Piano di lavoro per l'anno 2019 - ISTORBIVE

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Piano di lavoro per l'anno 2019 - ISTORBIVE
Piano di lavoro per l’anno 2019

L’Istituto si propone per il 2019 di mantenere e consolidare il proprio ruolo di ente culturale attivo in
settori come la ricerca, la didattica, l’editoria, la divulgazione, la gestione del patrimonio archivistico
e bibliotecario sui territori delle province di Biella e Vercelli, offrendo la propria collaborazione alla
Regione Piemonte, particolarmente al Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei
principi della Costituzione repubblicana, oltre che all’Assessorato alla Cultura e contribuendo alla vita
della rete nazionale degli istituti per la storia della Resistenza e della società contemporanea che fa
capo all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano e del coordinamento degli istituti storici del
Piemonte.
Sul finire del 2018 saranno espletate le procedure che consentiranno l’apertura di uno sportello nella
città di Biella: dopo l’iniziale prospettiva di essere ospitati a Villa Schneider dall’amministrazione
comunale, soluzione che avrebbe avuto tempi molto lunghi e che è temporaneamente accantonata,
si sono resi disponibili spazi nella sede dell’amministrazione provinciale e pertanto sono in corso di
definizione le modalità, giuridiche e materiali, dell’insediamento che consentirà di aumentare la
qualità dell’offerta culturale nel capoluogo biellese.
Analoga trattativa è in corso con l’amministrazione comunale vercellese, incentrata su nuove
modalità di gestione dell’Archivio fotografico Luciano Giachetti - Fotocronisti Baita: l’Istituto ha
presentato una proposta in merito, che comporterebbe, tra l’altro, la disponibilità dei locali in cui è
ospitato il patrimonio fotografico per attività culturali generali.
L’Istituto da tempo è pronto per assumersi nuove responsabilità operative che consentirebbero un
rafforzamento della presenza nei capoluoghi territoriali e si è mosso per ottenere il risultato, ma la
concretizzazione degli auspici non dipende soltanto dalla nostra azione.
Per la gestione delle importanti novità strutturali sarà possibile avvalersi anche della collaborazione
di volontari del Servizio civile nazionale: nel corso del 2019 troverà attuazione il progetto “Storia e
memoria beni comuni”, con la presenza di quattro operatori che svolgeranno un’attività di 30 ore
settimanali per 12 mesi.
L’Istituto proseguirà e rafforzerà i legami con la rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale
Ferruccio Parri, soprattutto nel campo della didattica della storia e di Cittadinanza e Costituzione: il
direttore, Enrico Pagano, è stato nominato quale componente della redazione della rivista
Novecento.org, divenuta un riferimento fondamentale per i docenti a livello nazionale.
Con gli Istituti piemontesi proseguirà il rapporto di coordinamento e di scambio, con l’intenzione di
proseguire il rapporto di proficua collaborazione con le istituzioni politiche e scolastiche regionali. In
ambito didattico l’obiettivo è quello di potenziare l’offerta formativa per i docenti delle tre sub-aree
di competenza dell’Istituto, organizzando iniziative equamente suddivise, per dare a tutti le stesse
opportunità; proseguiranno le iniziative didattiche di approfondimento disciplinare rivolte agli
studenti.
Nel corso dell’anno, grazie alle attività previste nel progetto di impiego dei volontari del servizio civile
nazionale, ci si pone l’obiettivo di completare l’attività di inventariazione, catalogazione e inserimento

