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5 Nota del Presidente Progetto grafico e impaginazione: 6 Premessa metodologica Emanuele Cavarra - www.kreativamente.it Finito di impaginare in Aprile 2012 7 Il profilo identitario 8 Le radici associative 8 La forma giuridica e organizzativa; la mission 9 L’AVIS in Sicilia 9 L’Avis Provinciale di Ragusa: cenni storici e tratti peculiari 11 La presenza associativa in provincia di Ragusa 12 Gli stakeholder (tipologia e relazioni) 14 Il bilancio sociale 2010: la valutazione 15 Governance e risorse 16 La struttura e il sistema di governo 17 Gli Organi di governo e di controllo 17 Composizione degli Organi dell’Avis Provinciale di Ragusa 18 Altri Organi e incarichi bilancio provinciale 19 Le risorse umane sociale 20 ragusa 2011 Le risorse finanziarie 21 Gli accordi 23 L’Associazione e il teatro di vita sommario 24 La forma associativa 24 Uno sguardo alle evoluzioni problematiche 25 Sviluppi attivi nell’area di settore 25 Il cantiere è aperto 26 Le tappe della crisi 27 I riflessi delle manovre sul territorio e la nostra organizzazione 27 Le criticità del cambiamento 28 Gli adattamenti allo sviluppo del progetto di Avis Provinciale Ragusa 29 Le attività 30 Attività di Avis Provinciale Ragusa 30 Attività degli Organi e dei Gruppi 31 Attività della Direzione Sanitaria 2011 32 Attività della Consulta Giovani dell’Avis Provinciale di Ragusa 33 Attività di comunicazione e marketing sociale 36 Gli eventi, i patrocini e la partecipazione istituzionale 39 Attività di formazione 40 Attività per l’intercultura 41 Attività per la Scuola 44 Attività delle Avis sul territorio 47 Attività per l’autosufficienza 49 Effetti e aspettative 50 Alcune comparazioni e considerazioni 52 Azioni in progress ed attese 55 Acronimi e glossario 59 Questionario di valutazione
Nota del Presidente L a terza edizione del Bilancio Sociale è la con- ferma dell’importanza attribuita dall’Avis Provinciale di Ragusa all’area dell’informazione tolineare la questione delle risorse finanziare che rimane un tema strategico per l’Associa- zione, soprattutto in un momento in cui le vie- e soprattutto della comunicazione, scelta per- ne richiesto, dalla nuova normativa, di doversi bilancio provinciale seguita mantenendo un costante rapporto di adeguare a sempre più rigorosi livelli e stan- sociale ragusa 2011 interlocuzione costruttiva con gli stakeholder, dard dal punto di vista gestionale, funzionale i portatori di interesse di riferimento: i soci do- ed organizzativo senza però che le siano ga- natori, le istituzioni politiche e sanitarie, i citta- rantiti idonei strumenti finanziari. dini, il territorio nel suo complesso. A tal proposito guardiamo con grande Continuare a predisporre questo im- preoccupazione all’attuale indirizzo politico portante strumento vuol dire impegnarsi a che, per rispondere agli obiettivi e alle esigen- rendere conto dell’operato e delle scelte del- ze di risanamento della spesa pubblica, attua l’Associazione, adottando criteri di trasparenza, una graduale ma inarrestabile riduzione dei fi- completezza e coerenza, ponendo l’attenzione nanziamenti pubblici a favore del volontariato, non solo sulla sua dimensione organizzativa, dell’associazionismo e del privato sociale. operativa, economico-finanziaria ma soprat- Tale scelta, che giudichiamo inop- tutto sul suo profilo etico, sociale, culturale ed portuna, rischia di provocare gravi e negative ambientale, sul senso del proprio agire pubbli- ripercussioni sull’azione e le attività di molte co e sulla capacità di garantire un rapporto di associazioni ed organizzazioni di volontariato congruenza tra obiettivi programmatici, risor- che hanno svolto e svolgono un fondamenta- se umane e materiali disponibili . le ruolo per l’attuazione di politiche ed inter- Il gruppo di lavoro ha operato metodologica- venti di solidarietà sociale e per la promozione mente in continuità con le edizioni precedenti, di una cittadinanza attiva. Una funzione che utilizzando lo stesso schema logico, con alcu- diventa ancora più indispensabile, in termini ni approfondimenti ed ulteriori informazioni, di promozione di adeguati livelli di coesione al fine di ampliare la conoscenza delle attività sociale, in una fase caratterizzata da una pro- associative, nonchè facilitare il confronto tra i fonda crisi come quella che sta attraversando diversi dati e contenuti. il nostro Paese. Il Bilancio Sociale, lo ribadiamo, è poi Diventa, quindi, sempre più necessario anche un’opportunità per attuare una riflessio- l’esercizio di un forte e consapevole ruolo poli- ne sugli aspetti programmatici, organizzativi, tico da parte delle organizzazioni nel tentativo strutturali dell’Associazione, per fare emergere di ottenere un’inversione di tendenza e il giu- i punti di forza ma anche le criticità, in un’ot- sto riconoscimento dell’impegno svolto. tica di miglioramento e rafforzamento della rete associativa e di crescita del livello di consa- Il Presidente pevolezza e di responsabilità della leadership. Avis Provinciale Ragusa Tra le criticità dobbiamo ancora una volta sot- Salvatore Poidomani
Premessa metodologica N ella stesura del bilancio sociale 2011 del- l’Avis Provinciale di Ragusa il gruppo di la- voro, confortato dall’esperienza maturata e dai da Avis Provinciale di Ragusa, non trascurando però la dimensione associativa territoriale. Fanno parte di questa impostazione ad positivi riscontri ricevuti in merito alle prime esempio “Le attività delle Avis sul territorio”, due edizioni, volendo favorire la comparabilità una sorta di bilancio consolidato degli inter- dei risultati con quelli raggiunti negli anni pre- venti attuati nelle varie aree di interesse (pro- cedenti, ha preferito confermare un impianto mozione, scuola, giovani, educazione alla salu- generale del documento che rispetta, sostan- zialmente, la strutturazione delle redazioni te, ecc.) e i risultati di missione raggiunti dalle Avis della nostra provincia. il profilo identitario precedenti. La struttura del Bilancio Sociale è arti- Anche quest’anno, all’impostazione colata in più sezioni: nella prima parte del do- rispettosa dei principi generali già contenuti cumento si illustra il Profilo identitario con le nelle linee guida suggerite dall’Agenzia per le radici associative, la forma giuridica e organiz- ONLUS, sono state opportunamente aggiun- zativa, l’Avis in Sicilia e la presenza associativa te nuove informazioni ed alcune integrazio- in provincia di Ragusa, nonchè gli stakehol- ni, come il nuovo capitolo relativo a “L’Asso- ders e il confronto col bilancio sociale 2010. ciazione e il teatro di vita”, che evidenzia il A questa prima sezione, seguono: il bilancio provinciale contesto evolutivo nel quale le azioni si sono Sistema di governance, con la descrizione sociale ragusa svolte e prefigura l’esigenza di assicurare una coerenza dinamica di tali azioni con il progetto della struttura e del sistema di governo, degli organi e incarichi associativi, delle risorse uma- 2011 associativo. ne e finanziarie, degli accordi sottoscritti; l’As- Abbiamo ritenuto utile fornire ai lettori sociazione e il teatro di vita, che descrive le di questo strumento di