A COMUNITÀ CRISTIANA - SPERARE...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Riflessioni del Parroco Comunità Cristiana di Celadina n. 15 - Ottobre 2020 Riflessioni del Parroco rimettiamoci in cammino I cristiani dovrebbero essere così; tut- ti noi dovremmo essere così: capaci Il trauma dell’epidemia che ha travolto all’inizio del nuovo anno l’intero di portare il peso della responsabilità pianeta riattiva fatalmente la tentazione della chiusura e “del muro” nel- Don Davide Galbiati degli altri e insegnare agli altri a fare la misura in cui anche l’amico, il più prossimo, il famigliare può essere altrettanto, perché si possa realizzare portatore di malattia, agente potenziale di contagio. È la natura “terrori- per sé e per gli altri quella gioia che stica” del virus; esso spariglia ogni distinzione convenzionale tra amico e «Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. tutti cerchiamo. nemico, conosciuto e ignoto, prossimo ed estraneo. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni La pandemia ha generato un mecca- Senza volto, dall’identità incerta, invisibile, il virus è un intruso che abita giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro nismo strano, che dobbiamo lasciarci in noi e tra di noi. La sua presenza dappertutto mette sotto scacco tutti i che entravano nel tempio. Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare alle spalle: ha esasperato il bisogno da processi difensivi più consolidati. nel tempio, li pregava per avere un’elemosina. Allora, fissando lo sguardo su di lui, parte nostra di un muro per difenderci, Il distanziamento sociale ha così dovuto riabilitare forzatamente l’irrigidi- Pietro insieme a Giovanni disse: “Guarda verso di noi”. Ed egli si volse a guardarli, per proteggere la nostra identità; ab- mento del confine, la chiusura al posto dell’apertura, la scissione piuttosto sperando di ricevere da loro qualche cosa. Pietro gli disse: “Non possiedo biamo costruito muri per la protezione, dell’integrazione. né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, non solo tra noi e i nemici, ma anche àlzati e cammina!”. Lo prese per la mano destra e lo sollevò. Di colpo i suoi piedi nella famiglia, tra noi, tra parenti, tra (Massimo Recalcati, “La Tentazione del Muro - Lezioni brevi per un e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare; marito e moglie, tra padre e madre. lessico civile”, Feltrinelli Editore Milano, Maggio 2020) ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.» Il rischio serio è che quello che è nato come strumento di prudenza nei con- (Atti 3,1-9) fronti della pandemia diventi uno stile Poi studieremo come, ma deve ripar- Noi siamo un po’ come i discepoli di vita, ci porti a distanziarci troppo per tire, deve assumersi questa respon- davanti al paralitico: non possiedono non correre pericoli. Dobbiamo fare in sabilità, anche se saremmo tentati di soldi, non hanno oro, né argento, Questo paralitico campava sull’elemo- finalmente sono cadute le squame dai il percorso della comunità, rico- modo che questa distanza non diventi rimanere seduti. L’immagine della ri- ma dicono: “Alzati e cammina!”. sina della gente. Il fatto che i discepoli nostri occhi e abbiamo visto la realtà struirlo sapendo che la pandemia, strutturale nella nostra vita. partenza può essere quella della madre E il paralitico guarito riprende in mano lo rimettano in piedi gli toglie l’unica per quella che è. Abbiamo visto crol- oltre ad aprirci gli occhi, ci ha tolto che, stanca, se ne sta seduta, prenden- la sua vita. Anche noi riprendiamoci Io ritengo che la “carità”, che il Papa fonte per vivere: da quel momento in lare illusioni che ci davano sicurezza. anche un po’ le forze. Ci siamo resi conto dosi un momento di riposo. Quando chiama “fraternità”, “solidarietà”, in mano la nostra vita, la nostra storia poi quell’uomo non può più chiedere che prima eravamo affaticati perché vede il figlio che ha bisogno di lei, non Quante volte durante la pandemia qual- “condivisione”, sia l’antidoto contro e proviamo a ricostruirla, nonostante l’elemosina. Ha gambe solide e brac- volevamo portare avanti troppe cose. vorrebbe alzarsi, ma lo fa per il dove- cuno mi diceva: “Ah, ne usciremo mi- questo rischio: quando uno si chiude tutti i limiti, le precauzioni, la precarietà cia forti per lavorare. La pandemia forse ha finalmente fat- re che nasce dall’amore verso il figlio: gliori”. Io rispondevo, e mi si diceva che in se stesso, muore! ecco, noi dobbiamo proprio imparare della situazione attuale, ricordando Ma c’è un problema: per uno che è to capire a qualcuno che è ora di fer- ero un po’ cinico: “Il dolore non ha mai È per questo che sento che la nostra a muoverci in nome di quell’amore che la Chiesa non è fatta solo dai campato tanto tempo seduto, rimetter- marsi per incominciare un cammino generato grandi conversioni, la pau- comunità ha bisogno di ripartire… che ci lega agli altri. preti: la Chiesa siamo tutti noi! si in piedi, ridisegnare la propria vita, nuovo, che dobbiamo intraprendere ra non genera mai conversione... È la costruire percorsi nuovi è qualcosa di con la nostra intelligenza e con la sa- gioia che genera la conversione!”. faticoso. Alla gioia della guarigione pienza del Vangelo, che ci invita alla corrisponde il peso della responsabi- Ciascuno uscirà da questa situazione conversione. “Conversione” non vuol lità di quello che deve fare dopo. a seconda di come lui stesso decide di dire diventare più buoni, ma diventa- uscirne. Tutto quanto abbiamo visto e re capaci di leggere la realtà e scoprire Ho usato l’immagine del paralitico per vissuto ci ha aperto gli occhi e questo in questa realtà il modo migliore, più illustrare la situazione che noi viviamo ci fa anche bene. è ora di incominciare bello, per la mia vita, ma anche la vita come Chiesa, come cristiani: siamo un un cammino nuovo, Oggi però il Signore ci ha guariti, ci ha degli altri. Questo è il compito che po’ paralitici anche noi, ci siamo un che dobbiamo intraprendere rimesso in piedi. Ora è nostro compi- dobbiamo assumerci: essere respon- po’ seduti. Per me questo tempo non con la nostra intelligenza e to, nostra responsabilità ricostruire sabili anche degli altri! è stato inutile, è stato un tempo in cui con la sapienza del Vangelo, che ci invita alla conversione. La Carità è l’antidoto IN COPERTINA: Più di cinquant’anni di matrimonio. Giorgio e Rosa hanno alle spalle una vita insieme, senza essersi mai separati, neppure per un solo giorno. a che “il muro” non infetti Giorgio e Rosa il nostro spirito, rendendo Lui, a marzo, è stato ricoverato all’Ospedale di Cremona per il Covid-19. Giorgio è una per- sona straordinaria: mai un lamento, sempre un grazie. è però triste perché vorrebbe tornare ciò che è “strumento” a casa dalla sua Rosa. di prudenza un modo di vivere. Qualche giorno dopo anche lei viene ricoverata in un altro reparto dello stesso ospedale e, quando le condizioni di Rosa migliorano, due dottoresse preparano loro una sorpresa: li portano nella stessa stanza, dove finalmente possono incontrarsi. È un momento indimen- ALZATI E La paura non genera mai ticabile anche per i presenti, che non possono trattenere le lacrime. Per Giorgio e Rosa la gioia di rivedersi, parole dolci e quell’abbraccio che spiega tutto. conversione. È la gioia che genera la conversione! CAMMINA! Rosa è morta il 16 luglio... 2 3
