Bollettino Astronomico - 434 / 2018 6 Giugno 2018 - Osservatorio Galileo Galilei
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Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 OSSERVATORIO ASTRONOMICO e PLANETARIO G.Galilei 28019 SUNO (NO) Tel. 032285210 / 335275538 www.osservatoriogalilei.com info@osservatoriogalilei.com Mercoledì 6 giugno 2018, dopo le ore 21, in osservatorio, per i tradizionali incontri del primo mercoledì di ogni mese, vi sarà una serata dedicata alle proiezioni al planetario e, in caso di condizioni meteo favorevoli, osservazioni al telescopio . In caso di cattivo tempo sarà in uso il solo planetario. La Luna all’ultimo quarto sorge alle 01:54 l’osservazione di oggetti deboli del profondo. Si potranno vedere le principali costellazioni primaverili e estive. Giove ben visibile per gran parte della notte nella costellazione della bilancia, seguito, molto più tardi - da Saturno (23:43) CALENDARIO LUNARE DI GIUGNO Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 EFFEMERIDI DI MAGGIO Luna Luna Sole Sole Inizio Fine Data Sorge Tramonta Sorge Tramonta Alba Crepuscolo ------------ --------- --------- --------- --------- --------- --------- 01/06/2018 23:32 07:59 05:40 21:08 03:12 23:37 02/06/2018 ------ 08:49 05:40 21:08 03:11 23:38 03/06/2018 00:14 09:45 05:39 21:09 03:09 23:40 04/06/2018 00:52 10:42 05:39 21:10 03:08 23:42 05/06/2018 01:25 11:42 05:38 21:11 03:07 23:43 06/06/2018 01:54 12:43 05:38 21:12 03:05 23:45 07/06/2018 02:21 13:47 05:38 21:12 03:04 23:46 08/06/2018 02:47 14:51 05:37 21:13 03:03 23:48 09/06/2018 03:13 15:59 05:37 21:14 03:02 23:49 10/06/2018 03:41 17:09 05:37 21:14 03:01 23:50 11/06/2018 04:12 18:21 05:37 21:15 03:00 23:51 12/06/2018 04:47 19:36 05:36 21:15 03:00 23:52 13/06/2018 05:30 20:49 05:36 21:16 02:59 23:53 14/06/2018 06:20 21:57 05:36 21:16 02:58 23:54 15/06/2018 07:21 22:58 05:36 21:17 02:58 23:55 16/06/2018 08:29 23:49 05:36 21:17 02:58 23:56 17/06/2018 09:42 ------ 05:36 21:18 02:57 23:56 18/06/2018 10:56 00:31 05:36 21:18 02:57 23:57 19/06/2018 12:09 01:07 05:36 21:18 02:57 23:57 20/06/2018 13:20 01:38 05:37 21:19 02:57 23:58 21/06/2018 14:28 02:06 05:37 21:19 02:57 23:58 22/06/2018 15:35 02:32 05:37 21:19 02:57 23:58 23/06/2018 16:39 02:59 05:37 21:19 02:58 23:58 24/06/2018 17:43 03:28 05:38 21:19 02:58 23:58 25/06/2018 18:45 03:58 05:38 21:19 02:59 23:58 26/06/2018 19:44 04:32 05:38 21:19 02:59 23:57 27/06/2018 20:39 05:11 05:39 21:19 03:00 23:57 28/06/2018 21:29 05:55 05:39 21:19 03:01 23:57 29/06/2018 22:13 06:44 05:40 21:19 03:02 23:56 30/06/2018 22:52 07:37 05:40 21:19 03:03 23:55 '------' indica nessun evento. Effemeridi calcolate per le coordinate di dell’Osservatorio Lat. 45° 36’ 16” Nord Long. 08° 34’ 25” Est Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 3
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 4
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 IL CIELO DEL 6 GIUGNO 2018 Mappa centrata alle ore 22:53 (a cura di Oreste Lesca) tarda sera del 6 giugno, sorge Saturno, la stazione ISS transita qui nel cratere verso il corvo, Venere ancora visibile e Giove domina il cielo a sud Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 5
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 RECENSIONI (a cura di Silvano Minuto) ÈVE HERRMANN IL MIO COFANETTO MONTESSORI DI ASTRONOMIA 1 libro da 64 pagine + 1 libro da 32 pagine Dimensioni 18x20 cm € 19,90 Cosa c'è nell'universo? Come funziona il sistema solare? Perché i pianeti non cadono? Come si osservano le costellazioni? Ève Herrmann applica il metodo Montessori alla scoperta dell’astronomia in questo cofanetto che comprende: • 60 immagini classificate per scoprire l’universo in autonomia • una mappa stellare rotante per individuare le stelle stagione per stagione • un libretto per conoscere i principali corpi celesti • un quaderno per osservare e disegnare le costellazioni Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 6
