FRECCE D'ARGENTO la rivista della federazione italiana tiro con l'arco - FITArco
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Anno XXXIII - Roma - Luglio - Agosto 2008 - n.4 - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 - DCB Roma agosto n.4 luglio 2008 FRECCE la rivista della federazione italiana tiro con l’arco D’ARGENTO
i n q u e s t o n u m e r o n.4 luglio agosto la rivista della federazione italiana tiro con l’arco 2008 FRECCE D’ARGENTO Anno XXXIII - Roma - Luglio - Agosto 2008 - n.4 - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 - DCB Roma arcieri La Rivista della Federazione Italiana Tiro con l’arco 4 editoriale Grazie ragazzi, siamo fieri di voi! N. 4 luglio - agosto 2008 Direttore Responsabile di Mario Scarzella Gianfranco Colasante 5 pechino 2008 Emozioni ineguagliabili Amministrazione e Redazione FITARCO - Via Vitorchiano, 115 Redattore Guido Lo Giudice di Ardingo Scarzella 00189 Roma Tel. 06.36856503-Fax 06.36856658 Sito web: www.fitarco-italia.org e-mail: rivista@fitarco-italia.org 8 pechino 2008 26 coppa italia Progetto grafico e impaginazione Intervista al direttore tecnico Gigi Vella delle regioni Digitalia Lab srl di Guido Lo Giudice Duello a nordovest Stampa di Antonio Sonzini Grafica Giorgetti srl 00155 Roma 12 pechino 2008 Welcome to Beijing 33 l’avvocato risponde finito di stampare nel mese di settembre 2008 di Valerio Piccioni Omologa del campo Avv. Stefano Comellini La riproduzione parziale o totale degli articoli è consentita solo 14 world cup/grand prix - boè 38 Dritti in finale notiziario federale citando la fonte Concessionaria esclusiva di Guido Lo Giudice per la pubblicità 41 16 junior cup Azzurrini nella storia risultati Greentime S.p.A. Via Ugo Bassi, 7 - 40121 Bologna Tel. 051.223327 - Fax 051.222946 Anno XXXIII - N. 4 di A. S. Luglio - Agosto 2008 iscrizione Tribunale di Roma n. 291 del 17/05/1988 19 attività giovanile In copertina: Argento a Squadre per Trionfa l’Italia in Coppa Europa gli Azzurri ai Giochi Olimpici di Stefano Carrer - Flavio Valesella di Pechino 2008. Da sin. Mauro Nespoli, Marco Gianni Falzoni - Paola Bertone Galiazzo e Ilario Di Buò. 22 campionati italiani campagna Panorama mondiale di A. S. luglio - agosto 2008 arcieri 3
e d i t o r i a l e GRAZIE RAGAZZI, SIAMO FIERI DI VOI! Quattro podi nelle ultime quattro edizioni dei Giochi A questo punto do appuntamento a tutti ai Giochi Olimpici: la FITARCO torna da Pechino ancora una vol- di Londra 2012: il cammino sarà come sempre lungo ta con la medaglia al collo, dopo aver vissuto emo- e ricco di insidie, ma la FITARCO sta già lavorando per zioni intensissime. La sfida in finale contro la titolata arrivare a quell’appuntamento per confermarsi anco- Corea del Sud è stata vissuta da tutti noi con la soli- ra una volta competitiva e vincente. ta trepidazione. Sono certo che il futuro è roseo, anche perché possia- Sì, è mancato davvero poco per raggiungere il gradi- mo vantare un nucleo di atleti delle classi giovanili che no più alto, ma nel mio cuore e in quello degli appas- continuano a mietere vittorie in ambito internaziona- sionati di sport, l’argento conquistato da Ilario Di Buò, le. I tecnici di settore hanno svolto un ottimo lavoro Marco Galiazzo e Mauro Nespoli rappresenta una gran- nel far crescere i nostri ragazzi, che dopo sette anni de vittoria. Non c’è spazio per la delusione o per il ri- ci hanno regalato una delle vittorie più belle ed im- morso di fronte all’ennesima impresa costruita con an- portanti che può vantare una Federazione: la conqui- ni di duro lavoro da parte di questi impareggiabili atle- sta della European Junior Cup. Se l’Italia potrà conti- ti, con il fondamentale supporto dello staff tecnico e nuare ad essere una delle Nazionali leader della disci- l’abnegazione dei dirigenti federali. plina, lo dobbiamo alla loro voglia di crescere e di stu- Grazie davvero ragazzi, siamo fieri di voi! pire. L’unico consiglio che posso dare a questi cam- Questo argento ha una valore ancora più importan- pioncini è di non fermarsi adesso. La strada è ancora te se si pensa che si tratta della medaglia n.500 con- lunga, ma avete tutte le qualità per confermarvi tra i quistata dall’Italia nella storia dei Giochi Olimpici e migliori anche quando passerete senior. sono orgoglioso che sia stata la nostra Federazione La stagione internazionale però non è conclusa, ci so- a portarla a casa. no ancora podi di rilievo da conquistare e il primo 500 volte grazie, allora …a Ilario Di Buò, per aver tenu- obiettivo sarà naturalmente la finale di Coppa del to duro ed essersi presentato alla sua settima Mondo di Losanna e i Mondiali Juniores in Turchia. Gli Olimpiade con la forma atletica e la voglia di vincere Azzurri ce la metteremo tutta per essere all’altezza del- di un ventenne; a Marco Galiazzo, che nei momenti dif- la loro fama e noi saremo al loro fianco. ficili ha ricordato a tutti che l’oro di Atene è arrivato Essere vincenti in ambito internazionale significa an- grazie alla sua classe e, infine, grazie all’esordiente che lavorare con passione nei confini italiani e an- Mauro Nespoli, che è riuscito a tenere testa ad atleti che su questo versante possiamo considerarci sod- più esperti di lui e a dare un contributo determinante disfatti. Come sapete la coppa Italia delle Regioni ha per arrivare fino in fondo. riscosso i favori dei partecipanti e poi il Campionato La trasferta olimpica della FITARCO può quindi con- Italiano Campagna a Roccaraso, organizzato con pe- siderarsi un successo e poco importa se prima di par- rizia e su percorsi di gara splendidi dagli Arcieri il tire avevamo fatto la bocca anche a un podio nella Delfino, è stato un successo. Il tricolore è servito per competizione femminile, visto che il 5° posto assolu- preparare i Nazionali ai Mondiali Campagna svoltisi to conquistato dalle Azzurre è il miglior risultato di in Galles, dove l’Italia si è confermata prima nel me- sempre per la Nazionale femminile. La campionessa dagliere. Ma del trionfo dei nostri arcieri in terra bri- del mondo Natalia Valeeva e le arciere dell’Aeronautica tannica parleremo più in profondità sul prossimo Pia Lionetti ed Elena Tonetta hanno messo tutto il lo- numero della rivista. ro impegno e questo deve bastarci. Per il momento fatemi rinnovare i ringraziamenti ai Purtroppo non sempre, nello sport come nella vita, nostri atleti olimpici e a tutti coloro che hanno tifato si riesce a confermare nei fatti le proprie potenziali- e sostenuto da casa, con affetto e passione, le loro per- tà: le nostre atlete ci hanno provato e sono certo che formance da brividi. questa esperienza darà a loro e a tutto il movimento Il Presidente FITARCO una grande spinta per il futuro. Mario Scarzella 4 arcieri luglio - agosto 2008
p e c h i n o 2 0 0 8 EMOZIONI INEGUAGLIABILI Nel tempio cinese dell’arco, tra spalti gremiti e una serie incredibile di record, l’Italia maschile conquista l’argento a squadre, mentre la Corea del Sud fa il bis di ori. Nelle prove individuali festeggiano Ucraina e Cina di Ardingo Scarzella Foto Bartolozzi Per gran parte degli sportivi l’Olimpiade rappresen- agli anni della grande scuola americana e di quella ta l’appuntamento di una vita, il momento agoni- sovietica, dei primi archi in lega o alle prime frec- sticamente più alto nella carriera di un atleta. È ov- ce in carbonio, o, ancora, in anni più recenti, alla ga- vio, pertanto, che la rassegna olimpica sia seguita ra ad eliminazione (quanta attesa a Barcellona per con tanto interesse e attesa, con tanta trepidazio- quello strano Olympic Round) o, infine, all’esplosio- ne. Con esclusione di pochissimi sport, infatti, la ne del fenomeno Corea. Tutti eventi che hanno tro- ribalta che offre non ha eguali: nemmeno i mondia- vato la loro consacrazione proprio nelle manifesta- li di calcio, l’appuntamento sportivo singolo più se- zioni olimpiche. guito al mondo, offre una simile attrattiva per me- A questo si aggiunge l’impagabile fascino di quel- dia, giornali e spettatori. le medaglie d’oro che non hanno eguali come va- Anche per tutti gli appassionati, pertanto, la lunga lore; certo il titolo di Campione del Mondo ha un attesa quadriennale diventa un vero e proprio con- fascino innegabile, ma innanzitutto il titolo iridato to alla rovescia negli ultimi mesi. viene assegnato ogni due anni e, in secondo luo- E ogni volta l’attesa si arricchisce di aspettative, di go, almeno per il tiro con l’arco, non regala lo stes- Ilario Di Buò, Mauro Nespoli e domande e di curiosità: nel tiro con l’arco le so prestigio. Marco Galiazzo Argento a Olimpiadi hanno sempre portato grandi novità tec- E tornando alle attese, la gara di Pechino lasciava Squadre ai Giochi Olimpici di niche, di materiali, di scuole di tiro. Basta ripensare pregustare tantissime emozioni: innanzitutto sareb- Pechino 2008.
