" LA GESTIONE DEI BILANCI DI SALUTE" - CESPER

Pagina creata da Andrea Spada
 
CONTINUA A LEGGERE
1

                         " LA GESTIONE DEI BILANCI DI SALUTE"
Programma del corso Master per Animatori di formazione e del corso periferico per i
                        Pediatri di famiglia del Veneto

Obiettivi
1) Riesaminare la pratica professionale in tema di Bilanci di Salute (BS)
2) Aggiornare le conoscenze, le competenze e le abilità necessarie per poter realizzare e
   documentare i bilanci di salute periodici, ed in particolare:
   a) definire le modalità di esecuzione, i contenuti e la tempistica dei BS
   b) uniformare le modalità di compilazione della parte “BS” del libretto sanitario
      pediatrico
3) migliorare la qualità della relazione-comunicazione del pediatra con i genitori e con il
   sistema-famiglia
Prerequisiti
Conoscenze generali in tema di bilanci di salute (studio pre-corso del manuale)
Competenze di tipo pragmatico e relazionale

                                         Prima giornata

h. 8.30               Arrivo dei partecipanti
h. 9           Sessione 1
               Questionari iniziali anonimi (30’)
               sondaggio su cartellone; questionari individuali
               – utilità ed obiettivi dei BS
               – utilità ed obiettivi dei libretti sanitari

               obiettivi della sessione:
               - raccolta delle percezioni dei pediatri discenti circa l’importanza dei BS
               - raccolta delle valutazioni soggettive di importanza e di difficoltà delle varie
               componenti professionali dei bilanci di salute (con score)
               – raccolta dati sulle metodiche seguite e gli strumenti impiegati
               – raccolta dati sui bisogni di formazione “noti”
               - analisi delle aspettative nei confronti del corso
Ore 9.15       Presentazione del corso (materiale a cura di Walter Spanevello):
               - gli antefatti dell’iniziativa formativa
               - obiettivi e metodi di lavoro del Corso (il discente, la sua professione, i suoi
               bisogni formativi al centro del processo didattico; gli handout)
               – contenuti del corso (i contenuti delle varie giornate)
               – struttura:
               a) la 1 a giornata è dedicata al contesto; si conclude con il lavoro di
2

           enucleazione degli elementi “topici” dell’iniziativa
           b) le altre (2a, 3a, 4a e metà della 5 a giornata) sono dedicate a discutere ed
           “esplodere” i contenuti professionali, scientifici ed organizzativi dei vari
           incontri (BS)
           c) una parte del Corso sarà dedicata ad alcune attività cliniche del pediatra
           finalizzate al raggiungimento di obiettivi preventivi particolari: analisi dei
           rumori e dei toni cardiaci (individuazione dei soffi funzionali); esame dei denti
           (identificazione precoce di bambini da inviare in consulenza
           ortognatodontica); manovra di Ortolani (individuazione della DEA); ecc. ecc.
           d) i compiti dei pediatri discenti come “centro” e riferimento della struttura
           dell’intero corso

Ore 9.45   Sessione 2
           Introduzione (materiale a cura di Giampietro Chiamenti):
           Bilanci di salute: un piano programmato di interventi del pediatra di famiglia
           per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza
           obiettivi:
           - illustrare i riferimenti normativi e l’importanza assistenziale del progetto
           “bilanci di salute” per la pediatria di base

Ore 10     I Bilanci di Salute: obiettivi, problematiche, aspetti epidemiologici
           premessa
           I BS hanno una forte impronta “personale” e non sono esenti da problemi di
           ordine generale e specifico.
           Svariati gli obiettivi, tra cui alcuni di ordine tipicamente sociale:
           a) un grande processo conoscitivo di comunità, non ricavabile dalla routine
           professionale ma dall’applicazione rigorosa degli strumenti tipici di una
           ricerca ad hoc
           b) una straordinaria opportunità di educazione e di prevenzione a livello di
           comunità, attraverso la diffusione capillare e sistematica di istruzioni e norme
           date alle singole famiglie (questa parte si affronta nella 2 a giornata)

           presentazione del mandato di lavoro ai gruppi
           definizione dei termini e chiarificazione degli elementi da ricercare ed
           elaborare (cosa si intende per “problematiche generali” e “specifiche”, per
           “costruzione di un sistema informativo”, ecc. ecc.)

