Università, Il coraggio di denunciare - USPUR
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Università, Il coraggio di denunciare Arnaldo Bagnasco, Gian Luigi Beccaria , Remo Bo- dei, Alberto Burgio, Pie- tro Costa, Gastone Cotti- no, Franco Farinelli, Lui- gi Ferrajoli, Giorgio Lun- ghini , Claudio Magris, Adriano Prosperi, Stefa- no Rodotà , Guido Rossi, Nadia Urbinati, Mario Vegetti, Gustavo Zagre- belsky Dell'Università og- gi si parla molto e di solito agitando luoghi comuni: sortite che dell'Università ita- liana colgono aspetti marginali e non i proble- mi più gravi, forse di- menticando che all'Uni- versità è affidato il com- pito fondamentale di formare cittadini re- sponsabili, oltre che la delicata funzione di pre- parare la classe dirigen- te del paese. - segue a pagina 6 -
-segue dalla prima - atenei (ben diversa da quella plesso, ma legittima scelte di- un periodo minimo di perma- prevista dalla Costituzione) screzionali e arbitrarie. Si pen- nenza nell'ateneo prescelto»). fflorme e r ïe tende a premiare i docenti inte- si, a questo proposito, alle chia- E indubbio che l'Università ita- ressati alla gestione delle risor- mate dirette (senza concorso) liana sconti anche drammatici Il coraggio se e al controllo delle funzioni dall'estero, di cui beneficiano problemi di scarsità di risorse; civile amministrative assai più che alla ricerca e all'insegnamen- non di rado docenti privi di comprovata autorevolezza; e, ma aumentare queste ultime senza contestualmente affron- di denunciare to. La valutazione del merito è degenerata in un sistema spes- da ultimo, alle cosiddette «Cat- tedre Natta»: cinquecento po- tare le questioni più generali e di fondo servirebbe soltanto ad so incapace di misurare l'effet- sti di professore associato o or- accrescere il potere delle cama- tiva qualità scientifica: le com- dinario attribuiti a pretesi «ri- rille accademiche. Nessun in- missioni giudicatrici non sono cercatori di eccellenza» selezio- tervento esterno può essere n Italia l'Università è da diventate più «obiettive» grazie nati da commissioni soggette efficace senza una autoriforma tempo un malato grave, ab- agli algoritmi escogitati al giudizio politico (i presidenti del corpo malato. Ciò è diffici- bandonato a se stesso e de- dall'Anvur né con la bibliome- saranno nominati - a quanto le, ma non impossibile: i docen- vastato dalle «riforme» degli tria, che è invece un silenzioso pare - dal presidente del consi- ti universitari desiderosi di risa- scorsi decenni, sino alla esizia- ma efficace invito al conformi- glio) e destinati a un trattamen- nare l'Università potrebbero le riforma Gelmini: cure ispira- smo. Il feticcio dell'«eccellen- to privilegiato («stipendi più compiere sin d'ora un gesto di te a una ideologia aziendalisti- za» non soltanto induce a tra- alti in ingresso» e possibilità di coraggio civile, denunciando- ca e peggiori dei mali che do- scurare il sistema nel suo com- «muoversi dove vogliono dopo ne i mali e le pretese panacee. vrebbero guarire. Molti di que- sti mali sono noti: servilismo e mercimonio, corruzione e clientelismo. Altri costituisco- no fenomeni relativamente recenti, come la precarietà dei giovani ricercatori e una esa- sperata competizione su risor- se e carriere. Nomi alti e princi- pi venerabili sono stati piegati al servizio di consorterie, favo- rendo l'instaurarsi di una nuo- va baronia universitaria non meno potente della vecchia, ma incomparabilmente più arrogante, ignorante e corrot- ta. A un vecchio barone non conveniva, di norma, esagera- re: non sarebbe stato rieletto nelle commissioni future. E circa la precarietà dei giovani, questi, in un lontano passato, potevano almeno contare sulla regolarità nel bando dei con- corsi, dalla libera docenza all'ordinariato. Oggi invece tutto dipende dai Dipartimenti inventati dalla Gelmini, che nulla hanno a che fare con la ricerca scientifica. Vi si discute soltanto di soldi: per i soldi si confligge, in base ai soldi si va- Iuta e si sceglie (coinvolgendo in tali scelte anche la didattica - la cosiddetta «offerta formati- va» - quindi la preparazione delle giovani generazioni). Per questo nei nuovi Dipartimenti spadroneggiano gruppi di pote- re. L'attuale autonomia degli
a dura vit a d ei ric erca- o ri i fo ndi) butti i Paesi assegnano parte dei fondi per la ricerca con un concorso competitivo. Solo che l'Italia stanzia 30 milioni l'anno, la Francia 400, la Svizzera 800. E la locomotiva tedesca metto in palio più di due miliardi di Pietro Greco artiamo dalla proposta: e se il governo cento - e non bastano pii! neppure per pagare mettesse a disposizione dell'intero si- gli stipendi e la luce. Per fare ricerca chi lavora stema italiano di ricerca scientifica una nelle università e negli Enti spera dunque nel quota parte importante dei 430 milioni Prin. di euro non spesi e accantonati dall'Isti- Insomma, il Prin è la torta fatta in casa cui pos- tuto o italiano di tecnologia? Senza modi- sono ambire gli scienziati italiani per soddisfa- ficare di una virgola il bilancio dello Stato, re la loro farne di nuova conoscenza. Altre torte avremmo più che decuplicato i fondi compe- sono quelle europee: la torta dell'European re- titivi a disposizione dei ricercatori del nostro search council e la torta Horizon 2020. Paese e ci saremmo almeno avvicinati ai livelli Ebbene, la torta italiana è molto piccola. Il di finanziamento cui possono aspirare i ricer- bando Prin 2015 ammonta infatti ad appena catori in Francia (oltre 400 milioni) e resterem- 92 milioni di euro. F deve soddisfare una fante mo pur sempre molto al di sotto di quelli sii ciii triennale, visto che negli anni 2014 e 2013 non possono contare i ricercatori della piccola Sviz- è stata messa in forno. In pratica ai ricercatori zera (800 milioni). italiani per consentirgli di fare il lavoro per cui Per capire il senso di questa proposta faccia- sono pagati lo Stato mette a disposizione poco mo un passo indietro. Nelle scorse settimane più di 30 milioni l'anno. Una cifra che, come sono stati resi pubblici i risultati del bando Prin ha fatto notare l'astrofisico Giovanni Bignaini, 2015. Dove Prin sta per Progetti di rilevante in- equivale esattamente a un terzo di quanto la teresse nazionale: sono quindi fondi competi- Juventus ha pagato per acquistare Gonzalo Hi- tivi che vengono assegnati solo ai migliori pro- gua)n. getti di ricerca giudicati, al contrario del Fondo Ma non è solo il paragone con quanto spende di finanziamento ordinario (Ffo) e del Fondo di il calcio che evidenza la pochezza dell'inve- finanziarento per gli enti (Foe) che, pur aven- stimento italiano. La Spagna mette a disposi- do quote premiali, vengono assegnati a tutti. zione dei suoi ricercatori 125 milioni di euro 1 fondi ordinari sono stati fortemente tagliati - di fondi competitivi: quattro volte l'Italia. Ma l'Ffo, per esempio, è sceso da 7,4 a 6,4 miliardi la Spagna è nel novero dei Paesi meno gene- dal 2009 a oggi, con una diminuzione del 14 per rosi. In Francia i fondi competitivi variano da
