Armatori greci interessati al settore fullcontainer

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13 Marzo 2020 -

Armatori greci interessati al settore
fullcontainer

PIREO – Gli armatori greci, che per molto tempo sono stati considerati un
vero e proprio pilastro del mercato di navi bulk e tanker, secondo un
rapporto pubblicato da Lloyd’s List, stanno sempre più interessandosi anche
al settore container. A tal proposito viene segnalato il caso di tre società
armatrici, già quotate alla Borsa di New York, che hanno dimostrato un
interesse crescente in questo settore.
Una di queste, la Navios Maritime Partners, ha annunciato l’acquisizione di
due navi da 8.200 teu, per un importo totale di 117,7 milioni di dollari Usa,
stipulando un contratto di noleggio lungo quattro anni. I nomi delle due
unità, e quindi della compagnia a cui appartengono, non sono stati ancora
resi noti. Sembra però che l’affare sia stato concluso con Yang Ming Marine
Transport, visto che le due unità dovrebbero essere la ”YM Utmost” e la ”YM
Unison” entrambe costruite nel 2006.
La società Navios ha fatto il suo ingresso nel settore container lo scorso
anno prima acquisendo cinque navi feeder da HSH Nordbank e poi noleggiando
cinque full container da 6.800 teu dalla Hyundai Merchant Marine.
Un’ altra società greca, la Capital Product Partners, già operante nel
cisterniero, negli ultimi due anni ha rivolto la sua attenzione anche al
settore contenitori formalizzando alcuni noleggi pluriennali. Inoltre
attraverso la sua controllata Capital Maritime, ha deciso di acquistare tre
nuove navi da 9.160 teu che saranno consegnate il prossimo anno e verranno
noleggiate per cinque anni alla compagnia francese Cma Cgm.
Infine, Diana Shipping, la terza società greca oggetto del rapporto Lloyd’s
List, anch’essa quotata a New York, sta acquistando nuove unità full
container e bulk dopo aver annunciato, insieme a un fondo di investimento
statunitense un aumento di capitale nella società affiliata Diana
Containerships, pari a 92 milioni di dollari. L’ operazione dovrebbe
garantire maggiori risorse finanziarie e di conseguenza la possibilità di
cogliere le nuove opportunità che si presenteranno in questo settore. Secondo
alcune fonti, Diana Containerships potrebbe acquistare due navi da 5.500 teu
già «in pochi giorni».

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                               Marzo 2020 -
13 Marzo 2020 -

Presidente Ap Palermo Cannatella
incontra Angrisano

  PALERMO – Il presidente dell’Autorità portuale di Palermo, Vincenzo
Cannatella, ha ricevuto il comandante generale del Corpo delle Capitanerie di
porto, ammiraglio ispettore capo Felicio Angrisano, accompagnato
dall’ammiraglio Francesco Carpinteri, comandante della Capitaneria di porto
di Palermo. «E’ stato un incontro particolarmente importante e collaborativo
per gli sviluppi futuri del porto di Palermo e i rapporti tra le nostre
rispettive strutture» ha commentato Cannatella.
«In questo scambio sulla governace dei porti – ha detto Angrisano – è
fondamentale la capacità di dialogare in maniera produttiva tra le due
autorità, marittima e portuale, che hanno quale obiettivo comune la crescita
e lo sviluppo del porto di Palermo. Oggi ho anche incontrato, con il
presidente Cannatella, i rappresentanti dei servizi tecnico-nautici e
operativi ed è emerso evidente come il porto di Palermo non possa che
crescere attraverso l’individuazione di azioni che lo possano rendere
affidabile per gli investitori. Le due autorità sono pronte a fare la loro
parte perché le risposte siano quanto più immediate e costruttive nel
rispetto dei ruoli e delle funzioni».
La visita in Sicilia dell’ammiraglio Angrisano non si limita a Palermo ma
continuerà a Porto Empedocle, Lampedusa e Catania: «Un giro per testimoniare
la vicinanza del Comando generale allo sforzo che il Corpo fa quotidianamente
per fronteggiare la crisi africana, a quello dei nostri giovani che operano a
favore dei disperati ma sono anche vicini ai pescatori, ai diportisti e agli
operatori».