rendicontazione e di “ri- evoluzioni in corso, con riferimenti alle tappe flessione critica” una chiave di lettura che non della crisi e ai riflessi delle manovre sul territo- limitasse la valutazione dell’azione associativa rio e sull’organizzazione, unitamente alle criti- al raffronto asettico dei risultati numerici, che cità del cambiamento e agli adattamenti che si pure riportiamo per una preziosa compara- rendono necessari per lo sviluppo del progetto zione, ma la estendesse agli elementi proble- Avis in provincia di Ragusa. matici e ai fattori dinamici che condizionano L’ultima parte è dedicata alla descrizio- e orientano i mutamenti strategici, funzionali ne delle molteplici e crescenti Attività e alla a una programmazione evolutiva ed efficace misurazione e riflessione sugli Effetti e aspet- delle attività, secondo le emergenze del pre- tative che caratterizzano i “lavori in corso”. Il sente e dell’immediato futuro. documento si conclude con gli Acronimi e un Anche in questo senso, e per rendere “Glossario” e con un “Questionario di valu- coerente il documento con l’illustrazione del tazione” che sollecitiamo gli stakeholders a ruolo e del progetto associativi, abbiamo cer- compilare per fornire giudizi e osservazioni cato di mettere particolare cura nel rappre- utili a migliorare la nostra visione e la nostra sentare, e non solo documentare, la natura e operatività. i contenuti delle attività condotte e realizzate GRUPPO DI LAVORO Salvatore Poidomani Presidente Avis Provinciale Ragusa Pietro Saladino Resp.le Comunicazione e Formazione Avis Provinciale Ragusa Franco Bussetti Segretario Avis Provinciale Ragusa Giovanni Passalacqua Tesoriere Avis Provinciale Ragusa Giorgio Cilia Componente Collegio dei Revisori dei Conti Avis Prov.le Ragusa Giovanni Garozzo Direttore Sanitario Avis Provinciale Ragusa Chiara La Terra Impiegata Avis Provinciale Ragusa Monica Antolino Impiegata Avis Provinciale Ragusa con la consulenza di Carmelo Arezzo
il profilo identitario il profilo identitario L’AVIS IN SICILIA N ella nostra Regione, la presenza dell’Associazione risale al 1963, quando il Prof. Ideale Del Car- pio istituisce un centro trasfusionale AVIS presso il Policlinico Universitario di Palermo. Nel 1972 viene costituita con scrittura privata l’AVIS Regionale Sicilia. L’atto costitutivo viene poi ripe- LE RADICI ASSOCIATIVE tuto con rogito notarile il 31 marzo 2000. C orre l’anno 1927 quando un giovane medico, Vittorio Formen- tano, decide di dare corpo all’idea da tempo meditata: per fron- teggiare i bisogni trasfusionali occorre un gruppo organizzato di Nel 2010 l’Avis Regionale Sicilia è presente in Sicilia con 8 Avis provinciali, 149 Avis comunali e 1 di base a cui afferiscono 67.078 soci che hanno effettuato 104.970 donazioni di unità di sangue e plasma. donatori di sangue. Nel 1929 a Milano, con un primo gruppo di diciassette vo- lontari dà vita ufficialmente all’Associazione Volontari Italiani del Sangue (AVIS). I principi ispiratori che sostengono l’azione volonta- L’AVIS IN PROVINCIA DI RAGUSA: CENNI STORICI E TRATTI PECULIARI. L ria sono i valori della donazione gratuita, anonima e universalista, ’Avis Provinciale di Ragusa, viene costituita il 28 dicembre 1981, i costituenti, rappresentanti di senza distinzioni di razza, sesso, ideologia, religione; aperta alla par- tutte le Avis presenti nel territorio, eleggono presidente Pietro Bonomo. Si succedono poi alla tecipazione sociale, con spirito soli- giuda dell’Associazione: Franco Bussetti, Rosario Di Grandi, Riccardo Sulsenti, Giuseppe Ficili, Sal- dale e di civismo. Ha inizio così una straordinaria esperienza, il modello or- vatore Vacirca e Salvatore Poidomani. La citazione ha il carattere documentale che la circostanza bilancio provinciale del trentesimo anniversario della fondazione suggerisce, tuttavia vuole anche essere indicativa di sociale ragusa 2011 ganizzativo e la forza ideale dell’AVIS si diffondono rapidamente e un capitale umano di eccellenza che appartiene a tutta l’organizzazione associativa: classe dirigen- la sua grande valenza sanitaria e sociale porta nel 1950 al riconosci- te, donatori, collaboratori, dipendenti. Una miriade di persone che hanno attraversato e vivono la mento da parte dello Stato con la Legge n. 49. nostra associazione non con spirito accessorio ma con un’anima aperta a contributi che imprezio- Sulla spinta delle mutate necessità del settore trasfusio- siscono il cammino di crescita. nale, con la legge n. 592 del 1967 viene regolamentata la raccolta, La Sezione provinciale nasce quando sono già presenti sul territorio le Avis di Ragusa, Ispi- la conservazione e la distribuzione del sangue umano sul territorio ca, Modica e Vittoria, costituitesi rispettivamente il 23 ottobre 1978, 11 febbraio 1981, 22 maggio nazionale. La rapida evoluzione scientifica ed organizzativa del set- 1981 e 26 gennaio 1977; atto poi ripetuto il 12 gennaio 1982. tore e la conseguente spinta ai necessari aggiornamenti normativi, L’azione dell’Avis Provinciale si caratterizza subito per la grande opera di promozione del- necessità di cui anche AVIS si fa portatrice, porta all’adeguamento l’associazione sul territorio. Si costituiscono nell’ordine le Avis comunali di Scicli il 23 giugno 1982, normativo con l’emanazione delle leggi 107/90 prima e 219/05 poi. Comiso il 7 giugno 1983, Santa Croce Camerina il 3 gennaio 1984, Giarratana il 15 febbraio 1984, Pozzallo il 27 dicembre 1984, Chiaramonte Gulfi il 12 novembre 1985, Monterosso Almo il 2 dicem- bre 1986, Acate 1 ottobre 1987. Nel 2006 si costituisce anche l’Avis di base di Scoglitti. LA FORMA GIURIDICA E ORGANIZZATIVA. LA MISSION N aturalmente, nel corso degli anni anche l’AVIS ha sentito la necessità di aggiornare i propri principi organizzativi e ordinamentali alle esigenze evolutive del settore e della produzione legislativa. Con l’approvazione del nuovo Statuto da parte del Ministro della Salute, avvenuta il 13 feb- braio 2004, L’AVIS è riconosciuta come un’associazione di volontariato, costituita da soci persone fisiche e soci persone giuridiche, dotate di piena autonomia giuridica, patrimoniale e processuale. L’associazione svolge la sua attività secondo i principi etici e valoriali indicati dal suo fondatore e la sua configurazione ha una struttura a rete. I compiti e le funzioni di ogni livello associativo sono definiti dagli Statuti. In sintesi, alle Avis nazionale, regionali e provinciali sono affidati soprattutto compiti di indirizzo, promozione, coordinamento; le Avis comunali e di base, in particolare, sviluppano un’azione di marketing so- ciale orientata al territorio e possono gestire la raccolta delle unità di sangue donate. Lo scopo è quello di contribuire all’autosufficienza ematica per i bisogni del Paese attra- verso il coinvolgimento dei cittadini ad una partecipazione attiva , solidale, consapevole e respon- sabile. La presenza associativa nel Paese ha avuto e continua ad avere un trend di continua cresci- ta. Gli ultimi dati ufficiali, riferiti al 31 dicembre 2010, ci dicono che il patrimonio di AVIS è costituito da 3.358 Sezioni e 1.2228.692 soci che hanno donato 2.069.650 di unità di sangue; l’80% del fabbi- sogno nazionale.
