ARRIVA, ARRIVA IL CARNEVALE! - No.18 Febbraio 2022 - IC Traversetolo

Pagina creata da Matteo Pozzi
 
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ARRIVA, ARRIVA IL CARNEVALE! - No.18 Febbraio 2022 - IC Traversetolo
ictraversetolo.edu.it

                                                                          No.18
                                                                          Febbraio 2022
                                                                          Istituto Comprensivo di Traversetolo
                                                                          Via San Martino, 82 - 43029 Traversetolo
                                                                          Parma | Cod. Mec: PRIC819001
                                                                          Tel: 0521/842527 - Fax: 0521/844872
                                                                          Email: pric819001@istruzione.it
                                                                          PEC: pric819001@pec.istruzione.it

t-generation è un periodico di approfondimento sulle attività scolastiche, dell’IC Traversetolo,
creato dai ragazzi della scuola d’infanzia, primaria e secondaria.

         ARRIVA, ARRIVA IL CARNEVALE!

                            disegno di Najwa Daoudi 3^B Secondaria

                                                                                                                     1
ARRIVA, ARRIVA IL CARNEVALE! - No.18 Febbraio 2022 - IC Traversetolo
t-generation | IC Traversetolo | N.18 Febbraio 2022

2     A cura di Maria Chiara Bola e Sara Bonomi

       la      redazione
         Un progetto nasce da idee, emozioni, relazioni, persone, desiderio di sentirsi vicini
         soprattutto in un momento così difficile. T-generation vuole portare buone notizie del
         nostro territorio e della nostra scuola, dando colore senza perdere la consapevolezza di
         quello che stiamo vivendo e colpisce tutto il mondo.
         Chi desidera collaborare al giornalino può scrivere alla mail
         primavera@ictraversetolo.edu.it

                                                                         Le stelle filanti
      A Carnevale
     ogni scherzo                                                          Perché si chiamano stelle
                                                                                    filanti?

         vale!                                                             Non sono mica stelline del
                                                                                    cielo?
                                                                            Ma sono strisce a colori
                                                                                  sgargianti,
                                                                         fatte di carta che pare di velo.
                                                                           Sembran piuttosto festoni
                                                                                   gettati
                                                                          da casa a casa, da pianta a
                                                                                    pianta;
                                                                            collane, dondoli colorati,
                                                                           dove il vento ci balla e ci
                                                                                     canta.
                                                                           Poi, le notti di luna piena
                                                                         un raggio d’oro ci fa l’altalena.

                                                                                 Mario Lodi

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ARRIVA, ARRIVA IL CARNEVALE! - No.18 Febbraio 2022 - IC Traversetolo
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                                                                                                                               3
A cura della maestra Maria Giovanna Zappa con i bambini della 5B Primaria

 il
      nostro percorso

5^ B Scuola Primaria
I ragazzi della classe 5^ B della scuola primaria condividono con tutti gli amici
dell'Istituto le immagini dei momenti più belli del primo quadrimestre di questo…
strano anno scolastico.

                                                                                         FACCE DA
                                                                                         HALLOWEEN

                                                                   t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
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4     il nostro percorso

      5^ B Scuola Primaria

                                                                Siamo
                                                                tutti un
                                                                po' Mirò

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il nostro percorso                                                                 5

5^ B Scuola Primaria

                                           Incontro con i
                                               ragazzi
                                            della scuola
                                             secondaria

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6     il nostro percorso

      5^ B Scuola Primaria
                                                                È arrivata
                                                                Santa Lucia!

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il nostro percorso                                                                               7

5^ B Scuola Primaria

                       Buon Natale
                         a tutti!

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8     il nostro percorso

     5^ B Scuola Primaria
                                                                Festeggiando il
                                                                  Carnevale

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A cura della maestra Elisa Peri con i bambini delle classi 5A e 5C Primaria                                                      9

W           sempre
                  il           Carnevale

           Festeggiando
            il Carnevale

                                                                                 5^ A
                                                                               Primaria

                                                                     t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
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10
       W sempre il Carnevale

                                               Festeggiando il Carnevale

            5^ C
          P r i m a r i a

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 A cura delle maestre Maria Chiara Bola, Sara Cavozza
 e Angelica Savi con i bambini delle classi 2A e 2B Primaria                                                               11

 artisti
               gioiosi

            Festeggiando
             il Carnevale

2^ A Primaria

                                                                     2^ B Primaria

                                                               t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
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12
       artisti gioiosi

                                               Festeggiando il Carnevale

      2^ A
           ia
     Primar

                                                                             2^ B
                                                                            r i m a r ia
                                                                           P

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artisti gioiosi                                                                                      13

            Matematica artistica
            Pixel Art
                               2^ A
                                    ia
                             Primar

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14
       artisti gioiosi

                    Matematica artistica
                    Pixel Art
                                                                  2^ B
                                                                 Primaria

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artisti gioiosi                                                                                          15

                  “FACCE BUFFE”                          2^ B
                  Laboratorio artistico                 Primaria
                  facendosi ispirare dalle
                  opere di Enrico Baj

                                             t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
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16      A cura delle maestre Francesca Gorreri, Vita Buscemi, Giovanna La Rosa, Elena
        Costoncelli e Manuela Dalco’ con i bambini delle classi 2C e 2D Primaria

        artisti
                           gioiosi

                      Festeggiando
                       il Carnevale
                                                                                          2^ C
                                                                                        Primaria

                                                                 2^ D Primaria

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A cura della maestra Simona Casolari con i bambini delle classi 3A e 3B Primaria                                               17

incontro con l’autrice

Elisa Fioroni
                                               Mercoledì 2 febbraio, accompagnati da un
                                               tiepido sole, i bambini delle classi terza A e
                                               B hanno incontrato l’autrice del libro
                                                “STREGA BISCOTTATA”, Elisa
                                               Fioroni.
                                               L’incontro ha voluto inserirsi nel discorso
                                               sul testo fantastico che gli alunni stanno
                                               iniziando ad affrontare.
                                               Non c’è cosa migliore che chiedere
                                               direttamente ad un autore quali sono gli
                                               “ingredienti” di un testo fantastico e come
                                               nasce l’idea di un libro che parli di
                                               FANTASIA.

