BATTEZZATI E INVIATI Ottobre Missionario Straordinario 2019
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AUTUNNO 2019 PERIODICO DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI SAN GIUSEPPE - ANNO 32 - N. 2 Indirizzo e-mail: parrocchiasangiuseppefm@gmail.com BATTEZZATI E INVIATI Ottobre Missionario Straordinario 2019 Con le parole stesse di Papa Francesco no il personale e gli aiuti necessari per cre- tante attraverso il dialogo interreligioso o l’obiettivo specifico dell’Ottobre Missiona- scere. culturale e soprattutto con le opere di solida- rio Straordinario è quello “di risvegliare Questa missione, osserviamo attentamen- rietà donare Cristo anche a chi professa una maggiormente la consapevolezza della mis- te, è finalizzata da un lato a far maturare diversa fede o non è credente. sio ad gentes e di riprendere con nuovo nuovi cristiani che, accogliendo il Battesi- Di più ancora l’espressione di San Paolo slancio la trasformazione missionaria della mo, fanno fruttare la Parola che è Gesù nella che “Cristo è tutto e in tutti” alla luce delle vita e della pastorale.” (dalla Lettera del loro vita e, dall’altro, a far sperimentare a parole di Papa Francesco che dobbiamo es- Santo Padre al Cardinale Filoni Prefetto del- chi ha un’altra fede o anche non crede a in- sere una “Chiesa in Uscita”, deve spingerci la Congregazione per l’Evangelizzazione contrare la bellezza e la bontà del Vangelo a comprendere che l’azione missionaria è dei Popoli). attraverso la testimonianza di vita. riconoscere che lo Spirito del Signore ci pre- Si tratta di comprendere, parafrasando le Possiamo dire che tutti, pur in modo di- cede nel cuore e nelle culture delle persone e parole del Papa, che non possiamo essere di- verso, hanno diritto a conoscere Gesù, sia quindi serve sempre molto rispetto nell’in- scepoli missionari pensando che la missione chi arriverà al Battesimo sia chi rimarrà fe- contro con l’altro. sia solo andare presso altri popoli e altre dele alla sua religione o alle sue convinzioni Solo a queste condizioni l’Ottobre Mis- Chiese, né solo stare chiusi nei recinti limi- laiche. sionario Straordinario che ha per titolo “Bat- tati delle rispettive parrocchie a curare il Ritengo questo passaggio molto impor- tezzati e inviati” sarà autentico evangelica- piccolo gregge. tante alla luce anche di una espressione che mente e non si ridurrà ad un momento Papa Francesco pensa a una comunità, a Papa Francesco ha reso famosa: essere celebrativo. una Chiesa che pur vivendo in un luogo spe- Chiesa in uscita! Un’ espressione che a volte Buon cammino. cifico e concreto è però aperta al mondo, è stata interpretata in modo riduttivo e nella all’universalità. forma del proselitismo. Sia qui in Italia che don Giuseppe Mirandola Il cristiano è mosso dalla consapevolezza, in Africa o in Asia certo abbiamo il dono, direttore del Centro Missionario Diocesano come dice San Paolo, che “Cristo è tutto e in attraverso l’azione missionaria, di condurre tutti” (Colossesi 3,11), in quelli che mi sono al Vangelo nuovi fratelli e nuove sorelle, ma vicini e in quelli che abitano lontano. non dimentichiamo che è altrettanto impor- C’è una fraternità universale data dal- la presenza di Cri- sto stesso in ogni persona, che la vita del cristiano deve riflettere! Ecco allo- ra l’impegno ad es- sere missionario nel proprio contesto, nella propria fami- glia, con i propri amici, nella comu- nità parrocchiale e sul posto di lavoro. Ma nello stesso tempo, ecco anche l’impegno a fare in modo che il Vange- lo sia predicato e testimoniato a tutti i popoli della terra, che le Chiese sorel- le del mondo abbia-