il profilo identitario il profilo identitario La funzione promotrice non si limita all’istituzione di sezioni sul territorio, si qualifica arric- LA PRESENZA ASSOCIATIVA IN PROVINCIA DI RAGUSA chendosi con una forte di attività di indirizzo, con il coordinamento della comunicazione, della po- litica sanitaria - che pone grande attenzione alla salute del donatore - e degli aspetti organizzativi, con la costruzione della rete di proprie unità di raccolta delle donazioni di sangue, fisse e mobili. C iascuna delle componenti dell’articolata e complessa strutturazione della rete associativa per- segue gli scopi sociali con le attività che le competenze statutarie definiscono e con le modali- tà che le specificità territoriali suggeriscono. Sono questi processi di sviluppo che hanno consentito un’armoniosa e considerevole crescita della Anche se i principi organizzativi raccomandano criteri di razionalità, l’attenzione alla pe- nostra organizzazione, con risultati ampiamente rispondenti agli obiettivi quantitativi e qualitativi culiarità territoriale è un fattore irrinunciabile di partecipazione e di sviluppo per l’associazione. Su di autosufficienza (la progressione storica della crescita è rappresentata nel grafico 1). questo principio è costruito il nostro sistema che si compone di: Ancora oggi, con tutti gli ovvi allineamenti e adattamenti dovuti alla cospicua e continua 1 sezione Avis provinciale; produzione normativa e alle mutazioni sociali, questi orientamenti sono parte imprescindibile per 12 sezioni Avis comunali; la costruzione del progetto di missione che, in piena coerenza con quello nazionale, si articola su 1 sezione Avis di base due profili sinergici e collaterali: la sensibilizzazione al dono del sangue e la promozione di una e poiché AVIS è un’associazione di associazioni e di soci, l’Avis Provinciale di Ragusa ha una com- cittadinanza solidale, partecipata e responsabile. pagine sociale composta da persone giuridiche e persone fisiche. Le persone giuridiche sono rap- presentata dalle varie sezioni, le persone fisiche sono tutti i soci che fanno capo alle Avis comunali e di base. bilancio provinciale TABELLA 2. SOCI ANNO 2011 sociale ragusa Soci persone giuridiche (13) Soci persone fisiche (20.268) TOTALI 2011 SEZIONI AVIS DONATORI ALTRI SOCI Avis com. di Acate 225 5 230 Avis com. di Chiaramonte 600 1 601 Avis com. di Comiso 518 518 Avis com. di Giarratana 652 652 Avis com. di Ispica 618 5 623 Avis com. di Modica 2.630 8 2.638 Avis com. di Monterosso Almo 378 378 Avis com. di Pozzallo 381 5 386 Avis com. di Ragusa 9.741 29 9.770 Avis com. di Santa Croce Camerina 928 2 930 Avis com. di Scicli 916 2 918 Avis com. di Vittoria 2.570 2.570 Avis di base Scoglitti 111 111 20.268 57 20.325 10 10 11 11
il profilo identitario il profilo identitario Schema 2 GLI STAKEHOLDER (TIPOLOGIA E RELAZIONI) L e organizzazioni dal sistema organizzativo aperto come quello di AVIS necessitano di un’ampia e continuativa serie di legami e rapporti. L’Avis Provinciale di Ragusa nell’azione quotidiana di perseguimento della mission si relaziona con una molteplicità di soggetti, gli Stakeholder, termine Gli Stakeholder interni I soci - Persone giuridiche: Avis Comunali e di base, al quale nel 1984 E. Freeman attribuisce il significato di “tutti gli individui e i gruppi organizza- Provinciali, Regionali e Nazionale, con i loro organi. ti che possono influenzare o essere influenzati dall’agire di una organizzazione nel persegui- mento dei propri scopi”. - Persone fisiche: tutti i volontari, donatori e collaboratori. Questi “portatori di interessi” sono attenti ai comportamenti dell’associazione e, allo stesso tempo, costituiscono elemento di considerazione nello sviluppo delle azioni associative. I dipendenti - Personale dell’ufficio di segreteria. Gli stakeholder possono essere suddivisi in base alla loro differente natura e raggruppati in macrocategorie. Il prospetto dello schema n. 1 offre una sintetica rappresentazione degli Stakehol- I collaboratori - Direttori sanitari Avis, consulenti, der interni ed esterni di Avis Provinciale. Tale visualizzazione viene qualificata nello schema n. 2 professionisti, volontari. dalla selezione delle diverse tipologie dei soggetti presenti in ciascuna di queste macrocategorie. Si evidenziano così anche gli Stakeholder che hanno rapporti diretti e quelli che, pur essendo rag- Gli Stakeholder esterni diretti giunti indirettamente da Avis Provinciale, rappresentano i beneficiari finali. Terzo settore - C. S. V. E. in particolare la Sede periferica di Ragusa, LILT, AGe, AIL. bilancio provinciale sociale ragusa Istituzioni (pubbliche e private) - Regione Siciliana (Assessorato Regionale Sanità, Assessorato Regionale Famiglia), 2011 Schema 1 ESTERNI Cittadini Provincia Regionale di Ragusa, Comuni della Provincia, Ufficio Scolastico Provinciale, le Scuole, Università, Polizia Stradale, Prefettura di Ragusa, Guardia di Finanza. Soc. Scientifiche - SIMTI, A.D.I. Istituzioni Sistema Sanitario - Ispettorato Regionale Sanità, ASP di Ragusa. Cittadini - L’intera comunità, marcato interesse per i giovani. PROVINCIALE RAGUSA Sostenitori Sostenitori - Regione Sicilia (ex L.R. 41/76), Partner per progetti: B.A.P.R., Provincia Regionale di Ragusa, C. C. Ibleo, C. C. Le Masserie, Ipercoop Sicilia - Coop 1° maggio INTERNI Associazione Siciliana Consumo Consapevole, VR, Museo del Costume e della Cucina di Scicli, Kreativamente. Fornitori S oc i D ip en dent i Fornitori - Tipografia Barone e Bella, Mormina Servizi, Criscione & Criscione, Kreativamente, Collaboratori Gulliver Società Cooperativa, HGO, Agenzia Corallo Viaggi. Terzo settore Media - TV ed organi di stampa. Gli Stakeholder esterni indiretti Beneficiari - Tutte le persone residenti in provincia e in altri Media territori, a cui sono destinate, tramite il Sistema sanitario, le donazioni di sangue, di emocomponenti Beneficiari ed emoderivati prodotti attraverso la lavorazione industriale del plasma. 12 13 - Il territorio in termini di contributo allo sviluppo di cittadinanza attiva e responsabile. 12 13