                                                                   t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
t-generation | IC Traversetolo | N.18 Febbraio 2022

18     incontro con l’autrice

       Elisa Fioroni
     Ecco alcune domande nate spontaneamente dai
     bambini:
     Perché hai scritto un racconto fantastico?
     Perché avevo in testa tutti gli ingredienti fantastici
     per scrivere un racconto come la strega e la magia.
     Quando è nata l’idea?
     L’idea è nata anni fa, ma solo nel 2017 ho terminato il
     libro, mettendoci 3 mesi.
     Come si fa ad avere così tanta fantasia?
     La fantasia cresce leggendo.
                                                                 Perchè hai iniziato a scrivere?
                                                                 Da bambina ero molto timida e scrivevo lettere
                                                                 anche ai miei familiari, quando non riuscivo ad
                                                                 esprimermi a voce.
                                                                 È stato facile pubblicare il libro?
                                                                 Un po’ è stato faticoso, soprattutto la parte
                                                                 grafica.
                                                                 Come ti è venuto in mente il protagonista?
                                                                 Ho pensato al mio bimbo che si chiama
                                                                 Leonardo, ma che avrei voluto chiamare
                                                                 proprio Gedeone.
                                                                 Come ti nascono le idee?
                                                                            Le idee nascono da sé,
                                                                            anche guardando una
                                                                            foglia che volteggia o
                                                                            una formichina
                                                                            laboriosa. È importante
                                                                            poi
                                                                            trasformare ciò che
                                                                            vedi in parole o disegni
                                                                            (ho scelto questa
                                                                            illustratrice perché i
                                                                            suoi disegni mi
                                                                            ricordano l’infanzia, i
                                                                            disegnini di nonna
                                                                            accanto alle sue ricette).

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  A cura della Prof. Cantarelli Maria Chiara con i ragazzi della 3A Secondaria                                                      19

 la
      tregua di Natale
Un avvenimento su
cui riflettere                                                                                        di Nicole Ferrari e
                                                                                                           Sara Ronchei
                                                                                           con la partecipazione di Nabil
                                                                                                                   Zroud
Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco                      Mai previsione fu così sbagliata. Quanti
Ferdinando d’Asburgo, erede al trono                        giovani, molti dei quali partiti volontari
dell'Impero austro-ungarico, si recò,                       (anche Ungaretti!), dovettero capire che
accompagnato dalla moglie Sofia, in visita                  quella guerra non era una “bella
ufficiale a Sarajevo, città della                           avventura”, ma un’esperienza che li
Bosnia-Erzegovina. Fu in questa occasione                   avrebbe segnati per tutta la vita.
che Gavrilo Princip, uno studente                           La guerra lampo ipotizzata dal Kaiser
diciannovenne appartenente al movimento                     Guglielmo II si trasformò in breve tempo in
nazionalista “Giovane Serbia”, riuscì a                     una guerra di trincea, ovvero in una guerra
uccidere entrambi con due soli colpi di                     di logoramento. In quelle buche scavate
pistola.                                                    nel terreno e protette da sacchi di sabbia e
Questo celebre attentato fu il pretesto di                  filo spinato il tempo sembrava non
cui si servì l’anziano Francesco Giuseppe,                  scorrere, eppure, dopo ore e mesi che
imperatore dell’Impero austro-ungarico,                     parevano infiniti trascorsi rannicchiati in
per dichiarare guerra alla Serbia, dopo                     quei solchi del terreno, anche il giorno più
averle inutilmente imposto un ultimatum.                    atteso dell’anno arrivò.
Era il 28 luglio del 1914.                                  In quel primo Natale di guerra i morti
In breve tempo il conflitto divenne                         erano già 400.000 e i feriti un milione.
mondiale.
Lo storico Mario Silvestri commenta così:

«Due soli proiettili.
Ma che proiettili! Riuscirono
ad ammazzare 9 milioni di
uomini».
I soldati, che partivano per il fronte, erano
spinti da un forte patriottismo e da un’idea
romantica della guerra. Erano convinti si
sarebbe trattato di un conflitto di breve
durata. Salutavano i familiari dando loro
appuntamento per Natale.

                                                                        t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
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20
       la tregua di Natale
      Un avvenimento su cui riflettere
                                                                                                 Militari inglesi
                                                                                                 e tedeschi
                                                                                                 fotografati
                                                                                                 insieme: è una
                                                                                                 testimonianza
                                                                                                 fotografica
                                                                                                 della speciale
                                                                                                 tregua nel
                                                                                                 Natale del
                                                                                                 primo anno di
                                                                                                 guerra.

     Nessuno considerava più quell’esperienza                    «È stato il Natale
     una “passeggiata al Fronte”. Il nome giusto
     era “Grande guerra”.                                        più meraviglioso
     Il Natale porta con sé un’atmosfera unica e                 che io abbia mai passato.
     uno stato d’animo particolare. Poteva
     essere diverso al fronte?                                   Eravamo in trincea la vigilia di Natale e
     Nella notte del 24 dicembre, i tedeschi                     verso le otto e mezzo di sera il fuoco era
     fecero un albero di Natale, con oggetti di                  quasi cessato. Poi i tedeschi hanno
     fortuna quali rami secchi e gavette del                     cominciato a urlarci gli auguri di Buon
     rancio come addobbi. Era però abbastanza                    Natale e a mettere sui parapetti delle
     alto da poter essere visto dalla trincea                    trincee un sacco di alberi di Natale con
     avversaria, quella inglese.                                 centinaia di candele. Alcuni dei nostri si
     Il giorno di Natale, cioè il 25 dicembre, gli               sono incontrati con loro a metà strada e
     inglesi e i tedeschi uscirono dalle trincee                 gli ufficiali hanno concordato una tregua
     raggiungendo la terra di nessuno. Quel                      fino alla mezzanotte di Natale. Invece poi
     giorno, che tutti i soldati avrebbero voluto                la tregua è andata avanti fino alla
     trascorrere insieme ai propri affetti, in una
     casa calda e accogliente, con un buon
     pranzo, lo passarono invece al fronte, ma
     fu, nonostante tutto, una parentesi
     stranamente spensierata in quell’inferno in
     Terra.
     Il caporale Leon Harris, appartenente al
     tredicesimo battaglione del London
     Regiment, raccontò così l’episodio in una
     lettera inviata ai genitori:

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 la tregua di Natale                                                                                                                    21

Un avvenimento su cui riflettere

 Soldati britannici e tedeschi nella terra di nessuno durante la tregua di Natale (settore Bridoux-Rouge Banc).

mezzanotte del 26, siamo tutti usciti dai                       Poi gli diedi due dei miei bottoni in
ricoveri, ci siamo incontrati con i tedeschi                    cambio… Da ultimo vidi uno dei miei
nella terra di nessuno e ci siamo scambiati                     mitraglieri, che nella vita civile era una
souvenir, bottoni, tabacco e sigarette.                         sorta di barbiere amatoriale, intento a
Parecchi di loro parlavano inglese. Grandi                      tagliare i capelli innaturalmente lunghi di
falò sono rimasti accesi tutta la notte e                       un docile “Boche” (nome dispregiativo per
abbiamo cantato le carole. È stato un                           indicare un tedesco), che rimase
momento meraviglioso e il tempo era                             pazientemente inginocchiato a terra
splendido, sia la vigilia che il giorno di                      mentre la macchinetta si insinuava dietro
Natale, freddo e con le notti brillanti per la                  il suo collo».
luna e le stelle».                                              Gli appartenenti a diversi schieramenti per
Un altro testimone, Bruce Bairnsfather,                         la prima volta non si contendevano un
scrisse:                                                        territorio con armi e bombe, ma si
                                                                sfidavano in una partita di calcio. Si narra
«Non dimenticherò quello                                        che l’incontro sia stato vinto dai tedeschi
strano e unico giorno per                                       per 3 a 2 sugli inglesi.
                                                                Ci sono state nel tempo tante versioni di
niente al mondo…                                                questo episodio, che pare essersi ripetuto
                                                                con qualche differenza anche in altri
Notai un ufficiale tedesco, una specie di
                                                                luoghi del fronte. C’è, per esempio, chi
tenente credo, ed essendo io un po’
                                                                sostiene che la partita di calcio non sia
collezionista gli dissi che avevo perso la
                                                                stata mai disputata perchè il terreno
testa per alcuni dei suoi bottoni (della
                                                                troppo fangoso non lo avrebbe permesso,
divisa)... Presi la mia tronchesina e, con
                                                                c’è invece chi afferma che il risultato sia
pochi abili colpi, tagliai un paio dei suoi
                                                                stato diverso.
bottoni e me li misi in tasca.

