Origine Solo una questione di prospettiva temporale - Credit Suisse
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La rivista del Credit Suisse dal 1895 Numero 1 Edizione svizzera / Italiano Aprile /Maggio 2011 Origine Solo una questione di prospettiva temporale Manuale dei settori Il lavoro ridotto allevia la crisi / Nouriel Roubini Grande intervista all’insigne economista americano Dossier investimenti immobiliari L’edilizia sostenibile è un must anche in Svizzera
TECHART GrandGT e TECHART Magnum. I nuovi programmi personalizzazione per la vostra Porsche Panamera e Cayenne. Programmi di individualizzazione TECHART sono sport abbagliante ed emozionante. Piena di carattere e unico come la vostra personalità. Per esempio, i nuovi programmi TECHART GrandGT per la Porsche Panamera e TECHART Magnum per i modelli di Porsche Cayenne. Originale TECHART significa anche é: sviluppo certificata TÜV e processi DTC, la più alta qualità di materiale, controlli di sicurezza rigorosi e dei cicli di test. Nella galleria del vento e in pista. Sul banco di prova e in prove di crash. Secondo il nostro principio di base: la qualità OEM. Provate anche voi individualizzazione TECHART con i vari programmi per la vostra Porsche Boxster, Cayman, 911, Panamera e Cayenne. TECHART in Svizzera: TECHART Schweiz by Sahli & Frei AG Industriestrasse 2, CH-8307 Effretikon Tel.: +41 (0)52 355 30 60, E-Mail: info@techart.ch Internet: http://www.techart.ch
Editoriale 1 Dal mio atto di nascita risulta che sono originario di Obererlinsbach, un paesello dell’Altipiano svizzero. Pur contando complessivamente poco più di 6000 abitanti, fino a poco tempo fa Erlinsbach era suddiviso nei tre comuni di Ober e Nieder erlinsbach, nel canton Soletta, ed Erlinsbach, in Argovia. L’Erzbach, che scorre nel cuore del paese, segna il confine cantonale. Perlomeno cinque anni or sono, i cittadini di Ober e Niedererlinsbach, sulla sponda solettese, si sono riuniti in un unico comune. kooaba kooaba riconosce le foto di CD, libri e giornali e fornisce informazioni tratte dal web. Ora, mio padre è effettivamente nato e cresciuto a Obererlinsbach, nel canton Soletta. In termini di origini, dunque, nel suo caso i fatti combaciavano con gli atti ufficiali. Non appena concluso il tirocinio si trasferì però nella Svizzera orientale, dove oltre a un buon posto di lavoro l’attendeva anche la sua futura moglie. Benché nei primi tempi venisse talvolta punzecchiato per il suo inconfondibile dialetto «esotico», si sentì ben presto a proprio agio e rimase fedele alla Svizzera orientale e a San Gallo per tutta la vita. Eppure, storie di migrazioni in seno ai confini elvetici come questa, soprattutto tra regioni linguistiche, rappresentano a tutt’oggi un’ecce zione alla regola: gli svizzeri tendono a essere profondamente legati al proprio comune di domicilio e nel raffronto internazionale sono decisamente restii a levare le tende. Questo aspetto non scalfisce tuttavia affatto l’attrattiva della Svizzera come meta dei flussi migratori. Livelli salariali relativamente elevati e un buon tenore di vita, abbinati a un basso tasso di disoccupazione, attirano ogni anno migliaia di lavoratori stranieri, ormai divenuti un importante motore dell’economia e, dunque, del benessere del paese. In alcuni di noi suscitano però timore: secondo il barometro dell’identità, misurato dal bulletin per la settima volta e allegato alla presente edizione, rispettivamente il 78 e il 67 per cento degli svizzeri vedono nell’immigra zione e nell’apertura internazionale una minaccia per la propria identità. A quanto pare hanno dimenticato che, nel corso della storia, tutti noi siamo stati immigrati. È sufficiente percorrere a ritroso il nostro albero genealogico per averne la conferma. Anche il mondo animale e vegetale è teatro di un continuo andirivieni. Prima di emigrare al sud, leoni e leopardi popolavano per esempio l’Altipiano svizzero. Perfino la stella alpina, simbolo della flora montana elvetica per antonomasia, si è calata dalle alte steppe asiatiche fino alle nostre regioni in tempi relativamente recenti. Sulle tracce delle origini di uomini, animali e piante, il presente numero del bulletin riserva non poche sorprese. Nel mio caso ho compreso che l’origine può essere intesa unicamente come un’istantanea. Il mondo è e rimane in costante movimento. Ecco perché nel frattempo ho aggiornato il mio atto di origine autenticato, acqui sendo anche la cittadinanza di San Gallo. Che i concittadini di Obererlinsbach non me ne abbiano a male. Foto: Cédric Widmer Daniel Huber, caporedattore del bulletin
L E S A M I S D U C R E D I T S U I S S E Mossi dalla passione per l’arte. Il Credit Suisse è partner di lunga data di istituzioni artistiche selezionate. La banca annovera tra i propri partner il Kunsthaus Zürich, il Singapore Art Museum e la National Gallery di Londra. credit-suisse.com/sponsorship
Sommario 3 Invest 10 Analisi e previsioni attuali Economia 34_ Manuale dei settori 2011 Il lavoro ridotto è uno strumento efficace per contrastare la crisi 39_ La parola all’esperto Perché l’origine è così importante per la strategia d’investimento Foto di copertina: Pia Zanetti | Foto: Pia Zanetti 40_ Africa Risorse naturali, agricoltura e telefonia mobile sostengono la crescita economica 44_ Nanotecnologia La scienza del piccolo ha un enorme potenziale di crescita 46_ Mercati emergenti Da «fabbrica del mondo» a promettente tema d’investimento Dossier Origine Il team Currency & Commodity Research del greenproperty L’edilizia sostenibile è un must Credit Suisse è formato da nove persone provenienti da anche in Svizzera sette paesi diversi. Ve le presentiamo con le cose che le legano alla loro patria e le interpelliamo sulle peculiarità Credit Suisse più distintive della Svizzera. 50_ Forum economico mondiale Dialoghi co struttivi a margine delle manifestazioni ufficiali 4 _ Genealogia L’autore Till Hein spera di scoprire origini 53_ Promettenti opportunità A colloquio con Antonio Quintella, CEO della regione Americas vichinghe con l’ausilio di un test genetico. 55_ San Francisco Conferenza in tema di in 6 _ Generi alimentari I consumatori vogliono sapere da novazione, energia alternativa e investimenti dove proviene ciò che sta sul loro piatto. 62_ Mi Zhou La violoncellista cinese vince il Prix Credit Suisse Jeunes Solistes 9 _ Barometro dell’identità Gli svizzeri sono fieri del loro 64_ Incontri fra chef Il Ticino è una roccaforte paese e credono nella forza dell’economia. c ulinaria durante tutto l’anno 10 _ Melting pot Giungono a Zurigo da tutto il mondo per 66_ Man Ray e Adolf Wölfli Eventi espositivi a Lugano e Berna formare un team. 69_ Uster La succursale del Credit Suisse 26_ Umanità Un lungo viaggio a ritroso nel tempo verso le si è vestita di nuovo origini della «materia prima» dell’uomo. 70 _ Innovazione Le indicazioni scaturite dallo Swiss Innovation Forum al Novartis Campus 29_ Migrazioni Anche nel mondo delle piante e degli animali 71 _ Capitale di rischio Venture Incubator: regna un frenetico andirivieni. r etrospettiva con il presidente Pius Baschera 72 _ Postato da… Per Daniel Küng, direttore dell’Osec, vi sono nuovi territori all’orizzonte Leader 73 _ Roger Federer Tre giornate frenetiche al servizio della sua fondazione e una rilassante sessione fotografica con Mario Testino 76 _ Nouriel Roubini Il nomade globale parla di economia mondiale, avidità e se stesso Informazione pratiche 72 _ Sigla editoriale Il nostro know-how a portata di clic: www.credit-suisse.com/bulletin