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 SITO INTERNET E BOLLETTINO – ADEGUAMENTO GDPR (a cura di Corrado Pidò) Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali Comunichiamo che il sito internet www.apan.it è ancora momentaneamente posto in manutenzione per importanti lavori di ristrutturazione e rinnovamento oltre al necessario adeguamento alle policy GDPR entrata in vigore il 25 maggio scorso. Durante questo periodo non sarà possibile accedere completamente a tutti i contenuti. La distribuzione dei Bollettini di informazione Astronomica è comunque garantita. E’ stata inviata comunicazione relativa alal nuova informativa privacy, necessaria per continuare a ricevere il bollettino periodico. Per continuare a riceverlo no è necessario fare nulla, per interrompere la ricezione del bollettino utilizzare l’apposito link presente in calce a ogni notifica di pubblicazione, come l’esempio qui sotto. Siamo dispiaciuti per il ritardo nella riedizione del sito ma nell’interesse di tutti è nostra intenzione rispettare le nuove disposizioni europee in materia di Privacy. Grazie per la comprensione e collaborazione. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 7
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 SISTEMA SOLARE (a cura di Silvano Minuto) I PIÙ GRANDI METEORITI CADUTI IN ITALIA Meteora deriva dal greco e significa “sospeso nell’aria” e infatti la scienza che studia i fenomeni del cielo si chiama metereologia. E’ passato moltissimo tempo da quando il cielo veniva scrutato quasi con terrore perché non se ne conoscevano i segreti e le meteoriti erano uno di questi. Non che oggi questi segreti siano stati tutti svelati, anzi. Sempre nuovi aspetti continuano ad affascinare gli appassionati che però possono contare, ad oggi, su un numero rilevante di meteoriti caduti, con caratteristiche diverse tra loro, a partire da forma, peso e dimensioni. Tra i meteoriti caduti in Italia, il più grande è denominato Alfianello, dalla località in provincia di Brescia dove è stato rinvenuto nel lontano 1883. Dal peso approssimativo di 200 Kg ed è stato fatto a pezzi subito dopo essere caduto. Il meteorite più grande ancora tutto intero trovato in Italia risale anch’esso al 1883 e si chiama Bagnone, dalla località toscana in cui è stato rinvenuto. Si trova al Museo di Scienze Naturali di Pisa e il suo peso è di circa 50 Kg. La storia di questo meteorite inizia ai primi del 1900 quando, trovato da alcuni contadini all’interno dei loro possedimenti, passò, per vendita, attraverso diverse famiglie importanti dell’epoca. Il meteorite di Bagnone Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 8
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 Al 31 Agosto 1872 risale quello che, pur non tra i più grandi meteoriti caduti in Italia, è di sicuro uno dei più conosciuti in assoluto. Si tratta del cosiddetto meteorite di Orvinio, oggi in provincia di Rieti, ma ai quei tempi località umbra. Scriveva all’epoca G. Stanislao Ferrari S.J. dell’Osservatorio Pontificio: “ Il fenomeno qui fu veramente sorprendente, ed atterrò molti contadini che si ritrovavano nella campagna, e qualcuno rimase privo dè sensi per qualche tempo, per i sassi infocati che cadevano vicino, e che prendevano per folgori a ciel sereno“. Tante le testimonianze dirette di quella meteora che si accese diventando grande quasi come la luna piena e sparì lasciando una nube allungata seguita pochi minuti dopo, da una violenta detonazione, un rumore sordo, come una mina, seguita poi da un rombo di altre detonazioni minori, come un fuoco di fucile. I sei i frammenti della meteorite di Orvinio rinvenuti nel 1872-73 pesano 3,397 Kg.; due si trovano oggi al Museo Mineralogico dell’Università La Sapienza di Roma, mentre altri frammenti si conservano presso i musei di Berlino, Budapest, Londra, Mosca, Austria, Francia, Cecoslovacchia, Stati Uniti. Frammento del meteorite di Orvinio Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 9
