Un blog aziendale Perché aprire - LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING

Pagina creata da Pasquale Ferrari
 
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LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING

Perché aprire
un blog aziendale
Analisi dei pregi (molti) e difetti (pochi) di un buon blog aziendale.
Magari il vostro?
✒Sara Paleari
                        Aprire un blog aziendale è uno dei primi           di appartenenza: i blog e le blogger più fa-
                        consigli su cui si trovano in unanime ac-          mose fra il pubblico femminile risultano
                        cordo gli opinionisti che si occupano di           infatti quelli che parlano di ricette, moda
                        marketing sul web e della sua integrazio-          e make up, mentre per i maschietti l’offer-
                        ne con la piccola e media impresa: social          ta di blog si aggira ancora attorno ai vec-
                        media manager, consulenti SEO, pr e mar-           chi cliché di “donne e motori”.
                        keting advisors, agenzie e esperti di comu-        La componente femminile è molto forte,
                        nicazione, tutti concordano nel consiglia-         sui blog, forse perché questo mezzo più di
                        re, come parte integrante della strategia di       molti altri si avvicina e accomuna molto
                        comunicazione di un’azienda, l’apertura di         sulla pratica sociale che è stata per mil-
                        un blog aziendale secondo le regole e i            lenni l’unico modo di fare esperienza del
                        modi della comunicazione web 2.0.                  mondo “al di fuori delle quattro mura di
                        Un blog aziendale ben scritto, curato, che         casa”, ovvero la “chiacchiera da piazza”,
                        comunica costantemente e stimola il dia-           o “da mercato”.
                        logo, la condivisione di contenuti, e persi-       E se da un lato il blog si può assimilare al
                        no le critiche positive, è in grado di attira-     proprio antenato illustre – il forum di di-
                        re nuovi contatti e di fidelizzarli oltre il li-   scussione – dall’altro la sua forza sta nel-
                        mite della “moda” di pochi mesi, e conqui-         la componente più marcatamente infor-
                        stare clienti entusiasti, che parlano bene         mativa che di conversazione, che permet-
                        dei prodotti e dell’azienda, li consigliano        te al blog di diventare strumento di ele-
                        agli amici, se ne fanno loro stessi promo-         zione per la comunicazione di una azien-
                        tori. Insomma: il blog fa bene all’azienda.        da che vuole promuovere i propri prodot-
                                                                           ti e servizi. Senza però troppo esagerare.
                        Blog: origini del fenomeno
                        È forse per questo che si parla di un feno-        Blog e Product Placement
                        meno di massa, che attira ormai milioni            Infatti, la componente principale del mo-
                        di lettori e commentatori abituali, costi-         mento di successo che stanno vivendo i
                        tuendo una vera e propria community vir-           blog (aziendali e non) negli ultimi anni, è
                        tuale di condivisione delle notizie e dei          il contenuto, oltre che la sua forma: e un
                        contenuti più variegati.                           buon contenuto non può prescindere dal-
                        Se infatti si dividono equamente fra il            le poche e semplici regole di scrittura che,
                        pubblico ambosessi le preferenze verso i           fra l’altro, impongono di non esagerare
                        blog di informazione e para-informazione           con il product placement, poiché lo stesso
                        (contenitori di news e cronaca sullo stile         pubblico che si può fare promotore di un
                        di veri e propri TG online che funzionano          prodotto, può allo stesso momento rag-
                        24 ore su 24 non stop), d’altra parte è an-        giungere un livello di saturazione da infor-
                        che curioso notare come i comportamen-             mazioni (e insistenza) che può provocare
                        ti di lettura dei blog si uniformino agli          l’effetto opposto... e farglielo odiare.
                        schemi classici di interazione e di attribu-       Anche la pubblicità del prodotto dunque
                        zione degli interessi a seconda del genere         assume toni più smussati, viene “mimetiz-
                                                                           zata”, anche se dichiarata, e vira verso il
                                                                           contenuto e l’utilità (del prodotto stesso e
Il blog non può sostituire il sito aziendale e                             del contenuto).
                                                                           Inoltre, non va dimenticato che presenta-
viceversa, il sito non riesce a raggiungere le                             re il proprio prodotto o servizio su un
stesse performance di un buon blog aziendale                               blog e chiedere al proprio pubblico “cosa

