DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE - COMUNE DI MOSCUFO 2018-2020
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Sommario PREMESSA _____________________________________________________________________ 4 INTRODUZIONE AL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) _____________________ 5 SEZIONE STRATEGICA (SeS) ______________________________________________________ 8 SeS - Analisi delle condizioni esterne _____________________________________________ 15 1. Obiettivi individuati dal Governo______________________________________________ 2. Valutazione della situazione socio economica del territorio ______________________ 21 Popolazione ___________________________________________________________ 21 Territorio _____________________________________________________________ 21 Strutture operative _____________________________________________________ 22 Economia insediata _____________________________________________________ 23 3. Parametri economici _____________________________________________________ 24 SeS – Analisi delle condizioni interne _____________________________________________ 25 1. Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali ___________________ 25 Elenco degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate ______ 25 2. Indirizzi generali di natura strategica ________________________________________ 27 a. Investimenti e realizzazione di opere pubbliche ____________________________ 27 b. I programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi ______________________________________________________________ 28 c. Tributi e tariffe dei servizi pubblici _______________________________________ 28 d. La spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con riferimento alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio _________ 28 e. L’analisi delle necessità finanziarie e strutturali per l’espletamento dei programmi ricompresi nelle varie missioni ____________________________________________ 29 f. La gestione del patrimonio _____________________________________________ 30 g. Il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale ___________ 31 h. L’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di mandato _____________________________________________________ 31 i. Gli equilibri della situazione corrente e generali del bilancio ed i relativi equilibri in termini di cassa ________________________________________________________ 31 3. Disponibilità e gestione delle risorse umane___________________________________ 32 4. Coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni del patto di stabilità interno e con i vincoli di finanza pubblica ______________________________________________ 33 5. Gli obiettivi strategici _____________________________________________________ 34 Missioni ______________________________________________________________ 34 MISSIONE 01 – SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE _________________ 34 MISSIONE 02 – GIUSTIZIA ________________________________________________ 40 MISSIONE 03 – ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA ______________________________ 41 MISSIONE 04 – ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO ___________________________ 42 MISSIONE 05 – TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI. __ 44 MISSIONE 06 – POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO. __________________ 45 MISSIONE 07 – TURISMO. ________________________________________________ 46 MISSIONE 08 – ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA. ________________ 47 MISSIONE 09 – SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE. 48 MISSIONE 10 – TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ. _________________________ 50 MISSIONE 11 – SOCCORSO CIVILE. _________________________________________ 51 MISSIONE 12 – DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA. _________________ 51
MISSIONE 13 – TUTELA DELLA SALUTE. _____________________________________ 53 MISSIONE 14 – SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ. ______________________ 54 MISSIONE 15 – POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ______ 56 MISSIONE 16 – AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA _____________ 56 MISSIONE 17 – ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE__________ 57 MISSIONE 18 – RELAZIONI CON LE ALTRE AUTONOMIE TERRITORIALI E LOCALI ______ 58 MISSIONE 19 – RELAZIONI INTERNAZIONALI _________________________________ 58 MISSIONE 20 – FONDI E ACCANTONAMENTI. _________________________________ 59 MISSIONE 50 e 60 – DEBITO PUBBLICO e ANTICIPAZIONI FINANZIARIE. ____________ 59 MISSIONE 99 – SERVIZI PER CONTO TERZI. ___________________________________ 60 SEZIONE OPERATIVA (SeO) _____________________________________________________ 61 SeO – Introduzione ___________________________________________________________ 61 SeO - Parte prima e Parte seconda - Analisi per missione _____________________________ 64 Analisi delle risorse _________________________________________________________ 64 Analisi della spesa __________________________________________________________ 69 MISSIONE 01 – SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE _________________ 70 MISSIONE 02 – GIUSTIZIA ________________________________________________ 70 MISSIONE 03 – ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA ______________________________ 71 MISSIONE 04 – ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO ___________________________ 72 MISSIONE 05 – TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI. __ 72 MISSIONE 06 – POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO. __________________ 73 MISSIONE 07 – TURISMO. ________________________________________________ 73 MISSIONE 08 – ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA. ________________ 74 MISSIONE 09 – SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE. 75 MISSIONE 10 – TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ. _________________________ 76 MISSIONE 11 – SOCCORSO CIVILE. _________________________________________ 76 MISSIONE 12 – DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA. _________________ 77 MISSIONE 13 – TUTELA DELLA SALUTE. _____________________________________ 78 MISSIONE 14 – SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ. ______________________ 79 MISSIONE 15 – POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ______ 