           lavoro di gruppo
           a) individuare le problematiche di ordine generale che possono insorgere
           nell’ambito dell’operatività del pediatra di famiglia a proposito di BS; per
           ciascuna, individuare le possibili soluzioni
           b) individuare le problematiche specifiche che possono insorgere nell’ambito
           dell’operatività del pediatra di famiglia a proposito di BS; per ciascuna,
           individuare le possibili soluzioni
           c) nell’ipotesi di dover costruire un sistema informativo sullo “stato di salute
           della popolazione pediatrica”, quali dati pensate di poter fornire? E con quale
           mezzo? E inserito in che modo nell’attività professionale?

           obiettivi
           – prevedere i problemi (generali, specifici) che possono ostacolare i BS per
3

             poterli prevenire con apposite azioni o iniziative, singole o di gruppo
             – condividere il valore della registrazione corretta, costante e completa dei
             dati raccolti durante i controlli periodici dei BS (strumento di tipo statistico e di
             affermazione professionale)

             Lezione conclusiva di sintesi
             proponibile anche una serie di “minilezioni” ciascuna da fare a commento di
             ogni “tappa” del BS

             Nota bene:
             Escludere dall’elaborazione dei gruppi e dalle sintesi didattiche i contenuti di
             educazione sanitaria che sono oggetto di trattazione in una sessione
             dedicata

Coffee-break durante il tempo del lavoro di gruppo

Ore 13       colazione di lavoro

Ore 14       I bilanci di salute: cosa e perché (materiali a cura di Roberto Bussi, Vitalia
             Murgia)
             obiettivo della sessione
             individuare e condividere le finalità ed i contenuti dei BS

             Lavoro in piccolo gruppo
             a) individuare il/gli obiettivi peculiari e rilevanti di ciascuna “tappa” del bilancio
             di salute
             b) elencare gli elementi da ricercare e le domande/manovre da fare, al di là
             della “solita visita”, per evidenziare le situazioni che possono costituire (o far
             sospettare) un rischio importante - e magari prevenibile – per lo sviluppo
             psico-fisico del bambino

             Modalità del lavoro di gruppo
             dare a ciascun piccolo gruppo i due mandati di lavoro sopra indicati
             suddividendo le “tappe” nei vari gruppi (il 1° gruppo comincia dal BS del 1°
             mese, il 2° dal BS del 3° mese, e così via, invitando i vari piccoli gruppi ad
             affrontare anche il lavoro della “tappa” successiva se ne hanno il tempo.

             È importante, nella discussione plenaria e finale, far emergere gli aspetti
             peculiari badando alle “mancanze” più che alle voci “ridondanti”

             Lezione di sintesi finale
             proponibile anche una serie di “minilezioni” ciascuna da fare a commento di
             ogni “tappa” del BS

             Consegna di handout:
             copia delle “griglie” contenenti – per ciascuna tappa dei BS - gli argomenti da
             trattare, le manovre da eseguire, gli strumenti da impiegare, i segni da
             ricercare.
Ore 17.50    Conclusione della giornata del corso e valutazione formativa
4

                                    Seconda giornata

Ore 8.45    Registrazione dei partecipanti
Ore 9.00     Sessione 3
             LA COMUNICAZIONE PEDIATRA-FAMIGLIA; IL COUNSELLING
             (materiali a cura di Michele Gangemi e Claudio Chiamenti)

            obiettivi:
            1) evidenziare l’importanza della comunicazione per la creazione del
            rapporto di fiducia
            2) migliorare le conoscenze di base sulla comunicazione e sul counselling