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LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING

                                               Un blog aziendale ben scritto, che comunica
                                               costantemente, stimola il dialogo e persino le
                                               critiche positive, è in grado di attirare e
                                               fidelizzare contatti oltre il limite della “moda”
ne pensa” è un’ottima (e gratuita!) occa-
sione per testarne comodamente in house
l’efficacia direttamente sul target ideale:       lando esageratamente le proprie inten-
saranno le persone effettivamente inte-           zioni (la vendita) o le proprie mancanze
ressate ad approdare sul blog, a provare il    • Negare al lettore il diritto di dire la pro-
prodotto o servizio, e la loro opinione, i        pria: vedere presi in considerazione la
consigli e le critiche possono essere una         propria esperienza ed i pro-
risorsa inestimabile da cui attingere per         pri commenti fa sentire im-
mantenere il livello di prestazione del ser-      portanti, e si è più disponi-
vizio in grado di soddisfare la propria           bili a condividere contenuti
clientela di riferimento.                         per cui si sente di aver dato
                                                  un contributo
Quello che un buon blog                        • Riproporre gli stessi conte-
aziendale deve fare                               nuti del sito aziendale senza
Questo è dunque ciò che un buon blog              variarli, approfondirli, o mi-
dovrebbe fare:                                    gliorarli
• Individuare il proprio cliente finale        Il blog aziendale, infatti non è
  ideale, e costruire i propri contenuti su    il sito internet di un’azienda.
  di lui                                       Può esserne integrato all’in-
• Parlare di uno o più prodotti, ma senza      terno, o può risiedere su una
  mai dimenticare l’utilità che ne può de-     piattaforma esterna che lo
  rivare, non tanto all’azienda, quanto al     ospita (i vari Wordpress,
  cliente finale                               Blogger, Google), ma non può
• Parlare anche di altri prodotti, per favo-   sostituire completamente il
  rire il confronto e il dialogo, persino la   sito aziendale. Non ne ha la
  critica (purché positiva)                    stessa efficacia, così come vi-
• Stimolare il lettore all’azione, al com-     ceversa il sito aziendale non
  mento, alla condivisione, ed a continua-     riesce a raggiungere le stesse
  re la propria esperienza all’intero del      performance di un buon blog
  blog (rimandarlo ad altri articoli e ap-     aziendale.
  profondimenti, creare una rete di con-
  versazioni attorno all’oggetto) o verso      Blog e sito aziendale:
  altre fonti autorevoli                       che differenza c’è?
• Fare di oggettività, trasparenza e onestà    Concetti che sembrano scon-
  il proprio vessillo                          tati e invece non lo sono: il
Forse l’ultimo punto suona troppo buoni-       blog aziendale è solo una del-
sta o utopistico, ma non bisogna dimenti-      le componenti della strategia di comuni-
care che non c’è peggiore danno di imma-       cazione aziendale, di cui fanno parte in
gine di quando si viene “pizzicati” a fare     parallelo anche il sito aziendale, le pagine
qualcosa di scorretto: recuperare terreno      sui social, le pubblicità su carta e sugli al-
a quel punto diventa un salasso di energie     tri mezzi di comunicazione, il reparto
e investimenti in grado di dare il colpo di    vendite, e via dicendo.
grazia anche alla reputazione della mi-        Forse la metafora del parallelo non rende
gliore azienda.                                bene l’idea quanto la metafora della rete,
Per contro, questo è quanto un buon blog       dove ogni nodo è correlato all’altro e i
non dovrebbe fare:                             collegamenti sono a più punti. O forse è
• Parlare ossessivamente e ripetutamente       bene pensare ad una tavola imbandita
  dei propri prodotti                          con numerose prelibatezze, e dove per
• Parlare male dei concorrenti o ignorar-      ciascuna portata esiste la posata corri-
  ne l’esistenza (anche loro possono esse-     spondente: l’intero banchetto (la strategia
  re un’ottima fonte gratuita di indicazio-    aziendale completa) può essere gustato
  ni su cosa fare... o non fare)               interamente solamente affidandosi a tutto
• Trattare il lettore come se fosse uno        l’armamentario di posateria disponibile.
  sciocco credulone, che beve passiva-         Rinunciare anche ad una sola, piccola po-
  mente i contenuti che gli si sommini-        sata (la forchetta del dolce) significa ri-
  strano, e tentare di ingannarlo dissimu-     nunciare al dolce, appunto.

