Progettazione didattica e successo formativo (1) - (parte prima) - Febbraio 2018 - Laboratori formativi - Neoimmessi in ruolo 2017/18 - IC Albinia
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Laboratori formativi – Neoimmessi in ruolo 2017/18 Sede corsi: I.C. “G. Civinini” – ALBINIA (GR); I.C. Via Einaudi - GROSSETO (parte prima) Progettazione didattica e successo formativo (1) Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La Scuola Elementare dei programmi e delle discipline D.P.R. 12 febbraio 1985, n 104 Lingua Italiana Matematica Educazione Motoria Educazione all'immagine Geografia Lingua straniera Educazione al Suono e alla Musica Scienze Religione Storia Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI Orientamenti dell'attività educativa nelle scuole materne DM 3 giugno 1991 II - INDICAZIONI CURRICOLARI Art. 2.- Campi di esperienza educativa 1. Il corpo e il movimento 2. I discorsi e le parole 3. Lo spazio, l'ordine, la misura 4. Le cose, il tempo e la natura 5. Messaggi, forme e media 6. Il sé e l'altro Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI L’introduzione dei moduli L.148/90 composizione classi: non più di 25 per classe (20 se con handicap). Tre insegnanti su due classi, che operano collegialmente e sono contitolari. Nei primi due anni presente prevalentemente un insegnante. Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola “per ognuno” (I ciclo) (6-14 anni) DLgs 59/2004 Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione, a norma dell’art. 1 della L. 53/2003 (riforma Moratti) Piani di Studio Personalizzati (PSP) e PECUP. Portfolio (raccolta di lavori e documenti che testimoniano il percorso e le tappe di apprendimento) Allegati al D.L.vo 59/04 Allegato A: Indicaz. Naz. per i PSP delle attività educative nelle scuole dell’infanzia Allegato B: Indicaz. Naz. per i PSP nella scuola primaria Allegato D: Profilo educativo, culturale e professionale (PECuP) dello studente alla fine del primo ciclo Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze Competenza = combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto Le competenze chiave = quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Quadro di riferimento Europeo: 8 competenze chiave: comunicazione nella madrelingua comunicazione nelle lingue straniere; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; competenza digitale; imparare a imparare; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze DLvo 13/13 (attenzione agli alunni certificati) "Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze» Competenze acquisibili in contesti diversi Contesto formale = studio scolastico ed universitario Contesto non formale = ogni altro organismo che persegua scopi educativi e formativi come: volontariato, Servizio Civile Nazionale, privato sociale, imprese ed apprendistato. Contesto informale : qualunque esperienza durante l'arco della vita Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze (I ciclo) D.M. 31 Luglio 2007 Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo (Min. Fioroni) 5 Campi d’esperienza per l’Infanzia (1. Il sé e l’altro; 2. Il corpo e il movimento; 3. Linguaggi, creatività, espressione; 4. I discorsi e le parole; 5. La conoscenza del mondo) 3 Aree disciplinari per la primaria (1. Area linguistico- artistico-espressiva; 2. Area storico-geografica; 3. Area matematico-scientifico-tecnologica) Riferimenti UE (Raccomandazione 2006/962/CE relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente) Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze (I e II ciclo) D.M. 139/07 Nuovo Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’Obbligo di Istruzione (Min. Fioroni) 4 ASSI CULTURALI (dei linguaggi, matematico, scientifico- tecnologico, storico-sociale) 3 ARTICOLAZIONI (Quadro Europeo Qualifiche e Titoli 2006) Conoscenze: «risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento» Abilità:«capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi» Competenze: «comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio eCarlo nelloMaccanti sviluppo