                                                                            t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
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22
       la tregua di Natale
      Un avvenimento su cui riflettere
                                                                 Un soldato tedesco aiuta un militare francese ad
                                                                 accendersi una sigaretta in un momento di “cessate il
                                                                 fuoco”.

     Non è questo a contare, ma il messaggio
     che si ricava da questa tregua spontanea:
     questa festività è stata l’occasione per
     “scoprire” il nemico, per capire quanto i
     soldati, a prescindere dallo schieramento a
     cui appartengono, siano uguali, animati
     dalle stesse paure e dalle medesime
     speranze.                                                     Per un certo periodo si pensò a una storia
     Il primo giornale a parlare di questa                         inventata, fino a quanto più lettere di soldati
     particolare sospensione delle ostilità fu il                  al fronte ne testimoniarono la veridicità.
     “Manchester Guardian”, il 31 dicembre 1914.                   Quando la notizia giunse agli Stati maggiori
     Il titolo dell’articolo era:                                  degli eserciti coinvolti, l’accaduto fu
                                                                   duramente condannato. Fraternizzare con il
     «Tregua di Natale al fronte.                                  nemico non era assolutamente accettabile,
     I nemici giocano a calcio.                                    l’avversario doveva essere odiato sempre e
                                                                   comunque. Venne di conseguenza stabilito
     I tedeschi ricevono un                                        che i soldati che in futuro si fossero resi
     amichevole taglio di capelli».                                protagonisti di situazioni simili a questa,
                                                                   avrebbero subito come punizione la pena di
     Il 6 gennaio, sempre sulla                                    morte.
     stessa testata si leggeva:
     «Nuove notizie sullo
     straordinario armistizio
     ufficioso. I Cheshires
     (un’unità inglese) cantano
     Tipperary a un pubblico di
     tedeschi». Fu sui quotidiani
     britannici che fu raccontata
     la partita di calcio disputata
     tra inglesi e tedeschi nel
     territorio tra le due trincee
     contrapposte, la cosiddetta
     terra di nessuno.

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t-generation | IC Traversetolo | N.18 Febbraio 2022

 la tregua di Natale                                                                                                         23

Un avvenimento su cui riflettere

LE NOSTRE RIFLESSIONI
Gli insegnamenti che da questo episodio             voi siete poveri cani al par di noi, che le vostre
possiamo ricavare sono tanti, primo tra tutti       mamme sono in angoscia per voi, come per noi
che la guerra è sempre e comunque sbagliata.        le nostre, e che abbiamo lo stesso terrore, e la
Qualsiasi sia lo schieramento di cui si fa parte,   stessa morte e lo stesso patire…
si è uomini contro uomini e ogni essere umano       PERDONAMI, COMPAGNO, COME POTEVI TU
deve sentirsi fratello di un suo simile e non       ESSERE MIO NEMICO?
odiarlo.                                            Se gettiamo via queste armi e queste uniformi,
Quando gli uomini riescono a guardare il            potresti essere mio fratello, come Kat, come
nemico per quello che è realmente, la               Alberto.
situazione cambia drasticamente. Lo abbiamo         Prenditi venti anni della mia vita, compagno, e
potuto constatare anche in due brani diversi        alzati; prendine di più, perché io non so che cosa
che abbiamo affrontato in antologia.                ne potrò mai fare».
                           Nel primo, tratto dal    Ragionamento analogo abbiamo ritrovato in un
                           romanzo “Niente di       autore italiano, Emilio Lussu, autore di “Un anno
                           nuovo sul fronte         sull’Altipiano”. Due soldati italiani si trovano a
                           occidentale” dello       vedere da vicino il risveglio della trincea nemica
                           scrittore tedesco        e si rendono conto di come la vita dei loro
                           Erich Maria              avversari sia simile alla loro.
                           Remarque, il             «Il nemico, il nemico, gli austriaci, gli austriaci!...
                           protagonista, Paul       Ecco il nemico ed ecco gli austriaci. UOMINI E
                           Bäumer, si trova a       SOLDATI COME NOI, che ora si muovevano,
                           uccidere per legittima   parlavano e prendevano il caffè, proprio come
                           difesa un “nemico”.      stavano facendo, dietro di noi, in quell’ora
                           Guardandolo da vicino    stessa i nostri compagni.
                           e assistendo alla sua    Strana cosa. Un’idea simile non mi era mai
                           agonia,                  venuta alla mente».
queste sono le importanti parole che                Proprio per questo motivo nessuno dei due,
pronuncia: «Compagno, io non ti volevo              anche se da quella posizione sarebbe stato
uccidere. Se tu saltassi un’altra volta qua         impossibile sbagliare, usò il fucile.
dentro, io non ti ucciderei, purché anche tu        Non lo fecero perché in
fossi ragionevole. Ma prima tu eri per me solo      quell’occasione davanti a
un’idea, una formula di concetti del mio            loro non videro un nemico,
cervello, che determinava quella risoluzione. Io    ma un semplice uomo come
ho pugnalato codesta formula. Soltanto ora          loro. «Sai… così… un uomo
vedo che sei un uomo come me. Allora pensai         solo... io non sparo».
alle tue bombe a mano, alla tua baionetta, alle     In questo modo si dovrebbe
tue armi; ora vedo il tuo volto e quanto ci         pensare ogni volta che si
somigliamo.                                         prende in considerazione la
Perdonami, compagno!                                guerra quale soluzione a un
Noi vediamo queste cose sempre troppo tardi.        problema.
Perché non ci hanno mai detto che

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       la tregua di Natale

                                                                 LA TREGUA DI NATALE
                                                                          ARTE
      Un avvenimento
      su cui riflettere
                                                                  nell’

      Nella località di Saint-Yvon
      a Ploegsteert, in Belgio,
      dove ebbe luogo la “partita
      della pace”, la Uefa, nel
      2014, a cent’anni da
      quell’indimenticabile
      giornata, ha voluto fosse
      eretto un monumento.
      All’inaugurazione, avvenuta
      l’11 dicembre 2014, era
      presente l’allora presidente
      Michel Platini che disse:
      «Rendo omaggio ai soldati
      che qui, cento anni fa,
      hanno espresso la loro
      umanità giocando insieme al calcio, aprendo così un importante capitolo nella costruzione
      dell’unità europea e servendo da esempio ai giovani d’oggi. Il calcio è davvero un linguaggio
      universale…».