4 Origine Genealogia I geni non men- tono, purtroppo Anima russa? Savoir-vivre francese? O forse sangue vichingo? Chi si diletta di genealogia può cercare di risalire ai propri antenati con l’aiuto dei genetisti. Resoconto di un esperimento in prima persona. Testo: Till Hein Chissà dove vivevano i miei trisavoli. In Patagonia? A Zanzibar? O braccia del marito. «Aveva l’aspetto di un vichingo», scrive con tra forse dietro l’angolo, nel quartiere di St. Johann a Basilea? Saranno sporto il Segretario di Stato americano nella propria autobiografia al stati cacciatori? Contadini? O magari pirati? ricordo del primo incontro con Bill, nel 1970, in un club studentesco. «Solo chi conosce il passato è padrone del presente», sentenzia Erano soprattutto la barba rossa e i capelli lunghi a renderlo così no gli storici. Eppure, il mio albero genealogico è per me un mistero. sexy agli occhi di Hillary, che non seppe resistere al «vichingo del In occasione di una festa di famiglia ho recentemente scoperto che, l’Arkansas». generazioni addietro, un mio prozio ha vissuto in Austria: si dice che E pensare che nel Medioevo i veri vichinghi ne combinarono di fosse un nobile straricco e che perse la sua intera fortuna al gioco. tutti i colori: appiccavano il fuoco a monasteri e interi paesi e face Ma la storia della mia famiglia si perde nel 1850. vano man bassa di oro e pietre preziose. «A furore Normannorum Per fortuna, pare che la scienza compia passi da gigante in cam libera nos, domine!», pregava la gente: «Proteggici dal furore dei vi po genealogico. Oggi è dimostrato che ogni individuo reca nel proprio chinghi, Signore!». Eppure, oggi nessuno serba loro rancore. Anzi, patrimonio genetico (DNA) tracce dei suoi progenitori risalenti a ormai sono assurti allo stato di cult: forse un po’ maldestri e goffi – epoche remote della storia dell’umanità. E alcuni ricercatori sosten come «Hagar l’Orribile» – ma alla mano, divertenti e autentici. gono di essere in grado di interpretarle. Il simbolo della nave vichinga figura in commercio su conserve di Questo metodo ha catturato la mia attenzione per pura coinci pesce, zucchero in zollette, senape, automobili, cetrioli, würstel, denza, quando una rivista mi ha incaricato di scrivere un articolo sui t artufo e marzapane. Nutrizionisti scandinavi raccomandano viva vichinghi. Per un fan sfegatato di «Hagar l’Orribile» come me, il pro mente una «dieta vichinga» e anche Igenea cavalca l’onda della getto capitava a fagiolo. Durante le ricerche online mi sono imbat « vichingomania». Sul sito web dell’azienda apprendo non solo che tuto in un’azienda di Zurigo specializzata in test genetici. «Lei è un l’analisi del patrimonio genetico rinvenuto in reperti ossei ha consen vichingo?», chiede ammiccante sul proprio sito web la ditta Igenea, tito agli studiosi di tracciare il profilo del DNA di Celti, Persiani, Ger che offre una serie di test di analisi genetica a partire da 199 franchi. mani, Sciti, Slavi e Illiri: analizzando tracce di sangue ritrovate nel Di certo non potevo farmi sfuggire un’occasione del genere. La nord-ovest dell’Inghilterra e risalenti a oltre 1200 anni fa sarebbe Foto: C Squared Studios, Getty Images maggior parte dei miei parenti ha l’argento vivo addosso, proprio stato possibile isolare anche vero e proprio «sangue vichingo»! come me. Siamo costantemente preda della voglia di viaggiare, di Che nelle mie vene scorra davvero sangue vichingo? Per avere avventurarci alla volta dell’immensità del mare. E i vichinghi non sono una risposta al mio quesito devo inviare un campione di saliva. Igenea forse stati i più grandi navigatori della storia? Magari la spiegazione mi recapita per posta l’attrezzatura necessaria. Ed ecco che mi è semplice, mi sono detto: noi Hein siamo i loro discendenti! I vichin ritrovo a passare un cotton fioc sull’interno guancia. Delicatamente, ghi suscitano simpatia. In Hillary Clinton addirittura vero e proprio ma con polso sicuro, per raccogliere una quantità sufficiente di ma amore. È stata la passione per i barbari del nord a spingerla tra le teriale cellulare. Provo una strana sensazione: prima d’oggi avevo bulletin 1/11 Credit Suisse
Genealogia Origine 5 visto prelevare campioni di saliva solamente nei gialli televisivi. Poi posso cercare, in una banca dati che ne comprende circa altri inserisco il campione in un contenitore di plastica, lo invio a Zurigo 300 000, i miei «cugini genetici», ovvero individui con cui ho condi e verso i 199 franchi. viso un antenato in tempi recenti. «Molto probabilmente nell’arco Tutto tace per settimane. Che Igenea si sia scordata di me? delle ultime 24 generazioni», precisa Scholz. Dopo aver inserito il F inalmente ricevo posta. Da una busta grande e spessa estraggo numero del test e la password nella maschera di ricerca, il software una cartella marrone scuro recante un logo dorato. All’interno trovo individua subito un «cugino»: in Danimarca. Ho un nuovo bagliore la copia a colori di un planisfero disegnato a mano, su cui sono trac di speranza: il risultato potrebbe suggerire la presenza di sangue ciate le migrazioni dei popoli: quasi 20 rotte differenti. La genealogia vichingo! non è di certo un gioco da ragazzi! Nessuno dei «cugini genetici» risiede però in Islanda o Norvegia, Su un altro foglio è riportato il risultato del mio test personale: tipiche roccaforti della civiltà vichinga. Accidenti! Il programma in «Aplogruppo: R1a1, Popolo originario: Germani o Slavi». Osservo il formatico identifica complessivamente 15 «cugini»: oltre a quello certificato con una certa