Piano Strategico 2018 2021 - Distretto 2110

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Piano Strategico 2018 2021 - Distretto 2110
Giombattista Sallemi
    Governatore 2018 - 2019

                              Piano Strategico 2018 - 2021
Il Distretto (D) è un territorio geografico in cui i Rotary Club (RC) sono raggruppati in
funzione dei compiti amministrativi del Rotary International (RI).
L’organizzazione e le attività del D hanno la funzione di indirizzare e verificare che i singoli
Club e, di conseguenza i loro Soci, traducano in pratica lo scopo del RI.
Il Governatore (DG) guida e coordina tutti i funzionari distrettuali, per fornire ai Rotary
Club (RC), tutte le indicazioni necessarie a supportarli nel raggiungimento degli obiettivi
del RI, per assicurare la continuità amministrativa e per aumentare il livello di efficienza dei
singoli Club e quindi di tutto il D.
Finalità del Piano Strategico
Il Piano strategico (PS) di un D fornisce la struttura base per garantire il suo futuro ed
assicurare che il Rotary sia sempre riconosciuto come un'organizzazione rispettabile e
dinamica che s'impegna a far crescere le comunità in tutto il mondo.
Lo scopo del PS è quello di fornire al DG e ai suoi successori una guida e delle linee di
indirizzo al fine di favorire la crescita e lo sviluppo del D e dei suoi Club nel solco della
continuità.
Presupposto del PS è che i programmi individuati, i metodi di attuazione e le strategie
operative da mettere in campo siano sviluppati e realizzati anno per anno tenendo ben
presenti gli obiettivi e le priorità individuate ed inserite nel PS, in accordo a quanto richiesto
dalla missione e dalla visione del RI.
Missione
La Missione del D, analogamente a quanto stabilito dal RI, è quella di “Servire gli altri,
promuovere l’integrità e favorire la comprensione, la buona volontà e la pace nel mondo
attraverso una rete di professionisti, imprenditori e personalità di spicco della comunità”.
Visione
La seguente definizione di Visione, formulata dal RI, è totalmente condivisa e fatta propria
dal D: “Crediamo in un mondo dove tutti i popoli, insieme, promuovono cambiamenti positivi
e duraturi nelle comunità vicine, in quelle locali, in ognuno di noi”.
Obiettivi strategici
I rotariani siamo persone intraprendenti che agiscono responsabilmente per cercare di risolvere
alcuni tra i più pressanti problemi del mondo.

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Il Piano strategico del RI, ha individuato tre priorità strategiche, sostenute da 16 obiettivi,
tutti recepiti dal D.
Questi sono stati individuati sulla base delle esperienze pregresse, al fine di assicurare in
futuro la presenza di un Rotary sempre più forte e dinamico.
Sostenere e rafforzare i Club
Promuovere innovazione e flessibilità
Incoraggiare i Club a partecipare a tutta una serie di attività umanitarie
Promuovere la diversità tra i Soci
Migliorare la cooptazione e la conservazione dell’effettivo
Formare nuovi leader
Avviare nuovi Club
Incoraggiare la pianificazione strategica
Focus ed incremento dell’azione umanitaria
Eradicare la polio
Incrementare il numero di progetti sostenibili con programmi ed attività incentrate sui giovani
e leader promettenti e sulle sei aree d’intervento previste dal Rotary.
Aumentare la collaborazione ed i rapporti con le altre organizzazioni.
Sviluppare progetti significativi, a livello locale ed internazionale.

