La rigenerazione urbana: il caso di Liverpool

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Controsservatorio ambiente e territorio                                                                   PATRIZIA DEL ROSSO
              Agribusiness Paesaggio & Ambiente -- Vol. XI (2007) n. 2, Marzo 2008

                      La rigenerazione urbana:
                         il caso di Liverpool*

Urban Regeneration: Liverpool Style. The purpose of the following article is to analyse how the theme of urban
regeneration has evolved in England and how it moved from a logic linked to the mere redevelopment of individual
portions of territory, to a concept aimed at the regeneration of the whole urban reality. The article, as a study case, focuses
on the city of Liverpool, which has been particularly involved in the processes of regeneration in the last 30 years. There
urban renewal has been embraced at the same time the economic, the social and the physical level, even for the English
concept of regeneration. To identify the main characteristics and some issues related to the concept of regeneration, few
urban transformation projects of the last decades are examined.

                              La città è per sua                 questioni (M. Dragotto, C. Gargiulo, 2003).
                              natura un luogo in                 1. la radicale ristrutturazione economica a se-
                              continua trasforma-                guito della progressivo declino dell’attività pro-
                              zione. Come affer-                 duttiva, la ridefinizione delle attività economi-
                              ma G. Giovanelli                   che ed il forte sviluppo della terziarizzazione;
                              (1997), infatti, “…il              2. la riorganizzazione e l’innovazione dei siste-
                             fenomeno della di-                  mi operativi;
                             smissione e del con-                3. il processo di decentramento che ha spinto
                             tinuo adattamento e                 molte funzioni al di fuori delle aree centrali
                             trasformazione dello                verso le periferie e le conurbazioni.
PATRIZIA DEL ROSSO           spazio urbano appar-                    Queste dinamiche hanno determinato l’ab-
Università di Udine          tengono a quel pro-                 bandono di vaste aree ed edifici e, in taluni
cesso fisiologico che è insito nell’evoluzione de-               casi, difficoltà di ordine sociale ed economico.
gli usi e della forma della città stessa”.                           In questa sede mi propongo di analizzare
    C’è da dire però che negli ultimi 30 anni                    l’esperienza inglese di rigenerazione urbana, in
molte città europee sono state coinvolte in                      particolar modo, quella legata alla città di
processi di trasformazione con una tale ra-                      Liverpool. La Gran Bretagna è stata, infatti,
pidità al cambiamento e una complessità dei                      sia uno dei primi paesi coinvolti nel processo
problemi da risolvere certamente maggiori                        di industrializzazione, così come uno dei primi
rispetto a qualsiasi altro periodo della sto-                    stati che ha intrapreso delle politiche per con-
ria recente. Le principali cause di questa ve-                   trastare il declino urbano, dando avvio ad azioni
locità sono da ritrovare essenzialmente in tre                   volte alla ristrutturazione. E tra le varie città

* Ringrazio il Prof. Chris Couch dell’Università di Liverpool e il Prof. Sebastiano Cacciaguerra dell’Università di
Udine per gli utili e preziosi suggerimenti.

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La rigenerazione urbana: il caso di Liverpool