perplessità. Dunque non sono un vichingo? danese figurano tre polacchi, tre tedeschi, due russi, due italiani, un E cosa sarà mai un aplogruppo? Mi viene in aiuto la legenda allegata: ucraino, un bulgaro, un olandese e un rumeno. Certo che la mia gli aplogruppi sono una sorta di «grandi rami dell’albero genealogico stirpe ha girato mezzo mondo! Tuttavia, Scholz mi consola: a detta dell’Homo Sapiens» o «etnie arcaiche», che dir si voglia. Si vengono sua non è «categoricamente escluso» che nelle mie vene scorra a creare quando popolazioni dello stesso ceppo si sviluppano sepa s angue vichingo. Il sito web dell’azienda consiglia diversi «upgrade». ratamente per un periodo prolungato. Fin qua, tutto bene. Per esempio un «Super Kombi», apparentemente molto più preciso Peccato che, a quanto pare, il mio aplogruppo R1a1 sia molto del test di base che ho eseguito io. Per determinare la linea paterna, diffuso: «Vi appartiene oltre il 40 per cento degli individui di sesso la procedura analizza 67 marcatori del cromosoma Y del DNA inve maschile residenti nell’area compresa tra la Repubblica Ceca e i ce di 12 e sottopone inoltre la linea materna a un attento esame. Il confini estremi dell’Asia centrale», recita il testo di accompagnamen prezzo? 899 franchi. Accipicchia! to. E un indiano su tre che parla l’hindi, per giunta. Non mi ci racca Mi sa che piuttosto mi stendo comodamente sul divano e mi im pezzo più! Quanto al sangue vichingo, le prospettive sono tutt’altro mergo nuovamente nella lettura delle ultime avventure di «Hagar che rosee: nella notte dei tempi, gli appartenenti all’aplogruppo l’Orribile». < R1a1 risiedevano presumibilmente nell’Asia meridionale. E come la mettiamo con il «popolo originario»? Il dato si riferisce alla popolazione a cui i miei progenitori appartenevano tra il 900 a.C. e il 900 d.C. Una classificazione inequivocabile non è però sempre Till Hein possibile. Prendiamo il mio esempio: «Germani o Slavi». Devo forse vive a Berlino, dove lavora come autore indipendente. Originario di Salisburgo, collabora fra l’altro a «Die Weltwoche», lanciare una moneta?! Igenea non mi pianta in asso. Il direttore «mare», «Die Zeit», «Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung» Roman C. Scholz mi rincuora al telefono: grazie al mio profilo DNA e alla collana «GEO». Nonostante nel Medioevo i vichinghi fossero particolarmente temuti, o forse proprio per questo, molti desiderano discendere in linea diretta da questo popolo. Credit Suisse bulletin 1/11
6 Origine Generi alimentari Dalla regione, a giusta ragione I ricercatori di tendenze constatano in Europa e negli Stati Uniti una «nuova consapevolezza alimentare». Oltre alla buona qualità, è essenziale soprattutto la provenienza. I generi ali- mentari di origine regionale o con una tracciabilità certa consentono di instaurare un legame emotivo, che nell’era della globalizzazione assume un ruolo sempre più importante. bulletin 1/11 Credit Suisse
Generi alimentari Origine 7 Testo: Beat Stauffer ziale è svolto anche dall’aspetto ecologico: per i prodotti locali i p ercorsi di trasporto sono molto più brevi, cosicché nella maggior Agli ospiti del ristorante Krafft di Basilea basta uno sguardo al menu parte dei casi il bilancio ecologico è decisamente migliore rispetto per notare che il numero di piatti offerti è relativamente esiguo, men ai beni importati. Un terzo fattore molto importante è tuttavia anche tre le descrizioni sono molto ampie. Un menu di tre portate potrebbe di tipo emotivo: entrambi gli esperti concordano che si tratta di valori presentarsi così: a un «bis di trota affumicata di Zeiningen» seguono come terra di appartenenza, identificazione, radici, rapporto con il «capuns ai semi di colza in salsa verjus del lago di Costanza, funghi territorio. Proprio nell’era della globalizzazione, questa esigenza shiitake e formaggio Belper Knolle». Come dessert, viene poi pro sembra aumentare: in un mondo in cui i produttori regionali e finora posto un carrello di formaggi svizzeri a latte crudo. indipendenti vengono comprati e integrati da gruppi multinazionali, Vengono inoltre fornite informazioni dettagliate sulla provenienza che poi vendono gli stessi prodotti a livello mondiale, cresce il biso di carni, verdure, pesce e frutti di mare. Lo stesso accade per il vino, gno di un legame con la propria terra d’origine. che proviene esclusivamente da aziende vitivinicole identificabili. E Un certo ruolo è svolto anche dal trend chiamato LOHAS, in atto chi desidera saperne ancora di più – ad esempio sull’origine dell’olio tra le persone con redditi elevati e di estrazione urbana, diffusosi d’oliva o dei dolci – può consultare il sito Internet del rinomato hotel- dagli Stati Uniti anche negli altri paesi occidentali. Il concetto di ristorante. OHAS (si veda la scheda a pagina 8) indica uno stile di vita che punta L A meno di dieci minuti dal Krafft, nelle immediate vicinanze delle a conciliare alimentazione sana e responsabilità ambientale. O forse grandi sedi di produzione della multinazionale farmaceutica Novartis, LOHAS , pur essendo un’espressione specifica per un ceto elevato, troviamo la Matthäusplatz, un’oasi nel cuore di un quartiere densa designa in realtà lo stesso trend che spinge i consumatori di un’altra mente popolato. Qui ogni sabato si svolge un vivace e colorato mer classe di potere di acquisto a rinunciare in inverno a fagioli o aspa cato, in cui avviene un contatto diretto tra produttore e consumatore: ragi giunti sugli scaffali per via aerea, preferendo le verdure di sta circa l’ 80 per cento delle merci esposte è infatti di coltivazione o gione degli orticoltori locali? produzione propria. Gli orticoltori della regione di Basilea – molti L’esigenza di un’indicazione esatta per la provenienza degli ali provenienti dalla vicina Germania meridionale – vendono frutta e menti non è nuova: per i vini di qualità, l’esatta località di produzione verdura, pane e fiori, e moltissime specialità quali miele, aceto arti è riportata già da molto tempo sull’etichetta, e anche per diversi gianale o acquavite. Creato nel 2006, questo mercato dei contadini tipi di formaggio la provenienza è essenziale. Attraverso le denomi si è rivelato un pieno successo, tanto che i suoi promotori sono sta nazioni di origine protetta AOC e IGP (si veda la scheda a pagina 8), i ti recentemente insigniti di un premio della città di Basilea, e oggi produttori hanno cercato fin dagli anni Novanta dello scorso secolo attira numerosi visitatori anche dagli altri quartieri. Come spiega di distinguere