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 Il 24 Maggio 1886 il meteorite di Tordandrea di Assisi venne ritrovato da tre contadini che alle prime luci dell’alba si trovavano già nei loro campi per lavorare. Il meteorite in questione misura quasi 14 centimetri in lunghezza e 13 in larghezza. Successivamente al ritrovamento è stato suddiviso in diversi frammenti per poterne facilitare l’impresa di studio e, oggi, il frammento più grande è conservato presso il British Museum di Londra, mentre frammenti minori si trovano all’Università di Bologna (93 grammi) e al Museo di Storia Naturale di Milano (159 grammi). Frammento del meteorite di Tordandrea Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 10
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 Risale al 25 settembre 1996 a Fermo l’ultimo tra i meteoriti caduti in Italia maggiormente conosciuti al mondo, non tanto per le sue dimensioni (10,2 Kg di peso specifico), quanto per essere l’ultimo esemplare ritrovato fino a questo momento e per il fatto che non si sia frantumato all’impatto con l’atmosfera diversamente dalla quasi totalità dei meteoriti. Ha una forma irregolare, misura mediamente 19 x 24 x 16 centimetri ed è possibile visionarlo presso il Museo Popolare di Villa Vitali a Fermo. Il meteorite di Fermo Altre testimonianze di cadute di meteoriti in Italia durante il 1900 riguardano il meteorite di Torino (risalente al 1988) e quello di Noventa Vicentina (in provincia di Vicenza) avvenuto nel 1971. Tra i metoriti più antichi caduti in terra italiana, si colloca sicuramente il meteorite caduto a Vago, in provincia di Verona, il 21 giugno 1668, per un peso totale di 227 Kg, quello caduto a Castrovillari, in provincia di Cosenza, il 9 gennaio 1583, dal peso di 15 Kg. e il meteorite di Narni, in provincia di Terni, caduto addirittura nell’anno 921 d.c. Interessante la fenomenologia che sembra precedere ogni caduta, indipendentemente dal luogo di impatto: sembra infatti dal racconto di chi ha, anno dopo anno, secolo dopo secolo, assistito a questi avvenimenti, che il cielo si ricopra di nubi scure e che si inizino a sentire forti tuoni e strani brontolii provenienti dall’alto, come se si stesse preparando un forte temporale. Dopo un breve lasso di tempo, inizia la pioggia di meteoriti (se il corpo celeste si frantuma in vari frammenti) o si assiste alla caduta vera e propria nel caso di un solo pezzo. Non è comunque ben chiaro se l’entità dei brontolii che lo precedono sia strettamente correlata alla grandezza del meteorite in arrivo. Di sicuro però questo fenomeno è stato fonte di leggende e miti: meteore come lacrime delle divinità per i disastri che stavano per avvenire o che erano appena avvenuti, anime del purgatorio che avevano bisogno delle preghiere per andare in paradiso, scie luminose che rappresentano il viaggio dei defunti in ascesa. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 11
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 DIARIO ASTRONOMICO (a cura di Silvano Minuto) Presentazione nel bollettino n. 355 del 21.1.2015 Nel periodo viene osservata la variabile Mira e i pianeti Giove, Saturno e Urano Parte 79 - 1941 7 Novembre 1941. 21h 25m - 21h 35m. Cielo sereno. Chiaro di Luna. Oss. di Giove. L’immagine è piuttosto confusa, e sul disco la fascia tropicale Nord, assai larga, è la sola visibile. Tre dei satelliti sono ad Ovest, e uno ad Est (cann. di 54mm; ingr. 86). Al binocolo i due occidentali più vicini al pianeta non appaiono nettamente separati, e si scorgono due satelliti ad Ovest, assai brillanti ed uno più discosto e più debole ad Est. 8 Novembre 1941. 19h 55m - 20h. Mira è sempre visibile al binocolo, ma assai debole, e perciò riesce difficile stimarne lo splendore. Essa non differisce molto dalla prossima stella B di gr. 8.0, alla quale è tuttavia un po’ inferiore. 8 Novembre 1941. 21h 20m - 21h 40m. Chiaro di Luna (età g. 19.3). Oss. di Giove. Immagine generalmente men che mediocre. Come di solito, la fascia tropicale Nord è intensa; le regioni polari australi, grigie e limitate da una linea nettamente tracciata. La parte compresa fra questa e la fascia tropicale è la più chiara del disco; tuttavia nei migliori momenti si scorge la fascia tropicale Sud, pallida ma sicuramente visibile, e la tropicale Nord si sdoppia in due, di cui notevolmente più importante l’australe (cann. di 54mm; ingr. 86). I satelliti sono due per parte, e ad eccezione del più vicino degli occidentali, sono visibili, per quanto non molto facilmente, anche al binocolo. 