AMICI RITROVATI - Comune di Cavriago

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AMICI RITROVATI - Comune di Cavriago
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Letture con musica dal vivo,
a cura di TeatrO dell’Orsa

I suggerimenti di lettura del 50° appuntamento,
13 Febbraio 2020

AMICI RITROVATI
Amiche di sempre, amici perduti, traditi, complici, nemici.
Da Fois alla Ferrante, da Molnar alla Woolf, l’amicizia raccontata nei
libri.

PIETRO E PAOLO
Marcello Fois
                                Prima erano inseparabili: Pietro figlio dei servi, Paolo dei padroni,
                                un'adolescenza trascorsa in comunione con la natura, nel cuore
                                vivo di una Sardegna selvaggia. I giochi, le parole pronunciate per
                                conoscersi o per ferire, poi Lucia, «una giovane acacia selvatica»:
                                sono tante le vie per scoprire chi sei, chi vuoi diventare, qual è la
                                misura esatta del tuo potere. Quando Paolo viene chiamato alle
                                armi, per una promessa che assomiglia a un patto di sangue si
                                arruola anche Pietro, da volontario. Il suo compito è guardare a
                                vista l'amico fragile, sorvegliarlo, proteggerlo. Le disparità nel loro
                                rapporto ora non è piú possibile ignorarle, s'impongono come le
                                regole di grammatica che Paolo un tempo spiegava a Pietro: ci
                                sono dei verbi, gli ausiliari, che permettono a tutti gli altri di
                                spostarsi nello spazio e nel tempo. «Non lasciarmi» chiede Paolo,
                                e Pietro forse lo tradirà o forse rispetterà la promessa, ma da
                                quei giorni di bombe e combattimenti le loro vite, e quelle delle
                                loro famiglie in Sardegna, cambieranno per sempre. Sino a quel
                                mattino di gennaio in cui, ormai uomini fatti, si troveranno di
nuovo uno di fronte all'altro. In una resa dei conti dove tradirsi o salvarsi può essere
paradossalmente lo stesso gesto.
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PARLARNE TRA AMICI
Sally Rooney
                                 Frances è una ragazza acuta e razionale, analizza ogni istante della
                                 sua esistenza e decide qual è la posizione più adatta da assumere
                                 per sembrare a proprio agio. Anche se forse non si è mai
                                 interrogata su cosa significhi essere davvero a proprio agio con se
                                 stessa. Frequenta l'università a Dublino, e scrive poesie che la sua
                                 amica Bobbi mette in scena durante serate frequentate da
                                 un'umanità molto attenta a occupare il posto giusto. Frances ha con
                                 Bobbi, che è lesbica, un rapporto strano, fatto di ammirazione e
                                 sudditanza; Bobbi le sembra così certa del suo ruolo, quasi non lo
                                 stesse soltanto recitando. Durante uno dei loro reading incontrano
                                 Melissa, una fotografa e scrittrice molto apprezzata. E iniziano a
                                 frequentare lei e il marito Nick, un attore di una certa fama.
                                 Parlano tra di loro di qualsiasi cosa: sesso, politica, arte, religione,
                                 convinti di potersi mettere al riparo dai sentimenti che intanto
                                 dentro di loro crescono. Sono belli, intelligenti, votati al successo e
                                 anticonformisti, pensano che le piccole meschinità dei rapporti
                                 umani non li riguardino, e invece scopriranno di essere soggetti alle
stesse irrazionali leggi emotive di chiunque altro. E scopriranno di potersi fare molto male.

