BOLGARE PassoaPasso Vita: il nostro capolavoro
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Notiziario Parrocchiale Bolgare Anno III Notiziario della Parrocchia di S. Pietro Apostolo N. 1 - Gennaio-Febbraio 2020 BOLGARE PassoaPasso Vita: il nostro capolavoro
Sommario Notiziario Parrocchiale Bolgare Anno III Notiziario della Parrocchia di S. Pietro Apostolo N. 1 - Gennaio-Febbraio 2020 BOLGARE PassoaPasso Vita: EDITORIALE 3 il nostro SOLCHI NELLA TERRA E NELLE MANI 5 capolavoro CHIESA E MONDO 6 LA VOCE DI PAPA FRANCESCO, VOCE DELLA CHIESA 8 DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA: VOCI ED ESPERIENZE 9 SANTO NATALE 10 CALENDARIO LITURGICO 12 QUATTRO PASSI NEL CIELO 16 DON BOSCO YOUNG WRITERS CONTEST 2020 17 CRONACA PARROCCHIALE 18 - Battesimo - Dal Circolo di R-esistenza di Bolgare - Librolandia 2019 GIORNALE MENSILE DELLA - Festa di Asnenga - Incontro Giovani Coppie COMUNITÀ PARROCCHIALE - Torneo di calcio balilla DI BOLGARE Aspettando il Natale: - Tende a Natale - Un albero solidale GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - Concerto di Natale del Corpo Bandistico “Papa Giovanni XXIII” N. 1 - Percorso di catechesi di Avvento - Concerto Gospel Parrocchia di S. Pietro Apostolo - Celebrazioni natalizie Largo Pietro Marini, 7 - Il presepe in chiesa e la capanna sul sagrato 24060 Bolgare (BG) DATE QUEL BIMBO A ME 28 Telefono: 035 841180 UN MEDICO, UN UOMO 29 Fax: 035 4499564 SOTTO L’ALBERO DI MANGO 30 parrocchiabolgare@virgilio.it PENSANDO AL FUTURO… 31 www.parrocchiabolgare.it SPECIALE ORATORIO 32 - Serata Adolescenti “Tutti uguali-tutti diversi” Direttore responsabile: - Uscita a Lizzola Tiziano Piazza - Santa Lucia - Solennità di Cristo Re - Visita natalizia del Gruppo Risposta 2 Responsabile di redazione: - Capitan Coraggio e la ciurma di Avven-Tura Don Cristoforo Vescovi - Veglia del 23 dicembre - Il presepe vivente dei ragazzi di Risposta 2 Impaginazione grafica e stampa: - Concorso presepi Tipolitografia Signorelli - 6 gennaio 2020 Costa di Mezzate (BG) - Il nuovo bancone per il bar dell’Oratorio - Bancarella arance pro Oratorio - Carnevale 2020 Autorizzazione del Tribunale di - Rassegna teatrale Bergamo n. 2/18 del 08/01/2018 - Programma della festa di don Bosco - Cinema: programmazione ALMANACCO BOLGARESE 50 - Incontri formativi per catechisti ed educatori - Itinerario fidanzati 2020 - Messaggio per la 42ª Giornata per la Vita - Preghiera per la 28ª Giornata del Malato NELLE TUE MANI, O PADRE (Defunti) 55 CON NOI PER SEMPRE (Anniversari) 56 COMUNITÀ PARROCCHIALE E LA SUA STORIA 58
Editoriale La Verità e la libertà di vivere... o per vivere? “La verità arriva quando vuole, la verità farfugliate delle verità degli uomini, di tutti noi che La verità non ha bisogno mai di scuse fatichiamo a vivere. Credo che il segreto per poter trovare la verità nelle cose che facciamo stia tutto qua: La verità è fatale, trovare la libertà PER vivere, senza accontentarci DI la verità è che tutti possono sbagliare vivere. Liberi di scegliere ogni possibile opzione sulla nostra vita: dentro uno spazio pubblico che declassa Devi sapere da che parte stare il sacro autentico e promuove a oggetto di culto ogni La verità fa male” genere di credenza secolare, la decisione prettamente personale è rapidamente assurta a dogma, sul quale le riserve non sono più ammesse. La libertà dev’essere Così recita il ritornello di una nota canzone di Vasco assoluta e indiscussa, niente condizioni, limiti o Rossi. Quando in queste giornate mi sono messo contrappesi, altrimenti che libertà è? Ma sarà questo davanti a Gesù Bambino, contemplandolo come il giusto pensiero che ci porta alla Verità? Io ho più di Verità dell’Uomo, mi ritornava spesso in mente questo un dubbio! ritornello, lo canticchiavo davanti a Gesù, come se Pensiamoci bene: è un concetto che ci sta penetrando fosse una moderna Ninna Nanna per mettere nelle nelle ossa, tanto diffusamente è applicato, sino a farne piccole mani del Bambino le grandi sorti del mondo. il paradigma di una vita che sembra fluttuare dentro Un mondo trasfigurato e trasandato, come quel muro uno smisurato menù di possibilità, illudendoci in fondo con il filo spinato in bella vista sull’altare della nostra di essere privi di condizionamenti e relazioni, persino Chiesa, sullo spazio liturgico, che feriva i numeri e Onnipotenti. Esisto e ho senso se posso fare e decidere le lettere di tanti Paesi e chilometri di terra: invece ciò che voglio. Ma questa è una concezione infantile di essere segno di libertà, quella terra diventava un e ingombrante della volontà personale: la stessa mostro che inghiotte milioni di persone in viaggio struttura della persona è incompatibile per sua natura verso l’ignoto. con una simile pretesa iperlibertaria: tutto nella vita Davanti all’unica Verità ho trovato le risposte umana parla di legame e di finitezza, semplicemente GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso 3
non è vero che possiamo fare di noi stessi tra chi può tornare sui propri passi e chi no? La qualunque cosa vogliamo. Ecco perché quando verità è dentro la nostra esperienza del reale: si sente parlare di “libertà di morire” - perché il paziente che non riusciva più a trovare nella l’eutanasia alla fine afferma questo - scatta una propria condizione uno scorcio di speranza ha ribellione interiore: l’intelletto può contemplare trovato l’ascolto e l’accompagnamento cui ha un’ipotesi simile, per quanto autodistruttiva, ma diritto (questo sì reale, primario e incancellabile), la nostra umanità non la tollera perché sa che è la una terapia che cura pur non potendo guarire, negazione di ciò che ci costituisce come persone. ma che certamente non uccide. Contemplare tra Ma vai a spiegarlo ai cantori del suicidio assistito. i possibili oggetti della libertà lo smaltimento Ci vuole ben altro che un ragionamento filosofico della vita come un bene di consumo ormai e morale, perché il dilagante pragmatismo ha esausto, privo di interesse e utilità, un rifiuto di sbaragliato i princìpi assoluti come se fossero cui disfarsi, è il postulato che declassa la nostra lussi insostenibili in tempi aspri come questi. Ci dignità al pari degli oggetti, utilizzando per vuole una storia, allora. E qualche volta la storia giudicarla categorie che non le appartengono. nasce in mano agli stessi che con quella vicenda Per questo una legge che autorizzi eutanasia o umana avrebbero voluto dimostrare che siamo suicidio assistito non sarà mai “giusta”: mostrare liberi di far tutto, compreso accelerare la nostra all’uomo che una legge accetta di equipararlo morte, chiamandolo “diritto” e vedendolo scritto a un rifiuto è di per sé un’umiliazione della e riconosciuto - come ormai usa fare con ogni speranza. La libertà reclama la vita: ce lo grida il sorta di pretesa - in una legge dello Stato. Succede malato che, cambiando idea sul proprio destino, che chi insiste da anni per indurre il Parlamento a ha spiegato a tutti ciò cui ha davvero diritto. codificare giuridicamente la libertà di “farla finita” - il buco nero del diritto che uccide sé stesso, Don