il profilo identitario IL BILANCIO SOCIALE è per Avis Provinciale Ragusa non solo uno strumento di trasparenza, un canale attraverso il quale rendere conto ai propri stakeholder dell’andamento delle attività svolte e dei risultati conseguiti ma anche un interessante strumento di rappresentazione delle relazioni che ha con ciascuno di essi e delle iniziative che li hanno visti coinvolti. In questo senso la valuta- zione sulla rispondenza dello strumento ai criteri di trasparenza e di efficace rappresentazione dei risultati conseguiti dalle azioni sviluppate diventa fondamentale. La valutazione attraverso il questionario. Oltre a quella empirica, l’ulteriore valutazio- ne sul bilancio sociale 2010 è stata ottenuta grazie alle risultanze emerse con le risposte ottenute governance e risorse attraverso il rinvio di 80 questionari. Un numero di riscontri che costituiscono un campione che riteniamo sufficiente a rappresentare gli stakeholders: 34 donatori; 26 volontari; 12 dirigenti; 5 studenti, 3 altre associazioni. La valutazione complessiva sul bilancio sociale è risultata molto positiva con una per- centuale della “sufficienza” del 17,4% e della fascia “buona/ottima dell’82,6%. Per quanto riguarda l’esposizione dei contenuti, non si registrano insufficienze, il 32,7% ritiene che bilancio provinciale vada bene così, il 67,3% si esprime tra molto bene ed eccellente. sociale ragusa Il ruolo e l’azione di Avis Provinciale Ragusa sono risultati “sufficienti” per il 10,6% dei compilatori, “buoni/ottimi per l’89,4%. 2011 14 14 15 15
governance e risorse governance e risorse LA STRUTTURA E IL SISTEMA DI GOVERNO GLI ORGANI DI GOVERNO E DI CONTROLLO G li Organi associativi – l’Assemblea Provinciale degli Associati, il Consiglio Direttivo, il Comitato Esecutivo, il Presidente, il Collegio dei Revisori dei Conti - corrispondono ad una pluralità di L ’Assemblea Provinciale degli Associati è composta dai Presidenti delle Avis Comu- nali (persone giuridiche) e dai soci delegati (persone fisiche) nominati annualmente dalle Assemblee delle Avis Comunali (un delegato ogni 200 soci più l’eventuale frazione) funzioni, di governo e di controllo, che concorrono, ciascuno per la propria competenza, al funzio- namento di Avis Provinciale di Ragusa. L’associazione si avvale anche di gruppi di consultazione. . In particolare, oltre alle funzioni elettive, approva i bilanci (consuntivo e preventivo) e gli Le regole di composizione e i poteri riconosciuti a ciascuno di tali organi, sono dettagliatamente indirizzi di politica associativa. descritti dallo Statuto e dal Regolamento, consultabili sul nostro sito web: www.avisrg.it. Il Consiglio Direttivo dell’Avis Provinciale è costituito da 21 membri, eletti dal- La descrizione delle principali funzioni degli Organi, l’indicazione dei componenti in carica l’Assemblea Provinciale degli Associati. Ogni realtà associativa del territorio è rappresen- tata con almeno un consigliere. Il Consiglio elegge al proprio interno il Presidente, 2 Vice e successivamente quelle relative alle attività svolte nel 2011, pensiamo possano rappresentare Presidenti, di cui uno Vicario, il Segretario ed il Tesoriere; questi costituiscono l’Ufficio di l’articolato sistema di governo e di controllo che caratterizza la nostra Avis. presidenza. Il Consiglio svolge soprattutto funzioni di ordinaria e straordinaria ammini- Il perno di questo processo sono i soci che assumono, su basi elettive ed in via gratuita, gli strazione ed attua gli indirizzi di politica associativa approvati dall’Assemblea Provinciale incarichi associativi. È infatti questa l’essenza di una organizzazione di volontariato che trova la sua degli Associati. forza e la sua capacità di crescita nell’impegno assicurato dai soci che, nel nostro caso, si traduce Il Comitato Esecutivo è costituito da 9 membri: dall’Ufficio di presidenza più 4 non solo con l’impegno donazionale ma anche in termini di collaborazione e responsabilità nello consiglieri, anch’essi eletti dal Consiglio, ai quali vengono attribuiti incarichi specifici. L’Ese- svolgimento di attività organizzative, operative, promozionali e di governo. cutivo da corso alle delibere del Consiglio, assume le decisioni urgenti. Il Presidente ha la rappresentanza legale dell’Associazione; convoca e presiede l’Assem- bilancio provinciale blea Provinciale degli Associati, il Consiglio Provinciale, il Comitato Esecutivo, la Consulta sociale ragusa Assemblea Provinciale dei Presidenti delle Avis Comunali e di base, i Direttori sanitari, i Gruppi di consultazione; assume, solo nei casi di urgenza, provvedimenti straordinari. In caso di assenza o impedi- 2011 degli associati AVIS mento temporaneo, il Presidente è sostituito dal Vice Presidente Vicario. Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da 3 componenti effettivi e 2 sup- plenti, nominati dall’Assemblea Provinciale degli Associati tra soggetti di adeguata profes- sionalità. Esercita il controllo congiunto della contabilità e degli atti amministrativi, esami- na i bilanci e formula in apposite relazioni le proprie osservazioni e conclusioni. ELEGGE ELEGGE COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI DELL’AVIS PROVINCIALE DI RAGUSA (mandato 2009/2012) CARICHE ED INCARICHI CONSIGLIERI AVIS DI APPARTENENZA Collegio dei Presidente Poidomani Salvatore (C.E.) Modica Revisori dei conti CONSIGLIO Vice Presidente Massari Carmelo (C.E.) Scicli ELEGGE Vice Presidente Carbonaro Giovanni (C.E.) Vittoria Segretario Bussetti Franco (C.E.) Ragusa Tesoriere Passalacqua Giovanni (C.E.) Ragusa Informatizzazione Giurato Salvatore (C.E.) Comiso ELEGGE Presidente Organizzazione e sviluppo del programma La Terra Salvatore (C.E.) Ragusa Comunicazione e formazione Saladino Pietro (C.E.) Ragusa Area Giovani Ansaldi Salvatore (C.E.) Giarratana PROPONE Addetto stampa Bucchieri Giovanni Monterosso CONVOCA Coor. Osserv. Intercultura Fidone Emanuele Ragusa Comitato Esecutivo Eterno Vincenzo (dal 04-10-2010) Di Pietro Rosario Acate Ragusa Donzella Sandro Pozzallo Assemblea, Consiglio Giudice Giombattista Gulino Rosario Vittoria Ragusa ed Esecutivo Incardona Massimiliano Chiaramonte Gulfi Mandarà Salvatore Santa Croce Camerina Roccasalva Innocenzo Modica Conferenza dei presidenti AVIS Zocco Alfredo (dal 04-10-2010) Ispica comunali e di base 16 17 * I Consiglieri Costanza Vincenzo (Acate), Ruffino Rosario (Ispica), Valenza Salvatore (Scoglitti), sono decaduti dal 14/04/2010, per effetto della disposizione dell’art.11, C.7 dello Statuto. 16 Gruppi di consultazione 17