2 CENT’ANNI DELLA PARROCCHIA DI SAN GIUSEPPE FUORI LE MURA (La Rettoria elevata a Parrocchia il 23 gennaio 1920) “Una parrocchia è la grande casa dei curati. Sono dodici i sacerdoti che si comunità, attraverso la loro totale dedi- di una comunità cristiana, sono avvicendati dal 1919 al 1972, e tutti zione al ministero sacerdotale. aperta a tutti e al servizio di tutti”. meriterebbero un approfondito ricordo Questi sono i vicari parrocchiali con i personale per quanto seppero dare alla primi due parroci di San Giuseppe f.m. Alcuni brevi cenni di storia dei primi 50 anni della nostra comunità, ci aiuta- 1. don Nicolò BERTONI 1919-1925 (deceduto) no a capire come questa idea di parroc- 2. don Mario FERRARI 1924-1928 (deceduto) chia fosse presente fin dagli inizi. 3. don Cirillo BOSCAGIN 1928-1933 (deceduto il 15.12.1990) Come già scritto nel precedente nu- 4. don Carmelo MARTINI 1933-1970 (deceduto il 08.02.1970) mero del giornale, il primo parroco fu 5. don Attilio POLATO 1940-1947 (deceduto il 03.06.1987) don Pietro Fritz (Badia Calavena, 12 set- 6. don Angelo CORRADO 1947-1953 (deceduto il 08.06.2011) tembre 1883 - Verona, 6 luglio 1946). Gli 7. don Zefferino DAL DOSSO 1953-1961 (deceduto il 25.02.2014) successe don Emilio Claudio, all’epoca, 8. don Saverio MAZZI 1955-1963 (deceduto il 07.09.2019) già attivo nella comunità come vicario 9. don Angelo MESSETTI 1961-1963 (canonico emerito della Cattedrale) parrocchiale (curato). 10. don Vittorio SOARDI 1963-1964 (deceduto il 16.11.1982) 11. don Luciano FOLETTO 1963-1970 (deceduto il 04.04.1970) 12. don Renato GUADIN 1964-1972 (deceduto il 09.05.2000) Don Emilio Claudio Nacque a Soave il 3 febbraio 1895. In quel periodo, prezioso fu anche del Regno d’Italia” l’annuncio del rico- Dopo le scuole elementari, entrò all’I- l’aiuto di efficienti collaboratori laici noscimento e, poco dopo, il relativo de- stituto don Nicola Mazza dove maturò provenienti da diverse realtà sociali e creto con le firme di Vittorio Emanuele la sua vocazione religiosa. Nell’autunno intellettuali, fra i quali spicca la figura III e Mussolini. del 1906 passò all’Istituto don Bosco di dell’avv. dott. Antonio Zignoli, uomo di Verona. Il 1° giugno 1915, pochi giorni grande cultura e profonda fede. Dopo dopo lo scoppio della grande guerra, aver conseguito le lauree in legge e in Il campanile fu chiamato alle armi. Il 25 ottobre del lettere, divenne sacerdote e poi Cano- 1917, a seguito della disfatta di Capo- nico della Cattedrale. Dal 1939 al 1946 La nostra chiesa, per mancanza di retto, il sergente Emilio Claudio fu fatto fu assistente della Gioventù Italiana di fondi, rimase mezzo secolo priva di que- prigioniero e rinchiuso a Mauthausen. Azione Cattolica, e dal 1946 al 1948 as- sta importante struttura. Finalmente il Solo alla fine della guerra, poté torna- sistente degli “Uomini cattolici”. Colla- 3 novembre 1964 iniziarono i lavori per re in patria. Appena congedato, rientrò borò attivamente in parrocchia anche la costruzione del campanile che, dopo subito in Seminario. Il 24 luglio 1921 Guido Castellani, poi presidente dioce- circa un anno, venne inaugurato alla fu ordinato sacerdote e il 31 dello stes- sano della G.I.A.C. nonché assessore ai presenza di una grande folla in festa: era so mese celebrò la prima messa solenne trasporti e turismo nella giunta provin- il 3 ottobre 1965. Oggi la torre svetta alta nella nostra chiesa. Per un breve perio- ciale di Verona. Vanno ricordati inoltre: verso il cielo ed è visibile da diversi pun- do fu anche insegnante nel nostro semi- Ottorino Foffano, tornitore alle Officine ti dentro e fuori le mura della città. nario vescovile. Quando nel 1924 la par- Adige, poi diventato sacerdote, Benve- rocchia ebbe il suo teatrino, don Emilio nuto Scarpari, perito elettrotecnico, in istituì la “Compagnia Filodrammatica seguito entrato nella Pia Società Sale- Le vocazioni