Adempimenti tecnico - gestionali riguardanti il CSS e il CDR - Carlo Emanuele Pepe - Direttore Generale ARPA Veneto Roma, 27 novembre 2014
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Adempimenti tecnico - gestionali riguardanti il CSS e il CDR Carlo Emanuele Pepe – Direttore Generale ARPA Veneto Roma, 27 novembre 2014
Riferimenti normativi • Art. 183, c.1 lett. cc) D.Lgs. n. 152/2006 “Il combustibile solido prodotto da rifiuti che rispetta le caratteristiche di classificazione e di specificazione individuate dalle norme tecniche UNI CEN/Ts 15359 e s.m.i.; fatta salva l’applicazione dell’art. 184-ter, il Combustibile Solido Secondario è classificato come rifiuto speciale “. 2
Quale combustibile dai rifiuti? • CDR/CDR-Q UNI 9903 • CSS - Rifiuto UNI 15359 CSS – combustibile •D.M. 14 febbraio 2013, n. 22 “Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto di determinate tipologie di combustibili solidi secondari (Css) - Attuazione articolo 184- ter del D.Lgs 152/2006”. •D.M. 20 marzo 2013 “Utilizzo del combustibile solido secondario (CSS) - Modifica dell'all. X della Parte V del D.Lgs 152/2006”.
CDR, CSS rifiuto o CSS-Combustibile? CSS Rifiuto CDR (ex DM • Le differenze non UNI EN 15359 5/2/98) sono solo nominali ma riguardano anche le norme Allegato 2 sub 1 tecniche alle quali fare riferimento DM 22/2013 CSS Combustibile
Gli impianti di produzione • Impianto di produzione di CSS (rifiuto o EoW) impianto di recupero (operazione R3) autorizzati in AIA (D.lgs. 46/2014) • Impianto che brucia CSS rifiuto = impianto di recupero energetico (R1) o di trattamento incenerimento (D10) - Autorizzazione AIA • Impianto che utilizza CSS combustibile = cementificio (500 t/d di clinker) o centrale termoelettrica (sopra i 50 MW) – Autorizzazione AIA
Autorizzazione Impianto: aspetti fondamentali Produzione CSS Produzione CSS Rifiuto Combustibile Tipo Autorizzazione Autorizzazione Integrata autorizzazione Integrata Ambientale Ambientale Riferimenti UNI 15359:2011 UNI 15359:2011 + DM tecnici 22/2013 Qualità SGQ UNI 15358 SGQ UNI 15358 o Registrazione Emas Controlli Durante la fase di messa a analitici regime dell’ impianto preliminari ClassificazioneTutte le classi previste PCI e Cl: max classe 3 Hg: del CSS dalla UNI 15359 max classe 2 Specificazione Tra produttore e Valori tabellari DM 22/13 del CSS utilizzatore (UNI TS 11355)
Transizione tra CDR e CSS CSS Rif. UNI 15359 Per gli impianti di produzione è previsto un periodo transitorio CDR DM 5/2/98 ai sensi dell’art. 39 comma 8 del D.lgs. 2010 IL CDR è di fatto un sottoinsieme Per gli impianti che utilizzano del CSS CDR bisogna prevedere una Il produttore viene autorizzato a fase di “doppia omologa” fino produrre CDR per uno specifico produttore fino alla revisione alla conversione a CSS dell’autorizzazione dell’impianto dell’impianto di destino di destino
CSS – esigenze del procedimento autorizzativo Alcuni elementi comuni • Collaborazione e coordinamento tra gli Enti interessati per condividere l’iter autorizzativo necessario (modifiche, prescrizioni, tempistiche) e condivisone dei documenti tecnici; • Riferimento alla norma UNI EN 15359 ed alle altre norme tecniche; • Utilizzo della raccomandazione CTI n.11 sul campionamento • Riferimento alla UNI TS 11553 (ex raccomandazione CTI n.8) per gli impianti di produzione del CSS-Rifiuto • Attenta valutazione delle prescrizioni, se necessario anche specifiche per singoli codici CER; • Piani di Monitoraggio condivisi 9
Impianti per la produzione di CSS combustibile La struttura del DM 22/2013 è tale che PROVVEDIMENTO di AUTORIZZAZIONE molte delle indicazioni INTEGRATA AMBIENTALE contenute definiscono anche gli aspetti Il ruolo CODICI CER AMMESSI tecnici e gestionali centrale del TECNOLOGIE IMPIEGATE dell’impianto DM 22/2013 SPECIFICHE TECNICHE Il DM norma anche la IMPIANTI DI DESTINO gestione dei lotti di CSS che non LA GESTIONE DELLE NON CONFORMITA’ rispondano alle PRODUTTIVE specifiche (Art. 8 cc.4, 5,6)
