Situazione dell'avifauna in Svizzera Rapporto 2015
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Sotto la lente Il 40 % degli uccelli svizzeri sono minac- ciati, tra questi molte specie dei paesaggi agricoli. Lo Swiss Bird Index SBI® mostra una stabilizzazione ad un basso livello. La diminuzione ha potuto essere fermata? pagina 8 Negli ultimi 30 anni gli effettivi del Gab- biano comune sono diminuiti di oltre l‘80 %. Oggi la specie è fortemente mi- nacciata. Per altri abitanti delle zone umide, grazie a misure di protezione la situazione è migliorata. pagina 10 Nel 2014 gli uccelli del bosco hanno avu- to un anno favorevole. Specie come il Regolo hanno potuto compensare le per- dite dovute al maltempo. pagina 14 Lo scorso anno i nidificanti in colonie sono stati al centro dei rilevamenti per il nuovo Atlante degli uccelli nidificanti. Mentre gli effettivi di Corvo comune hanno raggiunto un nuovo massimo, quelli di Topino sono di nuovo fortemen- te diminuiti. pagina 18 2
Novità metodologica: un nuovo procedi- mento statistico ci permette di calcolare le tendenze degli effettivi di uccelli di passo e svernanti a partire da osserva- zioni occasionali. In questo modo possia- mo valutare meglio lo sviluppo di specie rare. pagina 24 500 000 uccelli acquatici trovano in Sviz- zera un porto sicuro. A causa dei cam- biamenti climatici, ospiti invernali come la Moretta restano sempre più spesso al Nord. pagina 26 La nuova Lista Rossa per l‘Europa lo mo- stra: a livello europeo la Pernice bianca si trova tra i perdenti. Ciò vale anche per altre specie per le quali la Svizzera assu- me una particolare importanza a livello internazionale. pagina 30 Indice Editoriale ....................................................................................... 4 Uccelli nidificanti ........................................................................... 6 Uccelli di passo ............................................................................ 20 Ospiti invernali ............................................................................ 26 A livello internazionale .............................................................. 30 Istituzioni e volontari ................................................................. 32 3
EDITORIALE Sorveglianza dell‘avifauna fornito informazioni sui vari progetti di potuto recuperare leggermente. Desta- monitoraggio tramite rapporti diversi, no particolare preoccupazione le specie tuttavia mancava uno sguardo d’insie- ancora relativamente frequenti e diffu- me. Con questo primo numero della se- se che mostrano una lenta diminuzione. rie «Situazione dell’avifauna in Svizze- Tutte le specie contribuiscono in egual ra» desideriamo offrire annualmente uno modo allo SBI®, indipendentemente dal sguardo d’insieme sullo sviluppo dell’avi- fatto che in Svizzera ne nidifichino solo fauna. Il presente rapporto contiene an- poche dozzine o decine di migliaia di che i dati attuali dello Swiss Bird Index coppie. Tuttavia, se consideriamo il nu- SBI® e sostituisce quindi la scheda infor- mero di individui, un nuovo studio mo- mativa SBI®, apparsa annualmente dal stra a livello europeo, per gli ultimi 30 2005; contiene tuttavia, quale novità, an- anni, una drammatica diminuzione di cir- che le tendenze delle singole specie di ca 421 milioni di uccelli (20 %), da ricon- uccelli. Questo attuale sguardo d’insie- durre alla diminuzione di specie frequen- me è reso possibile dal grande impegno ti, soprattutto nelle zone agricole. Con dei nostri oltre 2000 collaboratori e col- il nuovo Atlante degli uccelli nidifican- laboratrici volontari . ti, per il quale sono ora in corso i lavo- Una delle attività principali della Stazio- L’avifauna svizzera sta cambiando. ri sul campo, potremo descrivere anche ne ornitologica svizzera di Sempach è Grazie ai programmi di monitoraggio per la Svizzera lo sviluppo del numero to- la sorveglianza dell’avifauna svizzera. possiamo mostrare un quadro molto dif- tale di uccelli. Questo compito viene finanziato in ma- ferenziato che, a prima vista, può forse L’avifauna rispecchia il modo in cui niera determinante dall’Ufficio federale creare un po’ di confusione. Consideran- l’essere umano si pone nei confronti dell’ambiente. do tutte le specie , lo SBI® mostra uno svi- dell’ambiente e i cambiamenti destano Gli uccelli vivono in tutti i tipi di ha- luppo leggermente positivo e, in effetti, forti preoccupazioni. Per questo è estre- bitat, sono attivi di giorno ma anche di ci sono alcune specie i cui effettivi sono mamente importante seguire come si notte, sono territoriali o nidificano in co- in aumento. Si tratta tuttavia soprattutto modifica l’avifauna svizzera, sia a causa lonie, sono più o meno appariscenti. Per di generalisti ben adattabili, come le cor- dei cambiamenti climatici che dei cam- questo, per essere informati sulla distri- nacchie e le cince, mentre gli specialisti, biamenti nello sfruttamento dei diversi buzione e sugli effettivi di tutti gli uccelli come pure le specie della Lista Rossa (e habitat da parte dell’essere umano. Gli nidificanti e della maggioranza degli uc- cioè le specie minacciate) e le specie del- uccelli sono indicatori affidabili sul cam- celli di passo e degli ospiti invernali, ab- le zone agricole sono in diminuzione. An- mino verso un futuro sostenibile. biamo dovuto sviluppare programmi di che tra queste ci sono però eccezioni: ne- sorveglianza diversificati. Finora abbiamo gli ultimi anni Pavoncella e Civetta hanno prof. dr. Lukas Jenni Nel 2014 la Sterna codalunga ci ha sorpreso con il suo primo tentativo di nidificazione in Svizzera. Al Fanel e allo Chablais de Cudre- fin, sul lago di Neuchâtel, una coppia ha ten- tato per diverse volte di nidificare. Purtroppo senza successo. 4
Negli ultimi decenni i nidificanti al suolo hanno subito forti perdite. Dal 1990 in Svizzera gli effettivi di Allodola sono di- minuiti di oltre un terzo.
