Un magazine cartaceo dedicato alla generazione Z in risposta alla polarizzazione dei social network - Tesi di Laurea di: Sebastiani Edoardo ...
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Tesi di Laurea di: Sebastiani Edoardo Sponza Marcello Un magazine cartaceo dedicato alla generazione Z in risposta alla polarizzazione dei social network. Relatore: Paolo Marco Tamborrini Corelatore: Gabriele Fumero
Indice Introduzione 05 04 Sviluppo progettuale: esigenze 01. Ambito di ricerca 06 e requisiti 50 1. Perchè realizzare un magazine oggi 07 1. La scelta del concept 51 2. Come funziona un progetto indie 08 1.1 Esigenze e requisiti: Utenza d’uso 52 2.1 Produzione e progettazione 10 2.1 Esigenze e requisiti: Produzione e 2.2 Distribuzione 11 distribuzione 53 2.3 Finanziamento 12 04.1 Dimensioni, materiali e prestazioni 54 2.4 Promozione 13 1. Dimensioni e Formato: Analisi 55 3. Un confronto con gli altri media 14 1.2 Dimensioni e formato: Proposte 56 3.1 Il consumo energetico dei media digitali 16 1.3 Scelte dei materiali e delle lavorazioni 58 3.2 SEO e Cluster: come contrastarli? 18 3.3 Il sottile confine tra moderazione e 04.2 Redazione: Identità, format e visual 59 censura 20 1. Identità 4. Arte e cultura, i temi centrali per raccontare 1.1 Nameing, vision e claim 60 il contemporaneo 21 1.2 Logo e logotipo 61 4.1 Necessità espressiva di una generazione 22 2. Formato 66 4.2 L’interconnessione dei contenuti e delle 3. Progettazione grafica 67 forme espressive 24 04.3 Distribuzione e comunicazione 70 01.1 Casi studio 26 1. Distribuzione 71 Concept 27 Archivio 28 05 Fase esecutiva: Realizzazione del IconografieXXI 29 magazine 72 Peep-hole sheet 30 20seconds 31 Estetica 32 Fukt 33 MacGuffin 34 Produzione 35 Gram 36 Cesura 37 02. User 38 Generazione Z 39 02.1 Personas 42 03 Concept 47 2 Politecnico di Torino 3
Introduzione L’argomento di tesi vuole affrontare la sempre più frequente centralizzazione delle informazioni e delle dinamiche sociali giovanili sulle piattaforme web, rapportandola al magazine cartaceo. Il progetto vuole dimostrare come nell’era dell’informazione i magazine con una voce indipendente possano andare incontro agli interessi e ai bisogni delle nuove generazioni, spesso associate all’informazione digitale, facendo da collante sociale e da contenitore per un periodo storico denso di eventi ed informazioni, sfruttando i requisiti del cartaceo in maniera complementare, e non, al web. Lo sviluppo del progetto parte da una ricerca sullo stato dell’arte dei magazine indipendenti e delle fanzine e un’analisi del target “gen Z” per definire meglio gli ambiti culturali, il format e i temi trattabili all’interno di un possibile progetto editoriale indipendente, che ha come prerogativa principale il coinvolgimento dei giovani lettori, con un tone of voice quanto più vicino alle loro necessità espressive. 4 Politecnico di Torino 5
1. Perchè realizzare un magazine oggi? Un magazine indipendente per documentare il contemporaneo In un periodo storico dove tutto è ormai trasferito soluzioni formali e distributive in linea col mondo al mondo digitale, risulta talvolta anacronistico di oggi. Come nel caso di Stack, uno shop online volersi concentrare su un progetto cartaceo, sia per che seleziona i migliori progetti indipendenti [3] e motivi di convenienza economica che di fruizione. che permette ad essi di arrivare in tutto il mondo. I quotidiani insieme ai rotocalchi hanno O come il caso del più longevo “Do you read mantenuto da una parte la loro autorevolezza nel me?!” una realtà editoriale di Berlino, partita come trattare le informazioni e le notizie, ma dall’altra piccolo negozio per appassionati di riviste e più in parte hanno dovuto fare i conti con la transizione generale di lettura e che nel 2020, dopo 12 anni digitale dell’informazione sulle piattaforme web, di attività è diventata a tutti gli effetti un progetto sulle quali si sono poi riversati bypassando la riconosciuto in tutto il mondo [4]. La forza e il qualità e l’approfondimento delle notizie in favore successo di questi magazine si può ricondurre a due della velocità con la quale vengono date. Tutto ciò fattori precisi, il costo di produzione fortemente è stato fatto per adeguarsi alla frammentazione dei alleggerito dall’accessibilità della progettazione contenuti tipica dei social network e che ha portato e della stampa digitale e la volontà di proporre l’opinione pubblica a dubitare dell’affidabilità delle soluzioni sia formali che di contenuti di qualità, notizie [1]. Negli ultimi anni però si è visto un a contrasto con la volatilità delle informazioni su crescente boom di magazine indipendenti [2], sia Internet. Oltre alla parte “offline” spesso si accosta in Italia che nel resto del mondo, che, oltre a voler un riferimento “online” tramite social network e promuovere contenuti approfonditi e liberi, non siti web, per accrescere l’utenza. sono legati ad interessi economici e politici che ne influenzano il progetto editoriale. Oltre a voler trattare in maniera libera ed indiscriminata certi 01. Ambito di ricerca argomenti, queste realtà indipendenti hanno ridato dignità ad un supporto analogico, proponendo 6 Politecnico di Torino 01. Ambito di ricerca 7
2. Come funziona un progetto indie Gli aspetti produttivi e di finanziamento di un progetto indipendente Prima di analizzare i vari aspetti che costituisco- no una realtà indipendente, è necessario capire cosa vuol dire ad oggi essere “indipendenti”; ciò ci servirà per capire meglio la strada da percorrere nel progetto e per introdurre le sezioni successive a questa. Essere una realtà indipendente significa non essere “dipendenti da altri” in termini di idee ma soprattutto in termini economici. Questo com- porta che l’editore/autore indipendente abbia la li- bertà di gestire il suo progetto come vuole ma an- che la responsabilità totale su quello che pubblica nel bene e nel male, mettendo al primo posto la co- erenza con le idee e le scelte artistiche al principio del progetto e soprattutto la qualità della proposta . Dal punto di vista economico l’editore indipen- dente è autonomo, quindi deve contare sulle risorse che ha a disposizione e valutare come guadagnarne altre; tutto ciò ovviamente è proporzionato all’am- biziosità del progetto e al tipo di investimento che si decide di fare. 8 Politecnico di Torino 01. Ambito di ricerca 9
