IL CASO GENOVA - Manageritalia
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IL CASO GENOVA Ad alcuni mesi di distanza dal crollo del Ponte Morandi come sta la città? Cosa chiedono le sue aziende? E che contributo possono dare i manager? Lo abbiamo chiesto a quattro esponenti locali Eliana Sambrotta L a città che più di tutte nel vestimenti sul territorio da oltre un ranno questo balzo sono in realizza- 2018 ha fatto parlare di sé, in trentennio e che va colmato. Perché zione o in stato di avanzata progetta- termini infrastrutturali, è Genova ha tutte le carte in regola dal zione. Bisogna “solo” lavorarci e cre- certamente Genova. punto di vista geografico e delle risor- derci. E i manager possono fare tanto. Avremmo preferito così non fosse stato. se per poter proseguire il percorso di Scoprite come attraverso la voce dei O, meglio ancora, che lo fosse stato ma crescita già intrapreso e addirittura protagonisti del territorio nelle prossi- con un’accezione positiva. Perché il ca- fare il salto nei prossimi anni: tutte le me pagine (le interviste si sono svolte poluogo ligure nasconde, senza ombra principali infrastrutture che consenti- a fine 2018). di dubbio, un forziere di ricchezze, a partire dal suo porto. La principale in- dustria di Genova dà occupazione a ol- Perché sì alla Gronda tre 50mila persone fra diretti, indiretti e Manageritalia Liguria è tra i sottoscrittori del ma- indotti; rappresenta il primo scalo d’Ita- nifesto condiviso “Perché sì alla Gronda”, firmato lia e ha tutti i requisiti per diventare uno il 18 gennaio da oltre 30 fra ordini professionali, sindacati e associazioni di categoria genovesi e dei nodi strategici d’Europa. Non solo. liguri per dire sì alla Gronda autostradale. Altre Negli ultimi anni il turismo sta crescen- organizzazioni hanno già annunciato l’intento di do in maniera esponenziale, l’high-tech aderire prima dell’invio ufficiale al ministro delle è particolarmente vivace, il terziario in Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. L’o- biettivo è convincere il governo ad avviare i lavori, netto miglioramento. Questo grazie an- poiché sull’infrastruttura pende ancora l’esito dell’analisi costi-benefici. Al momento l’opera che alla guida manageriale e alla visione comporta un investimento di 4,3 miliardi di euro totalmente a carico di Aspi, consiste in 72 chilo- lungimirante e internazionale del suo metri di nuovi tracciati autostradali e prevede la realizzazione di 13 nuovi viadotti e l’ampliamen- primo cittadino, il nostro associato Mar- to di 11 esistenti, in grado di garantire un livello di servizio adeguato a flussi veicolari che già oggi superano i 60mila transiti al giorno e che creano abitualmente situazioni di elevata conge- co Bucci. stione, a prescindere dall’emergenza del Ponte Morandi. Poi quel maledetto 14 agosto, che ha «Abbiamo firmato il manifesto incoraggiati anche da tanti manager nostri associati – dice Monica spezzato un ponte, tante vite, la città in Nolo, presidente Manageritalia Liguria – per sottolineare l’urgenza di attivare velocemente gli due parti. interventi necessari a ridare alla città e al territorio infrastrutture indispensabili per la vita eco- nomica e sociale». Ripartiamo da qui. Ripartiamo da un Per approfondire, leggi la notizia completa su http://bit.ly/GrondaGenova gap infrastrutturale che non vede in- GENNAIO/FEBBRAIO 2019 19