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4 400 a 900 milioni di euro l'an- no. La Svizzera, che ha un Pil pari a poco più di un quarto di quello italiano, mette a di- sposizione dei suoi ricercatori l'equivalente di 800 trilioni di euro l'anno, 27 volte più dell'Ita- lia. Per non parlare della Germania e dei suoi 2.300 milioni di euro. Del Regno Unito con 3.900 milioni eli euro. E degli Stati Uniti, dove le clue grandi agen- zie pubbliche nazionali (il National institutes of health per la medicina e la National science foundation per le altre discipline) mettono sul piatto ogni anno rispettivamente 29 e 7 miliar- di di curo, per un totale di 36 miliardi di euro: sì, milleduecentovolte più dell'Italia. E sì che il Pii americano è solo 7,5 volte quello italiano. Il che significa che, a parità di ricchezza, il gover- no americano finanzia la ricerca con un'inten- sità almeno 160 volte maggiore di quanto non --- faccia l'Italia. __jj a , lisi comparativa col resto d'Europa e ell'Occidente è davvero inmpietosa. Ma per gùanto deprimente è necessaria per compren- dere la frustrazione con cui i ricercatori italiani anno accolto la spartizione della torta Prin. partecipare al bando sono stati 4.431 gruppi - con altrettanti progetti. Mai vincitori sono stati 2 7.700 euro In America ogni ricercatore pub teoricamente contare solo 300: il 6,ti per cento dei partecipatiti. li che significa che il 93,2 per cento è rimasto a bocca asciutta. Un'autentica falcidie. Negli altri Pa- su quasi 3omila curo di fondi competitivi ogni anno. esi, in genere, le percentuali dei premiati non scendono sotto il 25 per cento (lei concorrenti. In Italia la partecipazione al bando Prin è così 8. 800 euro I ricercatori inglesi sono 442mila c dividendosi più simile al gioco del lotto che a un autentico concorso sulla base del merito scientifico. Ma i soldi (30 milioni all'anno) sono così pochi procapite i fondi assegnati ai progetti pira ircritevoli che, in media, anche i vincitori si sentono fru- strati. Hanno infatti ottenuto in media 100.000 avrebbero poco treno di 9mila euro. euro l'anno per progetto: più o meno il 20 per cento di quanto richiesto. Una cifra che non I 83 euro Una tazzina di caffè ogni due giorni. Tanto invece basterebbe neppure a un singolo ricercatore. E, infatti, lo European research cotincil ai vincito- ri dei suoi bandi assegna anche un milione o persino due milioni di euro. Tra i vincitori del potrebbe finanziare ogni ricercatore italiano con i bando Prin, invece, ci sono anche gruppi di 20 fondi messi a disposizione dal Prin. Neanche metà o 50 ricercatori, che dovranno dunque spartir- di quanto hanno i "poveri" spagnoli, che possono si, in media, da 2,000 a 5.000 euro l'anno. Con ambire in media a 58o euro a testa. questi soldi non si fa ricerca. Tutt'al più si paga
un buono pasto quotidiano a un giovane ricer- pone al governo di decuplicare almeno i fondi catore, se si riesce ad arruolarlo. competitivi messi a disposizione per Progetti In altri termini: nessuno è (nessuno può essere) di rilevante interesse nazionale, portandoli a contento. I vincitori del bando Prin 2015 non 300 o 400 milioni di curo l'anno. Che sarebbero sono meno frustrati dei perdenti. Il problema comunque quanto la Francia stanzia negli anni non è solo il disagio dei singoli ricercatori (e, di vacche magre e la metà di quanto ogni anno comunque, non sarebbe poca cosa). Ma è tutto stanzia la piccola Svizzera. il Paese che ne paga le conseguenze. Se ritor- Di qui la nostra proposta iniziale. Sdoganiamo niamo alla nostra analisi comparativa, infatti, una parte importante (300 milioni?) di quelle e dividiamo i fondi com- che la Corte dei Conti ha defi- petitivi a disposizione per La torta italiana è piccola. nito, nel 2013, le "disponibilità il numero d] ricercatori di Il bando Prin 2015 liquide", ovvero i soldi stan- ogni Paese ci accorgiamo ammonta a 92 milioni. ziati dallo Stato ma non spesi che i 216.000 ricercatori E deve soddisfare una fame (aggiungiamo meritoriamen- spagnoli possono conta- triennale , visto che nel 2014 te, in mancanza di progetti re in media su 580 curo di e 2013 non c'è stata. adeguati) dall'Istituto italiano fondi competitivi. 1357.000 Un terzo di quanto la juve di tecnologia di Genova. Salvo ricercatori francesi su 1.200 ha pagato per Higuain restituirgliele in futuro, quelle curo l'anno. 1522.000 ricer- "disponibilità liquide", quan- catori tedeschi sii 4.400 euro l'anno. Gli ingle- do i progetti in campo nel suo settore di attivi- si, che sono 442,000, su 6.800 euro l'anno. Gli tà li richiederanno. Avremmo così dato a tutti i americani, beati loro, che sono 1,3 milioni pos- ricercatori italiani la forza sufficiente per non sono contare in media su 27.700 euro l'anno di morire di inedia e per continuare ad alimnentarsi fondi competitivi. Gli italiani invece si devono all'estero. In attesa che anche il nostro Paese de- accontentare di 183 euro l'anno: una tazzina di cida di entrare nell'economia della conoscenza caffè ogni due giorni. e di investire quanto gli altri grandi Paesi euro- Questi numeri chiariscono il senso dell'allarme pei in ricerca scientifica e sviluppo tecnologico, lanciato dal Gruppo 2003, un'associazione che La storia ha dimostrato che è l'investimento di annovera tra i suoi membri gli scienziati italia- gran lunga più fruttuoso nella creazione di ric- ni più citati nella letteratura internazionale. Ne chezza e di posti di lavoro, tu fanno parte ricercatori molto famosi, come Al- berto Mantovani, Tommaso DMaccacaro, Isabella Gioia, Silvio Garattini, Giorgio Parisi, il mancato La protesta sui 500 "super prof" vola nel web premio Nobel Vincenzo Balzani, Il presidente ora è Luigi Nicolais, che è stato anche ministro Aumentano di giorno in giorno le adesioni alla petizione della Repubblica oltre che presidente dei Cnr.. su Change,org indirizzata al presidente del Consiglio. Ebbene, il Gruppo 2003 sostiene che chi può "L'Università si riforma, non si commissaria da Palazzo contare su 183 curo l'anno non può compete- Chigi" è il titolo ciel documento che vede tra i primi fir- re con chi invece ha un budget medio per fare matari 75 docenti: la medaglia Planck Giorgio Parisi, tre ricerca di 4.500 o di 9.000 curo. Per non parlare vincitori di Grant Erc (Roberta D'Alessandro, Giuseppe con chi di euro a disposizione ne ha in media Mingione, Alessandro Reali), cinque Accademici dei Lin- quasi 30.000. Alla lunga anche la possibilità di cei (Vincenzo Balzani, Giovanni Bignami, Ciro Ciliberto, sfamarsi con le più ricche torte europee (]'Ere Giovanni Dosi, Gianfranco Pasquino) e numerosi ricerca- mette a disposizione all'incirca 1.400 euro l'an- tori, Quale il motivo? A proposito dei 500 "super prof", no di fondi competitivi per ricercatore europeo; le cattedre Natta (in onore del chimico premio Nobel Horizon 2020 circa 8.000 euro) viene meno. nel 1963), voluti dal governo, sarà lo stesso presidente Fuor di metafora, senza un minimo budget na- del Consiglio a nominare i componenti delle commis- zionale anche la capacità di competere all'e- sioni giudicatrici. Cattedre "anomale", delegittimazione stero - capacità che è altissima tra gli italiani dell'intero sistema e libertà di ricerca a rischio: ecco i - viene meno. Ecco perché il Gruppo 2003 pro- motivi della protesta. d. C.
