipercalcemia (15 mg/100ml, 3.75 mM) depressione nervosa, irritabilità, mal di testa, debolezza muscolare, danno renale, calcificazione dei tessuti molli Ipercalciuria (300 mg/24h) fattore di rischio per formazione di calcoli renali insieme a ossalati può portare a formazioni di calcoli; sali litogeni: fosfati, urati. ossalati,. Ossalati sono di origine endogena ed esogena (da cacao, tè e spinaci, coca cola). limitare proteine: catabolismo di AA contenenti zolfo CaSO4 non riassorbito da tubulo renale. Fonti endogene di ossalato Glicina Etanolammina Acido ascorbico ↓ ↓ ↓ ossalato Glicoaldeide Acido L-deidro ascorbico ↓ ↓ COO- Acido glicolico Acido 2,3 dicheto L-gulonico ↓ I ↓ COO- ossalato ossalato + acido treonico
REGOLAZIONE DEL METABOLISMO DEL CALCIO azione concertata a livello intestinale, renale, osseo. Azione sinergica ipercalcemizzante di - Vitamina D - Ormone paratiroideo (PTH) Vita D ++ Fluido Extracellulare PTH ++ PTH++
ORMONE PARATIROIDEO (PTH) 25 aa 6 aa PTH (84 aa) PRE PRO NH2 COOH PreProPTH R.E. Pro PTH Golgi PTH granuli Aumentati livelli di vit D e calcio agiscono in modo coordinato ad abbassare i livelli di PTH [Ca++] plasmatico AZIONE MEDIATA da “Ca2+-sensing receptor” AMPc livelli e stabilità mRNA per il PTH con attivazione di velocità di sintesi proteine chinasi velocità di degradazione aumenta secrezione di PTH osso rene
Effetto catabolico del PTH sull’ osso 1° stadio entro pochi minuti rapido rilascio di calcio da mitocondri di osteoblasti e osteociti Non si ha riassorbimento della matrice 2° stadio entro 15’- 2 ore per attività osteoclastica PTH lega recettori di membrana di osteoblasti (derivazione mesenchimale) osteoblasti secernono effettori locali (PGE2, PGI2, IL-1, TNFα) osteoclasti ( cellule fagocitiche, derivazione monocito-macrofagica, multinucleate) • secernono proteine di adesione (osteopontina) • rilasciano enzimi lisosomiali (idrolasi: ialuronidasi, collagenasi, peptidasi) • esportano H+
Unità di rimodellamento: formata da osteoblasti ed osteoclasti che agiscono in concerto A. fase di riassorbimento B. fase di formazione e mineralizzazione glicolisi sintesi e liberazione di idrolasi lisosomiali E osteoclasto CO2+ H2O → anidrasi carbonica F HCO3– + H+ Cl – ATP ADP + P endocitosi esocitosi F E frammenti F H+ F E Cl – Idrolisi di strutture di extra-cellulare tessuto connettivo solubilizzazione di minerale
Effetto del PTH a livello renale - stimola il riassorbimento di calcio - inibisce il riassorbimento del fosfato diminuendo l’espressione del trasportatore Npt2 - regola l’idrossilazione della vitamina D aumenta l’espressione di citP450C1
VITAMINA D
VITAMINA D FONTI dieta: necessita di lipidi e sali biliari per l’assorbimento deficit da carente apporto alimentare o da difettoso assorbimento sintesi endogena: esposizione alla luce solare deficit da ridotta esposizione FUNZIONI omeostasi del calcio crescita, differenziamento, morte cellulare sistema immune
FONTI ALIMENTARI di VITAMINA D RDA = 10 µg/die (400 IU /die)* non necessaria con l’esposizione alla luce solare Fonti pesci di acqua salata e olio di pesce uova, carne, burro, olio vegetale molto scarsa in frutta, vegetali, noci USA - cibi fortificati (latte) *WHO (World Health Organization): l’international unit (IU) corrrisponde a 0,025 µg di uno standard internazionale di Vit D3 in forma cristallina; 1 IU equival a 65 pmol.