79 MISSIONE 16 – AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA _____________ 80 MISSIONE 17 – ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE__________ 80 MISSIONE 18 – RELAZIONI CON LE ALTRE AUTONOMIE TERRITORIALI E LOCALI ______ 81 MISSIONE 19 – RELAZIONI INTERNAZIONALI _________________________________ 82 MISSIONE 20 – FONDI E ACCANTONAMENTI. _________________________________ 82 MISSIONE 50 – DEBITO PUBBLICO. _________________________________________ 83 MISSIONE 60 – ANTICIPAZIONI FINANZIARIE _________________________________ 83 MISSIONE 99 – SERVIZI PER CONTO TERZI. ___________________________________ 83 SeO - Riepilogo Parte seconda __________________________________________________ 84 Risorse umane disponibili ____________________________________________________ 84 Piano delle opere pubbliche __________________________________________________ 88 Piano delle alienazioni ______________________________________________________ 89 3
PREMESSA La programmazione di bilancio è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione, si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie e tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni ente, si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente. Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità. 4
INTRODUZIONE AL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative. Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta presenta al Consiglio il Documento Unico di Programmazione (DUP), che sostituisce, la relazione previsionale e programmatica. Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. La Sezione Strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e, con un orizzonte temporale pari al mandato amministrativo, individua gli indirizzi strategici dell’Ente. In particolare, la SeS individua le principali scelte che caratterizzano il programma dell’Amministrazione, da realizzare nel corso del mandato amministrativo, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, nonché con le linee di indirizzo della programmazione regionale, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica. Nel corso del mandato amministrativo, la Giunta Comunale rendiconta al Consiglio Comunale, lo stato di attuazione del programma di mandato. Tra i contenuti della sezione, si sottolineano in particolare i seguenti ambiti: - analisi delle condizioni esterne: considera gli obiettivi individuati dal Governo alla luce degli indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali, nonché le condizioni e le prospettive socio-economiche del territorio dell’Ente. Si tratta quindi di delineare sia il contesto ambientale che gli interlocutori istituzionali, più specificatamente il territorio ed i partner pubblici e privati con cui l’ente interagisce per gestire tematiche di più ampio respiro. Assumono pertanto importanza gli organismi gestionali a cui l’ente partecipa a vario titolo e gli accordi negoziali raggiunti con altri soggetti pubblici o privati per valorizzare il territorio, in sostanza gli strumenti di programmazione negoziata; - analisi delle condizioni interne: l’analisi riguarderà le problematiche legate all’erogazione dei servizi e le conseguenti scelte di politica tributaria e tariffaria nonché lo stato di avanzamento delle opere pubbliche. Si tratta di indicare precisamente l’entità delle risorse destinate a coprire 5
il fabbisogno di spesa corrente e d'investimento. Si porrà inoltre attenzione sul mantenimento degli equilibri di bilancio nel tempo, sia in termini di competenza che di cassa, analizzando le problematiche legate ad un eventuale ricorso all’indebitamento ed i possibili vincoli imposti dal patto di stabilità. La Sezione Operativa ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella Sezione Strategica del Documento unico di programmazione. In particolare, la Sezione Operativa contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. Il contenuto della Sezione Operativa, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella Sezione Strategica, costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente. La Sezione operativa del documento unico di programmazione è redatta, per il suo contenuto finanziario, per competenza con riferimento all’intero periodo considerato, e per cassa con riferimento al primo esercizio, si fonda su valutazioni di natura economico-patrimoniale e copre un arco temporale pari a quello del bilancio di previsione. La Sezione operativa supporta il processo di previsione per la predisposizione della manovra di bilancio. La Sezione operativa individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella Sezione Strategica. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del Documento unico di programmazione, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere. Per ogni programma sono individuati gli aspetti finanziari, sia in termini di competenza con riferimento all’intero periodo considerato che di cassa con riferimento al primo esercizio, della manovra di bilancio. La SeO si struttura in due parti fondamentali: Parte 1: sono illustrati, per ogni singola missione e coerentemente agli indirizzi strategici contenuti nella SeS, i programmi operativi che l’ente intende realizzare nel triennio 2018-2020, sia con riferimento all’Ente che al gruppo amministrazione pubblica. Il contenuto minimo della SeO è costituito: a) dall’indicazione degli indirizzi e degli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica; 6
b) dalla dimostrazione della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti; c) per la parte entrata, da una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli; d) dagli indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi; e) dagli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti; f) per la parte spesa, da una redazione per programmi all’interno delle missioni, con indicazione delle finalità che si intendono conseguire, della motivazione delle scelte di indirizzo effettuate e delle risorse umane e strumentali ad esse destinate; g) dall’analisi e valutazione degli impegni pluriennali di spesa già assunti; h) dalla valutazione sulla situazione economico – finanziaria degli organismi gestionali esterni; Parte 2: contiene la programmazione in materia di personale, lavori pubblici e patrimonio. In questa parte sono collocati: - la programmazione del fabbisogno di personale al fine di soddisfare le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica; - il programma triennale delle opere pubbliche 2018-2020; - il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. 7