1 superprof I r e Giannini fa il pieno dei suoi La ripartizione diseguale delle 500 «cattedre Natta» premia il settore della ministra ROBERTO CICCARELLI po dipartimento dell'universi- glottologia e la linguisticaotto In questo modo si potrebbero tà, ex presidente dei rettori del- volte in più. Il settore avrà due già prefigurare i vincitori. Pro- La presidenza del Consiglio la Crui Marco Mancini. supercattedre in più (24) rispet- prio quello che la «meritocra- nominerà i presidenti delle Nell'allegato al decreto c'è to a Chimica di sintesi e dei ma- zia» sostiene di volere evitare. commissioni per le 500 «catte- una tabella di corrispondenza teriali (22) o Ingegneria dei si- «Per il momento non abbiamo- dre Natta». La distribuzione tra tra la classificazione disciplina- stemi e delle comunicazioni ricevuto smentite - sostiene le discipline di questi superpro- re dello European Research Coun- (22). Tra il 2009 e il 2016 sono Giuseppe De Nicolao, docente fessori, detti «docenti ad alta ve- cil (Erc) e quella italiana. Il rag- stati persi 12.500 posti per tagli a Pavia, della redazione Roars locità» , premierà il settore a cui gruppamento «The human e blocco del turn-over, ma il go- - Sotto la retorica della lotta ai afferiscono anche la filologia e mind and its complexity» (Sh4) verno preferisce concentrarsi baroni vengono creati percor- la glottologia dove insegna la comprende, tra le altre, psicolo- sull'1% dei docenti italiani. si opachi in cui non si sa più ri- ministra dell'università Stefa- gia e neuropsicologia. Nella ta- L'accusa dei concorsi telegui- conoscere chi beneficia e che nia Giannini. Lo sostiene Roars, bella allegata ce ne sono tre: lo- dati attraverso accordi prece- cosa». il sito di contro-informazione gica, storia e filosofia della denti alla valutazione «di meri- Dopo i tagli dei fondi per su università e ricerca. La noti- scienza, estetica e filosofia del to» finirebbe per ricadere sulla l'università, l'opacità della «me- zia dei «superprof» - Il Manifesto linguaggio e glottologia e lin- presidenza del Consiglio che ritocrazia» della riforma Gelmi- ne ha scritto dall'ottobre 2015 guistica. Tutta l'area disciplina- sceglierà i presidenti di com- ni, ora il peggioramento del -ha di recente colpito per la cre- re corrisponde a 622 docenti missione. Questi ultimi, a loro meccanismo di selezione. «In azione di una nuova gerarchia: universitari. Se le cattedre do- volta, sceglieranno i commissa- questo caso - continua De Nico- solo durante il fascismo il pote- vessero essere distribuite in ma- ri per le «cattedre Natta» che, lao - ci sarebbe solo un uomo al re politico ha scelto i docenti niera proporzionale rispetto al più propriamente, andrebbero comando che decide tutto. Al- universitari. Negli allegati alla numero dei docenti italiani, a ribattezzate «cattedre Renzi». cune cattedre, come diritto co- bozza del decreto della presi- questo bacino toccherebbero stituzionale e del lavoro, han- denza del consiglio dei ministri sei posti. Invece, per chi ha scrit- no un impatto sulle politiche è spuntata un'altra anomalia: to la tabella, ne dovrebbero fini- La denuncia del del governo. Avere un super- una riserva di cattedre distribu- re 24. Un orientamento che pe- sito « Roars»: tra g li propf costituzionalista che dà ite in tre settori disciplinari, il nalizza le altre scienze umane. ragione alla riforma costituzio- più grande dei quali è glottolo- A queste ultime sarà riconosciu- altri, discri m inati nale o che loda il Jobs Act fareb- gia e linguistica dove insegna- ta in media mezza cattedra chi m ici, ingeg neri be comodo al governo in carica. no la ministra dell'università ogni cento docenti. Al settore Chiediamo il ritiro del provve- Stefania Giannini e l'attuale ca- Erc a cui afferiscono anche la e scienze umane dimento».