                                                                           «Il pallone aveva
                                                                           rimpiazzato le pallottole,
                                                                           e per la durata di una
                                                                           partita di calcio
                                                                           l’umanità aveva ripreso il
                                                                           sopravvento sulla
                                                                           barbarie. Oggi come
                                                                           allora lo sport ha il
                                                                           potere di unire i popoli»,
                                                                           ha aggiunto nel corso
                                                                           della commemorazione il
                                                                           Ministro dello Sport del
                                                                           Galles, Ken Skates.

                                                                           Statua di A. Edwards, che ricorda
                                                                           la tregua del giorno di Natale del
                                                                           1914 e che si trova nei giardini
                                                                           della chiesa di S. Luca a Liverpool.

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la tregua di Natale                                                                                                   25

Un avvenimento
su cui riflettere        LA TREGUA DI NATALE

    nella        PUBBLICITÀ
La Sainsbury’s, seconda catena di supermercati
nel Regno Unito, ha creato nel 2014 uno spot
natalizio incentrato sulla tregua di Natale del
1914. Per realizzarlo si è servita della consulenza
della Royal British Legion. Tale iniziativa è
incorsa all’epoca in alcune critiche. La colpa?
Non si sarebbe dovuto “profanare” per fini
commerciali un episodio così significativo per
l’umanità.
Comunque sia, il video è ben realizzato e vale la pena vederlo.

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       la tregua di Natale

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      Un avvenimento
      su cui riflettere
                                                                 LETTERE DAL FRONTE

       LA TREGUA DI NATALE. LETTERE DAL FRONTE
                                                                   nei
                                                                         LIBRI
                                                                      AA. VV.
      «Mentre osservavo il campo ancora sognante, i miei occhi hanno
      colto un bagliore nell’oscurità. A quell’ora della notte una luce
      nella trincea nemica è una cosa così rara che ho passato la voce.
      Non avevo ancora finito che lungo tutta la linea tedesca è
      sbocciata una luce dopo l’altra. Subito dopo, vicino alle nostre
      buche, così vicino da farmi stringere forte il fucile, ho sentito
      una voce. Non si poteva confondere quell’accento, con il suo
      timbro roco. Ho teso le orecchie, rimanendo in ascolto, ed ecco
      arrivare lungo tutta la nostra linea un saluto mai sentito in
      questa guerra: “Soldato inglese, soldato inglese, buon Natale!
      Buon Natale!”».
      Questo libro tratta della tregua di Natale proponendo le lettere
      dei soldati che raccontano di questo evento straordinario di cui
      sono stati protagonisti, come in quella citata sopra, o di cui
      hanno sentito parlare.
       LA NOTTE IN CUI LA GUERRA DI FERMÒ J. Riordan
       Recensione a cura di Nabil Zroud

                                    Il libro ci racconta la storia di tre ragazzi inglesi che decisero
                                    di andare in guerra, come se fosse un’avventura.
                                    Nel libro sono descritte in modo molto realistico le atrocità
                                    della guerra e le emozioni che hanno provato i protagonisti.
                                    Secondo me, nel periodo in cui siamo oggi, cioè vicino ad una
                                    nuova guerra, questo libro mi ha fatto riflettere.
                                    Il calcio viene considerato uno sport puro e nobile.
                                    In mezzo ad una tragedia come la guerra, il calcio diventa
                                    un’occasione di aggregazione tra “nemici”.
                                    Durante questa famosa tregua di Natale, i soldati dei due
                                    fronti, dimostrano tra loro grande umanità, fratellanza e
                                    voglia di pace, tirando calci ad un pallone.
      “Fu una partita alla buona, con un groviglio di quattro o cinque giocatori che rincorrevano
      il pallone di pelle.
      Nonostante il caos generale, non ci fu mai partita più regolare di quella; se qualcuno
      finiva a terra, l’avversario si fermava e lo aiutava a rialzarsi… “Scusa tanto amico…”
      “Scusami tu, compagno…”

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la tregua di Natale                                                                                                 27

                                                 LA TREGUA DI NATALE
                                                        MUSICA
Un avvenimento
su cui riflettere
                                                nella
PIPES OF PEACE
Paul McCartney, famoso membro dei
Beatles, nel 1983, scrisse e pubblicò da
solista un album, “Pipes of PEACE”, da cui
venne tratto un singolo con lo stesso titolo,
che raggiunse la vetta della classifica nel
Regno Unito. La canzone era accompagnata
da un video che rievoca la tregua di Natale
del 1914.
Paul McCartney interpreta la parte di due
soldati, uno tedesco e uno inglese, che si
trovano al fronte a Natale. Entrambi hanno
ricevuto una lettera con una foto della
rispettiva moglie.
Saranno loro i
protagonisti di
una mitica
giornata dove
non esistono
nemici, ma
uomini.

                                                  CHRISTMAS 1914
                                                  Altra canzone, sempre dedicata a questo
                                                  avvenimento, è stata “Christmas 1914” di
                                                  Mike Harding. Ecco il testo di una strofa:
                                                  «Christmas Day we all played football,
                                                  In the mud of No-Man's-Land,
                                                  Tommy brought some Christmas
                                                  Pudding,
                                                  Fritz brought out a German Band,
                                                  When they beat us at the football,
                                                  We shared out all the grub and drink,
                                                  And Fritz showed me a faded photo,
                                                  Of a brown haired girl, back in Berlin…».

                                                        t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
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       la tregua di Natale

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                                                                                       FILM
      Un avvenimento
      su cui riflettere
                                                                                 nei

      JOYEUX NOËL
      “Joyeux NoëI. Una verità dimenticata dalla
      storia” è un film del 2005 per la regia di C.
      Carion. La pellicola, che ha avuto una
      candidatura all’Oscar e una ai Golden Globes,
      racconta di due cantanti lirici che raggiungono
      il fronte allo scopo di risollevare l’umore ai
      soldati in occasione del Natale. Non appena il
      canto di “Stille Nacht” inizia a sentirsi, subito
      viene accompagnato dal suono di una
      cornamusa proveniente dalla trincea
      avversaria (scena visibile grazie al link
      sottostante). È l’inizio di un avvicinamento che
      porterà i soldati a uscire dai loro rifugi e
      a fraternizzare tra loro.

                                                                 OH! WHAT A LOVELY WAR!
                                                                 Un’altra pellicola meno recente è “Oh, che bella
                                                                 guerra!”, che ottenne nel 1970 un Golden Globe e
                                                                 sei premi BAFTA. Girata da R. Attenborough, è una
                                                                 pungente satira antimilitarista in chiave musicale
                                                                 incentrata sulla Grande guerra. La storia dà spazio
                                                                 alla tregua di Natale.

