ALPINSCENA - Vieni, andiamo! Resta, arriviamo! Come la migrazione e la diversità culturale caratterizzano le Alpi - CIPRA
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EDIZIONE ITALIANA ISSN 2305-9842 ALPINSCENA LA RIVISTA DELLA CIPRA N° 105 / 2019 Vieni, andiamo! Resta, arriviamo! Come la migrazione e la diversità culturale caratterizzano le Alpi
ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 INDICE EDITORIALE ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 Editoriale Pagina 3 Schaan/LI, settembre 2019 Volti delle Alpi Faila Pašić Bišić Pagina 4 Cara lettrice, caro lettore, Vieni, andiamo! Resta, arriviamo! Un processo modellabile La migrazione arricchisce la diversità culturale e apre nuove prospettive Pagina 5 Più immigrati che nascite Cambiamenti demografici nelle Alpi Pagina 8 Prospettive di fuga P05 Saggio di Omar Khir Alanam Pagina 9 Dalla storia delle nostre famiglie possiamo imparare parecchio sulla la digitalizzazione e il cambiamento demografico caratterizzeran- Di chi sono le Alpi (italiane)? migrazione nelle Alpi. La mia storia, ad esempio, è più o meno la no il volto delle Alpi più che mai. Dovremmo quindi farci trovare Se gli stranieri cambiano la montagna Pagina 10 seguente: mia madre nasce a Novi Sad, l’attuale Serbia, ex Ju- preparati. L’immigrazione e la diversità culturale potranno rendere goslavia; suo padre, musicista dell’Austria superiore, in estate si le Alpi più forti ed attraenti e lo faranno sicuramente. E tutti noi Panorama guadagnava da vivere suonando lungo la costa dalmata; sua ma- possiamo contribuire avendo con gli altri rapporti aperti e connotati Foto di copertina: Jonas Studach; foto: Caroline Begle (P. 2), DarkoTodorovic (P. 3) Animali e piante in movimento Pagina 12 dre era parte della minoranza ungherese di Novi Sad. Durante la da reciproca disponibilità: nel nostro vicinato, negli spazi pubblici, Seconda Guerra Mondiale, mia madre venne in Austria Superio- sul posto di lavoro. Alle città e ai comuni spetta una responsabilità Intervista a Eva Grabherr re con un Kindertransport, e vi frequentò le scuole, mentre più particolare in questo senso. Ma anche le regioni, i paesi alpini ed «Dopo, il paese si presenta diverso» Pagina 14 tardi studiò il francese a Vienna. Mio padre è nato a Schruns nel iniziative quali la Strategia europea per le Alpi, la Convenzione delle Montafon/A; suo padre era un abitante del posto, sua madre una Alpi o il programma Interreg Spazio alpino sono chiamati ad affron- Digatz, Hoila, Mandi! turista di Magdeburgo/D che, durante una vacanza nel Montafon tare il tema della migrazione con un approccio intersettoriale e a Minoranze linguistiche nelle Alpi Pagina 17 vi ha trovato l’amore. Quando nel 1945 Magdeburgo fu devastata rafforzare la diversità culturale e il pluralismo nelle Alpi. dalle bombe, anche il resto della famiglia fuggì nel Montafon – e vi Potendo contare sulla sua grande esperienza, anche la CIPRA può Cercar lavoro e trovar casa rimase. Sono molte le storie simili Molte storie di oggi sono simili a fornire un contributo prezioso in questo senso. Nelle seguenti pagine Come può riuscire l’integrazione nelle Alpi Pagina 18 questa, variano solo nomi, luoghi e paesi faremo vedere come questa sfida congiunta potrà avere successo. L’incontro fra persone di diverse provenienze, lingue e culture carat- Focus Un traguardo, molte vie terizzano da sempre le Alpi e lo sviluppo delle sue regioni – anzi fanno Vi auguro una lettura stimolante, Agenda 2030 – la misura di ogni cosa? Pagina 20 delle Alpi quello che sono oggi! I cambiamenti non sono stati uguali P14 ovunque, e sono avvenuti in epoche diverse: regioni di immigrazione Le Alpi in Pillole Pagina 22 Il Punto Pagina 23 Anteprima Pagina 24 si contrapponevano e si contrappongono ad aree di spopolamento. Wolfgang Pfefferkorn Nei prossimi decenni, la globalizzazione, il cambiamento climatico, Responsabile di progetto CIPRA Internazionale C I P R A , U N ’ O R G A N I Z Z A Z I O N E VA R I E G ATA Esce periodicamente in lingua italiana, tedesca, francese e slovena. La ristampa degli CIPRA INTERNAZIONALE CIPRA Deutschland CIPRA Slovenija E D A L L E M O LT E S FA C C E T TAT U R E articoli contenuti nell’opuscolo è possibile su richiesta e indicando la fonte. Richiesta copia Im Bretscha 22, LI-9494 Schaan Am Rindermarkt 3 – 4, D-80331 München društvo za varstvo Alp, Trubarjeva cesta 50, SI-1000 Ljubljana La CIPRA, Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi, è un’organizzazione non del documento. Tel.: +423 237 53 53 Tel.: +49 89 23 23 98 40 Tel.: +386 59 071 322 E-Mail: slovenija@cipra.org governativa, strutturata in rappresentanze dislocate nei singoli Paesi alpini, alla quale aderisco- E-Mail: international@cipra.org Web: www.cipra.org E-Mail: deutschland@cipra.org Web: www.cipra.de Web: www.cipra.org/sl no più di 100 associazioni e organizzazioni attive nei 7 Stati alpini. La CIPRA opera in favore Abbonamento: gratuito, a richiedere a CIPRA International international@cipra.org oppure di uno sviluppo sostenibile nelle Alpi e si impegna per la salvaguardia del patrimonio naturale www.cipra.org/alpinscena CIPRA France e culturale, per il mantenimento delle varietà regionali e per la ricerca di soluzioni ai problemi R A P P R E S E N TA N Z E N A Z I O N A L I 5, Place Bir Hakeim, F-3800 Grenoble R A P P R E S E N TA N Z A R E G I O N A L E transfrontalieri dello spazio alpino. Alpinscena viene pubblicata dalla CIPRA International con il gentile sostegno del Principato Tel.: +33 476 42 87 06 Fax: +33 476 51 24 66 del Liechtenstein, della fondazione Bristol e della fondazione Aage V. Jensen Charity CIPRA Österreich E-Mail: france@cipra.org Web: www.cipra.org/fr CIPRA Südtirol / Alto Adige Foundation. Ringraziamo anticipatamente per ogni ulteriore contributo da versare sul conto c/o Umweltdachverband, Strozzigasse 10/8– 9, c/o Dachv. für Natur- und Umweltschutz, REDAZIONE IBAN LI43 0880 5502 2047 8024 0, BIC VPBVLI2X (Franchi svizzeri) o IBAN AT18 20604 A-1080 Wien CIPRA Liechtenstein Kornplatz 10, I-39100 Bozen Editore: CIPRA International Redazione: Barbara Wülser (responsabile), Maya Mathias, 03100411770, BIC SPFKAT2B (Euro). Tel.: +43 1 401 13 21 Fax: +43 1 40113 50 c/o LGU, Dorfgasse 46, LI-9491 Ruggell Tel.: +39 0471 97 37 00 Fax: +39 0471 97 67 55 Michael Gams Edizione italiana: Direttore Valter Giuliano, redazione c/o CIPRA Italia, E-Mail: oesterreich@cipra.org Web: www.cipra.org/at Tel.: +423-232 52 62 Fax: +423 232 52 26 E-Mail: info@umwelt.bz.it Web: www.umwelt.bz.it Via Pastrengo 13, 10128 Torino. Registrazione del tribunale di Torino n. 70 del 14/12/2009. E-Mail: liechtenstein@cipra.org Web: www.cipra.org/li Collaboratori: Wolfgang Pfefferkorn, Katarina Žakelj, Ingrid Machold, Michael Gams, Omar CIPRA Schweiz Socio sostenitore Khir Alanam, Andrea Membretti, Maya Mathias, Hannah Richlik, Ernst Steinicke, Sandra Schwengiweg 27, 4438 Langenbruck BL CIPRA Italia Nederlandse Milieu Groep Alpen (NMGA) Fausch Traduzioni: Claire Simon, Nataša Leskovic Uršič, Reinhold Ferrari, Marianne Maier Tel.: +41 62 390 16 91 c/o Pro Natura, Via Pastrengo 13, I-10128 Torino Keucheniushof 15, NL-5631 NG Eindhoven Lettorato: Emilie Choupin, Nina Pirc, Francesco Pastorelli, Barbara Wülser, Michael Gams E-Mail: schweiz@cipra.org Web: www.cipra.ch Tel.: +39 011 54 86 26 Tel.: +31 40 281 47 84 E-Mail: nmga@bergsport.com Layout: Jenni Kuck Stampa: Buchdruckerei Lustenau/A Tiratura: 13’600 copie Aage V. Jensen Charity Foundation/LI E-Mail: italia@cipra.org Web: www.cipra.org/it Web: www.nmga.bergsport.com 2 3
ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 V O LT I D E L L E A L P I V I E N I , A N D I A M O ! R E S TA , A R R I V I A M O ! ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 Un processo modellabile Alcuni considerano l’immigrazione una minaccia per l’identità delle comunità locali. Altri temono per la loro sopravvivenza perché in molti abbandonano le regioni alpine. Come si conciliano i due aspetti? Punto d’incontro: nella piazza del mercato si incontrano le persone più diverse e contrattano la loro convivenza. «La cosa più importante nella vita è il coraggio» Con progetti innovativi e con l’imprenditoria sociale aprire la strada agli invisibili e agli inascoltati che vivono a margine della società: è questa Faila Pašić Bišić di Jesenice/Sl. Che cosa significa essere slovena? Essere nata in Slovenia? Parlare Hands». Il progetto è una forma di imprenditoria sociale: donne pro- lo sloveno? Essere salita, una volta nella vita, sulla più alta montagna fughe realizzano prodotti tessili artigianali e vendono i loro prodotti del paese, il Triglav? Tutto questo corrisponde alla quarantunenne unici tramite Internet. In questo modo familiarizzano con i principi Faila Pašić Bišić, portatrice dello Hijab, il copricapo islamico. base del marketing e della comunicazione. Le donne si liberano Quando Faila parla di Jesenice, il suo luogo di nascita ai piedi delle dalle tradizionali costrizioni e dai pregiudizi nei confronti di loro Caravanche, e dove i suoi genitori immigrarono dalla Bosnia ed Er- stesse e acquisiscono coraggio. «Se i talenti personali, l’esperienza zegovina, i suoi occhi brillano. Per lei la città è un arcobaleno inter- e le conoscenze non vengono socialmente condivise con coraggio, culturale: vi convivono più di 20 gruppi etnici, perfettamente integrati diventano inservibili. Il coraggio è la cosa più importante della vita», nella società e con fitte reti di relazioni. Queste persone trasmettono dice Faila con calma. un messaggio importante: «Sii te stesso e rimanilo sempre!» Purtroppo la migrazione nelle Alpi è un terreno ancora scoperto dal Faila è una donna di carattere. Quando, agli inizi degli anni novanta, punto di vista delle scienze sociali, soprattutto in combinazione con la Jugoslavia si disintegrò, molti profughi raggiunsero la Slovenia. innovazioni e con l’imprenditoria. La regione è culturalmente ricca, Allora la giovane donna manifestò la volontà di aiutare le persone in deve però impegnarsi più seriamente nella ricerca di risposte all’in- difficoltà. Tramite il lavoro umanitario è riuscita a riconoscere quella tegrazione. I migranti ad esempio dovrebbero essere maggiormen- che sarebbe stata la sua missione: dare un senso alla vita, percor- te integrati nelle strutture decisionali. L’impegno sociale è più facile rere questa strada con dignità senza perdere se stessa. nei piccoli villaggi e nelle piccole città, ma a un certo punto occorre Nel 1993 Faila fondò la ONG «Up», che in sloveno significa speran- incominciare con se stessi. «Tutti vogliono cambiare il mondo, ma za. I principali temi sono la migrazione, l’apprendimento globale e nessuno vuole cambiare se stesso», dice sorridendo, citando lo Foto: Nejc Kavka Foto: econnect la cooperazione per lo sviluppo. Per il suo lavoro, questa donna scrittore russo Lev Tolstoj. slovena impegnata ha già ricevuto diversi riconoscimenti, fra cui lo «Alpine Pluralism Award» per il progetto di integrazione «Revealed Katarina Žakelj, CIPRA Slovenia 4 5
ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 V I E N I , A N D I A M O ! R E S TA , A R R I V I A M O ! ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 corridoi di transito ad attrarre nuovi abitan- nascono dal nulla, ma c’è bisogno delle ti. Molte regioni alpine orientali, zone rurali condizioni adeguate. Solo così sarà possi- e vallate lottano invece contro lo spopola- bile smantellare barriere e paure di contatto MIGRAZIONE E mento (p. 8). e favorire l’incontro. DIVERSITÀ CULTURALE NELLA POLITICA ALPINA UNA SOCIETÀ CIVILE FORTE LE COMUNITÀ LOCALI Nel 2015, a causa della guerra in Siria, cen- INDICANO LA VIA DA Nell’articolo 2, comma 2 della Conven- tinaia di migliaia di persone sono fuggite PERCORRERE zione delle Alpi, le parti contraenti attri- verso l’Europa. Si trattò di una grande sfida Lo spazio alpino è molto eterogeneo: è buiscono una fondamentale importan- per gli stati europei e per la società. L’arrivo composto da paesaggi rurali e urbani, da za alla popolazione e alla cultura nelle dei numerosi profughi mise a dura prova le aree metropolitane e piccoli villaggi con Alpi. Nonostante questo, continua a la- autorità, diede luogo a difficoltà di approv- quadri normativi nazionali e regionali diver- titare il relativo protocollo di attuazione. vigionamento e sollevò questioni di sicurez- si. La migrazione e la diversità sono temi Dal 2006 esiste una dichiarazione che za e di costi. Anche nelle Alpi l’immigrazio- trasversali che rientrano in molti ambiti del- riconosce il valore della diversità cul- ne, in particolare la questione dei profughi, la politica. Tanto più è importante che gli turale. Nella Relazione sullo stato delle viene discussa in maniera controversa e la enti che operano a livello alpino, fra cui la Alpi 2015 sui cambiamenti demografici società si mostra divisa. Convenzione delle Alpi o la Strategia euro- nelle Alpi si afferma che la migrazione è Allo stesso tempo molti individui, associa- pea per lo spazio alpino, si occupino con un fattore importante per le regioni in- zioni, ONG e comuni si impegnano su base più forza dei temi della migrazione e della teressate dallo spopolamento e dall’in- volontaria per offrire protezione e alloggi ai diversità culturale. vecchiamento della popolazione. rifugiati. Sono soprattutto i sindaci ad ave- Calo delle nascite, spopolamento, invec- Nella Strategia europea per la regione Dalle Alpi a Tolosa/F: pasticcieri dell’Engadina portano re un ruolo determinante nella costruzione chiamento, carenza di forza lavoro e pae- alpina Eusalp la migrazione e la diversità in Francia la loro famosa torta alle noci. di una cultura dell’accoglienza attiva nei saggi naturali e culturali abbandonati: molte culturale non compare come tema cen- comuni. Soprattutto nei piccoli comuni, regioni alpine dipendono dall’immigrazione. trale e viene citata solo in combinazione questo migliora sensibilmente l’atteggia- Nonostante questo, l'attenzione che la po- con la demografia, l’agricoltura di mon- mento e la disposizione d’animo verso i litica ha dedicato finora a questo tema, che tagna, il mercato del lavoro e la cultura. nuovi arrivati. Questo impegno delle comu- viene trattato soprattutto a livello nazionale, La revisione dei programmi di lavoro nità locali è determinante per la gestione è stata scarsa. Spesso le comunità locali 2019 fornirà