governance e risorse governance e risorse COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI LE RISORSE UMANE Presidente: Di Stefano Francesca Componenti effettivi: Cilia Giorgio, Iacono Giuseppe L ’attività di Avis Provinciale di Ragusa è svolta prevalentemente grazie all’azione dei volontari che compongono gli organi di governo dell’associazione e che, come detto, operano in via gratuita. Inoltre, la nostra associazione si avvale della collaborazione delle altre Avis del territorio Componenti supplenti: Sortino Felina, Zisa Francesca che offrono servizi logistici, organizzativi e operativi. La nostra Avis ricorre, ove se ne ravvisi la necessità, alle collaborazioni e consulenze gratui- te di nostri qualificati soci per affrontare tematiche di specifico interesse ed impatto associativo, quali ad esempio i temi legali, contabili e fiscali, la formazione e l’aggiornamento, ecc. ALTRI ORGANI E INCARICHI Tuttavia, il carico amministrativo ed operativo di Avis Provinciale di Ragusa e la variegata LA FUNZIONE GIURISDIZIONALE è svolta dal Collegio Regionale dei Probiviri in prima istanza, da ed articolata tipologia del lavoro che è necessario svolgere renderebbe opportuno un organico quello Nazionale in seconda istanza. di dipendenti adeguatamente dimensionato, di cui, purtroppo, allo stato attuale non è possibile disporre. LA COMMISSIONE VERIFICA POTERI, nominata per il mandato dall’Assemblea Provinciale degli As- A norma del Regolamento dello Statuto di Avis Provinciale di Ragusa, è il Segretario che sociati, ha il compito di accertare la regolare posizione delle Avis e dei canditati nelle fasi assem- coordina e controlla il funzionamento degli uffici, impartisce le disposizioni al personale per l’at- bleari. Per il mandato in corso sono stati nominati: Biagio Guastella, Presidente; Carmela Giannì e tuazione delle delibere del Consiglio e del Comitato Esecutivo e ne sorveglia l’esecuzione. Egli, Vittorio Schininà, Componenti effettivi; Lina Vacante, Componente supplente. infatti, svolge le funzioni di capo del personale e propone al Comitato Esecutivo tutti i provvedi- bilancio provinciale menti del caso. sociale ragusa ORGANI CONSULTIVI. Nel Regolamento dello Statuto del nostro livello, all’art. 5 è prevista la possibilità, da parte del Presi- dente, sentito l’Ufficio di Presidenza, di convocare la Conferenza dei Presidenti delle Avis Comunali L’organico attuale è composto da 2 dipendenti a tem- po indeterminato part-time: la Sig.ra Chiara La Terra e la Sig. na Monika Antolino. 2011 e di Base. Tuttavia l’associazione, per lo svolgimento delle proprie attività si avvale anche, sempre Le ore settimanali complessivamente lavorate dalle attraverso le stesse modalità di convocazione, della Conferenza dei Direttori Sanitari delle Avis due unità sono 24 e, di norma, l’orario di lavoro si articola dal- Comunali e di base, della consultazione di specifiche categorie di area. le ore 9,00 alle 13,00 nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì e dalle ore 15,30 alle 19,30 nei giorni di martedì e giovedì. LA DIREZIONE SANITARIA. Per tale incarico il Consiglio Direttivo ha nominato il Dott. Giovanni Garozzo. Le principali attività svolte dall’Ufficio della Segreteria dell’Avis Provinciale di Ragusa riguardano l’attività tipica di segreteria, in particolare: - la preparazione delle riunioni dei vari organi statutari; - la preparazione delle riunioni dei vari gruppi di lavoro; SOCI IMPEGNATI IN ORGANI, COMMISSIONI ASSOCIATIVE DI ALTRO LIVELLO - la trasmissione di tutte le informazioni, utili e necessarie, alla nostra rete associativa; AVIS REGIONALE SICILIA - la predisposizione dei fascicoli amministrativi e contabili per richieste e rendicontazioni alle am- (Consiglio Direttivo): Giovanni Grasso, Vice Presidente; Maria Elena Salerno, Consiglio Esecutivo; ministrazioni pubbliche e private; Salvatore La Terra, Vittorio Aguglia, Arturo Morana, Michele Rizza, Francesco Tona, Consiglieri. - gli adempimenti contabili e fiscali; (Collegio dei Revisori dei Conti): Rosario Gulino, Componente effettivo. - monitoraggio e composizione unificata dei dati della raccolta e sanitari, periodicamente richiesti (Collegio dei Probiviri): Giovannino Agnello, Presidente. alle sezioni Avis del territorio; (Commissione Verifica Poteri): Raffaele Giunta, Salvatore Mandarà, Componenti effettivi. - aggiornamento del sito web; - supporto a tutti i progetti sviluppati dall’Associazione. AVIS NAZIONALE (Consiglio Nazionale): Franco Bussetti, Consigliere (Collegio dei Probiviri): Salvatore Vacirca, Presidente (Commissione Verifica Poteri): Salvatore Mandarà, Componente effettivo (Commissione Tecnica Scuola): Carmelo Massari, Componente SOCI IMPEGNATI A RAPPRESENTARE L’ASSOCIAZIONE IN COMITATI, COMMISSIONI, ECC. ASP di Ragusa: (Comitato ospedaliero per il buon uso del sangue): Salvatore Poidomani (Comitato Consultivo Aziendale) Pietro Saladino 18 18 19 19
governance e risorse governance e risorse LE RISORSE FINANZIARIE Per quanto riguarda le uscite, atteso che oltre il 34,64% del loro totale è destinato alle L a capacità di perseguire gli obiettivi di missione dipende anche da un utilizzo delle risorse fi- nanziarie disponibili in modo corretto ed efficiente, oltre che coerente con gli ambiti operativi e le finalità definite dallo Statuto. Anche per un’associazione come la nostra, di volontariato, infatti, quote associative dei livelli superiori, la voce da cui risulta il maggiore impegno finanziario è quella per le attività di segreteria, amministrative e generali, pari al 31,56%, di cui il 9,70% da pagare. Tale voce, insieme a quella per il funzionamento, costituisce il 36,27% degli oneri. La spesa per le attivi- l’equilibrio economico, finanziario e monetario, costituisce un vincolo da rispettare per assicurare tà di programma è pari al 12,34% (di cui il 21,85% si riferiscono ad impegni). Quella per le attività la continuità operativa. istituzionali assorbono il 13,53% (di cui il 29% corrisponde a somme impegnate). L’Avis Provinciale di Ragusa, per la rendicontazione si avvale di un modello suggerito dai Si può pertanto affermare che rispetto ad una disponibilità reale di risorse (calcolata con l’effet- nostri esperti contabili che è il Bilancio Finanziario di Competenza, schema nel quale le entrate tiva utilizzabilità delle risorse derivanti dalle quote associative) pari ad euro 45.297,04, il 48% è sono rappresentate con le somme riscosse e quelle da riscuotere (totale degli accertamenti) e le destinato alle spese di gestione e funzionamento ed il 52% per quelle delle attività istituzionali e uscite dalle somme pagate, da pagare ed impegnate (totale degli impegni). In questa sede fac- di programma. ciamo riferimento ai dati economici, coerenti con il bilancio consuntivo 2011, rappresentati Il Bilancio rileva un disavanzo di competenza pari ad euro 8.765,83 dovuto alla notevole contrazio- secondo il Rendiconto gestionale di Avis Provinciale Ragusa. ne di alcune voci in entrata quali le sovvenzioni da parte degli enti pubblici e l’abbandono di pro- Il rendiconto gestionale viene mostrato in modo sintetico, con l’esposizione dei proventi e getti realizzati con il contributo del territorio. Tale passivo è di fatto coperto da avanzi di gestione degli oneri secondo un ordinato raggruppamento pertinente alle modalità gestionali dell’associa- accantonati pari ad euro 14.370,48 che residuano da anni precedenti. zione. In particolare, i proventi sono classificati in base alla natura di provenienza e gli oneri sono attribuiti alle singole aree di gestione delle attività. I proventi e gli oneri, così ripartiti, sono stati bilancio provinciale anche percentualizzati al fine di