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Rapporto annuale dell’UNICEF Svizzera 2012 «A tutt’oggi, quasi la metà dei bambini non ha accesso a cose fondamentali come cibo a sufficienza, una buona scuola, assistenza medica e leggi affidabili: il nostro compito sta nel cambiare questa situazione.» Elsbeth Müller, Direttrice generale UNICEF Svizzera
Care amiche e cari amici dell’UNICEF, «Mantenere la parola data» è il motto con il quale i governi indiano, statunitense ed etiope hanno lanciato un’iniziativa per l’attuazione di provvedimenti di base contro la mortalità materna e infantile, anche per ricordare l’Obiettivo di Sviluppo del Millennio che mira al dimezzamento di questo problema entro il 2015. I capi di Stato riuniti al vertice del 2000 FOTO DI COPERTINA: UNICEF/INDA2013-00024/VISHWANATHAN; NYHQ2012-2125/LEMOYNE avevano firmato un documento prometten- do di impegnarsi a raggiungere la meta. Le conoscenze e le capacità esistono, le risorse si possono trovare. Quel che ci vuole vera- Il tasso di bambini malnutriti mente è la volontà politica. Tuttavia, quando è sceso dal 25 al 16 per cento si tratta di mamme e bambini, questa volontà dall’inizio del secolo. I bambini che non frequentano fatica a concretizzarsi. Come se non bastasse, la scuola sono passati da nei periodi di crisi economica, di tassi di cre- 108 a 65 milioni, la mortalità scita fiacchi e di finanze statali in cattive con- materna è calata del 47 per dizioni, l’infanzia subisce le conseguenze più cento e due miliardi di gravi, spesso letali. Eppure, sacrificare le vite persone in più hanno ottenuto di questi bambini è assurdo: ognuno di loro accesso all’acqua potabile. è destinato a diventare adulto e quindi a con- Otteniamo risultati in tutto il mondo. 2
tribuire all’economia, alla cultura, alla scienza I bambini sono il nostro mandato. Sono il fu- e alla politica, a garantire le basi vitali dello turo, un futuro che è già incominciato. Negare Stato, a impegnarsi per il benessere della loro la vita perché titubiamo sarebbe cinico. sua famiglia, magari a diventare una persona È nostro compito aiutarli, incoraggiarli, so- di talento straordinario. La comunità interna- stenerli. In loro dobbiamo vedere i futuri zionale invece si mostra miope e vi rinuncia, padri, le future madri, i grandi imprenditori e non in modo diretto, ma abbandonando gli lavoratori, politici e leader religiosi, cantanti Elsbeth Müller, sforzi necessari. e registi, medici e infermieri che verranno. Direttrice generale Ci vuole un atto di forza, un impegno tenace, Noi manteniamo la parola data: facciamo di Daniel Frey, l’impiego delle conoscenze disponibili per tutto affinché ogni bambino possa sopravvi- Presidente attuare le misure capaci di salvare l’infanzia vere, vaccinando, dando accesso all’acqua, che appartiene al quinto più povero della all’igiene, alle cure medico-sanitarie, a latrine, società e bisogna indirizzare le risorse finan- alla scuola, alla protezione … Il nostro rap- ziarie nella giusta direzione. Nel mondo, oggi porto annuale testimonia di quanto abbiamo muoiono quotidianamente 19 000 bambini. compiuto nel 2012, ma è solo grazie a voi che Nel 1990 erano ancora 33 000, per cui molto il nostro operato può andare avanti. A nome è stato fatto, ma quando parliamo di vite dell’UNICEF e dell’infanzia, vi siamo estre- umane, il molto non basta. Significherebbe mamente grati. concedersi altri quindici anni prima di rag- giungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio nella lotta alla mortalità infantile, sacrificando tutta una generazione. Elsbeth Müller Daniel Frey 3
La vostra donazione salva neonati I primi due anni di vita sono decisivi per la sa- lute e lo sviluppo di un bambino, ma in troppe regioni del mondo i primi mille giorni rappre- sentano la differenza tra la vita e la morte. Ogni anno, 6,9 milioni di bambini muoiono prima del quinto compleanno per malattie che in realtà sarebbero evitabili. Tra le principali cause di decesso si contano la polmonite, le af- fezioni diarroiche, la malaria e le complicanze prima e durante il parto. Svizzera si impegna nella lotta alla trasmissione vono i farmaci o perché i bebè vengono infet- L’HIV/Aids: una causa supplementare dell’HIV da madre a bambino. Se non vengono tati durante la gravidanza, il parto o l’allatta- Nessun bambino dovrebbe essere condannato effettuati diagnosi e trattamenti, oppure se si mento. La prevenzione è la chiave di tutto, spe- a causa di questa malattia immunitaria. In interviene tardivamente, i neonati rischiano di cialmente tra le donne giovani, che possono Svizzera, infatti, non succede, ma nel resto del perdere la vita. L’UNICEF mobilita mezzi e per- beneficiare di consulenze e della pianificazione mondo vengono ogni giorno contagiati mille sonale specializzato nei luoghi in cui il rischio familiare. È necessario disporre di test e medi- neonati durante o dopo il parto. Molti di loro di contagio è maggiore, perché le madri non cinali per le gestanti sieropositive, e offrire tutte non arrivano a due anni. Per questo, l’UNICEF sanno di essere sieropositive, perché non rice- le cure del caso alle mamme e ai bambini con- 4
«Insieme contro l’Aids» Nel suo impegno in favore di una gene- razione libera dall’Aids e contro la trasmissione da mamma a bambino, l’UNICEF partecipa alla campagna globale «Insieme contro l’Aids». I risultati sono incoraggianti. I nuovi contagi dovuti alla trasmis- sione da madre a bambino del virus sono in calo. Nello stesso periodo, il numero di «I primi medicinali e i corredi per i test Il nostro progetto in Lesotho FOTO: UNICEF/NYHQ2011-0363/ASSELIN;NYHQ2010-2945/NESBITT/NYHQ2010-2013/NESBITT bambini sieropositivi che hanno ricevuto Per un bambino, crescere in Lesotho significa per i bambini sono arrivati sul mercato farmaci antiretrovirali è raddoppiato. sopravvivere nel paese con il terzo tasso di Oggi, nei paesi poveri, il 53 per cento solo nel 2005. Grazie all’UNICEF e alle contagio da HIV/Aids più alto del mondo. Il 28 delle gestanti a cui è stato diagnosticato per cento dei neonati viene contagiato alla na- organizzazioni partner, oggi è possibile l’HIV ha accesso a terapie efficaci, nel scita perché la mamma è sieropositiva, spesso 2005 erano il 38 per cento in meno. evitare la trasmissione ai bambini senza saperlo fino a quando non visita un ser- L’UNICEF si impegna ad assistere dell’HIV/Aids. Siamo sulla soglia di vizio di assistenza alle donne incinte. Se non 17,3 milioni di orfani da Aids. si agisce, nel piccolo Stato africano continue- una generazione senza Aids, un ranno a subire tale destino altri 6000 bambini obiettivo per il quale mi impegno ogni l’anno. «Mofao» è un apprezzatissimo corredo tagiati. L’UNICEF opera per raggiungere ri- contenente farmaci antiretrovirali, antibiotici giorno.» sultati tangibili anche negli anni a venire, dato e informazioni sulla gravidanza e sulle cure che ancora oggi soltanto il 28 per cento dei Craig McClure, responsabile del settore HIV/Aids neonatali. Molte donne si portano a casa questa piccoli riceve terapie farmacologiche efficaci. dell’UNICEF, New York scatola, dato che spesso è lì che partoriscono. 5