17 Novembre 1941. 20h 5m - 20h 30m. Mira è notevolmente inferiore anche alla stella B di gr. 8.0, ma superiore alla compagna, ed anche a D di 8.8. per confronto con B e D, si stima di 8.5 o leggermente superiore (binocolo e cann. di 54mm; ingr. 16 e 47). 17 Novembre 1941. 20h 40m - 21h. Dal confronto con le fotografie del 23 Agosto, Saturno e Urano appaiono essere notevolmente spostati verso Ovest. La vicinanza di Saturno ostacola i confronti di splendore; tuttavia Urano è superiore alle prossime stelle di 6.4, 6.3 e 6.0, e non differisce molto dalla prossima stella notata sulla carta di Coelum di 5.5, alla quale sembra anzi piuttosto superiore (binocolo). 17 Novembre 1941. 21h 5m - 21h 15m. Oss. di Giove. Tre dei satelliti sono in prossimità del pianeta, uno ad Ovest e due ad Est; uno discosto ad Est, visibile anche al binocolo. L’immagine senza essere veramente buona, è assai migliore che nelle precedenti osservazioni, e sul disco si scorgono tre fascie; la temperata australe, ben visibile, che limita le regioni grigie australi; la tropicale australe, debolissima, e la tropicale boreale, intensa e larga, ma di aspetto non uniforme. (cann. di 54mm; ingr. 86). 1 Dicembre 1941. 21h 20m - 21h 30m. Cielo sereno. Chiaro di Luna. Oss. di Giove. Immagine mediocre. Sul disco si scorgono le due fascie tropicali, di cui l’australe debole ma distintamente visibile, e la temperata Sud stretta ma oscura. Uno dei satelliti è visibile discosto ad Ovest. Dei tre orientali il più discosto è il più brillante, e i due altri formano una stretta doppia, di cui un po’ maggiore la componente boreale (cann. di 54mm; ingr. 86). 10 Dicembre 1941. 20h 5m - 20h 30m. Cielo sereno. Oss. di Urano. Il pianeta si è notevolmente avvicinato alle due stelle di 6.3 e 5.5, e la sua distanza dalla prima è minore di quella che separa le due stelle. Quanto allo splendore, stessi rilievi del 17 Novembre (binocolo e cann. di 54mm; ingr. 16). Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 12
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 11 Dicembre 1941. 19h 55m - 20h. Urano è abbastanza vicino alle due stelle di gr. 6.3 e 5.5 da essere comodamente visibili nello stesso campo anche con 47 ingr., ma non tanto da poter essere facilmente confrontato con quest’ultimo. Si può invece confrontare con la stella di gr. 6.3, trovandolo notevolmente superiore. 11 Dicembre 1941. 20h - 20h 10m. Cielo sereno. Oss. di Giove. Sebbene l’immagine sia assai mediocre, si scorgono sul disco le due fascie tropicali e la temperata Sud, coi caratteri già notati. I satelliti sono due per parte, e i due orientali e il discosto degli occidentali sono visibili anche al binocolo (cann. di 54mm; ingr. 86). 22 Dicembre 1941. 17h 45m - 18h 5m. Cielo sereno, un po’ nebbioso e un po’ chiaro, specialmente in principio, per le luci del crepuscolo, oltre che per il chiaro di Luna (età g. 4.3). Urano ha continuato a spostarsi verso Ovest, avvicinandosi alla stella di gr. 5.5, con la quale può essere veduto nello stesso campo con tutti gli oculari: Come nelle precedenti osservazioni, Urano appare un po’ superiore. Con 86 ingr. esso non presenta alcun aspetto planetario; tuttavia il suo diametro appare sensibilmente superiore a quello della stella e presenta una minore vivacità di splendore (cann. di 54mm). SUPERNOVE - SUPERNOVA 2018bui – ATEL 11660 (a cura di Silvano Minuto) scoperta il 18.5.2018 DA All Sky Automated Survey for SuperNovae nella Galassia KUG 1417+139 AR 14h20m43s Dec. +13°41’42” - Boote Trovata a 9.7” a sud del Centro della Galassia Mag. 17,9 Tipo II Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 13
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 Una delle postazioni dell’organizzazione dislocata in South Africa . Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 14
