Tesi di diploma L'alchimia occidentale e l'agopuntura - Milano, anno accademico 2017-2018
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Milano, anno accademico 2017-2018 Scuola di agopuntura SO WEN Tesi di diploma L’alchimia occidentale e l’agopuntura candidato: dr Roberto Bisatti relatore: dr Alberto Lomuscio 1
Questa è una tesi di energetica comparata tra la medicina tradizionale cinese (MTC) e la medicina tradizionale occidentale (quella mediterranea e quella alchemica qui definite come MTO). Dapprima saranno presentati i contesti storici delle tre medicine studiate, quindi saranno prese in esame per sommi capi presentando la loro visione energetica. Nel capitolo seguente saranno indicate eventuali somiglianze e per finire mi permetterò di mostrare dei protocolli personalissimi che però le integrano spesso tutte assieme. per contatti: robodont@yahoo.it 2
INDICE I - Considerazioni storiche pg 4 II - La medicina della tradizione cinese pg 7 III - La medicina della tradizione occidentale pg 8 IV - L’alchimia occidentale pg 9 V - I classici (dei classici) pg 11 VI - Energetica mediterranea pg 12 VII - Energetica alchemica pg 18 VIII - I segni zodiacali ed i 12 meridiani (ipotesi operative) pg 23 3
Considerazioni Storiche Questa prefazione serve al lettore per potersi organizzare all’interno del lavoro. Alla fine di ogni capitolo ci sarà una bibliografia essenziale anche a livello di link multimediale (specialmente nella versione CD) per poter approfondire o diramare le conoscenze a partenza da questo mio saggio. La mia intenzione è quella originalissima di trovare il cosiddetto trait-d’union tra le culture che noi semplicisticamente dividiamo in occidentale ed orientale. Spesso in varie situazioni sentiamo delle affermazioni che ci portano a credere che ciò che si crede “di la” è altro da ciò che crediamo “di qua” mentre sappiamo che più andiamo in dietro con la storia più le fronde di questo misterioso albero si fanno comuni fino ad arrivare a gettare le nostre origini a poche centinaia di migliaia di anni or sono. Analizziamo ora questa mappa, si tratta della mappa esatta di tutte le migrazioni umane avvenute dal momento in cui (circa 200mila anni fa) abbiamo deciso che l’Africa ci stava stretta e siamo migrati per la prima volta. Noi originiamo tutti dalla Rift Valley, perché in questa valle si crea una condizione importante per la selezione, cioè un gruppo di primati umanoidi si trova isolato, così che le mutazioni si accumulano e si crea un processo di speciazione dal quale si origina l’Homo Sapiens. Da qua noi usciamo due volte: con una prima migrazione circa 200mila anni fa e con una seconda circa 60mila anni fa (mentre una porzione di popolazione resta in Africa). Una delle cose interessanti che facciamo è arrivare in Europa, circa 40 mila anni fa, dove troviamo i Neanderthal, con i quali ci accoppiamo, infatti ognuno di noi europei ha il 4% di 4
genoma che deriva dai Neanderthal (benché anche in Asia fosse presente). Quindi quasi tutti i popoli hanno una percentuale di genoma di Neanderthal, tranne gli africani, poiché in Africa c’era solo l’Homo Sapiens. La cosa più interessante è che la sequenza dei genomi non solo permette di ricostruire le migrazioni (perché sequenziando in diverse parti del mondo posso vedere quanto del patrimonio genetico si è spostato), si può fare pure su resti archeologici. Questo ha permesso di ricostruire esattamente le migrazioni. Sulla mappa possiamo vedere, tra la Siberia e l’Alaska, lo stretto di Bering che circa 20mila anni fa era ghiacciato, e che è stato attraversato da parte di una popolazione asiatica detta Cucki. Questa popolazione è così entrata in America. Dopo circa 20 mila anni, quando gli occidentali scoprono e colonizzano le Americhe grazie a Colombo, la diversità di popolazioni è altissima (dai pellerossa agli inca, agli aztechi, ai Maya). Abbiamo scoperto che tutta la popolazione nativa dell’America aveva non più di 15 diversi DNA mitocondriali, indicandoci che le donne migrate attraverso lo stretto di Bering e dalle quali sono originati tutti i nativi americani erano 15 (e che quindi il gruppo che si era spostato era circa di 50 persone, considerando anche le donne non prolifiche e gli uomini). Le prime fonti se vogliamo scritte attorno alle quali si possono scrivere dei dati su dei libri di storia avvengono grossomodo 6000 anni or sono quando nacquero le prime grandi civiltà nate a cavaliere dei fiumi, dove abbiamo le prime prove tangibili che l’uomo si sia fermato per lavorare i frutti della terra. Tra il Tigri e l’Eufrate abbiamo la nascita della mesopotamica; 5
