Viterbo, alle Poste di Grotte Santo Stefano si abbattono le barriere architettoniche
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Viterbo, alle Poste di Grotte Santo Stefano si abbattono le barriere architettoniche VITERBO – Partiti lunedì scorso, gli interventi di manutenzione straordinaria, finalizzati al miglioramento degli standard di accoglienza e sicurezza degli ambienti nell’ufficio postale di via della Stazione a Grotte Santo Stefano, frazione di Viterbo. «In particolare», precisano da Poste Italiane, «è previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche». Per tutte le operazioni postali e finanziarie, comprese le attività collegate ai libretti di risparmio, ai conti Bancoposta e il ritiro della corrispondenza a firma non consegnata per assenza del destinatario, l’utenza potrà recarsi presso l’Ufficio di Viterbo 4, in Strada Teverina 5 aperto con orario dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35
e il sabato dalle 8.20 alle 12.35. «L’adeguamento è parte del programma di “impegni” per i Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti», ha ribadito l’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante, in occasione della seconda edizione dell’incontro con i “Sindaci d’Italia” del 28 ottobre scorso a Roma, «è coerente con la presenza capillare di Poste Italiane sul territorio e con l’attenzione che da sempre l’Azienda riserva alle comunità locali e alle aree meno densamente popolate». Le opere terminano venerdì prossimo e l’ufficio di via della Stazione sarà di nuovo operativo a partire da lunedì 24 agosto. In tutta Italia il piano di abbattimento delle barriere architettoniche coinvolge gli uffici Postali di circa 1300 Comuni. L’iniziativa è coerente con i principi ESG sull’ambiente, il sociale e il governo di impresa, rispettati dalle aziende socialmente responsabili, che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del Paese.
Tarquinia, nonostante tutte le difficoltà il Divino Etrusco 2020 si terrà Un’attenzione particolare alla sicurezza e al rispetto delle norme, avendo ben chiara in testa l’assoluta necessità di ridurre al minimo qualsiasi possibilità di rischio: l’edizione 2020 del DiVino Etrusco era già stata pensata e organizzata con questa filosofia, e le ulteriori disposizioni di ieri del Ministero della Salute non fanno che andare nella stessa direzione. Sorveglianza, segnaletica per indicare il distanziamento di sicurezza, un’estensione maggiore dal punto di vista degli spazi (in tutto il centro storico della città) e dei tempi (con ben cinque giornate di evento), un maggior numero di postazioni per le casse (con opportunità di prenotazione online tramite App InSpiaggia- Sezione Eventi ) e percorsi
differenziati per diluire le presenze: il piano predisposto assieme alle autorità competenti in tema di sicurezza mira a garantire la massima tutela dei visitatori ma anche di operatori e protagonisti della kermesse. A questo si aggiunge ora, come in molti avranno appreso dalle cronache, l’obbligo di utilizzo della mascherina a partire dalle 18.00 nei luoghi a rischio assembramento, mascherina che l’Amministrazione Comunale aveva già deciso di acquistare per l’evento. Mercoledì sera, 19 agosto, il via alla kermesse con l’inaugurazione ufficiale, poi cinque giorni – sino a domenica 23 agosto – tra degustazioni, street food, arte, intrattenimento e altro ancora: un evento ricco che dall’enogastronomico sfocia, anno dopo anno, nel culturale. Per quanto riguarda l’aspetto enologico, per gustare i vini della Dodecapoli Etrusca possibilità di un ticket giornaliero da 15 euro, con consegna di calice e tracolla omaggio e possibilità di degustare tutti gli oltre 60 vini del percorso, con 32 cantine rappresentate, oppure ticket da tre assaggi (7 euro con tracolla e calice omaggio), con possibile ricarica di altri tre assaggi a 5 euro. L’edizione 2020 del Divino Etrusco, inserita nell’ambito di “Lazio delle Meraviglie” della Regione Lazio, è organizzata dal Comune di Tarquinia con la collaborazione della Proloco Tarquinia e la Direzione museale del Lazio e con il patrocinio della Provincia di Viterbo e della Camera di Commercio di Viterbo.