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LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING

                       Riassumendo, il blog rispetto                    ti, con un comportamento di navigazione
                       a un sito è:                                     on site esemplare: approfondiscono, se-
                       • più interattivo, non statico                   guono i collegamenti fra gli argomenti e
                       • tutto contenuto, idee, opinioni, chiac-        gli articoli, esplorano, stimolano la di-
                         chiera virtuale, illustrativo, colloquiale     scussione, si lasciano raccontare le novi-
                       • amichevole: viene percepito come un            tà dell’azienda e ne sono realmente inte-
                         mezzo “caldo” di comunicazione                 ressati.
                       • un servizio di messaggeria istantanea e
                         di contatto diretto con i propri lettori       Blog interno o blog esterno?
                       • notifica ai lettori l’inserimento di un        Questo il dilemma
                         nuovo contenuto, stimolandoli a visita-        Appurato dunque quali sono le aspettative
                         re con frequenza le proprie pagine             realistiche di successo di un blog azienda-
                       • se aggiornato frequentemente, garanti-         le e le tempistiche entro cui aspettarsi un
                         sce un migliore posizionamento sui mo-         minimo di ritorno dell’investimento (che è
                         tori di ricerca e maggiore visibilità          già virtualmente quasi pari a zero), resta
                       • potenzialmente virale                          un solo dubbio da sciogliere: è meglio sce-
                       • comunica istantaneamente con altri             gliere un blog esterno o dedicare un’area
                         strumenti web: permette di condividere         all’interno del sito aziendale?
                         sulle pagine social i contenuti, amplifi-      Ebbene, come in tutte le cose, la risposta
                         cando il ricircolo virtuoso del contenuto      non è mai univoca e dipende da un insie-
                       • a costo zero: aprire e mantenere un            me molto eterogeneo di fattori, che van-
                         blog non richiede la presenza di un            no dal tipo di investimento che si deside-
                         webmaster, fee di hosting o spese di           ra fare, dal tipo di prodotto o servizio che
                         manutenzione                                   si vuole “vendere” (il prodotto è “blogga-
                                                                        bile?” – ovvero appetitoso –, di interesse
                       Numerosi i pregi ma...                           comune, innovativo?), dal tipo di rappor-
                       quali i difetti?                                 to che si vuole creare fra sito e blog (di-
                       L’unica “pecca” in questo elenco di virtù e      stanza o quasi-identità?), dagli obiettivi
                       potenzialità, sembra dunque essere l’inve-       della strategia di comunicazione che si
                       stimento, cognitivo e di risorse, necessa-       desidera mettere in atto (diversificare o
                       rio per valutare, aprire e soprattutto man-      partire da zero?), dal momento nel ciclo
                       tenere nel tempo un blog aziendale. E            della vita che l’azienda o il prodotto stan-
                       non si parla di investimenti monetari,           no vivendo, dalle statistiche raccolte e da
                       bensì dell’onere psicologico di dover for-       quelle che si vorrebbero migliorare (link
                       nire un contenuto di qualità con costanza        building? Traffico verso il sito? Communi-
                       nel tempo, per “nutrire” l’affamato (di co-      ty building? Ricerca nuovi clienti?), e per-
                       noscenza) blog aziendale.                        sino dal “sentimento” del momento (sono
                       Il tutto a fronte di una lenta, lentissima,      sicuro di voler integrare un blog nel mio
                       quasi sconfortante (ma costante) cresci-         sito o il sito mi piace così come è e voglio
                       ta, che comincerà a fruttare risultati con-      solo fare un “esperimento”?).
                       creti solo dopo il festeggiamento del pri-       Se però la risposta all’ultima domanda è
                       mo compleanno del blog.                          “voglio fare un esperimento”, il consiglio
                       Tale investimento in termini di risorse, in-     sin da subito è: astenersi perditempo. Il
                       terne o esterne, da formare o cui affidare il    blog aziendale è una faccenda seria, an-
                       progetto, sarà infallibilmente e ampiamen-       che se parla in maniera divertente e ami-
                       te ripagato, tuttavia, una volta che il siste-   chevole: è business, ed è meglio non di-
                       ma comincerà a funzionare a pieno regi-          menticarlo.
                       me. In termini di ritorno di immagine, di        Qualora invece siano chiare le risposte al-
                       crescita della reputation aziendale sia fisi-    le altre domande, si è pronti per valutare i
                       ca che online, in termini di ranking e visi-     pro e i contro nella scelta di un blog inter-
                       bilità sui motori di ricerca (che sempre più     no al sito aziendale oppure ospitato su
                       privilegeranno il contenuto e la strategia di    piattaforma esterna.
                       linking), e di conseguenza in termini di nu-
                       mero – e ancor più di qualità – di link e        Blog su sito aziendale
                       contatti portati al sito aziendale.              Scelta adatta a chi pensa seriamente di
                       Contatti consapevoli, altamente fidelizza-       fare un investimento su un blog a tutto

