Veglione in Maschera al Carnevale Castignanese
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Veglione in Maschera al Carnevale Castignanese VEGLIONE IN MASCHERA A TEMA “OLYMPIC GAMES CASTIGNANO 2020” – 15 FEBBRAIO CENTRO STORICO CASTIGNANO Il CARNEVALE STORICO DI CASTIGNANO torna con il suo 2^ appuntamento del programma 2020. Dopo la riuscitissima giornata di apertura del 1^ febbraio con il mercatino dei dolci tipici carnascialeschi, il laboratorio dei moccoli per i bimbi ed il concerto de “I pupazzi”, si torna finalmente a far baldoria SABATO 15 con un appuntamento ormai fisso nel palinsesto del carnevale castignanese, e molto atteso soprattutto dai più giovani.
È infatti tempo di tirare fuori travestimenti e costumi, perché sarà la volta del VEGLIONE IN MASCHERA A TEMA presso i locali del centro storico, sottostanti Piazza San Pietro, denominati “le grotte”. Il titolo della serata sarà “OLYMPIC GAMES CASTIGNANO 2020” richiamando ai giochi olimpici in programma proprio quest’anno a Tokio, seppur rivisitati alla castignanese ed in clima carnevalesco. Il tema di questa edizione sarà quindi “sport”, olimpici e non, praticati oppure seguiti, reali ma soprattutto rivisitati ed inventati. Insomma, spazio alla fantasia e all’inventiva: basterà indossare un vestito o accessori a tema, e partecipare a questo stravagante party, che come sempre si annuncia affollatissimo e molto apprezzato, per l’originalità dei temi sempre diversi, per la location unica e suggestiva, per il
clima gioioso ed accogliente creato dai Castignanesi, così legati alla tradizione e alla festa carnevalesca. All’interno della serata, che vedrà alla consolle Dj Manuele Capannelli con la sua musica coinvolgente, è inoltre previsto una sorta di concorso a premi, con 2 biglietti di ingresso omaggio al veglione di sabato 22 febbraio (Teatro Comunale) per la maschera che verrà scelta come la più simpatica/originale della festa. Insomma, dalle 23,00 fino all’alba, con INGRESSO LIBERO E GRATUITO, nelle ”grotte” di Castignano, ci sarà come sempre da divertirsi !!! Apertura del Carnevale storico di Castignano APERTURA CARNEVALE STORICO CASTIGNANESE 2020: stands al coperto, baccalà, dolci & musica Si contano oramai le ore, gli ultimi preparativi sono in corso
per l’apertura del Carnevale storico di Castignano! CASTIGNANO – Sabato 1° febbraio l’appuntamento iniziale è fissato alle 16,00 presso il Museo delle Icone dove Don Vincenzo illustrerà la storia dei Moccoli, vera e propria opera d’arte e simbolo più antico del Carnevale di Castignano. Ci si sposterà quindi presso il “campo polivalente”, in Via delle Mura 30, in cui l’evento proseguirà ininterrottamente fino a notte. Dalle 17,00 apriranno gli stand per la mostra-mercato dei dolci tipici carnascialeschi, giunta alla sua 3^ edizione. Sarà quindi possibile ammirare, comperare, degustare le prelibatezze tipiche di questo periodo: frappe, cicerchiate, castagnole, ravioli con vari ripieni, ecc…. Parallelamente per i più piccoli partiranno 2 laboratori creativi. Il primo, in collaborazione con le locali sezioni di Croce Rossa, Avis e Società Operaia, dedicato alla cucina ed alla preparazione di dolci. L’altro, in collaborazione con i Musei sistini, introdurrà i bimbi alla creazione di un moccolo, mostrando tutte le fasi della sua realizzazione, momento magico che i Castignanesi si tramandano di generazione in generazione. Alle 20,00 circa aprirà lo stand gastronomico che prevede un menù a base di gustosissimo Baccalà. La Pro Loco per il comfort di tutti i presenti ha previsto un grande stand completamente al coperto ed anche riscaldato. Dalle 21,00 toccherà poi alla nota band “I pupazzi” coinvolgere come sempre alla grande tutti i visitatori. Ed infine, a seguire e fino notte, per i più giovani e gli irriducibili, il dj set a cura dei castignanesi “Alley” per salutare nel migliore dei modi l’apertura dell’edizione 2020
del Carnevale Storico di Castignano, che proseguirà poi nel suo lungo e ricco programma fino a Martedì 25 Febbraio.
Castignano scalda i motori per il Carnevale! La Pro Loco ha presentato l’edizione 2020 del Carnevale Storico Castignanese. Castignano – Una tradizione secolare, che si tramanda di generazione in generazione. Un folclore cui i Castignanesi sono legati visceralmente ed in modo naturale, innato. E che negli ultimi anni sempre più visitatori e turisti stanno scoprendo ed al quale stanno accorrendo non solo ad ammirare ma anche per partecipare attivamente. Un Carnevale che rimane storico e tradizionale per certi aspetti, con i suoi riti intatti, le sue usanze, le sue tempistiche, ed allo stesso tempo cerca di aggiungere sempre qualche novità entusiasmante, coinvolgente, attraente, al passo coi tempi. Un lungo programma che partirà il 1° Febbraio e terminerà il 25, giorno di Martedì Grasso, dopo oltre 3 settimane di festa e divertimenti.
