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2 Giugno 2019 -
Anama: grande il divario tra aeroporti
italiani e concorrenti europei
MILANO – Si è svolto a Milano il convegno “Osservatorio Cargo Aereo: diamo i
numeri! ” durante il quale Anama e il Cluster Cargo Aereo hanno presentato lo
studio “Il trasporto aereo merci in Italia: efficacia ed efficienza rispetto
ai principali competitor europei”, realizzato in collaborazione con EY con
l’obiettivo di raccogliere dati sui due principali aeroporti cargo italiani –
Milano Malpensa e Roma Fiumicino – per valutarne la competitività rispetto
alle principali realtà aeroportuali europee: Amsterdam, Bruxelles, Parigi,
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Madrid, Francoforte, Monaco, Lipsia, Liegi, Lussemburgo e Zurigo.
Il dato che emerge dal panel analizzato è contrastante e vede che il cargo
aereo rappresenta il 22,6% del valore dell’export italiano extra Ue e,
dunque, si conferma un settore fondamentale per l’economia dell’Italia, Paese
tradizionalmente vocato all’export e che fa della qualità dei propri prodotti
(Made in Italy) la chiave del proprio successo commerciale.
Tuttavia si nota ancora nel panel, è ancora grande il gap tra il sistema
aeroportuale italiano e quello dei principali competitor europei: Milano
Malpensa e Roma Fiumicino, infatti, movimentano solo il 7% delle merci
europee, mentre i primi tre aeroporti – Amsterdam, Parigi e Francoforte ne
movimentano il 55%.
Dove origina questo dato? Lo studio dell’Osservatorio Cargo Aereo cerca di
dare una risposta a questa domanda, analizzando e approfondendo alcuni
aspetti che risultano essere determinanti per la competitività di un
aeroporto:
Infrastrutturazione: Fiumicino e Malpensa fungono da fanalini di coda su
numerosità dei magazzini (5 unità a Fiumicino e 6 unità a Malpensa rispetto
alle 50 di Frankfurt Main) e dimensione dei magazzini (25.000 mq a Fiumicino
e 70.000 mq a Malpensa rispetto a Paris Charles de Gaulle con 700.000).
Fiumicino e Malpensa, inoltre, hanno ampi margini di miglioramento su
accessibilità e servizi per camion e autisti.
Un altro dato che merita attenzione è il modello di concessione degli spazi
aeroportuali: in 8 dei 12 aeroporti presi in analisi (ad esclusione di quelli
italiani, di Bruxelles e di Zurigo) la gestione degli scali è pubblica o a
forte partecipazione pubblica.
Flussi di traffico: in termini di numero di destinazioni, Malpensa e
Fiumicino si collocano in fondo alla classifica, rispettivamente all’ultimo
posto (con 51 destinazioni) e al quart’ultimo posto (con 90 destinazioni),
contro Amsterdam Schiphol (431), seguito da Paris Charles de Gaulle (364) e
da Frankfurt Main (300); tuttavia, mentre Roma Fiumicino si colloca
all’ultimo posto per merci movimentate, Malpensa si colloca al 7° posto del
panel sia per merci totali sia per merci in import ed export, evidenziando
una crescita nell’ultimo decennio del 6,9%, la terza più alta fatta
registrare dagli scali del panel, dopo Leipzig Halle (CAGR +9,8%), Paris
Charles de Gaulle (CAGR +8,4%).
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Operatività e servizi: Fiumicino e Malpensa si collocano su livelli di
saturazione rispettivamente del 66% e 60%: un dato positivo che indica come i
due aeroporti abbiano ancora una capacità potenziale rispettivamente del 34%
e del 40%. Tuttavia, offrono il servizio di Dogana H23/7 solo per
sdoganamenti elettronici. Sopra la media, invece, la copertura garantita per
quanto riguarda i servizi per merci speciali.
Investimenti: emerge il dato positivo di Milano, al 1° posto per numero di
iniziative infrastrutturali tra gli aeroporti del panel. Poche, invece, le
iniziative in ambito digitale presso lo scalo di Fiumicino.