CARENZA di Vit D Rachitismo: bambino sconosciuto nei paesi tropicali, scandinavi, esquimesi nell’ 800 trattato con olio di fegato di pesce e esposizione al sole, nel 1930 identificata la vitamina Pelle scura protegge da troppa biosintesi Osteomalacia: adulto deficit di idrossilazione: si somministra calcitriolo indisponibiità di 25(OH)D3 trattamenti cronici con farmaci anticonvulsanti, cirrosi epatica avanzata, indisponibiità di 1-25(OH)2D3 insufficienza renale cronica mancata azione dell’ormone
ECCESSO di Vit D E TOSSICITA’ Non dalla dieta possibile in individui trattati con supplementi vitaminici o latte troppo fortificato ipercalcemia come conseguenza di aumentato assorbimento intestinale di calcio aumentata mobilizzazione del calcio osseo. ipercalciuria, debolezza muscolare, demineralizzazione dell’osso dovuta ad aumento 25OHD3 dal fegato (tappa non regolata- livello di 1,25(OH)2D3 non modificato) più grave se da farmaci contenenti 1,25(OH)2D3 perche è superata la tappa di regolazione
1. PELLE Pre-vitamina D3 calore CH3 fotolisi UV vitamina D3 280-315 nm HO HO colecalciferolo CH2 7-deidrocolesterolo 2. FEGATO (25-idrossilasi) HO OH DIETA 24-idrossilasi 1-idrossilasi OH OH CH2 OH HO 1,25-diidrossi colecalciferolo CH2 1,25 (OH)2 D3 (calcitriolo) 3. RENE OH H CH2 OH O OH HO 24-idrossilasi 1-idrossilasi CH2 1,24,25-triidrossicolecalciferolo HO OH 1,24,25-triidrossicolecalciferolo (eliminato con bile)
REGOLAZIONE della BIOSINTESI di CALCITRIOLO Vit D3 fegato 25 idrossilasi (mitocondriale o microsomiale) non regolata 25 OH D3 1 idrossilasi (mitocondriale) punto di controllo rene 24, 25 (OH)2 D3 1, 25 (OH)2 D3 se è presente ipercalcemia se è presente ipocalcemia forma non attiva ↑ paratormone ↓ Ca++ ↓ fosfato ↓ 1,25 (OH)2 D3
IN CIRCOLO 1,25 (OH)2 D 1,25 (OH)2 D Legata a Vit D binding protein Acido retinoico eterodimero VDR- RXR NUCLEO VDRi + VDRa VDRa RXR Il legame della vit D induce cambio conformazionale ed ____VDRE_____ gene bersaglio attivazione del “recettore per la vit D” che quindi trasloca nel nucleo dove si lega a specifiche mRNA sequenze del promotore CITOPLASMA Proteine leganti calcio VDR - Recettore Vit D VDRE - Vitamin D Response Elements RXR - Recettore Acido Retinoico (derivato vitamina A)
OSTEOCALCINA proteina legante calcio sintetizzata da osteoblasti associata a tessuti mineralizzati regolatore della crescita (marcatore sierico di formazione dell’osso) proteina contenente acido γ-carbossiglutammico (Gla) (regolazione post- traduzionale da vitamina K)
osso + rilascio di calcio ghiandole paratiroidi rispondono a ipocalcemia calcio PTH Calcitriolo plasmatico Vitamina D (1,25 (OH)2D) + Calcidiolo Calcitriolo 25(OH)D3 1,25(OH)2D3 fegato intestino rene formazione calcitriolo assorbimento di calcio escrezione di calcio
CALCITONINA: ipocalcemizzante a dosi sopra-fisiologiche sopra- Proteina di 32 a.a. sintetizata dalla tiroide Negli animali: secreta in seguito ad aumento di Ca2+ ematico inibisce il riassorbimento osseo da parte degli osteoclasti; Nell’uomo: nessuna patologia evidenziata da carenza o da eccesso Ct: proteina arcaica che ha cambiato funzione Ct di pesce 40 volte più attiva di quella umana In altri tessuti: funzione paracrina nel trasporto di protoni, bilancio acido- base, secrezione di prolattina, motilità gastrointestinale FDA. Calcitonina da salmone: trattamento della osteoporosi, non nella prevenzione Meno effecace dei farmaci bifosfonati Anche effetto analgesico su dolori muscolo-scheletrici
FOSFORO
FOSFORO Quantità corporea totale = 850 g 0,5-0,65 % bambino - 1,1% adulto 85% nello scheletro 14% tessuti 1% fluidi extracellulari