Come detto l’apertura del Carnevale 2020 è prevista per Sabato 1° con la 3^ edizione della mostra-mercato di dolci carnascialeschi. Dalle 17,00 in poi, presso il Campo polivalente, adiacente ai giardini pubblici ed alla scuola elementare, sarà possibile degustare ed acquistare le dolci prelibatezze tipiche di questo festoso periodo. Parallelamente vi sarà un laboratorio creativo di cucina per i più piccoli, supervisionati e guidati dai volontari della Pro Loco, con la preziosa collaborazione delle locali sezioni di AVIS, Croce Rossa Italiana e Società Operaia. Inoltre, sempre per i bambini (ma anche i grandi potranno ammirare ed ascoltare le spiegazioni), grazie alla collaborazione dei Musei Sistini, vi sarà un laboratorio di preparazione Moccoli, con la descrizione delle varie fasi per assemblare questa vera e propria opera d’arte, simbolo secolare del Carnevale di Castignano, e la ricostruzione della loro storia. Dalle 20,00 poi l’apertura dello stand gastronomico con la possibilità di cenare al coperto: il menù ideato dalla Pro Loco sarà a base di saporito Baccalà. Ed infine alle 21,00 saliranno sul palco I Pupazzi, storica band della zona, che come loro solito intratterranno e coinvolgeranno nel migliore dei modi i presenti con un lungo e divertente mix di canzoni. A seguire, fino a chiusura, il Dj set a cura dei castignanesi Alley.
Il palinsesto prevede poi una piccola pausa per poi riprendere sabato 15 Febbraio con il classico veglione in maschera a tema presso le caratteristic he “grotte” del Centro Storico. Per quest’anno la scelta è ricaduta su sport, discipline, fitness e tempo libero, con il titolo della serata che sarà “Olympic games Castignano 2020”, a richiamare anche i giochi olimpici che si terranno quest’estate. Ci si potrà quindi sbizzarrire ad interpretare con la propria maschera qualsiasi attività sportiva, anche in ottica ironica e sarcastica, come il
periodo di Carnevale tra l’altro richiede: l’importante sarà solo divertirsi in compagnia e ballare tutta la notte (Manuele Capannelli Dj, ingresso gratuito). Si arriverà così alla settimana clou, con gli appuntamenti più storici del Carnevale Castignanese. Giovedì 20 Febbraio, dalle 17,00 in poi, in Piazza Umberto I, la classica sagra delle “Pizze Onte”, le gustose frittelle tipicamente carnevalesche distribuite in gran quantità ai presenti affamati . Il tutto accompagnato dalla musica della Banda di Castignano, vino e balli. E all’interno, la gara, a base “mangereccia” per la proclamazione di Re Carnevale, che avrà l’onore di aprire la sfilata dei Moccoli del Martedì Grasso. Altro appuntamento classico sarà poi il Veglionissimo, rigorosamente in maschera, di sabato 22 Febbraio, presso il Teatro Comunale. Dalle 22,00 in poi la band “Direzioni parallele” e il Dj set successivo a cura “Alley”, faranno ballare e scatenare tutti con la loro musica (costo d’ingresso 10 euro; costo tavoli 10 € su prenotazione al 339 8370941). Il lunedì di Carnevale, 24 Febbraio, come al solito sarà dedicato ai festeggiamenti dei più piccoli. Al Teatro comunale, dalle 15,30 in poi, giochi, intrattenimento, baby dance, musica e coriandoli per coinvolgere i bambini ed introdurli sempre più in questa storica tradizione, sperando che possano poi portarla avanti anche loro con orgoglio e passione. E per concludere… l’evento culminante del Carnevale di Castignano, Il Martedì grasso, 25 Febbraio. Alle 15,00 partirà la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati lungo Borgo Garibaldi. Un evento sempre più partecipato da gruppi di persone provenienti anche da molti Paesi limitrofi, non solo per ammirare lo spettacolo, ma anche per partecipare attivamente. Sarà possibile infatti sfilare
liberamente come gruppi, e se si vuole, previa iscrizione, partecipare anche al concorso a premi per le maschere più belle, simpatiche, originali. Possibilità anche per i carri di sfilare, ma qui con l’obbligo di iscrizione presso la Pro Loco di Castignano, e partecipare anch’essi alla gara per l’“opera” più apprezzata. Alle 18,00 in Piazza Umberto I avverranno le premiazioni delle maschere, e dopo musica e balli terminerà l’attesa e alle 19,00 in punto si ripeterà il magico spettacolo che a Castignano da secoli viene gelosamente tramando e orgogliosamente riproposto. Allo spegnersi dell’illuminazione pubblica centinaia (prima), migliaia (dopo un po’), di lampioncini colorati si accenderanno: i MOCCOLI (“MOCCULE” nel dialetto locale), lanterne artigianali, ricavate da canne intagliate all’estremità, ricoperte di carta velina colorata, con una candela fissata in mezzo e poi accesa. E’ così che partirà la storica sfilata, che si snoderà in gran parte del borgo al forte grido di “Fora fora li Moccule” ed al ritmo di percussioni, e concluderà la sua marcia nella piazza sommitale del Paese, Piazza San Pietro. Qui i Moccoli saranno bruciati dopo una battaglia finale in un gran falò, saltato come rito propiziatorio dai più giovani. La chiusura definitiva del Carnevale avverrà poche ore più tardi, al Teatro comunale dove dalle 22,00 con il veglione conclusivo (Simon Dj, ingresso 5 euro) si saluterà ufficialmente anche questa edizione. Un periodo di festa, molto sentito dai Castignanesi i quali non mancano come loro solito di coinvolgere ed invitare anche tutti gli altri nel caratteristico borgo a conoscere, appassionarsi sempre più alla loro storica ed emozionante tradizione.