Infrastrutture e trasporti oggi MARCO BUCCI Sindaco di Genova e commissario straordinario per la ricostruzione del ponte Come si sentono i genovesi oggi? «Direi di sì, molto! È stato un grosso buona strada. Infatti nel 2018 ha miglio- «I genovesi oggi hanno una grossa do- vantaggio perché si impara a gestire rato circa del 20%, però dobbiamo con- manda: come fare a riprendere quel situazioni di crisi esattamente come in tinuare a lavorarci perché bisogna recu- cammino di crescita che abbiamo intra- azienda, giorno dopo giorno. Si impara perare un gap nelle infrastrutture che ci preso un anno e mezzo fa e che stava a mantenere costante il focus sull’obiet- portiamo dietro da 35 anni in cui non si andando così bene? Come facciamo a tivo finale e non sugli obiettivi tempo- è investito». dimenticare questa tragedia e a ritorna- rali. E questo è molto importante: non re di buon umore? Molti hanno già dato lasciarsi distrarre da tanti altri aspetti Da Manageritalia Liguria, la sua asso- una risposta: si sono rimboccati le mani- che sono sul cammino. Sono i risultati ciazione in quanto ex manager, e più che, sono riusciti a risolvere tanti proble- che contano, non le intenzioni». in generale dalla federazione naziona- mi insieme all’amministrazione; per al- le che contributo si aspetta in questo tri, soprattutto quelli che sono nella zo- momento ma anche successivamen- na difficile, di fianco a Ponte Morandi, la te, in una fase di ricostruzione? vita è senza dubbio più complicata». «Il contributo principale che mi aspet- to è che i manager giochino un ruolo È soddisfatto del decreto Genova e del- non solo da manager, ma anche da lea- la successiva legge di conversione? der. Abbiamo bisogno di una fascia di «Sì, abbiamo ottenuto parecchio con la leader in tutta la città che siano in gra- legge che ha trasformato il decreto Ge- do di riprendere quel percorso di cre- nova. Dal decreto iniziale sono cambia- scita intrapreso, e questo lo fanno solo te molte cose e siamo riusciti ad avere i leader, coloro che sono in grado di una buona negoziazione, a ottenere muovere le aziende, di muovere le per- circa il 95% di ciò che abbiamo chiesto. sone, di ricreare un tessuto di fiducia. Ovviamente stiamo in contatto conti- Perché le cose succedono soltanto se c’è nuo per poter ottenere ancora di più, fiducia nel domani». però con ciò che abbiamo ricevuto fino- ra possiamo partire e fare bene». A proposito di domani, come vede il futuro della città? Qual è la priorità oggi? «Abbiamo tutte le carte in regola per «La priorità è far crescere la città, per- Qual è la situazione delle aziende che avere un brillantissimo futuro e per ché significa creare nuovi posti di lavo- gravitano intorno alla città? essere una delle città che giocano bene ro, avere nuovi investimenti, crescere «Direi che la difficoltà maggiore è lan- a livello mondiale. Vogliamo essere la come popolazione. Ovviamente dal ciarsi nei mercati internazionali ed esse- prima città del Mediterraneo. Stiamo punto di vista logistico dobbiamo ri- re certi di poter essere competitivi. E poi lavorando e investendo nel porto, nella solvere il problema del ponte e della supplire alcuni problemi che abbiamo logistica, nel turismo, nell’industria mobilità della città». dal punto di vista della mobilità che non dell’alta tecnologia, nel commercio le- riguardano solo il Ponte Morandi, ma gato al turismo e alla cultura. Questi Essere un manager in questi frangenti per esempio l’aeroporto che deve au- sono i nostri settori trainanti e su cui di emergenza è ed è stato un vantaggio? mentare i traffici, anche se è già sulla vediamo percorsi di crescita». 20 GENNAIO/FEBBRAIO 2019