p e c h i n o 2 0 0 8 decisione dell’organizzazione di allestire un campo “B” che è parso più un campo “di serie B”, privo co- m’era di una copertura video. Fortunatamente l’eccezionale lavoro del result’s te- am italiano, incaricato dalla Fita del live scoring, ha permesso di seguire in diretta su internet tutti gli scontri di gara, freccia per freccia. Per altri versi l’allestimento dell’impianto di Pechino è stato a dir poco eccezionale: un manto erboso de- gno di un green di golf (l’erba veniva sostituita ogni notte per essere sempre perfetta!), due maxischer- mi per poter seguire tanto le immagini degli atleti che i punteggi parziali dello scontro, tre immense tribune che potevano ospitare fino a 5.000 spetta- tori, completamente esaurite durante le finali. Certo, l’impianto cinese non poteva rivaleggiare con l’im- mensità e il valore storico di quello di Atene, ma non vi è dubbio che sia stato il più bell’impianto mai ap- positamente costruito per una finale olimpica. Sopra, la cerimonia d’apertura Anche il programma di gara ha subito qualche va- nello splendido impianto “Bird bero riusciti Marco Galiazzo o la coreana Park a sfa- riazione rispetto ai precedenti, con la gara a squa- Nest” (Nido d’Uccello). Sotto i tare il tabù che dalla nascita dell’Olympic round nel- dre anticipata rispetto all’individuale. Così è stato protagonisti Azzurri l’ormai lontano 1992, non ha mai permesso a nes- possibile assegnare due medaglie già nei due pri- durante la competizione. suno, nemmeno i più grandi campioni, di vincere la mi giorni degli scontri. Nella pagina a fianco il podio maschile: ORO Corea del Sud, gara individuale in due competizioni consecutive? La gara maschile si è contraddistinta per un incre- ARGENTO Italia, BRONZO Cina. Sarebbe riuscita, dopo anni di dominio a livello mon- dibile equilibrio delle forze in campo, con ben 7 diale con la squadra, la Corea ad aggiudicarsi il tito- squadre racchiuse in 16 punti. Proprio per questo la lo individuale maschile? Oppure la Cina, con i suoi gara è poi vissuta in un’assoluta incertezza, con i no- faraonici investimenti e l’ansia di accaparrarsi il pri- stri azzurri che si sono liberati prima del Canada, poi mo posto nel medagliere, avrebbe conquistato me- della Malesia (3ª in qualifica) e infine dell’ottima daglie a mani basse anche nell’arco, dove, come no- Ucraina (2ª) sempre agli ultimi tiri. to, non rivestiva un ruolo di primo piano? In ambito femminile purtroppo la nazionale italia- E, soprattutto per noi italiani, sarebbe riuscita la na ha scontato una prova di qualifica non brillan- squadra azzurra a bissare l’oro di Atene, con il ritor- te conclusa al penultimo posto ad un solo punto no di immagine e di considerazione che ciò ha com- dall’ultima e a ben 162 dalla Corea. Col tabellone portato per il nostro sport? Magari proprio con quel- non completo, come sempre accade alle olimpia- la squadra femminile che, a detta di tutti, è l’unica di a causa del numero limitato di posti limitati che in grado di affrontare e magari sconfiggere le extra- il CIO assegna, il nono posto vuol dire scontro ab- terrestri coreane? bordabile con l’ultimo qualificato per decidere chi L’esito finale della gara a squadre maschile è noto troverà la Corea ai quarti di finale. a tutti: un fantastico argento alle spalle, ovviamen- Come abbiamo detto, e come si è visto, le nostre az- te, della Corea del Sud: una gara tiratissima, decisa zurre sono perfettamente in grado di realizzare pun- all’ultima freccia, ricca di tutti gli elementi che ren- teggi idonei ad affrontare l’impresa; non però quan- dono indimenticabile una grande impresa: la vitto- do la squadra asiatica realizza il record del mon- ria all’ultima freccia in semifinale, la partenza diffi- do. Nulla hanno potuto, infatti, le nostre ragazze cile, la grande rimonta e la gara decisa al fotofinish. contro un incredibile 231, nuovo record olimpico e Avrebbe potuto anche essere un oro – alzi la mano mondiale. Punteggio di cui le coreane non hanno chi non lo ha creduto almeno per un istante – co- più avuto bisogno considerando le pessime presta- me dimostrava dopo la rimonta azzurra anche il si- zioni delle loro successive avversarie, le francesi con lenzio ammutolito del pubblico coreano, domina- un disastroso 184, e la non superlativa prova delle tore incontrastato degli spalti. Ma resta comunque cinesi in finale (215) tutte inferiori al risultato italia- un argento da leggenda, seguito da milioni di tele- no ottenuto ai quarti. spettatori che ha fatto apprezzare le qualità dei no- Altro record olimpico battuto, come noto, quello stri grandissimi atleti e la mostruosa difficoltà insi- della squadra maschile, in finale, tanto dai nostri az- ta nell’affrontare una finale di tale livello. zurri quanto dai Coreani con 227 (il precedente re- Non così facile è stato seguire le altre fasi della ga- cord olimpico si riferiva ad un differente numero di ra nonostante l’apprezzabile impegno dei media, frecce e il 227 pubblicato dalla FITA non deve esse- un po’ per la prematura eliminazione di tutti i nostri re considerato valido in quanto realizzato in prova atleti nella fase individuale, un po’ per la discutibile preolimpica). 6 arcieri luglio - agosto 2008
p e c h i n o 2 0 0 8 Anche nell’individuale maschile un record è stato italiani dopo le emozioni di Atene: da un lato il fa- più volte abbassato: prima portato a 116 da ben due voritissimo coreano Park che, nonostante una sta- CURIOSITÀ atleti, al secondo turno è stato nuovamente battu- gione eccezionale – sempre sul podio in Coppa del OLIMPICHE to (117) nei sedicesimi dal coreano Lee Chang-Hwan, Mondo 2008 e vincitore contro il nostro Di Buò al- smentendo addirittura le previsioni pre olimpiche le finali di Merida 2006 – arriva alla finalissima gra- di Galiazzo, da molti considerate eccessive, secon- zie ad un briciolo di fortuna (due frecce di spareg- do cui “per essere tranquilli a Pechino bisogna ti- gio ai quarti, dopo essere stato in svantaggio sino • 27,7 l’età media degli arcieri rare almeno 114 o 115”. all’ultima freccia) dopo aver eliminato in semifina- in gara a Pechino, 26,5 quel- Quanto al record femminile, entrambe le finaliste le un Serrano in splendida forma, che aveva a sua la delle arciere. Più alta di realizzavano il nuovo record con 115 punti, la corea- volta sconfitto ai quarti il solito Wunderle. Atene (27,6/25,8) ma nulla in na agli ottavi e la cinese in semifinale, battendo uno A proposito di Wunderle, è stato davvero interes- confronto a Los Angeles dei record più vecchi se si considera che il preceden- sante notare l’approccio della allenatrice america- (30,5/27,9). te 114 era stato realizzato da Kim So Nyung nel 1992 na, la quale, probabilmente per distogliere l’atle- a Barcellona, anche se ben lontane dal mostruoso ta, notoriamente estremamente emotivo, dalla ten- • 