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t-generation | IC Traversetolo | N.18 Febbraio 2022

   A cura della Prof. Cantarelli Maria Chiara con i ragazzi della 3^ A Secondaria                                                   29

 donne
   che hanno fatto la                              storia
                                                                                 di Emma Maccarini, 3a A
  PREMESSA

Rieccoci tra queste pagine per raccontare la storia della donna del mese di febbraio.
Ma prima vi faccio una domanda: trovate che due passioni come la danza e la scienza possano
essere compatibili tra loro? No? Beh, non per questa ragazza, fonte d’ispirazione per tutte noi!

 MERRITT MOORE
 LA RAGAZZA CON IL CAMICE E LE SCARPETTE DA BALLO
  (Los Angeles, 24 Febbraio 1988)

 Merritt Moore nasce a Los Angeles il 24 febbraio del 1988 da madre coreana, Alice Hu-Hoon
 Moore, e padre americano, Schuyler Moore, avvocato. A tredici anni si innamora della danza
 classica, ma anche della matematica e il suo sogno diventa quello di coltivarle entrambe. I suoi
 genitori, però, non sono d’accordo con lei: vogliono infatti che Merritt scelga una sola strada, la
 danza oppure la matematica.
 Inizialmente la ragazza prova ad abbandonare il ballo bruciando le sue scarpette. Il tentativo
 fallisce: la passione è così forte che non le è assolutamente possibile rinunciare.
 Uno dei suoi pregi è stato, ed è,
 proprio quello di riuscire a portare
 avanti due strade decisamente
 diverse, senza mai trascurare nessuna
 delle due, anzi riuscendo a realizzare
 una perfetta sintonia tra le due
 aspirazioni. Strano ma vero.
 Frequenta l’ultimo anno di liceo in
 Italia, a Viterbo, dove conosce e si
 perfeziona sotto la guida di Irina
 Rosca, una ballerina del “National
 ballet of Romania”.
 Nel 2011 si laurea con lode in fisica
 all’Università di Harvard e in seguito
 consegue un dottorato in fisica
 atomica e laser all’Università di
 Oxford.
 Nel frattempo continua a dedicarsi
 professionalmente alla danza classica.

                                                                        t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
t-generation | IC Traversetolo | N.18 Febbraio 2022

30   donne che hanno fatto la storia

     MERRITT MOORE
     Durante la sua permanenza ad
     Harvard sceglie di abbandonare per
     un anno i suoi studi per entrare
     nella più importante compagnia
     svizzera di balletto, lo “Zurich
     Ballet”. Successivamente danza a
     Cambridge prima di unirsi al
     “Boston Ballet”. Collabora anche
     con l’ “English National Ballet” e
     con il “Norwegian National
     Ballet”.

                                                                 Merritt sviluppa l’idea di unire l’arte e la scienza
                                                                 in un progetto di arti visive e a questo scopo
                                                                 lavora con Alice Williamson, una performer e
                                                                 artista: insieme studiano come l'intelligenza
                                                                 artificiale possa ispirare e potenziare la creatività
                                                                 umana attraverso il linguaggio della danza.
                                                                 Molto famosa la performance in cui Merritt
                                                                 danza con un robot. Questo spettacolo viene
                                                                 portato in scena anche al “Victoria and Albert
                                                                 Museum” a Londra.
                                                                 La Moore ha elaborato un suo motto personale
                                                                 che si ispira alla terza legge di Newton:
                                                                             «“Per ogni azione, c’è una
                                                                             reazione uguale e opposta”,
                                                                             ogni cosa deve
                                                                             inevitabilmente tornare
                                                                             indietro, tutto il lavoro e la
                                                                             passione che hai messo in un
                                                                             sogno verrà ripagata, anche
                                                                             se non sempre nel modo che
                                                                             pensi».
                                                                             Merritt è la prova che, con impegno,
                                                                             passione e perseveranza, anche ciò
                                                                             che sembra impossibile, può
       Merritt Moore nel suo laboratorio                                     realizzarsi.

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donne che hanno fatto la storia                                                                                     31

MERRITT MOORE

 Merritt Moore ha fondato
 “SASters”, cioè “Science-Art
 Sisters” con lo scopo di aiutare le
 ragazze ad appassionarsi alle
 STEM (science technology,
 engineering and mathematics,
 cioè le discipline
 scientifico-tecnologiche). Forte
 della sua esperienza personale,
 insegna alle giovani a coltivare sia
 la scienza che l’arte. La “SASters”
 cerca anche di riunire le donne
 che hanno una carriera in cui
 scienza e arte coesistono.

                                                                          ASTRONAUTS

   La Moore da bambina voleva fare l’astronauta. Trascorreva spesso le serate a
   cercare e identificare le costellazioni con il padre.
                                       Decide, quindi, di partecipare a un programma
                                       della BBC (rete televisiva inglese) intitolato
                                       “Astronauts: do you have what it takes?”,
                                       trasmissione in cui dodici candidati vengono
                                       testati fisicamente e psicologicamente per poter
                                       diventare astronauti.

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32   donne che hanno fatto la storia

     MERRITT MOORE
                                                                           FORBES 30 UNDER 30

          Nel 2018, all’età di ventinove anni, Merritt Moore è
          apparsa su “Forbes 30 Under 30”, che raccoglie i nomi dei
          talenti sotto i trent’anni che stanno cambiando il mondo.
                                                 Così si legge: «Merritt Moore calls herself a
                                                 quantum ballerina - and rightfully so. The
                                                 29-year-old recently received PhD in quantum
                                                 physics from Oxford University, and she’s also
                                                 danced as a member of the Zurich Ballet,
                                                 Boston Ballet, English National Ballet and

          London      Contemporary       Ballet
          Theatre. Moore rejects the idea
          that people with passions in
          different fields have to choose one
          or the other: “I really do think it's
          made me a better dancer to have
          done physics and a better physicist
          to have done dance,” she told
          Forbes in 2017. “You need the
          creative brain in the lab to think of
          new ideas, and you need the
          analytic brain in the dance studio
          to figure out your center of mass”».

     Tra le donne di cui si parla in questo libro
     compare anche Merritt Moore, la ballerina
     con il camice.

                                               Video che vi aiuteranno a
                                               conoscere meglio Merritt
                                               Moore. Buona visione!

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 A cura dei ragazzi della 3^A Secondaria                                                                    33

un           mondo dei
invito nel        tarocchi
      I TAROCCHI                                      di Gabriele Lutero e
                                                       Sara Cadossii 3a A

      DEL MESE
●    Quattro di coppe: questa
     carta simboleggia un aiuto
     importante.
●    Tre di bastoni: indica un
     periodo difficile per
     superare il quale gli amici
     vengono sottovalutati, cioè
     non si dà loro la giusta
     importanza.
●    Otto di pentacoli senso
     inverso: un lavoro, che avete
     affidato ad altri, viene
     svolto con determinazione.
     Di ciò dovete essere fieri.
●    Due di coppe: la carta
     indica condivisione, amore
     l’uno per l’altra, l’amore
     dell’amicizia.
●    Fante di coppe: il buon
     raccolto, che avete ottenuto
     grazie al vostro lavoro, è un
     obiettivo importante; sarà il
     primo step verso il
     successo.
●    Re di spade: simboleggia la corazza che vi siete creati in seguito alle
     tante lotte in cui siete stati feriti.
●    Re di coppe: l’indifferenza che provate verso gli altri.
●    Sei di bastoni: carta che rimanda alle situazioni difficili che state
     affrontando e che siete pronti a superare.
●    SIGNIFICATORE: l’eremita; questo è un periodo in cui siete molto soli e
     avete solo una luce che illumina la vostra strada: il vero amore.

