AGRICOLTURA COME TECNOLOGIA PASSATO, ATTUALITÀ E PROSPETTIVE - Federmanager Milano

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AGRICOLTURA COME TECNOLOGIA PASSATO, ATTUALITÀ E PROSPETTIVE - Federmanager Milano
Credits: Reuters/Erik De Castro

 AGRICOLTURA COME TECNOLOGIA
PASSATO, ATTUALITÀ E PROSPETTIVE
                        Luigi Mariani
Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura e Università degli studi
                     di Milano - Disaa

                                Luigi Mariani

            Museo Lombardo di Storia dell’agricoltura
                        Unimi Disaa

            https://allthingsgeography1.wordpress.com/tag/agriculture/
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Definizioni di agricoltura

definizione practica: coltivazione di piante e allevamento
di animali per produrre cibo e beni di consumo

definizione ecologica: simbiosi mutualistica fra esseri
umani, piante e animali

definizione biologica: governo del ciclo del carbonio da
parte dell’uomo nelle due fasi cruciali di fotosintesi e
respirazione
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Agricoltura e filiera agro-alimentare
L’agricoltura come componente di
una filiera agro-alimentare sempre
più      articolata:       non     solo
azienda/campo ma filiera a monte
(concimi,     fitofarmaci,     mangimi,
meccanica, ecc.) e filiera a valle
(conservazione,        trasformazione,    Filiera agro-alimentare
commercilizzazione all’ingrosso e al      www.freshpaza.it

dettaglio).

Oggi oltre il 50% delle popolazione
mondiale è inurbata e rifornire una
città presuppone         una struttura
logistica complessa che coinvolge
agricoltori, industria e commercio nel
raggio di migliaia di chilometri (altro
                                          Buenos Aires - www.expedia.com
che chilometro 0...).
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Un approccio storico

                                  Rispetto all’agricoltura (fenomeno
                                  che data alcune decine di migliaia di
                                  anni1) è più che mai essenziale porsi
                                  in una logica di tipo vichiano (non si
                                  può pretendere di analizzare e
                                  comprendere un fenomeno se non
                                  se ne indagano le origini e
                                  l’evoluzione nel tempo).
                                  Per ragoni di tempo ragioneremo
                                  soprattutto di XX secolo ma vi
                                  saranno richiami a epoche più
                                  remote…

(1) La rivoluzione neolitica si colloca 10000 anni Bp ma è preceduta da una lunga fase di
proto-agricoltura basata sul fuoco (fase di ignicoltura – Forni, 2013)
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Rapporto fra agricoltura e innovazione
Fin dalle origini l'agricoltura si fonda sull'innovazione
(rivoluzione del fuoco, neolitica, dell’aratro, del ferro, ecc.).

Riflessione antropologica: l'uomo replica quanto accade in
natura potenziandolo ai propri fini (fuoco, agricoltura, fusione
metalli..). Ciò vale anche per gli OGM…

Capacità di innovare:
- da sempre uno dei caratteri chiave dell’agricoltura (siamo agli
antipodi rispetto a chi ci parla di antichi saperi, tradizioni
millenarie, mulini bianchi, ecc.)
- è favorita dalle doti di flessibilità proprie di un settore fatto di
aziende che non sono la Fiat (esempio del 2003).

Innovazione:
- nelle agrotecniche (meccanica, idraulica, chimica, ecc.)
- nella genetica (nuove specie, nuove varietà)
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Rivoluzioni tecnologiche in agricoltura
                     (elenco non esaustivo)
1a rivoluzione (alcune decine di migliaia di anni fa’) : ingnicoltura.
2a rivoluzione (alcune decine di migliaia di anni fa’) : orticoltura (coltivazione
sui cumuli di rifiuti
3a rivoluzione (10mila anni fa): rivoluzione neolitica
4a rivoluzione (Mesopotamia 4000 a.C.): invenzione aratro discissore e
carro
5a rivoluzione (medio oriente XII secolo a.C.): rivoluzione del ferro
(applicato a aratri, vanghe, zappe, falci ecc.). Diffusa in Italia dagli Etruschi.
6a rivoluzione (epoca traianea / alto medioevo): invenzione aratro
rivoltatore.
7a rivoluzione (XVI-XVIII sec): diffusione piante dal nuovo mondo (mais,
patata, pomodoro, fagioli, ecc). La reazione negativa rispetto ad alcune di
queste (patata) ricorda quella agli OGM
8a rivoluzione (XIX sec.): scoperta della nutrizione carbonica atmosferica e
della nutrizione radicale con azoto, fosforo, potassio, ecc.
9a rivoluzione (XX sec): meccanizzazione con trattori, seminatrici,
trebbiatrici, ecc.
10a rivoluzione (XX sec): rivoluzione genetica (applicazione leggi di Mendel
e scoperta di Watson e Crick).
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Domesticazione delle piante – avviene in modo sincrono
   in 4 centri d’origine che “non si parlano” fra loro