Vicino al Nilo ha i suoi natali la civiltà egizia; Vicino all’indo: La civiltà Indù; Tra fiume giallo e fiume azzurro abbiamo la civiltà cinese. Da qui con l’aiuto della nostra immaginaria macchina del tempo arriviamo ad una vivida popolazione del mediterraneo dove si vedono in principio il popolo errante dei Giudei (1850 aC con Abramo che guida il suo popolo alla “terra promessa” fino al 70 dC con la conquista romana e la loro dispersione);i fenici nell’odierno libano (1650 aC - 200 aC); gli antichi Greci (dal 2500 aC coi Cretesi e poi i Micenei sino alla conquista da parte dei Romani nel 146 aC) e quindi i Romani (I sec aC - V sec dC). Nella foto la massima espansione dell’impero romano. In me personalmente alberga la convinzione che nel passato le culture avrebbero potuto comunicare ed i rimedi, benché tipici della latitudine alle quali nascevano, potevano essere anche interscambiabili. In questo mio lavoro partirò dalla alchimia occidentale in senso sommario per arrivare quindi a parlare di come, secondo me, si possano legare le tradizioni e creare delle interessanti sinergie. 6
La medicina della tradizione cinese Va sempre ricordate che quando si parla di “tradizionale” ci si riferisce a qualcosa di antico si… ma non troppo! E soprattutto quello che oggi siamo riusciti ad estrapolare come tradizionale quando invece ho scritto di come l’antichità sia ben più tradizionale delle nostre effimere idee. Ma comunque qualche appiglio che ci faccia da repere dobbiamo comunque averlo e se vogliamo fare una agopuntura “tradizionale” non possiamo fare altrimenti che riferirci a quelli che per noi sono i classici. Quali sono i classici cinesi? (1) 神農 Shen Nong (circa 2000 aC) primo leggendario imperatore / agricoltore che scrisse secondo la tradizone il canone erboristico (ma anche animale e minerale) “Shen Nong Ben Cao Jing” 神農本草經 che ad oggi è il capostipite di riferimento. A seguire Huang Di Nei Jing ⿈帝內經 è l’imperatore mitico alle cui domande di medicina rispondono ben 9 medici. Poi attorno al 100dC si trova il Nan Jing 難經 che spiega le difficoltà rendendo le cose assai più approfondite e, se volessimo, complicate. Sembra stato scritto da 1 autore chiamto Bian Que 扁鵲. La MTC viene sistematizzata come polso lingua riferimenti cosmici mentre le erbe non vengono quasi mai trattate, mentre hanno un più ampio respiro nello Shang Han Lun 傷寒論 ovvero il “Trattato sulle malattie da freddo” nel 100 dC e cita pochissimo l’agopuntura. Dopo varie incursioni e bruciature di quello che fu scritto (un po’ come successe sfortunatamente nella biblioteca di Alessandria di Egitto) viene riscritto o ritrovato e prende corpo in due tomi. Il primo mantiene il nome di Shan Han Lun (il suo scrittore è 張仲景 Zhang Zhong Jing considerato il PADRE della MTC) nel quale la patologia è approcciata secondo i livelli energetici che NON sono quelli dell’agopuntura dove ad ogni patologia corrisponde sempre una prescrizione erboristica. Il secondo una è una sorta di trattato sulla patologia generale e si chima la “Prescrizione della camera d’oro” di cui gli ultimi due capitoli sono dedicati alla ALIMENTAZIONE (ma pare purtroppo che siano postumi). A seguire Sun Si Miao 孫思邈 è stato il grande unificatore (518-682 dC) scrivendo tutta la MTC su “il trattato del valore dei 1000 pezzi d’oro” composto da 28 tomi; citando un libro contemporaneo il dr Renato Crepaldi ha riscritto il 26esimo tomo del libro nel suo “SHI ZHI”. Nel 1500 dC nel testo Wen Re Lun 溫熱輪 si parla per la prima volta di “strati” e venivano in aiuto nella spiegazione e nella terapia delle grandi epidemie. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 1 - Renato Crepaldi. LezioniSowen, Milano 2018 7
La medicina della tradizione occidentale Sembra impossibile, antistorico forse scorretto, ma ad oggi sono nascoste tra noi persone che sono la dimostrazione che qualcosa di tradizionale medico è rimasto pure a noi occidentali europei. L’unica regola che mi par plausibile è che la terapia sia comunque verosimile e sopratutto porti dei risultati e sia sempre da complemento per la medicina occidentale contemporanea. Nell’europa antica esistono due scuole anche esse generate all’albore delle grandi cività e che sono la medicina tradizionale mediterranea e la alchimia. LA MEDICINA TRADIZIONALE MEDITERRANEA Dal VII secolo a.C. nell’isola greca di Kos/Coo si stabilì una importante comunità terapeutica, costitita da centri clinici, idrotermali, di raccolta di droghe medicamentose. E’ in questo