SEZIONE STRATEGICA (SeS) La sezione strategica del documento unico di programmazione discende dal Piano strategico proprio dell’Amministrazione che risulta fortemente condizionato dagli indirizzi contenuti nei documenti di programmazione nazionali (legge di stabilità vigente). In particolare, la sezione individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. Gli obiettivi strategici sono ricondotti alle missioni di bilancio e sono conseguenti ad un processo conoscitivo di analisi strategica delle condizioni esterne all’ente e di quelle interne, sia in termini attuali che prospettici e alla definizione di indirizzi generali di natura strategica. L’amministrazione comunale ha sviluppato le proprie programmatiche di mandato, in completa aderenza al programma elettorale presentato ai cittadini e depositato in sede di presentazione delle liste. Al riguardo la programmazione del DUP è stata concepita seguendo tali linee programmatiche quale strumento principale attraverso il quale porre in essere le azioni amministrative necessarie alla sua attuazione. Il filo conduttore del nostro percorso amministrativo sarà improntato a una progettualità viva, orientata allo sviluppo sostenibile, capace di prospettive ampie, sviluppando la collaborazione con gli altri comuni del territorio. L’Amministrazione Comunale crede che attuare una politica improntata alla sobrietà e al doveroso contenimento della spesa non significhi rinunciare all’ambizione di costruire una realtà migliore, ma sia invece l’occasione di ripensare alla gestione del bene comune. Questo fa sì che diventi ancor più importante, come fondamento degli obiettivi prefissati, il concetto di equità. Intesa, certo, come equilibrio nella distribuzione delle risorse, ma ancor prima come sensibilità alle esigenze di tutti i cittadini, con particolare attenzione alle fasce più sensibili e in difficoltà. Un territorio attraente sa proteggere l’ambiente e le aree verdi, favorisce una mobilità sicura per tutti, promuove il suo patrimonio artistico e culturale aprendosi all’esterno. Una comunità attiva e 8
coesa, partecipa alle scelte che la riguardano, consapevole che la crisi, anche attraverso un nuovo dialogo tra pubblico e privato, la si contrasta insieme. Un grande impegno sarà rivolto alle esigenze dei giovani, degli anziani, delle famiglie, di chiunque sia in difficoltà. Lo sforzo che si dovrà profondere è grande così come le problematiche e le sfide che renderanno più difficile il cammino. Ci si dovrà confrontare con necessità ulteriori, con una crisi economica che sta sconvolgendo le economie di tutto il mondo e che investe anche gli enti locali e rende ancora più complessi i percorsi amministrativi. Ciò impone la ricerca, soprattutto da parte dei piccoli comuni, di nuove forme di collaborazione e di erogazione dei servizi con i comuni limitrofi. Una particolare e accurata attenzione sarà rivolta ai nuovi programmi regionali, al fine di acquisire la progettualità e le risorse necessarie a migliorare i servizi e la qualità urbana del nostro paese. Il completamento della palestra comunale consentirà l’attivazione di nuovi servizi, legati alla salute e il benessere della popolazione, con particolare attenzione ai giovani e agli anziani. Inoltre, sarà completata la messa in sicurezza degli edifici pubblici per i quali il comune ha partecipato con attenzione e successo ad appositi bandi di riferimento. Altre priorità dell’azione di Governo saranno il completamento della riqualificazione del centro storico, la valorizzazione del patrimonio artistico e archeologico e lo sviluppo di un’offerta turistica calibrata sul rispetto e la valorizzazione del territorio di Moscufo. Inoltre continuare nell’opera di urbanizzazione e di estensione dei servizi nelle contrade, sviluppare le zone produttive ad alta capacità attrattiva presenti a Bivio Casone – Valle Molino. La crescita del nostro paese, lo sviluppo economico e sociale, turistico, il miglioramento della qualità urbana e dei servizi non può prescindere dalla crescita culturale, in tutte le sue forme, continuando a investire importanti risorse sulla scuola, sulla formazione e sulle altre iniziative di promozione. Le politiche giovanili continueranno a svolgere un ruolo molto importante e vitale per l’intera comunità. Temi essenziali del programma per il prossimo quinquennio, suddivisi per punti, saranno i seguenti: 1. Servizi sociali 2. Urbanistica e territorio 3. Attività produttive e agricole 4. Servizi comunali 5. Ecologia 9
6. Sanità 7. Cultura e istruzione 8. Lavori pubblici 9. Lavoro SERVIZI SOCIALI partecipazione ad Ambiti Intercomunali per la gestione integrata dei Servizi socio-assistenziali con l’erogazione di: assistenza domiciliare integrata per anziani servizi di sostegno genitori-figli preparazione delle famiglie all’affido familiare servizi ricreativi e attività per il tempo libero (colonie marine, campi scuola per minori, viaggi organizzati per anziani, corsi specialistici, ecc); potenziamento delle attività ludico ricreative della mediateca comunale al fine di una concreta e reale crescita culturale e sociale dei minori; utilizzo e assegnazione di locali comunali per servizi sociali che consentano il coinvolgimenti dei più giovani nell’attività di volontariato sociale; sostegno delle attività sportive dei giovani e degli anziani presso la palestra Comunale e il Centro Sportivo Bivio Moscufo; iniziative tese al miglioramento della sicurezza urbana e potenziamento dell’impianto di videosorveglianza. URBANISTICA e TERRITORIO approvazione della variante al nuovo Piano Regolatore Generale, con relativo regolamento edilizio e microzonizzazione sismica del territorio; favorire l’insediamento di attività commerciali e produttive sul territorio comunale; promuovere iniziative volte alla riqualificazione dell’area della fornace in località Bivio Casone, mediante idee progettuali, studi di fattibilità e ricerca di soluzioni progettuali in accordo con la proprietà; valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e archeologico del territorio, attraverso scavi, incontri e convegni per la promozione turistica dello stesso (museo archeologico, parco 10