i propri prodotti «autentici» da emuli e succedanei di Christof Dietler, contitolare dell’azienda di consulenza P luswert, un qualità inferiore. A tale riguardo, un ruolo centrale è svolto anche simile mercato è il trend del momento. Questi esperimenti sono dal concetto di «terroir». A livello internazionale, il movimento Slow seguiti con grande attenzione dagli esperti dell’industria alimentare Food ha dato un impulso notevole alla promozione di alimenti auten e dai ricercatori di tendenze, in quanto anticipano gli sviluppi futuri. tici, non contraffatti e unici, in grado di offrire un elevato piacere di degustazione. Denominazioni fuorvianti Filiere sostenibili Oggigiorno molti consumatori hanno la spiacevole sensazione di non essere informati a sufficienza circa la provenienza dei generi Sebbene i piccoli e vivaci mercati dei contadini oppure i ristoranti alimentari, o talvolta addirittura di essere imbrogliati. Ormai non sono come il Krafft di Basilea possano dare spunti importanti, non sono solo gli insider a sapere che l’Italia esporta molto più olio d’oliva di in grado di risolvere i problemi derivanti da una produzione non so quello che produce, oppure che la carne secca grigionese è spesso stenibile e dai lunghissimi percorsi di trasporto. prodotta con manzo argentino. Tra i consumatori c’è inoltre grande Secondo Dietler è decisivo che nella grande distribuzione svizze incertezza circa l’impiego di additivi e conservanti nella produzione ra si sia messo in moto un meccanismo notevole sotto il profilo quan di alimenti. titativo, che riguarda migliaia di animali allevati in modo migliore, Per Christof Dietler è chiaro che l’origine verificabile e possibil r ilevanti quantità di pesticidi, a cui probabilmente si rinuncerà, e mente regionale di un prodotto svolge un ruolo sempre più importante c entinaia di migliaia di chilometri di trasporti su gomma che forse per la vendita. Si tratta peraltro di una tendenza osservabile anche non saranno percorsi. «Si tratta in ultima analisi di filiere sostenibili, a livello internazionale, precisa Dietler. Una valutazione del tutto da cui tutte le parti coinvolte traggono un vantaggio», afferma D ietler. analoga la fornisce anche Denise Stadler, addetta stampa di Coop: I prodotti originari delle rispettive regioni conseguono ovviamente molti consumatori non chiedono solo alimenti prodotti in modo soste risultati migliori. nibile, bensì anche di provenienza regionale. «Constatiamo sempre Come spiega Dietler, i due giganti della grande distribuzione sviz più spesso che i consumatori si informano sull’origine della merce», zera, Coop e Migros, hanno già compiuto importanti passi in avanti afferma Stadler. Ciò vale in particolare per la clientela «orientata al in termini di sostenibilità e regionalità dei prodotti alimentari. Si p arla bio». Secondo Dietler, per tali consumatori la provenienza regionale di programmi in piena crescita come «Naturaplan» (Coop, bio con Foto: Valentyn Volkov, Shutterstock è addirittura più importante di una produzione biologica certificata. la gemma, 760 milioni di franchi di fatturato), «Naturafarm» (Coop, Ma quali sono i motivi alla base del desiderio di alimenti regiona programma di allevamento, 480 milioni), «Terrasuisse» (Migros, pro li? Da un lato, un ruolo di una certa importanza è svolto dal fattore dotti di IP -Suisse, 650 milioni), «Dalla regione. Per la regione.» fiducia. «Si tende a fidarsi maggiormente dei prodotti della propria ( Migros, 750 milioni) o «Pro Montagna». Dietler è certo che, a fron regione», spiega Stadler. Tra l’altro, per questi prodotti è anche più te di simili volumi di fatturato e con un assortimento così ampio di facile verificare la correttezza dei dati indicati. Ma un ruolo essen prodotti regionali ed ecologici, Coop e Migros abbiano svolto un > Credit Suisse bulletin 1/11
8 Origine Generi alimentari LOHAS ruolo pionieristico a livello internazionale, guadagnando una notevole È l’acronimo di «Lifestyles of Health and visibilità in tutta l’Europa. Sustainability» (letteralmente: stili di vita im- prontati a salute e sostenibilità) e indica Accesso ai produttori bio in un clic un atteggiamento che punta a conciliare un’alimentazione sana con una responsabilità Per la portavoce Coop è evidente che un segmento di clientela in consapevole verso l’ambiente e le altre persone. piena crescita si sta orientando verso queste tendenze. Denise Stadler è però soprattutto convinta che la sua azienda abbia contri Terroir buito a plasmare tali trend. Peraltro, Coop esercita questa politica Questo termine di origine francese indica non solo nell’ambito dei prodotti bio, bensì in tutto il segmento: la zona specifica di provenienza di un prodotto, che si compone a sua volta di una località, laddove possibile, si cerca sempre di offrire prodotti originari della contraddistinta dalle sue peculiarità naturali Svizzera e in particolare della regione. Attualmente circa il 70 per (composizione del suolo, flora, fauna e cento dei generi alimentari a marchio Coop proviene dalla Svizzera, topog rafia), e degli uomini che riescono a valorizzare le qualità locali. e per i prodotti freschi questa percentuale è ancora nettamente più elevata. Un’attenzione particolare per quanto riguarda la prove- Prodotti AOC e IGP nienza dei prodotti viene dedicata da Coop alle cosiddette filiere I marchi ufficiali di qualità AOC e IGP sono riservati (dal 1997 ) ai prodotti agroalimentari regionali: prodotti bio provenienti da piccole realtà locali e prodotti aventi uno stretto e tradizionale legame che portano il marchio «Pro Montagna» e «Pro Specie Rara». L’ultimo con la rispettiva zona di origine. In Svizzera, progetto in termini di trasparenza e tracciabilità dei generi alimen- la maggior parte delle certificazioni AOC tari è il codice d’identificazione Naturaplan riportato sulla confezio- e IGP è costituita da prodotti a base di carne e formaggi. ne. Si tratta di un numero da tre a cinque cifre con il quale i consu matori possono apprendere mediante un semplice clic del mouse Slow Food l’esatta provenienza di un prodotto, giungendo direttamente alla Il movimento Slow Food è nato negli anni Novanta dello scorso secolo in Italia, espan- p agina della biofattoria. Questa applicazione web è disponibile da dendosi poi a tutta l’Europa. La priorità ottobre 2010. è sempre incentrata sulla riscoperta della cultura del gusto. Il concetto di «terroir» Torniamo ora all’hotel-ristorante Krafft, affacciato sul Reno, che pro pone ai propri ospiti una cucina basata su ingredienti