APe volontario: al via il Prestito che anticiPa la Pensione - Cliclavoro
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2 Dematerializzazione, la Pubblica Amministrazione cambia e guarda al n°5 - MAGGIO 2018 futuro APE volontario: al via il prestito 3 Formazione e lavoro: il che anticipa la pensione segreto degli ITS Dallo scorso 12 aprile i lavoratori interessati possono presentare le domande 5 Informazione e formazione per le organizzazioni dei lavoratori: al via il nuovo bando EaSI 6 Palazzo Innovazione, un ponte tra imprese e talenti nel cuore del Sud Italia L’APE - acronimo di anticipo finanziario a sta misura è che non richiede la cessazione garanzia pensionistica - volontario è una mi- della propria attività lavorativa. sura sperimentale prevista nelle ultime Leg- Diversamente dall’APE sociale, quello vo- gi di Bilancio*. Consiste in un prestito che lontario non è quindi riconosciuto a catego- la restituzione, la pensione sarà corrisposta permette una maggiore flessibilità nell’usci- rie svantaggiate di lavoratori. In comune le per intero. ta dal mercato di lavoro per gli over63 che si due misure hanno però la natura sperimen- È comunque possibile l’estinzione anticipa- avvicinano alla pensione. Dal 12 aprile scor- tale: anche l’APE volontario è riconosciuto ta (parziale o totale) del prestito. so i lavoratori dipendenti del settore pubbli- dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2019. Prima di inviare l’istanza all’INPS, occorre co e privato, quelli autonomi e gli iscritti alla I beneficiari potranno ricevere mensilmen- presentare la domanda di certificazione del Gestione Separata possono presentare le te dall’INPS una somma economica fino al diritto all’APE attraverso l’uso dell’identità domande sul portale dell’INPS. raggiungimento dei requisiti per la pensione digitale SPID o il PIN dell’INPS. All’interno Oltre al requisito anagrafico, è necessario di vecchiaia, per un periodo di almeno sei dello stesso applicativo sono consultabili lo mutare il diritto a una pensione di vecchiaia mesi. L’importo minimo richiedibile è di 150 stato della domanda e l’esito. Una volta ot- entro 3 anni e 7 mesi, avere una anzianità euro ma può arrivare fino al 90% del tratta- tenuta la certificazione sarà possibile acce- contributiva non inferiore a venti anni insie- mento pensionistico se la durata dell’APE è dere al servizio “Ape Volontario – domanda me al diritto ad una pensione di vecchiaia di inferiore a 12 mesi. di anticipo finanziario a garanzia pensioni- importo non inferiore a 1,4 volte il trattamen- Il prestito ottenuto viene restituito, a partire stica”. È disponibile, inoltre, un simulatore - to minimo dell’Assicurazione Generale Ob- dal primo pagamento della futura pensione, accessibile a tutti - che permette di calcolare bligatoria; inoltre, non si deve essere titolare in 240 rate per un periodo di 20 anni me- l’importo mensile, la durata dell’APE e la di pensione diretta o di assegno ordinario di diante una trattenuta che viene effettuata di- rata di rimborso mensile che sarà decurtata invalidità. L’elemento più innovativo di que- rettamente dall’INPS; una volta completata dall’importo di pensione. *articolo 1, commi 166 e seguenti, Legge 232/2016 e articolo 1, comma 162, Legge 205/2017 1
La norma del 2005 è stata col tempo implementata con altre disposizioni. Si è così creato un sistema di regole che racchiude l’intero ciclo di vita del documento informatico Dematerializzazione, la Pubblica Amministrazione cambia e guarda al futuro Il passaggio dalla carta al digitale è un tassello chiave del processo di semplificazio- ne intrapreso dalla PA. Perché la tecnologia può – e deve – essere uno strumento per implementare la produttività e facilitare i rapporti con i cittadini ciclo di vita del documento informatico. Secondo le linee guida AGiD, tale ciclo si articola in tre fasi: formazione, gestione e conservazione. Per ciascuna sono previ- ste delle specifiche attività e degli stan- dard tecnici, come quelli sul protocollo informatico (DPCM 3 dicembre 2013). Oltre al prodotto finale, il ciclo traccia una serie di micro-processi che devono esse- re alla base dell’attività amministrativa, migliorandone i livelli qualitativi e quan- titativi. Da qui si comprende come la de- materializzazione abbia un impatto non solo endoprocedimentale ma anche nei rapporti della PA verso i cittadini. In