9,22 ettari la dimensione 119 realizzato poco più di un mese prima ad Antalya sione della gara, lo ha letteralmente subissato di totale dell’impianto di da un’altra coraena, la Yun Ok-Hee. parole con un monologo infinito in ogni istante in Pechino, impianto costruito Proprio questa sfida, comunque, è stata, per ovvi cui questi non era sulla linea di tiro. Un approccio apposta per le Olimpiadi e motivi, la più seguita a Pechino: tribune piene, pri- originale e completamente differente da quello di non permanente; posti spet- me pagine dei giornali e continue e infinite ripeti- tutti gli altri tecnici in campo. tatori seduti 5,423 (Court A : zioni televisive. Da un lato la coreana Park, campio- Tornando alla finale, dall’altro lato si trovava l’ucrai- 4546, Court B : 877). nessa in carica, prima in coppa del mondo, sempre no Viktor Ruban il cui ultimo successo prima di Boé sul podio nel 2008 (con l’esclusione di Santo 2008 risaliva addirittura al 2004, quando si piazzò • 128 i partecipanti come Domingo dove la squadra coreana non ha parteci- 3° nel Grand Prix europeo, ma che come Marco ad sempre dal 1996 ad oggi; pato). Dall’altro l’eroina di casa, tutt’altro che sprov- Atene aveva ottenuto un ottimo terzo posto in qua- l’Olimpiade con più parteci- veduta con al suo attivo il terzo posto a Boé nel lifica (posizione che evidentemente porta bene), ac- panti rimane Seoul con 144 2008, il terzo posto in rank di coppa 2007 (poi quar- compagnato per l’occasione dal campo dal proprio quando fu per la prima volta ta a Dubai) e la vittoria in classifica generale di cop- Presidente federale, il celebre Viktor Syderuk, che so- assegnata la medaglia a pa nel 2006 a Merida. lo per questa occasione ha sostituito il solito allena- squadre. Come detto la coreana aveva la possibilità di es- tore. Indubbiamente una scelta fortunata per l’ex al- sere la prima arciera ad aggiudicarsi due vittorie lenatore che ha permesso a nazionali prima a digiu- • Sorpasso della Corea del Sud olimpiche consecutive, ma un po’ il tifo, un po’ la no, come Spagna, Italia ed ora Ucraina, di accaparrar- ai danni degli Stati Uniti nel pioggia (favolosa e riprodotta ovunque la foto uf- si medaglie olimpiche grazie al suo operato. medagliere arcieristico ficiale del fotografo Fita Dean Alberga con le goc- La finale è ormai storia, con l’ucraino che nello stu- (1904-2008) anche nel ce d’acqua che lasciano l’arco della Zhang in modo pore generale e nello sconforto dell’immenso pub- numero totale delle meda- perfettamente simmetrico), hanno permesso alla blico coreano, con un solo punto, anche questa vol- glie (30-29) dopo che ad cinese di aggiudicarsi con una prestazione maiu- ta priva gli orientali della medaglia maschile che in- Atene era avvenuto il sor- scola all’ultima freccia il titolo di campionessa. seguono vanamente da sempre. passo degli ori (14-13). Resta Triste spettacolo invece la finale maschile per noi RISULTATI A PAG. 41 primo nel maschile il Belgio con 10 ori grazie alle prime olimpiadi dell’inizio 900. Settima l’Italia con un oro (individuale) due argenti (squadra) e tre bronzi (due individuali e uno di squadra) • L‘americana Khatuna Lorig, portabandiera degli Stati Uniti alla cerimonia di chiu- sura, ha partecipato alle Olimpiadi anche per l’Unione Sovietica (Barcellona, medaglia di bronzo a squadre) e la Georgia (Sydney e Atlanta), rinunciando a partecipare ad Atene per ottenere la cit- tadinanza americana. luglio - agosto 2008 arcieri 7
p e c h i n o 2 0 0 8 INTERVISTA AL DIRETTORE TECNICO GIGI VELLA di Guido Lo Giudice Abbiamo tremato, sognato, gridato, gioito, ma abbia- Tonetta, erano sicuramente competitive e lo aveva- mo anche avuto qualche rimpianto. I Giochi Olimpici no dimostrato sul campo in anni di competizioni in- sono tutto questo: emozioni allo stato puro. E ormai ternazionali vissute da protagoniste. Il podio purtrop- lo sappiamo bene, visto che l’Italia dell’arco ha con- po non è arrivato, ma l’Italia al femminile avrà la qua- quistato per la quarta Olimpiade consecutiva una lità, la forza e la voglia di riprovarci a Londra 2012 e medaglia… di migliorare quanto fatto a Pechino. Dopo il doppio bronzo di Giancarlo Ferrari a Montreal Facciamo un passo alla volta però. Per affrontare al 1976 e a Mosca 1980 che ha aperto le danze dell’Italia meglio le sfide che ci attendono, bisogna prima ana- nella storia dei Giochi, la Nazionale Azzurra è riuscita lizzare il recente passato e capire quali sono stati i a mettere sul tavolo un bel poker di podi: Atlanta 1996 pregi e i difetti delle nostre prestazioni. Conclusa l’ana- bronzo a squadre con Bisiani, Frangilli e Parenti; lisi, si può cominciare a programmare l’avvenire. Sydney 2000 argento a squadre con Bisiani, Di Buò Per questo abbiamo chiesto al Direttore Tecnico FI- e Frangilli; Atene 2004 oro individuale con Marco TARCO Gigi Vella, di esprimere i suoi giudizi sull’av- Galiazzo e l’ultima emozione targata Pechino 2008 ventura pechinese dell’Italia. Sopra, il Direttore Tecnico con l’argento a squadre di Di Buò, Galiazzo e Nespoli. Rispetto alle precedenti edizioni che ha vissuto FITARCO Gigi Vella. A pensarci bene, si tratta di una percorso sontuoso ri- in prima persona, com’è stata da un punto logi- Sotto, un altro momento della spetto ad altre Federazioni molto più ricche sotto di- stico e organizzativo l’esperienza dei Giochi di cerimonia d’apertura. versi punti di vista, ma anche molto meno vincenti… Pechino? Nella pagina a fianco le Azzurre L’unico rammarico di questa ultima spedizione cine- “A livello organizzativo la Cina ha fatto un lavoro dav- Natalia Valeeva, Elena Tonetta, se è forse da ricercarsi nel mancato podio femmini- vero notevole: i campi di gara, i trasporti, la vita nel Pia Lionetti con il le. In molti ci speravano, perché sarebbe stato un ri- villaggio olimpico, tutto è stato perfetto. D’altra par- tecnico Matteo Bisiani. sultato a dir poco storico, ma il 5° posto assoluto che te, anche se questa è stata la mia terza Olimpiade al- hanno conquistato è comunque il miglior risultato la guida della Nazionale, e quindi posso ritenermi vac- di sempre ottenuto dalla Nazionale italiana. Le no- cinato a certe esperienze, devo dire che l’emozione stre Azzurre, capitanate dall’iridata Natalia Valeeva, per un evento simile è ogni volta diversa ed intensa. con le atlete dell’Aeronautica Pia Lionetti ed Elena È tutto differente rispetto a una qualsiasi altra gara internazionale: l’Olimpiade ti suscita dentro quel qual- cosa in più in termini di tensione, prima dei match senti che l’agonismo cresce a dismisura e hai la sen- sazione di avere una spinta in più che ti spinge ad ot- tenere un risultato di rilievo. Certamente si avverte il peso dell’evento rispetto agli altri appuntamenti in- ternazionali che viviamo nel corso della stagione”. Qual è la sua valutazione dei risultati ottenuti dall’Italia? “Sono diviso tra un senso di grande soddisfazione grazie alla prova e alla vittoria dell’argento da parte della squadra maschile, ma anche un sentimento di rammarico per la prova della formazione femminile, dalla quale mi attendevo qualcosa di più”. Partiamo dalla gioia: l’argento conquistato da Di Buò, Galiazzo e Nespoli è meritato? “I ragazzi quella medaglia se la sono strameritata. È vero che poteva essere un oro, ma poteva anche es- sere niente… I nostri atleti hanno tirato bene, il lo- ro è stato il 2° miglior risultato e per questo credo che l’argento ripaghi il lavoro svolto da questi ragazzi. Ilario su tutti, ma anche Mauro e Marco hanno lavo- rato molto da un punto di vista fisico e questo ci con- 8 arcieri luglio - agosto 2008