prettamente regionali e pratica una politica di trasparenza sulla provenienza degli stessi. Lo chef Andi Steiner è convinto che la sua «filosofia dei pro dotti freschi e locali» e la dettagliata dichiarazione di origine siano molto apprezzate dai clienti del Krafft. La stessa linea è seguita a nche da ristoranti come il Terroir di Zurigo e il Lötschberg di Berna. Nel primo vengono serviti esclusivamente prodotti svizzeri, e ove possibile regionali, la cui esatta origine è attestata nel menu con dovizia di particolari. Con il termine «terroir» si indica l’origine spe cifica di un prodotto (si veda la scheda a sinistra). Una «swissness» al 100 per cento viene garantita anche per le ricette della nonna r ivisitate in chiave moderna. In un’atmosfera più rustica, anche nel ristorante Lötschberg di Berna vengono serviti soltanto prodotti svizzeri: vino e birra, for- maggi e insaccati, vari tipi di fondue e raclette vallesana. Anche qui, nel piatto e nel bicchiere si trovano pietanze di provenienza certifi cata AOC (si veda la scheda a sinistra), con una tracciabilità talvolta possibile fino alla singola fattoria o a una determinata alpe. Tutti gli esperti interpellati concordano sul futuro degli alimenti Link Internet www.slowfood-ticino.ch regionali prodotti in modo sostenibile o con esatta denominazione www.krafftbasel.ch/restaurant.html d’origine: il trend va chiaramente in questa direzione. Del resto, la www.terroir.ch provenienza e il terroir sono in auge anche perché questi termini www.loetschberg-aoc.ch www.pluswert.ch r ichiamano valori e sensazioni molto più coinvolgenti e immediati di www.aoc-igp.ch un freddo bilancio ecologico. < bulletin 1/11 Credit Suisse
bulletin plus L’inserto da staccare Barometro dell’identità Credit Suisse 2010 Assieme all’istituto di ricerche gfs.berna, il bulletin vuole indagare sui problemi che più affliggono gli svizzeri e mostrare quale sia il loro atteggiamento rispetto a diversi aspetti della vita. Nel nostro numero di dicembre avevamo presentato i risultati del barometro delle apprensioni 2010 nonché del barometro della gioventù, realizzato per la prima volta. Con il barometro dell’identità pubblichiamo ora i principali dati del settimo sondaggio relativo all’identità svizzera, che illustra fra l’altro i punti di forza e di debolezza del paese sul piano economico e socio-politico. Un confronto fra i vari sondaggi può rivelarsi utile. Le versioni in formato PDF (in italiano, tedesco e francese) sono disponibili al sito www.credit-suisse.com/bulletin. La rivista del Credit Suisse dal 1895 plus Barometro dell’identità Credit Suisse 2010 Paesaggio Neutralità Alpi
10 Origine Melting pot Sven Schubert Germania Tobias Merath Marcus Hettinger Germania Germania Julia Dumanskaya Russia Shivani Tharmaratnam Singapore ORI Melting pot Svizzera: il team Currency & Commodity Research del Credit Suisse di Zurigo è formato da nove collaboratori provenienti da sette paesi diversi. Ciascuno di loro presenta le cose e i luoghi che lo lega alla patria e svela cosa trova di così straordinariamente elvetico nella Svizzera. Annotazioni: Bettina Bucher; fotografie: Pia Zanetti bulletin 1/11 Credit Suisse
Melting pot Origine 11 Karim Cherif Francia Stefan Graber Svizzera Joe Prendergast Irlanda AnnaMária Simon Romania GINE Credit Suisse bulletin 1/11
12 Origine Melting pot Julia Dumanskaya Russia Mia madre mi ha comperato questo scialle un paio d’anni fa a Mosca. Ogni volta che lo indosso provo una sensazione par ticolare. Il motivo è tipicamente russo, ma mi è stato detto che va sempre più di moda anche nell’Europa occidentale. Il libro sotto il mio braccio è un vecchio volume illustrato di Mosca, una bellissima edizione rilegata in pelle che a dire il vero appartiene a mia madre. Lo mostro ai miei amici svizzeri quando vogliono s aperne di più sulla mia città natale. La mia foto preferita ritrae le cattedrali del Cremlino, il simbolo di Mosca. ... bulletin 1/11 Credit Suisse
Melting pot Origine 13 … In Svizzera noto uno spiccato senso di responsabilità nel piccolo e nel grande, un approccio sostenibile a tutte le cose. Ne è un limpido esempio la chiusura al traffico della strada nell’Eigental, nelle vicinanze di Kloten, durante il periodo di migrazione degli anfibi in primavera. Il blocco stradale consente a rospi e rane di raggiungere indenni le acque per la deposizione delle uova. È un evento che si ripropone ogni anno e ogni volta ne rimango affascinata. Credit Suisse bulletin 1/11
14 Origine Melting pot Joe Prendergast Irlanda Il dipinto grigio alle mie spalle è opera di un artista gallese sconosciuto. È uno dei primi quadri che abbia mai acquistato. S ono ormai trascorsi vent’anni e nonostante le sue smisurate dimensioni ha condiviso tutte le tappe geografiche del mio cammino professionale. Ha abbellito la mia casa a Londra e poi in Irlanda e infine mi ha accom pagnato in Svizzera. Amo le sue dimensioni e la profondità. Ha per tema l’infinità ed è molto più complesso di quanto possa sem- brare a un primo sguardo. ... bulletin 1/11 Credit Suisse
Melting pot Origine 15 … L’importanza tributata qui a direttive, d isposizioni e puntualità può sembrare un poco fredda o impersonale. Eppure ne emerge un’armonia collettiva che a mio giudizio rappresenta una componente e ssenziale dell’identità svizzera. Un pregio di questa società perbene e affidabile r isiede nel fatto che persino i bambini pic- coli possono recarsi a scuola da soli in s icurezza, un’eccezione davvero notevole nel mondo di oggi. Credit Suisse bulletin 1/11
16 Origine Melting pot Stefan Graber Svizzera A Zurigo mi muovo quasi esclusivamente in bicicletta. Si è veloci, non si perde tempo, non si fa attesa da nessuna parte, non ci sono orari dei mezzi di trasporto da spul- ciare e parcheggi da cercare: per me è un pezzo di qualità della vita. A Singapore, dove ho lavorato e vissuto per un paio d ’anni, ho rimpianto questa semplice forma di mobilità. Nella città-Stato asiatica non solo la regolazione del traffico è integral- mente incentrata sull’automobile, anche il clima tropicale caldo e umido non è pro priamente ideale per i ciclisti. L’evoluzione si muove in controtendenza: da noi si passa dall’automobile alla bicicletta, in Asia dalla bicicletta all’automobile. ... bulletin 1/11 Credit Suisse
