I primi 1.000 giorni - Aprile/Maggio 2020 Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
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CONTENUTI IN QUESTO NUMERO I primi 1.000 giorni che cambiano la nostra vita Pag. 3 IL FUTURO «Nei primi 1.000 giorni scriviamo il futuro di un bambino: ecco come» Pag. 6 INFORMAZIONE ONLINE Mammainforma: la piattaforma online dedicata ai primi 1.000 giorni Pag. 10 2 A scuola di salute
I L PA D R E Il papà Pag. 12 L E VA C C I N A Z I O N I Prevenire la pertosse del bambino con la vaccinazione in gravidanza Pag. 14 LE COSE DA SAPERE I primi 1.000 giorni in 8 schede Pag. 18 COORDINAMENTO EDITORIALE: A.G. Ugazio, N. Zamperini A CURA DI: F. Gesualdo COMITATO DI REDAZIONE: G. Morino, A. Reale, A. Tozzi, A. Turchetta, S. Vicari SEGRETERIA: M. Mathieu A scuola di salute 3
IN QUESTO NUMERO I primi 1.000 giorni che cambiano la nostra vita Di Alberto G. Ugazio F ino a qualche decennio fa, dell’ambiente arrivano al feto attraverso pensavamo che le caratteri- l’utero della madre e in seguito, dopo la stiche fisiche, biologiche e i nascita, direttamente dall’ambiente in cui comportamenti di tutti noi vive il bambino. prendessero origine esclusi- In altre parole, non siamo “predetermina- vamente dai geni che abbiamo ereditato ti” dai nostri geni. L’ambiente intorno a dalla madre e dal padre. noi, le persone che ci circondano e perfi- Oggi, è ormai chiaro che le cose vanno no gli stimoli psicologici sono in grado di diversamente, che non sono così sempli- regolare il funzionamento dei nostri geni, ci. Lo sviluppo dell’essere umano dipende di “spegnerne” alcuni e di “accenderne” certamente dai geni che ciascuno di noi ha altri, di rallentarne il funzionamento o ereditato. Ma fin dall’inizio il loro funzio- di accelerarlo. È quindi caduto il mito se- namento è sotto il controllo dei “messag- condo cui le nostre caratteristiche, i no- gi” che arrivano dall’ambiente. L’ambien- stri talenti e i nostri limiti dipenderebbe- te in cui viviamo comincia a influenzare ro esclusivamente dai geni che abbiamo il funzionamento dei geni fin da prima ereditato. Dipendono sì dai geni, ma il del concepimento, a partire dagli ovociti comportamento dei nostri geni è control- materni e dagli spermatozoi paterni. Su- lato a sua volta dall’ambiente. bito dopo il concepimento, i “messaggi” 4 A scuola di salute
IN QUESTO NUMERO Perché mai l’ambiente influenza in manie- re all’ambiente: l’edificio che stiamo co- ra così decisiva il funzionamento dei no- struendo – l’organismo del feto e poi del stri geni? neonato - è adatto all’ambiente dove do- La caratteristica più importante degli es- vrà vivere oppure dobbiamo portare qual- seri viventi è probabilmente la capacità di che modifica? Ci sarà molto da mangiare adattarsi proprio all’ambiente. oppure siamo in un periodo di carestia? Vegetali, batteri, virus, gli animali dai più Siamo in un’epoca di pace oppure dobbia- semplici ai più complessi sono sopravvis- mo preparare l’organismo a un susseguir- suti e si sono evoluti per milioni di anni, si di pericoli e di stress? adattandosi ad ambienti molto differenti Per porre queste domande, il nostro – dalle profondità degli oceani alle foreste DNA, la stessa molecola che contiene i tropicali – e per giunta in continuo mu- geni, ha sviluppato un insieme di “anten- tamento. Basta pensare alla storia della ne” estremamente sensibili. Solo in questi terra e all’alternarsi di periodi glaciali a anni stiamo cominciando a comprenderne periodi in cui il ghiaccio si ritira e la tem- il funzionamento. peratura aumenta. Certamente, la nostra salute, ma anche le Adattarsi all’ambiente è talmente impor- nostre malattie, dipendono in larga misu- tante che gli organismi viventi hanno svi- ra da questo dialogo: da quanto bene sono luppato numerosi meccanismi di adatta- state poste le domande e da come sono mento. Uno di questi meccanismi è stato state interpretate le risposte. Sappiamo scoperto in questi ultimi decenni e si sta per certo che gran parte delle malattie rivelando di enorme importanza per il fu- dell’adulto e dell’anziano, dalle malattie turo dei nostri bambini e delle generazio- cardiovascolari alle malattie neurodege- ni che verranno. nerative e ai tumori, originano nei primi Si parla di solito di “primi mille giorni” mille giorni, proprio da errori o distorsio- perché è in questo periodo di tempo, dal ni del dialogo tra geni e ambiente. concepimento fino ai due