AI CONFINI DELLA LIBERTÀ - Torino, 22 . 26 marzo 2023 - biennaledemocrazia.it - Biennale Democrazia
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sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Torino, 22 . 26 marzo 2023 AI CONFINI DELLA LIBERTÀ Federica Landi ©Red Square, dal progetto Spectrum, 2015 biennaledemocrazia.it Un progetto di Realizzato da
PRESIDENTE Gustavo Zagrebelsky GARANTI Alessandro Campi, Franco Cardini, Donatella Della Porta, Anna Foa, Stefano Geuna, Carlo Ossola, Alberto Quadrio Curzio, Mario Rasetti, Chiara Saraceno, Guido Saracco PER LA PRIMA VOLTA COMITATO SCIENTIFICO IN UN MUSEO ITALIANO Gian Luigi Beccaria, Antonella Besussi, Enzo Bianchi, Tito Boeri, Anna Caffarena, Eva Cantarella, Lucio Caracciolo, 9/02/2023 Adriana Cavarero, Dino Cofrancesco, Pierpaolo Donati, 16/07/2023 Jon Elster, Maurizio Franzini, Pietro Garibaldi, Enrico Grosso, Stephen Holmes, Mario Losano, Gian Giacomo Migone, Gallerie d’Italia - Torino Piazza San Carlo, 156 Lorenzo Ornaghi, Gianfranco Pasquino, Carlo Petrini, Paolo Pombeni, Mario Telò, Nadia Urbinati, Sofia Ventura GALLERIEDITALIA.COM COMITATO D’INDIRIZZO Davide Barberis, Andrea Bobbio, Alessandro Bollo, Luigi Bonanate, Mario Calderini, Cristopher Cepernich, Manuela Ceretta, Luca De Biase, Juan Carlos De Martin, Adriano Favole, Simona Forti, Elisabetta Galeotti, Giorgio Gianotto, Angela La Rotella, Arianna Montorsi, Emiliano Paoletti, Luisa Passerini, Pier Paolo Portinaro, Enrico Remmert, Paolo Tormena, Cristina Trucco, Pier Giorgio Turi CURATORE SCIENTIFICO Massimo Cuono CURATORE SCIENTIFICO DEMOCRAZIA FUTURA Gabriele Magrin DIRETTORE ORGANIZZATIVO Alessandro Isaia Segretario Generale Fondazione per la Cultura Torino PROJECT MANAGER Chiara Torrero COORDINATRICE SCIENTIFICO-ORGANIZZATIVA Lucilla G. Moliterno CON IL PATROCINIO DI IN COLLABORAZIONE CON
Biennale Democrazia giunge all’ottava edizione. Una storia di suc- Biennale Democrazia torna a Torino nella sua consueta collocazione cesso iniziata nel 2009 e proseguita da allora intorno ai valori primaverile, con lo scopo di riportare a discutere nei luoghi simbolo della partecipazione, dell’impegno, della legalità e del bene co- della città prima di tutto i giovani delle scuole e delle università. mune: temi verso i quali la Città di Torino dimostra un interesse Alla luce degli anni così duri di questa pandemia pare quantomai appassionato, come testimonia un’affluenza agli eventi ogni volta importante tornare a riflettere sulle questioni fondamentali che ri- più entusiasta. guardano i nostri sistemi democratici. Perciò BD 2023 riparte dalla Il tema scelto quest’anno, poi, è davvero decisivo: la libertà è sia libertà che, assieme all’uguaglianza, costituisce il fondamento stesso obiettivo essenziale, sia fondamento ineludibile della nostra vita della democrazia, tanto che l’affermarsi delle libertà civili, il consoli- collettiva. Libertà anzitutto come persone, titolari di diritti politici, darsi dei diritti politici e il progressivo allargamento dei diritti sociali civili e sociali. Ma anche libertà come presa in carico dei più fragi- sono processi paralleli, necessariamente connessi gli uni agli altri. li, dei più giovani, e in generale di chiunque – nella nostra comu- Ma, nei due secoli in cui sono andati faticosamente consolidandosi nità – abbia bisogno della nostra cura, sia pubblica sia personale. i sistemi politici che siamo soliti definire democratici, sotto il cap- La fragilità non è una colpa. pello della libertà, si sono affollati tanti e tali significati diversi, da Libertà, ancora, nel suo rapporto con l’equità: abbiamo imparato apparire a volte persino contradditori: dall’opposizione ai capricci da lungo tempo che non può esistere una società libera, se questa del potere tirannico, per liberarsi dalla servitù politica e della schia- non è anche una società giusta. Libertà, infine, nel suo senso più vitù sociale, alla tolleranza religiosa, fino alla libera espressione immaginifico e ludico: quella della musica, dell’arte, del viaggio, della propria coscienza, attraverso pensieri, parole, stampa e altri del gioco. media; la libertà è stata poi interpretata come emancipazione dalla Sono inoltre particolarmente felice di segnalare due importanti tradizione o, in senso più specificamente politico, come possibilità novità di questa edizione. di riunirsi ed associarsi e, soprattutto, come autonomia nella scelta La prima è il forte sviluppo della sezione del programma «Demo- elettorale; libertà sono tanto quelle del mercato – di produrre, di crazia Futura», tutta dedicata ai più giovani. Incentivare la parte- scambiare e di consumare – quanto quelle che riguardano i costumi cipazione, la consapevolezza e il pensiero critico delle generazioni e la disposizione del proprio corpo, così come le scelte e la riserva- più giovani è sempre essenziale. Incentivare a porsi domande e tezza nella sfera privata. non accontentarsi delle facili risposte è un obiettivo che dobbiamo Diverse sono, infine, la libertà dei deboli e quella dei potenti, sem- perseguire. Ma lo è in particolar modo dopo questi ultimi anni di pre a rischio di divenire prepotenza. Secondo Montesquieu, del pandemia, che hanno richiesto alle bambine e ai bambini, alle resto, “non c’è parola che abbia ricevuto un maggior numero di ragazze e ai ragazzi, sacrifici importanti in termini di socialità e significati diversi, e che abbia colpito gli spiriti in tante diverse occasioni di apprendimento collettivo. La Città di Torino conside- maniere, come quella di libertà”. ra vitale la crescita di coloro che si apprestano, in un futuro vici- Tra tutte le parole della politica, “libertà” è stata così quella mag- nissimo, a diventare cittadini protagonisti e sostiene attivamente, giormente contesa dagli schieramenti politici e dalle diverse tradi- con questa e tante altre iniziative, la partecipazione. zioni culturali, fino a farne una bandiera, variamente ridefinita, dei La seconda novità riguarda il territorio. Oltre ai luoghi abituali, si- più diversi attori e movimenti. Da ciò l’esigenza di tornare a parlare tuati nel cuore della città, il programma di quest’anno si dissemi- di libertà, con lo scopo di coglierne le sfumature, di comprenderne na con «Democrazia Diffusa» in tantissimi altri luoghi della città. le contraddizioni, di discuterne i limiti e nuovi possibili progressi. Gli spazi sono innumerevoli: da Villa della Regina (meraviglioso Mentre approfondivamo questa riflessione è scoppiato il conflit- osservatorio naturale nella collina torinese) a Open Incet, l’incu- to in Ucraina nel febbraio 2022, causando l’irrompere in Europa batore di innovazione tecnologica della città, situato nel quartiere della guerra, fantasma sempre presente e costantemente rimosso. di Barriera di Milano e ancora la Biblioteca civica centrale e gli La libertà e la democrazia – che ad alcuni erano sembrati destino spazi messi a disposizione presso il Borgo Campidoglio e i quartie- ineluttabile dell’umanità – sono apparsi improvvisamente valori di ri Aurora, Vanchiglietta, San Salvario. parte producendo spesso pericolose semplificazioni e ricordando È insomma l’intera città a rendere possibile – insieme al pubblico, drammaticamente il monito che fu di tanta parte dei pensatori mo- torinese e non, che certamente interverrà di nuovo con entusia- derni, così come dei padri dell’Unione Europea, secondo cui nessu- smo – questa bellissima festa democratica. Ai partner di Biennale na libertà è possibile senza la pace. Democrazia e a coloro che – essenziali e preziosi – con il pro- Con il titolo Ai confini della libertà, Biennale Democrazia 2023 prio lavoro volontario sostengono e animano questi cinque giorni propone di discutere, ascoltare, imparare, dialogare, comprendere, di riflessioni, scambi culturali e spettacoli vanno i miei ringra- ripartendo dal complesso rapporto fra libertà e democrazia, dentro ziamenti. e fuori le frontiere della nostra società. Stefano Lo Russo Gustavo Zagrebelsky Sindaco di Torino Presidente Biennale Democrazia
Siamo parte della Storia di Biennale Democrazia La Fondazione CRT sossene sin dalla prima edizione Biennale Democrazia, spazio di dialogo, confronto e partecipazione dove i protagoniss sono i ciiadini, a parsre dai giovani e dagli studens. Da oltre 30 anni la Fondazione CRT promuove cultura e formazione sul territorio, meiendo al centro le giovani generazioni, capitale umano del futuro.