 Principali centri di domesticazione delle colture con elencate alcune delle principali
 colture in essi domesticate (Gepts, 2004, modificato).
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Alle origini: la rivoluzione neolitica
Nascita dell’agricoltura in quattro centri d’origine molto
distanti fra loro (medio-orientale, asiatico, americano, sub-
sahariano) avvenuta in modo sincrono alla fine dell’ultima
glaciazione (11.000 anni bp).

Domesticazione di piante coltivate caratteristiche ->
civiltà del frumento, civiltà del riso, civiltà del mais (piante di
punta di “pacchetti” di specie caratteristici

Cosa significa “domesticare una pianta”: Il caso del
frumento

In parallelo si ha la domesticazione di animali (in
sequenza cane-17000bp, ovi-caprini-11000bp, maiale-
10000bp, bue-10000bp, equini-6000bp, ape-6000bp, baco
da seta 5000bp, ...)
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A cosa si deve la sincronicità della rivoluzione neolitica?
Due fattori principali:

Clima:
- mite nell’oscillazione di Allerod
- freddo-arido nel Dryas recente

Anidride carbonica: passando da 180 (glaciale) a
280 ppmv (interglaciale) fa crescere in modo
significativo il potenziale produttivo delle colture
(frumento: + 35%), aumentando anche la resistenza
allo stress idrico (Sage, 1995)
Sage, 1995 "Was Low atmospheric CO2 during the
Pleistocene a limiting factor for the origin of agriculture?“
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Olocene temperature - Greenland

above: air temperature at the summit of the Greenland Ice Sheet, reconstructed by Alley (2000) from GISP2 ice core data
   below: atmospheric CO2 content, as found from the EPICA Dome C Ice Core in the Antarctic (Monnin et al. 2004).
Termal - pluviometric diagram of Holocene in Europe
Effetti di CO2 su una pianta coltivata e una malerba

von Caemmerer S, Quick WP, and Furbank RT (2012). The development
of C4 rice: Current progress and future challenges. Science 336 (6089):
1671–1672.
Effetti di CO2 su una malvacea C3 (Abutilon theophrasti Medicus)

Plants di Abutilon theophrasti (C3) of 14 days of age, grown the same conditions of light,
waer and nutrients. Photo Dippery et al. (1995), shown in Gerhart e Ward, 2010.
Viticoltura come caso emblematico di innovazione
1850-1879, i 30 anni più neri della viticoltura italiana: in quei
trent’anni arrivano dall’America tre malattie che sconvolgono la
viticoltura italiana ed europea:
- Oidio (1850)
- Fillossera (1875)
- Peronospora (1879)
A salvarci fu la tecnologia (zolfo, solfato di rame, portinnesti americani).
Senza questi ritrovati innovativi la viticoltura oggi non esisterebbe.

In sintesi: l’agricoltura è da sempre un’attività innovativa
(altro che “antichi saperi”)…

    Oidio della vite                                      Peronospora della vite
XX secolo e rivoluzione verde
                         Poteva essere il secolo di Malthus, è stato
                         il secolo della rivoluzione verde
                         -> dal 1901 al 2000 la popolazione
                         mondiale si è quadruplicata ma la
                         produzione agricola è cresciuta di 5-6 volte

Theodore Gericault, Le radeau du Meduse, 1818-19.
Produzione delle 4 colture che nutrono il mondo
      (fonte: faostat3 - http://faostat3.fao.org/download/Q/QC/E)

Resa media ettariale del 2013 rispetto al 1961:
Frumento: triplicata (da 1.24 a 3.26 t/ha = +200% = +3.8% l’anno)
Mais: quasi triplicata (da 1.9 a 5.5 t/ha =+183% = +3.5% l’anno)
Riso: più che raddoppiata (da 1.9 a 4.5 t/ha =+140% = +2.6% l’anno)
Soia: più che raddoppiata (da 1.2 a 2.5 t/ha =+119%=+2.3% l’anno)
Maize in USA (decoupling of corn production from area farmed)