anni di età, che I primi 1.000 giorni sono certamente un si forma gran parte del nostro organismo. momento cruciale per il nostro sviluppo E proprio perché “in via di costruzione”, e sono quindi una straordinaria finestra è più facile modificarlo, adattarlo all’am- di opportunità. Oggi abbiamo la possibi- biente. Nel gergo scientifico si dice che lità di intervenire nelle primissime fasi nei primi periodi di vita l’organismo è della vita per orientare verso la salute plastico, cioè è più facilmente malleabile. tutta la vita a venire. Stiamo imparando i Una volta “terminata la costruzione”, sarà comportamenti, le abitudini alimentari, le sempre possibile portare qualche modifi- caratteristiche dell’aria necessari per pro- ca, ma naturalmente sarà via via più diffi- muovere la salute del bambino e, al con- cile e le modificazioni che potremo porta- tempo, per preparare un’età adulta e una re saranno sempre più limitate. vecchiaia sane e attive. È un’opportunità Durante i primi mille giorni è partico- che non possiamo perdere. larmente fitto il dialogo tra l’ambiente e i nostri geni che continuano a domanda- A scuola di salute 5
IL FUTURO «Nei primi 1.000 giorni scriviamo il futuro di un bambino: ecco come» Colloquio di Nicola Zamperini con Sergio Pecorelli Il Professor Sergio Pecorelli racconta il rapporto che c’è tra il periodo che va dal pre-concepimento ai primi due anni di vita e lo stato di salute del futuro adulto 6 A scuola di salute
IL FUTURO “La nostra salute e il nostro benessere I primi 1.000 giorni di vita del bambino quando cresciamo, da adulti e anche da sono il periodo che inizia nei momenti pre- anziani, dipende da ciò che succede prima cedenti al concepimento e, passando per i 9 del concepimento e durante i primi 1.000 mesi di gravidanza, termina al compimen- giorni di vita”. A parlare è Sergio Pecorelli, to dei due anni di vita. Si tratta, sottolinea professore emerito di Ostetricia e gineco- Pecorelli, di un periodo “fondamentale nel- logia dell’Università di Brescia. la definizione dello stato di salute del futu- ro adulto”. 1 Che cos’è e perché è importante la teoria Ci faccia 3 dei primi 1.000 giorni? un esempio. La teoria dei primi 1.000 giorni ci fa capire Una persona sedentaria, obesa e che man- come la nostra salute e il nostro benesse- gia male, influenza alcuni geni in modo re quando cresciamo, da adulti e anche da tale che la predisposizione al diabete, alle anziani, dipende in larga misura da ciò che malattie cardiovascolari o anche a qualche succede prima del concepimento e durante tipo di tumore aumenta anche nel prodotto i primi 1.000 giorni di vita. del concepimento. Insomma, su un bambi- Questo è legato al modo in cui l’ambien- no che poi diventerà un adulto. te esterno influisce sui nostri geni: in altre parole, all’epigenetica. 4 Entrambi i genitori hanno un’influenza 2 Come è possibile che il comporta- sul futuro dei propri figli? mento dei genitori, addirittura nel periodo del pre-concepimento, pos- Sì, nel modo più assoluto. Per quanto ri- sa influire sulla salute di un bambi- guarda il padre, il processo di spermatoge- no che è ancora un “progetto”? nesi, cioè la formazione dello spermatozoo, dura novanta giorni. In questi novanta Oggi possediamo un’evidenza sperimenta- giorni c’è una “finestra di sensibilità” di le straordinaria che deriva dalle conoscen- queste cellule all’ambiente. ze del mondo animale. Abbiamo scoperto che le cellule germinali, cioè gli spermato- zoi e le cellule uovo, che poi daranno ori- gine alla nuova vita, sono incredibilmente sensibili all’ambiente. Quindi legate ai no- stri stili di vita. A scuola di salute 7
IL FUTURO 5 È in questa fase che le abitudini del papà possono influire? Se si ha intenzione di concepire un bambi- no, è importante fare attenzione alle pro- prie abitudini per almeno 180 giorni. Gli spermatozoi risentiranno positivamen- te dei comportamenti, anche se prima non ci comportavamo bene. 6 Poi comincia la gravidanza. Il comportamento materno durante la gravidanza è sicuramente fondamentale, a partire dall’ambiente in cui vive. È impor- tante è che la madre riesca a vivere in un ambiente sereno, nel quale non ci sia stress o ce ne sia il meno possibile. Lo stress è una delle cause più importanti di problematiche sull’embrione e poi sul feto. 7 Cos’altro può fare una madre durante la gravidanza? Deve stare attenta a tenere comportamenti attenti in tre aspetti della propria vita. Il primo è l’esercizio fisico. A meno che non ci siano controindicazioni, ogni gior- no deve fare almeno 30 minuti di cammi- nata veloce. Il secondo è l’alimentazione: la madre deve mangiare in modo adeguato e anche con i supplementi alimentari corret- ti. E infine, lo stress: deve averne il meno possibile. 8 A scuola di salute