Il nostro progetto nella Repubblica Democratica del Congo UNICEF Svizzera 2012: il nostro contri- Nella Repubblica Democratica del Congo, i buto per la sopravvivenza dell’infanzia bambini crescono in mezzo a indicibili diffi- L’UNICEF Svizzera ha investito coltà. La metà circa dei minori di due anni 3 745 722 franchi per programmi che soffre di denutrizione cronica o acuta, da cui mirano alla sopravvivenza di madri e possono sorgere danni irreversibili. Nella pro- bambini in 5 paesi. vincia del Katanga, l’anemia e le carenze di vitamina A e di ferro sono assai diffuse tra i Oltre 6500 persone mettono il loro piccoli di 6-12 mesi. Molti sono sottopeso, nome a disposizione dell’UNICEF hanno ritardi nella crescita o soffrono di depe- Svizzera, affinché la trasmissione rimento. dell’HIV da madre a bambino venga L’UNICEF Svizzera sostiene il miglioramento fermata in tutto il mondo e i neonati Allo scopo di non stigmatizzare le donne sie- delle loro condizioni alimentari distribuendo contagiati vengano subito sottoposti al ropositive (l’HIV/Aids è considerato un’onta), Nutributter, un integratore di nuova genera- test e alle terapie. l’UNICEF ha deciso di consegnare un corredo zione, e vitamina A. Sono due precauzioni che L’UNICEF Svizzera assegna la distin - «Mofao» a tutte le gestanti che si sottopongo- possono salvare vite, ma dove imperversa la zione «Ospedale amico dei bambini» no a una visita: a seconda del caso, esso con- fame può aiutare anche l’allattamento al seno. alle strutture che si impegnano per un tiene farmaci contro l’immunodeficienza o in- Poiché appena un terzo delle mamme congo- rapporto armonico tra madre e tegratori a base di vitamina A e oligoelementi. lesi allatta esclusivamente in questo modo, bambino, promuovono l’allattamento FOTO: UNICEF/NYHQ2009-2345/NESBITT L’UNICEF Svizzera ha già cofinanziato oltre l’UNICEF promuove tale metodo e incoraggia al seno e il cui personale di cura segue 40 000 pacchetti di questo tipo. in particolar modo le mamme ad applicarlo nei regolarmente corsi di perfezionamento. primi sei mesi di vita del neonato. Nel 2012, 44 cliniche e ospedali hanno soddisfatto i criteri dell’UNICEF. 6
La vostra La violenza nei confronti delle ragazze in modo sistematico. Le informazioni può essere eradicata raccolte serviranno ad adottare provvedi- donazione Da quando a fine dicembre 2012 una donna è stata brutalmente stuprata da un menti politici, discutere gli argomenti sensibili nel contesto culturale e ottenere protegge gruppo di uomini ed è morta poco dopo, l’India è sulle prime pagine della stampa un cambiamento di mentalità, affinché la violenza non sia più socialmente accettata. internazionale. L’attenzione mediatica L’UNICEF persegue inoltre una doppia La violenza fisica, sessuale, psicologica ed non deve tuttavia essere vista come una strategia di modifiche di legge e di misure economica nei confronti dell’infanzia è tra le svolta positiva nell’ambito della violenza preventive. Dove non esistono standard più frequenti violazioni dei diritti umani. Le contro le donne, che ha radici molto pro- né controlli, si può infatti agire più facil- femmine, costrette a lavori nocivi per la salute, fonde. Poiché spesso le cause, i moventi mente, anche quando si tratta di prevari- a servire in forze armate, a sposarsi con uomini e le norme che la alimentano non sono cazioni nei confronti delle donne. molto più vecchi, a subire mutilazioni genitali, corroborati da dati ma solo valutati in L’informazione e la sensibilizzazione sono ne soffrono più dei maschi. In alcune regioni base a supposizioni, è difficile elaborare compiti chiave che vanno a sommarsi del mondo, sono considerate un peso economico programmi mirati per combatterla. agli aiuti concreti in loco sotto forma di a causa della dote. Non di rado vengono vendute L’UNICEF Svizzera collabora con l’Univer- assistenza medica e istruzione, di scuole sul mercato della prostituzione e spedite al- sità di Zurigo per analizzare questi aspetti femminili, di consulenza per le vittime. l’estero. Ogni anno, la violenza e l’abbandono dovuti al sesso esigono un tributo di circa tre milioni di donne e bambine. Si stima che nel Il nostro progetto in Liberia famiglie non ha abbastanza da mangiare. La si- mondo manchino fino a 200 milioni di bambine. La guerra civile ha segnato la Liberia: l’infra- tuazione è particolarmente dura per l’infanzia Globalmente, circa 14,2 milioni di ragazze sono struttura, la giustizia e la polizia, le scuole e gli che, oltre al problema dei bambini soldato, costrette a sposarsi. Di conseguenza, abban- ospedali funzionano a stento. Quasi la metà dei dell’alta mortalità infantile e materna nonché donano la scuola, perdono i contatti sociali e 3,5 milioni di abitanti ha meno di 18 anni, molti di un’istruzione pressoché inaccessibile, è sovente fanno figli anche se non vogliono. bambini sono orfani, oltre il 90 per cento delle esposta a una violenza endemica. 7
«Molti bambini liberiani hanno vissuto sulla propria pelle episodi di violenza e di sfruttamento sessuale. Il sostegno dell’UNICEF Svizzera consente a centinaia di loro di lasciarsi alle spalle una vita di disperazione e vulnera- bilità, cominciandone una nuova grazie all’assistenza, all’istruzione e alla protezione. Le comunità locali vengono mobilitate per garantire che l’infanzia possa crescere libera e protetta dalla violenza.» Tatjana Colin, responsabile del programma di protezione dell’infanzia dell’UNICEF Liberia FOTO: UNICEF/NYHQ2011-0030/SAUTEREAU L’UNICEF Svizzera si impegna nella creazio- zione degli insegnanti, su servizi di custodia clude la consulenza giuridica, l’assistenza psi- ne e nell’attuazione di un sistema nazionale di per bambini vittime di violenza. L’UNICEF cosociale e medica, la ricerca dei genitori, la protezione dell’infanzia. L’operato è incentra- sostiene inoltre centri a cui i bambini possono verifica della possibilità di ritorno a casa o di to principalmente sulla formazione di persona- rivolgersi in caso di problemi, come l’OSIWA integrazione in una famiglia affidataria. le specializzato, sul coinvolgimento di gruppi Safe House, che accoglie e protegge ogni anno di genitori, sulla sensibilizzazione e l’informa- circa 300 piccoli ospiti. Il lavoro sul posto in- 8