Migliorare l’immagine pubblica e la consapevolezza
Unificare l’immagine e la consapevolezza del brand.
Pubblicizzare l’azione orientata al servizio.
Promuovere i valori fondamentali.
Enfatizzare l’azione professionale.
Incoraggiare il Club a promuovere le opportunità di networking e le attività di prestigio.
Valori
I valori sono una componente sempre più importante della pianificazione strategica, visto
che guidano le intenzioni e la direzione della leadership del Rotary.
I nostri valori fondamentali sono:
Amicizia e Comprensione mondiale
Noi creiamo relazioni durature.
Etica e Integrità
Noi onoriamo i nostri impegni.
Diversità
Noi rispettiamo i diversi punti di vista.
Competenza professionale, Servizio e Leadership
Noi ci mettiamo a disposizione della società civile.

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Iniziative di ordine generale
Al fine di consentire al D di conoscere le proprie potenzialità, e poterne più facilmente
individuare le criticità, si ritiene opportuno sostenere, sempre di più, tutte le procedure
necessarie ad ottenere - attraverso un lavoro coordinato tra la Segreteria Distrettuale ed i
Consiglieri Segretari dei Club - il corretto utilizzo del programma Rotary Club Central che
consente la definizione ed il monitoraggio completo dei loro obiettivi, delle attività di
servizio svolte dai club nel territorio o in altre parti del mondo, il tipo d’intervento realizzato,
le somme impegnate, i rotariani impegnati nell’attività e la durata del progetto ed i risultati
conseguiti. Inoltre il D si è dotato del programma Club Runner che consente la gestione di
tutte le procedure necessarie all’ottimale espletamento delle attività amministrative del D.
1) Sostenere e rafforzare i Club
Il D, negli anni, è stato caratterizzato da una grande espansione passando dai 60 club dell’a.r.
2003 - 2004, ai 93 club dell’a. r. 2018 - 2019.
In considerazione di ciò si ritiene opportuno, per il prossimo triennio, di consolidare
ulteriormente i RC con particolare attenzione a quelli di più recente istituzione e quelli in
difficoltà, migliorandone il livello di formazione ed informazione rotariana.
Occorre inoltre favorire la crescita della leadership rotariana, stimolando la formazione dei
soci a tutti i livelli. A tale scopo, il D organizzerà annualmente un Seminario di
formazione per Dirigenti Distrettuali. Promuoverà lo svolgimento di riunioni d’Area
d’informazione rotariana, da realizzare in interclub, aperte a tutti i rotariani, ed indirizzate,
prevalentemente, alla formazione dei nuovi soci (specialmente quelli ammessi negli ultimi
due - tre anni): la partecipazione a tali riunioni sarà “obbligatoria” ed ogni Presidente di
club dovrà sensibilizzare adeguatamente tutti i soci, non solo quelli di recente ammissione,
affinché partecipino a tali manifestazioni. La formazione permanente di tutti i rotariani,
infine, sarà attuata favorendo e stimolando, da parte di tutti i club, la più ampia partecipazione
di soci ai vari eventi internazionali e distrettuali - Congressi internazionale e distrettuale,
Institute di Zona, Incontri, Seminari e Forum distrettuali, Comitati Interpaese (CIP) -;
sollecitando i soci ad “imparare a navigare” nel Sito web del RI; stimolando il dibattito
formativo ed informativo all’interno di ogni singolo club. A tale proposito il D fa proprio
il suggerimento del RI di istituire, all’interno di ogni singolo club, la figura dell’Istruttore
di club con il compito di organizzare riunioni e dibattiti tra i soci, nel corso dell’anno
sociale, sia autonomamente, sia con il supporto delle risorse del D (Istruttore distrettuale e
Assistenti del DG) al fine di migliorare la formazione Rotariana e favorire lo sviluppo della
Leadership.
Lo sviluppo dell’Effettivo (espansione interna) va affrontato in maniera differenziata da
club a club. Resta appropriato ed auspicabile favorire l’aumento dell’Effettivo qualificato
nei club in cui il numero dei rotariani sia inferiore ai 40-50 soci attivi, mentre è preferibile
attuare solo strategie di qualificazione dell’Effettivo in quelli con un numero di soci attivi

