Università di Napoli: un caso studio BIM nell'ambito del corso di Sistemi informativi per le costruzioni

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Università di Napoli: un caso studio BIM nell'ambito del corso di Sistemi informativi per le costruzioni
Università di Napoli: un caso studio BIM nell’ambito del
corso di Sistemi informativi per le costruzioni
   bim.acca.it/unina-caso-studio-sistemi-informativi-costruzioni

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                                                                                     2019

Nadir&Partners e la loro esperienza in un progetto realizzato
in BIM: un caso studio, dall’analisi preliminare alla creazione
dell’ACDat, fino al piano di gestione informativa
Nell’ambito del corso di “Sistemi Informativi per le Costruzioni” tenuto dal professore
Domenico Asprone nel corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Strutturale e Geotecnica
presso la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Federico II, si è svolto un contest a cui
hanno partecipato vari gruppi (formati dagli studenti), con l’obiettivo di realizzare un
progetto utilizzando la metodologia BIM.

Sono stati individuati 13 gruppi formati da 5-6 studenti, i quali si sono interfacciati con
gruppi di studenti del corso di Progettazione Architettonica II del corso di Laurea in Scienze
dell’Architettura che hanno fornito loro l’idea progettuale da sviluppare.

In questo articolo raccontiamo l’esperienza degli studenti del gruppo “Nadir&Partners”
(Vittorio Palma, Francesco D’Abbronzo, Domenico Tizzano, Sebastiano Gargiulo, Luigi Starace e
Antonio Elefante).

Una giornata in ACCA software
Dopo la conclusione del corso, il gruppo Nadir&Partners ha avuto la possibilità di
trascorrere un’intera giornata nella nuova sede di ACCA software situata a Bagnoli, inseme
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alla redazione di BibLus e hanno potuto raccontare la loro esperienza e confrontarsi sui
processi e sulla metodologia BIM e sull’uso dei vari software.

                          Nadir&Partners in visita alla nuova sede di ACCA software

Gli allievi del prof. Asprone hanno illustrato tutte le scelte progettuali, le modalità operative
e gli strumenti adottati.

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Il gruppo Nadir&Partners incontra Guido Cianciulli, Presidente e Fondatore di ACCA

Particolare attenzione è stata posta sulla piattaforma BIM, usBIM.platform, utilizzata dagli
studenti e alla creazione e gestione dell’ACDat.

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Gli studenti di Nadir & Partners illustrano a Nicola Furcolo (BibLus-net) le fasi del progetto

L’intervista a Vittorio Palma, capogruppo Nadir&Partners

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https://youtu.be/bJIUgcqNwG8

Contest BIM
L’idea della formazione di gruppi e della simulazione di una realtà aziendale ha consentito
agli studenti di migliorare e sviluppare ulteriori soft skills, come la capacità di dialogo,
capacità di ascolto e lavoro di gruppo.

Ad ogni gruppo è stato assegnato un progetto da condurre in modalità BIM.

Il progetto assegnato alla Nadir&Partners, prevedeva la “Riqualificazione di un lotto” sito in
Vico Cinquesanti, Napoli, attraverso la realizzazione di un complesso multifunzione
(ristorante, bar, abitazione).

Gestione dei flussi informativi
E’ stato previsto lo sviluppo di modelli digitali tridimensionali dell’edificio, definendo gli
spazi, i volumi e la rispettiva soluzione strutturale, al fine di effettuare le analisi tecniche e le
verifiche propedeutiche all’ottenimento del permesso a costruire e dell’autorizzazione
sismica.

Quanto riportato viene esplicitato nella tabella seguente.

                                         Usi e scopo dei modelli

Il modello strutturale e quello architettonico sono stati coordinati, garantendo
l’interoperabilità tra le discipline.

I flussi informativi sono stati gestiti secondo la seguente infografica.

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Gestione dei flussi informativi

Si parte dal concept iniziale: il team di architettura deposita i contenuti in WIP ARCH (in
lavorazione).

Attraverso un gate si trasferiscono i contenuti alla cartella SHARED ARCH (in condivisione).

Il team di strutturisti preleva i contenuti dalla SHARED ARCH e li deposita in WIP STRUCT (in
lavorazione). Terminato il lavoro si deposita, dopo aver superato i controlli del gate, in
SHARED STRUCT.

Il team architettonico preleva e aggiorna in base alle esigenze: si torna alla WIP ARCH e poi
allo SHARED ARCH. Si ripassano i contenuti al team di calcolo strutturale; si procede in
questo modo fino a giungere alla cartella PUBLISHED.

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Processi BIM

Fase di concept iniziale
Il gruppo di architettura ha fornito le tavole grafiche, da cui si inizia la modellazione 3D
attraverso Edificius, il software per la progettazione architettonica BIM.

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Progettazione architettonica

Progettazione strutturale
Il team di calcolo strutturale preleva il modello BIM e realizza il calcolo della struttura con
EdiLus.