l’occasione per una mag- della diversità culturale e dei cambiamenti nelle Alpi sono già più avanti e gestiscono il giore sensibilizzazione su questi temi. sociali nelle Alpi. loro futuro con il cuore, agendo insieme agli Il programma Interreg Spazio alpino immigrati. Ora la politica alpina deve recu- finanzia progetti volti allo sviluppo so- UNA MENTALITÀ DIVERSA perare il terreno perduto. stenibile nelle Alpi. Finora la migrazio- Nel tardo medioevo popolazioni Walser gione Alpina, al centro dell’Europa, era ed è villaggio, perché i figli hanno messo radi- PORTA NUOVE IDEE ne e la diversità culturale non compa- emigrarono dalla Svizzera e abbandonaro- da secoli luogo di insediamento per le per- ci qui. Spesso sono decisivi fattori «forti» Come integrare i nuovi arrivati nel merca- iono fra i principali temi, pur essendo no la valle del Rodano per insediarsi nelle sone più varie (p. 11). Ai cambiamenti della per trasferirsi in una regione alpina, mentre to del lavoro e nella comunità locale? La Ingrid Machold considerate ai fini dell’assegnazione alte valli del Piemonte, del Liechtenstein, società corrispondono nuove opportunità dipende prevalentemente da fattori «morbi- diversità culturale, linguistica e religiosa ricercatrice all’Istituto federale di dei finanziamenti. Il nuovo program- del Vorarlberg e del Tirolo. Nel XV secolo economiche, di scambio, di convivenza e di» la scelta di restare. Ciò vale allo stesso comporta da sempre un processo di ne- economia agraria, Vienna/A e ma 2021 – 2027 verrà definito entro pasticcieri dell’Engadina andarono a cercar di sviluppo, a condizione di un’apertura a modo per nuovi arrivati, immigrati di ritorno goziazione fra la popolazione e gli immi- Maya Mathias dicembre 2020 e offrirà l’opportunità fortuna in Italia. Verso la fine del XVIII seco- nuovi approcci e modi di pensare e di saper e persone originarie del posto. grati. Ma l’immigrazione reca in sé anche CIPRA Internazionale di inserire stabilmente la migrazione lo, tessitrici del Trentino lavoravano tessuti gestire situazioni più complesse e modi di un’opportunità per lo sviluppo delle regioni come elemento centrale nella politica nel Vorarlberg/A, mentre in inverno gli am- agire contrastanti. Complessivamente la popolazione nelle alpine. La ricerca dimostra che la diversità dei finanziamenti europei. bulanti del Savoyon, prevalentemente con- Alpi aumenta. Ciò è dovuto al fatto che culturale può favorire l’innovazione sociale, Arge Alp è una comunità di lavoro co- tadini della Val d’Isère, vendevano le loro VENUTI PER RESTARE sempre più stranieri si insediano nella re- purché vi sia una buona integrazione degli stituita da dieci stati, Länder e Cantoni merci in Piemonte e nel sud della Francia. C’è chi arriva perché ha un nuovo lavoro o gione alpina. Questo sviluppo varia a livel- immigrati nelle comunità locali e un rappor- di Austria, Germania, Italia e Svizzera. L’immigrazione e l’emigrazione nelle Alpi, un nuovo amore, perché vuole trascorrere lo regionale e comunale. Chi migra, dove to aperto e di reciproco interesse (p. 18). Nel 2010 la Arge Alp ha approvato una fra e dalle regioni alpine, sono documen- l’ultima parte della vita nell’ambiente alpino e perché dipende tra l’altro dal fascino del C’è disponibilità di lavoro e di alloggi in un risoluzione sullo sviluppo culturale e nel Foto: CIPRA international tate fin dal medioevo. Ripetutamente uomi- o per praticare la propria attività sportiva, paesaggio, dalle opportunità occupaziona- comune? L’infrastruttura sociale ed econo- 2016 una sulla «crisi dei profughi» nelle ni e donne delle Alpi cercarono lavoro e il perché è conveniente vivere in un villaggio e li, dalla disponibilità di alloggi, dai contatti mica funziona? Com’è l’ambiente sociale? Alpi. Nel 2017 ha assegnato un premio necessario per vivere altrove, nelle città e al contempo lavorare in città. C’è chi rima- sociali e dai meccanismi statali di ripartizio- Esiste uno scambio fra popolazione locale per progetti innovativi di integrazione. nelle metropoli. La diversità linguistica, cul- ne perché ha dei vicini simpatici, apprezza ne. Sono soprattutto le regioni alpine occi- e immigrati? L’apertura verso altri modi di turale e religiosa di oggi denota che la re- lo scambio con i propri simili e dissimili nel dentali, i centri urbani, le grandi vallate e i vivere e la volontà di partecipazione non 6 7
ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 V I E N I , A N D I A M O ! R E S TA , A R R I V I A M O ! ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 Più immigrati Prospettive di fuga che nascite Come le Alpi cambiano una persona che vi si è rifugiata – e come questa persona cambia le Alpi. Migrazione e demografia Perché in alcune regioni delle Alpi la nelle Alpi: variazioni Alcune riflessioni di Omar Khir Alanam. popolazione diminuisce, mentre in della popolazione tra il 2011 altre cresce – e perché la migrazione e il 2015. ha un ruolo importante in questo. Linz Vienna Monaco di Baviera «Che cosa sono le Alpi?» ho chiesto a un altro profugo, sistemato Si trattava di far tornare a casa le persone cresciute lì, nelle Alpi, Salisburgo come me nel centro di accoglienza. anche solo per una sera o per pochi giorni. Non solo le Alpi mi Lui ha risposto: «Montagne!» hanno cambiato, anch’io ho cambiato loro. Zurigo Innsbruck «Che cosa sono le Alpi?» ho chiesto a me stesso. Berna Graz «Sono come una prigione, molto lontane da tutta la gente», è stata CHE COSA SONO LE ALPI? la mia silenziosa risposta. Certo, io conosco le Alpi. Allora le Alpi mi hanno cambiato, perché Coira Losanna Io non ci sono venuto, mi ci hanno portato. «Che cosa sono le Heidi e Peter mi si sono avvicinati. Sono stati loro il mio primo in- Bolzano Alpi?» mi sono chiesto mentre ero in cima alla montagna e osserva- contro con una cultura straniera. Anche se allora non sapevo anco- Ginevra Lubiana vo sul colle di fronte l’unica casa a vista d’occhio. In passato, quan- ra che questi luoghi esistono davvero. Trento Udine do mi trovavo ancora in Siria, pensavo che una vista così ampia e Io ero un bambino e ora non lo sono più, o forse sì? Anche questo questo numero quasi infinito di tonalità del verde esistessero solo non è un cambiamento, ma uno sviluppo. Trieste come fotomontaggio per lo screen saver. Brescia Grenoble Milano Verona Ho girato la testa osservando l’ambiente sopra le nuvole. Da bambi- no pensavo che sopra le nuvole abitasse dio. Ora pensavo: «Io non Torino sono dio, sono un semplice profugo.» Crescita demografica Aumento dovuto al cambiamento naturale, aumento dovuto alla migrazione Diminuzione dovuta al cambiamento naturale, aumento dovuto alla migrazione CHI SONO? PROFUGO?! Aumento dovuto al cambiamento naturale, diminuzione dovuta alla migrazione Con questa domanda inizia un cambiamento che le Alpi hanno in- Calo demografico dotto in me stesso. E poiché questo mondo è in movimento, vivia- Aumento dovuto al cambiamento naturale, diminuzione dovuta alla migrazione mo in un continuo cambiamento. Una farfalla che batte le ali in India SLAM-POET DI Nizza Diminuzione dovuta al cambiamento naturale, aumento dovuto alla migrazione contribuisce a produrre una tempesta in America. Allora