inglesi (ed europee) Liverpool, con i suoi oltre        degli anni ’70 e che hanno fatto scuola in tutta
30 anni di attività, costituisce un esempio cal-        Europa.
zante di come si siano evolute le politiche in que-         La prima generazione di strategie ha avuto
sto ambito nel tempo, di come cioè si sia tentato       luogo agli inizi degli anni ’80 soprattutto in
il passaggio da una concezione legata alla mera         Inghilterra e Francia, poco in Italia poiché qui
riqualificazione di singole porzioni di territorio,     non era ancora esploso il problema della
ad una volta alla rigenerazione dell’intera realtà      dismissione. Gli interventi erano prospettati
urbana, al fine di ottenere un equilibrio fra aspetti   come occasione di rinnovo urbano innovativi
sociali, economici e ambientali.                        e a scala vasta, considerati in grado di attrarre
    L’obsolescenza del bacino portuale e delle          investitori esterni ma solo privati, localizzati
sue strutture di servizio assieme all’introduzione      nei pressi dei centri funzionali delle città e de-
della containerizzazione nel trasporto delle            stinati ad accogliere uffici, centri espositivi,
merci hanno determinato la chiusura definiti-           congressuali, commerciali o sportivi. Tali pro-
va del porto, all’inizio degli anni ’70. Negli anni     getti, denominati flagship o prestige projects, si
successivi, Liverpool ha così perso circa un            sono dimostrati poco orientati alla creazione
quarto della sua popolazione e più della metà           di processi di rigenerazione urbana stabile, ma
delle sue industrie. Da quel momento è stata            volti più che altro alla riqualificazione di pochi
oggetto di una gran varietà di esperimenti ed           luoghi, in un’ottica prevalentemente immobi-
iniziative nel campo della riconversione ed inol-       liare. Inoltre, questi interventi erano spesso
tre, la celebrazione degli 800 anni della città         “calati dall’alto”, e cioè erano direttamente
nel 2007 e la sua proclamazione a Capitale Eu-          guidati dal governo centrale attraverso sue spe-
ropea della Cultura per il 2008, hanno di certo         cifiche agenzie (Urban development
contribuito a intensificare quel processo di tra-       corporations), oppure potevano essere gestiti dai
sformazione che è in atto da più decenni.               developers ai quali venivano dati opportuni
                                                        finanziamenti; in ogni caso, si bypassava e si
                                                        riduceva ad un ruolo marginale le autorità e le
1. La rigenerazione urbana                              organizzazioni locali. Si è così trattato di pro-
                                                        getti per parti, di interventi al di fuori dalla
Il termine “rigenerazione urbana” trae le sue           visione complessiva della città, in grado di con-
origini nella pianificazione britannica della metà      centrare i benefici solo su una parte delimitata
degli anni ‘70 ed indica quelle politiche e stru-       di territorio. Ciò ha ovviamente contribuito a
menti che permettono il riutilizzo di aree e edi-       lasciare al processo di degrado spontaneo una
fici dismessi, obsoleti o sottoutilizzati, crean-       serie di altre aree dismesse, meno appetibili
do nel contempo nuovi posti di lavoro, un mi-           per il mercato immobiliare.
glioramento dell’ambiente urbano e dell’appa-               D’altro canto, oltre al fatto che hanno evi-
rato sociale (C. Couch et Al., 2003). Si cerca          tato il peggioramento delle condizioni di de-
così di dare una risoluzione ad ampio spettro           grado ambientale prodottesi a seguito della
dei problemi funzionali della città, cercando di        dismissione, essi hanno per la prima volta pun-
soddisfare contemporaneamente questioni so-             tato l’attenzione sul rinnovo dell’immagine del-
ciali ed economiche e tentando di generare delle        la città, facendo in modo di voltare la pagina
ricadute sulla qualità urbana complessiva (P.           del declino post-industriale per aprire invece
Roberts, 2000).                                         quella del consumo culturale ed economico.
    Si può riconoscere un percorso evolutivo            Si tratta quindi di opportunità mal utilizzate,
delle diverse generazioni di interventi di              soprattutto se si considera gli obiettivi ambi-
rigenerazione delle aree dismesse, percorso che         zioni che si proponevano inizialmente.
può aiutare a capire anche i diversi stili delle            Esempi di questo tipo si possono trovare a
azioni intraprese (A. Spaziante e A. Ciocchetti,        Londra, con la riqualificazione del Canary
2006). Tre sono le generazioni o le stagioni che        Wharf (Docklands), a Birmingham con la co-
possono essere individuate a partire dalla fine         struzione del National Arena Indoor. Nei casi

