Yoga & Ayurveda 3.3 - Yoga Studio Follonica asd Santosha - Yoga Toscana

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Yoga & Ayurveda 3.3

       Yoga Studio Follonica asd
               Santosha
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AYURVEDA
  AYUS=VITA      MOVIMENTO

   VEDA=     CONOSCENZA

  CONOSCENZA DELLA (lunga) VITA
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LA VITA = MOVIMENTO
La VITA indica un MOVIMENTO che prende forma
nel momento del concepimento

per procedere poi, attraverso stadi come l'infanzia,
l'adolescenza, la vecchiaia, e culminare nella morte

QUESTO MOVIMENTO UNIDIREZIONALE NEL TEMPO , VIENE
CHIAMATO: VITA
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FILOSOFIA
AYURVEDICA
Il termine: “Ayur” è definito nell' Ayurveda come il contatto del corpo con
l'anima.
Il tempo di tale contatto determina la durata della vita.

La salute è definita come la condizione naturale propria a tutti e tre gli aspetti:
corpo , mente, anima.
L'Ayurveda si propone il mantenimento della salute fisica,
mentale e spirituale dell'individuo prolungando “ayur”.
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L' Ayurveda è uno dei grandi doni dell' India Antica all' umanità. Si tratta di uno dei più antichi
sistemi di medicina e vanta un'ampia documentazione di esperienza clinica.
L'Ayurveda è anche uno stile di vita che insegna a:
1. mantenere e proteggere la salute,
2. prevenire e curare la malattia,
3. promuovere longevità.
4. Autorealizzarsi, grazie anche alle tecniche yoga
Comprende pratiche di purificazione, norme di igiene personale, dieta e regime di vita in
relazione ai dosha e alle stagioni, yoga , tecniche per la cura del corpo e della mente.
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LO SCOPO DELL' AYURVEDA è
di allungare il più possibile il tempo di “ayur”, cioè il tempo di contatto tra
l’anima ed il corpo, cercando di rendere questo periodo non solo lungo ma
anche libero da “intoppi”.
L'Ayurveda ci insegna che una buona salute è la base per realizzare i 4
obiettivi fondamentali dell'esistenza:
Dharma - Dovere - Qual è il mio compito
Artha    - Comprensione – Conoscenza- Prosperità
Kama - Felicità – Desiderio – essere beati
Moksha - Libertà - Illuminazione
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LE ORIGINI:
I VEDA sono considerati le più antiche e più sacre
documentazioni del sapere in forma scritta.
I Veda affermano che l'Essere Supremo che creò l'universo,
spinto dall'amore per l'umanità, donò i Divini Veda agli
esseri umani tramite i RISHI, i saggi profeti.

Le parole dei Veda vennero attentamente memorizzate in
forma di canti metrici e furono tramandate per
generazioni per migliaia di anni fino a quando vennero
trascritti nei quattro Vedas che oggi tutti conosciamo.

Nota: Un’ altra giovinezza – con Tim Roth
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Le parole dei Veda vennero attentamente memorizzate in forma di canti
metrici e furono tramandate per generazioni per migliaia di anni fino a
quando vennero trascritti nei quattro Vedas che oggi tutti conosciamo.

Le prime forme di scrittura pervenute in Mesopotamia risalgono al 3200 a.C. e
sono in forma di tavolette d’argilla.

In India, molto probabilmente, veniva usata la foglia di palma e per questo non
possiamo datare certamente quando cominciarono ad essere scritti i Veda.

Nota: Un’ altra giovinezza
– con Tim Roth
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VEDA
                                    ?
Gli storici non sono in grado di indicare con esattezza
la data di nascita dell' Ayurveda, ma la maggior parte
concorda sul fatto che i primi testi classici siano stati
scritti in India in un periodo compreso tra
                     3500 e 5000 anni fa

         PS: Vedi Orion or the Arctic Home in the Vedas; B.G.Tilak;
      Sages and Kings: Vedic Secrets of Ancient Civilization Dr Frawley
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Il grande RISHI VIYASA ha codificato le 4 Samhita (RACCOLTE)

•RIGVEDA     princip. contiene Inni (mantra) in forma di preghiera
•YAJURVEDA        descrive lo svolgimento di cerimonie e rituali
•SAMAVEDA         contiene canti e musiche sacre
•ATHARVAVEDA      guida la vita quotidiana con principi ben
definiti

Trasmettono spiritualità attraverso concetti rituali,
preghiera e adorazione, discussioni filosofiche
La testimonianza di Faxian, un pellegrino buddhista arrivato nel V secolo d.C.
nella città di Pataliputra, è una delle più antiche descrizioni al mondo
 di un sistema ospedaliero civico e fa pensare che l'India possa essere
stato il primo paese al mondo a sviluppare un sistema metropolitano
organizzato di assistenza medica su base istituzionale.

L’Università di Taxila (oggi Pakistan) era famosa per la sua scuola di medicina,
 Plinio ed alcuni storici che accompagnarono Alessandro il Grande in India
hanno lasciato memoria di questa tradizione.