Dopo la puntuale e approfondita presentazione di Antonella Scardino, capo
progetto per Ernst & Young, il Presidente di Anama, Marina Marzani, in
rappresentanza del Cluster Cargo Aereo, ha così commentato i risultati del
primo studio dell’Osservatorio Cargo Aereo: “Con il progetto
dell’Osservatorio vogliamo dare voce al cargo aereo, che rappresenta una
nicchia di un settore, quello del trasporto merci, che nonostante balzi poco
agli onori della cronaca è fondamentale per la competitività di un Paese. Una
voce che faccia dei dati la propria forza e la propria autorevolezza”.
Ha poi aggiunto il presidente Marzani: “questo primo studio restituisce un
quadro in chiaroscuro dei nostri principali aeroporti: alcuni aspetti di
qualità e molti altri sui quali lavorare – pubblico e privato insieme – per
migliorare: in primis le infrastrutture, indispensabili per dare servizi alla
merce e ai camion (piste, magazzini, parcheggi, strade di collegamento, etc.)
e un incremento delle rotte servite, per aumentare i flussi di traffico.
Inoltre, è necessaria un’accelerazione nella digitalizzazione dei processi,
che consentirebbe una maggiore efficienza e affidabilità nella gestione dei
flussi fisici e informativi tra gli operatori della filiera. In particolare,
è necessario promuovere in Italia l’utilizzo della lettera di vettura aerea
elettronica (e-AWB), che vede Malpensa e Fiumicino agli ultimi posti nel
confronto europeo.
Alessio Quaranta, direttore generale Enac ha ringraziato il Cluster Cargo
Aereo per il lavoro svolto: “questo primo studio ha un merito: traccia una
strada per capire come risolvere tutti insieme – operatori pubblici e privati
– i numerosi problemi del settore cargo nel nostro Paese. Ritengo che, in
termini di politiche pubbliche, un settore come quello del cargo aereo, in
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crescita e ad alto valore aggiunto, abbia bisogno di un approccio ad hoc (che
in altri Paesi europei esiste), che ne consideri la specificità: l’elevata
qualità del prodotto trasportato ha bisogno di tempi rapidi di gestione e di
consegna, secondo le esigenze del mercato.
Questo aspetto va compreso dagli operatori pubblici e privati quando si
pianificano gli interventi di sviluppo degli scali (semplificazione dei
processi, servizi, infrastrutture). Credo ci sia tanto lavoro da fare ma,
come dicevo, la strada è tracciata: questo studio ci fornisce chiara
indicazione degli obiettivi e della strada da percorrere. Fare squadra è
stato fondamentale in questi anni e lo sarà ancora di più da oggi in avanti.
Attendiamo lo studio del prossimo anno per conoscere quali saranno stati i
passi avanti fatti dal sistema del cargo aereo in Italia”.
Il presidente Marzani ha concluso il convegno con una riflessione: “Come ha
sottolineato Alessio Quaranta, che ringrazio, questo studio ha il grande
merito di imporci una riflessione: da una parte sul modello di gestione degli
aeroporti italiani e dall’altra sull’esigenza di una politica di sviluppo del
trasporto aereo a lungo termine e di una pianificazione strategica e
condivisa degli investimenti”.
Durante il convegno sono intervenuti anche Silvia Moretto, presidente di
Fedespedi, Nereo Marcucci, presidente di Confetra, e Angelo Cutrona per
l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
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Il futuro di Automar verso la
digitalizzazione
ROMA – Anche Giulia Brucato, direttore Automar spa, è intervenuta alla
giornata organizzata da Alis a Roma sulla mobilità ad impatto zero.
La società, spiega ai nostri microfoni, specializzata in automotive con
attività di piazzale e trasporto, segue il passaggio verso l’elettrico, che
porterà cambiamenti anche nel settore della logistica.
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Il futuro sta anche nella digitalizzazione che Automar basa su due punti
chiave: trasparenza dei processi e tempestività delle informazioni.
A25, viadotto dei Popoli: prove di
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carico
ROMA – Da domani a venerdi 24 Maggio partiranno le prove di carico, disposte
dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sul viadotto Popoli,
sull’autostrada A25.
Nello specifico, ad essere interessata sarà la carreggiata est in direzione
Pescara. Nella seconda settimana di Giugno verranno effettuate anche sulla
carreggiata ovest in direzione Roma.
A differenza delle precedenti prove di cariche svolte su altri viadotti delle
autostrade A24-A25, in questo caso si tratta di verifiche che non riguardano
la sicurezza del viadotto esistente, bensì prove che consentono di
controllare l’efficacia del progetto dei lavori di adeguamento, finanziato
con parte dei 192 milioni di euro stanziati col decreto Genova, e messo a
punto dal concessionario.