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                               Marzo 2020 -
13 Marzo 2020 -

Annunciato il parziale raddoppio
Canale Suez

IL CAIRO – L’Egitto ha annunciato un parziale raddoppio del canale di Suez
per evitare che in un tratto di 72 chilometri la navigazione resti a senso
unico alternato. L’annuncio e’ stato dato in diretta tv dalla città di
Ismailia dal presidente dell’Authority che gestisce il canale, Mohab Mamish.
Il canale artificiale navigabile, scavato ad ovest della penisola del Sinai
per permettere la navigazione dall’Europa all’Asia senza la necessità di
circumnavigare l’Africa, è lungo in totale 193 chilometri. Il progetto di
parziale raddoppio vale 4 miliardi di dollari. I costi per il raddoppio del
tratto di canale – ha spiegato il presidente dell’organismo che gestisce il
canale, il generale Mamish – rappresentano un terzo della spesa totale di un
progetto da 12 miliardi di dollari, promosso dal governo egiziano che
comprende fra l’altro tunnel, cantieri navali, ”stazioni di servizio” per i
cargo ed anche anche resort per passeggeri.
Il nuovo corso d’acqua, che sarà ovviamente parallelo a quello esistente, ha
precisato ancora Mohab Mamish, ridurrà sia il periodo di attesa delle navi,
che scenderà da 11 a 3 ore, sia gli enormi costi causati agli armatori dai
ritardi e al contempo consentirà all’ Egitto di aumentare i suoi introiti,
secondo una stima minima, del 2,59%.
L’idea del parziale raddoppio del canale risale ai tempi di Hosni Mubarak ed
era stato rilanciato sotto la presidenza Morsi. In quel periodo l’idea aveva
suscitato numerose critiche perchè sembrava che l’appalto sarebbe stato dato
al Qatar, all’epoca il maggiore alleato del leader politico espressione del
partito dei ”Fratelli musulmani”.
Nel suo intervento, durante la cerimonia di presentazione, l’attuale
presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha sottolineato che il nuovo
progetto è diverso da quello precedente. Sisi ha annunciato che l’esercito
«supervisionerà» l’intera realizzazione. Il finanziamento – ha annunciato il
presidente – sarà assicurato dall’emissione di azioni che potranno essere
acquistate solo da egiziani.

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13 Marzo 2020 -

Terminata nel porto di Spezia
demolizione silos Monfer

                       La demolizione del silos Monfer

LA SPEZIA – Ultimi colpi di benna ai silos Monfer, ieri mattina su Molo
Garibaldi, alla presenza del presidente dell’Autorità portuale della Spezia,
Lorenzo Forcieri e dei rappresentanti della stampa.
Nel 2010 la demolizione del silos dell’Ex Italiana Coke che si affacciava su
Viale Italia; nel 2011 l’abbattimento dei due silos posti alla radice del
Molo Enel, in viale San Bartolomeo.
Oggi scompaiono definitivamente dallo skyline su fronte mare gli enormi silos
granari che si ergevano sul Molo Garibaldi e che erano visibili da buona
parte della città e dalle colline circostanti. Alti 40 metri, con una torre
centrale ospitante le scale di servizio, le sale di filtraggio e di misura,
le apparecchiature di pompaggio ed altri macchinari di servizio che superava
i 60 metri, i silos erano risalenti agli inizi degli anni ’60, realizzati
dall’allora Società Sosimage, concessionaria dell’area portuale destinata al
traffico cerealicolo.
I silos, costruiti interamente in calcestruzzo armato, occupavano l’area di
circa 1.500 mq, per un volume complessivo di oltre 70.000 metri cubi, in
concessione alla società Monfer fino al 2012.
Le fondazioni, costituite da pali in calcestruzzo armato di grande diametro
(1,5 metri) si estendevano a profondità prossime ai 40 metri, ciò al fine di
consentire adeguata distribuzione dei carichi indotti agli strati di terreno
più profondi e consistenti.
Un’opera ingegneristica, dunque, di tutto rispetto e che ha adeguatamente
svolto il proprio dovere per molti anni, fino ad esaurire da un lato la
propria vita utile (per continuare ad essere utilizzati avrebbero richiesto
molti interventi di restauro e di risanamento piuttosto costosi), nonché il
proprio scopo commerciale.