ambito a svilupparsi la scuola Ippocratica, che tra il IV ed il III secolo a.C. incorporeerà la Dottrina dei quattro elementi secondo Empedocle. Da questo connubio nasce la medicina umorale che resisterà fino alla dissoluzione del sistema medico antico ovvero fino al XVIII secolo. Proprio a causa del suo successo terapeutico nell’isola venne costruito un importante santuario dedicato al dio Asclepio ed in seguito altri ne vennero costruiti come ad Epidauro e Pergamo. Il massimo grado di complessità del sistema medico (con la fusione dei 4 elementi, le 4 qualità ed i 4 umori) fu raggiunto dal grande Galeno di Pergamo che portò al suo massimo la scuola Ippocratica. Il metodo descrittivo galenico fu tanto imponente da risuonare sino alla fine del XVII secolo! Con la caduta dell’impero romano d’occidente nel 476 d.C. la fiaccola della conoscenza passò a Bisanzio ed Avicenna raccolse gli insegnamenti di Galeno in un manuale ad uso dei medici creando il “canone di Avicenna” perpetrato sino al XVIII secolo inoltrato. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 1 - Luigi Giannelli. MEDICINA TRADIZIONALE MEDITERRANEA, Tecniche Nuove, Milano 2006 8
L’alchimia occidentale La parola Alchimia è di origine incerta: si ritiene infatti che la etimologia venga da Al ( = il in arabo), e Kimia (la terra del "Kamel" = il cammello, cioè l'odierno Egitto; oppure il suolo del "Kem-it", che significa "nero", e che quindi si riferisce all'aspetto scuro della terra fertile dell'Egitto, altri ritengono invece che Alchimia possa derivare dal vocabolo greco "chyma" (che significa : scioglimento -fusione). I miti ed i simboli della alchimia sono stati sempre correlati principalmente alla purificazione dei metalli seguendo il principio detto del "Solve e Coagula" (dissolvi e solidifica), utile anche per la produzione di coloranti di profumi e di medicamenti; artigianali già sviluppate all’epoca delle antiche popolazioni Assiro-Babilonesi. L’intuizione Alchemica di base risiede in una prospettiva cosmologica globale che correla i metalli al cielo ed ai pianeti; pertanto ogni trasformazione, al di là delle apparenze, non è di natura caotica e casuale in quanto è favorita dagli influssi intelligenti ("energheja") del cielo sulla terra. L’alchimia è spesso conosciuta come un arte di trasformazione: la fase iniziale di ogni trasformazione viene considerata protetta da Mercurio (Argento vivo) che fu considerato il solvente per eccellenza. Si sapeva che il mercurio scioglie anche l’oro e l’argento formando con tali metalli delle amalgame liquide. Si ricorda che gli antichi artigiani alchimisti purificavano l’oro e l’argento sciogliendoli con mercurio dalla terra impura e poi con il fuoco allontanavano il mercurio estraendo oro ed argento puri, da impurità ed anche dalle leghe con altri metalli. Proprio sulla base di tali procedimenti sperimentali già da vari secoli a.C. si conosceva che il Mercurio (principio passivo Femminile perché senza forma) scioglie lo zolfo giallo (considerato come principio maschile o fuoco solido), dando origine al cinabro (di colore rosso - detto sangue matriciale; Mercuro e Solfo si imparentavano nel così detto matrimonio Alchemico) Alla fase iniziale di ogni trasformazione che serviva a dissolvere la sostanza allo stato embrionale in "materia prima", succedevano tre fasi dette di "espansione"; la prima, protetta da Saturno, (pianeta correlato al Piombo), che veniva detta fase di "NIGREDO", cioè dello scioglimento o della macerazione apparentemente caotica; protegge la seconda fase (detta di "RUBEDO" per la temperatura del "calor rosso" raggiunta dai metalli riscaldati dal fuoco nel forno Alchemico), il pianeta Giove (associato allo Stagno); la terza fase detta "ALBEDO" corrisponde al massimo del calore e della lucentezza del metallo ed aveva la protezione della Luna (associata all’Argento). Poi succedevano altre tre fasi di "contrazione e raffreddamento", che furono considerate rispettivamente sotto la protezione di Venere (Rame), di Marte (Ferro) e infine del Sole (Oro e/o solfo). Scopo dell’Alchimista (dia qualsiasi periodo esso sia) è pertanto l'arte di distruggere i composti che la natura ha formato in modo imperfetto al fine di migliorare la loro natura purificandoli modificandone le proprietà temporanee al fine ultimo di raggiungere la perfezione assoluta. Tra gli Alchimisti si annoverarono anche molte donne, tra esse famose nell’antichità furono ad esempio, Cleopatra e Maria l’Ebrea (quest’ultima è rimasta rinomata per aver ottenuto vari nuovi prodotti regolando la temperatura di reazione in un bagno di acqua, infatti ancora oggi tale metodo di riscaldamento è detto "a bagno Maria"). E da notare infine che gli Alchimisti considerarono i bambini più puri nelle loro capacità intuitive dei grandi, proprio a causa delle lacune cognitive, evidenti nelle 9