IL FUTURO 8 In che modo queste abitudini influenzano la salute del bambino? Tutto questo influenza in modo estrema- mente importante lo sviluppo del sistema nervoso e la programmazione fetale, cioè la programmazione della funzione di tutti gli organi del feto e di conseguenza di quando il feto sarà diventato prima un bambino e poi un adulto. 9 Dopo la nascita, i primi 1.000 giorni proseguono: quanto sono importanti i primi due anni di vita del bambino? Si tratta di una fase cruciale. In primo luo- go, l’ambiente in cui vivono il bambino o la bambina influenza tantissimo gli organi, gli apparati e i tessuti perché la plasticità, del cervello e di altri organi, è notevole. 10 Quali sono i consigli per i primi due anni di vita? Lo stile di vita del bambino è molto im- portante. Pensiamo al cibo, ad esempio, a se è allattato o meno, a che cosa la mamma quindi avrà mangiato. Non solo, il rappor- to tra i genitori può diventare fondamen- tale: il bambino risente molto di un clima familiare favorevole. E poi naturalmente ci sono tante altre componenti: il bambino, tra le altre cose, deve essere lasciato libero di muoversi. Man mano che cresce, dopo che è passato un anno, il bambino deve fare almeno tre ore al giorno di movimento fi- sico. Tutto questo, e tante altre cose, inci- dono profondamente proprio su quella che è la nostra programmazione di crescita. A scuola di salute 9
IL FUTURO Mammainforma: la piattaforma online dedicata ai primi 1.000 giorni I primi 1.000 giorni di vita del bam- Questi video coprono i momenti più bino a portata di smartphone. Una importanti dei primi 1.000 giorni, di- frase, questa, che racconta molto visi per i tre periodi, dal concepimento del progetto Mammainforma, la alla gravidanza, fino ai 2 anni di vita. piattaforma sviluppata dall’Ospe- Lo stile dei video è diretto a fornire ai ge- dale Pediatrico Bambino Gesù dedicata nitori – e ai futuri genitori – strumenti proprio a questo periodo cruciale per la pratici, che mettano i genitori in condi- salute di ogni bambino. zione di intervenire concretamente sulla Il sito web www.mammainforma.it è una propria vita e su quella del bambino. Stru- piattaforma aperta a tutti: basta regi- menti che hanno l’obiettivo di creare una strarsi gratuitamente per ricevere, una cultura condivisa dei primi 1.000 gior- volta alla settimana, approfondimenti de- ni e di diffondere buone pratiche per vive- dicati ai principali aspetti dei primi 1.000 re in salute concepimento, gravidanza e giorni di vita del bambino. primi 2 anni di vita del bambino. I contenuti sono video interviste realiz- zate con specialisti del Bambino Gesù e dei principali poli sanitari e di ricerca del nostro Paese. ALL’INTERNO DEL PORTALE MAMMAINFORMA È POSSIBILE TROVARE CONTENUTI CHE AFFRONTANO TEMI QUALI 1 2 3 4 5 ALIMENTAZIONE STILI DI VITA VACCINAZIONI SALUTE IL PAPÀ 10 A scuola di salute
IL FUTURO Il progetto La capacità di incidere in modo coscien- Mammainforma te ed efficace sui propri stili di vita fin Mammanforma è un prodotto Bambino dall’età fertile, si accompagna all’acquisi- Gesù creato all’interno di un progetto zione da parte degli stessi di quelle com- CCM del Ministero della Salute, realizza- petenze di cura che abbracciano in modo to dall’Ospedale in partnership con CREA complessivo lo sviluppo del bambino, in (Consiglio per la ricerca in agricoltura e altre parole permette loro di sviluppare l’analisi dell’economia agraria) e Azienda pienamente la propria genitorialità. Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Il progetto prevede una serie di iniziative volte a sensibilizzare futuri geni- tori e neogenitori – oltre agli operatori sa- nitari – sull’importanza della prevenzione e della promozione della salute nei primi 1.000 giorni di vita del bambino. L’obiettivo ultimo del progetto è aumen- tare la partecipazione attiva e l’assunzio- ne sempre maggiore di consapevolezza e responsabilità da parte di neo- e futuri genitori sulla salute dei propri figli. A scuola di salute 11
