"Biologico": fenomeno culturale o colturale? - Ordine dei Dottori Agronomi e ...
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Fonte immagine Global Agriculture & Food Security Program https://www.gafspfund.org/projects “Biologico”: fenomeno culturale o colturale? Luigi Mariani Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura, Società Agraria di Lombardia, Università degli Studi di Milano–Disaa Alberto Guidorzi Dottore in Scienze Agrarie
Premessa 1 In ambito UE il problema non sta tanto in come produci (convenzionale, biologico, biodinamico,, ecc.) quanto nella qualità del prodotto finale che deve rispettare i limiti di legge (residui di fitofarmaci, presenza di nitrati, ecc.).
Occore più familiarità con la storia Perché non si può pretendere di interpretare un fenomeno se non ne si analizza l’origine e l’evoluzione nel tempo.... Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Giambattista_Vico#/media/File:Casa_Vico.jpg “Le “riflessioni” del Prof. Mariani attribuiscono anche all’agricoltura biologica scopi non dichiarati e certamente orribili quali la reintroduzione nella nostra società del “vitalismo” e persino dell’astrologia.“ Paolo Carnemolla, Presidente Federbio, lettera ai direttori Disaa e Dip. Bioscienze, al Sindao di Milano e al rettore Polimi, 30 ottobre 2018
Bio come risposta a “sensibilità” nuove e antiche Inurbamento massiccio fra gli anni 50 e 70 con perdita di contatto rispetto alla realtà rurale Idealizzazione di un passato posticcio e slogan conseguenti (sano, naturale, di prossimità, a chilometro 0, equo, solidale, ecc.). Mondo urbano culturalmente vincente e che impone i propri riti e miti al mondo rurale (Expo 2015) Sensibilità della sinistra (carteggio Carl Marx - Vera Zasulich -> collettivismo come riproposizione delle antiche comunità di villaggio) Sensibilità della destra (culto del vitalismo nel nazionalsocialismo) Odio per la chimica, la fisica, la tecnologia in genere Agribashing (odio preconcetto per l’agricoltura tecnologica)
Il progresso scientifico è davvero qualcosa di definitivo? Nessuna acquisizione in campo scientifico può dirsi definitiva e il regresso è sempre dietro l’angolo (Lucio Russo, 1996). La nostra epoca vede l’affacciarsi di una pletora di teorie senza fondamento scientifico e che cercano di prendere il sopravvento sulle teorie scientificamente fondate, il che peraltro apre le porte a una riflessione su come la società vede la scienza e sul rapporto fra scienza e società. Esempi in campo medico umano: rifiuto dei vaccini (ideologia No Vax), rifiuto della sperimentazione di farmaci su animali, diffusione di metodi che non hanno superato la verifica sperimentale (metodo Stamina, cura Di Bella, ecc.), rispetto ai quali conforta la reazione coerente del mondo scientifico e dell’Ordine dei Medici.
Pseudoscienze in agricoltura – il passato Astrologia: è fenomeno antico quanto l’agricoltura (si pensi alle credenze sugli influssi lunari). Fu già combattuto dal maggiore agronomo romano, Lucio Giunio Moderato Columella, che su tale tema scrisse un trattato, il “Adversus astrologos”, purtroppo andato perduto. Vitalismo (che in agricoltura si presenta spesso come “umismo”): attribuisce alla materia vivente una “vis vitalis”, barriera insormontabile rispetto al mondo inorganico. Tale credenza, in auge fino al XVIII secolo viene sconfitta dalle scoperte dei primi decenni dell’800 ed in particolare da quella di Nicholas Theodore De Saussure (1804: nutrizione carbonica atmosferica e CO2 come mattone fondamentale della materia vivente) e Friedrich Wöhler di Friedrich Wöhler (1828: sintesi dell’urea e nascita della (Wikipedia) chimica organica come chimica dei composti del carbonio). Forni e Mariani, 2015. Nicolas Théodore De Saussure e la scoperta del ruolo biologico della CO2, https://agrariansciences.blogspot.com/2015/12/nicolas-theodore-de-saussure-e-la.html
XX secolo come secolo della rivoluzione verde Alberto Oliva (1879-1953) negli anni ‘40 scriveva che “La tecnica moderna, in confronto a quella antica, assieme a molti mezzi tecnici nuovi e perfezionati, ne dispone di due poderosi per risolvere in pieno il problema granario mondiale: razze a prodigiosa capacità produttiva ed azoto a buon mercato ricavato industrialmente dalla miniera inesauribile dell'aria”. Norman E. Borlaug Nazzareno Strampelli padre delle rivoluzione verde con la moglie e Nobel per la pace 1970
Rivoluzione verde - Rese agricole globali fonte: https://apps.fas.usda.gov/psdonline/app/index.html#/app/advQuery
Rivoluzione verde – uso del suolo e rese del mais negli Usa Mais USA (1866-2010) Data source: US Census Bureau (1975, 2012) – (from Ausubel J.S,, 2015 - Nature rebounds http://phe.rockefeller.edu/docs/Nature_Rebounds.pdf) Agricoltura USA: oggi per il mais usa il doppio delle terra usata nel 1866 ma produce 18 volte quanto produceva.