.J «Provvedimento ingiusto saggio ritirarlo subito» Gianfranco Viesti , docen- sidenza del consiglio chiami re dipende dai punti organico te di economia all'università le commissioni che decide- concessi dal Miur. La loro defi- di Bari , dalla bozza dei decre- ranno i posti? Sembra che so- nizione dipende dal gettito to della presidenza dei consi- lo sotto il fascismo sia acca- delle tasse degli studenti. Que- glio sembra che una parte im- duta una cosa del genere. sto criterio premia le universi- portante delle cattedre dei Il sistema universitario è un si- tà che hanno studenti prove- superprofessori andranno al- stema autonomo nell'organiz- nienti da famiglie con un red- le materie insegnate dalla mi- zazione del nostro paese. È be- dito maggiore. In un paese co- nistra dell'istruzione Gianni- ne che i processi di cooptazio- sì diverso come il nostro, que- ni. Com ' è possibile? ne, con cui ovunque nel mon- sto crea una sperequazione as- Se confermata questa notizia do si entra nell'università, sia- solutamente immotivata. sarebbe grave. Si tratta di una no trasparenti e chiari. E che si- Le cattedre Natta peggiore- scelta di merito con conflitto ano lasciati all'autonomia ranno questo fenomeno? di interessi. Quando si lascia la dell'università senza interfe- Sì. I vincitori sono liberi di an- via dell'ordinario per intra- renze della politica. dare dove credono portando- prendere percorsi speciali si Per Raffaele Cantone (Anac) i si lo stipendio. Tenderanno a corrono rischi di cattura da giovani fuggono per la corru- concentrarsi nelle città dove parte di portatori di interesse. zione di questo sistema. si vive meglio, dove ci sono Con altri docenti lei ha firma- Il suo intervento è stato molto migliori scuole per i loro fi- to una petizione diretta a Ren- sgradevole, con tutto il rispet- gli. Dove ci sono migliori col- zo sulle cattedre Natta. Cosa to per la sua figura. Cantone legamenti con l'estero, crean- chiedete? non ha portato alcun dato, ma do una nuova e fortissima po- Sarebbe saggio ritirare il prov- ha dato un forte colpo di dele- larizzazione del sistema. A vedimento e ripensarlo radi- gittimazione al sistema. Per parità di qualità tra le univer- calmente, favorendo un allar- combinazione questo è avve- sità i vincitori sceglieranno gamento delle università ita- nuto poco prima del provvedi- le città più forti. Ad occhio fi- liane con le procedure ordina- mento sulle cattedre Natta niranno a Milano e dintorni. rie. Più che pochi superprofes- che da questa delegittimazio- Rafforziamo una parte a dan- sori, servono molti buoni pro- ne trae spunto. no dell'intero paese. E questo fessori. Dubito che tra questi Si finanziano pochi posti per non va bene. Lo spirito di que- superprofessori ce ne siano di «eccellenti » e si taglia ste iniziative mi sembra as- particolarmente giovani. A sull'università. È il futuro? sai contestabile: sembra mi- noi invece serve dare possibi- Abbiamo un enorme proble- rare a un sistema piccolo, lità di lavoro alla fascia dei ma di concentrazione territo- concentrato, di pochi e per trentenni. riale. Ricordo che oggi la possi- pochi. Questo non è il siste- Perché è anomalo che la pre- bilità per gli atenei di assume- ma migliore per un paese co- me l'Italia. Dobbiamo avere tante e buone università su tutto il territorio nazionale. ro.ci. 1/0// 1 1 1 % A umenterà le gravi disparità tra gli atenei. Sembra che il governo voglia creare un sistema piccolo, concentrato, fatto da pochi e pensato per pochi
Lc s11'1a/1OllÌ/11ll1ol a z1o111 n ei percorsi fin-mathi L'attuale situazione del mondo del lavoro ha richiesto va- riazioni e innovazioni nei percorsi formativi, nonché la col- laborazione con le aziende e/o con altre business school o università estere. Ce lo confermano tutti gli esperti da noi intervistati. Simonetta Pattuglia, Università Tor Vergata , spiega: "Master longevi - e io dirigo master che hanno quindici e sedici anni! - necessitano di cambiamenti, grandi o incre- mentali, a ogni annodi attivazione. Impensabile proporre master sul mercato della formazione - mercato in cui il consumatore-cliente è sempre meno asimmetrico e sem- pre più smaliziato, giustamente, visti i tanti casi di `bufale' per non dire vere e proprie frodi formative - che restino sempre uguali a se stessi nel passaggio del tempo. I no- stri percorsi si sono massicciamente evoluti seguendo una serie di trend: la finanziarizzazione dei mercati e la loro servitizzazione nonché l'internazionalizzazione che passa, nel nostro caso, anche attraverso la formula `blended lan- guage' italiano-inglese; la convergenza mediatica delle piattaforme, delle industrie e dei pubblici dei consuma- tori; la onnipresenza della comunicazione, focale non solo per le imprese, oggi, ma anche per ie istituzioni pubbliche e no profit, entrata ormai nella `stanza dei bottoni'; il cam- biamento continuo e costante del profilo del consumatore sempre meno supino alle decisioni e alle `parole d'ordine' delle aziende e sempre più interconnesso dunque in po- sizione paritetica con le stesse; il monitoraggio e la va- lutazione dei risultati non solo commerciali ma anche di comunicazione e di branding; il perimetro della `business ethics'; il management per e di progetto". Pattuglia informa che negli ultimi quattro anni è stata at- tivata, e sta dando ora i suoi frutti, una piattaforma online dedicata alla community junior ed executive del master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media in cui i frequentanti possono lavorare online sui materiali predisposti dal corpo docente; trovare le lezioni e i mate- riali prodotti, i project work e documentazione utile alla preparazione e alla interazione con i docenti e fra di loro. "Il master è già presente con un canale tematico `Tor Vergata
Economia' su You Tube in cui gli studenti possono ritrovare evoluzione significativa della propria offerta formativa, tutta la produzione di seminari e convegni di argomento che sarà orientata proprio nella direzione dell'economia economico, economico pubblico, comunicazione e media, circolare. 