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 IMPARARE GLI ALLINEAMENTI – CENTAURO E CROCE (a cura di Silvano Minuto) Da: Osservare il Cielo – Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni Un osservatore che per la prima volta affronta un cielo stellato con la volontà di riconoscere le costellazioni, può essere preso dallo sconforto: le stelle sono tante, più o meno luminose, più o meno vicine fra loro; orientarsi in un mare così caotico può sembrare difficile. Quando si inizia ad osservare il cielo, occorre innanzitutto cercare delle forme caratteristiche, dette asterismi. Fondamentale per l'apprendimento è un cielo non inquinato e buio, possibilmente sgombro da intralci fisici (come montagne alte molto vicine) che impediscano l'osservazione di grandi aree della volta celeste. In questa esposizione non seguiremo necessariamente le stagioni, ma procederemo ad illustrare le varie costellazioni per raggruppamenti omogenei. Una sezione interattiva per imparare gli allineamenti di base è disponibile sul sito istituzionale APAN alla pagina: http://www.osservatoriogalilei.com/home/index.php/didattica/imparare-gli-allineamenti I - Riconoscere il Grande Carro (o Orsa Maggiore) – 31.3.2011 II – Riconoscere la Stella Polare – 30.4.2011 III – Cassiopeia – 31.5.2011 IV – Costellazioni circumpolari – 28.7.2011 V – Cefeo – 31.8.2011 VI – Drago – 30.9.2010 VII – Perseo – 27.10.2011 VIII – Cani da Caccia – 30.11.2011 IX – Triangolo estivo – 31.12.2011 X – La Lira – 31.01.2012 XI – Il Cigno – 28.02.2012 XII – L’Aquila – 31.03.2012 XIII – Alcune costellazioni minori – 30.04.2012 XIX – Boote e dintorni – 31.05.2012 XX – Boote e Corona Boreale – 30.06.2012 XXI – Chioma di Berenice – 31.07.2012 XXII – Spica e la Vergine – 31.8.2012 XXIII – Trovare Ercole – 30.9.2012 XXIV – Dal Triangolo estivo all’Ofiuco – 2.11.2012 XXV – La testa dell’Ofiuco – 30.11.2012 XXVI – Ofiuco – 31.12.2012 XXVII – Serpente – 31-1-2013 XXVIII – Scorpione – 28.2.2013 XXIX – Bilancia 31.3.2013 XXX – Sagittario – 30.04.2013 XXXI – Capricorno – 31 05 2013 XXXII – Verso l’Acquario – 30 06 2013 XXXIII – Pegaso – 31 07 2013 XXXIV – Andromeda – 31 08 2013 XXXV – Il Quadrato del Pegaso – 31102013 XXXVI – Perseo – 30112013 XXXVII – Ariete e Triangolo – 31122013 XXXVIII – Pesci – 31012014 XXXIX – Il grande pentagono di Auriga - 28022014 XL – Il Toro – 31032014 XLI – I Gemelli – 30402014 XLII – Auriga – 31052014 XLIII – Lepre – 27062014 XLIV – Colomba 31072014 XLV – Eridano 31082014 XLVI – Poppa 30092014 XLVII – Canopo 30102014 XLVIII – Le Vele 31122014 XLIX – L’Orsa Maggiore XLX - Il Leone XLXI – Il Cancro XLXII – Verso l’Idra XLXIII – Arturo e dintorni XLXIV – Boote e Corona Boreale XLXV – Spica e la Vergine XLXVI – Chioma di Berenice XLXVII – Il triangolo di primavera XLXVIII – Il Leone XLXIX – Il Cancro XLXX – Verso l’Idra XLXXI – Il gigante Orione XLXXII – Sirio e il Triangolo invernale XLXXIII – Il Cane Maggiore XLXXIX – Il Cane Minore e l’Unicorno XLXXX – A Nord di Orione XLXXXI – Il Toro XLXXXII – I Gemelli XLXXIII – L’Auriga XLXXIV – Il Centauro XLXXV – Il Corvo XLXXVI – Lo Scorpione XLXXVII – La Bilancia XLXXVIII – La testa del Serpente XLXXIX – La Lira XLXXX - Ercole XLXXXI – Costellazioni australi XLXXXII – La Croce del Sud XLXXXIII – Il polo sud celeste Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 15
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 Centauro e Croce Il Centauro e la Croce del Sud sono le due costellazioni più caratteristiche del cielo australe; mentre la parte centro-settentrionale del Centauro è osservabile anche dalle latitudini italiane, la Croce del Sud resta sempre sotto l'orizzonte, così come pure le stelle più brillanti del Centauro. Vale la pena soffermarsi un po' su questa parte di cielo. La Croce del Sud giace per intero nella Via Lattea australe; la sua stella più luminosa, che è anche la tredicesima stella più brillante del cielo (magnitudine 0,77) e la stella di prima grandezza più meridionale del cielo, è nota come Acrux: in realtà questa è una stella doppia. Segue Mimosa, la ventesima stella del