            Questionario su tabellone
            proporre alcune definizioni di “Comunicazione”

            Introduzione
            – Premessa sulle motivazioni e sugli obiettivi della Sessione
            – Video
            – Commenti “al volo” sulle risposte date sul tabellone
            - Commenti sugli aspetti di comunicazione che emergono dal video
            – Definizione di Comunicazione; contenuto e relazione; messaggi verbali e
            non verbali; obiettivi della Comunicazione… (lucidi) 45’

10.00-11     Lavoro in gruppo su casi descritti, focalizzato al “processo” della
             comunicazione - 1 caso per gruppo
             Caso 1. “La presa in carico”
             Obiettivi del caso:
             - importanza dell’ascolto attivo
             – importanza di inserire domande “aperte”…
             - importanza di saper vedere “con gli occhi dell’altro”

            Caso 2. “bambina cambio nome”
            Obiettivi del caso:
            - importanza dell’ascolto attivo
            – importanza di inserire domande “aperte”…
            - importanza di saper vedere “con gli occhi dell’altro”

            Caso 3. “Male alle orecchie e mal di pancia”
            Obiettivi del caso:
            1. Importanza di individuare gli obiettivi del colloquio
            2. Gestione di peculiarità relazionali del colloquio in pediatria (interlocutore
            indiretto)

Coffee-break durante il tempo del lavoro di gruppo

11-13        Plenaria - discussioni e sintesi didattiche finali, suddivise per ciascun caso e
             presentando alla fine di ogni caso un set di lucidi con le “sintesi didattiche”
             - tecnica di conduzione di un colloquio: ascolto attivo, imparare a far
             domande.
5

              - Le base teoriche della comunicazione

Consegna di handout
            “Il primo colloquio”, “Parlare con l’adolescente”, “Glossario”, libro Gangemi

Ore13        Colazione di lavoro

Ore 14.30    Sessione 4 - L’EDUCAZIONE SANITARIA: I CONTENUTI
             (materiali a cura di Roberto Bussi, Vitalia Murgia)
             Obiettivo:
             Condividere i contenuti dell’attività di educazione alla salute realizzata dal
             pediatra ed i tempi di presentazione di questi ai genitori
             Premessa (15’):
             “I BS … costituiscono una straordinaria opportunità di educazione alla salute
             a livello di comunità, attraverso la diffusione capillare e sistematica di
             istruzioni e norme date singolarmente alle famiglie…”
             Ci si sofferma in particolare su 3 argomenti in quanto su di essi esiste il
             maggior consenso

15.00-16.30 Lavoro in gruppo:
             1a parte - “Elencare i contenuti educativi (elenco degli argomenti) da inserire
             nel corso dei vari incontri previsti dai BS, tappa per tappa” - (1-2 bilanci di
             salute per gruppo) – 15’

              2a parte - Sviluppare i seguenti mandati:
              “Dovendo parlare ai genitori di prevenzione degli incidenti, elencare:
                  a) i messaggi educativi principali da trasmettere
                  b) i possibili problemi/contestazioni
                  c) le soluzioni da proporre
              “Dovendo parlare ai genitori di allattamento al seno, elencare:
                  a) i messaggi educativi generali da trasmettere
                  b) i messaggi specifici principali su cui soffermarsi tappa per tappa
                  c) i possibili problemi e le contestazioni
              “Dovendo parlare ai genitori di vaccinazioni, elencare:
                  a) i messaggi educativi principali da trasmettere
                  b) i messaggi specifici principali su cui soffermarsi
                  c) i possibili problemi e le contestazioni
              Assegnare un argomento ogni due-tre gruppi (60’)
              (pausa caffè durante il lavoro di gruppo)