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LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING

                                                anche se parla in maniera divertente e
                                                amichevole il blog aziendale è un business, non
                                                un esperimento. Astenersi dunque perditempo
vantaggio del sito aziendale, dei prodotti
e servizi ivi presentati, della credibilità e   • Condivisione, commenti, interazione:
della reputation del marchio aziendale, e         non permette di “mascherare” commen-
a chi cerca un modo per “rivitalizzare” o         ti o impedire la conversazione. I flussi
dare una nuova immagine più dinamica e            di comunicazione devono essere quanto
coinvolgente della propria azienda, mar-          più trasparenti possibili (fatta salva la
chio, prodotto o servizio.                        necessità di pre-approvare ogni com-
I pro:                                            mento per evitare spam e hackeraggio,
• Il traffico generato: l’integrazione nel        e purché lo step approvazione non vada
  sito permette di sfruttare al 100% la pre-      a togliere immediatezza alla conversa-
  senza del blog per attirare traffico sul        zione – ci vuole tempismo nel risponde-
  sito.                                           re ai propri commentatori).
• Stile e argomenti: essendo integrato nel      • SEO: andare ad ampliare troppo gli ar-
  sito ne condivide lo stile e l’apparenza,       gomenti di cui si parla può risultare
  rende più immediato il riconoscimento           dannoso ai fini del posizionamento e
  nel lettore. Approfondisce contenuti e          della riconoscibilità agli occhi dei moto-
  utilizza un linguaggio e delle tempisti-        ri di ricerca, soprattutto in questo fran-
  che di aggiornamento differenti, ovvero         gente in cui ancora non è ben chiaro il
  in tempo reale rispetto agli altri conte-       ruolo dei nuovi algoritmi di sorveglian-
  nuti su sito che invece sono statici.           za Penguin e Panda, o se nel futuro con-
• Immagine: fornire contenuti di qualità,         tinuerà ad essere il contenuto il primo
  dinamici e condivisibili permette di mi-        driver di posizionamento, oppure le at-
  gliorare l’immagine generica del sito,          tività di linking.
  dell’azienda e del brand per cui “parla”      Nota bene: un blog integrato nel sito
  il blog.                                      aziendale... è per sempre. O quasi.
• Condivisione, commenti, interazione:
  dinamicizza la conversazione sulla piat-      Blog su piattaforma esterna:
  taforma, si rende disponibile a intera-       Adatto a chi pensa di ampliare in maniera
  zioni più frequenti e dirette. Il tono del    eterogenea il proprio pubblico e variare
  blog, che deve essere più colloquiale e       la propria conversazione dirigendosi ver-
  amichevole - richiede un copy differen-       so argomenti alieni rispetto alla sfera di
  te rispetto ai contenuti di vendita del re-   interazione ordinaria del sito aziendale, a
  sto del sito: la giustapposizione di stili    chi si vuole occupare “di tutto un po’”, a
  diversi contribuisce a rendere un’imma-       chi vorrebbe “mantenere le distanze” fra
  gine positiva del blog (che ammorbidi-        il sito e il blog pur mantenendo la ricono-
  sce la linea di comunicazione pubblici-       scibilità del brand su entrambe, a chi si
  taria “standard”) e del sito in generale      affaccia sul mercato con un nuovo servi-
  (capace di ospitare più punti di vista e      zio, prodotto o azienda e cerca un modo
  più “voci”). Ne risulta una percezione        “easy” di fare comunicazione alternativa.
  positiva di “vicinanza” e di “compren-        Al contrario che nel caso precedentemen-
  sione verso l’utente finale” che si sente     te descritto, un blog esterno può essere
  importante, preso in considerazione e         chiuso in qualsiasi momento senza trop-
  interpellato dall’azienda.                    po danno di ritorno sull’immagine del sito
• SEO: beneficia del posizionamento Seo e       internet (a parte la perdita quasi totale
  dell’autorità del sito in cui è inserito.     dei contatti già generati che difficilmente
  Può contribuire ad ampliare il posiziona-     seguiranno lo spostamento verso un’altra
  mento su keyword differenti ma correla-       piattaforma che non dia gli stessi servizi
  te al core business del sito aziendale.       del blog).
I contro:                                       I pro:
• Interconnessione: a pagamento, dipen-         • Traffico generato e visibilità SEO: il
  de dall’attività di costruzione pagina           blog che si basa su una piattaforma
  dell’agenzia/webmaster che ha in carico          esterna come Wordpress, ne beneficia
  la gestione del sito internet.                   in visibilità – soprattutto SEO – ma se
• Stile e argomenti: la differenza di tono         ne generano statistiche separate. Diven-
  fra la parte blog e la parte istituzionale       ta un nuovo canale di origine e destina-
  può sembrare un contrasto.                       zione di traffico. E paradossalmente,