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citati, si tratta di prestige projects, che a diffe-       particolare quelli legati alla verifica dell’uso
renza dei flagship projects (progetti bandiera) -          delle risorse nei confronti della equità fra ge-
di scala più ridotta e limitata al contesto urba-          nerazioni ed all’interno di ogni generazione; la
no - sono dei progetti indirizzati ad attrarre             valorizzazione delle risorse locali; la ricerca di
investimenti e potenziali visitatori da fuori, in-         effetti di apprendimento sulle comunità coin-
nalzando la città ad un livello di interesse na-           volte; la ricerca di una qualità architettonica e
zionale o anche internazionale e in grado di               di un maggior dinamismo urbano (A. Spaziante
generare benefici almeno su un contesto re-                et al. 2006).
gionale (P. Loftman e B. Nevis, 1995).                         Uno tra i primi programmi con questi fini è
    Gli anni ‘90 portano ad abbandonare i                  il Millennium Communities, introdotto nel 1997
flagship/prestige projects a favore di azioni capaci       da English Partnerships1, per creare sette esempi
di puntare alla rigenerazione delle aree urbane            di comunità sostenibile su brownfields sites2. Al
e non di singoli siti, coinvolgendo un maggior             termine degli anni ’90, la pianificazione urba-
numero di soggetti - tra cui le comunità locali -          na è fortemente influenzata dal documento
e proponendo obiettivi più ampi, non solo                  elaborato dalla Urban Task Force Towards an
improntati ad una logica immobiliare.                      urban renaissance (1999) e dal seguente Urban
    Si apre così la seconda generazione di stra-           white paper (2000), i quali introducono le Urban
tegie, caratterizzata da una visione più integrata         regeneration companies, delle agenzie di svilup-
e che punta a miglioramenti durevoli delle con-            po con il compito di coordinare e guidare la
dizioni economiche, fisiche, sociali ed ambien-            rigenerazione di specifiche aree. In una prima
tali, a strategie urbane complessive, a benefici           fase sono state lanciate tre agenzie pilota:
e costi sia pubblici che privati, ad una parteci-          Liverpool Vision (1999), New East a Manchester
pazione allargata.                                         (1999) e Sheffield One (2000). Successivamen-
    Si fanno così spazio programmi come City               te, è stato dato il via alla creazione di altre agen-
Challenge (1991) e Single Regeneration Budget che          zie, in totale una trentina in tutta la Gran
permettono alle autorità locali di costituire e            Bretagna. Le companies, società indipendenti,
guidare partnership per ottenere fondi da par-             sono istituite attraverso una partnership tra
te del governo centrale al fine di realizzare pro-         l’autorità locali, l’ente di sviluppo regionale ed
grammi di rigenerazione (P. Roberts e H. Skyes,            altri stakeholders (rappresentanti sia degli enti
2000). Nel 1994 il Single Regeneration Budget              pubblici sia del mondo degli affari).
sostituisce il City Challenge, introducendo mag-               Si cerca ora di capire come si sia evoluta la
gior flessibilità nel processo di finanziamento.           rigenerazione a Liverpool, ripercorrendo le tre
Entrambi i programmi riconoscono la necessi-               diverse generazioni di strategie. Vari sono gli
tà di un maggior legame tra i bisogni della co-            interventi che hanno interessato la città; in
munità locale e le previsione future (cosa che             questa sede si è scelto di prendere in conside-
però nell’applicazione non sempre è avvenu-                razione quelli che si trovano all’interno della
ta), incoraggiano il cambiamento a lungo ter-              inner city e che sono più significativi e rappre-
mine e permettono di integrare il lavoro di di-            sentativi delle diverse generazioni di interven-
versi programmi ed agenzie.                                ti, e dunque: la riqualificazione dell’area por-
    Alla fine del secondo millennio si afferma             tuale (Albert Dock) quale caso di prima gene-
una nuova ottica che dà origine ad una terza               razione; il programma Liverpool City Challange
generazione di interventi, definita dagli inglesi          East quale rappresentante delle azioni di se-
“urban renaissance”. Si introducono così alcuni            conda stagione; Liverpool Vision quale esem-
temi nuovi quali la ricerca dell’equilibrio fra            pio di terza.
aspetti economici, sociali ed ambientali, in

1) English Partnerships, introdotta nel 1993, è l’autorità del governo centrale che si occupa di rigenerazione.
2) Ex aree industriali da bonificare.