16.30-18.00 Plenaria e sintesi didattiche
             1 – in modo rapido si illustrano i lavori del primo mandato; si conclude
             proiettando l’elaborato del team teaching, con commento rapido
             2 – Invitare i portavoce dei gruppi di lavoro ad esporre (in modo veloce e
             senza entrare nei particolari delle spiegazioni) le liste delle risposte ai vari
             punti. Suddividere i punti per gruppi in modo da evitare duplicazioni di cose
             già esposte. Nel caso di 2 gruppi con lo stesso mandato, chiedere al
             secondo di esporre le sole differenze. L’esperto/animatore interviene alla fine
             di ogni mandato per commentare le sole parti sbagliate, carenti o incomplete.
6

Consegna di handout (linea guida sull’allattamento al seno, libro Venturelli sull’educazione
            sanitaria)

Conclusione della giornata del corso e valutazione formativa

                                        Terza giornata

Ore 8.45     Registrazione dei partecipanti
Ore 9.00     Sessione 5 -
             IL DISAGIO PSICO-SOCIALE: UNA POSSIBILE AREA DI INTERVENTO
             DEL P.D.F.?
             (materiali a cura di Mirella Finco)
              Obiettivi
              1. identificare tempestivamente i segni di trascuratezza, maltrattamento
                 (fisico o psichico) e di abuso sessuale
              2. identificare i possibili consulenti utili per la definizione del problema
                 (percorso diagnostico)
              3. identificare le strategie utili/efficaci per poter intervenire sul problema
              4. mettersi in relazione con i Servizi in grado di farsi carico/risolvere il
                 problema
              5. identificare i casi che richiedono la segnalazione alla magistratura ed
                 effettuarla con le modalità previste dalla legge

              Premesse alla Sessione:
              1. Correlazione del Problema disagio psico-sociale con il ruolo professionale
                 del PdF (in che modo e con quali limiti queste problematiche “toccano”
                 l’attività professionale del PdF)?
              2. Difficoltà di linguaggio comune e di definizioni
              3. Esperienza di molti-pochi? Problema per molti-pochi? Bisogno di
                 formazione, e su cosa?
              4. Necessità di acquisire conoscenze specifiche sugli aspetti “diagnostici”
                 del problema (i problemi dei bambini sono sempre “organici”?)
              5. Necessità di acquisire conoscenze specifiche sugli aspetti “terapeutici”
                 del problema (chi fa/può fare cosa)
              6. Necessità di acquisire conoscenze specifiche sui risvolti e sugli atti
                 “legali” in carico al PdF
              7. Esplicitazione degli obiettivi della Sessione

             Note
             – attenzione a mantenere i riferimenti al materiale del Manuale
             – a proposito di interventi “preventivi” del p.d.f. nei confronti del disagio, far
             presente l’importanza dell’attivazione dei servizi sociali, ecc. e,
             principalmente, dell’esaltazione dei fattori “di protezione” (risorse individuali,
             sociali ed ambientali)
             – problemi di privacy/consenso (disagio, maltrattamento…)
             – gli interventi magistrali devono avere finalità di “sistematizzazione” delle
             conoscenze e dei contenuti didattici del caso presentato
             Premessa: 1. Riferimenti professionali (l’approccio “olistico” e “bio-psico-
             sociale”, i compiti previsti da ACN pediatria – PSN - progetto obiettivo
7

               materno-infantile …)
               2. Epidemiologia del problema (questionario e dati da fonti diverse) e di
               alcune malattie “sociali”