    Data source: US Census Bureau (1975, 2012) – (from Ausubel J.S,, 2015 - Nature rebounds
                     http://phe.rockefeller.edu/docs/Nature_Rebounds.pdf)
Alcuni dati globali su cui riflettere

 Speranza di vita alla nascita a livello mondiale                                           Percentuale di sottonutriti sulla popolazione
  dal 1950 al 2010 e con proiezioni fino al 2100                                                      mondiale (fonte: FAO)
fonte: ONU - World population prospects - http://esa.un.org/wpp/unpp/panel_indicators.htm

A chi va il merito: migliori cure mediche, ambiente più
confortevole e migliore alimentazione, cui l’agricoltura e la
zootecnia offrono un contributo formidabile (vegetali, carne,
pesce, latte, uova…).
I due grandi e misconosciuti alleati delle rivoluzione verde
Il clima del XX secolo (fattosi finalmente mite dopo la fine della
Piccola Era Glaciale)

Gli elevati livelli di CO2 (se riportassimo CO2 ai livelli pre-
industriali la produzione agricola globale clareebbe del 30%)
(Araus, 2003; Sage, 1995; Safe & Coleman, 2001).

Araus et al., 2003. Productivity in prehistoric agriculture: physiological models for the
quantification of cereal yields as an alternative to traditional Approaches, Journal of
Archaeological Science 30, 681–693

Sage, R.F., 1995. Was low atmospheric CO2during the Pleistocene a limiting factor for
the origin of agriculture? Global Change Biol. 1,93–106

Sage R.F., Coleman J.R., 2001. Effects of low atmospheric CO2 on plants: more than a
thing of the past, TRENDS in Plant Science Vol.6 No.1 January 2001.
Global greening
                                                                   Figure - Corroborating
                                                                   satellite images, models
                                                                   simulate greening 1990–
                                                                   2011 with growing net
                                                                   primary         production
                                                                   spanning           tropical,
                                                                   temperate, and boreal
                                                                   regions and all vegetation
                                                                   types but also some
                                                                   areas with losses. Trend
                                                                   measured in grams of
                                                                   carbon per square meter
                                                                   per year. (Sitch et al.
                                                                   2015).

References
Herrmann S.M., Anyambab A., Tucker C.J., 2005. Recent trends in vegetation dynamics in
the African Sahel and their relationship to climate, Global Environmental Change, Volume
15, Issue 4, December 2005, Pages 394-404
Helldén U. and Tottrup C., 2008. Regional desertification: A global synthesis. Global and
Planetary Change 64 (2008) 169–176
Sitch, S., et al. 2015. “Recent trends and drivers of regional sources and sinks of carbon
dioxide.” Biogeosciences 12:653–679. http://www.biogeosciences.net/12/653/2015/
Crop fraction of the global greening

Zeng etal 2014. Agricultural Green Revolution as a driver of increasing atmospheric CO 2
seasonal amplitude, Nature, vol 5015, 20 nov. 2014,
Paesaggi della green revolution - Frumento - Canada

               CANADA – YOHO NATIONAL PARK - FIELD OF WHEAT NEAR DRUMHELLER -
         http://www.giorgiozanetti.ca/rockies_2006/yoho_banff_2006/yoho_banff_album_2006.html
Paesaggi della green revolution - riso (Hunan – Cina)
      Wangcheng District of Changsha, capital of central China's Hunan Province, Oct. 28, 2013 -
             http://news.xinhuanet.com/english/photo/2013-10/29/c_132841601_2.htm
Paesaggi della green revolution – mais (Usa/corn belt)
Paesaggi della green revolution - Soia nella pampa argentina
Paesaggi della green revolution – Cotone Australia

Sourcehttps://www.agric.wa.gov.au/genetic-modification/information-genetically-modified-gm-crops
Paesaggi della green revolution – Colza Australia

Source: https://www.agric.wa.gov.au/genetic-modification/information-genetically-modified-gm-crops
Innovazione nelle agrotecniche
Innovazione nelle agrotecniche
Figlia di meccanica agraria, idraulica, chimica agraria, ecc.
Irrigazione con grande ala piovana (rendimento: oltre l’80%)

L’irrigazione aumenta e stabilizza nel
tempo le produzioni agricole
Oggi interessa il 20% degli arativi (300
milioni di ha) che producono il 40% della
produzione agraria globale.