FUNZIONI: Ca e P hanno funzioni metaboliche differenti ATP, fosfocreatina (energia) AMPc, GMPc, inositolo fosfato (secondi messaggeri) RNA, DNA cofattori (NAD, FAD) glucosio fosfato (metabolismo), proteine fosforilate (trasduzione del segnale) fosfolipidi (membrane) tampone pH sangue ed equilibrio acido-base (escrezione renale di H+) (phosphate drinks consigliati da allenatori) HPO42– - H2PO4– ( pH7,4 rapporto 4:1) osso (idrossiapatite Ca/P ≈ 2/1) ricambio (più elevato durante la crescita) - in/out tramite due processi - scambio ionico - riassorbimento attivo
fosforo sierico 3,85 mmol/l ————————————————————————— fosforo organico 2,77 (70%) lipidi 2,58 ** Pi sierico fosforo inorganico (Pi = fosfati) 1,08 (30%)** •Adulto 0,81-1,45 mmol/l (2,5-4,5 mg/dl) diffusibile 0,86 HPO4 - H2PO4 ( pH7,4 rapporto 4:1) 2– – •Bambino - 2 volte più alto (Na+, Ca 2+, Mg2+) 1,29 - 2,26 mmol /l legato a proteine 0.22 (4,0-7,0 mg/dl) Il raddoppio del [Ca] sierico è letale mentre quello del [P] non dà sintomi apparenti (può indurre ipocalcemia e calcificazione in tessuti extraossei) Pi percentualmente minore ma importante. • interagisce con l’omeostasi del Ca • regolato da PTH e 1,25(OH)2Vit D (feedback) • omeostasi: a livello di intestino, osso, rene 1. aumento del Pi porta a diminuzione del Ca2+ libero e di conseguenza aumenta la secrezione di PTH 2. Pi inibisce la produzione di 1,25(OH)2Vit D e quindi aumenta la secrezione di PTH
Omeostasi del fosforo assunzione giornaliera 800-1600 mg/d - abbondante presenza nella dieta assorbito per circa il 70% indipendentemente da quantità assunta e da regolazione ormonale carenza: in presenza di farmaci chelanti come l’idrossido di alluminio, abuso di lassativi, enteropatia da glutine, by pass digiuno-ileali, eliminato/riassorbito dal rene (60-80% nel tubulo prossimale) punto di controllo: Type II Na+-Pi cotransporters (Npt2)- Npt2 sulla membrana apicale, associato ad una pompa Na/K sulla membrana basolaterale - adattamento cronico a bassi livelli di P: aumentati livelli Npt2 - adattamento acuto: traslocazione di Npt2 dal citoplasma alla membrana Difetto genetico di Npt2 caratterizzato da ipofosfaturia
FOSFORO Età (anni) RDA (mg/die) UL (mg/die) 1-3 460 4-8 500 9-18 1250 4000 19-50 700 4000 51-70 700 4000 >70 700 3000 RDA Recommended Dietary Allowance UL Upper intake Level
FONTI ALIMENTARI Ubiquitario negli alimenti, animali e vegetali In genere i cibi ricchi in proteine sono ricchi anche in P (15 mg P per 1g proteine) 60-70% dal latte 20-30 % da carne, pollame, pesce,,uova, Cereali. Presente sotto forma di fitati di Ca, K, Zn.; complessi poco assorbibili Ca e P sbilanciati:1 Ca/4 Pi dovuta a: – Aumentato consumo di cibi lavorati che contengono P quale additivo; – Aumentato consumo di bibite che contengono acido fosforico e concomitante diminuzione di latte (USA); – Consumo di integratori ricchi in P. non vi è obbligo di etichetta e quindi difficile calcolare l’assunzione
P quale additivo Soprattutto acido fosforico e polifosfati. USA 1979 20-30% P (320 mg) assunto come additivo 1990 420 mg in via di aumento – Bevande sapore di frutta acidulante come citrato – Bevande tipo cola 44-70 mg acido fosforico per lattina (350 ml). (USA 1977-1996) Aumento del 32% del consumo bibite di cui il 66% contengono acido fosforico e niente Ca In parallelo, calo del 18% del consumo di latte quindi Contemporaneo eccesso di P e carenza di Ca prevalentemente in adolescenti
Eccessivo consumo porta a Rischio di formazione di calcoli di fosfato e di ossalato (rischio non evidenziato con le bevande con citrato) – Ipocalcemia (studi su adolescenti e donne post-menopausa) dovuta ad alti livelli di P e H+ Supplementi (usati ad esempio da atleti) – Integratori multivitaminici – Integratori minerali (anione di altri minerali: fosfato tricalcico, fosfato ferrico, potassio di fosfato) – Barrette ricche di proteine – Supplementi di creatina fosfato Alcuni prodotti possono portare ad un apporto di 3000 mg P/die da addizionare ai 1200-1600 della dieta, oltre quindi il limite superiore di 4000 mg/die.