INDICE I TEMI DI BIENNALE 2023 Liberi tutti! Le società democratiche sono attraversate da tensioni che riguar- dano richieste di sempre nuove libertà civili, sociali, politiche ed I temi di Biennale 2023 7 economiche. La pandemia ha arricchito e confuso il dibattito po- L’immagine 8 larizzandolo tra chi temeva l’avvento della dittatura sanitaria e chi Anteprime 9 ha visto nelle proteste contro le restrizioni e i vaccini un pericoloso rovesciamento irresponsabile e antisociale delle rivendicazioni di I luoghi di Biennale 12 libertà. È, allora, necessario tornare a riflettere sui molteplici si- Info 14 gnificati di libertà, sui suoi eventuali limiti – primi fra tutti quelli imposti dalla crisi ambientale – e sul suo rapporto con il sapere tec- INAUGURAZIONE 16 nico scientifico e con la tecnologia; e soprattutto delle relazioni tra libertà e uguaglianza, fin dalla rivoluzione francese, valori gemelli, IL PROGRAMMA ma tra loro sempre in tensione. Le grandi lezioni, i dialoghi, dibattiti e gli spettacoli per approfondire e discutere i temi di Biennale Democrazia 2023. Conflitti di libertà Giovedì 23 marzo 19 Democrazie illiberali, democrature, regimi ibridi, democrazie a bassa intensità; con questi e altri neologismi si è cercato di descrive- Venerdì 24 marzo 31 re le trasformazioni in senso illiberale e nazionalista di quei paesi, Sabato 25 marzo 43 dentro e fuori l’Europa in cui vanno erodendosi diritti e garanzie Domenica 26 marzo 55 fondamentali che pensavamo acquisite, quali la libertà d’espres- sione e di stampa, l’autonomia della magistratura, il rispetto delle DEMOCRAZIA FUTURA 65 minoranze. Il confronto con queste realtà ci permetterà di ampliare Laboratori, spettacoli, giochi, performance e provocazioni di l’orizzonte della nostra riflessione sulla libertà e la democrazia an- chi ha tutto il futuro davanti. Un programma per le scuole, che in prospettiva geopolitica, in riferimento all’inasprirsi dei con- i giovani e le loro famiglie. flitti e al riproporsi del rischio nucleare. DEMOCRAZIA DIFFUSA 85 La libertà è un format Pandemia e guerra hanno mostrato lo stato del lento deterioramen- Mostre, spettacoli, dibattiti disseminati per la città. Un programma to del dibattito pubblico del nostro paese ben rappresentato dal ri- partecipato che valorizza la straordinaria ricchezza dei quartieri petersi del format stantio del talkshow spesso ridotto a scontro tra torinesi. posizioni acritiche e inconciliabili, riducendo la libertà di espres- sione al principio secondo il quale ogni posizione ha bisogno del OSPITI 105 proprio contraltare. Sullo sfondo, la centralità del pluralismo infor- In collaborazione con 115 mativo per il corretto funzionamento della democrazia, la dialettica fra vecchi e nuovi media, il dibattito sui possibili limiti alla libertà di espressione, il ruolo dell’istruzione e della cultura come precon- dizione stessa dell’autonomia degli individui, lo spettro della co- siddetta cancel culture e il rapporto fra gli intellettuali e gli esperti. Gli incontri segnalati da cura di Assointerpreti prevedono un servizio di traduzione a Immaginare la libertà La libertà è al cuore del modo moderno di pensare al futuro. Tan- to le utopie artistiche, quanto le rivoluzioni politiche sono partite Eventuali variazioni, integrazioni o cancellazioni rispetto al dall’idea di liberare gli esseri umani dalle catene che li costringono; programma dopo la stampa della presente pubblicazione saranno allo stesso modo, il pensiero distopico ha messo in guardia dai ri- rese note sui canali social e sul sito biennaledemocrazia.it schi del dispotismo – più o meno mite – di tipo politico, tecnologico o economico. Ma come viene rappresentata la libertà da letteratura, Segui Biennale Democrazia anche sui social media arte, musica, cinema e televisione? Quali sono le metafore o i per- sonaggi delle emancipazioni e delle schiavitù? E, infine, tra libertà e servitù, come ci immaginiamo il futuro delle nostre società e delle Biennale Democrazia Biennale Democrazia BiennaleDemocrazia nuove generazioni? 6 7
L’IMMAGINE ANTEPRIME Red Square fa parte della serie fotografica Spectrum, pro- SUPER PARTES. EVENTO FINALE 18 marzo getto che intende indagare il rapporto tra uomo, paesaggio a cura di Club Silencio ore 19.00-24.00 e tecnologia. Attraverso l’utilizzo di filtri analogici di plexi- Cavallerizza Sogno, Metaverso, Inte(g)razione. Tre per- Reale glass colorato frapposti tra l’obiettivo fotografico e la veduta corsi tematici del progetto Super Partes, i piazzetta si creano distorsioni, rifrazioni e modifiche che rimandano cui contenuti e risultati confluiranno in Accademia all’attitudine contemporanea di utilizzare app di customiz- questa serata accompagnata da cocktail Militare 3 zazione dell’immagine. L’atto di “filtrare” e personalizzare bar e sottofondo musicale, per la qua- l’esperienza del vedere tramite dispositivi tecnologici parla le saranno appositamente allestite sale del desiderio collettivo di fare proprio l’oggetto di contem- immersive e proposte di attività per svi- plazione, reinterpretando il dato reale in favore del possi- luppare occasioni di riflessione sui temi bile e dell’immaginario. La fotografia è stata scattata sulla della cittadinanza e della partecipazione spiaggia di Rimini all’indomani di una forte bufera di vento democratica. Un contesto conviviale per il che aveva sovvertito l’ordine usuale degli elementi del pa- “passaggio di testimone” tra Super Partes esaggio. Il quadrato rosso che si trova nella parte centrale e l’edizione 2023 di Biennale Democrazia, dell’immagine è il tetto di una torretta di salvataggio caduta al fine di favorire la contaminazione di a terra che lo sguardo trasforma in un oggetto/portale su pubblici tra le due manifestazioni, legate cui innescare un nuovo gioco di distorsione e rovesciamento da un sottile filo rosso: la libertà. della realtà. SE DICESSIMO LA VERITÀ. 18 marzo ULTIMO CAPITOLO ore 20.45 spettacolo di Emanuela Giordano 19 marzo e Giulia Minoli ore 16.30 a cura di Crisi Come Opportunità 21 marzo ore 10.00 Un’opera-dibattito per capire il nostro Casa del Teatro prossimo futuro, minacciato da un disim- Ragazzi pegno che lascia spazio al potere criminale, e Giovani alla corruzione come modus vivendi. Un percorso drammaturgico lungo dieci anni di ricerca e tante storie raccontate, ma an- che un progetto formativo, Il palcoscenico della legalità, con più di 60.000 studenti in tutta Italia “perché lo spettacolo non sia solo un’occasione isolata ma parte di un percorso di avvicinamento a temi fonda- mentali per la loro crescita”. Lo spettacolo è Federica Landi stato preceduto da laboratori di educazione Red Square, dal progetto Spectrum, 2015 alla cittadinanza e legalità attiva attraverso Stampa a getto di inchiostro il teatro in 24 classi di Torino. su Canson Rag Photographique, Matt Progetto sostenuto da Intesa Sanpaolo. montata su alluminio dibond 90x63 cm età consigliata: da 13 a 18 anni; biglietti: 5 Euro; info@crisi-opportunita.org 8 9