I L PA D R E I primi 1.000 giorni e il ruolo del padre Anche il papà può contri- Il contributo del papà alla salute del bam- bino inizia fin da prima del concepimen- buire in modo attivo alla to. Lo stato di salute del futuro papà, le sue salute del futuro bambi- abitudini e i suoi comportamenti possono no, fin da prima del con- incidere sia sulla fertilità della coppia, sia cepimento: ecco come sulla salute del feto e del bambino. Il fumo paterno, l’abuso di alcol, l’uso di droghe, l’o- besità e le infezioni sessualmente trasmesse Di Francesco Gesualdo possono ridurre la probabilità che la coppia I riesca a concepire un bambino. Non solo: il l patrimonio genetico di ognuno di fumo, l’abuso di alcol e l’esposizione profes- noi è ereditato per metà dalla madre e sionale a sostanze tossiche possono influire per metà dal padre. Salute e malattia negativamente sia sul peso del bambino alla dipendono almeno in parte dal nostro nascita, sia sul suo stato di salute. Questi fat- patrimonio genetico, quindi dai geni tori, infatti, potrebbero aumentare il rischio che ci hanno trasmesso i nostri genitori. di alcune malattie congenite del cuore o del Oggi sappiamo però che la nostra salu- sistema nervoso. Non solo. Anche se nes- te e le nostre malattie dipendono anche, suno di questi fattori ambientali è in grado in larga misura, dall’ambiente: l’ambiente di modificare i geni, tutti sono in grado di in cui i nostri genitori sono vissuti e l’am- alterare il loro funzionamento. Oggi sappia- biente in cui siamo vissuti noi, soprattutto mo bene che le conseguenze di questo mal- nei primi mille giorni: nel grembo materno funzionamento possono manifestarsi anche prima e poi nei primi due anni di vita. a decenni di distanza: aumentato rischio di Che conti l’ambiente in cui è vissuta la ma- malattie cardiovascolari, di malattie neuro- dre, è quasi ovvio. Lo sapevamo prima anco- degenerative, di alcuni tumori dell’adulto e ra che la scienza lo dimostrasse. Una madre dell’anziano… denutrita, tossicodipendente o in cattiva sa- Alcuni comportamenti paterni possono es- lute difficilmente può avere una gravidanza sere dannosi anche nei periodi successivi “tranquilla” ed è facile prevedere che il feto della vita. Il figlio di un papà che fuma può avrà a soffrirne, magari con conseguenze ammalarsi più frequentemente di malattie anche per la sua salute futura. Ma perché respiratorie, come il broncospasmo e l’asma, mai un padre denutrito, tossicodipendente oltre ad avere maggiori possibilità di diven- o in cattiva salute dovrebbe compromettere tare a sua volta fumatore quando sarà più la salute del figlio? In fondo il padre, duran- grande. L’abuso di alcol e l’uso di droghe te il concepimento fornisce soltanto i suoi possono avere un’influenza negativa sulla geni. E nessuna di queste condizioni altera psiche paterna, e questo può compromette- il patrimonio genetico né della madre né del re l’atmosfera di sicurezza emotiva di cui il padre. bambino ha un radicale bisogno, soprattut- Ma oggi sappiamo che non è così. to nei primi anni di vita. 12 A scuola di salute
I L PA D R E Durante il percorso della gravidanza, Oggi sappiamo che il contatto fisico e la una presenza attenta e consapevole del papà cosiddetta genitorialità responsiva, ov- contribuirà a creare un’atmosfera positiva vero l’attenzione e la risposta adeguata e nella coppia, che avrà delle ricadute positi- tempestiva ai bisogni del bambino, sono ve sul benessere del bambino (oltre che sul presupposti fondamentali per la creazio- benessere della mamma). Una parola chiave ne di una relazione affettiva positiva e di in questo periodo straordinario della vita è un attaccamento sicuro, che a loro volta “condivisione”: condivisione della scoperta sono il terreno più fertile perché la psiche della gravidanza, partecipazione alle visite del bambino si sviluppi in maniera sana. E di controllo, alle ecografie di routine, ai cor- il ruolo del papà in questo processo è pre- si di accompagnamento alla genitorialità, al ziosissimo. travaglio e al parto, così come la condivi- Oltre a questo, il ruolo del papà può avere sione delle emozioni, dei dubbi, delle paure. un carattere di grande praticità. Tramite il Un’altra parola chiave è “consapevolezza”. proprio supporto attivo, il papà potrà aiuta- In questo senso, soprattutto il corso di ac- re e sostenere la mamma per l’allattamento compagnamento alla genitorialità, in parti- al seno, contribuire alla sicurezza del sonno, colare in occasione di una prima gravidanza, della casa, del modo in cui il bambino viene