Durante il Rinascimento italiano, la famiglia siciliana Branca e
Gaspare Tagliacozzi di Bologna, vennero influenzati da opere
arabe basate sulle tecniche chirurgiche di testi di ayurveda
come la Sushruta Samhita.
L'Ayurveda, così come lo Yoga, raccomanda la pratica
giornaliera di canti e preghiere universali per invocare la pace
e trasmettere la forza della non-violenza e la sua grande
energia curativa. Uno di questi canti dice:

  Om Sarve bhavantu sukhinah
sarve santu niramayah
 sarve bhadrani pasyantu
Ma kascit duhkhabhak bhavet.
Om, Shanti, Shanti, Shanti.

  Che tutti siano felici che tutti siano liberi dal male che tutti
desiderino il bene altrui che nessuno debba soffrire. OM, pace
(per noi), pace (per il mondo), pace (per l'universo).
Di notevole importanza sono gli inni vedici dedicati ad Agni, il dio del
fuoco e del focolare, quindi la divinità familiare. Suo compito è
permettere il collegamento fra questo mondo e il mondo divino.
Agni mangia l'offerta (il fuoco brucia l'offerta) e la porta agli dei. Agni è
il simbolo della sicurezza, della forza, della compattezza e della fortuna
della famiglia.

Il termine Agnisara viene da agni (fuoco) e sara (essenza): dunque,
letteralmente, Agnisara seginifica "essenza del fuoco".
Nell'Ayurveda e nello Yoga, parlando di fuoco si allude a quello
digestivo
la digestione è un processo simile alla cottura, trasformazione e
assimilazione.

Elimina le scorie
Quando il fuoco digestivo è attivo, gli alimenti vengono digeriti in
fretta e nell'intestino non rimangono quelle scorie che, fermentando,
generano tossine e sono responsabili di ogni disturbo, dal raffreddore
ai tumori.
SIGNIFICATO E CONCETTO DI AGNI:

●Il sacro Dio del fuoco dell' Induismo, rappresenta la forza cosmica
della trasformazione.
●Agni opera nel corpo attraverso la mediazione di Pitta, per la sua

predominante natura calda, provoca la digestione e conversione.
●E' anche il fuoco DIGESTIVO.

●Agni è il primissimo fattore da considerare nella dieta alimentare

●Agni è la capacità di tutti gli organi digerenti di essere attivi, efficaci e

coordinati nel loro funzionamento, quando viene fornita una quantità
di cibo appropriata.
●Agni è il fuoco biologico che governa il metabolismo.

●Pitta è il contenitore, ed agni è il contenuto.

●Agni è presente in ogni tessuto e cellula, distrugge batteri e tossine

nello stomaco e intestino tenue e crasso.
EQUILIBRARE AGNI – yoga e ayurveda
●Consumare pasti ridotti e semplici
●Il succo di limone fresco in acqua è un blando

  purificante per stimolare agni
●Infuso di zenzero aiuta la digestione e riduce gas intestinali

●Evitare le combinazioni alimentari errate come:

 pesce e latte, carne e latte, latte e frutta aspra,
 meloni associati, dolce e aspro...
●Masticare correttamente(ogni boccone almeno 32 volte)

●Lasciare un terzo dello stomaco vuoto

●Evitare l'acqua fredda e prediligere quella calda

●Strofinare e pulire la lingua quotidianamente

*In caso ti tossine osservare il digiuno a base di succhi di frutta diluiti con acqua e spezie come zenzero, curcuma, pepe di cayenna
sotto forma di infuso, secondo il proprio dosha.
*Per le persone sane: un digiuno a base di acqua calda alla settimana, permette al fuoco digestivo di riposarsi
*Per stimolare la digestione in AYURVEDA:
Un cucchiaino da the di zenzero fresco con un pizzico di sale è un buon aperitivo
Utilizzare ghee, cumino, curcuma, pepe di cayenna, zenzero in cucina o come infusi.
Per equilibrare un eccesso di pitta: ghee, il coriandolo,spezie e dieta rinfrescante.
AGNI E LO YOGA
Per stimolare l'apparato digerente e migliorare la digestione sono indicate
tutte le ASANA che massaggiano il fegato, la milza, pancreas ed intestino
tenue.

PASCHIMOTHANASANA – SALABHASANA – DHANURASANA -BHUJANGASANA
- TRIKONASANA – AGNISARA – YOGAMUDRA -HALASANA – TORSIONI - ...
AMA: le tossine causa di malattia
• Le tossine vengono prodotte principalmente da ciò che non viene digerito a livello
  fisico e\o mentale. Letteralmente tradotto Ama significa: « cibo non cotto».

• L’accumulo di tossine ostruisce i canali dove scorre l’energia vitale creando, più o
  meno velocemente, uno stato di malattia.
• Nella Caraka Samhita viene enunciata la regola aurea: « Ci si nutra in quantità
  adeguata» (mitahara).
VATA: ( etere + aria )
Distruzione e movimento, non si può vedere ma si può percepire,

non ha colore, è secco, ruvido, freddo, sottile, mobile.
Vata è responsabile di tutti i movimenti nel corpo, del respiro, i movimenti nei
muscoli e tessuti, espansione e contrazione, espulsione, le pulsazioni del cuore,
deglutizione.

L' eccesso di vata nel corpo provoca l'insorgere di 80 tipi di malattia fra cui:
artrite, stitichezza, insonnia, ansia, depressione, paralisi, aria nel colon, nelle
articolazioni, areofagia, instabilità psichica.