                                                                                                7-8 2013
                                                                                      www.mastermeeting.it   119
LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING

 I numeri del fenomeno
 Comportamenti e trend dell’utilizzo dei blog in azienda sono stati
 analizzati nello studio “Utilizzo del blog aziendale in Italia” (a cu-
 ra di A.Beltrami per Pmi Tecnologie - www.blogaziendali.com e
 www.pmi.it), che fotografa lo stato dell’arte del Corporate Blog-          Presenta contenuti accattivanti, un look
 ging nel periodo agosto- dicembre 2012, prendendo in esame un              dinamico e piacevole, invoglia alla let-
 campione di 207 fra aziende a professionisti attivi in Italia nel B2B      tura “leggera” e spensierata. Permette
 e B2C.                                                                     di presentare prodotti o servizi azienda-
                                                                            li in maniera lievemente più dissimulata
 I dati sull’utilizzo:                                                      che all’interno del sito aziendale: anche
 • l’86% del campione utilizza il blog aziendale o è propenso a             se il cliente finale comprende che si
   estenderne l’uso del blog aziendale anche a fronte di anche con          tratta di una strategia di posizionamen-
   un incremento di investimenti dedicati.                                  to prodotti, l’audience è in questo caso
 • Il 46% ha scelto di integrare il blog dentro il proprio sito azien-      più “accomodante” e tollerante.
   dale: a fronte di un costo contenuti, influisce positivamente sulla    • Condivisione, commenti, interazione:
   visibilità e sulla percezione del lettore.                               si rende disponibile a interazioni più
 • Il 34% ha scelto una piattaforma gratuita per implementarlo,             frequenti e dirette, ma che si svolgono
   mentre il 20% un dominio proprietario ma diverso dal proprio             su un canale a parte rispetto a quanto
   sito.                                                                    avviene sul sito aziendale o sulle pagi-
 La motivazione:                                                            ne social dell’azienda, che vengono uti-
 • il 61% degli intervistati adduce il generico “sfruttare ogni possi-      lizzate come altoparlanti per la diffu-
   bilità offerta da internet” come motivazione principale dell’aper-       sione in contemporanea dei contenuti
   tura del blog aziendale, mentre utilizzare il blog per Lead Gene-        pubblicati (un’ottima vetrina a loro vol-
   ration o per alimentare il passaparola (PR) sono obiettivi specifi-      ta non solo per i contenuti statici del si-
   ci che solo il 20% degli intervistati ha indicato.                       to ma per quelli dinamici del blog). Ri-
                                                                            mane la percezione positiva di “vici-
 I dati sul pubblico utenti:
                                                                            nanza” e di “comprensione verso l’uten-
 • nel 56% dei casi, il destinatario dei contenuti del blog aziendale
                                                                            te finale”.
   è il consumatore finale, mentre nel 17% dei casi l’azienda si ri-
                                                                          • Interconnessione: facilmente intercon-
   volge tanto ad un pubblico B2C quanto B2B. Solo nel 17% dei
                                                                            nesso tramite link e bottoni follow con
   casi il blog aziendale si rivolge esclusivamente ad un target busi-