Caprarola e Ronciglione, acqua potabile: il Ministero risponde alla richiesta dell’Isde La Direzione Generale per la sicurezza del Suolo e dell’Acqua (SuA) del Ministero dell’ambiente ha risposto alla richiesta dell’Associazione medici per l’ambiente – Isde di Viterbo affinché le popolazioni di Caprarola e Ronciglione siano adeguatamente rifornite di acqua potabile, valorizzando sistemi alternativi alla captazione delle acque dal lago di Vico, in ottemperanza alla Deliberazione del 19 maggio 2020 n.276 della Giunta regionale del Lazio L’Associazione medici per l’ambiente-Isde (International society of doctors for the environment) di Viterbo, in data 3 agosto 2020, ha scritto al Ministro della salute, al Ministro
dell’ambiente e alle competenti Istituzioni ed Enti, affinché in ottemperanza alla Deliberazione del 19 maggio 2020 n.276 della Giunta regionale del Lazio, le popolazioni di Caprarola e Ronciglione siano adeguatamente rifornite di acqua potabile, valorizzando sistemi alternativi alla captazione delle acque dal lago di Vico. La Direzione Generale per la sicurezza del Suolo e dell’Acqua (SuA) del Ministero dell’ambiente in data 11 agosto 2020 ha inviato una nota indirizzata alla Direzione ambiente e sistemi naturali della Regione Lazio, all’ ATO1 Lazio Nord Viterbo e alla Talete Spa. La comunicazione ministeriale conclude chiedendo:”…se siano allo studio provvedimenti per rintracciare fonti alternative di approvvigionamento per superare la denunciata annosa questione.”. Università della Tuscia stringe sull’Erasmus:
finanziati dalla Comunità Europea progetti di Mobilita con 26 Paesi “Si tratta di un risultato straordinario che conferma la vocazione internazionale del nostro Ateneo e le grandi capacità del personale docente e tecnico- amministrativo nella progettazione internazionale. Abbiamo ottenuto quasi il 12% dell’intero budget nazionale, un finanziamento 20 volte superiore al peso del nostro ateneo sul sistema universitario italiano. Di questo devo ringraziare i tanti professori e ricercatori che si sono impegnati nella stesura dei progetti e tutto il team dell’ufficio mobilità e cooperazione internazionale”. Così Stefano Ubertini rettore dell’UNITUS ha espresso la sua soddisfazione dopo che la comunità europea ha reso noto i risultati del programma Erasmus+ ICM KA107 Mobilità internazionale per crediti – International Credit Mobility (ICM) per il 2020: l’Università della Tuscia ha ottenuto un finanziamento superiore a 2 milioni di euro per progetti di mobilità di durata triennale, doppiando il già eccellente risultato del 2019. Si tratta di progetti che consentiranno mobilità in entrata e in uscita di studenti, dottorandi, docenti e personale tecnico-amministrativo con ben 26 paesi, tra cui alcuni europei come Albania, Russia, Bielorussia e Georgia, asiatici come Tailandia, Cina, Vietnam, africani, come Ghana e Kenya, e americani, come Argentina e Repubblica Domincana.
“È nostra ferma intenzione valorizzare al meglio queste risorse per realizzare progetti di internazionalizzazione a lungo termine anche con l’istituzione di nuovi doppi titoli e titoli congiunti- ha aggiunto il professor Simone Severini, delegato del rettore per le Relazioni Internazionali- questo finanziamento ci dà l’opportunità di aumentare la nostra visibilità a livello globale, di aprire sempre di più al mondo la nostra università e il nostro meraviglioso territorio.” Il KA107 si va ad aggiungere alle risorse ministeriali per l’internazionalizzazione ed ai 400.000 euro recentemente assegnati ad UNITUS dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ per sostenere la mobilità all’interno dell’UE. Per favorire l’integrazione nei contesti internazionali Unitus offre anche un sostegno linguistico e operativo. L’Ateneo viterbese continua a credere nelle opportunità offerte dal Programma Erasmus+ e nel processo di internazionalizzazione, utile anche a favorire nuove prospettive di carriera e occupazione, a rafforzare lo spirito di iniziativa e imprenditorialità degli studenti e la loro partecipazione attiva nella società. Un ruolo che tutti gli studenti vogliono e possono giocare con successo contando sull’appoggio concreto dell’Ateneo.