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze (II ciclo) Competenze di Base 3 pilastri Matematica Italiano lingua straniera 4 assi Asse dei linguaggi Asse matematico Asse scientifico tecnologico Asse storico – sociale Competenze tecnico – professionali conoscenze dichiarative, procedurali e tecniche tipiche delle attività e dei processi lavorativi da acquisire per lo più con attività di laboratorio Competenze trasversali abilità che permettono di far fronte anche a situazioni nuove e imprevedibili e forniscono strumenti per un’educazioneCarlo permanente Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze (II ciclo) Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECuP) DLgs 226/05 allegato A: declina le competenze, le abilità e le conoscenze che lo studente deve possedere a conclusione del percorso quinquennale Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze (II ciclo) DPR 87, 88, 89/2010; Linee guida 2010; orari per competenze di base alleggeriti in media del 10- 15%, orario effettivo di lezione pressoché invariato (didattica laboratoriale) DM 211/2010 – Indicazioni nazionali Licei Linee guida (2012) per Tecnici e Professionali Azioni per il passaggio al nuovo ordinamento allegato A: declinazione dei risultati di apprendimento in conoscenze e abilità che lo studente deve possedere a conclusione del percorso quinquennale Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze Indicazioni nazionali e Linee guida: Per ogni ordine di scuola viene indicato: Per ciascun settore («SERVIZI» e «INDUSTRIA E ARTIGIANATO») sono declinati in termini di competenze i RdA finali degli insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi di ogni settore Professionali Per ciascun settore («SERVIZI» e «INDUSTRIA E ARTIGIANATO») di ogni indirizzo è indicato il profilo e sono declinati in termini di competenze i RdA finali specifici dell’indirizzo. Per ciascun settore («ECONOMICO» e «TECNOLOGICO») sono declinati in termini di competenze i RdA finali degli insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi di ogni settore Tecnici Per ciascun settore («ECONOMICO» e «TECNOLOGICO») di ogni indirizzo è indicato il profilo e sono declinati in termini di competenze i RdA finali specifici dell’indirizzo. Licei Solo quadri orari e discipline opzionali attivabili Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze (II ciclo) Programma Operativo Nazionale (PON) “Per la Scuola - Competenze e ambienti per l’apprendimento” basato su 10 azioni finanziato con 830 milioni Dlgs 61/2016 (IP) utilizzo potenziato dei Laboratori (autonomia scolastica) Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze (I ciclo) D.M. 254/2012 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (Min. Profumo) 5 Campi d’esperienza per l’Infanzia (1. Il sé e l’altro; 2. Il corpo e il movimento; 3. Immagini, suoni, colori; 4. I discorsi e le parole; 5. La conoscenza del mondo) Un unico AMBIENTE DI APPRENDIMENTO per la primaria (superamento dei saperi disciplinari) D.M. 742/2017 (all. A) “Linee guida per la certificazione delle competenze ” al fine di orientare le scuole nella redazione dei modelli di certificazione delle competenze per il primo ciclo Allegato A - Modello nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria Allegato B - Modello nazionale di certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze Il curricolo delle scuole autonome deve avere come punto di arrivo finale lo sviluppo di apposite competenze trasversali competenze disciplinari Prospettiva longitudinale e verticale Importanza delle competenze chiave di cittadinanza di cui al DM n. 139/2007 Profilo dello studente Indicazioni Nazionali di cui al DM 16 nov. 2012, n. 254 (I ciclo) Profilo Educativo, Culturale e Professionale DLgs 226/05 (II ciclo) Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze Conoscenze, abilità, competenze Spostare l’attenzione sulle competenze non significa trascurare il ruolo determinante che i tradizionali risultati di apprendimento, (identificati principalmente nelle conoscenze e nelle abilità) svolgono in funzione di esse. È impensabile che si possano formare competenze in assenza di un solido bagaglio di contenuti e saperi disciplinari. La competenza costituisce il livello di uso consapevole e appropriato di tutti gli oggetti d’apprendimento, ai quali si applica con effetti metacognitivi, riflessivi, motivazionali, operativi. Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze Progressione dei Traguardi/Competenze di base Esempio: Comunicare (oralmente) Carlo Maccanti
SCUOLA E DIDATTICA NEGLI ULTIMI 30 ANNI La scuola per competenze Documentazione “Progettazione di Unità di Competenza per il curricolo verticale” Linee Guida e Esempi di Unità di Competenza scaricabili all’indirizzo http://www.toscana.istruzio ne.it/sfogliatore/login.php password: Formarete Carlo Maccanti
