Bollettino Astronomico - 436 / 2018 4 Luglio 2018 - Osservatorio Galileo Galilei
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Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 OSSERVATORIO ASTRONOMICO e PLANETARIO G.Galilei 28019 SUNO (NO) Tel. 032285210 / 335275538 www.osservatoriogalilei.com info@osservatoriogalilei.com Mercoledì 4 Luglio 2018, dopo le ore 21, in osservatorio, per i tradizionali incontri del primo mercoledì di ogni mese, vi sarà una serata dedicata alle proiezioni al planetario e, in caso di condizioni meteo favorevoli, osservazioni al telescopio. In caso di cattivo tempo sarà in uso il solo planetario. La Luna in fase calante (66.62% ) rende possibile l’osservazione degli oggetti più luminosi del profondo cielo. Si potranno vedere le principali estive. Giove ben visibile per gran parte della notte nella costellazione della bilancia, seguito, più tardi - da Saturno CALENDARIO LUNARE DI LUGLIO Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 EFFEMERIDI DI LUGLIO Luna Luna Sole Sole Inizio Fine Data Sorge Tramonta Sorge Tramonta Alba Crepuscolo ------------ --------- --------- --------- --------- --------- --------- 01/07/2018 23:27 08:34 05:41 21:19 03:04 23:55 02/07/2018 23:57 09:33 05:41 21:19 03:05 23:54 03/07/2018 ------ 10:33 05:42 21:18 03:06 23:53 04/07/2018 00:24 11:35 05:42 21:18 03:08 23:52 05/07/2018 00:50 12:38 05:43 21:18 03:09 23:51 06/07/2018 01:16 13:43 05:44 21:17 03:11 23:50 07/07/2018 01:42 14:49 05:44 21:17 03:12 23:48 08/07/2018 02:10 15:59 05:45 21:16 03:14 23:47 09/07/2018 02:42 17:11 05:46 21:16 03:15 23:46 10/07/2018 03:20 18:23 05:47 21:15 03:17 23:44 11/07/2018 04:05 19:35 05:48 21:15 03:19 23:43 12/07/2018 05:00 20:39 05:48 21:14 03:21 23:41 13/07/2018 06:05 21:37 05:49 21:14 03:22 23:40 14/07/2018 07:18 22:24 05:50 21:13 03:24 23:38 15/07/2018 08:34 23:04 05:51 21:12 03:26 23:36 16/07/2018 09:50 23:39 05:52 21:11 03:28 23:35 17/07/2018 11:04 ------ 05:53 21:10 03:30 23:33 18/07/2018 12:16 00:08 05:54 21:10 03:32 23:31 19/07/2018 13:25 00:36 05:55 21:09 03:34 23:29 20/07/2018 14:31 01:04 05:56 21:08 03:36 23:27 21/07/2018 15:36 01:32 05:57 21:07 03:38 23:25 22/07/2018 16:38 02:01 05:58 21:06 03:40 23:23 23/07/2018 17:38 02:34 05:59 21:05 03:42 23:21 24/07/2018 18:34 03:11 06:00 21:04 03:44 23:19 25/07/2018 19:26 03:53 06:01 21:03 03:46 23:17 26/07/2018 20:12 04:40 06:02 21:02 03:48 23:15 27/07/2018 20:53 05:32 06:03 21:00 03:50 23:13 28/07/2018 21:29 06:27 06:04 20:59 03:52 23:11 29/07/2018 22:00 07:26 06:06 20:58 03:54 23:09 30/07/2018 22:28 08:26 06:07 20:57 03:56 23:06 31/07/2018 22:55 09:28 06:08 20:56 03:58 23:04 '------' indica nessun evento. Effemeridi calcolate per le coordinate di dell’Osservatorio Lat. 45° 36’ 1\6” Nord Long. 08° 34’ 25” Est Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 3
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 4
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 IL CIELO DI LUGLIO (a cura di Oreste Lesca) Il cielo del 4 luglio alle ore 22.00 Il cielo del 27 luglio con Marte in Grande opposizione e Eclissi totale di Luna Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 5
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 RECENSIONI (a cura di Silvano Minuto) STOTT CAROLE Illustratori: SWERLING LISA E LAZAR RALPH I CERVELLONI LO SFRECCIANTE LIBRO DELL’ASTRONOMIA Età: da 9 anni Formato 25.5 x 30 cm – Pagine 64 Editoriale Scienza – gennaio 2013 € 19,90 Quant’è forte la forza di gravità? Cosa succede se ci si avvicina troppo a un buco nero? Come si fa a incontrare un alieno? Inserisci il turbo e parti per un viaggio nell’Universo: potrai goderti una vacanza su Marte, iscriverti alla scuola per astronauti e assistere alla nascita di una stella. Le tue astro- guide d’eccezione