UNICEF Svizzera 2012: il nostro contributo alla protezione dell’infanzia L’UNICEF Svizzera ha investito 4 443 081 franchi per programmi di protezione in 11 paesi. Con la campagna «Stop alla violenza contro le ragazze», UNICEF Svizzera ha puntato i riflettori sulla discriminazione universale delle ragazze. Le catene umane a Zurigo e a Ginevra hanno dato voce a chi soffre ed espresso opposizione alla violenza contro le Il nostro progetto in India pegna per la valorizzazione del ruolo delle ra- ragazze. Nello Stato indiano del Rajasthan, le bambine gazze e quindi in favore di pari diritti per tutti L’UNICEF Svizzera ha effettuato nel vengono spesso fatte sposare all’età di 13-14 i bambini. Allo scopo di proteggere le ragazze 2012 un sondaggio sull’occorrenza e anni e nel 60 per cento dei casi ne hanno meno dai matrimoni troppo precoci e rafforzarle, sui rischi delle mutilazioni genitali di 18. A ciò si aggiunge una grave situazione a l’UNICEF si allea anche con personalità poli- femminili in Svizzera. Le conclusioni livello d’istruzione: rispetto ai maschi, le bam- tiche e religiose, e sostiene comitati di prote- non sono positive: la pratica rimane un bine a scuola sono in netta minoranza, dato che zione dell’infanzia. Centri di consulenza fami- fenomeno presente anche da noi. le famiglie hanno la preoccupazione primaria liare si occupano di discutere con i genitori dei I risultati fungono da base per misure UNICEF/NYHQ2009-2242/KHEMKA di racimolare una dote e non possono permet- problemi che queste unioni comportano per la preventive volte a eliminare le tersi l’istruzione delle figlie. Eppure, le bam- sposa e si impegnano affinché le ragazze vada- mutilazioni genitali femminili dal bine ne hanno bisogno, anche perché l’educa- no a vivere con il marito il più tardi possibile. nostro paese. zione scolastica le protegge dalle conseguenze del rigetto sociale. L’UNICEF Svizzera si im- 9
La vostra lastico e nell’assicurare la qualità dell’inse- gnamento. Attualmente, mancano globalmen- te circa due milioni di insegnanti. Investire donazione nella loro formazione di base e continua è fon- damentale per il futuro della società. crea scuole Scuole per i bambini profughi La scuola dà un ritmo alle giornate dei figli di e forma profughi. Per questo, l’UNICEF annette grande importanza all’allestimento immediato di insegnanti scuole in qualsiasi luogo colpito da una crisi o una catastrofe. È il caso, ad esempio, della zona di confine tra la Liberia e la Costa d’Avo- Ogni bambino ha diritto all’istruzione. Tutti rio, dove le strade impraticabili ostacolano il dovrebbero poter sedersi a un banco, imparare transito degli aiuti, rendendo indispensabile glofona. L’UNICEF ha mediato un’intesa tra i a leggere, a scrivere, a fare di conto e prendere l’impiego di elicotteri che nel 2012 hanno for- Ministeri dell’educazione di ambedue gli in mano le redini della propria vita. Ma la realtà nito materiale di studio a oltre 20 000 bambini. Stati, affinché nel 2012 i piccoli profughi potes- è ben diversa. Sebbene il numero di bambini Nelle foreste liberiane, infatti, oltre 50 000 sero sostenere gli esami contemporaneamente non scolarizzati sia passato dai 108 milioni del profughi – più della metà dei quali minori – vi- agli scolari della Costa d’Avorio. Le prove era- 1990 agli odierni 65 milioni, molti di loro ab- vono nascosti dalla vegetazione in spazi molto no basate sugli stessi contenuti, il materiale FOTO: UNICEF/HTIA2011-00384/DORMINO bandonano la scuola prematuramente a causa ristretti e in condizioni difficilissime. Ridotti d’esame e le condizioni erano identici. Per delle assenze degli insegnanti, del numero ec- alla fuga a causa di disordini politici, i bambini l’UNICEF è stata una missione erculea a li- cessivo di alunni per classe, della mancanza di beneficiano doppiamente dell’istruzione: im- vello logistico, ma ne è valsa la pena. I giovani libri di studio. L’UNICEF Svizzera aiuta nella parano e si preparano al ritorno. Il materiale profughi hanno ottenuto ottimi risultati e le loro costruzione di scuole e centri di formazione scolastico distribuito a questi giovani ivoriani prospettive in patria rimangono intatte. per insegnanti, nella fornitura di materiale sco- è infatti in francese, sebbene la Liberia sia an- 10
Il nostro progetto in Bhutan la distribuzione di materiale per gli insegnanti «Insegno in una quinta e in una sesta. Anche in Bhutan, il tasso di scolarizzazione è e gli allievi, l’accesso all’acqua potabile e la Non è facile, ma la formazione che nettamente aumentato. Nonostante i percorsi possibilità di praticare sport. La scuola è ora casa-scuola attraverso le montagne siano lun- accessibile a 4000 bambini, 2000 dei quali fre- ho seguito con il sostegno dell’UNICEF UNICEF/UNICEF BHUTAN; ZIMA2011-00012/PIROZZI ghi, oggi il 95 per cento dei bambini e il 96 per quentano istituti dotati di un internato. La qua- cento delle bambine frequentano le lezioni. lità delle lezioni va migliorando e sia gli allievi al Chilangoma Teachers Training Anche qui tuttavia, troppi allievi continuano sia i docenti sono più motivati da quando sono College mi aiuta a gestire questo ad abbandonare la scuola prematuramente per- stati introdotti metodi moderni, un insegna- ché i genitori non considerano l’istruzione un mento individualizzato e il coinvolgimento dei genere di situazioni.» valore aggiunto indispensabile. genitori. Sono inoltre stati formati professioni- Maureen Kambuku, 23 anni, insegnante alla L’UNICEF Svizzera sostiene la ristrutturazio- sti dello sviluppo comunitario che trasmettono scuola elementare Mbalame di Mitundu, ne e la costruzione di scuole in aree discoste, le loro conoscenze ai colleghi più giovani tra- Malawi 11