offrire una rappresentazione grafica di immediata lettura. sociale ragusa ENTRATE (totale degli accertamenti) bilancio 2011 GLI ACCORDI L ’Avis Provinciale di Ragusa, per lo svolgimento di alcune attività istituzionali, di scopo sanitario e iniziative di carattere sociale e organizzativo, si avvale di alcune intese, di seguito riportate: 2011 Quote associative 44.697,69 (60,12%) Con l’impresa Mormina Servizi, contratto formalizzato il 15.01.1993, più volte aggiornato, per la Contributi Provincia Reg.le di Rg. 2.500,00 (3,22%) gestione e la manutenzione dei mezzi necessari allo svolgimento delle attività di raccolta delle Sovvenzione ex L.R. 41/76 18.561,48 (25,07%) unità di sangue. Sovv. delle Avis per progetti comuni 6.600,00 (9,17%) 5 x 1000 1.398,58 (2,18%) Con ASP, Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, convenzione del 20 maggio 2010, Re- Altri proventi 181,79 (0,24%) pertorio n. 20 del 10 maggio 2010, Registrazione dell’Agenzia delle Entrate n. 1140 Serie 3 del 14 maggio 2010, con la quale si recepiscono i contenuti del Decreto Assessorato Regionale alla Sanità Totale euro 73.939,54 del 19 settembre 2008, declinati nello schema allegato. La convenzione unifica i due precedenti accordi stipulati con l’ex Azienda Sanitaria USL n. 7 di Ragusa e l’ex Azienda Ospedaliera “Civile M. Paternò Arezzo”. L’Avis Provinciale di Ragusa firma la convenzione in nome e per conto di tutte le Analizzando le entrate occorre tenere subito presente che la voce “quote associative” trova Sezioni Avis della provincia. una corrispondente posta in uscita e pertanto la disponibilità reale risulta essere di euro 16.055,19, Da ciò si evince come la quota di maggiore entità provenga dai contributi pubblici, anche se no- Con Teleradio Regione SrL, protocollo d’intesa del 26 novembre 2009, per la divulgazione tevolmente ridotti: dalla ex legge regionale 41/76 e dalla Provincia Regionale di Ragusa - ancora delle finalità sociali e delle iniziative promosse da Avis Provinciale di Ragusa . da riscuotere - che complessivamente coprono le somme in entrata per il 28,29%. Il 9,17 % delle risorse sono somme riscosse da Avis del territorio per la realizzazione, nell’anno precedente, di Con ASP, Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, Appendice integrativa alla convenzione progetti mirati per un’immagine ed una promozione unitaria. – Delibera del Direttore Generale n. 2046 del 16 dicembre 2011 – articolata in sei punti: Screening annuale ai donatori non attivi USCITE (totale degli impegni) bilancio 2011) Utilizzo personale dell’ASP Rg nelle UdR associative Sistema gestionale informatico Quote associative 28.642,50 (34,64%) Sistema gestione qualità Segreteria, amministrative e generali 26.103,04 (31,56%) Gestione rifiuti speciali Area per il funzionamento 3.893,12 (4,71%) Cessione locali per attività associative. Area attività istituzionali 10.209,70 (12,34%) Area attività programmatica 11.439,18 (13,83%) Area presidenza e varie 1.960,58 (2,37%) Oneri e imposte 457,25 (0,55%) 20 21 Totale euro 82.705,37 20 21
contesto L’associazione e il teatro di vita bilancio provinciale sociale ragusa 2011 evoluzioni valutazioni verifiche allineamenti e nuove scelte 22 22 23 23
L’associazione e il teatro di vita L’associazione e il teatro di vita LA FORMA ASSOCIATIVA SVILUPPI ATTIVI NELL’AREA DI SETTORE C ome tutte le associazioni di volontariato, l’Avis è una organizzazione a sistema aperto. Questo impianto strutturale ha un assetto molto complesso. La nostra associazione, oltre ai rimborsi per le attività di donazione percepite dalle sedi comunali e di base, deve ricercare e acquisire altre P er dare un senso più compiuto alla dimensione dei cambiamenti è utile richiamare la portata dei contenuti e tenere presente che si tratta di due provvedimenti diversi ma strettamente collegati. risorse che sono necessarie allo sviluppo di tutte le attività, interpretare i cambiamenti ambientali Il “Piano sangue e plasma della regione siciliana 2010 – 2012”, oltre a fissare gli obiettivi per per coglierne i trend evolutivi e/o involutivi, recepire gli ordinamenti settoriali e agire rapidamente l’autosufficienza regionale, ha ridisegnato e riorganizzato il sistema trasfusionale, affidandone il di conseguenza per essere in grado di rimodulare velocemente il proprio agire e la propria orga- governo al CRS (Centro Regionale Sangue) con sede a Palermo, articolandolo con 9 UOCC (Unità nizzazione in funzione degli scopi e degli obiettivi da raggiungere. Operativa Complessa di Coordinamento), 1 ogni provincia, da cui dipendono UOS (Unità Operati- ve Semplici) e Unità di Raccolta (UdR) Ospedaliere ed Associative presenti sul territorio di compe- UNO SGUARDO ALLE EVOLUZIONI PROBLEMATICHE tenza. I l 2010 è stato un anno caratterizzato dalla svolta che ha segnato in profondità la vita associativa sul piano dell’orientamento culturale ed organizzativo con la emanazione dei due DD. AA. : “Pia- no sangue e plasma della regione siciliana 2010 – 2012” del 2 aprile 2010 e “Requisiti minimi per le Pertanto, tutte le attività trasfusionali della nostra provincia sono coordinate dall’UOCC dell’ASP di Ragusa che ha attivato l’ineludibile processo di unificazione delle procedure per lo svolgimento delle attività; del sistema di qualità; della rete informatica. unità di raccolta associative” del 4 marzo 2011. Norme che obbligano ad adeguamenti strutturali, Le disposizioni sui “Requisiti minimi delle unità di raccolta associative” - emanate dalla Re- tecnologici ed organizzativi che richiedono potenziamenti delle capacità finanziarie, gestionali, amministrative e delle competenze ( in un quadro generale di profonda crisi economica.) gione Siciliana per recepire le linee guida dell’accordo Stato Regioni del maggio 2010 che armoniz- za la legislazione nazionale con quella europea – prevedono tra l’altro: bilancio provinciale Il 2011 è stato l’anno dell’impatto con le difficoltà reali degli adeguamenti che richiedono sociale ragusa 2011 • adeguamenti e integrazioni strutturali, in particolar modo i locali e gli spazi dove viene effettua- veri e propri cambiamenti negli approcci, mentali prima e nelle pratiche gestionali poi, in uno sce- ta la donazione; nario di crisi economica globale ulteriormente aggravata. • integrazioni e convalida di attrezzature adibite al prelievo, conservazione e trasporto delle unità di sangue donate, periodicamente controllate e validate; • un sistema di gestione per la qualità, conforme a quello del servizio trasfusionale di riferimento e deve essere prevista una funzione di garanzia della qualità, responsabile di tutti i processi che la riguardano; • che l’associazione titolare dell’autorizzazione di esercizio designi il responsabile dell’UdR che verifica e attesta formalmente