sarà utile per alleviare le ansie dei genitori trasportato, e, anche solo prendendosi cura che non riescono ad immaginarsi come sarà dei momenti di gioco, potrà stimolare i sen- il parto e la nuova vita con un bambino. si e l’intelligenza del bambino. E, dopo la nascita, un papà consapevole, Un’altra grande occasione per migliorare presente e partecipe sarà in grado di creare la salute del bambino è la condivisione del- un legame profondo con il bambino, presup- la lettura fin dai primi mesi di vita: la voce posto fondamentale per una crescita sana. del papà che legge, nel corso degli anni, E, nello stesso tempo, contribuirà a rinfor- contribuirà alla formazione del linguag- zare il legame tra il bambino e la mamma, gio, stimolerà il pensiero critico, e renderà e migliorerà anche le dinamiche della triade il bambino più curioso, più attento, e forse mamma-papà-bambino. anche più felice. A scuola di salute 13
L E VA C C I N A Z I O N I Prevenire la pertosse del bambino con la vaccinazione in gravidanza La vaccinazione in gravidanza rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione: come promuoverla al meglio? Di Alberto Eugenio Tozzi I L PA Z I E N T E IL MEDICO In tema di salute siamo assetati di Cerchiamo di trovare il modo mi- informazioni che possano essere gliore per informare il paziente, facili da comprendere e che pos- con lo stile più adatto per cercare sano essere utili per migliorare la di modificare i comportamenti e nostra salute. convertirli in azioni per migliora- Ma chi non ha una preparazione re la salute. da professionista si affida all’istin- Queste aspettative, in un mondo to, magari alla simpatia. di dualismi, trovano difficilmente Lo stile della comunicazione pro- un’interpretazione unica. babilmente conta almeno quanto Servirebbe una guida per sce- la precisione dei contenuti. gliere lo stile di comunicazione più efficace. 14 A scuola di salute
L E VA C C I N A Z I O N I A proposito di vaccini: è impor- Pensiamo alla pertosse. Una malattia gra- tante smontare i falsi miti, ve per il lattante che prima del terzo mese le false notizie che, volenti o di vita non può ricevere ancora la prima di nolenti, ci sommergono at- alcune dosi di vaccino che lo proteggeran- traverso ogni canale di co- no poi a lungo. Eppure un modo per pro- municazione, soprattutto quelli digitali. Ma teggere il lattante esiste ed è largamente è anche importante trasmettere le cose po- utilizzato in molti Paesi: basta vaccinare sitive delle vaccinazioni, la sicurezza sul fu- la mamma durante l’ultima parte della turo che esse garantiscono. Sarà più convin- gravidanza. Con questo semplice gesto, la cente una comunicazione che fa chiarezza madre trasmetterà una buona dose di anti- sulle bufale che ci vengono somministrate corpi al nascituro e lo proteggerà durante i da sedicenti scienziati oppure una comuni- primi mesi di vita, quelli più rischiosi. cazione che ci parla dei poteri che la vacci- In Italia la vaccinazione contro la pertosse nazione conferisce? in gravidanza è prevista e raccomandata dal Per decidere come comunicare per promuo- 2017, eppure pochissime donne sono vac- vere le vaccinazioni possiamo formulare cinate. Si vede bene dal numero di casi di delle ipotesi, ma ci vorrebbero le prove per pertosse nel lattante che sono ancora tanti, dimostrarlo. Ecco, le prove si ottengono troppi, e che vengono ricoverati in ospeda- con gli studi scientifici. Mammainforma si le. Ci sono molte ragioni per giustificare lo prefigge di aiutarci anche in questo: non scarso ricorso alla vaccinazione in gravi- solo è un raccoglitore di informazioni per danza, ma una parte è sicuramente dovuta il futuro della salute, ma contiene una piat- alla scarsa percezione dell’utilità della vac- taforma per valutare l’efficacia di diversi cinazione o addirittura al timore degli ef- stili di comunicazione per la vaccinazio- fetti collaterali da parte delle donne che la ne, con l’aiuto delle mamme. vaccinazione dovrebbero ricevere. La strada del successo delle vaccinazioni è sempre difficile da percorrere. A scuola di salute 15