conoscenze umane qualora vengono commisurate con il fine di raggiungere la perfezione. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 1 - Carlo Conti. FONDAMENTI DI SPAGYRIA. Enea edizioni, Milano, 2015 2 - Stefano Stefani, Carlo Conti, Marco Vittori. MANUALE DI MEDICINA SPAGYRICA. Tecniche nuove, Milamo 2008 3 - Giancarlo Salomoni, ALCHIMIA E SPAGYRIA. ADMIRABILES ET INSEPARABILES ARTES. Herboplanet, Forli, 2018 10
I CLASSICI (dei classici) Andando in dietro agli albori di queste due visioni della medicina troviamo i più classici dei classici che a mio giudizio hanno gettato le rispettive pietre angolari sulle quali sono nate le teorie più profonde che rieccheggianno ancora nella nostra contemporaneità. In oriente la persona di riferimento è Laozi (⽼⼦, Lǎozǐ) ed il suo Dào dé jīng 道德經 ovvero il “Libro della Via e della Virtù”. In occidente è Ermete Trismegisto (dal greco antico Ἑρμῆς ὁ Τρισμέγιστος, in latino Mercurius ter Maximus) è un personaggio leggendario di età pre-classica (vedi il capitolo precedente), venerato come maestro di sapienza e ritenuto l'autore del Corpus hermeticum. I passi classici che mi hanno particolarmente colpito dicono la medesima cosa. Che quello che è l’uomo si ritrova ugualmente in natura e nel cosmo. Al 25 passo del Dào Dé Jīng 道德經 ⼈法地, Rén Fǎ Di , uomo legge terra le leggi dell’uomo seguono la Terra 地法天, De Fǎ Tiān , terra legge cielo le leggi della Terrra seguono il Cielo 天法道, Tiān Fǎ Dào , cielo legge dao le leggi del Cielo seguono la Via 道法⾃然。 Dào Fǎ Zì Rán ,dao legge natura le leggi della Via seguono la Natura al secondo passo della tavola smeraldina di Ermete si legge […] quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est inferius: ad perpetranda miracula rei unius. […] […] ciò che è in basso, è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto, è come ciò che è in basso: per fare i miracoli di una sola cosa. […] Dal momento che tutto è in tutto risulta più semplice poter immaginare che il cosmo si possa compenetrare in piante, minerali o animali e che così si possano avere una sorta di biotipi che ne caratterizzano l’attivita. Esattamente come sapori e nature conferiscono una specificità ai cibi e rimedi della MTC. Sto parlando della cosiddetta “segnatura astrologica” che si potrà meglio capire dopo aver parlato almeno in breve, seppur chiaramente, di astrodiagnosi. 11
Energetica MEDITERRANEA L’immagine di cui sotto è suggestiva e rappresenta lo schema fisiologico ed energetico della medicina mediterranea. (1) All’interno del corpo l’energia entra come cibo sotto forma di “chilo” (estattamente l’opposto rispetto alla dizione che si impara nella fisiologia odierna di chimo e chilo) e come “pneuma” o respiro. (2) Chilo = gu qi ⾕氣 (3) Pneuma = tian qi 天氣 Il chilo nello stomaco ha una prima cozione da cui viene estratta la “flemma”. Umore chiaro, fresco e umettante che va al capo e da questo discende (sotto forma di “rheuma” o “catharro”) come ricordano le fontante rinascimentali tripartite per le maggiori parti del corpo stesso: la testa, il torace e l’addome per andare quindi agli arti. La parte rimanente viene diretta al fegato dove si dispone a seconda della sua qualità più o meno pesante in tre strati. Il più superficiale caldo e giallo viene portato alla cistifellea dove diviene “bile gialla” che grazie alla sua energia e la sua dinamicità porta al sangue il calore metabolico. La seconda parte nel fegato è di colore rosato e di consistenza intermedia passa per il rene dove lascia una importante quota di umidità-acqua e viene veicolata al polmone che unisce questo umore al “pneuma” generando il “sangue” ancora immaturo che dovrà ricevere il calore della bile gialla e la parte corpuscolata. Questa viene dall’ultimo strato denso che si trova nel fegato e dove cade per il suo peso chiamata la “bile nera” o “malinconia”. La malinconia giunge alla milza che ne forma corpuscoli andando così ad arricchire e perfezionare il sangue. Gli altri corpusoli formati sono parte di ossa, muscoli e tutti gli organi del corpo mentre poi la parte più bituminosa entra a far parte delle feci che sono ammorbidite dalla flemma che casca dall’alto. I due grossi testi di riferimenti per la dottrina umorale e fisiologica del periodo sono “la natura dell’uomo” presente nel cosiddetto “corpus hippocraticum” e nel “timeo” di Platone. Le trasformazioni che abbiamo visto adesso sono dette pepsis. Gli umori sono già presenti nei cibi come precursori ed a seconda delle cozioni alimentano o meno il corpo. Rivediamole: 1 Cozione nello stomaco e circuito della flemma. Fanno parte di questa prima cozione anche la masticazione ed il trasporto nello stomaco. Lo stomaco è una fornace e per tanto lavora a calori elevati che tuttavia tendono ad essere perduti e dissipati attraverso la propria funzione. Perciò i cibi caldi e cotti sono comunque da preferire. 12