per Biennale Democrazia PROGETTO PONTI CULTURA E TEATRO PER LA CITTADINANZA ATTIVA ACQUISTA ORA IL TUO BIGLIETTO ANTEPRIMA 18-21 Marzo 2023 Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Se dicessimo la Verità - ultimo capitolo Spettacolo teatrale di Emanuela Giordano e Giulia Minoli PANEL 24 Marzo 2023 / h.18 OGR Cult Binario 3 Portami lá Fuori • Ponti in costruzione tra Istituti Penali per Minorenni e società civile Il ruolo dell’arte e della musica rap Dialogo aperto con i rapper e formatori Luca Caiazzo in arte Lucariello, Francesco Kento Carlo, Emak e Daniela Ronco Associazione Antigone Piemonte cfli Modera la giornalista Annalisa Camilli CONCERTO E DJ SET 24 Marzo 2023 / h.21 Hiroshima Mon Amour Portami lá Fuori - Rap Fuori le S{barre} Lucariello, Kento - Dj Fuzzten - 1989. www.crisi-opportunita.org Oyoshe, Oltre le barre Crew Parole e musica che vengono dal lavoro di rapper e formatori all’interno degli Istituti Penali per Minorenni del nostro Paese. con il sostegno di 11
I LUOGHI DI BIENNALE TEATRO CARIGNANO piazza Carignano 6 | tram 13, 15 | bus 12n, 55, 56 TEATRO GOBETTI via Rossini 8 | tram 13, 15 | bus 6, 8, 55, 56, 61, 68 AULA MAGNA CAVALLERIZZA REALE via Verdi 9 | tram 13, 15 | bus 6, 8, 13n, 18, 55, 61, 68 CAMPUS UNIVERSITARIO LUIGI EINAUDI lungo Dora Siena 100 | tram 3 | bus 8, 19, 68 POLITECNICO DI TORINO corso Duca degli Abruzzi 24 | tram 9, 10, 15, 16cd bus 12, 33, 42, 58 OGR – OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI corso Castelfidardo 22 | metro Vinzaglio | tram 4, 9, 10 bus 12, 33, 55, 58, 60, 68 AUDITORIUM GRATTACIELO INTESA SANPAOLO corso Inghilterra 3 | metro Porta Susa | tram 9 bus 19, 27, 55, 57, 60, 68, 101 CIRCOLO DEI LETTORI via Bogino 9 | tram 13, 15 | bus 13n, 55, 56 POLO DEL ’900 via del Carmine 14 | tram 10 | bus 10n, 36 55, 56, 67, 72 PALAZZO MADAMA piazza Castello | tram 13, 15 | bus 55, 56 MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO piazza Carlo Alberto 8 | tram 8, 13 | bus 55, 56, 61, 68 CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI corso Galileo Ferraris 266 | tram 4 | bus 17, 63 CAMERA–CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA via delle Rosine 18 | tram 8, 13 | bus 61, 68 URBAN LAB piazza Palazzo di Città 8/f | tram 4 | bus 11, 19, 27, 51, 57 PALAZZO CIVICO piazza Palazzo di Città 1 | tram 4 | bus 11, 19, 27, 51, 57 HIROSHIMA MON AMOUR via Carlo Bossoli 83 | bus 4, 14, 63, 74 OFF TOPIC via Giorgio Pallavicino 35 | tram 3, 15 | bus 6, 68, 75 Per le sedi non in elenco, l’indirizzo è indicato nel programma in corrispondenza di ciascun appuntamento. 12
INFO INFO INGRESSO A PRENOTAZIONE FACOLTATIVA – SPETTACOLI CON BIGLIETTO D’INGRESSO 5 Euro Gli spettacoli alle OGR Officine Grandi Riparazioni – Sala Da mercoledì 22 febbraio 2023 è possibile prenotare il po- Fucine di mercoledì 22 marzo e di domenica 26 marzo pre- sto in sala per tutti gli appuntamenti nelle sedi principali: vedono un biglietto di ingresso – 10 Euro. Teatro Carignano, Teatro Gobetti, Aula Magna Cavallerizza Lo spettacolo al Teatro Gobetti di giovedì 23 marzo prevede Reale, Campus Universitario Luigi Einaudi – Aula Magna, un biglietto di ingresso – 10 Euro. Politecnico di Torino – Aula Magna e Sala Emma Strada, Lo spettacolo all’Hiroshima Mon Amour di venerdì 24 mar- OGR Officine Grandi Riparazioni – Sala Fucine e Binario zo prevede un biglietto di ingresso – 5 Euro. 3, Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, Circolo dei L’acquisto dei biglietti è possibile online, in biglietteria e, se lettori – Sala Grande, Polo del ’900 – Sala ’900, Palazzo ancora disponibili, la sera stessa nelle sedi degli spettacoli a Madama – Sala Feste, Museo Nazionale del Risorgimento partire da un’ora prima dell’inizio. Italiano – Sala Codici, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Camera-Centro Italiano per la Fotografia, Urban Lab, Palaz- Biglietti e prenotazioni online dovranno essere stampa- zo Civico – Sala Rossa, Off Topic. ti o scaricati sul proprio telefono ed esibiti al controllo La prenotazione è possibile fino alle ore 12.00 del giorno accessi. precedente a quello dell’incontro. Biglietteria online www.vivaticket.it INGRESSO LIBERO Biglietteria c/o Urban Center Metropolitano per tutti i posti rimasti disponibili fino a esaurimento: distri- piazza Palazzo di Città 8/F buzione dei tagliandi di ingresso a partire da un’ora prima Tel. +39 011 01124777 dell’incontro davanti a ciascuna sede. dal lunedì al sabato ore 10.30-18.30 Non sarà garantito l’accesso in sala – anche se muniti di bdtickets@comune.torino.it biglietto – dopo l’inizio dell’appuntamento. www.biennaledemocrazia.it L’organizzazione non risponde di eventuali code spontanee formatesi prima dell’orario concordato. Gli studenti delle classi che hanno seguito i percorsi for- mativi di Biennale Democrazia – Democrazia Futura hanno diritto a riservare i posti in sala. Per tutti gli appuntamenti in sedi diverse da quelle sopra segnalate, le modalità di partecipazione sono riportate nel programma in corrispondenza dell’appuntamento stesso. 14 15
