AI CONFINI DELLA LIBERTÀ - Torino, 22 . 26 marzo 2023 - biennaledemocrazia.it - Biennale Democrazia

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AI CONFINI DELLA LIBERTÀ - Torino, 22 . 26 marzo 2023 - biennaledemocrazia.it - Biennale Democrazia
sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

                 Torino, 22 . 26 marzo 2023
AI CONFINI DELLA LIBERTÀ

Federica Landi ©Red Square, dal progetto Spectrum, 2015

                            biennaledemocrazia.it

Un progetto di                                                                      Realizzato da
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PRESIDENTE
                                                                                   Gustavo Zagrebelsky
                                                                                        GARANTI
                                                                Alessandro Campi, Franco Cardini, Donatella Della Porta,
                                                                        Anna Foa, Stefano Geuna, Carlo Ossola,
                                                                         Alberto Quadrio Curzio, Mario Rasetti,
                                                                            Chiara Saraceno, Guido Saracco

        PER LA PRIMA VOLTA                                                           COMITATO SCIENTIFICO
      IN UN MUSEO ITALIANO                                        Gian Luigi Beccaria, Antonella Besussi, Enzo Bianchi,
                                                               Tito Boeri, Anna Caffarena, Eva Cantarella, Lucio Caracciolo,
        9/02/2023                                                Adriana Cavarero, Dino Cofrancesco, Pierpaolo Donati,

        16/07/2023                                             Jon Elster, Maurizio Franzini, Pietro Garibaldi, Enrico Grosso,
                                                                 Stephen Holmes, Mario Losano, Gian Giacomo Migone,
          Gallerie d’Italia - Torino
           Piazza San Carlo, 156                                  Lorenzo Ornaghi, Gianfranco Pasquino, Carlo Petrini,
                                                                Paolo Pombeni, Mario Telò, Nadia Urbinati, Sofia Ventura
            GALLERIEDITALIA.COM
                                                                                    COMITATO D’INDIRIZZO
                                                                   Davide Barberis, Andrea Bobbio, Alessandro Bollo,
                                                                 Luigi Bonanate, Mario Calderini, Cristopher Cepernich,
                                                                 Manuela Ceretta, Luca De Biase, Juan Carlos De Martin,
                                                                    Adriano Favole, Simona Forti, Elisabetta Galeotti,
                                                                 Giorgio Gianotto, Angela La Rotella, Arianna Montorsi,
                                                                 Emiliano Paoletti, Luisa Passerini, Pier Paolo Portinaro,
                                                                   Enrico Remmert, Paolo Tormena, Cristina Trucco,
                                                                                     Pier Giorgio Turi
                                                                                    CURATORE SCIENTIFICO
                                                                                     Massimo Cuono
                                                                          CURATORE SCIENTIFICO DEMOCRAZIA FUTURA
                                                                                     Gabriele Magrin
                                                                                 DIRETTORE ORGANIZZATIVO
                                                                                    Alessandro Isaia
                                                                  Segretario Generale Fondazione per la Cultura Torino
                                                                                      PROJECT MANAGER
                                                                                      Chiara Torrero
                                                                           COORDINATRICE SCIENTIFICO-ORGANIZZATIVA
                                                                                   Lucilla G. Moliterno
CON IL PATROCINIO DI                   IN COLLABORAZIONE CON
AI CONFINI DELLA LIBERTÀ - Torino, 22 . 26 marzo 2023 - biennaledemocrazia.it - Biennale Democrazia
Biennale Democrazia giunge all’ottava edizione. Una storia di suc-          Biennale Democrazia torna a Torino nella sua consueta collocazione
cesso iniziata nel 2009 e proseguita da allora intorno ai valori            primaverile, con lo scopo di riportare a discutere nei luoghi simbolo
della partecipazione, dell’impegno, della legalità e del bene co-           della città prima di tutto i giovani delle scuole e delle università.
mune: temi verso i quali la Città di Torino dimostra un interesse           Alla luce degli anni così duri di questa pandemia pare quantomai
appassionato, come testimonia un’affluenza agli eventi ogni volta           importante tornare a riflettere sulle questioni fondamentali che ri-
più entusiasta.                                                             guardano i nostri sistemi democratici. Perciò BD 2023 riparte dalla
Il tema scelto quest’anno, poi, è davvero decisivo: la libertà è sia        libertà che, assieme all’uguaglianza, costituisce il fondamento stesso
obiettivo essenziale, sia fondamento ineludibile della nostra vita          della democrazia, tanto che l’affermarsi delle libertà civili, il consoli-
collettiva. Libertà anzitutto come persone, titolari di diritti politici,   darsi dei diritti politici e il progressivo allargamento dei diritti sociali
civili e sociali. Ma anche libertà come presa in carico dei più fragi-      sono processi paralleli, necessariamente connessi gli uni agli altri.
li, dei più giovani, e in generale di chiunque – nella nostra comu-         Ma, nei due secoli in cui sono andati faticosamente consolidandosi
nità – abbia bisogno della nostra cura, sia pubblica sia personale.         i sistemi politici che siamo soliti definire democratici, sotto il cap-
La fragilità non è una colpa.                                               pello della libertà, si sono affollati tanti e tali significati diversi, da
Libertà, ancora, nel suo rapporto con l’equità: abbiamo imparato            apparire a volte persino contradditori: dall’opposizione ai capricci
da lungo tempo che non può esistere una società libera, se questa           del potere tirannico, per liberarsi dalla servitù politica e della schia-
non è anche una società giusta. Libertà, infine, nel suo senso più          vitù sociale, alla tolleranza religiosa, fino alla libera espressione
immaginifico e ludico: quella della musica, dell’arte, del viaggio,         della propria coscienza, attraverso pensieri, parole, stampa e altri
del gioco.                                                                  media; la libertà è stata poi interpretata come emancipazione dalla
Sono inoltre particolarmente felice di segnalare due importanti             tradizione o, in senso più specificamente politico, come possibilità
novità di questa edizione.                                                  di riunirsi ed associarsi e, soprattutto, come autonomia nella scelta
La prima è il forte sviluppo della sezione del programma «Demo-             elettorale; libertà sono tanto quelle del mercato – di produrre, di
crazia Futura», tutta dedicata ai più giovani. Incentivare la parte-        scambiare e di consumare – quanto quelle che riguardano i costumi
cipazione, la consapevolezza e il pensiero critico delle generazioni        e la disposizione del proprio corpo, così come le scelte e la riserva-
più giovani è sempre essenziale. Incentivare a porsi domande e              tezza nella sfera privata.
non accontentarsi delle facili risposte è un obiettivo che dobbiamo         Diverse sono, infine, la libertà dei deboli e quella dei potenti, sem-
perseguire. Ma lo è in particolar modo dopo questi ultimi anni di           pre a rischio di divenire prepotenza. Secondo Montesquieu, del
pandemia, che hanno richiesto alle bambine e ai bambini, alle               resto, “non c’è parola che abbia ricevuto un maggior numero di
ragazze e ai ragazzi, sacrifici importanti in termini di socialità e        significati diversi, e che abbia colpito gli spiriti in tante diverse
occasioni di apprendimento collettivo. La Città di Torino conside-          maniere, come quella di libertà”.
ra vitale la crescita di coloro che si apprestano, in un futuro vici-       Tra tutte le parole della politica, “libertà” è stata così quella mag-
nissimo, a diventare cittadini protagonisti e sostiene attivamente,         giormente contesa dagli schieramenti politici e dalle diverse tradi-
con questa e tante altre iniziative, la partecipazione.                     zioni culturali, fino a farne una bandiera, variamente ridefinita, dei
La seconda novità riguarda il territorio. Oltre ai luoghi abituali, si-     più diversi attori e movimenti. Da ciò l’esigenza di tornare a parlare
tuati nel cuore della città, il programma di quest’anno si dissemi-         di libertà, con lo scopo di coglierne le sfumature, di comprenderne
na con «Democrazia Diffusa» in tantissimi altri luoghi della città.         le contraddizioni, di discuterne i limiti e nuovi possibili progressi.
Gli spazi sono innumerevoli: da Villa della Regina (meraviglioso            Mentre approfondivamo questa riflessione è scoppiato il conflit-
osservatorio naturale nella collina torinese) a Open Incet, l’incu-         to in Ucraina nel febbraio 2022, causando l’irrompere in Europa
batore di innovazione tecnologica della città, situato nel quartiere        della guerra, fantasma sempre presente e costantemente rimosso.
di Barriera di Milano e ancora la Biblioteca civica centrale e gli          La libertà e la democrazia – che ad alcuni erano sembrati destino
spazi messi a disposizione presso il Borgo Campidoglio e i quartie-         ineluttabile dell’umanità – sono apparsi improvvisamente valori di
ri Aurora, Vanchiglietta, San Salvario.                                     parte producendo spesso pericolose semplificazioni e ricordando
È insomma l’intera città a rendere possibile – insieme al pubblico,         drammaticamente il monito che fu di tanta parte dei pensatori mo-
torinese e non, che certamente interverrà di nuovo con entusia-             derni, così come dei padri dell’Unione Europea, secondo cui nessu-
smo – questa bellissima festa democratica. Ai partner di Biennale           na libertà è possibile senza la pace.
Democrazia e a coloro che – essenziali e preziosi – con il pro-             Con il titolo Ai confini della libertà, Biennale Democrazia 2023
prio lavoro volontario sostengono e animano questi cinque giorni            propone di discutere, ascoltare, imparare, dialogare, comprendere,
di riflessioni, scambi culturali e spettacoli vanno i miei ringra-          ripartendo dal complesso rapporto fra libertà e democrazia, dentro
ziamenti.                                                                   e fuori le frontiere della nostra società.