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La rigenerazione urbana: il caso di Liverpool

2. Liverpool                                          tutto a recuperare fisicamente un pezzo di cit-
                                                      tà per restituirlo al mercato, senza cioè andare
Anche la città di Liverpool è stata interessata       a rigenerare la comunità nel suo complesso.
da prestige projects come quello per la riqualifi-        Liverpool City Challenge Centre East, porta-
cazione della zona portuale e soprattutto             to avanti da diversi partner pubblici e privati,
dell’Albert Dock, edificio simbolo del porto che      è stato introdotto nel 1992. Il progetto si pro-
si trova nelle immediate vicinanze al centro cit-     poneva di dare una “visione” dell’area imme-
tà. A tal fine, è stata istituita nel 1981 una        diatamente a est del centro urbano, basata sul-
apposita Urban development corporation, la            la rigenerazione fisica, sociale, economica. Pre-
Merseyside Development Corporation (MDC),             vedeva l’innalzamento della qualità di vita, l’in-
un’agenzia del governo centrale con poteri e          troduzione di nuove attività nel campo delle
risorse tali da recuperare pezzi di città dismessa    arti (gallerie e laboratori) e della cultura, valo-
e restituirli a usi economici, con una struttura      rizzando e conservando nel contempo un’area
e uno stile più vicino ad una development             costellata da magnifici edifici e architetture.
company che ad un ente locale (M. Parkinson,          Contemplava che le aree maggiormente degra-
1988). L’agenzia aveva il potere di acquisire,        date dovessero essere riqualificate e integrate
gestire e vendere le aree, di portare avanti i        alla tradizionale vita cittadina.
lavori di riqualificazione e di provvedere alla           La “visione” era poi seguita da una ampia
realizzazione delle infrastrutture.                   gamme di obiettivi e questioni da affrontare
    Importante all’interno della riqualificazione     nei 5 anni di durata del programma; tra gli
della zona portuale è stato il recupero dell’Albert   obiettivi volti alla riqualificazione fisica si pos-
Dock, che ha contribuito a generare nuovi entu-       sono citare la riqualificazione di alcuni edifici,
siasmi in una città drammaticamente segnata da        vie e piazze di alto valore storico o architetto-
fenomeni di declino urbano ed a localizzare nuo-      nico e la riprogettazione di alcuni luoghi con
vi luoghi attrattori per Liverpool.                   una architettura consona all’intorno. Gli inter-
    Il punto di svolta arriva nel settembre 1983      venti volti alla riqualificazione sociale erano
con la firma di un accordo tra il MDC e l’agenzia     legati all’incremento delle opportunità occu-
appositamente creata per lo sviluppo dell’omo-        pazionali per la popolazione locale ed al mi-
nimo bacino, l’Albert Dock Company. Nel 1988 il       glioramento della qualità di vita degli abitanti
Dock apre ai visitatori e ospita il Marseyside        (migliorando l’ambiente residenziale e l’acces-
Maritime Museum, il Museum of Liverpool, la Tate      so alle strutture di servizio). Quelli indirizzati
Gallery (terminata solo nel 1998), negozi, uffici,    alla rigenerazione del settore delle attività eco-
appartamenti di lusso, bar e ristoranti. Oggi ospi-   nomiche erano sostanzialmente orientati a ge-
ta inoltre il Beatles Story Museum, lo Slavery        nerare specifiche misure per incoraggiare lo
Museum ed altre attrazioni turistiche.                sviluppo di piccole imprese e ad aumentare le
    La MDC è stata molto criticata per la sua         attività artigianali e culturali.
scarsa responsabilità locale, per la poca coor-           Una delle critiche che viene mossa a questo
dinazione con le agenzie ed enti locali e per         programma è che solo in una fase successiva
l’uso di ingenti risorse pubbliche concentrate        alla definizione della “visione” si sono analiz-
in un’unica area, non favorendo così lo svilup-       zati i reali problemi dell’area, e ciò è stato fat-
po di altre zone svantaggiate. Basti pensare che      to in maniera elementare e poco comprovata
mentre la MDC aveva a disposizione 30 mi-             dalle analisi. Basti pensare che inizialmente il
lioni di sterline per la rigenerazione di 11 etta-    progetto prevedeva un nuovo collegamento
ri, il Comune ne aveva a disposizione 37 mi-          stradale (tra Berry e Russel Street), ritenuto
lioni per la riqualificazione di quasi 95 .000        basilare per lo sviluppo dell’area, ma senza dare
ettari di città (C. Couch, 2003). Altre critiche      alcun elemento di prova a sostegno di tale ri-
le sono poi state mosse in una fase successiva        chiesta. Il Governo ha così reputato opportu-
per avere improntato la sua azione in un’ottica       no bocciare l’intervento proposto, in quanto
di riqualificazione “di facciata”, volta soprat-      non necessario e poiché altre soluzioni meno