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in Sbn dei fondi della Biblioteca Militare Italiana e di attuare iniziative di promozione e valorizzazione
di questo importante patrimonio che l’Istituto gestisce.
Le risorse economiche per continuare la nostra attività dovrebbero essere garantite, anche per il
2019, dalla legge regionale n. 28 del 22 aprile 1980, dai contributi del Comitato della Regione
Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana,
dalle quote associative degli enti locali delle province di Biella e Vercelli che aderiscono all’Istituto,
dalle quote dei soci individuali e privati, dai contributi sull’attività che la direzione dell’Istituto
richiederà, istruendo le pratiche necessarie, a vari soggetti pubblici e privati, dai proventi dell’attività
editoriale, dal ricavato delle quote di ripartizione del 5 per mille, dalle erogazioni liberali. L’Istituto si
avvarrà, almeno sino al termine dell’a. s. 2018-2019 dell’attività del docente incaricato dal Miur,
tramite l’Ufficio scolastico regionale, su progetto nazionale di educazione a Cittadinanza e
Costituzione, della professionalità del personale assunto a tempo indeterminato per le attività di
segreteria, editoriali, bibliotecarie e organizzative (2 dipendenti part time), dell’attività di 4 volontari
del Servizio civile nazionale, come detto, nonché del lavoro di un gruppo qualificato di giovani
collaboratori laureati in discipline storico-filosofiche o umanistiche e del prezioso contributo di
studiosi e volontari che operano con competenza e passione.
Si prevede, già a partire dalla fine del 2018, la riorganizzazione del Comitato scientifico, organo
previsto dallo statuto, che negli ultimi anni, per varie ragioni, ha avuto un ruolo solamente onorario.
L’obiettivo è quello di rafforzarne la struttura e regolamentarne le funzioni a sostegno dell’attività
culturale, rinnovandone anche la composizione.
Nel 2019 entrerà in piena funzione il nuovo sito, che, rispetto alla versione precedente, sarà arricchito
con una serie di risorse e servizi moderni e aggiornati.

Ricerca

A) Dal carcere alla libertà: voci di donne
Il progetto si propone di raccogliere testimonianze e ricostruire storie di vita di donne accomunate
dall’esperienza del carcere a partire dalla Resistenza e dall’antifascismo per arrivare fino all’oggi.
L’esperienza del carcere, la reclusione forzata e l’allontanamento dal proprio contesto quotidiano,
dagli affetti e dagli impegni lavorativi, riemerge negli scritti autobiografici e nella memorialistica
femminile, fonti privilegiate della ricerca. La reclusione per motivi politici o per l’opposizione più o
meno radicale a regimi autoritari ha accomunato molte donne nell’epoca dei totalitarismi e della
seconda guerra mondiale ma il tema, se si pensa a figure di primo piano ancora viventi, come la
birmana Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace nel 1991, conserva intatta la sua attualità. Il
progetto si inserisce pienamente nei settori d’intervento coerenti con l’attività dell’Istituto poiché
attraverso le iniziative proposte si promuove e valorizza il patrimonio documentario conservato. Nella
sua realizzazione il progetto si propone di perseguire non solo un arricchimento delle conoscenze su
un periodo e una fase storica fondamentale della storia italiana, ma di agire anche a livello educativo
e formativo (rivolgendosi in particolare alle giovani generazioni) proponendo riflessioni riguardo a
temi come i diritti civili, la libertà di espressione, i valori della democrazia e dell’antifascismo,
utilizzando come chiave di lettura privilegiata e punto di vista quello delle esperienze vissute dalle
donne.
Il progetto è partito nel 2015 con l’apertura del portale multimediale (www.dalcarcereallaliberta.it)
dove confluiscono i materiali raccolti, testi di ricerca inediti, video e testimonianze audio, e dove si
prevede uno spazio forum per le scuole e le associazioni. Negli ultimi due anni l’attività è andata a
rilento e non si sono raggiunti gli obiettivi prefissi, anche perché il progetto “La memoria che parla”
presentato sul bando del Polo del ’900 promosso dalla Compagnia di San Paolo non è stato ammesso

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a finanziamento. Nel 2019 si prevede di riprendere l’attività e di eseguire alcune delle iniziative
progettuali ricorrendo a fondi propri.