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oltre le 80 unità.
La costituzione di nuovi club (espansione esterna) rappresenta un evento da prendere in
considerazione solo in quelle aree in cui approfondite e scrupolose indagini territoriali ne
confermino la reale necessità, soprattutto senza creare turbative alle realtà esistenti.
Non si ritiene una strategia corretta ed opportuna la costituzione di nuovi club per aumentare
il numero dei soci.
Si auspica, comunque, che il numero complessivo di rotariani del D aumenti annualmente
attraverso una sempre maggiore apertura verso le donne ed i giovani e soprattutto
prevenendo le dimissioni di soci.
Si ritiene opportuno, altresì, esortare i Dirigenti dei RC a programmare lo sviluppo di club
equilibrati, utilizzando l’Elenco delle Classifiche elaborato dall’apposita Commissione
distrettuale ed approvato al XXX Congresso Distrettuale, favorendo la copertura delle
nuove professioni e l’ammissione nei club di un importante numero di donne, di giovani
(età dai 30 ai 40 anni), di Alumni (ex componenti GSE, ex borsisti della Pace, ex partecipanti
ai RYLA, di ex rotaractiani, etc).
In riferimento alla ricerca della qualità nello sviluppo dell’Effettivo, si ritiene importante e
degno della massima attenzione il periodico e puntuale aggiornamento di una Banca Dati di
Alumni del D. Come suggerito dal RI, questi giovani (Alumni) che hanno conosciuto il
Rotary in maniera privilegiata, usufruendo di uno dei suoi progetti, rappresentano per il RI e
per il D delle potenziali risorse che non bisogna disperdere. Questi giovani, entrati nella
grande famiglia del Rotary attraverso una porta “speciale”, ne hanno potuto apprezzare
l’importante ruolo e viverne, anche se per un periodo di tempo limitato, i grandi ideali di
pace, solidarietà e service. Seguirli nel tempo consentirà di cooptarli come soci, quando e
se matureranno le condizioni opportune.
Per facilitare il raggiungimento dei suddetti obiettivi, saranno utilizzate le seguenti risorse
distrettuali: Assistenti del DG; Commissione distrettuale per l’Espansione, il
Mantenimento e lo Sviluppo dell’Effettivo; Commissione distrettuale Alumni;
Commissione distrettuale per le nuove generazioni.
È considerato e resta prioritario favorire i processi di affiatamento all’interno dei club specie
attraverso progetti di servizio che coinvolgono direttamente i soci nelle attività: il
coinvolgimento fa sentire utili e parte integrante del club. Il Servizio è l’elemento che lega
e rafforza la compagine dei Soci. Ed ancora è considerato e resta prioritario far conoscere i
progetti di servizio realizzati dal club attraverso efficaci processi di comunicazione interna
ed esterna: ciò è fondamentale per sviluppare il senso di appartenenza all’associazione.
2) Focus e incremento dell’azione umanitaria.
Favorire la diffusione delle sovvenzioni distrettuali e delle sovvenzioni globali, secondo
quanto stabilito dalla Rotary Foundation (RF). Assegnare i contributi ed il sostegno del D,