sacerdotali Antonio Cesari” successivamente ribat- siana, Emilio Melegari, funzionario del e religiose tezzata “G. Benini”. Volendo poi attira- Provveditorato agli Studi, che rivestì re molti giovani alla parrocchia, fondò anche il ruolo di presidente dei Mae- L’intensità di vita cristiana che si re- anche la squadra di calcio “Virtus”, oggi stri Cattolici. Molti altri sarebbero da spirava in quel tempo nella parrocchia, realtà laica. Da diversi anni, infatti, è menzionare, tutti meritevoli della rico- favorita dall’impegno delle associazioni una società professionistica e, dallo noscenza della comunità cristiana ma, cattoliche, prima fra tutte l’Azione Cat- scorso campionato, milita in serie C. purtroppo, lo spazio non ce lo consente. tolica, fin dall’inizio pilastro portante Alla morte del primo parroco don Pie- della pastorale parrocchiale, favorì la tro Fritz, avvenuta il 6 luglio 1946, don nascita di molte vocazioni sacerdotali Emilio, il 1° ottobre, fu nominato suo Riconoscimento Civile e religiose. Per avere un’idea di questa successore, e la festa d’ingresso si tenne della Parrocchia fioritura spirituale si pensi che in quegli il 20 dello stesso mese. anni, oltre ai già citati don Zignoli e don Nel marzo del 1920 la Rettoria di San Foffano, un’altra ventina di giovani de- Giuseppe era stata elevata a dignità di cisero di dedicarsi totalmente al Signore I curati dei primi cinquant’anni parrocchia ma mancava il riconosci- abbracciando la vita sacerdotale e reli- mento civile. Dopo un iter burocrati- giosa. Altrettante ragazze si consacra- Nell’attività pastorale va sottolinea- co durato ben 22 anni, il 20 settembre rono a Cristo. Nell’archivio parrocchia- to il generoso spirito di collaborazione 1942, apparve sulla “Gazzetta Ufficiale le sono custoditi i loro nomi con alcuni
3 cenni biografici. Senza far torto agli al- preti e laici, nacquero anche diverse at- la vita pubblica e privata, venne fondato tri, ci pare doveroso ricordare: don Rino tività assistenziali e ricreative. nel 1950. Nel 1950, il circolo ACLI par- Breoni, che ora si trova alla casa del cle- Nel 1925 iniziò ad operare al servi- rocchiale fondò il Gruppo Alpino Dolo- ro di Negrar, per l’indelebile segno che zio dei poveri la Conferenza maschile miti con l’intento di: “far conoscere la ha impresso nella Chiesa di Verona e di San Vincenzo de’ Paoli, cui, nel 1931, montagna mettendo l’uomo, nel tempo padre Giovanni Trivella, comboniano, fece seguito, per merito di mons. Fritz, libero, a contatto con la natura più bel- deceduto prematuramente a causa del- la Conferenza femminile. “I poveri sono la affinché possa serenamente elevare il la sua salute precaria, minata da stenti, i nostri padroni e li dobbiamo servire” suo spirito”. privazioni e torture subite in Africa a diceva san Vincenzo. Così, questa me- Sempre in quegli anni prese il via il causa del Vangelo. ritoria associazione, valutando le varie Movimento Scout, che svolge tuttora il necessità, distribuiva, allora come oggi, prezioso compito di accompagnare i ra- denaro, indumenti, generi alimentari, gazzi nel fondamentale momento della Attività assistenziali e ricreative ecc. crescita, trasferendo loro valori umani, Il Circolo ACLI di Borgo Venezia, che etici e civili. In quegli anni, con l’impegno di tutti, sosteneva i lavoratori nei vari campi del- B.S. Foto anni 60 di Gruppi Parrocchiali e delle Scuole Aportiane. Chi si riconosce? Chi avesse foto di gruppi parrocchiali significative dei primi 100 anni della parrocchia o delle Scuole Aportiane può portarle in Parrocchia o presso la scuola entro il mese di dicembre (saranno poi restituite). LA FESTA DEL CENTENARIO DELLA PARROCCHIA E DELLE SCUOLE APORTIANE SI TERRÀ DOMENICA 19 GENNAIO 2020, CON LA PRESENZA DEL NOSTRO VESCOVO.