Carnevale Storico Castignanese Carnevale Storico Castignanese Castignano, 2019-03-05 – Carnevale Storico Castignanese “Raccontare un carnevale con le parole non è facile… Raccontarlo attraverso l’arte e la maestria di un fotografo con uno scatto… Non può che suscitare emozioni… E condividendo l’album di Alessandro colgo l’occasione per ringraziare la Pro Loco, la Protezione Civile, la CRI, l’AVIS,
l’Arma dei Carabinieri, i Vigili, tutto il personale comunale per l’assistenza fornita affinché tutto si svolgesse in sicurezza e nel migliore dei modi. Mah… Un ringraziamento va a tutti i gruppi mascherati per la loro eleganza, bellezza e originalità delle maschere e per le loro gang, per i gruppi mascherati dei bimbi delle scuole molto particolari. Un grazie a tutti i carri allegorici che hanno reso la sfilata movimentata e ricca di spunti satirici, un grazie particolare a tutti quei carri che sono venuti da fuori comune, che insieme con noi hanno contribuito a rendere allegra la giornata. Un grandissimo grazie a tutti i Castignanesi che, costruendo dei MOCCOLI speciali, hanno contribuito a formare una processione unica in Italia per bellezza e vivacità di colori, facendo innamorare il turista nel vedere questa immensa sfilata di persone che muovendosi nel buio con il proprio Moccolo rendono uno spettacolo unico ricco di mille colori ed emozionante da vivere. Un Carnevale Storico Castignanese in crescendo sotto tutti i punti di vista. Scende il sipario su questo Carnevale 2019, Aspettandovi tutti il prossimo anno, sicuri di emozionarvi ancora”. Fabio Polini Ph © Alessandro Barbizzi Copyright www.ilmascalzone.it © Press Too srl – Riproduzione riservata nb: per immagini ad alta definizione scrivere a redazione@ilmascalzone.it
Martedì Grasso, il clou per il Carnevale Storico Castignanese Come un piccolo borgo di nemmeno 3000 anime possa tramandare una tradizione secolare è spiegabile solo con il senso di appartenenza, l’orgoglio e l’amore per il proprio folcklore. Castignano, paesino dell’entroterra marchigiano, in provincia di Ascoli Piceno, è testimonianza proprio di una tradizione che si tramanda di padre in figlio, il Carnevale. Non è un caso difatti che questa manifestazione, cosi’ come gli eventi carnascialeschi delle vicine Ascoli, Offida, Pozza e Umito, formino tutte insieme il carnevale storico del Piceno, riconosciuto nella sua storicità dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Non è facile datare il Carnevale di Castignano. Molti statuti e documenti sono andati distrutti dal tempo e da incendi, togliendo quindi molti riferimenti storici. Certo che già nel ‘600 uno dei pochi statuti comunali consultabili a riguardo
testualmente indicava:”non può essere esercitata la giustizia durante il Mercoledì delle Ceneri e i due giorni precedenti”. Questo sta a testimoniare come già allora a Castignano, cosi’ come in moltissime parti d’Italia quel periodo era particolarmente sentito tale da lasciare spazio a particolare divertimento e distogliere un po’ l’attenzione dal lavoro giornaliero. Testimonianze orali dirette hanno dato per scontata l’esistenza e lo svolgimento di questa tradizione a Castignano sicuramente già nella seconda metà dell’800. Sono poi le immagini, spesso in bianco e nero, con le prime rudimentali attrezzature, ad immortalare i Carnevali degli anni ’50 (subito dopo la distruzione della guerra), ’60 e ’70. Ed è allora che il carnevale di Castignano inizia a crescere sempre di più. Lo fa tra le altre cose per la dote, l’impegno ed i risultati eccelsi di artigiani ma anche semplici persone appassionate che si dilettano a costruire ed abbellire stupendi carri allegorici. Teste di carta pesta giganti, figure semoventi, ingranaggi ed effetti speciali. Nulla da invidiare alle sfilate di città molto più grandi e frequentate. Oggi come allora è ancora il viale della zona più nuova del Comune ad ospitare numerosi carri, orgogliosamente realizzati dai giovani di Castignano e dei comuni vicini, e una moltitudine di gruppi che nelle ore del pomeriggio del Martedi grasso sfilano mostrandosi al pubblico presente, non mancando di coinvolgere tutti in questa festa collettiva. Seppur stupenda, non è questa sfilata la punta di diamante della manifestazione, nè la tradizione più arcaica. Si potrebbe difatti parlare allo stesso modo della storica sagra della “pizza onta” che si svolge il Giovedi Grasso in Piazza Umberto I dove centinaia di frittelle vengono distribuite ai
partecipanti tra musica e balli. Oppure dei veglioni in maschera nell’affascinante Teatro comunale; tradizione danzante anche questa che si perde indietro nel tempo, arrivando almeno ante guerra. Ed ancora oggi molto sentita e partecipata da una moltitudine di persone di tutte le età. Ma neanche qui ci siamo avvicinati alle origini di tutto. E’ dal Carnevale di Roma che si riesce a capire la reale storicità del Carnevale Castignanese. E’ infatti l’evento clou nonchè conclusivo della festa del borgo piceno a riportare indietro il tempo fino alla Roma papalina. Quando lo scrittore Johann Wolfgang von Goethe si reca in visita alla “città eterna”ammira e descrive bene nella sua opera “Viaggio in Italia” questo spettacolo. E’ ambientato tra il 1786 ed i 1788, e Goethe scrive: “Appena cala la notte sul Corso angusto e infossato, ecco apparire qua e là dei lumi alle