saranno i Cervelloni, buffi omini con cui andrai a zonzo tra le galassie. Tra botti primordiali e asteroidi, stelle cadenti e giganti gassosi, c’è un Universo da scoprire! Il libro tratta i principali argomenti dell’astronomia: dal Big Bang alle galassie, dal Sistema Solare alle comete, dall’osservazione del cielo alle caratteristiche di Terra e Sole. Spazio anche ai grandi astronomi e agli astronauti che hanno fatto storia, alle tecnologie dell’industria spaziale entrate nella quotidianità e ai mezzi usati per esplorare lo spazio. Ciascun argomento è sviluppato su doppia pagina, i testi sono brevi e strutturati a “blocchetti” per agevolare la lettura e mantenere viva l’attenzione. A far luce sui termini più complessi ci pensa il glossario finale. In internet si possono sfogliare alcune pagine del libro. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 6
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 SISTEMA SOLARE (a cura di Silvano Minuto) NASA: molecole organiche su Marte (di nuovo?) Due articoli sulla prestigiosa rivista scientifica Science e una diretta streaming della NASA per annunciare la sintesi di una serie di studi effettuati da Curiosity sulla superficie di Marte in 3 anni di presenza del Rover sulla superficie di Marte. Dimostrato il ritmo stagionale del metano presente nell’atmosfera del pianeta, con dei massimi a fine estate e minimi in inverno/inizio primavera. Già dati dall’Orbiter del Mars Express Europeo ci portavano verso questi risultati. Ora il ritmo è completamente definito e chiaro. Di molecole organiche ritrovate già ne avevamo notizia dallo stesso Rover, quando più di due anni fa furono rese pubbliche le risultanze delle prime analisi positive per la presenza di molecole organiche sul Pianeta Rosso, addirittura con molecole organiche di peso molecolare non indifferente, da 10 atomi di carbonio. Ancora precedentemente, nei primi mesi di presenza sul pianeta, la presenza degli stessi composti organici clorurati trovati 40 anni prima dalle sonde Viking e che vollero essere interpretate per contaminazione terrestre, nonostante la positività del test biologico Labeled Release a bordo delle stesse sonde. Ora perlomeno, con Curiosity appariva chiaro che questi composti clorurati erano autoctoni del pianeta, ovvero risultati della decomposizione con il calore, provocato dal sistema di analisi, degli originali composti organici, ancora ignoti nella loro completezza e struttura, presenti su Marte. I nuovi risultati ci parlano ora di molecole quali tiofene, 2- e 3- metiltiofene, metantiolo, solfuro di metile, presumibilmente frammenti di molecole organiche ben più complesse, ma frammentate dal tempo trascorso su Marte sotto gli UV solari non protetti da un’ozonosfera e anche prodotti dagli stessi sistemi di analisi utilizzati dal Rover. E nulla ci dicono se queste e il metano siano di origine geologica, meteoritica o biologica. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 7
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 Bene, le conferme sono sempre utili nel processo scientifico. Ma lasciamo stare le scoperte epocali in quanto, non solo i Viking negli anni ’70 dello scorso secolo, ma anche i risultati dell’analisi del meteorite marzianoALH84001 pubblicati sempre su Science più di 20 anni fa avevano dimostrato senza ombra di dubbio la presenza di composti organici complessi, almeno nel Marte di 3 miliardi di anni fa, i tempi a cui risaliva la roccia marziana. Nonostante lo scalpore che vediamo correre in rete assistiamo solo a conferme di cose già sapute: esistono molecole organiche su Marte, la domanda a cui rispondere sarebbe un’altra: di derivazione biologica o no? Sarebbe bastato ripetere l’esperimento Labeled Release di Levin a bordo dei Viking, in