archeologico, specifica segnaletica dei beni artistici presenti sul territorio, stipula protocollo d’intesa con la Soprintendenza Archeologica e siti termali, ecc..); promuovere azioni di recupero del centro storico anche mediante la rivisitazione del Piano di Recupero e relativo regolamento, al fine di favorire una concreta e omogenea riqualificazione del tessuto urbanistico; ATTIVITÀ PRODUTTIVE e AGRICOLE iniziative volte alla valorizzazione dei prodotti agricoli, in particolare dell’olio di oliva, prodotti biologici e altre tipicità, attraverso la partecipazione ad apposite iniziative: adesione al distretto agricolo di qualità, al circuito borghi autentici, ai piani e programmi di settore; favorire l’associazionismo anche con l’adesione a strutture permanenti di valorizzazione dei prodotti agricoli locali; assistenza alla raccolta e lo smaltimento dei presidi sanitari agricoli; favorire lo sviluppo di iniziative agrituristiche per la valorizzazione del territorio agricolo moscufese, promuovendo e attivando tutte le risorse finanziarie a disposizione dei vari organismi competenti; proseguimento delle iniziative finalizzate all’ampliamento delle zone servite dalla rete di irrigazione del Consorzio della Bonifica Centro e relative derivazioni; promuovere direttamente o, tramite associazioni, eventi di promozione dei prodotti tipici del territorio, individuato come sistema complessivo; SERVIZI COMUNALI In considerazione dell’elevato livello organizzativo della struttura burocratica del Comune, occorrerà guidare il nuovo percorso individuato dalle norme per l’associazione delle funzioni e dei servizi comunali; informazione ai cittadini di tutte le attività poste in essere dall’amministrazione attraverso la cosiddetta total disclosure da effettuarsi attraverso la pubblicazione di tutti gli atti e le informazioni sul sito internet comunale, alla sezione “Amministrazione trasparente”; pubblicazione di un periodico dell’Amministrazione, di comunicati stampa su testate quotidiane e on line, attivazione account facebook del Comune, incontri pubblici e/o comunicazione diretta ai cittadini interessati a specifici servizi; attuazione del Piano di Protezione civile comunale con l’ausilio del nucleo di protezione civile comunale, già istituito; 11
continuare le iniziative volte alla prevenzione del fenomeno del randagismo, attraverso campagne per il censimento dei cani e misure sanitarie preventive. ECOLOGIA interventi di sensibilizzazione ambientale per uno stile di vita ecosostenibile (sostegni al risparmio energetico, energie rinnovabili, raccolta differenziata, ecc..) in attuazione del Patto dei Sindaci; attuazione del programma Alterenergy (incontri e seminari); aggiornamenti periodici sullo stato dell’ambiente comunale; realizzazione zonizzazione acustica del territorio comunale; miglioramento della qualità della vita e tutela degli equilibri climatico-ambientali; monitoraggio delle condizioni del Fiume Tavo (bonifica ex discarica, controllo e regimentazione argini di pertinenza, ecc..); definizione di emergenze ambientali e igienico sanitarie del centro urbano e di altre zone del territorio; Sensibilizzare e sostenere con i comuni circostanti l’attivazione dei “contratti di fiume” – al riguardo è già stato attivato l’iter amministrativo che ha consentito di stipulare l’accordo con i Comuni di Collecorvino, Cappelle sul Tavo, Città Sant’Angelo e Montesilvano; SANITÀ Realizzazione campagne tematiche di prevenzione in collaborazione con associazioni ed enti preposti; Effettuazione campagne informative per promuovere stili di vita sani e una corretta alimentazione anche presso le scuole e la mensa scolastica; CULTURA E ISTRUZIONE Riorganizzazione e razionalizzazione dell’offerta culturale attraverso il coordinamento delle Associazioni presenti sul territorio per l’Organizzazione di: concerti musicali; incontri – dibattiti - convegni; mostre e fiere, cineforum; promozione di percorsi turistici ed enogastronomici per valorizzare il territorio e l’eccellenza dei prodotti di Moscufo; 12
apertura e allestimento nei locali dell’ex frantoio di una mostra permanente storico – archeologica, per la valorizzazione del patrimonio già rinvenuto e dei documenti catalogati nell’archivio storico; favorire la programmazione di eventi di rilievo da effettuarsi sia nel periodo estivo che invernale per la promozione delle tipicità locali e del territorio; adottare, in accordo con l’Istituzione Scolastica, ogni iniziativa idonea a favorire e realizzare il pieno diritto allo studio; promuovere e finanziare attività integrative da svolgersi all’interno del piano dell’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo; migliorare i servizi scolastici mediante un’attività di ascolto delle problematiche familiari e delle necessità della scuola e degli alunni; amplificare annualmente il rilievo del concorso comunale nazionale di poesia denominato “PREMIO FRAGASSI”, dedicato alla memoria del M. Giose Fragassi; costituzione di un comitato cittadino per la prosecuzione del progetto “Europe for citizens” favorendo con la città di Mlawa (PL) scambi culturali, turistici e commerciali. LAVORI PUBBLICI l’apertura della palestra comunale in corso di completa realizzazione per cui ci sono delle risorse già stanziate sul bilancio del Comune; l’ampliamento della rete di illuminazione pubblica nelle zone carenti, anche mediante razionalizzazione della rete esistente; attuazione di progetti di miglioramento degli edifici scolastici; realizzazione di un percorso ciclo pedonale mediante la riqualificazione della “circonvallazione nord”; realizzazione di una struttura polivalente da adibire a museo del territorio, auditorium, sala conferenze, sala del gusto mediante la ristrutturazione dell’ex frantoio in piazza Garibaldi – progetto già finanziato e i cui lavori termineranno nel corso della primavera / estate 2017; la proficua partecipazione all’attività di programmazione dell’ERSI al fine di favorire nuovi tratti di rete fognaria e il miglioramento della depurazione delle acque; la riqualificazione dell’area antistante la Chiesa di S. Maria del Lago; il completamento dei lavori di riqualificazione del centro storico; la ristrutturazione e il miglioramento della viabilità comunale; il completamento della sistemazione del vecchio cimitero e la realizzazione di nuovi loculi; 13