DANNY, L’ELETTO
Chaim Potok
                                 A Brooklyn, negli anni della seconda guerra mondiale, due ragazzi,
                                 Reuven Malter e Danny Saunders, s'incontrano sul campo di
                                 baseball nel corso di una partita che presto assume i connotati di
                                 una guerra santa. Entrambi ebrei, Danny e Reuven appartengono a
                                 due diverse comunità religiose, che da sempre si guardano con
                                 sospetto e diffidenza. Reuven, figlio di uno studioso del Talmud, è
                                 quello       che     Danny,     chassid    intransigente,    definisce
                                 sprezzantemente un "apicoros", cioè un eretico, che ha l'ardire di
                                 profanare la lingua sacra studiando le materie scolastiche in
                                 ebraico anziché in yiddish. La ferita che Danny infligge a Reuven
                                 durante la partita è anche una ferita simbolica, di sfregio e di sfida,
                                 e insieme la cerniera narrativa che consente a Potok di mettere a
                                 confronto due modi di concepire la fedeltà alla tradizione e di
                                 vivere l'esistenza. La scrittura di Potok riluce soprattutto
                                 nell'ascolto che riesce a prestare a quegli immensi silenzi
                                 famigliari, gonfi di tensione, che legano biologicamente i padri ai
                                 figli; antichi linguaggi muti che "dicono più col silenzio che con le
parole di una vita intera", perché "le parole sono crudeli, nascondono il cuore, il cuore che parla
per tramite del silenzio".
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L’AMICO PERDUTO
Hella Haasse
                            Due ragazzi crescono insieme nella natura lussureggiante e incantata di
                            Giava, uniti da un mondo di avventure, esplorazioni e sogni tra i verdi
                            campi di tè e le terrazze di risaie, i sentieri di terra rossa e i misteri delle
                            foreste vergini del Preanger. L’uno è il figlio del direttore di una
                            piantagione olandese e ama l’Indonesia e la sua gente come il luogo
                            dell’anima dove è nato e a cui sente di appartenere. L’altro è Urug, figlio
                            di un lavorante indigeno che grazie a una serie di circostanze fortuite
                            riesce ad accedere agli studi e a seguire l’amico fino a Giacarta. Ma
                            l’innocenza e la libertà dell’infanzia non tardano a essere travolte da
                            avvenimenti inaspettati: il movimento di liberazione indonesiano, la
                            Seconda guerra mondiale e la guerra coloniale rendono ineludibile una
                            scelta di campo e portano i due giovani a guardarsi con occhi nuovi, a
                            scoprirsi estranei, e a seguire i loro destini inconciliabili: l’uno
                            ritrovandosi sradicato di fronte alla fine del proprio mondo con la
                            consapevolezza di non avere mai conosciuto veramente quella che
                            considerava la sua terra; l’altro alla ricerca di un’identità, di una rivalsa, di
                            un nuovo inizio per sé e per il suo Paese. Considerato uno dei grandi
classici della letteratura olandese, "L’amico perduto" è una delicata storia di amicizia che sfocia nel
drammatico disvelamento di una lontananza, un romanzo di formazione attraversato da una
nostalgia struggente che ancora oggi ci tocca per la sua forza profetica nell’affrontare l’eredità del
colonialismo, la necessità di interrogarsi sul passato, quell’incomprensione che continua a minare
un autentico dialogo tra diversi.

L’INCONTRO
Michela Murgia
                                Maurizio ha dieci anni e non vede l'ora che comincino le vacanze. Per
                                lui l'estate significa stare dai nonni a Crabas: lì ogni anno ritrova
                                Franco e Giulio, fratelli di biglie, di ginocchia sbucciate e caccia alle
                                libellule, e domina con loro un piccolo universo retto da legami che
                                sembrano destinati a durare per sempre. Ma nell'estate del 1986
                                qualcosa di imprevedibile incrinerà la loro infanzia e mostrerà a tutti,
                                adulti e ragazzi, quanto possa essere fragile il granito delle identità
                                collettive. Basta un prete venuto da fuori a fondare una nuova
                                parrocchia per portare una scintilla di fanatico antagonismo dove
                                prima c'erano solo fratellanze. In quella crepa della comunità
                                l'estraneo può assumere qualunque volto, persino i capelli rossi di un
                                inseparabile compagno di giochi. In questo racconto insieme comico
                                e profondo, la penna inconfondibile di Michela Murgia ci regala una
                                storia di formazione in cui il protagonista scopre - insieme al lettore
                                - cosa significa dire "oi". "Non era un pronome come negli altri posti,
                                ma la cittadinanza di una patria tacita dove tutto il tempo si declinava
                                così, al presente plurale".
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STAGIONI DIVERSE
Stephen King
                                  Un quartetto di racconti in bilico tra l'orrore e l'avventura, l'incubo
                                  e la fantasia. Il riscatto di un uomo condannato ingiustamente per
                                  omicidio. Il morboso rapporto tra un adolescente e un ex nazista.
                                  Quattro ragazzini alla ricerca del cadavere di un coetaneo. Una
                                  donna che partorisce in circostanze surreali. Quattro storie da
                                  brivido, agghiaccianti e paradossali, che hanno per protagonisti
                                  mostri moderni.