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solo a quei club che siano riusciti ad elaborare significativi progetti di servizio locali,
massimizzando l’impegno delle risorse professionali del club. Detti progetti assumono
maggiore valenza se vengono realizzati con la compartecipazione dei club di un’Area
distrettuale.
Sostenere economicamente ed aiutare i RC nella realizzazione di importanti progetti
internazionali, secondo quanto indicato nei programmi della RF.
Promuovere in tutti i club del D la programmazione e l’implementazione di progetti di
servizio in tutte le sei “aree di intervento” previste dal Rotary, al fine di migliorare lo
sviluppo sociale, civile e culturale delle singole comunità locali e internazionali.
Utilizzare nell’attuazione del programma le seguenti risorse distrettuali: Assistenti del
DG; Commissione e Sottocommissioni distrettuali per la RF; Commissioni per i
programmi del R.I.; Commissioni per i progetti distrettuali.
Stimolare la contribuzione volontaria dei RC, auspicando di raggiungere in tutti i club del D
la donazione di 100 dollari a socio per il Fondo Programmi e di 20 dollari a socio per il
Fondo Polioplus.
Stimolare la contribuzione volontaria dei soci dei club per far sì che in tutti i club tutti i soci
abbiano individualmente versato 10 €.
3) Far conoscere il Rotary e migliorare l’immagine pubblica.
Il D riconosce l’importanza della comunicazione sia interna che esterna necessaria per
migliorare la consapevolezza dell’essere rotariano e l’immagine pubblica del Rotary.
Il D si impegna a curare particolarmente l’immagine pubblica del Rotary, utilizzando i
“media” in occasione di eventi distrettuali, divulgando le attività ed i progetti di servizio di
tutti i club attraverso il “Rotary 2110 Magazine” e la rivista nazionale “Rotary”, e mantenendo
e potenziando il sito web del D.
Far sapere a tutti i Rotariani cosa è il Rotary (Ideali, Missione, Visione, Priorità
Strategiche) e cosa fanno i Rotariani, localmente ed in ambito internazionale, anche attraverso
la Fondazione Rotary (progetti di servizio).
Dare visibilità ai progetti. Meno conferenze, spesso inutili se non noiose, e più attività di
servizio. Occorre tralasciare il recupero o il restauro di beni culturali o ambientali (ci sono
Istituzioni che lo hanno come obbligo statutario e che lo fanno meglio di noi) ed impegnarsi
in attività e progetti utili ai bisogni del singolo e, conseguentemente, della collettività.
Il D si farà promotore affinché i club - nel rispetto del Piano Direttivo di club - costituiscano
al loro interno delle Commissioni Relazioni Pubbliche o un Delegato all’informazione e
comunicazione al fine di portare a conoscenza delle loro comunità di appartenenza, che
il Rotary è presente localmente e che è operativo nel territorio con progetti di servizio
utili e realizzabili nei diversi campi di attività del RI (umanitari, educativi, professionali,

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sociali, etc.).
Il D si farà promotore, altresì, nelle forme e nei modi che saranno di volta in volta valutati,
dello svolgere il 23 febbraio di ogni anno (o nel week-end immediatamente precedente o
seguente), una manifestazione comune che coinvolga il 100% dei club del D, per ricordare il
Fondatore del RI e far conoscere alle comunità locali, cosa è il Rotary (Ideali, Scopi,
Attività di Servizio locali ed internazionali) e quali attività svolga in campo umanitario,
educativo e sanitario attraverso (le attività dei Club, le cinque via d’Azione, i Progetti di
Servizio nel territorio, e i Programmi della RF).
La commissione distrettuale per il piano strategico avrà il compito di diffondere tra i club la
conoscenza del piano e di seguirli nella formulazione del loro piano strategico verificando
che sia sviluppato in aderenza al piano strategico del RI e del distretto.
Nuove Generazioni
Incrementare la costituzione di nuovi Interact e Rotaract, esortando ciascun club del D ad
impegnarsi, ognuno in relazione alle esigenze del proprio territorio, nella costituzione e nel
patrocinio di almeno uno di questi club giovanili rotariani.
Accrescere l’attività di servizio dei giovani (rotaractiani ed interactiani) all’interno del D
(mediante progetti comuni con il Rotary), seguendoli ed indirizzandoli nella fase di
elaborazione dei loro progetti, ed aiutandoli sotto il profilo organizzativo ed economico
(solo in casi eccezionali, occasionali e sporadici) durante la realizzazione degli stessi.
Sensibilizzare i RC padrini, affinché, entro il prossimo triennio (2018 - 2021), avviino un
progetto di servizio comune con i Rotaract club da loro sponsorizzati.
Sensibilizzare i Rotaract club sulla necessità che per mantenere lo stato di certificazione dal
RI, il presidente del club deve aggiornare le informazioni sul club e sull’effettivo con il RI
ogni anno, entro e non oltre il 30 giugno. Il mancato inoltro delle informazioni sul club e
sull’effettivo al RI per un periodo di due anni determinerà la radiazione del club.
Ribadire che i Rotaract club dipendono dalla continua partecipazione attiva del Rotary club
padrino e che le procedure di ammissione dei soci vanno stabilite dal Club in consultazione
con il Rotary club padrino.
Ribadire che la sponsorizzazione di un club Interact da parte di un Club Rotary è una precisa
assunzione di responsabilità che obbliga alla rigorosa osservanza di quanto previsto dagli
ordinamenti del RI e dalle regole di tutela del RI ed impone l’obbligo di accompagnamento
dei soci di ogni Club Interact, da parte del Delegato di Club Rotary per l’Intaract o, in
caso di impossibilità, da un rotariano o da un genitore, nel rispetto dello standard di
supervisione, fissato nella misura minima di un adulto ogni otto minori; che non è consentito
l’accompagnamento da parte di interactiani maggiorenni o di rotaractiani; che le
Assemblee Distrettuali, compresa quella elettiva, dovranno svolgersi di domenica o in una
giornata festiva, dovranno concludersi nell’arco di una giornata e non debbono prevedere