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                               Marzo 2020 -
13 Marzo 2020 -

Per la demolizione delle strutture sono stati utilizzati escavatori
attrezzati con braccio alto, macchine operatrici di terra, impianto mobile
per trattamento macerie, ricavandone 15 mila metri cubi di materiale
riutilizzabile in riempimenti, e oltre 800 tonnellate di ferro.

Queen Victoria con duemila passeggeri
ad Alghero

ALGHERO – Duemila passeggeri a bordo più mille componenti di equipaggio.
Arrivata ieri mattina nella rada di Alghero la nave da crociera ”Queen
Victoria”, battente bandiera delle Bermuda, lunga quasi trecento metri. È
giunta davanti alla città catalana da Livorno alle 7,30 e si e trattenuta in
Sardegna sino alle 17 per poi puntare a sud ovest verso Gibilterra.
Buon movimento crocieristico anche nel nord ovest dell’isola già dalla scorsa
primavera. Ad Aprile, ad esempio, era arrivata la ”Wind Star”, bandiera delle
Bahamas, proveniente dalla Spagna e diretta in Corsica. Poi era stata la
volta della ”Corinthian”. Nel mese di Maggio aveva fatto tappa ad Alghero la
”Aegean Odissey”, bandiera maltese, con 281 passeggeri e 169 componenti di
equipaggio.

Delegazione Regione Lazio firma
accordi a Tianjin

ROMA – La delegazione italiana in Cina, guidata dal presidente del Consiglio

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13 Marzo 2020 -

regionale del Lazio Daniele Leodori a cui partecipano i rappresentanti delle
maggiori associazioni di categoria, ha siglato importanti accordi di
collaborazione istituzionali ed economici con i rappresentanti dell’area di
Tianjin, una delle quattro città della Cina a maggiore tasso di crescita
economica ed industriale.
«Il Lazio – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori
in conclusione della missione promossa da Fiera di Roma – ha delle grandi
opportunità derivanti dagli accordi di collaborazione che l’assessorato
regionale allo Sviluppo economico di Guido Fabiani ha stretto con i distretti
dell’area di Tianjin. E’ importante sostenere le nostre piccole e medie
imprese in questo processo di internazionalizzazione, per il quale la giunta
Zingaretti ha deciso di stanziare 20 milioni di euro nella programmazione
2014-2016 a cui si aggiungeranno importanti risorse previste nell’ultima
programmazione Por. Questo – ha concluso Leodori – per stimolare l’economia
laziale e renderla più attrattiva nei confronti degli investimenti esteri».
In particolare: per la cooperazione economica e lo sviluppo dei flussi
turistici con la Cina, l’Agenzia del turismo ha siglato un’intesa con la
città di Jixian e Sviluppo Lazio con la municipalità di Wuqing; per la
condivisione delle esperienze di urbanizzazione sostenibile, il sistema dei
Parchi regionali ha firmato una lettera d’intenti con il distretto di Jixian;
per il know how logistico, la gestione dei flussi turistici, crocieristici in
particolare, e l’attrazione di investimenti stranieri nel Lazio, l’impegno
coinvolge l’Autorità portuale di Dongjiang con quella di Civitavecchia.
Protagoniste di questa iniziativa di interscambio di know how e di specifici
progetti di cooperazione internazionale, anche Federlazio, Cna,
Confartigianato e Unindustria, che svilupperanno gli accordi presi con le
omologhe associazioni dell’area di Tianjin, puntando in particolar modo ai
settori del fashion, turismo e green economy. Da parte di Unindustria, poi,
sono state già poste le basi per accordi commerciali tra aziende del settore
costruzioni.