Le prove sull’impalcato del ponte, si rendono necessarie perché il progetto
esecutivo presentato da Strada dei Parchi per la messa in sicurezza e
l’adeguamento sismico del viadotto Popoli è stato approvato dal Comitato
tecnico amministrativo con cinque prescrizioni: su dissipatori sismici,
impalcato, prezzi da applicare, fondazioni, cedimenti differenziali e opere
provvisionali.
L’Ufficio Ispettivo Territoriale del Mit, coordinandosi con l’attività
scientifica dell’Università di Roma La Sapienza, deve accertare, prima
dell’inizio dei lavori sul viadotto, l’avvenuto adempimento di tutte le
cinque prescrizioni. Le prove di carico che inizieranno mercoledì serviranno
dunque proprio per verificare, per quanto riguarda l’impalcato del viadotto,
l’efficacia del progetto del concessionario per la messa in sicurezza del
Popoli.
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Guida autonoma: a Parma la prima
sperimentazione
ROMA – Prenderà il via a Parma il 27 Maggio la prima sperimentazione di
veicoli a guida autonoma su strade pubbliche, dopo l’autorizzazione
rilasciata all’inizio del mese dal ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti.
Il programma verrà avviato nella città ducale, dove la società VisLab, ha
richiesto, al momento unica ad averlo fatto, di essere autorizzata alle
prove.
I collaudi consisteranno nell’esecuzione di sperimentazioni del sistema di
guida automatica al fine di testare le capacità di circolazione del veicolo
nel traffico cittadino.
In particolare verranno testati i sistemi di percezione visiva e mediante
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radar, il sistema di pianificazione del percorso e il comportamento del
veicolo nelle intersezioni, negli incroci e nelle rotonde.
Ad operare il test sarà un Ambarella modello L e la sperimentazione verrà
effettuata lungo le tratte stradali adiacenti a Via 9 Novembre 1989, Via
Indro Montanelli, Via Caduti di Nassirya, e anche su Viale delle Esposizioni,
Via delle Scienze, Parco Area delle Scienze.
Accordo di Alis con Cgil, Cisl e Uil
ROMA – Come annunciato da Guido Grimaldi ieri a Piazza di Siena durante
l’evento “Mobilità ad impatto zero: il futuro è green” (come già riportato
sulla ns edizione, ndr), il 20 Maggio a Roma, le Segreterie confederali
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nazionali di Cgil, Cisl e Uil, hanno sottoscritto con Alis – Associazione
logistica dell’intermodalità sostenibile -, il “Protocollo d’Intesa sulle
Relazioni Industriali”.
Con questo accordo, Alis riconoscendo il ruolo delle parti sociali e
imprenditoriali per lo sviluppo del settore e il miglioramento delle
condizioni economiche e normative dei lavoratori aderisce integralmente al
sistema di relazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil definito e pattuito nel Testo
Unico sulla Rappresentanza del 10 Gennaio 2014.
Alis riconosce la centralità del Contratto collettivo nazionale di lavoro e
l’importanza della contrattazione di secondo livello, sia a livello
territoriale che aziendale, da sviluppare e implementare in coerenza con le
previsioni di cui ai contratti collettivi nazionali.
Inoltre Alis conferma la propria volontà di aderire, sottoscrivendolo, al
Contratto collettivo nazionale di lavoro Spedizione, Autotrasporto, Merci e
Logistica sottoscritto da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti il 3 Dicembre
2017.
La sottoscrizione del Protocollo d’Intesa sulle Relazioni Industriali
comporterà l’estensione delle regole del sistema sindacale confederale alle
oltre 1.400 imprese che aderiscono ad Alis e agli oltre 152.000 lavoratori da
esse impiegati, garantendo uniformità di trattamenti contrattuali, regole
comuni e maggiori tutele all’interno della filiera produttiva.
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Alis: “Sicurezza, sostenibilità e
innovazione è la nostra sfida”
ROMA – La mattinata sul prato di Piazza di Siena a Roma, si era aperta con i
primi interventi degli ospiti dell’evento di Alis “Mobilità ad impatto zero:
il futuro è green”.