9.00-9.15       Introduzione “professionale”
                motivazioni, ruolo… farsi carico del problema; attivarsi per far emergere ed
                individuare i casi di disagio; non aspettare i casi eclatanti
9.15-9.30       Introduzione “scientifica”
                risultati del questionario, note epidemiologiche, dati di confronto con alcune
                problematiche di natura organica
9.30-9.45       Presentazione del lavoro
                casi da risolvere…, attese rispetto al lavoro dei PGA
9.45-11.0     Lavoro in Piccolo Gruppo (pausa caffè compresa)
11-13.0       plenaria:
                 a) presentazione del caso – proposte di soluzione – commenti in plenaria e
                 dibattito con gli esperti
                 b) per ogni caso, lezione di sintesi e di sistematizzazione dell’argomento
13.00-13.30 Conclusioni:
             gli obiettivi raggiunti e il “ruolo possibile/sostenibile” nell’ambito del “disagio”
               Consegna di handout
Colazione di lavoro

Ore 14.30      Sessione 6 - VISTA
       (Materiali a cura di Mario Angi, Barbara Bologna, Vitalia Murgia)
       Riferimenti professionali
       - Indagare sulla presenza di fattori di rischio familiare o personale per problemi di
           vista
       - Individuare evidenti anomalie dell’occhio e annessi
       - Individuare l’ambliopia
       - Valutare il visus
       Obiettivi educativi:
       1) individuare i segnali d’allarme indicativi di problemi di vista personale o di rischio
       familiare (compilazione di un questionario)
       2) eseguire ed interpretare alcuni test strumentali:
       esame della simmetria dei riflessi luminosi corneale (t. di Hirschberg)
       cover test
       red reflex
       stereo test di Lang I e II
       esame del visus mediante tavola optometrica

Ore 14.30      Compilazione questionario di autovalutazione
          Test di autovalutazione-riflessione sui segni anamnestici di allarme/sospetto di
8

        problemi di vista e di familiarità. Le domande del test sono state scelte sulla base
        dei contenuti del questionario da somministrare ai genitori, presente nel manuale.
Ore 14.40 Commento ai quesiti posti nel test e breve discussione in plenaria
Ore 15.00 Lezione introduttiva al lavoro tutoriale:
        presentazione con lucidi degli aspetti pratici nell’esecuzione del Cover test, Red
        reflex, Stereo test, Visus (l’ambiente, gli strumenti, l’esecuzione pratica del test, i
        trucchi per l’interpretazione della risposta allo Stereo test di Lang ecc.)
Ore 15.40 Lavoro tutoriale (oculisti - ortottisti + animatori esperti per apprendimento
        delle manovre: red-reflex, cover test, test di Hirschberg, stereo test, esame del
        visus)
        Dopo aver osservato l’esecuzione pratica da parte dell’oculista si lavora a coppie:
        ogni pediatra fa prima da cavia e poi da esaminatore. Si fa esercizio di
        apprendimento su Cover test e Red reflex.
Ore 17.00 Sessione plenaria guidata
       Si chiede ai colleghi di esprimere, alla luce di quanto sentito, visto fare e provato a
       fare, quali sono le difficoltà nell’applicazione pratica dei test nel corso dei BS, quali
       le perplessità in merito agli strumenti, ai tempi ecc.
        Discussione guidata dall’esperto che sulla base delle domande e/o delle difficoltà
        espresse commenta proponendo soluzioni.
        Consegna di handout
        Conclusione della giornata del corso e valutazione formativa
9