Vata controlla la mente fornisce energia per tutte le attività fisiche e mentali,
influenza il sistema nervoso e circolatorio. Governa sentimenti ed emozioni,
nervosismo, paura, tremori, spasmi.

Risiede principalmente nell'intestino crasso, cavità pelvica, ossa, pelle, orecchie,
cosce, per cui in eccesso tende ad accumularsi in queste aree (spina dorsale).
PITTA: ( fuoco + acqua )
E' l'energia che converte qualsiasi cosa, il fuoco, la creazione. Possiede tutti i
colori tranne il bianco,
          è untuoso, caldo, penetrante, pungente,
acido, digestivo, produce secrezione.
Pitta è responsabile della digestione, metabolismo, controlla la sete, la fame, la
temperatura, il desiderio sessuale, coraggio, volontà, intelligenza e
comprensione, collera, gelosia.
Ghiandole endocrine, sistema sanguigno formazione dei tessuti.
Lo squilibrio porta ad eruzioni cutanee, infezioni delle vie urinarie, febbre,
acidità, ulcere, itterizia, infiammazioni, irritabilità.

Risiede nell'intestino tenue, stomaco, ghiandole sudorifere, sangue, adipe,
occhi e pelle.
KAPHA: ( acqua + terra )
E' l'acqua e il mantenimento, aggrega e unisce tutti i tessuti,

è freddo, liscio, oleoso, soffice, pesante, bianco,
dolce , salato.
Kapha è responsabile della crescita del corpo, massa cellulare, previene il logorio
e lubrifica le giunture, dona forza e resistenza, umidità alla pelle, felicità, stabilità,
compassione, amore, pazienza.

Governa il sistema immunitario ed endocrino.

Lo squilibrio provoca nausea, anoressia, digestione lenta, tosse, congestione del
petto, obesità, difficoltà respiratorie, depressione, indifferenza.

Kapha è presente nella gola, petto, testa, naso, bocca, stomaco, giunture,
plasma, citoplasma, secrezioni liquide ( muco ). Il petto è la sede principale.
Le stagioni influenzano i Dosha
PRAKRTI in Ayurveda:
• In Ayurveda Prakriti è alla base della espressione corporea individuale e del carattere
  di una persona.
• Ognuno di noi ha una Prakriti fisica determinata dalle caratteristiche strutturali del
  proprio corpo e una Prakriti mentale data dalle qualità della mente e del cuore.
COSTITUZIONE
                             PREDOMINANZA VATA

Generalmente possiedono una struttura fisica alta o sottile, oppure molto bassa, con
giunture ed ossa sporgenti che delineano scarso sviluppo muscolare.

La pelle è fredda e ruvida, secca, screpolata; i capelli sono riccioluti, le unghie fragili, la
forma del naso ricurva. L 'appetito e la digestione sono variabili, amano gusti dolci,
aspri, salati. Queste persone sono creative, attive, vigili ed irrequiete, parlano
velocemente e camminano in fretta, ma si stancano facilmente.

Hanno una veloce comprensione mentale, ma scarsa memoria, poca fiducia in se
stessi, afflitte da molte ansietà,tendono all' instabilità mentale e incostanza.
Soffrono di reumatismi, cervicali, lombari, mal di schiena.
COSTITUZIONE
                           PREDOMINANZA PITTA

Sono persone di media altezza, sviluppo muscolare moderato, solitamente presentano
molte lentiggini o nei rosso bruni. La carnagione è rossastra o chiara, pelle soffice e
calda, i capelli
sono sottili con tendenza ad un prematuro grigiore, e calvizie.

Hanno un forte metabolismo e buona digestione, con robusti appetiti, prediligono gusti
dolci, amari, astringenti ed amano le bevande fredde.

C'è una tendenza verso l'eccessiva sudorazione, mani e piedi tendono ad essere caldi.
Hanno buona capacità di comprensione e sono molto intelligenti, acuti, ambiziosi e
generalmente amano dirigere.
La loro natura li porta verso l'ira, gelosia e impazienza,
soffrono di mal di testa, fegato, colite e il caldo.
COSTITUZIONE
                           PREDOMINANZA KAPHA

Possiedono una struttura fisica massiccia, robusta e pesante, un' ottima forza, immunità,
buona salute e longevità.
La carnagione è chiara e fresca, pallida e oleosa, i capelli sono scuri, soffici e folti. La
digestione e il metabolismo sono lenti, sono di natura calma e tranquilla, tendono a
muoversi lentamente, il sonno è profondo e prolungato.
Amano i cibi piccanti, amari, astringenti, ma sono inclini all'obesità,
problemi alle articolazioni e al cuore.

Psicologicamente, sono tolleranti, amorevoli, sviluppano però attaccamento e avidità,
possessività. La comprensione è lenta ma definitiva, e vantano una memoria
eccezionale.
PER VALUTARE EFFICACEMENTE IL DOSHA
PREVALENTE SERVE L’ ASCOLTO DEL POLSO
Vata - Pitta
Nei tipi vata-pitta si uniscono la volatilità, la leggerezza e l'intensità dell'aria e del fuoco.
Rispetto al vata puro hanno una corporatura snella ma più vicina alla media, una
digestione più forte e maggiore tolleranza al freddo. Queste persone uniscono
l'originalità e la creatività del vata con la determinazione e l'intraprendenza del pitta.
Sono persone di grande intelligenza e quando lo stress li mette sotto pressione possono
rispondere con un'alternanza di paura e di rabbia.
Hanno bisogno soprattutto di stabilità, la caratteristica del kapha, che equilibra la loro
volatilità.