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Modello strutturale e risultati di calcolo

Adeguamento dei modelli, federazione di modelli e clash detection

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I vari modelli sono stati opportunamente adeguati.

Inoltre, grazie alle funzionalità offerte dalla piattaforma collaborativa usBIM.platform è stato
possibile federare i modelli ed effettuare un’analisi delle interferenze.

Le altre dimensioni del BIM
Sono stati correttamente gestiti tutti gli altri contenuti informativi relativi a:

      4D diagramma di Gantt (PriMus-K)
      5D costi e computo metrico (PriMus)
      6D piano di gestione (ManTus)
      7D sostenibilità (TerMus)

Inoltre è stato elaborato il piano di sicurezza e coordinamento (CerTus).

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Le altre dimensioni del BIM

Piano di gestione informativa
Il gruppo Nadir&Partners ha fornito un piano di gestione in grado di rispondere al Capitolato
informativo in ottemperanza alle UNI 11337 -6.

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Piano di gestione informativa (oGI)

Struttura dell’ambiente di condivisione dati (ACDat)
L’ACDat (ambiente di condivisione dati) è stato strutturato in accordo alle previsioni della
UNI 11337.

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Struttura ACDat

La piattaforma usBIM.platfrom utilizzata ha consentito di strutturare l’ambiente di
condivisione dati secondo le proprie esigenze e secondo le norme UNI 11337.

In particolare, nel caso in esame è stato adottata una struttura sequenziale costituita da
cartelle e sottocartelle che identificano fasi e discipline.

                                                          Struttura ambiente di condivisione dati ACDat –
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In particolare è stata ripresa la struttura proposta dalle UNI 11337-1 (gestione) / PAS 1192-2:

      WIP
      SHARED
      PUBLISHED
      ARCHIVE

Ruoli e competenze
In accordo alle UNI 11337-7 sono stati definiti all’interno del gruppo ruoli e relative
competenze.

In particolare, sono stati individuate le seguenti figure…

                                                                                              14/24
E’ stata creata un’apposita cartella denominata ACDat.

All’interno della Cartella ACDat sono state create le cartelle:

      Incoming, con i seguenti permessi:
           il team esterno di architettura possiede i diritti di “upload”. In questo modo gli
           architetti esterni hanno avuto modo di caricare nella cartella le tavole grafiche di
           partenza
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il coordinator interno di architettura possiede i permessi di “view” + “upload” +
     “edit”; in questo modo è in grado di effettuare qualsiasi operazione interno della
     cartella. In particolare ha prelevato le tavole grafiche copiandole nella cartella
     “WIP Architettura”
WIP Architettura, con i seguenti permessi:
     lo “specialist architettura” e il “coordinator architettura” possiedono i permessi di
     “view” + “upload” + “edit” in questo modo sono in grado di effettuare qualsiasi
     operazione all’interno della cartella. In questo modo sono in grado di caricare i
     modelli e i documenti prodotti, visualizzarne il contenuto ed eventualmente
     modificarli.
Shared Architettura, con i seguenti permessi:
     il “coordinator architettura” e il “coordinator strutture” possiedono i permessi di
     “view” + “upload” + “edit” in questo modo sono in grado di effettuare qualsiasi
     operazione all’interno della cartella. in modo da potrer scaricare, caricare ed
     eventualmente cancellare i modelli in modo tale da garantire il coordinamento
     tra le discipline e il susseguirsi delle fasi progettuali. Inoltre, si assicura il costante
     aggiornamento dello stato di pubblicazione secondo i tempi indicati nei paragrafi
     precedenti e dello stato di archiviazione in relazione allo sviluppo dei vari file.
WIP Struttura, con i seguenti permessi:
     lo “specialist strutture” e il “coordinator struttura” possiedono i permessi di
     “view” + “upload” + “edit” in questo modo sono in grado di effettuare qualsiasi
     operazione all’interno della cartella. In questo modo sono in grado di caricare i
     modelli e i documenti prodotti, visualizzarne il contenuto ed eventualmente
     modificarli.
Shared struttura, con i seguenti permessi:
     il “coordinator strutture” e il “coordinator architettura” possiedono i permessi di
     “view” + “upload” + “edit” in questo modo sono in grado di effettuare qualsiasi
     operazione all’interno della cartella. in modo da poter scaricare, caricare ed
     eventualmente cancellare i modelli in modo tale da garantire il coordinamento
     tra le discipline e il susseguirsi delle fasi progettuali. Inoltre, si assicura il costante
     aggiornamento dello stato di pubblicazione secondo i tempi indicati nei paragrafi
     precedenti e dello stato di archiviazione in relazione allo sviluppo dei vari file.
Published, con i seguenti permessi:
     il “coordinator strutture” e il “coordinator architettura” possiedono i permessi di
     “view” + “upload” + “edit” in questo modo sono in grado di effettuare qualsiasi
     operazione all’interno della cartella. In questa cartella i coordinator caricano la
     versione definitiva dei modelli in modo che siano consultabili dal committente e
     possa proporre delle modifiche.
Archive, con i seguenti permessi:
     il “coordinator strutture” e il “coordinator architettura” possiedono i permessi di
     “view” + “upload” + “edit” in modo da poter caricare e conservare la versione

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definitiva dei modelli.
            lo “specialist strutture” e lo “specialist architettura” possiedono i permessi di
            “view” per poter scaricare e visualizzare la versione definitiva dei modelli.