Rivoluzone verde - Arativi vs popolazione da 800 dC a oggi Grazie alla tecnologia l’agricoltura non reclama nuove terre perché riesce a produrre molto più cibo sulla stessa superficie. Elaborazioni su dati delle seguenti fonti: Pongratz etal 2008. A reconstruction of global agricultural areas and land cover for the last millennium, Global biogeochemical cycles, VOL. 22, GB3018; Santini 2011. Sviluppo ed evoluzione tecnologica degli impianti di irrigazione , Giornata di studio dei Georgofili, Firenze; FAO, 2009. State of the world land and water resources - http://www.fao.org/docrep/017/i1688e/i1688e.pdf
Rivoluzione verde – sicurezza alimentare Percentuale di sottonutriti Fonti: vari report FAO e banca dati Faostat.
Rivoluzione verde e speranza di vita (oggi 70 anni a livello globale)
Il XX secolo e la riproposizione di vitalismo e astrologia Rudolf Steiner (1924) pone il vitalismo e l’astrologia come base per l’agricoltura biodinamica (parla di energie spirituali e di dialogo del cosmo con piante coltivate e animali domestici, specie se dotati di corna interpretate come antenne capaci di captare energie cosmiche concentrandole nel proprio stomaco). L’agricoltura biologica (Northbourne, 1940) ripropone il vitalismo (letame come unico nutrimento per le piante, rifiuto della chimica organica di sintesi), con conseguenti preconcetti: - molecole di urea [CO(NH₂)₂] buone se prodotte dalla pancia di un mammifero, cattive se prodotte da sintesi industriale. -rame (tossico e non biodegradabile) preferito a fitofarmaci organici assai meno tossici, assai più efficaci e biodegradabili. Lord Northbourne, 1940. Look to the Land, citato in Kuepper G., A brief overview of the history and philosophy of organic agruculture, Kerr center for sustainable agriculure, 2010, 23 pp. DeGregori Thomas R., 2003. Origins of the Organic Agriculture Debate. ISBN: 978-0-813-80513- 9. Oct 2003, Wiley-Blackwell. 211 pages
Agribashing Agribashing ovvero “scagliarsi con violenza contro l’agricoltura sulla quale si sono create conoscenze deformate”. La denigrazione degli agricoltori è un sentimento non nuovo ma che ora ha raggiunto il grande pubblico attraverso i media generalisti. L’agricoltore è passato da benemerito fornitore di cibo per Pavanello R., 2001. Guarda che chiamo l’uomo nero, Il battello a vapore, serie arcobaleno, 4. sfamare l’umanità a criminale e avvelenatore pubblico….