Il flusso del “rheuma” o “catharro” se si ostruisce provocherà dei problemi a valle; qui abbiamo una chiara similitudine coi cinesi tan 痰. La flemma di fatto è l’umore che genera i fluidi corporei, i veicoli liquidi, la parte umettante-lubrificante e muscolo protettiva da qui una chiara similitudine con la wei qi 衛氣. Essendo correlata con l’Acqua ed il colore bianco governa i vari gruppi di leucociti. Crea anche la Linfa che è un circuito parallelo al sangue: caldo ed umido il primo, fredda ed umida quest’ultima. Dalla testa abbiamo detto che la flemma cade secondo il flusso rheuma-catharro andando ad umettare dapprima la testa stessa, poi il cuore ed i polmoni dove incontrerà il chilo cotto dal fegato per creare il sangue infine tutti gli organi addominali. I reni in particolare sono deputati a depurare il sangue dagli altri residui umorali e da un eventuale eccesso di flemma introdotta con l’alimentazione. La flemma possiede qualità emozionali: un organismo improntato a questo umore è più lento e più freddo e sostanzialmente più difficile da attaccare. Quindi le sue qualità predominanti saranno la diplomazia e la tolleranza. Il flemmatico è simile al biotipo metallo ⾦. 2 Cozione nel fegato Il chilo portato al fegato viene trasformato in “chimo” termine che dal greco significa “umore” a livello generico ancora ovvero non definito e ricco di tutte le potenzialità umorali. Galeno in “su l’utilità delle parti” spiega che il fegato è come un tinozza nella quale vien deposto il chilo che diviene chilo che si separa in ben tre fasi. a. una specie di schiuma, leggera, caldissima, gialla, di sapore allo stesso tempo acre, piccante ed amara; b. uno strato intermedio, di colore rosato o rosso, di sapore dolce e di mediocre densità; c. uno strato che si deposita sul fondo, denso, pesante, tartareo (come dire infernale) di colere cupo e fosco e di sapore acido. Se lo stomaco tende a dissipare calore invece il fegato per la sua natura tende a crearlo a volte in eccesso e pertanto a darlo alle sue proprie cozioni. Qui un chiaro parallelo con la patologia di fegato che spesso si scatena come yang- calore. ASSE FEGATO-CISTIFELLEA La Bile gialla conferisce calore metabolico, capacità di penetrazione, diffusività e infine il calore per le trasformazioni di tutti gli organi. Pervertita o in eccesso da origine alle malattie infiammatorie, febbrili, ulcerose, emorragiche, allergiche e quelle che definiamo come autoimmuni. Sete, dolore, prurito, acutizzazioni delle affezioni, il sapore amaro e acre, sono simomi generici della Bile gialla. 13
La parte emozionale é legata a una forte irritabilità e irascibilita il Bilioso é detto anche “Collerico” dal greco “χολή” = bile» conferisce rapidità, spirito di iniziativa e grande capacité di azione, ma anche tendenza alla Violenza e alla sopraffazione. Il bilioso in MTC è il tipo legno ⽊ e quello fuoco ⽕. ASSE FEGATO-RENE-CUORE/POLMONI Se il sangue ha un ecesso di calore può degenerare in problemi cardiaci. Il sanguigno da un punto di vista emozionale è gaudente, piacevole e tollerante. Incostane e ciarliero ottimo come compagno di svaghi. Il sanguigno è quello che in MTC potremmo definire come biotipo terra ⼟. ASSE FEGATO-PANCREAS/MILZA La parte più densa raggiunge il pankreas e quindi la milza. Qui si forma la Bile Nera o Malinconia e questo umore sarà usato per creare la parte corpuscolata rossa dando al sangue stabilità e coagulazione ed altre sostanze solide del corpo come ossa, muscoli, tendini, pareti degli organi, parenchimi Il malinconico è di profondo pensiero, calcolatore, avaro, introverso e depresso, E’ un ottimo compagno di lavoro ed in MTC simile al biotipo acqua ⽔. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 1 - Luigi Giannelli. MEDICINA TRADIZIONALE MEDITERRANEA, Tecniche Nuove, Milano 2006 2 - Platone. TIMEO. Bompiani Testi a fronte, 2000 3 - Giovanni Maciocia. I FONDAMENTI DELLA MEDICINA CINESE. Terza edizione. EDRA, elsevier. 2015 14