realizzazione di un sistema di parcheggi a servizio dell’impianto sportivo del capoluogo; miglioramento opere di urbanizzazione in località Pischiarano; riqualificazione area ex scuola rurale in località Senarica; ristrutturazione dell’abitazione dell’eredità dott. Padula per adibirla a polo culturale come da volontà testamentarie; consolidamento idrogeologico del centro storico; sistemazione dell’impianto sportivo del capoluogo; LAVORO favorire l’occupazione attraverso: il completamento e l’urbanizzazione della zona artigianale e industriale (zona Bivio e altre zone del territorio comunale) al fine di agevolare gli insediamenti produttivi e la conseguente creazione di nuova occupazione, principalmente locale; la semplificazione delle procedure per l’insediamento di nuove strutture produttive, in attuazione del recente protocollo d’intesa sottoscritto con Confindustria; il coordinamento tra realtà economiche e risorse umane presenti sul territorio; la promozione di stage e percorsi formativi in collaborazione con istituti superiori e altre istituzioni deputate. 14
SeS - Analisi delle condizioni esterne 1. Obiettivi individuati dal Governo Gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato anche alla luce degli indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali sono i seguenti: Le principali fonti di riferimento per le valutazioni economiche e finanziarie generali sono il “Documento di Economia e Finanza 2015”, approvato dal Governo in data 10 aprile 2015 e la “Nota di Aggiornamento del 18 settembre 2015”. Il documento di aprile parte dalla considerazione che con l’ultimo trimestre del 2014 l’economia italiana è uscita dalla recessione e che una serie di condizioni favorevoli interne e internazionali consentono di guardare con ragionevole fiducia a una prospettiva di crescita sostenuta. A tal fine, si ritiene che la politica di bilancio debba essere orientata a sostenere la ripresa, evitando in primo luogo qualsiasi aumento del prelievo fiscale, rilanciando gli investimenti e riducendo il rapporto fra debito pubblico e PIL. Il Governo si propone inoltre di ricorrere alla “clausola europea sulle riforme” per poter portare la scadenza del pareggio strutturale di bilancio al 2017. La Nota di Aggiornamento conferma e migliora le previsioni di crescita del Pil reale dallo 0,7 allo 0,9% nel 2015 e dallo 1,4 allo 1,6% nel 2016. Secondo la Nota la politica economica ha due dimensioni: il sostegno alla crescita e il consolidamento fiscale. Nel 2016 è prevista l’abolizione delle imposte sull’abitazione principale e su alcuni fattori produttivi, nel 2017 e 2018 si annunciano interventi sulla fiscalità d’impresa e per le persone fisiche. Il Documento programmatico di Bilancio 2016 inviato alla Commissione Europea certifica l’eliminazione degli aumenti di imposta previsti dalle cosiddette clausole di salvaguardia nell’ordine di 16,8 miliardi di euro; prevede la conferma delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e le riqualificazioni energetiche; introduce una ulteriore agevolazione sugli ammortamenti di investimenti in macchinari e attrezzature; concede ai Comuni di impiegare parte degli avanzi di cassa per effettuare investimenti; detassa il salario di produttività; elenca misure relative al sistema pensionistico per la salvaguardia degli esodati, l’”opzione donna” e il ricorso al part-time per i lavoratori vicini al pensionamento; cita interventi per la cultura, l’istruzione e l’università. I risparmi di spesa sono attesi da razionalizzazioni e modalità di acquisto di beni e servizi della pubblica amministrazione a tutti i livelli. Per raggiungere tali obiettivi il Governo ritiene di poter beneficiare della clausola delle riforme e della clausola per gli investimenti, che consentono di portare il deficit 2016 dal 1,8 al 2,2% e auspica un ulteriore margine dello 0,2% con l’applicazione di una nuova clausola di flessibilità legata all’afflusso epocale di immigrati da paesi 15
extraeuropei. Il raggiungimento di un riduzione significativa del rapporto debito/PIL non è affidato soltanto alla disciplina di bilancio, ma a un ritorno a tassi sostenuti di crescita del PIL, che si trova tuttora a circa venti punti percentuali dal livello reale pre-crisi. I dati principali del DEF 2015 2016 2017 2018 2019 PIL nota 0,9 1,6 1,6 1,5 1,3 PIL aprile 0,7 1,4 1,5 1,4 1,3 Deficit nota -2,6 -2,2 -1,1 -0,2 0,3 Deficit aprile -2,6 -1,8 -0,8 0 0,4 Debito nota 132,8 131,4 127,9 123,7 119,8 Debito aprile 132,5 130,9 127,4 123,4 120 2.2.1.1. Dinamica del PIL e della finanza pubblica Dopo due periodi ravvicinati di recessione, negli anni 2008/2009 e 2012/2014, nel corso del 2015 è prevista una ripresa duratura, per quanto contenuta e non sufficiente a riportare rapidamente il valore reale del PIL ai livelli pre-crisi. Il quadro programmatico della Nota di Aggiornamento del DEF stima la crescita secondo le seguenti percentuali: 0,9 nel 2015, 1,6 nel 2016, 1,6 nel 2017, 1,5 nel 2018 e 1,3 nel 2019. Le valutazioni del Governo sono sostanzialmente confermate dai centri studi nazionali e internazionali e non mancano previsioni improntate ad un maggiore ottimismo. Il tasso di disoccupazione, pur rimanendo alto, è calcolato in discesa, dal 12,7% del 2014, al 12,3 del 2015, fino al 10,5% del 2019. Alla base di tali risultati stanno, per quanto attiene ai fattori esterni, il calo del prezzo del petrolio e la decisione della BCE di procedere ad un massiccio programma di acquisto di titoli dell'Eurosistema, ivi compresi i titoli del debito pubblico, che sta determinando il deprezzamento del cambio dell'euro sul dollaro e sulle principali valute, il calo dei tassi di interesse per i privati e per la finanza pubblica e il rialzo dei corsi azionari. Per quanto riguarda la politica e l'economia nazionale le notizie positive vengono dalla continua crescita dell'export e dalla ripresa dei consumi interni delle famiglie e degli investimenti, che dovrebbero proseguire nel 2016 anche in virtù della stabilizzazione del bonus fiscale di 80 euro e degli sgravi IRAP e contributivi (per quanto in calo) a favore delle imprese che assumono con il contratto a tutele crescenti. Meno sicuro e comunque oggetto di discussione è l’effetto sui consumi dell’abolizione dell’imposta comunale sulla prima casa. Le misure a favore degli ammortamenti dei macchinari e attrezzature e la sostituzione del patto di stabilità con il saldo di competenza finale per i Comuni dovrebbero agevolare la ripresa degli investimenti pubblici e privati. Il Governo si attende inoltre riflessi positivi negli anni a venire dalle riforme in cantiere per la giustizia, la scuola, la pubblica 16