Nostalgia del passato e rifiuto della chimica (chemofobia) In natura tutto è chimica: la terra , l’aria che respiriamo, il nostro corpo, quello di piante... Lavoisier nel suo Traité Élémentaire de Chimie (1789) definisce la legge degli equilibri di reazione, fondamento della chimica moderna. Oggi è sempre più diffusa nell’opinione pubblica la corrente di pensiero che rifiuta la chimica (quella organica in particolare)
Residui di fitofarmaci – situazione europea (EFSA, 2018) Analisi residui nei prodotti agricoli: report EFSA Campioni analizzati: 30852 campioni nel 2016 di cui 28912 (94%) da convenzionale e 1940 (6%) da Bio. EFSA segnala che “la comparazione convenzionale - bio non è sempre attendibile” per la scarsa numerosità dei campioni bio. Presenza di residui: 126 (6.5%) dei campioni bio e 12857 (44.5%) dei convenzionali con residui di uno o più fitofarmaci. Residui entro i limiti di legge: -98.8% per Convenzionale e 99.8% in bio Residui oltre i limiti di legge: - spesso lievemente al di sopra dei limiti - limiti fissati in modo molto prudenziale (Acceptable Daily Intake ADI in mg/kg di peso posto pari a un centesimo del No- observed-adverse-effect level - NOEL) EFSA 2018 Monitoring data on pesticide residues in food – organic vs conventionally produced food. doi:10.2903/sp.efsa.2018.EN-1397
E i fitofarmaci diventano pesticidi… Per designare insetticidi, anticrittogamici, erbicidi è ormai diffusissimo l’uso del termine “pesticida” che si lega al fatto che in inglese “pest” significa “an insect or small animal that is harmful or damages crops” mentre in italiano “pest” richiama la peste e dunque qualcosa di foriero di un danno irreparabile. Il termine greco pharmakon (φάρμακον), indica sia una medicina (pianta curativa) sia un veleno. Ciò è confermato da Paracelso (“è la dose che fa il veleno”) -> una sostanza che alle giuste dosi ha effetto curativo può rivelarsi dannosa se assunta a dosi improprie. La demonizzazione dei fitofarmaci avviene a fronte del fatto che secondo dati EFSA i residui sono entro i limiti di legge nel 98.8% delle analisi effettuate per Convenzionale e 99.8% in bio e che i residui oltre i limiti di legge sono spesso lievemente al di sopra dei limiti, i quali sono peraltro fissati in modo molto prudenziale (Acceptable Daily Intake ADI in mg/kg di peso posto pari a un centesimo del No-observed-adverse-effect level – NOEL)
Nostalgia del passato e rifiuto della fisica Negli anni 60 viene creata la varietà di grano duro Creso. La creazione avviene grazie a mutazioni indotte in una campo gamma alla Casaccia (nucleare di pace). Oggi abbiamo persone che stigmatizzano questo evento come qualcosa di aberrante senza capire che i raggi gamma non sono presenti nelle piante figlie di quella mutazione. Pierre e Marie Curie il giorno del matrimonio (1897) Oggi è sempre più diffusa nell’opinione pubblica la corrente di pensiero che rifiuta la fisica (quella della particelle in particolare)
Nostalgia del passato e rifiuto in blocco della tecnologia “Troppo spesso odo i nostri più illustri concittadini incolpare dei cattivi raccolti ora l'infecondità delle terre, ora le intemperie del cielo già da gran tempo nocive; ed altri ancora giustificare tali lagnanze osservando che il suolo, spossato e isterilito dall'eccessivo sfruttamento, non può più porgere ai mortali gli alimenti con la primitiva larghezza.” (Columella, De re rustica). Già allora si rifiutava l’idea che la tecnologia potesse risolvere il problema alimentare…. E Columella sviluppa il suo trattato proprio per contrastare tale preconcetto
Introduzione al corso di agricoltura di Steiner (di E. Pfeiffer) “Nel 1922/23 Ernst Stegemann e altri contadini chiesero consiglio a Rudolf Steiner con riguardo alla degenerazione che avevano notato nei semi e in molte piante coltivate. Cosa si può fare per controllare tale declino?, questa la loro domanda. Ad esempio la durata dei prati di medica che un tempo era di 30 anni era scesa prima a 9, poi a 7 e ora a 4-5 anni. Un secondo gruppo di contadini interpellò Steiner in merito all’aumento delle malattie degli animali(sterilità e afta epizootica in primis). E’ lo stesso problema citato da Columella . Siamo di fronte a qualcosa di archetipico…