un qualunque altro Rover americano atterrato negli ultimi 15 anni, questa volta con aminoacidi delle due diverse tipologie spaziali, levogira e destrogira, per avere la prova definitiva (se positivo con uno solo dei due “enantiomeri”) dell’esistenza di vita sul pianeta (oggi!). Ovvero, da quando più di 10 anni fa il Mars Express trovò la presenza di metano (gas riducente in un pianeta grandemente ossidato, ovvero senz’altro di produzione – o comunque rilascio – recente), perché non portare a bordo delle sonde della NASA un analizzatore degli isotopi del metano? Curiosity avrebbe potuto constatare, ad esempio, la maggiore ricchezza dell’isotopo più leggero, ed in quel caso darci finalmente la prova che il metano di Marte ha origine biologica (ovvero escluderla). Meno male che gli Europei sono di altro avviso. Quando la sonda Schiaparelli fece il grande tonfo nella superficie marziana, lasciò in orbita il Trace Gas Orbiter. In questi mesi il suo grande “naso” dovrebbe darci in mano dati assai più interessanti del grande scoop (che non è) di questi giorni: la presenza di altri gas riducenti, non solo Metano, che, se presenti, ci potrebbero dare finalmente la prova di un’origine biologica del metano stesso. O, ancor di più, il Rover dell’ESA, ExoMars 2020, che, se atterrerà incolume, compirà una vera analisi biologica della superficie (e sottosuolo) marziano e senz’altro analizzare la composizione isotopica del metano. E finalmente un passo avanti per la comprensione dell’ambiente marziano, invece delle ennesime conferme di cose già sapute ma che avrebbero dovuto invece già portarci ad un approfondimento del risultato e non la ripetizione di compiti già svolti. Meno male che c’è l’ESA. Fonte: UAI *** MARTE IN OPPOSIZIONE PERIELICA NELL’ESTATE 2018 Nei mesi di Luglio e Agosto, Marte sarà il vero protagonista delle notti estive. Infatti non si troverà cosi vicino alla Terra dal lontano 2003. Bisognerà aspettare altri 15 anni per ritrovarlo alla stessa distanza. Purtroppo sarà basso sull’orizzonte ma la sua luminosità non potrà passare inosservata. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 8
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 DIARIO ASTRONOMICO (a cura di Silvano Minuto) Presentazione nel bollettino n. 355 del 21.1.2015 Nel periodo viene osservato Marte, Saturno e Nettuno. Il 2 marzo viene descritta in dettagli un eclisse totale di Luna e indicate le condizioni atmosferiche durante il fenomeno. Parte 81 - 1942 9 Aprile 1942. 19h 45m - 19h 55m. Cielo sereno, con cirri; luce del crepuscolo ancora intensa. Marte appare prossimità di Marte, è l’astro più brillante del cielo; Saturno, ad Ovest più basso, è assai più debole, ma notevolmente superiore ad Aldebaran. 9 Aprile 1942. 20h 10m - 20h 30m. Oss. della cometa Wipple - Bernasconi - Kulin, visibile come una piccola e debole nebulosità, di splendore comparabile a molte delle prossime stelle (binocolo). 10 Aprile 1942. 20h 10m - 20h 30m. Oss. della cometa. Essa non comincia a scorgersi che a 20h 10m circa e diviene meglio visibile col crescere dell’oscurità, sebbene non sia molto alta sull’orizzonte. Dall’osservazione del 9 appare essersi alquanto spostata verso destra e in basso. E’ meglio osservabile del 9 quando si trovava prossima ad una piccola stella; ma i suoi caratteri rimangono quelli già notati (binocolo). 12 Aprile 1942. 12h 25m. Cielo sereno. Sebbene non molto facilmente, stando al riparo del Sole, si può scorgere la Luna, visibile come una falce abbastanza stretta (Luna nuova il 15 a 15h 33m). 12 Aprile 1942. 20h 15m - 20h 40m. Cielo sereno. Oss. della cometa che ha continuato a spostarsi verso Ovest e forma un triangolo con due piccole stelle più brillanti. Nonostante la sua debolezza, la sua presenza modifica sensibilmente l’aspetto della regione, e l’apparenza distintamente nebulosa permette di riconoscerla più facilmente (binocolo). 