2.1 Produzione e 2.2 Distribuzione Progettazione Un aspetto fondamentale per la concretizzazione te improntata al DIY non solo per convenienza Uno dei problemi principali che si affrontano, e acquistare le loro fanzine, oppure Kermesse del del magazine indipendente è sicuramente la fase economica, bensì come scelta estetica e come di- quando si da vita a una rivista in modo indipen- collettivo belga 16pages il quale rende pubblico il di produzione, nella quale non si intende solamen- chiarazione esplicita nel mostrarsi al di fuori della dente, è sicuramente il problema della distribuzio- link per stampare autonomamente e gratuitamente te la fase di stampa, bensì l’intera progettazione di catena di produzione mainstream; ne è un esem- ne, infatti non avendo l’appoggio di grandi editori, il PDF, strategie che vanno ben al di fuori del mon- come si presenterà il prodotto finale, attraverso pio l’editoria inglese Analog Submission Press [6]. ed un basso budget a disposizione, diventa coples- do underground, anche la rivista Iconografiexxi uno studio del concept, quindi dei contenuti, del Altre realtà invece, hanno voluto cavalcare l’onda so raggiungere il grande pubblico. Storicamente, possiede un sito dal quale, oltre ad acquistare i nu- nameing e del clame della rivista, e una seconda del digitale, cogliendo l’occasione per dare mag- tornando ad un mondo pre-interenet, i produttori meri è possibile scaricarne gratuitamente i PDF. fase di produzione; è proprio in questo periodo giore qualità al loro progetto attraverso una spesa puntavano a una distribuzzione hand to hand da Data però la recente riscoperta della rivista cartacea che si prendono le scelte tecniche più significati- maggiore rispetto all’autoproduzione, ma comun- autore a lettore in punti di ritrovo comuni come come prodotto di culto, c’è stata anche una rinasci- ve: dalla tipologia di carta al formato, dal metodo que con una sostanziale differenza con gli alti costi centri sociali o tra amici e conoscenti, incorag- ta dei rivenditori specializzati ai quali i magazine di stampa alla rilegatura, tali scelte hanno tutte necessari in passato. giando il passaparola e il passaggio della rivista indipendenti con un budget più alto si appoggia- la finalità di trasmettere le giuste caratteristiche tra altri lettori. Oggi invece la distribuzione indi- no e su cui puntano per una buona distribuzione, sensoriali al lettore e favorire una lettura il più pendente è sicuramente agevolata dalla rete so- basti pensare alle già citate “Do you read me?!” e a coerente possibile con il concept della rivista [5]. cial che si è formata, e dai siti di riferimento.; così Stack un rivenditore online di riviste indipendenti Una rivista indipendente in questa fase si scontra gli autori hanno maggiori possibilità di arrivare a che utilizza un metodo originale, inviando al letto- principalmente con i problemi di budget, fortu- lettori apparentemente distanti e creare una rete re iscritto al sito un magazine differente ogni mese, natamente i mezzi digitali vanno in contro a tale di distribuzione che per quanto sia veicolata dal così da agevolare la distribuzione delle riviste an- problematica. In passato le tecniche analogiche mezzo virtuale conserva il tipo di filiera corta so- che meno conosciute ed ampliare i riferimenti edi- e manuali erano preferite proprio per motivi di pra citato: dall’autore al lettore. Molti sono i metodi toriali del lettore. costo, ciò le conferiva una minore qualità ma, in che i produttori indipendenti utilizzano; partendo compenso, forti caratteristiche estetiche che con- dal mondo delle fanzine possiamo pensare all’arti- traddistinguevano la rivista e le davano unicità. sta romano Whetshine come il torinese Kensgiro Molte riviste indipendenti e fanzine contem- Caravaggio Carena ai quali basta scrivere un mes- poranee scelgono un’attitudine maggiormen- saggio su Direct per fissare un punto d’incontro 10 Politecnico di Torino 01. Ambito di ricerca 11
2.3 Finanziamento 2.4 Promozione L’aspetto economico della rivista è fondamen- Per quanto concerne l’aspetto di promozio- tale per decidere come sviluppare il progetto; ne del progetto editoriale, le possibilità sono se prima le scelte di produzione e distribuzione molteplici. Se in passato bisognava ricorrere al erano fortmente legate al budget (uso di foto- passaparola e agli eventi per potersi creare un copiatrici, rilegature non professionali e carta audience in un mercato praticamente domina- di bassa qualità o recuperata) oggi è addirittura to dai grandi editori, oggi invece un editore può possibile ridurre i costi di produzione “a zero” crearsi il suo pubblico ritagliandosi uno spazio (per esempio con una produzione completa- nel web, tramite landing page o tramite i canali mente digitale e distribuita tramite il web). Il social, che permettono un adesione su una sca- budget quindi determina fortemente anche l’at- la più larga e facilitano il progetto di comuni- titudine e il concept dietro ad un progetto in- cazione di un magazine. Nonostante i social of- dipendente determinando la qualità, la tiratura frano delle grandissime opportunità in termini e i contenuti della rivista. Per quanto riguarda di pubblico e di community, essi hanno un pro- invece le vendite e i ricavi, negli ultimi anni le blema strutturale di organizzazione dei conte- possibilità dell’editore si sono moltiplicate; non nuti, che è cucita su misura per l’utente e che si vende più la singola copia ma si fa affidamen- cerca di ovviare all’enorme saturazione di post, to anche a portali di crowdfunding o di gestione foto e video, penalizzando però i piccoli edito- fondi come Kickstarter o più recentemente Pa- ri in termini di awareness. Grazie però al cre- treon. Essi permettono, nel caso di Patreon [7], scente interesse verso i magazine indipendenti, all’editore di dare più possibilità di pagamento al hanno visto la luce diversi portali specializzati in cliente dando di conseguenza più o meno pro- promozione e rivendita, come “MagCulture” [9] dotti e contenuti, raccogliendo quindi fondi da o come CoverJunkie, i quali ricercano i più ri- utenti più o meno coinvolti nel progetto edito- levanti progetti indipendenti, promuovendoli e riale. Nel caso invece di piattaforme come Kick- mettendo a disposizione uno spazio meno cao- starter [8], l’editore ha la possibilità, in mancaza tico e meglio indicizzato rispetto ai social. Oltre del budget necessario, di presentare un’idea di a questi nuove modalità, rimangono comunque progetto e di stabilire una cifra per realizzarlo, fondamentali le fiere e gli eventi specializzati, i la quale potrà essere raggiunta tramite dona- quali offrono un confronto più diretto con l’u- zioni dei futuri utenti. tente interessato e mantengono vivo l’ambien- te indipendente. Ne esistono di vari tipi in tutta europa e nel resto del mondo ma quello più rile- vante per il progetto in questione è Funzilla [10], un festival di photozine e di riviste indipendenti artistiche che si svolge a roma, diventando un occasione per qualsiasi produttore di photozi- ne, di interfacciarsi con gli utenti interessati e di aumentare l’awareness attorno ai loro progetti. 12 Politecnico di Torino 01. Ambito di ricerca 13