GIOVANNI TOTI Presidente della Regione Liguria Come sta Genova oggi? positivo. Quindi ci sono tutte le condi- molto importante che funge da metro- «Non è stato un anno facile. A partire da zioni, anche applicando quegli aiuti, politana e che ha avuto alcune incertez- quel maledetto 14 agosto sono state dall’autotrasporto al ferrobonus, agli ze dovute alla salute delle aziende che giornate complicate sia per il dolore per indennizzi per i commercianti alla cassa hanno vinto gli appalti, ma che ci augu- le 43 vittime, sia per la difficoltà di una integrazione in deroga per chi dovrà riamo possa ripartire con slancio». città che ha già una logistica molto com- spostare la propria azienda, che ci aiu- plessa e che l’ha vista complicarsi anco- tano a superare questo momento. Inol- Che contributo possono dare i mana- ra di più. Però Genova ha reagito dav- tre Genova va avanti con tutti i suoi ger e Manageritalia alla città e alla vero bene in tutte le sue parti, dalla progetti, dal Waterfront di Levante, il regione in questo momento difficile, pubblica amministrazione – mai un grande progetto di Renzo Piano che uni- ma anche in futuro in una fase di rico- piano d’emergenza è stato credo così rà la città al porto antico, al Terzo valico. struzione? efficace – alle imprese, dal porto a tutte Credo ci siano tutte le condizioni per «Un grandissimo aiuto fatto di profes- le categorie professionali e le parti so- guardare al futuro con un ragionevole sionalità da un lato e di ottimismo ciali, tutti si sono stretti intorno all’esi- ottimismo». dall’altro. Il mood e le aspettative sul genza di non mollare e costruire il futu- futuro creano le condizioni per nuovi ro. Anzi, se possibile trasformare una Quali sono oggi le priorità? investimenti, nuovi consumi dei citta- tragedia in opportunità». «La priorità è demolire il ponte e rico- dini e delle aziende e i manager, che per struirlo, riqualificare il quartiere sotto il lavoro hanno sotto controllo la situa- Qual è la situazione delle aziende che medesimo e poi riportare alla normalità zione e accesso ai dati, devono avere gravitano intorno alla città? tutta la città. Il porto avrà investimenti una visione del futuro. Sono l’elemento «Sicuramente le maggiori difficoltà so- straordinari a partire dal 2019. Poi biso- trainante nelle decisioni di investimen- no quelle legate alla logistica. C’è stata gna procedere con la Gronda, che resta to delle imprese, di innovazione di pro- ovviamente anche un’attenzione me- stretta in questo contenzioso tra gover- dotto e di processi. Quindi sono coloro diatica non positiva per la città, come in no e Autostrade, il Terzo valico, che de- che dovrebbero creare quell’opinione tutte le tragedie, però il porto alla fine ve essere finanziato per il sesto lotto e pubblica che guarda al futuro con otti- dell’anno dalle nostre previsioni chiu- quindi definitivamente chiuso, il secon- mismo e senza rassegnazione. Genova derà sostanzialmente in pareggio dopo do anello ferroviario, che è un’arteria è una città con un’enorme massa di ric- due anni di crescita, quindi chezza: pensi che la media un risultato straordinaria- nazionale di ricchezza è cir- mente importante per un ca 150mila euro per italiano, anno così difficile. Tutti i Genova ha quasi 100mila principali armatori hanno euro in più per ogni cittadi- ribadito l’intenzione di con- no. È una città dalle gigan- tinuare a usare lo scalo di tesche risorse sia monetarie Genova, le crociere stanno sia intellettuali, ma troppo crescendo ulteriormente, il spesso il pessimismo ci im- numero degli occupati pedisce di usarli al meglio. nell’ultimo trimestre 2018 ha Cerchiamo di guardare al dato un segnale addirittura futuro con ottimismo!». GENNAIO/FEBBRAIO 2019 21
Infrastrutture e trasporti oggi PAOLO EMILIO SIGNORINI Presidente Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale Come ha reagito il porto dopo la trage- prese dal punto di vista infrastruttura- difficoltà e poi in una fase di ricostru- dia dello scorso 14 agosto? le, sia le immediate che quelle previste zione? «Abbiamo avuto fondamentalmente tre dalla legge, verranno attuate in manie- «In Italia si parla troppo poco dei ma- fasi: la prima è stata fronteggiare l’emer- ra soddisfacente. Penso che torneremo nager, che invece in tutte le economie genza immediata con una serie di mi- a crescere bene nel 2019». più avanzate