amministrazione e il sistema istituzionale. Non mancano tuttavia fattori di incertezza. Il primo è determinato dal rallentamento della crescita dei paesi emergenti e dai riflessi che può provocare sul commercio internazionale e sull’export, ciò che consiglia di prestare grande attenzione al sostegno della domanda interna. Il secondo discende dalla grave vicenda della falsificazione dei dati di inquinamento delle auto diesel prodotte dalla Volkswagen e dalle ricadute economiche, ancora non del tutto stimate, sul mercato dell’auto e sulla fiducia dei consumatori nel “made in Germany”. Da ultimo, le drammatiche vicende di Parigi, il riacutizzarsi del pericolo terroristico e lo sviluppo di azioni di guerra nel teatro medio-orientale contro il se-dicente Stato Islamico hanno introdotto un altro fattore di imponderabilità sulle previsioni di comportamento di consumatori e investitori e sulle relazioni commerciali, benché dal lato della finanza pubblica la Commissione UE abbia escluso dal computo del maggior deficit le spese per la sicurezza. 2014 2015 2016 2017 2018 2019 PIL 1.616 1.635 1.678 1.734 1.792 1.848 Deficit/PIL -3,0% -2,6% -2,2% -1,1% -0,2% 0,3% Debito/PIL 132,1% 132,8% 131,4% 127,9% 123,7% 119,8% Tasso disoccupazione 12,7% 12,2% 11,9% 11,3% 10,7% 10,2% Scenario programmatico. Il PIL è espresso in miliardi di euro a valori concatenati 2010. Fonte MEF. 2.2.1.2. Il patto europeo di stabilità e crescita L’8 novembre 2011 il Consiglio della UE ha approvato in via definitiva le sei proposte legislative per la riforma della governance economica europea (six pack). Le nuove regole stabiliscono in particolare: 1. l’obbligo per gli Stati membri di convergere verso l’obiettivo del pareggio di bilancio con un miglioramento annuale dei saldi pari ad almeno lo 0,5% del PIL; 2. l’obbligo per i paesi il cui debito supera il 60% del PIL di adottare misure per ridurlo ad un ritmo soddisfacente, nella misura di almeno 1/20 della eccedenza rispetto alla soglia del 60%, calcolata nel corso degli ultimi tre anni. Successivamente il Consiglio ha approvato altre due misure (two pack) di vigilanza rafforzata sugli Stati membri che rischiano di contagiare l’eurozona o ricevono aiuti finanziari. La Commissione Europea ha il potere di chiedere la revisione dei progetti di bilancio, può avanzare raccomandazioni e infine proporre al Consiglio un parere negativo, con conseguente applicazione di sanzioni allo Stato inadempiente. A fronte delle perduranti difficoltà del ciclo economico e dell'iniziativa politica di vari Stati membri, fra cui l'Italia, il 13 gennaio 2015 la Commissione UE ha approvato la comunicazione sulla applicazione flessibile del patto di Stabilità e Crescita. 17
La clausola degli investimenti esclude i contributi degli Stati al “Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici” e consente di tenere conto positivamente dei cofinanziamenti nazionali ai fondi strutturali europei se l’economia è in recessione e il deficit non supera il 3% del PIL. La clausola di modulazione dell’aggiustamento dei conti pubblici prevede che le correzioni fiscali siano maggiori con l’economia in espansione e minori con l’economia in crisi. La clausola delle riforme strutturali ammette la possibilità di deviare dal percorso di pareggio strutturale dei bilanci in via temporanea e per un massimo dello 0,5% del PIL a fronte del rispetto del tetto del 3% di deficit e dell’attuazione certa di riforme strutturali. Il 17 novembre 2015 la Commissione europea ha reso pubblica la propria opinione sui bilanci programmatici 2016 di tutti gli Stati membri dell’Unione. La valutazione dei bilanci programmatici viene effettuata alla luce delle stime di crescita diffuse lo scorso 5 novembre. Per quanto riguarda l’Italia, le recenti previsioni autunnali della Commissione sono sostanzialmente analoghe a quelle del Governo, pubblicate con la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia Finanza lo scorso 18 settembre. La Commissione conferma quindi che l’economia italiana si è rimessa in moto nel 2015 e che la crescita si rafforzerà nel 2016. Grazie alla ripresa e alla ritrovata crescita, la dinamica del debito si inverte rispetto al trend recente e nel 2016 - per la prima volta dal 2007 - il rapporto debito/PIL diminuisce. Nel programma di stabilità dell’Italia, pubblicato con il DEF di aprile e aggiornato con la Nota di settembre, il Governo ha programmato una deviazione temporanea dal percorso di conseguimento dell’obiettivo di medio termine, al fine di promuovere la crescita e l’occupazione. La deviazione programmata è conforme ai margini di flessibilità consentiti dal Patto di Stabilità e Crescita, come specificati dalla Commissione nella Comunicazione sulla flessibilità del 13 gennaio 2015 per incoraggiare riforme strutturali e investimenti. Tuttavia la procedura della Commissione prevede che l’adozione delle clausole di flessibilità possa essere decisa soltanto nel contesto del cosiddetto Semestre europeo e quindi nella primavera 2016. L’opinione sul bilancio programmatico viene quindi espressa senza tener conto della flessibilità possibile e in questo quadro la Commissione reputa che il bilancio programmatico dell’Italia presenti un rischio di non conformità alle regole del Patto di Stabilità e Crescita. Pertanto la validità della programmazione finanziaria che il Governo ha effettuato nel rispetto delle regole dell’Unione non viene inficiata da questa opinione, che rimanda a una valutazione definitiva nella prossima primavera. 18