                            Nature 515, 351–352 (20 November 2014)
Sistemazioni idraulico-agrarie

Sistemazione a onde negli Usa

                  https://allthingsgeography1.wordpress.com/tag/agriculture/
Innovazione nella genetica
Innovazione nella genetica – le basi scientifiche

    Teoria dell’evoluzione (Darwin - 1842)

    Leggi sull’ereditarietà dei caratteri (Mendel – 1865)

    Teoria dei centri genetici delle colture (Vavilov – 1926)

    Trasposoni (McClintock – 1951)

    Struttura tridimensionale DNA (Watson e Crick – 1953)
Innovazione nella genetica
Come si è fatta innovazione:

-   dalle origini al XIX secolo
-   nel XX secolo dopo la riscoperta delle leggi di Mendel
-   dopo la scoperta di Watson e Crick
Triticum boeoticum Boiss. – antenato selvatico (2n=14)

        Carta dell’areale di T. boeoticum

Based on Harlan & Zohary, 1955 -
https://sites.google.com/site/arbabajojarama/herbario/familias/generos/
Especies/triticum-boeticum-boiss-escanda-o-trigo-silvestre

                                                                          Triticum boeoticum Boiss. - foto di Dario Melia
                                                      https://plus.google.com/photos/105675413515082491353/albums/5751610229201552561
What means crop domestication – the case of winter cereals

- increase in grain dimension

- from grains tightly enclosed by
glumes to “naked” grains

- from brittle rachis that breaks
easily on threshing to tough rachis
Prima del XX secolo: il frumento passa da 14 a 42 cromosomi
Triticum Boeoticum Boiss.
     (antenato selvatico)
       14 cromosomi

 Triticum monicoccum L.       Triticum durum L.          Triticum aestivum L.
   (primo grano coltivato)       (Grano duro)                (Grano tenero)
       14 cromosomi             28 cromosomi                 42 cromosomi

        T. monococcum x                 T. durum x          T. aestivum
        Aegilops speltoides         Aegilops squarrosa
Lo scenario della selezione di grano duro e tenero - una
                  deduzione “inquietante“

Quando: fra 6000 e 9000 anni orsono

Dove: Medio Oriente, Egitto, Grecia

Come:
- campi coltivati infestati da graminacee de genere Aegilops
- spighe più grandi che l’agricoltore raccoglie e risemina
- frumento=specie autogama -> i caratteri si fissano con facilità
nella progenie

Il cibo di Frankenstein è con noi da migliaia di anni e con esso
produciamo pane e pasta, le eccellenze alimentari…
(Frankenstein; or, the modern Prometheus è il titolo dle libro di mary
Shelley…)
XX secolo – i frumenti a taglia bassa
                   (figli della genetica mendeliana)

      1565*                      1910                    1940              2010
 altezza=180 cm            altezza=180 cm          altezza=110 cm     altezza=80 cm
                                                                    (http://www.limagrain.com)

(*) Pieter Bruegel il vecchio, mietitori (1565).
I creatori dei frumenti a taglia bassa

   Nazzareno Strampelli con la moglie         Norman Borlaug

Come hanno agito: hanno sfruttato incroci con varietà giapponesi a
taglia bassa (Akagomuci e Norin 10)
XX secolo - Incroci interspecifici

La genetica tradizionale supera la barriera fra le specie ->
esempi:
- ibridi Triticum aestivum x Aegilops ovata per la resistenza
al freddo)
- ibridi mandarino pompelmo
- ecc.
-> con tali operazioni si sono trasferiti in modo “cieco”
migliaia di geni, senza avere la più pallida idea di quali
fossero le conseguenze (che tuttavia si sono rivelate in
genere positive…)

Un grande affinamento rispetto a tali tecniche consiste nel
trasferire solo e unicamente i geni che interessano -> ecco
la ragione degli OGM, figli della scoperta di Watson e Crick
Organismi Geneticamente Modificati - definizione
-Trasferimento di geni da una specie all'altra: assai diffuso in
natura ove dà un grande contributo all’evoluzione -> es: insetti
ematofagi e trasferimento di geni fra uomo ed altri animali (Gilbert et
al., 2014); Agrobacterium e trasferimento di geni fra vegetali -> l'uomo
replica quanto accade in natura potenziandolo per i propri fini
Caso più classico di OGM: Bacillus turingiensis presenta un gene
che sintetizza una proteina tossica per varie specie di insetti (un
insetticida naturale, il che fa si che tale batterio sia usato da decenni
per la lotta biologica) -> si trasferisce il gene responsabile in mais....
-Nel caso in cui il trasferimento di geni avvenga all’interno della
stesso specie/genere si parla di organismi cisgenici mente se la cosa
avviene fra specie/generi diversi si parla di transgenici. Gli organismi
che derivano da tali pratiche sono Organismi Geneticamente
Modificati – OGM)
Gilbert et al, 2010. A role for host - parasite interactions in the horizontal transfer of
transposons across phyla,Nature, Vol 464, 29 apr.
Gli OGM
          (figli della scoperta di Watson & Crick)
                                          I mais BT
          Piralide (Ostrinia nubilalis)               Diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera)
        Non BT                       BT                  BT coleoptera               Non BT