p e c h i n o 2 0 0 8 ferma che è stato importante avere al nostro fianco arrivato a Pechino preparatissimo. Lo ha dimostrato, la figura del preparatore atletico. Lo dimostra il fatto anche se in alcuni momenti ha fatto rivedere il suo che sono arrivati fino alla finale a squadre vincendo vecchio tiro, scoccando la freccia e girandosi con mol- l’argento e successivamente hanno concluso la com- ta velocità: questo potrebbe aver comportato una petizione individuale senza alcun affanno fisico. La scarsa ripetitività del gesto tecnico e qualche diffi- loro tenuta ha fatto superare anche i problemi dovu- coltà nel mantenere una conduzione di gara costan- ti al clima e il podio è stato il giusto premio per quan- te sulle singole volée”. to hanno costruito in tutto il periodo di preparazio- Passiamo alla squadra Azzurra femminile. Si aspet- ne ai Giochi. tava un podio dal trio Lionetti, Tonetta, Valeeva? Andando ad analizzare la finale con la Corea del Sud, “Ammetto che un po’ di amarezza c’è, soprattutto per- l’unico dubbio che può esserci sul percorso di gara ché è stata sbagliata completamente la gara di qua- è relativo all’ordine di tiro: col senno di poi, negli ul- lifica. Trovare una motivazione non è facile. timi due scontri forse Nespoli doveva tirare per se- Evidentemente non ha funzionato qualcosa nel la- condo, così probabilmente si sarebbe sentito più pro- voro svolto prima di partire per Pechino. Il mio inten- tetto. Però queste sono valutazioni che si fanno do- to, l’ho ripetuto più volte, era di portare in Cina pri- po un risultato, visto che nei test precedenti il rendi- ma degli atleti e poi dei bravi arcieri. Credo che la mento della squadra con quella disposizione era sta- squadra femminile non era in forma al pari di quella to ottimo. Probabilmente infatti non sarebbe cam- maschile da un punto di vista atletico. La mancanza biato nulla. Per quanto mi riguarda la finale non po- di risultati è avvenuta anche per qualche mancan- tevano giocarsela meglio di così. Non dimentichia- za tecnica, ma fondamentalmente penso sia stata moci inoltre che abbiamo eliminato Canada, Malesia la carenza di tenuta atletica a creare dei problemi. Un e Ucraina, nazionali di primissimo ordine, e questo dà podio era alla loro portata e se avessero fatto una ancora maggior valore all’impresa dei ragazzi”. qualifica migliore non avremmo incontrato la Corea Passiamo allora a un breve giudizio sui singoli, a subito dopo Taipei. È chiaro che il tabellone degli cominciare dall’esordiente Mauro Nespoli. scontri è pesato molto sull’andamento della gara. “È partito con la grande volontà di essere protagoni- Bastavano 60 punti in più e avremmo avuto degli sta e alla fine ci è riuscito. Forse è stato troppo razio- scontri più abbordabili”. nale in alcune situazioni. Voler controllare troppo il Qual è il suo giudizio sulle singole prestazioni del- tiro può creare dei problemi, ma ci può stare in un le nostre atlete? appuntamento così denso di tensioni. Per quanto “Nel complesso forse è pesata la mancanza di espe- concerne Galiazzo, invece, l’unico neo può stare nel rienza e tutte e tre sono andate in difficoltà quan- fatto che è sembrato troppo poco concentrato tra do hanno compreso che la situazione sarebbe sta- uno scontro e l’altro, anche se questo è pesato esclu- ta sempre più difficile. Per esempio, è chiaro che Elena sivamente nella competizione individuale, situazio- Tonetta ha tirato al di sotto delle sue possibilità, co- ne che a mio parere non gli dava la necessaria sere- sì come le altre compagne di squadra. Forse ha pa- nità quando arrivava sulla linea di tiro. Ilario Di Buò è gato l’esordio olimpico, anche se prima di partire ci
p e c h i n o 2 0 0 8 era sembrato che stesse vivendo l’attesa con tran- quillità. Stesso discorso per Pia Lionetti, che è sem- brata la più fragile tecnicamente. In allenamento ti- ra con molta più facilità, mentre durante la competi- zione ha tirato di forza e le è venuta a mancare luci- dità. Non è facile in una competizione come questa controllare tutti i muscoli e restare rilassati e sciolti, soprattutto alla prima esperienza in una competizio- ne con tali pressioni. Per quanto riguarda Natalia Valeeva, è stata molto brava fino ai Mondiali di Lipsia, dove ha vinto il titolo iridato con merito. A Pechino credo sia arrivata con una preparazione atletica non perfetta e ha pagato, perché la sua spalla ha cedu- to quando era sotto stress: non ha tenuto come avreb- be dovuto. Anche per lei c’era troppa differenza tra i tiri di allenamento e il comportamento in gara. Una differenza notevole e lo si vedeva dalla reazione del- l’arco e dai punteggi”. A questo punto è giunto il momento di pensare ai prossimi Giochi di Londra 2012. Quali sono le prospettive dell’Italia e su quale lavoro vi basere- te per essere competitivi anche al prossimo ap- puntamento olimpico? “In vista di Londra 2012 continuerà il lavoro al Centro Federale di Cantalupa: quanto è stato fatto negli ul- timi due anni va approfondito e bisogna portarlo avanti anche con il settore giovanile. Vista la costan- te crescita degli atleti in ambito internazionale, sarà difficile assistere di nuovo a un exploit come la vitto- ria di Marco Galiazzo nel 2004. L’Olimpiade di Pechino è stata infatti la dimostrazione che per ottenere risul- tati bisogna essere ottimi atleti e arcieri di grande li- vello: queste due caratteristiche devono andare di pari passo. Tutto deve essere studiato nei dettagli e supportato da un notevole lavoro di contorno, così come fanno anche molte altre nazionali. Se riusci- remo a portare avanti questo progetto in maniera La squadra maschile italiana impegnata negli scontri determinata, sia con la squadra maschile che femmi- con la Malesia nei quarti, con l’Ucraina in semifinale e nile, riusciremo a raggiungere i Giochi di Londra e sa- con la Corea del Sud nella finale per il primo posto. remo ancora una volta competitivi”. 10 arcieri luglio - agosto 2008
www.aams.it Aams. Il governo dei giochi. Aams per il gioco sicuro: regole chiare, massima trasparenza, sicurezza per tutti.