cielo (magnitudine 1,23). Gacrux e la δ Crucis completano invece la figura della Croce. Anticamente queste stelle erano considerate parte del Centauro, ma la loro particolare disposizione fece sì che in seguito venisse riconosciuta come una costellazione a sé stante. Il Centauro è invece un'importante costellazione australe; è molto estesa, e la sua parte più meridionale ricade anch'essa sulla Via Lattea del sud. Le zampe anteriori sono indicate da due stelle molto luminose; la più brillante delle due è la famosissima Alfa Centauri (nota anche come Rigil Kentaurus), che oltre ad essere la terza stella più luminosa del cielo (magnitudine -0,27) è anche la stella più vicina al nostro Sistema Solare, con una distanza di appena 4,3 anni luce. In realtà anche questa stella è doppia, anzi tripla, dato che oltre alle due stelle principali ve n'è una terza, una nana rossa, invisibile ad occhio nudo, che in questo periodo si trova ancora più vicina, ed è per questo nota come Proxima Centauri. La seconda delle due stelle è Hadar, la decima stella del cielo per luminosità, con una magnitudine pari a 0,61. Da: Osservare il Cielo – Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 16
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 FLY ME TO THE MOON il cratere "Messala" (a cura di Davide Crespi) Al bordo nord orientale della Luna possiamo osservare il cratere "Messala", una formazione circolare di 128Km con versanti poco scoscesi su cui si trovano Schumacher a nord e Messala E e F ad est. Le pareti sono poco elevate e danneggiate dall'intrusione di Messala B a sud. Grandissimo fondo piatto riempito di lava, piccole montagne centrali, fessurazioni e colline, linea di creste e piccoli crateri. Il periodo della sua formazione risale al periodo Pre-Nectariano (da -4.55 miliardi di anni a -3.92 miliardi di anni). Il periodo migliore per la sua osservazione è 3 giorni dopo la Luna nuova oppure 2 giorni dopo la Luna piena. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 17
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 Alcuni dati: • Longitudine: 60.059° East • Latitudine: 39.308° North • Faccia: Nearside • Quadrante: Nord-Est • Area: Bordo Origine del nome: • Dettagli: Messala • Astronomo ebreo del 1° secolo d.C. nato in Gerusalemme • Morto nel 815 • Autore del nome: Riccioli (1651) • Nome dato da Hevelius: Montes Amadoci Nome dato da Riccioli: Messala Nella foto una ripresa amatoriale del cratere “Messala”. Lo strumento minimo per poter osservare questa formazione è un rifrattore da 60mm. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 18
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 ARCHIVIO IMMAGINI (Oreste Lesca) A partire dal bollettino 411 pubblichiamo immagini astronomiche riprese nel tempo dai soci. Molte di queste sono riproduzioni digitali di stampe o diapositive. Luna e Saturno 1 giugno 2018 0h18m Hanno collaborato: Silvano Minuto, Corrado Pidò, Giuseppe Bianchi, Davide Crespi, Oreste Lesca Imagine di copertina: Apollo AGC presente alla mostra A Human Adventure (C.Pidò / G.Bianchi) Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 19
Bollettino di informazione astronomica nr. 434 del 06/06/2018 www.osservatoriogalilei.com – www.apan.it APAN - Associazione Provinciale Astrofili Novaresi - Onlus C.F. osservatorio 00437210032 Casella sostegno del volontariato. Per collaborare al bollettino inviare una email a: info@osservatoriogalilei.com L'osservatorio ha una propria pagina facebook: https://www.facebook.com/OsservatorioAstronomicoGalileoGalilei La pagina è moderata, quindi qualsiasi cosa scritta sulla bacheca non apparirà in pubblico prima di essere vagliata dagli amministratori. Ricordiamo che è possibile iscriversi all'associazione versando la quota per il 2018, invariata da anni, di €25,00. I versamenti dei soci sono gli unici proventi dell'osservatorio. La quota può essere versata in osservatorio oppure con bonifico su IBAN IT43J0503445690 000000008000 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 20
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