Vita della Chiesa Comunità Cristiana di Celadina n. 15 - Ottobre 2020 Vita della Chiesa Il Nemico e il silenzio inghiottito in un mese un’intera comu- nità, oltre 4500 persone! Si è capita la mano di Dio dietro quella del medico, dell’infermiere, del sacer- uomini che cercano Dio: non tra i morti, ma tra i vivi! davvero l’importanza del commiato, dote, ossia di tutti coloro che operano Più volte la Chiesa si è trovata ad af- La pandemia attraverso lo sguardo di due teologi: nel momento in cui tutti questi defunti la carità per i fratelli! frontare situazioni storiche drammati- Giuliano Zanchi e Tomáš Halík ne sono stati privati. Il teologo Tomáš Halík, ne “Il segno che. Si pensi alla distruzione del Tem- Al tempo stesso ci ha consolato con- delle chiese vuote - Per una ripartenza pio di Gerusalemme, in cui Gesù aveva Gianpietro Filoni statare quanti, come medici, infermie- del Cristianesimo” ², scrive: “Forse pregato e insegnato: si sostituì il tem- ri, personale paramedico, sacerdoti, questo tempo di edifici ecclesiali vuoti pio demolito con la mensa familiare. A volte il nemico ti prende alle spalle operatori della distribuzione alimenta- mette simbolicamente in luce il vuoto Oppure si pensi al V secolo dopo Cri- e improvvisamente la tua normalità è re, hanno tentato di alleviare le fatiche nascosto delle Chiese e il loro possi- sto, quando i cristiani furono accusati rotta e spezzata. Spesso la comparsa e il dolore di tanti! bile futuro, se non si compie un serio della caduta di Roma. di un nemico, nascosto dietro le trame tentativo per mostrare al mondo un Ci vorranno parole nuove, magari pre- Forse questo nostro tempo richiede di una disgrazia epocale, ci fa reagire volto del Cristianesimo completamen- cedute da un rispettoso silenzio! un cambiamento non solo a livello di in modi superficiali, ridicoli e persino te diverso”. Afferma inoltre che si è Del tempo del Covid-19, non dimenti- civiltà, ma una nuova teologia e una sciocchi. pensato troppo a convertire il mondo e nuova visione di Chiesa? cheremo facilmente le immagini delle poco a convertire noi stessi; insomma, Così è stata l’apparizione del Covid-19, bisogna progettare su di noi un cammi- In questo drammatico momento ci chiese vuote. Questa pandemia è giun- prima sentita come lontanissima, poi no, che dall’essere cristiani ci trasfor- soccorre, tuttavia, la spiegazione che, ta a ridosso della Quaresima 2020. vicina, ma che non ci avrebbe riguar- mi in divenire cristiani. la mattina del 18 giugno 1847, Søren Si pensava ad un tempo breve, invece dato se, serrati nei nostri gusci, fossimo Kierkegaard pronunciò nella Chiesa è durata (e ancora dura…) un tempo Il segno delle chiese vuote e l’astinenza rimasti separati e distanziati. Scoprire la mano di Dio dietro quella del medico, dell’infermiere, del sacerdote... di tutti di Nostra Signora di Copenaghen nel coloro che continuano a lavorare per noi quando ci troviamo in difficoltà... troppo lungo, perché le cose ritorni- dai servizi religiosi devono trasformar- Quante parole, quanti discorsi, quanti no come prima: in centinaia di chiese, si in opportunità per riflettere e impe- suo primo sermone, commentando il dibattiti! Ognuno a dire la sua, pochi sibili e vedono il progresso come una Per la prima volta nella storia non moschee, sinagoghe, templi buddisti gnarsi in un cammino che va al cuore versetto del Vangelo “Venite a me, voi ad approfondire: quel che stava acca- strada che conduce ad una pianura er- si è celebrata la Pasqua: privazione non si sono più svolte funzioni. del Vangelo. Anche oggi Cristo bussa tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi dendo non era una breve pausa al no- dolorosa o segno dei tempi? alla porta, ma... da dentro la chiesa per darò ristoro.” (Matteo 11,28). bosa e sicura. Anche ora, nel 2020, è Ci si può interrogare se la chiesa stro correre, ma piuttosto l’irrompere accaduto. Usciti dalle grandissime ca- uscire, come se le nostre chiese fossero Spiega il filosofo: “Tutti, nessuno di una nuova modalità di vita, che forse Secondo lo Zanchi, per la Chiesa, pro- vuota sia un segno e quale segno? tastrofi del ‘900, ci si illudeva di proce- dei sepolcri museali da cui il Vangelo escluso, non uno solo. Tutti sono op- l’uomo da tempo già aveva nell’anima. vata dalla privazione della Carità e liberato possa attraversare di nuovo le dere diritti verso un illimitato e sicuro Ci si chiede: dove è Dio? pressi e affaticati e il Vangelo invita della Liturgia, la Parola sapiente è di- strade del mondo. I grandi scrittori del ‘900 europeo nei progresso; si credeva che l’insicurezza venuta l’atto che si poteva offrire come L’errore più grande, in cui si può in- tutti, poiché nel cammino della vita loro romanzi avevano da tempo in- non appartenesse più alla dimensione sacramento della prossimità di Dio. La correre, è quello di immaginare un Dio Il segno della chiesa vuota ci dice che tutti, anche il più fortunato, è oppres- dicato un tema inquietante e tragico: umana. Non è così! Non sarà così! Il Provvidenza ha voluto che la presenza adirato per i nostri comportamenti; la nuova Galilea per cercare il Risorto so e affaticato e il Vangelo è offerta di l’uomo contemporaneo porta dentro male, il “nemico”, come Zanchi defini- di un grande Papa, come Francesco, un uomo religioso dovrebbe scoprire pasquale è altrove, dove sono gli vita per tutti.” ³ di sé i segni di una malattia, da cui la sce questa pandemia, è qui tra noi e ci ci rassicurasse e incoraggiasse a “non sua vita è condizionata e da cui non pone domande tragiche ed ineludibili. temere” nel pieno della tempesta. riesce a guarire. Ne ho avuto confer- È azione tipicamente umana, nel dram- E questo monito dovrà propagarsi alle ma, rileggendo “La montagna incan- ma, di fronte al male, chiedersi il per- singole comunità: al momento del tata” di Thomas Mann. ché. Il biblico Giobbe ne è un esempio. ritorno “alla normalità” si dovranno scoprire cose nuove, non usando gli La chiesa Tra tante parole e vuota Per secoli gli uomi- otri vecchi, come recita il vangelo. articoli letti, la ri- flessione di Giu- Ma Dio ni, persino uomini Persino il “mola mia”, incisiva espres- Può essere liano Zanchi, nel dov’è? religiosi, hanno visto sione dialettale bergamasca, o altre un segno? suo breve scritto “I Dio come il respon- espressioni come “andrà tutto bene” L’uomo dovrebbe sabile del nostro Si è pensato giorni del nemico - e “ne usciremo migliori”, nella loro scoprire dolore: il peccato retorica esprimono il desiderio di un troppo Il grande contagio e altre rivelazioni”¹, la mano di Dio degli uomini meri- ritorno al prima, all’ottimismo; ma a convertire mi sembra interes- dietro quella tava il castigo! Ora sappiamo bene che non sarà più tutto il mondo e