Il Cuculo è ancora ben diffuso solo alle quote più elevate. Sull’Altipiano e nel Giura settentrionale questo messaggero della primavera sta diven- tando sempre più raro. Situazione degli uccelli nidificanti Dove e quando avete udito per l’ultima sono esposti a diversi pericoli, già esi- dei canneti non ha mai potuto ricostitu- volta un cuculo? In diverse regioni, so- stenti o creatisi negli ultimi anni: perse- irsi completamente. Anche molti effetti- prattutto in pianura, questa specie po- cuzione illegale, distruzione dell’habitat, vi di pesci e anfibi mostrano segni di una polare e un tempo diffusa in tutto il Pa- disturbi causati da fotografi, alpinisti, og- diminuzione degli effettivi. ese è diventata rara. Diversi dati lasciano getti volanti o lavori forestali, avvelena- Verso la fine degli anni sessanta nel presumere che questo disastro è «fatto menti da piombo, impianti per l’energia Sahel si verificarono periodi di estrema in casa»: nelle Alpi, dove la ricchezza di eolica e altre strutture della nostra civiltà. siccità, a seguito dei quali gli effettivi di farfalle, il suo principale nutrimento, è A partire dagli anni trenta, la mecca- molte specie migratrici sul lungo raggio ancora particolarmente elevata, anche il nizzazione agricola si è diffusa sempre crollarono. Da allora i gravi rivolgimenti Cuculo sta meglio. più, causando, assieme allo sviluppo del- che hanno luogo in Africa, la perdita di la mobilità, alla parcellizzazione, alla ce- luoghi di sosta e la forte pressione vena- Le minacce cambiano, mentificazione e alla distruzione degli ha- toria minacciano ulteriormente molti dei il pericolo resta bitat, massicci effetti negativi sugli abi- nostri uccelli migratori. In Svizzera, durante gli ultimi 200 anni, tanti delle zone agricole. l’avifauna si è trasformata come mai pri- A partire dagli anni 1950 circa, si sono Un passo in avanti, due indietro ma d’ora. L’essere umano è intervenu- utilizzati sempre più pesticidi. Questi ulti- Attualmente le specie adattabili per lo to sempre più incisivamente nei proces- mi causarono forti diminuzioni nelle spe- più si mantengono bene. Ad esse ap- si naturali, ad esempio con la bonifica cie delle zone agricole e nei rapaci. Ol- partengono molti abitanti dei boschi. Al di molte zone umide e l’incanalamen- tre a ciò iniziò una forte eutrofizzazione contrario, gli specialisti hanno parecchie to dei fiumi. di molti corsi e specchi d’acqua, causan- difficoltà: hanno esigenze più elevate per Dopo le persecuzioni che hanno por- do, tra l’altro la morte di canneti e pesci. quanto riguarda il nutrimento e l’esten- tato alla totale scomparsa del Gipeto e I veleni di quei tempi sono stati proibiti, sione e la qualità degli habitat e spes- del Falco pescatore, nella seconda metà tuttavia oggi si ha il sospetto che nuovi so sono sensibili ai disturbi. Per alcuni del 20° secolo gli effettivi degli altri ra- pesticidi (neonicotinoidi) influenzino ne- di loro negli ultimi anni ci sono stati mi- paci sono riusciti a riprendersi. La loro si- gativamente anche le popolazioni di uc- glioramenti, soprattutto grazie a misure tuazione resta tuttavia instabile poiché celli. Lungo le rive di molti laghi la fascia di conservazione delle specie. Ne hanno 6
UCCELLI NIDIFICANTI 66 Territori/km2 44 22 11 0,5 0.5 6 00 6 4 4 2 2 1 1 0.5 0.5 0 0 Un tempo, in pianura, il Pigliamosche era frequente. I primi risultati del nuovo Atlante degli uccelli nidificanti mostrano che, rispetto al periodo 1993–1996, negli anni 2013–2014 (a destra) i suoi effettivi sono fortemente diminuiti. Anche la progressiva scomparsa dei frutteti ad alto fusto e l’edificazione di molte parcelle residue nelle agglomerazioni hanno probabilmente contribuito a questa diminuzione. approfittato ad esempio la Pavoncella, la per l’Allodola, il Prispolone, lo Stiaccino Sterna comune, la Civetta e l’Upupa. Allo e l’Averla piccola. Sfalci sempre più pre- stesso tempo, tuttavia, dagli anni novan- coci e irrigazioni rendono la vita difficile ta diverse specie hanno subito ulterio- agli uccelli che nidificano nei prati. ri perdite. Di queste ultime fanno parte il Merlo dal collare, la Cesena, il Becca- Tre specie nidificanti in meno fico, il Luì grosso, il Luì verde e il Verzel- In questo secolo ancora giovane ab- lino. Queste diminuzioni dipendono di biamo già perso tre specie nidificanti: il regola contemporaneamente da diversi Chiurlo maggiore, il Beccaccino e l’Aver- Pigliamosche fattori. Molte delle variazioni più recenti la capirossa. Per la Quaglia e l’Ortolano dell’habitat corrispondono alle previsio- la fine è vicina. ni della distribuzione a seguito dei cam- Per quanto riguarda le nuove specie biamenti climatici. Tra gli attuali vincitori apparse dal 2000, si tratta per lo più di troviamo specie termofile come il Gruc- singole nidificazioni. Solo il Cormorano e, cione, la Rondine montana, il Luì bianco quale neozoo, la Casarca, sono riusciti ad e lo Zigolo muciatto. Alcune delle spe- installarsi su vasta scala quali nuove spe- cie tipiche delle zone agricole sono inve- cie nidificanti. L’avifauna svizzera subisce ce tuttora in diminuzione, e questo ora quindi numerose influenze e forti trasfor- in maggior misura anche nelle regioni ad mazioni. Molte specie non riusciranno ad altitudini più elevate, come l’Engadina. adattarsi ai cambiamenti, che si verifica- Perdite in parte massicce si riscontrano no ad una velocità sempre più elevata. Canapino maggiore Nel periodo 1972–1976 il Canapino maggiore era ancora diffuso su tutto l’Altipiano e nelle valli alpine principali (a sinistra). Da allora il suo areale si è notevolmente ristretto. Negli anni 2013–2014 (a destra) si trovano ancora luoghi di nidificazione regolarmente occupati solo nella Svizzera nordorientale. 7
UCCELLI NIDIFICANTI Un quarto di secolo di Swiss Bird Index SBI® Lo Swiss Bird Index SBI® mostra lo svi- 140 luppo annuale degli effettivi degli uc- 120 celli nidificanti svizzeri dal 1990. Lo SBI® comprende diversi indici parziali che 100 esprimono lo sviluppo degli effettivi di tutte le specie di uccelli nidificanti nel 80 loro insieme oppure di diversi gruppi di Indice 60 specie negli ultimi 25 anni. Sulla base di dati di una lunga serie di anni è possi- 40 bile distinguere oscillazioni a breve ter- mine da tendenze effettive di popola- 20 zione sul lungo periodo. 