4 FOTOESTATE 2019 I Giovani che hanno partecipato al Pellegrinaggio a piedi da San Giuseppe alla Madonna della Corona S. Messa nella Festa in Piazza Alcuni volontari della Festa in Piazza Grest 2019 I cresimati della diocesi di Verona a Roma ad incontrare papa Francesco La terza media al Campo Torino, sui passi di San Giovanni Bosco
5 Vi racconto di come ho provato ad «aiutarli a casa loro»... “Aiutiamoli a casa loro”, sì ma nel Vedere questa fiducia incondizionata senso più vero del termine. Non può ti fa riflettere e ti apre gli occhi. essere solamente un semplice motto Per questo devo ringraziare le mam- sventolato da qualche politico, è una me, i bambini e i bambini-luce. E devo frase che nasconde un significato pro- ringraziare anche voi che state leg- fondo e bellissimo! Aiutarli a casa loro gendo, la mia comunità, perché mi è proprio quello che queste persone siete stati vicino con qualche parola ci chiedono, perché casa è sempre di conforto prima della partenza, con casa, anche quando è fatta di fango qualche messaggio, ma soprattutto e paglia, con il tetto in lamiera su cui con la preghiera. Grazie a voi e grazie la pioggia picchia e picchia forte, sve- Africa! gliandoti di notte e non lasciandoti “Aiutiamoli a casa loro”, sì ma nel neanche chiudere gli occhi. Casa è senso più vero del termine, non di- casa anche quando il pavimento non menticandoci di accoglierli anche esiste ed è solo della terra rossa, quan- qui, perché per intraprendere un viag- do l’unica luce che c’è è quella del gio così pericoloso verso l’Europa, la- fuoco che arde sia fuori che dentro di sciando casa e affetti più cari, un vali- te, perché la vita lì brilla ed esplode. do motivo ci dev’essere, c’è. Aiutarli a casa loro però è difficile quando le risorse a disposizione sono Alessia D.M. limitatissime. Sono Alessia e sono, ancora per poco, una studentessa di Ostetricia. 2018 – e farci i conti significa soffrire, Mi piace dire non che faccio l’ostetri- arrabbiarsi e lottare. Sì, perché quan- ca, ma che SONO una (quasi) ostetri- do sai che il bimbo che stai rianiman- ca. Amo il mio lavoro e trascorrere an- do avrebbe potuto benissimo soprav- che solo un mese a Pujehun, un pic- vivere se fosse nato in un altro conte- colo villaggio nel sud della Sierra Leo- sto, è difficile accettare la morte. Se ne, ha fatto esplodere quell’amore c’è una cosa che però mi ha stupito che lentamente in Italia stavo colti- delle donne della Sierra Leone è que- vando. A Pujehun, grazie ad una colla- sta forza, questa luce che hanno den- borazione tra l’ONG CUAMM-Medici tro. Portare in grembo un bambino con l’Africa e la Federazione Naziona- senza vita, o peggio, dare alla luce il le degli Ordini della Professione Oste- proprio figlio e poi sentirsi dire che non trica, ho potuto scoprire cosa vuol dire ce l’ha fatta, che è “passed away” davvero “aiutarli a casa loro”. Facile (“andato altrove”, come dicono loro), da dire, difficile da fare. Non sono mai fa soffrire e ti spezza il cuore, in Italia stata così tanto vicina alla vita e con- come in Sierra Leone, come in qual- temporaneamente alla morte come siasi altro paese del mondo. Però lì le nella sala parto del “Maternity and mamme accettano, accettano la vita Children Hospital” di Pujehun. La mor- come accettano la morte. Ripongono talità neonatale in Sierra Leone è una la loro speranza in un Dio, che può delle più alte al mondo – 8,3% secon- essere cristiano, musulmano o mende do l’Annual Report del Cuamm del (la tribù del luogo), ma sempre Dio è.