poco sante e utile al cri- sembra più chiaro come prima. a convertire di chi opera stiano, per superare che non sia questa la noi stessi. la carità La pandemia, che ha assalito i corpi, lo smarrimento che risposta, ma una so- per i fratelli! non penetri e non aggredisca l’anima! ci ha segnato tutti, luzione illuminante Chi crede deve porsi in atteggiamento indistintamente. non è certo vicina. umile e al tempo stesso capace di di- Nella storia umana non è la prima vol- La Chiesa ha dimostrato responsabilità scernere i segni dei tempi, capire dove ta che uno sconvolgimento improvvi- e serietà, obbedendo alle disposizioni ci chiama la vocazione umana. Per saperne di più : so, disgrega e frantuma le illusioni e di legge e alle regole sanitarie; tuttavia Riflettiamo intanto sulla tragedia 1. Giuliano Zanchi, I Giorni del Nemico, Vita e Pensiero, Milano 2020 le certezze degli uomini, che credono non si può dire che non vi siano stati che ha particolarmente colpito la no- 2. Tomas Halik, Il Segno delle Chiese Vuote, Vita e Pensiero, Milano 2020 di trovarsi nel migliore dei mondi pos- anche smarrimento e incertezza. stra terra di Bergamo: la morte ha 3. Kierkegaard, Il Vangelo degli Affaticati, Il Corriere della Sera, 1 maggio 2000 4 5
Vita della Chiesa Comunità Cristiana di Celadina n. 15 - Ottobre 2020 Vita della Chiesa costretti a vivere... Anche a noi vien detto di rimetterci abitudine come altre: se puoi o vuoi, Quando viene proclamata la Parola in cammino. La storia si ripete: dopo il vai, altrimenti fai altro; non cambia è Gesù stesso che parla e desidera una “liturgia in pigiama”! lockdown una parte di noi non è tornata, ha preso altre strade. Chi è rimasto, però, più di tanto! La prima cosa, allora, su dare ai presenti le grazie necessarie all’accoglienza della Parola ascolta- cui riflettere è: a che serve andare a In tempo di Covid, la dolorosa rinuncia alla liturgia “in presenza” si chiede fiducioso: da che cosa è bene Messa? Serve forse a Dio? “Tu, ta, perché possa ritornare a Dio dopo e condivisa con la comunità dei fedeli. ricominciare? con quali idee? come? Signore, non hai bisogno della nostra aver operato tutto ciò per cui l’aveva Antonio Romano lode, ma per un dono del tuo Amore, mandata (Isaia 55,10-11): non viola la Il Padre non si stanca mai di noi; nostra libertà, ma aspetta che queste continua a donarci la Santa Messa, ci chiami a renderti grazie; i nostri inni di benedizione non accrescono grazie noi gliele chiediamo. meraviglia delle meraviglie. È pro- Era un sabato sera di fine maggio. È rimasta la stanchezza! Di chi da Forse molti preferivano la “liturgia la tua grandezza, ma ci ottengono la All’Offertorio c’è un gesto che per noi prio da questo “mistero” che dobbiamo troppo tempo non mangia il Cibo che in pigiama”, quella in TV o collega- grazia che ci salva”, così recita il IV è insignificante, addirittura superfluo: La primavera aveva portato con sé ripartire. dà forza; di chi ha visto la morte dei ti con il computer o con il cellulare: Prefazio Comune. Quindi, andare a il Sacerdote versa poche gocce d’acqua i primi tepori e l’aria tiepida avreb- propri cari o l’ha sentita vicina; di chi comodamente seduti sul divano, a volte Perché dovrebbe essere una meravi- Messa non serve a Dio. Dio non sta nel vino. Nessuno può immaginarlo. be dovuto invitare a fare progetti. Gli ha imparato ad ascoltarla, a lungo, in distrattamente, con le gambe accaval- glia l’Eucarestia? potreste obiettarmi. a prendere le presenze alla porta della I nostri occhi non possono vederlo: echi delle sirene delle ambulanze era- uno strano silenzio. late e deliziosi profumi di un sugo da Senza i canti, siamo sinceri, è una noia. chiesa e ti punisce se sei assente. in quelle gocce ci siamo noi e tutti no molto più diradati, ma non erano girare e di un arrosto da controllare. Con certi preti, poi! Per gran parte della noi siamo là sul Calvario in quello cessati del tutto. La nostra chiesa di Quella sera la chiesa, dopo il periodo La Messa è una Liturgia di una profon- stesso momento, misticamente pre- In pigiama, senza aver indossato il ve- celebrazione siamo distratti, immersi nei Celadina, quella sera, dava l’impres- dell’isolamento, aveva aperto le porte dità immensa, una cascata impetuosa senti con Cristo. stito della festa. nostri pensieri! Ritornati a casa non sione di essere sfinita, ricurva su se ai fedeli per la Messa Prefestiva. C’era di grazie spirituali inimmaginabili, con ricordiamo più neppure il Vangelo! Pensiamo al Prefazio e all’intonazione stessa: per la prima volta sentiva il una novità: erano state predisposte gui- E la storia si ripete. Il Signore invia Sono tutte osservazioni che potreste rivoli che raggiungono le disperazioni peso degli anni. Nessuna gioia nel tor- de, assegnati i posti, e poi mascherine i Profeti al suo popolo: l’esilio è finito, più inconsolabili, il degrado e le aridi- del Santo: in piedi con le braccia con- farmi, per altro veritiere, stando a quel serte, il più delle volte distratti, pronti nare dopo un doloroso esilio. e igiene delle mani. Le mascherine, è ora di tornare in Sion. La risposta, che succede. tà di cuori tanto lontani dalla Chiesa e da Dio. È il misterioso incontro del- a rispondere al cellulare se squilla… per quanto impediscano di vedere bene questa volta, è secca, di quelle che non Un nemico invisibile, un virus, ci La mia opinione, però, è diversa: La celebrazione Eucaristica è la pie- i tratti del viso, hanno, d’altro canto, aprono a nessuna replica: il tuo Amore? le cose invisibili del Cielo con quelle aveva deportati lontano dalla casa l’Eucarestia è veramente il Cielo che nezza, è la presenza del santo ed eterno il pregio di mettere in risalto gli occhi. Hai detto il tuo Amore? Guarda che visibili della terra. di Dio, lontano dall’incontro con i viene a incontrare la terra. È tempo, sacrificio di Cristo: la Crocifissione, E, negli occhi, i sentimenti del cuore, i tuoi progetti non ci interessano più! Arrivare alla Messa con alcuni minuti pur essendo unica e irripetibile, è fratelli. I canti, le preghiere, la Parola, quindi, di una serena riflessione sulla quello che passa per la testa. Come D’ora in poi vogliamo essere noi gli di anticipo è importante per prepararsi presente per sempre, perché il tempo le Messe; tutto cessato. Un esilio pa- messa, per non perdere la ricchezza sotto una sorta di lente di ingrandimen- artefici del nostro destino; ognuno è adeguatamente. In questi momenti, è dell’umanità - passato, presente e fu- radossale, se paragonato a quello del dell’intero deposito della fede posto to. il capitano della propria vita. E così, bene scegliere con il cuore le intenzio- turo - converge nella pienezza di tale popolo ebraico: nessuna Babilonia, in noi con il Battesimo. Quanta fatica ciascuno di noi era stato in esilio nella Così diventò più facile cogliere la dieci tribù decisero di andare per la ni che verranno presentate: il Signore è sacrificio. Nessuna visione miracoli- per far capire ai ragazzi della Cresima stica da parte mia, ma solo la speranza propria casa, con i