Dieta corrente - ricca in P e povera in Ca - causa iperparatiroidismo secondario e perdita di osso TOSSICITA’ Calcio e fosforo (additivi, bibite, integratori) sbilanciati nella dieta la quota di calcio legato (fosfato di Ca) e di conseguenza il [Ca2+] libero ematico livelli serici PTH a breve termine aumenta sintesi 1,25 (OH)2 D3 che compensa poi alti livelli di fosfato inducono diminuita produzione di 1,25 (OH)2 D3
MALATTIA RENALE CRONICA E FOSFATO Rene: RITENZIONE DI FOSFATO STADIO INIZIALE. ⇓ ⇓ Non ci sono segni clinici evidenti P sierico I. diminuita funzionalità renale con aumentata ritenzione di P e diminuito riassorbimento di Ca Ca2+sierico ⇒ PTH II. nel plasma P e Ca di conseguenza PTH che induce 1,25(OH)2D3 ⇓ ⇓ III. intestino: assorbimento di Ca MANCATA SINTESI RENALE DI 1,25(OH)2D3 rene: escrezione di Ca ed escrezione di P intestino: assorbimento di Ca e Ca2+sierico IV. ripristinati normali livelli plasmatici di Ca e P STADIO AVANZATO ⇓ malattia vascolare (vedi schema a lato) PERDITA DI OSSO ed P e Ca aggravata da alterato metabolismo lipidico e del sistema ⇓ immunitario in seguito ad alterata omeostasi del Ca PRODOTTO SIERICO Ca x P CONTROLLO ⇓ Prevenzione iperfosfatemia CALCIFICAZIONI VASCOLARI e CARDIACHE Processo regolato simile alla formazione di osso come • Restrizione dietetica di P (che però implica dimostrato dalla presenza di proteine presenti nell’osso basso apporto proteico) • Uso di leganti del P che limitano l’assorbimento intestinale ⇓ Mantenimento di normali livelli di Ca MALATTIA La malattia vascolare è causa di morte in Supplementazione in vit D pazienti con danno renale
Comunque influiscono anche altri fattori per cui diversa risposta nei pazienti Proteine che agiscono da inibitori locali della calcificazione Proteina GLA della matrice, Osteopontina Fetuina-A (proteina della fase acuta)
Vitamina K
VITAMINA K: naftochinone con una catena laterale poli-isoprenica fillochinone, sintetizzata dalle piante menachinone, sintetizzato dai batteri della flora intestinale 6-11 menadione forma sintetica farmacologica, non attiva come tale, ma viene isoprenilata dall’organismo Dicumarolo: antivitamina presente in alcune piante; inibitore della reduttasi che rigenera la forma atttiva della vitamina (vedi diapositiva successiva) Dicumarolo
FUNZIONE BIOCHIMICA cofattore di carbossilasi per la sintesi dell'acido γ-carbossiglutammico (Gla) a partire dall’acido glutammico di proteine α proteina-HN-CH- CO-proteina I CH2 I γ CH-COO– I COO– Gla Modificazione post-sintetica di proteine La forma funzionale è l’idrochinone che nell’attività catalitica è ossidato a chinone, e quindi rigenerato da reduttasi NADPH dipendente. Inibitori della reduttasi sono anticoagulanti. Farmaci con azione antivitaminica • anticoagulanti: warfarina • antibiotici: cefalosporina inibitore della vit k-epossido reduttasi
stabile all’aria e al calore sensibile luce e UV FONTI piante verdi spinaci, cavoli 3-4 mg/100g fegato 0,1-0,2 mg/100g carne 0,1-0,2 mg/100g uova, latte 0,02 mg/100g
Assorbimento intestino -> sistema linfatico richiede sali biliari e succo pancreatico da spinacio assorbita 4-17% Menadione : idrosolubile, assorbito anche in assenza di acidi biliari Trasporto chilomicroni 50% in VLDL 25% in LDL e 25% in HDL livello plasmatico: 0,25-2,7 nmol/l correlato al livello di trigliceridi Riserva per 10 giorni fegato: 90% vit K2 e 10% K1 anche riserve extraepatiche: osso, cuore, pancreas Turnover coniugata con acido glucuronico 20% escreta con le urine 50 % con le feci