dobbiamo DAMASCO, SIRIA Diminuzione dovuta al cambiamento naturale, diminuzione dovuta alla migrazione forse temere i cambiamenti o dare loro il benvenuto? La migrazione nelle Alpi è un cambiamento o uno sviluppo? Ogni incontro con Nei campionati austriaci 2017 di Poetry-Slam, Omar l’estraneo o con il consueto implica un cambiamento. Khir Alanam ha conquistato il terzo gradino del podio. Come risulta dalla mappa Espon sullo svi- grafica rimane stabile solo grazie all’immi- è dovuta soprattutto all’immigrazione. La E’ un’esistenza… e forse non del tutto. Sì invece, è un’esistenza. Nel 2018 è uscito il suo primo libro «Grazie! Come luppo demografico nella regione alpina fra grazione. capacità di attrazione è particolarmente Che cos’è l’esistenza? Esisto qui? Che cosa è più grande? L’esi- l’Austria è diventata il mio paese». Scrive lirica e pro- Fonte: Eurac Research & FAU, Alps 2050, 2018 il 2011 e il 2015, senza l’immigrazione in Diversa è la situazione nelle regioni alpine forte nelle aree urbane e lungo i principali stenza delle Alpi o la mia esistenza da profugo? Non lo so. sa, ha concluso la formazione di assistente sociale e molte zone la popolazione sarebbe in net- a sudest dell’Austria, dove la popolazione assi di transito. Nelle regioni periferiche – Dopo sedici giorni venni portato in un altro posto, lontano dalle tiene workshop nelle scuole. Omar è nato nel 1991 a to calo. Il colore verde indica le aree con è in netto calo. Qui – a parte le aree me- soprattutto dove il turismo è scarsamente Alpi. Il cambiamento in me è avvenuto nelle Alpi. E anche nel mio Ghouta-Est, in Siria, e ha studiato economia e com- una crescita demografica, mentre nelle tropolitane – è maggiore il numero di per- presente – l’immigrazione non è sufficien- sistema immunitario. Lì, nelle Alpi, ho conosciuto il freddo. Un fred- mercio in Siria. Nel 2012 è fuggito dalla guerra civile e aree in giallo e in rosso la popolazione è in sone in partenza rispetto a quelle in arrivo. te a compensare l’invecchiamento e il calo do di questa violenza non l’avrei mai potuto immaginare in Siria. Il dal 2014 vive a Graz/A. Foto: Richard Griletz calo. La regione di confine italo-francese Queste aree, in cui anche il tasso di natalità della popolazione in età lavorativa. cambiamento che ha rappresentato uno sviluppo per me e per il dal colore verde chiaro, ad esempio, ha è negativo, sono colorate in rosso scuro. mio sistema immunitario. www.omarkhiralanam.com un tasso di natalità negativo, e cioè meno La carta mette in evidenza che, in molte Michael Gams Tre anni dopo mi sono trovato in una sala in mezzo alle Alpi, a leg- nascite che decessi. La situazione demo- regioni delle Alpi, la crescita demografica CIPRA Internazionale gere brani del mio libro. L’evento – l’autunno Walser – aveva un’idea. 8 9
ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 V I E N I , A N D I A M O ! R E S TA , A R R I V I A M O ! ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 Nuove comunità pera umana per esistere. Cosí si rinnova quella solidarietà materiale ciali in montagna. Abitanti storici e nuovi arrivati insieme riscoprono nelle Alpi: grazie al interpersonale che ha sempre cementato le comunità di montagna, il «fare comunità», oltre ad innescare nuove forme di economia, frut- contatto diretto risorsa oggi rara nei contesti urbani. Ad esempio, quando riparano to dell’ibridazione tra culture e bisogni differenti. Di queste risorse, nasce una reciproca insieme muri o coltivano campi. Ciò mantiene insieme le comunità e non di un ritorno delle frontiere, le Alpi sembrano proprio avere comprensione. montane da tempo immemorabile ed è diventato raro nelle città. bisogno. La presenza nelle Alpi di quelli che vengo definiti come «immigrati economici» non solo favorisce la sopravvivenza di numerose realtà Andrea Membretti altrimenti condannate ad estinguersi, ma spinge verso la resilienza Eurac Research, Bolzano/I comunità locali spesso tirate tra gli opposti della museificazione www.foralps.eu (en) folkloristica ad uso dei turisti e dell’omologazione agli stili di vita di pianura. Oggi sono tanti i casi sparsi per l’arco alpino in cui proprio i nuovi arrivati hanno innescato forme di cambiamento impreviste, occasioni di negoziazione tra tradizioni locali e usi importati: dalla gestione della pastorizia alle forme della socialità quotidiana, dalle tecniche casearie all’educazione nelle piccole scuole di montagna. CHI EMIGRA NELLE ALPI? FUGA VERSO LA MONTAGNA Di chi sono In anni recenti le Alpi sono divenute destinazione di ulteriori flussi La parola migrazione deriva dal latino «migrare» e signi- immigratori dall’estero. Si tratta dei richiedenti asilo e protezione fica appunto emigrare, viaggiare, spostarsi, trasferirsi. internazionale, che si sono trovati a vivere in montagna in conse- Sono molteplici le ragioni, le prospettive e le esigenze guenza di politiche di ricollocamento forzoso messe in atto dai go- che inducono le persone ad emigrare nelle Alpi: le Alpi (italiane)? verni nazionali o di progetti di accoglienza promossi dalle comunitá • Migranti alla ricerca di lavoro: sono persone che rag- locali. giungono le Alpi per lavorarvi. La permanenza può Da una ricerca appena realizzata dal network indipendente «Fo- essere anche breve o reiterata, come ad esempio nel reign immigration in the Alps» (ForAlps) emerge la forte rappresen- lavoro stagionale in agricoltura o nel turismo. tatività delle aree montane nell’ospitalità di migranti «forzati», con • Migranti economici e politici, rifugiati: sono persone Le regioni remote offrono molte opportunità per un nuovo inizio. punte che arrivano al 40% del totale, come nel caso italiano. L’arrivo costrette dalla situazione economica e politica ad ab- di questi «montanari per forza» è favorito dai «vuoti» che caratteriz- bandonare il proprio paese o la propria regione, che si Molti immigrati riportano la vita nei paesi. zano tanti territori montani, in termini innanzitutto di edifici dispo- rifugiano nelle Alpi per sfuggire alla guerra e alla perse- Ma chi sono queste persone che si stabiliscono nelle zone di montagna? nibili: alberghi, caserme, colonie, residence, sanatori. Un patrimo- cuzione, alla ricerca di una vita migliore. nio immobiliare da anni inutilizzato, frutto di una «costruzione delle • «Amenity Migrants»: sono persone che si trasferisco- Alpi» legata a cicli passati del turismo, della produzione, della cura. no nelle Alpi perché trovano questa regione particolar- mente amena. Questa categoria comprende i cosiddet- NUOVA VITA PER I PICCOLI PAESI ti downshifter o dropout, «i nomadi digitali» che vivono Nei comuni alpini gli immigrati dall’estero rappresentano spesso decenni oggi sono stati, almeno in parte, riempiti proprio dagli stra- Spesso questi immigrati risultano purtroppo posteggiati per mesi in e lavorano in più luoghi, giovani famiglie che dalla città quote importanti delle popolazioni residenti: molti di loro vivono in nieri, che hanno dimostrato capacitá di adattamento all’ambiente, comuni d’alta quota, a volte nelle mani di organizzazioni che specu- si trasferiscono «in campagna», ma anche persone del- piccoli paesi e contribuiscono in modo significativo