que- Dall’analogico al digitale: negli ultimi due delle pubbliche amministrazioni debbano sta ottica, il Ministero del Lavoro e delle decenni il documento amministrativo è essere prodotti esclusivamente in moda- Politiche Sociali ha avviato da un anno andato incontro ad una trasformazione lità informatica. La dematerializzazione è il “Progetto Dematerializzazione”, in cui frutto dei cambiamenti tecnologici ma an- diventata così un vero e proprio precetto il passaggio dall’analogico al digitale, ha che dell’attuazione delle tre “E”. Efficacia, normativo che riguarda “ogni rappresen- portato ad una revisione di tutti i processi efficienza ed efficacia sono riconosciute tazione, comunque formata, del contenuto di gestione e supporto. Nella pratica, sono come i tre principi guida della Pubblica di atti, anche interni, delle pubbliche am- state effettuate la mappatura, l’analisi dei Amministrazione e questo ha inciso anche ministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini processi esistenti e una loro ridefinizione, nelle modalità di produzione, trasmissione dell’attività amministrativa” (art. 1, comma con l’obiettivo di apportare benefici in ter- e conservazione dei documenti che pro- 1, lett. a), DPR 28 dicembre 2000, n. 445). mini di performance e costi. duce ed elabora. Nel documento informatico devono esse- Infine, il passaggio alla documentazione Il superamento della rappresentazione re garantiti l’identificabilità dell’autore, l’in- digitale aiuta la semplificazione ma anche non informatica di atti, fatti o dati giuridica- tegrità e la sua immodificabilità. Per avere la trasparenza. mente rilevanti - cd. documento analogico tali requisiti, è necessario che il documen- L’obbligo di pubblicazione sui siti delle - per lasciare posto alla loro totale infor- to venga sottoscritto con firma elettronica Amministrazioni aiuta a ridurre le distanze matizzazione, è iniziato con il CAD, acro- avanzata, qualificata o digitale. tra il singolo cittadino e la PA, favorendo nimo di Codice dell’Amministrazione Digi- La norma del 2005 è stata col tempo im- quel “controllo diffuso” previsto dal Decre- tale (D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82), dove è plementata con altre disposizioni come to Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013; un stato riconosciuto il pieno valore giuridico quelle sul protocollo informatico, e sui si- avvicinamento che vede proprio nel web e del documento informatico. Non solo. Il stemi di conservazione. Si è così creato nella digitalizzazione i suoi strumenti pri- CAD ha anche previsto che i documenti un sistema di regole che racchiude l’intero vilegiati. 2
Da quest’ultimo monitoraggio apprendiamo come l’82,5% dei diplomati trovi lavoro ad un anno dal diploma, di questi l’87,3% in un’area coerente con il percorso concluso Formazione e lavoro: il segreto degli ITS Zuccaro: “È una conferma che gli Istituti Tecnici Superiori hanno un buon successo occu- pazionale, i loro diplomati sono giovani dotati di skills abilitanti per il mondo del lavoro, anche nella sfida posta da Impresa 4.0.” Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono zionale e, per il 2018, i dati riguardano i litanti” per il mondo del lavoro, anche nel- una novità per il sistema scolastico italia- percorsi terminati dal 1 gennaio al 31 di- la sfida posta da Impresa 4.0. Per capire no: un percorso parallelo alla formazione cembre 2016, in modo tale da poter rile- com’è strutturata la loro offerta formativa universitaria, specializzato in settori tec- vare i dati sull’occupazione dei diplomati basta pensare che sono ben 113 i per- nologici d’avanguardia, fortemente orien- a 12 mesi dalla fine del conseguimento corsi oggetto di monitoraggio e valutazio- tato all’inserimento nel mondo del lavo- del titolo. ne nel 2018 erogati da 64 Fondazioni (il ro, con un profilo professionale di sicura Ne parliamo con Antonella Zuccaro, pri- 68,82% delle 93 Fondazioni ITS ad oggi spendibilità. Nati nel 2010, essi rappre- mo Ricercatore di Indire. costituite). L’area tecnologica con il mag- sentano un canale di istruzione terziaria Quali i dati più interessanti che emer- gior numero di percorsi conclusi al 31 di- non accademica che si ispira a modelli gono dall’ultima ricerca Indire? cembre 2016 è quella delle Nuove tecno- europei dove sono consolidate tradizioni Sicuramente l’efficacia di questo canale; logie