                                                     Stefano Lo Russo                                                          Gustavo Zagrebelsky
                                                     Sindaco di Torino                                             Presidente Biennale Democrazia
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Siamo parte della Storia
di Biennale Democrazia
La Fondazione CRT sossene sin dalla prima
edizione Biennale Democrazia, spazio di
dialogo, confronto e partecipazione dove
i protagoniss sono i ciiadini, a parsre dai
giovani e dagli studens.

Da oltre 30 anni la Fondazione CRT promuove
cultura e formazione sul territorio, meiendo
al centro le giovani generazioni, capitale
umano del futuro.
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INDICE                                                  I TEMI DI BIENNALE 2023

                                                                                 Liberi tutti!
                                                                                 Le società democratiche sono attraversate da tensioni che riguar-
                                                                                 dano richieste di sempre nuove libertà civili, sociali, politiche ed
    I temi di Biennale 2023                                                 7
                                                                                 economiche. La pandemia ha arricchito e confuso il dibattito po-
    L’immagine                                                              8    larizzandolo tra chi temeva l’avvento della dittatura sanitaria e chi
    Anteprime                                                               9    ha visto nelle proteste contro le restrizioni e i vaccini un pericoloso
                                                                                 rovesciamento irresponsabile e antisociale delle rivendicazioni di
    I luoghi di Biennale                                                  12
                                                                                 libertà. È, allora, necessario tornare a riflettere sui molteplici si-
    Info                                                                  14     gnificati di libertà, sui suoi eventuali limiti – primi fra tutti quelli
                                                                                 imposti dalla crisi ambientale – e sul suo rapporto con il sapere tec-
    INAUGURAZIONE                                                          16    nico scientifico e con la tecnologia; e soprattutto delle relazioni tra
                                                                                 libertà e uguaglianza, fin dalla rivoluzione francese, valori gemelli,
    IL PROGRAMMA                                                                 ma tra loro sempre in tensione.
    Le grandi lezioni, i dialoghi, dibattiti e gli spettacoli per approfondire
    e discutere i temi di Biennale Democrazia 2023.                              Conflitti di libertà
    Giovedì 23 marzo                                                      19     Democrazie illiberali, democrature, regimi ibridi, democrazie a
                                                                                 bassa intensità; con questi e altri neologismi si è cercato di descrive-
    Venerdì 24 marzo                                                      31
                                                                                 re le trasformazioni in senso illiberale e nazionalista di quei paesi,
    Sabato 25 marzo                                                       43     dentro e fuori l’Europa in cui vanno erodendosi diritti e garanzie
    Domenica 26 marzo                                                     55     fondamentali che pensavamo acquisite, quali la libertà d’espres-
                                                                                 sione e di stampa, l’autonomia della magistratura, il rispetto delle
    DEMOCRAZIA FUTURA                                                     65     minoranze. Il confronto con queste realtà ci permetterà di ampliare
    Laboratori, spettacoli, giochi, performance e provocazioni di                l’orizzonte della nostra riflessione sulla libertà e la democrazia an-
    chi ha tutto il futuro davanti. Un programma per le scuole,                  che in prospettiva geopolitica, in riferimento all’inasprirsi dei con-
    i giovani e le loro famiglie.                                                flitti e al riproporsi del rischio nucleare.

    DEMOCRAZIA DIFFUSA                                                    85     La libertà è un format
                                                                                 Pandemia e guerra hanno mostrato lo stato del lento deterioramen-
    Mostre, spettacoli, dibattiti disseminati per la città. Un programma
                                                                                 to del dibattito pubblico del nostro paese ben rappresentato dal ri-
    partecipato che valorizza la straordinaria ricchezza dei quartieri
                                                                                 petersi del format stantio del talkshow spesso ridotto a scontro tra
    torinesi.                                                                    posizioni acritiche e inconciliabili, riducendo la libertà di espres-
                                                                                 sione al principio secondo il quale ogni posizione ha bisogno del
    OSPITI                                                               105
                                                                                 proprio contraltare. Sullo sfondo, la centralità del pluralismo infor-
    In collaborazione con                                                115     mativo per il corretto funzionamento della democrazia, la dialettica
                                                                                 fra vecchi e nuovi media, il dibattito sui possibili limiti alla libertà
                                                                                 di espressione, il ruolo dell’istruzione e della cultura come precon-
                                                                                 dizione stessa dell’autonomia degli individui, lo spettro della co-
                                                                                 siddetta cancel culture e il rapporto fra gli intellettuali e gli esperti.
    Gli incontri segnalati da
    cura di Assointerpreti
                              prevedono un servizio di traduzione a
                                                                                 Immaginare la libertà
                                                                                 La libertà è al cuore del modo moderno di pensare al futuro. Tan-
                                                                                 to le utopie artistiche, quanto le rivoluzioni politiche sono partite
    Eventuali variazioni, integrazioni o cancellazioni rispetto al
                                                                                 dall’idea di liberare gli esseri umani dalle catene che li costringono;
    programma dopo la stampa della presente pubblicazione saranno
                                                                                 allo stesso modo, il pensiero distopico ha messo in guardia dai ri-
    rese note sui canali social e sul sito biennaledemocrazia.it
                                                                                 schi del dispotismo – più o meno mite – di tipo politico, tecnologico
                                                                                 o economico. Ma come viene rappresentata la libertà da letteratura,
    Segui Biennale Democrazia anche sui social media
                                                                                 arte, musica, cinema e televisione? Quali sono le metafore o i per-
                                                                                 sonaggi delle emancipazioni e delle schiavitù? E, infine, tra libertà
                                                                                 e servitù, come ci immaginiamo il futuro delle nostre società e delle
    Biennale Democrazia    Biennale Democrazia     BiennaleDemocrazia            nuove generazioni?

6                                                                                                                                                             7
AI CONFINI DELLA LIBERTÀ - Torino, 22 . 26 marzo 2023 - biennaledemocrazia.it - Biennale Democrazia
L’IMMAGINE                                                          ANTEPRIME

    Red Square fa parte della serie fotografica Spectrum, pro-                SUPER PARTES. EVENTO FINALE                18 marzo
    getto che intende indagare il rapporto tra uomo, paesaggio                          a cura di Club Silencio          ore 19.00-24.00
    e tecnologia. Attraverso l’utilizzo di filtri analogici di plexi-                                                    Cavallerizza
                                                                        Sogno, Metaverso, Inte(g)razione. Tre per-       Reale
    glass colorato frapposti tra l’obiettivo fotografico e la veduta
                                                                        corsi tematici del progetto Super Partes, i      piazzetta
    si creano distorsioni, rifrazioni e modifiche che rimandano
                                                                        cui contenuti e risultati confluiranno in        Accademia
    all’attitudine contemporanea di utilizzare app di customiz-
                                                                        questa serata accompagnata da cocktail           Militare 3
    zazione dell’immagine. L’atto di “filtrare” e personalizzare
                                                                        bar e sottofondo musicale, per la qua-
    l’esperienza del vedere tramite dispositivi tecnologici parla
                                                                        le saranno appositamente allestite sale
    del desiderio collettivo di fare proprio l’oggetto di contem-
                                                                        immersive e proposte di attività per svi-
    plazione, reinterpretando il dato reale in favore del possi-
                                                                        luppare occasioni di riflessione sui temi
    bile e dell’immaginario. La fotografia è stata scattata sulla
                                                                        della cittadinanza e della partecipazione
    spiaggia di Rimini all’indomani di una forte bufera di vento
                                                                        democratica. Un contesto conviviale per il
    che aveva sovvertito l’ordine usuale degli elementi del pa-
                                                                        “passaggio di testimone” tra Super Partes
    esaggio. Il quadrato rosso che si trova nella parte centrale
                                                                        e l’edizione 2023 di Biennale Democrazia,
    dell’immagine è il tetto di una torretta di salvataggio caduta
                                                                        al fine di favorire la contaminazione di
    a terra che lo sguardo trasforma in un oggetto/portale su
                                                                        pubblici tra le due manifestazioni, legate
    cui innescare un nuovo gioco di distorsione e rovesciamento
                                                                        da un sottile filo rosso: la libertà.
    della realtà.