finestre, altri accennare sui palchi e, in pochi minuti, diffondersi all’intorno un tal fuoco, che tutta la via appar rischiarata da ceri ardenti. I balconi si adornano di lampioni di carta trasparente, tutti espongono le loro torce alle finestre, tutte le tribune sono illuminate …. le vetture scoperte espongono lampioncini di carta colorata; fra i pedoni alcuni passano con alte piramidi luminose sulla testa, altri hanno fissato i loro MOCCOLI in cima alle canne, in modo che queste pertiche arrivano all’altezza di due o tre piani. A questo punto ognuno si fa un dovere di portare un MOCCOLO acceso e da tutte le parti echeggia l’interiezione favorita dei romani “Sia ammazzato, sia ammazzato chi non porta il moccolo!” grida l’un l’altro, cercando ognuno di spegnere con un soffio il lume avversario”. Con questi passi lo scrittore tedesco descrive la fine del Carnevale di Roma, ed in particolare la battaglia dei MOCCOLETTI ( e come lui saranno anche altri “colleghi”, tipo
Andersen e Dickens, a parlarne…). Si trattava di candele , spesso issate su canne, in alcuni casi poste in lanternine ricoperte di carta colorata, portate in giro dal popolo la sera del Martedi Grasso, con lo scopo di salvaguardare il proprio “moccolo” ed allo stesso tempo di spegnere l’altrui, in modo da costringere le altre persone a togliere la maschera e concludere li’ i festeggiamenti come penitenza. Tutto questo nel ‘700. Ma è certo che questa tradizione era in voga a Roma, già da centinaia di anni (probabilmente dal ‘400). Ed è certo che per conoscenza ed esperienza diretta questa manifestazione prese piede e fu portata anche altrove, all’interno dello stato Pontificio. Quando a Roma però il Carnevale fu vietato dal Re Vittorio Emanuele II per la pericolosità che ormai lo contraddistingueva e così questa tradizione fu persa anche altrove, solo in comune dell’ex stato pontificio, ora Regno d’Italia, sopravvisse la sfilata dei moccoli, Castignano. E basta frequentare il borgo nel giorno del martedi’ grasso, per rendersi conto di come quanto appena descritto non puo’ che essere assolutamente verificato, tanta è la somiglianza tra le due manifestazioni. Alle ore 19,00 del martedi di carnevale, l’illuminazione magicamente si spegne e la scena si ripete quasi allo stesso modo: migliaia di moccoli sfilano per il Paese, al ritmo di cassa tamburi e piatti, e tutti a squarciagola urlano “Fora, fora li moccule” (nel dialetto locale) invitando tutti ad uscire dalle proprie abitazioni con questi lampioncini. Una sorta di processione pagana che ha il suo culmine nella piazza sommitale del borgo antico, Piazza San Pietro, dove dopo una battaglia tra moccoli, questi vengono tutti bruciati in un falò che rappresenta quasi la purificazione da gozzoviglie ed eccessi del carnevale. Stiamo parlando di una vera opera
d’arte: una canna ancora verde, intagliata ad una sua estremità, formando una sorta di rombo a più facce. La struttura è poi ricoperta di carta velina colorata ed al suo interno fissata una candela, che una volta accesa, darà luce ad uno spettacolo. Spettacolo che ripetuto per migliaia di moccoli, nel buio piu totale, diventa mozzafiato. Ed è presenziando a questo momento che si avverte come questo borgo tenga visceralmente ed orgogliosamente alle proprie tradizioni: uomini, donne, bambini, anziani, non c’è differenza di età nè di estrazione sociale, tutti insieme si stringono tra loro , con fratellanza, ed amicizia per portare avanti di generazione in generazione questo folcklore davvero unico. Sarà poi il falò finale, visto come fuoco purificatore, saltato e risaltato per scaramanzia da frotte di ragazzi, a porre fine agli stravizi, agli eccessi del Carnevale, riportando tutti alla vita di tutti i giorni. Clicca gli allegati: Dickens Roma Moccoletti 1844 fora fora li moccule Goethe Roma 1786 Hans Christian ANDERSEN Roma 1842 Opere di Ippolito Caffi PROGRAMMA MARTEDI’ GRASSO 5 MARZO 2019 Martedi’ Grasso (5 MARZO) il clou per il Carnevale Castignanese. – Si parte alle 15,00 davanti la chiesa di Sant’Egidio per una sfilata affollatissima di gruppi mascherati e carri allegorici, alcuni anche di grandi dimensioni, con pupazzi di carta pesta, curati, preparati nel tempo, il tutto frutto di un’autonomia ed una spontaneità tramandati di generazione in generazione. – Verso le 18,00 tutte le persone inizieranno a confluire in Piazza Umberto I, dove ci sarà la premiazione per i gruppi ed i carri più belli ed apprezzati. Poi, tra la musica della Banda di Castignano e delle casse acustiche tutti balleranno in attesa del momento più
importante e più sentito da ogni Castignanese. – Alle 19,00 in punto tutta l’illuminazione pubblica del Paese di spegnerà, e sarà allora che verranno accese migliaia di lanternine fatte con canne intagliate ad un’estremità a forma di rombo a piu’ facce, rivestite di carta velina colorata e all’interno una candela ad illuminare il tutto: si puo’ partire per la Sfilata de li Moccule, fiore all’occhiello del Carnevale Storico di Castignano – Prima di entrare in periodo di quaresima e riposo però c’è ancora modo di divertirsi: il Veglione finale al Teatro Comunale, l’unico evento danzante nella zona nella giornata del Martedì Grasso. Dalle 22,00 (ingresso 5 €, musica a cura Dj Simon), per usare le energie residue nei balli e salutarsi con gli ultimi brindisi.