Fabbisogno AI (recommended adequate intake) Adulti 120 µg/die per maschi 90 µg/die per femmina 1-3 anni 30 µg/die 4-8 anni 55 µg/die 9-13 anni 60 µg/die 14-18 anni 75 µg/die Carenza riduzione flora batteria deficit dell’assorbimento: inibito flusso di bile (ostruzione); colite alterata funzione epatica antagonisti (dicumarolo) malattia emorragica del neonato (latte materno con basso contenuto di vit K) Tossicità ossicità non è stabilito Tolerable Upper Intake Level per le forme naturali K1 e K2 Menadione: dosi > 5 mg /die, nel bambino induce anemia emolitica e iperbilirubinemia. (non avviene se si somministra Vit K1)
L’amminoacido Gla, avendo due cariche negative, lega bene il calcio ionizzato (Ca2+) con 2 cariche positive I. La vitamina K interviene come fattore antiemorragico nella coagulazione del sangue. La coagulazione implica una attivazione a cascata di enzimi proteolitici già presenti nel plasma come precursori inattivi: la specifica proteolisi rende attivo il fattore (reazione finale: fibrinogeno fibrina) In tale processo le proteine che hanno Gla legano il Ca2+ che si lega anche ai fosfolipidi negativi della superficie delle piastrine attivate; tale legame è indispensabile per subire l’attivazione I fattori della coagulazione vit K-dipendenti sono: Protrombina Fattore VII Fattore IX Fattore X In assenza di Ca2+ non si legano alle piastrine attive e non vengono trasformati nella forma attiva dall’enzima proteolitico di cui sono substrato
II. Metabolismo dell’osso Osteocalcina: 3 Gla che permettono legame idrossiapatite - sintetizzata da osteoblasti - associata esclusivamente ai tessuti mineralizzati - 15-20% proteine non collagene regolatore della crescita dell’osso: topo transgenico: in mancanza del gene per osteocalcina si ha abnorme formazione di osso: proteina neosintetizzata rilasciata in piccola frazione nel sangue: marcatore di formazione di osso: in carenza di vit K o uso antivitamine in circolo osteocalcina parzialmente carbossilata: Ritenuto fattore di rischio per frattura ossea (studi su soggetti in terapia con warfarina non sembrano indicare aumento di fratture) Marcatori livelli di vit K vit k plasmatica Livello di carbossilazione della osteocalcina plasmatica Gla urinario
Proteina Gla della matrice (MGP) osso, cartilagine, cuore, reni, polmone: significato fisiologico per l'osso dove è associata ai siti di calcificazione inibitore della calcificazione in vivo deplezione in MGP indotta dalla warfarina induce calcificazione delle arterie e delle valvole aortiche difetti genetici in MGP associati a calcificazione della cartilagine, stenosi polmonare Vitamina K può avere un ruolo nelle malattie cardiovascolari?? Altre proteine Gla identificate ma non bene caratterizzate Gas6: regolazione crescita cellulare nefrocalcina: nel rene dove sembra inibire crescita di ossalati di Ca proteine Gla ricche in prolina 1 e 2 presenti in molti tessuti, ruolo sconosciuto
OSSO
OSSO FUNZIONI • Riserva di minerale (Ca, P, Na, Mg perturbazioni nell’omeostasi sono tamponate dall’osso) • Supporto e protezione degli organi interni • Difesa dall’acidosi cronica (polmoni e rene: difesa immediata) • Protezione da elementi tossici (Pb scambiato con Ca in caso di intossicazione) COSTITUITO DA Cationi 99% Ca corporeo 40-60% Na e Mg - Cellule 2-3% K - Matrice extracellulare inorganica 64% Anioni 85% fosfato - Matrice extracellulare organica 34% carbonato Cl–
Menopausa: perdita 3-6% di osso/anno per i primi 5 anni (poi 1% anno) Massa ossea Età 10 30 50 60 80 anni OSTEOPOROSI: fattori di rischio •Fattori genetici Familiarità Struttura corporea fragile •Fattori ormonali Menopausa Assenza di mestruazioni Rimozione chirurgica delle ovaie Dieta Inadeguato apporto alimentare di calcio, vitamina D, vitamina K, proteine sottopeso Stile di vita Sedenteriatà Prolungata immobilizzazione Fumo Alcol Terapia cortisonica Farmaci glucocorticoidi
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