Il Governo italiano aveva già chiesto l’impiego della clausola di flessibilità per le riforme nella scorsa primavera con la presentazione del programma di stabilità 2016-2018 e la Commissione ha riconosciuto legittimo il margine di flessibilità richiesto per 0,4 punti percentuali di PIL. Nel bilancio programmatico è stato chiesto un ulteriore margine in virtù delle riforme di 0,1 punti percentuali e per effettuare investimenti per 0,3 punti percentuali; è stato anche chiesto di riconoscere un margine di 0,2 punti percentuali relativi alle spese che saranno sostenute per fronteggiare la crisi dell’immigrazione. La Commissione ritiene che alla luce delle proprie previsioni la richiesta di flessibilità per gli investimenti risulterebbe attualmente coerente con i criteri che la regolano, mentre la richiesta di flessibilità per le riforme verrà valutata alla luce dei progressi fatti nell’implementazione dell’agenda del Governo. Per quanto concerne la crisi dei migranti, la Commissione prende l’impegno di valutare nel prossimo anno le spese sostenute per affrontarne gli effetti. Per quanto riguarda la dinamica del debito e la sua coerenza con la regola che la disciplina, la Commissione ricorda che – nonostante le perplessità espresse nell’autunno di un anno fa – nel rapporto di febbraio 2015 ai sensi dell’articolo 126.3 dei Trattati ha valutato la traiettoria del debito italiano conforme alla regola per gli anni 2014-2015 e oggi riconosce che il programma di privatizzazioni ha raggiunto l’obiettivo del 2015 già ad ottobre. 2.2.2. La finanza locale nella legge di stabilità Per quanto riguarda la finanza comunale è opportuno richiamare alcuni dati delle manovre di risanamento del bilancio pubblico nel corso degli ultimi anni e che hanno pesantemente inciso sull’attività degli enti: dal 2008 ad oggi i Comuni hanno contribuito al contenimento della spesa e del debito per 18 miliardi di euro, pur coprendo appena il 7,6% della spesa pubblica globale e il 2,5% del debito pubblico consolidato; dal 2010 ad oggi la spesa dei Comuni è diminuita, mentre quella dello Stato è aumentata, confermando una discutibile ripresa del centralismo. Dal 2011 sono stati emanati in materia di enti locali oltre 60 provvedimenti, con grave danno della trasparenza e della efficienza della pubblica amministrazione. Il patto di stabilità interno ha provocato il crollo degli investimenti locali, che si sono più che dimezzati. Sotto questo profilo la legge di stabilità 2016 ha avviato una significativa inversione di tendenza: non sono previsti ulteriori tagli alle finanze comunali; si riconosce il ristoro integrale delle mancate entrate derivanti dall’abolizione dell’IMU/TASI (prime case, macchinari imbullonati, terreni agricoli); viene superato il patto di stabilità interno, imponendo ai Comuni solo l’obbligo di pareggio del bilancio di competenza finale, con una applicazione solo parziale, flessibile e 19
ragionevole della legge 243/2012, ciò che consente di spendere le risorse disponibili in cassa, per finanziare investimenti e pagare le imprese. La svolta resta tuttavia incompleta, poiché mancano la semplificazione normativa e un assetto definitivo dei tributi propri. Per il 2017 infatti, con i trasferimenti a copertura dell’abolizione delle imposte sull’abitazione principale si è ridotto l’autonomia finanziaria degli enti e il riordino è di nuovo rinviato. E’ fatto divieto di deliberare aumenti di tributi e addizionali rispetto alle aliquote deliberate nel 2015, il che risponde certamente ad un esigenza di coordinamento macroeconomico della manovra, ma limita le responsabilità dei Comuni. Le risorse finanziarie previste per il ristoro dei Comuni appaiono sottostimate e pertanto sarebbe necessario un adeguamento o l’introduzione di una clausola di salvaguardia. Infine è opportuno tenere presente che le entrate proprie dei Comuni sono scarsamente elastiche al reddito e che dunque gli effetti della prevista e auspicata ripresa economica non avrebbero riflessi risolutivi sul bilancio di parte corrente. 2.2.3. Indirizzi di bilancio del Comune di Moscufo La politica di bilancio dell’Ente seguirà le seguenti linee: 1) i cittadini beneficeranno integralmente della cancellazione dell’imposta sull’abitazione principale e non ci saranno aumenti di altri tributi e dell’addizionale IRPEF 2) saranno sottoposte a verifica le politiche tariffarie con l’applicazione della nuova ISEE, con lo scopo di aumentarne il livello di equità; 3) il calcolo della TARI sarà impostato seguendo le linee guida impostate lo scorso anno 4) le politiche della spesa saranno orientate alla difesa e qualificazione dei servizi, nonché alla loro espansione laddove verranno prodotti miglioramenti dell’efficienza e riorganizzazioni capaci di recuperare risorse. 5) proseguirà la politica degli investimenti. La progettualità degli anni scorsi si concretizzerà proprio nel corso degli anni 2018/2020 per rispettare gli impegni assunti con il programma amministrativo di mandato. La modifica del patto di stabilità consentirà altresì di valutare con attenzione e prudenza ulteriori investimenti per il miglioramento dei servizi e delle infrastrutture comunali. 20
2. Valutazione della situazione socio economica del territorio Di seguito viene riportata la situazione socio-economica del territorio e della domanda di servizi pubblici locali anche in considerazione dei risultati e delle prospettive future di sviluppo socio- economico. Popolazione Nel quadro che segue sono riportati alcuni dati di sintesi sulla consistenza e sulle variazioni registrate dalla popolazione residente nel COMUNE DI MOSCUFO. Popolazione legale al censimento n. 3264 Popolazione residente al 31/12/2016 3159 Popolazione residente alla fine del 31/12/2015 3203 di cui: maschi 1578 femmine 1581 Nuclei familiari 1194 Comunità/convivenze 1 Popolazione all’1/1/2016 n. 3203 Nati nell’anno 17 Deceduti nell’anno 37 Saldo naturale - 20 Iscritti in anagrafe 70 Cancellati nell’anno 94 Saldo migratorio -24 Popolazione al 31/12/2016 3159 In età prescolare (0/6 anni) n. 162 In età scuola obbligo (7/14 anni) 226 In forza lavoro 1a occupazione (15/29 anni) 507 In età adulta (30/65 anni) 1625 In età senile (66 anni e oltre) 639 Tasso di natalità ultimo quinquennio: ANNO TASSO (rapporto, moltiplicato x 1.000, tra nascite e popolazione media 2012 0.010,00 annua) 2013 0.010,00 2014 0.010,00 2015 0.010,00 2016 0.010,00 Tasso di mortalità ultimo quinquennio: ANNO TASSO (rapporto, moltiplicato x 1.000, tra morti e popolazione media 2012 0.010,00 annua) 2013 0.010,00 2014 0.010,00 2015 0.010,00 2016 0.010,00 Territorio 21
Superficie in Kmq 24,24 RISORSE IDRICHE * Fiumi e torrenti 1 STRADE * Statali Km. 3,00 * Regionali Km. 0,00 * Provinciali Km. 14,00 * Comunali Km. 30,00 * Autostrade Km. 0,00 PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI * Piano regolatore adottato Si No del. G.R. n. 12-12116 del 14/09/2009 * Programma di fabbricazione Si No * Piano edilizia economica e popolare Si No PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI * Industriali Si No * Artigianali Si No * Commerciali Si No Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti (art. 170, comma 7, D.L.vo 267/2000) Si No Se si, indicare l’area della superficie fondiaria (in mq.) 1.212.473 AREA INTERESSATA AREA DISPONIBILE P.E.E.P. mq. 0,00 mq. 0,00 P.I.P. mq. 0,00 mq. 0,00 Strutture operative Esercizio Programmazione pluriennale Tipologia precedente 2017 2018 2019 2020 Asili nido n. 0 posti n. 0 0 0 0 Scuole materne n. 1 posti n. 58 57 55 56 Scuole elementari n. 1 posti n. 90 88 88 88 Scuole medie n. 1 posti n. 79 76 76 76 Strutture per n. 0 posti n. 0 0 0 0 anziani Farmacia n. n. n. n. comunali Rete fognaria in Km. bianca 0 0 0 0 nera 0 0 0 0 mista 16 16 16 16 Esistenza depuratore Si x No Si x No Si x No Si x No 22