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34    un invito nel mondo dei tarocchi
     ………….

      I TAROCCHI

      OROSCOPO Acquario

                  Amore, due di                              Casa, il mondo: per chi     Soldi, asso di bastoni:
                 pentacoli: siete                                ha traslocato di         nuovo lavoro, nuovi
                 indecisi tra due                              recente, finalmente       guadagni, nuovi colleghi
                    persone.                                 siete riusciti a mettere    ecc. Questa è la carta
                                                              tutto al posto giusto.     del cambiamento, ma
                                                                                        non sempre porta cose
                                                                                                 positive.

                                                            Significatore: carro; voi del segno
                                                            dell’Acquario state vivendo un periodo di
                                                            calma e serenità, anche se in certe occasioni
                                                            non riuscite proprio a trattenere le emozioni
                                                            e questo comporta che scegliate la strada
                                                            sbagliata. State attenti a quello che dite.

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   un invito nel mondo dei tarocchi
  ………….                                                                                                            35

  I TAROCCHI

  OROSCOPO Pesci

   Amore, asso di spade: voi            Casa, nove di spade:                    Soldi, cinque di
  avete alle spalle numerose           questa perdita di soldi                 pentacoli: i vostri
 relazioni tra cui una, che vi             vi causa molte                         soldi sono
 ha profondamente segnato.             preoccupazioni. State                     veramente in
  Per questo motivo vi siete            anche iniziando ad                        forte calo.
creati una corazza protettiva.           avere brutti sogni.

                                      Significatore, diavolo: avete qualcuno che vi
                                      sta sottomettendo e questo blocca il
                                      sentimento d’amore che provate verso
                                      un’altra persona.

                                                       t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
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36    un invito nel mondo dei tarocchi
     ………….

      I TAROCCHI

      OROSCOPO Ariete

          Amore, l’imperatore:                                      Casa, otto di       Soldi, nove di bastoni:
          nella coppia l’uomo                                    bastoni: questa è la   state svolgendo bene
           prevale. Non glielo                                       carta che ci       il vostro lavoro e state
              permettete.                                           impedisce di           raggiungendo gli
                                                                    proseguire la            obiettivi che vi
                                                                       lettura.            eravate prefissati.

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t-generation | IC Traversetolo | N.18 Febbraio 2022

 un invito nel mondo dei tarocchi
………….                                                                                                           37

I TAROCCHI

OROSCOPO Toro

 Amore, il sole: il vostro          Casa, l’impiccato senso                  Lavoro, sette di
  rapporto amoroso è                  inverso: finalmente                        pentacoli: il
veramente meraviglioso               avete raggiunto quel                     lavoro procede
 e duraturo. Il sole è la             che volevate. Ogni                     splendidamente
 carta più positiva del               cosa, infatti, risulta                  e sta dandovi i
        mazzo.                       essere al suo posto.                         frutti che
                                                                                 speravate.

                                    Significatore, la ruota della fortuna
                                    senso inverso: questo è un periodo di
                                    grande fortuna.

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38      A cura di Elisa Ferrari con ex alunni dell’IC Traversetolo

       una
                   gioia al giorno

     Radici 2

     Il castello di Torrechiara tra panorama e scatti in mezzo
     alle vigne. Non solo il Castello in sé ma interpretarlo in
     modo più creativo. Da questa prosettiva ad altre colline
     con altre vigne e ricordi di filo spinato di guerra: le
     Langhe.
                           Terra di Beppe Fenoglio
                           (1922-1963), autore e partigiano
                           nato ad Alba il primo marzo 1922. Il
                           primo marzo 2022 inizia l’anno di
                           celebrazioni per il suo centenario.
                           www.beppefenoglio22.it

                                                                     .

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una gioia al giorno                                                                                                39

Radici 2
Due curiosità: il primo marzo 2022 partirà da Alba “il
segreto cardiopulso”, termine coniato da Fenoglio, un
segnale che risuonerà e vibrerà indicando con un gesto
artistico l’inizio delle celebrazioni. Il Ministero dello
Sviluppo Economico curerà l’emissione di un francobollo
disponibile durante tutto il Centenario, la cui immagine
verrà svelata proprio il 1° marzo e l’annullo filatelico per il
giorno di emissione.
“Una battaglia è una cosa terribile, dopo ti fa dire, come a
certe puerpere primipare:mai più, non mai più”. (Il
partigiano Johnny). Battaglie personali simbolo di condizioni
universali. Guerra, Resistenza, amore, terra.
                        “Era giunta l’ora di resistere, era giunta
                        l’ora di essere uomini. Di morire da
                        uomini per vivere da uomini” (Piero
                        Calamandrei).
                        “Circa i dati biografici, è dettaglio che
                        posso sbrigare in un baleno” scriveva
                        Beppe Fenoglio a Italo Calvino per
                        redigere la presentazione del suo primo
                        ibro I ventire giorni della città di Alba.
                        “Sono nato ad Alba il 1° marzo 2022,
                        studente al ginnasio-liceo, poi
                        all’Univerità, ma naturalmente non mi
                        sono laureato. Soldato del Regio e poi
                        partigiano.
                        Oggi uno dei procuratori di una nota
                        ditta enologica.
Credo sia tutto qui. Ti basta, no? Mi chiedi una fotografia.
Ora, sono sette anni che non mi faccio fotografare…”
Scriveva Italo Calvino nel 1971 a proposito di Una questione
privata : È costruita con la geometrica tensione d’un
romanzo di follia amorosa e cavallereschi inseguimenti come
l’Orlando Furioso, e nello stesso tempo c’è la Resistenza
proprio com’era di dentro e di fuori, vera come era stata
scritta, serbata per tanti anni nella memoria fedele, e con
tutti i valori morali, tanto più forti quanto più impliciti, e la
commozione e la furia. Ed è un libro di paesaggi, ed è un
libro di figure rapide e tutte vive, ed è un libro di parole
precise e vere. Ed è un libro assurdo, misterioso, in ciò che si
insegue, si insegue per inseguire altro e quest’altro per
inseguire altro ancora e non si arriva al vero perché…”

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40       A cura di Simona Perosce - Associazione Scambiamente

       LibrinMente
                                La formula
                              di Jane Austen
                                        di Francesca Tamani, Kriss Editore

                                                  La recensione è di Federica Merli

             Quando, in prima elementare, ho scoperto
             l’esistenza delle lettere, dei loro suoni; che
             le lettere unite tra loro formavano le
             parole e che le parole che vedevo
             stampate nei libri avevano un significato e
             che a pronunciarle una dopo l’altra
             veicolavano un messaggio… insomma da
             quando ho imparato a leggere e scrivere,
             non mi sono più fermata.
             Divoravo libri e, pagina dopo pagina,
             visitavo mondi, conoscevo persone,
             provavo emozioni che rimanevano per
             sempre nella memoria.
             In questi viaggi fantastici, in queste storie
             senza tempo ho conosciuto e letto i
             romanzi di scrittrici che nascondevano la
             loro vera identità dietro pseudonimi
             maschili perché, in quel tempo lontano,
             era sconveniente che una donna scrivesse.
             Sconvolgente se pensiamo che oggi ognuna di noi può scrivere e pubblicare sui
             social qualsiasi pensiero anche accompagnandolo, perché no, da un selfie,
             mettendoci letteralmente la faccia… in quel tempo no, se una donna amava
             scrivere e provava a farlo, non poteva pubblicare col suo nome ma doveva
             nascondersi dietro nomi maschili, inventati.