Naturale e artificiale Jean Jaurés su La petite République, 31 luglio 1901 Le cosiddette produzioni naturali non sono per la maggior parte - almeno quelle che soddisfano i bisogni dell'uomo – opera spontanea della natura. Il grano non esisterebbe se alcuni grandi geni sconosciuti, non lo avessero lentamente selezionato da graminacee selvatiche intuendo in poveri semi tremanti nel vento dei prati il futuro tesoro di grano. Gli uomini smemorati oggi Jean Jaurès in una confrontano quello che chiamano vino naturale foto del 1904. Segretario del Partito con il vino artificiale, le creazioni della natura socialista francese e con le combinazioni di chimica. schierato su posizioni pacifiste, assassinato Non c'è vino naturale, non c'è grano dal giovane naturale. Pane e vino sono un prodotto del nazionalista Raoul genio dell'uomo. Villain il 31 luglio 1914, il giorno prima della mobilitazione. http://palimpsestes.fr/centenaire/textes/jaures/houille-ble.html
Naturale buono? Forviante contrapporre “naturale, puro o salubre” a “tecnologico, tossico e insalubre” -> esempi: 1. terribili veleni presenti in natura: Scilla, Nerium, Conium, Brionia, micotossine (aflatossine, fumonisine…) (WHO, 2001) 2. ergotismo: nel medioevo dava migliaia di morti; debellato dai fitofarmaci per la concia delle sementi (Brown, 2001). 3. il ceppo O104 di Escherichia coli produttore di tossine che ha dato 54 morti e 10.000 ricoveri ospedalieri in Germania nel 2011 per cibi (germogli di fieno greco) da agricoltura biologica (Frank etal, 2011). 4 Inquinamento con semi di Stramonio di partite di cereali bio in Francia (Afssa, 2008) Salubrità dei cibi=frutto in primis di tecnologia e controlli! Brown N., 2001. History and climate change, a eurocentric perspective, Routledge, 380 pp. AFSSA, 2008. Avis relatif a la presence d'alcaloides (atropine, scopolamine) dans la farine de sarrasin (Saisine 2008-SA-0221 Frank et al., 2011. Epidemic Profile of Shiga-Toxin–Producing Escherichia coli O104:H4 Outbreak in Germany, The New England Journal of Medicine, 365, nov. 10, 1771-1780. WHO, 2018. Natural toxins in food, http://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/natural-toxins-in-food
Il solfato di rame è un prodotto dall’industria chimica! Il bio rifiuta i fitofarmaci di sintesi? https://geneticliteracyproject.org/2017/09/08/closer-look-popular-organic-fungicide-copper- sulfate-compare-glyphosate/
Naturale o artificiale Gli OGM cosa sono? http://www.nature.com/scitable/knowle dge/library/use-and-impact-of-bt- maize-46975413 Gli OGM imitano quanto accade in natura
Naturale o artificiale Alcune riflessioni L’uomo è anch’esso parte della natura L’uomo imita la natura (con l’irrigazione, la concimazione, la difesa antiparassitaria, gli OGM) I paesaggi che vediamo oggi (alpeggi, paesaggi agricoli, paesaggi forestali, ecc.) sono tutti “paesaggi umani”
E poi c’è il marketing…
Il marketing del bio Il biologico: non usa pesticidi (il 95% dei consumatori bio UK ne è convinto), è naturale rispetta l’ambiente è sostenibile Marketing Mondo reale Meleto Biologico – trattamento insetticida con spinosad Marketing: lavora sugli elementi di debolezza di una tecnologia ribaltandoli prima di darli in pasto al consumatore!
Incoerenze
La falsa equivalenza mele bio=mele non trattate Non trattato Bio Se il bio rinunciasse ai fitofarmaci non venderebbe più una mela.
L’importanza di leggere le etichette PITTOGRAMMI DI PERICOLO E’ un’esperienza che consiglio a tutti di fare con riferimento ai prodotti usati dal bio (Azadiractina, Spinosad, rame) e, per confronto, al tanto vituperato glyphosate (il Roundup di Monsanto) Ministero della salute – banca dati prodotti fitosanitari http://www.fitosanitari.salute.gov.it/fitosanitariwsWeb_new/FitosanitariServlet
“Pubblicità comparativa” del bio A fronte di quel che abbiamo visto in etichetta è chiaro che chi tratta le colture bio con Azadiractina o spinosad è tenuto a usare DPI adeguati. La Stampa, 30 novembre 2017 Quale strano senso del pudore impedisce al marketing di mostrare agricoltori bio dotati di DPI? Forse perché i consumatori ci rimarrebbero male? http://www.lastampa.it/2017/11/30/scienza/due-settimane-di- dieta-bio-e-i-pesticidi-nellorganismo-spariscono- OSzyu92EBXDwi54SNEORiM/pagina.html
Incoerenze Bio: uso di fitofarmaci di sintesi per «interposto agricoltore» Piretrine: si usano correntemente in biologico come insetticidi e sono estratte dal piretro dalmata. La Tanzania è il più grande produttore al mondo. Coltivazione dal piretro dalmata: condotta con tecniche di agricoltura convenzionale che prevedono l’uso di concimi di sintesi, fungicidi e insetticidi. Fonte: Ravijen - Un blog sur la science et la vie – 22 settembre 2018 - http://ravijen.fr/?p=372 Fonte: wikipedia NO ai «pesticidi»?