propri cari, in ap- paura che serpeggiava tra i presenti. loro strada; ritornarono in Israele solo di andare a Messa la domenica! Oggi felice quando preghiamo per tutti, per parenza insieme. In queste circostanze Già prima poco numerosi, quella sera due tribù, quelle di Giuda e di Benia- i nostri defunti e per tutte le Anime del che si perda l’uso di ricevere la Comu- l’Eucarestia è diventata fuori moda, nione per abitudine. Si ravvivi in noi abbiamo constatato quanto è difficile eravamo davvero pochi. Probabilmente mino e i discendenti di Levi, addetti un sacramento obsoleto… Purgatorio che ne hanno più bisogno, al servizio sacerdotale. per le persone e le situazioni dram- il meraviglioso stupore dell’incontro oltrepassare la soglia di certe solitudini. la gente non si sentiva ancora sicura. Questo lungo periodo di lockdown ha matiche che avvengono nel mondo. quotidiano con l’Amore. contribuito a sdoganare definitivamen- Quando il Sacerdote fa il suo ingres- Da qui si deve ricominciare. I numeri 12 aprile 2020 - Domenica di Pasqua: Il vescovo Francesco celebra la liturgia pasquale in un Duomo “deserto”, te la convinzione che la Messa è una so, con lui entra anche Gesù. lasciamoli a chi fa le statistiche! mentre i fedeli, ciascuno chiuso nella propria casa per il lockdown, possono seguire la solenne celebrazione, attraverso il canale di Bergamo-TV e i social media. 6 7
“I Care”: Aver cura del fratello Comunità Cristiana di Celadina n. 15 - Ottobre 2020 “I Care”: Aver cura del fratello L’azione della Caritas diocesana 1. Innanzitutto ascoltare, guardar- si attorno, cercare di non lasciarsi sfuggire le situazioni di fragilità già nel gravoso periodo dell’emergenza covid note, che l’emergenza-Covid può avere ulteriormente aggravato, e le Carlo Agazzi condizioni di “nuova povertà” che l’epidemia può aver determinato in famiglie che precedentemente riu- • al Cristianesimo delle origini («la di molti Stati dell’Europa, che pure scivano ad essere economicamente La fraternità fraternità come impegno universale dovrebbe essere portabandiera dei autonome, se pure con fatica. chiede che ognuno - dice Enzo Bianchi - è stata una “in- principi di solidarietà fra nazioni. venzione” del Cristianesimo»); 2. Agire nel rispetto delle disposizioni si prenda cura Nelle più piccole realtà sociali in cui che la situazione ha reso necessa- dell’altro e viva • alle confraternite, formate soprat- vive ciascuno di noi, fraternità vuol rie per la sicurezza dei volontari e con lui il legame tutto da laici cattolici, sorte in par- dire “fiducia e solidarietà” fra i delle persone assistite. A questo fraterno, cioè ticolare dopo il Concilio di Trento membri che le compongono, essendo proposito, Caritas ha messo in atto Con un contributo mensile, della durata di tre mesi, soc- “ami l’altro come della metà del Cinquecento, che si consci che così facciamo il bene co- un grande e faticoso lavoro di coor- corre le “nuove povertà” determinate dall’emergenza-Covid se stesso”. impegnavano e si impegnano in ope- mune e tutti viviamo meglio (noi e chi dinamento, mantenendosi in stretto (significativa riduzione delle entrate per perdita o contra- re di carità e di soccorso; verrà dopo di noi), pur in presenza di contatto con tutti i Centri d’Ascolto zione del lavoro). Le famiglie ricevono un contributo con cui culture e religioni diverse. (chiusi in seguito alle norme ema- • al motto legato alla rivoluzione soddisfare le normali spese che gravano sul loro bilancio: Prima di illustrare brevemente gli francese: liberté, egalité, fraternité; La fraternità, mi permetto di dire, va nate dal Governo), trasmettendo affitto/mutuo, bollette, spese scolastiche, spese mediche, interventi della Caritas diocesana nei innanzitutto fatta oggetto di lunga e se- ai Servizi Sociali i nominativi dei • allo spirito di aiuto reciproco che acquisto di viveri e altri generi necessari... duri mesi che si sono succeduti dopo la ria riflessione; poi bisogna cercare di nuclei familiari che necessitavano ha animato i sopravvissuti alle grandi viverla, e di viverla ad occhi aperti, ri- dei pacchi-viveri e dei buoni-spesa Anche le piccole e medie attività artigianali e commercia- fine di febbraio 2020, permettetemi di guerre del secolo scorso e che ha poi correndo a quel tanto di discernimento erogati dal Comune e intervenendo li possono accedere a questo fondo, tramite un prestito spendere poche parole sulla “Frater- nità” (che è poi uno dei pilastri su cui portato alle importanti iniziative di e di assennatezza che il buon Dio ha con propri volontari nel servizio di erogato da Banca Intesa San Paolo e garantito dalla Curia. poggia l’operato di Caritas). solidarietà messe in atto dai governi; dato a ciascuno (cosa che ci tiene lon- distribuzione a domicilio. • alla Dichiarazione universale dei tani tanto dalla melassa del buonismo, 3. Quando il pericolo-Covid è dimi- Non ho la preparazione di un consa- diritti dell’uomo del 1948; quanto dall’esaltazione della crociata), nuito e i Centri di Ascolto hanno crato, né la profondità di pensiero di consci soprattutto del fatto che ogni potuto riaprire, Caritas ha fornito un filosofo o di un sociologo, per cui • alle numerose ed efficaci attività donna e ogni uomo che accostiamo a ciascuno di essi disinfettante e mi ispirerò liberamente a un bel sag- svolte oggi dal volontariato. sono uguali a noi, che la nostra dignità mascherine protettive, destinati sia gio, scritto nel 2019 per la rivista Vita Enzo Bianchi sottolinea, poi, che la vale esattamente quanto la loro e che ai volontari che agli assistiti, e ha Pastorale da Enzo Bianchi, fondatore fraternità ha una sua caratteristica par- abbiamo nei loro confronti la responsabi- ripreso il rifornimento di viveri, che della Comunità di Bose, in quel di ticolare: non è qualcosa che riguarda lità di chi aspira ad essere cristiano vero. si sono andati ad aggiungere a Magnano, sulla Serra di Ivrea. il singolo, perché esige che si crei una Questo è proprio lo spirito con cui quelli generosamente donati dai Egli afferma che, guardando con dolo- “relazione”. In altre parole, chiede parrocchiani. agisce la Caritas diocesana, che negli rosa obiettività al quadro della società alle persone di tornare ad accorgersi di ultimi mesi non ha mai smesso di chie- 4. Ha poi attivato due progetti di so- attuale, non possiamo non renderci quanti stanno intorno a loro e di voler dere, di raccomandare e di dire grazie stegno economico di grande impor- conto di come l’impoverimento, o la entrare in contatto con essi. ai volontari dei Centri d’Ascolto par- tanza ed efficacia, che si chiuderan- vera e propria rottura, di molti legami Papa Francesco batte e ribatte su que- rocchiali, né di mettersi in gioco diret- no il 31/12/2020: sociali abbia portato le nostre comuni- sto argomento: la fraternità seminata tamente. tà (soprattutto, direi, le grandi comunità) • il Fondo a lasciar inaridire al proprio interno dal Vangelo non può rimanere una pro- “RICOMINCIAMO INSIEME” è destinato a coloro che non rientrano nei criteri del progetto lo spirito della