Analisi e valutazione di un'operazione di investimento da parte di un Fondo di venture capital - A cura di Giuseppe Cioffi, Salvatore Falanga ...

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Analisi e valutazione di un'operazione di investimento da
parte di un Fondo di venture capital

A cura di
Giuseppe Cioffi, Salvatore Falanga, Chiara Micera, Giovanni Paganelli e Giuseppe
Russo
INDICE

1. Abstract                       pag. 5

2. Presentazione Aziendale        pag. 6

3. Oggetto                        pag. 7

4. Obiettivi                      pag. 8

5. Risultati                      pag. 10

6. Bibliografia                   pag. 11

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ABSTRACT

   Oggetto del presente lavoro è la valutazione di un’operazione di
investimento da parte di un fondo di Venture Capital in un’azienda italiana
– Project Delivery – operante nel settore del food delivery, la cui strategia
riguarda l’espansione in paesi esteri partendo da Albania, Cipro, Libano e
Malta, e il consolidamento nel sud Italia. L’analisi qualitativa, con focus sul
mercato del food delivery e sui competitors, e le analisi quantitative, quali
costi – ricavi e il Venture Capital Method, hanno permesso di giungere a
una valutazione finale negativa per l’investimento in Project Delivery.

ABSTRACT

    Object of this project work is the evaluation about funding operation by
Venture Capital fund in an Italian firm – Project Delivery – operating in
food delivery sector, whose strategy concerns the expansion abroad,
starting from Albania, Cyprus, Libano and Malta, and consolidation in
southern Italy. The qualitative analysis, with a focus on the food delivery
market and on the competitors, and the quantitative analysis, such as
revenues – costs and the Venture Capital Method, allowed for a final
negative assessment for the investment in Project Delivery.

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PRESENTAZIONE AZIENDALE

    Tale elaborato analizza un’azienda italiana, Project Delivery, che opera
nel settore del food delivery. Essa è nata a Roma, dove è diventata market
leader in pochissimo tempo, ma si è estesa anche in molte città del sud
Italia attraverso l’acquisizione di realtà locali. In particolare Project
Delivery è presente a Napoli, Cagliari, Viterbo, Cosenza, Lido di Ostia e
Torino e mira ad espandersi ed a consolidarsi in altre realtà importanti della
penisola e non solo. L’azienda analizzata si occupa della raccolta degli
ordini da parte dei clienti, attraverso un’applicazione che permette di
completare l’ordine in pochissimi minuti, e della distribuzione degli stessi
presso le sedi indicate dagli utenti, attraverso una rete di drivers collocati
nelle zone nevralgiche della città. L’idea di Project Delivery si fonda sulla
forte e continua crescita del mercato di riferimento, il quale propone tassi di
crescita prospettici molto interessanti – circa 11% - che permetterebbero
prospettive di guadagno interessanti. I sevizi offerti dalla piattaforma di
Project Delivery si differenziano da quelli dei principali competitors sul
mercato, permettendo all’utente di scegliere fra tre principali offerte:
       •   Classica offerta di food delivery;
       •   “Delivery Black”, indirizzato a chi intende vivere una vera e
           propria esperienza di luxury food direttamente a casa;
       •   “Offlunch”, che soddisfa l’esigenza dei lavoratori di ordinare in
           ufficio in modo semplice, economico e veloce, rispondendo ad
           un sms che l’azienda invia ogni giorno.
    Un altro elemento di differenziazione di Project Delivery rispetto ai
competitors è la consegna senza limiti di distanza, attraverso un algoritmo
logistico di ottimizzazione delle corse. Il target di clienti a cui si rivolgono
le imprese che operano nel food delivery è di livello medio – alto, in
termini di salario percepito, tanto che le motivazioni principali proposte
dagli utenti utilizzatori di tali servizi sono “la mancanza di voglia di
cucinare” (57,3%), “in occasione di pranzi e cene con amici” (34,1%) e
“per provare cibi nuovi e originali” (18%). Inoltre la fascia di età che
utilizza maggiormente tale servizio di consegna a domicilio è quella che va
dai 18 ai 34 anni, con circa il 71% di utilizzatori.