0 Il fatto di avere a disposizione cono- 2014 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 scenze così dettagliate sullo sviluppo di un intero gruppo faunistico è unico per la Svizzera e anche a livello inter- I valori dello SBI® dal 1990–2014: lo SBI® per tutte le specie (in blu) mostra uno sviluppo po- nazionale esistono solo pochi program- sitivo mentre le specie della Lista Rossa (in rosso) diminuiscono. mi di monitoraggio che prevedono una copertura spaziale così dettagliata per così tante specie. Ciò è possibile solo se questo obiettivo è stato raggiunto entrato a far parte di statistiche nazio- grazie a collaboratrici e collaborato- sono necessari valori semplici come nali, ad esempio come indicatore chia- ri volontari che si impegnano a lungo quelli che fornisce lo SBI®. A livello de- ve per la biodiversità per la valutazione termine. gli habitat, gli uccelli sono buoni indi- dello sviluppo sostenibile della Svizzera. catori, fatto importante anche per le Il monitoraggio quale base di autorità, ad esempio nella pianificazio- Sviluppo differenziato lavoro ne del territorio o nell’ambito dell’agri- L’evoluzione dello SBI® per tutte le spe- Assieme ad altri Stati europei, la Sviz- coltura. Le tendenze nazionali aiutano cie mostra dal 1990 un quadro ten- zera si è impegnata a fermare la dimi- a valutare lo sviluppo generale per sin- denzialmente positivo, mentre le specie nuzione della biodiversità. Per valutare goli habitat. In questo modo lo SBI® è della Lista Rossa si trovano dalla parte Cos’è lo Swiss Bird Index SBI®? Swiss Bird Index SBI® Lo Swiss Bird Index SBI® è stato sviluppato nel 2005 dalla Stazione ornitologica svizzera in ma- Indice parziale «Bosco» (+ ulteriori habitat) niera analoga agli indicatori dello stato dell’am- biente utilizzati a livello europeo. Con semplici Indice parziale «Lista Rossa» (+ ulteriori liste speciali) valori documenta la situazione degli uccelli ni- Indice parziale «Cambiamenti climatici» dificanti svizzeri dal 1990. Assieme ai suoi indi- ci parziali, lo SBI® si basa sullo sviluppo degli ef- fettivi di quasi tutte le specie indigene di uccelli nidificanti. Le numerose specie nei vari habitat devono essere censite con metodi di rilevamen- to differenziati, riassunti in quattro programmi Indici per 173 specie di uccelli nidificanti regolari di monitoraggio. Ognuna delle 173 specie at- tualmente utilizzate contribuisce in maniera uguale allo SBI® o ad un indice parziale. Solo per il 2014, alla base dello SBI® si trovano, in to- tale, oltre 167 000 singole osservazioni di 976 Tutte le specie nidificanti della Svizzera (215 specie) collaboratrici e collaboratori volontari. Monitoraggio specie particolari Monitoraggio (37 specie) uccelli nidificanti delle zone umide Monitoraggio (13 specie) Monitoraggio uccelli nidificanti diffusi uccelli rari nidificanti (75 specie) (48 specie) Composizione dello Swiss Bird Index SBI® 8
UCCELLI NIDIFICANTI dei perdenti. Nel caso di questo indi- Aumento ce parziale «Lista Rossa», negli ultimi Diminuzione Nessuna tendenza anni i valori sembrano stabilizzarsi ad un basso livello. I prossimi anni mostre- ranno se è in corso un’effettiva inver- sione di tendenza. Bisogna tener con- to del fatto che, per molte specie del- la Lista Rossa, che comprende il 40 % di tutti i nidificanti in Svizzera, il trend negativo era già iniziato molto prima del 1990 e che, su un periodo di tem- 1990–2014 2005–2014 po più lungo, lo SBI® «Lista Rossa» sa- I 173 uccelli nidificanti regolari possono essere suddivisi in specie in aumento e specie in di- rebbe ancora più negativo. minuzione, come pure in specie senza tendenza. Mentre sull’arco di tutto il periodo di studio il 70 % di tutte le specie mostra una tendenza, negli ultimi dieci anni è soltanto il 28 %. Due periodi di ricerca differenti La scoperta di cambiamenti statistica- mente rilevanti negli effettivi dipende 180 fortemente dalla lunghezza del perio- do compreso nella ricerca. D’altro can- 160 to, su periodi più brevi si possono rico- noscere più facilmente nuovi sviluppi 140 degli effettivi dei nostri uccelli. Un’ana- Indice lisi degli effettivi su tutto il periodo di 120 25 anni e un’altra riguardante gli ultimi dieci permettono una valutazione dif- 100 ferenziata dello sviluppo di una specie. 80 La tabella alle pagine 16–17 mostra, ad esempio, che per la Pavoncella e il Pic- 60 chio muraiolo lo sviluppo generale dal 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 1990 è negativo ma che negli ultimi dieci anni si è assistito ad un’inversio- Le specie delle zone agricole (in marrone) restano ad un livello costante, di poco sotto il va- ne di tendenza. Al contrario, negli ul- lore di riferimento del 1990, mentre quelle del bosco (in verde) mostrano uno sviluppo posi- tivo. Le specie delle zone umide e degli specchi e corsi d’acqua (in blu) sono in aumento ma timi dieci anni, per le diffuse specie di oscillano fortemente. Tutti gli indici parziali sono ottenibili sotto «Ulteriori informazioni». passeracei Picchio muratore, Verzellino e Verdone si deve constatare uno svi- luppo negativo. Mentre per la Pavon- cella, con le intensive misure di prote- zione i motivi per gli sviluppi osservati sono chiari, per le altre specie non sono evidenti. A questo scopo si dovrebbero iniziare studi più dettagliati. Ulteriori informazioni: Lo Stiaccino è rappresentato nell’indice parziale «zone agricole». Quale nidificante sul terre- www.vogelwarte.ch/situazione/nidificanti no, a causa della gestione intensiva dei prati è fortemente diminuito e oggi si trova ancora solo alle quote più elevate. 9
UCCELLI NIDIFICANTI La forte regolazione del livello delle acque provoca il prosciugamento di molte zone umide. Come qui, lungo lo Heideweg sul lago di Bienne: se non vengono falciati regolarmente, i prati paludosi rischiano di venir invasi dai cespugli. Tendenze contrastanti per le specie delle zone umide I dati di 38 specie confluiscono nell’in- non ci sono più state nidificazioni. An- a misure di protezione, gli effettivi po- dice parziale zone umide e specchi e che per il Gabbiano comune la dimi- terono riprendersi e nel 1987 nidifica- corsi d’acqua. Quest’ultimo oscilla for- nuzione è iniziata nettamente prima. vano quasi 3800 coppie. Attualmente temente ma, dall’inizio del nuovo mil- Un tempo nidificava nelle zone umi- il Gabbiano comune è scomparso dal- lennio, è nettamente cresciuto (vedi p. de come il Kaltbrunnerriet, che nel 19° le zone paludose, probabilmente per- 9). A prima vista questo sviluppo può secolo era la colonia più grande del- ché le superfici umide idonee, con ciuffi sorprendere poiché, tra le specie delle la Svizzera. A causa dell’esagerata rac- di carice, sono diventate troppo picco- zone umide, 21 compaiono nella Lista colta di uova, nel 1913 vi nidificava- le. Come la Sterna comune, il Gabbia- Rossa e altre 5 sono ritenute poten- no ancora solo quattro coppie. Grazie no comune nidifica oggi ancora solo zialmente minacciate. Il forte aumen- to dell’indice è determinato da specie che hanno colonizzato la Svizzera solo 4000 di recente. Accanto al Fistione turco e al Cormorano si tratta soprattutto del 3500 Gabbiano reale Gabbiano reale. In totale, a fronte di Gabbiano comune 12 specie con un aumento significati- 3000 Sterna comune Coppie nidificanti vo dal 1990, stanno 10 specie con una 2500 diminuzione. Gli effettivi delle restanti 14 specie sono rimasti stabili. 2000 Le tendenze delle specie con le di- 1500 minuzioni più marcate indicano i limiti della significatività degli indici combi- 1000 nati, soprattutto quando questi ultimi 500 comprendono solo un breve periodo di tempo. Il Chiurlo maggiore ha subi- 0 to le sue forti perdite già a partire dal 1984 1987 1990 1993 1996 1999 2002 2005 2008 2011 2014 19° secolo. Nel 1990 nidificavano an- Oggi il Gabbiano comune, la Sterna comune e il Gabbiano reale nidificano ancora quasi cora solo poche coppie e dopo il 2006 esclusivamente su strutture artificiali, presentano tuttavia sviluppi molto diversi. 10