mite oltre 157 gruppi di lavoro. Dato che il Bhutan è situato nel massiccio himalayano, i L’operato dell’UNICEF per UNICEF Svizzera 2012: il nostro partecipanti vengono istruiti anche sulla ge- garantire l’istruzione contributo all’istruzione dell’infanzia stione di catastrofi come terremoti e frane. L’UNICEF investe nell’infrastruttura L’UNICEF Svizzera ha investito costruendo scuole, allestendo aule 4 746 754 franchi per programmi di Il nostro progetto in Malawi adeguatamente attrezzate, fornendo istruzione in 8 paesi. Nel 1994, il Malawi ha reso la scuola gratuita materiale di studio aggiornato, acqua e Oltre ai progetti in Malawi e in Bhutan, e il numero di allievi è di conseguenza aumen- installazioni sanitarie. nel 2012 l’UNICEF Svizzera ha finanziato tato vertiginosamente. Il problema è che il Forma insegnanti, coinvolgendo anche scuole e asili nido a misura di bambino in sistema scolastico ha molte lacune: mancano i genitori e le comunità in cui vivono i Bolivia, Guatemala, India, Ruanda e 30 000 insegnanti, migliaia di aule, alloggi per bambini. Mongolia. In Kirghizistan sono state il personale, installazioni sanitarie, materiale Sostiene le ragazze, dato che sono allestite biblioteche scolastiche per dare scolastico, conoscenze su metodi di insegna- escluse dalla scuola più spesso rispetto accesso ai bambini a libri nella loro mento attuali. L’epidemia di HIV/Aids, la ma- ai maschi. madrelingua. laria, le classi sovrappopolate sono alcuni dei Promuove un’istruzione e prestazioni gravi fattori per cui anche i pochi insegnanti sanitarie gratuite. esistenti spesso mancano e si scoraggiano. Le Assicura il funzionamento delle scuole condizioni di lavoro sono frustranti: bisogna anche in caso di emergenze. insegnare sotto gli alberi invece che in aule e gestire classi di duecento allievi, spesso affa- mati e provenienti da lontano. più insegnanti donne e migliori conoscenze L’UNICEF Svizzera investe nell’infrastruttura. sull’HIV/Aids, le prospettive sono diventate Le nuove scuole a misura di bambino accolgono più rosee sotto tutti i punti di vista. Il centro di 13 000 allievi con i rispettivi docenti in condi- formazione per insegnanti che l’UNICEF sta zioni d’insegnamento e di sicurezza ottimali. edificando dovrebbe aprire le porte nel 2014 e Con meno allievi che abbandonano la scuola, accogliere 600 giovani studenti. 12
La vostra in molti modi. Due anni di conflitto hanno tra- sformato la Siria in un campo minato umanita- rio. Quattro milioni di persone – la metà delle donazione quali bambini – devono sopportare condizioni indicibili. C’è chi perde la vita, chi viene ferito, lenisce la chi torturato, chi detenuto arbitrariamente e chi viene obbligato a combattere. Molti sono traumatizzati. Le scuole, gli ospedali, i centri sofferenza sanitari sono distrutti, l’acqua potabile scar- seggia, le condizioni sanitarie sono precarie. Nel mondo, 42,5 milioni di persone sono in Le infezioni delle vie respiratorie e le malattie fuga. La metà di esse sono bambini, esposti della pelle si diffondono. Cresce il rischio di «Il conflitto in Siria distrugge la vita alla violenza, allo sfruttamento, a malattie, alla una «generazione perduta». dei 2,5 milioni di bambini colpiti. fame e all’impossibilità di andare a scuola. Anche nel 2012, l’UNICEF ha reagito ai con- Aiuti d’emergenza presso famiglie Grazie alle donazioni dalla Svizzera, flitti e alle catastrofi in varie regioni del pianeta. ospitanti malgrado le condizioni miserabili Nel Corno d’Africa e nel Sahel, migliaia di per- Il conflitto in Siria ha spinto un milione di per- sone sono state colpite da una grave crisi alimen- sone alla fuga oltre frontiera. Tra loro, mezzo l’UNICEF ha potuto aiutare questa tare; nelle aree in conflitto dell’Afghanistan, milione di bambini ha trovato rifugio in Gior- infanzia a superare l’inverno fornendo della Colombia, del Pachistan, della Somalia e dania, Libano, Iraq, Turchia ed Egitto. A mi- FOTO: UNICEF/JORDAN/2012/AL-MASRI dello Yemen, i profughi sono innumerevoli; gliaia continuano a cercare protezione fuori beni di prima necessità, cibo e vestiti.» nelle regioni devastate dalle forze della natura, dal paese e gli Stati limitrofi, nonostante le ca- Maria Calivis, Direttrice regionale dell’UNICEF come le inondazioni in Pachistan o i terremoti, pacità limitate e le difficoltà a far fronte al pro- per il Medio Oriente e il Nord Africa (MENA) le frane e il gelo in Georgia, nel Kirghizistan e blema, tengono le frontiere aperte. I profughi nel Tagichistan, la popolazione ha sofferto sono spesso ospitati da famiglie la cui solida- l’inimmaginabile. La sofferenza si manifesta rietà richiede grandi sforzi. La mancanza di ac- 13
Gli aiuti d’emergenza dell’UNICEF nel 2012 L’UNICEF si è occupato di due milioni di bambini malnutriti, tra cui oltre 700 000 casi nella regione del Sahel. L’UNICEF ha vaccinato 38,3 milioni di bambini. L’UNICEF ha procurato l’accesso all’acqua potabile a 12,4 milioni di FOTO: UNICEF/NYHQ2012-1842/BINDRA; NYHQ2012-0867/BROOKS persone. qua potabile e di servizi sanitari conduce ad af- e come offrire loro la protezione necessaria. L’UNICEF ha protetto 2,4 milioni di fezioni diarroiche diffuse, per cui l’UNICEF Con il suo programma di svernamento per bambini dalla violenza e dallo sfrutta- installa condutture per l’acqua corrente e calda, 300 000 persone in Siria e nei campi profughi, mento. costruisce docce e latrine, distribuisce articoli l’UNICEF ha distribuito abiti caldi e coperte, L’UNICEF ha gestito scuole provvisorie per l’igiene dei bambini. Nei paesi d’acco- trovato alloggi e offerto assistenza medica. per tre milioni di bambini. glienza, speciali zone a misura di bambino of- L’UNICEF ha fornito test dell’HIV, frono assistenza psicosociale e corsi di lingue Non ci sono crisi minori consulenza e assistenza medica a un sia per i bambini profughi sia per quelli indigeni. Molte crisi e catastrofi non ricevono grande at- milione di persone. Ai genitori e alle famiglie affidatarie viene inse- tenzione dagli organi di comunicazione. Anzi, gnato come salvaguardare la salute dei piccoli avvengono nella più totale indifferenza inter- 14
nazionale. L’UNICEF però non dimentica UNICEF Svizzera 2012: il nostro impegno emergenze fornisce mezzi per intervenire l’infanzia e nel 2012 ha operato in 47 focolai per gli aiuti d’emergenza rapidamente. Gli aiuti vengono reperiti e di crisi. Per esempio in Mali, dove la fame met- Nel 2012, l’UNICEF Svizzera ha stanziato trasportati immediatamente allo scopo di te a repentaglio le vite di quasi 660 000 minori 1 339 009 franchi per gli aiuti d’emergenza stabilizzare le condizioni alimentari e di UNICEF/NYHQ2012-0879/ABDULMUNEM di cinque anni e il recente conflitto armato ha in 4 paesi. salute delle vittime, mantenere puliti peggiorato ulteriormente la sofferenza della l’acqua e gli impianti sanitari, proteggere gente. Preparazione, rapidità e intervento i bambini e garantire il funzionamento immediato nei territori di crisi delle scuole. Il fondo è alimentato dai Il fondo dell’UNICEF Svizzera per le donatori in Svizzera. 15