11 master intende infatti porsi come centro di diritto pubblico, internazionalistico e privato, amministra- individuazione e di sperimentazione delle migliori solu- tivo e regolamentare, testimonianze di rappresentanti isti- zioni a tali sfide, con l'obiettivo di formare professionisti tuzionali e aziendali, conferenze internazionali, istituzionali che possano aiutare le imprese e le organizzazioni a di- e d'impresa. Viene costantemente costruita, alimentata e ventare, effettivamente, circolari". coinvolta la sua 'community online' presente sulle pagine Sul fronte della collaborazione con le aziende, Frey con- ufficiali del master dei social network Facebook e Twitter in ferma che per garantire un'efficace formazione mana- continua crescita. Si tratta di pagine dedicate ai temi e ai geriale è necessaria una forte sinergia con le imprese: tanti personaggi che si ritrovano nel master, all'aggiorna- "oltre che mediante l'erogazione di borse di studio e l'at- mento e allo scouting di temi e organizzazioni utili al com- tivazione di stage, le aziende partner dei master MAINS e pletamento della formazione in house". CECA sono coinvolte attivamente mediante l'erogazione "Il master in management, Innovazione e Ingegneria dei di numerose testimonianze in aula e la partecipazione al Servizi (MAINS) da oltre io anni ha posto l'accento sul Comitato Scientifico, al fine di aggiornare con continuità ruolo delle tecnologie digitali nell'ambito delle imprese, i contenuti del corso. Le aziende partner sono inoltre i enfatizzando le opportunità determinate dal loro utilizzo soggetti promotori degli Innovation Lab, progetti for- nello sviluppo di nuovi modelli di business", segnala il mativi grazie ai quali gli allievi lavorano su specifici temi professor Barontini del Sant'Anna di Pisa . "Si ritiene proposti dalle imprese, fianco a fianco con i manager e opportuno tuttavia, rafforzare significativamente alcuni i docenti, alla ricerca di soluzione innovative. Si tratta moduli didattici (in particolare, data mining, e-business, di vere e proprie 'palestre formative' in cui gli studenti, smart manufacturing, knowledge e change manage- suddivisi in team, si mettono alla prova su progetti di re- ment), più direttamente ale interesse per le aziende partner. Nell'edizione appena connessi con questi temi. conclusa dei due master molti dei temi trattati negli In- L'approccio seguito non è novation Lab erano attinenti alla circular economy e a comunque solo tecnologico 'Industry 4.0, un trend che sarà senz'altro ulteriormente ma soprattutto gestionale: sviluppato nelle prossime edizioni dei master". in linea con quanto recen- osservando che la trasformazione più significativa oggi temente affermato dal mini- in atto si chiama digitale e che le nuove tecnologie stro Carlo Calenda nella sua hanno cambiato e continueranno a condizionare for- audizione alla Camera dei temente i modelli di business e le modalità di lavoro, Deputati su "Industria 4.0", Giuseppe Caldiera, Cuoa , afferma che oggi è impre- si ritiene infatti che sia l'or- scindibile non solo conoscere, ma anche e soprattutto Roberto Barontini ganizzazione, più ancora che governare questi aspetti, per non perdere opportunità, la tecnologia in sé, a deter- per dialogare sui giusti canali, per ottimizzare la ge- minare gli enormi incrementi di produttività, e quindi di stione: "Per questa ragione abbiamo introdotto in tutti ricchezza, che i cambiamenti in atto possono portare". i nostri percorsi (master e corsi di specializzazione) dei Riguardo invece alla formazione sul tema della circular focus specifici su questi temi e abbiamo dato vita a un economy, il professor Frey spiega che occorre pensare in knowledge center dedicato, per studiare, approfondire termini di sistema (system thinking) e in termini di design e dare risposte a tutte le esigenze e alle richieste che (design thinking) e saper affrontare le sfide da molteplici nascono dal mercato. Anche sul fronte internazionale prospettive: "In un simile contesto anche le metodolo- abbiamo consolidato la posizione della scuola con part- gie didattiche che si mettono in campo divengono fon- nership solide con università e business school stra- damentali: l'economia circolare richiede che gli allievi niere, tra cui University of Michigan, IBS America, Jiao si confrontino con problemi reali, cosa che richiede una Tong University e Fast Carolina University. Movimentiamo collaborazione attiva con soggetti esterni (in primis, (e ogni anno centinaia di studenti stranieri che scelgono il imprese); occorre, poi, porre molta enfasi sul design Cuoa per la loro formazione. Proseguiamo inoltre il process, per sperimentare la creazione di processi pro- nostro lavoro di 'esportazione' dei nostri manager ita- duttivi alternativi a quelli lineari; bisogna individuare i liani all'estero, con un contatto stretto e quotidiano modi più stimolanti per indurre gli allievi ad apprendere con le aziende, volto anche a creare le migliori oppor- il system thinking. Il nostro master in Gestione e Con- tunità di incontro tra i nostri allievi e le imprese che ope- trollo dell'Ambiente (GECA), che proprio quest'anno ha rano a livello internazionale e che hanno la necessità di compiuto vent'anni, dal 2017 sarà caratterizzato da una
reclutare risorse preparate per i loro plant esteri". "L'innovazione del programma è un processo di migliora- mento continuo che caratterizza il nostro Mba", afferma Rossella Cappetta , Sda Bocconi . "È un'innovazione in parte derivante dal mercato e in parte dall'evolu- zione delle discipline e dei loro strumenti. Cito solo due esempi recenti. Il primo è sul fronte dell'uso delle tec- nologie per la didattica. Gra- zie al lavoro del centro BETA Bocconi per l'innovazione delle metodologie didatti- che, sono stati sviluppati alcuni corsi in formato 'blen- ded'. Ovvero, alcuni corsi del programma sono oggi ero- gati in modo completamente face to face, ma anche in una nuova modalità. Vale a dire, Rossella Cappetta lo studente può scegliere se seguire il corso interamente in modalità tradizionale oppure se prepararsi a casa sulle nozioni più di base e teoriche attraverso un corso di- stance (e l'interazione in distance con docente e commu- nity) e poi svolgere in aula solo parte applicata e ad alta esperienzialità (discussioni di casi, role p(aying, simula- zioni). Il secondo esempio è sul fronte della relazione con le imprese. Negli ultimi anni abbiamo rinnovato le con- centration in modo continuo, tenendole sempre più con- nesse alle imprese. Di recente è stata attivata anche una concentration in luxury management con la collabora- zione delle imprese del lusso. Similmente, abbiamo am- pliato le case competition sponsorizzate dalle imprese. Fra queste, vi è la Finance competition, da noi ideata e sponsorizzata da Bain, Edison e Lazard, che quest'anno ha coinvolto dieci scuole internazionali di grande prestigio". "Vi è sicuramente un trend innovativo da un punto di vi- sta strutturale e logistico: spesso le aziende chiedono di svolgere le attività didattiche in house, riducendo tempi e costi di trasferta. È quindi il Mib ad andare in azienda, in varie città e Paesi", spiega Vladimir Nanut . "Sono stati inoltre potenziati i momenti di tutoring online, e si sono avviate nuove edizioni di alcuni master a distanza (ad esempio master in Insurance Management per il Gruppo Generali). Alcuni programmi, infine, sono ora lanciati in città più centrali quali Milano, che già da due anni ospita l'erogazione dell'Executive master in Insurance & Finance, come pure quella del corso breve Enterprise Risk Management. Sul tema delle business school part- ner, sono stati rinnovati gli scambi di studio con l'estero (Rollins College-Usa, Lingnan College-Cina, EADA-Spa- gna fra altri), che prevedono scambi sia di partecipanti sia di docenti per vari master e Mba nel corso dell'anno.