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impattanti potevano essere possibili.                          consiglio direttivo rappresentano anche grup-
    L’iniziativa ha comunque ottenuto molto,                   pi privati.
almeno per quel che concerne la trasformazio-                      Il primo anno è stato utilizzato per redigere
ne fisica. Entro la fine del millennio il rinnovo              lo Strategic Regeneration Framework (SRF), do-
di spazi pubblici è stato completato (Pembroke                 cumento che individua come il centro cittadi-
Place/London Road) anche con l’introduzione                    no debba modificarsi nei successivi 10 anni.
di una stazione per i bus, negozi e attività per               Gli obiettivi indicati nel citato strumento sono
il tempo libero (Queen Square), numerose pro-                  molto generici come ad esempio “incentivare
prietà sono state convertite o restituite agli usi             un’economia da 21° secolo” oppure “trasfor-
residenziali (Mount Pleasant/Hope Street/                      mare Liverpool in una tra le destinazione na-
Canning Street), alcuni edifici storici e                      zionali per lo shopping”. Accanto a questi in-
architettonicamente importanti sono stati                      tenti, sono state identificate diverse aree d’azio-
recuperati e rinnovati (St. George Hall/                       ni, aventi obiettivi più specifici e dove ciascu-
Philarmonic Hall), altri edifici sono stati                    na delle quali risponde a specifiche esigenze.
riqualificati e adibiti ad ospitare attività sani-             Esse sono:
tarie o scolastiche di pregio (Women’s                         1. Pier Head (quartiere di rappresentanza)
Educational Centre all’interno di Blackburne                   2. Commercial District (centro affari e delle at-
House e il Liverpool Institute of Performing Arts              tività economiche)
nel Liverpool Art Institute). Sono stati inoltre ot-           3. Castle Street (quartiere del lavoro)
tenuti dei miglioramenti sull’ambiente perce-                  4. Lime Street (quartiere culturale - musei, tea-
pito in termini di sicurezza e riduzione della                 tro - e stazione)
criminalità.                                                   5. Retail Core (quartiere dei negozi e dello
    Il maggior indicatore di successo del                      shopping)
Liverpool City Challenge è proprio quello di aver              6. Hope Street (quartiere culturale, spirituale
riportato in uso una gran quantità di edifici                  ed educativo/universitario)
prestigiosi (vittoriani e georgiani), in disuso da             7. King’s Waterfront (quartiere ad uso misto re-
più di 50 anni, che occupavano e tuttora occu-                 sidenziale, ricettivo, uffici, commercio al det-
pano una posizione chiave sia all’interno che                  taglio, del tempo libero. Attualmente ospita
nelle immediate vicinanze del centro urbano.                   anche le recentissime costruzioni, previste dal
    Sulla base del documento Towards an urban                  SFR, del Liverpool Arena e Centro Congressi)
renaissance, nel 1999 viene istituita Liverpool                    A queste si sono aggiunte Rope Walks, ere-
Vision, una compagnia di rigenerazione urbana                  ditata da precedenti programmi ancora in atto
non a fini di lucro, per predisporre e realizzare              e di cui alcune aree rientrano del progetto per
sia progetti di riqualificazione del centro urba-              Liverpool One, Baltic Triangle (a sviluppo resi-
no di Liverpool, sia miglioramenti a livello                   denziale, ricettivo e a piccole attività econo-
trasportistico. Importante notare che alcuni                   miche), University District (per l’aumento del-
interventi previsti sono tuttora in fase di rea-               l’offerta universitaria) e Liverpool One3.
lizzazione. La compagnia è fondata da English                      Le questioni principali che supportano la
Partnerships (agenzia del governo), North West                 trasformazione delle aree indicate sono: la pro-
Development Agency (ente regionale), Liverpool                 clamazione della città a Capitale Europea del-
City Council (istituzione locale). I membri del                la Cultura per il 2008, lo sviluppo di spazi pub-

3) Liverpool One (di cui Grosvenor è      (17 ha) - e si sviluppa su Paradise       mercio/vendita al dettaglio, uffici,
il developer nonché proprietario del-     Street, Hanover Street e S. John          parcheggi, strutture per il tempo li-
l’area e collabora con il City Council)   Street, utilizzando strade già esisten-   bero e spazi verdi). In sostanza sarà
è un ingente progetto di                  ti. Esso sta trasformando il cuore        un grandissimo centro commerciale
riqualificazione – uno tra i più gran-    del centro di Liverpool e sarà com-       con attività affiliate. Trenta sono i
di attualmente in corso in Europa         posto da usi misti (residenza, com-       progettisti coinvolti.