LE COSE DA SAPERE Mammainforma: Se la partecipante acconsentirà, verrà il trial sulla vaccinazione contattata subito dopo il parto per veri- in gravidanza ficare se effettivamente è stata vaccinata. Le donne che si iscrivono a Mammainfor- Lo studio ha lo scopo di misurare quanto ma hanno la possibilità di partecipare a questi approcci migliorano l’intenzione a uno studio del tutto nuovo: invece di stu- vaccinarsi. diare un farmaco si studia la comunicazio- Partecipare a questo studio ha una dupli- ne per la vaccinazione contro la pertosse ce implicazione: le partecipanti potranno in gravidanza. Le future mamme vengono accedere a un programma di informazioni invitate a partecipare allo studio subito che non è accessibile al pubblico generale prima del periodo ideale per la sommi- e che è specifico per la vaccinazione con- nistrazione della vaccinazione contro la tro la pertosse in gravidanza; inoltre, i ri- pertosse. Una volta che la paziente accet- sultati di questo studio saranno utili per ta di partecipare, viene assegnata a caso stabilire quale modalità sarà più adatta a a uno di due gruppi: un programma di promuovere questo importante atto per la comunicazione teso alla correzione delle salute al grande pubblico. false notizie sulla vaccinazione contro la Mammainforma è la prima piattaforma pertosse in gravidanza, o un programma digitale per gli studi sulla comunicazio- di comunicazione sull’investimento che la ne per la salute. Quello sulla vaccinazione vaccinazione rappresenta. contro la pertosse in gravidanza è solo Il programma di comunicazione è com- uno dei numerosi studi che verranno ef- posto di sei video di breve durata che fettuati attraverso di essa. illustrano alcuni aspetti della vaccina- zione. I video vengono inviati alle parte- cipanti attraverso la posta elettronica. Al termine del programma la partecipan- te compilerà un questionario sull’inten- zione ad eseguire la vaccinazione contro la pertosse. 16 A scuola di salute
LE COSE DA SAPERE Iscriviti a Mammainforma e partecipa allo studio sulla vaccinazione contro la pertosse in gravidanza A scuola di salute 17
LE COSE DA SAPERE I FARMACI 1 I PRIMI 20 Pag. 1.000 GIORNI IN 8 SCHEDE 2 Di Giulia Cinelli e Francesco Gesualdo ACIDO FOLICO Pag. 21 3 4 FERTILITÀ Pag. 22 STILE DI VITA Pag. 23 18 A scuola di salute
LE COSE DA SAPERE SCHERMI 8 Pag. 30 7 ALLATTAMENTO Pag. 28 6 5 LE VACCINAZIONI Pag. 26 ALIMENTAZIONE Pag. 24 A scuola di salute 19
LE COSE DA SAPERE 1 I FARMACI PRIMA DELLA GRAVIDANZA È importante un utilizzo consapevole dei farmaci ed evitare il “fai da te” Una donna in età fertile o che sta programmando una gravidanza deve chiedere il parere al proprio medico o al farmacista prima di utilizzare un farmaco, anche se si tratta di quelli da banco per cui non è necessaria la ricetta Nel caso si debba iniziare un trattamento con un farmaco per motivi non urgenti è bene cominciare in seguito alla comparsa del ciclo mestruale, così da essere sicuri non sia iniziata una gravidanza DURANTE GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO Se compaiono problemi acuti in gravidanza è importante curarsi In caso di malattie croniche, che prevedono trattamenti farmacologici di lunga durata, è importante non interrompere l’utilizzo dei farmaci Non curarsi può esporre mamma e bambino a possibili rischi legati alla mancanza del trattamento piuttosto che all'utilizzo dei farmaci In ogni caso è importante consultare il medico di medicina generale per la scelta del farmaco 20 A scuola di salute
LE COSE DA SAPERE 2 COS’È ACIDO FOLICO È una vitamina del gruppo B: la vitamina B9 La vitamina B9 può essere assunta come acido folico o come folati: L'acido folico è la forma vitaminica presente negli integratori I folati sono le forme vitaminiche presenti negli alimenti, principalmente: arance, kiwi, fragole, asparagi, carciofi, spinaci, bieta, ceci, lenticchie, fave, fagioli È essenziale per la nostra salute e il nostro organismo non è in grado di produrlo A COSA SERVE È essenziale per la moltiplicazione delle nostre cellule È importante per la rigenerazione delle cellule del sangue Nel feto è necessario fin dai primi giorni per garantire un normale sviluppo degli organi QUALI RISCHI IN CASO DI CARENZA? Una carenza nell’adulto può portare al rischio di anemia Una carenza nelle prime settimane di gravidanze può causare gravi malformazioni nel feto, come anencefalia e spina bifida QUANDO È NECESSARIA L’INTEGRAZIONE? Prima della gravidanza: per tutte le donne in età fertile è raccomandata l’integrazione con 400 mcg di acido folico al giorno Durante la gravidanza: è indicata l’integrazione per almeno i primi 3 mesi con 400 mcg di acido folico al giorno A scuola di salute 21