5 Maggio 1942. Cielo sereno, ma strati di vapori sempre più densi si stendono sull’orizzonte. Già a 20h 6m un astro brillante è visibile basso e si scorge ancora a 20h 20m. Che si tratti di Mercurio non sembra dubbio sebbene appaia strano che non siano visibili né Saturno né Aldebaran, il primo dei quali è in congiunzione con Mercurio ed il secondo trovasi più ad Est dai due pianeti, e quindi in posizione più favorevole. 10 Maggio 1942. Per quanto la trasparenza non sia perfetta, le condizioni atmosferiche sono assai migliori che nei giorni passati. A 20h 10m Mercurio (cong. sup. col Sole il 20 Aprile; massima elongazione orientale il 18 Maggio a 21h, alla distanza di 22° 11’) è già ben visibile ad occhio nudo e può essere seguito fin dopo 20h 30m. Esso appare notevolmente inferiore a Giove, a Capella (0.2), a Procione (0.5) ed anche a Polluce (1.2) e non molto differente da Castore (1.6) e da Marte; ma va notato che tutti questi astri sono molto più alti ed in regioni meno illuminate. Più attendibili sono i confronti con stelle situate in condizioni meno diverse, che però sono rare. Si può solo notare che superiore anche a Betelgeuse (0.9). poco più alta di esso. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 9
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 15 Maggio 1942. Oss. di Mercurio. Il Sole deve essere tramontato poco dopo 19h 25m, istante in cui è stato visto scomparire dietro tetti lontani. Il cielo è più o meno nuvoloso; ma ad Ovest, nella plaga dove apparirà Mercurio, è per un certo tratto sgombro. Giove appare a 19h 46m, e probabilmente in un cielo puro si sarebbe reso visibile prima. Mercurio incomincia a scorgersi a 20h 9m, ed a 20h 10m è visibile senza difficoltà. Esso si è notevolmente avvicinato a Giove, la cui vicinanza facilita e sempre più faciliterà la sua ricerca. 7 Maggio 1942. Oss. di Mercurio. Cielo con cirri, che talora disturbano l’osservazione. La falce lunare (età g. 2.5) è ben visibile a 19h 44m. Giove appare a 19h 49m, e Mercurio a 20h 12m ½. La Luna forma un triangolo coi due pianeti, ma è troppo discosta sia dall’uno sia dall’altro per formare un quadro veramente interessante. 18 Maggio 1942. Oss. di Mercurio. Cielo brumoso, soprattutto in basso. Il pianeta incomincia a scorgersi malamente dopo 20h 16m, ma solo dopo 20h 18m si vede abbastanza distintamente, ed anche in seguito la sua visibilità è piuttosto modesta. 21 Maggio 1942. 21h 2m - 21h 5m. Cielo nuvoloso, salvo in prossimità dell’orizzonte occidentale. Giove è visibile basso, ed a sinistra, un po’ più basso, Mercurio, poco brillante. 22 Maggio 1942. Cielo completamente sereno. Chiaro di Luna (primo quarto il 23 a 10h 11m). Mercurio appare a 20h 28m in prossimità di Giove. Esso è già visibile senza difficoltà e si sarebbe forse potuto vederlo qualche istante Auriga (2.1); ma tali confronti non hanno valore assoluto perché a tutti questi sono applicabili i rilievi fatti il 10 Maggio. Due sole stelle per la loro posizione si prestano abbastanza bene ad un confronto; Procione (0.5), situata però sempre assai più alta di Mercurio, che Mercurio, a destra e poco più alta. Fra questi due astri non vi è grande differenza di splendore; tuttavia Mercurio, sebbene un po’ più basso, appare assai sensibilmente superiore. 23 Maggio 1942. Salvo in prossimità dell’orizzonte occidentale, ove è alquanto nuvoloso, il cielo è altrettanto favorevole del 22. Mercurio incomincia a scorgersi a 20h 25m,5; conviene tuttavia dire che, senza la vicinanza di Giove che ne favorisce grandemente la ricerca, la sua visibilità sarebbe stata sensibilmente ritardata. 24 Maggio 1942. 20h 35m - 20h 50m. Condizioni atmosferiche analoghe a quelle del 23. Le condizioni di visibilità di Mercurio si fanno sempre peggiori; tuttavia il pianeta è sempre distintamente osservabile ad occhio nudo. *** Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 10