Melting pot Origine 17 … In Svizzera la sfera privata, il proprio ‹ giardinetto›, riveste grande importanza. Sui mezzi di trasporto pubblici ognuno c erca possibilmente un posto a sedere s eparato. Al ristorante ciascuno ordina il proprio piatto, mentre a Singapore si o rdina insieme, il cibo viene disposto al centro della tavola e tutti se ne servono. A nche nell’abitare gli svizzeri hanno spesso cura di isolarsi il più possibile dai vicini, mentre a Singapore gli edifici residenziali dispongono sempre di un’area comune d ove gli abitanti si ritrovano per svolgere tutte le possibili attività. Foto: Stefan Jaeggi, Keystone Credit Suisse bulletin 1/11
18 Origine Melting pot Sven Schubert Germania L’amore per il paese natio non va forse reso in parte per la gola? Salsiccia al curry p e patatine fritte sono un’autentica pietanza berlinese. A Berlino ci sono un paio di locali, come il Curry 36 a Kreuzberg, un chiosco per spuntini dove la gente fa la coda fino alle tre di mattina. In Svizzera invece, dove vivo da sei anni, non sono ancora riuscito a trovare una salsiccia al curry davvero ap petitosa. Per questo ogni volta che mi reco a Berlino la regina delle salsicce è una tap- pa obbligata. Ma sul piano culin ario sono assolutamente aperto alle nuove esperienze. Ho cominciato a consumare formaggi solo in Svizzera e nel frattempo ho imparato ad apprezzare raclette e fondue come auten tiche prelibatezze. ... Marcus Hettinger Germania Era un maggiolino VW, me lo ricordo benis simo, anche se non rammento più il colore. Con il maggiolino, all’inizio degli anni S ettanta, i miei genitori hanno lasciato per lavoro la Germania meridionale alla volta della Svizzera. Sul sedile posteriore c’ero io, in questo seggiolino. Siccome sono arri- vato in Svizzera già da bambino, parlo per- fettamente a nche il dialetto. Oggi vivo nella regione di Basilea, il balzo dalla Germania non è stato troppo grande ed è sicuramente anche per questo che, oltre al seggiolino, non ho conservato altri oggetti legati a ricor- di della vecchia terra d’origine. ... bulletin 1/11 Credit Suisse
Melting pot Origine 19 … Apparentemente una spada ha funto per lungo tempo da legittimazione al diritto di voto alla Landsgemeinde di Appenzello. La spada è stata tramandata di generazione in generazione, e ancora oggi numerosi a ppenzellesi la portano alla Landsgemeinde. Da un lato è una curiosità, dall’altro trovo encomiabile che si conservino i cerimoniali, poiché arricchiscono la cultura. Foto: STR, Keystone … Spesso si tende a dimenticare che in S vizzera si parlano quattro lingue. Trovo a ffascinante l’idea che si possa viaggiare nel proprio paese e imbattersi all’improv- viso in una lingua diversa, ritrovarsi in terra ‹straniera› senza aver valicato il confine, e credo che dovremmo sforzarci di più per parlare queste lingue nazionali o perlo- meno comprenderle. Foto: Arno Balzarini, Keystone Credit Suisse bulletin 1/11
20 Origine Melting pot Shivani Tharmaratnam Singapore A dire il vero preferisco fotografare piutto- sto che essere fotografata, tant’è che q uando viaggio per affari ho sempre la mia fotocamera digitale con me. Ma non solo per immortalare le mie nuove impressioni, bensì anche perché vi sono memorizzate innumerevoli fotografie dei miei cari a Sin- gapore. E di luoghi familiari. Sono attac catissima alla famiglia e anche gli amici mi stanno a cuore. Una delle mie fotografie preferite ritrae mia sorella e la mia nipotina. La tecnologia moderna mi consente di p ortarmi appresso all’altro capo del mondo un pezzetto di patria e sicurezza in formato tascabile. ... Tobias Merath Germania Il mio piatto preferito sono le Maultaschen, e purtroppo sono quasi introvabili in S vizzera. Si è quasi portati a credere che una volta attraversato il lago di Costanza le Maultaschen siano da dimenticare. Ecco perché quando vado in Germ ania ne ac quisto alcune confezioni e le congelo. Le Maultaschen sono una specialità sveva e costituiscono un tipo di pasta r ipiena, una sorta di grossi ravioli, il cui ripieno è pre parato con un trito di carne, spinaci, mollica di pane e cipolle, insaporito con diverse spezie. Nel linguaggio comune sono note anche con il nome umoristico di ‹Herr- gottsbscheisserle› (piccoli ingannatori del Signore Iddio), che trae origine dal fatto che durante il periodo di quaresima la carne può essere nascosta avvolgendola nella p asta. ... bulletin 1/11 Credit Suisse
Melting pot Origine 21 … Mi sorprende il fatto che in Svizzera basti obliterare un biglietto a un apparecchio a utomatico per poter salire sul treno o sul tram. Il c ontrollo avviene solo a campione. In Asia invece il più delle volte non ci si a vvicina proprio al treno se non si ha un b iglietto. A quanto pare in Svizzera si nutre molta fiducia negli utenti dei mezzi pubblici. … Ciò che a volte mi stupisce è la grande cor- rettezza che presiede a tutto quanto viene fatto in Svizzera. Ad esempio la carta usata deve essere rigorosamente legata insieme perché venga anche raccolta. Gli orari di utilizzo del raccoglitore del vetro vanno rispettati alla lettera. E se l’orario di sosta in un parcheggio riservato ai visitatori è limitato a quattro ore, si può essere certi che qualcuno ti incolla un bel foglietto sul parabrezza se osi lasciarci la macchina una mezzoretta in più. Credit Suisse bulletin 1/11
22 Origine Melting pot Anna-Mária Simon Romania Le mie radici sono nella Terra dei Siculi, una piccola regione della Transilvania rumena. Un oggetto che mi ricorda la mia amata ter- ra natia è un portone in miniatura, prove- niente appunto dalla Terra dei Siculi. Questi imponenti portoni in legno sono un tipico esempio di architettura transilvana: sono ornati con dipinti o intagli e donano un toc- co maestoso all’ingresso delle case nel v illaggio. Sotto lo stesso tetto vi sono due passaggi: il più piccolo per le persone, il più grande per i veicoli. Il visitatore che pas- sa attraverso il portone viene accolto da iscrizioni come ‹Benedetto sia colui che en- tra, e la pace accompagni colui che parte›. ... bulletin 1/11 Credit Suisse
Melting pot Origine 23 … I primi tempi che mi trovavo in Svizzera c ercai in una libreria qualcosa che mi a iutasse a migliorare il mio tedesco. Il mio sguardo cadde sull’opera ‹Der Wasch küchenschlüssel› (letteralmente ‹La chiave della lavanderia›) di Hugo Loetscher. Poiché avevo già sperimentato che nel rapporto con la lavanderia risiede senz’altro una con- flittualità, ne rimasi incuriosita e acquistai il libro. Per mia fortuna! Mi ha spiegato come funziona la mentalità svizzera nel quoti diano e perché è così importante per gli svizzeri attenersi a tutte le regole scritte e non scritte. Il breve racconto geniale di L oetscher mi ha dato la chiave per aprire il... portone elvetico. Foto: Dirk Holst, DH Foto Credit Suisse bulletin 1/11