fraternità. messa mancata della modernità; deve • il Fondo di cui sopra, ma che, trovandosi già in condizioni di fragilità, essere la nuova frontiera del Cristia- Eppure, a ben riflettere, quel sentimento “NESSUNO RESTI hanno visto aggravarsi ulteriormente la propria condizione nesimo, all’interno delle cittadinanze, è sempre stato ed è tuttora un bene INDIETRO”. in questo difficile periodo. così come fra popoli e nazioni. essenziale per la buona convivenza degli uomini, per una condizione di Ma quanta fatica! Ci sono le paure Che succederà nei mesi che ci vita serena e sicura nelle nostre società. ad aprirsi agli altri, come se questa attendono? Pensare e costruire umanissima disposizione fosse per la Questo concetto è stato ben compreso Noi volontari del Centro di Ascolto ci relazioni di fraternità società una minaccia (spesso agitata e dalle diverse nazioni e dalle diverse stiamo riflettendo, senza inutili appren- significa lavorare alimentata da visioni, poteri e interessi culture succedutesi lungo l’arco dei sioni anzitempo, ma con realistica pre- per la qualità della vita di una certa politica, che preferisce secoli, religiose e laiche. occupazione, sempre e comunque alla di chi verrà dopo di noi! praticare una “sana” indifferenza); Basti pensare: e c’è l’atteggiamento di chiusura ricerca di utili e serie collaborazioni. (Enzo Bianchi) 8 9
Pellegrinaggio Comunità Cristiana di Celadina n. 15 - Ottobre 2020 I Nostri Ragazzi e la Scuola LA COMUNITà SI RIVOLGE ALLA B.V. ADDOLORATA CI HANNO RUBATO LA SCUOLA! Carmelo Epis Maria Nobile L’iniziativa ha chiuso la Settimana della un affresco dell’Addolorata deteriorato, affrontando a volte anche rinunce e in- qualità quando invece ci pare di esse- Comunità, iniziata martedì sera, 9 set- reintegrandolo nella bellezza origina- successi, ma con l’entusiasmo di chi è re incapaci. Ci aiutano a vedere quello tembre, con l’assemblea parrocchiale e ria. Ora l’affresco è collocato sull’al- convinto che ne vale comunque la pena. che non cogliamo di noi stessi. proseguita nelle sere successive con gli tare maggiore e, dall’evento di quattro incontri per i genitori dei ragazzi che si secoli fa, non ha mai avuto bisogno di A scuola si incontrano gli amici, che A scuola sperimentiamo che cosa preparano ai Sacramenti, per concluder- restauri. non sono i fratelli, o i cugini: sono significhi appartenere a un gruppo e si nel santuario cittadino. proprio gli amici, quelli che sembrano questo ci fa sentire importanti, ci dice L’attuale santuario, edificato fra il La terribile pandemia da Covid-19 che indispensabili per poter vivere. Con che siamo amati per quello che siamo, Anche il Rosario è stato inserito nell’ot- 1886 e il 1903, dopo l’abbattimento di ha colpito l’Italia ha determinato una loro si può parlare liberamente, perché che valiamo così come siamo, con le tica della frase «È tempo di ri-metterci una chiesa precedente ormai insuffi- decisione inimmaginabile in tempi sicuramente capiscono. Con loro si nostre qualità e con i nostri limiti. in cammino», che è stata la traccia della ciente, fu consacrato il 15 agosto 1903 normali. Per la prima volta nella sto- può giocare anche con niente, perché Settimana della Comunità, che quest’an- dall’allora vescovo Gaetano Camillo ria della Repubblica Italiana, in tutte Guindani. Due giorni dopo, l’arcive- insieme ci si diverte sempre. Quando no, a causa delle restrizioni ancora in le scuole del territorio nazionale, dal- scovo di Milano, cardinale Andrea ci sono dei dubbi, con loro ci si può corso per la pandemia, ha visto soppres- la scuola dell’infanzia all’università, Per crescere, Carlo Ferrari, incoronava l’immagine confrontare e spesso capiscono meglio si vari momenti, come la sagra in orato- sono state sospese le lezioni. Pareva un dei grandi. Basta uno sguardo, un gesto la Scuola è rio, l’animazione per grandi e piccini e dell’Addolorata. provvedimento limitato a qualche gior- B.V. ADDOLORATA e subito ci si intende: che meraviglia! la cena multietnica per la strada. Ogni anno (tranne quest’anno a causa no, poi a qualche settimana, alla fine indispensabile: venerata nel Santuario E quanto si discute! Questo serve per di Borgo S. Caterina «Dopo mesi di sfilacciamento di rapporti della pandemia) la sera del 18 agosto si si è protratto per mesi, fino al termine capire che gli altri sono diversi da noi è la grande alleata in Bergamo e iniziative a causa della pandemia - ha tiene una processione con il bellissimo dell’anno scolastico. simulacro seicentesco, alla presenza e perciò pensano diversamente da noi. della famiglia sottolineato don Galbiati - il “ri-metterci Qualche volta hanno ragione proprio delle autorità cittadine, al termine del- Bambini, ragazzi, giovani hanno tra- «Con la recita di questo Rosario, in cammino” vuole significare la volon- loro e qualche altra volta dobbiamo per formare la quale un vescovo (solitamente quel- scorso il loro tempo in casa, avendo vogliamo pregare per i tanti morti per tà forte di ricucire rapporti, amicizie e lo diocesano) tiene un discorso rivolto contatti diretti soltanto con gli stretti unirci a loro per trovare insieme rispo- adulti responsabili. il Covid, molti dei quali deceduti in soprattutto il cammino del nuovo Anno alla città. familiari. All’improvviso, dalla loro ste alle nostre domande e soluzioni ai solitudine, e per tutti i morti del mondo, Pastorale». vita è scomparsa la realtà della scuola, nostri problemi. specialmente quelli scomparsi in modo Il gruppo celadine- fatta di luoghi, di tempi, di persone, di E poi a scuola si va per imparare, per tragico o in cerca di speranza in un fu- se è stato accolto in attività che scandivano il loro vissuto aprire gli occhi sul mondo che ci sta turo migliore. Affidiamo a Maria anche santuario dal cap- A scuola capiamo che, se vogliamo, quotidiano. È stato come se qualcuno intorno, per incontrare persone e realtà il cammino del nuovo anno pastorale». pellano, don Ange- insieme agli altri possiamo cambiare avesse deciso che da quel momento vicine e lontane da noi, lontane nello Con queste parole, domenica pomerig- lo Lorenzi, che ha non dovessero più crescere, che do- il mondo e renderlo migliore per tutti. ricordato la storia spazio, lontane nel tempo, ma che ci gio, 13 settembre, il nostro parroco don vessero fermarsi e restare così, come Non bastano la casa, i genitori, i fratelli, Davide Galbiati ha iniziato la recita del dell’Apparizione: affascinano e ci fanno apprezzare la erano, perché per crescere la scuola è bellezza di appartenere all’umanità che tanto tempo per riposare, per giocare, Rosario nel santuario dell’Addolora- a mezzogiorno del indispensabile: è la grande alleata della abita la Terra. per trascorrere le giornate come ci ta, in Borgo Santa Caterina, raggiunto 18 agosto 1602, famiglia per formare uomini e donne, piace. Non possono bastare! Per cre- a piedi da una quarantina di persone, una stella apparsa A scuola riusciamo a conoscere la nel cielo emanò tre nella meravigliosa avventura di diven- scere, per essere contenti, per cantare partendo dal sagrato della chiesa nostra identità, perché solamente parrocchiale. raggi luminosi su tare grandi. la gioia di essere vivi è indispensabile stando con gli altri possiamo scopri- A scuola si incontrano i primi adulti poter andare a scuola. re chi siamo noi e chi sono loro. Lì ci importanti dopo i genitori, chiamati ridimensionano quando crediamo di Che nessuno provi mai più a rubare insieme a loro al compito straordinario essere i migliori e ci rivelano le nostre la scuola! dell’educazione. Sono gli insegnanti che, giorno per giorno, con competen- za, con pazienza, con attenzione, con rispetto, si prendono cura dei figli che sono loro affidati. Sono loro che defi- niscono le regole, a volte difficili da rispettare, ma indispensabili per stare bene con noi stessi e con gli altri. Sono loro che ci ricordano che per diventare adulti occorre sapere assumere le proprie responsabilità, con impegno, con fatica, 10 11