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pernottamenti.
Far crescere il numero totale di candidati, proposti annualmente dai club, per partecipare
alla selezione distrettuale per le borse di studio. Incrementare il numero di Scambi Giovani
effettuati per anno dal D.
Favorire lo sviluppo della leadership professionale nelle nuove generazioni, secondo quanto
stabilito dagli ideali del Rotary, organizzando e sponsorizzando annualmente un RYLA
distrettuale. Tutti i Rotary club del D saranno coinvolti in questo progetto di servizio a
favore dei giovani, e saranno invitati a proporre almeno un candidato, preferibilmente non
rotaractiano, e a sostenere economicamente la sua partecipazione all’evento. Il partecipante
più meritevole potrà essere sponsorizzato dal D per la partecipazione ad eventuale RYLA
nazionale.
Il D si propone di raggiungere il seguente “Target”: che ogni Rotaract club del D possa far
partecipare al RYLA almeno un socio sponsorizzato dal Rotary Club padrino.
Incrementare il Programma Scambio Giovani nel quale il D è, da qualche anno, fortemente
impegnato. A questo proposito è inderogabile il rispetto della competenza territoriale. I Club
non possono accogliere domande per uno scambio, sia a breve che a lungo termine, da parte
di ragazzi che non risiedono nella propria area di competenza. Tale esigenza scaturisce da
ovvi motivi di opportunità e da necessità pratiche in quanto la gestione del partecipante allo
scambio diverrebbe oltremodo difficoltosa. Basti pensare all’attività del Tutor che, non
essendo presente nel luogo di residenza dell’inbound, sarebbe inefficace e alle problematiche
che ne potrebbero derivare in relazione ai rapport fra famiglia/ragazzo-a/scuola/club.
Utilizzare nell’attuazione del programma le seguenti risorse distrettuali: Assistenti del DG,
Commissioni per il Rotaract, per l’Interact, per il RYLA, per lo Scambio dei Giovani,
Sottocommissioni RF.