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Questo passo del Timeo di Platone dipinge una componente spirituale in toto molto simile al concetto dei BEN SHEN descritti in MTC, come della ancore che creano i legami tra l’anima e tutte le parti del corpo 17
Energetica ALCHEMICA L’alchimia è una scienza operativa. Se facessimo un paragone tra musicsta e liutaio è una cosa abbastanza rara che l’uno sia anche l’altro. Chiaramente un musicista di alto livello che sa anche costruirsi lo strumento è di certo avvantaggiato ma non sempre avviene questo. Utilizzare l’alchimia nella medicina non per forza vuol dire saper fare l’alchimista. Ma una cosa da cuoi il medico non può discostarsi è la conoscenza approfondita dell’astrologia. Anticamente insegnata a tutte le persone dotte, come lo era la musica, il galateo, la galanteria, l’educazione. Più andiamo in dietro nel tempo più il terapeuta era anche lo stesso laboratorista che faceva i lavori sulle piante ed anche su metalli e animali. Le stelle e il porsi dei pianeti nei vari segni dello zodiaco è una cosa che l’alchimista sa rivedere all’interno di ogni cosa presente sulla terra. Questa è la cosiddetta “segnatura”. Non essendo questo un lavoro di astrologia mi limiterò a pochi ma esaustivi cenni per poi rimandare il lettore ad altri bellissimi ed interessantissimi testi. La segnatura zodiacale e planetaria si trova in tutti i 3 macrocosmi del pianeta: quello animale, quello vegetale e quello minerale. La applicazione della tradizione sulle piante è chiamata “spagyria” termine coniato da Paracelso che vuol dire dividere e ricreare. Che è un po’ l’ossesione dell’alchimia: prendere qualsivoglia cosa, dividerla per ricrearla superiore e più efficace. Dapprima si deve conoscere il cielo. E sapere che benchè la terra ruoti attorno al sole, la terra per noi è il nostro punto di riferimento e per tanto sapere che il cielo e le sue costellazioni sono delle declinazioni stagionali del sole. In oltre sapere che esistono i 7 grandi pianeti che vi sono in cielo. Si sa che in alchimia tutte le cose portano una loro segnatura; ovvero portano la caratteristica di uno dei 7 pianeti visibili ad occhio nudo (1) un po’ come in MTC il medico faccia risalire biotipi o le stesse patologie ai movimenti più consoni. Quindi la segnatura planetaria è una caratteristica della fisiologia così come della patologia, delle cose così come degli esseri viventi. Ad esempio noi abbiamo un nostro “marchio di fabbrica” cui possiamo risalire al momento della nostra nascita nel quale si trovano informazioni energetiche davvero importanti sul nostro essere sia fisico che psichico. (2) Questa cosa non ci deve suonare tanto strana, le segnature astrologiche sono la diretta conseguenza del ritmo stagionale ovvero di come i raggi del sole incidono sulla terra e creino l’ambiente nel quale nasciamo e siamo come siamo. (3) Paragonandoci alla frutta potremmo essere come una succosa anguria estiva o un melograno invernale. Sempre frutta è ma ciascuna con le caratteristiche proprie che in MTC vengono dette ZONG. 18
Ora continuiamo a puntare il nostro sguardo verso il cielo ed a guardare i pianeti ma stavolta ci spostiamo in Cina dove ancora oggi (involontariamente!) è portata innanzi la teoria dei 5 elementi ed i pianeti ancor prima di chiamarsi come le divinità cui noi siamo abituati (4) si chiamano coi nomi di terra, legno e così via.(5) Nella seguente tabella si notano le corrispondenze tra i pianeti in MTC ed in MTO (medicina tradizionale occidentale) Cangji Movim Temperamento Pianeta Pynin G. Endocrina e ento MTO Sole 太陽 Tàiyáng Timo Caldo/Secco Luna ⽉亮 Yuèliàng Gonadi Freddo/Umido Mercurio ⽔星 Shuǐxīng Acqua Pancreas Freddo/Secco Venere 金星 Jīnxīng Metallo Surrene Freddo/Umido Marte ⽕星 Huǒxīng Fuoco Tiroide Caldo/Secco Giove ⽊星 Mùxīng Legno Ipofisi Caldo/Umido Saturno ⼟星 Tǔxīng Terra Episfisi Freddo/Secco 19