LE COSE DA SAPERE 3 QUALI FATTORI FERTILITÀ POSSONO METTERE A RISCHIO LA SALUTE RIPRODUTTIVA? La terapia con alcuni farmaci (ad es. chemioterapici, immunosoppressori, alcuni antibiotici ed alcuni antinfiammatori) Il fumo, l’alcol, le sostanze stupefacenti, le sostanze anabolizzanti (ad es. doping) La sedentarietà Il sottopeso, il sovrappeso e l’obesità L’alimentazione non equilibrata, ricca di grassi saturi e zuccheri semplici e povera di alimenti di origine vegetale Evitare il fumo COS’È IMPORTANTE? Evitare l’abuso di alcol Adottare stili di vita salutari Evitare l’uso di sostanze stupefacenti Effettuare controlli periodici dal medico Adottare un’alimentazione equilibrata di medicina generale o dal ginecologo/andrologo Adottare uno stile di vita attivo Consultare il medico quando si usano farmaci in età fertile 22 A scuola di salute
LE COSE DA SAPERE 4 STILE DI VITA Nei primi 1000 giorni, a partire dal periodo preconcezionale, mantenere uno stile di stile di vita sano è estremamente importante ed è determinante per la fertilità e la salute di genitori e bambino. QUALI CONSIGLI UTILI PER TUTTI? Mantenere Adottare Mantenere uno 4 Non un peso corporeo un’alimentazione stile di vita attivo fumare nella norma mediterranea (movimento quotidiano e sport) Evitare Evitare l’uso In caso di malattie croniche l’abuso di sostanze rivolgersi allo specialista di alcol stupefacenti di competenza PER LA DONNA PER LA DONNA IN ETÀ FERTILE IN GRAVIDANZA Proseguire l'integrazione Assumere ogni giorno di acido folico per almeno i primi 3 mesi un supplemento vitaminico a base di acido folico 400 mcg Eliminare il consumo di alcol in gravidanza Aumentare il consumo di alimenti ricchi in folati (ad es. asparagi, Eliminare il fumo broccoletti di rapa, rape rosse, bieta e indivia, agrumi, kiwi, fragole, legumi) Fare movimento quotidiano (ad es. camminata veloce) Astenersi o ridurre al minimo il consumo di alcol. Ridurre quanto più possibile lo stress Riduce la fertilità e raggiunge l’embrione già nelle sue prime fasi Mantenere un’alimentazione sana A scuola di salute 23
LE COSE DA SAPERE 5 ALIMENTAZIONE L'alimentazione nei primi 1000 giorni, così come durante tutto il corso della vita, è di estrema importanza per assicurare il buono stato di salute. Le Linee Guida italiane per una sana alimentazione sono basate sul modello alimentare della nostra tradizione, quello della Dieta Mediterranea, conosciuto per le sue molteplici proprietà salutari. Una regola fondamentale è quella di variare, scegliendo sempre alimenti diversi e di stagione. COS'È LA DIETA MEDITERRANEA? È un'alimentazione ricca di alimenti di origine vegetale: frutta e verdura (5 porzioni al giorno), cereali integrali, legumi È ideale prima, durante e dopo la gravidanza, per mamma, papà e bambini Protegge da malattie tumorali, cardiovascolari, diabete e obesità COME È SUDDIVISA LA GIORNATA ALIMENTARE? La giornata alimentare, soprattutto nei più piccoli, dovrebbe prevedere: 3 pasti principali: colazione, pranzo e cena 2 piccoli spuntini: mattina e pomeriggio 24 A scuola di salute
ALIMENTAZIONE 5 COME SONO COMPOSTI I PASTI? Proteine e grassi da: latte, yogurt, formaggi magri, salmone affumicato, uova… Carboidrati complessi e fibra da: pane integrale, fiocchi d’avena integrali… COLAZIONE Zuccheri semplici da: frutta e spremute fresche Latte e pane integrale con marmellata Può essere oppure yogurt con frutta fresca e fiocchi d’avena… sia DOLCE che SALATA Crêpes integrali con salmone e spremuta di arancia oppure pane di segale con ricotta e noci e tè non zuccherato Dovrebbero essere completi e composti da: Una porzione di cereali integrali: pasta, pane, cereali in chicco PRANZO E CENA come riso, orzo, farro, grano... Una fonte proteica animale (pesce, carne, uova, formaggi) o vegetale (legumi) Un buon contorno di verdure cercando sempre di variare e rispettare la stagionalità Possono essere composti da un piatto unico che comprenda cereali e proteine insieme: Pasta e fagioli oppure piadina con hummus di ceci oppure riso con pesce. L’importante è aggiungere sempre uno o più contorni di verdure a parte. Sono un piccolo spezzafame tra i pasti principali SPUNTINI Yogurt bianco naturale Frutta fresca Cioccolato Frutta secca fondente A scuola di salute 25