Cristoforo legittimando un delitto - recluti un testimonial anonimo da accompagnare in Svizzera per garantirgli il suicidio assistito in una struttura che lo pratica come un qualunque servizio sanitario a pagamento. S’intende che la morte procurata del paziente - nel caso specifico, un malato grave, forse persino terminale - avrebbe dovuto suonare come una pubblica condanna del “bigottismo” italiano, che costringerebbe alla morte oltreconfine chi vuole essere libero di abbreviare i giorni della sofferenza. Ma la libertà, trasformata in monumento fine a sé stesso, non riesce a tenere la scena fino all’epilogo, quando l’umanità rimossa riesce a farsi largo e riprende la parola: in fondo, basta ascoltarla. È quello che è accaduto nel caso-limite col quale si voleva allestire un nuovo spot per l’eutanasia. Il paziente che pensava alla morte come destinazione finale della sua libertà ha cambiato idea. Ma perché l’ha fatto? Chi intendeva accompagnarlo fino al momento nel quale avrebbe ingoiato il farmaco letale sostiene che, nel nome di quella stessa libertà, ha deciso di selezionare il comando “vita”, come se la scelta tra le due opzioni fosse indifferente. Ma se la persona inferma si fosse vincolata a un’auto-sentenza di morte, perdendo poi la coscienza, non gli sarebbe stata accordata la libertà di mutare giudizio? Il quadro clinico sarebbe diventato un fattore di discriminazione 4 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso
Solchi nella terra e nelle mani Il lavoro è fondamentale per la vita dell’uomo, sia per il proprio sostentamento sia per rendere più bello il mondo nel quale viviamo. Il giorno del ringraziamento sono stato molto colpito, avvicinandosi a ricevere la Comunione, dalle mani di coloro che lavorano la terra, mani che dicono tutto l’impegno, lo sforzo e la passione che non solo crea solchi nella terra ma anche nelle mani. Le mani dell’operaio, di Renzo Pezzani Dice il Signore a chi batte alle porte del suo Regno: Fammi vedere le mani; saprò io se ne sei degno. L’operaio fa vedere le sue mani dure di calli: han toccato tutta la vita terra, fuochi, metalli. Sono vuote d’ogni ricchezza, nere, stanche, pesanti. Dice il Signore: Che bellezza! Così son le mani dei Santi! Mentre ringrazio il Signore del dono di Madre Terra e di coloro che la curano, rispettandone i tempi, chiediamo che ognuno di noi abbia un’attenzione particolare al creato, magari anche sacrificando o donando qualcosa di sé per il bene di tutti. Don Luciano GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso 5
Chiesa e Mondo I signori delle armi, signori delle guerre fornitori. Nel periodo 2014–18, gli USA sono stati i maggiori fornitori di sistemi d’arma, con esportazioni in almeno 98 stati. Il divario tra gli USA e tutti gli altri esportatori si è ampliato. Nel 2009–13 le esportazioni statunitensi sono state superiori del 12% rispetto a quelle della Russia, nel 2014–18 il divario ha raggiunto il 75%. Paesi di destinazione degli armamenti. Quella di Asia e Oceania è stata la principale regione di importazione, rappresentando il 40% del volume globale delle importazioni di sistemi d’arma nel 2014–18. Il Medio Oriente ha rappresentato il 35% delle Il mercato globale delle armi non conosce crisi. A importazioni con un flusso in aumento del 87% tra certificarlo è il Sipri (istituto internazionale di ricerche 2009–13 e 2014–18. Al contrario, il flusso di armi verso sulla pace con sede a Stoccolma), che nel suo ultimo tutte le altre regioni è diminuito tra i due periodi: del aggiornamento evidenzia un aumento nei trasferimenti 36% verso le Americhe, del 13% verso l’Europa, del internazionali di armi: + 7,8% tra i quinquenni 2009–13 6,7% verso Asia e Oceania e del 6,5% verso l’Africa. I e 2014–18, raggiungendo il livello più alto dalla fine cinque maggiori importatori di armi sono stati Arabia della Guerra fredda. Prosegue così la tendenza al rialzo, Saudita, India, Egitto, Australia e Algeria, che insieme iniziata all’inizio degli anni Duemila e che vede oggi in rappresentano il 35% delle importazioni totali. testa alla classifica dei principali esportatori Stati Uniti, Russia, Francia, Germania e Cina. Principali paesi esportatori. Trasparenza nei trasferimenti di armi. Questi primi cinque fornitori di armi nel periodo Il numero di stati che hanno comunicato le proprie 2014–18 rappresentano il 75% del volume totale delle importazioni ed esportazioni al Registro ONU delle armi esportazioni a livello globale. convenzionali (UNOCA) rimane molto basso e non si sono A partire dal 1950, USA e Russia (ex URSS) sono sempre verificati cambiamenti di rilievo per quanto riguarda i stati di gran lunga i maggiori fornitori di sistemi d’arma vari meccanismi di notifica nazionali e regionali. e, insieme a quelli dell’Europa occidentale, hanno storicamente dominato la classifica dei primi dieci 6 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso
Il valore finanziario delle esportazioni di armi, 2017 artificiale si stanno producendo nuove armi, dagli ormai (ultimi dati disponibili). famosi droni a robot automi in grado di combattere in Nonostante i dati del SIPRI sui trasferimenti di armi modo autonomo come normali soldati, anzi “meglio”, non rappresentino il loro valore finanziario, molti paesi perché, non avendo coscienza, saranno ancora più esportatori pubblicano tale informazione. Sulla base spietati. di questi dati, il SIPRI stima che il valore totale del Cybersecurity. Nel periodo 2005–18 sono stati commercio mondiale di armi nel 2017 (Cina esclusa) sia registrati oltre 250 attacchi informatici d’iniziativa stato di 398 miliardi di dollari (2,5% in più rispetto al statale. Tuttavia, dopo due decenni di discussioni sulla 2016). cybersecurity in seno all’ONU, non vi è molto accordo Arsenali nucleari nel mondo. All’inizio del 2019, nove sulla natura della minaccia e sulle misure necessarie per stati - USA, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, affrontarla. Il mondo occidentale tende a considerare Pakistan, Israele e Corea del Nord - disponevano di la proliferazione delle tecnologie informatiche come circa 13.865 armi nucleari, di cui 3.750 dispiegate e un fatto positivo, mentre gli stati orientali (Russia e operative. Di queste, quasi 2.000 sono tenute in stato Cina in primis) vorrebbero introdurre un controllo sul di elevata prontezza. loro sviluppo. Se non facciamo fatica a riconoscere il Complessivamente, il numero di testate nucleari tentativo di controllo di uno strumento democratico continua a diminuire, soprattutto grazie alla riduzione da parte di certi Paesi, dall’altro lato è soprattutto il degli arsenali di USA e Russia - che insieme rappresentano business a orientare le decisioni; sarebbe opportuna oltre il 90% delle armi nucleari al mondo - come previsto maggiore consapevolezza da parte di noi cittadini. dai trattati. Tuttavia, il ritmo delle riduzioni è rallentato L’ipocrisia degli stati. Le cifre relative al mercato degli rispetto a dieci anni fa e né la Russia né gli USA si sono armamenti sono davvero imponenti e rendono conto impegnati