sono la spina dorsale sure, soprattutto di carattere infrastrut- dell’economia. Quindi l’importanza turale, per reagire alla viabilità total- Qual è la situazione delle aziende che dei manager genovesi, savonesi e ligu- mente compromessa. Poi una seconda gravitano intorno alla città oggi? ri in questo frangente è cruciale. Io so- fase di quantificazione del danno, mol- «Genova ha tre comparti particolar- no un rappresentante di un’ammini- to delicata, perché parliamo di un’arte- mente vivaci negli ultimi anni: il por- strazione pubblica che deve orientare ria che ha condizionato l’operatività non tuale-logistico, il turismo e il terziario. scelte e deve dare alcune risposte, ma i solo della città, ma di molte categorie di Si capisce immediatamente che sono manager sono poi quelli che prendono operatori portuali, della logistica e dei tutti molto sensibili all’argomento tra- le decisioni fondamentali. Il mio sforzo servizi. Questo ha portato all’approva- sporti e accessibilità. In questo momen- è dare risposte pubbliche e, torniamo zione del decreto ora legge Genova. In- to credo che l’obiettivo principale sia al decreto Genova, le misure devono fine siamo nella terza fase, cioè l’attua- quello di ristorare velocemente le cate- essere di semplice attuazione, per zione delle misure previste dal decreto. gorie colpite e nel decreto ci sono que- esempio penso ai meccanismi di in- Dal punto di vista numerico il porto ha ste misure, penso all’autotrasporto, dennizzo. I manager devono fare in avuto, in termini di volumi, una battuta alla zona urbana, con provvedimenti modo che attraverso queste misure l’e- d’arresto molto forte ad agosto 2018 ri- previsti per le imprese residenti. Se nei conomia torni a crescere come prima». spetto ad agosto 2017, parliamo ad primi tre o quattro mesi del 2019 queste esempio per i container del -16%. Si è misure andranno in attuazione e le re- Cosa vede nel futuro di Genova? attenuata nel settembre 2018 rispetto stanti misure infra- «Genova ha le carte in regola allo stesso mese del 2017 (circa -3,5%) e strutturali, come la dal punto di vista geografico si è di nuovo deteriorata a ottobre 2018 Guido Rossa, il col- e di alcuni asset per poter fa- rispetto a ottobre dell’anno prima (circa legamento diretto re un salto di crescita nei -6%). Dunque segnali altalenanti, ma di all’uscita dell’aero- prossimi anni. Tutte le prin- persistente sofferenza in termini di vo- porto, verranno ef- cipali infrastrutture che con- lumi trasportati». fettuate, credo che sentiranno di fare questo anche la situazione salto sono in realizzazione o Questo significa che le compagnie delle imprese mi- in stato di avanzata progetta- hanno optato per altri scali tempora- gliorerà». zione. Se noi saremo in grado neamente o più a lungo termine? di mettere in sicurezza tutte «Al momento crediamo che le navi che Che contributo queste grandi infrastrutture, toccano Genova e Savona siano rimaste possono dare i l’effetto sulle aspettative di le stesse. Hanno portato meno merce: manager e Mana- investimento delle imprese credo sia una fase di attesa. Le grandi geritalia nella vo- sarà decisivo e Genova sarà compagnie marittime a mio parere stra regione in uno dei nodi strategici del stanno cercando di capire se le misure questi momenti di paese ed europeo». 22 GENNAIO/FEBBRAIO 2019