per il Made in Italy con 49 percorsi che favoriscono il collegamento tra il si- sebbene sia relativamente giovane, da (43,4%). Seguono la Mobilità sostenibile stema formativo e quello produttivo. quest’ultimo monitoraggio apprendiamo con 18 percorsi (15,9%), le Tecnologie Ogni anno viene realizzato dall’Indire come l’82,5% dei diplomati trovi lavoro innovative per i beni e le attività cultu- (Istituto nazionale di documentazione, in- ad un anno dal diploma, di questi l’87,3% rali – Turismo con 15 percorsi (13,3%), novazione e ricerca educativa) un moni- in un’area coerente con il percorso con- l’Efficienza energetica con 13 percorsi toraggio dei percorsi ITS. Il documento è cluso. È una conferma che gli ITS hanno (11,5%), le Tecnologie dell’informazione elaborato sulla base dei dati raccolti dai un buon successo occupazionale, i loro e della comunicazione con 10 percorsi referenti degli ITS nella Banca dati na- diplomati sono giovani dotati di skills “abi- (8,8%) e le Nuove tecnologie della vita 3
Gli ITS sono e rappresentano la prima esperienza italiana di formazione terziaria professionalizzante. Una prima ragione di successo è rappresentata dal rapporto virtuoso con le imprese L’attività di docenza si caratterizza poi per l’uso di contenuti aggiornati e metodologie sviluppate nei luoghi di lavoro: lean thin- king, project work, team working, design thinking. Metodi e attività volte a sviluppa- re e in generale a supportare i processi innovativi connessi alle nuove tecnologie abilitanti 4.0 e a favorirne la concreta at- tuazione nelle diverse aree tecnologiche, sviluppando contestualmente soft skills strategiche per lo sviluppo di carriere la- vorative. Capacità di adattarsi ai cambia- menti, miglioramento continuo, capacità di analisi, capacità di apprendimento so- no proprio le competenze che i diplomati con 8 percorsi (7,1%). Complessivamente 37,2% rispetto al 2015 e del 31,5% rispet- hanno dichiarato utili di aver acquisito nei sono stati monitorati 2.774 iscritte e iscrit- to al 2017. corsi e valorizzato nei successivi percorsi ti. Abbiamo rilevato come l’area tecnologi- Questo si spiega grazie a una gestione or- lavorativi. ca più gettonata sia quella della meccani- ganizzativa che tiene conto delle attitudi- In sintesi, se si analizza la letteratura cor- ca dove i ragazzi possono, all’interno dei ni e delle aspettative dei singoli studenti e rente, soprattutto quella che proviene dal- laboratori, sviluppare le nuove competen- i bisogni delle aziende, a una prolungata le fonti economiche, uno dei maggiori im- ze digitali e misurarsi con le nuove meto- permanenza nelle dinamiche imprendito- patti della Quarta rivoluzione industriale dologie che riguardano le tecnologie abi- riali (il 41,6% del monte ore complessivo sul mercato del lavoro sarà quello relati- litanti 4.0. del percorso rispetto al 30% di ore obbli- vo ai nuovi fabbisogni di competenze. Gli Quali sono le caratteristiche che ren- gatorie) e a un affiancamento a tutor se- ITS hanno la possibilità di intercettarli nel dono il modello ITS vincente sul fronte nior. mentre sostengono i soggetti in formazio- dell’occupabilità? È durante lo stage che gli studenti sono ne nelle loro aspettative di sviluppo perso- Gli Istituti Tecnici Superiori sono e rap- pienamente coinvolti nei processi pro- nale nel sistema del lifelong learning e del presentano la prima esperienza italiana duttivi dell’azienda con compiti e obiettivi possibile inserimento lavorativo. di formazione terziaria professionalizzan- specifici e funzionali ai processi aziendali Come può essere migliorato questo te. Una prima ragione di successo è rap- proprie a ciascuna area tecnologica ed è modello formativo in un futuro segnato presentata dal rapporto virtuoso tra ITS proprio nel corso del tirocinio che i diplo- dall’economia delle reti e dalla digita- e imprese. Le imprese sono, infatti, pre- mati ITS (il 52,63%) ricevono le prime pro- lizzazione diffusa? senti nel modello organizzativo, parteci- poste di lavoro. Un ostacolo da superare è senza dubbio pano alla definizione dei piani di studi e Perché gli ITS possono essere uno lo scetticismo culturale nei confronti dei alla selezione degli studenti, contribuisco- strumento vincente nell’industria 4.0? percorsi tecnici. In Italia, a fronte di una no alla realizzazione dei percorsi con at- Questo modello si configura come un net- domanda