Info nella pagina facbook
ufficiale: https://www.facebook.com/carnevalestoricocastignane se/ Entra nel vivo il Carnevale Storico Castignanese Castignano, 2019-02-27 – Dopo gli eventi danzanti dei sabati passati, si è finalmente arrivati alla settimana clou, con gli appuntamenti più tradizionali dell’antico folclore di Castignano.
Nel pomeriggio di Giovedì 28 Febbraio, come tutti i Giovedì Grasso, sarà la volta delle “pizze onte”, le frittelle tipicamente carnascialesche che verranno cotte e distribuite in Piazza Umberto I, accompagnate da vino, allegria, e dalle immancabili note della storica Banda di Castignano. Il tutto farà da preludio alla gara, ovviamente a tema “mangereccio”, e alla proclamazione di Re Carnevale, che aprirà la sfilata dei moccoli del martedì successivo.
Si proseguirà Sabato 2 Marzo con il veglione in maschera al Teatro Comunale, un appuntamento fisso per i Castignanesi di tutte le età, ma anche per numerosi visitatori che non perdono l’occasione per immergersi negli sfrenati festeggiamenti. Si inizierà alle 22,00 e si proseguirà fino all’alba, con le note prima della live band “Gli amici dello zio Pecos”, e a seguire il Dj Set a cura degli “Alley”. Il costo d’ingresso è 10 € ed ovviamente è graditissima la maschera. La domenica ed il lunedì sono dedicati ai bimbi. Il 3 Marzo a Ripaberarda presso la palestra comunale, il 4 invece a Castignano presso il Teatro Comunale. Ingressi ovviamente gratuiti per i piccoli, che sin da subito vengono “educati” al rispetto e all’amore per questa sentita tradizione, tra coriandoli, giochi di magia, musica, balli e salutari merende.
In fine eccoci al gran finale, Martedi’ grasso, fiore all’occhiello del Carnevale di Castignano. La ricca giornata inizia alle 15,00 con la sfilata lungo Borgo Garibaldi dei gruppi mascherati e dei carri allegorici, preparati da volenterosi giovani che continuano una storia ultra decennale. La partecipazione alla sfilata è aperta a tutti i gruppi, e la Pro Loco invita ad iscriversi per poter anche concorrere alla gara a premi per le maschere più belle e quelle più originali. Alle 18,00 maschere e carri fluiranno verso Piazza Umberto I dove tra musiche, balli e dopo le premiazioni delle varie categorie mascherate, si arriverà nuovamente nell’evento più antico, misterioso e affascinante del carnevale castignanese: la sfilata dei moccoli. Alle 19,00 in punto l’illuminazione pubblica si spegnerà all’improvviso e rimarranno accesi solo centinaia prima e man a mano migliaia di lanternine colorate. Vere e proprie opere d’arte dei Castignanesi, maestri del carnevale: canne intagliate a formare rombi a 6 facce , rivestiti di carta velina, e con dentro una semplice candela a dare vita a questo splendore, che solo se ammirato e partecipato dal vivo può dar idea della sua bellezza. Una tradizione che affonda le sue origini in parecchi secoli fa, e che trova un’evidente somiglianza nel vecchio carnevale romano, con la “battaglia dei moccoletti” che chiudeva quei festeggiamenti. Ne parlarono
scrittori del calibro di Dickens, Goethe, Andersen, descrivendoli incredibilmente simili a come si ritrovano oggi ancora a Castignano. Dunque una manifestazione che già almeno 200 o 300 anni fa aveva preso piede non solo a Roma ma in altri comuni del vecchio stato pontificio, e poi, una volta vietato per sempre il Carnevale nella capitale, rimasta viva e anzi sempre più cresciuta solo nel piccolo borgo piceno. La sorta di “processione” pagana, festosa e rumorosa percorrerà quasi tutte le vie del paese, a ritmo di piatti e tamburi, e al grido forte ed imperterrito di “fora fora li moccule” a richiamare chi ancora è a casa o chi non ha con sé il moccolo. Si arriverà così a Piazza San Pietro, nel punto più alto del vecchio incasato dove la sfilata si chiuderà con la battaglia tra i moccoli e il falò che ne seguirà, con i giovani a danzare intorno e saltarvi in mezzo a scopi propiziatori. Sarà infine il veglione delle 22,00 al teatro comunale, con gli ultimi balli e ancora qualche brindisi, a dare la come sempre la chiusura ufficiale del Carnevale Storico di Castignano, tramandato orgogliosamente di generazione in generazione, e pronto ad accogliere le migliaia di turisti invitati non solo ad ammirare lo spettacolo ma a parteciparvi direttamente, condividendo con lo stesso spirito e la stessa passione questa grande, vecchia storia fatta di folclore e divertimento.