Parlando dei social network, essi invece sono 3. Un confronto con stati il vero e proprio veicolo della rivoluzio- ne digitale avvenuta nell’ultimo decennio. Nate gli altri media come piattaforme web 2.0, i social network sono partiti dapprima come siti web che permetteva- no la creazione di network tra persone (anche sconosciuti) o come spazio personale dove poter condividere elementi multimediali con il resto della community. Con l’inizio degli anni ‘10 però essi hanno iniziato a mutare sia per un fattore tecnico (la transizione da computer a dispositivi mobili) [12] sia per un fattore commerciale e di marketing (aziende che utilizzano i social come vetrina e veicolo di promozione), scaturita dall’e- Analisi a confronto con il digitale e le norme concentrazione di utenti all’interno. possibili opportunità che ne emergono Avendo analizzato i vari aspetti del magazine in- dipendente è necessario confrontarsi con tutti Web/Social Media: gli altri media di oggi, dai più tradizionali come Per quanto concerne invece il web e i social me- la carta stampata dei grandi gruppi editoriali ai dia va detto che essi sono un mezzo con una media digitali per capire meglio il contesto com- storia relativamente breve e in sviluppo costan- petitivo nel quale esso si trova. te. Ragionando però sugli ultimi dieci anni, essi sono diventati a pieno effetto lo spazio centrale Quotidiani e riviste: per la maggior parte delle informazioni e comu- nicazioni ed il successo di essi è determinato dal Se si fa un confronto con la carta stampata delle fatto che siano principalmente gratuiti e acces- riviste/quotidiani più importanti, si può nota- sibili a tutti. Per quanto riguarda il web, ovvero re come essi siano ormai diventati un mezzo di le webpages (l’internet nella sua forma più “anti- “backup” ovvero secondario, come fonte di pro- ca”) esso è un ambiente non soggetto a vincoli di fitto rispetto alla parte digitale, la quale viene layout e di contenuti (in parte), dove ognuno può curata con un approccio totalmente diverso ri- crearsi un suo spazio con la forma e il contenu- spetto alla parte stampata, anche per via del tar- to che più preferisce, fornendosi di strumenti get al quale fa riferimento. Nonostante il cambio di programmazione open source come HTML d’abito per seguire le tendenze grafiche del mo- e CSS. Esistono delle versioni di webpages più mento, i quotidiani e le riviste hanno mantenuto vicine ai social network, come quelle di Tumblr la loro ossatura tradizionale. Pur condividendo che permettono all’utente di modificare il layout il fatto che siano dei mezzi fisici, con caratteri- predefinito e di creare quindi dei blog persona- stiche tecniche simili, essi differiscono dai ma- li senza troppe competenze informatiche alle gazine indipendenti proprio per il fatto che non spalle. Queste due esempi sono molto vicini al sono indipendenti ma legati fortemente sotto mondo dell’editoria indipendente, dato che per- l’aspetto comunicativo, economico e politico mettono all’utente/editore un certo margine all’editore o all’azienda che li possiede, condizio- di libertà sia progettuale che di contenuti [11]. nando fortemente il prodotto finale. 14 Politecnico di Torino 01. Ambito di ricerca 15
3.1 Il consumo energetico dei media digitali Analisi e confronto dell’impatto ecologico dei media digitali e cartacei Negli ultimi anni l’opinione pubblica si sta foca- quindi inutile se paragonato al mezzo cartaceo lizzando molto sulla transizione al digitale come il quale, seppur consumando energia sia per la scelta ecosostenibile, considerando un minore produzione di carta che per la stampa, da vita a impatto ambientale a confronto dei media clas- supporti permanenti e riciclabili. sici, soprattutto cartacei, accusati di essere tra i maggiori responsabili delle deforestazioni. [“Di- gital and Printed Magazines’ Effects on the En- vironment” - Jeannie Nguyen]. Bisogna puntua- lizzare sul fatto che il divario tra le due differenti tipologie di media non è così forte come si pensa, infatti bisogna considerare che gran parte della carta utilizzata per le riviste cartacee è riciclata o proveniente da filiere produttive controllate e che una rivista digitale ha un grosso impatto attraverso i server utilizzati e l’energia richiesta, questa ha un impatto sull’ambiente non trascu- rabile, basti pensare che trasferire 1 GB di dati su Internet produce 2/3 kg di CO2[https://www.4be- ards.it/2019/06/20/la-sostenibilita-digitale/]. Tale idea di “digitalizzazione ecofriendly” porta a un continuo avanzamento in campo virtuale e di conseguenza a un continuo cambimento dei di- spositivi sia per l’archiviazione, che per la lettura da parte dell’utente. Questo rende i dati obsoleti (e potenzialmente non riutilizzabili) in un tempo sempre minore; il dispendio energetico diventa 16 Politecnico di Torino 01. Ambito di ricerca 17
in base alla soglia dell’attenzione media dell’u- 3.2 SEO e Cluster: tenza. Quindi il contenuto deve essere il più vi- sualizzabile e sintetico possibile e le poche paro- come contrastarli? le vincono sul paragrafo e permettendo così di proiettarsi al contenuto successivo. Parlando di pagine web tradizionali, lo stesso principio è ap- plicato ma con un intento diverso: trovare i con- tenuti in maniera più semplice possibile. L’indi- cizzazione nel web è cruciale e questo esige un certo tipo di approccio nel porre le parole in una certa maniera per rispettare le caratteristi- che dei SEO (Search Engine Optimization). Uno dei fattori del boom dei magazine indipendenti, citato dell’introduzione, si può appunto trovare La nascita di realtà indipendenti in nella reazione a questo tipo di “costrizioni” che il web impone per poter funzionare in maniera risposta all’ottimizzazione dei contenuti efficiente, che sacrificano indirettamente l’ap- profondimento e che fanno opposizione ai titoli “click bait” e ai testi scritti per soddisfare i criteri di selezione degli algoritmi [14]. In un primo momento questa transizione ha ne viene fuori è quello di piattforme eterogenee permesso ai social network di diventare delle e a “compartimenti stagni”, che chiudono nella enormi, e proficue, piattaforme per il cosidetto propria bolla di interessi, conoscenze e convin- data-mining da parte di aziende specializzate, zioni i proprio utenti, senza che essi possano permettendo così di profilare (essendo i profi- navigare la piattaforma in lungo e in largo. li social quasi sempre legati ad un’identità) gli L’effetto che ne consegue è la cosidetta “pola- utenti e generare contenuti pubblicitari “otti- rizzazione” (clusters) del web, dove l’utente vede mizzati” per ognuno di essi. La raccolta dei dati “solo quello in cui crede”, ma soprattutto dove il e l’ottimizzazione dei contenuti non si è limitata dialogo tra parti opposte non è contemplato. però soltanto all’aspetto commerciale e di mar- Tutto ciò può essere considerato lecito essen- keting; lentamente il ruolo dei social è diventato do i social dei prodotti gestiti da corporazioni anche soprattutto politico. Un esempio è stato private e quindi soggetti alla linea aziendale, ma quello dello scandalo di Cambridge Analytica, non può continuare ad esserlo per la mole e la nel quale la nota piattaforma Facebook avreb- criticità delle informazioni e dei dati che essi be ceduto, senza autorizzazioni da parte dei suoi posseggono e per gli effetti devastanti sull’opi- utenti, dati di milioni di persone all’agenzia di nione pubblica che derivano dalla gestione dei consulenza britannica Cambridge Analytica; dati dati stessi. usati poi per scopi di propaganda politica nel- Ma come si può rapportare questo scenario con le elezioni americane del 2016 e nel caso Brexit i magazine cartacei? L’aspetto più rilevante da [13]. Questo tipo di politica aziendale non è tipico cui iniziare è come i contenuti vengono presen- solo per aziende di terze parti ma è anche for- tati all’utente e che tipo di input/output vengo- temente integrato all’interno dei social stessi. no generati. I dati che essi possono raccogliere sui propri I layout sono progettati con l’obiettivo di far ri- utenti è potenzialmente infinito e se a questo si manere attivo il più possibile l’utente all’interno somma l’utilizzo di algoritmi complessi per otti- della piattaofrma e incidendo quindi sulla parte mizzare i contenuti presentati, lo scenario che testuale e di leggibilità dei testi, che è misurata 18 Politecnico di Torino 01. Ambito di ricerca 19
3.3 Il sottile confine 4 Arte e cultura, i temi tra moderazione centrali per raccontare e censura il contemporaneo Quando la presenza dei big tech Il prodotto cartaceo come media determina le libertà sul web. da riscoprire per i giovani Un’ altra riflessione necessaria è quella sulla li- quest’ultimo [16], con Fake News e contenuti po- Gli utenti dei social network sono condizionati bertà di espressione, la quale grazie proprio al litici estremisti. quindi da una visione parziale dei contenuti, ri- web e ai social media è stata messa in discussio- Che questo sia voluto o meno, si dimostra come ducendo così la possibilità di ampliare le proprie ne nell’ultimo decennio. All’inizio del nuovo mil- rapidamente la “libertà” sul web sia venuta in conoscenze, stimoli e informazioni. Soprattutto lennio l’ambiente web appariva come una terra secondo piano e come il flusso d’informazione in ambito culturale, i contenuti delle piattafor- inesplorata e libera da ogni tipo di controllo sia pressochè centralizzato e nelle mani di pochi me streaming come Netflix o Spotify sono se- autoritario, dove “uno vale uno” e dove quindi players del settore e nonostante questo l’opinio- lezionati e indirizzano l’utente verso punti di potersi esprimere e confrontarsi liberamente; ne pubblica guarda ad internet come uno spazio interesse sempre più simili a ciò che l’utente in un certo senso era realmente così semplice, libero e senza regole. stesso riproduce, così da non portare mai a una anche perchè il web stesso aveva una struttu- Ragionando da quest’ultima considerazione è scoperta differente e distaccata dai propri inte- ra più “semplice” e soprattutto non era ancora necessario sottolineare come il web stesso è i ressi. Il settore artistico e culturale in questo quell’ambiente saturo di informazioni e dati che suoi maggiori players cambino radicalmente modo soffre di una standardizzazione dei gusti possiamo osservare oggi. Un ruolo fondamenta- policies e regole nei paesi con regimi autoritari, individuali e della formazione di fanbase, por- le per arrivare alla situazione odierna invece l’ha dove i governi possono decidere da un momento tando il creativo a un rapporto diretto con esse, avuto in primis Google, che diventando di larga all’altro di oscurare contenuti che vogliono “sov- dando vita quindi a un ambiente chiuso e setto- diffusione e gestendo in parte l’infrastruttura vertire” in qualche modo l’equilibrio del regime rializzato. stessa di internet con i loro server, ha acquisi- o addirittura disattivare tutta l’infrastruttura di La generazione dei nativi digitali, cresciuta già a to in 20 anni il monopolio delle informazioni e comunicazione online, dimostrando anche in contatto col mondo virtuale dei social network, delle ricerche sul web e diventando quindi cru- questo caso quanto sia labile il confine tra mo- si ritrova ad avere un ampio spazio espressivo, ciale per la conoscenza generale l’opinione degli derazione e censura. così per la necessità di raccontare se stessi at- utenti, annientando inevitabilmente la concor- traverso mezzi più immediati e cercando neces- renza [15]. Inoltre già a partire dagli anni ‘10 del sariamente l’originalitàper poter spiccare nella nuovo millennio il motore di ricerca america- massa, fa sfociare questo bisogno in creazioni no ha dimostrato di “radicalizzare” le ricerche artistiche di diverso tipo, stimolando l’interesse e i contenuti proposti all’utente e di profilare dell’utente verso tali tematiche. anche soprattutto dal punto di vista politico 20 Politecnico di Torino 01. Ambito di ricerca 21
4.1 Necessità espressiva di una generazione Il prodotto cartaceo come media da riscoprire per i giovani I format dei socialnetwork hanno consentito agli utenti, soprattutto i più giovani, di esprime- re se stessi attraverso forme creative funzional- mente più sintetiche e meno didascaliche. Per esempio un social come Instagram ha portato gli utilizzatori a esprimersi sempre più attra- verso le immagini e abbandonando il racconto verbale che già con Twitter era stato sintetizza- to per il minor numero di caratteri utilizzabili. Con queste considereazioni non si vuole dare alcun giudizio, ma semplicemente delineare un cambiamento espressivo generazionale, dovu- to appunto al mondo virtuale. Le nuove gene- razioni infatti, hanno trovato nelle piattaforme social dei luoghi ideali per potersi esprimere e per poter trovare un loro pubblico, sviluppan- do così un maggiore interesse nel cimentarsi in arti creative quali musica, disegno, fotografia, vidomakeing ecc.. 22 Politecnico di Torino 01. Ambito di ricerca 23