a negoziare altre riduzioni delle rispettive di quanto allettante sia questo business. Nonostante forze nucleari. Contemporaneamente, sia la Russia che il dibattito sull’argomento, gli interessi sono talmente gli USA hanno avviato programmi ampi e costosi per rilevanti da fare passare in secondo piano qualsiasi sostituire e modernizzare testate nucleari, impianti altra considerazione. La Grecia, ad esempio, nel pieno di produzione, sistemi di lancio aerei e missilistici. della propria crisi, venne comunque “incentivata” ad Nel 2018 il Dipartimento della Difesa statunitense ha “ammodernare” il proprio armamento per svariati elaborato piani per sviluppare nuove armi nucleari e miliardi di euro. Da un lato ci diciamo pronti ad modificarne altre per conferire loro funzioni e missioni appoggiare ogni sforzo per la pace, dall’altro i nostri militari più ampie. governi (tutti i nostri governi) appoggiano le proprie Gli arsenali degli altri stati dotati di armi nucleari lobby degli armamenti nazionali. sono nettamente più ridotti, ma tutti stanno Nuovi trattati. Fortunatamente gli sforzi degli sviluppando o installando nuovi sistemi d’arma operatori di pace non si affievoliscono. Il Trattato sulla oppure hanno annunciato l’intenzione di farlo. La Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), negoziato Cina sta gradualmente aumentando le dimensioni e e aperto alla firma nel 2017, è rimasto al centro degli diversificando la composizione del suo arsenale. L’India sforzi internazionali per favorire i progressi verso il e il Pakistan stanno ampliando le loro capacità di raggiungimento del disarmo nucleare globale. Il TPNW produzione di materiale fissile militare su una scala che è il primo accordo giuridicamente vincolante che vieta nel prossimo decennio potrebbe portare a un aumento lo sviluppo, il dispiegamento, il possesso, l’uso e la significativo delle dimensioni dei loro inventari di armi minaccia di uso di armi nucleari. Quando verrà ratificato nucleari. La Corea del Nord continua a dare priorità al impegnerà oltre 50 paesi del mondo. Nel 2018 sono programma nucleare militare come elemento centrale proseguiti gli sforzi per regolamentare i sistemi d’arma della sua strategia di sicurezza nazionale, anche se nel autonomi. 2018 ha annunciato una sospensione dei test delle La speranza. In questo contesto così meschino, sale armi nucleari e dei sistemi di lancio di missili balistici a la voce della speranza alimentata da un’instancabile medio e lungo raggio. opera di carità svolta dalla Chiesa, che contribuisce Disarmo nucleare, controllo delle armi e non- in particolare ad alimentare la speranza per le giovani proliferazione. Se il 2018 può registrare l’inaspettato generazioni. La via da seguire è quella della fratellanza, dialogo sul nucleare tra Corea del Nord e USA, con la come indicato dal documento sottoscritto ad Abu sospensione degli esperimenti di lancio di vettori da Dhani insieme al grande Imam di Al-Azhar. Una strada parte del primo, sul fronte del disarmo USA-RUSSIA che quest’anno ha portato i giovani di Etiopia ed purtroppo abbiamo visto un inasprimento dei rapporti. Eritrea a conoscere finalmente la pace. L’unica strada Accuse reciproche hanno portato al rallentamento, percorribile da noi cristiani. se non addirittura alla sospensione, del processo di disarmo avviato (new START e INF Treaty). Sul Marco Esposito fronte IRAN le vicende di questi giorni confermano il naufragio del trattato Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA) attivato da Obama nel 2015 e rigettato a più riprese dall’Amministrazione Trump. Nuove armi. A questo proposito è importante ricordare che si sta aprendo un nuovo fronte per gli armamenti. Per accedere alla versione estesa on line Sfruttando i progressi nella robotica e nell’intelligenza utilizzare il qr code a fianco. GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso 7
La voce di Papa Francesco, voce della Chiesa IL DIALOGO E LA DIPLOMAZIA PER COSTRUIRE UN MONDO DI PACE Nel mese di dicembre la vicinanza del Natale ha creato numerose occasioni, per discorsi, omelie, messaggi. Per questo numero di “Bolgare Passo a Passo” la scelta è caduta sul videomessaggio del Santo Padre Francesco e del segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) António Guterres, del 20 dicembre 2019. “È bello che questo nostro incontro avvenga nei giorni che ci conducono verso il Natale. Sono giorni in cui i nostri sguardi sono rivolti al cielo per affidare a Dio le persone e le situazioni che più abbiamo a cuore. In questo sguardo ci riconosciamo figli di un unico Padre, fratelli. Rendiamo grazie per tutto il bene che c’è nel mondo, per i tanti che si impegnano gratuitamente, per chi spende la propria vita nel servire, per chi non si arrende e costruisce una società più umana e più giusta. Lo sappiamo: non possiamo salvarci da soli. Non possiamo, non dobbiamo girarci dall’altra parte di fronte alle ingiustizie, alle disuguaglianze, allo scandalo della fame nel mondo, della povertà, dei bambini che muoiono perché non hanno acqua, cibo, le cure necessarie. Non possiamo girarci dall’altra parte di fronte a qualsiasi tipo di abuso nei confronti dei più piccoli. Dobbiamo tutti insieme combattere questa piaga. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte ai tanti nostri fratelli che, a motivo di conflitti e violenze, della miseria o dei cambiamenti climatici, lasciano i loro Paesi e vanno incontro spesso a un triste destino. Non dobbiamo rimanere indifferenti davanti alla dignità umana calpestata e sfruttata, agli attacchi contro la vita umana, sia quella non ancora nata sia quella di ogni persona bisognosa di cure. Non possiamo, non dobbiamo girarci dall’altra parte quando i credenti di varie fedi sono perseguitati, in diverse parti del mondo. Grida vendetta al cospetto di Dio l’uso della religione per incitare all’odio, alla violenza, all’oppressione, all’estremismo e al fanatismo cieco, così come per costringere all’esilio e all’emarginazione. Ma grida vendetta al cospetto di Dio anche la corsa agli armamenti e al riarmo nucleare. Ed è immorale non soltanto l’uso ma anche il possesso di armi nucleari, le quali hanno una portata distruttiva tale, che anche il solo pericolo di un incidente rappresenta una cupa minaccia sull’umanità. Non restiamo indifferenti di fronte alle numerose guerre che si continuano a combattere e che vedono soccombere tanti innocenti. La fiducia nel dialogo fra le persone e fra le nazioni, nel multilateralismo, nel ruolo delle organizzazioni internazionali, nella diplomazia come strumento per la comprensione e l’intesa, è indispensabile per costruire un mondo pacifico. Riconosciamoci membri di un’unica umanità, e prendiamoci cura della nostra terra che, generazione dopo generazione, ci è stata affidata da Dio in custodia perché la coltiviamo e la lasciamo in eredità ai nostri figli. L’impegno per ridurre le emissioni inquinanti e per una ecologia integrale è urgente e necessario: facciamo qualcosa prima che sia troppo tardi! Ascoltiamo la voce di tanti giovani che ci aiutano a prendere coscienza di quanto sta accadendo oggi nel mondo e ci chiedono di essere seminatori di pace e costruttori, insieme e non da soli, di una civiltà più umana e più giusta. Il Natale, nella sua genuina semplicità, ci ricorda che ciò che veramente conta nella vita è l’amore”. selezione a cura di GiacomoBepo Poma 8 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso
Dalla SCUOLA dell’INFANZIA Voci ed Esperienze Dicembre è il mese dell’attesa, uno spazio che offre la possibilità di sostare nel tempo e imparare a gustare i giorni che passano. Dicembre dona l’occasione di assaporare il tempo sospeso dei desideri che, prima di essere esauditi, vanno immaginati, sospirati e aspettati… Allora con i nostri bimbi abbiamo cercato di colorare l’attesa di piccole attività che scandissero il trascorrere dei giorni: la lettura del nostro speciale calendario dell’avvento, la condivisione dei messaggi speciali scritti dalle mamme e dai papà e poi ascoltati insieme con le orecchie spalancate e gli occhi un po’ lucidi, la costruzione di piccole case abitate dai volti delle nostre famiglie e disposte a creare il nostro presepe, tanti alberi destrutturati da giocare, allestire, disfare e ricomporre, seguendo le ispirazioni dei nostri piccoli esploratori. E, insieme a queste esperienze, tante occasioni di vicinanza e magia: l’accensione dell’albero in Piazza della Vita, l’arrivo di Santa Lucia nella sua nuvola di tulle bianco, la scoperta dei suoi doni alla fine di tante stradine illuminate, lo spettacolo visionario delle sabbie luminose, l’accoglienza ai nostri numerosi e attesi ospiti, l’arrivo di Babbo Natale e la fiaccolata che ci ha visti raccolti in un unico corteo, rischiarato dalle fievoli luci delle candele e cullato dalle note della banda fino all’arrivo in Oratorio, il posto giusto per cenare insieme! Piccole occasioni per sperimentare la bellezza della condivisione e vivere l’essenza del Natale, inno alla vita e alla sua sacralità. Michela GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso 9
Santo Natale Benedetto il bimbo, che oggi ha fatto esultare Betlemme. Benedetto l’infante, che oggi ha ringiovanito l’umanità. Benedetto il frutto, che ha chinato sé stesso verso la nostra fame. Benedetto il buono, che in un istante ha arricchito tutta la nostra povertà e ha colmato la nostra indigenza. Benedetto colui che è stato piegato dalla sua misericordia a prendersi cura della nostra infermità. (S. Efrem il Siro) Benedetto il bimbo che, ancora oggi, rinnova la sua promessa di amore venendo in mezzo a noi per donarci una speranza di vita che illumina ogni situazione di sofferenza e di ingiustizia. A tutta la comunità parrocchiale il mio augurio e il mio grazie, insieme alla mia gente, provata da tanta povertà e ultimamente anche dal terremoto. Buon Natale nel cuore di Colui che è Benedetto. suor Lilliana Morbi e sorelle della comunità Cochabamba, 27 dicembre 2019 Carissimi don Cristoforo e don Luciano, cara Comunità di Bolgare, qui in Cochabamba sta sorgendo il sole. Sono quasi le 5.30 del mattino di un’estate boliviana. Questi sono i giorni più lunghi dell’anno. Fino alle 7.00 di sera la luce del sole ci accompagna. Poi iniziano i colori del tramonto, che dipingono il massiccio del Tunari, circa 5000 metri... Vi scrivo con l’augurio di continuare a cercare, anche in questo nuovo anno, la bellezza che abita nell’interiorità di ogni persona. Vi sono molto grato per la vicinanza e l’affetto. Grazie alla vostra generosità, preghiera, amicizia e fraternità percepisco che questo mio impegno non é solo mio, ma di molti uomini e donne di buona volontà della nostra comunità parrocchiale e civile. Grazie. Ho trascorso il Natale con pochi ragazzi… 10 dei 165 che seguiamo nei vari programmi educativi. Ho viaggiato molto nei giorni precedenti per poterli accompagnare dai loro familiari e offrire loro la possibilità di passare per lo meno alcuni giorni con i loro parenti. É sempre la nostra grande sfida educativa… ritornare alle radici familiari, cercare di curare alcune ferite come l’abbandono, la violenza e la povertà. Coltiviamo sempre la speranza di poter trovare un “presepe accogliente” anche in quelle famiglie che, per diversi motivi, hanno mostrato tutta la loro fragilità ai propri figli. Moises é un ragazzo di una delle piccole comunità di Anzaldo, dove da piú di trent’anni il laico missionario dott. Pietro Gamba svolge il suo servizio di medico nell’ospedale da lui fondato. Moises, 14 anni, vive da sei anni nella nostra comunità. Durante l’estate, visitava sempre suo papà, sua mamma e alcuni altri familiari, ma solo per alcuni giorni. Quest’anno Moises ci ha chiesto di poter trascorrere due mesi con la sua famiglia. Lo abbiamo accompagnato a casa sua. Non c’è acqua, bagno, corrente elettrica e materassi. Ci sono pecore e sterco di pecore. Ci si lava al fiume. La cucina é esterna, a legna. Gli armadi per i vestiti sono sostituiti da sacchi di juta. La corsa di Moises verso casa é stata il regalo di Natale che abbiamo ricevuto. La sua commozione per questo incontro, l’abbraccio a Raul, suo fratellino, l’affetto per la nonna anziana e da anni inferma... sono i segni concreti di “un presepe vivente”. Ho pensato a questo incontro anche nella notte di Natale. Ne ho parlato alla gente del mio quartiere, con 10 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso
la quale ho celebrato la Messa alle 10 di sera. Dobbiamo attraversare “la notte” se vogliamo incontrare la Luce del presepio. A partire dalle nostre miserie e piccolezze, fragilità e debolezze possiamo lasciarci guidare da una Luce. É la Luce che ci riporta “a casa”, come lo é stato per Moises. Solo a casa possiamo ritrovare le nostre radici e recuperare il valore delle nostre relazioni, il senso della nostra storia, la certezza di un futuro buono. Forse anche per questo stamattina ho deciso di scrivervi... anch’io ho bisogno a volte di ritornare alle radici che hanno fatto germogliare le relazioni più autentiche della mia esistenza, la mia fede e la mia vocazione. Vi scrivo ringraziandovi per la vicinanza e la compassione che mi avete manifestato nelle settimane di forte conflitto sociale e politico che il nostro Paese ha attraversato. Dopo il 20 ottobre in Bolivia sono sorti repentinamente conflitti, anticipazioni di una guerra civile, e il Presidente, rifugiandosi in Messico, ha lasciato il Paese in balia dell’anarchia. Abbiamo visto tanto odio, tanta violenza e discriminazione tra la gente. Poi il sangue versato di trenta morti, la sofferenza di molte persone private di alimenti, salute e lavoro, il terrorismo che minacciava il paese, soprattutto per l’interesse avido per le sue risorse minerarie, la frattura di un popolo che più volte si é considerato “hermano” (fratello)... hanno spinto uomini di buona volontà a ricercare, mediante il dialogo e il rispetto di ogni etnia, la pace per il Paese. Il cammino di riconciliazione é duro e faticoso, lo sperimentiamo spesso anche nelle nostre famiglie. Ci spettano nuove elezioni e il superamento delle divisioni. E in questo conflitto la Bolivia ha scoperto il servizio, il disinteresse e l’intelligenza di persone che cercano il progresso autentico e sincero del Paese. Tutti, credenti e non credenti, si stanno dando da fare per realizzare questo cammino di riconciliazione. Nella nostra comunità di ragazzi e adolescenti ci siamo impegnati soprattutto a dar valore alla nostra quotidianità e alle nostre relazioni, a superare i nostri calcoli e pregiudizi. Sono stati giorni in cui abbiamo cercato di recuperare il valore di certe parole e del silenzio, il senso di un saluto, la capacità di saperci ascoltare, il desiderio di costruire comunione. Abbiamo cercato anche noi di seminare speranza nel nostro Paese, segnato da conflitti e tensioni. Carissimi, ci unisca sempre la passione per ogni uomo; non ci manchi il coraggio di seminare il bene; ci motivi sempre il desiderio di ció che é essenziale e autentico. Buon Anno. Con riconoscenza, don Gianluca GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso 11