6 Incontro con le Monache di Clausura del Monastero di Santa Elisabetta, Verona La nostra Parrocchia ha un legame im- sare ad un modo di percepire il mondo stile di vita dedito alla preghiera e all’in- portante con le suore Clarisse del mona- distaccato dalla realtà, lontano dal mon- contro con Dio ma non solo… Abbiamo stero di Santa Elisabetta, le Sorelle Povere do reale, ma dobbiamo ricrederci perché infatti scoperto che molte sono le persone di Santa Chiara. Ad esse infatti sono da per noi è stato esattamente il contrario! Il che quotidianamente bussano alla porta tempo affidate le preghiere della nostra benvenuto con cui siamo stati accolti ha del monastero per trovare solidarietà o an- Comunità che vengono periodicamente fatto letteralmente crollare quella grata, che solamente per condividere un momen- raccolte in chiesa. peraltro tenuta aperta per l’occasione, che to di preghiera con le monache, una parola Assieme al gruppo famiglie, dopo un fisicamente separava noi, genitori e figli, di vicinanza, un gesto di conforto. conviviale pranzo comunitario in una pio- dalla grande umanità che si poteva leggere Durante il nostro incontro, spronate vosa domenica di fine gennaio, abbiamo negli occhi delle Monache. anche dalla sincera curiosità dei nostri avuto modo di conoscere da vicino que- Siamo stati ospitati da un gruppo di sei bambini, le religiose ci hanno nuovamen- sta sconosciuta realtà, per alcuni, sebbene suore che con il loro sorriso hanno conqui- te illustrato i momenti salienti della loro a pochi passi da noi. Una volta varcata la stato noi ed i nostri bambini. La loro spon- giornata, scandita tra preghiera e lavoro soglia del Monastero, poco distante dalla tanea disponibilità al dialogo ci ha fatto a servizio della comunità. Sicuramente Chiesa di San Bernardino, siamo stati da abbandonare quel concetto di Clausura interessante e spunto di molte nostre ri- subito investiti da un’insolita spiritualità che solitamente traduciamo in chiusura. flessioni è stato il momento in cui alcu- che ci ha messo a nostro agio. Sotto la veste francescana abbiamo sco- ne delle monache presenti all’incontro ci Da sempre la parola “Clausura” fa pen- perto delle donne che hanno scelto uno hanno spiegato i motivi della loro scelta. Quando e come si siano sentite chiamate dal Signore e quali possano anche esse- re state le difficoltà incontrate nella loro scelta rispetto ad un mondo che viaggia in direzione opposta. In ogni caso la loro serenità ed il loro sorriso ci hanno fatto bene all’anima. Senza ombra di dubbio è stata un’espe- rienza di arricchimento per noi e per i no- stri bambini e che ha gettato le basi per consolidare il legame tra le monache e la nostra Comunità. Da ripetersi. Francesca RELAZIONE DEL CONSIGLIO PARROCCHIALE Il Consiglio Pastorale, nei vari incontri che si sono succeduti nel 2019 ha, fra le altre cose, trattato di: • Formazione sulla “Corresponsabilità”; • Eletto il Nuovo Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia (cfr Gior- nale Fuori le Mura n. 1 del 2019); • Programmato, Organizzato e Verificato il cammino di Formazione Parrocchia- le sugli Stili di Vita “Responsabili del Creato”; • Invitato i vari gruppi parrocchiali a sce- gliere un coordinatore abbastanza stabi- le a cui fare riferimento; • Avviato il cammino per il centenario della Parrocchia e delle Scuole Aportia- ne (19 gennaio 2020); • Rilancio della “domenica del caffè”; • Avviato un dialogo con Curia e Istituto don Calabria per termine dell’Istituto Pie Fanciulle.