p e c h i n o 2 0 0 8 WELCOME TO BEIJING di Valerio Piccioni* Ma sì, quello stadio ce lo ricorderemo. Anche se abbia- ture di Mauro Nespoli o del fisioterapista Rossi, chiede- mo sbagliato il “rigore”, pardon la freccia, con cui Mauro re a Elena Tonetta di quel Topolino sulla divisa, ma an- Nespoli ci avrebbe dato la medaglia d’oro. Però di co- che scoprire che i coreani, i coreani del sud, che paiono se belle ce ne sono state: la sigla “Welcome to Beijing”, un sinonimo della parola freddezza, a volte si sciolgo- dolcissima, che precedeva ogni evento; la curva, anzi no. E così prima della finale, benedetta e maledetta (be- la tribuna tutta coreana, lo speaker che – chissà per- nedetta perché c’eravamo arrivati, mannaggia, male- ché – giocava sull’attesa: a volte il suo nine o ten arri- detta perché siamo stati sul punto di vincerla senza riu- vava subito, altre lasciava un po’ di suspence, in qual- scire a farlo), abbiamo visto il dolce gregariato delle che circostanza appena sussurrava un six o un seven. sudcoreane, trasformate in caddie, trasportando le frec- E poi diciamoci la verità: il peggio è arrivato nell’altro ce per aiutare i loro colleghi maschi a riscaldarsi per campo, quello più periferico: è là che siamo finiti tutti bene in vista della sfida contro gli azzurri. fuori ai sedicesimi di finale e addio seconda medaglia, Lo stadiolo, dunque. Bello, adattissimo al tiro con l’ar- quella che avevamo prenotato alla vigilia partendo co. Certo il Panathinaiko, quello del trionfo di Galiazzo, da Roma. era un’altra cosa, con la freccia che con un po’ di ven- Già, lo stadiolo di Pechino, praticamente a un passo dal to sarebbe arrivata fino al tempio di Zeus Olimpico e Sopra, la nutrita e rumorosa Villaggio Olimpico. Si potrebbe pensare a qualcosa del fare un viaggio di un bel po’ di secoli all’indietro. Ma “torcida” coreana. genere pure da noi. Proprio fatto apposta per il tiro con questo lo sapevamo e poi, a proposito di vento, qui ce Sotto il giamaicano Usain Bolt, l’arco, “fratellino” di hockey su prato e tennis, i due vici- n’è stato poco, comunque non le piccole grandi bufe- oro olimpico nei 100 metri piani. ni di casa. È stato il posto dove l’Olimpiade si poteva re di Atene, che in effetti ci avevano portato fortuna. davvero toccare con mano. Per esempio, scoprire le let- Ma in verità stavamo per dire un’altra cosa: ci vorreb- bero impianti da 5-6000 spettatori, polivalenti, dove l’arco possa magari condividere con qualcun altro (be- ach volley? O concerti o calcio a cinque?) lo spazio. Qualcosa di raccolto, di più intimo rispetto alle tante enormità pechinesi incontrate in quei giorni. È bello quando vedi lo sport in carne e ossa. Quando ti domandi: ma perché il 9 e il 10 del bersaglio han- no lo stesso colore? Per rendere più difficile il tiro? E perché in quella famosa prova a squadre, Galiazzo ri- maneva inchiodato, quasi se con lo sguardo avesse potuto telecomandare la freccia e Ilario Di Buò si vol- tava qualche decimo di secondo dopo come se già co- noscesse il risultato? E, per ultimo, forza, permetteteci questa deviazione dallo spartito, non potevamo co- noscere prima la dolcissima interprete della squadra italiana comparsa solo l’ultimo giorno quando l’at- mosfera era già da ultimo giorno di scuola? A quel punto, invece, eravamo già ai saluti. Ma il tiro con l’arco per la verità è ricomparso a sorpresa, nelle Olimpiadi. E stavolta altro che stadiolo, eravamo al Bird Nest, il Nido d’Uccello, novantamila persone sca- tenate, eccitate, colorate. E un gesto, dopo le falcate bestiali o anche prima, firmato da un certo Usain Bolt a cui non abbiamo fatto a tempo a rivolgere una do- manda: scusi, ma quel suo curioso movimento con cui sembra mirare un bersaglio, l’ha per caso preso in pre- stito da un tiratore con l’arco? * Giornalista de La Gazzetta dello Sport luglio - agosto 2008
w o r l d c u p / e u r o p e a n g r a n d p r i x - b o è DRITTI IN FINALE In Francia, l’Italia vince l’argento a squadre con il trio olimpico femminile. Natalia Valeeva e Sergio Pagni raggiungono la finale di Coppa del Mondo a Losanna. Il compoundista azzurro si aggiudica anche il Grand Prix Europeo di Guido Lo Giudice Foto di Marinella Pisciotti to fuori senza indugi la Bielorussia (213-192), ai quar- ti la temibile formazione russa (216-214) e in se- mifinale la squadra della Cina (210-207), che si è poi lasciata sfuggire il bronzo contro la Gran Bretagna. Contro la Corea del Sud è stato il solito match com- battuto, con le asiatiche che non perdono un colpo e riescono a concludere l’ultima volée con 2 punti di vantaggio preziosissimi (222-220). Ma la competizione era importante soprattutto per- ché i risultati della gara individuale avrebbero de- terminato l’ingresso dei 4 finalisti di ogni divisione per la 5ª ed ultima tappa di Coppa del Mondo, che si svolgerà a Losanna il 27 settembre. Nell’arco olimpico Ilario Di Buò, con l’11° posto in- dividuale di Boè, non è riuscito ad entrare in finale, come invece aveva fatto nella prima edizione della World Cup, mentre Natalia Valeeva, nonostante il 17° posto e l’uscita ai sedicesimi, è riuscita a qualificarsi grazie ai punti ottenuti nelle precedenti tre tappe. Nel compound l’iridata Eugenia Salvi, 12ª individua- le a Boè, non è riuscita a compiere il colpo di coda ed è rimasta a soli 5 punti dalla francese Bouillot, 4ª qualificata per la gara di Losanna. Discorso diverso per l’Azzurro Sergio Pagni, che ha dominato le fasi preliminari di questa Coppa del Mondo e, nonostante in Francia si sia accontentato Sopra, il podio olimpico Una trasferta ricca di soddisfazioni per la spedizio- dell’8° posto, la vetta della classifica generale è sal- femminile con le azzurre Lionetti, Tonetta e Valeeva. ne Azzurra. La quarta e penultima fase di World Cup, damente nelle sue mani, con 60 punti all’attivo e Sotto, Natalia Valeeva qualificata valida come fase finale del Grand Prix Europeo, si è tanta voglia di stupire. per la finale di World Cup 2008. svolta a Boé, in Francia, ed è stato in pratica l’ultimo Per quanto riguarda il Grand Prix Europeo, nell’olim- appuntamento internazionale prima dei Giochi pico maschile è l’ucraino Victor Ruban ad aggiudi- Olimpici di Pechino. carsi la gara a tappe (Porec, Antalya, Boè) con 31 I nostri arcieri non sono riusciti ad essere protago- punti complessivi, davanti al nostro Marco Galiazzo nisti assoluti come nelle precedenti tappe, ma an- (17pt), mentre nel femminile sale sul gradino più al- che quando una trasferta non si rivela un grande to la polacca Justyna Mospinek, che batte sul filo di successo, l’Italia difficilmente torna a bocca asciut- lana, proprio grazie alla gara di Boè, la nostra Natalia ta. Il trio olimpico composto dall’iridata Natalia Valeeva, distanziata di un solo punto. L’Italia può pe- Valeeva, con le atlete dell’Aeronautica Pia Lionetti rò consolarsi con l’Azzurro Sergio Pagni, che ha do- ed Elena Tonetta è infatti riuscito a guadagnarsi la minato la competizione vincendola con 28 punti finale e a mettere in bacheca un argento di tutto ri- complessivi, davanti al francese Genet (17pt), men- spetto contro la solita Corea. tre nel femminile è la britannica Nichola Simpson Il trio italiano ha compiuto un percorso di gara ot- ad aggiudicarsi l’oro grazie ai punti conquistati a timo, se si considera che le avversarie di turno era- Porec e a Boè. no tutte di primissimo livello. Agli ottavi hanno fat- RISULTATI A PAG. 44 14 arcieri luglio - agosto 2008