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In Luglio nuovo record aeroporto
«Galilei» di Pisa

  PISA – Sat, Società aeroporto toscano Galileo Galilei spa, che gestisce
l’aeroporto Galilei di Pisa, comunica che nel mese di Luglio i passeggeri
sono aumentati del 7,7% rispetto allo stesso mese del 2013, per un totale
mese di 578.515. Tale dato rappresenta il record storico di passeggeri mai
transitati in un mese nell’aerostazione Galilei di Pisa.
L’importante risultato ottenuto nel mese di Luglio si va ad aggiungere a
quelli ottenuti nei due precedenti mesi ovvero i migliori mesi di Maggio
(441.823 passeggeri) e di Giugno (491.595) nella storia dello scalo pisano. I
positivi risultati degli ultimi mesi confermano il generale trend di crescita
del traffico passeggeri dell’aeroporto di Pisa nel 2014 che, con gli oltre
2,6 milioni di passeggeri transitati dal primo Gennaio al 31 Luglio, ha
registrato un incremento del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2013.
L’incremento del traffico passeggeri dell’aeroporto di Pisa dei primi sette
mesi dell’anno è stato sostenuto dalla decisa crescita del Load Factor
(fattore di riempimento medio dei voli di linea corrispondente al numero dei
posti occupati rispetto al numero di posti offerti) dei voli di linea che ha
evidenziato un progresso di circa 3 punti percentuali rispetto allo stesso
periodo del 2013, passando dal 75,7% al 78,6%.
Decisamente positivo anche l’andamento del traffico cargo. Il dato
progressivo da inizio anno al 31 Luglio (3,7 tonnellate di merce e posta
trasportate) evidenzia una crescita di oltre il 155% rispetto allo stesso
periodo del 2013, grazie soprattutto ad importanti spedizioni effettuate da
aziende toscane dello settore lapideo.

La scomparsa di Scardigli imprenditore

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13 Marzo 2020 -

marittimo

LIVORNO – (di Renato Roffi) Ci sono persone (molto poche, purtroppo) che
incontriamo e salutiamo sempre volentieri e addirittura con piacere, persone
che, anche quasi senza parlare, pur con i loro inevitabili grattacapi,
comunicano serenità e sembrano predisporre alla fiducia e al bene.
Gino Scardigli, raro esempio di imprenditore dallo stomaco glabro,
contitolare della nota impresa livornese Del Corona e Scardigli, sapeva
trasmettere a chiunque (o quasi), i buoni sentimenti che caratterizzavano la
sua natura, sia nella vita privata, sia nel lavoro, di cui, all’occorrenza,
sapeva fare un veicolo per i valori etici in cui sicuramente credeva.
Con gli inseparabili occhiali appesi al collo trattava e decideva di
questioni importanti allo stesso modo con cui sapeva ascoltare anche l’ultimo
dei suoi impiegati, sempre pronto ad aiutare, a capire e, quando giustizia lo
richiedeva, ad intervenire con l’energia e il rigore che non risparmiava
neppure a sé stesso.
Gino ci mancherà; ci mancheranno la sua faccia chiara e pulita di persona
buona, il suo modo naturalmente affabile di proporsi e la sua straordinaria
carica di simpatia, intesa – si badi bene – non come la qualità di un
barzellettiere, ma nella accezione più autentica del termine: la capacità di
entrare in comunicazione con gli altri per soffrire insieme e partecipare.
E’ con questo pensiero che chi scrive si unisce al dolore dei familiari e
degli amici per condividere, unitamente al direttore e alla redazione de Il
Messaggero Marittimo, il ricordo dell’umanità semplice e profonda di Gino.