B) Matti e ribelli. Dissenso e internamento psichiatrico nell’Italia fascista (progetto di ricerca di Elisa
Malvestito)
Il progetto si pone l’obiettivo di ricostruire i rapporti tra l’internamento psichiatrico e le diverse forme
di dissenso in epoca fascista in Piemonte e, in particolare, nel Vercellese e nel Biellese, area geografica
che vanta un’importante tradizione antifascista, per lo più operaia. A parte alcune eccezioni (come
Racconigi, Alessandria e Grugliasco) gli archivi degli ex ospedali psichiatrici provinciali piemontesi non
sono ancora stati esaminati in relazione al dissenso in epoca fascista e alcuni di essi non sono ancora
stati studiati nella loro complessità.
Il progetto si pone quindi tre obiettivi specifici: ricostruire, attraverso la ricerca archivistica, la
concezione del “dissenso” in epoca fascista e le sue diverse manifestazioni; verificare se e come il
fascismo utilizzava la reclusione manicomiale come arma di repressione politica; rintracciare singole
biografie esemplari ed esemplificative delle diverse forme di dissenso antifascista. Grazie alle fonti
individuate e alla metodologia utilizzata, questa ricerca potrà contribuire alla ricostruzione delle
diverse forme di opposizione in epoca fascista in una zona molto significativa per lo scontro tra
fascismo e antifascismo. In particolare: contribuirà allo studio e all’analisi della società italiana a
cavallo delle due guerre mondiali attraverso lo studio del dissenso e della devianza; mediante
l’indagine su alcuni casi specifici, sarà possibile individuare alcune figure importanti nel panorama
antifascista che potranno essere oggetto di successive ricerche; contribuirà alla salvaguardia e alla
valorizzazione di archivi importanti che non sono stati ancora studiati in maniera esaustiva. La ricerca,
dopo un periodo di stallo dovuto a motivazioni familiari della ricercatrice, riprenderà nel 2019,
spostando al nuovo anno gli obiettivi prefissati nel 2018, cioè la pubblicazione e condivisione dei primi
risultati, in vista della futura redazione di un saggio destinato alla pubblicazione nella collana
editoriale dell’Istituto.

C) Elezioni in rosa. Le donne sindaco nella provincia di Vercelli
Lo scopo principale del lavoro consiste nella ricostruzione delle dinamiche che hanno portato le
donne a impegnarsi nella vita politica e amministrativa del nostro territorio raccogliendo le
testimonianze di quante hanno ricoperto la carica di sindaco nei comuni della provincia a partire dal
secondo dopoguerra e arrivando fino a oggi. Per raggiungere questo obiettivo sono state stabilite tre
fasi di lavoro, di cui le prime due completate:
 individuazione delle donne elette sindaco tra il 1946 e il 2016 attraverso una ricerca nell’Archivio
    storico del Ministero dell’Interno e della Prefettura di Vercelli e sulle fonti a stampa locali;
 raccolta di interviste scritte e/o orali delle donne individuate;
 realizzazione di un documentario storico-sociologico sulla presenza femminile nelle istituzioni
    nella provincia di Vercelli da distribuire nei diversi ambiti interessati (scuole, associazioni, enti).
In corso d’opera è sembrato interessante ampliare la ricerca estendendola alle donne che hanno
ricoperto incarichi amministrativi minori. Il progetto è affidato a Elisa Malvestito.

L’istituto si prefigge di continuare le attività di ricerca ordinarie su antifascismo, guerra e Resistenza,
storia del lavoro, storia repubblicana. Si segnala in questa sezione l’adesione, in qualità di partner
dell’Associazione Villa Cernigliaro, al bando “Progetti di cultura e innovazione civica” della Compagnia
di San Paolo, per la creazione di una scuola della politica con implicazioni di ordine storico, didattico
e formativo. Altro progetto che si intende mettere in cantiere riguarda la storia delle minoranze
religiose e dei culti evangelici nei territori di competenza.

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Didattica

Progetto Memoria memorie 2018-2019

L’Istituto, in quanto associato all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Rete degli istituti per la storia della
Resistenza e dell’età contemporanea (Insmli) è riconosciuto dal Miur come soggetto accreditato per
la formazione degli insegnanti per quanto concerne la storia contemporanea e l’educazione alla
Cittadinanza; insieme agli altri istituti piemontesi ha in vigore un protocollo d’intesa con l’Ufficio
scolastico regionale del Piemonte per la didattica della storia e per l’insegnamento di Cittadinanza e
Costituzione.
Attraverso il progetto “Memoria, Memorie” promuove per l’anno scolastico 2018-2019 una serie di
proposte di attività di
 approfondimento disciplinare
 formazione, aggiornamento e sostegno didattico
 alternanza scuola-lavoro
rivolte in particolare alle scuole, ai docenti e agli studenti che fanno riferimento agli ambiti territoriali
per le province di Biella e Vercelli.