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                             APPENDICE AL PIANO STRATEGICO

Aspetti organizzativi e gestionali del distretto
La struttura organizzativa distrettuale è funzionale al supporto da dare ai club per favorirne
l’attività di servizio ed il loro rafforzamento in coerenza con gli obiettivi del piano strategico.
Si ritiene necessario procedure alla Revisione del Regolamento Distrettuale ed in particolare
delle Sezioni:
- Elezione del Governatore distrettuale (Sezione A)
- Riunioni periodiche nel Distretto (Sezione B)
  Specifitanente il punto B.6. Seminario distrettuale sull’Effettivo e sulla Leadership distrettuale.
  Abolizione, a partire dall’anno 2019 - 2020, del Seminario sulla Leadership distrettuale.
- Piano direttivo distrettuale (Sezione E)
  Specificatamente il punto E.17. Delegato distrettuale per l’Azione Interna (abolizione della
  Commissione distrettuale Azione Interna con decorrenza 1° luglio 2019),
  E.17.1. Commissione distrettuale per la Leadership (abolizione della Commissione distrettuale per
  la Leadership).
- Altre norme (Sezione F)
Gestione dei fondi del Distretto
Il governatore in carica ha la responsabilità della gestione dei fondi del D derivanti delle
somme ricevute dai club e dal RI che utilizzerà secondo quanto previsto nel bilancio
preventivo sottoposto all’assemblea distrettuale. Tali fondi dovranno essere rendicontati
alla prima manifestazione distrettuale utile (assemblea/congresso) e, comunque, entro la fine
dell’anno rotariano successivo, mediante presentazione del bilancio consuntivo. Le somme
non spese andranno in economia e potranno essere utilizzate dal governatore successivo.
Le somme impegnate, ma non ancora spese, resteranno nella disponibilità del governatore
uscente sino alla rendicontazione da avvenire nei tempi sopra indicati, dopodiché
entreranno nella disponibilità del governatore in carica che avrà cura, nella continuità,
di assicurarne il pagamento.
I fondi speciali costituiti presso il D, e specificatamente il fondo Calamità, dovranno essere
rendicontati dal governatore uscente a quello subentrante entro il mese successivo alla
scadenza del mandato (31 luglio), per consentire l’immediata piena disponibilità di tali
fondi vista la loro natura di fondi vincolati ad attività di interesse del D e da esso svolte.
Operativamente i fondi, di qualsiasi natura e provenienza, saranno depositati in uno o più
conti intestati al D. Il prelievo di somme e/o il pagamento di conti e/o di fatture dovrà avvenire
sempre a firma congiunta del Tesoriere e del Governatore (o del Presidente della
Commissione Finanze o da altra figura indicata dal Governatore in carica).
La revisione dei conti dell’anno rotariano e dei fondi del distretto è affidata alla
commissione finanze. La certificazione del bilancio deve essere affidata a Revisori dei Conti

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esterni all’Associazione. Il governatore risponde personalmente di eventuali squilibri nella
gestione finanziaria del distretto.
Politica di ospitalità e rappresentanza.
Nell’organizzazione del Congresso distrettuale, tenendo nella dovuta considerazione la
necessità di favorire la partecipazione attiva dei Governatori Emeriti e consorti e per
permettere il trasferimento di conoscenze ed esperienze tra vecchi e nuovi rotariani, il D,
ove compatibile con le disponibilità di bilancio, si farà carico delle spese di ospitalità dei
Governatori Emeriti e consorti, con esclusione delle spese di trasporto e di iscrizione alle
manifestazioni.
Sono integralmente a carico del D, in occasione del Congresso distrettuale, le spese di
ospitalità per il Rappresentante del Presidente Internazionale e consorte, i Dirigenti del
Rotary International, i componenti dello Staff del Governatore e consorti, tutti i relatori sia
rotariani che non rotariani e consorti, i Consiglieri di Segreteria ed il Segretario esecutivo
di volta in volta chiamati a presenziare dal Governatore. Agli Assistenti del Governatore
e consorti, in occasione del Congresso distrettuale, è riservata ospitalità esclusivamente
per la cena di gala. Resta salva la possibilità per il Governatore di disporre eventuali altre
ospitalità che ritenesse necessarie.
Le spese per la partecipazione all’Assemblea ed al Congresso del DGE e del DGN e
coniugi, saranno a loro carico, attingendo dalle loro dotazioni, così come riportato nel
regolamento dell’Associazione.
In occasione dell’organizzazione dell’Assemblea di formazione distrettuale, del Seminario
di formazione distrettuale e di altri eventi di carattere distrettuale, che non prevedono
pernottamenti, quali i Seminari obbligatori, i Seminari facoltativi ed i Forum distrettuali,
il Governatore, sulla base del programma, potrà decidere di volta in volta, i criteri da
adottare. Sulla base della prassi consolidata di ospitalità, in occasione delle Visite ufficiali
del Governatore ai Club, il componente dello Staff e consorte che accompagna il
Governatore gode della medesima ospitalità.
Nomine
Il Governatore nominerà un suo Staff formato dai rotariani che maggiormente lo
coadiuveranno e lo assisteranno nello svolgimento delle sue funzioni e da una Squadra
costituita da altri vari dirigenti e da tutti i componenti le commissioni distrettuali.
Posto che il RI prevede figure istituzionali quali gli Assistenti del Governatore ed i Presidenti
di Commissioni distrettuali, il Governatore potrà avvalersi anche di eventuali Delegati a
specifiche attività.
Per favorire il lavoro collettivo i club delle varie aree verranno raggruppati in numero