Se ci risulta chiaro il ciclo dei 5 movimenti ora farò per voi lettori una breve digressione alchemica sul significato dei 7 pianeti. Prima di cominciare ci tengo a dire che ogni pianeta è a sua volta il signore che domina nel suo archetipo e modo di essere quelli che in MTO sono i 12 segni dello zodiaco. (6) I segni sono 12 come 12 sono i meridiani e sono il modo di essere del sole in quel momento. L’alba del giorno fredda con il sole che cresce o l’alba dell’anno che si intravede dopo la nascita del Sole con il solstizio invernale. E così possiamo dare quella caratteristica mutevolezza intrinseca della grande circolazione a quella che è la successione dello zodiaco durante la giornata. Ma questo sarà tema di un futuro lavoro mentre e per ora mi preme ricordare che i 7 pianeti sono i signori dei 12 segni ed ora li vedremo. Il sole (TAI YANG 太陽) del nostro sistema solare è il CUORE. Cosa che non ci stupisce più di tanto credo. Il calore che il corpo emana è sia quello del cuore che quello dei metabolismi che investe il SANJIAO e questi sono sempre associati all’elemento fuoco. Il valore imperiale del cuore è proprio come si evince anche dell’occidente e, certamente di tutto il mondo, anche nelle epoche a noi “invisibili” dal punto di vista di fonti e storia. Il sole rappresenta il cuore e l’amore in senso SHEN è lo psichismo associato a tale pianeta. Il sole regge il LEONE corrispondente al meridiano HT. Associato al minerale ORO. L’adagio popolare recita “il mattino ha l’oro in bocca”.. a che oro si riferisce? Proprio a quello del sole che è ancora piccolo e crescerà fino a quando alto nel cielo sarà il “sol leone”. Le piante di segnatura solare solo ricche di sapore con una base amara proprio come la nostra benamata MTC ci dice, ricordiamo ad esempio il rosmarino, la salvia, l’arancia. (7) La luna (YUE LIAN ⽉⽉亮) rappresenta la riflessione del cuore/sole. E’ associata al sistema riproduttivo (gonadi) e non a caso tramite il sistema riproduttivo si creano i figli che sono proprio riflessione di amore. E la stessa riflessione e quella che fa il cervello sempre di segnatura lunare così come anche lo stomaco che accoglie questo calore del nutrimento. Il segno associato è il CANCRO corrispondente al meridiano ST. Associato al minerale ARGENTO. Segnatura lunare ha la lavanda. Signore dei segni GEMELLI e SCORPIONE Mercurio (SHUI XING ⽔⽔星) il pianeta del movimento ACQUA è associato ai polmoni ed all’intestino tenue (LU e SI come meridiano). Se come divinità era il messaggero degli dei che poteva andare dall’ade all’olimpo allo stesso modo a livello organico a lui vengono assegnate le scissioni. Al polmone quelle con la terra che 20
entra in suo intimo contatto veicolata dall’aria durante la respirazione all’ intento tenue e le sue decisioni che lo mettono in coppia col cuore e lo rendono un FU “imperiale”. Associato alla ghiandola endocrina PANCREAS. Come elemento ha proprio il MERCURIO che dimostra il suo ermafroditismo essendo un metallo ma eccezionalmente liquido. Come pianta di sua segnatura ricorderemo di certo la menta. Venere (JIN XING 金星) il pianeta del movimento METALLO. Associato ai meridiani KI e SJ. Segna la ghiandola surrenale e con i reni decide l’equilibrio salino del corpo e la pressione del sangue rendendola armonica e piacevole proprio come lei dea della bellezza. L’equilibrio fa ricordare il segno di BILANCIA mentre l’altro segno è il TORO. Il metallo associato è il RAME. E segnatura venusiana ha l’ANICE STELLATO. Marte (HUO XING ⽕星) è il pianeta del fuoco. Marte il dio guerriero infatti rappresenta il sole piccolo nascente con tutta la sua irruenza e tutto lo Yang proprio del fuoco che ancora non grande non risiede nel cuore. Risiede in ARIETE e SCORPIONE e se il primo è l’inizio dell’anno e della primavera il secondo in autunno dirige la forza di Marte non verso l’esterno ma verso l’interno della terra facendo cadere le foglie e preparando il terreno ad una nuova fioritura l’anno successivo. Rappresenta i meridiani PC e BL. Proprio di Marte il metallo con cui anticamente poteva essere forgiata una spada ovvero il FERRO. Questo vestigio è rimasto ad oggi nella medicina accademica dove la terapia marziale è la terapia del ferro. Infatti proprio attorno ad un atomo di ferro si organizza l’EME e l’emoglobina. Segnatura marziale avranno quelle piante “dure e cattive” come ad esempio le ortiche. Sempre di segnatura marziale il LIMONE. Giove (MU XING ⽊⽊星) è il pianeta del LEGNO. Sono di competenza gioviniana il meridiano di LV (SAGITTARIO) e LI (PESCI). Nel caso di fegato (organo in relazione con tale segnatura) il parallelo è assai evidente. La ghiandola endocrina da mettersi in relazione è l’IPOFISI che governa tutte le altre come GIOVE il capo degli dei governava l’olimpo. Il metallo associato è lo STAGNO. Sono di sua segnatura la CANNELLA e la CURCUMA. Quest’ultima anche in dietetica cinese ben conosciuta come rimedio per fegato/legno. Saturno (TU XING ⼟⼟星) è il pianeta della TERRA. In alchimia Saturno ha un posto di rilevanza essendo il dio che ha dato origine a tutti gli altri dei. Sono di segnatura saturnina l’ACQUARIO ed il CAPRICORNO. La ghiandola endocrina associata è la PINEALE con il suo alternarsi veglia/sonno da origine alla vita ed alla 21