forte ed elevata da parte del tività di docenza, mettono a disposizione work per promuovere innovazione, nel mercato del lavoro – e questo rappresen- i loro laboratori per le attività didattiche e panorama della piccola e media impresa ta un elemento di grande debolezza - l’op- contribuiscono allo sviluppo di competen- italiana, per proporre percorsi sulle tecno- zione tecnica è ancora una scelta secon- ze valutabili nei luoghi di lavoro. Un altro logie abilitanti 4.0 nel quadro di una loro ef- daria. Abbiamo, infatti, solo 10.440 iscritti elemento positivo è testimoniato, inoltre, fettiva applicabilità all’interno dei contesti un numero molto basso. La maggior parte dallo stage, un’esperienza particolarmen- aziendali. Vista la presenza intensiva de- di questi iscritti provengono dal diploma di te gradita dagli studenti (82,54%) e ap- gli istituti scolastici nelle fondazioni, questi istruzione secondaria di indirizzo tecnico prezzata anche dalle imprese; la parteci- costituiscono un attrattore per un poten- circa il 65%, e gli studenti degli istituti pro- pazione di queste ultime segna, per i dati ziamento dei percorsi formativi del siste- fessionali degli ITS si aggirano solo intor- di monitoraggio 2018, un incremento del ma di istruzione tecnico professionale. no ad un risicato 9%. 4
Il contributo a disposizione delle organizzazioni dei lavoratori è di 4.841.600 euro e per ogni singolo progetto si possono ricevere dai 150.000 euro ai 500.000 euro Informazione e formazione per le organizzazioni dei lavoratori: al via il nuovo bando EaSI Il programma può finanziare conferenze, seminari, tavole rotonde, studi, sondaggi, pubblicazioni, corsi formativi, creazione di reti e lo sviluppo di strumenti di formazione al 18 maggio 2018. Le organizzazio- ni candidate devono risiedere negli Sta- ti membri UE mentre i partner possono essere stabiliti anche nei paesi candidati. Il capofila o il soggetto unico proponen- te deve essere un sindacato che rappre- senta i lavoratori. Chi può presentare i progetti? Un unico beneficiario, ma deve essere un’orga- nizzazione che rappresenta i lavoratori a livello europeo o un consorzio mentre il capofila - se non è un’organizzazione rappresentante i lavoratori - deve essere in partenariato con un sindacato a livello Innovazione sociale e cambiamenti questi incentivi non possono coprire più europeo e con almeno un’organizzazione nell’occupazione sono alcuni degli obiet- del 90% dei costi totali. Il programma può con sede in un paese diverso da quello tivi del bando del programma EaSI utili finanziare progetti e attività come le con- del capofila. a rafforzare la capacità delle organizza- ferenze, i seminari, le tavole rotonde, gli Negli ultimi anni sono molte le grandi re- zioni dei lavoratori nelle numerose sfide studi, i sondaggi, le pubblicazioni, i corsi altà che vogliono supportare nello svilup- del mondo del lavoro. EaSI - da genna- formativi, lo sviluppo di strumenti di for- po le microimprese italiane per esempio io 2014 - riunisce tre programmi distin- mazione, la creazione di reti, lo sviluppo ad aprile è stato siglato un accordo da 50 ti PROGRESS, EURES, Microfinanzia- e scambio di migliori pratiche. Tutte que- milioni di euro tra il Fondo Europeo per menti e imprenditoria sociale. Grazie a ste iniziative devono avere una durata di gli Investimenti (FEI) la Commissione questo raggruppamento la Commissione 24 mesi. UE e UniCredit. Grazie a questo accor- Europea vuole raggiungere gli obiettivi L’evoluzione e i cambiamenti nel mondo do 2.500 microimprese italiane potranno prefissati delle politiche sociali e di im- del lavoro riguardano diversi ambiti come beneficiare della garanzia del FEI, che ri- piego. la qualità, la preparazione e la gestio- entra nell’ambito del programma europeo Il bando “Misure di informazione e forma- ne dei cambiamenti, la digitalizzazione per l’occupazione e l’innovazione socia- zione per le organizzazioni dei lavoratori” dell’economia e della società, le compe- le EaSI. UniCredit supporterà le aziende è uno strumento finanziario finalizzato a tenze e la mobilità intraeuropea, la migra- attraverso il programma di Social Impact promuovere l’occupazione sostenibile e zione, l’occupazione giovanile, la salute Banking per contribuire a sviluppare una di qualità con protezioni sociali, miglio- e la sicurezza sul lavoro, la modernizza- società più