UN RAGAZZO NORMALE
Lorenzo Marone
                                   Mimì, dodici anni, occhiali, parlantina da sapientone e la fissa per i
                                   fumetti, gli astronauti e Karaté Kid, abita in uno stabile del
                                   Vomero, a Napoli, dove suo padre lavora come portiere. Passa le
                                   giornate sul marciapiede insieme al suo migliore amico Sasà, un
                                   piccolo scugnizzo, o nel bilocale che condivide con i genitori, la
                                   sorella adolescente e i nonni. Nel 1985, l'anno in cui tutto cambia,
                                   Mimì si sta esercitando nella trasmissione del pensiero, architetta
                                   piani per riuscire a comprarsi un costume da Spider-Man e cerca il
                                   modo di attaccare bottone con Viola convincendola a portare da
                                   mangiare a Moria, la tartaruga che vive sul terrazzo all'ultimo
                                   piano. Ma, soprattutto, conosce Giancarlo, il suo supereroe. Che,
                                   al posto della Batmobile, ha una Mehari verde. Che non vola né
                                   sposta montagne, ma scrive. E che come armi ha un'agenda e una
                                   biro, con cui si batte per sconfiggere il male. Giancarlo è Giancarlo
                                   Siani, il giornalista de "Il Mattino" che cadrà vittima della camorra
                                   proprio quell'anno e davanti a quel palazzo. Nei mesi precedenti al
                                   23 settembre, il giorno in cui il giovane giornalista verrà ucciso, e
nel mondo circoscritto dello stabile del Vomero (trenta piastrelle di portineria che proteggono e
soffocano al tempo stesso), Mimì diventa grande. E scopre l'importanza dell'amicizia e dei legami
veri, i palpiti del primo amore, il valore salvifico delle storie e delle parole. Perché i supereroi forse
non esistono, ma le persone speciali e le loro piccole, grandi azioni non muoiono mai e sono come
il mare: luccicano in eterno.
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LA VITA BUGIARDA DEGLI ADULTI
Elena Ferrante
                                Il bel viso della bambina Giovanna si è trasformato, sta diventando
                                quello di una brutta malvagia adolescente. Ma le cose stanno
                                proprio così? E in quale specchio bisogna guardare per ritrovarsi e
                                salvarsi? La ricerca di un nuovo volto, dopo quello felice
                                dell’infanzia, oscilla tra due Napoli consanguinee che però si
                                temono e si detestano: la Napoli di sopra, che s’è attribuita una
                                maschera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale.
                                Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora
                                inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città pare senza
                                risposta e senza scampo.

L’AMICA GENIALE
Elena Ferrante
                                 Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e
                                 poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia
                                 napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo
                                 il loro percorso con attenta assiduità. L'autrice scava nella natura
                                 complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra
                                 due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di
                                 influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che
                                 nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli
                                 effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in
                                 più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame.
                                 E tutto ciò precipita nella pagina con l'andamento delle grandi
                                 narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi,
                                 rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei
                                 personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la
                                 profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati. Si
                                 tratta di quel genere di libro che non finisce. O, per dire meglio,
                                 l'autrice porta compiutamente a termine in questo primo
romanzo la narrazione dell'infanzia e dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di
nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto.
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STORIA DEL NUOVO COGNOME
Elena Ferrante
                                 «Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che
                                 – in buona fede certo, con affetto – avevo fatto tutto quel viaggio
                                 soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io
                                 avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in
                                 cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di
                                 fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché
                                 da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e
                                 scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente
                                 scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto
                                 per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il
                                 suono folle del cervello dell'altra».
                                 Ecco Storia del nuovo cognome, secondo romanzo del ciclo
                                 dell'Amica geniale. Cominciate a leggere e la scrittura vi catturerà.
                                 Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio,
                                 l'intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di
                                 autoaffermazione.
                                 Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo
cieco. Lila si è appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver
perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il matrimonio
dell’amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori. Le vicende dell’Amica geniale
riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze,
dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano, si perdono, si ritrovano. Il tutto sullo sfondo di
una Napoli, di un’Italia che preparano i connotati allarmanti di oggi.