Calendario liturgico a cura di Mara Tiraboschi Dal 19 Gennaio al 1 Marzo 2020 DOMENICA 19 GENNAIO MERCOLEDÌ 22 GENNAIO Ore 20.45: in Oratorio, corso di II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Memoria di San Vincenzo, diacono e preparazione al Battesimo (terzo di tre “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il martire incontri). peccato del mondo!” A San Vincenzo, come patrono secondario della città e della diocesi, fu VENERDÌ 24 GENNAIO dedicata per lunghi secoli la cattedrale Memoria di San Francesco di Sales, di Bergamo, demolita dai Veneziani vescovo e dottore della Chiesa per la costruzione delle Mura nel 1560. “Bisogna avere un cuore capace di Il suo culto era molto diffuso in diocesi. pazientare; i grandi disegni si realizzano Sedici sono le parrocchie che conservano solo con molta pazienza e con molto tempo”. un ricordo del santo martire diacono. (San Francesco di Sales, 1567 - 1622) Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 Benedizione del sale agricolo durante le S. Messe della giornata. Ore 16.00: celebrazione dei Battesimi LUNEDÌ 20 GENNAIO Inizio settimana di Don Bosco (fino al 31). Ore 20.45: in Oratorio, riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Ore 20.45: in Oratorio, corso di formazione SABATO 25 GENNAIO per catechisti e operatori pastorali. FESTA DELLA CONVERSIONE DI SAN MARTEDÌ 21 GENNAIO PAOLO, APOSTOLO Memoria di Sant’Agnese, vergine e GIOVEDÌ 23 GENNAIO “Saulo, Saulo, perché martire Memoria di Santa Paola Elisabetta Cerioli, mi perseguiti?” Io Nata a Roma, religiosa risposi: “Chi sei, nel III secolo, Nata nel 1816 a Soncino, Costanza Cerioli o Signore?” E mi Agnese morì sposò a diciannove anni un uomo molto più disse: “Io sono Gesù martire, ancora anziano. Ebbe quattro figli, morti tutti molto il Nazareno che tu fanciulla, durante giovani. Rimasta vedova e ricca, impegnò perseguiti”. le persecuzioni le sue risorse nell’istruzione degli orfani e “Che debbo fare, Signore?”. “Alzati, va’ a contro i cristiani: dei figli dei contadini. Fondò l’Istituto delle Damasco e là ti sarà detto tutto ciò che è fu denunciata Suore della Sacra Famiglia e prese i voti stabilito che tu faccia” (At 22, 7-10). dal figlio del prefetto di Roma per aver con il nome di suor Paola Elisabetta. Morì a Ore 14.30: in Oratorio, incontro per i deciso di offrire al Signore la sua verginità. Comonte di Seriate nel 1865. genitori di Accoglienza. Gettata nel fuoco, questo si estinse per le Termina la Settimana di preghiera per sue orazioni, fu allora trafitta con colpo l’unità dei cristiani. di spada alla gola, nel modo con cui si uccidevano gli agnelli. DOMENICA 26 GENNAIO Ore 20.30: In Oratorio, raccolta delle III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO iscrizioni all’itinerario fidanzati 2020. “Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini”. 12 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso
“Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo dell’antichità cristiana, fu messa a morte vada in pace, secondo la tua parola, perché durante la persecuzione di Decio (250- i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 253) a Catania, preparata da te davanti a tutti i popoli: per non avere luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo mai tradito la popolo, Israele”. professione della sua fede cristiana. La sua biografia Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 scritta menziona Giornata mondiale dei malati di lebbra. interrogatori e torture, insieme a una FESTA DI S. GIOVANNI BOSCO, PATRONO resistenza perseverante e la vittoria di una DEL NOSTRO ORATORIO (vedi pag. 48): fede incrollabile. Ore 11.00: S. Messa; ore 12.00: pranzo Ore 20.45: in Oratorio, conclusione del in Oratorio. Pomeriggio di animazione corso di formazione per catechisti e per ragazzi: ore 15: rappresentazione Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 operatori pastorali. teatrale “Sui Passi di Don Bosco” da parte 42ª GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA del Gruppo di Risposta 1; ore 16.15: (vedi pag. 52) GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO proiezione del film “TOLO TOLO”. 24ª Giornata Mondiale della Vita Memoria di San Paolo Miki, sacerdote, e Consacrata. compagni, martiri LUNEDÌ 27 GENNAIO Ore 12.00: celebrazione dei Battesimi. Ore 20.45: in Oratorio, incontro del Ore 16.00: in Oratorio, incontro per i Gruppo Missionario. genitori di Prima Comunione. In settimana i sacerdoti passeranno per la MARTEDÌ 28 GENNAIO visita e la comunione ai malati. Memoria di San Tommaso d’Aquino, LUNEDÌ 3 FEBBRAIO sacerdote e dottore Memoria di San Biagio, vescovo e martire della Chiesa A san Biagio sono stati attribuiti diversi Paolo Miki, il primo santo della Chiesa “E’ meglio illuminare miracoli, tra cui il salvataggio di un bambino giapponese, fu un membro della Compagnia gli altri che brillare che stava soffocando dopo aver ingerito di Gesù. Morì crocifisso durante una solo per sé stessi.” una lisca di pesce. A motivo di questo persecuzione anticristiana in Giappone: fu (San Tommaso d’Aquino, 1225 - 1274). miracolo, il 3 febbraio, è tradizione compiere proclamato santo da papa Pio IX insieme ai una benedizione della gola con le candele venticinque compagni di martirio. Vennero MERCOLEDÌ 29 GENNAIO benedette il giorno precedente, festa della crocifissi nei pressi di Nagasaki. Secondo il Ore 20.45: in Oratorio, corso di formazione Presentazione di Gesù al tempio. racconto della sua morte, Paolo continuò a per catechisti e operatori pastorali. predicare anche sulla croce. Ore 20.00: S. Messa a Bondraccolo. VENERDÌ 31 GENNAIO Ore 20.45: nel cineteatro dell’Oratorio, Memoria liturgica di San Giovanni Bosco, Cineforum. sacerdote “I giovani non solo VENERDÌ 7 FEBBRAIO siano amati, ma Primo venerdì del mese essi stessi sappiano Benedizione della gola al termine delle S. Adorazione Eucaristica in Chiesa (dalle di essere amati” Messe (ore 7.45 e ore 16.30). 8.15 alle 9.30 e dalle 15.30 alle 16.30). (dagli Scritti di San Ore 14.30: incontro della Conferenza San Giovanni Bosco, Vincenzo. SABATO 8 FEBBRAIO 1815-1888). Ore 21.00: in Oratorio, incontro del Memoria di San Girolamo Emiliani, Termina la settimana di Don Bosco. Gruppo Cinema. fondatore Nato a Venezia nel 1486, in gioventù SABATO 1 FEBBRAIO MARTEDÌ 4 FEBBRAIO intraprese la carriera militare. In prigione, Ore 14.30: in Oratorio, incontro per i Ore 20.30: in Oratorio, incontro per i si convertì a Dio. Consacratosi, si dedicò genitori di Accoglienza. baristi e gli incaricati delle pulizie. ai malati e Ore 20.30: in Oratorio, inizio dell’itinerario Ore 21.00: in Oratorio, incontro ai giovani di preparazione al matrimonio per per i volontari della cucina per abbandonati. fidanzati. la programmazione delle feste. Nel paesino di Somasca, fu il DOMENICA 2 FEBBRAIO MERCOLEDÌ 5 FEBBRAIO fondatore della FESTA DELLA PRESENTAZIONE DEL Memoria di Sant’Agata, vergine e martire Congregazione SIGNORE AL TEMPIO Agata è stata una delle martiri più venerate dei Chierici GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso 13