Pitta - Kapha
In questi tipi si combinano l'energia del fuoco e la stabilità dell'acqua dando luogo a un
individuo di straordinaria forza fisica, dotato di ottima resistenza, buona salute e grande
sicurezza anche a livello psicologico. Hanno una corporatura forte e muscolosa,
digestione buona di tipo pitta. Hanno energia stabile unita a grande resistenza quindi
sono naturalmente portati all'atletica. La stabilità del kapha e la forza del pitta a volte li
porta alla rabbia e alla critica, all'arroganza e all'insensibilità. Hanno bisogno della
leggerezza e della flessibilità del vata che equilibra i loro tratti negativi.
Vata - Kapha
In questa costituzione convivono le qualità diametralmente opposte dell'aria e dell'acqua che condividono invece la
freddezza. Le caratteristiche fisiche sono generalmente nella norma anche se l'altezza tende a essere superiore alla
media. Possono avere la digestione lenta o irregolare e hanno una spiccata avversione per il freddo essendo in
questa costituzione carente l'elemento fuoco.
Sono persone profondamente sensibili, umili e adattabili, possono essere dotate di buone qualità creative ed
artistiche oppure possono essere portati alle attività sportive per la buona resistenza di cui sono dotati. La
freddezza di vata e di kapha si può riflettere nel carattere che può essere carente di motivazione, passione ed
entusiasmo. Hanno bisogno soprattutto di calore, in tutti i sensi.

Vata - Pitta - Kapha
Questo tipo di costituzione è molto raro ed è anche difficile da descrivere perché accomuna le qualità e le
caratteristiche di tutti e tre i dosha. Fra tutte è comunque la costituzione più equilibrata, con la tendenza a godere
di lunga vita, buona salute, buone difese immunitarie. Malgrado ciò, quando si ammalano, sono i tipi più difficili da
curare proprio perché manca nella costituzione la prevalenza di un dosha che aiuta a identificare le predisposizioni
naturali alle malattie e il modo di riportare l'equilibrio.
CAUSE VATA ALTO:

clima freddo, aria condizionata, bevande e cibo secco e freddo,
eccessivo esercizio fisico, stress, affaticamento mentale, viaggiare,
ambienti rumorosi.
SINTOMI: Forte desiderio di cibo, freddo eccessivo, costipazione,
mancanza energia, fatica, perdita del sonno, deperimento, flatulenza,
paura, ansia, insicurezza, confusione, perdita della memoria, rigidità
muscolare.
GESTIONE: Per la malnutrizione, terapia di tonificazione, dieta anti -
vata, erbe stimolanti per promuovere la digestione, massaggi e
fomentazione, tonici. Per l'ostruzione dei canali, erbe disintossicanti,
massaggi, clisteri e blandi lassativi.
CAUSE PITTA ALTO:
Cibo con potenza e temperatura calda, lavoro notturno, eccessiva
esposizione al sole, uso di eccitanti, alcolici.
SINTOMI: Fame e sete esagerate, sensazione di bruciore sulla pelle, occhi e
mani, eruzioni allergiche, febbre, vertigini, fenomeni infiammatori, collera,
rabbia, gelosia.
GESTIONE: Dieta anti -pitta, sapori dolci , amari, astringenti, fagioli mung,
riso basmati, coriandolo. Nuotare in acque fresche, massaggio con olio di
cocco, indossare colori come il blu, viola, bianco, gemme di natura fredda,
zaffiro o la perla.
CAUSE KAPHA ALTO:
 Cibi freddi e pesanti come yogurt e formaggio, ortaggi acquosi, frumento e
cereali, ambienti freddi e umidi, dormire durante il giorno.
SINTOMI: Nausea, vomito, pesantezza, pallore, giunture gonfie, tosse con
espettorazione, sonno eccessivo, apatia, mancanza di concentrazione,asma,
obesità.
GESTIONE: Praticare esercizio fisico intenso, massaggi profondi, saune e
terapie del sudore, dieta a base di cibi asciutti ,caldi, piccanti, amaro,
astringente, erbe che aumentano il fuoco digestivo
Per equilibrare vata dosha:

Dieta alimentare:
Bere liquidi caldi in quantità durante il giorno, tisana di zenzero prima dei pasti, preferire
sapore dolce, salato, acido e cibi caldi e umidi. Zuppe calde, cereali caldi, latte caldo,
tisane. Riso, avena cotta, segale, cous cous.
Asparagi, carote, cetrioli, cipolle, patate dolci, zucchine, carciofi, spinaci finocchi, tutti i
latticini freschi.
Albicocche, banane, datteri, cocco, fichi, uva, kiwi, arance, fragole, frutta cotta, ciliegie,
ananas, frutta dolce . . .
Basilico, cumino, zenzero, zafferano, liquirizia.
Legumi con moderazione, tofu, carne bianca, pesce fresco, frutta secca con moderazione .