Laboratori formativi – Neoimmessi in ruolo 2017/18 Sede corsi: I.C. “G. Civinini” – ALBINIA (GR); I.C. Via Einaudi - GROSSETO (parte prima) Progettazione didattica e successo formativo (2) Carlo Maccanti
LE PAROLE DELLA ODIERNA DIDATTICA Collegialità Competenze Inclusione Innovazione (parte seconda) Carlo Maccanti
COLLEGIALITÀ Autorità didattica del Collegio Docenti (PTOF) Abbandono della microprogettualità Infanzia Team educativo e consigli d’intersezione Contitolarità del docente di sostegno Primaria Maestro prevalente e consigli d’interclasse Uso strategico della 23a e 24a ora Contitolarità del docente di sostegno Secondaria (I e II grado) Dipartimenti disciplinari Carlo Maccanti
COMPETENZE UE 2006 DM 31/07/2007 1. Comunicazione nella 1. Imparare ad imparare madrelingua 2. Progettare 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Comunicare o comprendere 3. Competenza matematica e messaggi di genere diverso competenze di base in scienza e tecnologia 4. Collaborare e partecipare 4. Competenza digitale 5. Agire in modo autonomo e 5. Imparare ad imparare responsabile 6. Competenze sociali e 6. Risolvere problemi civiche 7. Individuare collegamenti e 7. Spirito di iniziativa e relazioni imprenditorialità 8. Acquisire ed interpretare 8. Consapevolezza ed l’informazione espressione culturale Carlo Maccanti
COMPETENZE “la competenza non è uno stato ma un processo e risiede nella mobilitazione delle risorse dell’individuo (saper fare procedurale, esperienziale e sociale) e non nelle risorse stesse; si configura quindi come un saper agire” (Guy Le Boterf, De la compétence: Essai sur un attracteur étrange 1994) “comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.” (Raccomand.azione de Parlamento Europeo e del Consiglio del 23/04/08 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente) Trasversalità Multidisciplinarietà Continuità (curricolo verticale) Carlo Maccanti
COMPETENZE OCSE 2003: «capacità di adempiere alle richieste complesse in un particolare contesto attivando prerequisiti psicosociali (incluse le facoltà cognitive e non cognitive)» Carlo Maccanti
COMPETENZE infondatezza della «specializzazione disciplinare» nelle scuole del I ciclo Pedagogia non attuale Normativa per i soli docenti di Inglese e IRC (primaria) Mai oggetto di contrattazione Carlo Maccanti
INCLUSIONE I perché di una scelta inclusiva la scuola è un percorso di apprendimento l’apprendimento è stile di vita; a scuola si vive nel gruppo-classe, perché nella vita è essenziale sperimentare relazioni eterogenee A scuola si matura la capacità di vivere i conflitti nella logica della costante ricerca del bene comune; A scuola si sperimenta una accoglienza continua: l’accoglienza è la buona curiosità per il nuovo di ogni giorno; Se a scuola si riconoscono le differenze si riescono a sviluppare le competenze grazie alla pluralità degli individui, con le loro storie, i loro caratteri ecc. Carlo Maccanti
INCLUSIONE Oltre l’inserimento, oltre l’integrazione Verso l’inclusione come processo e non situazione Risposta specialistica di tipo didattico (distinta dalle competenze diagnostiche) Interventi sul contesto e non solo sul soggetto Sguardo rivolto a tutti gli alunni Docente di sostegno assegnato alla vita didattica del gruppo classe Contitolarità del docente prevalente Carlo Maccanti
INCLUSIONE Principi della pedagogia inclusiva Nei documenti dell’UNESCO (2000) viene attribuita grande importanza alla Pedagogia Inclusiva che poggia su 4 punti fondamentali 1. tutti i bambini possono imparare; 2. tutti i bambini sono diversi (scuola scandinava); 3. la diversità è un punto di forza; 4. l’apprendimento si intensifica con la cooperazione tra insegnanti, genitori e comunità. Carlo Maccanti
INCLUSIONE Implicazioni metodologiche e didattiche La pedagogia inclusiva richiede: la differenziazione dei percorsi; il riconoscimento e la valorizzazione dell’alterità; la considerazione della diversità come un punto di forza sia della socializzazione che dell’apprendimento; la puntualizzazione sulle sinergie delle competenze e delle risorse, oltre che del lavoro di rete. Carlo Maccanti
INCLUSIONE I percorsi di inclusione Sono percorsi di prevenzione Sono percorsi di valorizzazione della vita sociale Sono percorsi di potenziamento Sono percorsi di sostegno ampio e diffuso Sono percorsi di insegnamento/apprendimento “Le buone prassi didattiche sono mezzi che possono rendersi adatti alla capacità di ciascuno” Carlo (Maria Maccanti Montessori)