LE COSE DA SAPERE 6 LE VACCINAZIONI QUANDO VACCINARE? IN GRAVIDANZA Quali vaccini? Il vaccino contro l’influenza stagionale Il vaccino contro la pertosse (somministrato come vaccino trivalente difterite –tetano-pertosse) Perché? La vaccinazione in gravidanza protegge sia la mamma che il bambino Il neonato non può essere vaccinato contro la pertosse prima dei 2 mesi di vita Il neonato non può essere vaccinato contro l’influenza prima dei 6 mesi di vita Vaccinazione In qualsiasi momento contro l’influenza: quando? della gravidanza Nei mesi autunnali (metà ottobre-fine dicembre) In qualsiasi momento della stagione influenzale Vaccinazione Nel terzo trimestre di gravidanza, contro la pertosse: quando? idealmente intorno alla 28º settimana 26 A scuola di salute
LE VACCINAZIONI 6 È importante sapere che le vaccinazioni Sono raccomandate ad ogni gravidanza, previste per la donna indipendentemente da pregressa malattia in gravidanza o pregressa vaccinazione Rientrano tra i LEA, pertanto sono GRATUITE NEL BAMBINO Tutti i vaccini rientrano tra i LEA e sono gratuiti, se effettuati nei tempi previsti dal calendario vaccinale Le dieci vaccinazioni obbligatorie nel bambino si fanno a partire dal 2 mese di vita (sessantesimo giorno di vita) e sono: Anti-Difterica Anti-Tetanica Anti-Pertosse Anti-Haemophilus Influenzae tipo B Anti-Epatite B Anti-Poliomelite Anti-Morbillo Anti-Rosolia Anti-Parotite Anti-varicella Associate alle vaccinazioni obbligatorie ci sono le vaccinazioni fortemente raccomandate, che sono: Anti-pneumococcica Anti-rotavirus Anti-meningococco B Anti-meningococco C Anti-meningococco A-C-Y-W I richiami dei vaccini si effettuano a partire dal compimento dei 12 mesi di età sono Morbillo Rosolia Parotite Varicella Meningococco A-C-Y-W A scuola di salute 27
LE COSE DA SAPERE 7 L’ALLATTAMENTO PERCHÉ ALLATTARE? BENEFICI PER IL BAMBINO Riceve tutti i nutrienti Riduzione del rischio di cui ha bisogno di sviluppare allergie o asma Protezione dalle infezioni: Riduzione del rischio di sviluppare gastroenteriti, diverse altre malattie: infezioni respiratorie, diabete, obesità, leucemie, infezioni urinarie, otiti malattie cardiovascolari e sindrome della morte in culla (SIDS) BENEFICI PER LA MAMMA Riduzione del Più rapido recupero sanguinamento uterino del peso pre-gravidanza Protezione dopo il parto nei confronti di alcune forme Più veloce contrazione Protezione nei confronti di cancro dell’utero dopo il parto dell’osteoporosi (al seno e alle ovaie) dopo la menopausa BENEFICI PER LA FAMIGLIA È pratico È sempre alla giusta temperatura È ecologico È sempre È economico disponibile 28 A scuola di salute
L’ALLATTAMENTO 7 1O PUNTI PER INIZIARE BENE Seguire un corso di accompagnamento alla genitorialità (quando possibile, mamma e papà insieme è meglio!) Dove partorire? In un ospedale “amico del bambino” Contatto pelle a pelle subito dopo il parto Chiedere aiuto per le prime poppate, ai professionisti dell'ospedale; imparare la spremitura manuale, metodo semplice e sempre a “portata di mano” Imparare a riconoscere i primi segnali di fame del bambino Il latte materno ha tutto quello che serve: non serve dare altri liquidi al bambino, a meno che non lo prescriva il medico Mamma e bambino sempre insieme (rooming-in) Allattamento a "domanda" del bambino o a “offerta” da parte della mamma se necessario Tettarella o succhiotto, no grazie! Quando si torna a casa, l'aiuto nella comunità o i gruppi di mamme sono la scelta migliore A scuola di salute 29
LE COSE DA SAPERE 8 SCHERMI TELEVISIONE Non lasciare il bambino NO sotto i 2 anni da solo davanti la tv Fino ai 5 anni di età Non lasciare la TV sempre accesa Evitare un tempo di esposizione superiore alle 2 ore al giorno Scegliere i programmi da vedere insieme al bambino SMARTPHONE E TABLET: QUALI RISCHI? NO all’uso di smartphone e tablet prima dei 12 anni Riduzione Sovrappeso Problemi del movimento e obesità del sonno Difficoltà Irritabilità Disturbi di apprendimento psicopatologici Depressione Ansia Aumento Ridotta capacità dell’impulsività di autocontrollo e gestione delle emozioni negative 30 A scuola di salute
SCHERMI 8 COSA FARE Educare i bambini ad un uso responsabile di questi strumenti attraverso il dialogo e l’ascolto Fornire regole e limiti al loro utilizzo ed evitare l’utilizzo passivo È importante che gli adulti diano l’esempio: nei momenti di condivisione e socialità (pranzi, cene, momento di gioco) è bene non utilizzare questi strumenti Condividerne l’utilizzo con i bambini: il bambino apprende solo attraverso l’interazione con altre persone; è importante essere presenti quanto il bambino guarda la TV o se usa smartphone e tablet A scuola di salute 31
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