a contrastare la creativitá, imprenditorialitá. lano sul businness dell’accoglienza. Ma non mancano i casi virtuo- la terza età che intendono passarvi la vecchiaia. tendenza demografica dell’invecchiamento e dello spopolamento. si, in cui l’arrivo dei migranti forzati ha rappresentato un fattore di • I migranti di ritorno: persone che hanno lasciato la loro Si tratta di uomini e donne, con famiglie e bambini, inseriti in eco- SOLIDARIETÁ E INNOVAZIONE risveglio per il territorio. Grazie a cooperative o ad associazioni se- regione d’origine nelle Alpi, per esempio per l’istruzio- nomie montane che, anche grazie a loro, continuano ad esistere, Non mancano le tensioni, naturalmente. Non è facile accettare, per rie, e alla sinergia con gli abitanti storici, si sono sviluppati progetti ne, che vi ritornano successivamente. o addirittura si rinnovano e crescono. Tra i principali ambiti di inse- chi è nato nelle Alpi, che qualcuno venuto da molto lontano abiti le di turismo sostenibile, si sono riattivate economie di prossimità, si • I proprietari di seconde case e i turisti, così come i rimento lavorativo ci sono allevamento e pastorizia transumante, case e recuperi i mestieri che i giovani del posto hanno abbandona- è favorito il recupero e la messa in sicurezza del territorio, si sono pendolari giornalieri e settimanali, non appartengono taglio del bosco e carpenteria, edilizia e servizi di cura alla persona, to; qualcuno che parla una lingua diversa e che cerca di preservare salvati edifici altrimenti in malora. alla categoria dei migranti, perchè passano solo poco Foto: Leah Silvia manutenzione di impianti sciistici e trasporti, artigianato e commer- le proprie origini culturali. Ma questi conflitti vengono spesso mediati L’accoglienza fatta di piccoli numeri e di rapporti sociali diretti mo- tempo nelle Alpi. cio. Qualcuno parla di «professioni etniche»: certo è che i vuoti la- attraverso le relazioni faccia a faccia tipiche dei paesi: la comune stra dunque come lo straniero, montanaro per scelta o per forza, sciati dallo spopolamento che ha colpito l’arco alpino negli scorsi fatica per «tenere su» un paesaggio culturale che ha bisogno dell’o- possa essere fattore di ripensamento complessivo dei rapporti so- 10 11
ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 P A N O R A M A ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 Una vivace truppa in movimento Scalar le vette, mettere radici, tornare a casa: animali e piante si muovono nelle Alpi così come l’uomo. Con il salire delle temperature LA FRON- i movimenti migratori aumentano. TALIERA Il pino cembro, detto anche semplicemente Maya Mathias e Hannah Richlik cembro o cirmolo, ama gli CIPRA Internazionale estremi. Cresce infatti ai limiti superiori della vegetazione arbo- LA rea, fra 1.500 e 2.800 metri di altez- SCALATRICE za s.l.m. Durante l’ultima glaciazione La tylomelania bianca, con il suo si ritirò dalle Alpi verso territori liberi guscio cilindrico, ha conquistato le dal ghiaccio per re-immigrare in se- IL FANTE guito. Ha difficoltà di adattamento al Alpi durante la glaciazione. Quando il L’impatiens glandulifera, meglio ghiaccio si sciolse, poggiò il suo gu- cambiamento climatico in quanto ha conosciuta come «non mi tocca- scio sulle cime calcaree austriache fra bisogno dell’aiuto della nocciolaia, re», è originaria dell’Himalaya. Nel lo Schneeberg e gli Alti Tauri. Questa che pianta i nuovi alberi seppellendo 1839, travestita da pianta ornamen- lumaca ama le temperature fresche e i suoi semi come scorta alimentare. tale, raggiunse l’Europa, dove si in- la splendida vista ad altitudini arieggia- Per adesso, la «vivaista» si rifiuta di sediò stabilmente nei giardini. Da qui, te fra 1.000 e 1.500 metri. Quando la piantare il cembro più in alto. la cosiddetta balsamina ghiandolosa temperatura aumenta ha un problema: si diffuse nell’ambiente naturale. Oggi più in alto non si può. questo neofita ha conquistato quasi tutto l’arco alpino, dove contende il territorio alle piante autoctone. LA TRAVERSATA DELLE ALPI Originariamente, il tartufo bianco è di IL REDUCE casa nelle regioni alpine più calde, fra LE ALPI CRESCONO L’orso bruno europeo torna cui il Piemonte/I. Con l’innalzamento Le Alpi stesse sono in movimento: a casa. Ma la casa alpina LA FARFALLA delle temperature, questo tubero ogni anno si spostano di mezzo milli- di una volta è cambiata: l’uomo ha DALLE LUNGHI particolarmente apprezzato per il metro verso nord e crescono uno-due frammentato il paesaggio con bar- TRAVERSATE suo aroma di terra e di noce, ha osa- millimetri in altezza – ma tutto questo riere. Attualmente il plantigrado im- to attraversare le Alpi da sud verso Ogni primavera la vanessa senza ingrandirsi. Il vento, l’acqua, i pellicciato abita le Alpi italiane at- nord. Nel 2012 il cane da tartufo Gia- atalanta, farfalla diurna dalle ghiacciai e i fiumi asportano la stes- torno a Trento e Bolzano e le Alpi no ha per la prima volta individuato ali marroni-rossicce, percorre 2000 sa quantità di materiale. La causa di orientali austriache e slovene. Qui è con il suo olfatto questo fungo chilometri dalle regioni dell’Europa questa crescita è l’ultima glaciazione: perfettamente a suo agio, pur auspi- immigrato nel parco cittadi- meridionale, attraverso le Alpi diretta 18.000 anni fa ben 62.000 miliardi di cando un visto anche per Germania, no di Ginevra / CH, sotto a nord. In autunno i suoi nipoti, se- tonnellate di ghiaccio gravavano sul- Francia e Svizzera. un faggio. Da allora il guendo una bussola interiore, rifanno la catena montuosa; oggi, con la sua prezioso tubero si è Illustrazione: Jenni Kuck il viaggio a ritroso. Da quando le tem- reazione elastica, la crosta terrestre stabilmente inse- perature sono aumentate, la delicata spinge le montagne verso l’alto. diato anche sul farfalla ha già stabilito un quartiere versante setten- invernale in alcune regioni alpine, ri- trionale delle Alpi. sparmiandosi la lunga traversata. 12 13
ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 A C O L L O Q U I O C O N E VA G R A B H E R R V I E N I , A N D I A M O ! R E S TA , A R R I V I A M O ! ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 Signora Grabherr, per l’opinione pubblica la migrazione è ormai quasi striale. Ciò influisce anche sulla mentalità: le questioni relative all’integrazione sono «I piccoli spazi sempre associata ai profughi. Perché questa riduzione del termine? affrontate in maniera molto pragmatica. Gli imprenditori hanno potuto sviluppare hanno un incredibile In Germania, Austria e Svizzera, ed even- una forza peculiare per l’interpretazione di tualmente in Italia, dopo gli eventi degli ulti- questi processi sociali. Questo segmento mi anni, è chiaro che il tema dei rifugiati è in dell’economia sa che senza la migrazione primissimo piano. Per chi ha una memoria non esisterebbe. Ciò non significa certo potenziale per storica che risale a più di 20 anni fa, questo che questa regione non ha problemi con i non è affatto vero. Il nostro progetto «okay. processi di integrazione. Chi ha il permesso l’integrazione» zusammen leben» non è nato per affrontare di costruire qui? Ora vivo forse in un paese la questione dei profughi, ma per occuparsi di musulmani? Che cosa faccio con orga- dell’integrazione di coloro che vivono qui nizzazioni islamiche, minareti e moschee? da parecchio tempo. Tutto ciò che è classico per i processi di Nel Vorarlberg, così come in Svizzera e in integrazione – ad esempio l’insorgere di no dei pregiudizi. Anche a livello didattico Germania, in passato abbiamo avuto un attriti fra i nuovi arrivati e la popolazione è importante ribadire che nessuno ne è forte afflusso di Gastarbeiter, e cioè di lavo- residente – succede anche nel Vorarlberg. immune. Evitiamo perciò di essere troppo ratori stranieri. Si presumeva che questi la- Ma noi abbiamo una politica che evita di compiaciuti! La casa deve essere in ordine. voratori non sarebbero rimasti per sempre, pretendere troppo dalla popolazione e che per cui non furono presi i provvedimenti previene l’insorgere di conflitti. Che ne pensa dell’affermazione necessari. Attorno all’anno 2000, nei paesi Due, tre anni fa, all’inizio dell’ultimo grande che gli immigrati e i loro figli devono di lingua tedesca vi fu un cambiamento di arrivo di profughi in Austria, facevo da con- integrarsi bene? paradigma: ci si rese conto che molti di loro sulente ai sindaci della Carinzia. E mi sono Essendo abbastanza critica in materia lin- erano rimasti con le proprie famiglie e i figli. resa conto delle differenze fra loro e i col- guistica, non apprezzo un’affermazione Ma lei ha perfettamente ragione, negli ultimi leghi del Vorarlberg, che hanno decenni di unilaterale del genere. Se però vi fossero tre anni in Europa è forte la focalizzazione esperienza con questi fenomeni. Esperien- abbinate buone misure di integrazione e sulla migrazione dei profughi. Non sono za che li aiuta a superare queste difficoltà. ottimi programmi di accoglienza, una tale certa che questo varrà anche per i prossi- affermazione non mi creerebbe grandi pro- mi cinque-dieci anni. Dipenderà molto dagli In alcune regioni alpine vi è una forte blemi. Ma conosco persone di seconda eventi. polarizzazione di Heimat, religione o terza generazione che vivono qui e,che e identità nazionale. Questo dipende hanno una loro azienda di installazioni «Dopo, il paese si Cosa distingue la migrazione nell’arco forse proprio da questa mancanza idrauliche, che parlano il dialetto locale, alpino da quella di altre regioni? di esperienza? che giocano nella squadra di calcio e sono Dal punto di vista storico le Alpi sono un L’immagine della cultura e della civiltà come membri del consiglio di una qualche asso- presenta diverso» territorio che nel corso dei secoli ha spinto una «sottile buccia di mela sopra un caos ciazione legata a una moschea, che non ne generazioni di persone ad emigrare perché incandescente», parafrasando il filosofo possono più di sentire parlare di «integra- non era in grado di nutrire tutti. E’ anche Friedrich Nietzsche, è fondamentalmente zione». Perché non appena nasce un dibat- una regione che ha visto l’esodo di persone corretta per tutte le persone e i gruppi so- tito sulla religione, loro si trovano improv- dotate di capacità richieste altrove. Questo ciali, e quindi anche per tutte le regioni. Por- visamente ad essere «gli stranieri». Non Perché l’integrazione dei nuovi arrivati andare e venire ha fatto nascere processi tiamo in noi entrambi: l’inferno e il paradiso. possiamo semplicemente aggirare certe può riuscire anche in un villaggio e perché molto fecondi. Nel corso dell’industrializza- Saranno le condizioni di riferimento a stabi- dinamiche del comportamento umano. In zione anche alcune parti delle Alpi diven- lire quale delle due prevale. E’ una questio- altri termini, se qualcuno è seduto qui e vie- non mancano i conflitti. A colloquio con nero regioni di immigrazione. Ma paralle- ne di istituzioni, di stabilità, di democrazia e ne qualcuno di nuovo, lo sforzo maggiore Eva Grabherr, che da quasi due decenni lamente, altre regioni sono rimaste aree di di responsabili. Se i responsabili politici non lo dovrà affrontare l’ultimo arrivato. Penso sviluppa strategie regionali di integrazione esodo fino ad oggi e dipendono dai nuovi si occupano dei processi di cambiamento, addirittura che sbagliamo se riteniamo che arrivi. se non favoriscono una società civile viva- il nuovo arrivato non sia capace di affronta- nel Vorarlberg/A. ce, buone strutture democratiche e se non re egli stesso questo sforzo integrativo. Ma Quali sono le differenze regionali nella si occupano delle questioni economiche sbagliamo anche quando non li lasciamo gestione dell’immigrazione? delle persone, se lasciano che i problemi arrivare mai, quando non offriamo loro nes- La regione del Vorarlberg, ad esempio, si incancreniscano, ecco che spalancano le sun aiuto o quando scientemente lasciamo ha a tutt’oggi una forte vocazione indu- porte a quelle forze che si muovono sul pia- che s’incaglino. 14 15
ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 A C O L L O Q U I O C O N E VA G R A B H E R R V I E N I , A N D I A M O ! R E S TA , A R R I V I A M O ! ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 Francoprovenzale Sloveno Digatz, Hoila, Francoprovenzale / Francese Friulano / Sloveno Walser Sloveno / Tedesco / Friulano Occitano (Provenzale) Tedesco / Friulano Occitano / Francese Croato del Burgenland Territorio valdese storico Ungherese Mandi! Retoromano o Romancio C roato del Burgenland / Ungherese Un sociologo tedesco, Aladin El-Mafaalani, Tedesco Ladino Relitti ha formulato la tesi del paradosso dell’inte- Friulano n on esattamente L’ESPERTA grazione. Questo dice che, quando riesce, identificabile DELL’INTEGRAZIONE l’integrazione porta a maggiori conflitti, perché ora siedono attorno al tavolo nuovi Lingue come l’occitano, il ladino o il Eva Grabherr fa parte del consiglio gruppi di persone che pretendono di dire Vienna friulano arricchiscono il vocabolario alpino. Linz Monaco indipendente di esperti per l’inte- la loro. Alcuni studi dimostrano ad esem- di Baviera grazione nel Ministero austriaco pio che i conflitti sulla costruzione di mo- L’immigrazione e l’esodo minacciano per l’Europa, l’integrazione e gli schee danno luogo a cambiamenti a livello questa diversità, ma allo stesso Salisburgo affari esteri. A partire dal 2001, la del paese e del comune. In seguito il paese giudaista, storica e museologa, può presentarsi diverso, e cioè migliore in tempo fissano nuove priorità. Zurigo Innsbruck incaricata dal governo del Land relazione alla convivenza fra i suoi abitanti. Graz Berna Vorarlberg/A, ha istituito lo sportel- Matthias Rohe, studioso dell’islam e del di- lo «okay.zusammen leben», un luo- ritto delle religioni, già nel 2005 aveva pre- Coira Losanna go di conoscenza e di competenze visto molti degli odierni conflitti in relazione Bolzano per questioni riguardanti la migra- all’integrazione dell’islam come religione. Ginevra Lubiana Trento zione e l’integrazione. Nel 2018 Eva L’integrazione organizzativa di una nuova Udine Per la direttrice di «okay.zusammen Grabherr è stata nominata «Au- comunità religiosa riguarda anche leggi e Trieste leben», i conflitti fanno parte striaca dell’anno» nella categoria ordinamenti. del processo di integrazione. Impegno umanitario. Brescia