                                                                                    SE DICESSIMO LA VERITÀ.              18 marzo
                                                                                             ULTIMO CAPITOLO             ore 20.45
                                                                               spettacolo di Emanuela Giordano           19 marzo
                                                                                                  e Giulia Minoli        ore 16.30
                                                                                a cura di Crisi Come Opportunità         21 marzo
                                                                                                                         ore 10.00
                                                                        Un’opera-dibattito per capire il nostro
                                                                                                                         Casa del Teatro
                                                                        prossimo futuro, minacciato da un disim-
                                                                                                                         Ragazzi
                                                                        pegno che lascia spazio al potere criminale,
                                                                                                                         e Giovani
                                                                        alla corruzione come modus vivendi. Un
                                                                        percorso drammaturgico lungo dieci anni
                                                                        di ricerca e tante storie raccontate, ma an-
                                                                        che un progetto formativo, Il palcoscenico
                                                                        della legalità, con più di 60.000 studenti
                                                                        in tutta Italia “perché lo spettacolo non sia
                                                                        solo un’occasione isolata ma parte di un
                                                                        percorso di avvicinamento a temi fonda-
                                                                        mentali per la loro crescita”. Lo spettacolo è
    Federica Landi                                                      stato preceduto da laboratori di educazione
    Red Square, dal progetto Spectrum, 2015                             alla cittadinanza e legalità attiva attraverso
    Stampa a getto di inchiostro                                        il teatro in 24 classi di Torino.
    su Canson Rag Photographique, Matt                                  Progetto sostenuto da Intesa Sanpaolo.
    montata su alluminio dibond
    90x63 cm                                                            età consigliata: da 13 a 18 anni;
                                                                        biglietti: 5 Euro; info@crisi-opportunita.org

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AI CONFINI DELLA LIBERTÀ - Torino, 22 . 26 marzo 2023 - biennaledemocrazia.it - Biennale Democrazia
per Biennale Democrazia

PROGETTO PONTI
CULTURA E TEATRO
PER LA CITTADINANZA ATTIVA

                                       ACQUISTA ORA
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                                       BIGLIETTO

ANTEPRIMA
18-21 Marzo 2023    Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
Se dicessimo la Verità - ultimo capitolo
Spettacolo teatrale
di Emanuela Giordano e Giulia Minoli

     PANEL
     24 Marzo 2023 / h.18   OGR Cult Binario 3
     Portami lá Fuori • Ponti in costruzione
     tra Istituti Penali per Minorenni e società civile
     Il ruolo dell’arte e della musica rap
     Dialogo aperto con i rapper e formatori
     Luca Caiazzo in arte Lucariello,
     Francesco Kento Carlo, Emak
     e Daniela Ronco Associazione Antigone Piemonte

                                                            cfli
     Modera la giornalista Annalisa Camilli

     CONCERTO E DJ SET
     24 Marzo 2023 / h.21   Hiroshima Mon Amour
     Portami lá Fuori - Rap Fuori le S{barre}
     Lucariello, Kento - Dj Fuzzten - 1989.

                                                          www.crisi-opportunita.org
     Oyoshe, Oltre le barre Crew
     Parole e musica che vengono dal lavoro
     di rapper e formatori all’interno
     degli Istituti Penali per Minorenni
     del nostro Paese.

                 con il sostegno di

                                                               11
AI CONFINI DELLA LIBERTÀ - Torino, 22 . 26 marzo 2023 - biennaledemocrazia.it - Biennale Democrazia
I LUOGHI DI BIENNALE

                      TEATRO CARIGNANO
          piazza Carignano 6 | tram 13, 15 | bus 12n, 55, 56
                          TEATRO GOBETTI
         via Rossini 8 | tram 13, 15 | bus 6, 8, 55, 56, 61, 68
             AULA MAGNA CAVALLERIZZA REALE
        via Verdi 9 | tram 13, 15 | bus 6, 8, 13n, 18, 55, 61, 68
           CAMPUS UNIVERSITARIO LUIGI EINAUDI
            lungo Dora Siena 100 | tram 3 | bus 8, 19, 68
                   POLITECNICO DI TORINO
          corso Duca degli Abruzzi 24 | tram 9, 10, 15, 16cd
                         bus 12, 33, 42, 58
            OGR – OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI
        corso Castelfidardo 22 | metro Vinzaglio | tram 4, 9, 10
                       bus 12, 33, 55, 58, 60, 68
      AUDITORIUM GRATTACIELO INTESA SANPAOLO
         corso Inghilterra 3 | metro Porta Susa | tram 9
                 bus 19, 27, 55, 57, 60, 68, 101
                      CIRCOLO DEI LETTORI
              via Bogino 9 | tram 13, 15 | bus 13n, 55, 56
                          POLO DEL ’900
       via del Carmine 14 | tram 10 | bus 10n, 36 55, 56, 67, 72
                       PALAZZO MADAMA
               piazza Castello | tram 13, 15 | bus 55, 56
     MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO
       piazza Carlo Alberto 8 | tram 8, 13 | bus 55, 56, 61, 68
           CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI
           corso Galileo Ferraris 266 | tram 4 | bus 17, 63
     CAMERA–CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
          via delle Rosine 18 | tram 8, 13 | bus 61, 68
                             URBAN LAB
      piazza Palazzo di Città 8/f | tram 4 | bus 11, 19, 27, 51, 57
                         PALAZZO CIVICO
       piazza Palazzo di Città 1 | tram 4 | bus 11, 19, 27, 51, 57
                    HIROSHIMA MON AMOUR
                via Carlo Bossoli 83 | bus 4, 14, 63, 74
                              OFF TOPIC
         via Giorgio Pallavicino 35 | tram 3, 15 | bus 6, 68, 75

      Per le sedi non in elenco, l’indirizzo è indicato nel programma
                in corrispondenza di ciascun appuntamento.

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AI CONFINI DELLA LIBERTÀ - Torino, 22 . 26 marzo 2023 - biennaledemocrazia.it - Biennale Democrazia
INFO                                                                INFO

     INGRESSO A PRENOTAZIONE FACOLTATIVA –                               SPETTACOLI CON BIGLIETTO D’INGRESSO
     5 Euro
                                                                         Gli spettacoli alle OGR Officine Grandi Riparazioni – Sala
     Da mercoledì 22 febbraio 2023 è possibile prenotare il po-          Fucine di mercoledì 22 marzo e di domenica 26 marzo pre-
     sto in sala per tutti gli appuntamenti nelle sedi principali:       vedono un biglietto di ingresso – 10 Euro.
     Teatro Carignano, Teatro Gobetti, Aula Magna Cavallerizza           Lo spettacolo al Teatro Gobetti di giovedì 23 marzo prevede
     Reale, Campus Universitario Luigi Einaudi – Aula Magna,             un biglietto di ingresso – 10 Euro.
     Politecnico di Torino – Aula Magna e Sala Emma Strada,
                                                                         Lo spettacolo all’Hiroshima Mon Amour di venerdì 24 mar-
     OGR Officine Grandi Riparazioni – Sala Fucine e Binario
                                                                         zo prevede un biglietto di ingresso – 5 Euro.
     3, Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, Circolo dei
                                                                         L’acquisto dei biglietti è possibile online, in biglietteria e, se
     lettori – Sala Grande, Polo del ’900 – Sala ’900, Palazzo
                                                                         ancora disponibili, la sera stessa nelle sedi degli spettacoli a
     Madama – Sala Feste, Museo Nazionale del Risorgimento
                                                                         partire da un’ora prima dell’inizio.
     Italiano – Sala Codici, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani,
     Camera-Centro Italiano per la Fotografia, Urban Lab, Palaz-
                                                                         Biglietti e prenotazioni online dovranno essere stampa-
     zo Civico – Sala Rossa, Off Topic.
                                                                         ti o scaricati sul proprio telefono ed esibiti al controllo
     La prenotazione è possibile fino alle ore 12.00 del giorno          accessi.
     precedente a quello dell’incontro.
                                                                         Biglietteria online www.vivaticket.it
     INGRESSO LIBERO                                                     Biglietteria c/o Urban Center Metropolitano
     per tutti i posti rimasti disponibili fino a esaurimento: distri-   piazza Palazzo di Città 8/F
     buzione dei tagliandi di ingresso a partire da un’ora prima         Tel. +39 011 01124777
     dell’incontro davanti a ciascuna sede.                              dal lunedì al sabato ore 10.30-18.30
     Non sarà garantito l’accesso in sala – anche se muniti di           bdtickets@comune.torino.it
     biglietto – dopo l’inizio dell’appuntamento.                        www.biennaledemocrazia.it
     L’organizzazione non risponde di eventuali code spontanee
     formatesi prima dell’orario concordato.
     Gli studenti delle classi che hanno seguito i percorsi for-
     mativi di Biennale Democrazia – Democrazia Futura hanno
     diritto a riservare i posti in sala.