                                                                            tutti i social network, e tramite link o
   ness.
                                                                            banner con il sito aziendale. La soluzio-
 I dati sulla frequenza di pubblicazione:                                   ne di integrare su sito aziendale una fi-
 • il 17% delle imprese pubblica contenuti 1 volta al mese o meno,          nestra che riporti in tempo reale il flus-
   con risultante grave danno di immagine; il 45% delle imprese             so di comunicazione dal blog (ultimi ar-
   invece pubblica 1-3 post al mese, il 14% riesce a produrre 1             ticoli, tweet, etc.) è un’ottima soluzione
   contenuto a settimana e il 24% anche di più.                             di compromesso, ma richiede un inve-
                                                                            stimento in termini di programmazione
 Per quanto riguarda il numero di ore impiegate nel mantenimento
                                                                            web.
 del blog, quantificazione di ore-uomo impiegate per mantenere il
                                                                          I contro:
 blog consente di calcolarne il ROI. Il 73% degli intervistati dedica
                                                                          • Visibilità e SEO: la visibilità dipende in
 meno di 3h al mese a fronte di un 18% che arriva alle 3h e di un
                                                                            gran parte dalla piattaforma ospitante,
 9% che vi spende fino a 1h a settimana.
                                                                            che proporrà a suo esclusivo e insinda-
 Criticità e pratiche di gestione:                                          cabile giudizio il blog agli altri utenti
 • la maggiore criticità nella gestione risulta la produzione dei con-      blogger e al pubblico in generale (pagi-
   tenuti (38%), seguita dalle strategie di promozione (30%) e dal-         ne con la selezione blogger del giorno,
   l’impegno per la moderazione (16%). Solo il 15% delle imprese            della settimana o del mese, trend di di-
   intervistate, però, delega l’attività a community manager profes-        scussione, blogger più famosi, pagine
   sionisti.                                                                con più follower, etc.)
                                                                          • Stile e argomenti: lo stile è completa-
                                                                            mente customizzabile ma, a meno di
                              può arrivare a generare più traffico (più     non servirsi della stessa piattaforma
                              costante e con favolosi tempi di perma-       ospitante/agenzia grafica, lo stile del
                              nenza che superano le decine di minuti)       blog non sarà mai identico a quello del
                              rispetto al sito aziendale.                   sito. Lo scollamento di percezione va
                            • Stile e argomenti: lo stile è completa-       scelto come strategia, non subìto come
                              mente customizzabile, ma più semplice         compromesso.
                              e immediato, essenziale, rispetto allo      • Immagine: quasi completamente avul-
                              stile di un qualsiasi sito aziendale che      so dal sito aziendale, può parlare per
                              abbia un certo grado di articolazione.        lui, ma NON è il sito aziendale.         ■

              7-8 2013
     120      www.mastermeeting.it
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