Veglione in maschera a tema al Carnevale Storico Castignanese “A SPASSO NEL TEMPO” – 23 FEBBRAIO CENTRO STORICO CASTIGNANO Castignano – Prosegue senza sosta il Carnevale Storico di Castignano. Dopo l’apertura di sabato scorso con la mostra-mercato dei dolci tipici carnascialeschi ed il concerto de “I pupazzi”, si replica Sabato 23 con il secondo evento in programma, un appuntamento ormai fisso da un po’ di anni nel palinsesto di carnevale del piccolo borgo piceno. Sarà la volta infatti del veglione in maschera a tema presso i locali sottostanti Piazza San Pietro, nel centro storico del paese, denominati “le grotte”. In quest’occasione la scelta del tema è ricaduta sul passato; infatti con il titolo “A spasso nel tempo..” la serata prevede una mascherata libera partendo dalla preistoria fino ad arrivare ai nostri giorni, passando per egiziani, greci, romani, medioevali e rinascimentali. Si potrà quindi scegliere la propria era o epoca preferite, indossare un vestito adatto e partecipare a questo stravagante party, che come sempre si annuncia affollatissimo e molto apprezzato, per l’originalità dei temi, sempre diversi, per la location davvero particolare e suggestiva, per il clima festoso e allo stesso tempo
accogliente dei Castignanesi, così legati alla tradizione e alla baldoria carnevalesca. All’interno della serata è inoltre previsto una sorta di concorso a premi, con 2 biglietti di ingresso omaggio al veglione di Sabato 2 Febbraio (Teatro Comunale) per la maschera che verrà scelta come la più simpatica/originale del party. Insomma, dalle 23,00 fino a tarda notte, con ingresso libero e gratuito, nelle ”grotte” di Castignano il divertimento sarà assicurato. Il Carnevale Storico Castignanese è alle porte Sabato 16 febbraio si apriranno i battenti di questa edizione in Piazza Umberto I, nel suggestivo centro storico del borgo. Castignano – Dalle ore 17,00 si potranno acquistare e degustare autentiche bontà nella mostra-mercato di dolci tipici carnascialeschi, con la collaborazione straordinaria dell’Istituto Alberghiero Buscemi di San Benedetto del Tronto.
Saranno difatti i docenti e gli studenti della scuola a preparare e distribuire in collaborazione con l’organizzatrice Pro Loco di Castignano le specialità culinarie tipiche di questo periodo di festa: ravioli ripieni di ogni tipo, cicerchiate, sfrappe, castagnole, ciambelle, ecc… Ed inoltre un dolce ideato e creato appositamente per l’evento da parte degli studenti dell’Alberghiero. Dalle 19,30 sarà inoltre aperto lo stand gastronomico, sempre a cura Pro Loco, con la possibilità di cenare in piazza sotto comodi gazebo. E finalmente alle 21,00 sarà la volta de “I Pupazzi”, famosa ed apprezzatissima band della zona che avrà il compito di scaldare le voci dei presenti e coinvolgerli in scatenate danze. Infine, per i più giovani, la serata continuerà anche dopo, con il dj Set a cura dei castignanesi “Alley”. A contorno non potevano mancare ovviamente i MOCCOLI, simbolo del Carnevale di Castignano. La locale sezione della Croce Rossa con i suoi volontari si presterà alla dimostrazione di come si prepara il famoso “moccolo”: l’intaglio della canna, la composizione ed il fissaggio della lanterna, il rivestimento con la carta velina ed infine l’inserimento della candela. Per l’accensione ovviamente l’appuntamento è rigorosamente al “Martedì grasso”, giorno conclusivo dei lunghi festeggiamenti, il 5 marzo quest’ anno, con la secolare sfilata de “li moccule” dopo un’intera giornata di divertimento tra maschere e carri allegorici.
Insomma, un Carnevale che durerà 18 giorni, con numerosi appuntamenti in programma, eventi più attuali e di recente creazione, eventi più storici e che affondano le proprie radici nella notte dei tempi; un Carnevale da vivere a pieno, in prima persona e dall’inizio alla fine, lasciandosi coinvolgere dall’amore per le tradizioni e dall’assicurata stupenda accoglienza di Castignano.