Regolari, detti Somaschi. Si prodigò alla marzo, festa dell’Annunciazione, quando, segno, senza che tutto sia compiuto”. cura dei malati durante l’epidemia di peste alla ripetuta richiesta di Bernadette, la Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 e ne morì lui stesso nel 1537. Vergine disse di essere l’Immacolata Ore 16.00: celebrazione dei Battesimi. Ore 20.30: in Oratorio, inizio dell’itinerario Concezione, confermando così il dogma di preparazione al matrimonio per del concepimento immacolato di Maria, MARTEDÌ 18 FEBBRAIO fidanzati. promulgato da papa Pio IX quattro anni Memoria di Santa Geltrude Comensoli, prima. vergine DOMENICA 9 FEBBRAIO 28ª GIORNATA MONDIALE DEL MALATO, V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO dal tema: “Venite a me, voi tutti che siete “Voi siete il affaticati e oppressi, e io vi ristorerò” sale della (Mt 11,28) (vedi preghiera pag. 54). terra… Voi siete GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO la luce del Ore 20.45: nel cineteatro dell’Oratorio, mondo… Cineforum. Nata nel 1847 a Bienno (BS), entrò nella Così risplenda la vostra luce davanti agli Compagnia di Sant’Angela Merici nel 1866. uomini, perché vedano le vostre opere VENERDÌ 14 FEBBRAIO Maturò l’idea di un Istituto di Adoratrici buone e rendano gloria al Padre vostro che FESTA DEI SANTI CIRILLO, MONACO E attente ai bisogni educativi del tempo. è nei cieli”. METODIO, VESCOVO PATRONI D’EUROPA Fondò quindi a Bergamo nel 1882, con Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 don Francesco Spinelli, l’Istituto delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento (che in seguito LUNEDÌ 10 FEBBRAIO diventarono le Suore Sacramentine) e prese Memoria di Santa Scolastica, vergine il nome di Madre Geltrude. Morì nel 1903. Il nome di S co l a s t i ca , GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO sorella di Ore 20.45: nel cineteatro dell’Oratorio, Benedetto Cineforum. da Norcia, Questi due fratelli di Salonicco, mandati richiama al in Moravia dal vescovo di Costantinopoli, SABATO 22 FEBBRAIO femminile vi predicarono la fede cristiana e crearono FESTA DELLA CATTEDRA DI SAN PIETRO gli inizi del un alfabeto per tradurre i libri sacri dal APOSTOLO monachesimo occidentale. Si consacra greco in lingua slava. Venuti a Roma, molto giovane al Signore, con il voto di Cirillo, colpito da malattia, si fece monaco. castità. Più tardi, quando Benedetto già Metodio, invece, ordinato vescovo di vive a Montecassino con i suoi monaci, Srijem, nell’odierna Croazia, evangelizzò in un altro monastero della zona lei fa la Pannonia, dovendo sopportare molti vita comune con un gruppetto di donne dissidi rivolti contro di lui, ma venendo consacrate. Si sa poco della sua vita. L’unico sempre sostenuto dai romani pontefici. testo che ne parla è il secondo libro dei Dialoghi di papa Gregorio Magno. SABATO 15 FEBBRAIO “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò Ore 20.45: in Oratorio, incontro del Ore 16.30: S. Messa prefestiva alla la mia Chiesa e le potenze degli inferi non Gruppo Liturgico. chiesetta di Asnenga. prevarranno su di essa”. (Mt 16,18) Ore 20.30: in Oratorio, itinerario di Ore 14.30: in Oratorio, incontro per i MARTEDÌ 11 FEBBRAIO preparazione al matrimonio per genitori di Riconciliazione. Memoria della Beata Vergine Maria di fidanzati. Ore 20.30: in Oratorio, itinerario di Lourdes preparazione al matrimonio per DOMENICA 16 FEBBRAIO fidanzati. VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO “Non pensate che io sia venuto ad abolire DOMENICA 23 FEBBRAIO la Legge o i Profeti; non son venuto per VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo Lourdes ricorda le apparizioni mariane e la terra, più famose della storia, avvenute nel non passerà 1858, che ebbero come protagonista la dalla legge quattordicenne Bernadette Soubirous. neppure uno Importante fu l’apparizione del 25 iota o un 14 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso
“Amate i vostri nemici e pregate per quelli SABATO 29 FEBBRAIO che vi perseguitano, affinché siate figli del Ore 20.30: in Oratorio, itinerario di Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il preparazione al matrimonio per suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui fidanzati. giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?” DOMENICA 1 MARZO Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 I DOMENICA DI QUARESIMA Nel pomeriggio, sfilata di carnevale per “Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta le vie del paese (v. programma pag. 45). scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo LUNEDÌ 24 FEBBRAIO Giornata di digiuno e astinenza lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si Ore 20.45: in Oratorio, incontro del “Vi supplichiamo in nome di Cristo: avvicinarono e lo servivano”. Gruppo Missionario. lasciatevi riconciliare con Dio”. Sante Messe con Imposizione delle MARTEDÌ 25 FEBBRAIO Ceneri: ore 7.45 - 16.30 - 20.00 Ultimo giorno di Carnevale Ore 13.00: momento di digiuno e di preghiera in Chiesa, con la recita dell’Ufficio delle Letture. GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO Ore 20.45: nel cineteatro dell’Oratorio, Cineforum. Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 VENERDÌ 28 FEBBRAIO Ore 12.00: Celebrazione dei Battesimi. Ore 16.00: in Chiesa, Via Crucis prima Ore 15.00: in Chiesa, Vespri, Benedizione della celebrazione della S. Messa. Eucaristica e catechesi per gli adulti. Ore 20.30: Via Crucis Quaresimale in In settimana, i sacerdoti passeranno per la MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO Chiesa, animata dal Gruppo Liturgico. Comunione ai malati e agli anziani nelle MERCOLEDÌ DELLE CENERI – INIZIO DEL case. TEMPO DI QUARESIMA PROSSIMA PUBBLICAZIONE: Venerdì 28 Febbraio 2020 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso 15