sostenibile e l’importo mas- rando le condizioni di lavoro per combat- zione dei sistemi di protezione sociale, la simo di ogni singola operazione sarà di tere l’emarginazione e la povertà. conciliazione vita-lavoro, l’uguaglianza di 25.000 euro. Il contributo a disposizione delle organiz- genere, l’antidiscriminazione, l’invecchia- Un vero e proprio cambiamento in atto ri- zazioni dei lavoratori è di 4.841.600 euro mento attivo, l’inclusione attiva e la digni- volto a promuovere le politiche per l’im- e per ogni singolo progetto si possono ri- tà del lavoro. piego, l’inclusione e l’innovazione sociale. cevere dai 150.000 euro ai 500.000 euro, Per presentare i progetti c’è tempo fino Per maggiori informazioni 5
Un modello di coworking e di co- location che genera connessioni e un ritorno economico: un luogo aperto a startup, aziende, acceleratori e investitori in cui è possibile favorire e promuovere sinergie e opportunità di business Palazzo Innovazione, un ponte tra imprese e talenti nel cuore del Sud Italia L’innovazione ha casa a Salerno. Nel Complesso Monumentale di Santa Sofia gli spazi sono stati progettati per permettere alle nuove realtà imprenditoriali di crescere e diventare fautrici della trasformazione digitale tere sul mercato globale. Il Sud Italia, insomma, si fa sempre più protagonista di iniziative e progetti di caratura mondiale e dalla forte impronta tecnologi- ca. Non ultima la Puglia, dove lo scorso 21 aprile è stato inau- gurato il nuovo Centro Tecnologico per la Fabbricazione Digitale - il FabLab Poliba - a Bitonto, in Provincia di Bari. La nascita di un nuovo hub di innovazione culturale costituisce un segnale importante per il progresso tecnologico ed economico-sociale anche nei settori della formazione e della ricerca nel Meridione. Il polo è dotato di macchinari e attrezzi per la fabbricazione digi- Uno spazio di 4 mila metri quadrati, più di 300 postazioni tra tale, come pantografi a controllo numerico, taglio laser, robotica, hotdesk a rotazione e workstation dedicate, oltre 100 posti in stampanti per manifattura additiva anche di grandi dimensioni, uno spazio eventi attrezzato, 11 uffici privati e sale meeting mo- di spazi di coworking e di sale meeting. derne e funzionali, apertura h24 per 7 giorni su 7: sono i nume- Non è da meno, infine, la “piccola Silicon Valley” situata nel cuo- ri del Palazzo Innovazione, il nuovo complesso a Salerno che re della Calabria: è tra Cosenza e Rende che NTT Data, colosso ospita professionisti e startup in cerca di postazioni temporanee, giapponese dell’ICT, ha assorbito una piccola startup locale spe- uffici privati o location per manifestazioni aziendali. Un polo che cializzata in sicurezza informatica e ha realizzato il suo prestigio- richiama gli innovatori nel cuore del Meridione, laddove general- so centro di ricerca scientifica, il terzo dopo Palo Alto e Tokyo: mente si ritiene che sia raro imbattersi in iniziative di eccellenza un distretto tecnologico in forte espansione, in cui l’età media nel campo del progresso tecnologico e culturale. dei dipendenti è 33 anni e che dà lavoro a più di 200 persone. Palazzo Innovazione propone dunque un modello di coworking e di co-location che genera connessioni e un ritorno economico: • N E W S L E T T E R • un luogo aperto a startup, aziende, acceleratori e investitori in cui è possibile favorire e promuovere sinergie e opportunità di business. Innovazione, sì, ma anche recupero e valorizzazione degli im- mobili di valore culturale: il centro, infatti, ha sede nel Comples- n°5 - MAGGIO 2018 so Monumentale di Santa Sofia, un luogo storico risalente al X secolo e oggi trasformato in ambiente professionale altamente COLOPHON tecnologico. È in questo suggestivo scenario architettonico che Redazione Cliclavoro la struttura fornisce spazi attrezzati per valorizzare i talenti locali, nazionali e internazionali. Direzione Generale dei Sistemi L’organizzazione degli spazi è stata progettata per facilitare le Informativi, Innovazione occasioni di incontro e stimolare investimenti e abilità creative, Tecnologica, Monitoraggio dati permettendo alle nuove realtà imprenditoriali di crescere, di di- e Comunicazione ventare fautrici della trasformazione digitale in corso e di compe- Via Fornovo, 8 - 00192 Roma redazionecliclavoro@lavoro.gov.it www.cliclavoro.gov.it 6
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