INCLUSIONE Link per una didattica inclusiva www.ivana.it Sito con software didattici gratuiti per italiano, matematica, logica, geografia… www.inclusione.it www.bo.istruzioneer.it/cts/dsa_sw.php Sito con software didattici gratuiti per alunni con DSA ma utilizzabili anche con alunni in difficoltà di apprendimento http://cdhs.racine.ra.it/esperienze/esperienze.htm → Materiali →Materiali per la didattica http://www.airipa.it sito dell’Associazione Italiana per la Ricerca e l'Intervento nella Psicopatologia dell'Apprendimento (da visitare, in particolare la sezione Materiali →Materialiutili→Altri materiali suggeriti) http://www.aifa.it Sito dell’Associazione Italiana Famiglie ADHD →Informazioni →Per gli insegnanti (strategie che permettono di mantenere l’attenzione e l’attività del bambino ADHD entro limiti accettabili) http://www.coolmath-games.com (inglese) Giochi logico matematici, sezione con giochi per lo studio della lingua inglese (reading e spelling), scienze e geografia http://www.do2learn.com (inglese) Sito specializzato su autismo; giochi per imparare numeri, colori, lessico, con giochi divertenti Carlo Maccanti
INCLUSIONE Altri software www.exelearning.it per creare testi multimediali www.cmap.ihmc.us per fare mappe www.vozme (consente di leggere un testo in lingua italiana, inglese… e salvarlo in MP3) www.naturalreaders.com sintesi vocale per lingue straniere www.imtranslator.com (traduttore on line, dizionario, sintesi vocale, tastiera virtuale, correttore ortografico) http://www.aiditalia.org/it/pagina-dei-software Pagina dell’Associazione Italiana dislessia con software scaricabili Per focalizzare le parole-chiave in un testo: Wordle, Carlo Maccanti
Laboratori formativi – Neoimmessi in ruolo 2017/18 Sede corsi: I.C. “G. Civinini” – ALBINIA (GR); I.C. Via Einaudi - GROSSETO (parte seconda) Innovazione: Progettare per competenze con le nuove tecnologie Febbraio 2018 Carlo Maccanti
INNOVAZIONE Stili di apprendimento e intelligenze multiple 1. I. Linguistica: variare il registro linguistico in base alle necessità. 2. I. Logico-Matematica: ragionamento deduttivo, schematizzazione; catene logiche. 3. I. Spaziale: percepire forme e oggetti nello spazio; creazione di arti figurative. 4. I. Corporeo-Cinestesica: padronanza del corpo; coordinazione dei movimenti. 5. I. Musicale: talento per l'uso di strumenti musicali, o per la modulazione canora.. 6. I. Interpersonale: comprendere l’altro, creare situazioni sociali favorevoli e promuovere modelli sociali e personali vantaggiosi. 7. I. Intrapersonale: comprensione di sé, inserimento nel contesto sociale e immedesimazione in altre personalità. 8. I. Naturalistica: individuare oggetti naturali e le relazioni tra essi; orientarsi nell'ambiente naturale. 9. I. Esistenziale o Teoretica: riflessione consapevole sui grandi temi, come natura dell'universo e coscienza umana
INNOVAZIONE Metodologie personalizzate (imparare ad imparare) Vantaggi: Per gli insegnanti, conoscere gli stili cognitivi degli alunni stimola verso la personalizzazione dell'azione didattica; consente di interessare ogni studente in base al proprio stile preferenziale. Dal punto di vista degli studenti, essere consapevoli dei propri processi cognitivi e di apprendimento solleva dalla frustrazione; aiuta a non attribuire certi sensi di impotenza a incapacità o difficoltà personali; Carlo Maccanti stimola a tentare metodi di studio più consoni ai propri
INNOVAZIONE Metodologie innovative Ambienti di apprendimento 1. LEARNING BY DOING 2. ROLE PLAYING 3. BRAINSTORMING 4. OUTDOOR TRAINING 5. PROBLEM SOLVING 6. MODALITÀ PEER-TO-PEER 7. COOPERATIVE LEARNING 8. FLIPPED CLASSROOM 9. WEBQUEST 10. DEBATE 10. CODING 12. B.Y.O.D. Carlo Maccanti
INNOVAZIONE 1. LEARNING BY DOING DEFINIZIONE: apprendimento attraverso il fare, attraverso l’operare, attraverso le azioni. OBIETTIVI: Gli obiettivi di apprendimento si configurano sotto forma di “sapere come fare a”, piuttosto che di “conoscere che”; in questo modo il soggetto prende coscienza del perché è necessario conoscere qualcosa e come una certa conoscenza può essere utilizzata 2. ROLE PLAYING DEFINIZIONE: Gioco di ruolo. OBIETTIVI: Far emergere non solo il ruolo, le norme comportamentali, ma la persona con la sua Carlo Maccanti creatività.