In continuo aggiornamento sono poi i programmi de- del digitale, a una nuova sensibilità al tema ambientale gli Study e Business Tour all'estero, che prevedono sia ed ecologico, all'innovazione dei sistemi socio-sanitari. sessioni di training presso istituti partner (ad esempio Inoltre, seguiamo iniziative volte a identificarci come Cass Business School, UK) sia visite presso grandi gruppi mediatori per aree geografiche e culturali di difficile pe- aziendali, per incontri con il top management (Cina, Sili- netrazione, nelle quali servono competenze specifiche. con Valley, Monaco, Londra sono alcuni esempi recenti)". Nel tempo, sono poi state sviluppate importanti colla- "La nostra Scuola monitora e analizza in via continua- borazioni con business school europee e statunitensi tiva i percorsi formativi dei propri master, apportando con le quali abbiamo dato vita a programmi di mobilità aggiornamenti e modifiche che l'esperienza e i feedback degli studenti; per la nostra scuola, quindi - nell'ambito dei partecipanti e delle imprese partner suggeriscono", di Università Ca' Foscari che ha fatto dell'insegnamento prosegue il professor Nanut. "In particolare le 'concen- delle lingue un tratto distintivo -- la vocazione all'inter- tration", cioè i moduli più specifici che possono adottare nazionalizzazione è naturale. Stiamo lavorando per ac- gli Mba o altri master specialistici, focalizzano l'atten- crescere la nostra presenza a livello internazionale con zione su tematiche particolarmente richieste: impren- nuovi progetti che prevediamo di inserire nell'offerta for- ditorialità manageriale, innovazione e sviluppo di nuovi mativa del prossimo anno accademico. È un passo deci- prodotti, start-up ed eccellenze Made in Italy, mercati sivo per instaurare nuove relazioni e nuovi scambi". emergenti, diversity e mindfulness, per citare alcuni casi Nei master post laurea di Istud Business School, in più significativi. Inoltre, al Mib si lavora continuamente risposta alle esigenze di mercato, negli ultimi anni si è per realizzare nuove formule 'ori demand' di corporate dato maggiore spazio alle attività didattiche finalizzate master e per progetti formativi su misura, che ottimiz- a sviluppare competenze imprenditoriali (non solo volte zino contenuti ed erogazione delle sessioni formative, alla creazione di nuova impresa ma anche a generare/ per assecondare budget, ritmi ed esigenze delle imprese sostenere proattivamente il business in azienda), at- e della business community". traverso le business game competition, e alle occasioni "Il nostro Master Up", in- dì incontro e scambio con le imprese e con la famiglia forma Stefano Sedda, las, professionale di appartenenza. "Tali occasioni", in- "nasce proprio dalle esigenze forma Roberta Geusa , "sono rappresentate dai nume- di mercato, sia in termini di rosi project work finalizzati all'ideazione e allo sviluppo contenuto (riempiendo un di progetti commissionati direttamente dalle imprese vuoto nell'offerta esistente, sulla base di loro reali esigenze; dalla partecipazione a attraverso lo sviluppo di una seminari e convegni esterni; dalle testimonianze e do- nuova idea di Compliance, cenze aziendali; dalle visite in azienda per conoscere da intesa come disciplina ma- vicino processi produttivi, figure professionali, case hi- nageriale), sia in termini di story. Inoltre, sono stati introdotti due laboratori didat- Stefano Sedda modalità di erogazione, pu- tici sul team working e sullo studio di modelli di business ramente ori line, con l'uti- digital. Abbiamo infine attivato una collaborazione con la lizzo di una piattaforma social che consente la creazione Coventry University in UK per l'erogazione congiunta del di una community (senza vincoli di spazio e tempo) per modulo didattico'International HR' e dei laboratori sulla lo scambio di esperienze lavorative e di apprendimento. leadership e sul diversity management". Per questo collaboriamo con l'Università della valle d'A- osta e il suo network europeo e abbiamo un partner tec- nologico leader nel settore delle piattaforme social per la formazione in e-learning". Roberta Lesini, Ca' Foscari Challenge School , spiega: "Quello che ci interessa per lo sviluppo delle strategie future è rimanere in ascolto. Come luogo deputato alla formazione adulta, ci occupiamo dì innovazione meto- dologica creando un legame fra studenti e organizzazioni, per favorire il flusso di conoscenze fra l'università e altri soggetti coinvolti. Altri temi sui quali stiamo lavorando sono in linea con i macro-indirizzi di sviluppo sui quali i Paesi dell'UE hanno deciso di puntare l'attenzione. Mi riferisco, per citarne alcuni, all'avanzamento tecnologico
E la versione "moderna" del Si rivolge ad alunni, vecchio Erasmus, un'esperienza lavoratori e volontari che arricchisce a 360 gradi Nato nel 2014, Erasmus+ ha i numeri per dare una speranza in più a chi oggi fatica persino a immaginare di trovare un La qualità dei lavoro italiano all 'estero piace. Lo impiego in Italia. Ma di che cosa si tratta? «E un programma dicono i numeri di un'analisi della Commissione integrato, gestito da tre agenzie nazionali competenti in europea sull'impatto di Erasmus+, il programma ambiti diversi, che offre l'opportunità di fare esperienze di mobilità europeo che dal 2014 include tra gli all'estero, sia di studio sia di formazione professionale, altri il "vecchio Erasmus", nato per favorire generalmente della durata di sei mesi, a studenti, insegnanti, scambi di studio all'estero, che finanzia progetti nel settore laureati, lavoratori e volontari» spiega Sara Pagliai, dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. coordinatrice nazionale di Erasmus+ Indire, l'agenzia Il progetto oggi è molto più ampio, con esiti ottimi. che si occupa in particolare dell'istruzione. ERASMUS + L L'ESTER0 E POI TORNO 2ADOA aumentano molto di più A chi recluta risorse dottorato o per un 3 Ma, aggiunge, umane da impiegare in bando di concorso «sulle statistiche di azienda piace sapere se all'estero. E questo è impiego fuori dall'Italia si è stati all'estero per sicuramente merito dei nostri giovani, di fare un'esperienza anche dei licei e delle sicuro , influisce anche formativa. Ma perché scuole superiori, che il loro desiderio di i ragazzi italiani offrono un piano di avere un futuro altrove. COME FUNZIONA Magari con qualche piacciono più degli altri studio ampio e di II programma interessa anche le scuole coetanei europei? qualità» afferma Ivano certezza in più. Nel di ogni ordine e grado, dalla materna alle V «Perché sono più Dionigi, professore di nostro Paese, oggi, scuole superiori, che possono realizzare colti. Lo vediamo anche Lingua e letteratura trovare un lavoro, gemellaggi formativi su una piattaforma dai brillanti risultati che latina all'università di che sia anche retribuito online, eTwinning. ottengono quando Bologna e presidente di adeguatamente, 3 Come si partecipa? «Le scuole ci concorrono per un AlmaLaurea. non è semplice». sottopongono progetti che, insieme a una commissione di esperti, vengono valutati, scelti e finanziati. Mentre le università pubblicano bandi per studiare all'estero, o per fare un tirocinio Perché gli italiani piacciono tanto lavorativo, che poi viene convertito in I ragazzi italiani che fanno un i nostri ragazzi sanno farsi crediti al rientro. I requisiti per tirocinio all'estero hanno tante carte domande costruttive per parteciparvi possono variare in base da giocare. «Sanno coniugare bene arrivare a una soluzione» all'Ateneo» spiega la dottoressa Pagliai. l'alfabeto tecnologico con quello delle aggiunge Dionigi. 3 Così, dopo il via libera, si può partire discipline umanistiche. Uniscono la * Chi rorna in patria, poi, è per al massimo sei mesi per una delle mete europee o extraeuropee aderenti cultura dello spazio, quella del web, sicuramente arricchito. «Ha ai programmi di formazione. «I Paesi che con quella del tempo, cioè ]a storia approfondito l'uso della lingua hanno suscitato più interesse sono quelli e, soprattutto, hanno ricevuto gli straniera, è cresciuto. Ha imparato dell'America Latina» aggiunge l'esperta. strumenti sui banchi per porsi dei l'autonomia, c a confrontarsi con perché: a differenza di altre culture, una cultura diversa dalla sua». --> AVERE FATTO UN'ESPERIENZA ALL'ESTERO AUMENTA DEL 20% LA SPERANZ
-Ailolti mstano via Erasmus+, a una prima occhiata , sembrerebbe non avere svantaggi: offre un'esperienza formativa a 360 gradi, fivorendo sia la crescita umana sia quella professionale. Offre la possibilità a più della metà di chi parte di trovare un lavoro in un'azienda o in un'organizzazione. * Nla chi resta all'estero, spesso, ha nostalgia dell'Italia. La motivazione non è certo da ricercare nella mancanza della mamma o della rinomata bontà dei cibo nazionale. «E la qualità della vita che è diversa : molti dei ragazzi impiegati all'estero sognano di poter tornare , prima o poi. Per il clima, per il erodo in cui viviamo , per la bellezza del Paese» afferma Dionigi. * I_ 'altro rteo, continua il presidente eli AlmaLaurea, riguarda il benessere collettivo .