A seguire la sessione tecnica, ha avuto luogo la presentazione degli ITS
associati ad Alis e la premiazione da parte di Guido Grimaldi di quattro
studenti che dopo il diploma sono stati assunti da aziende del settore,
sottolineando il ruolo datoriale di Alis che riesce anche a produrre lavoro.
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Quindi la presentazione di Marcello Di Caterina di un video sullo stato
dell’arte di Alis, con un fatturato come cluster di 22 miliardi di euro ed
oltre 152 mila dipendenti, la promozione dell’occupazione giovanile e lo
sviluppo di navi ro-ro ibride.
Il presidente Guido Grimaldi ha poi aperto i lavori della sessione
istituzionale, dando il benvenuto ai presenti, dicendosi felice di trovarsi
in una “cornice bucolica” alla quale è molto legato per motivi sportivi.
Notizia in anteprima, annunciata dal presidente Grimaldi, aver raggiunto
poche ore prima, la piena rappresentatività sindacale con Cgil, Cisl e Uil
per consentire la massima espansione della logistica e l’impegno a
sottoscrivere il Ccnl spedizioni logistica e trasporto merci, passando poi ad
elencare i numeri raggiunti dall’associazione che come cluster conta 1.400
imprese, 106mila mezzi, oltre 104 mila collegamenti marittimi annuali.
La mission di Alis, ha ricordato Grimaldi, è la riduzione delle emissoni di
CO2, l’internazionalizzazione con la creazione di Alis Europe, la continuità
territoriale con le isole maggiori, lo sviluppo del Mezzogiorno.
“Garantire sicurezza, sostenibilità e innovazione è la sfida che ci siamo
posti, partendo dalle nuove generazioni” è l’impegno di Alis sottolineato da
Guido Grimaldi.
Guardando, invece, alla sostenibilità, grosso risalto è stato riservato al
protocollo d’intesa firmato con il ministero dell’Ambiente, l’uso di
scrubbers sulle navi che riducono le emissioni di zolfo fino allo 0,1% ed il
particolato dell’80%. È stato ricordato l’utilizzo di batterie al litio per
emissioni zero nei porti, le 12 navi ro-ro ibride alimentate a litio che il
cluster riceverà da Maggio 2020, il supporto offerto all’Imo per le normative
che entreranno in vigore nel 2020, ma soprattutto la necessità di convertire
la modalità dei trasporti come richiesto dalle norme europee che prevedono
che entro il 2050, il 50% delle merci trasportate via strada con distanze
superiori ai 300 km, debbano essere trasportate via mare o su rotaia.
“Lavoriamo – ha concluso il presidente – per sviluppare un trasporto ad
impatto zero, per tutelare sempre più il nostro Paese e per lasciare un
ambiente migliore per i nostri figli”.
A seguire, sul palco sono saliti Bruno Vespa che ha moderato gli interventi
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di Domenico Arcuri, ad Invitalia, Emanuele Grimaldi, ad dell’omonimo Gruppo,
Ugo Salerno presidente Rina, Alessio Torelli, country manager Enel X Italia
ed il vice ministro Edoardo Rixi.
Per Emanuele Grimaldi è importante “mettere a sistema il trasporto” e ridurre
le emissioni, perchè “il maggior costo del trasporto è dato dal petrolio,
quindi meno emissioni significa anche abbattere i costi, chi non si adegua è
fuori dal mercato”.
L’importanza della riduzione delle emissioni è stata ribadita da Ugo Salerno,
il quale ha affermato che secondo le norme Imo, nel 2050 il trasporto
marittimo dovrà abbattere del 50% la CO2 prodotta.
Torelli ha invece precisato che Enel X offre servizi per rendere più
efficienti le aziende, con colonnine elettriche per la ricarica delle auto
sia in città che in 13 porti italiani.
Il peso economico delle emissioni è stato così evidenziato da Arcuri: “I
fattori negativi del trasporto non green sono pari al 4% del Pil mondiale”.
Secondo il vice ministro Rixi la vera sfida è integrare la logistica tra i
vari comparti dei trasporti via mare e via terra. Senza dimenticare, però,
che in Italia non ci sono Corridoi europei completati. Ma le emissioni non
riguardano solo il settore marittimo, facendo un chiaro riferimento alla Tav,
senza nominarla. “Bisogna completare i corridoi ferroviari per superare le
Alpi, viste le norme dell’autotrasporto sui valichi alpini”, congratulandosi
quindi con Alis che è “al passo con i tempi e riesce ad unire gli operatori
dei vari comparti per gestire nuovi traffici e prevenire le situazioni che
avremo davanti tra vent’anni”.