Incoerenze Bio: uso di concimi di sintesi e OGM per «interposto agricoltore» Le aziende bio non hanno di solito allevamento del bestiame per cui acquistano il letame da allevamenti non biologici. Tale letame è prodotto con mangimi e foraggi concimati con concimi di sintesi. Le aziende bio dipendono da quelle non bio per il 73% del fosforo, il 53% del potassio e il 23% dell’azoto (Nowak et al., 2013). Oggi nei nostri allevamenti si usano correntemente mangimi OGM i quali entrano anche nei flussi di materia bio. Nowak B., Nesme T., David C., Pellerin S., 2013. To what extent does organic farming rely on nutrient inflows from conventional farming? Environmental Research Letters, Volume 8, Number 4. NO a concimi di sintesi e agli OGM?
“Effetti collaterali” Uso di tecniche di contenimento degli insetti per “interposto agricoltore” Gli agricoltori bio statunitensi beneficiano (subendo minori danni, facendo minore uso di insetticidi) della massiccia riduzione delle popolazioni di lepidotteri parassiti (piralide, nottuidi) avvenute a seguito dell'uso dei mais Il nottuide BT da parte dei loro colleghi che fanno Helicoverpa zea agricoltura convenzionale (Dively et al., 2018). A ragionamenti analoghi si prestano in Italia le aree ad agricoltura biologica inserite in aree in cui la difesa viene condotta con metodi Piralide del mais convenzionali. I vantaggi per il bio degli OGM dovrebbero far riflettere Dively etal 2018 Regional pest suppression associated with widespread Bt maize adoption benefits vegetable growers, Proceedings of the National Academy of Sciences.
Sostenibilità Emissioni di CO2 da allevamenti estensivi e intensivi Emissioni di CO2 per chilogrammo di latte prodotto nel 1944 e nel 2007 da parte del sistema produttivo lattiero-caseario USA. Capper et al., 2009. The environmental impact of dairy production: 1944 compared with 2007, J Anim Sci. 2009 Jun;87(6):2160-7 Rifiutare gli allevamenti intensivi come fa il biologico è insostenibile sul piano ambientale
Rese del bio – il caso del frumento tenero francese Francia 2008-2015: Resa del frumento convenzionale 73 q/ha contro i 29 q/ha del biologico (-68%). (Academie d’agriculture de France, 2017 – elaborazioni su dati SCEES, ONIGC, Agreste et FranceAgriMer) 4 grandi colture che nutrono il mondo (frumento, riso, mais, soia): rese bio del 30-70% in meno vs convenzionale. Motivi (in ordine di importanza): insufficiente difesa dalle malerbe, nutrizione inadeguata, danni da parassiti e patogeni.
Sostenibilità ambientale Scenari a confronto per il periodo 1965-2005 6.0 1.4 Promuovere un’agricoltura poco produttiva come fa il biologico è insostenibile sul piano ambientale Burney et al 2010. Greenhouse gas mitigation by agricultural intensification, Proceedings of the National Academy of Sciences, 107, 12052-12057.