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 variabile da tre a cinque; ad essi sarà assegnato un Assistente del Governatore ed eventuali
 altre specifiche figure. Detti incarichi sono annuali, rinnovabili e non potranno essere
 ricoperti per più di tre anni anche non consecutivi.
 Per favorire la crescita della leadership all’interno del distretto ed assicurare il
 rinnovamento nella continuità della classe dirigente, ogni Governatore provvederà
 all’immissione nella squadra distrettuale di rotariani che si siano distinti nelle loro attività
 operando però sempre “al di sopra dei propri interessi personali” e senza finalità
 meramente carrieristiche. La scelta dovrà essere fatta valutando attitudine, capacità
 organizzativa, conoscenza delle norme che regolano l’associazione, partecipazione a corsi di
 formazione, attività di servizio svolta, partecipazione alle manifestazioni distrettuali e del
 RI, capacità di sapersi relazionare e di rendere chiara e comprensibile la visibilità e il prestigio
 dell’associazione.
 Le commissioni distrettuali saranno divise in gruppi che corrispondano alle indicazioni del
 RI e che siano funzionali ai programmi e all’attività del D . Potrà prevedersi un delegato
 che coordini le attività di ciascun gruppo di commissioni. Ciascuna commissione avrà
 assegnati dal governatore obiettivi da raggiungere, tempi di realizzazione e risorse disponibili.
 La Commissione Finanze è formata dal tesoriere dell’anno in corso, dal tesoriere nominato
 dal governatore eletto e da uno dei tesorieri che si sono succeduti negli ultimi tre anni. La
 Commissione ha il compito di fornire il parere sul bilancio preventivo e di revisionare i
 conti del distretto per il bilancio consuntivo dell’anno.
 Si indicano appresso i criteri di massima cui il governatore si atterrà nell’affidare incarichi
 distrettuali che restano, comunque, subordinati alla partecipazione al seminario di
 formazione della squadra distrettuale:
 • Cariche di Staff, Squadra Distrettuale e Delegati del Governatore
    Rapporto fiduciario col Governatore.
 • Assistente del Governatore
 - essere stato presidente di club da almeno tre anni
 - aver partecipato nell’ultimo anno al Congresso Distrettuale
 - aver partecipato negli ultimi anni ad un seminario distrettuale sulla R.F. e ad uno sullo
   sviluppo dell’effettivo
 - avere dimostrato di avere ottime capacità di leadership, tali da potere espletare l’incarico
 - avere tutti i sopracitati requisiti.
 • Presidente di Commissione distrettuale
 - aver partecipato nell’ultimo anno al congresso distrettuale
- aver presentato al governatore incoming una proposta progettuale da realizzare

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