     Per tutti gli appuntamenti in sedi diverse da quelle sopra
     segnalate, le modalità di partecipazione sono riportate
     nel programma in corrispondenza dell’appuntamento
     stesso.

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AI CONFINI DELLA LIBERTÀ - Torino, 22 . 26 marzo 2023 - biennaledemocrazia.it - Biennale Democrazia
INAUGURAZIONE                                                      INAUGURAZIONE
                mercoledì 22 marzo                                                 mercoledì 22 marzo

                               ore 10.00                                                          ore 17.30
                  Casa del Teatro Ragazzi e Giovani                                        Teatro Carignano
                IL GIOCO DEI DESTINI SCAMBIATI                                      COME NASCE UNA DITTATURA                      
          di Francesco Niccolini, regia Emiliano Bronzino                        Francesca Mannocchi, Ece Temelkuran
             con Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci
                                                                        Il mondo ha impiegato un decennio per accettare che la
     Secondo capitolo del Progetto Repubblica di Platone. Un re         nuova ascesa dell’autoritarismo non è solo una stravagan-
     si prepara alla morte. Al suo fianco, lo schiavo più fedele.       za mediterranea, né un malessere limitato ai paesi non
     Sono quasi coetanei: il re un giorno gli ha portato via tutto,     occidentali. Eppure (ed è un vero peccato) gran parte dei
     ma da allora i loro destini sono legati. Al momento dell’ul-       media continua a suggerire che, una volta sbarazzatici di
     timo gesto – mettere sotto la lingua del re morto la moneta        personaggi di spicco quali Trump o Bolsonaro, il problema
     per il viaggio nell’aldilà – lo schiavo aspetta. Aspetta. Finché   possa considerarsi risolto. Ma la disintegrazione politica in
     il re riapre gli occhi e – come ritornato dal regno dei mor-       corso si ripercuote sulla società: rimodella i nostri orienta-
     ti – racconta quello che ha visto: la Necessità, le Parche.        menti morali, e persino la nostra autocomprensione. Una
     E, soprattutto, il gioco dei destini.                              giornalista turca in esilio e una reporter di guerra riflettono
     prenotazione: biglietteria@casateatroragazzi.it                    su questa trasformazione profonda, destinata a segnare la
     011 19740280 – 389 2064590                                         politica globale.

                               ore 14.00                                                         ore 21.00
                Casa Circondariale Lorusso e Cutugno                                         OGR – Sala Fucine
                                KIEV                                                    IL GIORNO DEL GIUDIZIO
                     con Francesca Mannocchi                                     spettacolo di e con Giancarlo De Cataldo
                                                                         al pianoforte Lucio Perotti, scene di Manuelle Mureddu
     La guerra fa al viso di un uomo quello che il mare e il vento        interventi video di Teresa Numerico, Claudio Strinati
     fanno agli scogli: li consuma e, insieme, li definisce. I missi-               regia di Nicola Calocero Giannoni
     li, visti dai tetti delle città, smettono di essere numeri: sono
     i vetri di una finestra che si frantumano, e un’anziana che        Ogni dibattimento processuale si articola in tre passaggi:
     cuce a maglia e che poi, improvvisamente colpita da una            accusa, difesa e giudizio. L’ultimo dei tre è – storicamente –
     scheggia, muore. Storie di ucraine e ucraini, per capire cosa      quello che più ha catturato lo sguardo degli artisti. In virtù
     possa significare oggi, a Kiev, pace.                              del personaggio (eminentemente tragico) attorno a cui esso
                                                                        ruota, il giudice: un ruolo che vive da sempre il conflitto tra
     non accessibile al pubblico esterno                                la propria personale sensibilità e lo spirito dei tempi in cui
                                                                        egli è chiamato ad esprimere un giudizio. Accompagnato al
                            nel pomeriggio
                                                                        pianoforte, un viaggio multimediale attraverso alcune delle
                           piazza Carignano                             più nobili declinazioni letterarie e musicali ispirate alla fi-
                    CORPO LIBERO #COLLECTIVE                            gura del giudice.
                 ideazione coreografica Silvia Gribaudi
                                                                        ingresso: 10 Euro
     realizzato con Andrea Rampazzo, Elena Rolla, Viola Scaglione
                  un progetto di Torinodanza Festival,
                Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale
     Un’azione urbana collettiva accompagna il pubblico all’i-
     naugurazione di Biennale Democrazia. Un gruppo di oltre
     duecento adolescenti delle scuole superiori di Torino e pro-
     vincia in un processo creativo che esplora i confini tra cor-
     po, identità, libertà.

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giovedì 23 marzo

                      LEGGE E LIBERTÀ           ore 10.00
                     Gustavo Zagrebelsky        Teatro
                                                Carignano
Siamo servi delle leggi per poter essere
liberi, ha detto Cicerone. Legge e liber-
tà, dunque. Senza legge saremmo esposti
all’arbitrio dei più forti. Ma che cosa ac-
cade se, posti di fronte alla legge, ci ac-
corgiamo che la legge stessa è arbitraria
e non protegge, ma conculca la nostra
libertà? A questa antichissima e sempre
attuale domanda si cercherà di dare una
risposta in quattro passaggi. Il primo –
ed è quasi ovvio – porta il nome di Anti-
gone. Il secondo e il terzo portano nomi
meno noti, ma altrettanto significativi,
Kurt Gerstein e Franz Stangl. Il quarto è
la Costituzione.

               IL DONO AVVELENATO               ore 11.30
                       DELLA LIBERTÀ            Polo del ’900
                           Fabio Merlini        Sala ’900
           introduce Leonard Mazzone
                   in collaborazione con
               Istituto Gramsci Torino e
     Unione Culturale Franco Antonicelli
La Genesi descrive la condizione uma-
na come condanna alla libertà. Oggi,
nell’epoca del più irresponsabile narcisi-
smo, tale condanna ha la faccia di una
libertà che mobilita merci, capitali, vite
senza alcun limite, costi quel che costi.
Il dominio dell’immediatezza sottrae
l’imperativo innova! a qualsiasi dubbio.
Dobbiamo essere innovativi: sul lavoro,
nell’uso delle tecnologie, nelle relazioni
con noi stessi e gli altri. Pena la nostra
stessa obsolescenza. Ma in questo qua-
dro, quale significato ha ancora la liber-
tà? Farà forse la stessa fine di altri valori
come onore, rettitudine, lealtà?

                                                                19
giovedì 23 marzo                                                giovedì 23 marzo