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OGGETTO

    Project Delivery si pone come obiettivo quello di consolidarsi nella
penisola italiana, specialmente nel sud Italia, e di espandersi oltre i confini
nazionali, attuando una strategia denominata “Oceano blu”. Tale strategia
prevede la creazione di un mercato del food delivery in zone in cui tale
mercato non è sviluppato o, addirittura, è totalmente assente. Le zone di
interesse presentate nel business plan dell’azienda sono l’Albania, Cipro,
Libano e Malta. La richiesta di Project Delivery è di quattro milioni di euro
da dividersi tra il progetto di espansione all’estero e l’obiettivo di
consolidarsi nel bel Paese. Al fine di presentare una risposta esaustiva che
motivasse appropriatamente la decisione di concedere o rifiutare il
finanziamento, abbiamo effettuato una serie di analisi relative ai costi e
ricavi generati dall’investimento, attraverso la raccolta di dati di mercato
circa gli users e le revenues prospettiche.
    Il primo step ha riguardato lo studio dei mercati esteri in cui l’azienda
ha intenzione di espandersi, attraverso l’analisi dei ricavi prospettici riferiti
al settore del food delivery, con relativo tasso di crescita ed ammontare di
users. L’analisi restituisce come risultato uno scenario altamente ostile, con
ricavi prossimi allo zero per paesi come Malta ed Albania, nonostante
l’assenza di competitors particolarmente rilevanti in tali zone. Il secondo
step, invece, prevede l’analisi riguardo l’investimento di quattro milioni, in
particolare ci siamo posti l’obiettivo di valutare il valore dell’azienda nel
2021, data di uscita dall’investimento iniziale.

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OBIETTIVI

    L’Azienda P.D. oltre ad avere l’intenzione di avviare una strategia
espansiva interna, acquisendo piccole aziende di delivery food nel sud
Italia, intende porre in essere una strategia di espansione oltre i confini
nazionali. Ad oggi l’azienda ha avviato delle contrattazioni con l’intento di
espandersi, in un primo momento, in: Albania, Malta, Cipro e Libano. In un
futuro più o meno prossimo, spera di poter porre le basi anche oltre il
continente europeo toccando le coste Nordafricane, in paesi come l’Algeria,
la Tunisia e l’Egitto. Questo tipo di strategia d’impresa, riferita non
esclusivamente al settore del food delivery, è chiamata “Oceano blu”. Con
questa espressione si fa riferimento all’idea secondo cui le compagnie
possono raggiungere il successo non superando i competitors ma, appunto,
creando “oceani blu”, ovvero spazi di mercato inesplorato, mettendosi
quindi “al riparo” dalla concorrenza dei pari. Opposto “all’oceano rosso”
dove nuotano gli squali della concorrenza. E’ necessario, quindi, analizzare
dapprima i mercati in cui l’azienda Project Delivery intende espandersi dal
punto di vista economico/d’impresa ma appare evidente l’importanza di
porre l’attenzione su fattori socio-culturali che potrebbero essere la ragione
o la causa, rispettivamente, del successo o dell’insuccesso di questa
strategia.
    Dallo studio delle imprese competitors in questi paesi emerge quanto il
mercato del food delivery sia ridotto rispetto a quello Italiano. In Albania
sono presenti 3 start-up: Baboom che opera a Tirana ma ha in programma
di espandersi anche in altre città e si occupa proprio di mettere in contatto
clienti e ristoranti; Pomodoro ha un focus invece sulla pizza, ma le funzioni
offerte sono quelle tipiche delle start-up di food delivery (cioè notifica dello
stato di consegna, scelta dei vari gusti, possibilità di dare feedback,
pagamento tramite app); e Piruni, che si differenzia dalle altre due per la
varietà di metodi di pagamenti consentiti. A Cipro, in Libano e a Malta non
sono presenti vere e proprio imprese che tramite una propria piattaforma
permettono di ordinare cibo, ma solo ristoranti che hanno abilitato in
proprio la consegna.
   In merito al mercato italiano, si tratta di un settore che presenta un trend
in fortissima crescita, ma è da evidenziare che leader di mercato, per il
momento devono sopportare perdite a causa degli alti costi per marketing e
pubblicità sostenuti dalle piattaforme al fine di consolidarsi sul mercato.