Carnevale Storico di Castignano Castignano – Puntuale come sempre torna il Carnevale Storico di Castignano. Dopo giorni di suspense, la Pro Loco ha finalmente svelato il programma dettagliato dell’edizione 2019. Come da qualche tempo a questa parte si conferma la formula di iniziare 2 sabati precedenti quello della settimana tipicamente carnevalesca. Ed allora il 16 Febbraio è prevista l’apertura del Carnevale con la rinnovata mostra-mercato di dolci carnascialeschi, molto apprezzata nella scorsa edizione. Dalle 17,00 in poi sarà possibile degustare ed acquistare le prelibatezze tipiche di questo festoso periodo, presso le bancarelle predisposte in Piazza Umberto I, nel Centro Storico del borgo, particolare e suggestiva location scelta quest’anno per l’apertura, quasi a voler rafforzare ancor di più il senso di attaccamento alle origini e alle tradizioni. La serata vedrà inoltre dalle 21,00 come ospiti d’onore gli scatenati “Pupazzi”, band apprezzatissima della zona, ormai giunta ad un considerevole livello di fama ed esperienza, che si esibiranno in un concerto, come al solito esuberante e coinvolgente per tutti gli spettatori. A chiudere, il Dj set a cura dei Castignanesi “Alley” per far ballare fino a tardi tutti gli irriducibili. Il palinsesto prevede poi per il sabato seguente, 23 Febbraio, il classico veglione in maschera a tema presso le caratteristiche “grotte” del Centro Storico, appuntamento fisso ormai da anni, richiamante sempre frotte di giovani. Per quest’anno la scelta è ricaduta su “A spasso nel tempo… da big bang ai nostri giorni…”: ci si potrà quindi sbizzarrire ad
interpretare con la propria maschera qualsiasi era, qualsiasi periodo storico si voglia: l’importante sarà solo divertirsi in compagnia e ballare tutta la notte (Marchetto Dj, ingresso gratuito). Terminati gli eventi di più recente creazione, si arriverà quindi alla settimana clou, con gli appuntamenti invece decisamente storici del Carnevale Castignanese. Giovedì 28 Febbraio: chiamato comunemente Giovedì grasso, per la consuetudine dell’esagerare con il cibo, ed infatti da sempre in quel giorno a Castignano si preparano, si cuociono e si distribuiscono centinaia e centinaia di frittelle. Dalle 17,00 in poi, in Piazza Umberto I, le “Pizze Onte”, una sagra dedicata esclusivamente alle gustose frittelle tipicamente carnevalesche. Il tutto accompagnato da musica, vino e balli. E all’interno, la gara, a base “mangereccia” per la proclamazione di Re Carnevale, che avrà l’onore di aprire la sfilata dei Moccoli del Martedì Grasso. Altro appuntamento classico sarà poi il Veglionissimo, rigorosamente in maschera, di sabato 2 Marzo febbraio, presso lo splendido Teatro Comunale. Dalle 22,00 in poi la band “Gli amici dello Zio Pecos” e il Dj set successivo a cura “Alley”, faranno ballare e scatenare tutti con la loro musica (costo d’ingresso 10 euro). La domenica ed il lunedì successivi saranno poi dedicati come al solito ai festeggiamenti dei più piccoli. Prima a Ripaberarda (palestra comunale), ed il giorno dopo a Castignano (Teatro Comunale), giochi di magia, intrattenimento, musica e coriandoli per coinvolgere i bambini ed introdurli sempre più in questa storica tradizione. E per concludere… il gran finale. Il Martedì grasso, 5 Marzo. Alle 15,00 partirà la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati lungo Borgo Garibaldi. Un evento sempre più partecipato da gruppi di persone provenienti anche da molti
Paesi limitrofi, non solo per ammirare lo spettacolo, ma anche per partecipare attivamente. Sarà possibile infatti sfilare liberamente come gruppi, e se si vuole, previa iscrizione, partecipare anche al concorso a premi per le maschere più belle, simpatiche, originali. Possibilità anche per i carri di sfilare, ma qui con l’obbligo di iscrizione presso la Pro Loco di Castignano, e partecipare anch’essi alla gara per l’“opera” più apprezzata. Verso le 18,00 l’appuntamento è in Piazza Umberto I dove avverranno le premiazioni delle maschere, e dopo balli sfrenati, terminerà l’attesa e alle 19,00 in punto si ripeterà il magico spettacolo che a Castignano da secoli viene gelosamente tramando e orgogliosamente riproposto. Un evento che suscita sempre più partecipazione da parte di frotte di curiosi, turisti, giovani e meno giovani, i quali non solo rimangono affascinati da tanta bellezza ma vengono convolti e partecipano attivamente a questo momento così sentito dai Castignanesi. Un rito antichissimo, difficile da datare, difficilissimo da spiegare. Molto probabilmente un retaggio di un evento del carnevale romano, attivo per secoli, fino al 1800 e poi scomparso nella Capitale, rimasto vivo solo a Castignano. Allo spegnersi dell’illuminazione pubblica centinaia (prima), migliaia (dopo un po’), di lampioncini colorati si accenderanno: sono i MOCCOLI (“MOCCULE” nel dialetto locale), delle lanterne artigianali, ricavate da canne intagliate all’estremità, ricoperte di carta velina colorata, con una candela fissata in mezzo e poi accesa. E così partirà la secolare sfilata, che si snoderà in gran parte del borgo e che al grido di “Fora fora li Moccule” e al ritmo di piatti, cassa e rullanti, concluderà la sua marcia nella piazza sommitale del Paese, Piazza San Pietro. Qui una litania storica recitata precederà il via alla battaglia finale tra moccoli che verranno poi bruciati nel gran falò
finale, saltato come rito propiziatorio dai più giovani. La chiusura definitiva del Carnevale avverrà poche ore più tardi, al Teatro comunale dove dalle 22,00 con il veglione conclusivo (Simon Dj, ingresso 5 euro) si saluterà ufficialmente anche questa edizione. Un’edizione lunga, piena di eventi, con le sue consuetudini e i suoi riti antichi, e con le sue novità. Un periodo di festa, molto sentito dai Castignanesi i quali non mancano mai di coinvolgere ed invitare anche tutti gli altri a conoscere ed appassionarsi sempre più alla loro storica tradizione.