Le occasioni della settimana Direttori commerciali e ricercatori Le chance in azienda e in ateneo Business Management 20 chance per manager La società di head hunting Business Management ha aperte in questo momento una ventina di ricerche per top manager, manager e quadri. Fra queste: due direttori generali (per azienda edile a Cassino e per una chimica a Rho), un direttore commerciale Armando luxurv (a Chieti) e un national account per una Aliperti, direttore realtà chimica (a Milano, indispensabile la generale laurea in materie scientifiche). di Business Università Federico II di Napoli Management 59 ricercatori L'Università Federico II di Napoli ha bandito due concorsi per incaricare 4o ricercatori in un caso e 19 nel secondo, a tempo determinato (3 anni) per diversi dipartimenti. Fra questi: medicine, neuroscienze, scienze biometriche, architettura, economia e giurisprudenza. Scadenza il 14 novembre. a cura di Luisa Adani © RPRCDuziaue R SERVA-A
Nuovi posti di lavoro per le inkow professioni Sulla ricerca di un lavoro più sfidante/interessante pone l'accento Stefano Sedda , direttore operativo IAS Inter- national Compliance Business School (Divisione di LAS Register AG Balerna Chiasso) che organizza, da dicembre 2016, il master Up Compliance and management, con il patrocinio dell'Università della Valle d'Aosta. "Pensiamo che la classifica GMAC rispecchi la realtà ma, focaliz- zandoci sulla nostra proposta, l'ultima motivazione, che esprime il senso di sfida e scoperta del `nuovo', ci sembra la più importante. Ci rivolgiamo infatti sia a neolaureati sia a persone che desiderano cambiare lavoro, entrando in quelle che possiamo chiamare `nuove professioni' nel campo della compliance. La nostra proposta si indirizza tuttavia anche a coloro che vogliono configurare in modo diverso ciò che stanno facendo oggi: chi è già manager (executive o middle) può ampliare il suo raggio d'azione e la sua conoscenza, approfondendo i principi detta compliance per portare valore all'organizzazione. Chi in- vece opera già nella compliance, all'interno o all'esterno (come professionista o consulente), ma lo fa in modo tecnico e settoriale, potrà imparare come diventare un vero leader e designer organizzativo. Le nuove profes- sioni sono quelle che si occupano di compliance mana- gement in senso `alto' e vanno a includere e organizzare qualità, sicurezza, legale, ambiente, privacy ecc., oggi concepite in modo tayloristico e settoriale, mentre, nella nostra visione, dovranno essere aggregate e arricchite di energy management, di responsabilità sociale, di soste- nibilità, di risk management". Sedda spiega che molti saranno gli alunni provenienti da consigli di amministrazione, perché oggi la conoscenza dei principi della compliance è un requisito necessario per farvi parte, e dal management di primo livello. "Sarà interessato, anche e soprattutto, chi opera come dipen- dente o consulente in settori specialistici della com- pliance (chi lavora in qualità, sicurezza, responsabilità sociale, risk management, legale) o chi opera in produ- zione, logistica, marketing e personale, ambiti in cui la compliance sta acquisendo un peso sempre maggiore, Recenti pubblicazioni su riviste specialistiche eviden- ziano, per l'immediato futuro, una significativa richie- sta, nell'ambito della compliance del risk management e della responsabilità sociale dell'impresa, di persone formate con competenza sia tecnica specifica sia mana- geriale. Probabilmente gran parte dei nostri alunni ver- ranno da questi settori o aspireranno a entrarvi". Anche Marco Frey , direttore dell'istituto di Manage- ment, Scuola Superiore Sant'Anna e direttore del ma- ster GECA, sottolinea come il mercato del lavoro stia cambiando radicalmente e come i master debbano oggi rispondere alle nuove sfide che si presentano: "La si- tuazione socio-economica in cui viviamo presenta delle caratteristiche peculiari, che influenzano in modo signi- ficativo le condizioni e le prospettive inerenti al lavoro, soprattutto per le nuove generazioni. La crisi ha infatti contribuito a far emergere molto chiaramente alcuni
cambiamenti strutturali del nostro sistema economico terminata dalla possibilità di valorizzare la gestione delle e industriale, tra i quali sono particolarmente signifi- informazioni nel mondo dell'industria. Sin dai primi anni cativi la circular economy e (a cosiddetta'Industry 4.0', 2000 le tecnologie digitali sono state il fattore abilitante una vera e propria quarta rivoluzione industriale guidata della Service Science, l'approccio proposto da Ibm nel dalle tecnologie digitali. Queste sono le direttrici sulle quale gestione dei dati, management e discipline in- quali stiamo riposizionando i due master storici della gegneristiche interagiscono al fine di creare valore per imprese e consumatori finali. Oggi l'approccio'Industry Scuola Superiore Sant'Anna, il master GECA (Gestione 4.0' enfatizza la gestione dei dati nel mondo industriale, e Controllo dell'Ambiente: Management efficiente delle ponendo l'accento sulle opportunità legate allo
. r ta Gli enti locali falcidiati dai tagli, usan o la scorciatoia fornita dai governi MENO DIRITTI: UNA SCELTA POLITICA ra scontato che si arri- nalizzazioni" mas- fino a un massimo di7.000euro nomeno, esondato anche nella vasse a questo. Con la sicce a quella delle l'anno (erano 5 mila prima che Pa è un fattograve. Non è un ef- scusa di far quadrare i re-internalizza- il Josb act alzasse l'asticella). È fetto collaterale ma il risultato contie la retoricadellaPubblica zioni grazie al necessario allora farli alterna- diunaprecisasceltadeigoverni amministrazione inefficiente lavoro acces- re. Purtroppo però né l'ammi- di abdicare alla Costituzione. per definizione, negli ultimi sorio retribui- nistrazione né i servizi pubblici L'uso dei buoni lavoro non è vent'anni i servizi pubblici sono to a voucher si adattano al lavoro accesso- neppure l'ultimo tassello di un stati affidati sempre più al set- nel comparto rio: per essere efficaci hanno bi- impoverimento volontario del tore privato attraverso le "e- pubblico. L'assi- sogno inevitabilmente di conti- pubblico impiego. Insieme ai sternalizzazioni". st è stato fornito nuità, formazione e sostegno voucher si diffonde a macchia Laspesanonèdiminuita,ma dalla riforma Forne- continuo. Ivoucher rappresen- d'olio il volontariato coatto per sono calati