Quattro passi nel cielo Con questo numero di “Passo a Passo” inauguro questa rubrica astronomica, denominata “Quattro passi nel cielo”. Ogni mese segnalerò una tra le costellazioni visibili e i particolari eventi celesti che si verificheranno in quei trenta giorni, nella speranza di stimolare più persone possibili ad alzare gli occhi verso il cielo. Gennaio 2020 Gennaio è il mese più freddo dell’anno, ma è anche un ottimo periodo per osservare la volta celeste. Il cielo invernale è spesso terso e le stelle brillano con un’intensità irraggiungibile per le serate estive. La costellazione che domina la volta celeste di questo mese è Orione [ORI/ORIONIS, ORIONE (o IL CACCIATORE)]. Le stelle di questa costellazione formano una clessidra, il corpo del cacciatore, e una linea curva, lo scudo. La costellazione è facilmente distinguibile nel cielo: alle 22.00 osservate in direzione SUD e alzate lo sguardo a circa 40° dall’orizzonte, Orione sarà lì ad aspettare i vostri occhi. Il punto più stretto di questa clessidra è facilmente individuabile grazie alle tre stelle che formano la cosiddetta “Cintura di Orione”. Osservando questa regione di cielo con un binocolo o un telescopio si scopre una delle visioni più affascinanti della volta celeste. È la Grande Nebulosa. Questa enorme nebulosa di idrogeno ionizzato è una vera e propria fucina di stelle, in cui con i nostri occhi possiamo assistere alla nascita di nuovi astri. La stella più luminosa di questa costellazione è Betelgeuse, distante da noi 427 anni luce e famosa per il suo immenso diametro: 630 volte quello del nostro Sole! La temperatura superficiale è di 3100 K. La seconda stella per luminosità è Rigel, distante 770 anni luce, diametro 70 volte quello del Sole e temperatura superficiale di 11000 K. Febbraio 2020 La costellazione che presento nel mese più corto è Gemini [GEM/GEMINORUM, I GEMELLI]. Le due stelle più luminose di questa costellazione sono note come “I Gemelli” e per gli antichi Greci rappresentano Castore e Polluce. I due fratelli, partoriti dalla regina di Sparta, Leda, furono protagonisti insieme a Giasone e agli Argonauti della ricerca del Vello d’oro. La costellazione è facilmente distinguibile nel cielo: alle 22.00 osservate in direzione SUD. Castore è stato il primo sistema binario a essere riconosciuto. Utilizzando un telescopio si possono quindi osservare due stelle, tra loro legate dalla forza gravitazionale. In realtà il sistema è sestuplo: anche se non visibili al telescopio, ci sono tre stelle che a loro volta sono stelle binarie. Possiamo dire che mai stella fu più adatta per la costellazione dei gemelli! Gianni Locatelli 16 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso
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Cronaca parrocchiale BATTESIMO - Domenica 1 Dicembre SEGHEZZI TOMMASO di MATTIA e di ROTA GIULIA Circolo di R-esistenza di Bolgare Riflessioni a fine lettura del libro “Economia e Profezia” di Luigino Bruni È bello ritrovarci ogni anno, ed è già il settimo, a novembre, per leggere un libro, riflettere e commentarlo insieme. Questa volta ci siamo confrontati con il testo: “Economia e Profezia - parole diverse per provare a ricominciare” di Luigino Bruni, economista e storico del pensiero economico, personaggio di rilievo dell’economia di comunione. Molti sono stati gli argomenti che ci hanno interessato. Ci siamo scambiati osservazioni e riflessioni, che provo a sintetizzare qui di seguito. Chi è il profeta? È colui che vede profondamente nella realtà, tanto da presagirne l’evoluzione. È colui che ci mette in guardia dagli idoli e ci indica qual è la strada da seguire. È una persona profondamente laica, perché, anche quando parla di Dio, dice soltanto e sempre vita, storie, lacrime, speranze, vita di ogni giorno e lavoro. Ci siamo chiesti: sono necessari oggi i profeti? Gli idoli sono feticci relegati nel passato, dei quali ci parla la Bibbia o sono ancora presenti nella nostra vita e nella nostra società? Chi sono oggi le figure profetiche? La lettura del libro ci ha fatto capire che è insito nell’uomo fabbricarsi degli idoli, perché abbiamo la radicata tendenza a trasformare il rapporto con la divinità e con le persone in uno scambio economico e commerciale. Crediamo fino a quando ci conviene e, quando la divinità non corrisponde alle nostre 18 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso
Cronaca parrocchiale esigenze, la abbandoniamo e passiamo a un altro idolo. Le esperienze idolatriche sono esperienze di consumo e questo consumo è reciproco. È l’idolo stesso che poi ci consuma e ci divora. Ci siamo chiesti quali sono gli idoli che avvelenano la nostra vita oggi. È stato fin troppo facile individuare nel denaro uno dei principali idoli del nostro tempo. Esso muove le scelte politiche nel mondo. Ad esso si sacrifica la sopravvivenza di milioni di persone, che subiscono guerre e prevaricazioni per ragioni che sono prevalentemente dovute a una politica predatoria da parte della parte ricca della Terra. Ma anche noi, nel nostro piccolo, per avere sempre di più, sacrifichiamo al denaro molta della nostra vita. Preferiamo possedere piuttosto che condividere. Preferiamo le cose alle persone. L’idolo “Soldo” ci seduce in modo sempre più efficace e subdolo, tanto da farci apparire sacrosanto il diritto al possesso. È difficile essere vigili per non lasciarci trascinare da un consumismo sempre più sfrenato. Anche l’idolo del potere ci riguarda. Noi lo attribuiamo generalmente alle alte sfere della politica e della finanza, ma ci riguarda da vicino: spesso succede che nella nostra vita, nel campo in cui lavoriamo o facciamo volontariato, non vogliamo lasciare spazio agli altri, convinti di essere il meglio, godendo dell’avere la nostra piccola fetta di influenza sugli altri. Riflettendo abbiamo individuato come somma di tutti gli idoli l’adorazione della nostra persona, nella decisa volontà di soddisfare ogni nostra esigenza, anche a scapito degli altri. Abbiamo creato una società in cui vogliamo che tutto giri intorno a noi, come se fossimo noi stessi il totem a cui sacrificare. Ma il potere e il successo personale non sono anche gli idoli da cui ci mette in guardia il brano evangelico delle tentazioni? Le nostre idolatrie distruggono la nostra umanità. Ci siamo anche chiesti: ma la nostra fede è veramente affidamento a Dio o un rapporto in cui vogliamo piegare Dio alle nostre esigenze, e quindi idolatria? Nella nostra storia, anche recente, abbiamo usato Dio per legittimare guerre (“Dio è con noi“ scrivevano i nazisti sulle fibbie delle loro cinture) e scelte nefaste, come le crociate. E anche ora… certi rosari branditi come clave! Più sottilmente, quante volte ce ne stiamo noi e il nostro Dio al calduccio di un rapporto “io ti prego, Tu mi concedi” che esclude gli altri, quei fratelli che il Vangelo vuole siano i nostri compagni di viaggio? Certo in queste serate non ci siamo fatti domande di facile risposta! Ci sono ancora i profeti? Se profeta è colui che ci richiama accusandoci di seguire gli idoli che distruggono la nostra umanità, chi più del nostro papa Francesco ci mette continuamente in guardia dal nostro egoismo, ci richiama alla gratuità, al donarsi, all’accoglienza, come da sempre le Scritture, sia l’Antico Testamento che il Vangelo, ci invitano a fare? Esistono, oltre a quella del