I Nostri Ragazzi e la Scuola Comunità Cristiana di Celadina n. 15 - Ottobre 2020 I Nostri Ragazzi e la Scuola 8 giugno 2020 - La scuola è finita: E ancora i visi che spuntano durante le con- nessioni, visi belli, alcuni che appaiono solo QUEL SENSO INESPRESSO DI SOLITUDINE... per qualche secondo, la voce che si fa senti- re, i sorrisi di fronte agli errori di calcolo... Francesca Bianchi Per alcuni ragazzi una vera conquista. Tutto questo andrà avanti fino al primo gior- Con un click si sono sconnessi migliaia possiamo lasciare da sole famiglie e ra- ne e siamo consapevoli di non saper no di scuola, perché noi ci saremo! Anche di alunni in tutta Italia. Rimarranno i gazzi dall’8 giugno al 14 settembre?”. spiegare i contenuti e i passaggi di un perché nella scuola di Celadina i corsi di re- ricordi, le chat tra i ragazzi e tra i geni- E così ci siamo organizzati per offrire percorso scolastico; sappiamo però cupero partiranno dal 14 settembre. tori, i compiti e le pagelle. Per la mag- sostegno ai compiti di italiano, inglese e rivolgerci ai ragazzi, aiutarli a mante- E le famiglie? Loro adesso sanno chi gior parte gli studenti sono promossi, matematica nelle prime e nelle seconde nere un impegno preso; siamo convinti siamo, conoscono i nostri nomi, i contatti anche quando nei documenti di valu- uscenti della nostra scuola media, una del valore della cadenza fissa settima- telefonici e adesso anche i nostri visi. tazione compaiono voti insufficienti: volta alla settimana per ciascuna mate- nale nello svolgimento di compiti non “Esserci”: questo è ciò che abbiamo impa- verranno recuperati con appositi corsi ria, con le quattro classi. Ognuno di noi da soli, ma in microgruppi. Molti stu- rato in questa pazza estate! promossi dalla scuola. Sì, ma... come? si è scelto la materia preferita, in base denti sanno affrontare i compiti scola- quando? Non si sa! alle proprie passioni e via… Abbiamo stici solo perché tengono la memoria Nasce da qui questa riflessione, dalle utilizzato i canali chat per far conoscere allenata rispetto ai meccanismi attuati; case delle persone, dal senso di solitu- l’iniziativa e per raccogliere le iscrizioni. è un modo possibile, forse non ottima- dine e di impotenza di alcune famiglie Abbiamo tenuto gli incontri via inter- le, ma possibile. Ma allora è fonda- Punti di vista e riflessioni intorno al complesso mondo della Scuola. di fronte alle difficoltà del percorso net, perché a giugno non erano ancora mentale non interrompere per tre mesi l’abitudine ad esercitarsi, altrimenti Per aiutarci a dare parola ai pensieri. scolastico: “Chi aiuterà mio figlio a chiare le regole per potersi incontrare fare i compiti quest’estate?”. di persona. ci si dimentica tutto. E così in parte è stato, ma in parte no, perché insieme Se la situazione sanitaria non peggiorerà Sono trascorsi sei mesi dalla chiusura delle scuole. Ci si è accaniti nel di- AIUTO COMPITI A DISTANZA abbiamo svolto i compiti, con quanta più regolarità possibile. troppo nelle prossime settimane, le scuole scutere se, quando e come riaprire, ma poco ci si è soffermati a osserva- PER RAGAZZI PRIME E I genitori che ci hanno inviato un mes- riapriranno il 14 settembre: dal lockdown re, ricercare e comprendere che cosa stava succedendo della scuola nei SECONDE MEDIE CELADI NA saggio di interesse sono stati contattati del 5 marzo, oltre sei mesi di chiusura, solo mesi di lockdown, come si stavano rimodulando le relazioni con bambini Cari genitori, telefonicamente, uno per uno, per in parte compensata, soprattutto alle supe- e ragazzi, con le loro famiglie, tra docenti, come si stavano inevitabilmen- questo è un periodo molto strano, dove si rischia di sentirsi molto soli, anche a causa delle comunicare loro il senso di vicinanza, riori, dalla didattica a distanza. Nel dibattito te trasformando i processi di insegnamento e apprendimento, come si nuove regole di distanziamento per il Covid. di aiuto, di gratuità dell’iniziativa. politico si presta grande attenzione ai danni stava rendendo necessario attingere a contesti e materiali educativi e Come gruppo di genitori delle medie abbiamo pensato di dare una mano nel seguire i ragazzi nello svolgere i compiti scolastici estivi, una forma di aiuto tra famiglie. I numeri? Tre-cinque ragazzi per che la pandemia ha inferto al settore pro- formativi inediti, come si stavano acuendo abbandoni e diseguaglianze, Non siamo professori, per cui metteremo impegno nel dialogare con i ragazzi e nel rimanere duttivo e all’impatto sui conti pubblici delle come si stava rendendo necessario e indispensabile collaborare ed anche ognuna della quattro classi. Hanno AIUTARSI a disposizione per chiarimenti. Naturalmente potrà accadere che i compiti non siano perfetti. Non si tratta di scuola a distanza, ma di aiuti volontari, per cui non si terrà un registro presenze. partecipato con continuità? Alcuni ra- misure per la ripresa. Assai meno preoccu- farsi aiutare da soggetti del territorio vicini di casa, ma sconosciuti fino a Sarà compito di ciascun genitore capire se il proprio figlio si è connesso o no. TRA QUANDO: da lunedì 29 giugno a venerdì 31 luglio, guardate l’orario settimanale pomeridiano gazzi sì, altri no. Ma tutti si sono sentiti dire da un adulto: “Noi ci siamo, con pa il costo dovuto all’assenza di scuola, che rischia di essere il più elevato di tutti e con qualche giorno prima dello scoppio della pandemia. [...] diviso per materie e per classi. Sarà importante, in un tempo così incerto, non farsi sopraffare dalla FAMIGLIE Le materie garantite saranno: inglese, matematica, e scienze, lettere (italiano, geografia, storia). COME PARTECIPARE: a causa dei vincoli legati all’emergenza sanitaria Covid, non ci sarà serietà, per aiutarti. Quindi se tu non effetti negativi molto estesi nel tempo. preoccupazione di colmare i vuoti di programma, perché vuote sono possibile incontrare i ragazzi di persona. ti presenterai, per correttezza, manda state nei mesi scorsi le aule e i registri delle scuole, ma non le esistenze Costruiremo quindi una connessiione via Zoom, verrà spedito un link per la connessione via un messaggio di avviso”. Sono