Attività di approfondimento disciplinare
Progettate con flessibilità e modulazione di tecniche, linguaggi e approcci, si pongono l’obiettivo di
integrare la didattica curriculare e stimolare l’adozione di pratiche didattiche innovative.
Per ogni intervento le scuole interessate dovranno concordare le modalità di esecuzione con i
collaboratori didattici dell’Istituto, per consentire gli adattamenti alle esigenze didattiche specifiche.

I temi delle attività di approfondimento disciplinare proposti per l’a. s. 2018-2019 sono i seguenti:
 Genocidio e genocidi (scuola secondaria di secondo grado)
 I sentieri della libertà (scuola secondaria di primo e secondo grado)
 Città in guerra: Biella 1943-1945 (scuola secondaria di primo e secondo grado)
 Luoghi di memoria: Vercelli (1922-1945) (scuola secondaria di primo e secondo grado)
 Confine orientale, foibe ed esodo (scuola secondaria di secondo grado)
 Sessantotto e dintorni: riflessioni storiche sull’eredità dei movimenti giovanili (scuola secondaria di
    secondo grado)
 Terrorismo e terroristi (scuola secondaria di secondo grado)
 L’uomo in cammino. Le migrazioni tra storia e pregiudizi (scuola secondaria di secondo grado)
 L’arte del governo da Ottaviano Augusto a Star Wars (scuola secondaria di primo e secondo grado)
 I luoghi di Dolcino da Novara (scuola secondaria di primo e secondo grado)
 Dolcino o fra Dolcino? Una questione non solo terminologica (scuola secondaria di primo e
    secondo grado)
 La Riforma protestante: Lutero, Zwingli e Calvino (scuola secondaria di primo e secondo grado)
Nei limiti delle disponibilità degli operatori, l’Istituto valuterà altre richieste, in particolare quelle
riferite a lezioni proposte nelle precedenti offerte formative.

A 80 anni dalle leggi razziali
Come comunicato agli istituti scolastici con nota dell’Ufficio scolastico regionale, l’Istituto sostiene i
progetti sul tema delle leggi razziali contribuendo alla diffusione delle attività delle scuole, per
valorizzarne le buone pratiche. Siamo inoltre disponibili a fornire consulenza didattica e scientifica,
materiali, sostegno operativo alle scuole che intendessero avvalersi della nostra esperienza.
Le scuole interessate sono invitate a trasmettere i loro progetti all’indirizzo:
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direzione@storia900bivc.it entro il mese di ottobre 2018.
Si dà comunicazione che per gli istituti di istruzione superiore biellesi è in fase di organizzazione, in
collaborazione con Proteo Fare Sapere Piemonte, il convegno La coscienza razziale e le leggi della
vergogna previsto per il 15 novembre all’Auditorium di Città Studi di Biella. Inoltre, nell’ambito delle
attività formative del Progetto di Storia Contemporanea indetto dal Comitato della Regione Piemonte
per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana è prevista
una traccia sul tema delle leggi razziali (si veda alla voce Progetto di Storia Contemporanea).
Si prevede, inoltre, l’allestimento a Vercelli, dal 25 gennaio al 3 febbraio 2019, della mostra I genocidi
del XX secolo, realizzata dal Memorial della Shoah di Parigi e dall’Assemblea legislativa della Regione
Emilia-Romagna, dedicata all’approccio comparato dei tre genocidi riconosciuti all’unanimità come
tali: il genocidio degli Armeni dell’Impero ottomano, il genocidio degli Ebrei d’Europa e quello dei
Tutsi in Ruanda