STORIA DI CHI FUGGE E DI CHI RESTA
Elena Ferrante
                                Elena e Lila, le due amiche la cui storia i lettori hanno imparato a
                                conoscere attraverso L’amica geniale e Storia del nuovo cognome,
                                sono diventate donne. Lo sono diventate molto presto: Lila si è
                                sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il marito e
                                l’agiatezza, lavora come operaia in condizioni durissime; Elena è
                                andata via dal rione, ha studiato alla Normale di Pisa e ha
                                pubblicato un romanzo di successo che le ha aperto le porte di un
                                mondo benestante e colto. Ambedue hanno provato a forzare le
                                barriere che le volevano chiuse in un destino di miseria, ignoranza
                                e sottomissione. Ora navigano, con i ritmi travolgenti a cui Elena
                                Ferrante ci ha abituati, nel grande mare aperto degli anni Settanta,
                                uno scenario di speranze e incertezze, di tensioni e sfide fino ad
                                allora impensabili, sempre unite da un legame fortissimo,
                                ambivalente, a volte sotterraneo a volte riemergente in esplosioni
                                violente o in incontri che aprono prospettive inattese.
AMICI RITROVATI - Comune di Cavriago
STORIA DELLA BAMBINA PERDUTA
Elena Ferrante
                                 "Storia della bambina perduta" è il quarto e ultimo volume
                                 dell'"Amica geniale". Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o
                                 Lenù) sono ormai adulte, con alle spalle delle vite piene di
                                 avvenimenti, scoperte, cadute e "rinascite". Ambedue hanno lottato
                                 per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e
                                 legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata,
                                 ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e
                                 ora torna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è di
                                 nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli,
                                 più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata
                                 una sorprendente carriera di imprenditrice informatica ed esercita
                                 più che mai il suo affascinante e carismatico ruolo di leader nascosta
                                 ma reale del rione (cosa che la porterà tra l'altro allo scontro con i
                                 potenti fratelli Solara). Ma il romanzo è soprattutto la storia di un
                                 rapporto di amicizia, dove le due donne, veri e propri poli opposti
                                 di una stessa forza, si scontrano e s'incontrano, s'influenzano a
vicenda, si allontanano e poi si ritrovano, si invidiano e si ammirano. Attraverso nuove prove che
la vita pone loro davanti, scoprono in se stesse e nell'altra sempre nuovi aspetti delle loro
personalità e del loro legame d'amicizia. Intanto la storia d'Italia e del mondo si srotola sullo
sfondo e anche con questa le due donne e la loro amicizia si dovranno confrontare...

QUALCOSA NELLA NOTTE
Paola Capriolo
                                      Le più antiche tradizioni orali del "Gilgamesh", grande poema
                                      epico della civiltà sumerica, risalgono al III millennio a.C., ma la
                                      storia dell'opera è complessa; oltre a una redazione babilonese
                                      del XII secolo, se ne conosce un'altra, assira, del VII secolo. Il
                                      romanzo di Paola Capriolo è una vera, personale "esecuzione",
                                      una reinterpretazione moderna e poetica di quel testo.
                                      La nostra scrittrice ha studiato con passione e accanimento la
                                      tradizione del testo, ma il suo intento, pur nel rispetto
                                      accurato di ogni particolare, non ha nulla a che vedere con la
                                      filologia o con l'archeologia. Nelle sue pagine, le avventure di
                                      Gilgamesh e del suo amico Enkidu, l'uomo "selvatico" che
                                      conosce il linguaggio degli animali, dà vita a una nuova epopea.
AMICI RITROVATI - Comune di Cavriago
AMICHE PER LA PELLE
Laila Wadia
                                Laila Wadia è indiana ma ha scritto questo romanzo in italiano. Le
                                sue protagoniste, quattro donne, sono una cinese, un'indiana,
                                un'albanese, una bosniaca. La vicenda si svolge in via Ungaretti, una
                                strada immaginaria nel centro storico di Trieste "dimenticata sia
                                dal sole sia dal Comune". "Negri!" urla l'unico inquilino italiano del
                                palazzo, il signor Rosso di settant'anni, appassionato di letteratura,
                                grande estimatore del Duce, uno che chiama "negri" tutti gli
                                stranieri. Il romanzo parla con un sorriso sulle labbra, al femminile,
                                di quattro straniere alle prese con l'apprendimento della cultura e
                                della lingua italiana, così ardua da sembrare quasi "inventata per
                                scoraggiare l'integrazione". Con fatica e con alcuni buffi scivoloni,
                                le donne cercano di costruire una rete di amicizie, perché unite si
                                è più forti e insieme si può cercare di respingere la spada di
                                Damocle di un imminente sfratto.