24 Origine Melting pot Karim Cherif Francia In questo tea room marocchino respiro un po’ di aria di casa. Ho radici arabe. Le n umerose piastrelle di maiolica colorata sprigionano un’atmosfera orientale e i bassi sofà ricordano un salotto arabo, dove ci si mette comodi, si sta con la famiglia e gli amici, si sorseggia un tè. Il tè per l’ap- punto riveste un’importanza particolare n ella nostra cultura e ospitalità: c’è sempre il tempo per un tè e c’è sempre un buon motivo per berlo insieme. Quando si riceve un ospite si finisce immancabilmente in s alotto, con un tè. Sono momenti di aggre- gazione e condivisione, propriamente di f elicità. ... bulletin 1/11 Credit Suisse
Melting pot Origine 25 … Della Svizzera amo soprattutto l’estate, quando si può trascorrere la serata in un bar di uno stabilimento balneare all’aperto lungo il fiume o il lago. Che io ricordi non c’è nulla di comparabile in Francia: a Parigi nessuno si sognerebbe di fare il b agno nella Senna. I miei preferiti sono il Rimini-Bar e il Barfuss-Bar all’interno del Frauenbadi, lo stabilimento balneare in stile liberty riservato di giorno alle sole d onne. La totale trasformazione di questi centri all’imbrunire mi affascina: diventano un luogo di ritrovo per chi desidera diver tirsi e ascoltare musica. Una combinazione davvero straordinaria di vita notturna me- tropolitana e natura intatta. Foto: Dagmar Lorenz La nota fotografa Pia Zanetti vive e lavora a Zurigo dal 1971. In precedenza aveva trascorso otto anni a Roma e Londra. Pia Zanetti ha richiamato l’attenzione su di sé con vari reportage di grande impatto su America latina, Africa, Medio ed Estremo Oriente, Europa orientale e occidentale. Le sue fotografie sono presenti in collezioni pubbliche e private. Credit Suisse bulletin 1/11
Migliaia di stelle sono dovute nascere e poi morire per creare quei materiali di cui noi stessi, in buona sostanza, siamo fatti. Figli del l’universo Mentre i tentativi di spiegare la genesi dell’umanità sono spesse volte intrisi di elementi mitici, l’origine vera e propria rimane avvolta nell’oscurità. Viceversa, l’origine della «materia prima» di cui l’uomo è costituito è una pagina decisamente meglio esplorata. bulletin 1/11 Credit Suisse
Elementi Origine 27 Testo: Andreas Walker Stante le attuali conoscenze viviamo in un universo che si è formato dando infine origine, circa 4,8 miliardi di anni fa, agli otto pianeti, a circa 13 miliardi di anni fa. Da una gigantesca esplosione, nota comu vari pianeti nani, almeno sessanta lune, migliaia di asteroidi e innu nemente come «big bang», scaturì una palla di fuoco estremamente merevoli meteoroidi e comete. piccola, di densità e temperatura inimmaginabili – l’universo primi Stadi di sviluppo del sole e di altre stelle genio – che per effetto dell’esplosione iniziò a espandersi seguendo un processo che continua tuttora. Svariate centinaia di migliaia di Il sole si trova attualmente con buona approssimazione a metà del anni dopo il big bang si formarono enormi quantità di idrogeno, l’ele suo ciclo vitale. Per il «prossimo futuro» – alcune centinaia di milioni mento più leggero costituito da un protone e da un elettrone, nonché di anni – splenderà con la stessa costanza di oggi, dopodiché la sua da elio e tracce di litio. luminosità aumenterà lentamente, la sua massa comincerà a gon I fisici si interrogano ancora oggi cercando di indovinare perché fiarsi fino a una volta e mezzo le sue dimensioni attuali e sarà due la storia della creazione non si sia già interrotta poco dopo il big bang: volte più brillante. Frattanto il calore sulla terra diverrà insopportab ile per pura teoria l’idrogeno avrebbe infatti potuto distribuirsi abbastan tanto da fondere le calotte polari e desertificare il pianeta. Fra circa za uniformemente nell’universo e rimanere poi sospeso nel cosmo cinque miliardi di anni, infine, la riserva di idrogeno presente all’in come una nube che con l’espandersi dell’universo si sarebbe assot terno del sole sarà esaurita. Il nucleo si contrarrà per effetto della tigliata sempre più. sua gravitazione (collasso gravitazionale) e si riscalderà fino a inne Se l’universo avesse compiuto questa evoluzione sarebbe perito scare i processi di fusione nucleare negli strati esterni dove ancora prima di dar vita a qualcosa, o espresso con altre parole: sarebbe vi sono sacche di idrogeno. Il sole continuerà a ingrandirsi mentre al finito in uno spazio gigantesco in cui fluttuavano solo immani nebu tempo stesso la sua superficie comincerà a raffreddarsi. A questo lose di idrogeno. Ma la natura previde uno sviluppo diverso. stadio si trasformerà in una colossale stella rossa cento volte più Con il tempo la concentrazione di materia diede vita alle stelle, luminosa dell’attuale sole che si espanderà fino all’orbita di Mercurio. disposte in masse colossali dette galassie, che sono insiemi di vastis Sulla terra regnerà a questo punto un clima da altoforno che farà sime dimensioni di varie centinaia di miliardi di soli. Anche il numero evaporare gli oceani e arroventerà la superficie terrestre. delle galassie stesse è oggi stimato a oltre 100 miliardi. Dopo alcuni altri milioni di anni la temperatura nel nucleo di elio della gigante rossa salirà a circa cento milioni di gradi, quindi inizie Masse gassose addensate in stelle rà la fusione degli atomi di elio in atomi di carbonio e ossigeno. Per Miliardi di anni or sono dalla materia della nebulosa primordiale si effetto delle reazioni termonucleari, da questo istante in poi al cen formò anche una spirale gassosa in rotazione su se stessa, la nostra tro del sole si accumulerà carbonio, nel seguito il nucleo si r istringerà Via Lattea primigenia. Quando le masse gassose si condensarono nuovamente e la zona di combustione dell’elio si espanderà verso lentamente in stelle, nacquero i soli. Stelle massicce o blu di prima l’esterno, cosicché la gigante rossa assumerà dimensioni così co generazione fusero l’idrogeno in elio e poi in elementi più pesanti e lossali che la sua atmosfera esterna ingloberà la terra. poiché avevano vita breve e alla fine del loro ciclo vitale divennero In un arco di circa 100 000 anni il sole rilascerà nello spazio gli instabili, «presto» si dissolsero in luminose esplosioni come spetta strati più esterni. Questa nube gassosa continuerà a espandersi nel colari supernove, rilasciando detriti stellari e una gigantesca nube cosmo formando una nebulosa planetaria al cui centro rimarrà una Foto: Reha Mark, Shutterstock gassosa. Alcuni miliardi di anni addietro ai margini della Via Lattea stella rovente e poco luminosa, il nucleo inerte della gigante rossa. si condensò anche una nebulosa di polveri e gas interstellari, nel cui Dopo altri milioni di anni questa stella darà origine a una nana centro si formò un nucleo denso e rovente (protosole) dal quale nac bianca. Una volta raggiunto questo stadio, il sole avrà ancora una que una stella gialla: il nostro sole. Oggi si ritiene che la materia massa pari all’incirca alla metà di quella attuale, ma comunque detritica si sia raccolta in cerchi concentrici attorno al neonato sole, grande appena quanto il nostro pianeta, giacché la parte residua > Credit Suisse bulletin 1/11