Cronaca parrocchiale 7 RIFIUTI: PROBLEMA O RISORSA? L’ambiente è un sistema vivente e come il riutilizzo e la rigenerazione delle risorse. tale costituisce un campo didattico ed edu- Perché questo accada, è necessario un pro- cativo che offre molteplici possibilità di fondo cambio di mentalità che coinvolga le approccio e di proposte formative. L’am- istituzioni, le imprese e le singole persone. biente intorno alla nostra casa, la Città in E questa nuova consapevolezza nazionale cui viviamo costituiscono lo spazio in cui non può che iniziare dalle scuole e dagli trascorriamo gran parte della nostra vita. studenti, di tutte le età. Soprattutto dai La qualità delle strade… degli spazi verdi… più giovani, quelli che potremmo chiamare riguarda ognuno di noi… Ciascuno può “nativi ambientali”: una generazione che contribuire in maniera personale a miglio- nella quotidianità dei comportamenti tro- rare il nostro ambiente di vita. Il territorio è va già come prospettiva naturale il rispetto l’ambito più specifico per l’educazione am- dell’ambiente in cui vive. bientale e origina progetti che permettono Il rispetto dell’ambiente parte innan- di conoscere e sentire il proprio territorio, stabilendo con esso un zitutto dal problema della gestione dei rifiuti. La riduzione dei senso di appartenenza radicato e concreto… rifiuti, la loro raccolta differenziata e il loro riciclo costituiscono La sfida ambientale, legata alla conservazione delle risor- oggi essenziali attività di prevenzione e tutela attraverso le qua- se del nostro Pianeta, rappresenta una sfida non più eludibile li contribuire alla salvaguardia ambientale e alla conservazione per le future generazioni. Ci troviamo in un’epoca che impone delle risorse naturali. È necessario comprendere da parte di tutti al mondo intero, ma in particolare all’Italia e all’Europa, scelte i cittadini le suddette problematiche e riflettere sulle modalità di radicalmente diverse da quelle compiute in passato: lontane dal riduzione dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei materiali, modello produttivo tradizionale, dirette verso un nuovo modello e comprendere l’importanza di effettuare una corretta raccolta di economia che rispetti l’ambiente, orientate ad una società che differenziata. non produca rifiuti ma sappia creare ricchezza e benessere con M.L. TORNEMO A TEATRO 2019 - 8ª RASSEGNA “Io andrei a teatro a vedere una commedia che mi piace anche e anche per dare sostegno a chi si impegna per gli altri; si perché tre volte perché ogni volta c’è qualcosa di diverso”, questo mi ha la nostra è una Rassegna a scopo benefico e quest’anno la nostra detto un amico una sera dopo aver visto la nuova Commedia de attenzione è rivolta all’AGBD, Associazione Genitori Bambini I Aseni del Borgo di quest’anno: “Bai bai sgauie”. Ed è proprio Down. Inizierà l’11 ottobre con la Compagnia Armathan che così, ogni volta cambia qualcosa, tra dimenticanze e aggiunte, presenterà “Iena Ridens” e a seguire: 25 ottobre Compagnia La errori e ripetizioni, l’oggetto che doveva essere lì non c’è, la mu- Moscheta – “Ben Hur”, 8 novembre Compagnia La Nogara – “Le sica che tarda a partire, il compagno di battuta che si blocca e tu me toca tute”, 22 novembre Compagnia di Castelrotto – “Sior non sai come aiutarlo perché anche tu sei bloccato, il tacco che si Tita Paron” ed infine il 13 dicembre I Aseni del Borgo – “Bai bai rompe, la maglia scucita, il faro che salta, il caldo che ti scioglie sgauie”. Che dire ancora, l’inizio è sempre alle ore 21.00, il costo il trucco e tu sopporti… Eh sì, il teatro è bello per questo, ogni dell’abbonamento o dei biglietti è lo stesso degli altri anni per volta c’è qualcosa di diverso. Ecco allora che anche quest’anno, cui vi aspettiamo numerosi e allegri com’è ormai consuetudine. per l’ottava volta consecutiva riproponiamo al Cinema Teatro Buon Teatro a tutti da I Aseni del Borgo. Aurora in Borgo Venezia la Rassegna “Tornemo a Teatro”, una P.S. La serata del 13 dicembre inizierà alle 20.30 con il Coro mini-rassegna in realtà, 4 Compagnie più noi Aseni del Borgo a degli Alpini di Borgo Venezia che presenterà alcune cante na- conclusione. Ma una Rassegna di qualità alla quale partecipano talizie e alla fine offrirà la cioccolata e il brulè col pandoro e ci Compagnie affermate nel territorio veronese e oltre, con l’inten- scambieremo gli auguri di Buone Feste. to di dare una serata di spensieratezza oltre che di divertimento, C.C. cinque venerdì all’Aurora per incontrarsi, salutarsi, stare insieme