         ore 11.30        L’ACQUA. UNA SFIDA PER                                  INTELLIGENZA ARTIFICIALE            ore 12.00
        Circolo dei       LA TRANSIZIONE ECOLOGICA                                         E PENSIERO MAGICO          Teatro Gobetti
             lettori      Silvana Dalmazzone, Paolo Romano,              Juan Carlos De Martin, Daniela Tafani
                          Elena Vallino                                                 coordina Sabina Minardi
                          coordina Sergio Capelli                       in collaborazione con Biennale Tecnologia
                          Fiumi secchi, agricoltura che boccheggia,     La tendenza al pensiero magico, ossia a
                          ghiacciai fragili e sotto stress. Si susse-   concepire in termini antropomorfici gli
                          guono stagioni povere di precipitazioni,      oggetti della tecnologia, è nota e tutta-
                          e un termine antico e temuto – siccità –      via irresistibile: pensiamo che un chatbot
                          torna a echeggiare. Ma forse stiamo final-    comprenda il significato di ciò che scri-
                          mente realizzando l’importanza decisiva       viamo (o che esso stesso scrive), o che gli
                          delle risorse idriche. E il loro carico di    algoritmi possano prendere decisioni, ad
                          complessità che, oltre al clima, coinvolge    esempio selezionando in modo automa-
                          le infrastrutture e il rapporto tra dimen-    tico il personale da assumere in un’azien-
                          sione locale e globale. Sullo sfondo, la      da. Un’idea – quella di un’intelligenza ar-
                          domanda decisiva del bilanciamento tra        tificiale immateriale, analoga e al tempo
                          accesso all’acqua come bene essenziale e      stesso superiore a quella umana – che è
                          il suo utilizzo commerciale: l’acqua è una    sfruttata dalle grandi aziende tecnolo-
                          risorsa o una merce?                          giche, con narrazioni funzionali al loro
                                                                        modello di business.
         ore 12.00        EUROPA. NASCITA DI UN CONCETTO
     Casa del Teatro      POLITICO                                           ITALIA, 1993-2023. TRENT’ANNI            ore 15.30
            Ragazzi       Alessandro Barbero                                    VISSUTI PERICOLOSAMENTE               Teatro
          e Giovani                                                                     Giancarlo De Cataldo,         Carignano
                          Dalla battaglia di Adrianopoli (378 d.C.),
                                                                                         Concita De Gregorio
         FONDAZIONE
                          simbolico inizio del declino dell’Impero
         TRG
         T E AT R O
                          Romano d’Occidente, a quella di Poitiers
                          (732 d.C.), scontro decisivo che fermò
                                                                        Dall’arresto di Riina (15 gennaio 1993)
                                                                        a quello di Messina Denaro (16 gennaio
         R AG A ZZ I
         E G I O VA N I   l’avanzata dei Mori in Europa. È proprio      2023); ma anche dal Pallone d’Oro a Bag-
             ONLUS
                          l’Europa, e le sue frontiere sempre diver-    gio e dallo scioglimento della DC (entram-
                          se, insieme all’eterno bisogno umano di       bi ’93) al secondo mondiale senza Italia
                          superarle, a collegare queste due batta-      e, in politica, al derby emiliano di un
                          glie: la prima segna l’inizio di un periodo   PD in crisi. Nel mezzo il berlusconismo
                          in cui si può parlare di “storia d’Euro-      e Genova, l’Euro e la crisi finanziaria,
                          pa”, come luogo dal destino diverso da        Renzi, Grillo, Salvini, Meloni, i Måneskin
                          quello dell’Impero Romano d’Oriente; la       e la guerra, di nuovo. Un trentennio sul
                          seconda invece, che vede comparire nel-       filo del rasoio. Con un marchio valoriale
                          le cronache per la prima volta la parola      comune – dalla Casa delle libertà a LeU,
                          “Europei”, attesta l’avvenuta definizione     sino ai NoPass – a fare da straniante filo
                          dei confini dell’Europa come territorio.      conduttore: la libertà.
                          prenotazione: 011 19740280 – 389 2064590
                          biglietteria@casateatroragazzi.it

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giovedì 23 marzo                                                   giovedì 23 marzo

         ore 15.30     TUTTO UN ALTRO MONDO.                                LIBERTÀ SENZA UGUAGLIANZA?               ore 17.30
        Circolo dei    COME LA GUERRA IN UCRAINA                         Elena Granaglia, Francesco Quatraro         Politecnico
             lettori   CAMBIA L’EUROPA (E NON SOLO)                                                                  di Torino
                                                                       Una certa visione – ancora diffusa –
                       Fabrizio Maronta, Mirko Mussetti                                                              Sala
                                                                       dell’economia di mercato vede, da un
                       in collaborazione con Limes                                                                   Emma Strada
                                                                       lato, la libertà di agire e guadagnare; e
                       Guerra grande: così appare a uno sguar-         dall’altro lato l’intervento pubblico, che
                       do geopolitico il conflitto ucraino, le cui     quella libertà intende sopprimere sia
                       ragioni e ricadute travalicano l’aspro          con cavilli burocratici sia con una redi-
                       scontro sul campo tra Russia e Ucraina.         stribuzione ingiustificata. Ne discutono
                       Guerra d’invasione nella sua genesi, lo         due economisti, tornando alla domanda
                       scontro è assurto a guerra per procura          fondamentale della democrazia: come
                       tra Stati Uniti (dunque Nato) e Russia.         conciliare uguaglianza e libertà? Alla luce
                       Un conflitto d’attrito inscritto nella più      dell’aumento vertiginoso delle fortune
                       ampia cornice della contesa Usa-Cina,           dei super-ricchi, delle nuove disparità
                       che le crude vicende ucraine possono            legate al cambiamento climatico e delle
                       portare a un nuovo livello. Per l’“amici-       vecchie disuguaglianze di opportunità,
                       zia senza limiti” tra Mosca e Pechino, ma       quella dell’equità si profila come una sfi-
                       anche per gli effetti destabilizzanti della     da al cuore delle società democratiche.
                       campagna militare. Sullo sfondo, l’irri-
                       solta questione di Taiwan.
                                                                               METAFORE DELLA LIBERTÀ                ore 18.00
                                                                                   LA LIBERTÀ DI VOLARE              Palazzo
         ore 17.00     LOCKDOWN. LA LIBERTÀ                                                  Silvia Romani           Madama
     Teatro Gobetti    ALLA PROVA DELLA PANDEMIA                                    introduce Alice Borgna           Sala Feste
                       Manuela Ceretta, Xavier Tabet
                                                                       A mezzo fra il mondo degli dèi e quello
                       coordina Giuseppe Sciara
                                                                       degli uomini, l’aria è, dai tempi del mito,
                       A tre anni dallo scoppio della pandemia         lo spazio della libertà, ma anche del suo
                       e dal primo lockdown che hanno messo            annientamento – e il volo lo strumento
                       in dubbio molte delle nostre certezze, è        di ricerca di un equilibrio perfetto e sen-
                       giunto il momento di riflettere con mag-        za peso fra due universi. Icaro, Fetonte
                       giore distacco sui dilemmi che ci siamo         ne sono i protagonisti. E il loro proget-
                       trovati ad affrontare: quali sono stati i       to rivoluzionario di viaggiare negli spa-
                       limiti e i punti di forza delle nostre de-      zi siderali li ha resi l’emblema di quella
                       mocrazie nell’affrontare l’emergenza?           navigazione che è insieme tensione verso
                       È stato giusto limitare la libertà indivi-      l’immortalità e rinuncia senza compro-
                       duale per proteggere la vita? È corretto        messi alla vita, rottura del limite e presa
                       considerare il diritto alla salute la princi-   di coscienza della finitezza del mondo
                       pale posta in gioco della politica contem-      degli umani.
                       poranea? Quanto successo ha cambiato il
                       nostro modo di analizzare e interpretare
                       i fenomeni politici?

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giovedì 23 marzo                                                   giovedì 23 marzo

        ore 18.00     INAUGURAZIONE                                         SPAZI IN CUI SENTIRSI LIBERI.            ore 18.00
     Campus Luigi     DEMOCRAZIA DIFFUSA                                  PUBLICNESS E PROGETTO DELLO                Torino
          Einaudi     IN AUTO, IN DOCCIA, IN PALESTRA.                                      SPAZIO URBANO            Urban Lab
      Aula Magna      L’INFORMAZIONE AL TEMPO DEI                     Francesca Berardi, Alessandro Coppola,
                      PODCAST                                                                  Giovanni Semi
                      Annalisa Camilli, Francesco Costa                             coordina Giulietta Fassino
                      coordina Franca Roncarolo                                realizzato da Torino Urban Lab
                      UniVerso per Biennale Democrazia,               Tre casi studio per indagare come il
                      in collaborazione con The Goodness              progetto dello spazio pubblico si misuri
                      Factory                                         con il diritto all’accessibilità dei luoghi
                      I podcast sono forse il fenomeno giorna-        per tutti, alla loro appropriazione tem-
                      listico più interessante degli ultimi anni.     poranea, al sentirsi liberi e sicuri nelle
                      In Italia li ascoltano oltre 15 milioni di      città. Tre progetti per discutere come si
                      persone – tra cui molti under 35, il seg-       articola il rapporto tra libertà, proprietà,
                      mento più ostile ai media tradizionali.         controllo, inclusione, comfort, sicurezza
                      Nell’intimità delle nostre giornate nasco-      e i numerosi fattori che contribuiscono al
                      no abitudini nuove: la fruizione è facile       successo di uno spazio pubblico.
                      (persino un po’ pigra), la qualità in con-
                      tinuo aumento, e all’ascolto solipsistico                   LE FORME DELLA LIBERTÀ             ore 18.30
                      risponde il costituirsi di community atti-                   Walter Guadagnini incontra        CAMERA
                      ve e competenti. Dalle news all’approfon-                                 Federica Landi       Centro Italiano
                      dimento, dal crime alla storia, il mondo           in collaborazione con CAMERA-Centro         per la Fotografia
                      dell’informazione vive un cambiamento                           Italiano per la Fotografia
                      repentino. Incentrato sul mezzo narrati-
                      vo più antico: la parola.                       Una forma misteriosa – in realtà il tet-
                                                                      to di una comune torretta di salvataggio
                                                                      – sembra emergere dalla superficie del
        ore 18.00     LA FORZA DELLE PAROLE                           mare, quasi una porta verso un’altra di-
       Circolo dei    Federico Faloppa, Igiaba Scego                  mensione. In cielo, uno stormo di uccelli
            lettori   coordina Ottavia Giustetti                      vola verso un luogo indefinito, nessuno
                      Ogni parola è un universo complesso di          può sapere se molto lontano o molto
                      significati che racconta tantissime cose        vicino: sono i misteri della fotografia e
                      di chi la usa. Parla del suo vissuto, dell’i-   della rappresentazione del mondo dei
                      dentità, di cosa pensa e di come lo pensa.      quali parla un’immagine. A partire dalla
                      Il dizionario personale a cui attingiamo è      fotografia che fa da filo conduttore a que-
                      influenzato dalle nostre radici culturali,      sta edizione di Biennale Democrazia, un
                      dalla nostra storia, e ci rende, a livello      dialogo sul rapporto tra essere umano,
                      individuale, un unicum straordinario e, a       paesaggio e tecnologia.
                      livello collettivo, una forza linguistica po-
                      tentissima capace di modificare la visio-
                      ne del mondo, e quindi il mondo stesso.