UNA TESTA SELVATICA
Marie-Sabine Roger
                             Qui si racconta la storia di Germain, lo "scemo del villaggio".
                             Centodieci chili di muscoli per sorreggere una testa selvatica, un
                             passato di mancata educazione sentimentale e un presente di conta
                             dei piccioni e pomeriggi spesi al bar. Qui si racconta di un incontro
                             straordinario nel più ordinario dei luoghi, un parco pubblico. Si
                             traccia il delicato resoconto della più improbabile delle complicità,
                             quella tra un gigante semi analfabeta e una vecchina con i capelli
                             viola e la passione per i libri. Si dimostra che l'intelligenza è altra
                             cosa dalla cultura. Quando le vite di Germain e Margueritte si
                             accomodano sulla medesima panchina, ogni cosa, dentro e fuori,
                             comincia a cambiare. E così questa può anche essere una storia che
                             parla di avventure o di amore... o di indiani. Perché no? I
                             sentimenti, come le parole, non sono innati. Bisogna acquisirli,
                             piano piano. E quando sbocciano non conta più il vuoto che c'è
                             ancora da riempire, ma tutto il pieno che invade il cuore e la testa
                             come gramigna che non si può più estirpare. Il mondo in cui pianta
                             le sue radici un'altra selvatichezza, fatta di affetti, fatta di parole.
Come quella di Germain e Margueritte, e del vocabolario che ne riscrive i destini.
AMICI RITROVATI - Comune di Cavriago
IO SONO CON TE
Melania Mazzucco

L’ULTIMO AMICO
Tahar Ben Jelloun

L’AMICIZIA
Tahar Ben Jelloun

TRA AMICI
Amos Oz

L’AMICO RITROVATO
Fred Uhlman

IL MIGLIOR AMICO DELL’ORSO
Arto Paasilinna

I RAGAZZI DELLA VIA PAAL
Ferenc Molnar

LETTERE ALLE AMICHE
Virginia Woolf

CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA
Virginia Woolf

LE AMICHE CHE VORREI E DOVE TROVARLE
Beatrice Masini, Fabian Negrin

NARCISO E BOCCADORO
Hermann Hesse

IL SOLE FRA LE DITA
Gabriele Clima

LA CANZONE DI ORFEO
David Almond

E POI PAULETTE …
Barbara Constantine

IL PICCOLO GENTILUOMO
Philippa Pearce

IL COLOMBRE E ALTRI RACCONTI
Dino Buzzati

IT
Stephen King
AMICI RITROVATI - Comune di Cavriago
L’ESTATE DEL CANE NERO
Francesco Carofiglio

IL PICCOLO REGNO. UNA STORIA D’ESTATE
Wu Ming 4

LE PAROLE SONO IMPORTANTI
Marco Balzano

LOVE
Lowen Siff

NON DIRMI CHE HAI PAURA
Giuseppe Catozzella

LE CASE DEGLI ALTRI BAMBINI
Luca Tortolini, Claudia Palmarucci

PENTIMENTO e IL TEMPO DEI FURFANTI
Lillian Hellman

NEL REGNO DI ACILIA
Marco Baliani

IL GRANDE FUTURO
Giuseppe Catozzella

LE OTTO MONTAGNE
Paolo Cognetti

IL PASSATO E’ UNA TERRA STRANIERA
Gianrico Carofiglio

I TRE MOSCHETTIERI
Alexandre Dumas

LE BRACI
Sándor Márai

LA PORTA
Magda Szabò

IL GRANDE MEAULNES
Alain-Fournier

IL GRANDE FUTURO
Giuseppe Catozzella
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