IMPIANTI autorizzati all’utilizzo del CSS Combustibile IL DM CSS-Combustibile individua degli adempimenti amministrativi e gestionali specifici per gli utilizzatori Cementifici (con capacità di produzione oltre 500 t/g di clinker) o in Centrali termoelettriche (con potenza oltre 50 MW), purché certificati (EMAS o ISO 14001), con autorizzazione AIA che preveda l’utilizzo di CDR (UNI 9903) o del CSS rifiuto (UNI 15358), possono utilizzare il CSS-Combustibile previa comunicazione da trasmettere all'autorità competente almeno 60 giorni prima dell'effettivo utilizzo del CSS-Combustibile. Rispetto della normativa in materia di co-combustione dei rifiuti (ex D. Lgs. 133/2005 – ora parte V del D.Lgs. 152/06)
RIFIUTI IN INGRESSO CSS – Rifiuto: E’ vietato l’impiego dei rifiuti non pericolosi CSS – Combustibile: E’ vietato l’impiego di: • Rifiuti pericolosi • Rifiuti non pericolosi di cui all’Allegato 2 • Altre sostanze classificate come pericolose Cosa mi aspetto di Evidenze documentali trovare in impianto? e analitiche
Tecniche di produzione del CSS • norme UNI 15359 allegato B • Selezione • Tipologia di selezione: manuale, ottica • Triturazione • Tipologia di mulino • Deferizzazione e rimozione metalli non ferrosi • Gravimetrica • Flottazione • Magnetica • Essicamento • Procedimento aerobico • Procedimento anaerobico • …
VERIFICHE SUL PRODOTTO (CSS Combustibile) • Controllo delle specifiche di CLASSIFICAZIONE allegato 1 • Applicazione delle procedure di campionamento previste nella UNI 15442 e metodiche analitiche UNI 15443 • I singoli lotti con dichiarazione di conformità vengono avviati ad utilizzo • Nel caso il CSS non rispetti le caratteristiche deve essere gestito come rifiuto
L’importanza del campionamento CSS Rifiuto • Diverse UNI della serie 15000 forniscono indicazioni sul campionamento • Le linee guida CTI e le raccomandazioni CTI 8 e 11 (in fase di conversione in norma tecnica) CSS Combustibile • La valutazione delle performance nella fase preliminare alla messa a regime
Lo stoccaggio del CSS CSS Rifiuto CSS Combustibile • Lo stoccaggio è definito • Il DM definisce dei limiti in fase di AIA secondo temporali per lo stoccaggio le normali procedure sia presso il produttore (art. • L’utilizzatore deve 10) sia presso l’utilizzatore prevedere delle aree (art. 12) apposite ed autorizzate • Il periodo di stoccaggio massimo è di 6 mesi
Verifiche sull’utilizzo di CSS - combustibile • registrazione REACH • assenza di depositi intermedi • qualificazione degli utilizzatori abilitati: • Centrali termoelettriche oltre 500 MW • Cementifici con produzione clinker > 500 t/d Nel caso di CSS-Rifiuto la destinazione può essere solamente un impianto autorizzato alla gestione dei rifiuti
Sistema di Gestione della Qualitá • Norma tecnica specifica per la produzione di CSS UNI 15358 • in alternativa Registrazione EMAS • Periodo transitorio di un anno nel caso di sistemi di qualità UNI 9001 o 14001 • SGQ verifca: • sistema di produzione • Caratteristiche del CSS • utilizzatori • Rispetto norme ambientali • Formazione personale
La dichiarazione di conformitá del CSS Combustibile •e’ il documento che definisce il CSS EOW •attesta il rispetto dei requiti richiesti per essere classificato come CSS EOW. •con questa il produttore attesta la conformitá agli articoli 5,6,7 e 9 . •deve accompagnare i sottolotti durante il trasporto. •sui sottolotti (produzione giornaliera) devono essere verificati I parametri di classificazione (PCI Cl Hg)
La documentazione di trasporto per il CSS Combustibile • Modello di documentazione (Dec. 30/06/09) • Dichiarazione di Conformitá • Triplice copia (Produttore, Trasportatore, Utilizzatore) • Digitalizzazione (la documentazione va conservata per un anno)