Progetto regionale di storia contemporanea (scuola secondaria di secondo grado)
Dichiarazione universale dei Diritti umani
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riunita a Parigi, approvò il 10 dicembre 1948 la
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, che costituisce il fondamento etico delle regole del
diritto internazionale.
Il documento raccoglie istanze e eredità culturali di elaborazione secolare, dal Bill of Rights del 1689,
alla Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti del 1776, alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e
del cittadino del 1789, ma si proietta anche sulle politiche istituzionali della seconda metà del ‘900,
come avviene per la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea del 7 dicembre 2000.
Pur non essendo formalmente vincolante, la Dichiarazione ha contribuito a rafforzare le lotte per il
riconoscimento dei diritti umani laddove erano e continuano ad essere negati, aprendo una stagione
storica di conquiste politiche, sociali e culturali in cui si sono distinti, tra gli altri, protagonisti come
Cesar Chavez, Martin Luther King, Nelson Mandela, Desmond Tutu, Oscar Sànchez, Muhammad
Yunus, José Ramos-Horta, Malala Yousafzai.
Si individuino storie, temi, casi di studio sulla causa dei diritti umani, anche riferiti al territorio
regionale, intorno a cui produrre un elaborato destinato a rinnovare la sensibilità della comunità
studentesca sull’argomento.
Da vicino nessuno è normale… A quarant’anni dalla legge Basaglia
Follia, malattia mentale, manicomio, psichiatria, storie di disagi, di sofferenze interiori, di oppressioni
vissute da uomini e donne esclusi dalla società e ridotti a perdere se stessi perché considerati
irregolari, a-normali, non conformi. A quarant’anni dalla legge Basaglia (legge del 13 maggio 1978, n.
180) provate a comprenderne l'impatto sulla società italiana indagando (anche attraverso uno studio
di caso) il difficile rapporto tra malattia mentale, società, poteri, ideologie. Ad esempio, tra le molte,
è possibile una riflessione sull'uso che i totalitarismi hanno fatto dell'istituzione manicomiale come
strumento violento e repressivo in cui la diversità viene criminalizzata e medicalizzata e l’unicità della
dignità umana dimenticata.
Il fascismo e le leggi razziste del 1938
Il 17 novembre 1938 il RDL n. 1728 Provvedimenti per la difesa della razza italiana amplia e mette a
sistema le disposizioni volte a discriminare pesantemente i cittadini italiani definiti di “razza ebraica”.
L’intera società è coinvolta nel sistema persecutorio: il mondo della cultura e della scuola, con
l’espulsione di allievi e insegnanti, è al centro di una feroce e pervasiva propaganda razzista. Il regime
fascista ha così deliberatamente scelto di accelerare la trasformazione totalitaria già avviata con la
dittatura e con l’impresa coloniale in Africa e consolida il progetto di espansione imperiale a fianco
della Germania nazista. L’adozione del razzismo antisemita rompe definitivamente il patto di
cittadinanza liberale e sottopone decine di migliaia di persone alla sistematica “persecuzione dei

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diritti” esponendoli negli anni successivi alla “persecuzione delle vite” (Sarfatti). Nel 1943, con la
costituzione della RSI e l’occupazione tedesca, gli ebrei sono considerati appartenenti a nazionalità
nemica: inizia la sistematica deportazione nei campi di sterminio degli ebrei italiani e stranieri
presenti sul territorio.
Si evidenzino i provvedimenti e le conseguenze della persecuzione antiebraica attraverso la
ricostruzione di uno studio di caso (eventi, biografie, luoghi, memorie, narrazioni, espressioni
artistiche).

Oltre alla giornata formativa organizzata da Comitato, l’Istituto attiverà la formazione territoriale
attraverso iniziative locali destinate a docenti e studenti e interventi in classe dedicati ai gruppi di
studenti che si iscriveranno al progetto.

Progetto “Il mio pallone”
Il progetto, dal titolo Il mio pallone - sport, educazione, cittadinanza è stato ideato dall’Archivio Silvio
Piola, con il supporto storico-formativo, operativo e gestionale dell’Istituto. Partendo dal ricordo di
Silvio Piola, eccellenza sportiva del passato, che vanta, a tutt’oggi, record non uguagliati nella storia
del calcio italiano, si intende, tramite la messa a disposizione di strumenti didattici anche innovativi,
finalizzati all’acquisizione di competenze nell’ambito storico-sociale dello sport:
- promuovere nei giovani vissuti e sentimenti utili all’esercizio di una Cittadinanza attiva matura e
consapevole;
- fornire agli educatori della scuola e delle società sportive momenti formativi per la diffusione di
processi di innovazione e sperimentazione didattica anche laboratoriale, non solo finalizzati al
“benessere” psicofisico e sportivo, ma anche utili all’esercizio della cittadinanza attiva e alle esigenze
di orientamento degli studenti.
L’Istituto e l’Archivio Silvio Piola sono disponibili per concordare con le scuole del primo ciclo di
istruzione e le società sportive interessate le modalità esecutive del progetto.