ALESSANDRO PITTO Presidente Spediporto Genova, associazione spedizionieri, corrieri e trasportatori Qual è stata la reazione del porto al tività quasi dimezzata. Questo com- nei confronti di Autostrade e del mini- crollo del Ponte Morandi? porta un aggravio di costi importante stero delle Infrastrutture e dei Traspor- «C’è stata una reazione pronta e sono che difficilmente può essere ribaltato ti. Abbiamo una triplice finalità: conti- stati messi in atto subito i primi prov- sul mercato perché non verrebbe accet- nuare a mantenere alta l’attenzione su vedimenti che consentissero un sep- tato, ma che deve trovare qualche for- Genova, ricordando che il problema pur parziale ripristino della viabilità e ma di compensazione poiché è un dan- riguarda tutto il Nord-Ovest e la logi- dell’operatività normale del porto. Be- no ingiusto che le aziende stanno su- stica delle aziende che vi operano; se- ne anche dal punto di vista dello spiri- bendo in questo momento». condariamente riteniamo che Genova to di comunità che ha animato tutti gli abbia subito un danno, che ci sia stata operatori e le istituzioni». Lei è soddisfatto del decreto Genova e una violazione nell’attuazione di ma- della legge di conversione? nutenzioni corrette; infine riteniamo Quali sono i cali di traffico registrati dal «Una cauta soddisfazione, l’iter è stato che le aziende che stanno subendo un porto a oggi? abbastanza accidentato, siamo stati danno devono essere risarcite». «Abbiamo riscontrato un calo in set- auditi dalla commissione Ambiente e tembre e ottobre rispetto agli stessi me- Trasporti come gran parte delle cate- Lei è un manager, che contributo pos- si dell’anno precedente, questo calo a gorie del mondo produttivo genovese sono dare i manager in questa situa- settembre ha riguardato più il traffico e abbiamo proposto una riscrittura zione alla città? in import e a ottobre quello in export. quasi integrale del decreto. La cautela «Un grandissimo contributo pensando Bisogna considerare numeri un po’ più nasce dal fatto che questo decreto por- a Genova per i futuri investimenti del- sul lungo periodo, però nel breve de- ta con sé la necessità di ulteriori decre- le loro aziende. Il nostro porto è il pri- vono destare comunque un minimo di ti attuativi che bisognerà monitorare. mo scalo d’Italia e del Mediterraneo, preoccupazione, sono dati che devono Punto nodale sarà la tempistica con cui quindi mi aspetterei un aiuto a far per- essere portati all’attenzione delle isti- verrà ricostruito il ponte, il resto sono cepire meglio nei territori in cui opera- tuzioni». misure a sostegno. Concordo con l’im- no la sua importanza strategica: ricor- postazione del sindaco Bucci, bisogna diamo che tutti i beni che noi utilizzia- Cosa chiedono i vostri associati? essere rapidi perché i costi e anche la mo quotidianamente transitano molto «I nostri associati hanno diversi tipi di sopravvivenza stessa di alcune azien- spesso da un porto e probabilmente si problematiche. Una è la preoccupazio- de dipendono proprio dalle tempisti- tratta di Genova». ne o l’aver già toccato con mano un che con cui ricostruiremo il ponte. calo dei traffici e di conseguenza il ti- Questi costi tenderanno ad aumentare Come vede il futuro di Genova? more che questa tendenza possa con- in maniera esponenziale perché c’è il «Positivo, abbiamo tantissimi punti di solidarsi nei prossimi mesi. Un’altra è rischio che traffici o attività produttive forza: il porto, che è la principale indu- che per gestire i traffici attuali si devo- lascino Genova o potenziali attività stria di Genova e dà occupazione a no sopportare costi molto superiori, non la scelgano». circa 50mila persone fra diretti, indi- dovuti al fatto che devono essere fatti retti e indotti; il turismo, che sta cre- percorsi più lunghi o alla congestione Intanto Spediporto ha fatto una Class scendo in maniera esponenziale; l’hi- dei tempi di attesa. Abbiamo tra gli action contro Autostrade… gh-tech. Abbiamo tutti gli elementi per associati numerose società di servizi di «Abbiamo preso questa decisione e garantire un futuro alla città, bisogna consegne che hanno avuto una produt- stiamo raccogliendo i mandati ad agire crederci e lavorarci». GENNAIO/FEBBRAIO 2019 23
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