Papa, molte voci profetiche nel nostro presente, ma forse manca il silenzio per ascoltarle. Nella Bibbia, nel libro della Genesi, è detto che, dopo la creazione, Dio si riposò istituendo un giorno in cui godere della sua opera. L’istituzione dello Shabbat fu fondamentale per gli ebrei, perché divenne un giorno identitario, in cui raccogliersi per meditare sulla propria vita e sull’alleanza con Dio. Era il giorno in cui si lasciava la routine e si rientrava pienamente nella propria umanità. Era un precetto ineludibile proprio perché Dio, conoscendo la debolezza dell’uomo, costringeva il suo popolo a fermarsi per riesaminare la propria vita e per ringraziare. Il nostro tempo ha sostanzialmente perso questo fermarsi per riposare e rientrare in noi stessi. È difficile ascoltare le voci profetiche se tutto grida intorno a noi! In un clima di odio crescente, in una moltiplicazione esponenziale di voci che ci chiamano alle divisioni e alla non accoglienza, il nostro augurio è quello di ritrovare dentro di noi il silenzio, da cui ripartire ogni volta, ascoltando la voce di Dio che ci parla nella storia attraverso le voci profetiche di chi ci invita a ritornare all’essenza del Vangelo. Ivana GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso 19
Cronaca parrocchiale LIBROLANDIA 2019 ...Tutti giù per Terra! L’iniziativa Librolandia, quest’anno, si è svolta sotto il motto “... Tutti giù per Terra!”, un auspicio a ritrovare le nostre radici in quella Terra che per tanti decenni è stata considerata infinita e inesauribile. Solo negli ultimi anni ci siamo accorti che le risorse ambientali sono limitate e sottoposte a uno sfruttamento tale che ne stiamo compromettendo la disponibilità e la qualità per le generazioni future. La serata inaugurale, dal titolo “Laudato sì, e vide che era cosa buona”, è stata affidata alle testimonianze di don Cristoforo e don Luciano. Nei loro racconti, dei tanti anni passati in Bolivia, abbiamo potuto apprezzare l’importanza di essere rispettosi dei ritmi e dei valori della madre Terra (Pachamama); abbiamo colto i segni che gli anni di missione hanno lasciato nell’esperienza di vita dei nostri sacerdoti. Don Luciano ha sottolineato che anche per il fatto che la Terra è la casa comune dell’umanità, gli uomini possono considerarsi tutti fratelli. Don Cristoforo ci ha ricordato che l’enciclica di Papa Francesco dedicata al rispetto della Terra, è stata la prima nella storia in cui un Papa si è fatto aiutare nella stesura da vari scienziati. Questo a testimonianza di come scienza e religione possano procedere, ognuna con le proprie caratteristiche, per obiettivi comuni. Librolandia è poi proseguita con letture animate per tutti i bambini della Scuola dell’Infanzia, con letture per gli alunni delle classi prime della Scuola Primaria e con la proiezione di “Lorax, il guardiano della foresta” per le altre classi della Scuola Primaria. Per i ragazzi della Scuola Secondaria è stato organizzato il 7° Concorso Giovani Scrittori che ha portato alla stampa della relativa raccolta di racconti scritti proprio dai nostri ragazzi. I nostri giovani scrittori sono stati premiati in occasione della presentazione del romanzo “Le trame di Bea” dalle due autrici Mara Bozzolan e Annalisa Nozza, ospiti d’onore della serata del 14 dicembre. L’Associazione “Bolgare Incontra”, l’Associazione “Genitori Scuola Bolgare” e l’Associazione “Genitori per una Comunità Educante” esprimono il loro sincero ringraziamento a tutti i volontari che hanno contribuito alla realizzazione di questa 11ª edizione di Librolandia. Siamo convinti che la lettura sia indispensabile per garantire ai nostri ragazzi non solo un futuro, ma un futuro migliore! Buona lettura a tutti... in attesa di Librolandia 2020! Gianni Locatelli 20 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso
Cronaca parrocchiale Festa di Asnenga Sabato 30 novembre si è celebrata, come ogni anno, la tradizionale festa alla chiesetta di Asnenga. La partecipazione alla giornata è stata numerosa. Un sentito ringraziamento va ai sacerdoti che hanno celebrato le S. Messe e a don Luigi, che è ritornato a Bolgare per concelebrare la funzione delle ore 11. Un doveroso grazie va poi a tutte le persone che si sono date da fare per l’organizzazione e la buona riuscita dell’evento. Incontro Giovani Coppie Il 24 novembre il gruppo delle Giovani Coppie si è ritrovato e, tra bimbi che giocavano in mezzo al cerchio, abbiamo avuto la fortuna di sentire la testimonianza di Laura...ebbene sì, una serata in cui noi abbiamo ascoltato lei e non viceversa, come solitamente accade!!! Laura ci ha raccontato di come si sia avvicinata all’ordine delle Suore Missionarie della Carità, in quanto sentiva che questa esperienza la aiutava a colmare dei vuoti e a creare domande sempre nuove e, anche grazie al libro “IL SORRISO DEI POVERI”, di come poi abbia deciso di intraprendere questo cammino. Ci ha raccontato della fortuna che ha avuto nell’aver conosciuto in prima persona papa Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, e nell’aver potuto collaborare con quest’ultima come referente italiana, e di come fossero entrambi persone piene di fede, di Chiesa. Molti di noi sono rimasti particolarmente toccati dal percorso che si deve intraprendere per poter prendere i voti di questo ordine di suore, che prevede uno stile molto povero, rigido, contraddistinto da forti rinunce, un ordine caratterizzato da un’intensa e profonda preghiera, in grado di “scendere in strada” e di aiutare i più deboli. Ciò che ci ha lasciato più perplessi, è la richiesta di non avere più contatti con la propria famiglia di origine, rinuncia che ci è sembrata un po’ eccessiva...naturalmente giudizio dato in qualità di neogenitori, forse non ancora pronti ad affrontare ciò che la crescita dei nostri figli potrà comportare! Laura ha infatti spiegato che per lei è stata essenziale la libertà che i suoi genitori le hanno lasciato, magari anche facendo fatica a capire una scelta così radicale. Il suo coinvolgente racconto è proseguito toccando la delicata decisione di interrompere il percorso con le Suore Missionarie della Carità per problemi di salute, scelta difficile, maturata anche grazie al sostegno di Madre Teresa di Calcutta e di Giovanni Paolo II. Una volta tornata a casa e curatasi, ha poi intrapreso un cammino che l’ha portata dieci anni in Bolivia e che le ha fatto incontrare don Luciano, esperienza molto significativa e importante, che ci ha molto incuriositi. Abbiamo poi discusso di come sia importante, anche nella nostra quotidianità, non sprecare, cercare di limitare il superfluo e aiutarsi sempre a vicenda. Il messaggio che Laura ha voluto donarci in questa serata è stato prezioso: l’importanza della preghiera in famiglia, di lasciare ai figli libertà di scelta nella vita e di vivere pienamente l’amore della famiglia, che sia un amore forte e solido che possa essere di esempio per sempre per i nostri figli. Una coppia GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - BOLGARE PassoaPasso 21
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