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 COSTELLAZIONI – SERPENTE (a cura di Silvano Minuto) Culmina al meridiano intorno alle ore 22 del 1° luglio. Copre 637 gradi quadrati e contiene 60 stelle più brillanti della sesta magnitudine. Costellazione di origine molto antica, descritta da Tolomeo. E’ stata divisa in due parti e rappresenta un serpente tenuto nelle mani da Ofiuco, il portatore di serpenti. La testa del serpente (Serpens Caput), si trova ad occidente di Ofiuco proprio a sud della Corona Boreale, mentre la coda (Serpens Cauda) si trova ad est di Ofiuco fra l’Aquila e lo Scudo. In ambito astronomico, molto spesso viene omessa tale distinzione e le stelle prendono la denominazione senza tener conto dela loro dislocazione (es.: Eta Serpentis e Delta Serpentis. Nella mitologia questa costellazione simboleggia il serpente che insegnò l’arte della medicina ad Esculapio. TESTA DEL SERPENTE Alfa – Unukalhai AR 15h 44m – D + 06° 26’ Mag 2.7 – Sp K0 Il nome significa “Collo del serpente”. E’ la stella più luminosa di questa parte della costellazione. Di colore arancione con temperatura superficiale più fredda di quella del nostro Sole. Dista 70 anni luce ed è 40 volte più luminosa della nostra stella. Beta AR 15h 46m – D + 15° 25’ Separazione 30.6” – 201” – Mag. 3.7, 9.9 e 10.7 – AP° 265-210 Stella doppia con le componenti più luminose di colore blu e giallo. Più lontano si trova un altro astro di mag. 10.7. Il sistema dista 150 anni luce da noi. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 11
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 Delta AR 15h 35m – D + 10° 32’ Separazione 4” – Mag. 4.2 e 5.2 – AP° 176. La separazione varia intorno a 4”, come pure l’angolo di posizione si modifica nel tempo. I colori delle componenti sono giallo e bianco. Visibile anche con piccoli strumenti con forti ingrandimenti. 5 Serpentis AR 15h 19m – D + 01° 46’ Se 11.2” e 127” – Mag. 5.1, 10.1 e 9.1 – AP° 36 – 40 Si trova a 20’ a SSE di NGC 5904 (M5) quindi gli oggetti sono visibili nello stesso campo. La principale è una stella gialle di mag. 5.1, mentre la secondaria, di colore rossastro è di mag. 10.1. Molto più lontana si trova un’altra stelal di mag. 9.1. Oggetto osservabile anche con piccoli strumenti, risulta interessante il contrasto di colore delle due stelle vicine. R Serpentis AR 15h 51m – D + 15° 08’ – Variabile tipo Mira Mag. 5.1 – 14.4 – Periodo 356 giorni Si trova 1.1° a ESE di Beta. Di colore rosso arancio, distanza stimata tra 600 e 1000 anni luce. NGC 5904 – M 5 A.R. 15h 19m – D. + 02° 05’ Dimensioni 17.4’ – m. 5.7 – Tipo Globulare Ammasso globulare che si trova a soli 20’ a NNO della stella 5 serpentis e quindi nello stesso campo dell’oculare. Al limite della visibilità ad occhio nudo, tra i più belli dell’emisfero settentrionale, risulta abbastanza compatto e nei binocoli e nei piccoli telescopi assomiglia ad una stella sfuocata. Utilizzando buoni strumenti è possibile risolvere le stelle periferiche che circondano la parte interna molto luminosa. Le stime di densità parlano di 500.000 stelle disposte su un diametro reale di 100 anni luce. Dista 20.000 anni luce da noi. NGC 5904 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 12