Per i «marò» garanzie di libertà
provvisoria

NEW DELHI – La Corte suprema indiana ha autorizzato il rinnovo delle garanzie
bancarie legate alla libertà provvisoria dietro cauzione dei fucilieri di

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13 Marzo 2020 -

Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Tali garanzie hanno la validità di due anni, mentre la libertà su cauzione è
a tempo indeterminato. La decisione è stata presa in una breve udienza da un
tribunale composto dal presidente R. M. Lodha e da altri due giudici.
I due titoli di garanzia bancaria, del valore ciascuno di 10 milioni di rupie
(all’epoca equivalenti a 143 mila euro), erano stati depositati in una banca
di Kochi, in Kerala, il 2 Giugno del 2012. In quel giorno Latorre e Girone
hanno lasciato il luogo di detenzione costituito in una scuola della città.
La decisione della Corte ha fatto seguito a una richiesta dei legali dei
marò, che ha permesso così il rinnovo delle garanzie scadute e il loro
trasferimento a New Delhi, luogo dove i due militari italiani sono sotto la
custodia del massimo tribunale indiano, che il 18 Gennaio 2013 ha spostato la
competenza del caso dal Kerala allo Stato indiano. Nella seduta di ieri erano
presenti i legali dello studio Titus di New Delhi, mentre a rappresentare il
Governo c’era un sostituto di Mukul Rohatgi, ex avvocato dei marò, nominato
di recente Procuratore generale.

Componentistica Airbus A-320 sulla
Cosco Hope diretta in Cina

  AMBURGO – (M. B.) La nave ”Cosco Hope”, da 13.100 teu, è partita da
Amburgo diretta a Tianjin, dopo aver imbarcato la spedizione numero 200 di
componenti di aerei Airbus A-320, destinati alla linea di assemblaggio finale
dello stabilimento situato nella stessa metropoli cinese, dove arriveranno al
termine di un viaggio di 40 giorni.
Airbus effettua ogni mese quattro spedizioni di questo genere di compenenti
dal molo Finkenwerder di ”Hhla” Container Terminal Tollerort verso la
fabbrica di Tianjin, mentre fusoliera, stabilizzatori, timone, porte
principali, carrello di atterraggio e flaps interni sono trasportati a bordo
di speciali imbarcazioni. I supporti dei motori, invece, arrivano
separatamente a bordo di camion al terminal, dove tutti i componenti vengono
caricati sulle navi per mezzo di appositi telai. Mentre le ali, essendo

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costruite a Tianjin, sono consegnate direttamente dalla società produttrice
Xac.
La linea di assemblaggio finale degli Airbus A320 a Tianjin, la prima fuori
dall’Europa, è operativa dal 2008 e produce quattro velivoli al mese. Per
oltre sei anni la sede Airbus di Amburgo ha funzionato come polo logistico
per le attività di produzione di A320 non europee.
Per Hamburger Hafen und Logistik (Hhla), la movimentazione di project cargo
nel proprio terminal è un’operazione di routine, anche in considerazione del
fatto che il porto di Amburgo è un importante hub per i traffici di merce
convenzionale e project cargo. Nel 2013, infatti, nel più grande porto della
Germania sono stati imbarcati 1,9 milioni di tonnellate di carico in questo
settore che rappresenta una grande quota delle esportazioni.
Thomas Koch, amministratore delegato di ”Hhla” Container Terminal Tollerort,
ha commentato: «Le spedizioni Airbus sono importanti per Amburgo. Siamo lieti
della fiducia dimostrata dai nostri clienti, Cosco e Airbus, in questo
spettacolare trasporto. Anche se dopo 200 spedizioni abbiano acquisito una
certa esperienza, ognuna di queste rappresenta una sfida che siamo felici di
affrontare».
Amburgo è il principale hub in Europa per il commercio con la Cina. Il
traffico contenitori con il mercato cinese e Hong Kong costituisce circa il
29% della movimentazione totale di container nel porto che nel 2013 ha
raggiunto un volume di 2,7 milioni di teu.

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