                                                          146
La rigenerazione urbana: il caso di Liverpool

blici, il coinvolgimento e il rafforzamento del-      3. Questioni aperte
la comunità, lo sviluppo di attività commer-
ciali. Oltre che ad essere coinvolta nella ge-        In ultimo, vorrei porre l’attenzione su alcune
stione dei singoli progetti di trasformazione,        questioni che emergono dal caso osservato: la
Liverpool Vision ha soprattutto il compito di         prima riguarda il rapporto tra progettazione per
coordinare e facilitare il processo di rigenera-      parti e pianificazione urbana complessiva e
zione secondo i dettami dello Strategic               quindi le ricadute a livello urbano che deriva-
Regeneration Framework.                               no dal fatto che la riqualificazione avviene per
    E’ importante sottolineare quale sia il lega-     porzioni; la seconda, il rapporto che si crea tra
me tra gli strumenti urbanistici locali e il SRF      l’interesse pubblico e l’interesse privato quan-
e quale sia il rapporto esistente tra l’agenzia e     do si va a trasformare una parte del territorio;
l’autorità locale. In primo luogo, il Liverpool       la terza, il rapporto tra la trasformazione pro-
City Council ha redatto lo strumento generale         posta e le funzioni che si prevede verranno
denominato Unitary Development Plan (UDP,             insediate; infine, l’entità della soluzione di con-
2001), attualmente oggetto della riforma ur-          tinuità rappresentata dal progetto tra il passa-
banistica del 2004, che include progetti ed in-       to e il futuro.
dirizzi anche per il centro città. Lo Strategic       1. A Liverpool (ma molti altri potrebbero es-
Regeneration Framework però non coincide              sere gli esempi) numerosi sono stati gli inter-
esattamente con i dettami dell’UDP, tant’è che        venti localizzati su porzioni di territorio comu-
quest’ultimo strumento ne recepisce in toto i         nale – dall’Albert Dock, al Liverpool City
contenuti. In secondo luogo, nonostante gli           Challenge, per arrivare agli interventi di ultima
sforzi del City Council per pianificare lo svi-       generazione che interessano diverse parti del
luppo del centro città in coerenza con il conte-      centro città ma che allo stesso tempo sono
sto urbano nel suo complesso e le sue parti,          unificati da una logica e ottica condivisa
l’influenza degli investitori privati è stata mag-    (Commercial District, Cultural Quarter, Ratail
giore ed i bisogni della cittadinanza sono stati      Core, Live–Work District, Pier Head, King’s Doks,
subordinati a quelli necessari a stimolare l’in-      Hope Quarter), e in ultimo i progetti recentis-
tervento privato. Così è stata predisposta la         simi e ancora in fieri di Liverpool One e Baltic
pianificazione del centro città senza tenere          Triangle (fig. 1). Tali interventi che esiti posso-
molto in considerazione le reali necessità della      no avere sull’intera realtà urbana? E più in ge-
comunità nel suo complesso. Anche se i rap-           nerale, gli interventi a pelle di leopardo posso-
presentanti delle autorità locali sono inclusi nel    no portare ad una rigenerazione urbana com-
consiglio direttivo di Liverpool Vision, essi         plessiva e duratura? Ed inoltre, i diversi pro-
sono stati prevaricati numericamente da altri         getti, uno assieme all’altro, possono dare una
esponenti di interessi privati e settoriali. In       risultante che è maggiore o uguale alle sue parti
questo modo, lo sviluppo della proprietà e            costituenti?
l’innalzamento dei valori immobiliari nel cen-            Attualmente una risposta univoca non può
tro città hanno costituito e costituiscono an-        essere data proprio perché molti degli inter-
cora oggi il principale motore di sviluppo del        venti citati sono ancora in corso e conseguen-
progetto; così, si è preso in considerazione solo     temente prevederne gli effetti a livello globale
successivamente la relazione tra il centro città      è prematuro. In ogni caso, le trasformazioni
e le altre parti e gli effetti su queste ricadenti.   per parti generano degli effetti pronosticati ri-
    In ogni caso, l’intervento è riuscito a dare      cadenti sulla realtà urbana nel suo complesso
un nuovo aspetto a Liverpool e nuovi entusia-         ed, essendo progetti parziali, possono dare solo
smi, introducendo elementi innovativi e com-          una visione parziale, sebbene inserita in un con-
petitivi con le altre realtà inglesi (es. Manche-     testo più ampio. Ovviamente, visti gli obietti-
ster). Essendo ancora in corso, bisognerà aspet-      vi che i progetti analizzati si danno, si può pre-
tare per capire se i risultati saranno effettiva-     supporre che alcune ricadute positive sul con-
mente duraturi.                                       testo urbano (ed anche regionale/nazionale) ci