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 CODA DEL SERPENTE Theta - Alya AR 18h 56m – D + 04° 12’ Separazione 22” – Mag. 4.6 e 5.0 – AP° 104 Coppia di stelle di colore bianco. Si può osservare anche con un binocolo che abbia almeno 10 ingrandimenti o con un piccolo telescopio. Si trova a 130 anni luce di distanza. Nu AR 17h 21m – D - 12° 51’ Separazione 46.3” – Mag. 4.3 e 8.3 – AP° 28 Le componenti sono di colore verde e blu. Osservazione facile anche con piccoli telescopi. 59 Serpentis AR 18h 27m – D + 00° 12’ Separazione 4” – Mag. 5.3 e 7.60 – AP° 318 Si trova a 3.4° a NNE della stella Eta. I componenti sono di colore giallo e bianco. La stella più luminosa è una variabile con intervallo di luminosità piuttosto modesto. IC 4756 AR 18h 39m – D + 05° 27’ Dimensioni 52’ – Mag. 4.6 – Tipo Ammasso Ammasso aperto di magnitudine totale 4.6, quindi teoricamente visibile ad occhio nudo; risulta però molto esteso ed è quindi consigliata la visione con un binocolo o con un piccolo telescopio a bassi ingrandimenti. Può essere rintracciato all’estremità nord di questa parte della costellazione, partendo dalla stella doppia Theta che si trova a meno di 5° a ESE. Fanno parte dell’ammasso 80 stelle a partire dall’8^ magnitudine. IC 4756 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 13
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 NGC 6539 AR 18h 05m – D - 07° 35’ Dimensioni 6.9’ – Tipo Globulare Ammasso globulare che si trova in una zona della Via Lattea dove sono presenti dense nubi di polveri e gas che producono un affievolimento di ben 7 magnitudini. Per vedere alcune stelle periferiche di questo ammasso occorre utilizzare un buon strumento a forti ingrandimenti. NGC 6539 NGC 6611 (M16) – IC 4703 AR 18h 19m – D - 13° 47’ Dimensioni 21’ – Tipo Nebulosa e Ammasso L’oggetto più conosciuto della costellazione è la famosa “Nebulosa Aquila”, costituita da una debole nebulosa associata ad un ammasso aperto. Il nome deriva dalla presenza al centro di una figura, prodotta da polveri e gas, che assomiglia ad un uccello. Si scorge ai confini con il Sagittario; con un binocolo si possono vedere alcune stelle dell’ammasso e con un telescopio anche una debole luminosità. Solo però con le riprese a lunga posa vengono messi in evidenza i particolari della struttura. La dimensione è notevole, uguale a quella della Luna Piena. La distanza è di circa 7000 anni luce. NGC 6611 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 14
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 EVENTI E STARPARTY - VCO Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 15
Bollettino di informazione astronomica nr. 436 del 04/07/2018 SITO INTERNET E BOLLETTINO – ADEGUAMENTO GDPR (a cura di Corrado Pidò) Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali Comunichiamo che il sito internet www.apan.it è ancora momentaneamente posto in manutenzione per importanti lavori di ristrutturazione e rinnovamento oltre al necessario adeguamento alle policy GDPR entrata in vigore il 25 maggio scorso. Durante questo periodo non sarà possibile accedere completamente a tutti i contenuti. La distribuzione dei Bollettini di informazione Astronomica è comunque garantita. E’ stata inviata comunicazione relativa alal nuova informativa privacy, necessaria per continuare a ricevere il bollettino periodico. Per continuare a riceverlo no è necessario fare nulla, per interrompere la ricezione del bollettino utilizzare l’apposito link presente in calce a ogni notifica di pubblicazione, come l’esempio qui sotto. Siamo dispiaciuti per il ritardo nella riedizione del sito ma nell’interesse di tutti è nostra intenzione rispettare le nuove disposizioni europee in materia di Privacy. Grazie per la comprensione e collaborazione. Hanno collaborato: Silvano Minuto, Corrado Pidò, Oreste Lesca Immagine di copertina: Il Sole del 21 Giugno di Oreste Lesca realizzata con Bridge e filtro Astrosolar Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 16
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