Civita Castellana, quell’emendamento della Lega per impianti di rifiuti nel Viterbese Il circolo Pd di Civita Castellana interviene sulla questione rifiuti e mette in evidenza un emendamento della Lega che vorrebbe trasformare la provincia di Viterbo nella discarica di Roma Nord: “L’emendamento presentato e firmato dai Consiglieri Regionali della Lega che apre alla realizzazione di termovalorizzatori e inceneritori nella nostra Provincia ci preoccupa e conferma quanto affermato per un anno in Consiglio Comunale: esiste un enorme problema ambientale, causa principale della caduta della giunta Caprioli, e la Provincia di Viterbo rischia seriamente di doversi sobbarcare il peso dello smaltimento dei rifiuti dell’area di Roma nord. Per quanto riguarda la nostra città, come denunciato più volte dai Consiglieri Comunali del PD, l’Amministrazione di
centrodestra ha aperto le porte a questa possibilità, gestendo la questione ambientale in maniera inaccettabile, non partecipando alle conferenze dei servizi che si sono tenute, non opponendosi in alcun modo ai progetti presentati, nemmeno con prescrizioni migliorative, scaricando la fase delicata di valutazione dei progetti a ingegneri esterni con una metodologia alquanto discutibile, rendendo complicatissimo l’accesso agli atti e la convocazione della Commissione ambiente presieduta da FDI. Quanto scritto è ampiamente documentabile e dimostrabile, con tanto di lettere del Prefetto che intimavano l’Amministrazione Comunale a garantire un regolare accesso agli atti. La posizione dei Consiglieri Regionali è conseguente al lavoro preparatorio della destra locale: una volta che nel nostro territorio verranno stoccati volumi di rifiuti che superano di almeno 10 volte quelli prodotti dall’intera Provincia, è quasi automatico che qualcuno (in questo caso la stessa LEGA) pensi di rilanciare con la realizzazione di termovalorizzatori e gestire nel nostro territorio l’intero ciclo dei rifiuti. Peccato che in questa valutazione non si tenga minimamente conto dell’impatto che una proposta del genere avrebbe sulla qualità dell’ambiente in cui TUTTI noi viviamo, delle conseguenze economiche in termini turistici e di immagine del nostro territorio, dei produttori di agricoltura biologica e della salute dei cittadini, in pieno contrasto con un auspicabile quanto necessario modello di sviluppo sostenibile. Proprio verso questa direzione, il PD di Civita Castellana sta sviluppando un programma politico in cui l’ambiente dovrà essere la stella polare dell’azione amministrativa, escludendo categoricamente la possibilità di realizzare nel nostro territorio termovalorizzatori, adottando tutti gli strumenti normativi per contrastare la trasformazione di cave in discariche, e combattendo la monocoltura e l’uso di
fitofarmaci in agricoltura. Questi sono i temi su cui continueremo a dare battaglia e per i quali chiederemo la fiducia dei cittadini, ponendoci come alternativa a chi vuole trasformare il nostro territorio nella discarica di Roma Nord”. Lazio, il Piano sulla gestione dei Rifiuti arriva in Consiglio Regionale. Il Presidente della Commissione
Marco Cacciatore all’attacco: “Sito scelto dalla Raggi contrario al suo programma elettorale” Arriva al Consiglio Regionale del Lazio il “Piano sulla gestione dei Rifiuti” e Marco Cacciatore, Presidente della Commissione, fa il punto della situazione. “Non ho potuto condurre i lavori in commissione, chiusura al confronto. La maggioranza lascia discutere per tre giorni e poi cala il maxiemendamento”. Promette battaglia in Aula, lo ha scritto di recente in un post su facebook, anche perché ha presentato un emendamento per creare l’ATO a sè stante di Roma, che consentirebbe alla Capitale, in perenne crisi, di chiudere il ciclo rifiuti e evitare la realizzazione di altri impianti «al di fuori dei confini comunali». Nella stimolante intervista, rilasciata a L’Osservatore d’Italia, Marco Cacciatore parla a ruota libera. Entra nel merito del TMB di Guidonia, rispetto al quale è stata lanciata una petizione online sulla piattaforma change.org per scongiurarne la riattivazione, e del TMB di Rocca Cencia, consapevole com’è delle preoccupazione degli abitanti di quelle zone. “Rimanere accanto alle esigenze della cittadinanza», afferma chiaramente, «con proposte fattibili. Il TMB dell’Inviolata non può sorgere, mentre Rocca Cencia ha bisogno di misure concrete per alleviare l’impatto che rende quel quadrante invivibile”.