                                         Quarta giornata
Sessione 1
LO SVILUPPO PSICOMOTORIO E RELAZIONALE DEL BAMBINO
    (Materiali a cura di Alda Pellegri, Mariamalia Battaglia, Roberta Luchelli, Lorenza
       Caielli)
    Obiettivi:
       - descrivere le tappe caratterizzanti lo sviluppo psicomotorio e relazionale del
       bambino
       – riconoscere i “bambini che preoccupano” (psicomotorio)
       – riconoscere i “casi che preoccupano” (relazionale; genitore/bambino)
       – riconoscere le situazioni che possono giovarsi di interventi mirati a stimolare il
       bambino e descrivere i consigli da dare ai genitori
       – riconoscere le situazioni (ambiti psicomotorio e relazionale) che richiedono una
       consulenza specialistica
Ore 9.00 - pre-test di autovalutazione
Ore 9.15 – Lezione di introduzione: lo sviluppo psicomotorio
           (diapo 1-14 CDRom) – dr.a Alda Pellegri – 15’
           Lezione di introduzione: l’osservazione della relazione bambino/genitori –
           dr.a Lorenza Caielli – 10’
Ore 9.30 - Lavoro in piccolo gruppo
        Nel corso del bilancio di salute effettuato al………..mese/anno indicare:
        a) un bambino vi “preoccupa” dal punto di vista psicomotorio se…
        b) in quali dei casi suddetti prendete in considerazione una consulenza?
        c) un genitore e/o un bambino vi destano preoccupazione dal punto di vista
            relazionale se notate…
Ore 10.30 – Sessione plenaria (limitare a 15’ il tempo per ciascun gruppo)
         1. Proiezione e rapido commento sulla “normalità attesa PM” per ciascuna tappa
            dei BdS (CDRom dr.a Pellegri);
         2. Presentazione del lavoro di gruppo per la stessa tappa: elementi di allarme;
            punti a) e b)
         3. Commenti del consulente (diapositive scelte dalla sequenza 1-65)
         4. Presentazione del lavoro di gruppo per la stessa tappa: punto c)
         5. Commenti del consulente (diapositive scelte dalla sequenza 1-65)
Ore 13.00 - Commento e risposte alle domande comprese nel pre-test
Ore 13.15 – Termine della sessione e distribuzione degli handout
        (griglia psicomotorio, indicazioni pratiche Pellegri e fisioterapista Meyer,
        promemoria sulla relazione).

Pomeriggio
Sessione 2 – DIAGNOSI PRECOCE DI DISPLASIA CONGENITA DELL’ANCA
      (Materiali a cura di Giuseppe Atti, Fabrizio Fusco, Daniela Sambugaro)
       Riferimento professionale:
       nell’ambito dei controlli dei BdS del 1° anno il pediatra esamina le anche
10

         del lattante alla ricerca dei segni indicativi di displasia evolutiva dell’anca.
        Obiettivo:
          - riconoscere i lattanti con fattori di rischio per DEA e richiedere per loro
          un’ecografia specifica
          - descrivere le fasi della corretta esecuzione della manovra di Ortolani-Barlow
         - interpretare il referto dell’ecografia dell’anca

Ore 14.30
         Questionario di autovalutazione:
         Distribuito all’ingresso e compilato in cinque minuti

Ore 14.40 Lezione di introduzione (10’):
           a) Definizione di DCA/DEA, incidenza, etiologia, quadri clinici (dia 1-7)
           b) Bambini a rischio; Classificazione ecografica della DCA/DEA (diapo 12-14)

Ore 14.50 Lavoro in singolo (o con i vicini di posto) (10’):
           a) costruire una check list di osservazione-valutazione del PdF che esegue la
              manovra di Ortolani-Barlow

Ore 15.00 Lavoro in grande gruppo (50-60’):
           a) proiezione di un filmato sulla manovra di Ortolani-Barlow
              (in alcuni casi le manovre non sono corrette per permettere ai discenti di
              identificare l'errore)
           b) caccia all’errore e commenti didattici

Ore 15.45 Sintesi finale (10-15’):
          a) rivedere la check-list corretta della manovra di Ortolani-Barlow (diapo 8-11)
          b) contestualizzare il percorso didattico rispetto all’attività professionale

Sessione 3 – SOFFIO CARDIACO FUNZIONALE ED ARITMIA FISIOLOGICA
       (Materiali a cura di Pier Andrea Pellegrino, Eleonora Benetti, Riccardo Salvadori)
           Riferimento professionale:
           nell’ambito dei controlli dei BdS il pediatra esamina l’apparato cardiovascolare e
           riconosce nell’ambito dei soffi quelli verosimilmente di natura funzionale e quelli
           di natura organica; riconosce i disturbi del ritmo cardiaco di natura
           verosimilmente fisiologica