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LibrinMente                                                                                                         41

                    La formula di Jane Austen

  È così che mi sono appassionata a queste
  donne, che sono state orgogliose di
  esserlo, che rivendicavano i loro diritti e il
  loro ruolo all’interno della società;
  scrittrici     coraggiose,     determinate,
  appassionate che ad ogni lettura ci
  parlano dell’importanza di essere se
  stesse!
  Ho iniziato a leggere i loro romanzi, uno
  dopo l’altro: era il mio modo per
  ringraziarle, per dir loro che quei romanzi
  tanto desiderati, voluti e creati erano
  giunti fino a noi, erano diventati storie
  senza tempo, scritte in un passato lontano
  ma così audacemente moderne.
  Ho inaugurato il mio viaggio lasciandomi guidare da Emily Bronte, “Cime
  tempestose” e poi Jane Austen, “Orgoglio e Pregiudizio” …
  Ed è proprio Jane Austen che ho incontrato, dopo tanto tempo, quest’anno, l’ho
  incontrata grazie ad una scrittrice che ha intrapreso un viaggio tra passato e
  presente lasciandosi guidare proprio da lei.
  Quest’anno, durante le feste di Natale, mi sono imbattuta in un libro, il cui titolo
  ha catturato la mia attenzione e tutta la mia curiosità: “La formula di Jane
  Austen” di Francesca Tamani (Kriss Editore).
  Ecco ritornare, in tutta la sua modernità la nostra Jane, a prenderci per mano e
  ad accompagnarci in un viaggio in cui il passato ha molto da insegnare al
  presente.
  L’autrice del libro è Francesca Tamani, docente di lingua e letteratura inglese e
  francese nella scuola secondaria, che vive e lavora a Parma.
  Questo suo libro è una raccolta di racconti brevi che partono da un aforisma di
  Jane Austen:

                                                              “        Ricordate
                                                                       del passato
                                                                       solo ciò che

                                                                                                     ”
                                                                       vi fa piacere

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42     LibrinMente

                                          La formula di Jane Austen

             Una frase che l’autrice trasforma in “La formula di Jane Austen” che tutti noi
             dovremmo applicare alla vita di tutti i giorni fino a farla diventare un nuovo modo
             di vedere le cose.

             “…ci trasciniamo, come un sacco pieno di pietre un passato ingombrante. Ricordi,
             rimpianti, rimorsi, persone, luoghi, emozioni che non ci vogliono abbandonare e
             che si insinuano nella nostra mente come un subdolo nemico che ci prosciuga
             energie. Per questo motivo dovremmo applicare la “formula” di Jane Austen e
             sbarazzarci di tutto quello che ci ha fatto soffrire, che ci ha umiliato e che ci ha
             resi fragili e insicuri. Dimenticare chi ci ha fatto piangere o chi non si è
             presentato a quell’appuntamento. Liberarci delle offese, dei torti subiti o dei
             pettegolezzi sussurrati sottovoce alle nostre spalle. Insomma, guardare al passato
             con occhi nuovi provando a salvare ciò che di bello ci è capitato e trarre da quei
             momenti una piccola gioia. Una sorta di barattolo della felicità dal quale pescare
             uno ad uno solo i momenti degni di essere ricordati, rivissuti, riassaporati.
             Trattenere luoghi, profumi, sensazioni, pensieri che ci hanno procurato gioia e
             serenità mescolandoli insieme come in una formula magica.
             La formula di Jane Austen.
             Appunto.”

                                                                         E così l’autrice in questi brevi racconti
                                                                         viaggia sempre in bilico tra passato e
                                                                         presente per salvare quei ricordi, quegli
                                                                         istanti, quelle sensazioni che altrimenti
                                                                         andrebbero persi per sempre insieme a
                                                                         tutto ciò che di quei momenti si vorrebbe
                                                                         dimenticare; un viaggio a ritroso per
                                                                         trattenere, di quel passato, solo ciò che di
                                                                         bello è capitato… riassaporarne le
                                                                         emozioni, quelle belle, e portare quelle
                                                                         stesse sensazioni nel presente per
                                                                         ricavarne ancora felicità, proprio come in
                                                                         quell’esatto momento in cui quelle
                                                                         emozioni si sono manifestate.

                                                                 Con questa sua frase Jane Austen ci consegna la
                                                                 formula per custodire del passato solo ciò che “ci
                                                                 permette di addormentarci la sera con il cuore
                                                                 sereno e una copertina calda sulle spalle”.

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t-generation | IC Traversetolo | N.18 Febbraio 2022

  A cura di Giorgia P., Emanuela C., Alessandra S. e Cristina R.                                                                 43

fuoripagina
note dalla biblioteca di Traversetolo

                                                           In questo numero vi presentiamo una
                                                           ricchissima proposta di libri, disponibili in
                                                           Biblioteca, che ci raccontano la loro
                                                           Primavera e con questi libri, si aprirà tutto il
                                                           potenziale di questa nuova stagione che si sta
                                                           preparando ad “uscire”, dal suo involucro
                                                           invernale.
                                                           Sta arrivando la primavera!!!
                                                           Libri disponibili in Biblioteca per il prestito
                                                           gratuito
“Chi sei tu lettore che leggerai le mie poesie
                 tra 100 anni?

 Non posso mandarti un solo fiore di questa              NARRATIVA
              ricca primavera,
 né darti un solo raggio d'oro delle nuvole
             che mi sovrastano.                               Perché non fiorisci?
                                                              Katarína Macurová, Nord-Sud 2017.
      Apri le tue porte, guardati intorno.                    Non ho mai coltivato una pianta così
  Nel tuo giardino in fiore cogli i fragranti                 strana.
                    ricordi                                   Le dedico tutte le cure possibili. La
       dei fiori sbocciati cento anni fa.                     annaffio ogni mattina e ogni sera. Le do
                                                              la buona notte, mi accerto che abbia la
Nella gioia del tuo cuore che tu possa sentire                luce necessaria. Ma non fiorisce lo
 la vivente gioia che cantò in un mattino di                  stesso! Però, un giorno, mi sono accorto
                  primavera,                                  che... Età di lettura: da 3 anni
mandando la sua voce lieta, attraverso cento
                    anni.”