4.2 L’interconnessione dei contenuti e delle forme espressive Malgadro la polarizzazione dei contenuti a li- vello di gusti e opinioni, i social network hanno contribuito invece alla creazione di uno spazio unico e condiviso per la fruizione di contenuti di differente tipologia (di tipo musicale, fotogra- fico, video o letterario) favorendo così un’inter- connessione tra i mezzi di espressione artistica e creativa e stimolando l’utente all’utilizzo e alla creazione. In questo modo la generazione dei nativi digitali considera il settore creativo in senso lato senza sottolineare le distinzioni tra le diverse forme artistiche, bensì favorendone la coesione e pre- ferendo una multitematicità di contenuti con- nessi tra loro più per il messaggio, l’estetica o la poetica di fondo, che per la forma o il mezzo. Un esempio di questo interesse da parte delle nuove generazioni si può anche notare da alcu- ne risposte del questionario rivolto a ragazi tra i 16 e i 26 anni, nelle quali si chiedeva di classifi- care il proprio interesse verso tre diversi tipi di divulgazione (in una scala di interesse dall’1 al 4). *Risposte di ragazi tra i 16 e i 26 anni, alla richiesta di classificare in una scala di in- teresse dall’1 al 4 il proprio interesse verso tre diversi tipi di divulgazione. Monotematia Monografica Multitematica 24 Politecnico di Torino 01. Ambito di ricerca 25
#concept Con #concept vogliamo rap- presentare tutti quei casi studio che consideriamo rile- vanti per le scelte redazionali o per il messaggio/idea che vogliono trasmettere. 01.1 Casi Studio 26 Politecnico di Torino 01.1 Casi studio 27
Archivio Iconografie XXI #concept #concept Se si parla di comunicare per Iconografiexxi nasce come partenza per chi vuole condivi- immagini, Archivio, progetto pagina Instagram con descri- dere contenuti in maniera au- editoriale torinese nato da Pro- vendosi nella biografia come tonoma; per poi sfociare, come memoria Group, e dai direttori “Spazio di ricerca su cultu- in questo caso, nella stampa Matteo Milanesi ed Achille Fi- ra, estetiche e eccentricità del indipendente per una migliore lipponi, che opera nel mondo presente”. Il creatore e cura- divulgazione ed archiviazione degli archivi e ch rappresenta tore (Mattia Salvia) ha voluto di essi. al meglio la citazione di Capa creare una semplice raccolta di riguardo l’importanza del fare immagini trovate ogni giorno archivio: “Fare fotografie è sul web che raccontino la grot- come mettere i soldi in banca”. tesca realtà del mondo attuale, E così è stato per Archivio, che sfruttando la velocità espres- mette al centro fotografie, do- https://www.archivio.com/ siva del social per descrivere i https://www.ctrlmagazine.it/category/magazine/ cumenti, manifesti di archivi di fatti di attualità giornaliera in tutto il mondo per documen- maniera ultra contemporanea. tare e rappresentare e discu- Dalla pagina instagram è nata tere di elementi del passato. Il la fanzine Iconografie che ha magazine esce ogni sei mesi avuto vita grazie alle donazioni in forma di monografie che su Patreon, si tratta di fanzi- ruotano attorno ad un preciso ne monografiche di reportage periodo storico o ad un tema fontografico e di divulgazione di riferimento, andando a se- trasversale, pensata come un lezionare con cura gli elemen- archivio ragionato di aspet- ti da archivi, riproponendo un ti del presente che corrono il mosaico storico sotto un’ottica rischio di passare inosservati. originale e talvolta inedito ri- In seguito, grazie al sostegno spetto alla memoria comune. dell’editore e distributore in- dipendente Under Media, la fanzine è diventata una vera e propria rivista indipen- dente a cadenza trimestrale. Il caso di Iconografiexxi è uno degli esempi più vicini all’idea di comunicazione indipenden- te, evoluta e portata ai giorni nostri; infatti la nascita di pa- gine social e i finanziamenti tramite piattaforme web, sono un fenomeno che ha determi- nato sempre più un punto di 28 Politecnico di Torino 01.1 Casi studio 29
Peep-hole sheet 20seconds #concept #concept Peep Hole Sheet nasce da un’i- 20seconds è un magazine in- dea dell’associazione Peep dipendente tedesco di arte e Hole, che si è fatta conoscere musica sperimentale che na- negli ultimi anni per le nume- sce in risposta ai social e ai rose esposizioni, incontri ed contenuti “sponsor-centrici” eventi di artisti internazionali, e di bassa qualità, volendo so- underground e non, a Mila- prattuto dimostrare come un no dal 2009 al 2016. Il proget- progetto di sola carta stampa- to editoriale è composto da ta possa sopravvivere nell’era 28 monografie ciascuna delle dell’informazione. L’attitudine quali funge da spazio espositi- di 20seconds è indipendente vo vero e proprio per l’artista in in tutti i frangenti, ricercando i considerazione, permettendo https://www.peep-hole.org/it/peep-hole-sheet/ contenuti più originali attorno https://www.20secondsmag.com/about a quest’ultimo di raccontare i all’arte e alla musica sperimen- propri lavori/progetti e di rac- tale e gli interpreti migliori per contare sè stessi nella maniera raccontarli, senza scendere a quanto più personale possibile, compromessi con le tenden- agendo in prima persona nella ze di massa, ma è soprattutto progettazione del magazine. autofinanziandosi solo ed uni- camente con le vendite dei ma- gazines o con le donazioni dei propri seguaci, anche consi- derando la nicchia di lettori ai quali fa riferimento. 30 Politecnico di Torino 01.1 Casi studio 31
#estetica FUKT #estetica Con #estetica intendiamo Fukt è una rivista indipenden- te specializzata che si concen- quelle riviste/progetti che tra sul cambiamento delle arti visive. Nasce in Norvegia nel consideriamo interessanti sot- 1999 ed è tuttora attiva, diven- to l’aspetto visivo, delle scelte tando una delle principali ri- viste europee di cultura visiva. di progettazione grafica e sulle Fukt esce con una periodicità annuale e in ogni volume si im- scelte stilistiche adottate. pegna a mostrare le estetiche e i temi che rappresentano il contemporaneo. Ciò avviene sfruttando la collaborazione https://www.fuktmagazine.com/ di artisti visivi internazionali esperti ed emergenti, cercando di modellare la propria identi- tà anno dopo anno e puntan- do anche su una significativa interazione con l’utente. Sono infatti d’impatto le copertine delle ultime edizioni della rivi- sta, che attrverso lavorazioni tecniche originali stimolano nel lettore un’interazione tatti- le e visiva. 32 Politecnico di Torino 01.1 Casi studio 33