Sportello scuola
Lo “Sportello scuola” è attivo per assistenza agli studenti e consulenza ai docenti sulla didattica della
storia contemporanea, l’organizzazione di conferenze, lezioni, incontri con gli studenti, in particolare
in occasione delle ricorrenze del calendario civile (Giorno della Memoria, Giorno del Ricordo,
Anniversario della Liberazione, Festa della Repubblica e altre); è inoltre a disposizione per servizi di
biblioteca (consultazione e prestito, anche interbibliotecario, di libri, realizzazione di bibliografie,
prestito di film di fiction e documentari), di archivio (consultazione di documentazione cartacea e
audiovisiva) e per l’allestimento di mostre tematiche.

Progetto di alternanza scuola-lavoro
L’Istituto si propone come soggetto di provata esperienza nella gestione di beni culturali e di
promozione della conoscenza della storia, attraverso la propria attività editoriale e l’impegno in
ambito didattico, vantando strutture, patrimonio, continuità di azione e competenze professionali
idonee per attivare progetti di alternanza scuola-lavoro destinati agli studenti.
Allo scopo è stato predisposto e inoltrato alle autorità scolastiche un progetto quadro che si propone
le seguenti finalità generali:
 informare e orientare sul valore e le funzioni del patrimonio culturale che può costituire una
     risorsa anche di carattere economico e un’opportunità di sviluppo di percorsi professionali;
 valorizzare il patrimonio a disposizione dell’Istituto e far conoscere le attività collegate di ricerca,
     conservazione documentaria, divulgazione della storia contemporanea, trasmissione della
     memoria e le problematiche connesse alla gestione.

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    formare lo studente alla gestione di beni culturali attraverso l’acquisizione delle competenze di
     base per l’utilizzo degli strumenti professionali.
Il testo del progetto quadro può essere consultato nella sua versione integrale nel sito dell’Istituto
all’indirizzo www.storia900bivc.it.
Tale progetto può essere eseguito in forma di stage aziendale o, soluzione preferibile, declinato più
flessibilmente in base alle esigenze scolastiche. Si pregano i docenti responsabili dell’attività di
alternanza scuola-lavoro interessati di prendere contatto al più presto con la direzione dell’Istituto
per concordare contenuti, tempi e modalità delle azioni.

Attività di formazione rivolte ai docenti
Oltre alle attività previste per il Progetto regionale di storia contemporanea, l’Istituto ha in previsione
l’organizzazione delle seguenti iniziative:
Biella, 15 novembre, Auditorium di Città Studi: seminario La coscienza razziale e le leggi della
vergogna. Quale memoria consegnare al futuro a 80 anni dalla leggi razziali?
Prima sessione (destinata agli studenti degli istituti di istruzione superiore biellesi e a 50 docenti
iscritti al seminario), ore 10-13 relazioni di
 Silvia Cavicchioli (Università di Torino), Lo Statuto albertino del 1848 e l’emancipazione degli
    Ebrei
 Fabio Levi (Università di Torino), Gli ebrei italiani nel ‘900: cittadini, discriminati, perseguitati
 Massimo Cavino (Università del Piemonte Orientale), La legalità ingiusta: riflessioni sulle leggi
    razziali
 Seconda sessione (riservata ai docenti), ore 14,30-16,30: seminari didattici sui seguenti temi:
 Leggi razziali e didattica per il primo ciclo di istruzione, docenti tutor Elisa Malvestito e Marta
    Nicolo
 Antisemitismo e fascismo, docente tutor Marcello Vaudano
 Il sentimento popolare e le leggi razziali, docente tutor Anna Raviglione