UCCELLI NIDIFICANTI Nel 2014 il Basettino è comparso in tre regioni per la prima volta quale Dopo una lunga interruzione, dal 2002 l’Airone rosso nidifica di nuovo uccello nidificante; il suo areale di distribuzione principale si trova sem- (quasi) ogni anno. pre ancora lungo la riva meridionale del lago di Neuchâtel. su isole e piattaforme artificiali. Lì vie- cose. Questo sviluppo è problematico zattere, costruite in un numero sempre ne tuttavia messo sempre più alle stret- per specie come la Salciaiola o il Bec- maggiore di luoghi a partire dal 1950, te dal Gabbiano reale. caccino, lungo i fiumi per il Corriere pic- hanno offerto siti sostitutivi e i suoi ef- Per loro natura, le zone umide sono colo e il Piro piro piccolo. Lungo la trat- fettivi sono tuttora in crescita. habitat dinamici. Correzioni e canaliz- ta alpina del Reno questi ultimi sono zazioni dei fiumi, come pure la regola- inoltre fortemente esposti anche al zione dei deflussi degli emissari quale flusso discontinuo dovuto all’esercizio protezione dalle piene, non hanno por- delle centrali elettriche. Alcune specie tato soltanto alla perdita di zone palu- possono essere aiutate mediante strut- dose ma anche al progressivo prosciu- ture artificiali. Durante la prima metà gamento delle zone umide vicine alle del 20° secolo la Sterna comune aveva Ulteriori informazioni: rive. I rari eventi di piena estrema non ad esempio perso sempre più siti di ni- www.vogelwarte.ch/situazione/nidificanti riescono a compensare questo stato di dificazione naturali. Le piattaforme e le Oggi il Gabbiano comune nidifica sempre più frequentemente su zattere e piattaforme costruite originariamente per la Sterna comune. 11
UCCELLI NIDIFICANTI Il Fistione turco è divenuto uno degli ospiti invernali più frequenti. Anche gli effettivi nidificanti sono in continua ascesa. Fistione turco e Cormorano in avanzata Solo poche specie, osservate per la pri- Il Fistione turco nidificava già all’ini- metà circa della popolazione nidifica ma volta in Svizzera negli ultimi 150 zio del 20° secolo sul lago di Costanza sul lago di Neuchâtel, che rappresenta anni quali uccelli nidificanti, hanno po- ma solo dal 1980 si sono cominciate a anche lo specchio d’acqua più impor- tuto installarsi in maniera duratura e trovare nidificazioni fuori da questa re- tante per lo svernamento in Svizzera. aumentare i loro effettivi. Ad esse ap- gione. Da allora gli effettivi sono forte- L’aumento è avvenuto in parallelo alla partengono diversi uccelli acquatici che mente aumentati e nel 2011 sono sta- massiccia ascesa degli effettivi inverna- hanno potuto approfittare delle buone ti stimati a 450 coppie nidificanti. Con li, dovuta al miglioramento della qualità basi alimentari e della creazione di zone 244 nidificazioni sicure, nel 2014 si è delle acque e al conseguente sviluppo di protezione. raggiunto un nuovo valore massimo. La delle alghe della famiglia delle Caracee. La colonizzazione della Svizzera da parte del Cormorano ha avuto luogo 1 nel corso della sua diffusione dall’Eu- 2–10 ropa centrale settentrionale in direzio- 11–20 ne sud. Nel 2001 le prime coppie han- > 20 nuovo nel 2014 no nidificato al Fanel, sul lago di Neu- châtel. Nuove colonie fecero seguito e nel 2014 si sono contate 1503 coppie in 11 colonie. Il tasso di crescita della popolazione nidificante svizzera è in di- minuzione e dal 2008 si situa attorno al 25 % l’anno. Nel loro insieme, gli ef- fettivi europei sembrano non essere più Anche nel 2014 il Fistione turco ha nidificato su nuovi specchi d’acqua, per la prima volta anche in Ticino. La grandezza dei punti corri- sponde al numero massimo di nidificazioni per anno (1980–2014). 12
UCCELLI NIDIFICANTI 1600 Svizzera meridionale 1400 Altipiano centrale e orientale Lago Lemano 1200 Lago di Neuchâtel 1000 Coppie 800 600 400 200 0 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 Gli effettivi nidificanti di Cormorano sono nettamente aumentati soprat- Al Fanel, sul lago di Neuchâtel, in un primo tempo i cormorani nidifi- tutto sul lago di Neuchâtel e, dal 2011, sul lago Lemano. cavano sulle isole, sul terreno. Ora la maggior parte di loro si è sposta- ta su alberi del bosco rivierasco. in aumento. Nel 2012, un censimento a comprendeva 427 nidi. Colonie con ol- Ulteriori informazioni: livello europeo ha fornito una stima di tre 1000 nidi si trovano soprattutto nel- www.vogelwarte.ch/situazione/nidificanti 371 000 coppie della sottospecie sinen- le vicinanze della costa europea. sis, nidificante nell’entroterra, una cifra quasi uguale a quella dell’ultimo censi- mento nel 2006. Confrontate a quelle Indicazioni bibliografiche Keller, V. (2014): Vom Wintergast zum regelmässigen Brutvogel: Brutbestand und Verbreitung der europee, le colonie svizzere sono rela- Kolbenente Netta rufina in der Schweiz. Ornithol. Beob. 111: 35–52. tivamente piccole: nel 2014 la colonia Keller, V. & C. Müller (im Druck): Bestand und Verbreitung des Kormorans Phalacrocorax carbo in svizzera più grande, quella del Fanel, der Schweiz und in Europa. Ornithol. Beob. Nel 2014 le zone di protezione per gli uccelli acquatici istituite dalla Confederazione, qui l’esempio di Champ-Pittet sul lago di Neuchâtel, ospita- vano circa l’80 % delle coppie nidificanti di Cormorano. Le isole e le lagune sono siti di nidificazione importanti per il Fistione turco. 13
UCCELLI NIDIFICANTI MHB mostra lo sviluppo delle specie diffuse Il progetto «Monitoraggio degli uccelli piani altitudinali o per grandi regioni; si sommano. Numerose specie presen- nidificanti diffusi» (MHB) ha avuto ini- possiamo quindi fornire valutazioni sul- tano più o meno sempre delle diminu- zio nel 1999, sulla scia dell’ultimo At- lo sviluppo della distribuzione e degli zioni. Tra le specie che dal 1999 han- lante degli uccelli nidificanti. Con esso effettivi di molte specie relative a que- no perso il 25 % o più dei loro effet- volevamo sviluppare un buon progetto sti spazi. Ogni anno più di 200 perso- tivi troviamo l’Allodola, lo Stiaccino, il di sorveglianza per le specie frequenti e ne partecipano ai rilevamenti. Merlo dal collare, la Cesena, il Becca- molto diffuse. Queste specie vengono fico, il Luì verde e il Pigliamosche. Un altrimenti escluse dai rilevamenti poi- Lenta diminuzione paio di specie, il cui sviluppo all’inizio ché ben pochi ornitologi vogliono pren- Grazie ai rilevamenti annuali in tutto il speravamo di poter documentare con dersi la briga di segnalarle sistematica- Paese, il MHB mostra anche quali spe- il MHB, nel frattempo presentano ef- mente. Con una rete di 267 chilometri cie presentano una lenta diminuzio- fettivi talmente ridotti che per i calcoli quadrati distribuiti in maniera regolare ne. Se si considerano solo singoli anni, delle tendenze dobbiamo far capo ad sul territorio, con il MHB disponiamo di le perdite non sono molto spettacola- altre fonti di dati. Tra queste troviamo un campione rappresentativo di tutto ri. Tuttavia, sul periodo che attualmen- la Sterpazzola, il Forapaglie macchiet- il Paese, quindi anche per determinati te comprende 16 anni, le diminuzioni tato o lo Zigolo nero. Dal 1999 le specie frequenti e diffuse vengono rilevate ogni anno su 267 superfici rappre- sentative di un chilometro quadrato. A partire da questi dati si possono calcolare le tenden- ze per 75 specie. 200 180 > 1000 m < 1000 m 160 140 Indice 120 100 80 60 40 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 Per specie come il Picchio muratore, per le quali effettuiamo mappaggi su molte superfici, si Il Picchio muratore è presente in oltre 170 chi- possono calcolare gli sviluppi degli effettivi anche per differenti piani altitudinali o regioni. lometri quadrati. Ogni anno vengono rilevati Nelle regioni oltre i 1000 m spesso gli effettivi oscillano più fortemente che a quote inferiori. circa 950 territori di questa specie. 14