La giornata si è conclusa con l’intervento più atteso, quello del ministro
dell’Interno e vice premier Matteo Salvini.”Ho apprezzato molto – ha esordito
– il collegamento con gli studenti. Per una volta non si promettono, ma si
offrono posti di lavoro”, sottolineando l’importanza degli Istituti tecnici
per creare occupazione, così come “abbassare le tasse alle imprese, perchè
gli imprenditori italiani, a parità di condizioni, sono i migliori del
mondo”.
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Guido Grimaldi: “Al primo posto le
persone”
ROMA – È soddisfatto della giornata organizzata dall’associazione per parlare
di mobilità sostenibile il presidente di Alis Guido Grimaldi. “Siamo
orgogliosi perchè i nostri associati si sono già preparati alla nuova
regolamentazione sulle emissioni, rispetto alla quale siamo addirittura
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avanti nei tempi”.
Per un futuro più pulito è indispensabile la tecnologia ma soprattutto le
persone: “Sono loro che fanno la differenza”.
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Di Caterina: “Alis, associazione che
fa cultura”
ROMA – Il direttore di Alis, Marcello Di Caterina, intervenendo alla giornata
organizzata da Alis sulla mobilità sostenibile, commenta gli obiettivi
dell’associazione, che continua a mandare un messaggio al mondo del trasporto
e alle istituzioni per un futuro sempre più sostenibile con meno costi e più
rispetto per ambiente e sicurezza.
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Tecnologia sostenibile, plastica e
intermodalità: l’evento Alis nel vivo
ROMA – Sul palco allestito sul prato di Piazza di Siena, davanti ad una
tribuna colma di pubblico, si è aperto l’evento organizzato da Alis:
“Mobilità ad impatto zero: il futuro è green”.
L’incontro sulla sostenibilità in Italia ed in Europa ha preso avvio con la
prima sessione “Focus mobilità sostenibile” moderata dal direttore di Focus
Jacopo Loredan, con la partecipazione di Rosalba Giugni, l’astronauta Umberto
Guidoni ed il presidente di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio.
Per la difesa dell’ambiente è stata sottolineata l’importanza di individuare
tecnologie sostenibili utilizzate dall’industria 4.0, fino al settore
aerospaziale.
Altro problema è quello della plastica. Il 90% dei rifiuti di plastica si
trova in fondo al mare e non è recuperabile. Non solo le micro plastiche, ma
anche le micro fibre usate nei tessuti hanno all’interno materiale plastico e
ogni lavaggio in lavatrice, produce da 6 a 17 milioni di micro plastiche.
Marcello Di Caterina ha poi concluso parlando dell’attività svolta da Alis
per migliorare le condizioni ambientali del mare, mettendo al primo posto
l’intermodalità per togliere camion dalla strada. In un anno Alis è riuscita
a diminuire di ben 1,5 milioni i mezzi pesanti sulla strada.
Senza contare le navi green di nuova generazione del Gruppo Grimaldi, dotate
di motori elettrici.
Le Autostrade del mare oggi hanno esteso il loro raggio di azione, non sono
più considerate solo utili per i collegamenti con le isole, ma per tratte più
lunghe come la Genova-Palermo, con tutti i benefici, in termini di costi e di
tutela ambientale che è facile immaginare. Sottolineando, infine,
l’importanza dell’associazione per coordinare e gestire l’attività degli
operatori.
La giornata va ora avanti, il nostro giornale continuerà a seguirla.
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Tutto pronto per l’evento Alis a Roma
ROMA – Partirà a breve l’evento Alis organizzato a Roma con il patrocinio
morale del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
in Piazza di Siena a Villa Borghese.
Il tema al centro del confronto la mobilità ad impatto zero e il futuro della
logistica e del trasporto in generale.
Presenti associati Alis, istituzioni, autorità civili e militari,
imprenditori, lavoratori e giovani, che prenderanno parte alle varie
sessioni.
Il nostro giornale seguirà l’evento direttamente da Roma, riportando come
sempre interventi, interviste video e foto della manifestazione. Seguiteci
durante la giornata e nei prossimi giorni.
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