w o r l d c u p / e u r o p e a n g r a n d p r i x - b o è FINALE WORLD CUP 2008 Losanna (SUI), 27 settembre 2008 ARCO OLIMPICO Maschile Femminile Viktor Ruban (UKR) Park Sung-Hyun (KOR) Romain Girouille (FRA) Yun Ok Hee (KOR) Im Dong-Hyun (KOR) Natalia Valeeva (ITA) Park Kyung-Mo (KOR) Justyna Mospinek (POL) ARCO COMPOUND Maschile Femminile Sergio Pagni (ITA) Jamie Van Natta (USA) Patrizio Hofer (SUI) Ivana Buden (CRO) Patrick Coghlan (AUS) Nichola Simpson (GBR) Amandine Bouillot (FRA) Sopra, Sergio Pagni, finalista della Dietmar Trillus (CAN) World Cup 2008. Sotto i vincitori del Grand Prix Europeo. I VINCITORI DELLO EUROPEN GRAND PRIX ARCO OLIMPICO Maschile Femminile Viktor Ruban (UKR) Justyna Mospinek (POL) ARCO COMPOUND Maschile Femminile Sergio Pagni (ITA) Nichola Simpson (GBR) luglio - agosto 2008 arcieri 15
j u n i o r c u p AZZURRINI NELLA STORIA Il Settore Giovanile FITARCO si conferma tra i migliori al mondo e si aggiudica dopo 7 anni la European Junior Cup grazie alle splendide prove di Punta Umbria e Batumi di A. S. La seconda ed ultima tappa della European Junior di volo dall’Italia, ma per chi vi si reca, rappresenta Cup 2008 si è disputata a Batumi in Georgia tra il 15 un mondo completamente diverso, ove anche le e il 19 luglio. Il circuito giovanile voluto e organiz- abitudini più radicate possono scontrarsi con usi zato dalla Federazione Europea (Emau) in modo ana- e costumi del tutto divergenti. logo al Grand Prix, è riservato esclusivamente alle Da un lato, così, i ragazzi possono comprendere che classi juniores e cadetti e non ha corrispettivo a li- il mondo non è tutto fatto di lussuosi alberghi e cu- vello mondiale; la possibilità che offre però ai gio- cina internazionale e, dall’altro, possono ammirare vani arcieri di confrontarsi con gli omologhi euro- un modo di vita che se per certi versi è molto si- pei, al di fuori dagli avvenimenti ufficiali dei mile al nostro, in alcune occasioni lascia a bocca Campionati, è però talmente allettante che non vi aperta per le sue differenze è dubbio che in futuro anche questa idea sarà mu- Se può essere motivo di sconforto trovare a colazio- tuata dalla Fita così come avvenne per il Grand Prix ne, anziché latte e marmellata, uno sconvolgente e la World Cup. Ciò anche in vista delle prossime piatto di latte riso e miele, ad esempio, dall’altro sco- Olimpiadi Giovanili che metteranno in palio pesan- prire l’ajapuri (una sorta di focaccia di Recco aper- tissime medaglie proprio per i giovani under 18. ta) o la jaja (grappa locale, ma si spera che questa Ma al di là dell’esperienza agonistica, la Junior Cup i ragazzi non l’abbiano provata) possono essere pia- La Nazionale Italiana Giovanile a offre anche un’impagabile esperienza di vita ai gio- cevolissime sorprese. Batumi in Georgia, vincitrice della vani arcieri che rappresentano le nazioni europee. Ma, come sempre, la delegazione azzurra è stata per- European Junior Cup 2008. La Georgia, ad esempio, si trova a poco più di tre ore fettamente in grado di “sopravvivere” grazie anche 16 arcieri luglio - agosto 2008
j u n i o r c u p all’immancabile piatto di spaghetti preparato dal tri diretti rappresenti il momento agonisticamente Consigliere Maurizio Belli, di fronte allo stupore dei più entusiasmante della competizione. cuochi locali e dopo l’ormai consueta “occupazio- Le finali di Batumi si sono disputate nella bella cor- ne“ delle cucine dell’hotel. nice del Tennis Court locale, che con le sue grandi D’altra parte questo paese è di per sé stesso una tribune ha potuto ospitare come pubblico tutti gli continua sorpresa: penso sinceramente che solo in arcieri presenti. Sotto un sole caldissimo, dopo gli Georgia si possa vedere una Lada 1600 (l’equivalen- acquazzoni dei giorni precedenti, si sono via via af- te della 127 Fiat) tenuta letteralmente insieme col frontati tutti i nostri giovani campioni; il tutto è cul- fil di ferro, incolonnata dietro ad una Bmw nuova minato nella splendida sfida finale per la medaglia fiammante, entrambe in coda dietro una mucca. La d’oro della classe junior maschile, conquistata da stessa mucca che vi capiterà di trovare mentre man- Massimiliano Mandia contro il francese Barthelot, gia allegramente la frutta esposta all’interno del ne- dopo la prematura uscita di Luca Melotto, primo in gozio dove siete entrati a comprare le sigarette… qualifica, che si è tuttavia ampiamente consolato E in una realtà come questa, anche se sembra stra- con la vittoria nella classifica generale di fronte al no, capita di trovare il grande Stadio di Batumi, al- compagno di squadra Giori. lestito come un perfetto – o quasi – campo di ga- L’unica vittoria generale juniores sfuggita ai colori ra di tiro con l’arco, anche se, in un primo momen- azzurri è stata quella delle juniores femminili, con- to, drammaticamente contro sole, fino alle giuste quistata dall’ucraina Nina Mylchenko, nonostante ed ascoltate reprimende del delegato tecnico. la vittoria negli scontri della nostra Claudia Mandia, Certo, la Federazione Georgiana con 430 tesserati e mentre Luca Fanti, sconfitto in semifinale dal com- 5 gare a calendario ogni anno ha dato il massimo pagno di squadra Fabio Nava in semifinale, e l’im- delle sue possibilità per organizzare la migliore ga- mancabile Anastasia Anastasio, prima anche in ga- ra possibile, ma senza dubbio il notevole risultato ra, si sono imposti nella divisione compound. Una organizzativo è stato possibile grazie all’infaticabi- sola vittoria generale invece tra i cadetti con Loris le opera del delegato tecnico – la stessa Irena Rosa Baselli di fronte al vincitore degli scontri diretti, Luca che abbiamo ammirato come arbitro olimpico a Di Benedetto, nei compoud maschili. Altre due me- Pechino – e l’italianissimo team Emau che, in situa- daglie di bronzo, infine, per Mattia Vieceli e Gloria zioni a volte disperate, hanno permesso il perfetto Filippi nei cadetti ricurvi. svolgimento della manifestazione. Una manifesta- In sostanza un’avventura decisamente positiva per zione che è stata un grande successo per i nostri la squadra italiana che, oltre alla vittoria finale, ha giovani atleti, i quali, grazie anche agli ottimi risul- collezionato moltissimi successi individuali. tati ottenuti nella prima prova di Punta Umbria, han- Al ritorno, tuttavia, non può mancare un profondo no permesso al nostro tricolore di tornare a svento- senso di tristezza scoprendo, dopo pochi giorni ap- lare al primo posto dopo una lunga assenza durata pena, il terribile destino di guerra che attendeva la sette anni. Georgia e che, anche se Batumi, nel profondo sud Una vittoria soffertissima raggiunta solo alla fine e al confine con la Turchia, non ha subito alcunché, nell’incertezza più assoluta: la squadra Ucraina, nu- ha magari finito per coinvolgere qualcuna delle per- merosissima e molto competitiva in tutte le classi sone che così duramente lavorava fino a pochi gior- Pioggia di medaglie per gli di gara, ha dato filo da torcere alla nostra compagi- ni prima solo per passione per organizzare la fina- Azzurrini nella prima tappa della ne, al punto che solo la sera della chiusura i nostri le 2008 della Junior Cup. Junior Cup a Punta Umbria in Spagna. ragazzi hanno scoperto di aver vinto (54-50), quan- RISULTATI A PAG. 47 do la convinzione generale era nel senso della vit- toria della rappresentativa giallo-blu. E questo splendido e meritato risultato è stato co- ronato anche da una prestazione fantastica di tutti i nostri atleti nelle finali individuali del sabato, do- po che le squadre, un po’ per sfortuna, un po’ per abilità degli avversari, non erano riuscite ad aggiu- dicarsi tutte le medaglie in palio il venerdì. Restano comunque fantastiche la vittoria della squa- dra juniores maschile olimpico che ha letteralmen- te sbaragliato la concorrenza con punteggi decisa- mente irraggiungibili e quella della squadra junio- res maschile compound. Un ottimo argento anche per le juniores femminili compound sconfitte per un solo punto dalla Germania. Nonostante la classifica di Junior Cup sia redatta sul- la base dei punteggi e non sui risultati delle elimi- natorie, non vi è dubbio che la vittoria negli scon- luglio - agosto 2008 arcieri 17