INNOVAZIONE 3. BRAINSTORMING (“Tempesta nel cervello”) DEFINIZIONE: Consente di far emergere le idee dei membri di un gruppo, che vengono poi analizzate e criticate. OBIETTIVI: 1. produzione di molte idee, diversificate ed insolite 2. interazione dello sforzo di ciascuno con quello di un altro. 4. OUTDOOR TRAINING (“Portarsi fuori”) DEFINIZIONE: attività che sviluppano apprendimento dall'esperienza e si svolgono in spazi aperti, nella natura, in luoghi diversi e possibilmente "distanti" dalla realtà consueta. OBIETTIVI: Sviluppare nei gruppi di lavoro l’attitudine necessaria a lavorare in modo strategico, coinvolgendo gli allievi in un ambiente e in situazioni diverse da Carlo Maccanti quelle quotidiane, costringendoli a pensare e ad agire
INNOVAZIONE 5. PROBLEM SOLVING DEFINIZIONE: l’insieme dei processi per analizzare, affrontare e risolvere positivamente situazioni problematiche. OBIETTIVI: 1. cercare la responsabilità di una situazione problematica per velocizzare la risoluzione del problema dato. 2. trovare la soluzione e rendere disponibile una descrizione dettagliata del problema e del metodo per risolverlo. 3. anche se non si è trovata la soluzione è comunque importante dettagliare bene il problema e descrivere accuratamente i passi da seguire
INNOVAZIONE 6. MODALITÀ PEER-TO-PEER DEFINIZIONE: nel peer tutoring (supporto reciproco) chi si trova in difficoltà viene aiutato da colui che gode di una situazione migliore.. OBIETTIVI: In questo processo di mutuo aiuto e supporto reciproco i bambini imparano una serie di abilità di relazione, sviluppano le loro abilità cognitive e acquisiscono nuove conoscenze. 7. COOPERATIVE LEARNING DEFINIZIONE: gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. L’insegnante assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività. OBIETTIVI: gli studenti, favoriti da un clima relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in processi di “problem solving di gruppo”, conseguendo obiettivi la cui realizzazione richiede il contributo personale di tutti. Gli studenti sviluppano così un insieme di abilità interpersonali e di piccolo gruppo indispensabili per
INNOVAZIONE 8. FLIPPED CLASSROOM (la classe capovolta) DEFINIZIONE: nella “classe capovolta” l’insegnante fornisce ai ragazzi tutti i materiali utili all’esplorazione autonoma dell’argomento di studio. È fuori dalle mura scolastiche, quindi, che gli studenti – da soli o in gruppo, e ognuno nel rispetto dei propri tempi – hanno modo di realizzare delle prime esperienze di apprendimento attivo. OBIETTIVI: invertire il tradizionale schema d’insegnamento e apprendimento, facendo dell’aula non più il luogo di trasmissione delle nozioni ma lo spazio di lavoro e discussione dove si impara ad utilizzarle nel confronto con i pari e con l’insegnante. Quando lo studente sa perché sta studiando, ed è libero di affrontare lo studio coi propri tempi e modi, si sentirà spinto ad esprimere le proprie idee, nella Carlo Maccanti consapevolezza di stare facendo un lavoro utile per sé e
INNOVAZIONE 9. WEBQUEST DEFINIZIONE: nasce dall’Inquired-based- learning (apprendimento basato sulla ricerca). È un’attività di ricerca guidata in Internet e basata su strategie di lavoro collaborative. OBIETTIVI: promuovere atteggiamenti critici verso l’uso di risorse informative digitali affinché gli allievi sappiano avvalersi di Internet, capaci di valutare l’affidabilità delle informazioni localizzate e di gestirle adeguatamente per poterle rielaborare in modo personale e significativo. 10. DEBATE (argomentare e dibattere) DEFINIZIONE: confronto in cui due squadre (due o tre studenti) sostengono e controbattono un’affermazione o un argomento dato dal docente, schierati in un campo (pro) o nell’altro (contro). OBIETTIVI: acquisire competenze trasversali (life skills), smontando alcuni paradigmi tradizionali e favorire il cooperative learning e la peer education non soloCarlo tra studenti, Maccanti ma anche tra docenti e tra docenti e studenti.