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giovedì 23 marzo                                                   giovedì 23 marzo

       ore 18.30    FUGHE IMPOSSIBILI                                                  LIBERTÀ AL LAVORO           ore 21.00
           OGR      Paolo Giordano, Veronica Raimo                      Isabelle Ferreras, Leonard Mazzone         Aula Magna
       Binario 3    coordina Simonetta Sciandivasci                 interviene il Collettivo di Fabbrica GKN       Cavallerizza
                                                                                                                   Reale
                    Emergenza climatica. Profughi am-               Sono lontani i tempi in cui veniva chie-
                    bientali. Terrorismo. Minaccia atomica.         sta, a gran voce, maggiore democrazia
                    Pandemie. E quel doomsday clock che             all’interno dei luoghi di lavoro. Oggi il      
                    continua, inflessibile, ad avvicinarsi alla     nesso fra lavoro e libertà è rivendicato
                    mezzanotte. Tutto sembra preannunciare          soprattutto dai difensori del libero mer-
                    la fine del mondo. Ma è davvero questa,         cato; mentre, all’altro lato della barrica-
                    l’essenza dei nostri tempi? O in qualche        ta ideologica, il lavoro finisce per essere
                    misura, forse, ci facciamo scudo di queste      pensato come attività disumanizzante, da
                    minacce – reali, certo – per eludere pau-       cui liberarsi attraverso forme di reddito
                    re più profonde, più vere? Tra geopolitica      incondizionato. Ma dobbiamo davvero
                    e crisi affettive, ansia da antropocene e       rinunciare a essere più esigenti verso l’at-
                    frantumazione del senso del sé, global          tività che occupa gran parte della nostra
                    warming e piccole catastrofi personali:         vita? Un dialogo sulla sfida di combinare
                    ritratto di una generazione (o di un’epo-       transizione ecologica, demercificazione
                    ca) in flirt con l’apocalisse.                  del lavoro e democratizzazione dei luo-
                                                                    ghi di produzione.
       ore 18.30    LIBERE DI VENDERSI?
     Aula Magna     Valentina Pazé, Giorgia Serughetti                   LA SOLITUDINE DELLE BOLLE.                ore 21.00
     Cavallerizza   coordina Valeria Verdolini                      POLARIZZAZIONE E INFORMAZIONE                  OGR
           Reale                                                       Luca Bottura, Concita De Gregorio           Binario 3
                    In un’epoca in cui siamo tutte e tutti
                                                                          coordina Cristopher Cepernich
                    invitati a farci imprenditori di noi stessi
                    e a investire sul nostro capitale umano,        È ormai evidente che la comunicazione
                    torna in primo piano la questione del-          social produce effetti perversi, sia psi-
                    la mercificazione del corpo femminile.          cologici sia politici: contenuti urlati per
                    I fenomeni della prostituzione e della          diventare virali, a costo di polarizzare
                    maternità surrogata, in particolare, pon-       sempre più le comunità. È un fenomeno
                    gono difficili interrogativi all’etica, al      globale, ma in Italia assume una fisiono-
                    diritto, alla politica. È possibile stabilire   mia tutta sua. Maggioranze vittimiste,
                    un limite a ciò che i soldi possono com-        evasori orgogliosi, populisti che su ogni
                    prare? Che dire quando sono le donne            media denunciano il mainstream dei
                    stesse a rivendicare il diritto di disporre     media stessi. E una politica che insegue il
                    del proprio corpo come se si trattasse di       consenso come un miraggio, invano, ri-
                    una merce? Quale rapporto tra libertà e         nunciando a qualsiasi autorevolezza. Dai
                    mercato?                                        pranzi di Natale al Parlamento, non sap-
                                                                    piamo più parlarci. Ma del resto: avrem-
                                                                    mo davvero qualcosa da dirci?

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giovedì 23 marzo                                                    giovedì 23 marzo

      ore 21.00     LE PAROLE DELL’ILLIBERTÀ                                           SONGS OF FREEDOM              ore 21.30
     Circolo dei    SCHIAVITÙ                                         spettacolo a cura di Accademia dei folli       Teatro Gobetti
          lettori   Stefano Visentin                                                 regia di Carlo Roncaglia
                    introduce Alessandro Tuccillo                                       con Carlo Roncaglia,
                    Letture a cura di                                                Enrico De Lotto (basso),
                    Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale                        Andrea Cauduro (corde),
                                                                                 Paolo Demontis (armonica),
                    La schiavitù accompagna la storia umana                       Matteo Pagliardi (batteria),
                    sin dalle origini. Nella prima età moder-                        Andrea Pagliardi (video)
                    na, però, il fenomeno muta. Si lega in
                    modo strettissimo, da un lato, al colo-          La libertà attraverso la musica, e la mu-
                    nialismo; e dall’altro, più in generale, al      sica come mezzo per ottenere la libertà.
                    rapido sviluppo della civilizzazione euro-       Dalle piantagioni di cotone – dove gli
                    pea e occidentale. A uno sguardo di lunga        spiritual aiutavano gli schiavi afroame-
                    durata, che parta dal XVI secolo e arrivi ai     ricani a sopportare il duro lavoro e la
                    nostri giorni, la schiavitù appare tutt’al-      frusta – ai canti della Resistenza; dalle
                    tro che un retaggio del passato: si rivela       musiche composte nei campi di concen-
                    invece una struttura socio-economica             tramento, ai brani politici dei cantautori
                    fondamentale per un sistema economico            italiani e francesi; dalla sfera individuale
                    capace di sfruttare a proprio vantaggio le       a quella collettiva, musica e libertà sono
                    differenze sociali ed economiche nella           intimamente connesse. Da sempre. Un
                    forza lavoro, a livello mondiale.                viaggio in quattro capitoli che sussurra,
                                                                     grida e racconta, in costante equilibrio
                                                                     tra individuo e collettività, la ricerca del-
      ore 21.00     IO ERO IL MILANESE – LIVE                        la libertà.
     OFF TOPIC      podcast original RaiPlay Sound
                    di e con Mauro Pescio                            ingresso: 10 Euro
                    in collaborazione con The Goodness
                    Factory
                    “Io ero il milanese” è il racconto, senza
                    filtri, di un uomo che nella vita ha fatto
                    tante scelte sbagliate, un uomo con cui la
                    sfortuna si è accanita, un uomo che ha
                    toccato il fondo, ma che da quel fondo si
                    è rialzato. È la storia di come non debba
                    mai venire meno la speranza, la fiducia e
                    soprattutto di come si debba sempre of-
                    frire un’altra possibilità. Il live è una ver-
                    sione imperfetta, “sporca” ma, proprio
                    per questo, piena di forti emozioni.
                    prenotazione obbligatoria:
                    388 4463855 (whatsapp)

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venerdì 24 marzo

               PIATTAFORME DIGITALI.            ore 10.00
       TRASFORMAZIONI DEL LAVORO                Aula Magna
              E CRISI DELLA POLITICA            Cavallerizza
                               Uma Rani         Reale
                introduce Stefano Sacchi
in collaborazione con Biennale Tecnologia
Il lavoro tramite piattaforme digitali è
in cima alle agende mondiali per lo svi-
luppo. In virtù delle sue potenzialità in
termini occupazionali e di reddito. E per       
le grandi aspettative in termini di con-
trasto alla povertà, riduzione delle disu-
guaglianze e, nei paesi in via di sviluppo,
strumento di fuoriuscita dal lavoro in
nero. Nulla di tutto ciò, però, si realizzerà
per magia. Garantire condizioni di lavoro
dignitose, e fare delle piattaforme un vet-
tore di sviluppo anziché di disuguaglian-
za, richiede l’intervento della politica.
A livello nazionale e internazionale.