Grenoble Nizza Milano Verona Attuali territori di L’integrazione degli immigrati è diffusione delle minoranze www.okay-line.at forse più facile in una grande città Torino linguistiche nelle Alpi. che in un paesino delle Alpi? A lungo la politica dell’integrazione è sta- ta pensata solo a livello urbano; ma nel frattempo le cose sono cambiate. Non non permettono un’esatta attribuzione a una determinata lingua. c’è dubbio che gli spazi piccoli hanno un «Etnicità diffuse» di questo tipo sono rappresentate ad esempio Lei spesso parla di «Zweiheimischen», dei giornali questo viene interpretato come potenziale incredibile per l’integrazione. In Nizza dalle isole linguistiche tedesche nel sud delle Alpi o dagli sloveni di persone cioè che si sentono un rifiuto del Vorarlberg come luogo di ap- quell’ambiente c’è meno possibilità di riti- nella Val Resia italiana. a casa in più di un luogo. Quali sfide partenenza. Non appena emergono conflit- rarsi, fin dall’inizio c’è più bisogno di contat- Prescindendo dai territori autonomi dell’Alto Adige e della Val devono affrontare queste persone? ti, le persone – anche quelli della seconda ti – e tutto ciò funge da grande acceleratore In nessun’altra regione dell’Europa occidentale il mosaico lingu- d’Aosta, tutte le minoranze sono minacciate da processi demogra- Se esaminiamo il processo di integrazione, generazione – che si stabiliscono qui ricor- dei processi. Sarebbe più facile ritirarsi che istico è più variegato che nelle vallate dell’arco alpino. «Piccola fici e adeguamenti. Oggi le minoranze linguistiche nelle Alpi sono a lungo termine è anche una questione di dano che esiste solo tutto o niente. Que- aver a che fare con persone che non parla- Europa», ad esempio, è il nome attribuito alla Val Canale, situata protette da norme culturali speciali dei singoli stati, ad esempio per adattamento: nella formazione, nel mercato sto non rende giustizia ad alcuna identità, no la propria lingua. La grande città forni- all’estremità nordorientale dell’Italia, dove le tre grandi famiglie lin- quanto concerne le scuole e i media. Costituisce un’eccezione la del lavoro, nell’abitare. I processi riescono men che meno alla struttura identitaria di sce più occasioni e più spazio per sfuggire. guistiche europee – tedesco, slavo e latino – si incontrano in uno Francia che, in quanto «inventore» dell’uguaglianza (Egalité), non quando non vediamo più grandi differen- persone che, come è ovvio, non vogliono In una grande città però c’è anche un im- spazio ristrettissimo, dove vive una popolazione che parla quattro concede diritti aggiuntivi a nessun individuo e a nessun gruppo. ze fra i gruppi. Ma le cose si complicano certamente rinnegare i loro nonni quando pressionante numero di possibilità per lingue. Accanto alle maggioranze linguistiche nazionali, i paesi alpi- Nella maggioranza dei territori sono arrivate troppo tardi le norme a livello emotivo. Che idee abbiamo al ri- si stabiliscono qui. Questo spiega anche camminare per la propria strada con quel- ni sono popolati da numerose minoranze storiche le cui lingue sono di attuazione volte a fermare questi adeguamenti. guardo? Pensiamo forse che l’immigrato l’importanza di termini quali «Zweiheimi- lo che l’immigrato ha portato con sé. Offre parlate da più di mezzo milione di persone (figura). A questi si ag- La posizione periferica delle minoranze va per lo più di pari passo Fonte: Walder, Löffler & Steinicke (2010); grafica: Jenni Kuck non abbia più il diritto di interessarsi alla schkeit» o «Mehrheimischkeit», questo es- quindi un numero molto maggiore di oc- giungono le comunità «alloctone», cioè non originarie, fra cui quelle con svantaggi economici; pertanto sono proprio questi territori le politica del suo paese d’origine? Pensiamo sere cioè di casa in due o più luoghi. casioni. Ed ha dei vantaggi organizzativi. dei Gastarbeiter (lavoratori stranieri) e dei profughi, presenti da meno classiche aree di spopolamento. La nuova immigrazione nelle Alpi, forse che non abbia il diritto di prendere Provi ad organizzare un corso di lingua in di tre generazioni che – a differenza dei gruppi etnolinguistici – non la cosiddetta «Amenity Migration», rafforza da un lato i processi di posizione anche emotivamente, una volta Lei ribadisce che i conflitti non una zona rurale dove in ogni comune vivo- godono di alcuna tutela delle minoranze, perlomeno nei paesi alpini. appiattimento, mentre dall’altro l’impegno culturale di questi «New trasferito qui? Occorre veramente dimen- vanno evitati. Un’integrazione riuscita no forse tre persone con un background di Considerando anche le stime dei comuni, questo mosaico delle Highlander» favorisce la conservazione delle minoranze. ticare per venire riconosciuti qui? Osservi è forse foriera di più conflitti? immigrazione e dove non esiste una buona minoranze sarebbe pure maggiore e più incisivo. Ovunque vi sia Benché al di fuori dell’Alto Adige e della Val d’Aosta siano sempre come si svolgono certi dibattiti. Il cimitero Naturalmente. Nelle società libere e aperte rete di trasporti pubblici! Entrambi gli spazi una sovrapposizione linguistica, come ad esempio nelle Dolomiti o meno gli appartenenti ad una minoranza linguistica, non v’è ragione islamico nel Vorarlberg si espande molto non esistono processi di integrazione sen- hanno dei potenziali, con vantaggi e svan- nell’area di contatto occitano-piemontese, i comuni possono dichi- di preoccuparsi della «multiculturalità» delle Alpi: il mosaico etnolin- lentamente, perché la prima generazione za conflitti. Ci vuole un approccio diverso taggi. arare la propria appartenenza ad una comunità o all’altra, come ad guistico nelle Alpi rimarrà variopinto, grazie ai profughi e alla migra- preferisce farsi tumulare nel paese d’origi- al tema del conflitto. Ciò significa diventare esempio in Italia dal 1999, dopo l’entrata in vigore della legge 482. zione sud-nord. ne e solo parte della seconda generazione più robusti, sopportare di più, ma anche ve- Michael Gams, (intervista) e Ma anche i piccoli gruppi, le cui caratteristiche oggettive e sog- si farà seppellire qui. Perfino nei commenti dere quali sono le condizioni di riferimento. Caroline Begle (foto), Dornbirn/A gettive – quali la lingua e l’autovalutazione – differiscono, spesso Ernst Steinicke, Università di Innsbruck/A 16 17
ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 V I E N I , A N D I A M O ! R E S TA , A R R I V I A M O ! ALPINSCENA 10 5 / 2 0 19 Cercar lavoro e trovar casa penso che sia necessaria una partecipazione attiva nel luogo in ma anche persone fuggite dalle zone di guerra, cercano una nuova cui si abita.» Ma ci sono anche delle sfide. Molte persone hanno casa nel Vorarlberg. Nell’ambito del progetto PlurAlps, l’Ufficio per pregiudizi e non comprendono che ciascuno è diverso dell’altro. lo Sviluppo regionale del Vorarlberg e del Bregenzerwald promuove Alpha ha ben in mente i suoi obiettivi: «Imparare bene il mio lavoro, una cultura dell’accoglienza nelle aziende e nei comuni. rispettare il mio capo e un giorno fare l’imprenditore autonomo.» L’obiettivo è quello di facilitare ai nuovi arrivati l’ingresso nel mercato del lavoro e nelle comunità locali. A tal fine la Regio Bregenzerwald Rivitalizzare l’agricoltura nella Valle Stura/I, testare la pianificazione QUALITÀ DI VITA NEI COMUNI organizza corsi di lingue per lavoratori e si propone come interlo- sociale a Les Belleville/F, promuovere la cultura dell’accoglienza Così come nella Valle Stura, in molti altri luoghi delle Alpi stanno cutore privilegiato per tutte le questioni riguardanti l’integrazione e nascendo modelli innovativi che facilitano l’integrazione degli im- l’impiego nelle aziende locali. Dove trovare posti di lavoro nell’artigia- nel Bregenzerwald/A: con nuove idee e un grande impegno alcuni abitanti migrati nelle comunità locali e nel mercato del lavoro. Come mi- nato, dove trovare un medico o sportelli per richiedenti asilo? L’offer- delle Alpi mostrano come l’integrazione può riuscire. gliorare la qualità di vita della popolazione e degli immigrati in un ta comprende anche la piattaforma online «www.vorarlberg-finder. comune? Per rispondere a questa domanda, nell’ambito del pro- at», dove i nuovi arrivati possono trovare informazioni in varie lingue. getto PlurAlps la rete di comuni «Alleanza nelle Alpi» ha sviluppato Sono soprattutto le regioni rurali ad avere la necessità di mettersi uno strumento online per la pianificazione sociale nei comuni. Un in rete, sostiene Martina Rüscher, presidente della Regio Bregen- questionario permette ai comuni di valutare, discutere e in seguito zerwald. Molte aziende sono troppo piccole per fornire ai nuovi colla- migliorare i propri servizi. Il questionario comprende dieci campi boratori servizi quali corsi di lingua. D’altro canto nei comuni esistono d’azione, fra cui partecipazione, situazione abitativa, formazione, molte strutture di volontariato che vanno preservate. La vicepresi- lavoro, salute e mobilità. dente del parlamento del Vorarlberg ne è fermamente convinta: «Da solo nessuno puo farcela, c’e bisogno di tutti e 24 i comuni del TRA STAGIONALITÀ E HEIMAT Bregenzerwald.» Il comune francese di Les Belleville è uno dei dieci comuni pilota nelle Alpi a testare questo strumento di pianificazione sociale. Les Maya Mathias, CIPRA Internazionale Belleville, un insieme di 36 piccole frazioni, vive di turismo. Di fronte ai 3.500 abitanti, il numero di turisti raggiunge la cifra di 55.000 . Il punto d’attrazione è l’accesso all’immenso comprensorio sciistico di «Les Trois-Vallees». Preparare le piste da sci, servire bevande, massaggiare spalle: senza i numerosi lavoratori stagionali, il turismo IL PLURALISMO, UN PUNTO DI FORZA invernale nelle Alpi sarebbe impossibile. Orari di lavoro prolungati, DELLA REGIONE ALPINA cambi del posto di lavoro, spesso una rete sociale inesistente e una lingua straniera rendono particolarmente difficile la vita quotidiana Pluralismo non è solo diversità culturale e tolleranza, ma e l’integrazione nelle comunità locali. significa anche occuparsene attivamente. Si tratta cioè Come fa Les Belleville a gestire questo cambiamento stagionale? di un processo dinamico e permanente e non del risul- Come può il comune mettere a disposizione alloggi alla portata di tato statico di una società ideale. Nel progetto Interreg tutti, servizi sanitari e l’opportunità di una formazione? Lo strumen- triennale PlurAlps, la CIPRA Internazionale, insieme a to per la pianificazione sociale è un ottimo mezzo per rispondere a nove organizzazioni partner, dimostra che il pluralismo è queste domande, racconta Julika Jarosch della CIPRA Francia, che un’opportunità per innovazioni e sviluppi sociali nell'arco assiste il comune pilota. Nei workshop i rappresentanti del comune alpino. La festa delle culture: le associazioni, i ristoranti e la popolazione di hanno valutato i loro servizi, creando così una quadro d’insieme Nelle regioni pilota i comuni indicano alle imprese e alla Rankweil/A festeggiano la varietà di lingue, usanze e religioni. comune. Su questa base hanno elaborato idee, come ad esempio società civile di tutti i paesi alpini percorsi e soluzioni un’App di comunicazione per le frazioni del comune, una brochure per consolidare la coesione sociale nelle comunità locali. di accoglienza e un aperitivo per i nuovi arrivati, oppure la sistema- Fra i risultati spiccano lo strumento di pianificazione «Ho imparato ad occuparmi delle api e a coltivare pomodori, patate ciazione, e più tardi la «Germinale Cooperativa Agricola di Comu- zione dei sentieri e delle piste ciclabili che collegano i villaggi. sociale per i comuni, due conferenze internazionali sul e diverse altre verdure». Da due anni il ventenne Mohammed Alpha nità», stabilirono un dialogo fra loro. La collaborazione ha rappre- L’esperienza e le proposte di Les Belleville, insieme alle altre regioni tema del pluralismo, un documento con richieste alla po- Diallo – chiamato Alpha – vive in Italia, nella Valle Stura di Demonte. sentato un punto di svolta per entrambi. Improvvisamente c’era pilota, alimentano a loro volta lo strumento di pianificazione sociale. litica e un premio per progetti di integrazione innovativi. Con la «Germinale Cooperativa Agricola di Comunità» sta impa- questo obiettivo comune di creare prospettive economiche nuove. Matthieu Jay, responsabile degli affari sociali a Les Belleville, ne è L’obiettivo è contribuire ad una visione positiva sul futuro rando come gestire una fattoriadi montagna. Il percorso che l’ha La quarantunenne Giulia Janneli, cofondatrice dell’associazione e convinto: «Se correttamente applicato ed ottimizzato, lo strumento della migrazione in Europa e nelle Alpi. PlurAlps è finan- portato qui è stato lungo: partito dal Senegal, ha attraversato il Mali, allevatrice di pecore nella valle, ne è fermamente convinta: «E’ im- di pianificazione sociale può permettere ai comuni di farsi ispirare e ziato dal programma Interreg Spazio alpino e, tra gli altri, l’Algeria e la Libia, e con un barcone ha raggiunto l’Italia. Oggi, in portante coinvolgere il pubblico, il privato e la cittadinanza in questo di svilupparsi sempre più». dal Ministero per l’ambiente, la protezione della natura Valle Stura si sente a casa. processo ed attribuire un ruolo a ciascuno.» Un grande successo e la sicurezza nucleare della Germania. Il 9 e 10 ottobre è stato il riconoscimento da parte del governo. Ora gli ex volontari BENVENUTI NEL VORARLBERG 2019 si terrà la conferenza conclusiva a Bolzano/I. CHI SI OCCUPA DELLA RACCOLTA? ricevono un salario. E il lavoro aumenta la loro possibilità di ottenere Nel Vorarlberg l’immigrazione fa parte della tradizione: durante l’in- Foto: Ingrid Ionian Nel 2015 in molte aziende agricole della Valle Stura c’era carenza un permesso di soggiorno in Italia. dustrializzazione era l’industria tessile a richiedere lavoratori e la- www.cipra.org/it/pluralps di forza lavoro. Contemporaneamente, giovani migranti in attesa Nell’ambito del progetto PlurAlps, da settembre 2018 la CIPRA voratrici stranieri; oggi si cercano lavoratori specializzati nel campo dell’esito della domanda d’asilo stavano cercando lavoro. L’asso- Internazionale sostiene la cooperativa e la formazione di Alpha. «Io dell’edilizia, della tecnica e della gastronomia. Lavoratori dell’UE, 18 19
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