INAUGURAZIONE INAUGURAZIONE mercoledì 22 marzo mercoledì 22 marzo ore 10.00 ore 17.30 Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Teatro Carignano IL GIOCO DEI DESTINI SCAMBIATI COME NASCE UNA DITTATURA di Francesco Niccolini, regia Emiliano Bronzino Francesca Mannocchi, Ece Temelkuran con Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci Il mondo ha impiegato un decennio per accettare che la Secondo capitolo del Progetto Repubblica di Platone. Un re nuova ascesa dell’autoritarismo non è solo una stravagan- si prepara alla morte. Al suo fianco, lo schiavo più fedele. za mediterranea, né un malessere limitato ai paesi non Sono quasi coetanei: il re un giorno gli ha portato via tutto, occidentali. Eppure (ed è un vero peccato) gran parte dei ma da allora i loro destini sono legati. Al momento dell’ul- media continua a suggerire che, una volta sbarazzatici di timo gesto – mettere sotto la lingua del re morto la moneta personaggi di spicco quali Trump o Bolsonaro, il problema per il viaggio nell’aldilà – lo schiavo aspetta. Aspetta. Finché possa considerarsi risolto. Ma la disintegrazione politica in il re riapre gli occhi e – come ritornato dal regno dei mor- corso si ripercuote sulla società: rimodella i nostri orienta- ti – racconta quello che ha visto: la Necessità, le Parche. menti morali, e persino la nostra autocomprensione. Una E, soprattutto, il gioco dei destini. giornalista turca in esilio e una reporter di guerra riflettono prenotazione: biglietteria@casateatroragazzi.it su questa trasformazione profonda, destinata a segnare la 011 19740280 – 389 2064590 politica globale. ore 14.00 ore 21.00 Casa Circondariale Lorusso e Cutugno OGR – Sala Fucine KIEV IL GIORNO DEL GIUDIZIO con Francesca Mannocchi spettacolo di e con Giancarlo De Cataldo al pianoforte Lucio Perotti, scene di Manuelle Mureddu La guerra fa al viso di un uomo quello che il mare e il vento interventi video di Teresa Numerico, Claudio Strinati fanno agli scogli: li consuma e, insieme, li definisce. I missi- regia di Nicola Calocero Giannoni li, visti dai tetti delle città, smettono di essere numeri: sono i vetri di una finestra che si frantumano, e un’anziana che Ogni dibattimento processuale si articola in tre passaggi: cuce a maglia e che poi, improvvisamente colpita da una accusa, difesa e giudizio. L’ultimo dei tre è – storicamente – scheggia, muore. Storie di ucraine e ucraini, per capire cosa quello che più ha catturato lo sguardo degli artisti. In virtù possa significare oggi, a Kiev, pace. del personaggio (eminentemente tragico) attorno a cui esso ruota, il giudice: un ruolo che vive da sempre il conflitto tra non accessibile al pubblico esterno la propria personale sensibilità e lo spirito dei tempi in cui egli è chiamato ad esprimere un giudizio. Accompagnato al nel pomeriggio pianoforte, un viaggio multimediale attraverso alcune delle piazza Carignano più nobili declinazioni letterarie e musicali ispirate alla fi- CORPO LIBERO #COLLECTIVE gura del giudice. ideazione coreografica Silvia Gribaudi ingresso: 10 Euro realizzato con Andrea Rampazzo, Elena Rolla, Viola Scaglione un progetto di Torinodanza Festival, Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale Un’azione urbana collettiva accompagna il pubblico all’i- naugurazione di Biennale Democrazia. Un gruppo di oltre duecento adolescenti delle scuole superiori di Torino e pro- vincia in un processo creativo che esplora i confini tra cor- po, identità, libertà. 16 17
giovedì 23 marzo LEGGE E LIBERTÀ ore 10.00 Gustavo Zagrebelsky Teatro Carignano Siamo servi delle leggi per poter essere liberi, ha detto Cicerone. Legge e liber- tà, dunque. Senza legge saremmo esposti all’arbitrio dei più forti. Ma che cosa ac- cade se, posti di fronte alla legge, ci ac- corgiamo che la legge stessa è arbitraria e non protegge, ma conculca la nostra libertà? A questa antichissima e sempre attuale domanda si cercherà di dare una risposta in quattro passaggi. Il primo – ed è quasi ovvio – porta il nome di Anti- gone. Il secondo e il terzo portano nomi meno noti, ma altrettanto significativi, Kurt Gerstein e Franz Stangl. Il quarto è la Costituzione. IL DONO AVVELENATO ore 11.30 DELLA LIBERTÀ Polo del ’900 Fabio Merlini Sala ’900 introduce Leonard Mazzone in collaborazione con Istituto Gramsci Torino e Unione Culturale Franco Antonicelli La Genesi descrive la condizione uma- na come condanna alla libertà. Oggi, nell’epoca del più irresponsabile narcisi- smo, tale condanna ha la faccia di una libertà che mobilita merci, capitali, vite senza alcun limite, costi quel che costi. Il dominio dell’immediatezza sottrae l’imperativo innova! a qualsiasi dubbio. Dobbiamo essere innovativi: sul lavoro, nell’uso delle tecnologie, nelle relazioni con noi stessi e gli altri. Pena la nostra stessa obsolescenza. Ma in questo qua- dro, quale significato ha ancora la liber- tà? Farà forse la stessa fine di altri valori come onore, rettitudine, lealtà? 19
giovedì 23 marzo giovedì 23 marzo ore 11.30 L’ACQUA. UNA SFIDA PER INTELLIGENZA ARTIFICIALE ore 12.00 Circolo dei LA TRANSIZIONE ECOLOGICA E PENSIERO MAGICO Teatro Gobetti lettori Silvana Dalmazzone, Paolo Romano, Juan Carlos De Martin, Daniela Tafani Elena Vallino coordina Sabina Minardi coordina Sergio Capelli in collaborazione con Biennale Tecnologia Fiumi secchi, agricoltura che boccheggia, La tendenza al pensiero magico, ossia a ghiacciai fragili e sotto stress. Si susse- concepire in termini antropomorfici gli guono stagioni povere di precipitazioni, oggetti della tecnologia, è nota e tutta- e un termine antico e temuto – siccità – via irresistibile: pensiamo che un chatbot torna a echeggiare. Ma forse stiamo final- comprenda il significato di ciò che scri- mente realizzando l’importanza decisiva viamo (o che esso stesso scrive), o che gli delle risorse idriche. E il loro carico di algoritmi possano prendere decisioni, ad complessità che, oltre al clima, coinvolge esempio selezionando in modo automa- le infrastrutture e il rapporto tra dimen- tico il personale da assumere in un’azien- sione locale e globale. Sullo sfondo, la da. Un’idea – quella di un’intelligenza ar- domanda decisiva del bilanciamento tra tificiale immateriale, analoga e al tempo accesso all’acqua come bene essenziale e stesso superiore a quella umana – che è il suo utilizzo commerciale: l’acqua è una sfruttata dalle grandi aziende tecnolo- risorsa o una merce? giche, con narrazioni funzionali al loro modello di business. ore 12.00 EUROPA. NASCITA DI UN CONCETTO Casa del Teatro POLITICO ITALIA, 1993-2023. TRENT’ANNI ore 15.30 Ragazzi Alessandro Barbero VISSUTI PERICOLOSAMENTE Teatro e Giovani Giancarlo De Cataldo, Carignano Dalla battaglia di Adrianopoli (378 d.C.), Concita De Gregorio FONDAZIONE simbolico inizio del declino dell’Impero TRG T E AT R O Romano d’Occidente, a quella di Poitiers (732 d.C.), scontro decisivo che fermò Dall’arresto di Riina (15 gennaio 1993) a quello di Messina Denaro (16 gennaio R AG A ZZ I E G I O VA N I l’avanzata dei Mori in Europa. È proprio 2023); ma anche dal Pallone d’Oro a Bag- ONLUS l’Europa, e le sue frontiere sempre diver- gio e dallo scioglimento della DC (entram- se, insieme all’eterno bisogno umano di bi ’93) al secondo mondiale senza Italia superarle, a collegare queste due batta- e, in politica, al derby emiliano di un glie: la prima segna l’inizio di un periodo PD in crisi. Nel mezzo il berlusconismo in cui si può parlare di “storia d’Euro- e Genova, l’Euro e la crisi finanziaria, pa”, come luogo dal destino diverso da Renzi, Grillo, Salvini, Meloni, i Måneskin quello dell’Impero Romano d’Oriente; la e la guerra, di nuovo. Un trentennio sul seconda invece, che vede comparire nel- filo del rasoio. Con un marchio valoriale le cronache per la prima volta la parola comune – dalla Casa delle libertà a LeU, “Europei”, attesta l’avvenuta definizione sino ai NoPass – a fare da straniante filo dei confini dell’Europa come territorio. conduttore: la libertà. prenotazione: 011 19740280 – 389 2064590 biglietteria@casateatroragazzi.it 20 21