j u n i o r c u p EUROPEAN JUNIOR CUP 2008 CL A S SI FI C A FI N A L E A S QUA DR E A R CO COM P OUND JUN I OR E S F EM M I N IL E P. Umbria Batumi TOT P. Umbria Batumi TOT 1 ITALIA 22 32 54 1 Anastasio Anastasia (ITA) 1321 1363 2684 2 UCRAINA 20 30 50 2 Cavalleri Giulia (ITA) 1274 1338 2612 3 GERMANIA 4 26 30 3 Frandi Jasmil (ITA) 1275 1318 2593 4 FRANCIA 12 12 24 5 RUSSIA 22 22 6 TURCHIA - 18 18 A R CO OL I M P I CO A L L I EV I M A S CH I LE 7 POLONIA 2 8 10 8 SPAGNA 10 - 10 P. Umbria Batumi TOT 9 BELGIO - 8 8 1 Ivanytskyy Heorhiy (UKR) 1221 1314 2535 10 SVEZIA 8 - 8 2 Pianesi Lorenzo (ITA) 1234 1293 2527 7 Vieceli Mattia (ITA) 1238 1239 2477 12 Maresca Alessandro (ITA) 1215 1208 2423 ARCO OLIMPICO JUNIORES MASCHILE P. Umbria Batumi TOT ARR CO O OLII M P I CO O ALL L I EV V I FE M MII NI L E 1 Melotto Luca (ITA) 1281 1304 2585 2 Giori Lorenzo (ITA) 1266 1299 2565 P. Umbria Batumi TOT 4 Mandia Massimiliano (ITA) 1265 1270 2535 1 Dubas Iryna (UKR) 1246 1336 2582 4 Filippi Gloria (ITA) 1249 1288 2537 6 Miria Gaia Cristiana (ITA) 1241 1258 2499 A R CO OL I M P I CO J UN I OR E S FE M M I N IL E 9 Di Lorenzo Paola (ITA) 1193 1267 2460 P. Umbria Batumi TOT 1 Mylchenko Nina (UKR) 1294 1273 2567 A R CO COM P OUND A L L IE V I M A S CHI L E 5 Mandia Claudia (ITA) 1251 1238 2489 14 Rolle Stefania (ITA) 1136 1253 2389 P. Umbria Batumi TOT 1 Baselli Loris (ITA) 1375 1367 2742 2 Di Benedetto Luca (ITA) 1343 1380 2723 ARCO COMPOUND JUNIORES MASCHILE P. Umbria Batumi TOT ARR CO O COMPO OUND A L LIIE V I FEEM M IN N I LE 1 Fanti Luca (ITA) 1312 1361 2673 2 Polidori Jacopo (ITA) 1295 1347 2642 P. Umbria Batumi TOT 3 Nava Fabio (ITA) 1298 1337 2635 1 Kolarek Matea (CRO) 1331 1364 2695 FORNITORE FEDERAZIONE ITALIANA TIRO CON L’ARCO Riproduzioni in scala di archi, susette, visette, microsculture, pin da giacca, spillette, loghi, incisioni su lastra e tre D computerizzate. Specializzati in arcieria PREVENTIVI GRATUITI Orafi, Gemmologi, Gioiellieri Via Sebastiano Silvestri, 114 - 00045 Genzano di Roma Tel./Fax 069398237 - www.pivari.it - info@pivari.it 18 arcieri luglio - agosto 2008
a t t i v i t à g i o v a n i l e TRIONFA L’ITALIA IN COPPA EUROPA DOM I NI O A ZZUR R O le gare siamo arrivati primi nel medagliere: questo ci fa di Stefano Carrer pensare che in Europa siamo sicuramente protagonisti. Responsabile Tecnico Settore Giovanile Inoltre alcuni giovani hanno indossato la maglia azzurra in competizioni che si sono svolte in Italia ottenendo an- Dopo molti anni i giovani arcieri della nazionale italiana che qui ottimi punteggi. riportano a casa la Junior Cup. Questo importantissimo ri- La stagione 2008 è stata fino ad ora molto florida di risul- sultato è stato ottenuto dopo aver partecipato a due tati, perché oltre alle medaglie sono stati ottenuti anche competizioni che si sono svolte in Spagna nel mese di alcuni record del mondo, diversi record europei e molti maggio ed in Georgia nel mese di luglio. record italiani. In tutte e due queste gare i nostri giovani hanno letteral- Ad ottobre, in Turchia, ci aspetta il Campionato del Mon- Claudia e Massimiliano Mandia mente dominano la scena risultando sempre primi nel do giovanile, sarebbe molto bello continuare un percorso medagliere, in Spagna sono state vinte 6 medaglie d’oro, così ben iniziato e ricco di soddisfazioni, ma sappiamo 1 d’argento e 4 di bronzo ed anche in Georgia il risultato che le squadre asiatiche, gli Stati Uniti, l’Australia ed an- è stato analogo: 6 ori, 2 argenti e 4 bronzi. che le altre squadre europee si impegneranno al massi- I giovani hanno affrontato queste gare con grande deter- mo per essere competitive. Noi, come sempre, faremo del minazione consci di essere ben preparati, e sicuramente è nostro meglio e speriamo che tutto vada bene perché è stata di grande aiuto la perfetta sintonia ottenuta con i bello essere i più forti d’Europa, ma sarebbe ancora più tecnici federali. bello essere i più forti del mondo. Da segnalare l’importante contributo fornito dal tecnico Volevo segnalare che nelle tre gare del 2008 ben tre arcie- di supporto Gianni Falzoni che si è trovato a dover segui- ri della nazionale giovanile sono sempre saliti sul podio: re in prima persona il settore olimpico maschile visto che Luca Fanti, Massimiliano Mandia e Gloria Filippi. il tecnico Matteo Bisiani era impegnato con la squadra La squadra Juniores Olimpico Maschile composta da Me- olimpica femminile. lotto, Mandia e Giori ha vinto entrambe le gare della Ju- In questo periodo noto con piacere che sono sempre di nior Cup, ma la cosa strabiliante è stato che a Batumi in se- più i tecnici stranieri che non solo fanno i complimenti a mifinale ha stabilito il record del mondo con 224 punti, per tutto lo staff azzurro ma quando possono vengono vo- poi migliorarlo ulteriormente in finale portandolo 225. lentieri a vedere i nostri giovani impegnati sulla linea di ti- Inoltre dopo i bravissimi fratelli Michele e Carla Frangilli ro. Questo ci riempie d’orgoglio e probabilmente ci fa ca- altri due fratelli stanno ottenendo ottimi risultati: Massi- pire che tutta la Federazione sta lavorando bene. miliano e Claudia Mandia vincitori della medaglia d’oro Collegando queste due gare ai Campionati Europei Indo- nella classe Juniores Olimpico nell’ultima gara di Batumi or di Torino, devo con piacere constatare che in tutte e tre in Georgia, (Claudia appartiene ancora alla classe allieve). FACCIAMO POKER! Magnifici Otto (uno in più del celebre film), sia quella di Flavio Valesella che calza meglio per descrivere quello che hanno fat- Tecnico Compound Femminile e Maschile to i nostri atleti nel 2008. Per un solo istante devo accantonare i meriti del Molte volte, quando nei giornali sportivi leggo artico- gruppo e fare una attenta analisi su come e perché li che descrivono le molte vittorie della stessa squa- sono arrivati questi risultati. Può sembrare strano ma dra o di un singolo, sorrido per alcune terminologie solitamente analizzo anche i motivi delle vittorie ol- usate e per i loro riferimenti volutamente allusivi, ter- tre che le cause delle sconfitte. A mio parere non so- mini tipo: una squadra inarrestabile come un rullo no i risultati di un exploit, ma sono il frutto di un lavo- compressore; una squadra che, come un uragano di- ro iniziato dal mio predecessore circa 5 anni fa, lavoro strugge tutto quello che incontra sul suo cammino, che cerco di portare avanti soprattutto nei raduni squadra cinica ecc. (speriamo siano sempre di più, compatibilmente con Se invece ci si riferisce ad una impresa di un singolo gli impegni scolastici), o in aula in veste di “docente”, atleta: squalo, caimano, ingordo, mai sazio di vittorie, e là dove la materia trattata sia logicamente il com- anche qui il termine cinico si spreca… pound e la sua tecnica. Ora, anche se manca la gara più importante dell’anno, Forse parlare di scuola italiana è un po’ troppo pre- i Campionati Mondiali FITA di ottobre in Turchia, pro- sto ma i segnali del cambiamento sono oramai visi- verò anch’io a ricercare il termine più adatto per “in- bili su alcune linee di tiro (a questo proposito si po- quadrare” questi fantastici ragazzi. trebbe organizzare un incontro proprio con gli ad- Dopo alcuni titoli “pensati”, credo che la definizione detti ai lavori). Nelle mie valutazioni non metto solo luglio - agosto 2008 arcieri 19