http://www.nature.com/scitable/knowledge/library/use-and-impact-of-bt-maize-46975413
http://www.isaaa.org/resources/publications/briefs/49/pptslides/pdf/B49-Slides-English.pdf
OGM: Li consumiamo ma non li produciamo
                   il rapporto con i competitor

Fino a non molti anni orsono l’agricoltura USA era estensiva
(a basse rese) e l’agricoltura italiana era intensiva.

Oggi i rapporti si stanno invertendo (anche grazie agli OGM).

Secondo dati FAO (faostat3) la produzione media annua di
mais nel ventennio 1981-2000 era di 81 q/ha in Italia e di 73
q/ha negli USA mentre nel tredicennio 2001-2013 le
posizioni si sono invertite con 90 q/ha in Italia (+11% rispetto
a 1981-2000) e 93 q/ha negli USA (+27% rispetto a 1981-
2000).

Da questo gap discende almeno in parte la sempre più forte
dipendenza dall’estero per le materie prime essenziali per la
nostra industria alimentare.
Le paure (e come queste vengono superate)
Potenziali problemi per l'uomo per l'ambiente e insiti nelle
tecniche Ogm ovvero perché potrebbero essere dannosi?

- Per la salute umana e animale -> tossicità, allergie -> la
tranquillità ci deriva dai test eseguiti dalle autorità di controllo

- Per l’ambiente -> occorre valutare caso per caso e
sperimentare prima in laboratorio e poi in campo (esempio del
salmone transgenico: gli individui sono tutti dello stesso sesso e
sterili per cui il loro rilascio nell’ambiente non può inquinare le
popolazioni naturali).
Cibi OGM: salubrità per uomo e animali
Cibi prodotti con OGM: consumati nel mondo da oltre 20 anni (anche
da noi) senza che si siano riscontrate patologie specifiche o
controversie legali di rilievo (Key et al., 2008).
Controlli sulla salubrità dei cibi OGM: sono condotti ad es. da EFSA
(Eu) o FDA/USDA (Usa) e sono molto stringenti (molto più di quanto lo
siano quelli sui cibi derivanti da colture tradizionali), per cui
garantiscono la stessa sicurezza degli analoghi cibi convenzionali (UE,
2010).
Conclusione di numerosi panel di esperti internazionali: a) cibo
transgenico è altrettanto sicuro del cibo prodotto in altro modo b) le
tossinfezioni alimentari (da Salmonelle, clostridi, ecc.) sono molto più
pericolose per la salute umana (DeFrancesco, 2013).

DeFrancesco L., 2013. How safe does transgfenic food need to be?, Nature
biotechnology, val. 31, n.9, sept. 2013
European Commission, 2010. A Decade of EU-funded GMO Research 2001–2010
(eu, Luxemburg, 2010).
Key , Ma J. K.C. and Drake P.M.W., 2008. Genetically modified plants and human
health, Journal of the Royal Society of Medicine, 101:280.
Problemi politici aperti

Sovranità alimentare: siamo dipendenti dall’estero per il
35% dei concentrati per l’alimentazione zootecnica e per il
50% del grano duro da pasta. Parlare di eccellenze
alimentari nazionali è sempre più difficile….

Uscire da una tecnologia significa abbandonarla nelle
mani dei privati (le multinazionali…) mentre ci sarebbe oggi
bisogno di ricerca pubblica per due motivi ->
1. Evitare derive indesiderate
2. Coprire settori che il privato non ha interesse a
   sviluppare (es. mais vs grano duro)
Le sfide per il futuro: nutrire il mondo nel 2050

              CANADA – YOHO NATIONAL PARK - FIELD OF WHEAT NEAR DRUMHELLER -
        http://www.giorgiozanetti.ca/rockies_2006/yoho_banff_2006/yoho_banff_album_2006.html
Cosa fare per soddisfare le esigenze alimentari di 9.3
                   miliardi di abitanti?