             Rabindranath Tagore

                 dal libro
    “La poesia della natura: antologia”,
              Guanda, 2005

Aria leggera, profumi della terra che si
risveglia, il movimento impercettibile del
crescere silenzioso sotto la superficie o dentro
le armature invernali, che proteggono delicate
ma vitalissime nuove vite; che metteranno la
loro testolina “fuori” non appena saranno
pronte per farlo .

                                                                     t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
t-generation | IC Traversetolo | N.18 Febbraio 2022

44     fuoripagina note dalla biblioteca di Traversetolo

       Il giardino di Gippo                                      Pomelo elefantino da
       Marianne Dubuc La margherita, 2019. Una                   giardino
       mattina, senza alcun preavviso, qualcosa                  Benjamin Chaud e oRamona Badescu
       cade nel giardino dove vivono Gippo e i                   Terre di Mezzo. Pomelo abita sotto un
       suoi amici. È un seme. Poi, pian piano, dal               soffione. La sua lunghissima proboscide
       seme nasce una pianta che cresce ogni                     spesso lo impiccia... Ma certi giorni la
       giorno di più finché... che disastro! Che                 vita è un vero spasso: Pomelo naviga sulla
       fare? In ogni pagina il bambino osserverà                 rugiada, corre con le lumache e fa
       l’evoluzione di un seme che germina e
                                                                 l'acrobata tra i pomodori. Tre storie su un
       scoprirà la vita frenetica degli abitanti del             elefantino pazzerello, poetico e
       giardino. Età di lettura: da 4 anni.                      irresistibile. Età di lettura: da 3 anni.

       Nonno albero
       Maria Romana Tetamo Laura Proietti, Glifo
       Edizioni, 2017. La prima volta che il piccolo
       Paride va in campagna a trovare la nonna scopre
       un mondo tutto nuovo. È così felice che la mattina
       si sveglia presto per correre a esplorare quel
       grande giardino.Paride si ritrova immerso
       nell’orto della nonna. un orto magico.
       Qui impara che le carote non hanno la forma di un
       dischetto arancione, le patate non sono dei
       bastoncini fritti, e gli alberi... gli alberi non
       parlano!

     t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
t-generation | IC Traversetolo | N.18 Febbraio 2022

fuoripagina note dalla biblioteca di Traversetolo                                                                         45

SAGGISTICA

  Gli alberi parlano?
  Il libro che ti spiega tutto sulle piante. Pierdomenico Baccalario,
  e altri, Il castoro, 2021, Le piante si muovono? Esistono piante
  anche nel mare e nello spazio? Cosa si impara dalle piante? Chi
  ha dato i nomi alle piante? Si possono inventare piante robot?
  Divertiti e diventa un super esperto di piante. In 15 domande!
  Età di lettura: da 10 anni.

  Il colore dei fiori                                   I fili invisibili della
  Darroch & Michael Putnam,                             natura
  L'ippocampo, 2018. Una guida                          di Gianumberto Accinelli, Serena
  cromatica per appassionati di piante,
                                                        Viola, Lapis, 2017. Come mai gli
  professionisti e organizzatori di eventi,             australiani hanno dedicato una statua
                     firmata da Putnam &                a una palla di cacca? Avete mai
                     Putnam,                            sentito parlare delle rane d'oro? E
                     floral designer di New
                                                        delle capre-ragno? La natura ha
                     York.                              mille storie da raccontare, tante
                     “Il colore dei fiori” è            quanti sono i fili invisibili che
                     un reference book che              collegano tra loro gli esseri viventi.
                     cataloga le varietà per
                                                        Storie incredibili e divertenti che vi
                     colore, valorizzando la            faranno scoprire tutti i "pasticci"
                     disponibilità stagionale           combinati dagli uomini per non aver
                     e suggerendo schemi                rispettato il delicato equilibrio degli
                     cromatici creativi. 400            ecosistemi.
                     fiori fotografati.                 Tra
                                                        esperimenti
                                                        e fatti
                                                        bizzarri,
                                                        un'introduzio
 L’erbario di Emilie Vast                               ne
 Salani, 2010.                                          all'ecologia
 Sono sopra le                                          per tutti gli
 nostre teste, nelle                                    appassionati
 nostre strade e                                        di scienza e
 foreste, ma spesso                                     gli amanti
 sappiamo ben poco                                      della natura!
 dei nostri alberi e                                    Età di
 raramente ci                                           lettura: da 10
 fermiamo ad                                            anni.
 osservarli!

                                                              t-generation | #anoilaparola | generazione Traversetolese
t-generation | IC Traversetolo | N.18 Febbraio 2022

46     fuoripagina note dalla biblioteca di Traversetolo

           Con le mani nella terra                                   Inventario degli alberi
           alla scoperta del mondo vegetale,                         Albero della pioggia, albero del
           Emanuela Bussolati, Editoriale scienza,                   pane, baobab, ginkgo biloba,
           2019. Questo libro è un invito a                          sequoia sempreverde. In questo
           esplorare il mondo della botanica, ma                     ampio Inventario scoprirete 57
           anche a osservare la natura,                              alberi e arbusti in Europa e nel
           sperimentare, annotare scoperte e                         mondo. Di arboreto in foresta,
           riflessioni. Partendo da concetti chiave                  Emmanuelle Tchoukriel ha
           come energia, fotosintesi, catena                         rappresentato le loro silhouette, le
           alimentare, scopriremo che le piante                      foglie, le cortecce e gli animali che
           sono sulla Terra da milioni di anni, che                  vivono attorno a loro. Età di lettura:
           sono una macchina straordinaria senza la                  da 6 anni.
           quale nessun animale potrebbe vivere,
           inclusi noi esseri umani. Ma c'è anche
           spazio per fare esperienze di
           giardinaggio, per giocare con la catena
           alimentare e... molto altro! In un
           percorso che intreccia scienza, storia,
           botanica, narrazione, giardinaggio, nello
           stile di Emanuela Bussolati, il tema
           "piante" si sviluppa attraverso differenti
           punti di vista, suggerendo sempre un
           sottile ma forte legame tra noi e la natura
           che ci circonda. Età di lettura: da 8 anni.

                                                                 Attenzione attenzione…
                                                                 abbiamo cambiato numero di telefono.
                                                                 Ora per contattarci telefonicamente il nuovo
                                                                 numero è questo: 0521- 344583
                                                                 Siamo sempre aperti. Vieni in Corte Agresti!
                                                                 Tel. 0521-344583
                                                                 Email biblioteca@comune.traversetolo.pr.it
       A questo link, Bibliografia                               FB Biblioteca
       Primavera 2022.pdf potrai trovare                         di Traversetolo
       tanti e tanti altri titoli, letture                       Orario di apertura
       per ragazzi ma anche proposte                             Lunedì pomeriggio
       per adulti a tema Primavera e                             dalle 14,30 alle 18.00.
       giardini. Allora, buona lettura e                         Da martedì a sabato
       buon giardinaggio!!!!                                     dalle 9 alle 12,30
                                                                 e dalle 14,30 alle 18.00.
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