Infine, la rottura con il M5S, che secondo il Presidente della Commissione, “deve uscire dalle logiche politiche di palazzo. Sono stato oggetto di un provvedimento disciplinare da parte del Movimento per aver presentato un esposto contro la discarica di Monte Carnevale“. Il sito scelto dall’Amministrazione di Virginia Raggi, “contrario al suo programma elettorale”, tuona. “Questa e le altre decisioni mi hanno spinto a lasciare. Ricordo che la raccolta indifferenziata è ferma al 40%. Basta con politiche a misura di comunicato stampa”. L’intervista va ascoltata con attenzione per meglio comprendere dove si è inceppato il meccanismo amministrativo. Ronciglione, in manette pusher 27enne di Viterbo RONCIGLIONE (VT) – In manette un 27 enne di Viterbo per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo
era da diversi giorni sotto la lente dei carabinieri della stazione di Ronciglione, insieme al personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia. L’operazione è scattata al termine di una serie di servizi svolti allo scopo di contrastare il recrudescente fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, ieri pomeriggio, durante uno dei servizi posti in essere quando i militari hanno deciso di intervenire arrestando lo spacciatore. Così i carabinieri hanno fermato l’autovettura sulla quale viaggiava il 27 enne, insieme ad un altro suo amico di origine albanese, e durante il controllo, al quale l’uomo ha tentato di sottrarsi gettando anche lo stupefacente, è stato rinvenuto un involucro, nascosto nelle parti intime, con all’interno circa 10 grammi di sostanza del tipo “cocaina”. Successivamente è stata estesa la perquisizione anche all’abitazione dell’uomo dove sono state rinvenute due piante di marjuana che erano pronte per l’essiccazione. Per l’uomo sono immediatamente scattate le manette con l’accusa di detenzione al fine di spaccio ed è stato tradotto in regime degli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo che sarà celebrato presso il Tribunale di Viterbo. Il cittadino albanese che lo accompagnava è stato a sua volta segnalato all’UTG di Viterbo per uso personale di una modica quantità di stupefacente.
Percepisce il reddito di cittadinanza mentre è agli arresti domiciliari CAPRAROLA (VT) – I carabinieri della stazione di Caprarola, insieme al personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Viterbo, al termine di una specifica attività investigativa, hanno individuato un 37enne del luogo che percepiva illegalmente il reddito di cittadinanza, senza averne titolo, avendo omesso, nella dichiarazione all’INPS, di essere al momento sottoposto al regime degli arresti domiciliari e quindi di essere impossibilitato ad adempiere, poiché privato della libertà personale, a tutte le incombenze previste per l’elargizione del suddetto reddito.