     Obiettivo:
        - riconoscere un soffio funzionale; riconoscere un soffio correlato a patologia di
        natura organica per l’invio in consulenza
        – riconoscere le variazioni fisiologiche del ritmo cardiaco dalle alterazioni di ritmo
        che necessitano di approfondimento

     Questionario di autovalutazione:
     Distribuito all’ingresso e compilato in cinque minuti

Ore 16.30
      Lezione di introduzione: (10’)
          a) Tipologia ed analisi delle richieste di consulenza cardiologica
          b) I soffi in età pediatrica
11

            c) Alcune aritmie di frequente riscontro in età pediatrica (caratteristiche,
               modalità di comparsa)

Ore 16.40 Lavoro in grande gruppo (50-60’):
          a1) proporre un metodo di ascolto del soffio (sede, durata, intensità,
              caratteristiche, irradiazione, ecc.)
          a2) costruire insieme una griglia di valutazione del soffio funzionale
          a3) far ascoltare la registrazione di alcuni soffi e decodificarli insieme
          a4) in conclusione, proiettare la diapositiva con le caratteristiche del soffio
              funzionale e confrontarla con quella costruita insieme

            b1) proporre un metodo di ascolto del ritmo cardiaco
            b2) costruire insieme una griglia di valutazione della variazione fisiologica del
                ritmo cardiaco
            b3) proiettare tratti di ECG e commentarli insieme
            b4) in conclusione, proiettare diapo con le caratteristiche del ritmo cardiaco

            Sintesi finale:
                contestualizzare il percorso didattico rispetto all’attività professionale
        .
            Consegna di handout
            Conclusione della giornata del corso e valutazione formativa
12

                                        Quinta giornata

Sessione 1 - LA PREVENZIONE DENTALE E ORTODONTICA
         (Materiali a cura di Francesca Miotti, Roberta Luchelli, Daniele Pittarello)
           Riferimento professionale:
           ricercare e riconoscere nelle visite dei BdS i problemi di natura odontoiatrica e
           ortodontica, riferiti o non dai genitori, il cui trattamento va impostato in modo
           tempestivo e corretto; verificare nel tempo l’effettuazione degli interventi
           opportuni
           Contenuti:
           le malocclusioni per le quali si propone il trattamento fin dalla fase della
           dentizione decidua (morso incrociato – posteriore o anteriore; classe II e III di
           origine disfunzionale; problematiche verticali tipo morso aperto e profondo;
           perdita precoce dei denti decidui)

Ore 9.00 Lezione di introduzione (30’):
          osservare l’occlusione dentaria del bambino; riconoscere alcune comuni
          malocclusioni quali il morso incrociato posteriore o anteriore; la classe II e III di
          origine disfunzionale; le problematiche verticali tipo morso aperto e profondo;
          affrontare il problema della perdita precoce dei denti decidui

Ore 9.30 Lavoro in piccolo gruppo (30’):
          riconoscere su calchi dentari il tipo di malocclusione; definire i casi da inviare
          all’ortodonzista ed il grado di urgenza della consulenza; evidenziare gli ulteriori
          provvedimenti utili al caso in esame

Ore 10.00 Plenaria (45’):
          Presentazione in sequenza (diapositive) dei calchi da esaminare;
          richiesta delle soluzioni dei casi ai portavoce dei gruppi;
          rispose rapide del Consulente sugli elementi principali del caso.