8 Cronaca parrocchiale VITA DELLA COMUNITÀ CALENDARIO PASTORALE BATTESIMI Col Sacramento del Battesimo • Dal 9 al 13 ottobre: Giornate Eucaristiche: sono stati accolti Tema: “AMAZZONIA, NUOVI CAMMINI PER LA CHIESA nella Comunità dei Credenti: E PER UNA ECOLOGIA INTEGRALE”. 5) Biasibetti Leonardo Daniele Ci aiuterà nelle riflessioni della sera, alle 20,30, don Dario Vaona, 6) Francioni Rosa Emilia della Pia Società don Mazza, già missionario in Brasile e attuale 7) Martini Mario Francesco 8) Carletti Andrea vicedirettore del Centro Missionario Diocesano. 9) Rebecchi Marco • Domenica 13 ottobre ore 11: S. Messa con Inizio Anno Pastorale, Mandato Catechisti e Anima- 10) Coletta Romeo Sergio Pietro tori. 11) Brutti Stefania • Sabato 19 ottobre in chiesa ore 9,30: Inizio Catechesi Elementari: Genitori e Figli. 12) Batista Pinheiro Antonella • Domenica 20 ottobre Giornata Missionaria. ore 11: Accoglienza Nuove Famiglie (avvisare della 13) Bertanza Jacopo 14) Curti Luigi presenza, grazie) e, nel pomeriggio al Buon Pastore di S. Giovanni Lupatoto: Evento Diocesano 15) Lancerotto Guglielmo Filippo della Ripartenza con Veglia e Mandato Missionario. 16) Patuzzi Giovanni • Mercoledì 23 ottobre ore 21: Inizio preparazione al Matrimonio Cristiano (Iscriversi!). 17) Derossi Isabella • Giovedì 24 ottobre ore 20,30: Inizio Catechesi 1ª e 2ª media, Genitori e Figli. 18) Piovesan Tommaso • Domenica 27 ottobre ore 11: Battesimi e Anniversari di Matrimonio di ottobre. • Venerdì 1° novembre: preghiera per i Defunti al Monumentale ore 15,30. • Lunedì 4 novembre, ore 20,30 al Beato Carlo Steeb: Inizio Scuola della Parola di Dio (5 incon- MATRIMONI tri). Col Sacramento del Matrimonio • 10-17 novembre: Settimana di Solidarietà. hanno iniziato il cammino di fede e di amore nella Chiesa domestica: • Domenica 17 novembre: Giornata dei Poveri e Raccolta a favore delle iniziative della S. Vincenzo. • Domenica 19 gennaio 2020: Centenario della Parrocchia e delle Scuole Aportiane. 1) Piedimonte Tammaro e Martino Lorena 2) Rodella Enrico e Modenese Chiara 3) Pizzoli Ismaele e Bonaldi Flora Kavumbi Pie fanciulle, un istituto DEFUNTI Con la liturgia esequiale abbiamo consegnato che ha lasciato nelle mani del Padre Misericordioso per la Vita Eterna: un’impronta storica 18) Murarolli Renata - 19) Ezimi Victoria in Borgo Venezia 20) Spera Renzo - 21) Braida Alice 22) Geccherle Norma - 23) Nicoli Gabriella Con la morte di sr. Bruna e di sr. Anna, quest’anno, termina una 24) Superbi Ernesto - 25) Valerio Bianca storia iniziata nel 1911 dalle sorelle Faggian, con l’incoraggia- 26) Lonardo Vladimiro - 27) Sandrini Giorgio mento e l’aiuto del parroco mons. Pietro Fritz e di San Gio- 28) Salea Giorgio - 29) Besenghi Riccardo vanni Calabria e di tante persone che si sono messe a servizio 30) Dallatorre Mirte - 31) Marangoni Alessandro di ben 70 fanciulle orfane, disagiate o con problemi familiari, 32) Girlanda Maria - 33) Baldo sr. Anna oltre a tante iniziative educative e spirituali. 34) Ceschi Irma Fausta - 35) Marangoni Edoardo 36) Zonaro Fortunata - 37) Martini Graziella 38) Cuochi Clara - 39) Filippini Marino 40) Bonacina Andreina - 41) De Faveri Giuseppina 42) Dal Monte Romana (Luciana) 43) Fiocco Vittoria - 44) Roncolato Gabriella 45) Brunelli Marina PROFESSIONE RELIGIOSA Tarantelli suor Silvia S. Messa con Prima Comunione Eucaristica Battesimi: 22 settembre 2019 il 12 maggio Parrocchia S. Giuseppe F. M. ORARI SS. MESSE Piazza Libero Vinco 37 Sabato sera e vigilie di Feste: 18,30 Tel. 045 525276 Domenica: 9 - 11 - 18,30 sito www.sangiuseppefm.it Professione Religiosa Perpetua Feriali: 8,30-18,30 Facebook Parrocchia San Giuseppe F.M. di sr Silvia - 14 settembre 2019 Verona
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