Fora Fora li Moccule! @ Carnevale Storico Castignanese Così cantano i CASTIGNANESI ogni MARTEDI’ di CARNEVALE. Castignano – “FUORI FUORI I MOCCOLI !”. Lo fanno da così tanto tempo che non si riesce nemmeno bene a datarne il principio. Si va indietro negli anni. Prima foto, poi a memoria, e poi infine con i racconti dei bisnonni. Tanti anni fa, seconda metà dell’800, c’era Luigi Corradetti , detto “lo scrivano Moccolo”. “Scrivano” perchè era uno dei pochissimi a quel tempo a saper leggere e scrivere, “moccolo” perchè era lui a guidare la sfilata dei moccoli, che già a quei tempi caratterizzava il Martedì Grasso a Castignano. Ma da dove nasce questa tradizione? Cosa significa? Così diversa da tutte le altre manifestazioni carnascialesche, si è cercato di darle un senso, una spiegazione. Sicuramente il falò finale riprende l’usanza comune di accendere fuochi propiziatori e/o purificatori, così come il salti finali dei giovani sopra le fiamme che tendono a spegnersi. Ma è la “materia prima” che va a formare questo falò a rendere
il Carnevale Storico Castignanese, unico, spettacolare, emozionante. Che non trova eguali in Italia, e che ha radici molto molto antiche. Ore 19,00, PIAZZA UMBERTO I, quella più in basso nel CENTRO STORICO. L’illuminazione pubblica all’improvviso si spegne, e nello stesso momento si accendono centinaia prima migliaia poi, di lampioncini colorati. LANTERNINE a forma di ROMBI tridimensionali a più facce, ricavate intagliando un’estremità di una CANNA ancora verde, il tutto rivestito da CARTA VELINA colorata e poi magari abbellito con riccioli, filamenti, e quant’altro. All’interno una CANDELA, che una volta accesa dà luce a questo spettacolo. Parte cosi’ la sfilata secolare dei moccoli, per tutto il Paese, prima il borgo antico, poi la parte nuova, infine ancora il centro storico. Rullanti, gran casse, piatti a battere il tempo. L’incitamento sale in cielo. “Fora fora li moccule !”. Insomma, chi non ha un moccolo lo tiri fuori, chi sta ancora dentro casa esca subito col moccolo. E cosi’ il corteo, una sorta di processione pagana, festosa, si ingrossa sempre più. Arriva infine in PIAZZA SAN PIETRO, quella sommitale il borgo di Castignano. Ci si ferma tutti in circolo, ed una sorta di litania precede la BATTAGLIA tra i moccoli .Si può quindi dare vita al FALO’ finale, per poi danzare, correre e saltare vicino o dentro di esso. Uno spettacolo che i Castignanesi sentono proprio in maniera viscerale, dai vecchi ai bambini; un’emozione che sempre piu’ turisti arrivano non solo ad ammirare ma anche a partecipare. Una tradizione che non è facile spiegare. Ma che ritrova una sua singolare e straordinaria somiglianza qualche secolo prima.
Siamo nel 1786, lo scrittore tedesco Johann Wolfgang von GOETHE arriva in viaggio in Italia, visita ROMA e lì trova il suo storico e a quel tempo importantissimo Carnevale. Descriverà il tutto, qualche anno dopo nel suo libro “Viaggio in Italia”. Ed è tra quelle righe, soprattutto nella parte che descrive l’evento di chiusura del Carnevale di Roma, che si scopre l’incredibile.
avversario>>. Incredibile. Per i Castignanesi e per chiunque abbia mai fatto o visto la sfilata dei moccoli, è incredibile leggere queste righe. Perchè la somiglianza tra i 2 eventi è davvero evidente. Ed è così che ci si spiega l’attuale sfilata dei moccoli di Castignano. Una tradizione carnascialesca romana (ben più antica del 1786 di Goethe ma presente insieme ad altre manifestazioni carnascialesche dal 1400-1500 circa) che come altri eventi (corse dei carri, corse di tori, ecc..) si erano sparse in molti centri abitati del vecchio STATO PONTIFICIO. Nel 1861 poi avviene l’UNITA’ D’ITALIA, scompare lo Stato della Chiesa, ed è nel 1874 che VITTORIO EMANUELE II vieta per sempre il Carnevale di Roma, diventato troppo violento e pericoloso. Scompaiono tutti gli eventi compresi i moccoli. A Roma, come in ogni altro Comune, tranne UNO: CASTIGNANO, un piccolo borgo delle MARCHE. Quando arrivò a Castignano questo evento? 1800? 1700? Ancora prima?? Purtroppo non ci è dato saperlo, non avendo ad oggi riscontri scritti ufficiali e chiari. Certo è che nella seconda metà dell’800 la sfilata dei moccoli a Castignano era praticata e guidata dal sopracitato “lo scrivano moccolo”, Luigi Corradetti. Ed ancora più ovvio è che finita nel 1874 la tradizione dei Moccoli a Roma, mai piu’ riproposta, e naturalmente non avendo a disposizione foto e video per prenderne spunto, non c’è altra spiegazione possibile che già ALMENO in quella data “i moccoli” erano già stati “importati” a Castignano per chiudere il Carnevale. Era stato fatto da tempo ed era stato fatto nel migliore dei modi, essendo ancora oggi secoli dopo, quella tradizione cosi’ viva, ma soprattutto cosi’ simile anche nei particolari. “Sia ammazzato chi non porta il moccolo!” urlavano forse un pò esageratamente i Romani, “FORA FORA LI MOCCULE !” urlano ancora oggi i Castignanesi. Il senso più profondo rimane: sono i moccoli, fino un secolo fa a decine, poi a centinaia, oggi a migliaia, a chiudere i lunghi festeggiamenti del Carnevale. Una tradizione che non tende a perdersi, anzi … IL FUOCO VIENE TENUTO ACCESO, GENERAZIONE
DOPO GENERAZIONE! Carnevale di Castignano su You Tube
Puoi anche leggere