Insegnare la storia contemporanea
Corso di base di formazione sulla didattica della storia e di Cittadinanza e Costituzione
Il corso si articola in due lezioni generali (6 ore) e tre lezioni-laboratorio (9 ore), integrate da 10 ore
di autoformazione, progettazione, sperimentazione di attività, restituzione, per un totale di 25 ore
complessive.
Le due lezioni introduttive del corso si terranno a Vercelli, nell’Aula magna del Liceo classico
“Lagrangia” in via Duomo 4, dalle 15 alle 18, secondo il seguente calendario:
 Giovedì 6 dicembre 2018: Metodologia, competenze disciplinari e competenze di cittadinanza:
     riflessioni e proposte sulla didattica. Luciana Ziruolo, direttore dell’Istituto per la storia della
     Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria.
 Giovedì 13 dicembre 2018: Il quadro normativo europeo e nazionale entro cui si colloca
     l’insegnamento della Storia e di Cittadinanza e Costituzione; la formazione degli insegnanti; la
     didattica storica curriculare. Antonio Brusa, esperto di didattica della storia.
Le lezioni-laboratorio saranno così articolate:
 La metodologia didattica dello studio di caso e del debate, con Enrico Pagano.
 Didattica, risorse digitali, risorse audiovisive, banche dati: nuovi strumenti ed esperienze
     didattiche, con Elisa Malvestito.
 Didattica dei luoghi della memoria, con Elisa Malvestito
e saranno replicate nelle tre sedi di Biella, Varallo e Vercelli secondo il seguente calendario:
 Biella, sede da definire, ore 15-18: martedì 19 febbraio 2019, martedì 26 febbraio 2019, martedì
     19 marzo 2019,
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   Varallo, sede dell’Istituto, ore 15-18: mercoledì 20 febbraio 2019, mercoledì 27 febbraio 2019,
    mercoledì 20 marzo 2019
   Vercelli, sede da definire, ore 15-18: giovedì 21 febbraio 2019, giovedì 28 febbraio 2019, giovedì
    21 marzo 2019.

Cinquant’anni dopo: la cultura del Sessantotto e la sua eredità
Corso di formazione didattica disciplinare, Varallo, sede dell’Istituto
Il corso si configura come unità formativa di 25 ore complessive, comprensive di: lezioni frontali (tot.
12 ore); laboratorio di scrittura autobiografica e raccolta di memorie orali (tot. 6 ore);
autoformazione, progettazione didattica e restituzione (tot. 7 ore)
Calendario delle lezioni frontali:
      Lunedì 29 ottobre 2018, ore 16: Aspetti politici e sociali del Sessantotto: un bilancio. Alberto
        De Bernardi, Università di Bologna.
      Martedì 20 novembre 2018, ore 16: “Cantare gli ideali!”. La musica del lungo Sessantotto.
        Gioachino Lanotte, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
      Martedì 11 dicembre 2018, ore 16: Il Sessantotto e Gramsci. Gian Mario Anselmi, Università
        di Bologna.
      Mercoledì 13 febbraio 2019, ore 16: Estetica e società nel cinema del Sessantotto. Orazio
        Paggi, docente, critico cinematografico, consigliere dell’Istituto.
      Martedì 12 marzo 2019, ore 16: Un nuovo modo di fare storia: le fonti orali. Alberto Lovatto,
        dirigente scolastico, etnomusicologo; Filippo Colombara, ricercatore storico.
      Giovedì 4 aprile 2019, ore 16: Rispieghiamo il Sessantotto in Valsesia per chi era assente.
        Alessandro Orsi, storico, consigliere dell’Istituto.
A chiusura del corso Abitare le storie. Laboratorio di scrittura autobiografica e raccolta di memorie
orali, curato da Barbara Calaba, pedagogista e mediatrice familiare, docente alla Libera Università
dell’Autobiografia di Anghiari e articolato in tre incontri da due ore ciascuno (ore 16-18) a marzo-
aprile 2019.

Editoria
Continuerà la regolare pubblicazione della rivista “l’impegno”, di cui si prevede l’uscita dei numeri
102 e 103 e la pubblicazione digitale dei due numeri dell’annata 2017.
Per quanto riguarda la pubblicazione di volumi vi sono molte proposte attualmente in fase di
definizione; la loro realizzazione dipenderà dalle risorse umane ed economiche disponibili.
Nell’elenco che segue sono indicati i progetti attualmente al vaglio:
     Sovversive di Piero Ambrosio;
     Memorie 1943-1945 di Carlo Ganni;
     Ma che bella Costituzione di Silvia Delzoppo;
     Un cappellano di montagna. La storia di don Edmondo Paolo Gianoli, un prete valsesiano,
        dall’alta valle alla Grande Guerra, da cappellano militare al fronte a penitenziere a Cellio di
        Alessandro Orsi e Lorenza Stocchi;
     Giorgina Rossetti e Marino Graziano. Dal carcere al confino. Pagine di vita vissuta a cura di
        Elisa Malvestito;
     53° fanteria. Viaggio senza ritorno da Biella al Don di Marco Fulcheri e Giuseppe Rasolo
     Foto-frammenti ronchesi. Ronco Biellese negli anni della seconda guerra e della Resistenza di
        Luciano Guala.
Inoltre è in cantiere, con Giuliana Airoldi, la pubblicazione di un album di fotografie su Coggiola e un
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secondo libro di immagini e liriche sulla Valsesia degli anni settanta.
A conclusione del centenario della prima guerra mondiale si intende pubblicare la raccolta degli
articoli comparsi ne “Il Biellese” e nella rivista “l’impegno” a cura di Maurizio Regis e Mattia Pesce.
Si prevede, inoltre, la pubblicazione del catalogo della mostra sulla strage di Roasio di cui si legge
successivamente.