I militari, incrociando i dati ed effettuando gli accertamenti in questione, hanno scoperto che l’uomo aveva già tentato in due occasioni di ottenere l’assegno mensile me gli era stato rifiutato per poi riuscirci nello scorso mese di maggio omettendo di riferire circa la misura cautelare alla quale era sottoposto. Il 37nne è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo. Tarquinia: 300mila euro dalla Regione Lazio per il completamento di palazzo Bruschi Falgari TARQUINIA (VT) – La Regione Lazio ha stanziato nuove risorse aggiuntive per il fondo dedicato al completamento delle opere pubbliche d’interesse locale, per questo la domanda presentata
dall’amministrazione Mencarini che non era stata ammessa in graduatoria per l’esaurimento della dotazione economica del capitolo, viene riammessa con determinazione G07223 del 19 giugno 2020, in attuazione della delibera di Giunta numero 2 dell’11 gennaio 2018 . Era il 2006 quando la richiesta inoltrata dall’allora Amministrazione Alessandro Giulivi per “il recupero di Palazzo Bruschi Falgari” venne inserita tra gli interventi previsti dalla Regione Lazio e il primo finanziamento approvato con delibera di giunta regionale. La stessa giunta Giulivi dunque il 14/06/2006 ne approvava il progetto e richiesta di contributo. Una storia che dura da circa 14 anni quella del restauro di uno dei palazzi più importanti della città di Tarquinia che sembra oggi trovare la sua vera identità. Nel corso degli anni infatti grazie all’interesse della Regione e delle amministrazioni comunali che si sono susseguite, questo luogo è diventato oltre che la sede della Biblioteca comunale “Vincenzo Cardarelli”, uno spazio culturale vitale per la città. La prima inaugurazione dopo l’intervento di recupero riguardante le decorazioni delle stanze, la pavimentazione e la scalinata di accesso avvenne nel 2012. Nel 2019 viene inaugurato La galleria e il Salone delle Feste sono state dipinte da Annibale Angelini, Accademico di San
Luca, uno dei protagonisti della pittura romana di metà ottocento, attivo anche nei cantieri di Palazzo Chigi. Nella galleria sono raffigurati alcuni scorci del paesaggio della campagna tarquiniese di metà ottocento che restituiscono vedute di paesaggio autentiche della costa tarquiniese dall’Argentario fino a Civitavecchia. “Il recupero e la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale sono una nostra priorità -dichiara il Sindaco Giulivi – La storia di Palazzo Bruschi continua ad affascinare la città di Tarquinia e oggi si compie un altro passo importante per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati già 14 anni fa, quello di trasformare questo luogo in un Palazzo della cultura, sede della Biblioteca comunale e centro di attività educative, intellettuali, formative. L’ attuale amministrazione aveva già stanziato dei soldi per i lavori del completamento del secondo piano, iniziati da qualche settimana, grazie a questo ulteriore contributo regionale ne vedremo sicuramente il completamento nei prossimi mesi. Esprimo soddisfazione e gratitudine verso chi ha continuato negli anni a lavorare a questo progetto così importante per la città di Tarquinia ”.
Nepi, controlli a tappeto sui luoghi di lavoro: multe e un’attività sospesa Il 22 giugno 2020 i carabinieri della stazione di Nepi e i carabinieri del NIL di Viterbo, hanno effettuato una serie di controlli ispettivi circa la corretta applicazione dei protocolli di sicurezza delle misure anti – COVID sui luoghi di lavoro; in particolare, durante il controllo ad un cantiere edile sulla strada statale Nepesina, impegnato nella costrizione di un’ area di servizio, veniva sospesa l’ attività perché
venivano sorpresi due operai in “nero” , su un totale di 5, e veniva denunciato il titolare; inoltre venivano elevate sanzioni amministrative per quasi 10,000 euro per mancanze amministrative di cui una per non avere collegato al dispersore di terra il quadro elettrico creando pericolo. Vitorchiano, arrestato un pusher del luogo già noto alle forze dell’Ordine VITORCHIANO (VT) – In manette un 19enne del luogo, già noto alle forze dell’Ordine, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
I carabinieri della stazione di Vitorchiano hanno notato il 19enne, durante un sevizio di osservazione e controllo in Piazza Umberto finalizzato a reprimere episodi di spaccio nella cittadina, mentre cedeva una dose di 5 grammi di marijuana ad un altro giovane. I militari sono quindi intervenuti immediatamente bloccando l’azione di spaccio. Perquisita l’abitazione dello spacciatore sono stati trovati altri 50 grammi di marijuana. Il pusher a quel punto è stato dichiarato in arresto dai carabinieri e ristretto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. Il giovane assuntore con atti a parte verrà invece segnalato alla Prefettura di Viterbo .
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