Sostenibilità ambientale Superficie forestale italiana – 2015 su 1910 (+144%) Promuovere l’agricoltura biologica, poco produttiva porterebbe all’espansione delle aree agricole in sostituzione del bosco. Dati 1910-1985: Conti G, Fagarazzi L., 2005. Avanzamento del bosco in ecosistemi montani: “sogno degli ambientalisti o incubo per la società”? Dati 1990-2015: http://blog.zonageografia.scuola.com/2015/litalia-diventa-sempre-piu-verde-oltre-200-alberi-testa
Sostenibilità ambientale I fitofarmaci a base di rame diffusissimi in bio Rame: metallo pesante non biodegradabile usato da 150 anni come fungicida. A differenza dei fitofarmaci moderni che colpiscono solo le catene metaboliche degli organismi bersaglio non ha meccanismo d’azione selettivo (colpisce tutte le cellule viventi). Suoli viticoli europei con difesa basata su rameici contaminati con concentrazioni fino a 200-500 mg kg-1 e oltre (Brun etal,1998; Michaud etal, 2007 Mackie etal,2012). Effetti del rame: distruzione di microflora e microfauna, tossicità per l’uomo (sospetta cancerogenicità), danni a forme di vita acquatiche, insetti e api; fitotossicità su vite e altri vegetali NO ai pesticidi? INRA, 2018. Peut-on se passer du cuivre en protection des cultures biologiques? Rapport d'expertise scientifique collective (https://inra-dam-front-resources-cdn.brainsonic.com/ressources/afile/445373-27663- resource-expertise-cuivre-en-ab-rapport-final-fr.pdf) Ravijen - Un blog sur la science et la vie – 22 settembre 2018 - http://ravijen.fr/?p=372
Sostenibilità ambientale - Rame vs Glyphosate
Sostenibilità ambientale - tossicità per le api dei fitofamaci bio Il bio protegge davvero le api? ICFS 2012 Approved pesticides for organic farming - minimizing risks for bees
Sostenibilità economico-sociale? Come può essere sostenibile unì’agricoltura che produce a prezzi doppi? Non potrà che essere un’agricoltura di elite, per pochi eletti. Spingerà il consumatore a consumare meno frutta e meno verdura che sono fra i più potenti nutrimenti a effetto preventivo sullo sviluppo di tumori (Ames e Gold, 2001).
Fitofarmaci - evoluzione delle tossicità Tossicità dei fitofarmaci usati su melo nello stato di Washington. Sono indicate le 4 classi di tossicità stabilite alimentando per via orale topi e ratti (dati di fonte USDA riportati in Savage, 2016).
Fitofarmaci - evoluzione nelle dosi per ettaro Si passa dai kg per ettaro dei vecchi diserbanti o del solfato di rame ai grammi per ettaro delle sulfaniluree L’impatto ambientale è anche un problema di dosi. Rif biblio
Concimi di sintesi – il caso dell’azoto Il problema a livello globale: oggi il 50% dell’azoto delle proteine umane proviene dai processi di sintesi che creano concimi a partire dall’azoto atmosferico (Smil, 2012). Eliminare i concimi di sintesi porterebbe a enormi problemi di sicurezza alimentare (carenze proteiche). Smil V., 2012. Nitrogen cycle and world food production, World agriculture, http://vaclavsmil.com/wp-content/uploads/docs/smil-article-worldagriculture.pdf
Un biologico del futuro libero da pregiudizi Sgombrare il campo dagli elementi pseudo-scientifici: non sono dimostrate scientificamente la differenza fra molecole di urea prodotte dalla pancia di un mammifero e quelle prodotte per sintesi dall’azoto atmosferico (biologico) o influssi astrali (biodinamico). Scegliere i fitofarmaci a minore impatto ambientale indipendentemente dal fatto che siano di sintesi o meno, inorganici o organici, citotropici o sistemici Nutrire i vegetali in modo razionale se non li si nutre loro non nutrono noi. Meno chimica e più genetica Eliminare i fitofarmaci obsoleti (es. rame) Smetterla di demonizzare la zootecnia intensiva perché ha minore impatto ambientale rispetto a quella estensiva. Un’agricoltura così delineata esiste già: si chiama agricoltura integrata….
Conclusioni Biologico oggi: - Produttività scarsa - Impatto ambientale elevato - Insostenibilità complessiva - Aspetti pseudo-scientifici preoccupati enfatizzati dall’alleanza fra biologico e biodinamico (Federbio). Così com’è non è una risposta credibile al problema delle sicurezza alimentare globale in un contesto di sostenibilità. Per questo occorre puntare sulle migliori soluzioni in termini di genetica (OGM inclusi) e di tecniche colturali (a. conservativa, a. di precisione, IPM) Utilità del biologico consiste principalmente in alcune sue idee che possono contribuire all’evoluzione del convenzionale (fatta salva la necessità di alte rese e di qualità elevata).
FINE
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