Flussi informativi e vari step di verifica e coordinamento
Tutti i flussi sono stati organizzati attraverso dei workflow che hanno permesso una
ottimale gestione dei flussi informativi.

WF INCOMING to WiP-Arch
In questa fase il BIM coordinator architettura acquisisce l’elaborato realizzato dai progettisti
architettonici (guest) presente nella cartella Incoming e li trasferisce nella cartella WiP
architettura, previa verifica della correttezza formale e sostanziale (LV1-LV2).

Nel caso in cui una delle verifiche non risulta soddisfatta il BIM coordinator architettura si
interfaccerà con i progettisti architettonici per risolvere le problematiche riscontrate.

WF WiP-Arch to SHARED Arch
Una volta completata la modellazione architettonica affidata al BIM specialist architettura, il
BIM coordinator architettura verificherà la presenza di eventuali interferenze e/o incoerenza
all’interno del singolo modello.

Nel caso in cui sono presenti interferenze e/o incoerenze il BIM coordinator dovrà
confrontarsi con il BIM specialist per risolverle.

Il modello sarà pronto per la condivisione, previa verifica della correttezza formale e
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sostanziale (LV1-LV2). Nel caso in cui una delle verifiche non risulta soddisfatta il BIM
coordinator architettura si interfaccerà con il BIM specialist per risolvere le problematiche
riscontrate.

WF WiP-Str to SHARED Str
Una volta condiviso il modello architettonico il BIM coordinator struttura lo trasferirà nella
cartella WiP struttura.
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Completata la modellazione strutturale affidata al BIM specialist struttura, il BIM coordinator
struttura verificherà la presenza di eventuali interferenze e/o incoerenza all’interno del
singolo modello.

Nel caso in cui sono presenti interferenze e/o incoerenze il BIM coordinator dovrà
confrontarsi con il BIM specialist per risolverle.

Il modello sarà pronto per la condivisione, previa verifica della correttezza formale e
sostanziale (LV1-LV2). Nel caso in cui una delle verifiche non risulta soddisfatta il BIM
coordinator struttura si interfaccerà con i BIM specialist per risolvere le problematiche
riscontrate.

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WF WiP-Comp to SHARED Comp
Una volta condiviso il modello strutturale il BIM coordinator computi lo trasferirà nella
cartella WiP computi.

Completata l’elaborazione del computo affidata al BIM specialist computi, il BIM coordinator
computi verificherà la correttezza formale e sostanziale (LV1-LV2).

                                                                                            20/24
Nel caso in cui una delle verifiche non risulta soddisfatta il BIM coordinator computi si
interfaccerà con il BIM specialist per risolvere le problematiche riscontrate. A questo punto
ci sarà la condivisione dell’elaborato.

WF SHARED to PUBLISHED
Per la pubblicazione del modello è necessario effettuare un coordinamento tra i due
modelli. Una volta che entrambi i modelli sono stati condivisi, i due BIM coordinator si
interfacciano per il riscontro di interferenze e/o incoerenze tra i diversi modelli (LC2).

Se il coordinamento non risulta soddisfatto, i modelli vanno trasferiti nella cartella WiP dove
i BIM specialist si occuperanno di risolvere le interferenze e/o incoerenze.

Effettuato il coordinamento di secondo livello, saranno realizzati gli elaborati esterni ai
modelli che dovranno essere coordinati ai modelli stessi (LC3) da parte del BIM coordinator
della specifica disciplina.

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Modalità di archiviazione di modelli, oggetti ed elaborati informativi
E’ prevista una cartella Archive all’interno dell’ACDat.

In tale area i Coordinator relativi alle specifiche discipline hanno il compito di caricare la
versione definitiva dei modelli realizzati.

Ai BIM Specialist delle differenti discipline è data la possibilità di visualizzare e scaricare i file
presenti.

Per tener traccia del susseguirsi delle fasi progettuali, detta cartella è aggiornata in funzione
del flusso delle informazioni.

Il video presentazione del modello 3D

Software utilizzati
Sono stati utilizzati, per lo sviluppo di tale progetto secondo la metodologia BIM, i gli
applicativi di ACCA software:

Inoltre, è stata utilizzata la piattaforma collaborativa BIM usBIM.platform, che ha
consentito al gruppo la corretta gestione di tutti i processi e scambi informativi.

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