DA EVITARE:
Saltare i pasti, riposo irregolare, aria condizionata - zucchero bianco, broccoli e cavoli,
melanzane, peperoni, piselli, pomodori, sedano, mele, pere, anguria, cachi, mais, miglio,
cereali secchi freddi e soffiati, ceci, peperoncino, salumi, fritti, cibi congelati, carne rossa,
caffè, insalate verdi, verdure crude, frutta secca, bevande fredde.
SI POSSONO MANGIARE SE CUCINATI CON OLIO DI SESAMO E SPEZIE CALMANTI PER VATA

CONSIGLI:
- Lasciare la frutta secca in ammollo una notte intera e consumarla al mattino senza buccia
- unire al latte caldo un pizzico di zafferano prima di coricarsi
- non associare la frutta acida o la banana al latte, non riscaldare il miele
-mantenere una routine regolare dei pasti e degli orari
-Applicazione di olio di sesamo sul corpo, massaggi, yoga e pranayama
Per equilibrare pitta dosha:

Dieta alimentare:
Mangiare ad intervalli regolari ed assumere tre pasti al giorno. Cibi freschi come insalate, cereali
freddi, latte, verdure.
Tisana di menta e liquirizia, ghee regolarmente, prediligere sapore astringente, amaro e dolce.
Riso basmati, riso integrale, orzo, avena cotta.
Asparagi, cetrioli, patate, zucchine, carciofi, broccoli, verza, cavolfiori, sedano, prezzemolo, piselli,
insalata
Mele dolci, pera, albicocche, datteri, fichi, uva, arance, prugne, melone, melograno, anguria.
Basilico, cumino, zafferano, curcuma, menta, coriandolo.
Legumi e fagioli, tranne le lenticchie, ceci, tofu, carne bianca, pesce fresco, formaggio fresco, ghee,
yogurt diluito con acqua, olio di oliva.

DA EVITARE:
Saltare i pasti, riposo irregolare, zucchero bianco, consumo di aceto, peperoncino, cibi in scatola,
bevande gassate, alcolici, melanzane, aglio, pomodori, salumi, fritti, cibi congelati, carne rossa, caffè,
mais, segale, lavorare di notte, sottaceti, formaggi stagionati, sale, cibi aspri e troppo speziati.
SI POSSONO MANGIARE SALTUARIAMENTE O SE CUCINATI CON SPEZIE CALMANTI PER PITTA

CONSIGLI:
- Lasciare la frutta secca in ammollo una notte intera e consumarla al mattino senza buccia
- dieta a base di ghee, frutta dolce, soia verde, rilassamento
- non associare la frutta acida o la banana al latte, non riscaldare il miele
-mantenere una routine regolare dei pasti e degli orari
-Applicazione di olio di cocco, sandalo, oliva sul corpo, massaggi, yoga e pranayama , nuotare in acque
fresche.
Per equilibrare kapha dosha:
Dieta alimentare:
Mangiare con moderazione, fare esercizio per stimolare la circolazione, massaggi
profondi e stimolanti con polveri, o olio penetrante come la senape, assumere
cibi con sapore piccante, astringente, asciutti e caldi.
Tisana di zenzero prima di mangiare e cibi speziati per attivare il fuoco digestivo.
Riso in poche quantità, orzo, mais, miglio, avena, segale.
Verdure al vapore, piccanti e amare, senza olio e sale, succhi di carota e
pomodoro, acqua tiepida in abbondanza, rape, carote, sedano, melanzana,
prezzemolo, aglio, ravanelli, cipolle, asparagi.
Albicocca, mela, pesca, pera, melograno, miele, cachi, fichi secchi, frutti di bosco.
DA EVITARE:
Cibi freddi, untuosi e pesanti, come yogurt e formaggio, burro, latte, carne,
cetrioli, meloni, arance, zucchero bianco, salumi, fritti, cibi congelati, carne rossa,
caffè, olive, ambienti freddi e umidi, dormire di giorno, gelati, dolci, lavori
sedentari.
CONSIGLI:
- non associare la frutta acida o la banana al latte, non riscaldare il miele
-mantenere una routine regolare dei pasti e degli orari
-fare esercizio fisico intenso, saune e fomentazioni, ridurre il sonno, massaggi
profondi, yoga e pranayama.
Alimenti ayurvedici con funzione medicinale:

1. Ghee
2. Miele
3. Latte di mucca

Questi alimenti possono svolgere il ruolo di vettore per medicinali ayurvedici,
mentre per lo yoga sono nutrienti importanti per i tessuti

Si possono sostituire rispettivamente
con olio di oliva, sciroppo acero, latte di mandorla.
IL KICHARI: il tridoshico per eccellenza
KICHARI…la ricetta
l’antico piatto Ayurvedico degli Yogi e dei Sadhu
Kitchari è un’antica ricetta Ayurvedica che purifica il sistema digestivo e l’apparato digerente . E’
considerato un alimento completo in quanto riequilibra i 3 Dosha (vedi i Dosha).Si tratta di una piatto di
legumi e riso basmati (vedi Riso Basmati) con aggiunta di verdura (a piacere), spezie dolci e lenticchie
rosse, altamente energetico e digeribile, consumato tradizionalmente in India soprattutto da chi segue
la dieta Ayurvedica. Per ottenerne i benefici è consigliato alimentarsene per alcuni giorni di seguito.E’ un
piatto semplice, sano, energetico, purificante … ed economico!