I report annuali per il CSS Combustibile • Il DM prevede che sia i produttori che gli utilizzatori trasmettano entro il 30 aprile di ogni anno un report relativo ai dati di produzione del CSS Produttori Utilizzatori Tipologia e quantita di rifiuti utilizzati Quantitativo di CSS EOW utilizzato Quantitá di CSS EOW prodotta Dati identificativi dei produttori Tipologia e quantitá degli scarti Esiti delle verifiche analitiche Esiti analitici % di sostituzione dei combustibili fossili % di materiale biodegradibile Riduzione delle emissioni di gas serra Dati indicativi degli utilizzatori
Il Piano di Monitoraggio e Controllo • Uno strumento utile all’azienda ed all’ente di controllo Alcuni strumenti fondamentali: • Stabilire e condividere nel dettaglio le modalitá • Linee Guida ISPRA 52/2009 operative del sull’incertezza di misura campionamento • Applicazione della UNI EN 15358 - • Definire e condividere le Sistemi di gestione per la qualità procedure gestionali • Applicazione della UNI EN 15442 - • Definire le procedure per Combustibili solidi secondari - la gestione dei dati Metodi di campionamento analitici
La struttura del PMC Qualificazione dei rifiuti in ingresso: Uso delle Quantitativi in ingresso schede di Parte tabellare: Controllo visivo omologa del rifiuto • Indicazioni sulle Controllo analitico modalità e Qualificazione del produttore frequenze analitiche delle Produzione del CSS- diverse matrici Combustibile: ambientali coinvolte Disposizioni previste dal DM Produzione del CSS-Rifiuto: Secondo quanto previsto dalla UNI 15359
La struttura del PMC/2 Flow chart dell’impianto Parte gestionale: Insieme delle procedure Individuazione delle fasi critiche attuate per garantire il rispetto delle Definizione della procedura di gestione prescrizioni normative ed autorizzative Definizione della procedura di controllo Definizione dei parametri analitici indicatori Riscontro nella parte Modalità di raccolta ed analisi dei dati tabellare del PMC
Il ruolo di ARPAV: un supporto istruttorio completo • Competenze specifiche • Il quadro normativo complesso • Applicazione dell’End of Le criticitá Waste • Il ruolo di supporto tecnico legato per quelli che sono gli aspetti ambientali • La Conferenza dei Servizi • Il Piano di Monitoraggio e Controllo degli impianti Le risposte • La Formazione rivolta agli enti pubblici e agli operatori
In particolare: Sull’impianto di produzione controlli mirati su gestione dei rifiuti in ingresso e dei rifiuti prodotti emissioni e fasi del processo qualità del CSS/CSS- combustibile destinazione del CSS/CSS-combustibile. Sull’impianto che utilizza CSS controlli mirati su gestione del CSS/CSS- combustibile Emissioni (ex D.Lgs. n. 133/2005 ora D.lgs. 152/06 parte V) gestione e destinazione dei rifiuti prodotti.
I CONTROLLI sugli impianti di produzione di CSS combustibile • sui rifiuti in ingresso • sul processo di produzione • sul prodotto (CSS combustibile) e del suo utilizzo • sui rifiuti prodotti CSS rifiuto altro • sulle matrici ambientali (PMC) • Gestione documentale
Conclusioni •Passaggio tra CDR e CSS •Adempimentiitecnici e gestionali sodefinitidalla •Norma di rferimento per il CSS eow cssrifiuto(uni..) •Applicazione pratica richiede coordinamento tra gli enti •PMC strumento operativo importante •Coordinamento per evitare difformità applicative e distorsioni del mercato dell’utilizzo •Settore che deve essere incentivato perché in linea con la gerarchie •Deve coinvolgere tutti i rifiuti
Grazie per l’attenzione ARPAV Direzione Generale Servizio Osservatorio Rifiuti Via Matteotti, 27 Via Santa Barbara, 5/a 35137 Padova Italy 31100 Treviso Italy e-mail: dg@arpa.veneto.it Tel. +39 0422-558640 Fax +39 0422-558516 e-mail: src@arpa.veneto.it
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