INNOVAZIONE 11. CODING (pensiero computazionale) DEFINIZIONE: imparare a programmare e a pensare in maniera algoritmica, ovvero trovare una soluzione e svilupparla. OBIETTIVI: fornire, anche con poche ore di lezione, un approccio ludico alla programmazione, che permette di rinforzare e di far comprendere meglio anche le tradizionali materie scolastiche. Il più diffuso strumento didattico è Scratch: un tool di programmazione visuale (il codice del programma non deve essere digitato). Ne esiste persino una versione «junior» per chi ancora non Carlo Maccanti
INNOVAZIONE 12. B.Y.O.D. (Bring Your Own Device) DEFINIZIONE: accesso al web in classe per ampliare gli orizzonti della ricerca e della conoscenza; partecipazione ai social network per la didattica; quiz e sondaggi utilizzando direttamente il proprio smartphone come telecomando (student response systems). OBIETTIVI: “alleggerire” le classi da strumentazioni informatiche costose ed ingombranti, per promuovere una didattica digitale basata sull’integrazione dei dispositivi elettronici personali degli studenti e degli insegnanti (smartphone, tablet e PC portatili) con le dotazioni Carlo Maccanti
INNOVAZIONE Ambienti didattici Fidenia (Piattaforma Educational per docenti) “Social learning” interamente dedicato alla didattica per creare classi virtuali, condividere risorse, realizzare contenuti multimediali, assegnare verifiche e dialogare in maniera "social" tra docenti, studenti e famiglie. https://www.youtube.com/watch?v=L-v1SbVh1Dk https://www.youtube.com/watch?time_continue=7&v=cZDnvP8sLtw https://www.youtube.com/watch?v=NQNAWY419tI https://www.youtube.com/watch?v=-7H2S5FbIpg https://www.youtube.com/watch?v=M5_UJHL5WQ4 Scuola 365 (Piattaforma Educational per docenti) Applicazioni gratuite e servizi CLOUD di GOOGLE e MICROSOFT in un unico Login, accessibile per tutti i ruoli scolastici, facilitando l’apprendimento degli studenti, l’insegnamento per i docenti e l’amministrazione per tutto l’istituto. https://www.scuola365.education/benvenuto-su- scuola365/?gclid=CjwKCAiA47DTBRAUEiwA4luU2XhKAkpiBak9LbigXHscSDv Carlo Maccanti QCzkAsl0eR9g_Ve7RQMT8VRuDUw1TkhoCrv0QAvD_BwE
INNOVAZIONE Ambienti didattici WeSchool (ambiente di classi virtuali online per docenti) www.weschool.com/it/ https://www.youtube.com/watch?v=aXNBu2e6h-A Blockly (coding in linguaggio di programmazione LOGO) La celebre «geometria della tartaruga», frutto delle teorie costruzionistiche di S. Papert) https://www.ivana.it/bl/blockly/tartaruga/tartaruga_02/index.html Prezi (presentazioni dinamiche) www.prezi.com/it/ Xmind (stesura di mappe concettuali) Carlo Maccanti https://xmind.it.uptodown.com/windows
INNOVAZIONE Ambienti didattici B.Y.O.D. Kahoot (quiz online interattivi per smartphone) https://kahoot.com/ https://kahoot.it/ Triventy (triv.in) http://www.triventy.com/ Ruolo fondamentale di docenti esperti Animatore digitale Team per l’innovazione Carlo Maccanti
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