stati In Italia non si può calcolare esattamen- WhatsApp a chi chiederà di partecipare. te l’entità della perdita di apprendimenti di bambini e ragazzi. [...] COME ISCRIVERSI: è necessario mandare un messaggio con scritto il nome del ragazzo, la sgridati? No! Noi ci siamo sempre e classe, la materia a cui intende iscriversi e il numero di cellulare a cui mandare il link. comunque. Sgridare non faceva parte sofferta dagli studenti. Le prove Invalsi di E questo potrà accadere nell’incontro con insegnanti desiderosi di tor- NB: inviare il messaggio vuol dire automaticamente autorizzare l’uso del numero del cellulare del nostro patto educativo: noi siamo primavera sono state infatti cancellate. [...] nare a scuola, insegnanti consapevoli dei limiti e delle impossibilità che indicato. Mandare messaggio di iscrizione via WhatsApp a Francesca (mamma di seconda) a 3407256800. a disposizione per chi c’è... Spetta alla Questo, però, ci priva dello strumento per attraverseranno questo anno scolastico, ma proprio per questo desi- famiglia preoccuparsi della costanza misurare il calo degli apprendimenti degli derosi di esplorare possibilità, anche inedite, per stare a scuola e fare Buona estate a tutte le famiglie e forza, se ci aiutiamo a vicenda potranno nascere anche cose delle presenze e degli impegni scola- belle da questo periodo. studenti nel 2020, paragonandone i risultati scuola. [...] “Se ho scelto il mestiere dell’educare, ho il compito di aiutare Catia (1d), Tiziana (2e), Francesca (2d-e), Enrico (2e), Stefania (2d), Antonella (2d) stici dei propri figli. con quelli delle generazioni precedenti. [...] bambine e bambini a tirare fuori e riconoscere ciò che hanno dentro. Sono stati solo compiti? Ho il dovere di aprire porte, spalancare finestre e allargare il loro oriz- Si pensava di svolgere gli incontri solo Nel frattempo, le analisi in altri Paesi sug- Antonella, Katia, Enrico, Francesca, Oh, nooo! Vi assicuriamo che tante zonte” (F. Lorenzoni, I bambini ci guardano. Una esperienza educativa Stefania, Tiziana: siamo un gruppo di per il mese di luglio, invece abbiamo geriscono perdite di apprendimenti di cir- saranno le immagini che ci porteremo a controvento, Sellerio, Palermo, 2019, p. 14). genitori e ci lega il volontariato nella proseguito anche ad agosto e a set- ca un terzo per la lettura e della metà per casa. Le domande prima di tutto: sulle Aprire porte e spalancare finestre perché i tanti desideri e i tanti talenti Associazione “Turbomamme”, ma so- tembre, con chi ha accettato, talvolta matematica: per l’ONU una vera e propria scuole superiori, quali scuole bisogna prattutto, in questo caso, l’attenzione anche “in presenza” al parco del nostro “catastrofe educativa”. possano tornare ad animare la scuola. Poi, apriremo le finestre anche frequentare per imparare alcuni mestie- che poniamo alla scuola: siamo per la quartiere, sempre rigorosamente con per arieggiare e cambiare aria, ma non solo per quello. ri; se c’è la matematica in tutte le scuole. maggior parte rappresentanti dei geni- mascherine. Ma anche scambi sui più svariati argo- tori, sempre presenti ad ogni appunta- Da: “Subito un piano di emergenza A cosa servirà? Siamo persone menti: come stanno le nostre famiglie, contro la perdita di apprendimento” Da: “Aprire le finestre per alimentare i desideri” mento. Ci siamo guardati virtualmen- molto lucide e non ingenue: la maggior dove andare in vacanza, a cosa servono di Andrea Gavosto. Il Sole 24 ORE di Elisabetta Dodi. Rivista on line VITA, 2 settembre 2020 te, in chat, e ci siamo detti “Ma come parte di noi non insegna per professio- le mascherine, si tornerà a scuola... 17 agosto 2020 12 13
Cammini di Vita: Essere educatori Comunità Cristiana di Celadina n. 15 - Ottobre 2020 Cammini di Vita: Essere educatori insegnare a vivere Si avverte l’urgenza di educare a nuove forme di civile convivenza, secondo la domanda guida: che tipo di genera- La pandemia è stata uno spartiacque zioni future stiamo crescendo nella collettivo del prima e del dopo: di un prima, famiglia, nella scuola, nel mondo che quando vivere era una condizione quasi sta cambiando? banale e di un dopo, quando ringraziavi La comunità planetaria non può che ogni mattina di esserci. avere un progetto: coesistere, abitare la stessa Terra di cui prendersi cura, Antonietta Belotti cambiare il nostro modo di vivere per salvare la vita. Il richiamo di Papa Francesco è stato pressante a questo • Nell’epoca della pandemia ci si scontra con proposito: ha consegnato a tutti il dono il morire e con il vivere come destino comune della speranza che la crisi mondiale dei nostri giorni possa essere occasio- dell’uomo: si riformula il concetto del vivere. ne di svolta. Soprattutto riconoscere • L’umanizzazione come destino planetario: l’educazione come sviluppo di forze conoscere se stessi per conoscere l’altro. innovatrici che trasformano e gene- rano soluzioni nuove. • La nuova “identità terrestre” è il fine I movimenti giovanili vanno verso dell’educazione. Abbiamo riscoperto la compassione comportamenti e delle decisioni, ma agile nel districarsi tra la quantità dei un’etica planetaria, aprono alla visione “con-passione” come sentimento pro- anche delle conoscenze parziali, come dati e delle informazioni. di uomini cittadini del mondo: sono • Insegnare a vivere diventa una competenza fondo di comunanza. Penso che nessu- se dovessimo accettare il dubbio come La responsabilità di ogni uomo è cre- loro i più aperti alla collaborazione che spetta a tutti, come “cura di sé no al mondo dimenticherà la commo- paradigma del sapere. sciuta nel tempo di internet, nel tempo creativa e alla condivisione di percorsi, per proteggere gli altri”. zione alla vista della fila dei camion La necessità del dubbio è evidente di della facilità alle false informazioni si aspettano un’educazione e una scuola militari che trasportavano le numerose fronte alle discordanze delle interpre- che se ne prenda carico. • La crisi può essere occasione di svolta e di propagandate ad una velocità inaudita. salme per la cremazione. Abbiamo tazioni degli scienziati, dei politici, sviluppo di forze innovatrici, che trasformano sentito il bisogno di essere compresi e degli intellettuali. Ma il dubbio va e rigenerano con soluzioni nuove. di comprendere e di trovare un senso tenuto con una mente rinforzata dalla « INSE G NARE comune alle nostre azioni e emozioni. riflessione che produce vigilanza. Ci si A VIVERE » è per questo che “le narrazioni” delle confronta con il concetto di libertà che di Edg ar M orin Mai come in questo periodo ci siamo quei bisogni che qualificano l’uomo nel esperienze venivano e vengono accolte viene delimitata dalle decisioni comu- confrontati quotidianamente con la vita suo profondo: la salvaguardia della vita. come una necessità. nitarie che invitano alla responsabilità: Edgar Morin è una figura prestigiosa della cultura contemporanea. e la morte, i due temi universali dell’es- La narrazione è diventata una compe- il Noi è preponderante sull’Io. Ha scritto “Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l’educazione”, che, La ricerca della protezione si tradu- sere umano. tenza esistenziale, il modo per esporre Il primo ostacolo alla comprensione se pur scritto nel 2014, risulta estremamente attuale nel tempo della pandemia. ce nel ripararsi, per riparare l’altro in Con la prossimità della morte, si è una duplice direzione di reciprocità; si “l’umano” che c’è in noi, un riconosci- comune è il problema dell’egocentri- Anche nei suoi libri precedenti, “La testa ben fatta” e “I sette saperi necessari venuto a strutturare un sentimento impone con forza la solidarietà come mento di appartenenza comune. Quasi smo. è un autoinganno generato dalla all’educazione del futuro”, Morin auspica una radicale riforma dell’educazione, identitario di un destino comune a tutti coscienza comune del genere umano; a capire che cosa ha protetto la vita e autogiustificazione, quella tendenza per realizzare la sua più profonda missione: gli uomini, come identità terrestre: si attua la cura di sé come attenzione consolato la morte. Il parlarsi su que- a rigettare sugli altri la causa di tutti i insegnare a vivere in un mondo nuovo. salvarsi a partire da un trauma collettivo, agli altri e ci si salva insieme. sto aiuta ad affrontare l’incertezza dei mali. è un gioco rotatorio di menzogne e sincerità, di convinzioni e duplicità Si tratta di preparare le nuove generazioni ad dovuto all’angoscia di una minaccia affrontare positivamente, nell’epoca di internet incombente. che porta a percepire in modo peggio- rativo le parole degli altri, a seleziona- e della nostra civiltà sempre più complessa, Ci siamo confrontati con i popoli di tutto Cambiare re solo ciò che è favorevole. Di fatto le molteplici incertezze e le difficoltà di un il mondo e la comparazione ha eviden- il nostro modo destino umano, senza sentirsi disarmati e questa incomprensione di sé è fonte di di vivere, strumentalizzati. ziato la finitezza della nostra Terra che incomprensione verso gli altri. L’ego- per salvare “impone ai suoi abitanti un principio di la vita nostra centrismo si amplifica nell’allentamen- Morin invita alla speranza di coltivare un’etica ospitalità universale il quale riconosca e della Terra to dei vincoli e degli obblighi: spetta planetaria della comprensione e della respon- all’altro il diritto di non essere trattato all’educazione fare argini di questi sabilità, nella quale trovare un senso comune come nemico” (E. Kant). Greta Thunberg: all’individualismo e al narcisismo. al proprio agire e pensare, e di fondare la giovane i presupposti di una cultura della Ci si accorge che ciò che ci lega è l’ap- attivista svedese Per questi motivi è necessario rivederne cittadinanza terrestre. partenenza al genere umano, il bisogno per lo sviluppo le finalità: costruire un’identità indivi- sostenibile del pianeta. Tanti, diversi e insieme sotto lo stesso cielo. di essere riconosciuti e di riconoscere duale a partire dalla coscienza critica, 14 15
I Nostri Ragazzi e l’Estate Comunità Cristiana di Celadina n. 15 - Novembre 2020 ... E SI TROVA SOLO CIÒ CHE SI È CERCATO! Suor Federica Greco Domenica mattina ci si trova tutti insieme per la Santa Messa nel grande giardino della casa. Poi ancora giochi sulla spiaggia e in acqua, ma il lunedì arriva troppo presto: è l’ora dei prepa- rativi per il rientro. Normalmente si parte per andare via da qualcosa e, a questa età, forse anche da casa… Poi però si finisce per “trovare” qual- cosa… Lo sanno bene i ragazzi, che fan fatica a salutarsi alle nove di lunedì sera, quando il pullman si ferma nello stesso piazzale da cui è partito. È venerdì, 4 settembre, e sono le nove che effettivamente non ci appartiene e Sono stupita, ma soprattutto sono feli- di mattina. Quasi al termine di questa alla quale tutti facciamo fatica ad abi- ce di essermi trovata in un mondo che “strana estate”, 20 ragazzi della nostra tuarci. Alle quindici siamo in acqua! non è più il mio, ma che per forza do- comunità si ritrovano sul piazzale della La spiaggia è ormai poco popolata e vrà appartenermi, perché mi incurio- Chiesa, pronti a salire sull’autobus che si sta bene. La cena è preceduta da un sisce e mi interroga profondamente… li porterà a Cesenatico, accompagnati momento di preghiera: don Davide ci Cosa cercano i nostri ragazzi? E in da don Davide e da me. guida con la Parola di Dio e con l’aiuto che modo lo fanno deve necessaria- di “Il Piccolo Principe”, di Antoine de mente riguardare ognuno di noi, nella Cosa vuol dire partire con i propri Saint-Exupéry, che in modo semplice speranza e nella certezza che “creare amici, dopo un lungo periodo di isola- sa aprire alla riflessione sulla ricerca legami” e provare a diventare uomini mento? I genitori ci osservano mentre personale… Ma io cerco? cosa cerco? è compito che spetta davvero a tutti, ci allontaniamo; anch’io, come loro, in che modo lo faccio? Insieme a que- aldilà dell’età. Don Milani diceva che mi chiedo cosa sentono, cosa provano, sto, il costante richiamo a non dimenti- “la grandezza di una vita non si come vivono questi momenti i nostri care di ricaricare i propri pensieri. misura dalla grandezza del luogo in ragazzi… Soprattutto oggi, dopo che la quarantena forzata li ha obbligati a Le serate sono scandite da passeggiate, cui si è vissuta”… re-inventarsi nello stile, nelle abitu- gelati, chiacchierate, fotografie, un dini, nelle relazioni. Sento l’urgenza di gergo italiano misto ad inglese che provare a immergermi nel loro mondo, non sapevo nemmeno esistesse; poi un che esprime l’enorme bisogno di rela- chiaro riferimento ai social, le storie e zioni e di contatto, il desiderio di sen- le dirette su instagram, i followers, gli tirsi vivi, di appartenere a qualcuno, di youtuber più famosi e… a te quanti ti essere attesi, amati… Tipico dell’età, seguono? E poi la musica trap, sottoge- ma che poi riscopriamo appartenere nere musicale del rap, una successione realisticamente ad ognuno di noi. di parole e di suoni interminabili, ripe- Il bello è che tra loro lo cogli, perché tuti a memoria. Mi metto a riflettere su non hanno filtri. tutto questo potenziale. Procedure anti-Covid, grazie all’im- Il pomeriggio successivo ancora mare mancabile impegno di chi ha organiz- con i pedalò e la serata con i risciò: zato, e… via!!! Il pullman parte e, dopo sono numerose le teorie sull’origine di qualche ora di viaggio, arriviamo nella questi mezzi, ma a me sembra ancora CESENATICO residenza estiva delle suore Orsoline, una volta di cogliere il loro desiderio di che ci accoglierà per i quattro giorni di vacanza: tre camerate, per i più giovani, stare insieme e sentirsi vicini in modo gioioso e spensierato, ma anche uni- Per questo sono certa che, dei giorni 2020 per i grandi, per le ragazze, con un co ed autentico. Sereno è lo scambio trascorsi a Cesenatico, in ognuno di noi numero di letti doppio del necessario, durante i momenti di condivisione a non resterà il luogo, ma ogni persona e “assicurano” una distanza di sicurezza, pranzo e cena. ogni cosa che quel luogo ci ricorderà. 16 17
Puoi anche leggere