UCCELLI NIDIFICANTI 120 100 Indice 80 60 40 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 120 100 Indice 80 60 40 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 Dal 1999 il Verzellino ha perso circa un quarto dei suoi effettivi. I motivi di questa diminu- zione non sono chiari. 120 100 Indice 80 Effetti meteorologici a anche un censimento standardizza- breve termine to concepito in maniera esemplare e 60 Il MHB documenta lo sviluppo degli ef- gode quindi da anni di una notevole 40 fettivi di specie diffuse e frequenti. Gli fama nelle cerchie di biostatistica. Gra- 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 effettivi di molti degli uccelli boschivi e zie, in particolare, ad una serie di pub- montani sono più o meno stabili; negli blicazioni di Marc Kéry (Stazione or- ultimi 15 anni numerose specie sono nitologica) e Andy Royle (US Fish and Gli effettivi di Merlo dal collare (sopra), persino leggermente aumentate. Ac- Wildlife Service) sappiamo oggi mol- Beccafico (al centro) e Verzellino (sotto) sono in diminuzione. canto a questi sviluppi sul lungo termi- to di più sulle probabilità di scoprire ne si osservano oscillazioni a breve ter- le varie specie nel corso dell’anno, sui mine che possono essere molto marcate. possibili errori durante i rilevamenti, le Forti oscillazioni di questo tipo sono stime e le modellizzazioni e possiamo Ulteriori informazioni: state osservate tra il 2012 e il 2014. quindi effettuare stime più precise de- www.vogelwarte.ch/situazione/nidificanti L’inverno relativamente rigido 2012/13 gli effettivi. e la primavera iniziata tardi del 2013 hanno causato perdite oltre la media soprattutto agli uccelli stanziali. Sono 160 state colpite una dozzina di specie, tra 140 cui il Picchio rosso maggiore, la Cincia mora, i Rampichini e il Regolo. Durante 120 la stagione riproduttiva 2014 si è tutta- Indice via osservato con sorpresa che le dimi- 100 nuzioni a breve termine dell’anno pre- cedente erano già state praticamente 80 Regolo compensate. Probabilmente ha gioca- 60 Scricciolo to un ruolo anche una certa immigra- Cincia mora zione da altre regioni. 40 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 Utile anche alla ricerca scientifica Grazie al MHB non generiamo solo ten- In anni con inverni rigidi, alcuni uccelli stanziali e migratori parziali come il Regolo, lo Scric- denze per 75 specie, che confluiscono ciolo e la Cincia mora subiscono diminuzioni di un quarto o più, in buone condizioni posso- poi nel SBI®. Il progetto è considerato no tuttavia compensarle di nuovo velocemente. 15
UCCELLI NIDIFICANTI Tendenze degli uccelli che nidificano regolarmente in Svizzera Per ognuno dei 173 uccelli nidificanti1 in Svizzera analizzati regolarmente viene indicata una tendenza positiva, negativa o assente per tutto il periodo di studio (di norma 1990–2014) e per gli ultimi dieci anni (2005–2014). Nessuna tendenza si- gnifica che, nel periodo di studio, non è stata constatata nessuna variazione significativa dal punto di vista statistico; ciò è il caso per popolazioni effettivamente stabili ma anche per effettivi che oscillano fortemente. I colori dell’ultima colonna mo- strano lo status sulla Lista Rossa svizzera (rosso = nella Lista Rossa, arancione = potenzialmente minacciato, verde = non mi- nacciato). I punti indicano specie prioritarie per una conservazione mirata. Specie Tendenza Tendenza Lista Rossa Specie Tendenza Tendenza Lista Rossa 1990–2014 2005–2014 Priorità 1990–2014 2005–2014 Priorità Canapiglia – Colombaccio + + Germano reale + Tortora dal collare + Fistione turco + Tortora selvatica – – Moriglione Cuculo • Moretta + Barbagianni – – • Edredone Assiolo + • Smergo maggiore + + Gufo reale • Francolino di monte • Civetta nana Pernice bianca – • Civetta + + • Fagiano di monte • Allocco Gallo cedrone • Gufo comune3 + Coturnice – • Civetta capogrosso Starna – • Succiacapre – • Quaglia comune Rondone maggiore + + • Tuffetto – Rondone comune2 • Svasso maggiore – Rondone pallido + + Svasso piccolo Martin pescatore • Cormorano + + Gruccione + + Tarabusino + Upupa + • Airone cenerino + + Torcicollo – • Airone rosso + Picchio cenerino3 • Cicogna bianca + + • Picchio verde + Falco pecchiaiolo + + Picchio nero + Nibbio bruno2 + Picchio rosso maggiore + Nibbio reale + + • Picchio rosso mezzano + + • Astore Picchio rosso minore Sparviere + + Picchio tridattilo Poiana + Tottavilla + • Aquila reale + Allodola – – • Gheppio + + • Topino – • Lodolaio + + Rondine montana + + Falco pellegrino + Rondine Porciglione – Balestruccio – • Voltolino Prispolone – Re di quaglie + • Pispola – Gallinella d’acqua Spioncello Folaga + + Cutrettola Corriere piccolo • Ballerina gialla Pavoncella – + • Ballerina bianca Beccaccino – • Merlo acquaiolo Beccaccia – • Scricciolo + Chiurlo maggiore – – • Passera scopaiola Piro piro piccolo – • Sordone Gabbiano corallino + Pettirosso + Gabbiano comune – • Usignolo + Gavina Pettazzurro + Gabbiano reale + + Codirosso spazzacamino + Sterna comune + • Codirosso comune – • Colombella + + Stiaccino – – • 16