         DOVE VA L’AMERICA LATINA?              ore 10.30
       Jacopo Bottacchi, Loris Zanatta,         Teatro Gobetti
       Alessandro Monteverde Sánchez
            coordina Tiziana Bertaccini
La visione ottimista sul futuro dell’Ame-
rica Latina con cui si era aperto il mil-
lennio si è ormai offuscata. Il consolida-
mento democratico è minato da nuove
forme di autoritarismo, in uno scenario
di corruzione e violenza dove lo stato di
diritto è debole. L’assalto bolsonarista
alle istituzioni di Brasilia, la bocciatura
referendaria della nuova costituzione ci-
lena, le perenni crisi argentine, il popu-
lismo in Messico. Le sfide che l’America
Latina deve affrontare sono ancora mol-
te, a cominciare dal triste primato della
regione più disuguale al mondo dove, per
un esercito di invisibili, libertà e diritti
restano un miraggio.

                                                                 31
venerdì 24 marzo                                                   venerdì 24 marzo

     ore 11.00    OBBLIGO O VERITÀ. LA QUESTIONE                        CHI HA PAURA DELLA SCIENZA?               ore 11.00
         Teatro   (IRRISOLTA) DEL LIBERO ARBITRIO                           LA LIBERTÀ DI RICERCA TRA             Polo del ’900
     Carignano    Amedeo Balbi, Ilaria Gaspari                         DIRITTO, DIFFIDENZA E SOCIETÀ              Sala ’900
                  coordina Lucilla G. Moliterno                             Barbara Gagliardi, Valdo Spini
                                                                                  coordina Sergio Scamuzzi
                  Libertà e necessità – scriveva Hobbes –
                                                                  in collaborazione con Aici – Associazione
                  sono compatibili: ad esempio l’acqua è
                                                                          delle istituzioni di cultura italiane
                  sia libera, sia obbligata a scorrere nell’al-
                  veo del fiume. Ma è davvero così sempli-        Negli ultimi anni si assiste al diffondersi
                  ce? Sin dall’antichità ritorna ossessiva-       di movimenti di opinione, e anche di le-
                  mente il dubbio se gli esseri umani siano,      adership, contrari alla scienza (in molte
                  o non siano, liberi. E noi facciamo con-        sue manifestazioni) e al ruolo di esperti e
                  tinuamente esperienza di due opposti: da        intellettuali. Eppure le nostre società sono
                  un lato, i vincoli interni (oggi diremmo:       sempre più basate sull’impiego diffuso
                  neuronali) ed esterni (l’ambiente) che          delle conoscenze scientifiche. È un para-
                  dettano le nostre scelte; dall’altro, la        dosso, forse spiegabile sociologicamente.
                  sensazione insopprimibile di essere noi,        Ma è anche motivo di una ridefinizione di
                  in modo attivo, a compiere quelle scel-         diritti e doveri delle istituzioni che produ-
                  te. Una filosofa e un astrofisico riflettono    cono e diffondono conoscenza. Partendo
                  sulla più antica delle domande.                 da una domanda: in che cosa consiste, il
                                                                  diritto “a fare scienza”?
     ore 11.00    OPEN INNOVATION. VERSO
          OGR     LA LIBERTÀ DELLA CONOSCENZA                              IL MIO CULTO LIBERO. SPAZI
      Binario 3   Marco Lavazza, Ilan Misano,                           E LUOGHI RELIGIOSI CONDIVISI              ore 11.30
                  Cristina Prandi                                       Matilde Cassani, Simona Malvezzi          Circolo dei
                  coordina Elisa Rosso                                    coordina Eleonora D’Alessandro          lettori
                  UniVerso per Biennale Democrazia
                                                                  Nelle nostre città, dove culture diverse
                  Molte imprese, spesso di grandi dimen-          convivono fianco a fianco, le religioni
                  sioni, hanno messo l’Open Innovation            possono rappresentare un fattore di di-
                  al centro delle proprie scelte strategi-        scordia sociale. Ma la condivisione dello
                  che. Uno schema ormai decisivo anche            spazio urbano permette anche di imma-
                  nei modelli di sviluppo economico. Ma           ginare soluzioni in cui diverse pratiche,
                  di che cosa si tratta? Secondo tale para-       stili di vita, rituali e credenze possano
                  digma, le imprese devono aprirsi a idee,        convivere pacificamente. Qual è il ruolo
                  strumenti e competenze provenienti              dell’Architettura nella costruzione di un
                  dall’esterno: università, centri di ricerca,    dialogo interreligioso? L’esempio della
                  startup, consulenti, aziende non concor-        House of One, edificio multifede in co-
                  renti. L’università assume così due nuovi       struzione a Berlino, è esemplare di come
                  ruoli: motore di una filiera che va dalla       un’architettura virtuosa può invitare al
                  curiosity-driven alla market driven inno-       dialogo, al confronto, e all’accettazione
                  vation, e ente di formazione degli inno-        delle reciproche specificità.
                  vatori del futuro.

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venerdì 24 marzo                                                     venerdì 24 marzo

           ore 12.00     COME NASCE LA COSTITUZIONE.                                    PAROLǝ, PAROLǝ, PAROLǝ             ore 17.00
          Auditorium     I DIRITTI DI LIBERTÀ, 75 ANNI DOPO                                Vera Gheno, Walter Siti         Teatro
           grattacielo   introduce Jacques Moscianese                                          coordina Luca Sofri         Carignano
     Intesa Sanpaolo     letture di Irene Grazioli, Luca Lazzareschi
                         e Gianluca Gambino,                               Che cos’è la cancel culture? Anzitutto
                         a cura di Luca Lazzareschi                        un paradosso: persone influenti che, dai
                         in collaborazione con TPE – Teatro                media più prestigiosi, si scagliano contro
                         Piemonte Europa                                   altre (meno potenti di loro) sbraitando
                         L’1 gennaio 1948 entra in vigore la Costitu-      contro un grafema (ǝ) o un’attenzio-
                         zione della Repubblica italiana, dopo diciot-     ne inclusiva, difendendo una libertà di
                         to mesi di lavori dell’Assemblea Costituen-       parola che, contestualmente, mettono
                         te. Nei dibattiti d’Aula e nelle discussioni      in discussione. Ma è davvero tutto qui?
                         delle Commissioni, l’incontro e lo scontro        Dalla complicità di un sistema mediatico
                         tra grandi visioni del mondo e del destino        sciatto, che rilancia per qualche click le
                         del nostro Paese. E sullo sfondo i diritti e le   notizie false più divisive, sino a un’arte e
                         libertà per proteggere i cittadini all’indoma-    una cultura impegnate ma didascaliche
                         ni della dittatura e della guerra. Come nasce     e prive di sfumature, assumiamo identità
                         la Costituzione è un progetto di ripubblica-      sempre più polarizzate. Non staremo for-
                         zione e digitalizzazione degli Atti dell’As-      se “cancellando” parti importanti di noi?
                         semblea Costituente curato da Giuseppe
                         Valditara e Elisabetta Lamarque, sviluppato                                 ANTIGONE.             ore 17.30
                         da Giappichelli Editore con il sostegno di             OLTRE IL MITO DELLA LIBERTÀ?               Politecnico
                         Intesa Sanpaolo. Un patrimonio inestima-               Michelangelo Bovero, Laura Pepe            di Torino
                         bile, reso accessibile per la consultazione,                    coordina Valentina Pazé           Sala
                         l’approfondimento e l’insegnamento.                                                               Emma Strada
                                                                           A partire dalla tragedia di Sofocle, la fi-
                                                                           gura di Antigone ci è stata tramandata
           ore 14.00     LA FRAGILITÀ DELL’EROE                            come emblema della ribellione alla ti-
               Casa      Matteo Nucci                                      rannide. Ma è stata ripensata e reinter-
       Circondariale     in collaborazione con il Polo universitario       pretata molte volte lungo la storia della
           Lorusso e     per studenti detenuti                             cultura. Antigone è davvero un’icona
            Cutugno                                                        credibile della libertà? E Creonte è l’ar-
                         Nei poemi omerici i più grandi eroi (Achil-
                         le e Odisseo su tutti), diversamente da quel      chetipo indubitabile del tiranno? Se gli
                         che si pensa, sono uomini fragili, spesso in      dèi e la famiglia si scindono dalla patria,
                         lacrime. Piangono per rabbia o dolore, per        la scelta è obbligata? Il destino è segnato?
                         la morte di amici e cari, per nostalgia di        Perché la forza delle leggi non scritte e
                         casa. Proprio il pianto ne rivela l’eroismo.      dei vincoli di sangue deve prevalere sulle
                         Eroe significa “essere umano pienamente           leggi e sulle ragioni della città? E che cosa
                         realizzato”: e solo chi non si realizza pie-      sono le leggi non scritte? Sono leggi di
                         namente può permettersi di non piangere,          natura? Sono paladine della libertà? Qua-
                         non soffrire, non fare i conti con la propria     le libertà?
                         fragilità. La forza che manifesta sta nel non
                         vergognarsi della propria umanità, nel non
                         fingersi superuomo. Gli esseri umani sba-
34                       gliano e perdono, ci ricorda Omero.                                                                             35
venerdì 24 marzo                                                  venerdì 24 marzo