Rete acquedotto in km. 62 62 62 62 Attuazione serv.idrico Si No Si No Si No Si No integr. Aree verdi, parchi e n. 2 n.2 n. 2 n. 2 giardini hq. 0,15 hq. 0,15 hq. 0,15 hq. 0,15 Punti luce illuminazione 700 700 700 700 pubb. n. Rete gas in km. 20 20 20 20 Raccolta rifiuti in quintali 10.952,00 11.587,00 12.000,00 12.000,00 Raccolta differenziata Si x No Si x No Si x No Si x No Mezzi operativi n. 6 6 6 6 Veicoli n. 2 2 2 2 Centro elaborazione dati Si No x Si No x Si No x Si No x Personal computer n. 18 19 19 19 Altro Note: Il servizio rifiuti non viene gestito in economia ma è stato affidato all’esterno attraverso una gara d’appalto. IL 2017 il Comune di Moscufo ha conseguito un ottimo risultato per quanto riguarda la raccolta differenziata superando il 78,00%. Economia insediata AGRICOLTURA Coltivatori diretti 151 Datori di Lavoro Agricoli 0 ARTIGIANATO Aziende 82 Addetti 184 INDUSTRIA Aziende 19 Addetti 224 COMMERCIO Aziende 74 Addetti 125 TURISMO E Aziende 8 AGRITURISMO Addetti 12 Note: 23
3. Parametri economici Si riportano di seguito una serie di parametri normalmente utilizzati per la valutazione dell’attività dell’Amministrazione Comunale nel suo complesso e sono riferiti alle varie norme ed obblighi che nel corso degli anni il legislatore ha posto a capo dei Comuni ai fini della loro valutazione. INDICATORI FINANZIARI Indicatore Modalità di calcolo Autonomia finanziaria (Entrate tributarie + extratributarie) / entrate correnti Autonomia tributaria/impositiva Entrate tributarie/entrate correnti Dipendenza erariale Trasferimenti correnti dallo Stato/entrate correnti Incidenza entrate tributarie su entrate proprie Entrate tributarie/(entrate tributarie + extratributarie) Incidenza entrate extratributarie su entrate proprie Entrate extratributarie/(entrate tributarie + extratributarie) Pressione delle entrate proprie pro-capite (Entrate tributarie + extratributarie)/popolazione Pressione tributaria pro capite Entrate tributarie/popolazione Pressione finanziaria (Entrate tributarie +trasferimenti correnti)/popolazione Rigidità strutturale (Spese personale +rimborso prestiti)/entrate correnti Rigidità per costo del personale Spese del personale/entrate correnti Rigidità per indebitamento Spese per rimborso prestiti/entrate correnti Rigidità strutturale pro-capite (Spese personale +rimborso prestiti)/popolazione Costo del personale pro-capite Spese del personale/popolazione Indebitamento pro-capite Indebitamento complessivo/popolazione Incidenza del personale sulla spesa corrente Spesa personale/spese correnti Costo medio del personale Spesa personale/dipendenti Propensione all'investimento Investimenti/spese correnti Investimenti pro-capite Investimenti/popolazione Abitanti per dipendente Popolazione/dipendenti Finanziamenti della spesa corrente con contributi in conto gestione Trasferimenti/investimenti Incidenza residui attivi Totale residui attivi/totale accertamenti competenza Incidenza residui passivi Totale residui passivi/totale impegni competenza Velocità riscossione entrate proprie (Riscossioni entrate tributarie + extratributarie)/(accertamenti entrate tributarie + extratributarie Velocità gestione spese correnti Pagamenti spesa corrente/impegni spesa corrente Percentuale indebitamento Interessi passivi al netto degli interessi rimborsati da stato e regioni/entrate correnti penultimo rendiconto Per l’indicazione nel dettaglio dei valori riscontrabili per alcuni di tali parametri si rimanda al Piano degli indicatori e dei risultati attesi. 24
SeS – Analisi delle condizioni interne 1. Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali In sintesi i principali servizi comunali sono gestiti attraverso le seguenti modalità: Servizio Modalità di gestione Soggetto gestore 1 Servizio idrico integrato In house providing ACA SpA e 2i rete gas 2 Servizio distribuzione gas Concessione 2irete gas 3 Servizio raccolta e smaltimento Appalto di servizi Rieco SpA rifiuti 4 Servizio di illuminazione votiva In economia Comune Elenco degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate Organismi gestionali Esercizio Programmazione pluriennale Tipologia precedente 2017 2018 2019 2020 Consorzi n. 3 3 3 3 Aziende n. 0 0 0 0 Istituzioni n. 0 0 0 0 Società di capitali n. 1 1 1 1 Concessioni Altro Gli enti partecipati dall’Ente che, per i quali, ai sensi dell’art. 172 del TUEL, è previsto che i rendiconti siano allegati al Bilancio di Previsione del Comune, sono i seguenti: % di parte- Capitale sociale Denominazione Tipologia Note cipaz al 31/12/2015 1 Ambiente SpA Consorzio 2,74 364.000,00 2 Aca SpA Consorzio 1,45 753.642,00 3 Pescarainnova srl 1% 20.000,00 4 Società consortile terre Consorzio 0,8985% 94.760,00 pescaresi Il ruolo del Comune nei predetti organismi è, da un lato quello civilistico, che compete ai soci delle società di capitali e da un altro lato quello amministrativo di indirizzo politico e controllo sulla gestione dei servizi affidati ai medesimi. Gli interventi normativi emanati sul fronte delle partecipazioni in società commerciali e enti detenuti dalle Amministrazioni pubbliche, sono volti alla razionalizzazione delle stesse e ad evitare alterazioni o distorsioni della concorrenza e del mercato così come indicato dalle direttive 25
comunitarie in materia. Il Comune, oltre ad aver ottemperato a tutti gli obblighi di comunicazione e certificazione riguardanti le partecipazioni, monitora costantemente l’opportunità di mantenere le stesse in base al dettato normativo di riferimento. Società Partecipate Attività Risultati Risultati Risultati Ragione Sito web % svolta di di di bilancio sociale della società bilancio bilancio 2016 2014 2015 Aca Spa www.aca.pescara.it 1,45 P.U. 2.099.918 5.701.212 33.235.536,82 Ambiente spa www.ambientespaonline.it 2,74 Rifiuti -278.294 - 40.213,00 - 118545,00 Pescarainnova www.pescarainnova.it 1 ICT 0 0 0 Società www.terrepescaresi.it 0,8985 Sviluppo 1076 5.099 --- consortile agricolo e terre territoriale pescaresi arl 26
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