Ingredienti per 3-4 persone

Acqua di cottura (se si vuole una zuppa il doppio del volume dell’insieme di riso e lenticchie)

1 tazza di riso basmati

1 tazza lenticchie rosse
Non vi è una quantità specifica di verdura da utilizzare, utilizzate ciò che avete ha
disposizione nella quantità che più vi aggrada, tagliate le verdura a piccoli pezzi in modo
che possano cucinarsi rapidamente.

 Per esempio:
Lenticchie gialle, carote, cavolfiore, piselli fini, ecc. fagiolini
  Ghi (vedi Ghi)(burro chiarificato) o olio vegetale sale
Insieme delle spezie
1 cucchiaino di cumino in polvere
1/2 cucchiaino di curcuma
1/2 cucchiaino di curry dolce
2-3 semi di cardamomo verde interi
1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
Preparazione

Kitchari può essere relativamente denso come un risotto o più liquido come una zuppa (a
me piace gustarlo nel primo modo descritto, naturalmente è una scelta personale). Le
verdure possono dominare, oppure essere secondarie. Riscaldate una piccola quantità di
Ghi o olio vegetale aggiungendo lo zenzero fresco spezzettato e tutte le spezie facendole
soffriggere per una manciata di secondi il tempo sufficiente per far esalarei loro buoni
aromi senza rischiare di corromperne le caratteristiche. Le spezie sono molto delicate fate
attenzione a non bruciarle… !

Unite le verdure e le lenticchie alle spezie e fate soffriggere per qualche momento,
aggiungete l’acqua, inizialmente lasciate a fuoco vivo per qualche minuto, quindi abbassate
e lasciate cucinare a fuoco lento, quando le verdure non sono ancora completamene cotte
aggiungete il riso e terminate la cottura mescolando spesso per evitare che si attacchi.
Aggiungete un po’ di acqua se necessario, il Kitchari non deve essere troppo asciutto. In
tutto si lascia cucinare circa 20/30 minuti. A fine cottura, aggiungete il sale ammalgamate
e… il Kitchari è pronto…
In Ayurveda le spezie sono usate come antidoto per correggere l'effetto negativo degli alimenti,
utilizzate durante la preparazione o mentre si consumano:

formaggio                                        pepe nero, peperoncino rosso
yogurt                                           cumino, zenzero
uova                                      prezzemolo, curcuma, cipolla
carni rosse                                      chiodi di garofano, peperoncino rosso
avena                                            curcuma, semi di senape, cumino,
                                          zenzero
grano                                            zenzero
riso                                      chiodi di garofano, pepe in grani
legumi                                           pepe nero, chiodi di garofano, aglio
patate                                           ghi o pepe in grani
pomodoro                                  tiglio e cumino
insalata verde                                   olio di oliva e limone
banana                                           cardamomo
caffè                                     noce moscata e cardamomo
cioccolato    frutta secca                cardamomo e cumino
dolci         lasciare in ammollo in acquapolvere di zenzero
gelato                         cardamomo o chiodi di garofano
tè nero                                          zenzero
LA CHIAVE PER PRATICARE LE ASANA
IN RELAZIONE AI DOSHA

                                                     modera l'entusiasmo e raccogli l'energia
                                                   esegui le asana lentamente, senza usare la
                       forza per prima, respira profondamente, con una lunga inspirazione,
           Vata                                                       mantieni la mente
                                                 calma e concentrata, nel momento presente.

                                      accogli l'energia fredda ed un atteggiamento ricettivo,
                          mantieni il corpo fresco e rilassato, esegui le asana con abbandono,
                                               lasciando cadere ogni tensione fisica e mentale,
           Pitta                                                   respira in modo rilassato,
                                      con pratiche rinfrescanti, la mente aperta e ricettiva.

                                              esegui le asana con energia e determinazione,
                                                    mantieni il corpo leggero, in movimento,
                                 caldo e kapha secco, respira profondamente e rapidamente,
           Kapha      conserva un atteggiamento mentale focalizzato e attivo con entusiasmo.
ASANA PER VATA
Posizioni che creano pressione sulla zona pelvica e colon, sul basso ventre.
Asana di equilibrio, che accrescono la concentrazione,e radicamento, praticate con respiro lento e
regolare. Preferire padmasana, sukhasana o vajrasana per la meditazione ed il controllo della
mente, che governa vata. Respirazione attraverso la narice destra ed esalazione con quella sinistra,
compensa la temperatura fredda del dosha, evitare le procedure più vigorose.

                                                  ASANA PRINCIPALI:
     ETERE + ARIA                                 PADMASANA, BHUJANGASANA,
     secco, leggero,freddo                        SAVASANA, SALABHASANA,
     ruvido, sottile                              HALASANA, TADASANA,
                                                  UTKATASANA, UTTANASANA,
     MOVIMENTO
                                                  ADHO MUKHA SVANASANA,
     SEDE :                                       SIRSASANA, YOGA MUDRASANA,
     COLON cavità pelvica                         PASCIMOTTANASANA E VARIANTI
ASANA IN RELAZIONE AI DISTURBI VATA
ASMA                          halasana – savasana –
ginocchia al petto

ARTRIRE REUMATICA             sethubandhasana -dhanurasana -halasana –
sirsasana

COSTIPAZIONE              yoga mudra – sarvangasana – savasana
                     ginocchia al petto

DEPRESSIONE            yoga mudra – halasana – savasana
padmasana- bhujangasana – vrkasana