L’UNICEF Svizzera sostiene programmi volti a migliorare Moldova l’istruzione, l’alimentazione, la Romania Kirghizistan Armenia Mongolia salute e la protezione dell’infan- Albania Afghanistan Siria Stato di Palestina zia. Nel 2012, abbiamo promosso Nepal Egitto Iran Bhutan progetti per la lotta alle mutila- Pachistan Myanmar Mauritania Eritrea zioni genitali femminili, alla tratta Guatemala Burkina Faso Sudan Bangladesh Guinea Bissau Yemen India di bambini, al lavoro minorile e Sud Sudan Etiopia Liberia Camerun Somalia al reclutamento di bambini Brasile Ruanda Uganda soldato. Grande attenzione è Burundi Repubblica Indonesia Democratica del Congo stata annessa ai progetti di Malawi Bolivia prevenzione del contagio dell’HIV/Aids tra madre e bambino e di protezione delle ragazze. L’UNICEF Svizzera sostiene programmi in 37 paesi Afghanistan – Albania – Armenia – Bangladesh – Bhutan – Bolivia – Impiego delle donazioni 10% Brasile – Burkina Faso – Burundi – Camerun – Egitto – Eritrea – Etiopia – 11% Guatemala – Guinea Bissau – India – Indonesia – Iran – Kirghizistan – 7% 72% Liberia – Malawi – Mauritania – Moldova – Mongolia – Myanmar – Nepal – Pachistan – Repubblica Democratica del Congo – Romania – Programmi all‘estero Progetti in Svizzera Ruanda – Siria – Somalia – Stato di Palestina – Sud Sudan – Sudan – Raccolta fondi Amministrazione Uganda – Yemen 16
FOTO: UNICEF/NYHQ2012-1499/PHELPS; BRDA2011-00020/KRZYSIEK; NYHQ2008-0130/PIROZZI; NYHQ2010-1731/MARINOVICH In Albania, un’intera genera- In Etiopia, oltre un terzo della I programmi zione di bambini sta crescendo popolazione non ha accesso senza libri né incentivi alla all’acqua potabile, mentre dell’UNICEF Svizzera lettura. Mancano biblioteche sco- lastiche e libri nelle famiglie. l’88 per cento non dispone di impianti sanitari. L’UNICEF danno risultati L’UNICEF allestisce biblioteche, le rifornisce di libri per l’infanzia procura a più di cinque milioni di persone l’accesso all’acqua in lingua locale e forma gli potabile e a installazioni sanitarie, tangibili insegnanti nella promozione della lettura. In questo modo, migliora le condizioni igieniche nei centri sanitari e nelle scuole, anche i bambini delle regioni e sensibilizza la popolazione L’UNICEF Svizzera finanzia programmi in 37 paesi. I principali discoste hanno accesso al mondo sull’importanza dell’igiene. settori di attività sono l’istruzione, l’igiene, la salute, l’acqua e la dei libri. protezione dell’infanzia. Grazie al sostegno dalla Svizzera, pos- siamo salvare le vite di bambini, far sì che crescano sani, vadano a scuola, siano efficacemente protetti da abusi, sfruttamento e violenza. 17
FOTO: UNICEF/NYHQ1992-1963/HORNER; NYHQ2012-0553/ASSELIN; NYHQ2004-1333/NOORANI; PAKAXXXX-0571/NOORANI In Brasile, si stima che 24 000 In Liberia, il 10 per cento dei In Myanmar, circa un terzo dei In Pachistan, lavora quasi il bambini vivono in strada. bambini muore prima di bambini minori di cinque anni è 14 per cento dei ragazzi tra i L’UNICEF si impegna con raggiungere un anno di vita. denutrito. Le cause sono da dieci e i quattordici anni. numerosi programmi contro il L’UNICEF Svizzera si impegna ricondurre a un’alimentazione In particolare nella provincia del lavoro minorile, assiste l’infanzia a lottare contro la mortalità insufficiente e poco equilibrata, a Punjab, molti minori contribui- di strada e ne permette la materna e infantile rafforzando le lacune nel campo dell’igiene, scono in modo determinante al reintegrazione a scuola. prestazioni sanitarie nelle regioni dell’accesso all’acqua potabile, reddito familiare. L’UNICEF L’operato è focalizzato inoltre rurali. I programmi prevedono la delle strutture sanitarie, delle allestisce centri scolastici, scola- sul miglioramento delle costruzione, il rinnovamento e abitudini sanitarie e alimentari. rizza i bambini e sostiene le condizioni giuridiche, sociali e l’equipaggiamento di piccoli L’UNICEF fa sì che i bambini famiglie per compensare il sanitarie. ospedali, la distribuzione di ottengano vitamine e oligoele- lavoro che i figli non eseguono farmaci e strumenti medici, la menti vitali, conduce campagne più. Al contempo, l’UNICEF si specializzazione del personale, la di sverminazione a tappeto e impegna affinché il sistema di fornitura di motociclette agli sensibilizza le madri in fatto di protezione dell’infanzia venga assistenti familiari, che possono alimentazione equilibrata. potenziato a livello comunale. così raggiungere le famiglie delle aree più discoste. 18
In Ruanda, 32 000 bambini Il nuovo Stato del Sud Sudan La poliomielite è ancora Si stima che nel mondo 130 mi- vivono da molti anni in campi è afflitto da gravi problemi. endemica in Afghanistan, in lioni di ragazze e donne subisca- UNICEF/RWAA2011-0501/NOORANI; SRLA2010-0302/ASSELIN; NYHQ2011-0195/ZAIDI; NYHQ1992-0099/PIROZZI profughi. Le loro giornate sono La mortalità materna e infantile Nigeria e in Pachistan. no mutilazioni genitali. caratterizzate da infinite attese, è altissima, le prestazioni Campagne di vaccinazione a In Burkina Faso, Eritrea, abbandono, abusi e violenza. sanitarie lacunose mettono in tappeto possono eradicare il Guinea Bissau, Yemen, L’UNICEF Svizzera sostiene pericolo migliaia di vite. virus una volta per tutte. Mauritania e Somalia, programmi per dare ai piccoli un Affinché anche le future mamme L’UNICEF Svizzera finanzia l’UNICEF Svizzera si batte per il ambiente ricettivo e un’istruzione. dei villaggi più discosti vaccini, il loro trasporto speciale, superamento di questa dolorosa Avere possibilità di occupare il ricevano per tempo le cure la formazione di personale pratica e finanzia programmi per proprio tempo e giocare, benefi- necessarie, l’UNICEF Svizzera qualificato ed eventi informativi la protezione e il rafforzamento ciare di un accompagnamento finanzia motoambulanze, per i genitori e i detentori dei delle ragazze. L’UNICEF sostiene psicologico per i bambini e di formazioni di base e specia - poteri decisionali. inoltre l’elaborazione e l’attua- programmi di formazione per i lizzazioni per il personale sani- zione di una legislazione efficace genitori sono fattori che rendono tario. contro le mutilazioni genitali la vita nei campi più sopportabile femminili. e danno speranza. 19