la qualifica e le competenze richieste al personale sulla base delle indicazioni del responsabile dell’UOCC; • per l’esercizio di ogni attività sono previste le necessarie competenze, specifiche di processo e attività di controllo; • che tutti i materiali utilizzati devono rispondere alla normativa vigente ed essere qualificati pri- ma del loro impiego; • che l’UdR garantisca la rintracciabilità di tutte le informazioni atte a ricostruire il percorso della donazione. IL CANTIERE È APERTO I l processo di adeguamento a questo nuovo livello organizzativo è in moto e registra avanzamen- ti importanti con completamenti “modulari” come la centralizzazione del sistema di rete che collega le UdR fisse e mobili alla rete Emonet che gestisce la completa tracciabilità del ciclo trasfu- sionale. Ovviamente, l’accesso delle associazioni al sistema è limitato a tutte le fasi di gestione della raccolta delle unità di sangue. Per altre occorrenze il corso degli adattamenti di conformità alle disposizioni, sempre com- plesso ed impegnativo, prosegue attraverso l’acquisizione di singoli elementi che compongono le “varie materie”, alcuni esempi: • per quanto riguarda la qualità, le Avis hanno regolarmente adempiuto alle disposizioni per lo smaltimento dei rifiuti speciali iscrivendosi al registro del SISTRI. • Le Sezioni hanno provveduto a formare e rendere idoneo il proprio personale che somministra il ristoro post donazione attraverso l’Attestato di formazione del personale alimentarista, rilasciato 24 25 dall’ASP di Ragusa ai sensi del D.R.A.S. del 19.02.2007 e successive modificazioni. 24 25
L’associazione e il teatro di vita L’associazione e il teatro di vita I RIFLESSI DELLE MANOVRE SUL TERRITORIO E LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE • Per il personale è in corso un processo di formazione per la gestione del sistema di qualità (vedi il corso per alimentaristi tenuto dall’ASP Rg e con Certiquality per l’ISO2001 e gli Audit). È attivo il Comitato di coordinamento previsto dall’art.14 della convenzione con l’ASP di A bbiamo voluto riassumere in estrema sintesi l’evoluzione della crisi che da la dimensione della portata della difficoltà e dell’inquietudine che attanaglia tutto e tutti e dalla quale non si può prescindere. Ragusa ed in quella sede sono state avanzate richieste per soddisfare le necessità associative che Dopo questa manovra la Sicilia dovrà ridurre la spesa di circa 1.400 milioni di euro in una l’ASP ha recepito con la Deliberazione del Direttore Generale n. 2046 del 16.12.2011 (vedi pag. 21) situazione già molto compromessa ed in questo quadro di ulteriori pesantissimi tagli alla spesa pubblica, abbiamo già dovuto prendere atto che la regione siciliana, con la tabella “Determina- Dobbiamo però rilevare che la dimensione dell’impegno oggi richiesto non ha lo stesso zione contributi ad enti ed associazioni derivanti da precedenti autorizzazioni legislative di spe- peso su tutte le associazioni. Le Avis che fanno riferimento al servizio trasfusionale di Ragusa sono sa”, pubblicata sulla GURS n. 23 del 14.05.2010, ha ridefinito per il triennio l’impegno finanziario già da tempo certificate UNI-EN ISO 9001:2008 con la società Certiquality in un sistema che vede dell’ex L.R. 41/76 “Provvidenze in favore della Associazioni di volontariato del sangue”, ha operato le associazioni ed il SIMT in un’unica unità funzionale perfettamente integrata e pertanto lo sforzo un ridimensionamento che dalla dotazione delle capitolo di 954 milioni di euro dell’anno 2010, loro richiesto è meno intenso di quello a cui sono sottoposte le altre Sezioni anche se collegate con riduce le risorse del 19% nel 2011 e del 33% nel 2012. Sull’effettiva attuazione di questi provvedi- il sistema Emonet. menti e ancor di più sul futuro della norma, l’incertezza e d’obbligo. Per un’analisi più corretta sul peso dell’adeguamento, a questa condizione di partenza dobbiamo aggiungere la considerazione della diversa dimensione – quindi differente disponibilità Difficoltà sempre più rilevanti vengono registrate per il sostegno richiesto agli enti locali di risorse – di cui possono avvalersi le singole associazioni. Per rendersene conto basta guardare la anche se non è venuto meno il supporto finanziario su progetti realizzati dall’associazione e la tabella dei Soci a pag. 11. fornitura di attrezzature da parte della Provincia Regionale di Ragusa, un partner che ci è stato bilancio provinciale A questo punto della riflessione si rende necessaria anche la considerazione sugli effetti diretti sempre vicino ma che purtroppo è destinato alla soppressione. Con sincerità dobbiamo dire che sociale ragusa della crisi e non solo perché il tema delle risorse è imprescindibile ma con la complessità del mo- mento si fanno strada interrogativi critici sul ruolo e la funzione volontaria. non ci è mancato nemmeno l’aiuto di altri partner, primo tra tutti la BAPR, ma percepiamo chiara- mente le difficoltà e il disagio che attanaglia le nostre imprese. 2011 Alla Giornata dell’economia 2011, tenutasi a Ragusa il 6 maggio 2011 alla Camera di Com- mercio, il Presidente Giuseppe Cascone esordisce cosi:“E’ un momento che continua a presentare LE TAPPE DELLA CRISI una realtà provinciale piena di ombre e di difficoltà” ed i Segretario Generale Carmelo Arezzo I l quadro di riferimento va pertanto composto anche con la rappresentazione della dimensione della crisi che ha un carattere epocale e di cui richiamiamo le tappe evolutive: • La crisi globale ha inizio nel 2007 con il carico dei mutui sub prime americani. illustrando alcuni dati argomenta: “ Il primo semestre del 2011 registra l’aumento delle imprese iblee ma l’occupazione rallenta, i valori di cassa integrazione sono preoccupanti e molta nuova imprenditorialità è forse solo il tentativo di chi è rimasto fuori dal mondo del lavoro di trova- • In Europa la crisi precipita nel 2010 con il crac del debito irlandese prima e greco poi. re un nuovo spazio produttivo”. Due sembrano le cause più rilevanti di questo lento declino: la • Nel 2011, la crisi nel mondo occidentale sta precipitando sotto il peso dell’enorme debito pubbli- mancanza di infrastrutture e la scarsa propensione all’utilizzo di strumenti consortili e/o reti tra co degli Stati - la stessa America rischia il default - ed una crescita troppo bassa. Appare minaccio- imprese opportunità che sembra stiano dando buoni risultati al Nord ma che rimangono ancora so il fantasma della recessione. Nessuno sa bene quali misure prendere, l’unica consapevolezza estranee all’economia del Mezzogiorno. Il 2011 si conclude con un trend che alimenta “ombre e che sembra farsi strada è quella di un governo europeo dell’economia. difficoltà”. • In Italia il Governo vara una prima manovra