stabilità e salari di ro che ha liberalizzato tano quindi il modo attraverso soggetti indifficoltà economica centinaia di migliaia di lavora- l'uso dei buoni lavoro in tutti i cui negli enti locali si prova a o immigrati, chiamati asvolge- tori: le maestre degli asili nido, settori, pubblica amministra- mediare tra bisognisocialiede- re gratuitamente lavori neces- gli operatori socio-sanitari, i zione compresa. E le dirama- sigenze di bilancio. sari e non occasionali. Nuove collaboratori delle società di zioni dello Stato hanno fatto di Oltrea impoverire laPubbli- forme di sfruttamento pur- servizi a cui Enti locali e mini- necessità virtù. Così pulizia ca amministrazione, l'aumen- troppo incentivate da scelte le- steri hanno affidato parte delle dellestrade, servizi cimiteriali, to del ricorso ai buoni lavoro in gislative sbagliate, imposte ne- proprie funzioni. La crisi e la uffici di ragioneria e uffici tec- questo settore si interseca coni l gli ultimi anni dalle politiche di stretta fiscale imposta ai conti nici usano i voucher per so- dibattito sulla Costituzione i- austerità comuni a diversiPae- pubblici nell'ultimo quinquen- pravvivere. I lavoratori non taliana, che ora ilgoverno vuo- si europei. nio hanno fatto il resto. La pub- possono però svolgere in modo le stravolgere. La Carta impo- Si tratta, però, di processi blica amministrazione e ancor continuativo le attività richie- ne allo Stato il ruolo di garante ancora reversibili e di cui è pos- di più Regioni e Comuni hanno ste, perché possono percepire dei diritti minimi, anche sul la- sibile sbarazzarsi, possibil- vissuto una progressiva com- voro, come quello a "un'esi- mente al più presto. pressione delle risorse a dispo- stenza libera e dignitosa". L'ar- MA.F . sizione. Da un lato il patto di ticolo 36 recita: "Il lavoratore (ricercatrice all'Università stabilità interno e i tagli ai tra- ha diritto al riposo settimanale Sciences Po di Parigi) sferimenti, dall'altro la scelta e a ferie annuali retribuite, e © RIPRODUZIONE RISERVATA non può rinunziarvi". Diritti di diversi governi di fondamentali non riconosciuti abolire tasse loca- per legge nel lavoro accessorio, li - come l'Imu soprattutto se retribuito a vou- sulla prima ca- cher. L'esplosione di questo fe- sa, il cui gettito era di compe- tenza dei co- muni - spesso senza compen- sare l'ammanco. A l settore pubblico è stato poi imposto anche il blocco del turnover che non permette di assumere nuovi la- voratori per coprire i posti la- sciati vacanti dai pensiona- menti. La strada peggiore da imboccare in un periodo di re- cessione, coni redditi incalo e la disoccupazione in aumento. In condizioni sfavorevoli, le am- ministrazioni hanno così do- vuto re-inventarsi pur di por- tare avanti, con risorse ridotte, lepropriefunzioni, illavoro che quotidianamente sono chia- mate a svolgere. È così che avviene ilpassag- gio dall'economia delle "ester-
di Stefano Boni Si CERCA IL REATO DOVE L'ATTIVISMO METTE IN CRISI LO STATO L'università spinge i docenti a prendere contatto con le aziende e a evitare chi lotta per la trasformazione sociale. La persecuzione della ricerca è un'appendice della più generale criminalizzazione di quella parte di società che chiede protagonismo politico I n Italia il mondo accademico, e in partico- l'opposizione sociale non risparmia nessuno, lare le materie urnanistiche, che sono im- l'anziana signora come il ricercatore: chiunque possibilitate o non vogliono raggiungere venga considerato colluso con una resistenza proficue sinergie con il mercato, vengono si- all'autorità statale viene portato a giudizio. stematicamente ed esplicitamente marginaliz- Preciso che molti etnografi non invocano una zate. Il taglio progressivo di fondi ha investito immunità di ricerca: non chiedono alla giusti- tutti i livelli del sistema: diminuiscono le borse zia un trattamento diverso da quello dei ma- post-dottorato, i dottorati, i corsi di laurea. il nifestanti. Una delle conseguenze della repres- ministero pensa a valutare e a sione però è che, intimorendo chiudere quelli che sono ormai L'accanimento i ricercatori , si limita la pro- considerati settori non strate- di una parte duzione di una voce frutto di gici, ovvero tutti quelli che non della magistratura un'arte universitaria che si nu- si piegano a una ricerca pensa- contro l ' opposizione tre di varie tecniche di raccolta ta per il fatturato delle grandi sociale non risparmia di informazioni (osservazione, aziende. La principale vittima nessuno : chiunque partecipazione, colloqui, inter- di questa politica è una genera- venga considerato viste più o meno formalizzate), zione di studiosi, direi i nati tra colluso con una frutto dell'inunersione di un il 1970 e il 1985, che nonostan- resistenza all'autorità ricercatore in un contesto cul- te abbiano in molti casi profili statale viene portato turale . La modalità informale è professionali eccellenti (a vol- a giudizio centrale, nel senso che è spes- te migliori di chi li giudica nei so consigliabile minimizzare concorsi), hanno scarsissime possibilità di ac- l'enfasi sul ruolo istituzionale del ricercatore, cedere a una qualche forma di stabilità profes- come centrale è decidere le modalità di ricerca sionale. Chi rimane in Italia è condannato a un man mano che si procede. precariato di lunga durata dall'esito incerto; la L'etnografia è stata applicata a una varietà di maggior parte dei profili più accreditati cerca e contesti illegali, anzi è spesso la metodologia trova lavoro all'estero, mentre non c'è un flus- di indagine più appropriata in contesti che vo- so significativo in senso inverso. lontariamente non vogliono lasciare tracce per In questo quadro, negli ultimi decenni varie paura di essere perseguitati. È significativo che istituzioni hanno cercato di formalizzare, im- in Italia non siano stati condannati ricercatori brigliare, condizionare la ricerca etnografica che facevano ricerca su spacciatori o venditori impedendo l'accesso a certi contesti, creando abusivi, mentre sono stati colpiti quelli che fa- un clima di violenza e ostilità verso certi setto- cevano ricerca su movimenti sociali che han- ri (penso in particolare ai migranti). L'accani- no messo efficacemente in crisi la legittimità mento di una parte della magistratura contro della sovranità statale. La magistratura cerca,
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