«Mantenere la parola data» In giugno 2012, i governi di Etiopia, India e Stati Uniti hanno lanciato in collaborazione con l’UNICEF un’iniziativa per definire strategie che aumentino le probabilità di sopravvivenza di mamme e bambini. Si è partiti dalla constatazione che ogni villaggi più discosti e i bambini paese è in grado di ridurre la appartenenti a gruppi marginali mortalità infantile al 20 per mille devono ottenere l’accesso alla La vostra donazione o anche meno. Oltre un centinaio di governi – tra cui la Svizzera – sanità, all’acqua potabile, all’igiene e all’istruzione. dà visibilità e organizzazioni private e pubbliche hanno aderito al motto L’UNICEF è convinto che la popolazione civile sia in grado di «mantenere la parola data». incitare la classe politica ad agire FOTO: UNICEF/NYHQ2012-0465/BRANDT; INDA2010-00171/CROUCH Dove l’infanzia necessita di quali aiuti? Come farglieli pervenire? L’UNICEF sostiene l’iniziativa in questo senso. Per aiutare e proteggere in modo rapido, mirato ed efficace, con il suo rapporto annuale, le l’UNICEF deve poggiare il suo operato su dati attuali e certi, che conoscenze, l’esperienza e i dati fungono da base per i programmi e i provvedimenti politici orien- sulla mortalità infantile di cui tati agli obiettivi. Nel 2012, sono stati raccolti dati su argomenti dispone. L’ottimismo rimane sensibili come la selezione dei feti in base al sesso, la violenza moderato, ma l’obiettivo può domestica e le mutilazioni genitali femminili. Oltre a ciò, vanno essere raggiunto. I mezzi e le ricordate le iniziative dell’UNICEF per migliorare le probabilità di conoscenze ci sono, manca anco- sopravvivenza di madri e bambini. ra la volontà politica. Special- mente le famiglie più povere, i 20
«Gender Equality in La campagna «Saleema» Armenia» «Saleema» significa integra, Sebbene in Armenia uomini e intatta. L’omonima campagna donne beneficino per lo più degli mira ad avviare cambiamenti di stessi diritti, nei ruoli sociali mentalità e a individuare i motivi emergono chiare discriminazioni. che spingono alla pratica delle La disoccupazione e la povertà mutilazioni genitali femminili in sono molto più frequenti fra le Sudan. Un ruolo decisivo è donne, ma il problema si quello delle norme sociali, le manifesta soprattutto nella quali vanno capite allo scopo di violenza domestica e nella poter superarle. L’obiettivo viene «Rapporto sulla condizione potabile è più cara per i poveri che selezione dei feti, a causa della perseguito congiuntamente in dell’infanzia nel mondo per i ricchi. Sono dati tratti dallo quale molte bambine non vengo- loco dall’UNICEF Svizzera, nel 2012» studio dell’UNICEF sulla condi- no mai al mondo: una discrimi- dall’UNICEF Sudan e dall’Uni- Non per tutti le grandi promesse zione dell’infanzia nel mondo nel nazione che colpisce prima versità di Zurigo. Sulla base dei delle città (scuole, lavoro, assi- 2012. Per valutare con maggiore ancora di nascere. Con il dati raccolti scientificamente, stenza medica, acqua potabile, precisione e migliorare la situa- sostegno dell’UNICEF Svizzera l’UNICEF potrà meglio definire elettricità) vengono mantenute. zione dei bambini nelle baracco- a favore della parità dei sessi in e attuare i suoi progetti in Sudan. Un terzo degli abitanti vive in poli (le medie statistiche infatti Armenia, si mira a individuare condizioni miserabili. Nel 2020, spesso nascondono la realtà, motivazioni e ragioni, a definire UNICEF/MONGOLIA/S.NETTELTON/2007 si tratterà di circa 1,4 miliardi di contribuendo a perpetuarla), ci un interlocutore e ad avviare persone. I bambini sono partico- vogliono più dati, un miglior provvedimenti nel quadro larmente svantaggiati: crescono quadro legale, una pianificazione dell’iniziativa dell’UNICEF in strada, alla mercé di fame e urbana a misura di bambino e Armenia. violenza, in un terzo dei casi non maggiori sforzi di collaborazione sono registrati. Spesso, l’acqua tra gli abitanti e le autorità. 21
luppo, un fattore importantissimo, soprattutto Perché i bambini sono considerato il numero crescente di conflitti e di Stati fragili. Queste situazioni infatti incidono il nostro futuro … fortemente sulla vita di donne e bambini.» Chantal Nicod, sostituto capo della divisione Istituzioni globali, Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), Berna Migliaia di persone in Svizzera sostengono l’UNICEF in vari modi per aiutare l’infanzia svantaggiata nel mondo. Grazie a loro è possibile rendere il mondo un po’ migliore, «Dal 2006, partecipiamo ogni anno alla «Setti- senza di loro l’UNICEF non sarebbe quello che è: un’organizzazione di persone al fianco mana delle stelle» dell’UNICEF con i nostri tre figli perché ci rendiamo conto che stiamo molto dell’infanzia. A tutti-donatori, ambasciatori dell’UNICEF, specialisti, collaboratori, bene e che molti bambini meno fortunati nel volontari-va il nostro sentito grazie. mondo hanno bisogno di aiuto. Siamo convinti «Trovo fantastico quello che fa l’UNICEF per sul sesso di cui spesso sono vittime le bambine che ognuno di noi può contribuire a migliorare proteggere i bambini in tutto il mondo e offrir sin dalle prime ore della loro vita. Voglio mani- la loro situazione. I progetti dell’UNICEF sono loro un futuro migliore. Personalmente, mi sta festare la mia solidarietà a tutte le ragazze che ben scelti e la «Settimana delle stelle» è un’ini- molto a cuore la situazione difficile dell’infanzia si battono per i loro diritti e il mio sostegno per ziativa molto motivante per i bambini: alla fine in Africa, per cui ho organizzato un evento di il lavoro di sensibilizzazione che l’UNICEF presta si è sempre contenti di ricevere i timbri nel pas- raccolta fondi, «A Night for Africa», a favore dei in tutto il mondo.» saporto di cittadino del mondo, le distinzioni e programmi dell’UNICEF in Ruanda e in Liberia. Mahesh Lancon, Ginevra i ringraziamenti personali con cui il loro impe- Mi impegno per organizzazioni come l’UNICEF gno viene riconosciuto.» perché sono convinta che il miglior modo di ot- «Per la Svizzera, l’UNICEF è una delle tredici Famiglia Jakober, Ennenda tenere un cambiamento positivo è agire soste- organizzazioni internazionali di cooperazione nendo l’istruzione e l’infanzia.» allo sviluppo prioritarie che hanno contribuito «La competenza dell’UNICEF ha persuaso la Sonya Nyffenegger, Zugo notevolmente agli sforzi per raggiungere entro città di Losanna a richiedere la certificazione di il 2015 gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, in «Comune amico dei bambini». Ci impegniamo «Mi sono aggregato alla catena umana contro particolare per quanto riguarda l’accesso all’ac- a considerare i più giovani come attori a pieno la violenza nei confronti delle ragazze per sotto- qua e la tutela dell’infanzia. Il mandato ampio titolo, in grado di partecipare alla vita pubblica lineare con un gesto forte la mia indignazione dell’UNICEF gli consente di garantire la conti- della città e di proporre riflessioni e idee valide verso gli svantaggi e le discriminazioni basati nuità tra aiuti umanitari e cooperazione allo svi- per il miglioramento dell’ambiente urbano. Il 22