MacGuffin #produzione #estetica MacGuffin è uno dei progetti Con #produzione intendia- indipendenti più interessan- ti dell’ultimo decennio. Esso mo quei progetti che fanno si distingue a partire dai con- tenuti proposti, ovvero quegli della rivista un’esperienza e oggetti od elementi che fan- che adottano soluzioni pro- no parte del quotidiano ma ai quali non viene data partico- duttive originali che in alcuni lare importanza (citazione al “MacGuffin”cinematografico di casi sono al centro del pro- Hitchcock) che la rivista inve- getto editoriale stesso. ce ricontestualizza e presen- ta sotto un’ottica diversa ed https://www.macguffinmagazine.com/about originale mettendo in luce la loro importanza. La curatela del progetto si può notare non soltanto nella parte redazio- nale ma soprattuto nelle scel- te visive, generando soluzioni grafiche suggestive e fornen- do una visione a 360 gradi at- torno all’oggetto protagonista, sia nei suoi aspetti più noti, sia in quelli meno conosciuti. 34 Politecnico di Torino 01.1 Casi studio 35
Gram Cesura #produzione #produzione Parlare di contemporaneità at- Cesura è un collettivo di foto- traverso l’arte visiva è ciò che grafi nato nel 2008 dall’idea di sta facendo Gram, collettivo un gruppo di reporter e artisti italiano che dal 2014 si occupa italiani, i quali, oltre a portare di autoproduzione editoria- avanti ogniuno il proprio la- le di grande qualità. Gram sta voro in maniera indipendente, portando avanti tale progetto si cimentano anche in lavori coinvolgendo le mani di artisti collettivi come art book di fo- e grafici sempre differenti e tografia o fanzine (Cesura). spesso emergenti, mescolando A differenza degli artbook e dei continuamente stili, tecniche progetti personali individuali, i ed argomenti rappresentando quali sono caratterizzati da un al meglio l’interconnessione http://grampublishing.com/archive/ argomento unico, la fanzine https://www.cesura.it/shop della cultura odierna. Le pub- Cesura,pubblicata a cadenza blicazioni di Gram cambiano irregolare, è semplicemente numero dopo numero, cercan- una raccolta di fotografie del do continuamente di restare collettivo senza un filo condut- in equilibrio tra la fanzine sa- tore se non il valore estetico tirica, la rivista di divulgazione delle immagini selezionate, che e il prodotto artistico da colle- aumenta ancor più per il let- zione. Ne deriva un progetto tore che è chiamato a tagliare editoriale anomalo che assume manualmente le pagine della forme diverse con l’aggiunta di fanzine così da scoprire alcu- elementi esterni come cartoli- ne foto e accrescendo il valore ne, poster o flyer, venduto con esperenziale della lettura. un packaging per non disper- dere il tutto, il quale viene pe- sato, segnando la grammatura, che da poi il nome al progetto. 36 Politecnico di Torino 01.1 Casi studio 37
Generazione Z Persone nate tra il 1995 e il 2010 Confronto tra generazioni Pagamento in contanti 44% Generazione Z Millennials 40% 39% Generazione X Baby Boomers 36% Dai grafici sopra [16] si può capire come lo “zo- Acquisto un omer” sia un utente che, sì, ha un’indipendenza prodotto fisico economica ridotta, ma che comunque è propen- so più delle due generazioni precedenti ad un 69% tipo di retail tradizionale quindi legato al pro- dotto fisico ed indipendente. 65% 67% 71% Acquisto da negozi piccoli/indipendenti 49% 46% 47% 02. User 50% 38 Politecnico di Torino 02 User 39
Perchè proprio la Generazione Z? Perchè più delle generazioni precedenti la “Z” sente la necessità Generazione Z di esperienze “tattili” ed autentiche che aiutino ad esprimere un sentimento di una generazione. Cresciuti nel pieno della rivoluzione digitale, gli zoomer po- Informazioni ricavate dalla discussione trebbero trovare nuovi stimoli proprio tramite uno strumento “analogico”, cioè agli antipodi della loro quotidianità, senza voler con la Dott.ssa Manuela Giago sostituire l’esperienza digitale ma ponendosi come un “mondo complementare” ad essa. Il ragazzo della generazione Z vive in questo pe- É una generazione che ha bisogno di modelli riodo della sua vita, la necessità di confrontar- adulti credibili, reali (non ideali) e coerenti. si e identificarsi con il gruppo dei pari perchè Da questi anni di primi contatti col mondo vir- nella relazione con l’altro simile che struttura la tuale ci possiamo rendere conto che gli adole- sua identità. Questo spazio di crescita è fonda- scenti hanno bisogno di narrarsi in questo mo- mentale per differenziarsi dagli adulti di riferi- mento dello sviluppo, per questo Instagram e mento per cercare la propria strada e la propria Tik tok funziona così bene: i ragazzi si racconta- indipendenza e autonomia emotiva, psichica e no in modo creativo, spesso attraverso le imma- Valorizzazione del Espressione Impegno sociale Salvaguardia fisica. Non devono allontanarsi dal mondo de- gini, e questo è un loro bisogno evolutivo. "vintage" dell’identità dell’ambiente gli adulti, non è quello l’obiettivo, ma all’interno di un mondo adulto poter trovare la loro nuova dimensione, per poi, successivamente entrare a Informazione far parte di questo mondo. La relazione che la generazione Z ha con l’infor- mazione dipende dall’esempio che ha da parte degli adulti: oggi gran parte degli adulti non si Pandemia informa e non distingue informazioni credibili e Nella situazione attuale e nell’insicurezza por- attendibili rispetto a fake news. Non c’è respon- tata dalla recente pandemia mondiale, i ragazzi sabilità comunicativa da parte del mondo adulto sono privati di una visione di speranza e di futu- e da chi dovrebbe ben informare. ro perchè gli adulti a cui fanno riferimento sono giustamente smarriti ed impauriti. Nè deriva che hanno la necessità di ritrovare nuovi stimoli, che li facciano focalizzare sui desideri concreti a cui mirano. Mondo virtuale Data l’iper-connessione, hanno bisogno di ritor- nare a relazionarsi nel reale con gli altri attra- verso il corpo (tridimensionalità) e non più con lo schermo (bidimensionalità) e dare possibilità al loro corpo di provare qualcosa di diverso e nuovo. Hanno necessità di staccare dal virtuale: c’è un’i- perconnessione che li allontana dalla realtà e non permette loro di trovare lo spazio neces- sario per costruire la loro identità personale. Il web fornisce un contenitore già strutturato pie- no di concetti costruiti da altri, spesso ideali e artificiali. 40 Politecnico di Torino 02 User 41
Gianluca 18 anni Studente liceale Vive in provincia di Torino Gianluca è un diciottenne che abita con la fami- glia fuori Torino, va al liceo in città e nel tragit- sportivo to passa molto tempo online: guarda video su Tiktok e su YouTube, ma raramente pubblica suoi video personali. Uscito da scuola va all’alle- namento di basket dove su riunisce con gli ami- ci. Ama molto lo sport che pratica, pur sapendo di non essere particolarmnte talentuoso ed ama soprattutto le storie dei grandi altleti come Mi- aspirante cheal Jordan, del quale ha visto tutti i documen- giornalista tari e film. Nel su modo di informarsi sta impa- rando a selezionare le notizie più attendibili dal mondo. Data la maggiore età sta cercando di es- sere più maturo ed interessarsi maggiormente ai temi di attualità. Gianluca non compra nessun tipo di prodotto editoriale soprattutto per via del costo, ma una o due volte l’anno legge arti- coli, racconti o romanzi brevi che trova in casa. social network ascoltatore appassionato 02.1 Personas 42 Politecnico di Torino 02.1 Personas 43