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Tuttavia c’è da dire che il mercato non è saturo, anzi al contrario è alle sue
fasi iniziali. Le imprese hanno quindi l’aspettativa di veder aumentare i
proprio margini di guadagno quando saranno raggiunti livelli rilevanti di
saturazione del mercato.
   I maggiori competitors interni sono:
        • Just eat
        • Uber eats
        • Glovo
        • Deliveroo –che ha acquistato Foodora nel 2019-

Project delivery offre, differenziandosi dai competitors, un livello superiore
di servizi:
• si posiziona su un segmento premium che comprende l’accordo con
ristoranti stellate
•offre un servizio dedicato ai pranzi in ufficio comune solo al servizio
offerto da Deliveroo
• assenza di limiti di consegna -tutti i competitors in generali e nelle città in
cui opera P.D hanno limiti di consegna per lo più sui 3Km-.
Questi fattori possono rappresentare dei punti di forza tramite cui creare un
vantaggio competitivo per l’azienda che può acquisire know-how adeguato
per rafforzare la sua posizione e diventare market leader nelle città in cui
opera.

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RISULTATI

Da un’analisi focalizzata sulle tendenze generali che caratterizzano il
settore del food delivery, si evince che se da un lato il mercato globale del
settore vanta tassi di crescita sostenuti, soprattutto in alcune aree, dall’altro
è bene evidenziare che i paesi in cui Project Delivery ha intenzione di
espandersi e per cui chiede un finanziamento di 4 milioni, soffrono di una
penetrazione del settore di riferimento molto residuale. Per alcuni di questi
paesi, come l’Albania e Malta, i ricavi sono prossimi a 0, ed occorre
valutare che comunque il tasso di crescita non tiene conto della volatilità di
cui soffrono fisiologicamente questi paesi a causa di tensioni geopolitiche
che possono compromettere in misura rilevante la buona riuscita di un
investimento.
Inoltre è assolutamente necessario tenere conto delle differenti culture dei 4
paesi oggetto della strategia – Albania, Cipro, Libano e Malta.
Facendo un confronto con i paesi europei più sviluppati si notano alcuni
fattori socio-culturali che potrebbero causare il fallimento dell’espansione
nei 4 paesi considerati:
• Un minor tasso di occupazione femminile, che implica più donne in casa
che si occupano di preparare i pasti, e quindi un minor bisogno di usufruire
di un servizio di food delivery;
 • Il minor tasso di penetrazione Internet, che è alla base del funzionamento
di tale servizio, poiché se ne può usufruire solo tramite piattaforma
informatica;
• Un evidente distacco, e talvolta “paura”, per tutto ciò che risulta essere
poco tradizionale.
Questi fattori remano sicuramente contro a un’ipotetica idea di
investimento profittevole nel settore del food delivery in questi 4 paesi.
Per quanto riguarda invece, la strategia di espansione di Project delivery
relativa al sud Italia, si tiene conto che non c’è un elevato grado di
differenziazione per quanto riguarda i servizi offerti. Ciò che pone P.D. in
una posizione di competitività è la consegna senza limiti di distanza, non
offerta da nessun altro competitors, ma è intuitivo pensare che quest’ultimi

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potrebbero, sfruttando il proprio know-how e le maggiori dimensioni,
innovarsi e aprirsi anche a quest’altra opportunità.
Le analisi Ricavi – Costi, sia considerando solo la parte di strategia di
espansione attinente ai 4 paesi esteri, sia tenendo conto anche delle città
italiane oggetto della strategia, danno come risultato un MOL negativo, pur
essendoci basati su assunzioni ottimistiche.
Il Management case, basato sui dati esposti dal business plan fornito da
Project Delivery, indica che a fronte di un investimento di 4 milioni, il
valore dell’Equity Pre-Money risulta essere pari a circa 20 milioni alla data
di exit del 2021.
Infine dal Vertis case applicato utilizzando le stesse dinamiche del
Management case, ma scontando l’EBITDA del 2021 della percentuale del
35% poiché ritenuto eccessivamente ottimistico, risulta che con un
investimento di 4 milioni, l’Equity value Pre-Money a scadenza sarebbe
pari a circa 12 milioni.
Alla luce dell’analisi svolta, pare evidente che il giudizio a fronte di un
eventuale investimento in Project Delivery di 4 milioni risulta essere
negativo.

BIBLIOGRAFIA
Mowen J. C. e Mowen M. M. (1991), Time and outcome evaluation,
Journal of marketing, 55:54-62.
Murray H. A. (1938), Explorations in personality, Oxford University Press,
New York.
Svimez, Rapporto sull’economia del Mezzogiorno, Bologna, Il Mulino,
2017

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