DISORDINI MESTRUALI           bhujangasana – halasana – yoga mudra- sethu

INSONNIA                      savasana – bhujangasana

MAL DI TEST              sirsasana – halasana – yoga mudra

MAL DI SCHIENA *              ginocchia al petto – halasana – sethubandhasana

RUGHE                    yoga mudra – sirsasana – halasana

VENE VARICOSE                 sirsasana - savasana
ASANA PER PITTA
Posizioni che influenzano l'area dell'ombelico, aumentano l'efficenza del fuoco gastrico, stimolano la
digestione, fegato, milza, intestino tenue. Asana, che agiscono su svadhisthana chakra, il cui
l'elemento è l'acqua, e sugli stati emozionali.
La sede del principio solare è attorno all'ombelico nel corpo, mentre quella lunare si trova nel palato
molle, la pratica regolare di viparitakarani e sarvangasana, halasana, aiuta a proteggere il principio
lunare, donando freschezza al pitta dosha.
.                                                   ASANA PRINCIPALI:
    FUOCO + ACQUA                                  RESPIRAZIONE SITALI, BHUJANGASANA,
                                                   VIPARITAKARANI, SARVANGASANA,
    caldo, oleoso, leggero
                                                   HALASANA, MATSYASANA, PADOTTANASANA,
    CALORE                                         YOGA MUDRA, PASCIMOTTANASANA E VARIANTI,
    TRASFORMAZIONE                                 KURMASANA, SAVASANA
    SEDE :
    Intestino tenue
ASANA IN RELAZIONE AI DISTURBI PITTA

CATTIVO ASSORBIMENTO matsyasana- salabhasana- ginocchia al petto
COLITE               matsyasana – halasana – navasana - dhanurasana
EMICRANIA                sitali – sarvangasana - matsyasana
EMORROIDI                matsyasana – sarvangasana – dhanurasana
FEGATO IN DISORDINE      halasana – sarvangasana - matsyasana
IPERTENSIONE           savasana – respirazione calma e profonda
IRA E ODIO               savasana – sarvangasana- mezzo arco
STOMATITE                  sitali
UCERA PEPTICA            loto nascosto - sitali
ASANA PER KAPHA
Posizioni che agiscono sul torace, lo stomaco e la testa, portando l'energia nella sede di kapha.
Asana che aumentano la flessibilità e riducono l'adipe. Gli individui kapha hanno in genere una
lenta digestione e metabolismo, quindi sono indicate le pratiche per stimolare agni, agnisara e
yogamudra.
Il tipo di pranayama adatto è ujjayi, respirazione con la narice destra, per stimolare l'energia
maschile, bastrika.
.
    TERRA + ACQUA                         ASANA PRINCIPALI:
                                          TORSIONE SPINALE, NAVASANA,
    freddo, pesante, lento                YOGAMUDRA, VRKSASANA,
    COESIONE                              VIRABHADRASANA III, ARDHACHANDRASANA, SIRSASANA,
    Sede:                                 DHANURASANA, BHUJANGASANA,
    stomaco e torace                      CHAKRASANA
ASANA IN RELAZIONE AI DISTURBI KAPHA

ASMA                         matsyasana- sethu- dhanurasana- navasana-
                             sarvangasana- vrkasana – matsyasana- cobra
BRONCHITE                        sirsasana - halasana – sethubandhas - matsyasana
CONGESTIONE SINUSALE matsyasana- navasana – halasana- bastrika
DIABETE                 navasana – matsyasana – sethubandasana
DIST. GASTROINTESTINALI      salabhasana- bhujangasana - matsyasana
EMICRANIA SINUSALE            leone – matsyasana- testa alle ginocchia
ENFISEMA                sarvangasana - sethubandasana
MAL DI GOLA               leone- sarvangasana – salabhasana - matsyasana
CHAKRA E DOSHA
PITTA- VATA oppure VATA-PITTA
a questa tipologia manca totalmente l'elemento TERRA,
il chakra più carente è il MULADHARA, collocato alla base della colonna vertebrale. In questo
caso si consiglia una pratica di radicamento per equilibrare gli elementi

VATA-KAPHA oppure KAPHA-VATA
a questa tipologia manca completamente l'elemento FUOCO,
il chakra più carente è il MANIPURA, collocato nel centro, tra l'ombelico e l'area lombare. In
questo caso si consiglia una pratica che porta calore
per equilibrare gli elementi, bastrikasana, agnisara, ...

PITTA-KAPHA oppure KAPHA-PITTA
a questa tipologia mancano l' ARIA e ETERE,
i chakra carenti sono quelli più alti, nel centro della gola e nel centro della testa. In questo caso
si consigliano sarvangasana, matsyasana, recitazione dell' OM , siddhasana, padmasana.
«Se tutti facessero le asana nel medesimo modo, è come se tutti prendessero la stessa
medicina» Frawley….(::)

• Vata dovrebbe praticare le asana in maniera lenta ed ascoltando i propri limiti.
Kapha dovrebbe mirare quasi a superare i suoi limiti in termini di stanchezza,
e Pitta dovrebbe mirare ad una pratica rilassante e rinfrescante

Da tenere di conto quindi:
• la durata dell’esecuzione dell’asana,
• il numero delle ripetizioni,
• la difficoltà dell’asana,
• la sequenza della sessione nella sua interezza.