a t t i v i t à g i o v a n i l e foto, filmati e le classifiche finali, personalmente Ora che la strada intrapresa ci ha indicato la giusta di- trovo molto indicativo come parametro di crescita rezione, mi auguro che nell’immediato futuro sia an- la rilevazione del punteggio, (soprattutto nelle gare cor più “battuta” da molti addetti ai lavori, per permet- Luca Fanti indoor e Fita) questo mi gratifica e conforta ancor di tere anche a molti ragazzi/e che non hanno la fortuna più e se prendiamo in esame le gare del 2008, che di lavorare con un tecnico personale, di avere fin da vanno dagli Europei Indoor di Torino passando per subito la possibilità di arrivare alle porte della Nazio- le due gare di Junior Cup, vinta poi sul filo di lana. In nale riuscendo a far emergere le loro qualità, non solo tutte le competizioni ci sono sempre stati punteggi nell’ultimo anno, come purtroppo spesso accade, ma che confermano una crescita costante ed in partico- riuscendo in un periodo medio lungo, “crearsi” le loro lar modo nella gare Fita, dove i punteggi degli Ju- credenziali per presentarsi poi alla categoria superiore niores (maschile e femminile) non hanno niente da (seniores) con le carte in regola, senza nessun timore invidiare alle classifiche finali in cui hanno gareggia- reverenziale. to anche i soli Seniores. Vedo questo, ancor più, co- Però, la mia soddisfazione più grande, sta nel vedere me un buono e sano confronto agonistico, che se- tutto il gruppo fortemente coeso (anche se alle volte condo il mio parere fa bene all’intero movimento solo per pochi mesi per poi ricominciare con i nuovi) compound nostrano. e senza entrare in campo “retorico”, vedo dei ragazzi Sono convinto che la “concorrenza” a certi livelli spro- che veramente si aiutano e se alle volte le tensioni na il tiratore/tiratrice a dare sempre il meglio e il mas- della gara possono creare momenti di nervosismo, simo, soprattutto abitua i nostri in scontri (pochi per tutto finisce sempre con le classiche forme di presa in la verità) di alto livello già in casa nostra. giro, che secondo me sono un importante “collante” Per non parlare dei Cadetti (allievi/e), dei quali, se per temprare i ragazzi ed abituarli al confronto, impe- prendiamo in esame i parziali di alcune distanze ana- dendo così di considerare gli avversari “nemici” e cer- loghe agli juniores o ai seniores, si comprende il valo- care con il confronto agonistico ed umano di “forma- re tecnico delle imprese di questi piccoli “mostri” (giu- re” dei futuri campioni di vita, oltre che campioni di sto per continuare ad usare termini sopra citati). tiro con l’arco. EMOZIONI AZZURRE la maglia azzurra e la voglia di trasmettere l’entusiasmo per di Gianni Falzoni l’impresa compiuta. Tecnico di Supporto Difficile ripetersi, ma non impossibile, nella seconda gara svoltasi a Batumi, in Georgia. Vincere la Coppa Europa a Difficile o troppo facile descrivere ciò che si prova ad indos- squadre è l’obiettivo che mi prefiggo, consapevole dei no- sare la maglia azzurra. A me è capitato due volte in poco stri punti di forza. Il programma della gara viene da subito tempo, come tecnico di supporto alle trasferte per la Junior modificato, a causa di un forte temporale che rende inagibi- Cup di Punta Umbria in Spagna e Batumi in Georgia . le il campo di gara. Per recuperare la mezza giornata persa Da subito mi sono sentito parte integrante del gruppo, in l’organizzazione prevede, per il giorno successivo, tiri in parte già consolidato da esperienze precedenti, ma in con- contemporanea per junior e cadetti; ovviamente questo tinua evoluzione. cambiamento non mi permetterà di seguire al meglio tutti i Alla gara di Punta Umbria è palpabile e contagiosa la voglia ragazzi come già successo in Spagna, ma la grande fiducia di vincere dei ragazzi, arrivati all’appuntamento preparati e che ripongo in loro mi ripagherà appieno. motivati. L’organizzazione prevede tiri per i cadetti al matti- La gara di qualifica si dimostra da subito difficile a causa Da sin., Lorenzi Giori, Luca no e tiri per gli junior al pomeriggio, sia per le qualifiche che delle abbondanti piogge. I ragazzi riescono però a dimo- Melotto e Massimiliano Mandia per gli scontri: una tale organizzazione mi permette di se- strare la loro tenacia, mantenendo un comportamento più guire al meglio entrambe le classi. che mai forte e responsabile. Alla fine delle qualifiche i ca- Il vento è la costante per tutti i giorni della gara, meno forte detti raggiungono il secondo, sedicesimo e ventiduesimo al mattino quando a tirare sono i cadetti, più intenso al po- posto e la squadra è terza. Eccellente il risultato degli junior: meriggio durante i tiri degli junior. Entusiasmante la gara di primo, secondo e sesto posto; la loro squadra è prima in qualifica, dove gli junior raggiungono il primo, secondo e classifica. terzo posto ed i cadetti si qualificano al primo, terzo ed un- L’obiettivo di vincere la Coppa Europa non è più solo un so- dicesimo posto. In questo momento stiamo dimostrando di gno ma comincia a delineare tratti di realtà. Altre Nazioni si essere i più forti d’Europa. La soddisfazione è indescrivibile dimostrano forti e meritevoli, una su tutte l’Ucraina, ed è e le squadre sono entrambe prime. Tornando in albergo, la proprio lei l’avversaria da tenere sotto controllo. sera, il mio pensiero va agli scontri dei giorni seguenti: “Riu- Negli scontri gli junior vincono l’oro individuale e l’oro a sciremo a confermare le posizioni della qualifica?”. squadre con probabile record mondiale su 24 frecce, supe- I ragazzi sono concentrati, vogliono dimostrare la loro forza, rato per ben due volte e portato da 223 a 224 in semifinale ed io, inseguo insieme a loro il sogno. Le medaglie arrivano e poi a 225 in finale. e sono quattro: oro e bronzo individuale e oro a squadre I cadetti conquistano una medaglia di bronzo individuale per gli junior, bronzo a squadre per i cadetti. ed un ottimo quarto posto a squadre. A tal proposito posso Molte sono le considerazioni durante il viaggio di ritorno ben definire emozionante lo scontro per il terzo posto di verso l’Italia, due su tutte: la consapevolezza di aver onorato Mattia Vieceli, il quale all’ultima freccia sale per ben due vol- 20 arcieri luglio - agosto 2008
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