                                                  147
Controsservatorio ambiente e territorio                                                                   PATRIZIA DEL ROSSO

siano; basti pensare ad alcuni elementi                                 quanto la Urban development corporation era ge-
attrattori ora presenti in città come ad esem-                          stita direttamente dal governo centrale e
pio i musei. Resta il fatto che spesso i progetti                       volutamente non coinvolgeva le organizzazioni
di trasformazione si “accavallano” uno sull’al-                         locali, anche per accelerare procedure e tempi.
tro e ciò lascia presumere una scarsa durabilità                            Come garantire quindi che l’interesse col-
dell’intervento (si veda per esempio la                                 lettivo non venga esautorato dall’intervento
riqualificazione della zona portuale della                              privato? Si deve per forza rinunciare da una
Merseyside Development Corporation soppiantata                          parte all’intervento privato - e quindi alla tra-
dalla riqualificazione del King’s Dock prevista                         sformazione - o dall’altra al riconoscimento
da Liverpool Vision), dovuta forse anche a pre-                         dell’interesse collettivo, compromettendo la
supposti non propriamente calzanti. La scarsa                           realizzazione dell’intervento e la sua
durabilità è anche acuita dall’attitudine tipica-                       sostenibilità?
mente inglese al “trasformismo”, per cui il tra-                        3. La terza questione riguarda il rapporto tra il
sformare è considerato come un passaggio                                recupero del passato e la trasformazione, os-
ineludibile e continuo, quasi ovvio, che porta                          sia le modalità con cui viene recuperato il “con-
innovazione e favorisce l’intervento e l’uso di                         tenitore”. Di norma viene preferita la trasfor-
risorse private.                                                        mazione alla conservazione dell’edificio, anche
2. Altra questione, legata alla precedente, è                           perché stimola maggiormente l’intervento pri-
quella del rapporto tra l’interesse collettivo e                        vato e l’immobile può così prestarsi a diverse
quello privato. E cioè la visione complessiva                           interpretazioni.
della città e i bisogni della collettività sono                             Nel caso specifico di Liverpool, gli interventi
sempre subordinati a quelli necessari a favori-                         di seconda stagione sono stati invece effettua-
re l’intervento privato che assicura la trasfor-                        ti conservando e riqualificando gran parte del
mazione? Questo è successo, come si è già                               patrimonio edilizio esistente; infatti, come si è
notato, per Liverpool Vision, dove l’autorità                           già potuto notare, l’obiettivo di progetti quali
comunale, sebbene partner del progetto, non                             City Challange è stato proprio quello di ripor-
è stata in grado di portare avanti i bisogni del-                       tare all’uso ingenti parti di patrimonio edilizio
la cittadinanza, e pure per Liverpool One sta                           esistente, spesso architettonicamente e stori-
succedendo la stessa cosa. Anche nei primi in-                          camente importante. Liverpool Vision prevede
terventi (si veda l’Albert Dock) le autorità e le                       la conservazione di alcune aree ma allo stesso
organizzazioni locali erano poco partecipi alla                         tempo la demolizione e ricostruzione di altre
riconversione, ma con modalità differenti, in                           (ad es. parte del quartiere commerciale, parte
                                                                        di Lime Street). Tali interventi di trasforma-
                                                                        zione vengono operati sul territorio in manie-
                                                                        ra puntuale (nel documento di progetto infatti
                                                                        vi è una mappa con indicati i vari interventi da
                                                                        effettuare edificio per edificio). Liverpool One,
                                                                        invece, con i suoi 17 ettari di superficie nel
                                                                        cuore della città, ad un passo dall’Albert Dock,
                                                                        prevede la radicale trasformazione dell’area in
                                                                        cui si situa. Esso sarà costituito da più di 30 edi-
                            LIVER PO O L O N E