giovedì 23 marzo giovedì 23 marzo ore 15.30 TUTTO UN ALTRO MONDO. LIBERTÀ SENZA UGUAGLIANZA? ore 17.30 Circolo dei COME LA GUERRA IN UCRAINA Elena Granaglia, Francesco Quatraro Politecnico lettori CAMBIA L’EUROPA (E NON SOLO) di Torino Una certa visione – ancora diffusa – Fabrizio Maronta, Mirko Mussetti Sala dell’economia di mercato vede, da un in collaborazione con Limes Emma Strada lato, la libertà di agire e guadagnare; e Guerra grande: così appare a uno sguar- dall’altro lato l’intervento pubblico, che do geopolitico il conflitto ucraino, le cui quella libertà intende sopprimere sia ragioni e ricadute travalicano l’aspro con cavilli burocratici sia con una redi- scontro sul campo tra Russia e Ucraina. stribuzione ingiustificata. Ne discutono Guerra d’invasione nella sua genesi, lo due economisti, tornando alla domanda scontro è assurto a guerra per procura fondamentale della democrazia: come tra Stati Uniti (dunque Nato) e Russia. conciliare uguaglianza e libertà? Alla luce Un conflitto d’attrito inscritto nella più dell’aumento vertiginoso delle fortune ampia cornice della contesa Usa-Cina, dei super-ricchi, delle nuove disparità che le crude vicende ucraine possono legate al cambiamento climatico e delle portare a un nuovo livello. Per l’“amici- vecchie disuguaglianze di opportunità, zia senza limiti” tra Mosca e Pechino, ma quella dell’equità si profila come una sfi- anche per gli effetti destabilizzanti della da al cuore delle società democratiche. campagna militare. Sullo sfondo, l’irri- solta questione di Taiwan. METAFORE DELLA LIBERTÀ ore 18.00 LA LIBERTÀ DI VOLARE Palazzo ore 17.00 LOCKDOWN. LA LIBERTÀ Silvia Romani Madama Teatro Gobetti ALLA PROVA DELLA PANDEMIA introduce Alice Borgna Sala Feste Manuela Ceretta, Xavier Tabet A mezzo fra il mondo degli dèi e quello coordina Giuseppe Sciara degli uomini, l’aria è, dai tempi del mito, A tre anni dallo scoppio della pandemia lo spazio della libertà, ma anche del suo e dal primo lockdown che hanno messo annientamento – e il volo lo strumento in dubbio molte delle nostre certezze, è di ricerca di un equilibrio perfetto e sen- giunto il momento di riflettere con mag- za peso fra due universi. Icaro, Fetonte giore distacco sui dilemmi che ci siamo ne sono i protagonisti. E il loro proget- trovati ad affrontare: quali sono stati i to rivoluzionario di viaggiare negli spa- limiti e i punti di forza delle nostre de- zi siderali li ha resi l’emblema di quella mocrazie nell’affrontare l’emergenza? navigazione che è insieme tensione verso È stato giusto limitare la libertà indivi- l’immortalità e rinuncia senza compro- duale per proteggere la vita? È corretto messi alla vita, rottura del limite e presa considerare il diritto alla salute la princi- di coscienza della finitezza del mondo pale posta in gioco della politica contem- degli umani. poranea? Quanto successo ha cambiato il nostro modo di analizzare e interpretare i fenomeni politici? 22 23
giovedì 23 marzo giovedì 23 marzo ore 18.00 INAUGURAZIONE SPAZI IN CUI SENTIRSI LIBERI. ore 18.00 Campus Luigi DEMOCRAZIA DIFFUSA PUBLICNESS E PROGETTO DELLO Torino Einaudi IN AUTO, IN DOCCIA, IN PALESTRA. SPAZIO URBANO Urban Lab Aula Magna L’INFORMAZIONE AL TEMPO DEI Francesca Berardi, Alessandro Coppola, PODCAST Giovanni Semi Annalisa Camilli, Francesco Costa coordina Giulietta Fassino coordina Franca Roncarolo realizzato da Torino Urban Lab UniVerso per Biennale Democrazia, Tre casi studio per indagare come il in collaborazione con The Goodness progetto dello spazio pubblico si misuri Factory con il diritto all’accessibilità dei luoghi I podcast sono forse il fenomeno giorna- per tutti, alla loro appropriazione tem- listico più interessante degli ultimi anni. poranea, al sentirsi liberi e sicuri nelle In Italia li ascoltano oltre 15 milioni di città. Tre progetti per discutere come si persone – tra cui molti under 35, il seg- articola il rapporto tra libertà, proprietà, mento più ostile ai media tradizionali. controllo, inclusione, comfort, sicurezza Nell’intimità delle nostre giornate nasco- e i numerosi fattori che contribuiscono al no abitudini nuove: la fruizione è facile successo di uno spazio pubblico. (persino un po’ pigra), la qualità in con- tinuo aumento, e all’ascolto solipsistico LE FORME DELLA LIBERTÀ ore 18.30 risponde il costituirsi di community atti- Walter Guadagnini incontra CAMERA ve e competenti. Dalle news all’approfon- Federica Landi Centro Italiano dimento, dal crime alla storia, il mondo in collaborazione con CAMERA-Centro per la Fotografia dell’informazione vive un cambiamento Italiano per la Fotografia repentino. Incentrato sul mezzo narrati- vo più antico: la parola. Una forma misteriosa – in realtà il tet- to di una comune torretta di salvataggio – sembra emergere dalla superficie del ore 18.00 LA FORZA DELLE PAROLE mare, quasi una porta verso un’altra di- Circolo dei Federico Faloppa, Igiaba Scego mensione. In cielo, uno stormo di uccelli lettori coordina Ottavia Giustetti vola verso un luogo indefinito, nessuno Ogni parola è un universo complesso di può sapere se molto lontano o molto significati che racconta tantissime cose vicino: sono i misteri della fotografia e di chi la usa. Parla del suo vissuto, dell’i- della rappresentazione del mondo dei dentità, di cosa pensa e di come lo pensa. quali parla un’immagine. A partire dalla Il dizionario personale a cui attingiamo è fotografia che fa da filo conduttore a que- influenzato dalle nostre radici culturali, sta edizione di Biennale Democrazia, un dalla nostra storia, e ci rende, a livello dialogo sul rapporto tra essere umano, individuale, un unicum straordinario e, a paesaggio e tecnologia. livello collettivo, una forza linguistica po- tentissima capace di modificare la visio- ne del mondo, e quindi il mondo stesso. 24 25