UCCELLI NIDIFICANTI Specie Tendenza Tendenza Lista Rossa Specie Tendenza Tendenza Lista Rossa 1990–2014 2005–2014 Priorità 1990–2014 2005–2014 Priorità Saltimpalo + + Picchio muraiolo – + Culbianco + Rampichino alpestre + Codirossone – Rampichino comune + Passero solitario Rigogolo + Merlo dal collare – • Averla piccola – – Merlo + Averla capirossa – • Cesena – • Ghiandaia + – Tordo bottaccio + + Gazza + + Tordela + Nocciolaia Forapaglie macchiettato Gracchio alpino Salciaiola + + • Gracchio corallino + Cannaiola comune Taccola + + • Cannaiola verdognola Corvo comune + + Cannareccione + • Cornacchia nera + Canapino maggiore – Corvo imperiale + Canapino comune + Storno Capinera + + Passera europea Beccafico – – Passera mattugia + Bigia padovana – Fringuello alpino Bigiarella Fringuello + Sterpazzola • Verzellino – Luì bianco + + Venturone alpino Luì verde – • Verdone – Luì piccolo + Cardellino – – Luì grosso – – • Lucherino + Regolo + Fanello Fiorrancino – Organetto minore + Pigliamosche – – Crociere + Balia nera + Ciuffolotto scarlatto + Basettino Ciuffolotto – Codibugnolo + Frosone + Cincia bigia + Zigolo giallo + C. alpestre o C. dei salici2 + Zigolo nero + • Cincia dal ciuffo + Zigolo muciatto + Cincia mora – Ortolano – – • Cinciarella + Migliarino di palude – Cinciallegra + Strillozzo – • Picchio muratore – 1 Una specie viene considerata come nidificante regolare se ha nidificato in Svizzera in almeno nove degli ultimi dieci anni. Senza le specie introdotte (ad es. Cigno reale, Casarca, Fagiano comune) sono 176 spe- Ulteriori informazioni: cie. A causa della mancanza di dati, per il Picchio dorsobianco, la Balia dal collare e la Passera d’Italia non www.vogelwarte.ch/situazione/nidificanti può essere effettuata nessuna valutazione. 2 Periodo di studio 1999–2014 3 Periodo di studio 1995–2014 Specie che nidificano in maniera irregolare o eccezionalmente Indicazioni bibliografiche Dal 2000, altre 26 specie hanno nidificato in maniera irregolare o eccezional- Müller, C. (2015): Seltene und bemerkenswerte mente in Svizzera. Per quanto possibile, i loro effettivi nidificanti vengono do- Brutvögel 2014 in der Schweiz. Ornithol. Beob. 112: 189–202. cumentati in maniera completa (tabella disponibile in Internet). 17
UCCELLI NIDIFICANTI Priorità 2014 per l‘Atlante: i nidificanti in colonie Con l’Atlante degli uccelli nidifican- Corvo comune in ascesa, Topino in scoperte solo ora grazie a ricerche più ti 2013–2016 desideriamo verificare caduta libera mirate). dove, in Svizzera e nel Principato del A partire dalla prima nidificazione di Dalla metà del 20° secolo nel nostro Liechtenstein, nidificano quali e quanti Corvo comune in Svizzera nel 1963, Paese il Topino è in diminuzione. Il nu- uccelli. Obiettivo di questo censimento gli effettivi sono in continuo aumen- mero delle colonie nei Cantoni Fribor- è di ottenere un quadro d’insieme del- to. Dopo che, nel 1998, era stata su- go, Berna e Soletta si è ridotto da 43 la situazione e degli sviluppi della no- perata per la prima volta la soglia del- (1980) a 14 (2014). Il drastico calo de- stra avifauna. Poiché gli uccelli dipen- le 1000 coppie, negli ultimi anni l’a- gli effettivi si rispecchia anche in una dono da habitat diversificati, la loro si- scesa è continuata e nel 2014 si sono distribuzione con più lacune rispetto tuazione rispecchia quella della natura raggiunte 6622 coppie – un nuovo re- all’ultimo Atlante. Una grossa lacuna in generale e del paesaggio. cord! In maniera corrispondente, anche si delinea nel Canton Vaud. Gli effettivi Nel 2014 i nidificanti in colonia sono l’areale di distribuzione della specie si oscillano tuttavia fortemente, a segui- stati una delle priorità dei lavori dell’At- è nettamente espanso: rispetto all’ul- to delle condizioni meteorologiche nel lante. Tra queste specie troviamo il Cor- timo Atlante il Corvo comune è stato Sahel, dove svernano i Topini dell’Eu- morano, l’Airone cenerino, i Gabbiani scoperto in 70 nuovi quadrati Atlan- ropa centrale, e dell’offerta variabile di comune e reale, la Sterna comune, il te (10 × 10 km). Nel 2014 ha nidificato siti di nidificazione idonei. Topino, la Taccola e il Corvo comune. per la prima volta in Vallese e nel Can- Accanto al rilevamento di tutte le colo- ton Turgovia. Anche nell’areale origi- nie conosciute, si dovevano cercare an- nale la specie ha densificato le sue po- Ulteriori informazioni: che nuove colonie. In questo modo vo- polazioni, fondando nel 2014 nume- www.vogelwarte.ch/atlas levamo determinare gli effettivi totali. rose nuove colonie (oppure sono state colonie 2013–2014 1993–1996 1993–1996 & 2013–2014 2013–2014 colonie 2013–2014 1993–1996 1993–1996 & 2013–2014 2013–2014 Le cartine di confronto dei quadrati Atlante occupati nei periodi 1993–1996 e 2013–2014 mostrano chiaramente il diverso sviluppo degli effetti- vi: mentre per il Corvo comune (sopra) sono stati occupati molti nuovi quadrati, per il Topino (sotto) il quadro è molto differente. 18
L’occupazione di edifici da parte del Ron- done maggiore è una storia di successi, mentre per i nidificanti nelle rocce la si- tuazione è diversa: la grande maggioran- za dei quadrati Atlante in montagna sembra abbandonata, risp. attende ancora una conferma.
Capinera Il punto sulle migrazioni La sorveglianza degli uccelli migratori nel bacino mediterraneo, come la Ca- delle liste di specie dal 2010. La data fa essenzialmente capo alle osservazio- pinera, sembra essere stato influenza- per la quale la sua presenza è se- ni inserite in ornitho.ch dagli ornitologi to dal bel tempo della prima metà di gnalata sul 40 % delle liste di specie volontari, in occasione delle loro escur- marzo. Rara in inverno, questa spe- si situa in media attorno al 29 mar- sioni. In periodo di migrazione le zone cie arriva in Svizzera tra inizio marzo zo (2007–2014). Varia tuttavia a di- umide sono molto frequentate dagli os- e metà aprile. Tra il 21 aprile e il 20 pendenza delle condizioni meteoro- servatori perché è in questi luoghi che si maggio è segnalata in media sull’84 % logiche. Così, nel 2013, quando la concentrano numerosi migratori. Analo- gamente, il passo degli uccelli è ben se- guito in alcuni luoghi favorevoli che ca- nalizzano i migratori, come i passi. Sul resto del territorio, ad eccezione di qual- 100 che pianura agricola ben frequentata 2007–2014 Liste di specie complete (%) dagli ornitologi, il passaggio è spesso 80 2013 poco seguito dal punto di vista quan- 2014 titativo. Per trasmettere le loro osser- 60 vazioni, gli ornitologi possono riempire una lista completa delle specie osserva- 40 te in un dato luogo durante un periodo di tempo da una a qualche ora. Queste informazioni permettono di determina- 20 re la frequenza degli uccelli. 0 Ritorni precoci 2.3. 12.3. 22.3. 1.4. 11.4. 21.4. 1.5. 11.5. 21.5. 31.5. 10.6. 20.6. Nella primavera 2014, il ritorno dei mi- L’arrivo precoce della Capinera nel 2014 è ben illustrato dalla percentuale delle liste di spe- gratori che svernano principalmente cie complete sulla quale la specie è menzionata. 20