Archivio e Biblioteca
Per quanto riguarda i fondi archivistici, si prevede l’inventariazione e l’ordinamento del fondo
“Samit”, donato all’Istituto da Mauro Pogliotti, della parte archivistica del fondo “Aldo Sola”, del
fondo fotografico “Giuliana Airoldi”.
Analoga operazione sarà avviata su una parte degli oltre 160 faldoni che fanno parte del fondo della
Biblioteca Militare Italiana, di straordinario interesse per la storia contemporanea nazionale.
Sarà conclusa la digitalizzazione dell’archivio fotografico e dell’archivio sonoro con operazioni di
digitalizzazione delle trascrizioni delle interviste.
Il patrimonio archivistico dell’Istituto sarà a disposizione degli studiosi negli abituali orari di apertura
al pubblico (almeno 38 ore settimanali); l’Istituto continuerà a svolgere servizio di consulenza e,
quando possibile, ricerca su richiesta.
Anche i servizi bibliotecari rimarranno disponibili al pubblico negli abituali orari di apertura
dell’Istituto (almeno 38 ore settimanali); sarà mantenuta l’adesione al Servizio bibliotecario nazionale
(Sbn) e saranno garantiti i servizi di prestito interbibliotecario. Proseguirà il lavoro ordinario di
acquisizione, aggiornamento e catalogazione dei nuovi volumi, con aggiornamento degli strumenti
informatici indispensabili per svolgere ricerche bibliografiche. Continuerà l’aggiornamento
dell’emeroteca e la razionalizzazione del patrimonio ricorrendo a procedure di scambio dei volumi
doppi, l’associazione al catalogo Essper.
Relativamente alla Biblioteca Militare Italiana si prevede l’avvio dell’inventariazione, timbratura e
catalogazione del fondo Nones e, a seguire, del fondo Simone.

Mostre
Oltre alla mostra sui genocidi del XX secolo, di cui si è parlato nella sezione dedicata alla didattica,
l’Istituto ha in programma l’esposizione della mostra Giorni di guerra e di fame, curata da Barbara
Calaba, incentrata sulle interviste raccolte da un gruppo di volontarie nell’ambito di un progetto di
educazione alla memoria.
Proseguendo l’abbinamento di arte e storia resistenziale, è in fase di progettazione con Enzo Maio,
pittore e ricercatore storico, una mostra dedicata alla strage di Roasio del 9 agosto 1944, che sarà
ospitata in Istituto nella stagione estiva.

Varie
Le ricorrenze decennali del 2019 sono molteplici e significative: i Patti Lateranensi (1929), l’inizio della
seconda guerra mondiale (1939), la nascita della Nato, la tragedia del Grande Torino (1949), la
rivoluzione cubana (1959), la rivoluzione musicale, le stragi terroristiche (1969), l’occupazione
dell’Afghanistan, le prime elezioni europee (1979), la Convenzione internazionale sui diritti
dell’infanzia, la caduta del Muro di Berlino (1989). Sono tutti temi di estremo interesse intorno a cui
si definiranno nel corso dell’anno iniziative di carattere scientifico e divulgativo e si impronterà il
progetto didattico Memoria Memorie 2019-2020.
L’Istituto intende inoltre organizzare un’iniziativa culturale di studio sul significato dell’attività politica
e sindacale di Giulio Pastore in occasione del 50° anniversario della morte.

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