giovedì 23 marzo giovedì 23 marzo ore 18.30 FUGHE IMPOSSIBILI LIBERTÀ AL LAVORO ore 21.00 OGR Paolo Giordano, Veronica Raimo Isabelle Ferreras, Leonard Mazzone Aula Magna Binario 3 coordina Simonetta Sciandivasci interviene il Collettivo di Fabbrica GKN Cavallerizza Reale Emergenza climatica. Profughi am- Sono lontani i tempi in cui veniva chie- bientali. Terrorismo. Minaccia atomica. sta, a gran voce, maggiore democrazia Pandemie. E quel doomsday clock che all’interno dei luoghi di lavoro. Oggi il continua, inflessibile, ad avvicinarsi alla nesso fra lavoro e libertà è rivendicato mezzanotte. Tutto sembra preannunciare soprattutto dai difensori del libero mer- la fine del mondo. Ma è davvero questa, cato; mentre, all’altro lato della barrica- l’essenza dei nostri tempi? O in qualche ta ideologica, il lavoro finisce per essere misura, forse, ci facciamo scudo di queste pensato come attività disumanizzante, da minacce – reali, certo – per eludere pau- cui liberarsi attraverso forme di reddito re più profonde, più vere? Tra geopolitica incondizionato. Ma dobbiamo davvero e crisi affettive, ansia da antropocene e rinunciare a essere più esigenti verso l’at- frantumazione del senso del sé, global tività che occupa gran parte della nostra warming e piccole catastrofi personali: vita? Un dialogo sulla sfida di combinare ritratto di una generazione (o di un’epo- transizione ecologica, demercificazione ca) in flirt con l’apocalisse. del lavoro e democratizzazione dei luo- ghi di produzione. ore 18.30 LIBERE DI VENDERSI? Aula Magna Valentina Pazé, Giorgia Serughetti LA SOLITUDINE DELLE BOLLE. ore 21.00 Cavallerizza coordina Valeria Verdolini POLARIZZAZIONE E INFORMAZIONE OGR Reale Luca Bottura, Concita De Gregorio Binario 3 In un’epoca in cui siamo tutte e tutti coordina Cristopher Cepernich invitati a farci imprenditori di noi stessi e a investire sul nostro capitale umano, È ormai evidente che la comunicazione torna in primo piano la questione del- social produce effetti perversi, sia psi- la mercificazione del corpo femminile. cologici sia politici: contenuti urlati per I fenomeni della prostituzione e della diventare virali, a costo di polarizzare maternità surrogata, in particolare, pon- sempre più le comunità. È un fenomeno gono difficili interrogativi all’etica, al globale, ma in Italia assume una fisiono- diritto, alla politica. È possibile stabilire mia tutta sua. Maggioranze vittimiste, un limite a ciò che i soldi possono com- evasori orgogliosi, populisti che su ogni prare? Che dire quando sono le donne media denunciano il mainstream dei stesse a rivendicare il diritto di disporre media stessi. E una politica che insegue il del proprio corpo come se si trattasse di consenso come un miraggio, invano, ri- una merce? Quale rapporto tra libertà e nunciando a qualsiasi autorevolezza. Dai mercato? pranzi di Natale al Parlamento, non sap- piamo più parlarci. Ma del resto: avrem- mo davvero qualcosa da dirci? 26 27
giovedì 23 marzo giovedì 23 marzo ore 21.00 LE PAROLE DELL’ILLIBERTÀ SONGS OF FREEDOM ore 21.30 Circolo dei SCHIAVITÙ spettacolo a cura di Accademia dei folli Teatro Gobetti lettori Stefano Visentin regia di Carlo Roncaglia introduce Alessandro Tuccillo con Carlo Roncaglia, Letture a cura di Enrico De Lotto (basso), Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale Andrea Cauduro (corde), Paolo Demontis (armonica), La schiavitù accompagna la storia umana Matteo Pagliardi (batteria), sin dalle origini. Nella prima età moder- Andrea Pagliardi (video) na, però, il fenomeno muta. Si lega in modo strettissimo, da un lato, al colo- La libertà attraverso la musica, e la mu- nialismo; e dall’altro, più in generale, al sica come mezzo per ottenere la libertà. rapido sviluppo della civilizzazione euro- Dalle piantagioni di cotone – dove gli pea e occidentale. A uno sguardo di lunga spiritual aiutavano gli schiavi afroame- durata, che parta dal XVI secolo e arrivi ai ricani a sopportare il duro lavoro e la nostri giorni, la schiavitù appare tutt’al- frusta – ai canti della Resistenza; dalle tro che un retaggio del passato: si rivela musiche composte nei campi di concen- invece una struttura socio-economica tramento, ai brani politici dei cantautori fondamentale per un sistema economico italiani e francesi; dalla sfera individuale capace di sfruttare a proprio vantaggio le a quella collettiva, musica e libertà sono differenze sociali ed economiche nella intimamente connesse. Da sempre. Un forza lavoro, a livello mondiale. viaggio in quattro capitoli che sussurra, grida e racconta, in costante equilibrio tra individuo e collettività, la ricerca del- ore 21.00 IO ERO IL MILANESE – LIVE la libertà. OFF TOPIC podcast original RaiPlay Sound di e con Mauro Pescio ingresso: 10 Euro in collaborazione con The Goodness Factory “Io ero il milanese” è il racconto, senza filtri, di un uomo che nella vita ha fatto tante scelte sbagliate, un uomo con cui la sfortuna si è accanita, un uomo che ha toccato il fondo, ma che da quel fondo si è rialzato. È la storia di come non debba mai venire meno la speranza, la fiducia e soprattutto di come si debba sempre of- frire un’altra possibilità. Il live è una ver- sione imperfetta, “sporca” ma, proprio per questo, piena di forti emozioni. prenotazione obbligatoria: 388 4463855 (whatsapp) 28 29
venerdì 24 marzo PIATTAFORME DIGITALI. ore 10.00 TRASFORMAZIONI DEL LAVORO Aula Magna E CRISI DELLA POLITICA Cavallerizza Uma Rani Reale introduce Stefano Sacchi in collaborazione con Biennale Tecnologia Il lavoro tramite piattaforme digitali è in cima alle agende mondiali per lo svi- luppo. In virtù delle sue potenzialità in termini occupazionali e di reddito. E per le grandi aspettative in termini di con- trasto alla povertà, riduzione delle disu- guaglianze e, nei paesi in via di sviluppo, strumento di fuoriuscita dal lavoro in nero. Nulla di tutto ciò, però, si realizzerà per magia. Garantire condizioni di lavoro dignitose, e fare delle piattaforme un vet- tore di sviluppo anziché di disuguaglian- za, richiede l’intervento della politica. A livello nazionale e internazionale. DOVE VA L’AMERICA LATINA? ore 10.30 Jacopo Bottacchi, Loris Zanatta, Teatro Gobetti Alessandro Monteverde Sánchez coordina Tiziana Bertaccini La visione ottimista sul futuro dell’Ame- rica Latina con cui si era aperto il mil- lennio si è ormai offuscata. Il consolida- mento democratico è minato da nuove forme di autoritarismo, in uno scenario di corruzione e violenza dove lo stato di diritto è debole. L’assalto bolsonarista alle istituzioni di Brasilia, la bocciatura referendaria della nuova costituzione ci- lena, le perenni crisi argentine, il popu- lismo in Messico. Le sfide che l’America Latina deve affrontare sono ancora mol- te, a cominciare dal triste primato della regione più disuguale al mondo dove, per un esercito di invisibili, libertà e diritti restano un miraggio. 31