U C C E L L I D I PA S S O temperatura media di marzo era di 10000 1,5–3 °C sotto la norma, la Capinera ha superato la soglia del 40 % delle li- 8000 ste di specie attorno all’8 aprile, men- Indice di presenza tre nel 2014, con temperature di 2 °C oltre la norma in marzo, l’ha superata 6000 già attorno al 19 marzo. Queste varia- zioni sono importanti poiché la data di 4000 arrivo può avere un influsso sulla data di deposizione delle uova e sul suc- cesso riproduttivo. Le condizioni miti 2000 di inizio marzo hanno influenzato an- che altri migratori, come ad esempio il 0 Pendolino, il cui passo è iniziato dieci 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 giorni più presto degli anni preceden- ti. Al contrario, l’ondata di aria pola- L’intensità del passo postnuziale di Frosone varia molto da un anno all’altro, a dipendenza re che ha attraversato il nostro Paese del successo riproduttivo e della disponibilità di nutrimento. alla fine di marzo ha ritardato il pas- saggio di alcuni migratori a lungo rag- gio, come la Rondine e la Cutrettola. Movimenti postnuziali L’autunno 2014 è stato marcato da una forte migrazione di cinciarelle e, in misura minore, di cinciallegre, così come da un massiccio passo di frosoni. Nel caso delle cince, il passo si è con- centrato verso la metà di ottobre, con massimi totali giornalieri che hanno raggiunto i 1500 individui per la Cin- ciarella e poco più di 1200 per la Cin- ciallegra. Anche alla stazione d’inanel- lamento del Col de Bretolet (Canton Vallese), il numero di catture di cincia- relle è stato più elevato della norma, con un totale di 1571 individui, men- tre la media degli ultimi dieci anni si situava sui 937 individui. I frosoni in migrazione possono essere osservati quasi ovunque ma alcuni siti sono partico- La migrazione postnuziale dei fro- larmente favorevoli e sono quindi sorvegliati regolarmente dagli ornitologi. soni ha battuto tutti i record, supe- rando i massimi precedenti del 1994 e 2011. Tra la fine di settembre e la fine il caso per la Bigiarella, per la quale Nell’insieme, il passo postnuzia- di ottobre al Subigerberg, nel Giura l’indice di presenza era due volte supe- le dei limicoli è risultato appena nella solettese, sono stati censiti ben 26 777 riore alla media degli ultimi dieci anni, media degli ultimi dieci anni o appena individui, dei quali 6502 il 9 ottobre (P. come pure per il Regolo e il Fiorranci- al di sotto di essa. Ciò è senza dubbio Frara, L. Arn et al.), il totale giornalie- no. Per questi ultimi la frequenza sul- legato al fatto che i mesi di settembre ro più elevato mai segnalato in Sviz- le liste di specie era da due a tre vol- e ottobre sono stati caldi e con poche zera. Al Col de Bretolet, con 302 in- te più elevata rispetto alla media degli precipitazioni. Il passo della Pavoncella dividui (M. Thoma, S. Althaus et al.) anni precedenti. E’ interessante notare è stato particolarmente modesto, due è stato raggiunto un nuovo record di che, secondo i risultati del Monitorag- volte più debole che la media dei die- catture. Finora il massimo era stato di gio degli uccelli nidificanti diffusi, an- ci anni precedenti. 119 catture nel 2011. Come nel 2011 che i loro effettivi nidificanti in Sviz- la specie è rimasta più frequente del zera erano nettamente più elevati nel solito per tutto l’inverno 2014/2015. 2014 rispetto al 2013 e, per il Fiorran- Nel 2014 alcuni passeracei insetti- cino, hanno raggiunto un nuovo valo- vori si sono mostrati più abbondanti ri- re massimo dall’inizio del programma spetto agli autunni precedenti. E’ stato di sorveglianza nel 1999. 21
U C C E L L I D I PA S S O Afflusso di luì orientali A volte, nel campo del suo binocolo, omologazione svizzero. Il Luì forestie- numero di casi omologati è passato l’ornitologo trova un uccello che non si ro è una di queste specie osservate ra- da cinque, prima del 2000, a otto tra aspettava, smarritosi più o meno lon- ramente in Svizzera. Proveniente dalla il 2000 e il 2009, poi a 42 dal 2010, tano dai suoi quartieri abituali. Nell’at- Siberia, normalmente sverna nell’Asia dei quali 11 nel 2013 e 25 nel 2014. tività sul campo questi incontri sono sudorientale. Ogni autunno un certo La crescita molto recente del numero sempre momenti forti. Per poter es- numero di individui parte in direzione di dati in Svizzera e in Europa non è sere riconosciute senza ambiguità dal- dell’Europa occidentale. In aumento probabilmente dovuta solo all’aumen- la comunità scientifica, queste osser- negli ultimi anni, il passaggio di que- to dell’intensità di osservazione ma ri- vazioni devono essere ben documen- sta specie in Svizzera ha raggiunto un flette un reale aumento. tate e omologate dal Comitato di nuovo record nell’autunno 2014. Il Nel 2014 si è mostrata in tre occa- sioni un’altra specie molto rara di Luì: alla fine della primavera tre luì verda- stri hanno soggiornato in siti per loro n = 1, 2014 n = 2, 2014 idonei alla riproduzione: due nelle Pre- n = 1, prima del 2014 alpi friborghesi (J. Gremaud et al.) e un n = 2, prima del 2014 altro nel Giura solettese (W. Christen, n = 6, prima del 2014 T. Lüthi, U. Esslinger). Si tratta del se- condo, terzo e quarto dato per la Sviz- zera e dei primi per la primavera. An- che lei di origine orientale, questa spe- cie sta lentamente espandendo verso ovest il suo areale di distribuzione. Indicazione bibliografica Marques, D. A., M. Thoma & F. Schneider (2015): Oiseaux rares et observations inhabituelles en Su- isse en 2014. 24e rapport de la Commission de Osservazioni di Luì forestiero in Svizzera, 1961–2013 (in nero) e 2014 (in rosso). l’avifaune suisse. Nos Oiseaux 62: 155–174. Comitato di omologazione svizzero Il Comitato di omologazione svizzero (COS) è un gruppo di esperti indipendenti. Il suo compito è quello di verificare se le osserva- zioni inusuali di uccelli in Svizzera sono suf- ficientemente documentate per essere inse- rite nella bibliografia scientifica. Ciò concerne, da un lato, specie generalmente rare in Sviz- zera, dall’altro specie più frequenti ma inso- lite dal punto di vista spaziale o temporale, oppure specie che nidificano per la prima vol- ta in Svizzera. Il COS pubblica ogni anno un rapporto, in tedesco nella rivista «Der Orni- thologische Beobachter» e in francese nella rivista «Nos Oiseaux». Spesso nascosto tra il fogliame, il Luì fore- Uno dei tre luì verdastri che hanno soggior- stiero può essere scoperto grazie al suo ri- nato in Svizzera nella primavera 2014. Ulteriori informazioni: chiamo acuto, simile a quello della Cincia mora. www.vogelwarte.ch/cos 22
U C C E L L I D I PA S S O Il successo di ornitho.ch, ora anche con App La piattaforma Internet ornitho.ch è sta- ulteriore sviluppo. Questo gruppo viene ed insetti. Grazie ad una cartina che si ta creata nel 2007 per rilevare le osser- diretto da Hans Schmid della Stazione basa su OpenStreetMap e ad un rilievo vazioni occasionali in tutta la Svizzera e ornitologica di Sempach. della NASA, ciò è possibile in tutta Eu- nelle regioni limitrofe. Grazie ad una rete Nell’autunno 2014 ha potuto esse- ropa. L’impegno richiesto per lo svilup- di osservatori, creatasi sull’arco di decen- re posata un’importante pietra miliare: po di questa App è stato notevole: sol- ni e che a quel momento comprendeva il lancio dell’App di ornitho NaturaList. tanto la preparazione della cartina ha ri- circa 1500 collaboratrici e collaboratori, Senza dover far capo ad un collegamen- chiesto 90 000 ore di esercizio su server! questa nuova possibilità di segnalare le to Internet, con questa App si possono osservazioni è stata subito attivamente inserire in maniera molto semplice su utilizzata e si è ben presto imposta quale smartphones android le proprie osser- centrale d’informazione per l’ornitologia vazioni, già sul campo. Accanto agli uc- Download e istruzioni: svizzera sul campo. Da allora il numero celli possono venir annotati anche altri www.vogelwarte.ch/situazione/migrazione di segnalazioni è quadruplicato: solo nel animali come mammiferi, anfibi, rettili 2014 sono stati registrati 1,4 milioni di osservazioni e 16 milioni di visualizzazio- ni della pagina. Specialmente per quan- 1600000 to riguarda i rilevamenti in corso per l’At- lante degli uccelli nidificanti 2013–2016, Numero di segnalazioni 1200000 ornitho.ch si sta rivelando un’insostitu- ibile piattaforma per lo scambio di dati. La ditta vallesana Biolovision S.à.r.l., 800000 che l’ha sviluppato e che lo gestisce, ha nel frattempo messo in funzione piatta- 400000 forme di segnalazione simili anche per tutta la Germania, l’Austria, l’Italia e la Polonia, in Catalogna e nei Paesi Baschi, 0 come pure in molte regioni della Francia. 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Un gruppo di coordinamento interna- Dal 2007 il numero di segnalazioni registrate su ornitho.ch è quadruplicato. Oggi, in media, zionale garantisce un accompagnamen- ogni giorno si aggiungono quasi 4000 nuove osservazioni, in giornate di punta le segnala- to scientifico e coordina i lavori per un zioni sono oltre 12 000. 23