                                                                        fici ideati da architetti diversi e improntati su una
                                                                        logica definita dal progetto medesimo da “III
     ALBER T
     DO CK                                            C ITY             millennio”. In tal modo, quindi, la città avrà un
                                                                        cuore totalmente nuovo soprattutto dal punto
                                                      C H ALLEN G E

                                 BALTIC TR IAN G LE                     di vista fisico-estetico, destinato prettamente al
Fig. 1                                                                  commercio e ad attività affiliate.
Interventi di rigenerazione nel centro città di                             Attenzione deve venir posta però nella vo-
Liverpool dal 1980 ad oggi                                              lontà di non ricercare altre identità che poco

                                                                      148
La rigenerazione urbana: il caso di Liverpool

    Pier Head and Waterfront                    Retail Core                          Liverpool One                Albert Dock

Fig. 2
Liverpool dal fiume Mersey – trasformazioni in atto (ottobre 2007)

interpretano il contesto e che possono portare                       C. Couch e A. Dennemann, (2000), Urban development
ad una standardizzazione dell’immagine delle                    and sustainable in Britain, in “Cities”, vol. 17 n. 2, 127-147,
                                                                Ed. Elsevier Science.
città, rendendo ciascun luogo simile all’altro                       E. Dansero (1993), Dentro ai vuoti. Dismissione indu-
(ad effetto della globalizzazione?).                            striale e trasformazioni urbane a Torino, Collana di studi e
4. Ultima questione che pongo in questa sede                    ricerche del Dipartimento Interateneo Territorio di Torino,
è quella che riguarda il rapporto tra la                        Edizioni Libreria Cortina, Torino.
                                                                     M. Dragotto, C. Gargiulo (2003), Aree dismesse e città:
riconversione e le funzioni. Dai progetti/pro-
                                                                esperienze di metodo, effetti di qualità, FrancoAngeli, Milano.
grammi analizzati si può desumere che gli in-                        G. Giovanelli (1997), Oltre la dismissione: da spazio mar-
terventi prediligono maggiormente funzioni                      ginale a luogo urbano, in “Aree dismesse & riqualificazione”,
volte al consumo culturale ed economico (mu-                    Alinea Edizioni, Firenze.
sei, attività commerciali, turistiche, ricettive),                   Liverpool City Council (2001), Liverpool Unitary
                                                                Development Plan 2002-2016 - Paper issues.
molto probabilmente perché tali operazioni                           Liverpool Vision (2000), Strategic Regeneration
sono tra le più remunerative. Dobbiamo per-                     Framework.
tanto immaginarci delle ampie zone adibite a                         P. Loftman e B. Nevis (1995), Prestige projects and Urban
grandi centri commerciali, affiancati da funzioni               regeneration in the 1980’s and 1990s: a review of benefits and
                                                                limitation, in “Planning and Practice research”, vol. 10, n. 3-
terziarie, turistiche e culturali, come d’altron-
                                                                4, Journals Oxford, Oxford (UK).
de sta succedendo non solo in Inghilterra                            M. Parkinson (1988), Urban regeneration and
(Liverpool e Manchester)? E la residenza?                       development corporations: Liverpool Style, in “Local
Quale futuro per il centro città?                               economy”, vol. 3, n. 2, 109-118, Routledge, London (UK).
                                               *                     P. Roberts e H. Sykes (2000), Urban Regeneration: a
                                                                Handbook, Sage Publications, London (UK).
                                                                     A. Spaziante e A. Ciocchetti (2006), La riconversione
Bibliografia                                                    delle aree dismesse: la valutazione, i risultati, FrancoAngeli,
                                                                Milano.
    C. Couch, C. Fraser e S. Percy (2003), Urban regeneration        Urban Task Force (1999), Towards an urban renaissance,
in Europe, Blackwell Publishing, Oxford (UK).                   Landor Publishing, London (UK).

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