Federica Annalisa 20 anni 22 anni Studentessa di moda allo IAAD Studia Scienze naturali Vive a Torino Vive a Torino Federica è una ragazza di Torino di 20 anni, di- Annalisa è una ragazza di 22 anni che vive a To- attenta alla plomatasi lo scorso anno al liceo, quest’anno ha street-stylist rino con i genitori, nonostante sia economica- sostenibilità iniziato il suo percorso di laurea triennale in mente indipendente e stia ipotizzando di anda- fashion design allo IAAD. La sua famiglia è be- re a vivere da sola. Studia Scienze Naturali ed è nestante e abita in una zona centrale della città. molto legata ai movimenti di Fridays for future a Nonostante abbia un ampio seguito sui social, favore dell’ambiente. Per ridurre la sua impron- soprattutto su Instagram e Tiktok, ama uscire e ta ecologica ha deciso di spostarsi quotidiana- incontrare gli amici stretti di persona ed è aper- interesse mente in bicicletta e di acquistare vestiti di se- ta alla proposta di eventi, artistici e musicali, del- musicale conda mano. la scena cittadina. Da qualche anno ha scoperto la sua vocazione fotoamatrice Federica non è molto interessata all’attualità, per la fotografia portando spesso con se la sua ma capita spesso che si informi online sugli reflex, anche alle parate a cui partecipa; pur argomenti che la interessano più da vicino, at- non pubblicando spesso foto sui social, ogni traverso siti specializzati. Raramente si avvicina settimana pubblica fotografie scattate durante al mondo delle riviste, ma a volte si fa attrarre le manifestazioni. Nell’ultimo anno ha deciso di da magazine, soprattuto per il loro lato estetico, abbonarsi alla rivista Internazionale che legge acquistandoli e conservandoli in casa nella sua con interesse ogni settimana. Prima di buttare i piccola collezione. lettrice numeri vecchi ritaglia sempre qualche foto che lettrice occasionale la colpisce particolarmente per realizzare dei occasionale collages. social creatività network alla prova 44 Politecnico di Torino 02.1 Personas 45
Gioele 24 anni Studente del Dams e stagista come videomaker Vive a Torino Gioele vive in affitto con altri coinquilini in una futuro zona periferica della città. Ha appena preso la cineasta laurea triennale al Dams di Torino ed è stato assunto come stagista nel luogo nel quale ha svolto il tirocinio curricolare; quì inizia a fare esperienza nel mondo che ama, ovvero il ci- nema. Gioele ascolta molta musica, lo attirano particolarmente le auto-produzioni, per lo più attitudine sconosciute al pubblico di massa, che trova su indie SoundCloud. Ha i suoi profili social ma li usa ra- ramente, ancor meno per informarsi. Si informa soprattutto attraverso podcast divulgativi che trova molto affidabili e funzionali, soprattutto da ascoltare durante il montaggio dei suoi video. Non ha nulla contro le riviste cartacee che com- pra sopratttutto in base al prezzo. bassa disponibilità ecnonomica ascoltatore di podcast 03. Concept 46 Politecnico di Torino 02.1 Personas 47
CONCEPT 1: CONCEPT 2: PUNTI DI “VISTA” BUSSOLA CULTURALE A seguito delle ricerche condotte, sul mondo Linee guida Il progetto punta al coinvolgimento di più per- editoriale indipendente e sui rapporti tra gene- sone per quanto riguarda la redazione della ri- Linee guida razione Z e i media, il nostro obiettivo è quello vista, così da poter dar vita a una rivista di di- di realizzare un progetto che metta in luce di- vulgazione multitematica che tratta i principali versi background e diverse opinioni di giovani rinnovamenti artistico-culturali in modo setto- rispetto a determinati temi contemporanei, tra- Ricerca di personalità e riale attraverso rubriche dedicate. Vi saranno mite delle interviste/reportage in cui il lettore background rilevanti delle quindi, rubriche (di musica, cinema, illustrazio- può ritrovarsi o da cui egli può ricevere nuove ne, arte, moda) ogniuna delle quali illustrerà gli Raccontare lo stato delle cose nuove generazioni suggestioni da un punto di vista inedito. Il re- aspetti più attuali e innovativi della propria te- sulle arti maggiori e minori portage diventa quindi una finestra sul mondo matica. Portando così il lettore a riflettere sulle contemporaneo, visto con gli occhi dei giovani influenze del mondo contemporaneo sulla pro- adulti. duzione artistica e sui mezzi espressivi. Raccontare i protagonisti Coerenza dal punto di vista tramite reportage fotografici redazionale su tutte le arti Favorire una visione ampia e non polarizzata attorno Affrontare i temi odierni con ai temi per favorire il dialogo i mezzi artistici più diversi Attitudine redazionale dedita Offrire spunti di riflessione all’approfondimento ai futuri protagonisti del e non-convenzionale panorama artistico e culturale 48 Politecnico di Torino 02.1 Personas 49
1.1 La scelta del concept Entrando nella fase progettuale vera e propria del magazine, abbiamo ritenuto più idonea, per quelle che sono le necessità di noi progettisti ma soprattutto degli utenti finali, la prima delle due proposte ovvero Punti di “vista”. L’idea di proporre diverse visioni sul panorama artistico mettendo al centro i protagonisti di quest’ulti- mo ci risulta la più diretta ed efficace sia per- chè ci permette di mettere in luce una visione d’insieme più variegata e “reale” sullo stato delle cose ma soprattutto permette ai lettori di avere dei riferimenti più vicini alla loro realtà. Inoltre questa componente ci permette di avere un for- mat originale e meno legato al metodo tradizio- nale di redarre un magazine. 04. Sviluppo Progettuale: Esigenze e requisiti 50 Politecnico di Torino 04. Sviluppo progettuale: Esigenze e requisiti 51
1.2 Esigenze e requisiti: 1.3 Esigenze e requisiti: Utenza d’uso Produzione e distribuzione Definito il concept nelle sue linee di massima ora A seguito della ricerca effettuata su vari casi è necessario definire i requisiti dell’utenza finale. studio rilevanti dal punto di vista della produ- A fronte di quella che è stato lo studio attorno zione e considerando i requisiti dell’utente sia- allo user e l’elaborazione di profili di user perso- mo arrivati ad una sintesi: nas abbiamo definito i seguenti requisiti: Portabilità Utilizzo minimo di componenti Basso prezzo Utilizzo minimo di lavorazioni Affordance nell’interazione Materiali durabili Accessibilità nell’acquisto Costi ridotti di produzione 52 Politecnico di Torino 04. Sviluppo progettuale: Esigenze e requisiti 53