morte che ogni giorno sperimentiamo nel nostro sonno. Questa origine del creato è anche l’origine della memoria ed il minerale associato è il SILICIO. Di segnatura saturnina ricordiamo tutte le piante ad ago come il pino, il ginepro, il cipresso. Sempre di sua segnatura è il trattenimento del sangue nei vasi che è direttamente collegato al concetto di terra in MTC. In conclusione io credo fermamente che più andiamo a ritroso nel tempo più le culture erano simili e la lingua parlata era una sola. Benché possa sembrare un cosa in parte confirmatoria, in parte contro le dinamiche MTC io vedo nella MTO una possibile connessione ed un possibile utilizzo della sua farmacologia nel trattamento con aghi, dietetica o fitoterapia. Nel XV secolo Paracelso ha canonizzato (8) la produzione di una cosiddetta QUINTESSENZA di cui non voglio entrare nel merito ma che rappresenta una evoluzione delle piante e delle loro segnature che possono per tanto essere veicolate degli agopunti. Una tecnica simile veniva fatta nell’antico Egitto con delle tavolette di argilla messe su dei punti molto simili sulla quali veniva posta la quintessenza. (9) BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 1 - Graves Robert, I MITI GRECI, Longanesi, Milano, 2008 2 - Trismegisto Ermete, CORPUS HERMETICUM, Bur, Milano, 2001 3 - Bezza Giuseppe, ARCANA MUNDI: ANTOLOGIA DEL PENSIERO ASTROLOGICO ANTICO, Bur, Milano, 1995 4 - Maciocia Giovanni, I FONDAMENTI DELLA MEDICINA CINESE, Elsevier, 2017 5 - Esiodo, TEOGONIA, Bur, Milano, 2004 6 - Bardinet Thierry, LES PAPYRUS MEDICAUX DE L,EGYPTE PHARAONIQUE, EDITIONS FAYARD, Francia, 2001 7 - Brigo Bruno, L’UOMO, LA FITOTERAPIA, LA GEMMOTERAPIA, Tecniche Nuove, Milano, 1997 8 - Paracelso, PARAMIRUM, edizioni Enea, Milano, 2012 22
I segni zodiacali ed i 12 meridiani (ipotesi operative) La melotesia planetaria è la corrispondenza dei pianeti con le parti e con le malattie del corpo umano. Nella Astronomia medicinalis (1) di Leonardo Qualea (seconda metà del XV sec.) troviamo una ripartizione delle parti della testa dell’uomo da Saturno alla Luna, in ordine discendente. In questa immagine si vede come l’uomo sia collocato nella ruota oroscopica partendo dall’Ariete in cui cade la Testa. 23
Nella immagine sotto vediamo invece le melotesie secondo la normale postura anatomica dell’uomo 24
Interpolando le nozioni viste sino ad ora si ottiene infine la disposizione dei segni zodiacali con la ruota dei 5 elementi e quindi dei 12 meridiani. 25
Ma prendiamo ora i 5 movimenti e scriviamoli col loro ideogramma cinese mettendo al lor fianco i geni planetari cui fanno riferimento e poi al loro fianco prendendo spunto dalla immagine precedente otteniamo un diagramma del tutto particolare che permette di fare delle ipotesi operative del tutto originali e nuove su tanti trattamenti che a volte non danno il risultato sperato seguendo i canoni consueti della normale terapia in agopuntura. A seguire due casi clinici paradigmatici utilizzando questo nuovo schema operativo e paragonandolo con la terapia tradizionale. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 1 - Compendium clari viri Leonardi Qualea quod Astronomiam medicinalem nuncupari voluit ex multis Syrorum, Indorum, Arabum, Persarum, Egiptiorum, Grecorum et Latinorum voluminibus compilatum in facilitatem medicorum et commoditatem infirmorum, ms. Bn- Paris lat. 10264 fo. 76r-77r, (capitolo XIII). 26
Caso Clinico: Insonnia (da calore vuoto) Manifestazioni cliniche: Risvegli frequenti durante la notte, difficoltà ad addormentarsi, gola secca, sudorazione notturna, calore ai cinque cuori, scarsa memoria, palpitazioni , vertigini, irrequietezza mentale, acufeni, lombalgia. Lingua: Rossa senza patina, con la punta più rossa, fissurata alla zona del cuore, secca. Diagnosi: Vuoto di YIN di reni e cuore con calore vuoto. Terapia tradizionale: HT7: calma lo shen e favorisce il sonno HT6: purifica il calore da deficit del cuore PC7: calma lo shen CV4: nutre lo YIN del rene e calma lo shen SP6,KI3,KI6: nutrono lo YIN dei reni CV15: nutre il cuore e calma lo shen BL15,BL23. armonizzano cuore e reni BL44,BL52: armonizzano lo shen e lo zhi Terapia MTC/MTO: aggiungere a seconda della scelta del terapeuta LU7: forte valenza shen in punto di polmone che cade nell’elemento acqua governato da mercurio. SI5: chiamato la “valle dello Yang” con azione calmante lo yang. Piccolo intestino sempre governato da mercurio. 27
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