nelle società più civilizzate. L’UNICEF è una «Mi faccio ispirare dalle visioni e dalle idee delle istituzioni più importanti per la tutela illimitate dei bambini, perché l’infanzia di oggi dell’infanzia. Il suo lavoro umanitario poggia su un giorno avrà in mano il mondo. Considero il dati esatti, valutazioni scientifiche e ricerche mio impegno in favore dei loro diritti e desideri precise. Per il nostro film «Operation Zucker», un privilegio e una grande responsabilità!» basato su fatti reali, abbiamo collaborato inten- Rhena Anna Forrer, volontaria dell’UNICEF, Berna samente con l’UNICEF, che ha verificato le nostre storie confrontandole con i risultati delle sue «I diritti dell’infanzia mi stanno molto a cuore ricerche in Romania.» ed è per questo che mi interessa l’operato del- marchio attribuito dall’UNICEF è un importante Dott.ssa Gabriela Sperl, produttrice, Monaco di Baviera l’UNICEF. Grazie alla sua pagina Facebook, sono riconoscimento e ci spinge a potenziare conti- sempre al corrente e imparo molto sui diversi nuamente le possibilità di partecipazione dei «In molti dei miei viaggi privati e di lavoro in progetti in corso in tutto il mondo.» bambini e degli adolescenti.» paesi in sviluppo, sono testimone di molta sof- Rafaela Schmid, seguitrice dell’UNICEF Svizzera in Facebook Estelle Papaux, responsabile dei servizi giovanili e ricreativi ferenza e ingiustizia nelle opportunità date al- della città di Losanna l’infanzia. Abbiamo la responsabilità collettiva «Nella nostra famiglia ci sentiamo tutti bambi- di impedire che questo succeda e ognuno di noi ni e sappiamo che la gioia degli altri è anche la «Sono membro dell’UNICEF perché credo dovrebbe fare il possibile nel suo piccolo. Io lo nostra gioia. L’UNICEF ci aiuta a costruire una che ogni bambino abbia il diritto a un’infan- faccio impegnandomi in seno all’UNICEF.» rete, da nazione a nazione, da regione a regio- zia.» Bruno Chiomento, membro del Comitato svizzero per l’UNICEF, Basilea ne, da bambino a bambino, nella quale possia- Nadja Hubertson, Buchs, SG mo essere felici della stessa gioia. Il contributo «Ho avuto la fortuna di ricevere un’ottima lo ricaviamo vendendo il miele delle nostre api «Chi ha una famiglia sa che i bambini sono educazione e ciò mi ha permesso di apprezzarne che, come tutti noi quando ci dedichiamo agli FOTO: UNICEF/NYHQ2012-1520/ALCOCK una benedizione. Per questo mi impegno per l’importanza. Sono un fedele sostenitore del- altri, volando da fiore a fiore raccolgono i doni l’UNICEF, affinché anche l’infanzia meno fortu- l’UNICEF affinché anche altri, soprattutto le del sole perché possano arrivare nel cuore di nata abbia una vita migliore.» bambine, possano avere le stesse opportunità tutte le case.» Marco Rima, attore, cabarettista e autore e seguo con piacere ed emozione i progressi Famiglia Gabutti, donatrice dell’UNICEF, Manno annui in quanto a scuole create, bambini scola- «Il traffico e la prostituzione di minori sono rizzati ecc.» crimini spesso perpetrati impunemente, anche C. Bruschini, padrino di progetto dell’UNICEF, Villars-sous-Yens 23
Bilancio e conto Bilancio consolidato Attivo 31.12.2012 31.12.2011* Passivo 31.12.2012 31.12.2011* d’esercizio 2012 CHF CHF CHF CHF La panoramica qui esposta è un Sostanza circolante Capitale di terzi a breve termine riepilogo del conto annuale Liquidità 33’848’190 28’954’730 Debiti per forniture Crediti da forniture e e prestazioni 1’499’067 1’334’911 consolidato 2012, verificato dalla prestazioni 536’663 655’671 Debiti per programmi società di revisione Pricewater- Altri crediti 152’683 171’701 all’estero 16’169’079 13’017’813 Scorte 47’800 36’000 Altri debiti a corto termine 525’786 57’271 houseCoopers. Il conto annuale Ratei e risconti attivi 638’924 781’747 Ratei e risconti passivi 551’144 454’825 dettagliato consolidato, com- Totale sostanza circolante 35’224’260 30’599’849 Accantonamenti 0 207’650 prendente il conto annuale del Totale capitale di terzi a breve Sostanza fissa termine 18’745’076 15’072’470 Comitato svizzero per l’UNICEF Immobilizzazioni finanziarie 12’396’514 12’478’674 e della Fondazione del Comitato Immobilizzazioni tecniche Capitale di terzi a lungo svizzero per l’UNICEF, e il – Mobilio 59’414 91’215 termine – Attrezzature 331’866 374’979 Debiti per programmi all’estero 14’501’770 14’125’606 rendiconto RPC 21 possono – Impianti e programmi EED 427’533 73’047 Totale capitale di terzi a lungo essere richiesti all’UNICEF – Terreno 450’000 450’000 termine 14’501’770 14’125’606 Totale sostanza fissa 13’665’327 13’467’915 Svizzera o richiamati al sito Fondi www.unicef.ch. Totale attivo 48’889’587 44’067’764 Fondi destinati a uno scopo determinato 844’810 427’488 Totale fondi 844’810 427’488 L’UNICEF Svizzera dispone di una Fondazione propria allo scopo Capitale dell’organizzazione Capitale versato (Fondazione) 100’000 100’000 di sostenere programmi a lungo Rivalutazione terreno 449’999 449’999 termine a favore dell’infanzia nel Capitale libero generato 9’129’195 12’767’742 mondo e in Svizzera. I conti della Capitale generato destinato a uno scopo determinato 4’736’192 1’722’407 Fondazione figurano nel bilancio Risultato annuale 382’545 -597’948 consolidato e nel conto economico Totale capitale * Le cifre dell’anno d’esercizio 2011 dell’organizzazione 14’797’931 14’442’200 2012. sono state adeguate in funzione dei nuovi criteri di valutazione per i titoli di valore. Totale passivo 48’889’587 44’067’764 24