Altro punto fondamentale è che lo stato di salute del praticante E’ PIU’ IMPORTANTE
del biotipo!!
Una lezione che comprende: canti, piegamenti avanti ed indietro, torsioni
Posizioni di equilibrio, posizioni invertite, meditazione e rilassamento,
diventa una LEZIONE TRIDOSHICA!!

Soprattutto nella pratica «efficace» di Shavasana avviene la reale
integrazione dei dosha.
Il Massaggio Ayurvedico: Abhyangam
E’ il rimedio ayurvedico forse più conosciuto al mondo.
Abhyanga è utile per armonizzare tutte le tipologie
costituzionali.
Ma poiché il massaggio è fatto di movimenti armonici che
creano calore ed è accompagnato dall'uso di olio la sua
azione prevalente è sul dosha Vata. Ma in generale aiutare
a rimuovere Ama (tossine).

Con il massaggio si equilibra Vata e poiché Vata è il “Re”
dei dosha, la forza del Movimento dell'Aria che alimenta
il Fuoco di Pitta e fa fluire l'Acqua di Kapha, il suo
equilibrio armonizza sia Pitta che Kapha.

Affinché il Massaggio possa avere un effetto specifico su
ciascun dosha vengono utilizzati diversi tipi di oli medicati
o di essenze aromatiche che vanno ad armonizzare il
dosha specifico.
PRATICA QUOTIDIANA
                            Dinacharya

- Svegliarsi prima dell' alba e ringraziare il Divino per il nuovo giorno
- Evacuare l'intestino e la vescica dopo il risveglio
- Fare il bagno e massaggiare il corpo ogni giorno, pulizia viso, lingua,
denti, gengive, naso
- Prendere un bicchiere di acqua calda per ripulire i reni e l'intestino
- Praticare dodici cicli di Pranayama , Yoga e Meditazione
- Mangiare in silenzio e lentamente
- 15 min dopo cena fare una breve passeggiata
- Digiunare un giorno alla settimana per ridurre le tossine
- Andare a dormire prima delle 22
- Non reprimere le spinte naturali del corpo (neanche gli sbadigli)
- Seguite la dieta secondo le stagioni e il dosha
- Eseguite periodicamente le purificazioni dell'organismo
SCRIVI LA TUA ROUTINE ED
  …APPENDILA DAVANTI
  ALLA POSTAZIONE DI
    LAVORO oppure in
         CUCINA!
AYURVEDA E YOGA:
i punti di contatto…nella pratica quotidiana.
•   Igiena yogica: seni nasali, stomaco, intestino, lingua.
•   Automassaggio con olio (sesamo).
•   Alimentazione per biotipi (dosha).
•   Erboristeria e rimedi (triphala, etc).
•   Sequenze di Hatha Yoga adatte ai vari biotipi.
•   Assunzione di liquidi per aiutare la rimozione di Ama.
•   Recitazione di mantra.
•   Bagni di sole.
•   Ricerca di Agni vigoroso (fuoco gastrico).
Benefici della conoscenza del dosha
prevalente:
1.   INTEGRATORI: usare i «rasayana» o integratori ayurvedici per mantenere o
     ritrovare lo stato di salute (ATTENZIONE: alla qualità!!!).
2.   GIORNATA: conoscere meglio la propria «natura» e quindi modificare l’approccio
     alla giornata tipo: mole di lavoro, programmare pause, modificare tipologia di
     lavoro.
3.   DIETA: dare più spazio agli alimenti più adatti alla propria prakriti.
4.   YOGA: modificare l’approccio alla pratica
5.   MASSAGGI: scegliere una tipologia adatta
6.   VASTU: vivere l’ambiente domestico in sintonia col nostro essere.
Il prezioso scambio tra due sorelle:
 benessere materiale-elevazione spirituale

      Ayurveda:                   Yoga:
• Dieta                    • Igiene yogica
• Diagnostica e            • Tecniche di
  Rimedi per                 meditazione
  mantenere lo stato       • Asana e
  di salute
                             pranayama
E’ bene ricordare a chi era indirizzato
                        principalmente Il percorso
                       dell’Ayurveda (uomini di famiglia).
                       Yoga era invece per gli adepti ed asceti
                       rinuncianti.
                       Lo Yogi Urbano percorre una via
        vata           anomala e può trarre benefici da
                       entrambe le discipline, tuttavia lo Yoga
                       mira a trascendere gli elementi o Fattori
                       e quindi a trascendere l’influenza dei
                       Dosha (idem Zodiaco).
pitta          kapha   Da qui le differenze sostanziali tra Yoga e
                       Ayurveda: dieta vegetariana (aglio e
                       carne), pratica senza compromessi etc.
Testi consigliati:
 • La cucina ayurvedica. Proprietà nutritive e terapeutiche dei cibi e delle
   combinazioni alimentari - Morningstar, Amadea
 • Yoga for your type. - di David Frawley e Sandra Summerfield Kosak
 • Ayurveda The Gentle Health System – Hans H. Rhyner. Motilal Banarsidas

Altri testi:
 • Ayurveda la scienza dell'autoguarigione di Dottor Vasant Lad
 • Trattato di medicina ayurvedica di Dott. Subash Ranade
 • Ayurveda e salute di Gabriella Cella Al- Chamali
 • Principi ayurvedici per una sana      alimentazione di Vaidya Vilas Nanal
Puoi anche leggere