venerdì 24 marzo venerdì 24 marzo ore 11.00 OBBLIGO O VERITÀ. LA QUESTIONE CHI HA PAURA DELLA SCIENZA? ore 11.00 Teatro (IRRISOLTA) DEL LIBERO ARBITRIO LA LIBERTÀ DI RICERCA TRA Polo del ’900 Carignano Amedeo Balbi, Ilaria Gaspari DIRITTO, DIFFIDENZA E SOCIETÀ Sala ’900 coordina Lucilla G. Moliterno Barbara Gagliardi, Valdo Spini coordina Sergio Scamuzzi Libertà e necessità – scriveva Hobbes – in collaborazione con Aici – Associazione sono compatibili: ad esempio l’acqua è delle istituzioni di cultura italiane sia libera, sia obbligata a scorrere nell’al- veo del fiume. Ma è davvero così sempli- Negli ultimi anni si assiste al diffondersi ce? Sin dall’antichità ritorna ossessiva- di movimenti di opinione, e anche di le- mente il dubbio se gli esseri umani siano, adership, contrari alla scienza (in molte o non siano, liberi. E noi facciamo con- sue manifestazioni) e al ruolo di esperti e tinuamente esperienza di due opposti: da intellettuali. Eppure le nostre società sono un lato, i vincoli interni (oggi diremmo: sempre più basate sull’impiego diffuso neuronali) ed esterni (l’ambiente) che delle conoscenze scientifiche. È un para- dettano le nostre scelte; dall’altro, la dosso, forse spiegabile sociologicamente. sensazione insopprimibile di essere noi, Ma è anche motivo di una ridefinizione di in modo attivo, a compiere quelle scel- diritti e doveri delle istituzioni che produ- te. Una filosofa e un astrofisico riflettono cono e diffondono conoscenza. Partendo sulla più antica delle domande. da una domanda: in che cosa consiste, il diritto “a fare scienza”? ore 11.00 OPEN INNOVATION. VERSO OGR LA LIBERTÀ DELLA CONOSCENZA IL MIO CULTO LIBERO. SPAZI Binario 3 Marco Lavazza, Ilan Misano, E LUOGHI RELIGIOSI CONDIVISI ore 11.30 Cristina Prandi Matilde Cassani, Simona Malvezzi Circolo dei coordina Elisa Rosso coordina Eleonora D’Alessandro lettori UniVerso per Biennale Democrazia Nelle nostre città, dove culture diverse Molte imprese, spesso di grandi dimen- convivono fianco a fianco, le religioni sioni, hanno messo l’Open Innovation possono rappresentare un fattore di di- al centro delle proprie scelte strategi- scordia sociale. Ma la condivisione dello che. Uno schema ormai decisivo anche spazio urbano permette anche di imma- nei modelli di sviluppo economico. Ma ginare soluzioni in cui diverse pratiche, di che cosa si tratta? Secondo tale para- stili di vita, rituali e credenze possano digma, le imprese devono aprirsi a idee, convivere pacificamente. Qual è il ruolo strumenti e competenze provenienti dell’Architettura nella costruzione di un dall’esterno: università, centri di ricerca, dialogo interreligioso? L’esempio della startup, consulenti, aziende non concor- House of One, edificio multifede in co- renti. L’università assume così due nuovi struzione a Berlino, è esemplare di come ruoli: motore di una filiera che va dalla un’architettura virtuosa può invitare al curiosity-driven alla market driven inno- dialogo, al confronto, e all’accettazione vation, e ente di formazione degli inno- delle reciproche specificità. vatori del futuro. 32 33
venerdì 24 marzo venerdì 24 marzo ore 12.00 COME NASCE LA COSTITUZIONE. PAROLǝ, PAROLǝ, PAROLǝ ore 17.00 Auditorium I DIRITTI DI LIBERTÀ, 75 ANNI DOPO Vera Gheno, Walter Siti Teatro grattacielo introduce Jacques Moscianese coordina Luca Sofri Carignano Intesa Sanpaolo letture di Irene Grazioli, Luca Lazzareschi e Gianluca Gambino, Che cos’è la cancel culture? Anzitutto a cura di Luca Lazzareschi un paradosso: persone influenti che, dai in collaborazione con TPE – Teatro media più prestigiosi, si scagliano contro Piemonte Europa altre (meno potenti di loro) sbraitando L’1 gennaio 1948 entra in vigore la Costitu- contro un grafema (ǝ) o un’attenzio- zione della Repubblica italiana, dopo diciot- ne inclusiva, difendendo una libertà di to mesi di lavori dell’Assemblea Costituen- parola che, contestualmente, mettono te. Nei dibattiti d’Aula e nelle discussioni in discussione. Ma è davvero tutto qui? delle Commissioni, l’incontro e lo scontro Dalla complicità di un sistema mediatico tra grandi visioni del mondo e del destino sciatto, che rilancia per qualche click le del nostro Paese. E sullo sfondo i diritti e le notizie false più divisive, sino a un’arte e libertà per proteggere i cittadini all’indoma- una cultura impegnate ma didascaliche ni della dittatura e della guerra. Come nasce e prive di sfumature, assumiamo identità la Costituzione è un progetto di ripubblica- sempre più polarizzate. Non staremo for- zione e digitalizzazione degli Atti dell’As- se “cancellando” parti importanti di noi? semblea Costituente curato da Giuseppe Valditara e Elisabetta Lamarque, sviluppato ANTIGONE. ore 17.30 da Giappichelli Editore con il sostegno di OLTRE IL MITO DELLA LIBERTÀ? Politecnico Intesa Sanpaolo. Un patrimonio inestima- Michelangelo Bovero, Laura Pepe di Torino bile, reso accessibile per la consultazione, coordina Valentina Pazé Sala l’approfondimento e l’insegnamento. Emma Strada A partire dalla tragedia di Sofocle, la fi- gura di Antigone ci è stata tramandata ore 14.00 LA FRAGILITÀ DELL’EROE come emblema della ribellione alla ti- Casa Matteo Nucci rannide. Ma è stata ripensata e reinter- Circondariale in collaborazione con il Polo universitario pretata molte volte lungo la storia della Lorusso e per studenti detenuti cultura. Antigone è davvero un’icona Cutugno credibile della libertà? E Creonte è l’ar- Nei poemi omerici i più grandi eroi (Achil- le e Odisseo su tutti), diversamente da quel chetipo indubitabile del tiranno? Se gli che si pensa, sono uomini fragili, spesso in dèi e la famiglia si scindono dalla patria, lacrime. Piangono per rabbia o dolore, per la scelta è obbligata? Il destino è segnato? la morte di amici e cari, per nostalgia di Perché la forza delle leggi non scritte e casa. Proprio il pianto ne rivela l’eroismo. dei vincoli di sangue deve prevalere sulle Eroe significa “essere umano pienamente leggi e sulle ragioni della città? E che cosa realizzato”: e solo chi non si realizza pie- sono le leggi non scritte? Sono leggi di namente può permettersi di non piangere, natura? Sono paladine della libertà? Qua- non soffrire, non fare i conti con la propria le libertà? fragilità. La forza che manifesta sta nel non vergognarsi della propria umanità, nel non fingersi superuomo. Gli esseri umani sba- 34 gliano e perdono, ci ricorda Omero. 35