1.1 Dimensioni e formato: Analisi Partendo dalle considerazioni fatte sui requisi- un formato di un magazine tradizionale e quello ti, sono stati presi in considerazioni prodotti (e di essere infilato in uno zaino/borsa senza che la quindi formati) con cui l’utente finale si inter- rilegatura o la copertina si danneggino a contat- faccia spesso, sui banchi di scuola o dell’univer- to con altri oggetti. sità. A seguito di queste considerazioni si è procedu- I requisiti di base principali sono quello di avere to a sviluppare due proposte. un formato ridotto, tascabile, lontano quindi da 04.1 Dimensioni, Materiali e Prestazioni 54 Politecnico di Torino 04.1 Dimensioni, materiali e prestazioni 55
1.2 Dimensioni e formato: Proposte Proposta A Proposta B La prima delle due strade percorribili per il riali, la spirale che oltre ad essere un elemen- La seconda delle due proposte invece fa gravi- leria (graffette o clips) permettendo al lettore di prodotto magazine è quella di realizzare a tutti to di rilegatura, permette di poter usare carte tare l’intera rivista su un interazione data dalle preservare e portare con sè la rivista adoperan- gli effetti un bloc-notes, oggetto con il quale lo con proprietà diverse da loro, permettendoci di piege e dai tagli di un singolo foglio di formato do degli strumenti comuni e reperibili. Inoltre user finale è solito interfacciarsi. La fruizione accentuare una possibile esperienza tattile e di A3, le quali permettono una divisione originale partendo da un A3 per poi ridursi al minimo in del prodotto è verticale e su una sola pagina per poter anche rimuovere i fogli senza troppe pro- delle sezioni della rivista e che simulano un per- A6, la rivista offre anche una possibilità di svi- volta, traendo anche qui spunto da oggetti usa- cedure, stimolando l’interattività col prodotto corso interattivo, riducendo al minimo le lavo- lupparsi in scale diverse e di fornire letture dif- ti frequentemente dai potenziali lettori (ebook, finale. razioni e annullando la rilegatura. Quest’ultima ferenti pur sacrificando la possibilità di avere smartphones etc.). Per quanto concerne i mate- può essere integrata tramite elementi di cancel- un numero più alto di pagine. • Formato A6 • Separazione e organizzazione tramite pieghe • Rilegatura essenziale ma funzionale • Uso minimo di lavorazioni • Utilizzo di materiali diversi • Sviluppo su scale diverse • Rimozione di pagine Lato A 1 2 3 4 5 6 7 8 * Lato B 1 3 5 9 10 9 13 14 10 F 6 7 2 4 6 11 12 11 15 16 12 56 Politecnico di Torino 04.1 Dimensioni, materiali e prestazioni 57
Scelte dei materiali e 1.3 delle lavorazioni La scelta si è orientata verso la prima proposta in quanto è risultata la soluzione con un’orga- nizzazione semplificata e senza una quantità li- mitata di contenuti utilizzabili. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del progetto, abbiamo scelto di stampare in mo- nocromia per ammortizzare i costi, ma allo stes- so tempo conferire un’immagine caratteristica attraverso la scelta di una carta colorata e ma- terica che dia rilevanza al progetto nonostante l’assenza di colori. Questa lavorazione caratte- ristica del settore delle autoproduzioni edito- riali ha un’attitudine simile a quella che si può trovare nella stampa in risograph, anche questa molto sfruttata nel settore delle fanzine, ne è un esempio la fanzine personale dell’artista ameri- cano Joe Kral. Oltre alla scelta della carta, è rilevante il tipo di rilegatura, ossia la spirale metallica, scelta che permette di: ammortizzare i costi di produzio- ne, semplificare e ridurre le lavorazioni neces- sarie, poter progettare la rivista senza il limite di un numero di pagine definito dalle quartine, e conferire alla rivista un’ identità ed un aspetto riconoscibile. 04.2 Redazione: Identità, Format e Visual 58 Politecnico di Torino 59
1.1 Identità: Naming, 1.2 Identità: Logo e logotipo vision e claim Definite le scelte sul formato e sui materiali, ci si è concentrati sull’identità visiva del progetto. Collegandoci alla ricerca fatta sull’informazione ci si è concentrati sul “fornire un punto di vista alternativo” sull’arte e sulla cultura e da qui na- sce il naming “Side View” (ovvero vista laterale). La vision del progetto editoriale vuole comuni- care il proprio punto di vista non convenziona- le e spostare il focus su aspetti poco affrontati od originali attorno al panorama artistico delle nuove generazioni. Infine il claim, che cambia a seconda del tema affrontato nelle monografie e ha sempre la stes- sa struttura: “dall’arte al mestiere” - “dall’oggi al domani”... Schizzi e idee preliminari del logo finale Naming: side view Claim: “dall’arte al mestiere” 60 Politecnico di Torino 04.2 Redazione: Identità, format e visual 61
1. 3. 1 1 2 2 3 3 2. 4. Composizione tecnica del logo forma finale del logo con in- dicazioni sul numero e la data d’uscita della rivista. l.1 0° o V glio Lu 21 20 € 00 0, 30° 45° 62 Politecnico di Torino 04.2 Redazione: Identità, format e visual 63
100% side view Logotipo: abcdefghijklmno 80% pqrstuvwxyz123 Font: Gangster Grotesk 4567890!%&@$ 50% 30% 64 Politecnico di Torino 04.2 Redazione: Identità, format e visual 65
1.2 Formato 1.3 Progettazione grafica Il motivo trainante del progetto è quello di in- che un’altra ma anzi mettere il lettore e il suo ba- Per poter inserire le interviste nel giusto conte- puntanto tutto sui blocchi testuali che occupa- tervistare gli addetti ai lavori, o quelli che vivono gaglio culturale in discussione o fornire dei mo- sto visivo abbiamo ricercato, consultando le rivi- no gran parte della pagina ma che si alternano il tema da vicino fornendo al lettore quanti più delli ai quali si possa sentire vicino ed ispirarsi. ste indie più vendute, quali fossero le tendenze, invece a soluzioni che isolano l’elemento foto- punti di vista possibile. Le interviste avranno delle domande pre-impo- gli stili e le soluzioni adottate più utilizzate. grafico e che mostrano il repertorio, l’artista o L’intervista/reportage è uno strumento che state ed uguali per tutti gli intervistati, per ac- Essendo un progetto indipendente a tutto ton- delle situazioni a cui quest’ultimo fa riferimento. nel contesto in questione ci possono fornire uno centuare le differenze o le similitudini tra le loro do, quindi anche sotto l’aspetto editoriale, ab- spaccato più reale e diretto di opinioni, espe- risposte. biamo deciso di adottare un layout essenziale, rienze e sentimenti dell’intervistato. L’obiettivo non è quello di filtrare o modificare certe rispo- ste od opinioni per far valere un idea piuttosto 66 Politecnico di Torino 04.2 Redazione: Identità, format e visual 67
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