Sessione 2 - LO SVILUPPO NEUROSENSORIALE: UDITO E LINGUAGGIO
         (Materiali a cura di Barbara Bologna, Vitalia Murgia)
           Riferimenti professionali
           Ricercare (anamnesi) fattori di rischio familiare o personale per problemi di
           udito
           Ricercare segni indicativi di possibile deficit uditivo
           Ricercare segni indicativi di possibile disturbo secondario del linguaggio
           Obiettivi educativi:
           1) Elencare i fattori di rischio personale e familiare per problemi di udito
           2) Elencare i segni indicativi di problemi di udito e di linguaggio

Ore 11-11.15 - Lezione di introduzione
           I motivi dell’intervento preventivo e i concetti fondamentali sul danno uditivo
           (definizione, cause, diapositive 1-13)
Ore 11.15-12.00 - Lavori in PGA:
13

            “Elencare per i bilanci di salute assegnati i segni indicativi di disturbo dell’udito
            e/o del linguaggio” [1°-3° e 66° mese; 6° e 12° mese; 9° e 24°-36° mese]
Ore 12.00-13.30 - Plenaria:
            Presentazione dei lavori di gruppo [NB: evitare doppie presentazioni!]
            Brevissimo commento al lavoro del gruppo + presentazione delle abilità che il
            bambino deve dimostrare nell’età considerata
            Sintesi finale:
            lo sviluppo del linguaggio; tab. ELM
            Consegna di handout

Pomeriggio - Sessione 3
“POTER FARE”: I BILANCI DI SALUTE TRA PROGETTO E REALTÀ
        (Materiali a cura di Roberto Bussi, Giampietro, Chiamenti, Vitalia Murgia, Franco
        Raimo, Walter Spanevello, Giuseppe Ventriglia)

Ore 14.30 Introduzione (15’)
          Confronto tra i compiti previsti per i bilanci di salute nella normativa nazionale e
          regionale, i compiti professionali definiti sulla base della letteratura scientifica, le
          aspettative      dei       colleghi      ed       i     contenuti      del       corso.
          Evidenziare l’importanza dell’attività preventiva se fatta in maniera regolare ed
          uniforme da tutta la categoria.
          Confronto con altre realtà (Task Force canadese, AAP, Gran Bretagna).
          Richiamo delle finalità del corso: dare strumenti conoscitivi, operativi e
          relazionali necessari al pediatra di famiglia per realizzare in maniera efficace e
          secondo standard condivisi i compiti correlati con i bilanci di salute

Ore 14.45
            Compilazione di un questionario anonimo personale di analisi
            Ciascun pediatra discente confronta i contenuti del corso con i compiti
            professionali correlati alla realizzazione dei BbS; elenca i bisogni personali di
            approfondimento (conoscenze o manualità); riflette sulla realizzabilità, in modo
            costante e secondo gli standard proposti dal corso, di ciascun compito
            professionale nella propria pratica quotidiana
            Ore 15.15 – Lavoro in PGA
            “Sulla base dei contenuti sviluppati nell’introduzione e dell’analisi personale che
            ciascun componente il piccolo gruppo ha fatto, identificare i principali punti critici
            che potrebbero ostacolare la realizzazione del PSI ed ipotizzare i possibili
            correttivi”.
            Raccomandare ai gruppi di soffermarsi solo sui più importanti fattori che a loro
            giudizio potrebbero ostacolare la realizzazione dei BdS secondo gli standard
            proposti e da parte di tutta la categoria dei PdF.
            Richiamare la necessità che i membri dei PGA si riuniscano per aree
            professionali “omogenee” (ASL ovvero distretti o aree afferenti ad un Ospedale,
            ecc) al fine di poter realizzare un documento a carattere regionale ma
            contemporaneamente fedele alle realtà operative dei pediatri, una sorta di “libro
            bianco” sulle problematiche che si frappongono oggi alla realizzazione del
14

            progetto Salute Infanzia. In questo modo ciascuna componente del processo
            assistenziale e professionale potrà trarre utili indicazioni operative (formazione,
            organizzazione distrettuale, necessità di acquisire competenze professionali
            specifiche, ecc.)
Ore 17.30
            Chiusura del corso:
            Consegna del manuale (corso periferico)
Puoi anche leggere