28 Origine Elementi della materia è stata dispersa nello spazio interplanetario nella fase di fatto da polvere stellare raffreddata, ovvero i nostri organismi di gigante rossa. sono detriti trasformati di soli scomparsi da lungo tempo. È affasci Le nane bianche o degeneri presentano una densità di circa una nante l’idea che le persone che stanno leggendo questo bulletin, tonnellata per centimetro cubo. Non potendo più innescare alcuna persino lo stesso telescopio con cui osservano le stelle e infine t utto reazione nucleare sono destinate a raffreddarsi e a spegnersi len il materiale di costruzione della terra, siano fatti di materia stellare tissimamente nell’arco di vari miliardi di anni. proveniente da corpi celesti collassati in un passato lontanissimo. Le stelle con una massa fino a quattro volte quella del sole com Siamo dunque «figli dell’universo» in senso letterale! piono un’evoluzione analoga alla sua, ma molto più rapidamente. Più A questo punto si evidenzia l’affascinante intelligenza ordinatrice elevata è la massa di una stella, più breve è il suo ciclo vitale. La all’opera nell’universo e non fortuitamente protesa alla vita. Per ef stella Sirio ad esempio, con una massa circa due volte superiore a fetto di minime fluttuazioni di densità e della gravitazione, da enormi quella solare, raggiunge solo un decimo dell’età del nostro sole. Le masse di idrogeno si formarono galassie e stelle. Se l’idrogeno si stelle con massa molto grande vivono persino «solo» alcuni milioni di fosse distribuito del tutto uniformemente, oggi non esisteremmo. I anni, il che secondo i parametri cosmologici è molto poco. «grandissimi soli» bruciarono molto rapidamente, fornendo così gli elementi assolutamente necessari per un ulteriore sviluppo dell’uni Detriti stellari come materiale di costruzione verso. Dopo alcune generazioni stellari apparvero anche elementi Pur avendo un ciclo vitale breve, le stelle con massa molto grande più pesanti dell’idrogeno e dell’elio, fra l’altro anche ossigeno e sili assolvono una funzione molto importante nel cosmo: producono gli cio, che sulla terra ricoprono un ruolo primario per la nascita della elementi chimici pesanti. Nel corso del loro sviluppo si trasformano vita. Infine occorrono piccoli soli gialli come il nostro, che abbiano in supergiganti rosse e il calore al loro interno è tale che la fusione un ciclo vitale sufficientemente lungo e un sistema planetario che termonucleare travalica ampiamente la combustione dell’elio di stel ospiti inoltre un pianeta posto alla «giusta» distanza dal sole madre, le solari. Il processo innesca così una reazione a catena durante la non troppo vicino e non troppo lontano. Il pianeta deve anche pos quale si producono elementi sempre più pesanti. Dopo che la stella sedere la giusta densità e composizione atmosferica, altrimenti ha fuso i nuclei di silicio in nuclei di ferro, la produzione di energia p otrebbe regnarvi un clima torrido come su Venere o da periodo gla termina e il nucleo collassa. Il collasso gravitazionale è di così vaste ciale come su Marte. A queste condizioni possono esistere le forme proporzioni da liberare una gigantesca quantità di energia che pro di vita a noi oggi note, se aggiungiamo acqua in quantità sufficiente voca un’immane esplosione cosmica: gran parte della stella, in par e in forma adeguata (oceani liquidi). ticolare i suoi strati più esterni, definita «supernova», si disintegra e In un’ottica puramente statistica, i 13 miliardi di anni di esistenza viene lanciata nello spazio. La stella diventa più luminosa dell’intera del cosmo sono un periodo troppo breve per un’origine meramente galassia che la ospita sprigionando una luce pari a miliardi di soli casuale della vita. In altre parole: la vita molto evoluta è nata pratica normali e scagliando nello spazio tanta materia quanta ne occor mente nel minor tempo possibile. Anche se di primo acchito sembra rerebbe per dar vita a parecchi sistemi solari come il nostro. Per gli che la nostra terra si trovi in un universo freddo e ostile alla vita, così osservatori sulla terra la stella diverrebbe improvvisamente così vasto da farci sentire forse smarriti, in realtà è esattamente l’opposto. chiara da eclissare l’intera sua galassia, anche se prima era del tut L’universo è programmato per la vita to invisibile a occhio nudo, tanto da infondere la sensazione di una nuova stella nata dal nulla. Ecco perché l’improvviso risplendere di L’universo sembra programmato a creare, in cicli incessanti di dive un oggetto simile a una stella è definito nova, e supernova quando nire e perire di innumerevoli miliardi di soli, un ordine sempre più il fenomeno è particolarmente luminoso e brillante. progredito della materia che consentisse inizialmente una vita primi Durante l’esplosione di una supernova vigono condizioni alle quali tiva e infine le sue forme più evolute. Varie generazioni di stelle sono possono formarsi elementi anche più pesanti del ferro, quindi anche dovute nascere e poi morire per creare quei materiali presenti sulla atomi «esotici» come l’oro o l’uranio, presenti pure sulla nostra nostra terra e di cui noi stessi, in buona sostanza, siamo fatti. terra. Questa esplosione gigantesca scaglia e disperde i nuovi ele L’interrogativo del «perché» sembra trascendere l’intelletto umano. menti nello spazio, dove possono di nuovo mescolarsi con altre nubi Poco importa se questa forza viene chiamata Dio, intelligenza su gassose ed essere poi «utilizzati» in futuro per creare nuovi soli e periore, creatore o altro: per il pensiero umano la nascita della vita pianeti. Tutti gli elementi che si incontrano sul nostro pianeta sono nell’universo rimarrà il più affascinante prodigio che mai si sia com «maturati» in stelle e supernove. I nostri corpi umani sono costituiti piuto. < bulletin 1/11 Credit Suisse
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