U C C E L L I D I PA S S O Calcolare tendenze a partire da osservazioni occasionali Il modo migliore per calcolare le ten- denze degli effettivi è partendo da progetti standardizzati come i censi- menti degli uccelli acquatici. Ci inte- resserebbe tuttavia anche sapere, ad esempio, come si modifica nel tem- po la presenza di limicoli in migrazio- ne. Già dagli anni ottanta si è tentato di ricavare informazioni sulle tenden- ze a partire dalle osservazioni occa- sionali, raccolte tramite il Servizio di informazione (SI). Tramite i «massimi locali delle pentadi», che per ogni lu- ogo e periodo di cinque giorni (penta- di) considerano solo il numero massi- mo d’individui, si opera una correzione del fatto che il numero di osservazio- ni vari molto a dipendenza del luogo. La Gavina arriva da noi con le prime ondate di freddo. Le gavine che arrivano in Svizzera sono Se si sommano i massimi per tutte le sempre meno. pentadi di un anno, si ottiene un in- dice annuale, la «somma dei massimi Indicazioni bibliografiche locali delle pentadi» (SOPM). Zbinden, N., M. Kéry, G. Häfliger, H. Schmid & V. Keller (2014): A resampling-based method for ef- L’indice SOPM diviene tuttavia poco fort correction in abundance trend analyses from opportunistic biological records. Bird Study 61: realistico se la pressione di osservazio- 506–517. ne aumenta. Abbiamo quindi ora svi- luppato un metodo con il quale questo aumento delle osservazioni occasiona- media delle SOPM così ottenute risulta spesso tendenze molto poco realistiche. li può venir corretto. In un primo pas- l’Indice standardizzato annuale di pre- La procedura a campioni scelta sembra so si estrae, per ogni anno e da tutte le senza per anno. perciò correggere bene l’aumento del- segnalazioni, un campione casuale del- Per verificare se questo indice di pre- la pressione d’osservazione. Se è garan- le dimensioni del numero di osservazio- senza è plausibile, l’abbiamo confronta- tita una buona copertura dal punto di ni negli anni con la pressione di osser- to con l’indice risultante dai censimen- vista geografico, anche a partire da os- vazione minima. Per questo campione ti degli uccelli acquatici. Per la maggior servazioni occasionali si possono quindi viene quindi calcolata la SOPM. Ques- parte delle specie i valori dell’indice mo- stimare tendenze. Questo procedimen- ta procedura viene ripetuta molte vol- stravano una buona concordanza, men- to non può tuttavia sostituire progetti te con sempre nuovi campioni. Dalla tre dalle SOPM non corrette risultavano standardizzati di sorveglianza. 2.5 1000 2 800 1.5 600 Indice Indice 1 400 0.5 200 0 0 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 Secondo i censimenti degli uccelli acquatici (in blu), gli effettivi invernali di Gavina (a sinistra) sono diminuiti, mentre l’indice SOPM non corretto, calcolato da osservazioni occasionali (in rosso) mostra un aumento. L’indice di presenza standardizzato (in verde) mostra invece una diminuzione simile alla tendenza osservata con i censimenti. Per l’Airone bianco maggiore (a destra) il massiccio aumento si riduce a valori più realistici. 24
U C C E L L I D I PA S S O 180 160 140 Indice di presenza 120 100 80 60 40 20 0 1990 1994 1998 2002 2006 2010 2014 Gli effettivi nidificanti di Pittima reale sono in massiccia diminuzione in Dal 1990 l’indice di presenza della Pittima reale è nettamente estese parti d’Europa, per questo anche da noi gli uccelli di passo di- diminuito. ventano sempre più rari. Diminuzione presso molti limicoli di limicoli, come ad esempio il Corrie- di uccelli provenienti dalle popolazio- Con l’indice standardizzato di presen- re piccolo, la Pavoncella, il Combatten- ni francesi e spagnole in crescita, dal za, per gli uccelli svernanti e di passo te, il Totano moro e il Piro piro piccolo, 2000 il Grifone è un ospite che com- abbiamo a disposizione uno strumen- presentano un quadro simile pare da noi ogni anno. Soprattutto a to con il quale possiamo calcolare ten- partire dal 2005, sempre più spesso denze significative, basandoci su osser- Grifone in arrivo hanno luogo anche vere e proprie «in- vazioni occasionali. Per altri uccelli di passo si osserva vasioni». In questi casi vengono os- Per una data specie, l’importanza un’altra evoluzione. Nel 20° secolo servati in parte anche gruppi di una della sua presenza nel nostro Paese è e fino al 1990 il Grifone era compar- certa dimensione, come ad esempio sempre anche un indice dello sviluppo so in Svizzera solo da una a tre volte 54 individui il 28 maggio 2005 presso generale dei suoi effettivi. In vaste par- per decennio. Da allora, probabilmen- Baulmes (Canton Vaud; P.-A. Ravussin) ti d’Europa gli effettivi di molti limico- te grazie al progetto di reintroduzio- e 53 individui il 17 luglio 2014 nella re- li sono sotto pressione. Per la maggior ne in Francia, si è constatato un netto gione dello Wistätthore/Saanen (Can- parte delle specie le cause sono la per- aumento delle osservazioni. A causa ton Berna; A. Jordi). dita di habitat nelle regioni di riprodu- zione, di passo e/o di svernamento (so- prattutto prosciugamenti), in parte an- che intensificazioni dello sfruttamento delle regioni di cova, i cambiamenti cli- matici e la pressione venatoria. In Europa la Pittima reale nidifica so- prattutto su prati e pascoli umidi, con erba bassa, sfruttati in maniera esten- siva. A partire dagli anni sessanta, le conseguenze dei cambiamenti strut- turali dell’agricoltura moderna hanno avuto effetti negativi. A seguito di ciò in Olanda, dove nidifica il 90 % di tut- te le pittime reali dell’Europa occiden- tale, negli ultimi dieci anni gli effetti- vi si sono ridotti a meno della metà. Negli ultimi 15 anni, a livello mondia- le gli effettivi sono diminuiti di quasi il 30 %. Questa tendenza si conferma an- che nell’indice di presenza degli uccelli di passo in Svizzera: dal 1990 la curva Il Grifone viene osservato sempre più spesso, anche in gruppi, come nel luglio 2014 sopra è decisamente in discesa. Altre specie Plaffeien (Canton Friborgo). 25
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