Conto d’esercizio consolidato 31.12.2012 31.12.2011* 31.12.2012 31.12.2011* CHF CHF CHF CHF Ricavi d’esercizio Raccolta fondi Informazione -564’501 -448’500 Padrinati di progetto e membri 3’328’426 3’559’969 Servizi -262’700 -297’925 Donazioni da collette 9’317’053 9’113’959 Altri costi -257’119 -9’504 Donazioni per gli aiuti d'emergenza 702’781 3’165’900 Ammortamenti -92’185 -150’299 Legati e lasciti 4’961’440 5’162’960 Accantonamenti 207’650 152’350 Donazioni istituzionali 10’108’431 6’069’274 Totale costi della struttura -7’525’411 -6’906’269 Donazioni da vendita prodotti 143’984 199’171 Totale ricavi raccolta fondi 28’562’115 27’271’233 Risultato d’esercizio 230’850 361’411 Risultato finanziario Altri ricavi Ricavi finanziari realizzati 339’129 181’594 Vendita di cartoline e prodotti 3’233’799 3’770’345 Ricavi finanziari non realizzati 371’006 121’204 Contributi degli sponsor 0 8’000 Costi finanziari -167’933 -1’017’445 Altri ricavi 225’773 268’752 Totale risultato finanziario 542’202 -714’647 Totale ricavi 32’021’687 31’318’330 Risultato prima dei movimenti di fondi e capitali 773’052 -353’236 Costi d’esercizio Acquisto di prodotti -260’481 -397’656 Fondi vincolati Assegnazione a fondi vincolati -762’907 -73’915 Costi dei programmi Impiego di fondi vincolati 345’585 460’977 Programmi estero -21’469’838 -20’757’383 Totale fondi vincolati -417’322 387’062 Programmi Svizzera -1’596’327 -1’900’938 Spese per il personale -769’148 -854’876 Capitale libero generato Monitoraggio dei programmi -169’631 -139’797 Scioglimento di capitale libero generato 40’600 131’633 Totale costi dei programmi -24’004’944 -23’652’994 Totale capitale libero generato 40’600 131’633 Costi della struttura Capitale generato dest. a uno scopo determinato Spese per il personale -2’057’984 -1’692’751 Assegnazioni a capitale generato dest. a uno scopo Spese di viaggio e di rappresentanza -56’363 -54’554 determinato -18’000 -763’407 Prestazioni di terzi -19’176 -106’450 Scioglimento di capitale generato dest. a uno scopo Spese di locazione -277’942 -274’479 determinato 4’215 0 Manutenzione, riparazioni, assicurazioni -12’899 -18’027 Totale capitale generato dest. a uno scopo determinato -13’785 -763’407 Costi amministrativi -636’007 -654’793 Raccolta fondi -3’496’184 -3’351’337 Risultato dopo i movimenti di fondi e capitali 382’545 -597’948 25
I contributi della Confederazione all’UNICEF CHF Contributo ordinario 20’000’000 Contributi vincolati 6’947’222 Azioni umanitarie speciali 5’418’935 Contributi del governo svizzero all’UNICEF Internazionale 32’366’157 Nel 2012, la Confederazione ha sostenuto l’UNICEF con 32,4 milioni di franchi. La popolazione elvetica ha contribuito in totale con 53,9 milioni all’attuazione dei progetti e dei programmi dell’UNICEF in favore dell’infanzia svantaggiata nel mondo. Attraverso la Direzione dello sviluppo e della coopera- zione (DSC), l’UNICEF e la paese nel Consiglio di ammini- zione e sull’impiego dei fondi. dell’igiene, dell’istruzione e Svizzera collaborano per miglio- strazione dell’UNICEF e ha La DSC sorveglia attentamente della protezione dell’infanzia. rare la situazione dell'infanzia. quindi un influsso diretto l'efficacia dei programmi e si La DSC rappresenta il nostro sull’orientamento dell’organizza- impegna nei settori dell’acqua e 26
L’UNICEF Svizzera L’organo principale L’UNICEF Svizzera rappresenta dell’UNICEF Svizzera è il gli interessi dell’UNICEF, il Comitato, composto di dodici Fondo delle Nazioni Unite per membri. Il Comitato definisce i l’infanzia, in Svizzera. L’impegno tratti fondamentali dell’attività e l’operato dell’UNICEF poggiano ed elegge al suo interno un sui principi della tolleranza, della Comitato esecutivo, che prepara comprensione reciproca, della l’operato del Comitato e ne solidarietà e della pace tra i sorveglia l’adempimento. popoli. L’UNICEF Svizzera si La Direzione è responsabile della schiera contro ogni forma di conduzione operativa. discriminazione. L’obiettivo dell’UNICEF Svizzera è quello I membri del Comitato di raccogliere fondi per i svizzero per l’UNICEF Direzione Revisione programmi e i progetti in tutto il Dott. Daniel Frey, Zurigo Elsbeth Müller, Direttrice generale PricewaterhouseCoopers AG, mondo, di impegnarsi a favore (Presidente) Philippe Baud, responsabile settore Zurigo FOTO: UNICEF/NYHQ2010-3101/NOORANI/LAOA2011-00048/TATTERSALL dell’infanzia nel mondo e in Anat Bar-Gera, Erlenbach Finanze e servizi interni Svizzera, di informare sulle attività Barbara Bechtler, Berna Flavio Calligaris, responsabile Indirizzo internazionali e nazionali. Bruno Chiomento, Basilea settore Marketing e comunicazione Comitato svizzero per l’UNICEF L’UNICEF Svizzera si finanzia Marie-Christin Jacobs Meier, Baumackerstrasse 24 esclusivamente con le donazioni Uetikon Collaboratori 8050 Zurigo dei privati e la vendita di prodotti Dott. Hans Künzle, Wollerau Numero di collaboratori: 32 Tel. 044 317 22 66 e cartoline. I membri Thomas Nauer, Zurigo Numero di posti a tempo pieno: Conto postale: 80-7211-9 dell’UNICEF Svizzera lavorano François Rohner, Münsingen 26 www.unicef.ch su basi volontarie. Al Presidente Dott.ssa Béatrice Speiser, è versato un modesto importo Basilea forfetario quale contributo spese. Andreas S. Wetter, Feldmeilen 27
Autorità, competenza ed esperienza per l’infanzia. In tutto il mondo. I problemi complessi necessitano di soluzioni su più livelli. In veste di Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, l’UNICEF gode dell’autorità per varare con i governi provvedimenti a lungo termine a favore dell’infanzia e fare in modo che gli Stati proseguano il lavoro incominciato dai donatori. Rilevare dati non è una delle operazioni più spettacolari, eppure è fondamentale farlo. Grazie alle in- Stampato su carta ecologica. / K l e i b e r W i r z C D 100613 formazioni raccolte nel corso degli anni, l’UNICEF dispone della competenza necessaria per aiutare quotidianamente i bambini in modo efficace, economico e durevole. Una competenza alla quale attin- gono numerosissime organizzazioni umanitarie. Ogni donazione è preziosa perché a essa è legata la speranza in un futuro migliore. L’UNICEF ne è con- sapevole e, grazie alla sua esperienza ultrasessantennale, è in grado di gestire oculatamente i fondi che gli sono messi a disposizione. Con una donazione, finanziate servizi affermati ed efficaci a favore dell’infanzia nel bisogno. Potete sostenere l’UNICEF: effettuando una donazione partecipando alla «Settimana delle stelle» Comitato svizzero per l’UNICEF diventando membro acquistando cartoline o regali Baumackerstrasse 24, CH-8050 Zurigo sottoscrivendo un padrinato di progetto comunicandoci un’idea per aiutare Telefono +41 (0)44 317 22 66 istituendo l’UNICEF come legatario efficacemente l’infanzia www.unicef.ch sostenendo come ditta un progetto Conto postale: 80-7211-9 rt i fied Syste Venite a trovarci al sito www.unicef.ch Ce m 85 IS O o chiamateci. Telefono 044 317 22 66 34 00 1 9 1 - IS O
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