finanziaria di circa 45 miliardi di euro a luglio, il prov- Queste autorevoli analisi convalidano la palpabile percezione della gravità del momento che vedimento si rivela insufficiente e viene rinforzato da un secondo decreto di circa 55 miliardi di riduce sensibilmente gli spazi e rende complicato l’approccio di ricerca di risorse, non solo econo- euro, approvato in via definitiva dal Parlamento il 14 settembre. Una cifra enorme che va ad ag- miche, vitali per la nostra organizzazione. giungersi alla finanziaria da 30 miliardi di euro in due anni, varata nel 2010. Siamo di fronte ad una manovra che non ha precedenti nella storia della Repubblica. • I tagli previsti sui trasferimenti alle Regioni, Provincie e Comuni ammonta ad oltre 7 miliardi,i LE CRITICITÀ DEL CAMBIAMENTO commenti dei Governatori e dei Sindaci parlano di “disastro sociale”. • Il 26 ottobre 2011 il Governo presenta alla C.E. una lettera di intenti con misure da attuare entro otto mesi che dovrebbero rilanciare la crescita, realizzare il pareggio di bilancio entro il 2013 e N on vi è dubbio che questo grande momento evolutivo del settore, rappresenta una grande occasione di crescita, tuttavia l’innata paura del nuovo, per di più calato in uno scenario do- minato da tinte fosche, crea in diverse associazioni difficoltà di natura economica, organizzativa e abbattere il debito sovrano al 90% entro il 2014. Le perplessità sono notevoli. disagi nel profilo identitario riferito alla collocazione di settore - quello volontario - che è l’aspetto • Il 18 novembre Il Prof. Mario Monti ottiene dalla Camera dei Deputati il via libera al nuovo gover- più serio. no, formato da tecnici. Il 22 dicembre il Parlamento approva una manovra, contenente la profon- Questo effetto è certamente quello che merita analisi approfondite e non è bastevole di da riforma previdenziale, da 35 milioni di euro, di cui 10mila dovrebbero servire per lo sviluppo. risposte che mirano soltanto alla rimozione dei problemi contingenti ma occorre spingersi fino alla natura del disagio. La domanda è: a fronte della richiesta di un aumento di capacità organiz- zative e gestionali, di competenze e di responsabilità dirette della misura in questione, esistono ancora i presupposti per considerare volontaria la nostra attività? È un interrogativo legittimo che raggiunge l’essenza della scelta dell’impegno volontario 26 27 e che può essere rimosso solo se si pensa ad una concezione del ruolo legata ai mutamenti che avvengono nella società, alle sue evoluzioni e necessità. Un ruolo, come spiega il Prof. Cesare 26 27
L’associazione e il teatro di vita Zamagni, Presidente dell’Agenzia per il terzo settore, non più complementare o pensato come “ruota di scorta” rispetto ad altri, ma un ruolo esercitato con la qualità di appartenete al sistema. Sistema dunque, un termine che dobbiamo intendere nella sua accezione più ampia: “sistema paese” ed è in questo senso che il nostro compito si articola con la promozione di cittadinanza consapevole, attiva e responsabile prima che nella promozione del dono del sangue, che è e rimane la mission di scopo. E’ una sollecitazione che implica un percorso culturale per certi versi più composito e faticoso, verosimilmente necessario per ricercare le giuste motivazioni che sup- le attività portino la continuità dell’impegno. Tutto il resto non ci coglie di sorpresa, emergono le complicazioni che avevamo ampia- mente previsto nei nostri dibattiti di approccio al tema e che avevamo riportato già nel bilancio sociale 2010. Nulla di nuovo quindi si potrebbe dire, tuttavia sappiamo che una cosa sono le pre- visioni, altro è aggiornare e implementare sistemi già definiti e pratiche consolidate. Malgrado le pronte intuizioni; le analisi sulle anticipazioni normative ed il loro riflesso sul nostro sistema organizzativo, già riscontrato in alcune nostre realtà associative e da tempo anticipato, le ipotesi sulle opportune correzioni gestionali ed organizzative, le novità attuative hanno creato in alcune realtà associative preoccupazione, in qualche caso scoraggiamento. La bilancio provinciale previsione dell’impegno ad un “accompagnamento” all’adeguamento ai nuovi criteri dei requisiti sociale ragusa minimi per le unità di raccolta (U d R) associative con il coinvolgimento, oltre che della Direzione sanitaria, dei nostri Componenti del Comitato di coordinamento della convenzione con l’ASP, per 2011 varie ragioni, si è rilevata una misura carente perché limitata nella“prossimità”. GLI ADATTAMENTI ALLO SVILUPPO DEL PROGETTO DI AVIS PROVINCIALE RAGUSA I l costante monitoraggio sugli obiettivi programmatici, oltre a confermare tutta la loro valenza strategica, ci ha altresì indicato l’opportunità di rimodulare l’intensità e la qualità dell’impegno verso alcuni di essi. Così continua con le stesse modalità il nostro impegno nella gestione delle attività prima- rie e di promozione, comunicazione ed immagine con l’obiettivo di mantenere i livelli quantitativi e peculiari degli interventi, mentre uno sforzo di maggiore entità va condotto, anche attraverso sostegni compatibili con le disponibilità finanziarie, verso le realtà associative più deboli. In particolare, considerata la priorità dell’adeguamento ai nuovi requisiti per le UdR, in questa fase abbiamo ritenuto opportuno dare evidenza a due termini: relazione e sostegno anche se già contenuti nella parola chiave di RETE, per marcare una pratica di maggiore vicinan- za e di ricentrare l’impegno in questa ottica. Perché questa attività raggiunga il livello di utilità auspicata, riteniamo sia necessario uno sviluppo consapevolmente impegnato e responsabile per il rafforzamento della rete. È un princi- pio che soprattutto in tempi di crisi, come abbiamo visto, viene autorevolmente richiamato, sia a livello europeo, sia nel nostro territorio. Nell’immediato ed in particolare, sono due i nodi critici da affrontare: comunicazione interna e sussidiarietà organizzativa. L’utilizzo degli strumenti tecnologici, utilissimi per la comunicazione di routine non risol- vono il problema della “vicinanza”. In questo senso lo sforzo di Avis Provinciale per la ricerca di modalità per il giusto coinvolgimento delle associazioni si è orientato verso l’implementazione delle Conferenze dei Presidenti e l’attivazione di incontri distrettuali - Vittoria, Ragusa e Modica - con le Sezioni di riferimento. Auspichiamo che questa modalità possa risultare un nuovo, valido approccio comunicativo, certamente impegnativo e faticoso ma capace di rendere più vicine le associazioni, quindi anche l’ascolto di bisogni ai quali possono essere date risposte in termini di supporti, di sussidiarietà, o con diversi modelli organizzativi. 28 28 29 29
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