Secondo FAO (2003 e 2006) occorrerà:

-aumentare del 50-70% la produzione agricola

-difendere i suoli agricoli da urbanesimo e altri usi

-fare educazione alimentare (equilibrio fra cibi di origine
vegetale e animale, diete equilibrate)

- rendere l’agricoltura meno esposta alla variabilità del clima,
più sostenibile e più rispettosa della biodiversità
Risorse e vincoli
arativi: 1,4 miliardi di ha (0,20 ha per abitante)

Terreni irrigui : 320 milioni di ha (20% degli arativi; 40% del
prodotto)

pascoli: 3,2 miliardi di ha (0,5 pro capite)

foreste : 4 miliardi di ha (0,6 pro capite)

Colture permanenti: 160 milioni di ha

Popolazione inurbata: 52% della popolazione del pianeta

-> urge una nuova rivoluzione verde con innovazioni massicce nei
settori delle genetica e delle agrotecniche (più tecnologia!) ->
questo a mio avviso il messaggio che avrebbe dovuto dare Expo
2015.
Scopi energetici vs scopi alimentari

1. la competizione non dovrebbe creare penuria di generi
alimentari o produrre eccessivi incrementi di prezzo -> da
questo punto di vista l'agricoltura è favorita dal fatto che
abbiamo un raccolto ogni 6 mesi ed è raro che più raccolti
consecutivi siamo al di sotto della norma) -> le sole
eccedenze si potrebbero destinare a scopo energetico senza
intaccare la sicurezza alimentare.

2. l'uso energetico dovrebbe privilegiare i sottoprodotti (es.
paglie), evitando però di intaccare la fertlità dei suoli

3. l'uso energetico dovrebbe privilegiare i reflui zootecnici

4. l'uso energetico dovrebbe essere focalizzato sulle
biomasse forestali (gestione razionale del bosco).
Prospettive offerte dalle agrotecniche
Ottimizzazione dell’uso delle risorse attraverso:

- Agricoltura di precisione

- Agricoltura conservativa (inclusa aridocoltura)

- Difesa integrata
Prospettive offerte dalla genetica
Vegetali:
- introduzione della morfologia C4 in piante C3
- resistenza alle funghi, insetti, ecc.
- tolleranza a diserbanti a basso impatto ambientale
- resistenza ad avversità abiotiche (siccità, salino, ecc.)
- introduzione dei noduli radicali con batteri simbionti
- problema della celiachia (intolleranza al glutine)

Animali:
- maggiore efficienza di conversione degli alimenti
-caratteri graditi all’industria (es: tenore e carateristiche dei
grassi e delle proteine del latte)
-caratteri graditi al consumatore (es: caratteri organolettici,
contenuto in acidi grassi poli-insaturi)
Conclusioni
-> Il dibattito sulla tecnologia in agricoltura (su cui Expo 2015
si è ben guardato da far chiarezza) si cala nel più ampio
dibattito sulle prospettive dell'umanità

-> Un futuro di prosperità (oggi per la prima volta è alla
nostra portata un mondo libero dall'insicurezza alimentare)..

A condizione di conservare la fiducia nella tecnologia.
Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura e Museo del pane
       Sant’Angelo Lodigiano – Castello Visconteo
Fine
Perdite globali da parassiti/patogeni/malerbe (Oerke, 2006)

Problemi simili si hannp per le malattie del bestiame.

Oerke E.C., 2006. Crop losses to pests, Journal of Agricultural Science (2006), Cambridge
University Press , 144, 31–43.
La chimica in agricoltura
La chimica costa per cui un buon imprenditore 1) la usa solo se
necessario e 2) ne fa volentieri a meno se esistono tecniche
alternative meno costose. Ma dove si usa la chimica?
Agrofarmaci (insetticidi, fungicidi, diserbanti, farmaci per il bestiame,
ecc.): Senza agrofarmaci i danni sarebbero ben maggiori (addio
sicurezza alimentare).
Possibili alternative: lotta biologica condotta con i nemici naturali
(utili solo in un numero limitato di casi) oppure selezione di varietà
vegetali / razze di bestiame resistenti -> innovazione nella genetica
Concimi di sintesi: oggi il 50% delle proteine umane è ottenuto con
l’azoto attinto dall’atmosfera con il benemerito processo Haber –
Bosch. Rinunciarvi porterebbe ad una catastrofe alimentare.
Possibili alternative: “convincere” le piante ad assorbire l’azoto
dall’atmosfera come fanno le leguminose grazie ai batteri in simbiosi
con le radici -> innovazione nella genetica
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