venerdì 24 marzo venerdì 24 marzo ore 18.00 METAFORE DELLA LIBERTÀ PORTAMI LÀ FUORI ore 18.00 Palazzo LIBERARE IL LETTORE. STORIA con Emak, Kento, Lucariello OGR Madama DI UNA PESSIMA BUONA IDEA e Daniela Ronco Binario 3 Sala Feste Daniele Giglioli coordina Annalisa Camilli introduce Giorgio Gianotto a cura di Crisi Come Opportunità Alla fine degli anni Sessanta si affaccia- In Italia esistono diciassette istituti pena- vano sulla scena della teoria letteraria li per minorenni. I minori in regime di le proposte di “liberazione del lettore”: detenzione abitano luoghi chiusi, isolati. dalla tirannia dell’autore, e addirittura Vivono estromessi dalle dinamiche della del testo. A metà anni Settanta, il mar- società di cui sono parte. L’arte, il teatro ginalismo austriaco, secondo cui il valo- e – in particolare – la musica rap rappre- re si calcola non sulla quantità di lavoro sentano per loro uno strumento di espres- ma sulla soddisfazione del consumatore sione immediato e al contempo un’occa- marginale, rientrava in grazia con i No- sione unica per “portare fuori” la propria bel a Hayek e Friedman (poi ministro di voce. Un dialogo per porsi delle domande, Pinochet) fino a diventare con Thatcher scoprire il ruolo dell’arte all’interno degli paradigma dominante. C’è un rapporto IPM e immaginare nuove prospettive. Un tra le due istanze? Diceva Nietzsche che modo per immaginarsi collettivamente, tutte le cose buone sono state un tempo per qualche ora, “ai confini della libertà”. cattive. Che sia vero anche l’inverso? Progetto sostenuto da Intesa Sanpaolo. ore 18.00 LA DISUGUAGLIANZA EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ore 18.00 Teatro Gobetti MINA LA LIBERTÀ E SOSTENIBILITÀ GLOBALE Museo del Maria Grazia Monaci, Chiara Volpato, Francesca Borgonovi, Enrico Giovannini, Risorgimento Alessandro Zennaro Vanessa Roghi Sala Codici UniVerso per Biennale Democrazia coordina Andrea Gavosto a cura di Fondazione Agnelli Le disuguaglianze socio-economiche, oggi in continuo (e scandaloso) aumento, Mario Lodi è forse fra i primi maestri sono la prima causa del disagio che per- nell’Italia repubblicana a porsi il proble- vade le nostre società. Ma costituiscono ma di che cosa occorra per prendere sul anche una minaccia per la libertà e la serio la Costituzione dentro la scuola e democrazia. Le società disuguali sono in- non solo in via di principio. Le bambine felici: la disuguaglianza ci allontana dagli e i bambini sono cittadini? Si domanda. E altri, impedendoci di provare empatia. come educarli, se lo sono, a questa citta- Accresce i timori per il futuro e diminu- dinanza democratica? A partire dalla sua isce la fiducia nel sistema sociale e poli- lezione, passando attraverso quella di don tico. Ma le disuguaglianze, come tutte le Lorenzo Milani di cui quest’anno celebria- costruzioni umane, non sono inevitabili. mo il centenario, fino alle ultime disposi- E affrontarle richiede anzitutto di inda- zioni in materia di educazione civica, si gare i processi psicologici che aiutano a ragionerà della complessa e mai pacificata sorreggerle. relazione fra scuola e democrazia. 36 37
venerdì 24 marzo venerdì 24 marzo ore 18.30 USA CONTRO CINA. LA SFIDA DA PINOCCHIO A MASTERCHEF ore 18.30 Polo del ’900 DEL SECOLO VISTA DA PECHINO Antonio Pascale Circolo dei Sala ’900 Giorgio Cuscito introduce Maria Lodovica Gullino lettori introduce Fabio Armao anteprima di ColtivaTo in collaborazione con Limes Ovvero dalla fame all’abbondanza. La Il XX Congresso del Partito comunista ha millenaria storia del mondo in due sole segnato l’inizio del terzo mandato di Xi foto. Come abbiamo fatto? Con quali Jinping alla guida della Repubblica Popo- benefici? Con quali costi? E soprattutto, lare Cinese. Ora Pechino vuole superare visto che il mondo è complicato, che ne l’epidemia di Covid per rimettere in moto sarà di noi? Avremmo abbastanza ener- l’economia, allentare la pressione sociale gia per innervare noi stessi, il mondo e la e concentrarsi sulla partita del secolo con democrazia? Un talk a mo’ di racconto, gli Stati Uniti. La forte dipendenza dalla divertente e leggero, un’affascinante ca- tecnologia americana e l’attuale impossi- valcata per capire se e come raccogliere bilità di conquistare Taiwan senza scate- il testimone dal passato e portarlo avanti. nare una guerra con Washington ostaco- lano il risorgimento della nazione cinese COMUNITÀ LIBERE DI RISPONDERE ore 21.00 prefigurato da Xi. AL FUTURO Teatro Gobetti nell’ambito del progetto europeo ore 18.30 LA LIBERTÀ DOPO L’89 RESPONDET, in collaborazione con Aula Magna Mikail Minakov, Daniela Steila Torino Creative City UNESCO per il Design Cavallerizza Simona De Giorgio, Valeria Vacchiano Il 1989 è la data simbolo della fine della Reale coordina Nadia Lambiase guerra fredda: il blocco sovietico cessa- interventi teatrali di Antonella Delli Gatti va di essere il nemico dell’Occidente e i visual design Stefano Giorgi paesi che lo costituivano si ricostruiva- no secondo il modello delle democrazie Un re, un vanitoso, un ubriacone, un liberali. L’intera regione post-comunista uomo d’affari, un lampionaio e un geo- sembrava definirsi come una periferia grafo. Sei personaggi sul cammino verso ininfluente sulla pace democratica paneu- la Terra del Piccolo Principe. Con loro in ropea. Ora, invece, le “democrazie imper- un viaggio teatrale sul futuro della città fette” dell’Est risultano determinanti per con un confronto sul ruolo dell’economia il destino dell’Europa, nel conflitto con sociale nei processi di cambiamento so- una Russia autocratica e vigorosamente stenibile sul territorio, tra i nuovi esperi- anti-occidentale. Che cosa è accaduto? menti italiani ed europei nell’ambito del Come tutto questo chiama in causa e ri- progetto Respondet e la riflessione sull’e- definisce la democrazia europea? conomia circolare come possibilità di conciliare transizione ecologica, impatto sociale e nuove richieste di libertà. 38 39
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