         ore 18.00    METAFORE DELLA LIBERTÀ                                              PORTAMI LÀ FUORI           ore 18.00
           Palazzo    LIBERARE IL LETTORE. STORIA                                con Emak, Kento, Lucariello         OGR
          Madama      DI UNA PESSIMA BUONA IDEA                                                e Daniela Ronco       Binario 3
         Sala Feste   Daniele Giglioli                                              coordina Annalisa Camilli
                      introduce Giorgio Gianotto                              a cura di Crisi Come Opportunità
                      Alla fine degli anni Sessanta si affaccia-     In Italia esistono diciassette istituti pena-
                      vano sulla scena della teoria letteraria       li per minorenni. I minori in regime di
                      le proposte di “liberazione del lettore”:      detenzione abitano luoghi chiusi, isolati.
                      dalla tirannia dell’autore, e addirittura      Vivono estromessi dalle dinamiche della
                      del testo. A metà anni Settanta, il mar-       società di cui sono parte. L’arte, il teatro
                      ginalismo austriaco, secondo cui il valo-      e – in particolare – la musica rap rappre-
                      re si calcola non sulla quantità di lavoro     sentano per loro uno strumento di espres-
                      ma sulla soddisfazione del consumatore         sione immediato e al contempo un’occa-
                      marginale, rientrava in grazia con i No-       sione unica per “portare fuori” la propria
                      bel a Hayek e Friedman (poi ministro di        voce. Un dialogo per porsi delle domande,
                      Pinochet) fino a diventare con Thatcher        scoprire il ruolo dell’arte all’interno degli
                      paradigma dominante. C’è un rapporto           IPM e immaginare nuove prospettive. Un
                      tra le due istanze? Diceva Nietzsche che       modo per immaginarsi collettivamente,
                      tutte le cose buone sono state un tempo        per qualche ora, “ai confini della libertà”.
                      cattive. Che sia vero anche l’inverso?         Progetto sostenuto da Intesa Sanpaolo.

         ore 18.00    LA DISUGUAGLIANZA                                EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA                  ore 18.00
     Teatro Gobetti   MINA LA LIBERTÀ                                          E SOSTENIBILITÀ GLOBALE               Museo del
                      Maria Grazia Monaci, Chiara Volpato,           Francesca Borgonovi, Enrico Giovannini,         Risorgimento
                      Alessandro Zennaro                                                     Vanessa Roghi           Sala Codici
                      UniVerso per Biennale Democrazia                             coordina Andrea Gavosto
                                                                                a cura di Fondazione Agnelli
                      Le disuguaglianze socio-economiche,
                      oggi in continuo (e scandaloso) aumento,       Mario Lodi è forse fra i primi maestri
                      sono la prima causa del disagio che per-       nell’Italia repubblicana a porsi il proble-
                      vade le nostre società. Ma costituiscono       ma di che cosa occorra per prendere sul
                      anche una minaccia per la libertà e la         serio la Costituzione dentro la scuola e
                      democrazia. Le società disuguali sono in-      non solo in via di principio. Le bambine
                      felici: la disuguaglianza ci allontana dagli   e i bambini sono cittadini? Si domanda. E
                      altri, impedendoci di provare empatia.         come educarli, se lo sono, a questa citta-
                      Accresce i timori per il futuro e diminu-      dinanza democratica? A partire dalla sua
                      isce la fiducia nel sistema sociale e poli-    lezione, passando attraverso quella di don
                      tico. Ma le disuguaglianze, come tutte le      Lorenzo Milani di cui quest’anno celebria-
                      costruzioni umane, non sono inevitabili.       mo il centenario, fino alle ultime disposi-
                      E affrontarle richiede anzitutto di inda-      zioni in materia di educazione civica, si
                      gare i processi psicologici che aiutano a      ragionerà della complessa e mai pacificata
                      sorreggerle.                                   relazione fra scuola e democrazia.

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venerdì 24 marzo                                                 venerdì 24 marzo

        ore 18.30    USA CONTRO CINA. LA SFIDA                            DA PINOCCHIO A MASTERCHEF                ore 18.30
     Polo del ’900   DEL SECOLO VISTA DA PECHINO                                           Antonio Pascale         Circolo dei
         Sala ’900   Giorgio Cuscito                                      introduce Maria Lodovica Gullino         lettori
                     introduce Fabio Armao                                           anteprima di ColtivaTo
                     in collaborazione con Limes
                                                                   Ovvero dalla fame all’abbondanza. La
                     Il XX Congresso del Partito comunista ha      millenaria storia del mondo in due sole
                     segnato l’inizio del terzo mandato di Xi      foto. Come abbiamo fatto? Con quali
                     Jinping alla guida della Repubblica Popo-     benefici? Con quali costi? E soprattutto,
                     lare Cinese. Ora Pechino vuole superare       visto che il mondo è complicato, che ne
                     l’epidemia di Covid per rimettere in moto     sarà di noi? Avremmo abbastanza ener-
                     l’economia, allentare la pressione sociale    gia per innervare noi stessi, il mondo e la
                     e concentrarsi sulla partita del secolo con   democrazia? Un talk a mo’ di racconto,
                     gli Stati Uniti. La forte dipendenza dalla    divertente e leggero, un’affascinante ca-
                     tecnologia americana e l’attuale impossi-     valcata per capire se e come raccogliere
                     bilità di conquistare Taiwan senza scate-     il testimone dal passato e portarlo avanti.
                     nare una guerra con Washington ostaco-
                     lano il risorgimento della nazione cinese
                                                                     COMUNITÀ LIBERE DI RISPONDERE                 ore 21.00
                     prefigurato da Xi.
                                                                                                 AL FUTURO         Teatro Gobetti
                                                                           nell’ambito del progetto europeo
        ore 18.30    LA LIBERTÀ DOPO L’89                               RESPONDET, in collaborazione con
      Aula Magna     Mikail Minakov, Daniela Steila                Torino Creative City UNESCO per il Design
      Cavallerizza                                                  Simona De Giorgio, Valeria Vacchiano
                     Il 1989 è la data simbolo della fine della
            Reale                                                                  coordina Nadia Lambiase
                     guerra fredda: il blocco sovietico cessa-
                                                                   interventi teatrali di Antonella Delli Gatti
                     va di essere il nemico dell’Occidente e i
                                                                                visual design Stefano Giorgi
                     paesi che lo costituivano si ricostruiva-
                     no secondo il modello delle democrazie        Un re, un vanitoso, un ubriacone, un
                     liberali. L’intera regione post-comunista     uomo d’affari, un lampionaio e un geo-
                     sembrava definirsi come una periferia         grafo. Sei personaggi sul cammino verso
                     ininfluente sulla pace democratica paneu-     la Terra del Piccolo Principe. Con loro in
                     ropea. Ora, invece, le “democrazie imper-     un viaggio teatrale sul futuro della città
                     fette” dell’Est risultano determinanti per    con un confronto sul ruolo dell’economia
                     il destino dell’Europa, nel conflitto con     sociale nei processi di cambiamento so-
                     una Russia autocratica e vigorosamente        stenibile sul territorio, tra i nuovi esperi-
                     anti-occidentale. Che cosa è accaduto?        menti italiani ed europei nell’ambito del
                     Come tutto questo chiama in causa e ri-       progetto Respondet e la riflessione sull’e-
                     definisce la democrazia europea?              conomia circolare come possibilità di
                                                                   conciliare transizione ecologica, impatto
                                                                   sociale e nuove richieste di libertà.

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